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7 buone
ragioni
per
(ri)mettersi
a pregare
1. Io non so pregare!
È una obiezione comune; tuttavia, se vuoi,
puoi sempre imparare;
la preghiera è un bene importante
perché “chi impara a pregare impara a vivere”!
E subito, ti domandi:
Come posso imparare a pregare?
Si impara a pregare pregando.
Come per usare uno strumento musicale
devi esercitarti, ed è così per ogni arte,
ciò vale anche per “l’arte della preghiera”!
Incomincia la tua giornata
facendo con fede il segno della croce!
“Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo!”
…e subito sei in comunione con Dio,
che ti parla attraverso suo Figlio Gesù,
che ti fa dono del suo Spirito!
Ogni esperienza di preghiera
comincia sempre dal riconoscere
che agli occhi di Dio tu sei unico.
Egli ti conosce fino in fondo,
ti chiama per nome, perché ti ama,
come se fossi l’unico!
Scegli quindi una pagina di Vangelo,
leggila e rileggila:
è Cristo che ti parla, ti interpella, ti chiama.
Ascoltare la sua Parola, conoscere il suo “pensiero” è la prima tappa per imparare a pregare.
Impara a stare alla presenza del Signore,
in silenzio, senza dir nulla.
Impara ad ascoltarlo,
a lasciarti avvolgere dalla sua Parola.
Pregare è
aprire le porte su Dio!
2. Io non ho tempo!
Ecco una seconda obiezione molto frequente!
Eppure è indispensabile che tu trovi
il tempo per pregare.
La preghiera deve entrare a far parte
degli appuntamenti più preziosi della tua vita.
È vero! Il tempo che hai a disposizione è sempre
ristretto, ma occorre saper distinguere tra
ciò che è indispensabile e ciò che è superfluo.
Se ci pensi bene, in verità,
molte nostre occupazioni sono superflue!
Pregare
significa far entrare stabilmente Dio nella vita
come una persona amata,
come una luce che illumina,
come un amore che fa vivere e fa crescere!
Posso offrirti un consiglio?
Decidi un tempo fisso nel corso della tua giornata
per pregare. Costi quel che costi!
Magari prima di recarti a scuola,
prima di metterti a tavola, prima di coricarti...
Scegli anche un luogo adatto:
semplicemente la tua cameretta, oppure
una chiesa vicina per adorare Gesù nell’Eucaristia,
un santuario per incontrare Maria,
la madre del Signore.
Una volta fissato il tempo e il luogo
è importante, però, che tu resti fedele
a questo appuntamento giornaliero con Dio,
anche a prezzo di qualche rinuncia…
Impara a fare silenzio dentro di te
e il silenzio ti conserverà.
3. Tanto non cambia niente...
Non avere fretta di sperimentare
qualche cambiamento.
Non attenderti di colpo nella tua vita
trasformazioni clamorose.
Dio non è un prestigiatore, con la bacchetta
magica! Né ci tratta da burattini!
Semplicemente,
senza fretta, attendi e invoca lo Spirito Santo.
Ripeti lentamente: “Vieni, Spirito Santo! ”
Vieni, Spirito Santo, vieni, o dolce ospite,
e visita la mia casa, il mio mondo interiore;
vieni, Spirito Santo, vieni, o luce del cuore,
e trasforma il mio cuore spesso arido;
vieni, Spirito Santo, vieni, consolatore perfetto,
nel mondo attorno a me,
vieni a consolare chi soffre,
vieni e porta la gioia
vieni e dona la speranza a chi l’ha perduta…
Il Signore, senza che tu lo avverta,
per opera dello Spirito Santo,
se sei fedele all’appuntamento di preghiera,
visiterà e trasformerà il tuo cuore!
E la tua vita sarà diversa;
come pure le relazioni con gli altri:
saranno più semplici, più vere, più pure!
È la più grande rivoluzione
che Dio possa compiere in te!
Non temere:
niente
è impossibile
a chi prega!
4. Io non arriverò mai
a concentrarmi!
Se ti preoccupi delle distrazioni, ricorda che la
preghiera è cosa del cuore, non solo del cervello!
Le distrazioni fanno parte del bagaglio umano:
vengono e poi se ne vanno...
Che conta è che tu sappia ricominciare sempre.
Sii perseverante, senza perderti di coraggio,
anche quando pregare è una lotta!
Nella preghiera, Dio è presente:
ti parla, ti ama, ti chiama.
Tu lo ascolti, gli rispondi, lo ami.
Ripeti più volte: “O Dio, vieni in mio aiuto!
Non abbandonarmi, Dio della mia salvezza!”
Coltivare l’arte della presenza di Dio
nella propria vita è il modo
per aumentare la capacità di tenere vicino a te
gli altri, anzi di tenerli dentro il tuo cuore,
con le loro difficoltà e le loro speranze.
Dio non ha bisogno di discorsi cerebrali:
“pregare è pensare a Dio amandolo”,
diceva padre Carlo de Foucauld,
che di preghiera se ne intendeva bene!
Quando non hai più tue parole,
trova la forza di pregare così:
“Signore Gesù, mio salvatore,
abbi pietà di me, peccatore!”
Se semini la parola di Dio,
essa metterà in te le sue radici
e porterà molto frutto.
5. Non ci credo più!
È un’affermazione molto sconsolata!
Una grossa tentazione!
Sappi che vengono per tutti momenti particolarmente impegnativi, in cui la fede è tentata.
Quando siamo tristi, quando non riusciamo
a cambiare le nostre cattive abitudini, quando
siamo arrabbiati con noi stessi e con gli altri…
la prima tentazione è quella di…
non pregare più!
Tieni per certo, al contrario, che quando
non abbiamo più voglia di pregare,
sono questi i momenti e le situazioni
in cui noi abbiamo più bisogno di preghiera!
Confida fortemente al Signore
le tue difficoltà, le tue asprezze e gridagli
con tutte le forze che hai nel cuore:
“Signore Gesù, io credo in te,
ma tu aumenta la mia fede!”
Molti Salmi sono stati scritti in momenti bui;
riflettono la tua vita con i suoi alti e bassi,
eppure essi terminano tutti nella certezza
che il Signore è nostra rupe,
nostra difesa, nostra salvezza.
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Puoi pregare anche tu con un salmo
che senti particolarmente vicino
alla tua storia, alla tua sensibilità.
Essi trasformeranno la tua vita stessa
in un movimento verso di Lui.
Alla fine della vita ti si chiederà:
hai amato?
Il tuo cuore aperto
sarà pieno di nomi!
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6. Io preferisco agire...
Certo, hai dentro di te il desiderio
di “fare qualcosa di bello” per gli altri,
di impegnarti, di preparati un futuro,
ma è importante che ti domandi
per che cosa vale la pena spenderti
e come far fruttificare i doni ricevuti…
Nella nostra società, chi non “rende”
è considerato inutile…
Ma ci sono tanti modi per “rendere”…
Ricorda tuttavia che la vita è bella
non se si sono fatte tante attività,
ma solo se è vissuta intensamente,
come un dono per Dio, al servizio degli altri.
Una vita donata acquista valore
agli occhi e al cuore di Dio,
perché è in tutto simile a quella di Gesù, suo Figlio.
Se preghi, Dio trasforma la tua vita,
le tue occupazioni, il tuo impegno,
così che tutto in te diventa un inno di lode a Lui.
Quando preghi, chiedi al Signore Gesù
che ti insegni a compiere la volontà di Dio,
suo Padre, attraverso le azioni che compi.
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Ripeti spesso:
“Insegnami a compiere il tuo volere!”
Perché la preghiera non è piegare Dio ai nostri
desideri, ma è il cammino che ci conduce a fare
della sua volontà il nostro cibo quotidiano.
E la volontà di Dio per noi
è che noi sappiamo amare
e donare la vita, come ha fatto Gesù…
“Capolavoro di Dio,
Maria di Nazareth:
avvolgi di tenerezza
i discepoli di tuo Figlio”
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7. Vale la pena andare a Messa?
Ecco una domanda che si sente spesso
da chi è tentato di pensare che la S. Messa
sia inefficace, una pura perdita di tempo,
solo per vecchierelle…
Eppure, la celebrazione eucaristica,
condivisa ogni domenica
con gli altri fratelli e sorelle di fede,
è la preghiera più alta dei cristiani.
“Senza la domenica non possiamo vivere!”:
così rispondevano alcuni cristiani di Abitene,
una cittadina dell’odierna Tunisia,
nel 304, ai loro carnefici.
Senza il pane eucaristico, nessuno
ha la forza per amare, per vivere la radicalità
dell’amore, fino al dono totale di sé.
Gesù ci dona il suo corpo e il suo sangue
perché scorra in noi la sua stessa vita divina:
non è forse questo una piena
rivalutazione dell’umano?
Nella S. Messa il Signore risorto ci dona il suo
Spirito, ci fa diventare un solo Corpo con Lui
e tra di noi! È il miracolo della comunione!
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Se saprai vivere bene la S. Messa mediante
l’ascolto della Parola e la comunione al Corpo
di Cristo, potrai uscire dalla chiesa con animo
aperto alla condivisione, fino a servire i poveri.
Diceva madre Teresa di Calcutta:
“Nell’Eucaristia vediamo Cristo sotto l’apparenza
del pane, mentre nei poveri lo vediamo
sotto l’aspetto sofferente della povertà.
L’Eucaristia e il povero sono il medesimo amore”.
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Questi appunti li ho scritti per te,
per aiutarti a comprendere il valore
della preghiera per la tua vita!
Se vuoi, puoi scrivermi,
per dirmi le tue difficoltà,
ma anche i tuoi successi nella preghiera...
Soprattutto confida in Colui
che guida la preghiera
facendola scaturire dal profondo di te stesso,
come l’acqua da una fonte: lo Spirito Santo!
Egli ti insegnerà più di quanto ho saputo farlo io
con queste brevi note!
il tuo vescovo ✠ Oscar
indirizzo e-mail:
[email protected]
Supplemento gratuito n. 29 al n. 36 del 19.09.09 de Il Nuovo Torrazzo.
Registrazione del Tribunale di Crema n. 18 del 02.01.1965. Stampato il 19.09.09 presso Tipografia Pizzorni