RISCHIO E PREVENZIONE NEL COMPARTO VINIFICAZIONE: GLI

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RISCHIO E PREVENZIONE NEL COMPARTO VINIFICAZIONE: GLI
RISCHIO E PREVENZIONE NEL COMPARTO VINIFICAZIONE:
GLI INTERVENTI ATTUATI CON I CONTRIBUTI INAIL
M. Gullo*
* INAIL - Direzione Regionale Piemonte - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
RIASSUNTO
Viene presentato l’esito del monitoraggio effettuato sulle richieste di accesso ai finanziamenti INAIL finalizzati all’attuazione di programmi di adeguamento alla normativa sulla sicurezza
e la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro (art. 23 comma 1a D.Lgs. 38/2000) presentate dalle aziende che operano nel comparto vinificazione.
Lo studio è stato effettuato sulle domande pervenute a scala nazionale nell’ambito del bando
2002 per i finanziamenti in conto interesse ed è stato implementato dallo studio del ciclo lavorativo tipico del comparto e dei rischi a questo connessi.
L’obiettivo è stato quello di comprendere la congruità degli interventi prevenzionali attuati dai
datori di lavoro con il ciclo lavorativo e con i rischi specifici aziendali.
SUMMARY
Are here illustrated results of studies carried out on the financial applications coming from the
firms active in the wine production, in conformity to the prevention support measures promoted by INAIL (art. 23 comma 1a D.Lgs. 38/2000).
The study has been carried out on the applications for financing granted by line of credit
through an interest free, presented in Italy during the 2002.
To have a more correct evaluation in which the specific occupational risks has been considered
in the right way by applicants, wine-production cycle as well as related occupational risks are
also analysed.
1. INTRODUZIONE
A marzo 2004 le associazioni di categoria (CNA e Confagricoltura) hanno organizzato ad Asti
un convegno nazionale incentrato sui temi della tutela dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori nel comparto vinificazione. In tale occasione è stato chiesto alla Direzione Regionale
Piemonte un intervento relativo agli infortuni ed alle malattie professionali che si registrano in
questo settore. Questa sollecitazione è stata accolta volentieri dall’Istituto e si è rivelata
un’occasione preziosa per affrontare, con un certo grado di dettaglio, lo studio del rischio lavorativo di un comparto altrimenti poco esplorato, essenzialmente per la dimensione del dato
occupazionale tale da non stimolare approfonditi studi di settore.
È stato quindi effettuato lo studio degli interventi prevenzionali che le parti datoriali hanno
posto in essere per la loro mitigazione accedendo ai finanziamenti in conto interesse, messi a
disposizione dall’ INAIL per l’attuazione di programmi di adeguamento alla normativa sulla
sicurezza e la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. Tale studio è stato implementato dall’analisi, sulla base del portafoglio clienti, dei caratteri del fenomeno infortunistico, per
quanto attiene l’aspetto degli infortuni denunciati e definiti nel periodo 2000-2003 sul terri559
ATTI 4° SEMINARIO DELLA CONTARP
torio nazionale oltre che su quello della regione Piemonte, nonché dallo studio del ciclo lavorativo e dei rischi a questo connessi come rilevati su base bibliografica oltre che attraverso
accessi in aziende del comparto.
L’obiettivo è stato quello di una più puntuale conoscenza del rischio lavorativo del comparto in
tutti i suoi aspetti e come, attraverso il sostegno economico fornito dall’INAIL, le parti datoriali hanno effettuato interventi per il suo mitigamento nonché di verificare la congruità degli
interventi attuati con la specifica realtà aziendale.
Fra i risultati conseguiti, qui vengono presentati quelli relativi ai caratteri del rischio lavorativo
del comparto oltre che agli interventi prevenzionali che le parti datoriali hanno posto in essere,
per la sua mitigazione, attraverso i finanziamenti INAIL rimandando il lettore alla monografia
contenuta nel Rapporto Annuale Regione Piemonte 2003 per ulteriori dettagli (Gullo, 2004).
I risultati qui presentati sono stati ottenuti attraverso l’analisi delle domande di accesso ai
finanziamenti in conto interesse pervenute, nell’ambito del bando 2002, da quelle aziende che
svolgono attività classificate alla classe di rischio della voce di tariffa 1413 delle gestioni
Industria, Artigianato e Terziario delle Tariffe dei Premi INAIL 2000. Per ragioni di identificabilità tariffaria non è stato possibile includere nello studio le aziende che espletano la vinificazione all’interno della Gestione Assicurativa Agricoltura.
2. IL RISCHIO LAVORATIVO NEL COMPARTO VINIFICAZIONE
La Figura 1 contiene uno schema a blocchi che sintetizza il ciclo lavorativo effettuato, nella
generalità dei casi, nella produzione dei vini rossi.
Figura 1: Schema a blocchi esemplificativo del ciclo lavorativo per la produzione dei vini rossi. Ridisegnato e modificato da
Banchi et. al. (2002).
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IL SOSTEGNO DELL’INAIL ALLE AZIENDE: DALL’ASSICURAZIONE ALLA PREVENZIONE. IL RUOLO DELLA CONTARP
Nella Tabella 1 sono descritte le attrezzature e i macchinari utilizzati e i relativi fattori di rischio
come rilevati su base bibliografica (Banchi et. al., 2002) oltre che sulla base di accessi in
aziende del comparto.
Tabella 1: Fattori di rischio connessi al processo produttivo della vinificazione.
Operazioni
Conferimento uve, pesata,prelievo del campione,
scarico dell’uva, pigiatura,
diraspatura, trasporto del
mosto e dei raspi
Macchine/attrezzature/Impianti
Coclea mobile
Tramoggia con coclea
Diraspatrice
Pompa fissa
Autocisterna
Fattori di rischio
Transito di veicoli, Caduta dall’alto su organi in movimento Lavoro in
prossimità di organi meccanici in movimento , Lavoro in prossimità di
aperture dei piani di calpestio, Lavoro in postazioni sopraelevate,
Movimentazione manuale dei carichi. Esposizione a rumore
Fermentazione tumultuosa, Pompa di travaso, Fermentini (o tini), Bombole
solfitazione, follatura
per anidride carbonica, Bombole per N (azoto),
Generatore di azoto
Bombole per anidride solforosa, Attrezzatura di
solfitazione, Follatore, Compressori frigoriferi
Lavoro in altezza, Esposizione ad agenti chimici: anidride carbonica, anidride solforosa, alcol etilico, Utilizzo e stoccaggio di bombole contenenti gas a pressione, Movimentazione manuale dei carichi, Lavoro all’aperto (fattore clima), Utilizzo di attrezzature ad alimentazione elettrica in
ambienti umidi
Svinatura
Tramoggia con coclea a pompa
Lavoro in prossimità di organi meccanici in movimento, Ergonomia del
luogo di lavoro (ambiente ristretto), Esposizione ad anidride carbonica,
Esposizione a rumore, Posture incongrue, Movimenti ripetuti, Lavoro
all’aperto (fattore clima)
Pressatura vinacce
Pressa per vinacce
Lavoro in prossimità di organi meccanici in movimento, Esposizione a
rumore
Fermentazione lenta, ela- Botti
borazione, invecchiamento
Movimentazione manuale dei carichi, Microclima sfavorevole, Utilizzo
scale portatili
Trattamento e correzione Centrifuga, Filtri (a farina fossile, a tamburo, Esposizione a polveri (silice libera cristallina), Lavoro in prossimità di
dei vini
tangenziali)
organi meccanici in movimento, Esposizione a rumore, Movimentazione
manuale dei carichi
Pulizia e manutenzione dei Attrezzatura mobile di lavaggio
vasi vinari
Lavoro in ambienti ristretti con possibile presenza di gas asfissianti,
Utilizzo di soluzioni a base di soda caustica, Transito su piani di calpestio scivolosi e ingombrati da tubi e cavi, Movimentazione manuale dei
carichi, Installazioni elettriche in luoghi soggetti a spruzzi d’acqua
Pulizia e manutenzione dei
locali
Utilizzo di soluzioni a base di ipoclorito di sodio
//
Imbottigliamento e insca- Trasportatori a nastri metallici, Robot di caricatolamento delle bottiglie
mento bottiglie, Cabina di lavaggio, Macchina
di riempimento, Macchina di alimentazione
tappi, Etichettatrice, Alimentatore scatole di
cartone, Robot inscatolatore, Pallettizzatore,
Recipiente di azoto liquido
Lavoro in prossimità di organi meccanici in movimento, Esposizione a
rumore
Utilizzo di materiale frangibile (vetro)
Utilizzo di attrezzature taglienti
Utilizzo di azoto
Confezionamento di
bagging box
Movimentazione manuale dei carichi
Posture incongrue e movimenti ripetuti
Riempitrice di bagging box
Imballaggio pallets e pro- Macchina imballatrice
dotti finiti
Lavoro in prossimità di organi meccanici in movimento
Movimentazione meccani- Carrelli elevatori
ca, magazzino, spedizione Scaffalature
Utilizzo di scaffalature metalliche verticali
Movimentazione meccanica dei carichi con carrelli elevatori, Lavoro in
prossimità di organi meccanici in movimento, Movimentazione manuale
dei carichi, Esposizione a prodotti della combustione diesel, Esposizione
a rumore
Esposizione a vibrazioni, Manipolazione di oli minerali, Esposizione a
acidi di accumulatori elettrici, Sviluppo di sostanze capaci di creare
miscele esplosive con l’aria
Centrale termica-produzio- Demineralizzatori acqua a osmosi inversa, Esposizione a prodotti chimici: soda, acido cloridrico, idrazina,
ne di vapore
Demineralizzatori a resine scambiatrici di ioni, Esposizione a gas di combustione, Movimentazione manuale dei carichi,
Caldaie a metano
Esposizione a rumore, Esposizione a microclima sfavorevole, Esposizione
ad amianto (eventuale), Incendio-esplosione
Trattamento scarichi idrici
Impianto di depurazione aerobico a fanghi Contatto con policloruro di alluminio, Contatto con solfato di alluminio,
attivi
Contattto con calce bianca superventilata, Movimentazione manuale dei
carichi, Lavoro in postazioni sopraelevate e scivolose, Esposizione a gas
asfissianti, Esposizione a rischio biologico
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ATTI 4° SEMINARIO DELLA CONTARP
3. GLI INTERVENTI DI PREVENZIONE NEL COMPARTO VINIFICAZIONE
Nell’ambito dei finanziamenti in conto interesse, erogati dall’INAIL con bando 2002, sono pervenute complessivamente 36 richieste di finanziamento la cui distribuzione regionale è rappresentata in Figura 2. Costituiscono lo 0,5 per cento del totale delle richieste pervenute
(7.146) e sono rappresentative dello 1,8 per cento delle aziende vinificatrici (calcolato sul valore medio delle aziende attive nel periodo 2000-2003) presenti nel territorio nazionale e classificate alla voce di tariffa 1413. La ripartizione percentuale del numero di assi di finanziamento richiesti, rappresentata in Tabella 2, indica che per la maggior parte le preferenze sono state
rivolte all’asse 2.
La tipologia dei rischi lavorativi che si sono intesi eliminare o contenere e gli interventi di
attuazione sono sinteticamente rappresentati nella Tabella 3. Il quadro delineato evidenzia una
precisa attenzione al contenimento di rischi specifici aziendali, quali il rischio connesso al contatto con materiali frangibili, il rischio di cadute dall’alto, il rischio di scivolamento su pavimenti bagnati. Infatti la presenza di vetro (imbottigliamento), di tini elevati in altezza e di
pavimenti spesso interessati da sversamento di mosto sono fattori che tipicamente caratterizzano il lavoro in cantina. É stato altresì evidenziato un diffuso interesse al contenimento del
rischio chimico attraverso l’installazione di dispositivi di monitoraggio dell’anidride carbonica,
del rischio legato all’ergonomia dei luoghi di lavoro attraverso la ristrutturazione degli ambienti, e del rischio da esposizione a polveri sclerogene attraverso la sostituzione di filtri a farine
fossili con filtri tangenziali.
Figura 2: Distribuzione per regione delle richieste di accesso al finanziamento in conto interesse pervenute nell’ambito del
bando 2002.
Sono stati anche oggetto di attenzione rischi che possono essere considerati trasversali a tutti
gli ambienti di lavoro quali il rischio elettrico e il rischio incendio. In particolare è stato rilevato un generalizzato interesse all’eliminazione di un residuale rischio amianto connesso alla
presenza di coperture in cemento-amianto negli ambienti di lavoro.
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IL SOSTEGNO DELL’INAIL ALLE AZIENDE: DALL’ASSICURAZIONE ALLA PREVENZIONE. IL RUOLO DELLA CONTARP
Tabella 2: Ripartizione percentuale del numero di assi di finanziamento richiesti
Assi richiesti
Percentuale di richieste
Asse 1: sostituzione di macchine non marcate CE con macchine marcate CE
Asse 2: installazione e/o modifica di impianti su macchine, attrezzature,
dispositivi etc. finalizzati alla riduzione della esposizione dei lavoratori ad
agenti chimici, agenti fisici, agenti biologici, all’incremento del livello di sicurezza
contro gli infortuni, all’eliminazione o riduzione dell’impiego di sostanze
pericolose dal ciclo produttivo
31%
40%
Asse 3: installazione di dispositivi di monitoraggio dello stato dell’ambiente di
lavoro al fine di controllare l’esposizione dei lavoratori ad agenti chimici,
fisici e biologici
4%
Asse 4: ristrutturazione o modifica strutturale degli ambienti di lavoro
18%
Asse 5: l’implementazione di sistemi di gestione aziendale della sicurezza,
secondo parametri conformi alla normativa internazionale
7%
Tabella 3: Quadro riassuntivo dei rischi lavorativi e degli interventi proposti per la loro eliminazione e/o
contenimento come rilevati attraverso l’analisi delle domande di accesso ai finanziamenti INAIL.
TIPOLOGIA DEI RISCHI
RILEVATI
INTERVENTI PER I QUALI E’ STATO CHIESTO IL FINANZIAMENTO
rischio macchine (sostituzione di
macchine non marcate CE)
imbottigliatrici, tappatrici, etichettatrici, carrelli elevatori idropulitrice, pompe, deraspapigiatrice filtri, muletti, sterilizzatrici, pastorizzatore, lavabottiglie, presse di vinificazione, compressori, capsulatori, centrifughe, cisterne
rischio movimentazione manuale dei
carichi
installazione di piattaforme idrauliche
Rischio elettrico
Adeguamento impianti elettrici
rischio chimico
dispositivi monitoraggio CO2, aspiratori gas, aeratori, installazione serbatoi a bassa
emissione, misuratori di ossigeno, eliminazione linee lavamacero (idrossido di sodio),
rivetrificazione dei silos
rischio polveri minerali silicotigene
sostituzione di filtri a farine fossili con filtri tagenziali
rischio di caduta dall’alto
installazione di passarelle con parapetti per l’accesso ai serbatoi
rischi da scivolamento
ricopertura piani di calpestio con vernici anti sdrucciolo, ripristino pavimentazione
piazzali
rischio da schiacciamento mani e
ferimento con cocci di vetro
automatizzazione lavaggio e sterilizzazione fusti, monitoraggio linee imbottigliamento e depallettizzatori automatici dei palletts bottiglie
rischio radiazioni ionizzanti
monitoraggio radon nei locali in sotterraneo adibiti alla barriccatura
rischio amianto
bonifica coperture in eternit
gestione del rischio
implementazione linee guida SGSL (UNI- INAIL-ISPESPEL-PARTI SOCIALI)
Rischio incendio
Adeguamento impianti antincendio, installazione di porte REI
rischio rumore
cofanatura insonorizzante per presse, insonorizzazione uffici
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ATTI 4° SEMINARIO DELLA CONTARP
A tal proposito va rilevato che l’amianto è stato utilizzato anche come elemento accessorio nel
ciclo lavorativo della vinificazione. Infatti, sino all’entrata in vigore della L. 257/92 che ha dettato le norme per la sua dismissione, il minerale era utilizzato come additivo in polvere delle
farine fossili attraverso le quali i vini venivano filtrati.
Assume, infine, rilevanza la circostanza che il 14 per cento delle aziende richiedenti ha presentato programmi per l’implementazione di sistemi di gestione della sicurezza.
4. CONCLUSIONI
Lo studio effettuato ha rivelato come il processo di vinificazione, pur nell’inferiorità numerica
che investe l’aspetto occupazionale, meriti una più puntuale attenzione per via dei rischi lavorativi sempre più nuovi e diversificati che lo caratterizzano, conseguenza della profonda e continua innovazione tecnologica che ha avuto una forte accelerazione a partire dal secondo
dopoguerra e che ha sostituito le tradizionali attrezzature della cantina con un’impiantistica
confrontabile a quella utilizzata in alcuni processi chimico-fisici.
I risultati ottenuti attraverso l’analisi delle richieste di accesso ai finanziamenti INAIL pervenute dalle aziende del comparto vinificazione, pur nella limitata adesione dimostrata all’iniziativa, hanno rilevato un’attenzione mirata alla mitigazione dei rischi lavorativi specifici del
settore. Ciò indica che in questo settore produttivo, per quanto rappresentato da piccole e piccolissime aziende, per lo più a conduzione familiare, matura la consapevolezza che l’approfondita analisi del ciclo lavorativo e dei rischi connessi siano totalmente fondanti della scelta dei
sistemi di prevenzione e delle buone prassi da attuare nel perseguire l’obiettivo dell’abbattimento dei costi materiali, sociali e morali che comportano gli infortuni.
Non ultimo, lascia ben sperare la circostanza che una percentuale non del tutto trascurabile
delle aziende del comparto che ha presentato istanza ha chiesto l’ammissione al finanziamento di programmi mirati all’implementazione di sistemi di gestione della sicurezza nel sistema
di gestione aziendale. Segno questo della crescita della consapevolezza che in una moderna
cultura di impresa la gestione della sicurezza sia da considerare un fondamentale complemento alla gestione aziendale e non un accessorio collaterale.
BIBLIOGRAFIA
Di fonte pubblicistica
G. Banchi, C. Nobler, D. Scala: Cantine Vinicole (produzione vino), 2002, A.R.P.A.T., ricerca
finanziata da ISPESL - Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, 111 p.,
http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/_cantine_vinicole/, ultima consultazione 28/04/2005.
M. Gullo: Nella terra di Bacco: dimensione e carattere del rischio lavorativo nel comparto vinificazione, 2004, Rapporto Annuale Regionale 2003 Piemonte, pp. 63-84.
Di fonte normativa
LEGGE 27 MARZO 1992 N. 257: Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto, in
G.U. n. 87 del 13.04.92, S. O.
DECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2000 N. 38: Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’articolo 55, comma 1, della
legge 17 maggio 1999, n. 144", G. U. n. 50 del 1 marzo 2000.
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