TRATTAMENTO IN TERAPIA INTENSIVA DI SHOCK SETTICO CON
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TRATTAMENTO IN TERAPIA INTENSIVA DI SHOCK SETTICO CON
TRATTAMENTO IN TERAPIA INTENSIVA DI SHOCK SETTICO CON TERAPIA COMBINATA CON CPFA E IMMUNOGLOBULINE ARRICCHITE IN IGM *I.Giovannelli,*V.Bonato,* C.Caria,* E.Venturini,* I.Minardi, *L.Ventura, *N.Vivaldi * SC Anestesia Rianimazione 2 ASO “SS.Antonio e Biagio e C.Arrigo” Alessandria Introduzione Una donna di 36 anni veniva ricoverata in Terapia Intensiva per shock settico proveniente dalla SC di Ostetricia dopo travaglio abortivo (21 settimane), in gravidanza a decorso regolare, per rottura spontanea delle membrane; revisione di cavità uterina per mancato secondamento. Colture tampone vaginale e rettale positive per Escherichia coli. Obiettivi Terapia di supporto allo stato di shock settico con uso combinato di CPFA e Immunoglobuline arricchite in IgM Materiali E Metodi All’ingresso in terapia intensiva paziente vigile, cosciente, indici di flogosi elevati (PCT 317 ng/ml, PCR 30 mg/dl, WBC 50000/ml), lattati 10 Mmol/L, febbrile, ipotensione non responsiva ai fluidi, necessaria infusione di amine vasoattive, insufficienza renale, oliguria. Si impostava terapia antibiotica empirica, poi mirata su Emocolture positive per Escherichia coli. All’ecocardiografia ipocinesia diffusa, FE 40%, moderata insufficienza mitralica. Veniva eseguita ventilazione meccanica non invasiva con scafandro dal 1° al 6° giorno di ricovero. Dal 2° al 6° giorno veniva sottoposta a cicli di CPFA alternati ad infusione di immunoglobuline arricchite in IgM per un totale di 72 ore. Proseguiva CVVH fino al giorno 8°. La paziente non veniva mai sedata. Risultati 5° giorno: negativizzazione delle emocolture, sospensione delle amine, normalizzazione di PCT e PCR; leucocitosi (60000/ml) e piastrinopenia (20000/ml) risoltesi spontaneamente (esame citomorfologico striscio sangue periferico normale) 8° giorno: normalizzazione dell’ecocardiografia; ripresa della diuresi 10° giorno: trasferimento presso reparto Ginecologia e Ostetricia Conclusioni Il trattamento con CPFA ed Immunoglobuline arricchite in IgM associate alla terapia standard hanno consentito la gestione dello shock settico in paziente sveglia, collaborante, in respiro spontaneo con rapida risoluzione delle criticità