PDF, 12Mb - Dayco Aftermarket
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NUMERO 1 - MAGGIO 2011 Dayco. The original power in motion www.dayco.com Editoriale ® Un percorso in controtendenza ocalizzare, piuttosto che delocalizzare. Investire, e non disinvestire. Per continuare a crescere, mai decrescere. Tre imperativi, tre obiettivi, tre alternative, a cui Dayco ha risposto scegliendo senza esitazioni, sapendo che l’identità di un’azienda sta anche e soprattutto nelle scelte che decide di fare, nel personale percorso strategico che si impegna a seguire, a maggior ragione in un momento delicato per il settore. E le strade intraprese da Dayco, in questi ultimi anni sono andate decisamente in controtendenza. Puntando sull’espansione - produttiva, commerciale e logistica - e su un crescente cammino di internazionalizzazione, che ci vede, oggi, sempre più “globali”, ma anche sempre più “vicini” al singolo mercato. Un percorso coerente e impegnativo, senza dubbio, ma anche premiante: è vero infatti che la crisi si è fatta sentire, nell’automotive, in modo particolarmente evidente. Eppure Dayco, in questo frangente, è riuscita a convertire le difficoltà in nuovi stimoli. Indicazioni preziose per un cambiamento, in larga parte già avviato. L David Martínez President EU/SAO/Asia Ed è sotto l’insegna del cambiamento che abbiamo accolto la sfida di un’importante riorganizzazione operativa e strategica, che ha portato alla nascita di una nuova struttura, che personalmente ho l’onore di presiedere. Un’articolazione di respiro mondiale, più ampia e complessa, con tre volti, tre linguaggi, tre dirigenze – Ronaldo Teffeha per il Sud America, Bruno Vallillo per l’area Europa e Riccardo Bosco per il mercato Asia – ma la stessa identità di fondo. Ognuna di queste aree presenta infatti le sue peculiarità, in termini di risorse, prospettive, difficoltà. Con l’apertura del nuovo stabilimento in Cina ed India siamo entrati nel pieno della “avventura asiatica”, un mercato ricco di promesse, ma proprio per questo da approcciare con rispetto e cautela. È appena stato inaugurato il secondo impianto Dayco in Brasile, che da San Paolo ci permetterà di rispondere alle richieste specifiche provenienti da tutto il Sud America. E in Europa prosegue il percorso di ampliamento in termini di gamma e servizi. È questo il modo in cui abbiamo voluto affrontare il nodo sempre più delicato della globalizzazione. Siamo convinti infatti che globalizzare non significhi uniformare l’offerta e il rapporto con i clienti. Al contrario, crediamo che ogni mercato richieda un approccio e un “ascolto” personalizzato. Ma crediamo anche che la condizione per garantire questa offerta sia quella di avere, a monte, una struttura interna coerente, uniforme e interconnessa. Uno dei passi più importanti che abbiamo fatto è stato capire che quello che andava messo in comune e scambiato erano le esperienze interne, i processi sviluppati dai vari dipartimenti, perché sono questi che connettono le esigenze di mercato con quelle dell’azienda. L’internazionalizzazione riguarda insomma gli scambi e processi, per ragioni di efficienza, ma non il rapporto col mercato. La parola d’ordine di questa fase è stata, dunque, integrazione globale. Ovvero la volontà di creare un tessuto comune di principi e strategie operative condivisibili dall’intera grande famiglia Dayco. Principi che poi ciascuna area e ciascun settore potranno declinare nello specifico, in risposta alle particolari esigenze operative e di mercato a cui devono rivolgersi. Ed è all’insegna dell’integrazione che proseguiremo a muoverci anche nel prossimo futuro. Con l’obiettivo di avvicinarci sempre di più alla “voce del mercato”. Anzi, dei diversi mercati, dei diversi clienti, dei diversi contesti su cui, con la stessa passione, ci troviamo ogni giorno a operare. MAGGIO 2011 1 ® NUMERO 1 Coordinamento Editoriale Franca Pierobon Rivista periodica iscritta al Tribunale Ordinario di Pescara N. 488/2011 V.G. N. 07/2011 Reg. Stampa N. 72/2011 Cron. Grafica Pomilio Blumm srl Via Venezia, 4 - 65121 Pescara Direttore Responsabile Daniela Panosetti Stampa Ivrea Grafica, Ivrea - To Indice Presenti nel mondo, vicini al cliente 6 4 Capire il mercato, esportare il know-how 10 7 Gamma e qualità per i professionisti della riparazione Crescere insieme all’ambiente Come le imprese rispondono ad una società alla ricerca di uno sviluppo più sostenibile 2 POWER WORLD 18 R&D aftermarket Da qualche mese è partita la sezione R&D nella divisione Aftermarket. Una decisione che nasce da una convinzione ben precisa 14 31 Zoom su Cina e Brasile Un feedback prezioso Un ponte tra l’azienda e il cliente finale. Meglio ancora, tra azienda, il cliente e tutti gli operatori intermedi D AY C O M A G A Z I N E World Maggio 2011 Focus 19 28 Il web, una porta sul mondo 24 Il meccanico consiglia 30 Technical Information: una risorsa in più Editoriale 1 Marketing 4 Comunicazione 6 Prodotti 10 Zoom 14 Ricerca & Sviluppo 18 Garage 22 Estratto nuovi prodotti catalogo auto 2012 32 MAGGIO 2011 3 Marketing Capire il mercato, esportare il know-how intervista a Bruno Vallillo Sguardo globale e mercati locali. In un momento in cui tutti i modelli passati sono messi in discussione, Dayco sceglie la strada dell’espansione a crisi può essere un’opportunità, l’occasione per riflettere e modificare i precedenti modelli L Bruno Vallillo Vice President General Manager Europe economici - esordisce Bruno Vallillo, Vice President - General Manager Europe. Purché, naturalmente, la si sappia cogliere e interpretare. Il che significa, prima di tutto, saper capire il mercato». E quello che il mercato sta esprimendo, in particolare nel campo dell’Aftermarket, è una sempre maggiore qualità e varietà, in termini di prodotto e di servizio. «Qualità e gamma sono da sempre i pilastri del nostro modello – precisa Vallillo – ed è su questo che vogliamo andare avanti, fornendo il massimo in termini di informazione, applicazioni e supporto. L’obiettivo è di permettere ai nostri clienti, dal ricambista al meccanico, di poter rispondere con la massima semplicità ed efficienza a tutte le situazioni di riparazione possibili». TRA PRESENTE E FUTURO Obiettivo in larga parte già raggiunto, se si guardano i dati dell’ultimo biennio. In Europa i risultati sono stati molto buoni, in termini sia di fatturato che di risposta del mercato e fidelizzazione. «L’esperienza ci ha insegnato non solo a conoscere il mercato – quale prodotto sviluppare e quando e come metterlo sul mercato – ma anche a 4 POWER WORLD dare al cliente la massima sicurezza nell’intervento, ma anche nel supporto». Perché qualità è qualità del prodotto, naturalmente, ma anche qualità del servizio. E se si garantisce questo si riesce a fare in modo che il cliente si senta parte dell’azienda: risultato difficile, ma molto importante. Gli obiettivi raggiunti, nella visione Dayco, non sono mai solo punti d’arrivo, piuttosto start-up per una nuova fase. E infatti tutti i progetti futuri guardano a nuovi investimenti, non solo al consolidamento: in termini di produzione, di distribuzione, ma anche di comunicazione e marketing. «Proseguiamo ad aprire magazzini periferici nelle nostre aree di interesse – spiega Vallillo – in modo da ridurre i tempi di reazione sul mercato e rispondere in modo sempre più veloce e adeguato alla domanda locale, che può essere molto differenziata a seconda dei contesti». Il riferimento è soprattutto ai mercati emergenti, in cui l’aumento numerico dei clienti richiede un parallelo e costante miglioramento delle strategie locali di comunicazione, in direzione di una sempre maggiore personalizzazione. «Non bisogna mai dimenticare – precisa il vicepresidente – che la nostra è un’area che parla tante lingue, tanti messaggi, ha tante strutture. Bisogna quindi saper usare diversi linguaggi, nella convinzione che personalizzare significa avvicinarsi al cliente: dobbiamo essere noi a capire le sue esigenze, non lui ad adeguarsi al nostro standard». STANDARDIZZARE E PERSONALIZZARE Ma come si coniugano i principi, apparentemente opposti, di standardizzazione e personalizzazione? In realtà la globalizzazione di alcuni aspetti non esclude la diversificazione di altri, e fin dall’inizio Dayco ha puntato a questa conciliazione: «Standardizzare i processi interni (produttivi, logistici e informatici), su cui si fonda l’identità internazionale del Brand, e personalizzare i prodotti e i servizi, ovvero quello che arriva al consumatore finale». Pertanto, sintetizza Vallillo, «globalizzare l’identità del marchio, attraverso lo scambio interno di esperienze e modelli, ma non il rapporto col mercato. Fare in modo di parlare lo stesso “linguaggio interno” in tutto il mondo, ma diversi “linguaggi esterni” in ogni paese, adattandosi ai diversi contesti e parchi circolanti, usi, costumi e abitudini». Un modello, questo, che sembra tornare alla visione originaria del marketing, in cui la produzione risponde alla domanda, “dialogando” col cliente, senza dover più operare “iniezioni di bisogno” per imporre l’acquisto di un prodotto. «Noi possiamo influenzare, ma non condizionare un mercato», conferma Vallillo. Ed è in questo senso, aggiunge, che va inteso il concetto di “flessibilità”, da sempre al centro del modello Dayco. Nel concreto, questo significa «puntare all’allargamento del range più che alla quantità prodotta per articolo». E soprattutto localizzare la produzione in funzione dei mercati di riferimento: lo si sta facendo in Cina per il mercato asiatico, come è stato fatto in passato per l’Europa, «esportando in altre aree quel notevole bagaglio di conoscenze di base che rappresenta il nostro valore aggiunto». SCAMBI DI ESPERIENZE Coerentemente con questa impostazione, – esportare le conoscenze acquisite in passato in nuovi contesti – l’azienda sta investendo molto nell’Aftermarket. Qui è la grande esperienza accumulata nel Primo Impianto, in particolare sul mercato europeo (ben più complesso di quello che sembra), ad essere “travasata” e adattata. «È importante sottolineare che quando parliamo di know-how, intendiamo conoscenza non solo di prodotto, ma anche di sistema, logistica, marketing e comunicazione – precisa Vallillo –. Soprattutto, capacità di acquisire questa conoscenza attraverso analisi e ricerche, e di adeguare rapidamente le nostre strutture globali alle esigenze locali, come appunto si diceva poc’anzi». Senza contare poi che anche nel settore Primo Impianto si iniziano a scambiare esperienze, come dimostrano le crescenti fusioni, joint venture, acquisizioni. In questo Dayco ha addirittura anticipato la tendenza attuale: «Scelta obbligata, del resto, perché l’approccio all’Aftermarket non è così rapido, perché si arriva sul mercato dopo che è arrivato il veicolo. Occorre pensare a tutto – comunicazione, logistica, impianti, analisi di mercato – e ci vuole del tempo; dunque, se non vogliamo arrivare in ritardo, bisogna partire prima». Bisogna considerare, poi, che come conseguenza della personalizzazione, si riduce il numero dei motori, che tende a standardizzarsi per via delle economie di scala, ma aumenta quello dei veicoli, mentre cambia anche la ripartizione tra diesel e benzina. «Nel mercato europeo ad esempio siamo leader nel motore diesel e continuiamo a investire: dopo l’enorme boom di vendita di un paio di anni fa, infatti, il comparto richiede raffinate soluzioni e una garanzia di qualità pari a quella del primo impianto». C’è poi tutto il mercato dell’usato, che in alcuni paesi è in grande crescita, come è successo in passato per l’Europa dell’Est, e ovviamente traina con sé il settore replacement: anche in questo senso la crisi è un’opportunità, perché riducendo il potere d’acquisto ha aumentato la tendenza ad acquistare usato e ad allungare il più possibile la vita del veicolo. «In questo senso è molto importante prevedere i cambiamenti di tendenza nei flussi di spostamento delle auto. In passato, ad esempio, in seguito a forti incentivi alla sostituzione, si è assistito a massicci trasferimenti del parco usato in altri paesi». Oggi la vettura resta più a lungo nel paese dove è stata venduta: un cambio di tendenza che va considerato e affrontato. Tenendo sempre presente la massima che da sempre fa da guida allo sviluppo di Dayco: «Capire il prodotto e capire il mercato – conclude Vallillo – è la combinazione di questi due obiettivi che ci fornisce la matrice invariabile da cui sviluppare ogni nuova esperienza e ogni cambiamento». Comunicazione & Promozione Presenti nel mondo, vicini al cliente «Un’immagine unica, uniforme nei suoi tratti principali. Ma anche contestualizzata e adattata ai singoli mercati in cui Dayco si trova a operare». Così Franca Pierobon, Responsabile Comunicazione, sintetizza la strategia di integrazione che il marchio sta portando avanti. A partire da un Piano Fiere che guarda sempre più all’utente finale I Franca Pierobon Responsabile Comunicazione 6 POWER WORLD ntegrazione: se si dovesse riassumere in un unico obiettivo l’insieme di strategie e modelli organizzativi messi in atto da Dayco in tutti i principali settori aziendali – dalla produzione alla logistica, dal marketing al product management – sarebbe esattamente questo il concetto “forte” da evocare. Integrazione intesa sia come modello organizzativo interno, in grado di favorire scambi trasversali di competenze tra i vari dipartimenti, sia come strategia di espansione esterna, che permette di esportare e adattare esperienze acquisite in nuovi contesti. In questo quadro è naturale che anche le attività di comunicazione, sia interna che esterna, si allineino alla stessa visione, all’insegna di trasversalità e flessibilità. «Il primo passo – spiega Franca Pierobon, Responsabile della Comunicazione – è stato quello di creare un format coerente e unitario di comunicazione a livello di macroarea europea, che finora si è rivelato molto funzionale». E questo grazie alla valorizzazione costante di alcuni concetti chiave: innovazione, dinamismo, sviluppo continuo, tecnologia. La sfida, ora, è di “esportare” questo modello anche nelle altre due macroaree, ovvero Asia e Sud America. In linea con l’orientamento più generale, che tende a conciliare standardizzazione e personalizzazione, «la strategia di comunicazione è pensata in modo da presentare innanzitutto un’immagine unica e uniforme nei suoi tratti principali - a partire dal binomio “qualità e gamma” - ma comunque contestualizzata nei singoli mercati». Questo per quanto concerne la comunicazione esterna, che si rivolge ai differenti clienti, dal ricambista all’autoriparatore. Ma lo stesso principio regola anche la comunicazione interna, andando a impattare su diversi snodi della quotidianità aziendale, ad esempio nelle relazioni tra marketing europeo e quello cinese o sudamericano, che al momento parlano linguaggi molto diversi. «La prospettiva – continua Pierobon – è di uniformare questi diversi approcci, adattandoli tuttavia alle esigenze locali». Una strategia comunicativa, quindi, che viaggia su due binari paralleli: «Da un lato la comunicazione istituzionale, di puro posizionamento del Brand, che tenderà nel tempo a dare un unico messaggio con uno stesso linguaggio: l’identità del marchio. Dall’altro la comunicazione di prodotto, di marketing, che pur accogliendo del tutto il concept della visione istituzionale, andrà a produrre messaggi più specifici e localizzati». NUOVI MERCATI, STESSO TARGET È esattamente quello che è stato fatto, ad esempio, durante l’ultima fiera di Shanghai, lo scorso Dicembre. «In Cina, abbiamo lavorato sul posizionamento del marchio Dayco – spiega Pierobon – Comunicazione & Promozione puntando soprattutto sulla comunicazione istituzionale e contestualmente su un inizio di comunicazione di prodotto, limitata per ora a una sola linea: le cinghie di distribuzione. Parlare di applicazioni più complesse, in quel contesto, sarebbe per ora prematuro». Mentre infatti nei mercati maturi – sostanzialmente quelli dell’Europa non allargata, quindi Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania – la cultura del kit è ormai ampiamente assimilata, in tutti i mercati emergenti, compreso l’East Europe, la comunicazione di prodotto va calibrata ai diversi contesti. L’altra area di grande interesse, oltre alla Cina, è il Sud America, per il quale tuttavia si prevedono tempi e modalità di integrazione più rapide e agevoli, considerate le molte analogie culturali e dunque anche “di linguaggio” con gli altri paesi latini. Altro cardine fondamentale della strategia comunicativa Dayco è la capacità di rivolgersi in modo sempre più diretto ed efficace ai propri target: ricambisti e autoriparatori. «È a loro – precisa Pierobon – che è rivolto ad esempio lo spazio multifunzionale del garage virtuale sul sito, che verrà ulteriormente implementato e arricchito di technical information e altri strumenti». Lo scopo principale di questo e altri strumenti è quello di affiancare il cliente nel suo lavoro quotidiano, offrendogli un aiuto concreto e funzionale nelle diverse attività che porta avanti. «È estremamente importante, in questo senso, utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione, da quella tradizionale a quella online, allontanandosi in parte dal classico modello del business to business». L’uso di Internet, inoltre, offre al meccanico un mezzo per aggiornarsi non solo in tempo reale, ma anche in modo mirato e personalizzato, a seconda delle necessità del momento. E in questo campo l’aggiornamento continuo, sopratutto sugli aspetti propriamente tecnici, è chiaramente fondamentale. «Il tutto comunque continuerà ad essere affiancato dal servizio di formazione diretta attraverso i nostri tecnici che continuano ad operare direttamente sul posto e a tenere corsi specifici, che Dayco organizza gratuitamente coordinandosi, generalmente, con i rivenditori e che in Italia in particolare stanno costantemente crescendo, sia in termini di frequenza che di partecipazione ». ANDARE SUL TERRITORIO: IL PIANO FIERE Meccanici e ricambisti, quindi, rappresentano in questo momento gli interlocutori principali della società. «L’obiettivo è di affiancare alla comunicazione rivolta al trade, ai distributori, che da sempre fanno da Crescere insieme all’ambiente Come le imprese rispondono ad una società alla ricerca di uno sviluppo più sostenibile a situazione globale di crisi, la spinta acceleratrice imposta dallo sviluppo tecnologico ci mostrano con ancora più stringente evidenza tutte le contraddizioni del nostro modello di sviluppo economico e sociale. Le crisi finanziarie, energetiche, gli sconvolgimenti naturali sottolineano tutta la fragilità del mondo che abbiamo costruito. Su questi temi indagano ormai da molti anni eminenti studiosi, da Bauman a Giddens solo per citarne alcuni, che con le loro visioni cercano di tracciare un profilo di ciò che siamo e di quali possano essere le strade alternative da percorrere. Il mondo dell’impresa viaggia ancora oggi a due velocità, tra aziende che con serietà e impegno hanno intrapreso la via dell’innovazione e della responsabilità sociale d’impresa, che ha integrato i temi della responsabilità ambientale, e aziende che per una serie di ragioni, non tutte dipendenti dalla loro responsabilità, faticano a comprendere il valore della tutela dell’ambiente come fattore strategico di sviluppo del proprio prodotto. Sono ormai trascorsi oltre venticinque anni da quando Freeman espose per la prima volta il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa. Da allora grazie al contributo fondamentale dell’Unione Europea è stato intrapreso un percorso che con l’introduzione di processi di certificazione è servito da stimolo alla crescita di una maggiore consapevolezza del ruolo sociale e etico dell’impresa nei confronti di tutti i portatori d’interesse (dipendenti, fornitori, cittadini, istituzioni, consumatori ecc.) e del territorio in cui opera. È innegabile che il ruolo dell’Europa sia stato un volano per la ricerca e L Francesco Pira Sociologo, Consigliere Nazionale dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica l’innovazione che molte aziende italiane hanno colto e fatto proprio. Testimonianza ne è l’attenzione ai processi produttivi, la ricerca continua sui nuovi materiali e il fatto che proprio le aziende italiane si siano dimostrate leader in Europa nel comparto delle energie rinnovabili e delle tecnologie collegate. Questo è quanto emerge anche dall’esperienza del MAE Award del 2009 (il premio per il Marketing Ambientale e Etico patrocinato dall’Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale e dal GUS – Giornalisti Gruppo Uffici Stampa), che ha voluto sottolineare l’impegno di alcune aziende come la Dayco capaci di trasformarsi. Dimostrazione ne sia che la giuria ha voluto assegnare un premio proprio a quest’azienda per la sua capacità di comunicare in modo coerente ed efficace, dal punto di vista sia formale che linguistico, l’importanza dell’innovazione tecnologica di prodotto. MAGGIO 2011 7 Comunicazione & Promozione “mediatori” tra produttore e acquirente, una comunicazione espressamente rivolta al cosiddetto “end user”». Anche per questo diventa sempre più importante la partecipazione agli eventi fieristici, sia internazionali che locali. Tra gli appuntamenti in programma per il breve-medio periodo spiccano l’Autopromotec di Bologna e l’Automechanika di Francoforte, in assoluto la principale del settore a livello internazionale. Eventi particolarmente strategici per Dayco: Automechanika, dove si danno appuntamento i principali marchi del settore, ha una grande importanza a livello di immagine e public relations; Autopromotec, in quanto espressamente rivolta a meccanici, è fondamentale per raggiungere questo specifico target e aprire un dialogo diretto, non commerciale ma di promozione e informazione. «Per l’appuntamento di Bologna, in particolare, sono previste molte novità. Verranno innanzitutto presentati il nuovo catalogo auto ed il catalogo scooter, rivisto nei contenuti e nella veste grafica, pensata per facilitare ulteriormente la scelta dei prodotti e la presentazione delle informazioni». Ci sarà poi grande spazio per tutta la gamma delle pompe acqua e sopratutto per il progetto Long Life +1, già presentato con successo in altri mercati, a Francoforte ad esempio, ma che trova nell’Autopromotec il suo ambiente più naturale. Ma ovviamente la presenza di Dayco sullo scenario fieristico segue a stretto contatto la sua presenza sui vari mercati. Per questo, fuori dal contesto europeo, per ognuna delle due macroaree di riferimento è stato in primo luogo individuato un evento chiave: «per il mercato asiatico la piazza di riferimento primaria sarà naturalmente anche quest’anno la Fiera internazionale Automechanika di Shanghai, mentre per quello sudamericano l’appuntamento principale sarà a San Paolo, Brasile». Ancora una volta, in linea con la strategia di conciliazione tra presenza globale e radicamento locale, l’idea è quella di essere presenti sullo scenario fieristico a due livelli: partecipare senz’altro alle principali fiere internazionali del settore, da un lato, ma anche e sopratutto lavorare sul target specifico degli eventi locali, che in Europa sono tantissimi e stanno proliferando continuamente soprattutto nei mercati emergenti, come Polonia, Bulgaria, Russia, Uzbekistan, Azerbaijan. Come anticipa Franca Pierobon: «Verranno quindi realizzati eventi specifici per i diversi mercati, pensati in modo da poter essere “tagliati su misura” rispetto alle esigenze effettive dei nostri target. Penso a formule come quella delle convention serali, dei road show, che magari si allontanano dal tradizionale modello del B2B, ma hanno una efficacia maggiore rispetto alle fiere nel creare occasioni di dialogo e confronto diretto con il nostro target. Il quale, in questo modo, non è necessariamente costretto a venirci a cercare nelle varie manifestazioni, per conoscere i nostri prodotti e servizi, perché siamo noi ad andare da lui, a raggiungerlo direttamente nel suo luogo di lavoro». Lasciati guidare da DAYCO Entra nel mondo Dayco: giochi, mini-corsi e tanti gadgets per mettere in moto la tua passione. Chiavi dinamometriche, tute da meccanico, Tool 6 Dayco, chiavette USB. Sono alcuni dei premi che Dayco ha voluto mettere in palio per il lancio del nuovo gioco virtuale “Metti in gioco la tua abilità”, presto in linea sul nostro sito. Come si vince? Basta rispondere in modo corretto, il più rapidamente possibile, a cinque semplici domande sul mondo Dayco. 8 POWER WORLD Ma poiché l’importante è partecipare, anche chi si troverà a dare qualche risposta sbagliata non rimarrà a mani vuote… I primi giocatori potranno cimentarsi col “percorso a premi” virtuale in anteprima durante la prossima fiera Autopromotec di Bologna. Dayco ti aspetta: un appuntamento unico per incontrarsi, informarsi e divertirsi insieme. Fiera di Bologna 25 - 29 maggio 2011 Prodotti Gamma e qualità per i professionisti della riparazione Allineamento di prodotto, potenziamento della gamma asiatica e allargamento dell’offerta pompe HD. Il tutto mentre cresce, soprattutto in Europa, la “cultura del kit” e sempre più si afferma, a tutti i livelli, il concetto fondamentale di transmission system. Corrado Bisegna, product manager Dayco, illustra le principali innovazioni tecniche e produttive. E annuncia una novità: il catalogo Agri eggere le esigenze del mercato. Rispondere nel modo più veloce possibile. A volte persino anticiparle. Sono i pilastri dell’attività di product management nell’universo Dayco. E oggi accanto a questa missione di “ascolto” del mercato, si affianca, potenziandola e differenziandola, l’obiettivo primario dell’integrazione, di prodotto e di processo, parola d’ordine dell’attuale fase di espansione di Dayco su nuove aree commerciali e produttive. La sinergia tra le diverse aree della gestione prodotto, del resto, è da sempre una direttiva primaria di questo settore, ma oggi, di fronte alla duplice sfida del mercato asiatico e di quello sudamericano, la creazione di un unico sistema integrato diventa addirittura cruciale. Com’è ovvio, infatti, la diffusione delle diverse linee prodotto nei vari contesti segue necessariamente dei tempi diversi – il mercato asiatico, ad esempio, al momento riguarda solo le cinghie, i componenti rigidi verranno più avanti. Ma proprio per questo è importante in questa fase procedere a un sistematico allineamento dei prodotti, ovvero assicurare “a monte”, per ciascuna linea, uno stesso sistema di codifica, da gestire poi secondo le diverse esigenze e tempistiche dei singoli mercati. L ALLINEARE I PRODOTTI, DIFFERENZIARE I MERCATI È quello che tecnicamente viene detto 10 POWER WORLD “allineamento del prodotto”, e in Sud America è già iniziato. «Si tratta sostanzialmente di rilevare la coesistenza dello stesso item su mercati diversi e verificarne il codice, che al momento risulta differente per ogni macroarea – spiega Corrado Bisegna, Product Manager Dayco -. L’obiettivo è di fare in modo che le parti comuni, quelle cioè riguardanti le vetture che girano sia in Europa che in Sud America e in Asia, siano nel prossimo futuro riconducibili a uno stesso codice, dunque gestibili dalle varie business unit attraverso il medesimo database di gestione. Questo pur garantendo la specificità dei mercati, che “a valle” rimangono distinti». A questo scopo verrà preso come riferimento il sistema di codifica europeo, che di fatto permetterà a Dayco di “coprire” con lo stesso “sguardo” circa tre quarti del mercato mondiale. Soprattutto, sarà possibile “anticipare” l’in- tegrazione dei nuovi prodotti, che una volta terminato e implementato il sistema, verranno da subito inseriti nei vari cataloghi Dayco con lo stesso codice, con grandi vantaggi in termini di velocità di “risposta” al mercato. «È chiaro - precisa Bisegna - che questo richiederà un certo tempo di adattamento da parte del cliente. Starà poi alle unit delle varie aree affiancarlo in questa fase di passaggio, aiutandolo ad “abituarsi” alla nuova codifica». POMPE HD: ANTICIPARE I BISOGNI DEL MERCATO In questo quadro generale di integrazione e globalizzazione si inseriscono poi le singole azioni per linea di prodotto. Tra queste, colpisce l’attenzione crescente data alla gamma pompe acqua, da poco inserite anche nel catalogo HD ( veicoli Industriali). «Una decisione - spiega Corrado Bisegna - motivata dalla posizione di leadership che Dayco già occupa nel segmento HD per quanto riguarda cinghie e tenditori. Ci è sembrato ovvio, quindi, completare l’offerta con le pompe acqua». La pompa acqua d’altra parte richiede di essere sostituita più o meno con la stessa frequenza degli altri componenti. «In un’ottica di sistema – prosegue Bisegna – la pompa è da considerarsi un organo di trasmissione esattamente come gli altri, dunque ugualmente soggetto a stress da accelerazione, da dilatazione termica, da polveri ecc.». Ne consegue che in caso di rottura, il cedimento della pompa può portare a coinvolgere l’intero sistema: di qui l’importanza della manutenzione preventiva. Prodotti PRODUTTORI DI SISTEMI Potenziando l’offerta di pompe acqua, sia in componente sciolto (HD) sia all’interno dei kit ( Auto), si vuole andare a coprire l’idea di transmission system nella sua interezza e dare al cliente la possibilità di operare, se lo desidera, una sostituzione completa. Con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di sicurezza e qualità. Non si tratta infatti – è bene sottolinearlo – di pompe “ricondizionate”, ma di prodotti nuovi, realizzati da fornitori selezionatissimi e dunque dotati di garanzia Dayco. Al momento sono circa 70 le pompe HD ed oltre 100 quelle Auto disponibili in catalogo, ma il range si allarga costantemente, con l’obiettivo di arrivare a coprire circa il 70-80% del mercato. Nell’ambito del mercato HD, Dayco svolge il ruolo di pilota, grazie anche alla positiva esperienza già fatta nel mondo dell’auto, in cui la “cultura del kit” si diffonde sempre più, insieme all’importanza della manutenzione preventiva, che nel caso dei mezzi di lavoro è particolarmente importante: «Un tir che resta fermo, infatti, ma anche un pullman ad esempio, producono notevoli inconvenienti, anche dal punto di vista economico. Prevenire questa eventualità, dando al cliente la possibilità di reperire direttamente da Dayco un prodotto garantito e selezionato, ci è sembrato un servizio nuovo e importante». Se poi si considera che alla produzione del pezzo si affianca la presenza di una fitta rete di magazzini periferici, sia in Europa che nelle altre aree, diventa possibile davvero rispondere alle richieste in tempi brevissimi, riducendo ulteriormente le eventuali spese dovute al blocco del mezzo. Il risparmio in termini di tempo è dunque evidente, ma anche il lavoro in officina viene molto facilitato: il riparatore infatti non deve andare a cercare il prodotto più adatto, ma ha già sul catalogo, per ogni modello, un vero e proprio “paniere” di prodotti specifici per quel dato veicolo, l’offerta completa. KIT E COMPONENTI: UN’INFINITÀ DI SOLUZIONI La “forza” competitiva di Dayco, del resto, sta nella scelta anticipatrice di presentarsi prima di tutto come produttore di sistemi, non solo di singoli componenti. Interviene ancora Bisegna: «È anche questo che ci differenzia dal semplice commerciante: dietro a ogni prodotto c’è la volontà di semplificare la vita al cliente e dunque uno studio approfondito di esigenze, necessità, sulla base delle quali “tagliare” la propria offerta». Una scelta di posizionamento e servizio perfettamente in linea col concetto di transmission system, che parte dall’idea che la trasmissione, per funzionare al meglio, va considerata in un’ottica di sistema, appunto. È su questo che si basa del resto tutta l’offerta dei kit: anticipare il più possibile i bisogni del cliente, dargli, in un’unica soluzione, tutto quello che può servirgli per risolvere una specifica situazione di riparazione – dalla vite, alla cinghia, alla rondella – evitando spostamenti, ricerche, dispersione di tempo ed energie. «Aggiungendo, in più, la qualità che Dayco garantisce con un rigore non sempre presente in altre offerte analoghe e una attenta razionalizzazione sia del contenuto del kit che della presentazione e del packaging, anch’esso studiato in modo da essere il più possibile funzionale e ordinato». In questo senso sono stati pensati kit di diversa “taglia”: dal pacchetto semplice, comprensivo di cinghia e tenditore, a quello completo, che include appunto anche la pompa acqua. Anche se il consiglio è comunque sempre di operare la sostituzione completa, si vuole comunque dare al cliente la possibilità di scegliere il grado di intervento effettivamente necessario. «L’obiettivo infatti è sempre quello di dare al cliente esattamente quello di cui ha bisogno, di montare esattamente quello che serve per ogni situazione. È questo che vuole essere il catalogo: un’offerta di soluzioni, un’infinità di soluzioni». Questo è possibile grazie a una gamma di prodotto estremamente vasta, che nel caso dell’Europa arriva attualmente a coprire circa il 97% del parco circolante. Stando all’aumento delle vendite dei kit, comunque, il cliente ha ben percepito il messaggio: meglio pensare in ottica di sistema, che di singolo componente. DAL CLIENTE AL PRODUTTORE E RITORNO Ma come nasce questo lavoro di “anticipazione” dei bisogni del cliente? In che modo Dayco riesce a “intercettare” le necessità del mercato, interpretarle e infine tradurle in singoli progetti di prodotto? Un ruolo cruciale, in questo processo, lo svolge la comunicazione interna, che grazie al continuo interscambio tra aree e dipartimenti riesce a trasmettere alle diverse sezioni tutte le informazioni e gli stimoli “raccolti” sul campo dal trade, dialogando e confrontandosi con i clienti. Particolarmente importante in questo senso è il ruolo del tecnico che riesce a raccogliere e interpretare al meglio queste informazioni e a portarle in azienda. C’è poi un canale eminentemente tecnico, costituito dalle informative inviate dalle reti ufficiali di assistenza supportato anche dai servizi di fornitura esterna di informazioni e analisi sul mercato, grazie agli studi di settore. «Indicazioni cruciali ci arrivano infine dai nostri stessi reparti, in particolare dall’ R&D, che attraverso il testing e il contatto diretto con le case costruttrici riescono a garantire MAGGIO 2011 11 Prodotti POMPE ACQUA: FUNZIONAMENTO La pompa acqua impiegata sui motori degli autoveicoli è normalmente di tipo centrifugo ed è comunemente composta da una girante, che può essere in metallo o in materiale termoplastico, il cui compito è garantire il movimento forzato e sotto pressione del liquido refrigerante - una miscela composta da acqua ed antigelo che assicura un elevato punto di ebollizione - all’interno del circuito di raffreddamento del motore. La girante è mossa da una puleggia, cui è collegata tramite un alberino rigido che gira su cuscinetti, solitamente azionata a sua volta dalla cinghia di distribuzione. Lo scopo della pompa è quello di concorrere a smaltire il calore creato dal funzionamento del motore e a mantenerne il regime termico all’interno del range previsto dai progettisti, contribuendo così al suo corretto funzionamento, limitando le perdite di potenza, riducendo i consumi e l’inquinamento. e comunicare i continui miglioramenti di prodotto». IL NUOVO CATALOGO: PIÙ RICCO, PIÙ FUNZIONALE È sulla base di tutte queste informazioni che è stato ideato e costruito il nuovo catalogo Auto, edizione 2012. Più ricco, più funzionale, ancora più facilmente fruibile. A differenza del passato, ad esempio, sarà possibile verificare la generazione di ogni vettura e ricercare il componente corrispondente. Nel complesso, il volume dei codici indicizzati è passato da 3000 a 3400. Aumenta, come si è visto, la percentuale di presenza dei kit, diventata di fatto la linea di prodotto più importante, e in generale il numero delle applicazioni, in particolar modo per quanto riguarda quelle asiatiche, provenienti principal- 12 POWER WORLD mente da Giappone e Corea e sempre più diffuse anche sul mercato europeo. Un passo importante verso il completamento dell’offerta di gamma, che comunque già raggiunge il 97% e copre tutte le case produttrici mondiali. Come chiarisce Bisegna, infatti, «il completamento procede ormai per saturazione di piccolissime “isole” scoperte. In generale, comunque, si parte dalla cinghia per poi aggiungere il tenditore e infine il kit». Il catalogo è comunque un prodotto in continua implementazione, che si propone di “fotografare” l’insieme del mercato in un dato momento, ma anche di includere i nuovi prodotti man mano che diverse vetture appaiono sul mercato. Oltre all’aumento quantitativo della gamma, tuttavia, un buon catalogo richiede anche una valutazione qualitativa dei vari mercati. Così ad esempio il catalogo HD comprende – primi in Europa per questo prodotto – un certo numero di applicazioni per mezzi pesanti di produzione americana, inserite in risposta a specifiche indicazioni di mercato, provenienti soprattutto dai paesi dell’Est. Va poi considerato ad esempio che nel caso europeo tra i tre principali mercati – Francia, Italia e Spagna – quest’ultimo presenta una crescente diffusione della gamma asiatica. Dalle analisi più recenti le vetture asiatiche rappresentano circa il 15% del parco circolante europeo e su questa quota Dayco continua a garantire tra l’80 e il 90% di copertura. Nel catalogo Scooter, invece, c’è stato un incremento di circa 150 nuove Prodotti ALLA SCOPERTA DEL MONDO AGRICOLO applicazioni, per venire incontro a una richiesta sempre crescente, in particolare per quanto riguarda le cinghie in kevlar, in grado di garantire massima trasmissione di potenza del motore e minimizzare gli slittamenti, anche in condizione di stress elevato. STRUMENTI PER TUTTE LE ESIGENZE La volontà di affiancare e aiutare il più possibile il cliente finale nell’intervento diretto sul motore è del resto da sempre uno dei cardini del servizio Dayco Aftermarket. È in questa prospettiva ad esempio che è nata e si sta sviluppando sempre più l’offerta di utensili Dayco. Si tratta di una serie di attrezzi necessari al montaggio di prodotti con specificità di sostituzione, come le ruote libere alternatore la cui sostituzione può essere effettuata grazie a speciali chiavi (Tool 4, Tool5 e Tool 7: il set completo di chiavi). La gamma dei TOOLS Dayco prevede anche una serie di attrezzi per facilitare l’installazione delle cinghie elastiche. Queste chiavi sono presenti come prodotti “usa e getta” all’interno dei kit cinghie elastiche PVE001 e PVE002, specifici per applicazioni Ford; mentre per tutte le altre applicazioni Dayco prevede un Kit universale di attrezzi (Tool6) di facile e immediato utilizzo. Dayco propone infine un sofisticato strumento, il tensiometer, per l’autoverifica della corretta installazione delle cinghie di distribuzione. Il tensiometer con l’ausilio di software computerizzato verifica la corretta tensione della cinghia; importante parametro da rispettare per garantire i chilometraggi previsti dalle case costruttrici. La disponibilità dei Tools dimostra quanto Dayco guardi non solo alla qualità del prodotto, ma anche alla semplicità del suo utilizzo, facilitando così l’attività di riparazione dell’ autoriparatore. Da qualche tempo, inoltre, nel mondo Dayco si sta lavorando per la messa a punto di un catalogo per una nuova linea di prodotto, dedicata alle macchine agricole: un mondo molto più complesso di quanto si creda, che va dal piccolo tagliaerba fino all’enorme mietitrebbia, con sistemi che in certi casi includono decine di cinghie. «In molti casi, tuttavia, queste macchine installano motori identici a quelli montati sulla linea HD. Il focus Dayco sarà comunque quello del trattore, comprendendo un range che va da 70 a 390 cavalli», precisa Bisegna. Quello delle macchine agricole, del resto, è un tipico mercato di nicchia, estremamente circoscritto: circa 8 milioni di mezzi in tutta Europa, peraltro molto frammentati in una quantità enorme di modelli: dai trattori specialistici a quelli in versione cingolata, a doppia trazione, quelli specifici per i frutteti e così via. Ed è anche molto peculiare dal punto di vista competitivo, sostanzialmente controllato da pochi grandi gruppi produttori, a partire da New Holland, che per esempio monta soprattutto motori Iveco, e che solitamente forniscono direttamente anche i ricambi. «In questo senso, con questa nuova linea Dayco sarà tra i primi player del settore a proporre una gamma di prodotto specifica Aftermarket per i trattori. Va inoltre tenuto presente che un mezzo agricolo ha un ciclo di vita estremamente lungo, è pensato per durare per molti decenni, e questo rappresenta, per il ricambista, allo stesso tempo un vantaggio e un svantaggio: «Da un lato, infatti, chi acquista una macchina agricola ha tutto l’interesse a operare una manutenzione costante, accurata e preventiva. Anche se vengono usati solo per alcuni mesi l’anno, infatti, queste macchine lavorano in condizioni estreme, magari sotto la pioggia o su terreni accidentati, che stressano fortemente i componenti di trasmissione. Dall’altro, però, il tipo di attività fa sì che spesso sia lo stesso utente del mezzo a operare le sostituzioni, venendo così a mancare la mediazione del meccanico». Il catalogo, in questo senso, vuole offrire al cliente finale la possibilità di scegliere autonomamente il pezzo di ricambio, in linea con la tendenza ancora “artigianale” che caratterizza la manutenzione in questo settore. MAGGIO 2011 13 Zoom Zoom su Cina e Brasile Scenari diversi, stessa sfida e passione. La strategia di espansione di Dayco in Oriente e America Latina segna un’ulteriore tappa. Riccardo Bosco, vicepresidente Asia, spiega perché, lavorando in contesti così diversi, la conoscenza del mercato è fondamentale GUARDANDO ALL’ORIENTE Far East e Sud America. Sono le due “nuove frontiere” verso le quali Dayco sta investendo con sempre più decisione, elaborando strategie mirate, sia organizzative che produttive. E individuando, per ciascuna delle due macroaree, un mercato di punta su cui investire in questa prima fase: la Cina per l’Estremo Oriente, il Brasile per l’America Latina. La Cina, per le maggiori differenze culturali rispetto all’Europa e l’altissimo tasso di sviluppo del mercato, rappresenta in questo senso una sfida particolarmente stimolante, a cui nei prossimi anni verranno dedicate molte risorse, sia economiche che umane. «Lo scopo – spiega Riccardo Bosco, Vice President – General Manager Asia – è di garantire sia la capacità produttiva sufficiente a coprire il mercato, sia l’organizzazione per il settore Aftermarket ed eventualmente, da lì, andare a servire anche altri mercati della regione. Del resto – aggiunge – ormai Dayco può contare su una tale presenza e capacità di integrazione da poter instaurare tra i mercati uno scambio continuo, di prodotto e di informazioni». AVVENTURA CINESE Prosegue, quindi, la graduale “conquista” del mercato cinese. «E’ appena stata avviata la produzione nello stabilimento di Shanghai delle cinghie di distribuzione e accessorie, con la prospettiva di un progressivo allargamento di gamma e di prodotti», spiega Bosco. «Si è già iniziata a costruire un’organizzazione commerciale 14 POWER WORLD e logistica locale, e nel giro di pochi mesi verrà messo a punto anche un servizio completo di customer service». La distribuzione invece è stata affidata a distributori selezionati in base alla professionalità ed alla localizzazione geografica in modo da assicurare la copertura del territorio ed il migliore servizio a ricambisti e officine. «L’obiettivo infatti è di distribuire il prodotto Dayco in tutte le provincie cinesi, con priorità a quelle aree di maggiore potenziale». Il mercato cinese, del resto, è al momento senza dubbio il più significativo dell’intera area asiatica. Il parco circolante si sviluppa a ritmi eccezionali: al momento ha superato i 50 milioni di veicoli leggeri circolanti, ed i 13 milioni di immatricolazioni nell’anno 2010. «Per intenderci – sottolinea Bosco – all’incirca pari a quelle effettuate in tutta l’Europa dei 25 paesi nello stesso periodo». Il parco veicoli, inoltre, ringiovanisce, si diversifica e modernizza: aumentano le rottamazioni e la presenza di brand internazionali (basti pensare che il leader, al momento, è Volkswagen). UNA CRESCITA VERTIGINOSA Ogni espansione richiede di percorrere una serie di tappe, tutte delicate e importanti. Così è chiaro che “l’avventura cinese” è rivolta sia al Primo Impianto che all’Aftermarket «La prospettiva è di acquisire una posizione rilevante nell’Aftermarket e nel Primo Impianto nel giro di circa 3 anni, quando, con questi ritmi di crescita, il parco potrebbe arrivare a 90 milioni di veicoli», precisa Bosco. La composizione del parco circolante, peraltro, richiede di muoversi su due fronti: da un lato infatti la presenza in Cina dei maggiori produttori mondiali permette all’azienda di “esportare” in Asia tecnologia e rapporti di fornitura preesistenti; dall’altro, tuttavia, occorre elaborare strategie specifiche per acquisire il più possibile rapporti con le case automobilistiche locali. Senza dimenticare un altro mercato in rapido sviluppo dell’area, quello indiano, con i suoi 1,8 milioni di veicoli immatricolati per anno: pochi rispetto alla Cina, ma comunque molti per la realtà indiana e significativi rispetto alla media dei paesi europei. Sarà proprio l’India il prossimo passo, seguito in prospettiva da altri mercati dell’area Asia quali Taiwan, Corea del Sud, Filippine, Malesia. ESPORTARE KNOW-HOW Ma come avviene concretamente questa “esportazione” di esperienze e knowhow? Come spiega ancora Bosco, «a essere trasferito è sostanzialmente lo standard Dayco elaborato in Europa: per l’Aftermarket c’è ad esempio un Zoom database unico da cui attingere le informazioni necessarie per un dato mercato, che poi vengono adattate e localizzate. Ma questo vale anche per le strategie logistiche e commerciali in senso stretto». La Cina sotto questo aspetto richiede ovviamente, rispetto ad esempio ai mercati del Sud America, un maggiore lavoro di adattamento: oltre ai modelli europei, esistono infatti applicazioni esclusive di questo mercato, che vanno ovviamente incluse nell’offerta e nel catalogo specifico per quest’area. E se per ora la gamma riguarda soprattutto i componenti flessibili, è chiaro che si andrà allargando sempre più. «È ancora decisamente presto, ad esempio, per diffondere la cultura del kit, il consumatore è ancora molto attento al costo dell’intervento, ma il diffondersi di veicoli ad alto contenuto tecnologico ci fa credere che a poco a poco si diffonderà una “cultura della riparazione” più evoluta e simile a quella Europea – sottolinea Bosco –. Anche in Europa quindici anni fa nessuno voleva il kit, ora nella gran parte dei mercati è il prodotto più venduto». OBIETTIVO VISIBILITÀ Molto importante è stata, sotto l’aspetto commerciale e di comunicazione, la partecipazione lo scorso Dicembre all’Automechanika di Shanghai, la prima presenza della “nuova era” Dayco. «L’evento sembra aver efficacemente mutuato la formula tedesca, che si è tradotta in una migliore organizzazione ed efficacia dell’ esposizione», racconta Bosco. E prosegue: «La presenza di Dayco in questo contesto è stata un segnale forte. Non si tratta solo di visibilità, di avere uno stand, presentare catalogo e prodotti, ma di potersi presentare con una struttura e un management quasi integralmente cinese, selezionato sul luogo. Dare insomma ai potenziali clienti la possibilità di percepire concretamente la nostra presenza su questo mercato». L’interesse dei visitatori ha confermato comunque che il marchio ha un buon posizionamento e che il cliente riconosce e apprezza la qualità garantita da Dayco. In attesa della prossima edizione di Automechanika, ad aprile 2011 Dayco ha partecipato a Shanghai all’ AutoShow China : «Un evento, questo, di valore internazionale dedicato principalmente all’auto, con un’ampia area dedicata all’Aftermarket, dove è davvero possibile toccare con mano la mole attuale di investimenti fatti da tutte le case automobilistiche. Ed è importante che, accanto al produttore, il cliente veda anche Dayco, individuandoci subito come fornitori di Primo Impianto e protagonisti dell’Aftermarket ». Dayco parteciperà inoltre ad una serie di fiere locali, a livello regionale e provinciale, nel senso ovviamente della Provincia Cinese, in collaborazione con i distributori locali, rivolte come avviene in Europa soprattutto al consumatore finale, il meccanico. Bisogna considerare, però, che il modello commerciale in Cina è estremamente diverso: «I rivenditori di ricambi – spiega Bosco – sono usualmente concentrati in grandi complessi organizzati, gli autocenter, dove sono presenti fianco a fianco tutti i marchi del settore. Il cliente in altri termini vuole poter scegliere tra Dove il sole non tramonta: Dayco sponsor nel Rally Svedese Il mese di luglio, in Svezia, è un momento speciale: le giornate sono lunghissime e il buio della notte dura solo poche ore. Per questo, luglio è anche il mese preferito dagli svedesi per godersi le proprie vacanze. È in questo periodo che si tiene anche il Midnattsolsrallyt, il “rally di mezza estate”, l’appuntamento più importante nell’ambito del tradizionale Torneo Svedese di Rally, una delle gare automobilistiche più seguite e amate dal Paese. Quest’anno, ad assistere alla gara principale, ci sarà anche Dayco, che ha voluto fare da sponsor a uno dei concorrenti, il team PAS Motorsport. Il pilota Per-Arne Sjöstedt e il co-pilota Robin Sjöstedt gareggeranno a bordo di una splendida vettura d’epoca: una Saab 96 Two-Stroke del 1964. Una scelta in perfetta sintonia con lo spirito “storico” della gara, che si conclude non a caso presso il Museo Saab di Trollhättan, luogo di nascita delle vetture Saab. un gran numero di alternative». Cambia quindi sensibilmente anche la strategia di marketing, che deve puntare prima di tutto su una maggiore visibilità, nel senso materiale del termine: «Insegne luminose, poster, vetrine curatissime. Insomma – conclude Bosco – un modello competitivo, comunicativo e persino “estetico” del tutto diverso». Un grande passo in avanti: il magazzino in Germania Sono bastati pochi mesi di attività per avere la conferma che la recente apertura del magazzino di Neunkirchen in Germania (di cui abbiamo dato notizia nel numero precedente) è stata una scelta strategica vincente. Se infatti l’obiettivo primario di Dayco è di essere sempre più vicini al cliente, la nuova struttura permette di farlo nel modo migliore. La presenza di una base logistica in Germania consente infatti prima di tutto di lavorare con clienti del secondo livello di distribuzione a livello nazionale, realizzando anche, all’occorrenza, spedizioni urgenti “innight”. Inoltre la posizione favorevole del magazzino – al centro dell’Europa continentale – riduce di molto i tempi di trasporto per le spedizioni verso i paesi confinanti, che vengono così serviti direttamente da Neunkirchen. Col nuovo anno, grazie alla forte crescita nell’anno passato, la struttura tedesca è entrata nella seconda fase di sviluppo, con circa 500 nuove ubicazioni. L’obiettivo per quest’anno è di ottimizzare i processi e proseguire la pianificazione, in modo da garantire al cliente un livello di servizio sempre migliore, rafforzando ulteriormente il marchio Dayco nell’area del Centro e del Nord Europa. MAGGIO 2011 15 Zoom Dayco Brasile inaugura il primo impianto per l’organizzazione Aftermarket in Sud America D ue le importanti novità in Sud America: il nuovo impianto a San Paolo e l’apertura dell’ headquarter Aftermarket. Con l’inaugurazione dell’impianto di San Paolo, Dayco celebra l’apertura del suo secondo stabilimento in Brasile in meno di tre mesi. Come lo stabilimento di Minas Gerais, che ha iniziato le operazioni lo scorso Novembre, producendo tenditori, pulegge e damper, anche il nuovo stabilimento Dayco, sito a San Paolo nelle vicinanza di Mooca, sarà dedicato ai componenti rigidi. Secondo il Vice President, General 16 POWER WORLD Manager South America, Ronaldo Teffeha, «l’obiettivo del gruppo è di investire ancora di più nel paese. E l’inaugurazione di questa produzione industriale è la conferma del lavoro compiuto dal nostro team». Con il nuovo sito Aftermarket, Dayco intende riunire e coordinare tutte le principali attività dell’intero Sud America ottimizzando i tempi di reazione al mercato. Nato appositamente per servire i nuovi mercati, lo spazio della nuova struttura permette già di pensare ad ulteriori ambiziose espansioni nel prossimo futuro. «All’inizio andremo a coprire il mercato del ricambio dell’area brasiliana. La seconda fase sarà nel mercato sudamericano ed in una terza fase quello europeo», precisa Ronaldo Teffeha. Il primo step della produzione brasiliana sarà insomma destinato al mercato locale, per poi allargarsi ad altri mercati. L’obiettivo è di mettere a punto capacità produttive così flessibili da potersi adattare a richieste specifiche anche molto diverse, garantendo al contempo lo stesso livello di servizio, di qualità e dunque anche di soddisfazione del cliente in termini di prodotto. D. Martinez, President EU/SAO/Asia Zoom R. Teffeha, Vice President, General Manager South America J. Orchard, CO-CEO MarK IV MAGGIO 2011 17 R&D - Ricerca e Sviluppo R&D per l’Aftermarket Progetti Speciali Il know-how è un valore prezioso per ogni azienda. Tanto più per chi, come Dayco, investe costantemente in innovazione di processo e prodotto. a qualche mese è iniziata la collaborazione con l’ente Ricerca e Sviluppo per alcuni progetti speciali dedicati all’ Aftermarket. Una decisione che nasce da una convinzione ben precisa, ovvero che un’azienda worldwide come Dayco, attiva in un settore ad alto impatto tecnologico, debba continuare a riservare alla ricerca e all’innovazione nel comparto replacement la stessa attenzione riservata al Primo Impianto. L’obiettivo è garantire al cliente finale massima qualità di prodotto, massima semplicità di montaggio e la massima informazione a supporto del professionista della riparazione. Importante soprattutto per rispondere al ricambio dei veicoli più datati, in particolare nei mercati emergenti. L’automobile, infatti, non è una commodity, ma un investimento. Occorre quindi sviluppare tecnologie adeguate perché tale investimento si mantenga nel tempo. Lavorando in sinergia con il Primo Impianto è possibile sviluppare progetti in collaborazione, dunque a diretto contatto con le case di produzione, operando di fatto una significativa inversione di tendenza: non è infatti solo la casa produttrice a porsi il problema del rapporto col cliente, ma è la stessa Dayco a completare il prodotto OE con il know how necessario per il professionista della riparazione in un mercato sempre più rilevante. D 18 POWER WORLD Si tratta insomma di coniugare innovazione e flessibilità. La strategia di espansione prevede sostanzialmente due “tappe”: In primo luogo, occorre focalizzare con precisione i singoli mercati e le loro esigenze; e successivamente, in base a quest’analisi, valutare quali, tra le best practices già sviluppate nel primo impianto, possono essere condivise col nuovo settore e adattate al nuovo contesto. Dayco ha sviluppato molte attività nell’R&D. Si tratta ora di selezionare le migliori esperienze e utilizzarle nel modo più fruttuoso nei diversi mercati. Ma questo può avvenire solo dopo averne compreso a fondo i bisogni. Per questo abbiamo condotto analisi approfondite nei mercati di interesse, evidenziando con chiarezza quali sono le aspettative dei clienti per le varie applicazioni. L’obiettivo è di offrire la massima qualità, durata ed efficienza. Con la nostra esperienza, il nostro know-how e le nostre competenze tecniche, siamo nella condizione ideale per poterlo fare, per esportare questa tecnologia in nuovi contesti, che si tratti di paesi emergenti o di mercati maturi. In questo quadro generale, si inseriscono poi alcuni progetti specifici. Per ogni linea di prodotto sono state fissate delle priorità che, ovviamente, dipendono dalle scelte di investimento. Le prime decisioni hanno riguardato la linea Raw Edge: per questo prodotto sono previsti investimenti in nuove strutture con utilizzo e potenziamento di risorse già presenti. Nel caso delle Poli-V, delle cinghie di distribuzione e dei tenditori sono in corso nuovi investimenti nell’area asiatica - Cina, India - ed in quella sudamericana, Brasile in particolare. APPUNTAMENTO A BOLOGNA Anche quest’anno, Dayco sarà presente in prima fila all’Autopromotec di Bologna, il più importante evento italiano del settore. L’appuntamento fieristico rappresenta infatti senza dubbio una preziosa occasione di contatto e dialogo diretto con i meccanici, i destinatari finali dell’offerta Dayco. Un’offerta che sempre più si arricchisce, affiancando alla già ampia gamma di prodotti un ventaglio crescente di servizi, sia face to face che attraverso gli strumenti informatici. In evidenza, in particolare, il progetto Long Life +1, lanciato da pochi mesi e già premiato da ottimi risultati. Disponibili anche i nuovi cataloghi auto e scooter, recentemente sottoposti a restyling grafico e arricchimento di contenuti. Due i focus previsti per questa edizione: all’interno del padiglione ospitante, come di consueto sarà allestito lo stand Dayco, dove oltre a ricevere tutte le informazioni tecniche e commerciali, i visitatori potranno visionare i prodotti, ricevere gadget e misurarsi in anteprima un utile e divertente gioco interattivo, che a breve sarà possibile fruire anche dal sito. Sempre nell’ottica di un crescente orientamento all’utente e alla formazione, lo stand verrà inoltre adattato a “mini-aula”, per organizzare brevi esempi di corsi, seminari, rendezvous individuali o di gruppo con i clienti. All’esterno del padiglione, invece, verrà allestito uno spazio di esposizione temporanea, che permetterà a tutti di ammirare da vicino un magnifica autovettura da corsa: una Lancia Martini 037, modello storico da rally degli anni Ottanta. MAGGIO 2011 19 Focus Autopromotec 20 POWER WORLD Focus Autopromotec MAGGIO 2011 21 Dal distributore al meccanico Tecnici e meccanici, sia autorizzati che indipendenti. Accanto a questi il segmento dei ricambisti e dei componentisti. A cui si aggiungono un certo numero di piattaforme distributive. Una filiera complessa, quella italiana, che richiede una particolare cura e attenzione. In particolare, come spiega Diego Grigoletto, nello sviluppo di servizi sempre più user-oriented e mezzi di aggiornamento in tempo reale n Italia, nell’ambito dell’Aftermarket, la crisi si è sentita poco, se non come una certa tensione nei pagamenti e alcune criticità, peraltro fisiologiche. Possiamo quindi dire di aver ottenuto e confermato risultati considerevoli in termini di mercato. E nonostante ciò, l’Italia rimane un mercato particolarmente complicato per l’Aftermarket. Più complicato di quanto possa apparire a prima vista. Ma per questo anche più stimolante». Esordisce così Diego Grigoletto, Regional Sales Manager South Europe, per illustrare punti di forza, criticità e obiettivi dell’attività di Dayco nella Penisola. I UNO SCENARIO DIFFERENZIATO Confrontandolo infatti con quello spagnolo e francese, ad esempio, caratterizzati da 3-4 grandi raggruppamenti omogenei di rivenditori, che coprono la quasi totalità del mercato, con una quota del tutto marginale di rivenditori indipendenti, lo scenario italiano presenta una maggiore diversificazione. «La struttura distributiva è più polverizzata – chiarisce Grigoletto – e inoltre ci sono alcune differenze rilevanti tra Nord, Centro e Sud Italia. Di conseguenza occorre mettere in campo diverse tipologie di rapporto e di contatto tra azienda e rivenditore ». Si tratta comunque di un bacino commerciale piuttosto grande: il segmento dei tecnici e meccanici, inclusi carrozzieri ed elettrauto conta circa 35-40 mila operatori diretti, suddivisi grossomodo in 3500 concessionari, 11 mila officine autorizzate e una grande fetta di operatori appunti definiti indipendenti. C’è poi il secondo livello, quello dei ricambisti, circa 4500. Al di sopra ci sono le piattaforme distributive, tendenzialmente regionali, qualcuna nazionale, che vanno dalle 270 alle 300 unità. Infine ci sono i componentisti. SERVIZIO A PIÙ LIVELLI L’organizzazione strutturale della distribuzione, quindi, è piuttosto omogenea. «A differenziarsi – precisa Grigoletto - sono piuttosto i comportamenti, le attitudini e le modalità di vendita. Alcuni distributori puntano soprattutto su strategie commerciali: promozioni, prezzi, incentivi alla vendita ecc.; altri affiancano a questi alcuni aspetti tecnici, puntando sulla maggiore offerta di servizi, dal corso all’assistenza telefonica fino alla fornitura di abbigliamento, oppure di sistemi per identificare prodotti, sistemi di tariffe». Una strategia, questa, adottata soprattutto dai ricambisti, per definizione più a stretto contatto con il meccanico, ma in qualche caso anche dalle piattaforme, organizzate in gruppi. Il motivo, come spiega Grigoletto, è che «affiancare a una proposta commerciale una proposta di servizi è estremamente oneroso per l’organizzazione distributiva. I costi fissi, iniziali e di gestione sono infatti piuttosto alti per le attività di servizio rivolte all’autoriparatore e dunque richiedono un fatturato di base piuttosto ampio o la possibilità di associarsi ad altri operatori di pari livello, creando appunto raggruppamenti». LA CATENA DISTRIBUTIVA Per aumentare la propria proposta, affiancando a quella commerciale anche un’offerta corposa di servizi, è necessario insomma poter contare su una base organizzata, un’infrastruttura solida. E in questo momento Dayco possiede senza dubbio tutte le “carte in regola” per alimentare questo tipo di strategia e per farlo in modo continuativo. «Non ha senso infatti offrire al cliente un corso una tantum, senza seguito. Diverso è se la formazione sul prodotto si inserisce in un programma coerente, tra un corso di elettronica e uno sul marketing o sulla “BER”». Dayco è in grado di garantire tutto questo al distributore, aiutandolo a offrire a sua volta al cliente finale questo valore aggiunto, sotto forma di un vero e proprio “pacchetto di servizi”. DISTRIBUZIONE DEI RUOLI Occorre fare arrivare il prodotto a destinazione sempre più rapidamente, compito ancora più difficile considerando che la gamma di vetture circolanti è oggi almeno sei volte più ampia di quella di dieci anni fa. Di conseguenza, occorre anche una attenta suddivisione dei ruoli, perché ogni attività oggi viene pressata e sollecitata al massimo. Quello che un tempo poteva essere demandato ai distributori, ovvero il completamento di gamma, oggi viene preso in carico da aziende come Dayco. «Nel nostro caso – racconta Grigoletto – si è iniziato alcuni anni fa con le parti flessibili, passando poi a completare la gamma delle cinghie e successivamente dei kit. L’obiettivo attuale è invece l’aggiornamento e completamento di gamma dei tenditori». In questo modo Dayco riesce a sgravare di alcuni oneri sia il distributore che l’operatore finale, assicurandosi anche un dialogo con più interlocutori per lo stesso sistema. «Se si rompe una cinghia e serve un supporto tecnico, ad esempio, anche se l’ha acquistata da un ricambista, il cliente può risalire la catena distributiva e rivolgersi direttamente a Dayco, che può fornirmi una conoscenza completa del sistema. Questa suddivisione di compiti semplifica la vita». AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE In linea con questa visione, uno degli obiettivi principali di quest’anno è di cercare di trasferire agli operatori tutte le informazioni tecniche che Dayco prepara e aggiorna ogni settimana. E questo in maniera sempre più omogenea ed estensiva, fino a coprire la totalità del mercato. I canali possono essere molti: è chiaro che le serate di formazione non sono sufficienti, perché possono coinvolgere un numero molto limitato di operatori e devono essere ripetute periodicamente per garantire l’aggiornamento. Nota ancora Grigoletto: «Lo strumento informatico in questo senso è l’ideale, perché consente l’aggiornamento in tempo reale e un’immediata disponibilità su tutto il territorio: penso a strumenti come i blog, i forum tra meccanici, oltre alla disponibilità di schede e informazioni tecniche da scaricare autonomamente dal sito e, in prospettiva, l’offerta di corsi da effettuare e seguire direttamente online». L’uso del web può inoltre aiutare a modificare alcune false percezioni, ad esempio sulla produzione di tendicinghia. Dayco detiene infatti la leadership nella produzione di tenditori automatici HD in Europa. Eppure su certi segmenti di clienti questo tipo di offerta continua a essere erroneamente associata ai produttori di cuscinetti. «La nostra sfida al momento è quindi di accreditarci anche sempre più come produttori di tendicinghia, di legare strettamente il nome di Dayco a questo prodotto, modificando l’errata percezione da parte del mercato. 24 POWER WORLD Il meccanico consiglia Quali sono le richieste più frequenti che vengono fatte all’autoriparatore? Quali i problemi che si presentano più spesso nel corso dell’attività e che tipo di strumenti sono più utili per risolverli? E soprattutto, perché scegliere Dayco? L’abbiamo chiesto a chi con queste domande si confronta ogni giorno Intervista al “meccanico Dayco” – Carmelo Purpura Da quanti anni ha aperto l’officina? Quella attuale da vent’anni ma prima ne gestivo un’altra, sempre qui a Pescara. volte non basta, perché i sistemi di montaggio sono diversi e i punti di riferimento non sempre ci sono. A volte, hai bisogno di usare attrezzi particolari. Da quanti tempo usa prodotti Dayco? Da molti anni. Non ricordo esattamente il numero, ma certamente molti. A questo scopo Dayco fornisce un kit di utensili specifici. Le sembra utile? Certamente aiuta, è una sicurezza in più. Che tipo di prodotti utilizza? Kit, soprattutto. A che serve ad esempio la chiave dinamometrica? Per i corretti serraggi delle viti dei tenditori, pulegge, e delle testate. Per quale motivo? Perché il kit garantisce di poter effettuare un lavoro sicuro, perché contiene tutti i componenti e permette di effettuare un servizio completo. E poi con il kit si riducono i tempi di montaggio avendo a disposizione tutti i corretti componenti della trasmissione. Un vantaggio, quindi, sia per il meccanico che per il cliente. All’incirca, quanti lavori sulla distribuzione si fanno in un mese? Direi da un minimo di tre a un massimo di sei. Una media di cinque al mese, quindi. Ma dipende molto dai periodi, da Gennaio a Febbraio per esempio si lavora meno. Che rischi ci sono a rimandare un lavoro di questo tipo? L’auto va lo stesso, ma a rischio e pericolo del cliente. Non tutti purtroppo comprendono che la manutenzione è importantissima ed è anche nostro compito promuoverla. Le è mai capitato che un cliente richieda una marca in particolare? Di solito chiedono l’originale. Io però faccio presente ai clienti che esistono prodotti di qualità equivalente, ne evidenzio le caratteristiche ed i dati tecnici. Che vantaggi dà a suo parere alle officine indipendenti la possibilità di offrire anche questi prodotti? È un’opportunità in più, perché permette di consigliare meglio il cliente, scegliendo tra diversi marchi e indirizzandoli verso un’ottima qualità, a un prezzo comunque favorevole. Le è capitato di dover ricorrere all’assistenza Dayco per alcuni lavori in particolare, magari per il montaggio? Io lavoro da trent’anni e l’esperienza aiuta certamente, ma a È possibile farne a meno? No. Perché se si va ad effettuare il serraggio di una testata, dove la guarnizione deve supportare un peso specifico, occorre applicare la corretta forza: se si stringe a mano non ci si rende conto se si sta applicando troppa o poca forza. Tornando ai servizi offerti da Dayco, complessivamente qual è la sua valutazione? Buona. Cosa pensa in particolare della possibilità di contattare direttamente il tecnico Aftermarket, in caso di dubbi o problemi tecnici? Per il momento non ne ho avuto bisogno, ma sicuramente in caso di necessità può essere utile poter sentire un tecnico specializzato. C’è un buon rapporto di collaborazione tra officine? Sì, almeno per quanto riguarda questa zona. C’è uno scambio di conoscenze. Capita ad esempio di avere dubbi sulla distribuzione, e allora può essere utile sentire un collega con il quale confrontarsi. Lei usa il computer nell’ambito della sua attività? Sì, ma ho installato da poco il computer in officina. Dayco ha attivato un’area del sito, il Garage Virtuale, dove iscrivendosi si può accedere a una serie di servizi, tra cui la diagnostica, le schede di layout e altri in corso di implementazione. Le sembra un’impostazione corretta? Senz’altro, mi pare giusto dedicare una sezione ai meccanici per consentirci di scaricare informazioni preziose per il nostro lavoro quotidiano. MAGGIO 2011 25 26 POWER WORLD Garage Il meccanico consiglia Intervista al “meccanico Dayco” – Alessandro Confalone Alessandro Confalone, titolare dell’officina omonima a San Giovanni Teatino (CH), è stato il primo ricambista Dayco a usufruire della promozione Long Life +1. Quando ha aperto la sua officina, nel 1998, aveva solo 21 anni ed era, sottolinea con un certo orgoglio, «il più giovane artigiano di Chieti». Gli abbiamo chiesto un’opinione sui prodotti e i servizi Dayco, alla luce della sua già lunga esperienza “sul campo”. Da quanti anni conosce e usa i prodotti Dayco? Fin dall’inizio della mia attività, dunque da circa 13 anni. Perché ha scelto di usare i prodotti Dayco? Perché per noi autoriparatori indipendenti montare ricambi Dayco permette di garantire prestazioni del tutto pari al Primo Impianto. Che vantaggi comporta poter dare questo servizio al cliente, per un’officina indipendente? Di certo la possibilità di consigliare ai miei clienti un prodotto di alta qualità, garantito per un ottimo risultato, permettendogli allo stesso tempo di risparmiare. In base alla sua esperienza, l’automobilista conosce le differenze tra i vari ricambi? Capita a volte che qualcuno chieda di installare una cinghia specifica, spesso proprio Dayco, ma in generale sta a noi meccanici di saper proporre il miglior prodotto. Anche perché è importante saper fidelizzare il cliente, dunque impostare un rapporto di fiducia attraverso la garanzia di qualità. Quali ragioni spingono secondo lei a richiedere un prodotto Dayco? Credo che la ragione sia proprio l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Come è venuto a conoscenza dell’iniziativa Long Life +1? Attraverso un cartoncino all’interno del kit, che segnalava la promozione in corso spiegando come usufruirne. È stato complicato ottenere l’estensione di garanzia? Niente affatto. Basta iscriversi all’area Garage del sito Dayco, dedicata a noi autoriparatori, e una volta entrati semplicemente trovare le applicazioni, passando per la pagina delle Technical Information, poi inserire i dati del cliente e stampare il certificato di garanzia. La procedura le è sembrata intuitiva oppure ha avuto bisogno delle istruzioni sul cartoncino o del video tutorial? No, è stato semplice. L’unica accortezza è quella di conservare la confezione per trascrivere il codice a barre. Il cliente ha apprezzato l’estensione di garanzia? È rimasto molto soddisfatto, non solo per l’addizionale di un anno, ma anche per la percezione dell’elevata qualità e performance del Kit installato. Suggerirebbe questa operazione ai suoi colleghi? Sì, soprattutto perché permette di informarsi sui dettagli dell’installazione e sulle attrezzature specifiche. Oggi, con i nuovi sistemi, se non si hanno le attrezzature idonee non si riesce a lavorare in modo efficace. Penso ad attrezzi come il tensiometro, la chiave dinamometrica, il kit universale. Conosceva già il Garage Virtuale? Sì, da circa un anno. In precedenza lavoravo con le USB Dayco, ma trovo questo sistema molto più semplice. Ne consiglierebbe l’uso ai suoi colleghi? Se sì perché? Lo consiglierei senz’altro. Sia prima di acquistare il prodotto sia al momento di installarlo. Anche di fronte a un lavoro urgente, infatti, vale sempre la pena prendersi qualche minuto di tempo per collegarsi, consultare le informazioni tecniche, le schede di montaggio, così come i codici dell’attrezzatura necessaria, soprattutto quando servono strumenti particolari. In che cosa soprattutto è utile poter accedere a queste informazioni? Se si vuole fare un buon lavoro, prima viene l’informazione, poi tutto il resto. Se si parte direttamente con l’acquisto, senza vedere la scheda tecnica e quindi magari senza conoscere le attrezzature idonee, si rischia di montare il prodotto non conforme, compromettendo tutta la procedura. Quanti lavori sulla distribuzione effettua mediamente in un mese? Circa 5 o 6. Dipende però dai periodi. Cosa pensa dell’offerta dei kit? Tende a consigliarla al cliente? Sì, esclusivamente kit Dayco, da quando esiste questa possibilità. Che vantaggi offre? Il kit rispecchia le raccomandazioni delle case costruttrici. L’automobilista si trova inizialmente ad affrontare una spesa maggiore, ma poi si rende conto che in questo modo si evitano ulteriori smontaggi, come la pompa acqua o i cuscinetti tenditori. Tutto ciò a suo stesso vantaggio. Si evita così di dover tornare in officina dopo pochi mesi, magari. Si evita anche di pagare due volte la manodopera. Oltre al prodotto, Dayco offre una serie di servizi di consulenza e supporto. Conosce ad esempio il numero verde? Lo conosco e l’ho usato più volte. L’ho scoperto tramite il mio lavoro, ma anche grazie al gruppo di tecnici, che mi hanno aiutato personalmente, più di una volta, a chiarire alcuni aspetti tecnici legati alla mia attività. Pur lavorando da parecchi anni, anagraficamente lei rappresenta il meccanico della nuova generazione. Quanto conta la capacità di usare strumenti elaborati come il tensiometro, la chiave dinamometrica, nell’innovare la figura professionale del riparatore? Molto. Basti pensare che per montare alcuni kit occorre saper operare anche un risettaggio elettronico, procedura importante anche per la diagnostica. Cosa consiglierebbe, in generale, ai suoi colleghi? Spesso mi capita di intervenire su un motore e scoprire che in precedenza sono stati cambiati solo alcuni componenti della trasmissione. Ciò significa ricominciare il lavoro dall’inizio, Il mio consiglio, quindi, è di seguire le raccomandazioni della casa costruttrice. A suo parere, quando si verifica un errore, in che percentuale la responsabilità dipende dal prodotto o dalla cattiva manutenzione? Direi che per quanto riguarda le autovetture di nuova generazione – quelle per intenderci che circolano da una decina di anni a questa parte, che poi sono quelle su cui lavoro principalmente – nel 90% dei casi si tratta o di cattiva manutenzione o di montaggio errato. Quanto conta, per lavorare al meglio, la possibilità di tenersi sempre aggiornati e di poter reperire informazioni il più possibile “al passo coi tempi”? Certamente l’aggiornamento è molto importante. Personalmente, ad esempio, lavoro consultando alcuni manuali, che ho reperito autonomamente, e il fatto che ora la Dayco fornisca lo stesso servizio attraverso il sito è senza dubbio un aiuto importante. Anche perché – come dicevo prima – quando una vettura arriva in officina per il controllo della distribuzione, prima di acquistare il prodotto bisogna consultare il libretto di circolazione e verificare di avere le attrezzature idonee. E in questo Dayco ha fatto un ottimo lavoro: vai sul sito, navighi attraverso poche pagine e verifichi la corrispondenza di codici e attrezzature. E il lavoro non può che guadagnarne, in termini di efficienza e di velocità. MAGGIO 2011 27 Garage Il web, una porta sul mondo L’area web-garage compie un anno, con un numero di registrazioni quasi raddoppiato. L’archivio di schede informative cresce costantemente, con 150 technical information già in linea e più di 2000 layout. Nolwenn Marion, Analysis & Web Mktg Europe, presenta i risultati dell’operazione di restyling e ampliamento del sito aziendale. Uno strumento prezioso per l’utente come per l’azienda ei siti, sei porte d’accesso al pianeta Dayco. Ma un’unica immagine condivisa. È questa la prospettiva che sta guidando, a livello globale, le strategie di web communication del marchio. Nelle diversi sedi Aftermarket del mondo gli specialisti locali della comunicazione web stanno da tempo lavorando in stretta sinergia allo scopo di elaborare un format visivo omogeneo e coerente, da adottare e adattare ai portali locali. «Al momento sono appunto sei i siti Dayco - spiega Nolwenn Marion, Analysis & Web Mktg Divisione Europe - costruiti in modo da servire nell’insieme, secondo combinazioni mirate, tutte le macro-aree continentali». A partire da questi sei “poli”, l’obiettivo è di mantenere contenuti mirati alle esigenze locali, a fronte di un unico stile e un’unica strategia visuale. Per questo, precisa, è in corso un restyling completo del sito, a livello sia grafico che strutturale, coordinato dal team americano. S PIANETA EUROPA All’interno di questa strategia di “uniformazione” globale, tuttavia, il sito 28 POWER WORLD Europe svolge anche un’altra importante azione di riferimento. Precisa Marion: «Per quanto riguarda in particolare le macroaree di cultura latina, il team Dayco Europe sta infatti dando un supporto mirato ai colleghi sudamericani. Lo scopo è di strutturare in modo simile a quello europeo i portali del Brasile e dell’Argentina, facendo leva sulle analogie culturali di queste tre aree, pur nel rispetto delle differenze di mercato e di esigenze». Il sito Europe, d’altra parte, ha segnato diversi punti di successo nell’ultimo anno, che hanno confermato la correttezza ed efficacia delle scelte fatte in corso di progettazione. «In un anno i contatti sono più che raddoppiati, segno che stiamo lavorando nella direzione giusta – sottolinea Marion –. Dall’analisi della provenienza emerge un arco di diffusione su più di 160 paesi, su un totale di circa 200: una percentuale evidentemente importante». Buona parte di questi contatti, ovviamente, provengono comunque dal continente europeo. È salito inoltre da undici a tredici il range delle lingue “parlate” dal portale: l’analisi del traffico ha infatti evidenziato una crescita di contatti da Ungheria e Romania, di qui la decisione di aggiungerle alla lista. AREA GARAGE: CONTATTI IN CRESCITA Sempre stando alle analisi del traffico, tra le sezioni del sito una delle più apprezzate è risultata proprio l’area Garage, sulla quale del resto si è molto investito e lavorato, nella convinzione, condivisa a tutti i livelli, che un servizio web efficace debba coniugare al meglio ricchezza di informazioni, facilità di utilizzo e capacità di interazione. «Nel corso dell’anno – chiarisce ancora Marion – le registrazioni in quest’area sono quasi raddoppiate, con una composizione che vede il 95% di utenti europei, poi un 4% dall’Asia, in particolare India, e infine un 1% che rimanda all’Africa, principalmente quella del Nord ». Più nel dettaglio, tra gli utenti registrati gli italiani rappresentano il 58% del totale e il 60% del sotto-cluster Europa. Quanto alla tipologia di utenti dell’area Garage, più della metà sono meccanici o officine meccaniche, circa un quarto sono ricambisti, mentre il resto si divide tra distributori, giornalisti e poi utenti che si definiscono “generici”. Numeri che, commenta Marion, confermano in pieno le previsioni d’uso per cui l’area è stata creata: «È evidente infatti che meccanici e ricambisti tendono a utilizzarla come vero e proprio strumento di lavoro ». INFORMAZIONI A PORTATA DI MANO A questo scopo, l’archivio di schede informative presenti sul sito – tra technical Garage information e layout di trasmissione – viene continuamente e costantemente implementato. «Nello specifico, le technical information disponibili sul sito sono attualmente circa 150, su un totale di circa 250 già realizzate, che verranno caricate a scaglioni, man mano che vengono tradotte. I layout hanno invece raggiunto quota 2300, altri 2000 sono in progetto, che anche in questo caso verranno inseriti a tranche. L’idea è comunque di garantire un costante “approvvigionamento” del sito, a vantaggio sia dell’autoriparatore che, di riflesso, del ricambista». Tutte le schede, sia le istruzioni di montaggio che le schede di giro-cinghia, sono gratuite e scaricabili in numero illimitato. Sempre in quest’ottica, sono stati creati da un lato un canale specifico Dayco su YouTube (DaycoTAM), dove sono disponibili una serie di filmati tecnici e la presentazione dell’area garage, con tutti i tutorial, e dall’altro una newsletter, che permette di comunicare in modo mirato e sintetico le novità che man mano si presentano, in termini sia di prodotto che di servizio. UNO STRUMENTO DA SCOPRIRE Il bilancio, insomma, è decisamente positivo: tanto nella parte istituzionale, quanto nel web catalog, infatti, i numeri crescono, sia come contatti che come registrazioni. «Distinzione importante – sottolinea Marion – perché non è scontato che chi si registra poi ritorni a consultare il sito. Questo significa che non si arriva sul sito solo per curiosità, ma con la precisa intenzione di consultare determinate informazioni, segno che ciò che abbiamo inserito all’interno è effettivamente utile». Occorre considerare, tuttavia, che nel settore Aftermarket i tempi di assimilazione di ogni nuovo canale di dialogo sono piuttosto lenti, all’inizio. «La filiera distributiva, dal produttore al meccanico, è molto lunga e articolata ed è naturale che le nuove iniziative e formule di comunicazione, per quanto efficaci, impieghino del tempo a “discendere” tutti i gradini verso l’utente finale», nota Marion. È con questa consapevolezza che durante l’ultima Fiera di Francoforte è stata lanciata l’operazione Long Life +1, che prevede, per l’acquisto di tutti i kit contenenti cinghia HT, la possibilità di scaricare appunto attraverso il sito un’estensione di garanzia di un anno, oltre ai due già previsti. Un’opportunità utilissima, che vuole essere anche uno strumento di “avvicinamento” al mezzo Internet, perché l’unico modo per usufruirne è passare attraverso il sito e la registrazione. «Abituarsi al mezzo e prendere confidenza – conclude Marion – è del resto l’unico modo per creare fidelizzazione verso questa nuova modalità di comunicazione e, col tempo, arrivare ad apprezzarne tutti i numerosi vantaggi». MAGGIO 2011 29 Garage Technical Information: una risorsa in più Da “semplice” bollettino tecnico a vera e propria release di “istruzioni per l’uso”. Le informazioni tecniche, accessibili gratuitamente dal sito, permettono a chi lavora ogni giorno del settore, di accedere a contenuti specifici per ogni applicazione, con consigli per il montaggio e grafici accuratissimi. In attesa, come anticipa Gianluca Fantozzi, di una nuova evoluzione: le service information no strumento efficace, accessibile e chiaro, per fornire ai nostri clienti un mezzo di informazione e formazione diretta sul piano tecnico: è così che sono state concepite, fin dall’inizio, le Technical Information», spiega Gianluca Fantozzi, Catalogue Management. Non esisteva ancora la figura del tecnico Aftermarket all’interno dell’azienda, ma Dayco aveva intuito che per costruire un rapporto solido con l’utente era necessario un servizio di supporto tecnico il più possibile differenziato. Negli anni il concetto di base - trasmettere al cliente informazioni specifiche e accurate - è rimasto immutato, ma è cambiata in parte la forma e la funzione di questo importante servizio. U Di conseguenza si è evoluto anche il concetto di Technical Information: «A un certo punto – racconta Fantozzi –, superata questa fase di “training”, accompagnata però da un ulteriore proliferare di applicazioni e modelli su mercato, si è pensato che fosse opportuno fornire, più che suggerimenti ad hoc, vere e proprie istruzioni di montaggio». La Technical Information ha quindi cambiato forma e significato, diventando uno strumento specifico per l’installazione dei kit, mentre la funzione precedentemente svolta di “bollettino tecnico” è affidata ad un nuovo servizio, denominato appunto Service information. MASSIMA ACCURATEZZA, MASSIMA FRUIBILITÀ UNO STRUMENTO IN EVOLUZIONE «In origine – spiega Fantozzi – si trattava più che altro di una sorta di “bollettino tecnico”, in cui Dayco spiegava agli utenti finali – gli autoriparatori – come intervenire sui casi più difficili di sostituzione, indicando anche eventuali suggerimenti pratici per un corretto montaggio ». Un supporto, questo, che si è rivelato particolarmente utile nel momento in cui si è introdotto il passaggio dal tenditore manuale a quello automatico, che richiedeva un particolare “training” per i clienti. «Mentre infatti in passato era l’installatore a dare la giusta tensione al tenditore, regolandolo a mano, ora il tenditore è dotato di un sistema in grado di applicare in modo automatico la corretta tensione». Ma è solo un esempio: in generale, in questi anni la tecnologia che investe questo settore è davvero cambiata molto, si è evoluta in modo percepibile. 30 POWER WORLD Ma in cosa consiste esattamente la TI? «In ogni kit venduto – spiega Fantozzi – Dayco fornisce di default delle istruzioni di montaggio universali, molto semplici. Le TI vanno a integrare questo set di base con istruzioni specifiche per un dato kit, allestite e preparate direttamente dal team Dayco, redatte in 13 lingue e messe a disposizione sul sito, ben evidenziate, attraverso una piccola icona stilizzata accanto al prodotto di riferimento, sia nell’area catalogo che nell’area garage. In modo che ciascuno abbia la possibilità di scaricarle all’occorrenza e utilizzarle immediatamente, senza doverle tradurre». Il layout e le scelte grafiche sono studiate per una fruibilità massima: c’è in primo luogo una sorta di griglia, che riporta tutti i dati essenziali, dal codice dell’applicazione al kit a cui fa riferimento fino ai motori e i veicoli su cui va montato. Di seguito è riportata la composizione del kit (o dei kit) a cui ci si riferisce, «con un disegno che rappresenta in modo dettagliato lo schema di trasmissione che l’utente si troverà materialmente davanti, con delle frecce che evidenziano i vari componenti forniti nel kit». Si tratta, dunque, di un diagramma più dettagliato di quello compreso nei layout del girocinghia, altro strumento informativo essenziale. Dopo il diagramma, l’utente trova le istruzioni vere e proprie di montaggio, «presentate in modo sintetico, schematico, ma comunque elaborate da un tecnico pensando ad altri tecnici, quindi con termini immediati, molto specifici». Per finire c’è il riepilogo della composizione del kit, coi codici di riferimento sia del pezzo originale sia dell’alternativa offerta da Dayco, in modo che il meccanico possa confrontarli con i componenti che ha e verificare che il pezzo sia esattamente quello di cui ha bisogno. ISTRUZIONI PRONTE ALL’USO «Per facilitare l’utilizzo, e soprattutto fornire un prontuario veloce, essenziale, maneggevole – sottolinea Fantozzi – tutto questo è stato “concentrato” in un paio di Garage DIVERSI STRUMENTI, STESSO OBIETTIVO: INFORMARE pagine. Le schede poi si possono stampare un numero illimitato di volte, tanto che alcuni clienti, ci hanno detto, si stanno costruendo la propria personale “biblioteca” di Technical Information, da consultare all’occorrenza». Per ora sono state preparate circa 150 TI, e altrettante sono in lavorazione. L’obiettivo è naturalmente quello di coprire tutti i KTB (circa 520), considerando che ogni TI può riferirsi anche a più di un kit contemporaneamente. L’ordine di implementazione segue comunque un criterio di priorità legato alle vendite – e alle conseguenti richieste di supporto – iniziando quindi dai kit più richiesti per poi andare a coprire tutto il range. Va sottolineato, infine, che si tratta di un servizio che Dayco offre gratuitamente. In questo senso, le TI sono uno strumento che si affianca agli altri canali di formazione diretta rivolta ai clienti. Un canale, però, con grandi potenzialità: «Con i corsi, infatti, pur intensificando l’offerta, si riescono al massimo a programmare sei incontri al mese. Non pochi, certo, ma comunque una goccia rispetto alla platea che è possibile raggiungere attraverso il web», precisa. Come accennato, invece, la funzione inizialmente svolta dalle TI verrà presto svolta, in forma potenziata e ulteriormente articolata, dalle Service Information. «Si tratta in questo caso di una sorta di “lo sapevate che…?”, che offre informazioni di vario tipo, dal perché un kit è stato sostituito da un altro o perché è bene montare una data vite piuttosto che un’altra, e così via». Un feedback prezioso n ponte tra l’azienda e il cliente finale. Meglio ancora, tra azienda, il cliente e tutti gli operatori intermedi. Perché non basta solo dare un prodotto di qualità ed efficiente, ma occorre anche dare al cliente tutti gli strumenti possibili per poterlo installare e comprendere autonomamente. È questa la funzione principale svolta dal Tecnico Afermarket. Una figura chiave dell’universo Dayco, che con il suo ruolo di “connessione” – come spiega Franco D’Emilio, il primo tecnico Dayco ad aver assunto questo importante e innovativo ruolo – permette di realizzare un doppio vantaggio: «Per il cliente, che sa di poter contare su un servizio di supporto altamente professionale per tutti gli aspetti tecnici del suo lavoro, e per l’azienda che in questo modo riesce ad acquisire, per via diretta, preziosi suggerimenti dal mercato, per migliorare ulteriormente servizi e prodotti». Capita ad esempio che il tecnico accolga delle segnalazioni e le riporti in U azienda, affinché si cerchino le soluzioni più appropriate, alimentando così un vero e proprio “circolo virtuoso”. Un feedback, questo, utilissimo anche sotto l’aspetto della comunicazione, in quanto permette di impostare il giusto linguaggio e la giusta strategia per rispondere in modo chiaro e completo alle richieste che emergono dal mercato. UN SUPPORTO QUALIFICATO Il gruppo dei tecnici Aftermarket è nato esattamente per questo: rispondere alle esigenze del mercato manifestate dai meccanici, ricambisti e distributori, che possono rivolgersi a loro in ogni momento attraverso il numero verde Dayco, il call center, o direttamente. Un servizio aggiuntivo, che Dayco ha voluto offrire a tutti i suoi clienti e che al momento è presente in sei sotto-aree del mondo Dayco: Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra ed Est Europa. «All’interno di L’esperienza al servizio del cliente. Per rispondere a ogni richiesta, scambiare informazioni e opinioni e condurre attività di formazione diretta. Per questo è nata la figura del Tecnico Aftermarket questa “rete” si è creato un intenso scambio di informazioni ed esperienze – sottolinea D’Emilio – che rafforza i legami tra le varie sedi e rende ancor più efficace il servizio dato al cliente». FORMAZIONE A RICHIESTA Per quando riguarda l’Italia, in particolare, l’attività del tecnico si è intensificata negli ultimi cinque-sei anni. L’attività di formazione inizia a coprire tutto il territorio italiano, dalle regioni del Nord fino alla Sicilia. «Si tratta di occasioni molto utili e importanti, sia per l’azienda che per il cliente - commenta D’Emilio - . Durante gli incontri si parte dalle Technical Information, che peraltro chiunque può scaricare dal sito Dayco, e da lì si passa a fornire ulteriori dettagli, ad esempio su come manipolare i componenti rigidi e le cinghie, su come seguire particolari raccomandazioni a livello di installazione, e così via». DUBBI TECNICI? IL TECNICO AFTERMARKET RISPONDE Avete un dubbio, una domanda, una necessità di chiarimento o approfondimento riguardo all’uso dei prodotti Dayco e agli aspetti più tecnici del vostro lavoro? Inviate le vostre richieste all’indirizzo [email protected] Il tecnico Dayco vi risponderà sulle pagine del magazine nel prossimo numero. MAGGIO 2011 31 Update Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012 APV2708 FORD Mondeo II 2000 (GE) Mondeo II 2000 FL (GE) Mondeo II 2005 FL (GE) Transit 2000 APV2709 FORD Mondeo II 2000 (GE) Mondeo II 2000 FL (GE) Mondeo II 2005 FL (GE) Transit 2000 APV2710 FORD A4 Serie 2 A4 Serie 2 FL A6 Serie 3 A6 Serie 3 FL S3 Serie 2 TT serie 2 Focus Focus FL Focus C-MAX Tourneo Connect Transit Connect TC7 SEAT Altea Exeo Leon II Leon II FL Toledo serie 3 SKODA Octavia IV VOLKSW Eos Golf V Golf V Plus Golf VI Jetta III Passat VI Scirocco Touran I Touran II APV2711 MERCED W124 ATB2526 CITROEN Xsara FL PEUGEOT 306 II FIAT Ducato (280) Ducato Nuovo (279-280/2/4) Ducato (230-231-232-234) Ducato R90 ATB2531 SUZUKI Alto (RF410) ATB2532 TOYOTA Hilux (KDN) Hilux (KUN25/15) ATB2533 SEAT Ibiza III VOLKSW Polo VIII ATB2534 MITSUBISH Colt (Z30) ATB2535 MITSUBISH Colt (Z30) ATB2536 MAZDA Mazda 3 FL ATB2536 MAZDA Mazda 6 Mazda 6 FL MPV II Facelift ATB2537 KIA Carnival Carnival II Sedona Sedona II ATB2538 HYUNDAI Terracan ATB2527 ATB2528 CITROEN C5 ATB2528 PEUGEOT Bipper Partner (M49) Partner (M59) Ranch (M49) Ranch (M59F/U) 1007 106 - Restyling 206 206+ 207 307 406 Facelift ATB2529 ATB2530 32 SEAT Cordoba II Ibiza II FL1 VOLKSW Polo V AUDI A3 Serie 2 A3 Serie 2 FL A4 Cabriolet II POWER WORLD Update Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012 Terracan Facelift KIA ATB2539 Carnival Carnival II Sedona Sedona II HYUNDAI Terracan Terracan Facelift KIA Carnival Carnival II Sedona Sedona II ATB2540 TOYOTA Land Cruiser (BJ70) Land Cruiser (BJ80) ATB2542 TOYOTA Avensis (AT22*) Avensis (T25) Avensis (ZZT22*) Avensis Verso (CM20) Corolla (120) Corolla Facelift (110) Corolla Verso (CDE1*/ZZE1*) Corolla Verso FL(AUR/CUR/ZNR) Picnic Previa/Tarago RAV4 DPV1122 DPV1122 MERCEDES MERCEDES Classe C (202) Classe C (203) Classe C (203) Facelift Classe CLK (208) Classe CLK (209) Classe CLS (219) Classe E (210) Classe E (211) Classe G (M461/3) Classe ML (163) Classe ML (164) Classe R (W251) Classe S (220) Classe SL (230) Classe SLK (170) Coupe CL R129 Roadster Viano Vito DPV1123 FORD Galaxy I Facelift (VY) DPV1124 MERCEDES Classe E FL (211) Classe GL (164) Classe ML (164) Classe ML Facelift (164) Classe S (221) DPV1125 MERCEDES Classe GL (164) Classe ML (164) Classe ML Facelift (164) Classe R (W251) Classe S (221) DPV1126 MERCEDES Classe C (203) Classe C (203) Facelift Classe CLC (203) Classe E (210) Classe E (211) Classe ML (163) Sprinter DPV1127 MERCEDES Classe C (203) Facelift Classe C (204) Classe CLC (203) Classe CLK (209) Classe CLS Facelift (219) Classe E (211) Classe E FL (211) Classe GLK Classe R (W251) Classe SL Facelift (230) Classe SLK (171) Classe SLK Facelift (171) DPV1128 MERCEDES Sprinter DPV1129 OPEL Astra H Corsa C Facelift Meriva A VAUXHALL Astra MK V Corsa MKII Fcl Meriva A DPV1131 BMW Serie 3 LCI (E90/E91/E92/E93) DPV1132 BMW Serie 5 (F10/F11) Serie 5 Gran turismo (F07) MAGGIO 2011 33 Update Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012 Serie 7 (F01/F02/F04) X5 LCI (E70) X6 (E71/E72) DPV1133 BMW Serie 1 (E81/E82/E88) Serie 1 LCI (E87) X1 (E84) DPV1134 BMW Serie 5 (E39) X5 (E53) DPV1135 MERCEDES Classe CLS (219) Classe E (211) Classe S (220) Classe SL (230) Coupe CL DPV1136 DPV1137 RENAULT OPEL VAUXHALL KTB577 Espace IV Phase 2 Espace IV Phase 3 Koleos (X45) Laguna II Phase 2 Laguna III Laguna III Phase 2 Latitude Megane II Megane III Scenic II Scenic III Trafic II FL Vel Satis Facelift Astra G Corsa C Corsa C Facelift Meriva A Astra MK IV Corsa MKII Meriva A ISUZU Trooper 98 (UBS) OPEL Monterey II VAUXHALL Monterey B KTB579 SUZUKI Swift SF (Fab. Japon) KTB580 SUZUKI Swift SF (Fab. Hongrie) KTB580 SUZUKI Swift SF (Fab. Japon) 34 POWER WORLD KTB581 SUZUKI Swift SF (Fab. Japon) KTB582 SUZUKI Super Carry (SK4*) S410/S413 KTB591 CITROEN C4 C4 Picasso C5 Facelift C5- (X7) C8 Dispatch II Jumpy II PEUGEOT Expert II 307 307 Restyling 407 807 KTB593 HONDA Ballade 1 Civic (SL/SS/SP/WC) KTB594 SUZUKI Swift SF FL (Fab. Hongrie) KTB597 MITSUBISHI Lancer (CS/CT) Space Star (DG) KTB598 HYUNDAI Accent Excel Lantra Pony Scoupe KTB599 HYUNDAI i30 i30 (CZ) Coupe Coupe FL Elantra Lantra Trajet Facelift Tucson KTB600 HYUNDAI Accent Accent FL Coupe Coupe FL Elantra Getz (BJ) Getz (BJ) FL Update Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012 Matrix Matrix FL (TR09) Tiburon KTB601 HONDA ROVER KTB607 KTB608 KTB610 KTB611 HONDA HONDA ALFA ROMEO 200 Serie 3 400 Serie 2 45 600 Accord III Accord VI (CG/CH) Prelude (AB/BA) Prelude (BB*) Accord VI (CG/CH) Odyssey (RA) Shuttle (RA) GTV Spider (916) 145 146 147 155 156 LANCIA Lybra (839) AUDI Coupe (85) Quattro 100 (43) 100 (44) 200 (43) 80 80 (81) 90 (81,85) 90 (89,8A) VOLKSWAGEN KTB612 Accord V FL (CE/CF) Accord VI (CG/CH) Civic (MA/MB) Civic Aerodeck (MB/MC) TOYOTA Passat I Passat II Santana KTB621 TOYOTA Camry (SV/CV10) Camry (SV/CV20) Carina II (ST15*) Celica (TA/AA6) Corona (ST15*) KTB622 TOYOTA Celica (TA/AA6) Corolla (80) Corolla (90) MR 2 KTB623 TOYOTA Celica (ST16) KTB624 TOYOTA Celica (ST16) KTB625 TOYOTA Land Cruiser (BJ70) KTB627 LEXUS GS 300 TOYOTA Supra (JZA80) KTB634 MITSUBISHI Challenger (K9) Montero Sport (K9) Pajero Sport (K9) KTB635 MITSUBISHI Pajero 2 (V2/4) Shogun 2 (V2/4) KTB636 MITSUBISHI Carisma (DA) Pajero .Pinin (H7*) Shogun Pinin Space Star (DG) KTB637 MITSUBISHI Pajero 2 (V2/4) Shogun 2 (V2/4) 3PK863EE MINI MINI (R50/52/53) 3PK977EE ALFA ROMEO Brera Spider II 159 4PK903EE FIAT Ducato (243-244-245-247) Ducato II (250-251) 5PK778EE FIAT Nuova 500 Land Cruiser (BJ70) Land Cruiser (BJ80) MAGGIO 2011 35 018148 ® D AY C O M A G A Z I N E World