Piano di Monitoraggio e Controllo

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Piano di Monitoraggio e Controllo
Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi”
PROGETTO OPERATIVO
INDICE
1.
PREMESSA .................................................................................................................. 2
2.
BIOGAS ........................................................................................................................ 3
2.1.
GAS INTERSTIZIALE ............................................................................................. 3
2.2.
QUALITA’ DELL’ARIA ............................................................................................ 5
3.
ACQUE SOTTERRANEE ............................................................................................. 6
4.
PERCOLATO ............................................................................................................. 10
5.
RAPPORTI FINALI ..................................................................................................... 11
1
PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi”
PROGETTO OPERATIVO
1.
PREMESSA
In ragione alla tipologia dell’interventi previsto (realizzazione del capping di copertura della
discarica) è necessario ottemperare a quanto disposto dalla normativa vigente in materia
di messa in sicurezza permanente di un sito la quale prevede attività di monitoraggio e
controllo finalizzate a verificare il mantenimento nel tempo delle condizioni che assicurino
la protezione ambientale e della salute pubblica.
Si è ritenuto di focalizzare l’attenzione solo su quegli aspetti indicati dal D.Lgs.n.36/2003
giudicati rilevanti ai fini degli interventi oggetto del presente progetto. Le attività di
monitoraggio si svolgeranno durante l’intervento stesso, ovvero al termine delle attività.
Si ritiene che i controlli e la sorveglianza dei diversi comparti ambientali, condotti da
personale addestrato e qualificato, dovranno riguardare i seguenti aspetti:
• qualità dell’aria;
• acque sotterranee;
• percolato.
Il programma di sorveglianza, controllo e monitoraggio prevede delle frequenze di
rilevazione diverse a seconda che l’attività venga condotta durante la realizzazione degli
interventi ovvero in fase di post gestione.
Le attività in campo dovranno essere eseguite da tecnici esperti in problematiche
ambientali, formati sulle problematiche relative alla sicurezza sul lavoro e dotati di tutte le
apparecchiature ed attrezzature necessarie al corretto svolgimento delle attività previste.
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Bonifica e messa in sicurezza permanente dell’ex discarica comunale di contrada “Lama Centopiedi”
PROGETTO OPERATIVO
2.
2.1.
BIOGAS
GAS INTERSTIZIALE
Il progetto Operativo di Bonifica del sito prevede la realizzazione di sfiati per il biogas che,
realizzati all’interno della copertura e partendo dallo strato di rottura capillare, mettono in
contatto diretto l’atmosfera interstiziale con quella esterna.
Gli agenti chimici che saranno oggetto di monitoraggio ambientale sono O2, CO, CO2,
NH3, H2S e CH4.
Per la misurazione di tali parametri si utilizzerà una camera di concentrazione (flux
chamber) connessa a dispositivi di aspirazione e di campionamento (tedlar bags/ cartucce
a carboni attivi).
La tecnica consente di misurare sia la concentrazione che il flusso massico di vapori ed è
stata sviluppata in modo da isolare la zona oggetto di campionamento da influenze
ambientali esterne che possono significativamente alterare i risultati delle misurazioni.
Una volta individuato il punto da esaminare, si posiziona il dispositivo, avendo cura di far
aderire perfettamente la camera alla superficie sottoposta allo studio. Si azzera il detector
FID/PID ad esso abbinato e si comincia la misura cinetica. Una volta sopraggiunte le
condizioni di saturazione (il valore registrato dal FID/PID rimane costante nel tempo), si
aspira dalla camera una aliquota di volume tale da non perturbare le condizioni di
equilibrio sopraggiunte (in genere tra 1-2 litri).
Il gas campionato dovrà poi essere analizzato in laboratorio mediante prelievo con siringa
a tenuta di gas. Nella seguente figura si riporta uno schema di funzionamento e una foto
dell’apparecchiatura.
Flux chamber
Fig. 1 - Schema di funzionamento e foto di una flux chamber
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PROGETTO OPERATIVO
Il campionamento sarà eseguito in corrispondenza di n.4 sfiati di biogas, di cui n.2 sono
localizzati all’interno della discarica e n.2 esterni alla discarica ma interni al sito. Inoltre il
campionamento verrà eseguito in corrispondenza di n.3 punti esterni nell’intorno del sito in
oggetto, al fine di verificare eventuali migrazioni laterali di biogas.
Fig. 2– Localizzazione punti di monitoraggio e prelievo del biogas
Le coordinate dei punti sono riportate in Tab. 1.
Punti di
monitoraggio
SF1
SF2
SF3
SF4
E1
E2
E3
coordinate
UTM WGS84
x (m)
y (m)
664203 4549176
664185 4549143
664183 4549094
664193 4549049
664168 4549018
664216 4549091
664239 4549236
Tab. 1 – Coordinate punti di monitoraggio biogas
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Durante le operazioni di MISP tali parametri saranno monitorati con frequenza
bimestrale in corrispondenza di ogni punto di monitoraggio.
Al termine delle attività di messa in sicurezza, saranno svolte 2 campagne mensili per
la determinazione dei parametri di cui sopra e, a seguire, n.3 campagne annuali.
2.2.
QUALITA’ DELL’ARIA
Gli agenti chimici che saranno oggetto di monitoraggio ambientale sono Polveri, O2, CO,
CO2, NH3, H2S e CH4.
Durante le operazioni di MISP tali parametri saranno monitorati con frequenza
bimestrale.
Il monitoraggio avverrà utilizzando strumenti portatili da cantiere dotati di rilevatore
acustico ad intermittenza che segnaleranno alle maestranze impiegate la necessità, in
caso di superamento delle soglie limite previste dalla normativa vigente per i predetti
agenti chimici, di interrompere le attività e riprendere queste ultime solo dopo il ripristino di
idonee condizioni di sicurezza.
In aggiunta a tali parametri verrà effettuato il monitoraggio dei PM3,5 mediante n.2
campionatori personali dotati di testa di frazionamento per il prelievo delle sole polveri con
Φ=3,5 µm. I campionatori verranno installati su n.2 operatori ed il monitoraggio verrà
eseguito n.2 volte al mese.
I risultati delle analisi verranno confrontati con i TLV-TWA per la salute dei lavoratori.
Al termine delle attività di messa in sicurezza, saranno svolte 2 campagne mensili per
la determinazione dei parametri di cui sopra e, a seguire, n.3 campagne annuali.
Il campionamento sarà eseguito ad una altezza di circa 2 metri dalla superficie, in
prossimità degli sfiati con fiale assorbenti (Fig. 2 e Tab. 1)
Il tempo di campionamento dei parametri è previsto di ca. 3 ore per ogni punto di controllo;
nel corso del prelievo si tiene sotto controllo la saturazione dell’assorbitore.
Il flusso di campionamento applicato ai vari assorbitori sarà compreso tra 0,3 e 1 litro/min.
Devono essere ritenute non idonee al campionamento le seguenti condizioni
meteorologiche:
• elevata ventosità (v > 5 m/s);
• pioggia;
• nebbia.
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3.
ACQUE SOTTERRANEE
Il monitoraggio della qualità delle acque sotterranee viene predisposto al fine di individuare
eventuali effetti sull’ambiente circostante prodotti dalle emissioni della discarica. Esso
prevede la misura di alcuni contaminanti nelle acque di falda prelevate a monte ed a valle
della discarica rispetto alla direzione di deflusso sotterraneo.
Poiché si prevede di ripristinare la funzionalità dei piezometri che erano stati realizzati in
fase di caratterizzazione del sito (P1÷P4) e poiché sono stati individuati per via
cartografica n. 2 pozzi, tra i più prossimi alla discarica, posti a valle idrogeologica (Fig. 3),
si prevede, previa verifica della funzionalità e accessibilità di questi ultimi, di realizzare
campagne trimestrali di monitoraggio in corrispondenza di complessivi n. 6 punti di
indagine.
In particolare, durante le operazioni di MISP, la prima campagna di monitoraggio sarà
eseguita all’avvio dei lavori, quindi si procederà con campagne trimestrali in corso d’opera
e sarà infine eseguita un’ultima campagna a conclusione dei lavori.
Al termine delle attività di messa in sicurezza, saranno svolte n.3 campagne annuali.
Il monitoraggio previsto risponderà quindi alla prescrizione contenuta nel verbale della
CdS del 03/11/2011 al punto 4 che prevede, relativamente alla matrice acque di falda, un
allargamento del raggio di indagine a pozzi esistenti nelle aree circostanti la discarica.
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PROGETTO OPERATIVO
Fig. 3 - Ubicazione dei pozzi più prossimi alla discarica posti a valle idrogeologica
Punti di
monitoraggio
Coordinate
UTM WGS84
x (m)
y (m)
P1
664109
4549044
P2
664190
4549014
P3
664216
4549080
P4
664213
4549145
Pozzo 1
664762
4549589
Pozzo 2
664679
4550307
Tab. 2 – Coordinate punti di monitoraggio acque di falda
Preliminarmente ad ogni campagna di monitoraggio verranno rilevati in ogni punto di
controllo la quota del livello statico delle acque sotterranee e la profondità del
piezometro/pozzo. Verrà quindi eseguito, se tecnicamente possibile e in assenza di
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prodotto surnatante, lo spurgo del piezometro/pozzo. Tale azione ha lo scopo di svuotare il
pozzo dall’acqua che vi ristagna da tempo, richiamare e campionare un campione di
acqua di falda rappresentativo.
I parametri chimici per il controllo della qualità delle acque sotterranee saranno quelli
previsti in fase di caratterizzazione ossia:
Conducibilità
pH
Durezza
Bromuri
Cloruri
Fluoruri
Fosfati
Nitrati
Solfiti
Solfati
Bicarbonati
Carbonati
Litio
Sodio
Azoto ammoniacale
Potassio
Magnesio
Calcio
Indice SAR (Sodium Adsorpion Ratio)
Alluminio
Antimonio
Argento
Arsenico
Berillio
Cadmio
Cobalto
Cromo totale
Cromo (VI)
Ferro
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Selenio
Manganese
Tallio
Zinco
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Boro
2-clorofenolo
2,4 Diclorofenolo
2,4,6 Triclorofenolo
Pentaclorofenolo
Benzo(a)antracene
Benzo(a)pirene
Benzo(b)fluorantene*
Benzo(k,) fluorantene*
Benzo(g,h,i)perilene*
Crisene
Dibenzo(a)pirene
Dibenzo(a,h)antracene
Indeno(1,2,3-c,d)pirene*
Pirene
Sommatoria (composti*)
Benzene
Etilbenzene
Stirene
Toluene
o -Xilene
m-Xilene
p-Xilene
Tab. 3 - Protocollo analitico acque di falda.
Le analisi chimiche e l’interpolazione spaziale dei valori di concentrazione dei solfati
rilavati nei singoli punti di indagine consentiranno di rispondere alla prescrizione contenuta
nel verbale della CdS del 03/11/2011 al punto 5. Sarà ricostruita una mappa di
isoconcentrazioni del composto finalizzata alla verifica dell’assenza di correlazione tra il
percolato di discarica e le concentrazioni di solfati in falda.
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4.
PERCOLATO
Considerata l’assenza di un sistema di impermeabilizzazione del fondo il Progetto
Operativo di Bonifica non ha previsto la realizzazione di pozzi di drenaggio, pertanto non è
previsto alcun monitoraggio su tale matrice.
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PROGETTO OPERATIVO
5.
RAPPORTI FINALI
La termine delle attività la ditta comunicherà al Direttore dei Lavori e all’Amministrazione
Comunale e agli Enti competenti le risultanze dell’attività di monitoraggio condotte in corso
d’opera e a fine intervento elaborando un dettagliato rapporto tecnico.
Esso dovrà contenere le seguenti informazioni:
• sintesi dei dati storici relativi ai punti di controllo ed ai parametri d’interesse, attraverso
elaborati grafici,
• discussione dei risultati dei rilievi e della loro elaborazione;
• segnalazione delle eventuali anomalie rispetto ai valori di riferimento;
• eventuali azioni correttive o misure integrative;
• copia della documentazione relativa alle attività svolte, comprendente misure e rilievi in
campo, certificati analitici, rapporti per le catene di custodia, ecc..
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