Annali del Museo civico di storia naturale di Genova
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Annali del Museo civico di storia naturale di Genova
y ^' ~z^/ ANNALI DEL MUSEO CIVICO STORIA NATURALE DI GENOVA Serie 2.% Vol. (XXXV) XV Manorie ,Voi.V. 183S Soaeld OeograKca Jtaliami/ ANNALI DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI GENOVA PUBBLICATI PEK CTTEA G. DORI A E R. GESTRO Serie 2.\ Vol. XV (XXXV) GENOVA TIPOGBAFIA DEL E. ISTITUTO SORDO-MUTI 1895 ESPLORAZIONE DEL GIUBA E DEI SUOI AFFLUENTI COMPIUTA DAL GAP. V. BOTTEGO DURANTE GLI ANNI 1892-93 SOTTO GLI AUSPICII DELLA SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA RISULTATI ZOOLOGICI INDICE Indice delle figure e delle tavole Introduzione per G-. P(tg- ix-x Dalia Vedova I. Mammiferi per Oldpield Thomas II. Eettili e batraci per IH. Pesci per D. Vinciguebea (Tav. V) IV. Molluscti terrestri e G. A. Boulenger (Tav. d' a I IV") xi-xvui 1-6 » 7-18 » 19-60 acqua dolce pel Prof. Dott. Ed. voN Martens V. » » Ortotteri pel Dott. H. de Saussure VI. Plataspidinae per A. L. Montandon VII. Eincotì pel Dott. A. De Carlini » 61-66 » 67-93 » 95-101 » 103-125 VIII. Ditteri pel Dott. Emilio Corti » 127-148 IX. Imenotteri pel Dott. Paolo Magretti » 149-173 X. Formiche pel Prof. Carlo Emery » 175-184 XI. Dytiscìdae e Gryrinidae pel Dott. M. Eéoimbart » 185-194 XII. Staphylinidae pel Dott. E, Eppelsheim » 195-213 XIII. Melolonthini e Rutelini per E. Brenske » 215-226 XIV. Anthicìdae e Pseudoanthicidae per M. Pie » 227-232 XV. Descrizioni » 233-245 J. XVI. XVII. di nuove specie di . . .... Curculionidae per Faust » 247-478 ...» 479-490 Coleotteri pel Dott. E. Gesteo CMopodi e Diplopodi per Filippo Silvestri XVIII. Aracnidi pel Prof. Pietbo Pavesi XIX. Acari parassiti dell' Indice alfabetico Eterocefalo per Corrado Parona » 493-537 » 539-547 » 549-558 INDICE DELLE FIGURE E DELLE TAVOLE Carta del Giuba e dei suoi affluenti esplorati dalla Spedizione del Cap. Vittorio Bòttego. — Capo — Capo Neoboia Bottegai, Vincig. — Denti faringei Trigona armata Magretti. — Armatura copulatrice ..... Coelioxys obtusata, Magretti. — Segmento anale ...... Clarias mossambicus , Peters, Clarias UoheccMi , Vincig. , Coelioxys somalina, Magretti. Pseudagenia Gribodoi , » Magretti. — Pag. 32 » 32 » 58 » 154 » 159 ....... » Capo 160 » 169 Glyptus insignis , Gestro » 277 Pentaplatarthrus Bottegi, Gestro » 299 Paussus planìcollis » 301 » 302 » 313 Raffray , Paussus Antinorii, Gestro Onitis anomalus, Gestro Piede posteriore » 313 » 316 Capo » 321 » » 321 visto dal disopra. » 337 di lato » 337 » 338 » 353 Coryna arussina, Gestro » 389 Mylabris Sennae » 391 » 393 » 394 » » » Onthophagus Bottegi, Gestro Onthophagus venustukis » , — Erìclis. ganalensis, Gestro. — Genyodonta Jansonii, Gestro. » » » » » » Laius Bourgeoisii , Gestro. , Capo » — Antenna del e/ » » del ^ . . e' Gestro Mylabris rorifera, Gestro Mylabris hypolachna, Gestro Mylabris funeraria , Gestro ' . Bottegia spectabilis, Gestro » B — » Capo Calothyrza Bottegi, Gestro . Mesodonta heterocera, Gestro Coelaenomenodera reticulata , Gestito . . » 395 » 416 » 416 » 423 » 462 » 466 X INDICE DELLE FIGURE E DELLE TAVOLE Patrisma gibbosa, Gestro Patrisma pyramidalis Danae Danae , P<^9' 471 Fairm — Antenna Gestro. — Antenna pulchella, Gestro. venustula, Epilachna cormosana, Gestro Oxydesmus flavocarinatus Strongylosoma neglectum, Odontopyge longispìna, Odontopyge attenuata, Odontopyge , Silvestri. Silvestri. Silvestri. Silvestri. — Piede copulativo ... — Piede copulativo ... — Piede copulativo (parte destra) — Piede copulativo (parte destra) — Piede copulativo (parte destra) — Piedi copulativi ... — Piedi copulativi ... — Piedi copulativi ... » 471 » 474 » 475 » 478 » 485 » 485 » 487 » 487 » 488 Archìspirostreptus Bagazzii, Silvestri. > 489 Arcliispirostreptus Bottegi, Silvestri. » 489 Archìspirostreptus Beccarli, Silvestri. » 490 Trombidium Bottegi, Parona » 543 difficilis, Silvestri. » » j> » ^ » » » » — Estremità del palpo — Ultimo arto sinistro .... — Estremità arto dell' Acotylopus Canestrinii, Parona. » > » » » » * » » Tavola — Dal disotto — Di profilo — Zampa anteriore sinistra — Zampa posteriore destra I. Sternothaerus Bottegi, Boulenger. Tavola — Visto dal disopra. — Visto dal disotto. II. Sternothaerus Bottegi, Boulenger. Tavola III. Fig. 1. Hemidactylus jubensis, Boulenger. 3> 2. Agama » 3. Zamenis Vaillanti, Boulenger, brevis, Boulenger. Tavola IV. & Fig. 1. Psammophis punctulatus, D. » 2. Atractaspis leucomelas, Boulenger. » 3. Arthroleptis Bottegi, Boulenger, Tavola V. Fig. 1. Neoboia Bottegai, Vincig. > 2. Barbus gananensis, Vincig. B. . . . . » 543 » 543 » 543 » 545 » 545 » 545 » 545 INTRODUZIONE L' impresa d' esplorazione geografica compiuta nel 1892-93 dal cap. Vittorio Bòttego nel bacino superiore del Giuba fu ideata e preparata dalla Società Geografica Italiana presieduta dal sena- tore marchese Giacomo Doria. Nel marzo ed aprile del 1891 erano colli fi-a rispettivi La r Italia e l' Inghilterra , stati firmati due proto- che segnavano i confini dei possedimenti (Sfere d'influenza) nella penisola dei Somali. linea di divisione era tracciata dalla valle d'impluvio {Thalweg) del Giuba, rimontando il fiume sino al 6° parallelo, seguendo poi questo circolo verso occidente fino al 35° meridiano E. Gr., portandosi di là, lungo Rahad e l' Atbara Capo Gasar sul , e stesso lo meridiano, fino a trovare volgendo poi a Greco per raggiungere Mar Rosso Ma, com' è noto, tanto derà e di Lugh, quanto i il il Q). le regioni del Giuba a monte di Bar- territori attraversati dagli archi suin- dicati del 6° parallelo e del 35° meridiano ed a questi adiacenti, appartenevano, a quel tempo, alle contrade più ignorate del continente africano. Di qui il duplice stimolo, scientifico e pratico, di affrontare, ora più che in altri tempi, (') le eccezionali difficoltà del paese e degli Vedi Bollettino della Società Geografica Italiana, Roma, pag. 348; giugno, pag. 519. 1891, marzo-apiùle, XII DALLA VEDOVA G. erano abitanti, per le quali falliti ripetuti tentativi degli esplo- i ratori precedenti. Era naturale che gì' Inglesi dair altro , GÌ' Inglesi ma Giuba, Da all' infatti ardua impresa un accingessero da si si a rimontare fecero dopo qualche prova sfortunata, parte dell' Italia al contrario dalla foce ristettero. si buon successo il fiume il alcune di spedizioni incominciate o compiute nella penisola dei Somali ancora della convenzione anglo-italiana (Bandi nello anno 1891 ben stesso rono preparandosi La prima , opera ; e imprese italiane anda- tre diverse a partire fu quella del patrizio romano Don Eugenio passò r Uebi , , che dal golfo di Aden raggiunse ed spingendosi fino ad un gruppo di monti nome indicati col all' tutte e tre dirette alla esplorazione del Giuba. dei principi Ruspoli di spartiacque fra lo che incitavano ragioni altre alle prima Yesme, 1890, di Candeo, 1890-91) venne Bricchetti -Robecchi, 1890-91, Bandi e ad aggiungersi lato gì' Italiani. il Monti Adur, bacino i , oltre- da quali probabilmente segnano Uebi e quello del Giuba. dell' lui Ma costretto a retrocedere, ritornava in Italia, col proposito di meglio prepararsi ad Le altre mente una nuova impresa. due Spedizioni furono preparate ed inviate rispettiva- dalla Società Geografica Italiana e dalla Società d'esplo- razione commerciale in Africa. Questa seconda Spedizione fu affidata al Sig. Ugo Ferrandi e doveva muovere dal basso Giuba verso dotta dal cap. Vittorio Bòttego Nord le regioni verso il Ambedue r Ortigia « Il sorgentifere corso inferiore ed i viaggiatori si Ferrandi si interno di ; la prima, con- guadagnare dal Oceano Indiano. imbarcarono insieme a Genova sul1892. alla fine del luglio » l' proponeva quel fiume e discendere di là di all' s' , recò alla costa del Benadir e da Brava si avviò all' interno, spingendosi con molta difficoltà fino a Barderà, donde poi fu. Il costretto cap. a ritornare alla Bòttego invece cap. Matteo , che costa. s' era aggregato a Grixoni, giunse a Massaua il compagno il 14 agosto 1892, dove arruolò la sua scorta e compiè gli appro vigionamenti, con tanta INTRODUZIONE XIII ne poteva già rapidità, che al 21 settembre ripartire, diretto alla Aden, a Berbera costa africana del Golfo di (^). Quivi giunto, dopo breve sosta, incominciava 30 settembre 1892, con ai gran viaggio il 126 uomini arruolati a Massaua ed i 84 bestie da soma. La via differenzia di Berbera ad Imi Uebi non sul!' si molto da quella percorsa nel 1890-91 dal cap. Bandi Vesme insieme con Candeo, di il segui da eh' egli dopo e percorsa poco più tardi, Don Eugenio passaggio del Bòttego, dalla nuova Spedizione di Ruspoli. Agli 11 ottobre la Spedizione Bòttego giungeva ad Archeisa (Herghessa, Barrar es-Saghir), al 16 entrava nell' Ogaden ed al 20, lasciata rapidamente indietro la squallida regione senz'acqua interposta fra Archeisa ed pozzi di Milmil, i poneva tende in le quest' ultima stazione. Nella traversata di tutto più di 20 giorni ed ; all' 8 l' Ogaden di impiegò non la Spedizione novembre, 40 giorni dopo tenza da Berbera, essa raggiungeva la par- grande Uebi, presso il i vil- laggi dei Somali Addò, ad Imi. (') Per seguire V itinerario della Spedizione serve la Carta d' insieme unita a questo Volume, riprodotta, con alcune modificazioni, da quella che correda l'Opera del Cap. V. bòttego: Il Giuba esplorato, Roma, Loescher, 1895, un voi. di pag. 538 con 143 incisioni e 4 grandi Carte colorate. Per maggiori particolari topografici si consultino le tre carte speciali alla scala di 1:1,000,000, contenute nella suddetta Opera, comprendenti, la prima Lugh Imi, la seconda da Imi a notizie esposte in Bòttego da Berbera ad Quanto poi alle tratto di viaggio il da Lugh a Brava. — questa nota, esse furono ricavate, oltreché dall'opera del da molti luoghi del Bollettino citato , seguenti e la terza fra , i quali principalmente i : Baudi di Vesme E.: Itinerario fra i Somali, pag. 637. 1890, fase. VII -VIZI, Berbera, attraverso l'Ogaden a Ime e nelV Barrar, — Da 1891, fase. VII, pag. 553. Baudi di Vesme e Candeo fase. I Bricchetti -Robecchi L. Da : Un'' nel Paradiso dei escursione : Viaggio nel paese dei Sommali, Obbia ad Allula, 1891, fase. Ili -IV, versata della penisola dei Somali, fase. V Sommali, 1893 a IX. 1890, fase. pag. 265. 1892, fase. — X e XI. — La prima tra- — 1893, X, pag. 801; a XII. Le Spedizioni Ruspoli, pag. 102; La Spedizione Bòttego, 1891, fase. IX, — pag. 1893, fase. VIII 1893, fase. 738, fase. XII, pag. 1012: — 1892, fase. a XI. V, Vili a XI ; — 1894, fase. IV, pag. 234^. I, XrV DALLA VEDOVA G. Fin qui V itinerario erasi svolto per una lunghezza chilometri. popolato e produttivo, salite dell'altopiano movendo dalla costa, su per le valli e le posta sulF orlo setten- stazione , interno, all'altezza di circa 1200 metri Segue poi sul livello marino. la steppa disabitata, fino a Milmil, con un'altezza media superiore Più in là la via carovaniera Ogaden gioni ondulate dell' , ai da Archeisa 1100 metri. va lentamente scendendo nelle solcate da greti di torrenti incassati fra ripe verticali, e scarsamente popolate di 570 presentò dapprima abbastanza conducenti ad Archeisa trionale di circa si paese percorso Il , re- spesso da varie tribù Somali, che vivono quasi solo di pastorizia, e da selvaggina di cinghiali, di antilopi, struzzi, Oltrepassato 1' Ogaden, si che serve a separare fra loro valle popolosa dell' Uebi lepri ecc. attraversa la solita zona di solitudini nemiche e le tribù si scende alla da fresca e rigogliosa fiancheggiata , verdura. La vera difficoltà La esplorazione in interamente vergini e le gravi incominciarono da questo punto in poi. Spedizione lasciò Monti Aùdo (Adur e contrade di 1' Uebi il 13 novembre e varcò al 17 i Ruspoli ?) che ne chiudono la valle a Libeccio debbono formare, come dissi, la linea spartiacque tra gli alti bacini dei due grandi fiumi, Uebi e Giuba. Infatti V altro pendio di questi monti, pendio volto a Libeccio, appartiene già alla il valle dell' Ueb. Questo Ueb, per verità, (li destra dell' Uebi ; si riteneva fino allora Ruspoli , incontrandosi nel fiume dove già Bòttego, ma come un affluente poco più tardi però, la seconda spedizione scendendone tutta 1' la vallata, aveva raggiunto il ne metteva fuori di questione la pertinenza, col verificarne l'andamento generale e lo sbocco nel Ganale. Dai Monti Aùdo all' Ueb cipio la valle del Telbah, la Spedizione accampando 24 novembre, ed avanzando a Bòttego segui da prin- sulla sinistra dell' valle lungo Ueb quest' ultimo fiume per cinque giorni. Si volse quindi a Maestro, portandosi suU' topiano dei Gurra e raggiungendo, fra villaggi di Arghebla. Di là, con il al- 5 dicembre i una deviazione ad arco verso il il 4 ed il INTRODUZIONE Sud, toccava finalmente, il XA' 12 dicembre, sponde le Uelmàl, dell' che per la prima volta entrava nel dominio della geografia come uno dei principali fiumi di sorgente del Gaiiale o Giuba. L' aspetto delle nuove regioni era vario. una vegetazione » Aùdo » temperate dell'Africa equatoriale, con » Il di e sulle rive dei fiumi cresce dell' Ueb coltivati nelle parti il delle zone e platani selvatici. bosco di spini fitto che palme » . Il paese, ricco Bòttego vide attraverso la valle e sull' altopiano di Arghebla, con pascoli e piccoli tratti a dura, presentava poi di nuovo come una soHtudine si nei pressi dell' Uebi di un resto è coperto di abitanti Sulla catena degli « un Ganale, che Mane la e lungo Spedizione ampia 1' valle dell' Uelmal e rimontò faticosamente, senza incontrare anima viva, dal 12 dicembre 1892 al 2 gennaio 1893. Da quel giorno battè e per dieci di successivi la Spedizione i da alcuno che coltivavano di loro altrimenti, , che il la terra. Avendo potuto risapere Ganale rimontato fino allora non era come credeva, il massimo dei tributari superiori di quel bacino idrografico, la Spedizione lasciò di im- Ama- Gibrilè, Arsi in varie tribù di Galla Arussi (Arsi reso, Arsi Curbi) s' il 7 gennaio la valle questo Ganale Diggò (Ganale piccolo) volgendo a Libeccio, alla ricerca del Ganale Guddà (Ganale grande) attraverso fertile il altopiano degli Arussi Curbi. Passarono la valle disabitata del Biddimo e salirono ficile di un altro altopiano. e solcato per lo Guddà. Per Era questo mezzo dalla profonda sentieri, rato fiume, Il il il erta dif- Cormoso valle d' erosione del che sono veri precipizi, nel fondo e posero finalmente l' abitato dai Galla campo i Ganale viaggiatori discesero sulle sponde del sospi- 22 gennaio 1893. paese è sparso di piccoli villagi di nomadi. Presso il fiume vivono numerosissimi ippopotami, la cui caccia forma la principale ricchezza degli abitanti. Per un guado posto due giornate più a valle la Spedizione passò sulla destra del Ganale Guddà. Laggiù il barometro segnava ancora un' altitudine di oltre 1100 metri. In questo accampamento fra i Cormoso il Bòttego è costretto a trattenersi dal 29 gennaio al 22 febbraio, in causa delle vio- XVI V avevano perseguitato da Imi lente febbri, che già rano l' DALLA VEDOVA G. nuovo aggravate nelle privazioni di s' e- del- travagli nei e in poi e ultima parte del viaggio. Intanto lascia il il 1 5 febbraio cap. Grixoni il con 33 uomini armati, , campo, diretto alla costa per ritornare in Europa. Avan- zando a Sud, raggiunge in 5 giorni Daua, quindi, due giorni, in il Fiume Auata, il Daua medio; affluente del e procedendo con il 15 Giuba inferiore, a Lugh, alcuni giorni prima che vi rapidità sorprendente per la destra di questo fiume, arriva marzo sul giungesse Don Eugenio Ruspoli dalla valle accampamento Da Lugh si il Magala Umberto di Grixoni riparte Deb dell' suo e dal I. 17 marzo ed al 5 aprile 1893 già il trova a Brava, sulF Oceano Indiano. Sette dopo giorni Cormoso, il partenza del Grixoni la cap. Bòttego erasi di tanto campo dal dal riavuto riprendere la esplorazione. Dei 126 africani partiti con Berbera, non gli stremati di forze canza da , uomini ed animali, tutti, mal e o perdute forniti provvigioni, di o abbandonate per , man- di portatori. Contuttociò cammino il Ganale fu rimontato per 28 giornate spesso , tracciato dalle La solo 31; malandati e erano state consumate eh' lui restavano più che 63 uomini e due ragazzi; 84 animali da soma, degli nei male, da non avendo orme dei altra via migliore che di il penoso sentiero numerosi ippopotami. Ganale è molto varia valle di quel tratto del di larghezza, fiancheggiata talvolta da rupi a picco, talvolta da dolci pendii; le acque scorrono, in scogli, a banchi, ad centinaio di metri. numerosi Il affluenti, certi luoghi, isolotti, sopra un letto di roccia a altrove allargano si più di un Ganale riceve in questo percorso superiore tutti spesseggiano boscaghe con con acqua perenne. alti alberi, Presso le rive che, risalendo a monte, diventano vere foreste; sugli altipiani laterali la vegetazione in più luoghi è r avanzare si scarsa. fa Procedendo oltre, sempre più numerosi nelle vicinanze, ultimo si si difficile ; chiariscono raccolgono a migliaia e si la gli valle si abitanti , sempre più avanzano a restringe, abbastanza ostili e da ripetuti assalti. INTRODUZIONE Percorsi ormai, dalla stazione fra i XVII Cormoso, forse 200 metri di strada in direzione di Maestro, pamento che* meno indica poco 1' 2200 metri di mare sul ; rami tre i uniscono nel Ganale non sono più che ruscelli alpestri e si V orizzonte è chiuso da una montagna, che in fondo, chiama, si Faches, e supera ancora di oltre 800 metri la testa della forse, valle. Bottego crede che quel monte abbia la latitudine di Il circa 30'. Z'» Da questo punto perduti , Bottego il e nei combattimenti fra gli stenti per un viaggio fino alla costa lontana deva però di esplorare del Giuba, il uomini , , animali e prima anche fatica, sponda bastasse Oceano. Egli inten- terzo grande alimentatore il campo al con un mese di viaggio, dalle sorgenti nei Cormoso, ne riparte 7 giorni attraversa, in direzione elefanti dell' Fiume Daua. Ritornato a gran Guddà Aveva risolve a ridiscendere. si provviste, e ciò che gliene restava pareva che appena del chilo- aneroide nelF accam- di Sud, 23 aprile il ed in ; la steppa popolata di che già era stata percorsa dal Grixoni. Raggiunta la , non ha sinistra dell'Auata, che ivi maggior altezza di metri 750 sul mare, ne risale per altre 7 giornate la valle disabitata la ; ma ormai le fatiche e sopratutto la carovana in tanto miserevole stato tenta riguadagnare il campo sempre degli ippopotami; dei fame riducono eh' egli , per disperato , Cormoso, dove sapeva e vi giunge, tutta perdendo di , di trovar sfinimento, per la via o appena giunto, parecchi de' suoi. Ristoratisi parte dal i superstiti campo il 1 di con dieci giorni di riposo, la Spedizione giugno 1893 e seguendo tutto medio del Ganale Guddà, mai visto neppur questo punto da nessun Europeo, essa giunge in attraverso le steppe abitate dai Galla Boran in il corso nessun 47 giorni a Lugh, e, più a valle, da parecchie tribù di Somali. Sono altri 600 chilometri di via, attraverso dante dai 1100 metri del campo nei Cormoso, altitudine a cui burroni profondi primo si , una landa digraai 125 metri di trova Lugh, tutta sassi e spini, interrotta da solcata dalla gran corrente del Ganale, che nel tratto alberga numerosi coccodrilli ed ippopotami e, pre- XVIII G. per due grandi cascate, lontane fra loro una poi cìpitandosi DALLA VEDOVA quindicina di chilometri, continua a discendere impedito da innu- merevoli rapide almeno fino al ^° parallelo, sempre incorniciato da spalliere di bosco e dai fianchi più o meno dirupati e vicini dell' altopiano. A Lugh, che Bòttego giudica e descrive come il il più impor- tante emporio commerciale della Somalia australe, egli tenne 4 giorni, ripartendone presso (come non aveva il fatto 22 luglio ; Grixoni) il trat- e seguendo molto da il corso del Ganale, qui detto Ganana, giunge in 27 giorni a Barderà La si il 17 agosto 1893. traversata della steppa, da Barderà a Brava, richiese altri 12 giorni ed il mare fu riveduto V 8 settembre 1893. Dei 65 compagni ch'egli ancora aveva con sé nei Cormoso, ripresa alla della per esplorazione l' alto Ganale Guddà ne , giunsero vivi a Brava solo 45. percorso L' itinerario valutarsi ad oltre sione, quasi i Bòttego fra Berbera e Brava può dal 2900 chilometri; e tre quarti, cioè di questa immensa esten- da Imi a Barderà, per oltre 2100 chilometri, appartengono a regioni interamente nuove, cate mai da piede europeo. Il tracciato di fiumi e del terreno di una vastissima regione la prima volta fondato sulla osservazione di nomi un toc- si di presenta per diretta ed arricchito e ragguagli geografici originali e raccolti sul luogo da osservatore preparato e degno di fede. Il e non un gran numero tempo impiegato 22 giorni breve per ; 1' esplorazione fu di soli 1 1 mesi durata che gli studiosi troveranno anche troppo così Roma, 20 in tutta lunga ed importante peregrinazione. luglio 1895. G. Dalla Vedova Segretario Generale della Società Geografica Italiana. XYIIL ARACNIDI PEL PROF. PIETRO PAVESI Le raccolte aracnologiche del cap. Vittorio Bottego sono rap- presentate da scorpione, 1 7 acari, in totale una anzi di fermano Non specie, un da maravigliarsi parecchie con- di tante novità in sì piccolo materiale, pensi che la regione del Giuba fa rivelata al si e quelli recentemente fondati. soltanto dal nostro valoroso esploratore parmigiano tosi opilioni terzo delle quali considero nuove, un nuovo genere; mentre la necessità di è quando 48 costituisco 84 ragni, 2 solifuga, 1 per altro a simili ricerche, come , già prepa- con dimostrò le sue collezioni nell' Eritrea, illustrate dal dott. Del Prato Credo impossibile però il cavarne mondo ricche (^). qualche corollario, tanto più che della Somalia, in parte traversata dal Bottego dopo V mg. Luigi Bricchetti -Robecchi ed principe Ruspoli, il il materiale è alquanto diverso, per quanto giudico dalle collezioni Bricchetti; e che molte specie sono piuttosto identiche a quelle del Congo, del Loango Yemen , insomma Peters, viaggi (') occidentale Africa o dell' australe , del e dell' India. Allora quando Jickeli dell' , si potranno Thornton e Fornasini mettere insieme i risultati dei Waller, Meade, von der Decken, ed Antinori , ai più recenti di Hans Schinz , I Vertebrati raccolti nella Colonia eritrea dal cap. Vittorio Bottego, Firenze 1891 (in Bull. Soc. Afric. d' Italia, sez. florent. voi. VII) ; Vertebrati eritrei — Aggiunta al catalogo della collezione eritrea Bottego, Milano 1894 (in Atti Soc. Ital. se. nat., voi. XXXIV). 4-94 p. PAVESI von Hòhnel, Raffray, Faurot, Yossion, G. Casati, il cui aracnidi sto studiando, del Ruspoli, ecc., i carattere aracnofaunico prevedersi non di del Bricchetti e del cap. conforme dell' alle Africa centrorientrale , vedremo che può divisioni corologiche fondamentali Wallace. Ma anche venuto è Genera Arachnidum ^ un elenco generale XIX del secolo momento delle specie vedrà r ordine per opera il iniziato dal di 1' di Simon augurarsi (^) conosciute; un sollecito pei soli ragni con , altrimenti la fine anarchia dove la fine del XYIII trovò Clerck e Linneo. Fin d' ora non sappiamo più raccapezzarci fra lavori innumerevoli, frammentari, dispersi nel mare magno della bibliografia naturalistica, ed incontriamo ostacoli spesso insuperabili in questo più che in altri rami della zoologia sistematica e descrittiva. Prima grazie di al dar il catalogo degli aracnidi , piacemi rendere vive march, senatore Giacomo Doria e al dott. R. Gestro, che vollero comunicarmeli per lo studio insieme coi rincoti dott. , esaminati nel mio stesso Laboratorio Emilio Corti e dal prof. Angelo De Carlini mente esprimere tego, il le mie congratulazioni all' ; coi ditteri e dall' assistente desidero pari- egregio capitano Bot- quale ha cosi recato non poco vantaggio alla nostra scienza. Pavia, dal Gabinetto zoologico della R. Università, 31 Maggio 1895. (>) Histoire naturelle des Araignées , (fase. ITI). 2.> ed., toni. I, Paris 1892 (fase. I) — 1894 ARACNIDI Ord. Fam. 4-95 SCORPIONES ANDROCTONIDAE Buthus hottentotta, Fabr. 1793. Fmiom. Syst. 1. — Buthvis Sin. p. 134; hottentotta Kraepelin, Eevis. Shot-p. I, II, 435. p. Karsch, Myr. u. Arachn. Massai- 1891, p. 43, tav. in Beutscli Ost-Afriha 1895, p. 3; Thorell, Scorp. exot. t»rionupus hottentotta Taschenberg , Land fig. 3 - II, fig. 34; Id., I, Mus. Florent. Fauna Bettr. 1885, Skorp. 1894, p. 362 (7). Sokotra in Ins. Zeitschr. ges. Naturwiss. 1883, p. 173. J3. ininax B. Isselii Pavesi, Aracn. Scioa, in Ann. Mus. L. Koch, Un esemplare Aegypt. u. Abyss. Araciin. dell' civ. Auata (Boran Galla) Kraep. con l'arco sopraciliare hottentotta — Hab. e note Kraepelin Ammessi i , liscio parecchi, fra gli altri V acute -car matus sembra, deve gli si riferire anche quest' androctonide va dal Senegal all' 3. tipico stabiliti dal per la So- in Africa e ma nota e continuo. numerosi sinonimi ; fig. 2. I, 1883, p. 96, maggio 1893, in avrebbe una grande diffusione cotra passerebbe all'India cisgangetica me 1875, p. 4, tav. Genova, XX. Thorell ne esclude Simon 1883. Se, come a B. Emini Pocock 1890, il Abissinia, dall' Egitto allo Scioa ed al lago Victoria, forse fino alla Caffreria. Io ne ho uno , identico al soprelencato l'Africa equatoriale dal sig. Eraldo della Somalia , che viaggio 1891, i sono diversi. Tutti degli occhi dorsali; in quanto mi ha quali le creste riportati l' Ladò raccolto a , Dabbene nel- mentre poi cinque ; ing. Bricchetti dal suo maggiormente dovevano corrispondergli, cioè hanno granuloso né appartengono all' 1' arco sopraciliare acute-carinatus perciò, mediane del cefalotorace sono interrotte e piccolissime le granulazioni delle creste laterali anteriori e dell' arco sopraciliare. piuttosto Insomma al B. conspersus gli esemplari somalini si riferiscono Thor. 1877, tranne che pel numero dei denti (17) dei pettini; quello di Eldherr è testaceo-bruno, gli altri di Obbia, Sinadogò e dell' Uebi sono tipicamente olivaceo- testacei con le macchiette scure del sottocoda tavia anche il conspersus è e dei palpi. Tut- messo in sinonimia dell' hottetitotta 496 p. PAVESI dal Kraepelin, contro la quale almeno una varietà n' è opinione assai distinta Thorell obietta che il ed ; io ne convengo pie- namente. SOLIFUGAE Ord. Fani. Galeodes graecus, C. L. 2. leod., 352; Die Arachn., p. — Sin. Cf. Révoil, Faune Ili, p. graecus Simon, Arachn. et flore des pays Comalis, giovanissima femmina fra Una Hab. e note — 7, fig. Adde Syst. Uebers. fam. Ga- 164-65 (nec 1475). : Afrique otHent. ree. éqiiat. 1890, p. 130: tav. di frontispizio. Lugh e Barderà, in agosto 1893. Regione mediterranea (Grecia) ed etiopica, Egitto (Solpuga araneoideSy Sav. Aud. nec Pallas) allo Scioa ed al Sudan , d' onde colto dal dott. Ori, n' ebbi un bel maschio di Cartum rac- come una femmina pure adulta da Sinadogò Somalia presa nel luglio in Koch 1842. Pavesi, Aracn. Scioa, p. 7 e 497. Graleod.es dall' GALEODIDAE 1891 dall' ing. Bricchetti, anche questa senza fascia dorsale. ARANEAE Ord. Fara. Gasteracantha lepida, Cambr. 1870. Notes Coli. Arachn. made 3. by EPEIRIDAE K. Lord in the Penins. Sinai J. a. African borders of the Red Sea, in P. Z. S. London, p. 821, tav. L, fig. 2. Sin. tav. I, — Gasteracantha flg. 4; lepida L. Koch, Aegypt. u. Abyss. Arach. 1875, p. ad Assab e Massaua 1885, p. entoin. France 1890, p. 100, nota 1. Pavesi, Aracn. race. Boutiirlin Arachn. de l'Yemen, in Ann. Soc. 199; 11, Simon, Parecchie femmine di Garrà Marra (Ganale Guddà) in luglio una di Hab. e note ossia . ; Barderà in agosto 1893. rive del femmina. — Segnalata soltanto di Massaua, Sceik-Said, mar Rosso , e di cui non è conosciuta che la ARACNIDI 4. Isoxia tabulata (Thor.) Yet. Akad. Forhàndl. Sin. Resa 1868, Trans, entom. London p. 23 di Hab. e note — exotiska Epeirider, in Ófv. tabulata Butler, ; 1873, part. Una femmina Nya 1859. sub: Gasteracantha, p. 303. , — Gasteracantha iu Eugenies 497 Thorell, Aran. sp. nov. minusve cogn. Monogr. LUt of the spec. GaHeracantha, in p. 271. II, Barderà, agosto 1893. 7a indubbiamente riferita gruppo al Isa- cantha Simon 1864 partim, cioè al genere Isoxia Sim. 1885, con V Hildehrandti Karsch 1878 ne dice molto Caffreria, ecc. Il Butler desta Thor. Zanzibar, di me 1859, che anzi a ambedue erano segnalate la affine proba Cambr. anche di Caffreria. L' non nera o scura 5. Nephila pilipes (Lucas) 1858. Arch. ent. Sin. II, p. esemplare del viaggio cefaloto- Voyage au Gabon, in Thomson 40, tav. XIII, fig. 7, sub: Epeira. lineata Thorell, Nya exot. Epeir. 1859, p. 299. ? Nephila obsoleta Gerstaecker,GfZfe(^ert/i.*S'an526arJnv.d.Decken'R 1873, p, 498. Nephila pilipes Karsch, IVestafr. Arachn. Assinie 1887, p. 270; Id. Arachn, Due giovani femmine du haut Congo dell'Alto Simon, AracJm. 1879, p. 339; 1891, p. 299. Ganale Guddà (Arussi Galla), marzo 1893. — Hab. e note Gabon al Sembra Mozambico e plari adulti e giovani, raccolti dal cap. r il la parte cefalica. — ? Nephila Reise Ost-Afr. in di mo- pare identica; ad ogni modo Bottego diversifica dalla tabulata in quanto ha tutto race rosso, e la G. estesa in tutta forse all'australe ; io V Africa tropicale dal n'ebbi alquanti esem- femmine ed un maschio perfetto, del Caraguà Emin- pascià. Se la sinonimia con ammessa da Karsch e Simon io noii Casati con obsoleta Gerst. fu già , vedo differenze essenziali anche dalla lineata Thor. della Caffreria. Gli mente esemplari della regione del Giuba hanno pelosi soltanto le tibie questo e mostrano le le zampe tutti tibie I - II Ann. del Mus. i testacei; IV ed ma il gli più spiccata- cefalotorace senza tubercoli, esemplari del Caraguà mi passaggi, sicché gli adulti portano pelosissime e IV, non che i tubercoli toracici Civ. di St. Nat. Serie 2.», Voi XV (29 Luglio , bassi 1895) e volti 3.' 498 come innanzi all' PAVESI p. Per ferruginei. obsoleta Gerst. in ciò riferisco anche zampe le , i e il due esemplari cefalotorace dal raccolti cap. Bottego alla stessa specie. Nephila sumptuosa, Gerst. 1873. Gliederth. Sansihar, in v. d. 6. Decken's Reis. in Osi^Afrika, Cinque femmine Guddà) adulte III. ii, giovani e di fig. 12. Garrà Marra (Ganale di Soblale (Uebi Scebeli) e in luglio, XVIII, p. 501, tav. Zanzibar in setr- tembre 1893. Hab. e note Gerstaecker me l' — Comune a Zanzibar e nei dintorni di Mombas, ebbe anche dal paese dei Galla. L' ing. Bricchetti ne riportò molti esemplari dalla Somalia, pur tutte femmine, a Mogadiscio, Obbia, Garbuvein, raccolte nel suo viaggio 1891 Eden-moghè, lungo l'Uebi, a Milmil ed Errer-es-Saghir verso Berbera. Resta quindi sempre ignoto il maschio di questa grossa e bellissima specie. 7. Epeira suedicola, Simon 1890. Arachn. de l'Yemen, in Ann. Soc. ent. Fr. [6] Una metà sola X, p. 103, 9. femmina giovane di luglio Hab. e note del Ganale Guddà, nella seconda 1893. — Finora indicata dell'Arabia meridionale; io però n' ebbi un' altra femmina adulta, raccolta ad Obbia (Somalia) dall' ing. Bricchetti, nel suo viaggio 1891, ed una terza assai più giovane da Nkole (Equatoria), dono del cap. Casati. Simon in nine en Chine ciò una recentissima memoria {Arachn. et en Mongolie, I. St. ree. che aveva preannunziato nel 1890 {Arachn. Yemen nota 9), restituisce il nome par Pota- Petersbourg 1895), effettuando cit., p. generico Araneus CI. alle Epeira 81, s. str. Io credo che egli applichi la legge di priorità erroneamente, perchè lo stesso art. 46 delle regole di nomenclatura, votate dai recenti congressi di zoologia, mette la condizione che della medesima estensione per vece, siccome il risalire al nome si tratti di primitivo ; gruppi qui in- nome Araneus od Ara?iea L. fu adottato per l'or- 499 ARACNIDI dine Araneae della classe avuto per tipo usarsi per il , quantunque diadematus un genere a che è un' E-peira , confini ristretti. La non può più , questione è stata per ampiamente discussa dal Thorell {On Eur op. altro già Upsala 1869-70, p. Spiders, 10; Spiders of Burma, London 1895, introd. me IX) e risolta nel senso da p. genere Araneus abbia il sopradetto. Epeìra (Cyclosa) insulana, 0. G. Costa 1834. Ann. o Cenni 8. zooL, p. 6S. Sin. — Cf. Pavesi, Aracn. tunis., p. 324, sp. 22, sub Una femmina : Ci/rtopliora. Guddà adulta (lung. 7 mill.) dell' Alto Ganale (Arussi Galla) in aprile 1893. Hab. e note — Specie mediterranea, orientale, indo- ed au- stromalese, che sarebbesi per la prima volta trovata nella regione etiopica. La sinonimia va completata secondo barerna odi Sodra Asien ecc. 1891, Andaman hi. 1892, p. 232); per aran. L Ragni di Capri 1875, p. la irituherculata p. altro 116) et corr. sono stato il Burma io primo ad Lue. con Y insulana Costa, anziché {Studi e ricerche di Aracn. in Spid. of Thorell {Spindlar Niko- 150 add. ; Spid. (in Note identificare il Cavanna 1876, p. 23), come ammette Thorell 1895, p. 192, nota. L'esemplare arussico manca dello scapo vulvare e per questo distinsi subito dall' affinissima C. meridionale, che si propinqua Sim. 1882 dell'Arabia collega faunisticamente con l'Africa orientale, avendo essa uno scapo lunghissimo; Malesia, femmine L 1889-90, d' lo ma Thorell {Ragni Indo- p. 176) ha già osservato che spesso nelle insulana piene d' ova lo scapo non e' è fin dalla base. Questo carattere negativo è proprio anche della formosa Karsch 1879 della costa di Loango, come posteriore addominale, quena (Africa australe occ), la quale però ha un la tuhicola Sim. ossia come solo tubercolo 1887 d'Angra Pe- la conica tipo delle closa; quindi, se la propinqua forse dovrà riunirsi ciò non avverrà per la formosa e la tuhicola, e all' Caj- insulana, nemmeno per 500 PAVESI p. la Petersii Karsch 1878 del Mozambico, che ha soltanto due tu- bercoli, in vece di tre. 9. Anania gallana, n. sp. Cephalothorace tibiae I paris longitudinem aequanle, flavescente, mandihulis flavis, reliquis pariibus oris sternoqiie infuscatis; pedibus et femoribus flaviSj, supra croceis, et patellis tibiis depresso^ tuberculis humeralibus carente, postice abruptam quatuor Long. 7 mill. 9 sola • Mas femmina et supra partem latiore et flavo uniocellato, striis transversis dorsalibus callisque nigris Una metatarsis proeminentibus ornato, flavescente, arcu callis medio basali nigro in j, ad apicem nigro-anulatis ; abdomine ovato, sub- tarsis anticis ; scapo vulvae minimo. ignofus. Ganale Guddà (Arussi Galla), dell'Alto in aprile 1893. lungo 3 Cefalotorace mill. quanto , la tibia I di , poco più con peli sparsi, giallo-testaceo, stretto, parte cefalica alta, ottusa, fosco sul torace. Serie anteriore degli occhi recurva , posteriore quasi retta; laterali conniventi; quadrilatero mediano largo lungo quant' è vanti mediani anteriori , d'un diametro, posteriori più grandi di tutti, non contigui nero. occhi ; circondati giallo-testacee; mascelle, labbro testacei, Zampe un po' scuri al tarso, 3 1. 2. 4. riori armate riori 1. 1; (I. di più molto vicini, ma fra Mandibole verticali di , Palpi e sterno testaceo -sporco. armato da- loro discosti numerose spinette nere. 12, IL 9, IH. 7, IV. 8 mill.), con le tibie ante- al di sotto di 2. 2. 2 setole od aculei deboli, poste- gialle, femori me- e patella crocei al di sopra, tibia tatarso e tarso I-II con anello apicale nero, sul III-IY croceo. Addome ovato , poco più largo a metà , ottuso alla base senza , tubercoli omerali, posteriormente inclinato in piano quasi verticale, che è limitato in alto in una gialliccio, ossia raggiungente la callosità sporgenti, disposte mediane più grandi ed oblunghe ; punteggiato di giallo, con un arco basale nero metà presenta una macchia terrotte da quattro sola linea trasversa, le dei fianchi , molto largo in mezzo centrale rotonda gialla, alcune e trasversali nere a metà , dove in- strie del dorso, callosità nere , le boi ARACNIDI mediane seguite da un punto, da una le laterali striscia tras- versa dello stesso colore; ventre giallognolo, con due indistinte bianche tascie longitudinali o tubercoli le callosità caratteri indubbiamente of Burma^ 148); p. zione diversa ma IL lY. (I. dell'addome posteriori Sin. alle quali si collega tanto più Ili) II. I. di aculei. L' unica e Naturwiss. [3] IV, p. Mieta ungulata Simon Due femmine dell' 1887, Ganale Alto conosciuta specie 834, tav. XI, Arachn. nelle perchè due tubercoli soltanto. Meta ungulata, Karsch 1879. Westafric. Myriop. — come anziché IV. d., era la bituhercidata Thor. di Birmania, con in Zeitschr. ges. altri lunghezza delle zampe è in propor- Ili, zampe sono provvedute 10. ed Anania Thor. 1895 (Spid. riferibile all' la Epeiridae o Euetridae p. le l'epigastrio e fra Vulva piccola a scapo brevissimo. Filiere testacee. le filiere. Per campo ai lati del u. Arachn., fig. 5 (palp. e/"). ree. Asslnie, p. 272. Guddà (Arussi Galla), in marzo 1893. — Africa occidentale Hab. e note La tibia (costa di ha un anello bruno anche a metà, Loango e Assinia). lo sterno è rosso - bruno. 11. Argyroepeira undulata (Vinson) 1863. Madagascar^ et Sin. 207 p. — Cyclosa undulata stein, in Zeitschr. ges. Naturwiss. Epeira undulata Zool. Jahrb. 1, Cormoso e 1879, ÌVestafrih- sub: Epeira. Arachn. ges. Falken- IV, p. 338. dall' Kenntn. Spinnenfauna Madagascar^ iu Alto Ganale Guddà — A già riferità da , una delle quali fra Galla), in aprile 1893. Comune all' isola Salazie, e Madagascar; (Scinsciocso). 736). [3] 1886, Beitr. Daua (Arussi Hab. e note mente a Lenz Karsch 3, p. 391, tav. 10, fig. 5. Due femmine p. e 313, tav. V, fig. Aran. Reunion^ Maur. della Riunione Africa occidentale nel questo genere di epoiridi Simon nel 1894 , od argiopidi special- Loango è stata {Hist. nat. Araignées^ 2.* ed., I. iii, o02 TETRAGNATHIDAE Fam. 12. Tetragnatha (Cyrtognatha) jubensis, n. sp. Cephalothorace quadralongo tibia PAVESI p. IV J, dimidio , lofigiore lateralibus anticis parvis posterioribus contiguis mandibulis quam breviore diis in trapezio et guicidai'is quam quam antice; conico extremo marginis im- in parte antica armatis; labio pene longiore me- pr'orninuliSj ad basin unguis prociirsu (/) superne ( et latiore, postice latiore bifurco^ dentibus duobus majoribus rallelis quani patella obscure ferrugineo ^ maculis circumocularibus nigris; oculis latiore, maxillis pa-- pedibiis parce aculeatis, pallide ferrugineis ; longissimis ; abdomine cylindrico , pone 'parum producto mamillas cinereo , , nigro lineato. Long. 8 mill. Un maschio l' J' Foemina . adulto ignota. in cattivo stato , conservazione di del- , Alto Ganale Guddà (Arussi Galla), aprile 1893. Cefalotorace stretto, lungo a margini steriormente , 2. 5 mill. , metà della e patella IV, tibia laterali quasi dritti e paralleli, fossetta trasversa e incavato po- profonda, strie cefaliche molto pronunziate, testa convessa, sporgente e larga, tronca al davanti, angoli ottusi; ferrugineo -scuro, filettato di bianco, con macchie nere intorno agli occhi posteriori ed ai laterali anteriori. più basso del quadrato oculare. Occhi anteriori piccoli, Clipeo in serie molto recurva, mediani distanti fra loro circa un diametro ed assai dai laterali, che sono rialzati quasi posteriore e contigui ai laterali nenza; occhi equidistanti; che all' posteriori più posteriori grandi, quadrilatero oculare indietro ed un po' più in livello sopra serie breve della della debole quasi molto più stretto Sterno testaceo fosco, liscio, a margini al davanti. a serie promi- retta ed al davanti massima larghezza. laterali incavati, tronco Mandibole rosso -brune, divergenti, robuste e lunghe, pelose al di sopra., granulose al di sotto, presentanti presso la base dell' uncino un' apofisi superiore nanzi, conica, terminata in superiore del solco una , diretta in alto ed all' in- forchetta rudimentare; margine unguicolare armato di un tòrtissimo dente. ARACNIDI un diretto all' interno ed solo dente uno più po' all' innanzi, preceduto da che mediocre e seguito da 4 o 5 un 803 maggiore presso piccoli, la base margine dell' inferiore con uncino preceduto , da un granulo e seguito da 7-8 denti minori, irregolari; uncino lungo, un po' curvo, senza dentatura. #asce//e ferrugineo -fosche, lunghe un triplo della loro larghezza, più del doppio del labbro, il po' dilatate all' estremità. Labbro rosso -bruno, poco più lungo della larghezza. Palpi testacei, gracili, a femori curvi, tibia crescente, apofisi tibiale con come lunga circa in alto un piccolo tubercolo alla base, lamina Zampe libero e nero. mediocre con bulbo la tibia, 2. 1. 3 4. (I. spirale, stilo 30, lY. 15 mill), testaceo -ferruginee, le anteriori più robuste, quelle del assai gracili, aculei pochi ed irregolari. appena sporgente al di dietro delle Addome lungo, filiere , cinereo - IV paio cilindrico, con fosco linee nerastre longitudinali. Filiere testaceo -fosche. Per r armatura colorazione , mandibole ed delle ricorda ; , anche di notevolmente se ne stacca, compresa dalle altre specie africane, 1863 dello Scioa e delle 1878 del Mozambico, caratteri benissimo la T. chrysochlora (Aud.) 1827 della regione europea e mediterranea come pure altri mascaregne, la isole la /e5/'/m la protensa Yins. liìiyphioides Karsch Black w. 1866 del sud-est Africa equatoriale, per la contiguità degli occhi laterali, alquanto pro- minenti, la lunghezza relativa del labbro e la debole arma- tura delle zampe. Keys. 1881, il Questi sono caratteri del genere Cyrtognatha cui tipo è americano; meno una vera Cyrtognatha , perchè tuttavia in non parmi nem- questa opposto all' il quadrilatero oculare mediano è più lungo che largo e più largo davanti che e turbinato all' indietro oltre le , non che filiere. delle Tetragnathttj, stabilite dal I. Ili, 1894, p. nuovo genere, 722 e seg.) Le 1' addome recenti Simon è molto divisioni e sporgente suddivisioni {Hist. nat. Araignées^ 2.^ ed., potrebbero indurmi a crearne un se le giudicassi assolutamente valide; non dendole necessarie, adotto la nomenclatura soprascritta. cre- b04 THERIDIDAE Fam. Pachygnatha 13. LIX, Dyschiriognatha ( made Spiders Catal. tav. PAVESI p. Egypte in , ) argyrostilba P. Z. S. in b73, p. , marzo 1893. dagli Arussi Galla, in — Hab, e note Finora segnalata dal Basso Egitto. Le mac- chiette splendenti argentine sono invece p. Cambr. 1876. 8. fig. Una femmina 136, tav. IX, opache e bianche. 13-guttatus (P. Rossi) 1790. Fn, etnisca Lathrodectus 14. , London fig. II, 10, sub: Aranea. Var. lugubris (Duf.) 1820 Descr. de six Arachn. nouv., p. 355, tav. LXIX, Sin. _ cf. fig. sub: Theridion. 1, in Pavesi, Aracn. tunis. 1880, p. 56; Aracn. Scioa 1883, p. 36. Una femmina imperfettamente Guddà (Arussi — di Koch 1841 Cf. in Pavesi Obbia, Sebbene sarebbe tricus dell'Alto Ganale Galla), aprile 1893. Hab. e note mina adulta sviluppata stato raccolta l. Ne e. nel 1890 presumibile più una fem- ebbi anche dall' ing. trovarvi il Bricchetti. L. geome- per la disposizione e grandezza degli occhi, , questi esemplari del Giuba e della Somalia non possono essergli riferiti. ZODARIIDAE Fam. Hermìppus selectus, n. 15. sp. Cephalothorace longitudinem patellae coìwexo quam j, denudato j, piceo ; et tibiae IV par is oculis posticis in liìieam antici dispositis, mediis anticis cum acquante, procurviorem lateralibus posticis lineam quam modicissime recurvam foì-mantibus, area mediorum longiore lata; unco chelarum flavo ticis - testaceis 2. , ad basin non dentato; pedum femoribus anticis supra 2, flavo -testaceis anulo 1. 1 coxis omnibus aculeis armatis , pos- lato apicali nigro, patellis tibiisque ARACNIDI / et II lateraliter nigrescentibus ; paiporum apophisi tibiale lata, infra directa mina tarsali magna 50b patella inerme testacea, ad apicem et leviter bifida, la- reniformi, bulbo non multo majore ovato, lurido, sento ovalari castaneo- piceo abdomine ; medium dorsum ultra praetergrediente obtecto. Long. 7 Un ^/g mill. solo esemplare ignota. maschio fra Cormoso e Daua (Arussi- Galla), 1893. in aprile Cefalotorace convesso, alta. Foemina e/*. lungo 3 mill., quanto patella e leggermente attenuato, nero, tibia lY, molto parte cefalica rotonda, Occhi della serie anteriore in linea leggermente procurva, mediani più grossi dei dai mediani laterali e quasi contigui, laterali discosti mezzo diametro; serie posteriore molto procurva, occhi piccoli quasi uguali, laterali contigui ai laterali mediani recurva ; un diametro fra loro discosti mediani anteriori anteriori, e dai laterali quasi tre; coi laterali posteriori in linea insensibilmente quadrilatero mediano più lungo che largo e tanto largo all'avanti che all' indietro. Clipeo altissimo, circa due volte la lun- ghezza del quadrilatero oculare mediano, verticale, piano. Mandibole triangolari, non rugose, fornite di peli neri verso Testremità, specialmente dal lato interno, rosso -brune, testacee all'interno; uncino brevissimo, curvo, non dentato alla base. Mascelle e labbro foschi, sterno rosso -bruno. Zampe h. 1. 2. 3 10 V2' H- 9 V2' (I. ni. 9 Va) IV- 13 mill.) mediocri, femori compressi e triangolari alla base, un po' contorti, una presso la base , I la e II armati al di sopra di 2 brevi spine, seconda verso 1' apice. III lY con 2 e paia di spinette, basale ed apicale, tibie anteriori con 1 . 1 aculei air esterno, posteriori 2. 2. 2, tarsi scopuliferi, specialmente verso r estremità del metatarso; coscie giallo - testacee, trocanteri femori giallo - testacei alla base con largo anello foschi, nero apicale, patelle e tibie I-II testacee e nerastre lateralmente, tibie III vastre normali e ; lY rosso - ferruginee , tarsi ferrugineo - testacei. femore nero, patella inerme e testacea ; tibia e più larga della patella, con apofisi esterna grossa , oli- Palpi più breve rivolta in basso e bifida alla punta; tarso grande, convesso, a lamina reniforme, rosso -bruno come la tibia; bulbo grosso, sporgente alla 506 p. Addome lungo 4 base interna. ' PAVESI ovato, lurido, coperto per mill., da uno scudo ovale oblungo, rosso -bruno; tre quarti punti nerastri cosparso di alcuni inframamillare rosso -bruni. ed arco epigastrica piastra , Filiere testaceo - fosche ventre inferiori , bianche alla base. L' unica specie conosciuta di questo genere 1893 (Esp. nouv. Aran., in Ann. Soc. entom. il , loricatus France LXII, Simon p. 316), fu parimente descritta sopra esemplare maschio dei dintorni del lago Tanganica; ma, pei caratteri espressi nella frase, la mia è alquanto diversa e zampe non soltanto basale riconosce subito dall'avere le coscie delle anziché nere senza la patella dei palpi all' in piccola parte anteriore, dalla uncino delle mandibole deve togliersi anche dai generici e dal , scudo dorsale dell'addome che lo ricopre quasi tutto apofisi, lo e si giallo - testacee Simon , di ecc. mancanza Quest' ultimo del dente carattere gruppo (Hermippeae), in Hist. nat. Araignées^ 2.* ed., I. esposti 1893, p. 4-24-25. ii, 16. Storena aethiopica, n. sp. Cephalothorace quante^ antice ohlongo parum longitudinem tibiae , patellae mediis posticis parvis duplo diametro avulsis latiore convexo quam ; olivaceis; longiore; pedibus , area basali, sequutis, postica variato^ ante quam clypeo area oculorum fere duplo longiore, duobus transversalibus major e verticali albis ornato, lineatis utrinque^ puncto mamillas attingente; ventre albo- podicem linea alba ; mamillis inferioribus longis dimidio apicali Long. max. inter mediorum palpis testaceis vel testaceo - feì'rugineis femoribus et abdomine ovato ^ brunneo - violaceo ^ maculis una arcuata ae- dispositis^ anticis inae- qualiter distantibuSj, mediis majoribus a lateralibiis plus se, IV attenuato ^ convexOj glabro ^ ferrugineo-brunneo; duas procurvas subparallelas oculis in series et albis, testaceo. 1 mill. 9 • ^^ss ignotus. Una femmina giovane lunga 6 mill, dell' Alto Ganale Guddà (Arussi Galla)^ in aprile 1893. Cefalotorace lungo quanto tibia e patella lY, oblungo, non attenuato, molto ottuso e convesso nella parte cefalica, stria brevissima, quasi glabro, più scuro nelle parti declivi; clipeo alto 507 ARACNIDI circa il doppio della lunghezza del quadrilatero mediano oculare. Occhi in due linee subparallele quasi uguali o meno un diametro di non molto procurve , anteriori ; mediani appena più grossi, staccati fra i dai laterali circa due; mediani poste- e più piccoli e distanti due diametri, tre dai laterali riori mediano appena più largo latero largo ; conniventi quasi laterali di loro laterali posteriori) in linea un al ; dietro di quadri- ; com'è lungo e occhi II (mediani anteriori e po' recurva. Sterno e labbro foschi rosso -bruni. Mandibole finamente striate per traverso, uncino brevissimo, rosso -brune, più scure ai femore olivaceo e tarsi rosso -bruni. testaceo ferruginose - Palpi testacei, con lati. Zampe 4. 2. 3. 1 testacee, , femore olivaceo. Addome ovato, lucido, , sparsamente peloso, bruno o rosso -violaceo, con macchie bianche; una basale ancoriforme , talora indistinta e ridotta a due brevi lineette divergenti all' indietro del dorso , ; sui lati , prima due macchie o linee trasversali e dopo metà la dietro queste ; due macchie minori più vicine; posteriormente una macchia punti allungata, maggiore, continua od interrotta, scende sulle filiere. Ventre, a cute epigastrica indurita davanti alle stigme, screziato di un arco bianco bianco e con sotto le filiere. Filiere inferiori lunghe, bianche alla base, testacee nella metà apicale. — Hab. e note femmine La descrizione è latta anche sopra due altre della Somalia vane neir Ogaden, (viaggio 1891) e che , raccolte non posso distinguere Bottego se non per leggiere variazioni di ne tengo una alquanto diversa dal cap. Casati. segnalata p. 428) dal dell' La mia Una p. delle Simon gio- di dall' esemplare galla di colore ; mentre poi Nkole (Equatoria) raccolta , due è forse quella Slovena inedita, {Hist. nat. aethiopica conviene 1886 linea degli occhi II si una , Araignées^ 2.* ed., I. ii, 1893, Africa orientale. senegalensis Sim. varia Bricchetti dall' ing. seconda adulta a Garbuvein presso Obbia la ; di pel colore , in generale , con la Dakar, ed anche per avere recurva la ma non per la disposizione degli occhi, che notevolmente da specie a specie di Storena 427). Infatti nella senegalensis la serie (Simon, op. cit., posteriore è molto e 508 PAVESI p. qui poco procurva; mediani posteriori i simo e qui molto; mediani evidentemente più diani è molto più staccati fra loro pochis- gli occhi anteriori quasi equidistanti e qui vicini che ai laterali i V area dei me- ; lunga che larga e qui pressoché quadrata, ecc. 17. Heradida 4-maculata, n. sp. quam Cephalothorace panilo longiore patella cimi tibia IV_, ele- vatOj compresso, propterea longitudinaliter costato, antice valde sed magis sensitn atteìiuato, postice declivi, fusco, coxis brunneo trocanteribusque ferrugiìieis, - nigro subdepresso, lateralibus pedum - rubescentibus ; nigris, reliquis articulis olivaceo abdomine ovato, medio rufo- cupreo; quam oculis mediis anticis noti inulto majoribus IV femoìHbus paris infuscatis ; scuto albopiloso, lateribus , sterno, ; doì'suali piceo, maculis quatuor 7'otundis oìmato, quae sunt a squa- mulis flavis imbricatis habitae ; ventre scutis epigastrico millare obtecto cute molli postica ; partibus coriacea trunci dense dorsuali inframa- et obscure phoenicea; laterali minute impresso -purictatis, scuto et area media ventrali etiam foveis majoribus sculptis. et Long. 8 mill. Una et 9 . Mas ignotus. femmina adulta sola dell' Ganale Guddà (Arussi Alto Galla), in aprile 1893. Cefalotorace lungo 3 ^/^ , un lungo po' più patella della e tibia lY e della massima sua larghezza, alto, compresso, forte, molto declive punti impressi mi- temente ed insensibilmente attenuato alF innanzi alla parte posteriore, nuti e fitti, declivi, con stria brevissima, peli sparsi bianchi, rosso - bruno, nerastro nelle parti cupreo sulla costa dorsale. in linea procurva, i mezzo diametro curva, a gruppi di due occhi i serie mediani appena più grandi dei toccano, e distanti fra loro dietro Occhi della laterali anteriori. contigui ; laterali, che serie posteriore più pro- situati obliqua linea in Clipeo più largo della fronte oculare, convesso. Sterno rosso -bruno, a punti impressi e peli bianchi. Mandibole compresse, crinite all' estremità, con coli denti anteriore sparsi due pic- a metà del margine anteriore del solco unguicolare. Labbro breve, largo e mascelle rosso - ferruginei libero più chiaro. Palpi normali , tibia , con margine breve e quasi uguale alla ^ 509 ARACNIDI patella, femori e tarsi rosso-bruni, patella e tibia fosco -oli vacee. Zam'pe 4. 1. 2. 3 (I. 8, IL 7, III. 6 Va. IV- come impressi, rosso - ferruginee 9 mill.) trocanteri i coscio a punti ; femori neri, foschi ; air apice, vestiti di peli bianchi e setoline nere, armati di colo aculeo superiore presso I - II e III fosco-olivacei, preapicale alla depresso mità ; dell' tibia. 1' estremità ; patella IV rosso - ferruginei, con Addome tibia e tarsi , indistinto anello ovato, più ottuso al di dietro, sub- scudo dorsale tronco posteriormente prima addome, a punti impressi minuti e fossette in trapezio più grandi, di peli brevi, secondo presso il fitti, il squamiformi, adagiati ; - pallide , dell' estre- con nero lucente, vestito e ornato di quattro macchie rotonde giallo verso la base, pic- 1 le quattro di il pelo nero primo paio margine posteriore, formate scudo epigastrico rosso-bruno, inframamillare bruno -nero; campo mediano coriaceo, lucido con peli sparsi bianchi davanti , ovunque a punti impressi minuti ed a ciascun lato con serie lineare di punti impressi maggiori cute molle dei fianchi e sopramamillare rosso - mattone di peli neri e d' altri bianchi sparsi sui fianchi macchie indistinte. scolpiti presso la Yulva costituita da due 1 . 4. 1 ; vestita , a formare due piccoli rotondi, fori punta ottusa dello scudo epigastrico. Filiere fosco - ferruginee. Questa interessantissima specie, molto diversa dalla loricata Sim. 1893, unica conosciuta Heradida (Simon, Hist. nat. Araign., ed., I. II, p. 438) e parimente africana, per alcuni caratteri po- trebbe autorizzarmi a creare naee; ma %^ ha la stessa un altro disposizione nuovo genere degli occhi di Palaesti- e degli scudi addominali. Fam. 18. DRASSIDAE Platyoides Bottegi (^) n. sp. Cephalothorace longitudinem patellae depresso (1) j et tibiae IV paris parte cephalica inverse trigona vnedio sulcata ^ La dedico allo scopritore cap. Vittorio Bottego. acquante hepatico ^ Non posso però seguire il nuovo codice di nomenclatura (art. Ub, Regies 1889-92, Paris 1895, p. 9), sentendo quanto di cacofonico e grammaticalmente sbagliato sia nella desinenza in oi 310 PAVESI p. s'ummo margine nigro ; heterophthalmo, sticis non tuberculo lateralihuSj, oculis anticis macula impositisj. in omnibus, po- ìiigra rotundis, mediis posticis ovatis micantibus; mandibularum margine sulci incrinito feriore flavo - ocraceo minute et bidentato ; pedibus abdomine cephalothorace ; rino immaculato, ventre pallidiore ; croceis ; sterno toto mu- longiore, dorso tertio fovea vulvae transverse ancho- riformi. Long. 10 mill. Un 1893 Galla), in aprile Cefalotorace lungo mente largo appena più mandib.) 9 J^ct,-^ ignotus. femmina dell'Alto Ganale Guddà (Arussi (excl. solo esemplare • . 4 mill., al clipeo 3 , , quanto patella e molto depresso ed ugual- tibia lY, nella parte , alto del torace trigono, e solcato sulla cefalica mediana linea longitudinale, liscio, con alcuni peli marginali neri, rosso -bruno, orlato di nero. Occhi in teriori presso margine il due leggermente recurve serie cefalico clipeo quasi nullo , , gli ; an- occhi ro- tondi uguali, mediani distanti fra loro circa un diametro e quasi due dai mediani più piccoli, laterali; serie posteriore più larga, divergenti, distanti fra loro tre diametri, ovali, incolori e lucentissimi, laterali rotondi, distanti dai uno e staccati più d' mediani più dai laterali anteriori diametri quadrilatero mediano ; più largo al di dietro e più largo che lungo serie e laterali della seconda, che di tre non sono ; occhi della prima portati da tubercoli, circondati di nero. Sterno ovale, tronco alla parte anteriore, piano, lucido, vestito di pochi peli neri, giallo - ocraceo, finamente ginato di rosso -bruno. Mandibole lunghe clivi la patella I, marpro- e divergenti, grosse e convesse alla base, rosso -brune, col margine superiore crinito e fornito di nulari assai discosti, molto arcuato (Bottegai, Gestroi, Costai, Feai), dalle come l'isa i ei non più latino accettare. uncino lungo, inferiore inerme; rosso -bruno, rosso all'estremità. Cameranoi, Carrucciot, Comottoi, Gribodoi), (Trincliesei, Berlesei, . . .) ai (Lessonai, Donai, ed altri genitivi, dei quali si sbellicano comica lingua, un volapuk un nov-latin un' altra. qual si pretende. Anche Thorell (Spiders of Burma, London 1895, scagliasi contro questa regola e dimostra come non si possa latinisti Introd. p. IX) margine appuntito, e due piccolissimi denti gra- ; è , , . . . ARACNIDI Mascelle Zampe ferruginoso labbro e 4. 2. 1... (L 14, ugualmente versali, tutte li. - degli altri, trocantere fosche di color un 1 rosso -ferruginei. croceo pallido, mill.), un IV molto più lunghi tras- po' fosco (il doppio) IV lunghissimo, due terzi della coscia rispet- come setole, allineati sotto la tiva; peli sparsi, alcuni più lunghi, tibia, palpi , manca, IV. 16 16, III e troncatori alle coscio; coscio 0l nessuna spina. Addome depresso, lungo 5 72 inil^v appena più del cefalotorace, e largo 3 V2 cioè più della metà terzo- di > della sua lunghezza, pentagonale, a base retta, nero-soricino sul dorso, pallido al ventre, senza alcun disegno. Fossa della vulva punte posteriori, trasversale, ancoriforme, a tre cioè orlata an- teriormente da due archi neri recurvi uniti in mezzo di dietro e continuati air estremità da un sottile quale sono del ripetuti processo triangolare mediano, due i , piccolissimi tubercoli delle borse seminali. Filiere ocracee. Differisce dall' unica specie conosciuta di questo P. Abrahami Cambr. 1890 dell' nuovo genere, Africa meridionale (viaggio rev. Nendick Abraham), pur descritta sulla femmina, e subito se ne distingue perchè IV, mentre dome le è nel!' come cefalotorace è lungo il : Abrahami come lo è patella -f tibia la patella soltanto : 1' ad- appena V3 più lungo del cefalotorace e non 2 V2 volte e non olivaceo - brune dal fe: zampe sono totalmente crocee more ai tarsi: la fossa vulvare ancoriforme e non regolarmente ovale, ecc. 19. Tylophora Cecchii, Pavs. Un esemplare maschio 1888, Arac?i. Scioa, malconcio Alto dell' p. 50. Ganale Guddà (Arussi Galla), in aprile 1893. Hab. e note resta — • Finora segnalata sempre sconosciuta la dell' Abissinia da me ; ne femmina. 20. Tylophora venustula, n. sp. Cephalothorace aeque longo atque tibia IV^ leviter depresso, mimile granoso, piceo ; serie oculorum postica wàiUo procurva, antica recta; sterno, pedum femoribus omnibus articulis flavo - testaceis , et parlibus patellari fere coxis I nigris, reliquis et tibiali nigrolineatis , 512 IV paris infuscatis ; ahdomine nigro^ scuto dorsuali hrevi^ laterihus albo-pilosa supra mamillas ornato. testaceo -virgolo^ linea Long. 9 mill. 9 ignotus. -^«^^ • Due femmine adulte Guddà (Arussi in PAVESI p. una , Ganale in cattivo stato dell' Alto Galla) in aprile, l'altra dell' Auata (Boran Galla) maggio 1893. lungo 3 mill., come Cefalotorace molto convesso, al davanti delle coscie quadrilatero Occhi della oculare. un quasi retta, mediani disgiunti, rotondi, tigui della 2.^ serie laterali; ai mediani laterali anteriori, più vicini ai laterali; largo 1.* serie in linea procurva, quadrilatero toccante lungo più finamente , linea in un diametro intermedio Sterno nero più po' più grossi e con- discosti fra loro circa più sfretto davanti. , attenuato, stria breve I finamente punteggiato., bruno -nero, clipeo e posteriore, basso del non largo 2, tibia lY, la i e che granuloso. Labbro e mascelle rosso -bruni, con margine testaceo. Mandibole bruno -nere; solco unguicolare anteriore con due minuti Palpi normali, rosso -bruni, tarso ferrugineo, con una bruna ai lati della base. IV. 14 mill.) gracili, tibia Zampe armata 4. 1. 2. di 2. 2. tibia IV leggermente ingrossata mori tutti neri, coscia e trocantere I il resto delle bruno - nero tarso zampe ai lati e prime delle (I. 12, II. striscia 11, III. 10, 2 spine deboli al di sotto, all'apice, scopula indistinta; fe- con una uniformemente testacee 3 denti. bruno -neri, le altre coscie bruna striscia sulla II e IV, tre paia testacee, sopra la patella e la tibia lineate di patella, tibia e , IV bruno-ferruginei. Addome ovato, oblungo, quasi piano al ventre , più davanti, stretto finamente quasi lucido, sparso di pelurie nera e con nale bianca sopra filiere le punteggiato una formato da un linea ciuffo , nero , longitudi- di peli; una macchia quadrilunga obliqua, testacea, denudata, appena davanti la metà bruno strico dei fianchi e nella parte più bassa e breve , un quinto Filiere testacee, con E affinissima alla 1' scudetto dorsale rosso- della lunghezza dell' bruno -nero, sul margine limitato da ciascun lato ; da una scolpito dai fori sessuali; ventre serie estremità ed T. micaria addome, epiga- il lineare di punti impressi. lato esterno bruni. Simon 1886, fra le altre di 513 ARACNIDI con quasi me da questo, genere istituito specie senegalense la perchè- ha tutti femori i tanto da confonderla nel 1880, ; di zampe lo scudo dorsale sulF addome molto evidente di femmine non che per , , del quale carattere è ammissibile che sia la Fam. quelli del I paio maggiore grandezza la Simon femmina però subito ne distingue se non soltanto neri e , , per avere e sebbene tratti si tace per la micaria. Non della precedente Cecchii. HETEROPODIDAE 21. Sparassus Waickenaerii (Aud.) 1827, in Descr. de l'Egypte, %^ XXII, ed. — Sin. Cf. in 390, Aracn. tav. p. 6, fig. sub: Philodromus. 1, Pavesi, Aracn. Tunisia, p. 364. Adde: fcSparassus "Waickenaerii Pavesi, Aracn. Scioa, 1883, p. 100. S. ^Walckenaerius Simon, Arachn. ree. à Obock par Faiirot 1887, Arachn. de l'Yemen 1890, p. Ili; id., Arachn. Afr. or. equat. p. 152; id., expéd. Téléhi 1890, p. 128. S. .A.rgelasìi Pavesi, Aracn. Scioa 1883, p. 95; id. Aracn. Assab e Massaua, 1885, p. 2 e 4. Una femmina Hab. e note dall' raccolta fra Barderà e Culmiso in agosto 1893. — Cf. Egitto al Capo Pavesi in Aracn. non che , minai alcuni esemplari raccolti dal che mi persuasero dal d' sig. : Africa Massaua ne deter- Frasca (Mus. civ. Milano), aver incorso in precedente errore, avvertito Simon {Arachn. Yemen alquanti esemplari maschi riportatimi Tunisia e adde in Arabia. Di dì. p. 112, nota femmine , dal prof. Panceri; Ne 1). ebbi pure e giovani del Basso Egitto, della costa somala fra Obbia ed Allula, dell' Uebi, di Gierin e Gabbon, provenienti dai due viaggi 1890-91 dell' ing. Bricchetti; ed anche dal viaggio dott. Ori, d'onde Fam. una femmina di Cartum non l'ebbe Simon (viaggio Yossion). THOMISIDAE 22. Monaeses pustulosus, n. sp. Cephalothorace tibia cum patella 1 multo hrevioì^e ^ ferrugineo- fusco, in declivitate laterali lineis ohliquis testaceis^ ab oculis late- ralibus usque ad angulis clypei linea flava Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.a, Voi. XV (29 basin mandibularum. Luglio 1895) 33 o44 PAVESI p. attingente; pedibus anticis ochraceo - fuscis ^ posticis testaceis nigro- maculatis ; ahdomine ohlongo praesertim retro pustuloso, dorso taque media lata ventrali ferrugineo -brunneis, lateribus Long. 8 mill. Un 9 Mas . solo esemplare Guddà (Arussi vit- testaceis. ignotus. femmina molto corrugato Galla), in dell' Alto Ganale marzo 1893. Cefalotorace lungo 3, largo 2 mill., molto più breve della tibia e patella I sparso di peli neri , , ferrugineo - fosco , un po' più chiaro alla faccia declive posteriore, sulle faccio laterali screziato da due o r tre paia di linee testacee oblique all' indietro e verso alto con un' indistinta linea simile una linea retta, sottile, gialla, spiccatissima, laterali posteriori all' angolo del clipeo mediani occhi anteriori prima giallo; neri, leggermente pezio dei mediani molto più largo al di dietro riori più scostati fra di loro che dai laterali, piccolissimi, laterali sopra nori. di eminenze ed proclive, , circa la distanza fra gli Occhi posteriori. e retta, seconda serie ; ed , che va dagli occhi clipeo glabro come quasi orizzontale, lungo in mezzo mediani gli occhi fra , cerchiati recurva; di tra- mediani poste- mediani anteriori posteriori alquanto mi- i Mandibole brevi, assai pelose davanti, ferrugineo - fosche al sopra e lateralmente alla base , testacee nel resto con una , linea sottile gialla in continuazione di quella del clipeo. e labbro foschi testacei, mascelle testacee. Palpi forniti , con macchie nerastre al robuste delle paia di spine IV circa) e posteriori, alla base , dei estesa , brevi curve - all' testacei ; peli; interne e 4 III e sorgenti un po' pelose; una alle filiere , (7 mill, Addome triplo della larghezza, il trasversalmente indietro man- nero sulla faccia an- -bruno con due ventre con dal picciuolo tibiali femori; coscio tutte testacee. terminato a cono pustole tondeggianti ed tudinali a esemplare corrugato) rivoltato in su; dorso fosco di setole 4 spine di anteriori (II , più lunghe (12 mill.) e (7 mill.) testacee, spruzzate di (6 mill, nell' tronco armate metatarsal! commiste teriore, specialmente lungo Zampe di sopra. con punti e peli neri, cante) ocracee, Ste?mo di brevi setole serie rugoso alla parte posteriore fianchi fascia e longitudinali a rughe da longi- mediana rosso - bruna, decrescente verso queste e li- ARACNIDI mitata da una serie lineare ^3^b di grossi impressi nei campi punti laterali foschi. Filiere brune. Appartiene, anziché Thor. 1870 str., s. ai Tmarus Sim. 1875, del quale è tipo genere Monaeses al Monasles paradoxus Lucas il 1849 d'Algeria, dove vive anche un lapidarius Lue. alquanto diverso nella forma del cefalotorace e dell' addome. nosco altra specie dell'Africa tropicale è facilmente fascia mediana bruna del ventre peli setolosi dell' addome. ridescritto dal Thorell caratteri; appena Il , da cui sorgono per diverso zampe, e la i d'Australia, parecchi cefalotorace uguale tibia e patella del I paio di mia gialla del clipeo, Koch 1876 pure un co- dal paradoxus la pustole le lateralis nel 1881, è in lun- addome lungo 1' doppio della larghezza. il 23. Thanatus rubicundus, L. p. M. basti quello di avere ghezza alla ma ; distinta per la linea laterale Non ne Koch 1875. Aegypt. a. Abyss. Arachn., 61, tav. YI, fig. 3. Sin. — Thanatus rubicundus Arachn. ree. à Oboch par Faurot, in Pavesi Aracn. Scioa, p. 57; Simon 1887 France XII, p. 452 (laps, ru- 1883, Bull, Soc. zool. Mcundulus). Una femmina malconcia — Hab. e note L' esemplare manca di Barderà Africa orientale in agosto (Amasen, 1893. Obock). Scioa, delle punteggiature laterali posteriori sul- l'addome, per cui s'avvicina di più al Th. africanus Karsch 1878 di d' Zanzibar, Egitto, ma od al rhomhiferens Sav. Aud. 1827 (nec Walck.) ne differisce con altri caratteri secondari. Una fem- mina, pure della regione somala (Sinadogò), che mi ha riportata r ing. Bricchetti dal suo viaggio 1891 non , coincide con la presente; è però troppo incompletamente sviluppata. 24. Oxyptila aspex, n. sp. Cephalothorace longitudinem patellae zioso ^ pilis claviformibus praesertim obscure brunneo _, minoribuSj inter se area et tibiae ad marginem anticum vestito^ mediis anticis oculari ferruginea ; quam a I aequante ^ gra- oculis lateralibus disjunctis ; pedum femoribus, bl6 PAVESI P- palellis fere nigris^ tibiis et rufo vel testaceo - articulis 7'eliquis ferrugineis, pilis claviformihus omnino, tibiis anteriorihiis 2, metatarsis ahdomine supra lurido^ 3 aculeis valde armatis ; pilis cla- viformihus magnis transversaliter ornato^ infra rufo - brunneo alho- vulva in area semilunari antice convexa. constellato ; Long. 4 Una onill. 9 Mas ignotus. femmina dell'Alto Ganale Guddà (Arussi ^/g sola • Galla), in marzo 1893. lungo 2 Cefalotorace massima riore, mill. come , e tibia patella e I sua la larghezza, in piano fortemente declive alla parte poste- granuloso, vestito di spine claviformi ed allineate, bruno- nerastro, testaceo al di dietro, area oculare ferruginee clipeo più basso della ; metà e testaceo - fronte del quadrilatero oculare, con alcune grosse spine claviformi dirette in basso. Occhi della serie in linea fortemente recurva, l.'' vicini ai laterali leggermente recurva serie in linea fra di loro che ai laterali, tusi , mediani piccolissimi e più che fra di loro, laterali grossi; quelli della rivolti air esterno ed mediani , piccoli , più quali sono portati da tubercoli i all' indietro ; 2."^ vicini ot- intermedio quadrilatero quasi lungo quant' è largo al davanti. Sterno cuoriforme, ampio, largamente tronco dinanzi, nudo, ferrugineo, cosparso mac- Mandibole brevi, testacee alla base della faccia chiette bianche. anteriore, di brune nel resto. Labbro e mascelle ferruginee. Palpi rosso -ferruginei, quasi per intero vestiti di spine claviformi, aculeo a metà sul tarso. le della tibia dal lato interno, Zampe 1. 2. 4. 3 (I. 6, II. peli 5, IH. 4, IV. 41/2 mill.), anteriori anche più robuste e specialmente claviformi, meno che alle coscio, e armate 2 al lato interno della tibia, 3 del metatarso brevi delle tibie, un semplici brevi ; vestite di di spine robusti aculei, metatarsi non più femori posteriori più gracili delle tive; coscio rosso -ferruginee, femori, patelle e tibie tibie rispet- bruno -nere, metatarsi e tarsi testaceo -ferruginei, quelli del IV paio biancastri al di sopra, bianchi Addome i margini dell' articolazione femoro-patellare. largo, tronco al davanti, rotondato al di dietro, grigio terroso fosco, con 5 punti impressi testacei, lelogrammo trasverso, finamente i granuloso, posteriori in paralvestito di grosse , ARACNIDI spine trasversalmente allineate claviformi ventre bruno parte , Vulva lamina in semilunare Sembrami la trorientale e s' prima brune. le inferiori di questo genere trovata nell' Africa cen- avvicina maggiormente al Thomisiis tetrlcus Sim. 1890 del Yemen, anche dall'autore paragonato ptila; ne sono però diverse dici Y armatura dermiche misus str. s. , con due , bruni ed una vescicola seminale rotonda da ciascun lato. Filiere biancastre, alle tibie e posteriore e questo constellato di irregolari macchie bianche , area genitale testacea. piccoli punti 517 di tutto allontanandosi di più dallo 1872 non che anteriori, Per corpo. il claviger Cbr. il zampe delle alle vere Oxy- lunghezza dei metatarsi rispetto la di Palestina spinifei- le ciò ricorderebbe fra appeni Tho- ed altre specie, Cbr. 1872, che è diffuso dal Cairo allo Scioa ed al Senegal, quanto in India. 25. Phrynarachne gracilipes, n. sp. Cephalothorace ^ aequante„ transversas longiludiìiem tuberculis sat et magnis acutis praeditis; costato - denticulatis tibiis „ paris pene mandibularum macula cuneata postica ce- mandibularum, anulo metatarsali phalothoracis , fascia transversa pedum anteriorum , maculis tarso IV praesertim feìnoribus poste- rior ibiis extus seri'atis; fusco ochracea, et patellaeque brevibus armata; pedibus gracilibus longis^ fe- facie antica spinis moribus tibiae dorso abdominis, mamillas non attingentibus, in series et femorum etiam et tibiarum posteriorunij, flavescentibus vel testaceis, sterno nigro. Long. 5 Y2 Una sola ^^^''^^- ? femmina • ^^^^ ignotus. dell'Alto Ganale Guddà (Arussi Galla), in marzo 1893. limgo 2 Cefalotorace e quasi uguale a sua lunghezza tibia 7$ più breve della tibia e patella I e patella IV, appena più stretto della mill., subitamente , attenuato davanti delle coscio I fronte tronca, con angoli prolungati in tubercoli conici sormontati due da un brevissimo aculeo, all' innanzi rigidi brevi, , parte i maggiori fra gli occhi laterali e toracica inclinata alF indietro finamente granuloso e fornito gianti abbastanza grossi, sopra il declivio , di tubercoli posteriore con peli tondeg- trasversai- 0l8 PAVESI p. mente allineati terroso, più chiaro alla fronte fosco ; con una , macchia giallo testacea posteriore, a V capovolto, ossia recurva; - un clipeo subproclive, meno diano. Occhi in due serie recurve, la posteriore riore mediani piccolissimi ; quadrilatero dei posteriori; dietro me- po' più alto del quadrilatero oculare gli anteriori , un lungo che largo po' più ante- dell' più vicini fra di loro all' in- occhi laterali assai più grossi dei mediani, presso la base ; dei tubercoli, gli anteriori al lato anteriore, i posteriori al lato posteriore esterno. Sterno cuoriforme, tronco davanti, piano, scio, nero. Mandibole poco proclivi , non verso r interno armate di due teriore striate, sulla faccia serie lineari li- an- spinette di nere e brevi, rosso - brune, con una larga fascia trasversale gialliccia a metà altezza uncino breve, ; margine unguicolare con qualche granulo, rossiccio. Mascelle strette lunghe più del doppio , della larghezza, poco inclinate sul labbro, sparsamente granulose labbro lanceolato, lungo quasi quanto labbro fosco -testacei. Palpi grigio strette alla base , più larghe - mascelle; mascelle , lunga appena patella quant' è la sua maggiore larghezza, tarso conico depresso minato armati ; al margine interno della patella di 2, del tarso di parecchi aculei brevi. II. 9.8, costato - III. 6, denti al Zampe di 1 poco pelose, armate margine esterno quattro denti di sega ; le anteriori 3 acu- (I. lO.b, principali i di spine brevi, più evi- dei femori, specialmente dei posteriori, dove sono portati da tubercoli obliqui in basso, tarsi, scopula indistinta, , della tibia , 1. 2. 4. IV. 8 mill.), gracili ad articoli dritti, denticolati, ; e terrosi, brevi, patella e tibia apice all' le a guisa aculei minuti e numerosi sotto unghie forti e Addmne subpentagono, più anche di tre meta- pettinate; fosco -terrose, con un anello basale al metatarso ed le posteriori screziate di testaceo i ai il tarso testacei, femori ed alle tibie. stretto alla base solcata in mezzo, al dorso rugoso, sparso di setole brevi, finamente granuloso, con grossi tubercoli acuti e spinosi, in serie le filiere; fosco - terroso, ziati di testaceo; ventre trasversali non raggiungenti più pallido Verso la base, fianchi screliscio, pallido in mezzo. Vulva picco- lissima, rossa. Filiere brevi, testaceo -fosche. L'attribuisco al genere Phrynarachne Thor. 1869 (= Tho- ARACNIDI ìidses crustacèides Walck. 1837, Phrynoides Sim. 1864), sebbene note delle isole mascaregne abbiano le la foka e le altre specie zampe robuste bl9 e brevi, e spesso gli occhi uguali mi farebbe ciò ; pensare al genere Cladonotus Thor. 1877, se valido, è però australiano ed ha parimenti grosse, incurvate oltre molto specie 1880 e più lunghe che di soltanto del II di quelle mia alla affine Pungo quelle (Africa occ.) è sappiamo siano lunghe e gracili o brevi e robuste macchia testacea Ad piega genitale. dersi col tuherosus creato tipo 1886, p. il Blackw. 1864 delle Indie {Esp. et 15, nota 1), genres nouv. indistinti , Una zampe ne le manca non della dopo , orientali, che fa poi Cambr. 1884, quale, il Thomisidae), Bordeaux de hanno i tubercoli zampe meno robuste le Per dentemente seghettate. tutto la da confon- è non sarebbe diverso da Phrynarachne levo tuttavia che le Ornithoscatoides lotorace deboli zampe, ventre il tuberosulus del genere Ornithoscatoides Simon secondo modo ogni se più di , ed ha nero al cefalotorace le paio. I troppo brevemente è descritto maschio, onde non sul cui tipo Thomisus tuberosulus Karsch il ma ; del il quanto sopra, i ri- ; del cefa- non e evi- caratteri del genere Phrynarachne devono essere riformati. 26. Platythomìsus mìmus, n. sp. Cephalothorace patellae fuscOj summo margine stica leviter r ecurva sternoque nigris; j, articulis I longitudinem acquante^, convexo„ albo; oculorum serie antica fere recta, po- oculis mediis posticis palporum foeminae parte armata ; -pedum coxis liquis et tibiae flavis, minoribus; mandibidis tarsali unco oì'dinario femoribus roseis praesertim supra, re- nigris, patellis flavis; abdominis dorso nigro , et tibiis arcu lato posticis partim exceptis basali, cruce mediana lineis transversis posticis tribus recurvis albis; ventre nigro, et utrinque albo-vittato. Long. Una 9 sola H femmina Cefalotorace massima millim. 2, ignotus. dell' Auata lungo 4 3, fronte Mas mill, (Boran Galla), in maggio 1893. quanto patella e tibia I, largo in convesso, glabro, a lucentezza metallica, bruno -nero, margine toracico sporgente, piano e bianco. Occhi 520 due in PAVESI p. serie anteriore quasi retta 1' , , leggermente la posteriore recurva; mediani posteriori più piccoli, circa la metà degli an- più vicini teriori, diani anteriori Mandibole brevi, inclinate nero. piatte sulla faccia anteriore nei forniti uncino nero. Zampe di 10 mill.), gracili, IV- 8V2' III. all' innanzi, bruno - nere, uncino piccolo , rosso , Mascelle e labbro nerastri. Palpi gialli, pelosi sul 2/3 apicali. tarso, me- formanti coi trapezio più largo che lungo e più largo al lato Sterno posteriore. che tra di loro, ai laterali un 2. 3 4. 1. 12, IL (I. 13, poco più robuste; le anteriori coscio e trocanteri gialli; femori rosei, specialmente al di sopra del e hanno e II paio, che I IV gialla con il armati tarsi anteriori resto della i di rare e brevi spine pentagonale ocelliformi, grandi una mediana anteriore impressi (gialli nel vivo ; glabro , piccola, le nero , ?) ; quanto l'addome, prende la braccio il la prima arcuate, prima tendente sul dorso il al lavagna bianco le cui braccia in con 5 fossette , a disegni bianchi , forma anteriore tocca fossetta ocellare, campo mediano da una una di la fascia ma fascia larga all'estremità semilunare e com- braccio posteriore raggiunge vieppiù strette ed di porta-occhiali; del ventre largo estremità e nero, limi- fascia longitudinale bianca, larga, irregolare air indietro ed in alto, concava Il il di tre striscio trasversali successive, posteriore nera; filiere, massima, due posteriori più laterali dilatansi terminate rotonde a guisa tato ai lati meta- con scopula ed tarsi semilunare basale, seguita da una croce mediana breve, tronca, lY con ed ovali longitudinali, e con serie di minutissimi di tutte punti tibia III e ; mill., largo 5 in poco depresso , patella III ; rispettivi tarsi neri; tibie e uncino dentato grande. Addome lungo 8 piriforme zampa nero estremità superiore nera alla base ed gialle striscio 1' all' interno, fermantesi che sono nere alla base, giallo - brune prima delle estremità. all' genere Platythomisus Dolesch. 1859 è rappresentato da poche specie indomalesi ed africane; Y heraldicus Karsch 1878 cimex Karsch Karsch 1880 1878 di di Pungo di le quali Zanzibar ultime si (viaggio riducono dl- Hildebrandt) , Bagamoio (viaggio Fischer), Homey eri (viaggio Homey er). dal dott. Karsch che ne sia sinonimo il Il dubbio espresso genere Stiphropus Gerst. ARACNIDI 1873, per cui dovrei qui aggiungere Jipe il lugubris Gerst. del lago Decken), mi sembra proprio infondato e d'al- (viaggio V. d. tronde Simon 521 costituì con esso la sezione o dei tomisidi, descrivendone l'altra tribù Stiphropini specie niger 1886 di Sierra Leona. Questo mio elegantissimo nel disegno del dorso dell' romane delle farse lui frequentato altri Harlekin - Krabbenspinne « addome e dev' essere di però ne va distinto, avendo ; mimi qualche fiore è certamente più affine all' heì'aldicus , Platythomisus lotorace bianco in vece di nero, (il ricorda le maschere dei mimetico che », 1' da che agli orlo del cefa- nero e non rossiccio lo sterno palpo 9 armato di uncino anziché inerme, sebbene della man- uncino canza dell' parte gialle e sia non a maravigliarsi), come tutto nere zampe, un disegno diverso del dorso pigiale nera in luogo di giallo Fam. - le patelle e tibie III quelle del dell' addome e la in di regione ocracea. LYCOSIDAE 27. Hippasa partita (Cambr.) 1876. Catal. Spiders P. Z. S. London, p. 599, sub: Un -IV e II paio I made in Egypt, TrocJiosa. maschio adulto dell'Alto Ganale Guddà (Arussi Galla), in marzo 1893. Hab. e note — Finora conosciuta dei dintorni di Alessandria però ne avevo ricevute parecchie femmine adulte d'Egitto; io e giovani da Nkole (Equatoria) raccolte dal cap. Casati. Cam- bridge la dice facilmente distinta da tutte le specie mediterranee di Trochosa per la striscia mediana longitudinale nera dello sterno; questo carattere per altro è proprio anche della Lycosa atramentata Karsch 1879 di Scinsciocso (Africa occidentale), che realmente non sembra diversa dalla Lycosa Peliti Simon 1876 del Congo, di non che Birmania, ecc. della Diapontia olivacea È molto più riferibile = a Pirata che a Trochosa e la grande lunghezza delle filiere superiori tere nel Simonis Thor. 1887 me la fanno met- genere Hippasa; non ha però nulla a che fare con la p. a!:2!2 Pardosa partila Simon 1885 pavesi Wagra-Karoor (Asia di merid.). Cambridge non ebbe che femmine ed un maschio giovane; l'a- dulto porta palpi lunghissimi (6 mill.) quanto coscia, femore e patella del M. I paio di zampe lamina , % Aram. dell' — Un Arachn. , Guddà (A russi Galla) , Cf. (Amasen L. Koch, Scioa: Pavesi, : Scioa^ p. 64). y 77, tav. YII, fig. 4. — Alto Ganale Abissinia 29. Trochosa annulipes, L. Sin. u. Abyss. 1893. Hab. e note p. e bulbo semplice, 2.'^ Due femmine adulte in aprile in bruna , Lycosa naevia, L. Koch 1875. Aegypt. 72, tav. VII, fig. p. piccola Koch 1875. Aegypt. u. Abyss. Arach.^ . Pavesi, Aracn. Scioa, p. 09. maschio ed una femmina dell' Alto Ganale Guddà (Arussi Galla), in aprile 1893. — Hab. e note Basso Egitto, Scioa. molto più conforme alla descrizione mentre identica, la scioana di stretto Il e tissimo maschio , alla femmina. millimetro, ma un l' , non rigonfio esterno verso patella testaceo 30. Tarentula l'Egyptej, Sin. — 2.*^ ed. l' - larga della ; femore , tibia e tarso me addome più è somiglian- un bulbo tibia; rosso - po' dia- con un piccolo dente trasversale , interno dal- bruni , ferruginea. tarentulina (Aud.) XXII, p. 1827 in 363, Aracn. tav. 4, Savigny, Descr. fig. 2, de sub: Lycosa. IL/ycosa tarentulina Walckenaer, Ins. apt. 1, 1837, p. 1882, p. 218; Id., Arachn. de l'Yemen Vebers. in Mossambique gesatnm. Arachn. 1878, p. 329. Araohn. de V Yemen 'ménd. Kai'sch, ha resto lunga del proprio po' più metro; lamina appena un terzo più semplice , 1' suoi palpi presentano la tibia I più corta della patella, nel è piccola forma della vulva, da finora rimasto ignoto breve di mezzo galla e per le dimensioni mi ha presentata qualche differenza; conviene con questa nella descritta. La femmina Koch 30J; Simon, 1890, p. 112; ARACNIDI Tarentula fcarentvilina Thorell, Rem. on Synoa. bridge, Catal. Egypt. Spid. 1876, p. 601 Una femminei 5Ì23 raccolta fra ; Pavesi, Aì-aon. pozzi di i 1873, p. 531 Inhambane Latìarugli Cam- ; 1881, p. 558. e i pozzi di Aberiò, 4 settembre 1892. — Hab. e note Arabia, Africa settentrionale (Algeria, Egitto) Ne ed orientale (Mozambico). da Sinadogò, raccolto dell' ing. un maschio immaturo ebbi anche 12 luglio 1891 nel viaggio in Somalia il Bricchetti. CTENIDAE Fam. 31. Phoneutria debilis, n. sp. IV Cephalothorace longitudinem tibiae lato, aeqiianle^ pauUo minus obscure testaceo, medio clariore, nigro alboque pubescente, nigris submarginalibus arcuatis secimda linea ; oculonim vittis recta, oculis lateralibus anticis ìninoribus, mediis posticis ìnajoribus; sterno et maxillis testaceis, mandibulis antice nigro-bilineatis pedum naliter nigro -selosis; palpis, tibia parte patellari non crassioì'c repente acuminato spiniforme , auriforme; pedibus J testaceo reliquis , veìitre pallido, et IV articulis , patella et procursu , fere aequantibus, et robusto , tarso ferruginoso femore immaculato obscurioribus , longitudi- I longioribus, subapicale munita , extra ferrugiìieis tibia ochraceo, fulvo-pubescente, props basin ; et abdomine dorso ma- culis nigris notato. Long. 11 mill. Due maschi ciré. J'. Foemma adulti dell'Alto ignota. Ganale Guddà (Arussi Galla), in marzo 1893. Cefalotorace lungo 5 meno (4-4- V2) ? iio^^ - 5 ^/g mill. , come la tibia IV, molto convesso né attenuato coperto di peli adagiati all' , largo poco stria lunga , innanzi neri e bianchi, specialmente fra gli occhi,, setoloso ai margini, testaceo - scuro più chiaro in mezzo, con linea nerastra submarginale festonata. Occhi mediani posteriori grandi e laterali anteriori piccolissimi in linea trasversale retta; della contigui ; prima serie, molto recurva, i mediani mediocri e quasi della seconda serie recurva equidistanti. Sterno testaceo. 024 PAVESI p. Mandibole testacee, con due linee nere parallele sulla faccia annere teriore, vestite di peli o setole margine posteriore del ; unguicolare con 4 denti uguali, anteriore fulvo solco con crinito e - 1 a 2 denti in basso. Labbro quasi quadrato, testaceo - ferruginoso. Mascelle lunglie e testacee. Palpi assai lunghi, anche più di pa- zampe tella e tibia delle della patella, più lunga tibia I; armata prima della metà un e presso l' diametro dell' articolo apice di , di esterno processo forte a forma non più grossa e 3 spine supero-laterali, , subitamente acuminata; tarso ferrugiiioso - bruno a margine Zampe interno 4. 1. 2. 3 24, (I. metà nella prima dritto II. esterno convesso , 22, III. , del con la punta orecchiforme , bulbo mediocre. , 18, IV. 241/2 mill.), testacee femore immacolato , lungo più , di spina di rosa patella e tibia testaceo - , ferruginose, metatarsi e tarsi rosso -bruni; femori armati sopra alternamente disposte, di 9 spine compreso minore il peli fulvi e neri, tibie di 5 paia sotto, al di Addome apicale, tarsi scopuliferi. ocraceo, a con due macchie nere longitudinali basali ed metà; altre appajate nella seconda ventre testaceo nel campo mediano. Filiere testaceo -fosche. Per dimensioni molto minori, zione differisce dalle gracilità delle altre sei Phoneutria (s. Thalassius) etiopiche, di cui la decora Gerst. Decken) nell' Africa centrorientale è forma e struttura dei palpi Y auricularis Karsch 1879 s' all' str., e colora- non Ctenus 1873 (viaggio abbastanza diffusa ; v. d. per la avvicina in vece moltissimo sl- della costa kenstein), anche di più che zampe di Loango erythrochelis Sim. (viaggio Fal- 1876 del Congo. L' auricularis però ha dimensioni triple, sterno ed organi boccali bruno - neri chelis) nella , mandibole con lunghi metà basale , nettamente distinguere dalla mia Fam. peli rossi (come ed altre particolarità , V erythro- che la fanno debilis. PODOPHTHALMIDAE 32. Tetragonophthalma bilineata, n. sp. Cephalothorace longitudinem metatarsi III paris humile^ angulis clypei proeminentibus non oculiferisj, acquante _, sat ochraceoj sum.m.o S25 ARACNIDI media obscuriore utrinque albolineata ; ocu- margine nigro^ vitta lorum trapezio intermedio sterno fusco inedia vitta , fuscioribus infra pedum ferrugineis tarsis , comprehenso, punctis albis sequutis 2. lineis persecto ; 3 femorihus 4. 1. abdomine ; medio fusco ad basin ochraceoj spatio loìigitudinaliter alhis setis testacea; oblongo supra , albis duabus parallelis ventre pallidiore nigro^unctu- ; lato; fovea vulvae transverse ovali, septo medio lato i?i duas divisa. 9. Mas ignotus. adulta dell' Alto Ganale Gadda (Arassi femmina Un esemplare Long. 11 millim. 1893. Galla), in aprile lungo k Cefalotorace come mill, metatarso il III , largo 3 Va oculiferi, ' ma non ocraceo con linea marginale sottile e nera, fascia me- poco convesso, cuoriforme, angoli del clipeo prominenti, larga quanto gli occhi della diana più scura, da due linee rette, parallele, ben definite, IV limitata fila, formate da peli bian- chissimi, le quali si arrestano prima del margine posteriore del torace; fascio laterali con peli sparsi bianchi, sulla mediana neri. Occhi neri in , due trapezi di loro distanti compresi , margine del due quadrilateri più larghi clipeo d' uno nell' altro all' laterali ; ; un diametro, laterali posteriori diretti piccola ossia in , eminenza, sul anteriori più vicini alle corna cefaliche e separati tra un diametro dai laterali mediani posteriori quasi equidistanti fra riori indietro due diametri; mediani anteriori più per circa meno , 1' di obliquamente mezzo e ; e dagli ante- loro all' piccoli indietro , sopra molto staccati, ai mediani più vicini; campo oculare fra due linee di peli rigidi, estese dai laterali posteriori alle carena longitudinale di corna del clipeo, un' altra linea peli rigidi e bianchi sorge frammezzo scelle e labbro testacei. Palpi neri e tarsi rosso -bruni. mediana 2. 1. 4. coscio apicale scuro alle tibie, tarsi rosso 8 un 3 (I. testacee femori e patelle inferiormente scuri, mill., rugoso, testacea. Ma- spinosi, testacei, apice degli articoli Zampe IV. 24) gracili, ocracee, a degli trapezio piccolo al occhi mediani. Sterno nerastro, con fascia - 25, IL 26, punteggiate con un anello bruni. III. Addome po' curvato al di sotto verso 1' di 18 Va? nero, basale stretto, ed lungo estremità anale, ocraceo, più scuro nel mezzo del terzo basale limitato da linee 526 p. PAVESI bianchissime pari alle toraciche successivamente , punti alcuni bianchi allineati raddoppiano striscie oblique laterali scure, staccate e non disegnanti un vero folium; coperti fianchi di peli bianchi; ventre chiaro, punteggiato di nerastro, due linee late- rali più scure convergenti all' ano limitano campo mediano. il Epigina a fossa profonda, trasversalmente ovale, con setto longitudinale largo, nera al margine posteriore. Filiere giallo-brune. Quantunque Congo del Cartum Podophthalma Bayonniana Br. Cap. 1866, l'affine e dell'Angola, indubbiamente T. phylla questa n. sp. appartiene II il paio d' zampe di ; ma , le sole specie etiopiche , differisce Oro (Accra) per d' anche la colo- un millimetro più e molto più dalla P. (T.) incerta I, Madagascar , gli angoli del clipeo Karsch della Costa razione e per avere lungo del estenda all'Africa centrorientale da gruppo o genere Tetragonophthalma Karsch 1878, al perchè non ha oculiferi dalla si Ansaba ad Inhambane e dall' Cambr. 1877 del che conosca dello stesso gruppo. OXYOPIDAE Fam. 33. Gahon^ Oxyopes p. (Lucas) flavipalpis 388, tav. XIII, Due esemplari fig. maschio , au sub: Sphasus. 3, e Voyage Arachn. 18b8. femmina adulti Barderà di , , in agosto 1893. Hab. e note — Finora indicato del Gabon. più al tipo indiano, rappresentato anche nell' Simon 1890, che al tipo S' Yemen mediterraneo esteso avvicina in Egitto ed Abissinia {alexandrinus Aud. 1827, hilineatus Cambr. 1876), che nel aneliate di bruno, l' ma estremità della patella zampe, al pari base dei femori. di giallo -pallide gialle sono soltanto le coscio, la base dei , oltre i tarsi maschio ha giallo -fulvi coscie e femori, bruno le in non Senegal {squamosus e rufovittatus Sim. 1886). Lucas, descrivendone soltanto la femmina, dà le zampe femori e di dal rutilius una breve In questo poi ; il per altro il resto di tutte striscia sulla faccia dorsale della i palpi sono brevi, rosso -bruni, ARACNIDI b27 con grosso tarso nerastro; la patella ha l' estremità interna una una lunga uguale la tibia, quasi ; alla setola patella al- porta , piccola apofisi apicale esterna diretta trasversalmente e due setole superiori; tarso, il setoloso al di sopra, copre bulbo rosso -bruno con dente basale interno. È un grosso alquanto più pic- colo della femmina. ATTIDAE Fara. 34-. d. Thiene bucculenta (Gerst.) 1873. Gliederth. Sansihar in Decken's Reise in Ost-Afrika, 475, tav. XYIII, p. fig. v. sub: 4, Phidippus. Due maschi dal Medio Ganale (Boran- Galla) in giugno e fra Culmiso e Barderà in agosto 1893. — Hab. e note niva da Mombas; maschio descritto dal Gerstaecker prove- Il 35. Thiene orbicularis (Gerst.) d. 1873. Decken's Reise in Ost-Afrika Un femmina resta ignota la di questo attide. Gliederth. Sansibar in v. 476, sub: Phidippus. p. maschio da Barderà, in agosto 1893. — Hab. e note raccolto a Il maschio descritto dal Gerstaecker era stato Wanga; femmina ignota. 36. Thiene corcula, n. sp. Cephalothorace t'ufescente^ parwn longiore area interoctilari nigra quam j, latiore, antice longitudinaliter partita^ macula mediana inverse cordiformi nigra pilis oculorum clypeique albis^ fasciculo nigro; partibus oris^ mandibulis abdomine testaceo - rufescentibus ; obliquis, linea media Long. 6 mill. Un circ. pull. solo esemplare giovane Cefalotorace lungo 3 mill. l)reve di patella e tibia lY, inter pedibusque sterno lurido, , Mas et oculos posticos ; setarum frontalium utrinque vittis macula postica antica, 9 , in fundo testaceo - tribus di ^/g più lateralibus fuscis. foemina ad. da Barderà, testaceis vel ignoti. in agosto 1893. lungo che largo , più poco dilatato e non angoloso a metà, b28 alto nitido , da una linea testaceo - rufescente ; 1.^ serie e campo in con due occhi maggiori, Mandibole testaceo rufescen ti tibia lY, Zampe testacei. , lati, V4 del diametro , boccaH, le altre parti più lunga e tibia III provviste di spine brevi nere, tibia linea sporco, mediana gli occhi degli bianchi. palpi e i testacee, le anteriori di poco più patella Addome bianco una in testaceo, inversamente cuoriforme I paio apicale minutissimo, scopula di peli neri tarsi. da una tre linee trasversali di peli - buste delle altre comprendenti , fra e quelli della 3.*; innanzi. Clipeo alto circa all' spazio gli occhi della 2.*, e due macchie rotonde nere una nera con la punta lo sterno area oculare nera, divisa parimenti testacea fra questi trasversale alle , mediana testacea nello longitudinale gli occhi laterali della della 8.*, e fasci di setole frontali con peli bianchi oculari , contorte e nere mezzo PAVESI p. tre alla base all' estremità dei da punti seguita e sotto 2. 2 e terzo macchie lunghe, oblique , ro- patella di macchia ovale posteriore bruna; ventre concolore. Filiere sui , ed , una supe- riori fosche, inferiori testacee. È del gruppo precedente , caratteristico dell' Africa orientale , che però è rappresentato anche al Senegal dalla T. squamulata Sim. 1886, e da tutte la distinguo, sebbene sopra giovane, per la macchietta cuoriforme nera fra le esemplare oculari po- steriori. Ord. Fam. ASSAMIIDAE Maracandus (Assamia) rubro-femoratus 37. Trunco ochraceo; tiore^ OPILIONES , n. sp. scuto dorsuali longo, terlio longiore ad marginem asperulo , nigricante et linea quam laterali la- testacea notato^ sulcis transversis indistinctis^ antice S aculeis porrectis praedito ; area oculari testaceo fortiter in 4.", supra variata; denticulatis ; segmentis scuto liberis abdominis, anale granoso; palpis trunco hrevioribuSj, nigricantibus^ parte patellari ad basin angusta, parte tibiali et tarsali utraque acideis 2 inMs, 1 infra armata; 329 ARACNIDI pedibus gracilibus^ articulis tarsorum plurimis^ longissimis^ II parts decuplo longiorihus . quam trunco nigricantihus , trocanterihis , et femoribus rubris. Long, trunci b mill. ciré. esemplari delF Alto Ganale Guddà (Arussi Galla) Sette marzo ed in , aprile 1893. Tronco ocraceo, nerastro scudo, che sono percorsi ai lati dello da una linea longitudinale testacea, più larga davanti e divisa da una breve striscia nerastra parimenti nerastro nell' area ce- ; giro e testacea in mezzo al tuber- falica, screziata di testaceo in colo oculare; lungo 5 mill., largo 3, subpentagono, nella parte cefalotoracica e addominale dello scudo poco, negli molto più convesso. Scudo dorsale quasi in anelli liberi parallelogrammo lungo Vs del tronco, più lungo che largo, un po' più largo l' indietro coscie I agli angoli anteriori in corrispondenza tronco , solchi indistinti ; mente spinoso, con due verso il il tranne liscio, ; terno maggiore dei due e di tutti scudo discosti, laterali \ esterno più pìccolo orizzontalmente Area cefalica all' , in- l' innanzi più stretta dello da un solco posteriore procurvo distinta , alquanto davanti di b denti neri, al diretto fuori della base "delle mandibole. delle margine esterno fina- piccoli granuli, fra loro margine posteriore; armato mediano minuto, il , al- tondeggiante , , prolungata al davanti in un dente mediocre, inclinato in alto e posto sopra lare del doppio più vicino quasi posteriore elevato, dente mediano dello scudo stesso. il dell' un margine anteriore che area cefalica, trasversalmente ovale mezzo po' solcato in nuloso più che denticolato Prima parte al Tubercolo ocu- dell' ; , con 1' , al non molto arco sopraoculare gra- occhi piccoli e sui lati del tubercolo. addotne crescente dal margine posteriore dello scudo, poi più stretta; aree armate di denti ottusi in una sola serie submarginale, sulla 4.^ molto più lunghi e sporgenti, uno più piccolo fra 1' esterno ed pena granulosa. Ventre mento bianco; segmenti di granuli al ticolo Ann. i quattro interni, 5.^ sopranale ap- testaceo, col processo sternale del 1" segliberi più ocracei, con serie trasversali margine posteriore. Mandibole 1° cilindrico alla base, rigonfiato nella del Mus. Ctv. di St. I^at. Serie 2.', Voi. XV (30 liscie, mediocri; ar- seconda metà grossa Luglio 1895) 34 o30 come p. sua lunghezza la meno lunghe mano ; mano, della PAVESI l' più lunga che larga poco dita , interno finamente peloso denticolato mano base del 1° articolo, faccia inferiore della ; e dita giallo - testacee; parte rigonfia del 1° articolo e faccia superiore o an- mano teriore della nerastre, punteggiate di testaceo. Palpi poco più brevi del tronco, lunghi come lo scudo dorsale, nerastri, al femore ed alla patella finamente punteggiati testacea con un testacei, con una macchietta nera contorto e granuloso r apice ; riore; tarso tibia ; , armati stessa la alla base delle spine; patella gracile alla base granulosa con di testaceo, coscia anello nerastro subapicale, tibia e tarso sottile , 2 aculei interni ed di armatura di aculei femore crescente verso lunghi e 1 infe- sottili; uncino gracile, lungo una metà del tarso ed incurvato. Zampe % 4. stacee 3. 1 (I. 20 II. , III. 23, IV. 80 mill, circa) trocanteri e femori rossi , presso r estremità staceo bO, II ; lungo lY di 1 1 dei due ; tibie ingrossate articoli, II. 20, ; coscie te- questi ultimi nerastri decuplo del tronco il dentate al margine anteriore e davate , articoli nerastri gli altri , ; appena punteggiati di te- coscie I grossolanamente ; femori gracili verso Y apice ; ; patelle più grosse metatarso e tarso HI. 8, calcagno più lungo della I e somma successivi. Alquanto diversa dalle specie a me note per descrizione che sono tutte della regione orientale (Asia mer.) riconoscibile per le zampe lunghissime , ; e facilmente a trocanteri e femori rossi. Fam. EPEDANIDAE Sidama Truncus inverse subovatus^ (^), n. g. postice prominuluSj, antice ìvtundato- truncatuSj in parte cephalothoracica scuti dorsualis dentihus quinque (2. 1. Sulcus (1) 2) praeditus inter , partes Nom, propr. gent. in parte abdominale convexus cephalothoracicam ahdominalem recurvus. aethiop. et et impressus. ARACNIDI Areae liherae abdominis inermes, serie transveì^sa granulorum mu- Tuberculum oculigerum humillimum, versus medium cepha- nitae. Palpi corpore breviores, parte lothoracis positum. giore 531 quam I ex k, aia ej? 6-8 non tibiale patellare, graciles, spinis fortibus armati. lon- pedum Tarsi articulis coìistant. Tithaeo' Thor. 1890 hoc genus valde affine videtur , dentibus marginis antici cephalothoraciSj, luberculo oculorum humiliore, notis distinguitur. 38. Typus: Sidama moesta, vitta macularum laterali , lineis transversis serie , ochraceis^ infra testaceo-fusco ; scuto dorsuali in partem abdominalem seriebus duobus granulorum serie transversa postica coet. n. n. sp. Trunco supra nigricante^ longitudinali media moesta S. medium versus et munito,, dentibus marginis antici cephalothoracis mediocribus^ tuberculo oculorum plus triplo latiore quam altiore et laevi ,. areae liberae abdominis transversa serie unica, tertia excepta duplici, granulorum majorum, quarta pedum pranali angustioribus, coxis Long, trunci 4 Un granulosis , et su- femoribus articulis nigricantibus. et reliquis solo in aprile testaceis ^/g mill. esemplare dell' Alto Ganale Guddà (Arussi Galla) , 1893. Tronco lungo 4^/2 mill., subovato, convesso all'addome, nella regione sopranale sporgente ; sopra nerastro, area cefalica pun- teggiata di ocraceo in mezzo ed ai lati, nale, che va dal cefalotorace oltre la prolungamenti trasversali all' con una linea submargi- metà manda dello scudo e interno dei solchi, sull' area addo- minale continuata da macchiette trasverse, e con una serie mediana di punti ocracei , nello scudo addominale più distinti sulle aree libere, preceduti colore. Scudo lungo 2 da una striscia trasversa dello stesso mill., altrettanto largo all' indietro ^/a tenuato davanti, strozzato a livello del al margine anteriore, de' suoi b denti, le paia angolari più forti ; ; III il paio di zampe ; , at- ottuso mediano piccolissimo, nella parte addominale assai più con- vesso, finamente granuloso al longitudinali submediane che margine posteriore solco fra la parte e in cefalica due e l' serie addo- 53:2 p. minale recurvo. Area a livello del PAVESI cefalica più stretta dello paio di zampe, poi dritta. I scudo, incavata Tubercolo oculare non più distante dal margine posteriore della parte cefalotoracica che margine anteriore dal , bassissimo, trasversale, occupante circa quarto della parte cefalotoracica. Occhi neri , piccoli loro poco più d'un diametro, situati ai lati sopracigliare due brevi, Aree liscio. , quarta e la ciascuna delle aree porta una serie prime le , sopranale la più strette e formanti una lamina semielittica dietro; discosti fra di del tubercolo; arco addome recurve libere dell' semilunare la terza , un convessa assai all' in- gra- trasversale di nuli marginali maggiori di quelli dello scudo, sulla terza duplice. Ventre testaceo -fosco, nerastro agli anelli liberi, una traversati serie di minutissimi granuli; processo sternale mento prominente, alla base cilindrico e testaceo, 1.° articolo rigonfio nella metà anteriore, che è granulosa e nerastra, mano teggiata di testaceo; linea Mandi- testaceo, triangolare, nel terzo apicale granuloso. bole brevi, da del 1." seg- mediana superiore, testacea, granulosa pun- e nerastra sulla dita gialliccie. Palpi testacei alla base, nerastri negli altri articoli punteggiati di testaceo; femore incurvato, di armato 4 di spina interna presso 1 margine esterno 5 spine al cinata air indietro ; armata di di gono altre minori Zampe 1. testaceo -fosche più meno nero agli tibia ; tarso breve con ; 4. 2. alle 3 il tarso, punteggiate IV ; punta un- 1' apice alquanto robusta , , ar- davanti e di dietro e ai trocanteri, di margini , la spina maggiore al di sotto 1 poco arcuato, corneo, nero alla testaceo , , H mill.), nel resto nerastre un con anello apicale macchie nere alla faccia superiore abbastanza gracili coscie granulose ai , un patelle specialmente la I po' ingrossate davanti IV piramidata con due o granuli allo spigolo o costa ante ro - superiore il serie la tibia, quasi tre volte 11 Vs, H. 10 Va, HI. 8, lY. (I. coscie articoli principali e delle coscie ticoli, una di 2 lunghe spinette infero -interne, alle quali s'interpon- un uncino lungo come base. e gracile alla base, crescente verso 2 piccole spine interne mata e , apice inferiore, con la come patella lunga più lunga che larga 1' calcagno quasi lungo come la somma ; , la III maggiori tre tarso , I di 4 ar- degli altri, II di 8, S33 ARACNIDI primo il quanto 1' e ultimo un po' più lunghi, IH secondo e terzo presi insieme, IV il somma lungo quasi come la primo lungo di 7 articoli, il primo ACARI TROMBIDIDAE Fam. tìnctorlum (Linneo) 39. Trombidium il 6, dei tre seguenti. Ord. p. di 1767. Nat. XIII. 1, Syst. 102S, n. 20, sub: Acarus. — Tronibidium Sin. staecker p. 463; tinetoriixm Gervais , Ins. apt. Ill, Gliederth. Sansibar in v. d. Decken's Reise in Ost , Karsch, Ueb. in Mossamblqite ges. Arachn. - 1844, p. 179; Afrika, 1878, p. 335; Pavesi, Ger- III. ii, 1873, Aracn. Scioa 1883, p. 102. T. grandissimum C. Koch, Ueb. Arachn. Syst. IH. 1842, p. T. barbatum C. Koch, ibid. p. 44, tav. Vili, fig. 38. Un esemplare dai pozzi di Laffarugh ai pozzi di 43, tav. VII, fig. 37. Aberiò, 4 set- tembre 1892; parecchi dell'Alto Ganale Guddà (Arussi in aprile 1893. Hab. e note — Diffuso nell'Africa tropicale e australe (Guinea, Buona Speranza); Senegal, Bogos, lago Jipe, Tette, Capo di ne ebbi uno Koch ma Galla), di e Gervais Obbia (SomaHa) lo , raccolto dall' ing. danno anche del Surinam e del io Bricchetti. Bengala; sono indicazioni troppo incerte, inattendibili. ARGASIDAE Fam. 40. Ornithodoros XXII, ed. Sin. — p. Savignyi (Aud.) 1827. Descr. 426, Aracn. tav. A-rgas Savignyi Gervais 9, fig. 5, de l'Egypte, 2." sub: Argas. 1844, Ins. apt. Ili, p. 232, tav. 31, flg. 2. Syst. IV, C._ L. Koch 1847, Uebers. Arachn. Arachn., p. 1; Karsch 1878, Ueb. einige Zan321; Pavesi 1883, Aracn. Scioa, p. 102. Ornithodoros Savignyi L. p. 12; Koch 1875, Aegyp. zibargeb. erb. Arachn., p. Un solo esemplare fra Hab. e note ma Abijss. quelli del — Barderà e Culmiso, in agosto 1893. Egitto, Abissinia, Zanzibar, secondo Karsch, morbilJipe sono diversi e descritti come 0. 534 PAVESI p. losus n. sp. dal Gerstaecker 1873. e larg. 6 mill.) viaggio come molti , 1891 Bricchetti tre e debbono cap. Casati nel 1888, sime granulazioni del dorso, del IV paio IV, non che zampe di del I e II. Tanto questo esemplare (lung. 7 avuti da Obbia Garbuvein del e Nkole (Equatoria) presi dal di Savignyi per riferirsi al la gracilità del armatura e la Il colore delle forte le finis- penultimo articolo anche del III e zampe ha poca impor- tanza, perchè ho di Obbia grandissimi esemplari con gli articoli basali delle zampe pur di averli raccolti assicura specialmente sotto la coda grassa delle pecore. Fam. Amblyomma 41. mi L' ing. Bricchetti giallastre. IXODIDAE birtiaculatum (Denny) 1843. Descr. of six sup- posed new species of Parasites ^ in Ann. Mag. Nat. Hist. XII. 1843, 312, tav. XVII, p. 1 9, sub: — Ixodes bippopotainensis Sin. fig. fig. Ixodes. Denny, op. cit. 1843, p. 313, tav. XVII, 2 /. Amblyoiniiia hippopotami in Arch. f. Naturg. X. i. Koch, Syst. Uebers. Ordn. der Zechen. Arachnidensyst. IV. 1847, p. 16. 1844, p. 225; Id. TJebers. d. Molte femmine e due maschi dell'Alto Ganale Guddà, anche fra Cormoso Daua (Arussi e Hab. e note — Galla) in aprile e Africa meridionale. Ne maggio 1893. T abbon- attribuisco dante raccolta al fatto che la spedizione Bottego ha ucciso una trentina di ippopotami ai quali devesi , se V ardito esploratore ed un terzo de' suoi uomini non sono morti degli Arussi di Cormoso quasi cibo gli esclusivo di fame ; nel paese ippopotami sono comuni e servono loro non solo, ma per gli scambi di varie derrate. Fam. EHIPISTOMIDAE 42. Dermacentor rhinocerotìs (De Géer) 1778. tav. 38, fig. Sin. — Paras. 5-6 Ixodes (/, rtiinocei'iiivis Denny, Descr. of 1843, p. 313, tav. Mém. VII, p. 160, sub: Acarus. XVII, fig. 3 «», sijc supposed new spec, of 53b ARACNIDI Ixodes rlainocerotis Gervais, Ins. apt. Decken's Reise in Ost-Afrika 1873, p. 466 Dermacenfcor rhinozerotis <^ 5 • Karsch, Uebers. in Mossainbique ges. Aracn. Inhambane 1878, p. 337; Pavesi, Arachn. 1844, p. 246 a*. Gerstaecker, Gliederth. Sansibar in IJermaceiitor rhinocerotis V, d. III. 1881, p. 25. Guddà Parecchi esemplari maschi e femmine nell' Alto Ganale Galla), in aprile e (Arassi Galla) e fra Cormoso e Daua (Boran maggio; due maschi dell' Auata maggio 1893. in Hab. e note — Africa centrorientale Mozambico ed del Chilimangiaro al e meridionale, dalla regione al Capo di Buona Speranza. viaggio Bricchetti. ne ebbi anche da Obbia (Somalia) del hanno splengialle Negli esemplari degli Arussi Galla le macchie Io didi riflessi metallici bronzati. Gliederth. Sansihar in 43. Dermacentor pulchellus, Gerst. 1873. V. d. in Ost-Afrika, III. ii, p. 467, tav. Deckens Reise XVIII, 2. fig. SIN. Land, - Oermacentor pixlchellns Karsch 1885, Myr. u. Arachn. Massai- p. 134. Tre maschi dall' Alto Ganale Guddà e da Cormoso (Arussi (Boran Galla) in giugno 1893. Galla) in aprile, dal Medio Ganale Hab. e note — Descritto di Aruscha, Uru e lago Jipe sopra Massai (viaggio Fischer), esemplari maschi; Karsch n'ebbe dai non sappiamo di qual gran numero d'ambo sesso. i sessi V ing. Bricchetti me ne riportò un da Obbia e Mogadiscio (Somalia, presi tanto sugli animali viaggio 1891), assicurandomi di averne elegantissima e ben domestici che sull'uomo; l'ospite di questa sconosciuto. distinta specie era rimasto finora per le dimensioni, alcuni più, al variano poco; tutt' I maschi raggiungono anche b mill, e, pel colore, le macchie bruno-nere Aggiungasi eburneo sono maggiori e quasi confluenti. piriformi, sporgenti, lamine lati dell' area anale sono due sul fondo che ai con la punta acuminata coscie IV, all' innanzi fin quasi a livello dell'inser- e punti zione delle che margine postero - inferiore il impressi dell' mediano, conico, alquanto depresso, sulla faccia libera; e addome porta un processo b36 Le femmine, l' p. . istesso accoppiate o frammento dai maschi. PAVESI insieme staccate coi maschi dal- notevolmente di pelle dell' ospite, differiscono In esse soltanto" lo scudo cefalico è eburneo, con punti impressi; il dorso dell' addome fini rosso -bruno o giallo -bruno uniforme, con due solchi anteriori molto divergenti dal disco per raggiungere solco marginale, e tre solchi nella parte il poco divergenti riore, larghi e lembo, che arrivano agli ordinari del , vestiti di brevissimi peli spatuliformi e fulvo-dorati giallo, rosso - giallastro ai lati dell' arriva come i lungh. 3 V2 ; ^ kk^ Rhipicephalus simus, C. L. Zecken^ in Arch, f Naturg. X. IV. 1847, p. 127, fig. Diie maschi — praetextaius Gerst. alla specie di ^ ^^^i^^- Koch p. 1, zampe uguali a e 1844. Syst. Uebers. Ord. 238; Uebers. Arachn. dell' Alto Ganale Guddà (Arussi Africa 1873 di Zanzibar, Koch perchè Molto meridionale. lo ma affine riferisco questi scudo dorsale, fra i noto soltanto va considerato lo la il femmina maschio^ se é il esemplari ambedue perpulcher Gerst. non il Le femmine hanno del praetextatus. scudo cefalico fortemente punteggiato ne grossi e rari punti impressi, presenta più numerosi altri finissimi. Di le specie è syst. 1893. Galla), in aprile Hab. e note terzo 102. due femmine e un precedenti al lembo, non pro- lungato da alcuna appendice conica; rostro maschi ventre ano, compreso fra due solchi lineari divergenti dall' area genitale e dal quale parte quelli dei ; o rosso -bruno (negli individui turgidi di sangue), senza le piastre solco lineare, che poste- 1' ; addome porta peli brevissimi fulvi nei solchi laterali e nei tre mediani della parte posteriore. 45. Rhipicephalus Beccarli, Pavesi 1883. Aracn. Scioa, p. 102, nota 6. Tre maschi maggio 1893. e due femmine dell' Auata ( Boran. Galla) , in 537 ARACNIDI — Hab. e note soltanto il maschio. La femmina e perfettamente ovale punti impressi riori ; po' più lunga (4, S mill.) , con tre solchi mediani poste- solco marginale ed del processo troncato e del lembo il mediano esterno, giallo -corneo, peli fulvi brevissimi nei solchi e nei punti impressi; fondamentale rossastro notansi schio ed il con pochi cefalico largo, lucido, V addome rugoso il un è ha scudo altri obbliqui fra ed manca ; ne ho descritto Africa orientale (Bogos). Io i disegni neri indicati margine anteriore dello scudo giallo. porta sul colore pel ma-