Matematica 2 - 13 Marzo 2007 Per ognuno dei seguenti quiz
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Matematica 2 - 13 Marzo 2007 Per ognuno dei seguenti quiz
Matematica 2 - 13 Marzo 2007 Per ognuno dei seguenti quiz indicare l’ unica risposta corretta tra le quattro proposte. Esercizio 1. Siano date le rette r : x = 0, y = 0, ed s : x = 1, z = 0. a) r ed s sono incidenti. b) r ed s sono parallele. c) r ed s sono ortogonali e sghembe. d) r ed s sono tangenti ad una stessa circonferenza. → (c) è vera. Infatti, un vettore parallelo ad r è k = (0, 0, 1), mentre un vettore parallelo → ad s è j = (0, 1, 0), e chiaramente i due vettori sono ortogonali. Inoltre, le due rette non sono incidenti (facile verifica scrivendo il sistema delle due rette), e quindi sono sghembe (perché non parallele e non incidenti) ed ortogonali. Esercizio 2. Siano dati A(1, 2, 1) ed α : 2x + 2y − z + 4 = 0. a) A ∈ α. b) Esistono infinite sfere tangenti ad α passanti per A. c) Nessuna sfera di centro A taglia su α una circonferenza di raggio 1. d) La distanza tra A ed α è uguale a 9. (b) è vera. Per ogni punto B ∈ α, sia pB la retta ortogonale ad α per B, e sia CB ∈ pB l’ unico suo punto che verifica l’ ugualglianza BCB = ACB . La sfera di centro CB e raggio BCB è tangente ad α e passa per A. Poiché le sfere dipendono da B e ci sono infiniti punti su α, tali sfere sono infinite. Esercizio 3. Sia data la circonferenza 2 x + y2 = 1 γ: z = 0. a) b) c) d) Le rette tangenti a γ per A(0, 0, 1) sono infinite. Esiste una sola sfera di raggio 2 che contiene γ. Le sfere contenenti γ hanno centro sull’ asse z. Nessuna sfera di raggio 1 contiene γ. (c) è vera. Infatti, il centro della circonferenza γ è l’ origine, e la retta per il centro ortogonale al piano z = 0 è l’ asse z. Esercizio 4. Siano dati i punti A(1, 1, 0), B(1, 0, 1), C(0, 1, 1). a) Esiste una sola sfera che contiene A, B, C e D1 (2, 1, −1). b) Esistono infinite sfere che contengono A, B, C e D2 (1, 1,√1). √ c) Esistono infinite sfere che contengono A, B, C e D3 2+3 3 , 23 , 2−2 3 . d) Non esistono sfere che contengono A, B, C. 1 2 (c) è vera. Infatti, A, B, C appartengono alla circonferenza di equazione x+y+z =2 x2 + y 2 + z 2 = 2 Il punto D3 verifica il sistema e quindi appartiene alla stessa circonferenza. Quindi, ogni sfera che contiene la circonferenza, contiene i quattro punti, e le sfere sono infinite. Esercizio 5. Siano dati i punti A(2, 0), B(0, 1), C(0, −1). a) L’ area del triangolo ABC è uguale a 4. b) Non esistono circonferenze che passano per A, B, C. c) Le rette r per A, B ed s per A, C sono ortogonali. d) Esiste una parabola con vertice A per B e C. (d) è vera. Infatti, la parabola ha equazione x = −2y 2 + 2. Esercizio 6. Sia data l’ equazione modulare 7x ≡ 3 mod 13. a) Essa non ha soluzioni. b) L’ unica sua soluzione è x = 10. c) Essa ha infinite soluzioni. d) L’ unica sua soluzione è x = 6. (d) è vera. Infatti, il massimo comun divisore di 7, 13 è 1 e quindi la soluzione è unica. Inoltre, 7 · 6 − 3 = 39 = 3 · 13. → → Esercizio 7. Siano dati i vettori u= (1, 0, 1) e v = (1, 2, 1) di R3 e sia data l’ equazione → → → → → u ∧ x + x ∧ v =0. a) b) c) d) L’ equazione non ha soluzioni. Infiniti vettori di modulo 1 risolvono l’ equazione. L’ equazione è risolta dal solo vettore nullo. I vettori che risolvono l’ equazione sono tutti paralleli tra loro. → → → → (d) è vera. Infatti, l’ equazione data è equivalente all’ equazione ( u − v )∧ x= 0 essendo il prodotto vettoriale anticommutativo e distributivo rispetto alla somma di vettori. La → → nuova equazione è risolta da tutti e soli i vettori paralleli a u − v = (0, −2, 0) e quindi le soluzioni sono infinite, ma tutte parallele tra loro. Esercizio 8. Sia f : R3 → R3 l’ applicazione lineare definita come f (x, y, z) = (x + y − 2z, 3x − y + 6z, 2z). Calcolare gli autovalori di f, una base per ogni suo autospazio e stabilire se f è semplice. Calcolare infine gli autovalori di f 2 = f ◦ f. 3 Svolgimento. La matrice associata ad f è 1 1 −2 A = 3 −1 6 . 0 0 2 Il polinomio caratteristico è uguale a det(A − tI) = (2 − t)((1 − t)(−1 − t) − 3) = −(t + 2)(t − 2)2 . Le sue radici sono t1 = 2 e t2 = −2 di molteplicità m(2) = 2, m(−2) = 1, rispettivamente. Quindi, gli autovalori di f sono t1 = 2, doppio, e t2 = −2, semplice. L’ autospazio V (2) è formato da tutti e soli i vettori che risolvono il sistema lineare (A − 2I)X = 0, che con facili calcoli si riduce alla sola equazione x − y + 2z = 0. Quindi V (2) = L((1, 1, 0), (−2, 0, 1)), la sua dimensione è 2 ed una sua base è B2 = ((1, 1, 0), (−2, 0, 1)). L’ autospazio V (−2) è formato da tutti e soli i vettori che risolvono i sistema lineare omogeneo (A + 2I)X = 0 che, con facili calcoli, si riduce a z = 0, 3x + y = 0. Quindi, V (−2) = L((1, −3, 0)), la sua dimensione è 1 ed una sua base è B−2 = ((1, −3, 0)). Poiché le radici del polinomio caratteristico sono reali, e gli autospazi hanno dimensione uguale alla molteplicità del relativo autovalore, f è semplice. L’ applicazione f 2 è associata alla matrice 4 0 0 1 1 −2 1 1 −2 A2 = 3 −1 6 3 −1 6 = 0 4 0 . 0 0 4 0 0 2 0 0 2 Quindi f 2 ha 4 come unico autovalore di molteplicità 3. Esercizio 9. Sia dato il sistema lineare AX = B dove 1 2 1 3 (A|B) = 2 a − 1 a a − 1 . 3 a+1 1 2 Determinare i valori di a ∈ R per cui il sistema ha soluzioni, specificandone il numero, e calcolare le soluzioni del sistema per i valori di a ∈ R per cui esse sono infinite. Svolgimento. Effettuando le operazioni elementari R2 → R2 − 2R1 , R3 → R3 − 3R1 sulle righe di (A|B) otteniamo la matrice 1 2 1 3 0 a − 5 a − 2 a − 7 . 0 a − 5 −2 −7 Effettuando lo scambio R2 ↔ R3 e l’ ulteriore operazione R3 → R3 + a−2 R2 otteniamo la 2 matrice 1 2 1 3 0 a − 5 −2 −7 , 0 a(a−5) 0 − 5a 2 2 ridotta per righe. Quindi, 2 se a = 0 oppure a = 5 2 se a = 0 r(A) = mentre r(A|B) = 3 se a 6= 0, 5 3 se a 6= 0. 4 Per il Teorema di Rouché-Capelli, il sistema ha una sola soluzione se a 6= 0, 5, non ha soluzioni se a = 5, ha ∞1 soluzioni se a = 0. Posto a = 0, il sistema diventa x + 2y + z = 3 −5y − 2z = −7 da cui x = y−1 ,z 2 = −5y+7 2 e quindi le soluzioni sono y−1 −5y + 7 , y, )|y ∈ R}. S = {( 2 2