PDF, 12Mb - Dayco Aftermarket

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PDF, 12Mb - Dayco Aftermarket
NUMERO 1 - MAGGIO 2011
Dayco.
The original power in motion
www.dayco.com
Editoriale
®
Un percorso
in controtendenza
ocalizzare, piuttosto che
delocalizzare. Investire, e non
disinvestire. Per continuare a
crescere, mai decrescere. Tre
imperativi, tre obiettivi, tre alternative, a cui
Dayco ha risposto scegliendo senza
esitazioni, sapendo che l’identità di
un’azienda sta anche e soprattutto nelle
scelte che decide di fare, nel personale
percorso strategico che si impegna a
seguire, a maggior ragione in un momento
delicato per il settore. E le strade intraprese
da Dayco, in questi ultimi anni sono andate
decisamente in controtendenza. Puntando
sull’espansione - produttiva, commerciale
e logistica - e su un crescente cammino di
internazionalizzazione, che ci vede, oggi,
sempre più “globali”, ma anche sempre
più “vicini” al singolo mercato.
Un percorso coerente e impegnativo,
senza dubbio, ma anche premiante: è vero
infatti che la crisi si è fatta sentire, nell’automotive, in modo particolarmente
evidente. Eppure Dayco, in questo
frangente, è riuscita a convertire le
difficoltà in nuovi stimoli. Indicazioni
preziose per un cambiamento, in larga
parte già avviato.
L
David Martínez
President EU/SAO/Asia
Ed è sotto l’insegna del cambiamento che
abbiamo accolto la sfida di un’importante
riorganizzazione operativa e strategica,
che ha portato alla nascita di una nuova
struttura, che personalmente ho l’onore di
presiedere. Un’articolazione di respiro
mondiale, più ampia e complessa, con tre
volti, tre linguaggi, tre dirigenze – Ronaldo
Teffeha per il Sud America, Bruno Vallillo
per l’area Europa e Riccardo Bosco per il
mercato Asia – ma la stessa identità di
fondo.
Ognuna di queste aree presenta infatti le
sue peculiarità, in termini di risorse,
prospettive, difficoltà. Con l’apertura del
nuovo stabilimento in Cina ed India siamo
entrati nel pieno della “avventura asiatica”,
un mercato ricco di promesse, ma proprio
per questo da approcciare con rispetto e
cautela.
È appena stato inaugurato il secondo
impianto Dayco in Brasile, che da San
Paolo ci permetterà di rispondere alle
richieste specifiche provenienti da tutto il
Sud America. E in Europa prosegue il
percorso di ampliamento in termini di
gamma e servizi.
È questo il modo in cui abbiamo voluto
affrontare il nodo sempre più delicato della
globalizzazione. Siamo convinti infatti che
globalizzare non significhi uniformare
l’offerta e il rapporto con i clienti. Al
contrario, crediamo che ogni mercato
richieda un approccio e un “ascolto” personalizzato. Ma crediamo anche che la
condizione per garantire questa offerta sia
quella di avere, a monte, una struttura
interna coerente, uniforme e
interconnessa.
Uno dei passi più importanti che abbiamo
fatto è stato capire che quello che andava
messo in comune e scambiato erano le
esperienze interne, i processi sviluppati dai
vari dipartimenti, perché sono questi che
connettono le esigenze di mercato con
quelle dell’azienda. L’internazionalizzazione riguarda insomma gli scambi e
processi, per ragioni di efficienza, ma non
il rapporto col mercato.
La parola d’ordine di questa fase è stata,
dunque, integrazione globale. Ovvero la
volontà di creare un tessuto comune di
principi e strategie operative condivisibili
dall’intera grande famiglia Dayco. Principi
che poi ciascuna area e ciascun settore
potranno declinare nello specifico, in
risposta alle particolari esigenze operative
e di mercato a cui devono rivolgersi.
Ed è all’insegna dell’integrazione che
proseguiremo a muoverci anche nel
prossimo futuro. Con l’obiettivo di
avvicinarci sempre di più alla “voce del
mercato”. Anzi, dei diversi mercati, dei
diversi clienti, dei diversi contesti su cui,
con la stessa passione, ci troviamo ogni
giorno a operare.
MAGGIO 2011
1
®
NUMERO 1
Coordinamento Editoriale
Franca Pierobon
Rivista periodica
iscritta al Tribunale Ordinario di Pescara
N. 488/2011 V.G.
N. 07/2011 Reg. Stampa
N. 72/2011 Cron.
Grafica
Pomilio Blumm srl
Via Venezia, 4 - 65121 Pescara
Direttore Responsabile
Daniela Panosetti
Stampa
Ivrea Grafica, Ivrea - To
Indice
Presenti
nel mondo,
vicini al cliente
6
4
Capire il mercato,
esportare il know-how
10
7
Gamma e qualità per
i professionisti della riparazione
Crescere insieme
all’ambiente
Come le imprese rispondono ad una
società alla ricerca di uno sviluppo più
sostenibile
2
POWER WORLD
18
R&D aftermarket
Da qualche mese è partita la sezione
R&D nella divisione Aftermarket.
Una decisione che nasce da una
convinzione ben precisa
14
31
Zoom su Cina
e Brasile
Un feedback
prezioso
Un ponte tra l’azienda e il cliente finale.
Meglio ancora, tra azienda, il cliente e
tutti gli operatori intermedi
D AY C O
M A G A Z I N E
World
Maggio
2011
Focus
19
28
Il web,
una porta
sul mondo
24
Il meccanico
consiglia
30
Technical
Information:
una risorsa in più
Editoriale
1
Marketing
4
Comunicazione
6
Prodotti
10
Zoom
14
Ricerca & Sviluppo
18
Garage
22
Estratto nuovi prodotti
catalogo auto 2012
32
MAGGIO 2011
3
Marketing
Capire il mercato,
esportare il know-how
intervista a Bruno Vallillo
Sguardo globale e mercati locali.
In un momento in cui tutti i modelli passati sono messi
in discussione, Dayco sceglie la strada dell’espansione
a crisi può
essere
un’opportunità,
l’occasione per
riflettere
e
modificare
i
precedenti
modelli
L
Bruno Vallillo
Vice President
General Manager Europe
economici - esordisce Bruno Vallillo, Vice
President - General Manager Europe. Purché, naturalmente, la si sappia
cogliere e interpretare. Il che significa,
prima di tutto, saper capire il mercato». E
quello che il mercato sta esprimendo, in
particolare nel campo dell’Aftermarket, è
una sempre maggiore qualità e varietà, in
termini di prodotto e di servizio. «Qualità
e gamma sono da sempre i pilastri del
nostro modello – precisa Vallillo – ed è su
questo che vogliamo andare avanti,
fornendo il massimo in termini di
informazione, applicazioni e supporto.
L’obiettivo è di permettere ai nostri clienti,
dal ricambista al meccanico, di poter
rispondere con la massima semplicità ed
efficienza a tutte le situazioni di
riparazione possibili».
TRA PRESENTE
E FUTURO
Obiettivo in larga parte già raggiunto, se
si guardano i dati dell’ultimo biennio. In
Europa i risultati sono stati molto buoni,
in termini sia di fatturato che di risposta
del mercato e fidelizzazione.
«L’esperienza ci ha insegnato non solo
a conoscere il mercato – quale
prodotto sviluppare e quando e come
metterlo sul mercato – ma anche a
4
POWER WORLD
dare al cliente la massima sicurezza nell’intervento, ma anche nel supporto».
Perché qualità è qualità del prodotto,
naturalmente, ma anche qualità del
servizio. E se si garantisce questo si
riesce a fare in modo che il cliente si
senta parte dell’azienda: risultato difficile,
ma molto importante.
Gli obiettivi raggiunti, nella visione Dayco,
non sono mai solo punti d’arrivo,
piuttosto start-up per una nuova fase. E
infatti tutti i progetti futuri guardano a
nuovi investimenti, non solo al consolidamento: in termini di produzione, di
distribuzione,
ma
anche
di
comunicazione
e
marketing.
«Proseguiamo ad aprire magazzini
periferici nelle nostre aree di interesse –
spiega Vallillo – in modo da ridurre i
tempi di reazione sul mercato e
rispondere in modo sempre più veloce e
adeguato alla domanda locale, che può
essere molto differenziata a seconda dei
contesti». Il riferimento è soprattutto ai
mercati emergenti, in cui l’aumento
numerico dei clienti richiede un parallelo
e costante miglioramento delle strategie
locali di comunicazione, in direzione di
una sempre maggiore personalizzazione.
«Non bisogna mai dimenticare – precisa
il vicepresidente – che la nostra è
un’area che parla tante lingue, tanti
messaggi, ha tante strutture. Bisogna
quindi saper usare diversi linguaggi, nella
convinzione che personalizzare significa
avvicinarsi al cliente: dobbiamo essere
noi a capire le sue esigenze, non lui ad
adeguarsi al nostro standard».
STANDARDIZZARE
E PERSONALIZZARE
Ma come si coniugano i principi, apparentemente opposti, di standardizzazione
e personalizzazione? In realtà la globalizzazione di alcuni aspetti non esclude la
diversificazione di altri, e fin dall’inizio
Dayco ha puntato a questa conciliazione:
«Standardizzare i processi interni
(produttivi, logistici e informatici), su cui
si fonda l’identità internazionale del
Brand, e personalizzare i prodotti e i
servizi, ovvero quello che arriva al
consumatore finale». Pertanto, sintetizza
Vallillo, «globalizzare l’identità del
marchio, attraverso lo scambio interno di
esperienze e modelli, ma non il rapporto
col mercato. Fare in modo di parlare lo
stesso “linguaggio interno” in tutto il
mondo, ma diversi “linguaggi esterni” in
ogni paese, adattandosi ai diversi contesti
e parchi circolanti, usi, costumi e
abitudini».
Un modello, questo, che sembra tornare
alla visione originaria del marketing, in cui
la produzione risponde alla domanda,
“dialogando” col cliente, senza dover più
operare “iniezioni di bisogno” per imporre
l’acquisto di un prodotto. «Noi possiamo
influenzare, ma non condizionare un
mercato», conferma Vallillo. Ed è in
questo senso, aggiunge, che va inteso il
concetto di “flessibilità”, da sempre al
centro del modello Dayco.
Nel concreto, questo significa «puntare
all’allargamento del range più che alla
quantità prodotta per articolo». E
soprattutto localizzare la produzione in
funzione dei mercati di riferimento: lo si
sta facendo in Cina per il mercato
asiatico, come è stato fatto in passato per
l’Europa, «esportando in altre aree quel
notevole bagaglio di conoscenze di base
che rappresenta il nostro valore
aggiunto».
SCAMBI DI ESPERIENZE
Coerentemente
con
questa
impostazione, – esportare le conoscenze
acquisite in passato in nuovi contesti –
l’azienda sta investendo molto nell’Aftermarket. Qui è la grande esperienza
accumulata nel Primo Impianto, in
particolare sul mercato europeo (ben più
complesso di quello che sembra), ad
essere “travasata” e adattata.
«È importante sottolineare che quando
parliamo di know-how, intendiamo
conoscenza non solo di prodotto, ma
anche di sistema, logistica, marketing e
comunicazione – precisa Vallillo –.
Soprattutto, capacità di acquisire questa
conoscenza attraverso analisi e ricerche,
e di adeguare rapidamente le nostre
strutture globali alle esigenze locali, come
appunto si diceva poc’anzi».
Senza contare poi che anche nel settore
Primo Impianto si iniziano a scambiare
esperienze, come dimostrano le crescenti
fusioni, joint venture, acquisizioni. In
questo Dayco ha addirittura anticipato la
tendenza attuale: «Scelta obbligata, del
resto, perché l’approccio all’Aftermarket
non è così rapido, perché si arriva sul
mercato dopo che è arrivato il veicolo.
Occorre pensare a tutto –
comunicazione, logistica, impianti, analisi
di mercato – e ci vuole del tempo;
dunque, se non vogliamo arrivare in
ritardo, bisogna partire prima».
Bisogna considerare, poi, che come
conseguenza della personalizzazione, si
riduce il numero dei motori, che tende a
standardizzarsi per via delle economie di
scala, ma aumenta quello dei veicoli,
mentre cambia anche la ripartizione tra
diesel e benzina. «Nel mercato europeo
ad esempio siamo leader nel motore
diesel e continuiamo a investire: dopo
l’enorme boom di vendita di un paio di
anni fa, infatti, il comparto richiede
raffinate soluzioni e una garanzia di
qualità pari a quella del primo impianto».
C’è poi tutto il mercato dell’usato, che in
alcuni paesi è in grande crescita, come è
successo in passato per l’Europa dell’Est,
e ovviamente traina con sé il settore
replacement: anche in questo senso la
crisi è un’opportunità, perché riducendo
il potere d’acquisto ha aumentato la
tendenza ad acquistare usato e ad
allungare il più possibile la vita del veicolo.
«In questo senso è molto importante
prevedere i cambiamenti di tendenza nei
flussi di spostamento delle auto. In
passato, ad esempio, in seguito a forti
incentivi alla sostituzione, si è assistito a
massicci trasferimenti del parco usato in
altri paesi».
Oggi la vettura resta più a lungo nel paese
dove è stata venduta: un cambio di
tendenza che va considerato e affrontato.
Tenendo sempre presente la massima
che da sempre fa da guida allo sviluppo
di Dayco: «Capire il prodotto e capire il
mercato – conclude Vallillo – è la
combinazione di questi due obiettivi che
ci fornisce la matrice invariabile da cui
sviluppare ogni nuova esperienza e ogni
cambiamento».
Comunicazione & Promozione
Presenti nel mondo,
vicini al cliente
«Un’immagine unica, uniforme nei suoi tratti principali.
Ma anche contestualizzata e adattata ai singoli mercati in cui Dayco si
trova a operare». Così Franca Pierobon, Responsabile Comunicazione,
sintetizza la strategia di integrazione che il marchio sta portando avanti.
A partire da un Piano Fiere che guarda sempre più all’utente finale
I
Franca Pierobon
Responsabile Comunicazione
6
POWER WORLD
ntegrazione: se si dovesse riassumere
in un unico obiettivo l’insieme di
strategie e modelli organizzativi messi
in atto da Dayco in tutti i principali
settori aziendali – dalla produzione alla
logistica, dal marketing al product
management – sarebbe esattamente
questo il concetto “forte” da evocare.
Integrazione intesa sia come modello
organizzativo interno, in grado di favorire
scambi trasversali di competenze tra i vari
dipartimenti, sia come strategia di
espansione esterna, che permette di
esportare e adattare esperienze acquisite
in nuovi contesti.
In questo quadro è naturale che anche le
attività di comunicazione, sia interna che
esterna, si allineino alla stessa visione,
all’insegna di trasversalità e flessibilità.
«Il primo passo – spiega Franca Pierobon,
Responsabile della Comunicazione – è
stato quello di creare un format coerente
e unitario di comunicazione a livello di
macroarea europea, che finora si è
rivelato molto funzionale». E questo grazie
alla valorizzazione costante di alcuni
concetti chiave: innovazione, dinamismo,
sviluppo continuo, tecnologia. La sfida,
ora, è di “esportare” questo modello
anche nelle altre due macroaree, ovvero
Asia e Sud America. In linea con l’orientamento più generale, che tende a
conciliare standardizzazione e personalizzazione, «la strategia di comunicazione è
pensata in modo da presentare
innanzitutto un’immagine unica e
uniforme nei suoi tratti principali - a partire
dal binomio “qualità e gamma” - ma
comunque contestualizzata nei singoli
mercati». Questo per quanto concerne la
comunicazione esterna, che si rivolge ai
differenti clienti, dal ricambista all’autoriparatore. Ma lo stesso principio regola
anche la comunicazione interna, andando
a impattare su diversi snodi della
quotidianità aziendale, ad esempio nelle
relazioni tra marketing europeo e quello
cinese o sudamericano, che al momento
parlano linguaggi molto diversi. «La
prospettiva – continua Pierobon – è di
uniformare questi diversi approcci,
adattandoli tuttavia alle esigenze locali».
Una strategia comunicativa, quindi, che
viaggia su due binari paralleli: «Da un lato
la comunicazione istituzionale, di puro posizionamento del Brand, che tenderà nel
tempo a dare un unico messaggio con
uno stesso linguaggio: l’identità del
marchio. Dall’altro la comunicazione di
prodotto, di marketing, che pur
accogliendo del tutto il concept della
visione istituzionale, andrà a produrre
messaggi più specifici e localizzati».
NUOVI MERCATI, STESSO TARGET
È esattamente quello che è stato fatto, ad
esempio, durante l’ultima fiera di
Shanghai, lo scorso Dicembre. «In Cina,
abbiamo lavorato sul posizionamento del
marchio Dayco – spiega Pierobon –
Comunicazione & Promozione
puntando soprattutto sulla comunicazione
istituzionale e contestualmente su un
inizio di comunicazione di prodotto,
limitata per ora a una sola linea: le cinghie
di distribuzione. Parlare di applicazioni più
complesse, in quel contesto, sarebbe per
ora prematuro».
Mentre infatti nei mercati maturi – sostanzialmente quelli dell’Europa non
allargata, quindi Italia, Spagna, Francia,
Inghilterra, Germania – la cultura del kit è
ormai ampiamente assimilata, in tutti i
mercati emergenti, compreso l’East
Europe, la comunicazione di prodotto va
calibrata ai diversi contesti.
L’altra area di grande interesse, oltre alla
Cina, è il Sud America, per il quale tuttavia
si prevedono tempi e modalità di
integrazione più rapide e agevoli,
considerate le molte analogie culturali e
dunque anche “di linguaggio” con gli altri
paesi latini. Altro cardine fondamentale
della strategia comunicativa Dayco è la
capacità di rivolgersi in modo sempre più
diretto ed efficace ai propri target:
ricambisti e autoriparatori. «È a loro –
precisa Pierobon – che è rivolto ad
esempio lo spazio multifunzionale del
garage virtuale sul sito, che verrà
ulteriormente implementato e arricchito di
technical information e altri strumenti».
Lo scopo principale di questo e altri
strumenti è quello di affiancare il cliente
nel suo lavoro quotidiano, offrendogli un
aiuto concreto e funzionale nelle diverse
attività che porta avanti. «È estremamente
importante, in questo senso, utilizzare tutti
gli strumenti di comunicazione, da quella
tradizionale a quella online, allontanandosi
in parte dal classico modello del business
to business». L’uso di Internet, inoltre,
offre al meccanico un mezzo per
aggiornarsi non solo in tempo reale, ma
anche in modo mirato e personalizzato, a
seconda delle necessità del momento. E
in questo campo l’aggiornamento
continuo, sopratutto sugli aspetti
propriamente tecnici, è chiaramente
fondamentale. «Il tutto comunque
continuerà ad essere affiancato dal
servizio di formazione diretta attraverso i
nostri tecnici che continuano ad operare
direttamente sul posto e a tenere corsi
specifici, che Dayco organizza
gratuitamente
coordinandosi,
generalmente, con i rivenditori e che in
Italia in particolare stanno costantemente
crescendo, sia in termini di frequenza che
di partecipazione ».
ANDARE SUL TERRITORIO:
IL PIANO FIERE
Meccanici e ricambisti, quindi,
rappresentano in questo momento gli
interlocutori principali della società.
«L’obiettivo è di affiancare alla
comunicazione rivolta al trade, ai
distributori, che da sempre fanno da
Crescere insieme
all’ambiente
Come le imprese rispondono ad una società alla
ricerca di uno sviluppo più sostenibile
a situazione globale di crisi,
la spinta acceleratrice
imposta dallo sviluppo
tecnologico ci mostrano con
ancora più stringente evidenza tutte le
contraddizioni del nostro modello di
sviluppo economico e sociale. Le crisi
finanziarie, energetiche, gli sconvolgimenti naturali sottolineano tutta la
fragilità del mondo che abbiamo
costruito. Su questi temi indagano
ormai da molti anni eminenti studiosi,
da Bauman a Giddens solo per citarne
alcuni, che con le loro visioni cercano
di tracciare un profilo di ciò che siamo
e di quali possano essere le strade
alternative da percorrere. Il mondo
dell’impresa viaggia ancora oggi a due
velocità, tra aziende che con serietà e
impegno hanno intrapreso la via dell’innovazione e della responsabilità sociale
d’impresa, che ha integrato i temi della
responsabilità ambientale, e aziende
che per una serie di ragioni, non tutte
dipendenti dalla loro responsabilità,
faticano a comprendere il valore della
tutela dell’ambiente come fattore
strategico di sviluppo del proprio
prodotto.
Sono ormai trascorsi oltre venticinque
anni da quando Freeman espose per la
prima volta il concetto di Responsabilità
Sociale d’Impresa. Da allora grazie al
contributo fondamentale dell’Unione
Europea è stato intrapreso un percorso
che con l’introduzione di processi di
certificazione è servito da stimolo alla
crescita di una maggiore consapevolezza del ruolo sociale e etico
dell’impresa nei confronti di tutti i
portatori d’interesse (dipendenti,
fornitori,
cittadini,
istituzioni,
consumatori ecc.) e del territorio in cui
opera.
È innegabile che il ruolo dell’Europa sia
stato un volano per la ricerca e
L
Francesco Pira
Sociologo, Consigliere Nazionale
dell’Associazione Italiana
della Comunicazione Pubblica
l’innovazione che molte aziende italiane
hanno colto e fatto proprio.
Testimonianza ne è l’attenzione ai
processi produttivi, la ricerca continua
sui nuovi materiali e il fatto che proprio
le aziende italiane si siano dimostrate
leader in Europa nel comparto delle
energie rinnovabili e delle tecnologie
collegate.
Questo è quanto emerge anche dall’esperienza del MAE Award del 2009
(il premio per il Marketing Ambientale
e Etico patrocinato dall’Associazione
Italiana Comunicazione Pubblica e
Istituzionale e dal GUS – Giornalisti
Gruppo Uffici Stampa), che ha voluto
sottolineare l’impegno di alcune
aziende come la Dayco capaci di
trasformarsi. Dimostrazione ne sia che
la giuria ha voluto assegnare un premio
proprio a quest’azienda per la sua
capacità di comunicare in modo
coerente ed efficace, dal punto di vista
sia formale che linguistico,
l’importanza dell’innovazione
tecnologica di prodotto.
MAGGIO 2011
7
Comunicazione & Promozione
“mediatori” tra produttore e acquirente,
una comunicazione espressamente rivolta
al cosiddetto “end user”».
Anche per questo diventa sempre più
importante la partecipazione agli eventi
fieristici, sia internazionali che locali.
Tra gli appuntamenti in programma per il
breve-medio periodo spiccano l’Autopromotec di Bologna e l’Automechanika di
Francoforte, in assoluto la principale del
settore a livello internazionale. Eventi particolarmente strategici per Dayco:
Automechanika, dove si danno
appuntamento i principali marchi del
settore, ha una grande importanza a livello
di immagine e public relations;
Autopromotec, in quanto espressamente
rivolta a meccanici, è fondamentale per
raggiungere questo specifico target e
aprire un dialogo diretto, non commerciale
ma di promozione e informazione. «Per
l’appuntamento di Bologna, in particolare,
sono previste molte novità. Verranno
innanzitutto presentati il nuovo catalogo
auto ed il catalogo scooter, rivisto nei
contenuti e nella veste grafica, pensata
per facilitare ulteriormente la scelta dei
prodotti e la presentazione delle
informazioni». Ci sarà poi grande spazio
per tutta la gamma delle pompe acqua e
sopratutto per il progetto Long Life +1, già
presentato con successo in altri mercati,
a Francoforte ad esempio, ma che trova
nell’Autopromotec il suo ambiente più
naturale.
Ma ovviamente la presenza di Dayco sullo
scenario fieristico segue a stretto contatto
la sua presenza sui vari mercati. Per
questo, fuori dal contesto europeo, per
ognuna delle due macroaree di
riferimento è stato in primo luogo
individuato un evento chiave: «per il
mercato asiatico la piazza di riferimento
primaria sarà naturalmente anche
quest’anno la Fiera internazionale
Automechanika di Shanghai, mentre per
quello sudamericano l’appuntamento
principale sarà a San Paolo, Brasile».
Ancora una volta, in linea con la strategia
di conciliazione tra presenza globale e
radicamento locale, l’idea è quella di
essere presenti sullo scenario fieristico a
due livelli: partecipare senz’altro alle
principali fiere internazionali del settore,
da un lato, ma anche e sopratutto lavorare
sul target specifico degli eventi locali, che
in Europa sono tantissimi e stanno
proliferando continuamente soprattutto
nei mercati emergenti, come Polonia,
Bulgaria, Russia, Uzbekistan, Azerbaijan.
Come anticipa Franca Pierobon:
«Verranno quindi realizzati eventi specifici
per i diversi mercati, pensati in modo da
poter essere “tagliati su misura” rispetto
alle esigenze effettive dei nostri target.
Penso a formule come quella delle
convention serali, dei road show, che
magari si allontanano dal tradizionale
modello del B2B, ma hanno una efficacia
maggiore rispetto alle fiere nel creare
occasioni di dialogo e confronto diretto
con il nostro target. Il quale, in questo
modo, non è necessariamente costretto a
venirci a cercare nelle varie manifestazioni, per conoscere i nostri prodotti e
servizi, perché siamo noi ad andare da lui,
a raggiungerlo direttamente nel suo luogo
di lavoro».
Lasciati guidare da DAYCO
Entra nel mondo Dayco: giochi, mini-corsi
e tanti gadgets per mettere in moto la tua
passione.
Chiavi dinamometriche, tute da
meccanico, Tool 6 Dayco, chiavette
USB. Sono alcuni dei premi che
Dayco ha voluto mettere in palio per
il lancio del nuovo gioco virtuale
“Metti in gioco la tua abilità”,
presto in linea sul nostro sito. Come
si vince?
Basta rispondere in modo corretto, il
più rapidamente possibile, a cinque
semplici domande sul mondo Dayco.
8
POWER WORLD
Ma poiché l’importante è partecipare,
anche chi si troverà a dare qualche
risposta sbagliata non rimarrà a mani
vuote…
I primi giocatori potranno cimentarsi
col “percorso a premi” virtuale in
anteprima durante la prossima fiera
Autopromotec di Bologna.
Dayco ti aspetta: un appuntamento
unico per incontrarsi, informarsi
e divertirsi insieme.
Fiera di Bologna
25 - 29 maggio 2011
Prodotti
Gamma e qualità
per i professionisti
della riparazione
Allineamento di prodotto, potenziamento della gamma asiatica e allargamento dell’offerta
pompe HD. Il tutto mentre cresce, soprattutto in Europa, la “cultura del kit” e sempre più si
afferma, a tutti i livelli, il concetto fondamentale di transmission system.
Corrado Bisegna, product manager Dayco, illustra le principali innovazioni tecniche e produttive.
E annuncia una novità: il catalogo Agri
eggere le esigenze del mercato.
Rispondere nel modo più veloce
possibile. A volte persino
anticiparle. Sono i pilastri
dell’attività di product management
nell’universo Dayco. E oggi accanto a
questa missione di “ascolto” del mercato,
si affianca, potenziandola e differenziandola, l’obiettivo primario dell’integrazione,
di prodotto e di processo, parola d’ordine
dell’attuale fase di espansione di Dayco su
nuove aree commerciali e produttive.
La sinergia tra le diverse aree della
gestione prodotto, del resto, è da sempre
una direttiva primaria di questo settore, ma
oggi, di fronte alla duplice sfida del mercato
asiatico e di quello sudamericano, la
creazione di un unico sistema integrato
diventa addirittura cruciale. Com’è ovvio,
infatti, la diffusione delle diverse linee
prodotto nei vari contesti segue necessariamente dei tempi diversi – il mercato
asiatico, ad esempio, al momento riguarda
solo le cinghie, i componenti rigidi verranno
più avanti. Ma proprio per questo è
importante in questa fase procedere a un
sistematico allineamento dei prodotti,
ovvero assicurare “a monte”, per ciascuna
linea, uno stesso sistema di codifica, da
gestire poi secondo le diverse esigenze e
tempistiche dei singoli mercati.
L
ALLINEARE I PRODOTTI,
DIFFERENZIARE I MERCATI
È quello che tecnicamente viene detto
10
POWER WORLD
“allineamento del prodotto”, e in Sud
America è già iniziato. «Si tratta sostanzialmente di rilevare la coesistenza dello
stesso item su mercati diversi e verificarne
il codice, che al momento risulta differente
per ogni macroarea – spiega Corrado
Bisegna, Product Manager Dayco -.
L’obiettivo è di fare in modo che le parti
comuni, quelle cioè riguardanti le vetture
che girano sia in Europa che in Sud
America e in Asia, siano nel prossimo
futuro riconducibili a uno stesso codice,
dunque gestibili dalle varie business unit
attraverso il medesimo database di
gestione. Questo pur garantendo la
specificità dei mercati, che “a valle”
rimangono distinti». A questo scopo verrà
preso come riferimento il sistema di
codifica europeo, che di fatto permetterà a
Dayco di “coprire” con lo stesso “sguardo”
circa tre quarti del mercato mondiale.
Soprattutto, sarà possibile “anticipare” l’in-
tegrazione dei nuovi prodotti, che una volta
terminato e implementato il sistema,
verranno da subito inseriti nei vari cataloghi
Dayco con lo stesso codice, con grandi
vantaggi in termini di velocità di “risposta”
al mercato.
«È chiaro - precisa Bisegna - che questo
richiederà un certo tempo di adattamento
da parte del cliente. Starà poi alle unit delle
varie aree affiancarlo in questa fase di
passaggio, aiutandolo ad “abituarsi” alla
nuova codifica».
POMPE HD: ANTICIPARE I BISOGNI
DEL MERCATO
In questo quadro generale di integrazione
e globalizzazione si inseriscono poi le
singole azioni per linea di prodotto. Tra
queste, colpisce l’attenzione crescente
data alla gamma pompe acqua, da poco
inserite anche nel catalogo HD ( veicoli
Industriali). «Una decisione - spiega
Corrado Bisegna - motivata dalla posizione
di leadership che Dayco già occupa nel
segmento HD per quanto riguarda cinghie
e tenditori. Ci è sembrato ovvio, quindi,
completare l’offerta con le pompe acqua».
La pompa acqua d’altra parte richiede di
essere sostituita più o meno con la stessa
frequenza degli altri componenti. «In
un’ottica di sistema – prosegue Bisegna
– la pompa è da considerarsi un organo di
trasmissione esattamente come gli altri,
dunque ugualmente soggetto a stress da
accelerazione, da dilatazione termica, da
polveri ecc.». Ne consegue che in caso di
rottura, il cedimento della pompa può
portare a coinvolgere l’intero sistema: di
qui l’importanza della manutenzione
preventiva.
Prodotti
PRODUTTORI DI SISTEMI
Potenziando l’offerta di pompe acqua, sia
in componente sciolto (HD) sia all’interno
dei kit ( Auto), si vuole andare a coprire
l’idea di transmission system nella sua
interezza e dare al cliente la possibilità di
operare, se lo desidera, una sostituzione
completa. Con tutti i vantaggi che questo
comporta in termini di sicurezza e qualità.
Non si tratta infatti – è bene sottolinearlo
– di pompe “ricondizionate”, ma di
prodotti nuovi, realizzati da fornitori selezionatissimi e dunque dotati di garanzia
Dayco. Al momento sono circa 70 le
pompe HD ed oltre 100 quelle Auto
disponibili in catalogo, ma il range si allarga
costantemente, con l’obiettivo di arrivare a
coprire circa il 70-80% del mercato.
Nell’ambito del mercato HD, Dayco svolge
il ruolo di pilota, grazie anche alla positiva
esperienza già fatta nel mondo dell’auto,
in cui la “cultura del kit” si diffonde sempre
più, insieme all’importanza della
manutenzione preventiva, che nel caso dei
mezzi di lavoro è particolarmente
importante: «Un tir che resta fermo, infatti,
ma anche un pullman ad esempio,
producono notevoli inconvenienti, anche
dal punto di vista economico. Prevenire
questa eventualità, dando al cliente la
possibilità di reperire direttamente da
Dayco un prodotto garantito e selezionato,
ci è sembrato un servizio nuovo e
importante». Se poi si considera che alla
produzione del pezzo si affianca la
presenza di una fitta rete di magazzini
periferici, sia in Europa che nelle altre aree,
diventa possibile davvero rispondere alle
richieste in tempi brevissimi, riducendo
ulteriormente le eventuali spese dovute al
blocco del mezzo. Il risparmio in termini di
tempo è dunque evidente, ma anche il
lavoro in officina viene molto facilitato: il
riparatore infatti non deve andare a cercare
il prodotto più adatto, ma ha già sul
catalogo, per ogni modello, un vero e
proprio “paniere” di prodotti specifici per
quel dato veicolo, l’offerta completa.
KIT E COMPONENTI:
UN’INFINITÀ DI SOLUZIONI
La “forza” competitiva di Dayco, del resto,
sta nella scelta anticipatrice di presentarsi
prima di tutto come produttore di sistemi,
non solo di singoli componenti. Interviene
ancora Bisegna: «È anche questo che ci
differenzia dal semplice commerciante:
dietro a ogni prodotto c’è la volontà di
semplificare la vita al cliente e dunque uno
studio approfondito di esigenze, necessità,
sulla base delle quali “tagliare” la propria
offerta». Una scelta di posizionamento e
servizio perfettamente in linea col concetto
di transmission system, che parte dall’idea
che la trasmissione, per funzionare al
meglio, va considerata in un’ottica di
sistema, appunto.
È su questo che si basa del resto tutta
l’offerta dei kit: anticipare il più possibile i
bisogni del cliente, dargli, in un’unica
soluzione, tutto quello che può servirgli per
risolvere una specifica situazione di
riparazione – dalla vite, alla cinghia, alla
rondella – evitando spostamenti, ricerche,
dispersione di tempo ed energie.
«Aggiungendo, in più, la qualità che Dayco
garantisce con un rigore non sempre
presente in altre offerte analoghe e una
attenta razionalizzazione sia del contenuto
del kit che della presentazione e del
packaging, anch’esso studiato in modo
da essere il più possibile funzionale e
ordinato». In questo senso sono stati
pensati kit di diversa “taglia”: dal
pacchetto semplice, comprensivo di
cinghia e tenditore, a quello completo,
che include appunto anche la pompa
acqua. Anche se il consiglio è comunque
sempre di operare la sostituzione
completa, si vuole comunque dare al
cliente la possibilità di scegliere il grado di
intervento effettivamente necessario.
«L’obiettivo infatti è sempre quello di dare
al cliente esattamente quello di cui ha
bisogno, di montare esattamente quello
che serve per ogni situazione. È questo che
vuole essere il catalogo: un’offerta di
soluzioni, un’infinità di soluzioni». Questo
è possibile grazie a una gamma di prodotto
estremamente vasta, che nel caso
dell’Europa arriva attualmente a coprire
circa il 97% del parco circolante.
Stando all’aumento delle vendite dei kit,
comunque, il cliente ha ben percepito il
messaggio: meglio pensare in ottica di
sistema, che di singolo componente.
DAL CLIENTE AL PRODUTTORE
E RITORNO
Ma come nasce questo lavoro di
“anticipazione” dei bisogni del
cliente? In che
modo Dayco
riesce a
“intercettare” le necessità del mercato,
interpretarle e infine tradurle in singoli
progetti di prodotto?
Un ruolo cruciale, in questo processo, lo
svolge la comunicazione interna, che
grazie al continuo interscambio tra aree e
dipartimenti riesce a trasmettere alle
diverse sezioni tutte le informazioni e gli
stimoli “raccolti” sul campo dal trade,
dialogando e confrontandosi con i clienti.
Particolarmente importante in questo
senso è il ruolo del tecnico che riesce a
raccogliere e interpretare al meglio queste
informazioni e a portarle in azienda. C’è poi
un canale eminentemente tecnico,
costituito dalle informative inviate dalle reti
ufficiali di assistenza supportato anche dai
servizi di fornitura esterna di informazioni
e analisi sul mercato, grazie agli studi di
settore. «Indicazioni cruciali ci arrivano
infine dai nostri stessi reparti, in
particolare dall’ R&D, che
attraverso il testing e il
contatto diretto con le
case costruttrici
riescono a
garantire
MAGGIO 2011
11
Prodotti
POMPE ACQUA: FUNZIONAMENTO
La pompa acqua impiegata sui motori degli autoveicoli
è normalmente di tipo centrifugo ed è comunemente
composta da una girante, che può
essere in metallo o in materiale
termoplastico, il cui compito
è garantire il movimento
forzato e sotto pressione del
liquido refrigerante - una
miscela composta da acqua ed
antigelo che assicura un
elevato punto di
ebollizione - all’interno del
circuito di raffreddamento del motore. La girante
è mossa da una puleggia, cui è collegata tramite
un alberino rigido che gira su cuscinetti, solitamente
azionata a sua volta
dalla cinghia di
distribuzione.
Lo scopo della
pompa è quello di
concorrere a smaltire il calore creato dal
funzionamento del motore e a mantenerne il
regime termico all’interno del range
previsto dai progettisti,
contribuendo così al suo
corretto funzionamento,
limitando le perdite di
potenza, riducendo i consumi
e l’inquinamento.
e comunicare i continui
miglioramenti
di prodotto».
IL NUOVO CATALOGO:
PIÙ RICCO, PIÙ FUNZIONALE
È sulla base di tutte queste
informazioni che è stato ideato e
costruito il nuovo catalogo Auto,
edizione 2012. Più ricco, più
funzionale, ancora più
facilmente fruibile.
A differenza del passato,
ad esempio, sarà
possibile verificare la
generazione di
ogni vettura e
ricercare il
componente
corrispondente.
Nel complesso, il volume dei
codici indicizzati è passato da 3000 a
3400. Aumenta, come si è visto, la
percentuale di presenza dei kit, diventata
di fatto la linea di prodotto più importante,
e in generale il numero delle applicazioni,
in particolar modo per quanto riguarda
quelle asiatiche, provenienti principal-
12
POWER WORLD
mente da Giappone e Corea e sempre
più diffuse anche sul mercato europeo.
Un passo importante verso il
completamento dell’offerta di gamma, che
comunque già raggiunge il 97% e copre
tutte le case produttrici mondiali. Come
chiarisce Bisegna, infatti, «il
completamento
procede ormai per saturazione di
piccolissime “isole” scoperte. In generale,
comunque, si parte dalla cinghia per poi
aggiungere il tenditore e infine il kit». Il
catalogo è comunque un prodotto in
continua implementazione, che si propone
di “fotografare” l’insieme del mercato in
un dato momento, ma anche di includere
i nuovi prodotti man mano che diverse
vetture appaiono sul mercato.
Oltre all’aumento quantitativo della
gamma, tuttavia, un buon catalogo
richiede anche una valutazione qualitativa
dei vari mercati. Così ad esempio il
catalogo HD comprende – primi in Europa
per questo prodotto – un certo numero di
applicazioni per mezzi pesanti di
produzione americana, inserite in risposta
a specifiche indicazioni di mercato,
provenienti soprattutto dai paesi dell’Est.
Va poi considerato ad esempio che nel
caso europeo tra i tre principali mercati –
Francia, Italia e Spagna – quest’ultimo
presenta una crescente diffusione della
gamma asiatica. Dalle analisi più recenti
le vetture asiatiche rappresentano circa il
15% del parco circolante europeo e su
questa
quota Dayco
continua
a
garantire tra l’80 e
il 90% di copertura.
Nel
catalogo
Scooter, invece, c’è
stato un incremento
di circa 150 nuove
Prodotti
ALLA SCOPERTA
DEL MONDO AGRICOLO
applicazioni, per venire incontro a una
richiesta sempre crescente, in particolare
per quanto riguarda le cinghie in kevlar, in
grado di garantire massima trasmissione
di potenza del motore e minimizzare gli
slittamenti, anche in condizione di stress
elevato.
STRUMENTI PER TUTTE LE ESIGENZE
La volontà di affiancare e aiutare il più
possibile il cliente finale nell’intervento
diretto sul motore è del resto da sempre
uno dei cardini del servizio Dayco
Aftermarket.
È in questa prospettiva ad esempio che è
nata e si sta sviluppando sempre più
l’offerta di utensili Dayco.
Si tratta di una serie di attrezzi necessari al
montaggio di prodotti con specificità di
sostituzione, come le ruote libere
alternatore la cui sostituzione può essere
effettuata grazie a speciali chiavi (Tool 4,
Tool5 e Tool 7: il set completo di chiavi).
La gamma dei TOOLS Dayco prevede
anche una serie di attrezzi per facilitare l’installazione delle cinghie elastiche.
Queste chiavi sono presenti come prodotti
“usa e getta” all’interno dei kit cinghie
elastiche PVE001 e PVE002, specifici per
applicazioni Ford; mentre per tutte le altre
applicazioni Dayco prevede un Kit
universale di attrezzi (Tool6) di facile e
immediato utilizzo.
Dayco propone infine un sofisticato
strumento, il tensiometer, per l’autoverifica
della corretta installazione delle cinghie di
distribuzione.
Il tensiometer con l’ausilio di software
computerizzato verifica la corretta tensione
della cinghia; importante parametro da
rispettare per garantire i chilometraggi
previsti dalle case costruttrici. La
disponibilità dei Tools dimostra quanto
Dayco guardi non solo alla qualità del
prodotto, ma anche alla semplicità del suo
utilizzo, facilitando così l’attività di
riparazione dell’ autoriparatore.
Da qualche tempo, inoltre, nel mondo
Dayco si sta lavorando per la messa a
punto di un catalogo per una nuova linea
di prodotto, dedicata alle macchine
agricole: un mondo molto più complesso
di quanto si creda, che va dal piccolo
tagliaerba fino all’enorme mietitrebbia, con
sistemi che in certi casi includono decine
di cinghie. «In molti casi, tuttavia, queste
macchine installano motori identici a quelli
montati sulla linea HD. Il focus Dayco sarà
comunque quello del trattore,
comprendendo un range che va da 70 a
390 cavalli», precisa Bisegna.
Quello delle macchine agricole, del resto,
è un tipico mercato di nicchia,
estremamente circoscritto: circa 8 milioni
di mezzi in tutta Europa, peraltro molto
frammentati in una quantità enorme di
modelli: dai trattori specialistici a quelli in
versione cingolata, a doppia trazione, quelli
specifici per i frutteti e così via.
Ed è anche molto peculiare dal punto di
vista competitivo, sostanzialmente
controllato da pochi grandi gruppi
produttori, a partire da New Holland, che
per esempio monta soprattutto motori
Iveco, e che solitamente forniscono
direttamente anche i ricambi. «In questo
senso, con questa nuova linea Dayco sarà
tra i primi player del settore a proporre una
gamma di prodotto specifica Aftermarket
per i trattori.
Va inoltre tenuto presente che un mezzo
agricolo ha un ciclo di vita estremamente
lungo, è pensato per durare per molti
decenni, e questo rappresenta, per il
ricambista, allo stesso tempo un vantaggio
e un svantaggio: «Da un lato, infatti, chi
acquista una macchina agricola ha tutto
l’interesse a operare una manutenzione
costante, accurata e preventiva. Anche se
vengono usati solo per alcuni mesi l’anno,
infatti, queste macchine lavorano in
condizioni estreme, magari sotto la pioggia
o su terreni accidentati, che stressano
fortemente i componenti di trasmissione.
Dall’altro, però, il tipo di attività fa sì che
spesso sia lo stesso utente del mezzo a
operare le sostituzioni, venendo così a
mancare la mediazione del meccanico». Il
catalogo, in questo senso, vuole offrire al
cliente finale la possibilità di scegliere
autonomamente il pezzo di ricambio, in
linea con la tendenza ancora “artigianale”
che caratterizza la manutenzione in questo
settore.
MAGGIO 2011
13
Zoom
Zoom su Cina e Brasile
Scenari diversi, stessa sfida e passione. La strategia di espansione
di Dayco in Oriente e America Latina segna un’ulteriore tappa.
Riccardo Bosco, vicepresidente Asia, spiega perché, lavorando in
contesti così diversi, la conoscenza del mercato è fondamentale
GUARDANDO ALL’ORIENTE
Far East e Sud America. Sono le due
“nuove frontiere” verso le quali Dayco
sta investendo con sempre più
decisione, elaborando strategie mirate,
sia organizzative che produttive. E
individuando, per ciascuna delle due
macroaree, un mercato di punta su cui
investire in questa prima fase: la Cina per
l’Estremo Oriente, il Brasile per l’America
Latina.
La Cina, per le maggiori differenze
culturali rispetto all’Europa e l’altissimo
tasso di sviluppo del mercato,
rappresenta in questo senso una sfida
particolarmente stimolante, a cui nei
prossimi anni verranno dedicate molte
risorse, sia economiche che umane. «Lo
scopo – spiega Riccardo Bosco, Vice
President – General Manager Asia – è
di garantire sia la capacità produttiva
sufficiente a coprire il mercato, sia l’organizzazione per il settore Aftermarket
ed eventualmente, da lì, andare a servire
anche altri mercati della regione. Del
resto – aggiunge – ormai Dayco può
contare su una tale presenza e capacità
di integrazione da poter instaurare tra i
mercati uno scambio continuo, di
prodotto e di informazioni».
AVVENTURA CINESE
Prosegue, quindi, la graduale “conquista”
del mercato cinese. «E’ appena stata
avviata la produzione nello stabilimento di
Shanghai delle cinghie di distribuzione e
accessorie, con la prospettiva di un
progressivo allargamento di gamma e di
prodotti», spiega Bosco. «Si è già iniziata a
costruire un’organizzazione commerciale
14
POWER WORLD
e logistica locale, e nel giro di pochi mesi
verrà messo a punto anche un servizio
completo di customer service». La
distribuzione invece è stata affidata a
distributori selezionati in base alla professionalità ed alla localizzazione geografica
in modo da assicurare la copertura del
territorio ed il migliore servizio a ricambisti
e officine. «L’obiettivo infatti è di
distribuire il prodotto Dayco in tutte le
provincie cinesi, con priorità a quelle aree
di maggiore potenziale».
Il mercato cinese, del resto, è al
momento senza dubbio il più significativo
dell’intera area asiatica. Il parco
circolante si sviluppa a ritmi eccezionali:
al momento ha superato i 50 milioni di
veicoli leggeri circolanti, ed i 13 milioni
di immatricolazioni nell’anno 2010. «Per
intenderci – sottolinea Bosco –
all’incirca pari a quelle effettuate in tutta
l’Europa dei 25 paesi nello stesso
periodo». Il parco veicoli, inoltre,
ringiovanisce, si diversifica e
modernizza: aumentano le rottamazioni
e la presenza di brand internazionali
(basti pensare che il leader, al momento,
è Volkswagen).
UNA CRESCITA VERTIGINOSA
Ogni espansione richiede di percorrere
una serie di tappe, tutte delicate e
importanti. Così è chiaro che “l’avventura
cinese” è rivolta sia al Primo Impianto
che all’Aftermarket «La prospettiva è di
acquisire una posizione rilevante nell’Aftermarket e nel Primo Impianto nel giro
di circa 3 anni, quando, con questi ritmi
di crescita, il parco potrebbe arrivare a
90 milioni di veicoli», precisa Bosco.
La composizione del parco circolante,
peraltro, richiede di muoversi su due
fronti: da un lato infatti la presenza in
Cina dei maggiori produttori mondiali
permette all’azienda di “esportare” in
Asia tecnologia e rapporti di fornitura
preesistenti; dall’altro, tuttavia, occorre
elaborare strategie specifiche per
acquisire il più possibile rapporti con le
case automobilistiche locali. Senza
dimenticare un altro mercato in rapido
sviluppo dell’area, quello indiano, con i
suoi 1,8 milioni di veicoli immatricolati
per anno: pochi rispetto alla Cina, ma
comunque molti per la realtà indiana e
significativi rispetto alla media dei paesi
europei. Sarà proprio l’India il prossimo
passo, seguito in prospettiva da altri
mercati dell’area Asia quali Taiwan,
Corea del Sud, Filippine, Malesia.
ESPORTARE KNOW-HOW
Ma come avviene concretamente questa
“esportazione” di esperienze e knowhow? Come spiega ancora Bosco, «a
essere trasferito è sostanzialmente lo
standard Dayco elaborato in Europa: per
l’Aftermarket c’è ad esempio un
Zoom
database unico da cui attingere le
informazioni necessarie per un dato
mercato, che poi vengono adattate e
localizzate. Ma questo vale anche per le
strategie logistiche e commerciali in
senso stretto». La Cina sotto questo
aspetto richiede ovviamente, rispetto ad
esempio ai mercati del Sud America, un
maggiore lavoro di adattamento: oltre ai
modelli europei, esistono infatti
applicazioni esclusive di questo mercato,
che vanno ovviamente incluse
nell’offerta e nel catalogo specifico per
quest’area. E se per ora la gamma
riguarda soprattutto i componenti
flessibili, è chiaro che si andrà allargando
sempre più. «È ancora decisamente
presto, ad esempio, per diffondere la
cultura del kit, il consumatore è ancora
molto attento al costo dell’intervento, ma
il diffondersi di veicoli ad alto contenuto
tecnologico ci fa credere che a poco a
poco si diffonderà una “cultura della
riparazione” più evoluta e simile a quella
Europea – sottolinea Bosco –. Anche in
Europa quindici anni fa nessuno voleva il
kit, ora nella gran parte dei mercati è il
prodotto più venduto».
OBIETTIVO VISIBILITÀ
Molto importante è stata, sotto l’aspetto
commerciale e di comunicazione, la partecipazione lo scorso Dicembre all’Automechanika di Shanghai, la prima
presenza della “nuova era” Dayco.
«L’evento sembra aver efficacemente
mutuato la formula tedesca, che si è
tradotta in una migliore organizzazione
ed efficacia dell’ esposizione», racconta
Bosco. E prosegue: «La presenza di
Dayco in questo contesto è stata un
segnale forte. Non si tratta solo di
visibilità, di avere uno stand, presentare
catalogo e prodotti, ma di potersi
presentare con una struttura e un
management quasi integralmente
cinese, selezionato sul luogo. Dare
insomma ai potenziali clienti la possibilità
di percepire concretamente la nostra
presenza su questo mercato».
L’interesse dei visitatori ha confermato
comunque che il marchio ha un buon posizionamento e che il cliente riconosce e
apprezza la qualità garantita da Dayco.
In attesa della prossima edizione di
Automechanika, ad aprile 2011 Dayco
ha partecipato a Shanghai all’ AutoShow
China : «Un evento, questo, di valore internazionale dedicato principalmente
all’auto, con un’ampia area dedicata
all’Aftermarket, dove è davvero possibile
toccare con mano la mole attuale di
investimenti fatti da tutte le case automobilistiche. Ed è importante che,
accanto al produttore, il cliente veda
anche Dayco, individuandoci subito
come fornitori di Primo Impianto e
protagonisti dell’Aftermarket ».
Dayco parteciperà inoltre ad una serie di
fiere locali, a livello regionale e
provinciale, nel senso ovviamente della
Provincia Cinese, in collaborazione con
i distributori locali, rivolte come avviene
in Europa soprattutto al consumatore
finale, il meccanico. Bisogna
considerare, però, che il modello
commerciale in Cina è estremamente
diverso: «I rivenditori di ricambi – spiega
Bosco – sono usualmente concentrati in
grandi complessi organizzati, gli autocenter, dove sono presenti fianco a
fianco tutti i marchi del settore. Il cliente
in altri termini vuole poter scegliere tra
Dove il sole non tramonta: Dayco sponsor nel Rally Svedese
Il mese di luglio, in Svezia, è un momento
speciale: le giornate sono lunghissime e
il buio della notte dura solo poche ore.
Per questo, luglio è anche il mese
preferito dagli svedesi per godersi le
proprie vacanze. È in questo periodo che
si tiene anche il Midnattsolsrallyt, il “rally
di mezza estate”, l’appuntamento più
importante nell’ambito del tradizionale
Torneo Svedese di Rally, una delle gare
automobilistiche più seguite e amate dal
Paese. Quest’anno, ad assistere alla
gara principale, ci sarà anche Dayco, che
ha voluto fare da sponsor a uno dei
concorrenti, il team PAS Motorsport. Il
pilota Per-Arne Sjöstedt e il co-pilota
Robin Sjöstedt gareggeranno a bordo di
una splendida vettura d’epoca: una Saab
96 Two-Stroke del 1964. Una scelta in
perfetta sintonia con lo spirito “storico”
della gara, che si conclude non a caso
presso il Museo Saab di Trollhättan,
luogo di nascita delle vetture Saab.
un gran numero di alternative». Cambia
quindi sensibilmente anche la strategia
di marketing, che deve puntare prima di
tutto su una maggiore visibilità, nel senso
materiale del termine: «Insegne
luminose, poster, vetrine curatissime.
Insomma – conclude Bosco – un
modello competitivo, comunicativo e
persino “estetico” del tutto diverso».
Un grande
passo in avanti:
il magazzino in
Germania
Sono bastati pochi mesi di attività per
avere la conferma che la recente
apertura del magazzino di
Neunkirchen in Germania (di cui
abbiamo dato notizia nel numero
precedente) è stata una scelta
strategica vincente. Se infatti
l’obiettivo primario di Dayco è di essere
sempre più vicini al cliente, la nuova
struttura permette di farlo nel modo
migliore.
La presenza di una base logistica in
Germania consente infatti prima di
tutto di lavorare con clienti del secondo
livello di distribuzione a livello
nazionale, realizzando anche, all’occorrenza, spedizioni urgenti “innight”.
Inoltre la posizione favorevole del
magazzino – al centro dell’Europa
continentale – riduce di molto i tempi
di trasporto per le spedizioni verso i
paesi confinanti, che vengono così
serviti direttamente da Neunkirchen.
Col nuovo anno, grazie alla forte
crescita nell’anno passato, la struttura
tedesca è entrata nella seconda fase
di sviluppo, con circa 500 nuove
ubicazioni.
L’obiettivo per quest’anno è di
ottimizzare i processi e proseguire la
pianificazione, in modo da garantire al
cliente un livello di servizio sempre
migliore, rafforzando ulteriormente il
marchio Dayco nell’area del Centro e
del Nord Europa.
MAGGIO 2011
15
Zoom
Dayco Brasile inaugura il primo
impianto per l’organizzazione
Aftermarket in Sud America
D
ue le importanti novità in Sud
America: il nuovo impianto a
San Paolo e l’apertura dell’
headquarter Aftermarket.
Con l’inaugurazione dell’impianto di San
Paolo, Dayco celebra l’apertura del suo
secondo stabilimento in Brasile in meno
di tre mesi. Come lo stabilimento di
Minas Gerais, che ha iniziato le
operazioni lo scorso Novembre,
producendo tenditori, pulegge e damper,
anche il nuovo stabilimento Dayco, sito
a San Paolo nelle vicinanza di Mooca,
sarà dedicato ai componenti rigidi.
Secondo il Vice President, General
16
POWER WORLD
Manager South America, Ronaldo
Teffeha, «l’obiettivo del gruppo è di
investire ancora di più nel paese. E
l’inaugurazione di questa produzione
industriale è la conferma del lavoro
compiuto dal nostro team». Con il nuovo
sito Aftermarket, Dayco intende riunire e
coordinare tutte le principali attività
dell’intero Sud America ottimizzando i
tempi di reazione al mercato. Nato
appositamente per servire i nuovi
mercati, lo spazio della nuova struttura
permette già di pensare ad ulteriori
ambiziose espansioni nel prossimo
futuro. «All’inizio andremo a coprire il
mercato del ricambio dell’area
brasiliana. La seconda fase sarà nel
mercato sudamericano ed in una terza
fase quello europeo», precisa Ronaldo
Teffeha. Il primo step della produzione
brasiliana sarà insomma destinato al
mercato locale, per poi allargarsi ad altri
mercati. L’obiettivo è di mettere a punto
capacità produttive così flessibili da
potersi adattare a richieste specifiche
anche molto diverse, garantendo al
contempo lo stesso livello di servizio, di
qualità e dunque anche di soddisfazione
del cliente in termini di prodotto.
D. Martinez, President EU/SAO/Asia
Zoom
R. Teffeha, Vice
President, General Manager South America
J. Orchard, CO-CEO MarK IV
MAGGIO 2011
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R&D - Ricerca e Sviluppo
R&D per l’Aftermarket
Progetti Speciali
Il know-how è un valore prezioso per ogni azienda.
Tanto più per chi, come Dayco, investe costantemente
in innovazione di processo e prodotto.
a qualche mese è iniziata la
collaborazione con l’ente
Ricerca e Sviluppo per
alcuni progetti speciali
dedicati all’ Aftermarket. Una decisione
che nasce da una convinzione ben
precisa, ovvero che un’azienda
worldwide come Dayco, attiva in un
settore ad alto impatto tecnologico,
debba continuare a riservare alla
ricerca e all’innovazione nel comparto
replacement la stessa attenzione
riservata al Primo Impianto.
L’obiettivo è garantire al cliente finale
massima qualità di prodotto, massima
semplicità di montaggio e la massima
informazione a supporto del professionista della riparazione. Importante
soprattutto per rispondere al ricambio
dei veicoli più datati, in particolare nei
mercati emergenti. L’automobile,
infatti, non è una commodity, ma un
investimento.
Occorre
quindi
sviluppare tecnologie adeguate perché
tale investimento si mantenga nel
tempo.
Lavorando in sinergia con il Primo
Impianto è possibile sviluppare progetti
in collaborazione, dunque a diretto
contatto con le case di produzione,
operando di fatto una significativa
inversione di tendenza: non è infatti
solo la casa produttrice a porsi il
problema del rapporto col cliente, ma è
la stessa Dayco a completare il prodotto
OE con il know how necessario per il
professionista della riparazione in un
mercato sempre più rilevante.
D
18
POWER WORLD
Si tratta insomma di coniugare
innovazione e flessibilità.
La strategia di espansione prevede sostanzialmente due “tappe”: In primo
luogo, occorre focalizzare con
precisione i singoli mercati e le loro
esigenze; e successivamente, in base
a quest’analisi, valutare quali, tra le
best practices già sviluppate nel
primo impianto, possono essere
condivise col nuovo settore e
adattate al nuovo contesto.
Dayco ha sviluppato molte attività
nell’R&D. Si tratta ora di selezionare le
migliori esperienze e utilizzarle nel
modo più fruttuoso nei diversi mercati.
Ma questo può avvenire solo dopo
averne compreso a fondo i bisogni.
Per questo abbiamo condotto analisi
approfondite nei mercati di interesse,
evidenziando con chiarezza quali sono
le aspettative dei clienti per le varie
applicazioni. L’obiettivo è di offrire la
massima qualità, durata ed efficienza.
Con la nostra esperienza, il nostro
know-how e le nostre competenze
tecniche, siamo nella condizione ideale
per poterlo fare, per esportare
questa tecnologia in nuovi
contesti, che si tratti di paesi
emergenti o di mercati maturi.
In questo quadro generale, si
inseriscono poi alcuni progetti
specifici. Per ogni linea di prodotto
sono state fissate delle priorità che,
ovviamente, dipendono dalle scelte di
investimento.
Le prime decisioni hanno riguardato la
linea Raw Edge: per questo prodotto
sono previsti investimenti in nuove
strutture con utilizzo e potenziamento
di risorse già
presenti. Nel caso delle Poli-V, delle
cinghie di distribuzione e dei tenditori
sono in corso nuovi investimenti
nell’area asiatica - Cina, India - ed in
quella sudamericana, Brasile in
particolare.
APPUNTAMENTO A BOLOGNA
Anche quest’anno, Dayco sarà
presente in prima fila all’Autopromotec
di Bologna, il più importante evento
italiano del settore. L’appuntamento
fieristico rappresenta infatti senza
dubbio una preziosa occasione di
contatto e dialogo diretto con i
meccanici, i destinatari finali dell’offerta
Dayco. Un’offerta che sempre più si
arricchisce, affiancando alla già ampia
gamma di prodotti un ventaglio
crescente di servizi, sia face to face che
attraverso gli strumenti informatici.
In evidenza, in particolare, il progetto
Long Life +1, lanciato da pochi mesi e
già premiato da ottimi risultati.
Disponibili anche i nuovi cataloghi auto
e scooter, recentemente sottoposti a
restyling grafico e arricchimento di
contenuti. Due i focus previsti per
questa edizione: all’interno del
padiglione ospitante, come di consueto
sarà allestito lo stand Dayco, dove oltre
a ricevere tutte le informazioni tecniche
e commerciali, i visitatori potranno
visionare i prodotti, ricevere gadget e
misurarsi in anteprima un utile e
divertente gioco interattivo, che a breve
sarà possibile fruire anche dal sito.
Sempre nell’ottica di un crescente
orientamento all’utente e alla
formazione, lo stand verrà inoltre
adattato a “mini-aula”, per organizzare
brevi esempi di corsi, seminari, rendezvous individuali o di gruppo con i clienti.
All’esterno del padiglione, invece, verrà
allestito uno spazio di esposizione
temporanea, che permetterà a tutti di
ammirare da vicino un magnifica
autovettura da corsa: una Lancia
Martini 037, modello storico da
rally degli anni Ottanta.
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Focus Autopromotec
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Focus Autopromotec
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Dal distributore
al meccanico
Tecnici e meccanici, sia autorizzati che
indipendenti. Accanto a questi il segmento
dei ricambisti e dei componentisti.
A cui si aggiungono un certo numero di
piattaforme distributive. Una filiera
complessa, quella italiana, che richiede una
particolare cura e attenzione. In particolare,
come spiega Diego Grigoletto, nello sviluppo
di servizi sempre più user-oriented e mezzi di
aggiornamento in tempo reale
n Italia, nell’ambito dell’Aftermarket,
la crisi si è sentita poco, se non come
una certa tensione nei pagamenti e
alcune criticità, peraltro fisiologiche.
Possiamo quindi dire di aver ottenuto e
confermato risultati considerevoli in
termini di mercato. E nonostante ciò,
l’Italia rimane un mercato particolarmente complicato per l’Aftermarket. Più
complicato di quanto possa apparire a
prima vista. Ma per questo anche più
stimolante». Esordisce così Diego
Grigoletto, Regional Sales Manager
South Europe, per illustrare punti di
forza, criticità e obiettivi dell’attività di
Dayco nella Penisola.
I
UNO SCENARIO DIFFERENZIATO
Confrontandolo infatti con quello
spagnolo e francese, ad esempio, caratterizzati da 3-4 grandi raggruppamenti
omogenei di rivenditori, che coprono la
quasi totalità del mercato, con una quota
del tutto marginale di rivenditori
indipendenti, lo scenario italiano
presenta una maggiore diversificazione.
«La struttura distributiva è più
polverizzata – chiarisce Grigoletto – e
inoltre ci sono alcune differenze rilevanti
tra Nord, Centro e Sud Italia. Di
conseguenza occorre mettere in campo
diverse tipologie di rapporto e di contatto
tra azienda e rivenditore ».
Si tratta comunque di un bacino
commerciale piuttosto grande: il
segmento dei tecnici e meccanici,
inclusi carrozzieri ed elettrauto conta
circa 35-40 mila operatori diretti,
suddivisi grossomodo in 3500
concessionari, 11 mila officine
autorizzate e una grande fetta di
operatori appunti definiti indipendenti.
C’è poi il secondo livello, quello dei
ricambisti, circa 4500. Al di sopra ci
sono le piattaforme distributive, tendenzialmente regionali, qualcuna nazionale,
che vanno dalle 270 alle 300 unità.
Infine ci sono i componentisti.
SERVIZIO A PIÙ LIVELLI
L’organizzazione strutturale della
distribuzione, quindi, è piuttosto
omogenea. «A differenziarsi – precisa
Grigoletto - sono piuttosto i
comportamenti, le attitudini e le modalità
di vendita. Alcuni distributori puntano
soprattutto su strategie commerciali:
promozioni, prezzi, incentivi alla vendita
ecc.; altri affiancano a questi alcuni
aspetti tecnici, puntando sulla maggiore
offerta di servizi, dal corso all’assistenza
telefonica fino alla fornitura di
abbigliamento, oppure di sistemi per
identificare prodotti, sistemi di tariffe».
Una strategia, questa, adottata
soprattutto dai ricambisti, per definizione
più a stretto contatto con il meccanico,
ma in qualche caso anche dalle
piattaforme, organizzate in gruppi. Il
motivo, come spiega Grigoletto, è che
«affiancare a una proposta commerciale
una proposta di servizi è estremamente
oneroso per l’organizzazione distributiva.
I costi fissi, iniziali e di gestione sono
infatti piuttosto alti per le attività di
servizio rivolte all’autoriparatore e
dunque richiedono un fatturato di base
piuttosto ampio o la possibilità di
associarsi ad altri operatori di pari livello,
creando appunto raggruppamenti».
LA CATENA DISTRIBUTIVA
Per aumentare la propria proposta,
affiancando a quella commerciale anche
un’offerta corposa di servizi, è
necessario insomma poter contare su
una base organizzata, un’infrastruttura
solida. E in questo momento Dayco
possiede senza dubbio tutte le “carte in
regola” per alimentare questo tipo di
strategia e per farlo in modo
continuativo. «Non ha senso infatti offrire
al cliente un corso una tantum, senza
seguito. Diverso è se la formazione sul
prodotto si inserisce in un programma
coerente, tra un corso di elettronica e
uno sul marketing o sulla “BER”». Dayco
è in grado di garantire tutto questo al
distributore, aiutandolo a offrire a sua
volta al cliente finale questo valore
aggiunto, sotto forma di un vero e
proprio “pacchetto di servizi”.
DISTRIBUZIONE DEI RUOLI
Occorre fare arrivare il prodotto a
destinazione sempre più rapidamente,
compito ancora più difficile
considerando che la gamma di vetture
circolanti è oggi almeno sei volte più
ampia di quella di dieci anni fa.
Di conseguenza, occorre anche una
attenta suddivisione dei ruoli, perché
ogni attività oggi viene pressata e
sollecitata al massimo. Quello che un
tempo poteva essere demandato ai
distributori, ovvero il completamento di
gamma, oggi viene preso in carico da
aziende come Dayco. «Nel nostro caso
– racconta Grigoletto – si è iniziato
alcuni anni fa con le parti flessibili,
passando poi a completare la gamma
delle cinghie e successivamente dei kit.
L’obiettivo attuale è invece l’aggiornamento e completamento di gamma dei
tenditori». In questo modo Dayco riesce
a sgravare di alcuni oneri sia il
distributore che l’operatore finale,
assicurandosi anche un dialogo con più
interlocutori per lo stesso sistema. «Se
si rompe una cinghia e serve un
supporto tecnico, ad esempio, anche se
l’ha acquistata da un ricambista, il
cliente può risalire la catena distributiva
e rivolgersi direttamente a Dayco, che
può fornirmi una conoscenza completa
del sistema. Questa suddivisione di
compiti semplifica la vita».
AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE
In linea con questa visione, uno degli
obiettivi principali di quest’anno è di
cercare di trasferire agli operatori tutte
le informazioni tecniche che Dayco
prepara e aggiorna ogni settimana. E
questo in maniera sempre più
omogenea ed estensiva, fino a coprire la
totalità del mercato.
I canali possono essere molti: è chiaro
che le serate di formazione non sono
sufficienti, perché possono coinvolgere
un numero molto limitato di operatori e
devono essere ripetute periodicamente
per garantire l’aggiornamento. Nota
ancora Grigoletto: «Lo strumento
informatico in questo senso è l’ideale,
perché consente l’aggiornamento in
tempo reale e un’immediata disponibilità
su tutto il territorio: penso a strumenti
come i blog, i forum tra meccanici, oltre
alla disponibilità di schede e informazioni
tecniche da scaricare autonomamente
dal sito e, in prospettiva, l’offerta di corsi
da effettuare e seguire direttamente
online». L’uso del web può inoltre aiutare
a modificare alcune false percezioni, ad
esempio sulla produzione di
tendicinghia. Dayco detiene infatti la
leadership nella produzione di tenditori
automatici HD in Europa. Eppure su certi
segmenti di clienti questo tipo di offerta
continua a essere erroneamente
associata ai produttori di cuscinetti. «La
nostra sfida al momento è quindi di
accreditarci anche sempre più come
produttori di tendicinghia, di legare
strettamente il nome di Dayco a questo
prodotto,
modificando
l’errata
percezione da parte del mercato.
24
POWER WORLD
Il meccanico consiglia
Quali sono le richieste più frequenti che vengono fatte
all’autoriparatore? Quali i problemi che si presentano più
spesso nel corso dell’attività e che tipo di strumenti sono
più utili per risolverli? E soprattutto, perché scegliere
Dayco? L’abbiamo chiesto a chi con queste domande si
confronta ogni giorno
Intervista al “meccanico Dayco” – Carmelo Purpura
Da quanti anni ha aperto l’officina?
Quella attuale da vent’anni ma prima ne gestivo un’altra,
sempre qui a Pescara.
volte non basta, perché i sistemi di montaggio sono diversi e
i punti di riferimento non sempre ci sono. A volte, hai bisogno
di usare attrezzi particolari.
Da quanti tempo usa prodotti Dayco?
Da molti anni. Non ricordo esattamente il numero, ma
certamente molti.
A questo scopo Dayco fornisce un kit di utensili
specifici. Le sembra utile?
Certamente aiuta, è una sicurezza in più.
Che tipo di prodotti utilizza?
Kit, soprattutto.
A che serve ad esempio la chiave dinamometrica?
Per i corretti serraggi delle viti dei tenditori, pulegge, e delle
testate.
Per quale motivo?
Perché il kit garantisce di poter effettuare un lavoro sicuro,
perché contiene tutti i componenti e permette di effettuare
un servizio completo. E poi con il kit si riducono i tempi di
montaggio avendo a disposizione tutti i corretti componenti
della trasmissione. Un vantaggio, quindi, sia per il meccanico
che per il cliente.
All’incirca, quanti lavori sulla distribuzione si fanno in
un mese?
Direi da un minimo di tre a un massimo di sei. Una media di
cinque al mese, quindi. Ma dipende molto dai periodi, da
Gennaio a Febbraio per esempio si lavora meno.
Che rischi ci sono a rimandare un lavoro di questo tipo?
L’auto va lo stesso, ma a rischio e pericolo del cliente. Non
tutti purtroppo comprendono che la manutenzione è importantissima ed è anche nostro compito promuoverla.
Le è mai capitato che un cliente richieda una marca
in particolare?
Di solito chiedono l’originale. Io però faccio presente ai clienti
che esistono prodotti di qualità equivalente, ne evidenzio le
caratteristiche ed i dati tecnici.
Che vantaggi dà a suo parere alle officine indipendenti
la possibilità di offrire anche questi prodotti?
È un’opportunità in più, perché permette di consigliare meglio
il cliente, scegliendo tra diversi marchi e indirizzandoli verso
un’ottima qualità, a un prezzo comunque favorevole.
Le è capitato di dover ricorrere all’assistenza Dayco
per alcuni lavori in particolare, magari per il
montaggio?
Io lavoro da trent’anni e l’esperienza aiuta certamente, ma a
È possibile farne a meno?
No. Perché se si va ad effettuare il serraggio di una testata,
dove la guarnizione deve supportare un peso specifico,
occorre applicare la corretta forza: se si stringe a mano non
ci si rende conto se si sta applicando troppa o poca forza.
Tornando ai servizi offerti da Dayco, complessivamente qual è la sua valutazione?
Buona.
Cosa pensa in particolare della possibilità di contattare
direttamente il tecnico Aftermarket, in caso di dubbi o
problemi tecnici?
Per il momento non ne ho avuto bisogno, ma sicuramente
in caso di necessità può essere utile poter sentire un tecnico
specializzato.
C’è un buon rapporto di collaborazione tra officine?
Sì, almeno per quanto riguarda questa zona. C’è uno
scambio di conoscenze. Capita ad esempio di avere dubbi
sulla distribuzione, e allora può essere utile sentire un collega
con il quale confrontarsi.
Lei usa il computer nell’ambito della sua attività?
Sì, ma ho installato da poco il computer in officina.
Dayco ha attivato un’area del sito, il Garage Virtuale,
dove iscrivendosi si può accedere a una serie di
servizi, tra cui la diagnostica, le schede di layout e altri
in corso di implementazione. Le sembra un’impostazione corretta?
Senz’altro, mi pare giusto dedicare una sezione ai meccanici
per consentirci di scaricare informazioni preziose per il
nostro lavoro quotidiano.
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POWER WORLD
Garage
Il meccanico consiglia
Intervista al “meccanico Dayco” – Alessandro Confalone
Alessandro Confalone, titolare
dell’officina omonima a San Giovanni
Teatino (CH), è stato il primo ricambista
Dayco a usufruire della promozione Long
Life +1. Quando ha aperto la sua officina,
nel 1998, aveva solo 21 anni ed era,
sottolinea con un certo orgoglio, «il più
giovane artigiano di Chieti». Gli abbiamo
chiesto un’opinione sui prodotti e i servizi
Dayco, alla luce della sua già lunga
esperienza “sul campo”.
Da quanti anni conosce e usa i
prodotti Dayco?
Fin dall’inizio della mia attività, dunque
da circa 13 anni.
Perché ha scelto di usare i prodotti
Dayco?
Perché per noi autoriparatori indipendenti
montare ricambi Dayco permette di
garantire prestazioni del tutto pari al Primo
Impianto.
Che vantaggi comporta poter dare
questo servizio al cliente, per
un’officina indipendente?
Di certo la possibilità di consigliare ai miei
clienti un prodotto di alta qualità,
garantito per un ottimo risultato, permettendogli allo stesso tempo di risparmiare.
In base alla sua esperienza, l’automobilista conosce le differenze tra i
vari ricambi?
Capita a volte che qualcuno chieda di
installare una cinghia specifica, spesso
proprio Dayco, ma in generale sta a noi
meccanici di saper proporre il miglior
prodotto. Anche perché è importante
saper fidelizzare il cliente, dunque
impostare un rapporto di fiducia
attraverso la garanzia di qualità.
Quali ragioni spingono secondo lei a
richiedere un prodotto Dayco?
Credo che la ragione sia proprio l’ottimo
rapporto qualità-prezzo.
Come è venuto a conoscenza dell’iniziativa Long Life +1?
Attraverso un cartoncino all’interno del
kit, che segnalava la promozione in corso
spiegando come usufruirne.
È stato complicato ottenere
l’estensione di garanzia?
Niente affatto. Basta iscriversi all’area
Garage del sito Dayco, dedicata a noi autoriparatori, e una volta entrati
semplicemente trovare le applicazioni,
passando per la pagina delle Technical
Information, poi inserire i dati del cliente
e stampare il certificato di garanzia.
La procedura le è sembrata intuitiva
oppure ha avuto bisogno delle
istruzioni sul cartoncino o del video
tutorial?
No, è stato semplice. L’unica accortezza
è quella di conservare la confezione per
trascrivere il codice a barre.
Il cliente ha apprezzato l’estensione
di garanzia?
È rimasto molto soddisfatto, non solo per
l’addizionale di un anno, ma anche per la
percezione dell’elevata qualità e
performance del Kit installato.
Suggerirebbe questa operazione ai
suoi colleghi?
Sì, soprattutto perché permette di
informarsi sui dettagli dell’installazione e
sulle attrezzature specifiche. Oggi, con i
nuovi sistemi, se non si hanno le
attrezzature idonee non si riesce a
lavorare in modo efficace. Penso ad
attrezzi come il tensiometro, la chiave
dinamometrica, il kit universale.
Conosceva già il Garage Virtuale?
Sì, da circa un anno. In precedenza
lavoravo con le USB Dayco, ma trovo
questo sistema molto più semplice.
Ne consiglierebbe l’uso ai suoi
colleghi? Se sì perché?
Lo consiglierei senz’altro. Sia prima di
acquistare il prodotto sia al momento di
installarlo. Anche di fronte a un lavoro
urgente, infatti, vale sempre la pena
prendersi qualche minuto di tempo per
collegarsi, consultare le informazioni
tecniche, le schede di montaggio, così
come i codici dell’attrezzatura
necessaria, soprattutto quando servono
strumenti particolari.
In che cosa soprattutto è utile poter
accedere a queste informazioni?
Se si vuole fare un buon lavoro, prima
viene l’informazione, poi tutto il resto. Se
si parte direttamente con l’acquisto,
senza vedere la scheda tecnica e quindi
magari senza conoscere le attrezzature
idonee, si rischia di montare il prodotto
non conforme, compromettendo tutta la
procedura.
Quanti lavori sulla distribuzione
effettua mediamente in un mese?
Circa 5 o 6. Dipende però dai periodi.
Cosa pensa dell’offerta dei kit? Tende
a consigliarla al cliente?
Sì, esclusivamente kit Dayco, da quando
esiste questa possibilità.
Che vantaggi offre?
Il kit rispecchia le raccomandazioni delle
case costruttrici. L’automobilista si trova
inizialmente ad affrontare una spesa
maggiore, ma poi si rende conto che in
questo modo si evitano ulteriori
smontaggi, come la pompa acqua o i
cuscinetti tenditori. Tutto ciò a suo stesso
vantaggio.
Si evita così di dover tornare in
officina dopo pochi mesi, magari.
Si evita anche di pagare due volte la
manodopera.
Oltre al prodotto, Dayco offre una
serie di servizi di consulenza e
supporto. Conosce ad esempio il
numero verde?
Lo conosco e l’ho usato più volte. L’ho
scoperto tramite il mio lavoro, ma anche
grazie al gruppo di tecnici, che mi hanno
aiutato personalmente, più di una volta,
a chiarire alcuni aspetti tecnici legati alla
mia attività.
Pur lavorando da parecchi anni, anagraficamente lei rappresenta il
meccanico della nuova generazione.
Quanto conta la capacità di usare
strumenti elaborati come il
tensiometro, la chiave dinamometrica,
nell’innovare la figura professionale
del riparatore?
Molto. Basti pensare che per montare
alcuni kit occorre saper operare anche un
risettaggio elettronico, procedura
importante anche per la diagnostica.
Cosa consiglierebbe, in generale, ai
suoi colleghi?
Spesso mi capita di intervenire su un
motore e scoprire che in precedenza
sono stati cambiati solo alcuni
componenti della trasmissione. Ciò
significa ricominciare il lavoro dall’inizio,
Il mio consiglio, quindi, è di seguire le
raccomandazioni della casa costruttrice.
A suo parere, quando si verifica un
errore, in che percentuale la responsabilità dipende dal prodotto o dalla
cattiva manutenzione?
Direi che per quanto riguarda le
autovetture di nuova generazione –
quelle per intenderci che circolano da
una decina di anni a questa parte, che poi
sono quelle su cui lavoro principalmente
– nel 90% dei casi si tratta o di cattiva
manutenzione o di montaggio errato.
Quanto conta, per lavorare al meglio,
la possibilità di tenersi sempre
aggiornati e di poter reperire
informazioni il più possibile “al passo
coi tempi”?
Certamente l’aggiornamento è molto
importante. Personalmente, ad esempio,
lavoro consultando alcuni manuali, che
ho reperito autonomamente, e il fatto che
ora la Dayco fornisca lo stesso servizio
attraverso il sito è senza dubbio un aiuto
importante. Anche perché – come
dicevo prima – quando una vettura arriva
in officina per il controllo della
distribuzione, prima di acquistare il
prodotto bisogna consultare il libretto di
circolazione e verificare di avere le
attrezzature idonee. E in questo Dayco ha
fatto un ottimo lavoro: vai sul sito, navighi
attraverso poche pagine e verifichi la corrispondenza di codici e attrezzature. E il
lavoro non può che guadagnarne, in
termini di efficienza e di velocità.
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27
Garage
Il web, una porta
sul mondo
L’area web-garage compie un anno,
con un numero di registrazioni quasi
raddoppiato. L’archivio di schede
informative cresce costantemente,
con 150 technical information già in linea
e più di 2000 layout. Nolwenn Marion,
Analysis & Web Mktg Europe, presenta
i risultati dell’operazione di restyling
e ampliamento del sito aziendale.
Uno strumento prezioso per l’utente
come per l’azienda
ei siti, sei porte d’accesso al
pianeta Dayco. Ma un’unica
immagine condivisa. È questa
la prospettiva che sta
guidando, a livello globale, le strategie di
web communication del marchio.
Nelle diversi sedi Aftermarket del mondo
gli specialisti locali della comunicazione
web stanno da tempo lavorando in stretta
sinergia allo scopo di elaborare un format
visivo omogeneo e coerente, da adottare
e adattare ai portali locali.
«Al momento sono appunto sei i siti Dayco
- spiega Nolwenn Marion, Analysis & Web
Mktg Divisione Europe - costruiti in modo
da servire nell’insieme, secondo
combinazioni mirate, tutte le macro-aree
continentali». A partire da questi sei “poli”,
l’obiettivo è di mantenere contenuti mirati
alle esigenze locali, a fronte di un unico
stile e un’unica strategia visuale. Per
questo, precisa, è in corso un restyling
completo del sito, a livello sia grafico che
strutturale, coordinato dal team
americano.
S
PIANETA EUROPA
All’interno di questa strategia di
“uniformazione” globale, tuttavia, il sito
28
POWER WORLD
Europe svolge anche un’altra importante
azione di riferimento. Precisa Marion: «Per
quanto riguarda in particolare le macroaree di cultura latina, il team Dayco Europe
sta infatti dando un supporto mirato ai
colleghi sudamericani. Lo scopo è di
strutturare in modo simile a quello
europeo i portali del Brasile e dell’Argentina, facendo leva sulle analogie culturali
di queste tre aree, pur nel rispetto delle
differenze di mercato e di esigenze».
Il sito Europe, d’altra parte, ha segnato
diversi punti di successo nell’ultimo anno,
che hanno confermato la correttezza ed
efficacia delle scelte fatte in corso di
progettazione. «In un anno i contatti sono
più che raddoppiati, segno che stiamo
lavorando nella direzione giusta –
sottolinea Marion –. Dall’analisi della
provenienza emerge un arco di diffusione
su più di 160 paesi, su un totale di circa
200: una percentuale evidentemente
importante». Buona parte di questi
contatti, ovviamente, provengono
comunque dal continente europeo. È
salito inoltre da undici a tredici il range
delle lingue “parlate” dal portale: l’analisi
del traffico ha infatti evidenziato una
crescita di contatti da Ungheria e
Romania, di qui la decisione di
aggiungerle alla lista.
AREA GARAGE:
CONTATTI IN CRESCITA
Sempre stando alle analisi del traffico, tra
le sezioni del sito una delle più apprezzate
è risultata proprio l’area Garage, sulla
quale del resto si è molto investito e
lavorato, nella convinzione, condivisa a
tutti i livelli, che un servizio web efficace
debba coniugare al meglio ricchezza di
informazioni, facilità di utilizzo e capacità
di interazione. «Nel corso dell’anno –
chiarisce ancora Marion – le registrazioni
in quest’area sono quasi raddoppiate, con
una composizione che vede il 95% di
utenti europei, poi un 4% dall’Asia, in
particolare India, e infine un 1% che
rimanda all’Africa, principalmente quella
del Nord ».
Più nel dettaglio, tra gli utenti registrati gli
italiani rappresentano il 58% del totale e il
60% del sotto-cluster Europa. Quanto alla
tipologia di utenti dell’area Garage, più
della metà sono meccanici o officine
meccaniche, circa un quarto sono
ricambisti, mentre il resto si divide tra
distributori, giornalisti e poi utenti che si
definiscono “generici”.
Numeri che, commenta Marion,
confermano in pieno le previsioni d’uso
per cui l’area è stata creata: «È evidente
infatti che meccanici e ricambisti tendono
a utilizzarla come vero e proprio strumento
di lavoro ».
INFORMAZIONI A PORTATA DI MANO
A questo scopo, l’archivio di schede
informative presenti sul sito – tra technical
Garage
information e layout di trasmissione –
viene continuamente e costantemente
implementato. «Nello specifico, le
technical information disponibili sul sito
sono attualmente circa 150, su un totale
di circa 250 già realizzate, che verranno
caricate a scaglioni, man mano che
vengono tradotte. I layout hanno invece
raggiunto quota 2300, altri 2000 sono in
progetto, che anche in questo caso
verranno inseriti a tranche. L’idea è
comunque di garantire un costante “approvvigionamento” del sito, a vantaggio
sia dell’autoriparatore che, di riflesso, del
ricambista». Tutte le schede, sia le
istruzioni di montaggio che le schede di
giro-cinghia, sono gratuite e scaricabili in
numero illimitato.
Sempre in quest’ottica, sono stati creati
da un lato un canale specifico Dayco su
YouTube (DaycoTAM), dove sono
disponibili una serie di filmati tecnici e la
presentazione dell’area garage, con tutti i
tutorial, e dall’altro una newsletter, che
permette di comunicare in modo mirato e
sintetico le novità che man mano si
presentano, in termini sia di prodotto che
di servizio.
UNO STRUMENTO DA SCOPRIRE
Il bilancio, insomma, è decisamente
positivo: tanto nella parte istituzionale,
quanto nel web catalog, infatti, i numeri
crescono, sia come contatti che come
registrazioni. «Distinzione importante –
sottolinea Marion – perché non è scontato
che chi si registra poi ritorni a consultare
il sito. Questo significa che non si arriva
sul sito solo per curiosità, ma con la
precisa intenzione di consultare
determinate informazioni, segno che ciò
che abbiamo inserito all’interno è effettivamente utile».
Occorre considerare, tuttavia, che nel
settore Aftermarket i tempi di
assimilazione di ogni nuovo canale di
dialogo sono piuttosto lenti, all’inizio. «La
filiera distributiva, dal produttore al
meccanico, è molto lunga e articolata ed
è naturale che le nuove iniziative e formule
di comunicazione, per quanto efficaci,
impieghino del tempo a “discendere” tutti
i gradini verso l’utente finale», nota
Marion. È con questa consapevolezza che
durante l’ultima Fiera di Francoforte è
stata lanciata l’operazione Long Life +1,
che prevede, per l’acquisto di tutti i kit
contenenti cinghia HT, la possibilità di
scaricare appunto attraverso il sito
un’estensione di garanzia di un anno, oltre
ai due già previsti. Un’opportunità
utilissima, che vuole essere anche uno
strumento di “avvicinamento” al mezzo
Internet, perché l’unico modo per
usufruirne è passare attraverso il sito e la
registrazione. «Abituarsi al mezzo e
prendere confidenza – conclude Marion
– è del resto l’unico modo per creare fidelizzazione verso questa nuova modalità
di comunicazione e, col tempo, arrivare ad
apprezzarne tutti i numerosi vantaggi».
MAGGIO 2011
29
Garage
Technical Information:
una risorsa in più
Da “semplice” bollettino tecnico a vera e propria release di “istruzioni per l’uso”.
Le informazioni tecniche, accessibili gratuitamente dal sito, permettono a chi lavora ogni giorno del
settore, di accedere a contenuti specifici per ogni applicazione, con consigli per il montaggio e grafici
accuratissimi. In attesa, come anticipa Gianluca Fantozzi, di una nuova evoluzione: le service information
no strumento efficace,
accessibile e chiaro, per
fornire ai nostri clienti un
mezzo di informazione e
formazione diretta sul piano tecnico: è così
che sono state concepite, fin dall’inizio, le
Technical Information», spiega Gianluca
Fantozzi, Catalogue Management. Non
esisteva ancora la figura del tecnico
Aftermarket all’interno dell’azienda, ma
Dayco aveva intuito che per costruire un
rapporto solido con l’utente era necessario
un servizio di supporto tecnico il più
possibile differenziato. Negli anni il concetto
di base - trasmettere al cliente informazioni
specifiche e accurate - è rimasto immutato,
ma è cambiata in parte la forma e la
funzione di questo importante servizio.
U
Di conseguenza si è evoluto anche il
concetto di Technical Information: «A un
certo punto – racconta Fantozzi –,
superata questa fase di “training”,
accompagnata però da un ulteriore
proliferare di applicazioni e modelli su
mercato, si è pensato che fosse opportuno
fornire, più che suggerimenti ad hoc, vere
e proprie istruzioni di montaggio». La
Technical Information ha quindi cambiato
forma e significato, diventando uno
strumento specifico per l’installazione dei
kit, mentre la funzione precedentemente
svolta di “bollettino tecnico” è affidata ad un
nuovo servizio, denominato appunto
Service information.
MASSIMA ACCURATEZZA,
MASSIMA FRUIBILITÀ
UNO STRUMENTO IN EVOLUZIONE
«In origine – spiega Fantozzi – si trattava
più che altro di una sorta di “bollettino
tecnico”, in cui Dayco spiegava agli utenti
finali – gli autoriparatori – come intervenire
sui casi più difficili di sostituzione, indicando
anche eventuali suggerimenti pratici per un
corretto montaggio ». Un supporto, questo,
che si è rivelato particolarmente utile nel
momento in cui si è introdotto il passaggio
dal tenditore manuale a quello automatico,
che richiedeva un particolare “training” per
i clienti. «Mentre infatti in passato era l’installatore a dare la giusta tensione al
tenditore, regolandolo a mano, ora il
tenditore è dotato di un sistema in grado di
applicare in modo automatico la corretta
tensione». Ma è solo un esempio: in
generale, in questi anni la tecnologia che
investe questo settore è davvero cambiata
molto, si è evoluta in modo percepibile.
30
POWER WORLD
Ma in cosa consiste esattamente la TI? «In
ogni kit venduto – spiega Fantozzi – Dayco
fornisce di default delle istruzioni di
montaggio universali, molto semplici. Le TI
vanno a integrare questo set di base con
istruzioni specifiche per un dato kit, allestite
e preparate direttamente dal team Dayco,
redatte in 13 lingue e messe a disposizione
sul sito, ben evidenziate, attraverso una
piccola icona stilizzata accanto al prodotto
di riferimento, sia nell’area catalogo che
nell’area garage. In modo che ciascuno
abbia la possibilità di scaricarle all’occorrenza e utilizzarle immediatamente, senza
doverle tradurre». Il layout e le scelte
grafiche sono studiate per una fruibilità
massima: c’è in primo luogo una sorta di
griglia, che riporta tutti i dati essenziali, dal
codice dell’applicazione al kit a cui fa
riferimento fino ai motori e i veicoli su cui va
montato. Di seguito è riportata la
composizione del kit (o dei kit) a cui ci si
riferisce, «con un disegno che rappresenta
in modo dettagliato lo schema di
trasmissione che l’utente si troverà
materialmente davanti, con delle frecce che
evidenziano i vari componenti forniti nel kit».
Si tratta, dunque, di un diagramma più
dettagliato di quello compreso nei layout del
girocinghia, altro strumento informativo
essenziale. Dopo il diagramma, l’utente
trova le istruzioni vere e proprie di
montaggio, «presentate in modo sintetico,
schematico, ma comunque elaborate da un
tecnico pensando ad altri tecnici, quindi con
termini immediati, molto specifici». Per
finire c’è il riepilogo della composizione del
kit, coi codici di riferimento sia del pezzo
originale sia dell’alternativa offerta da
Dayco, in modo che il meccanico possa
confrontarli con i componenti che ha e
verificare che il pezzo sia esattamente
quello di cui ha bisogno.
ISTRUZIONI PRONTE ALL’USO
«Per facilitare l’utilizzo, e soprattutto fornire
un prontuario veloce, essenziale,
maneggevole – sottolinea Fantozzi – tutto
questo è stato “concentrato” in un paio di
Garage
DIVERSI STRUMENTI,
STESSO OBIETTIVO: INFORMARE
pagine. Le schede poi si possono stampare
un numero illimitato di volte, tanto che
alcuni clienti, ci hanno detto, si stanno
costruendo la propria personale “biblioteca”
di Technical Information, da consultare all’occorrenza». Per ora sono state preparate
circa 150 TI, e altrettante sono in
lavorazione. L’obiettivo è naturalmente
quello di coprire tutti i KTB (circa 520),
considerando che ogni TI può riferirsi anche
a più di un kit contemporaneamente.
L’ordine di implementazione segue
comunque un criterio di priorità legato alle
vendite – e alle conseguenti richieste di
supporto – iniziando quindi dai kit più
richiesti per poi andare a coprire tutto il
range. Va sottolineato, infine, che si tratta
di un servizio che Dayco offre
gratuitamente.
In questo senso, le TI sono uno strumento
che si affianca agli altri canali di formazione
diretta rivolta ai clienti. Un canale, però, con
grandi potenzialità: «Con i corsi, infatti, pur
intensificando l’offerta, si riescono al
massimo a programmare sei incontri al
mese. Non pochi, certo, ma comunque una
goccia rispetto alla platea che è possibile
raggiungere attraverso il web», precisa.
Come accennato, invece, la funzione
inizialmente svolta dalle TI verrà presto svolta,
in forma potenziata e ulteriormente articolata,
dalle Service Information. «Si tratta in questo
caso di una sorta di “lo sapevate che…?”, che
offre informazioni di vario tipo, dal perché un
kit è stato sostituito da un altro o perché è
bene montare una data vite piuttosto
che un’altra, e così via».
Un feedback
prezioso
n ponte tra l’azienda e il
cliente finale. Meglio ancora,
tra azienda, il cliente e tutti gli
operatori intermedi. Perché
non basta solo dare un prodotto di qualità
ed efficiente, ma occorre anche dare al
cliente tutti gli strumenti possibili per
poterlo installare e comprendere
autonomamente.
È questa la funzione principale svolta dal
Tecnico Afermarket. Una figura chiave
dell’universo Dayco, che con il suo ruolo di
“connessione” – come spiega Franco
D’Emilio, il primo tecnico Dayco ad aver
assunto questo importante e innovativo
ruolo – permette di realizzare un doppio
vantaggio: «Per il cliente, che sa di poter
contare su un servizio di supporto
altamente professionale per tutti gli aspetti
tecnici del suo lavoro, e per l’azienda che
in questo modo riesce ad acquisire, per via
diretta, preziosi suggerimenti dal mercato,
per migliorare ulteriormente servizi e
prodotti». Capita ad esempio che il tecnico
accolga delle segnalazioni e le riporti in
U
azienda, affinché si cerchino le soluzioni
più appropriate, alimentando così un vero
e proprio “circolo virtuoso”. Un feedback,
questo, utilissimo anche sotto l’aspetto
della comunicazione, in quanto permette
di impostare il giusto linguaggio e la giusta
strategia per rispondere in modo chiaro e
completo alle richieste che emergono dal
mercato.
UN SUPPORTO QUALIFICATO
Il gruppo dei tecnici Aftermarket è nato
esattamente per questo: rispondere alle
esigenze del mercato manifestate dai
meccanici, ricambisti e distributori, che
possono rivolgersi a loro in ogni momento
attraverso il numero verde Dayco, il call
center, o direttamente. Un servizio
aggiuntivo, che Dayco ha voluto offrire a
tutti i suoi clienti e che al momento è
presente in sei sotto-aree del mondo
Dayco: Italia, Francia, Germania, Spagna,
Inghilterra ed Est Europa. «All’interno di
L’esperienza al servizio del cliente.
Per rispondere a ogni richiesta, scambiare
informazioni e opinioni e condurre attività di
formazione diretta.
Per questo è nata la figura del Tecnico Aftermarket
questa “rete” si è creato un intenso
scambio di informazioni ed esperienze –
sottolinea D’Emilio – che rafforza i legami
tra le varie sedi e rende ancor più efficace
il servizio dato al cliente».
FORMAZIONE A RICHIESTA
Per quando riguarda l’Italia, in particolare,
l’attività del tecnico si è intensificata negli
ultimi cinque-sei anni.
L’attività di formazione inizia a coprire tutto
il territorio italiano, dalle regioni del Nord
fino alla Sicilia. «Si tratta di occasioni molto
utili e importanti, sia per l’azienda che per
il cliente - commenta D’Emilio - . Durante
gli incontri si parte dalle Technical
Information, che peraltro chiunque può
scaricare dal sito Dayco, e da lì si passa a
fornire ulteriori dettagli, ad esempio su
come manipolare i componenti rigidi e le
cinghie, su come seguire particolari raccomandazioni a livello di installazione, e
così via».
DUBBI
TECNICI?
IL TECNICO
AFTERMARKET
RISPONDE
Avete un dubbio, una
domanda, una necessità di
chiarimento o approfondimento riguardo all’uso dei
prodotti Dayco e agli aspetti
più tecnici del vostro lavoro?
Inviate le vostre richieste
all’indirizzo
[email protected]
Il tecnico Dayco vi risponderà
sulle pagine del magazine nel
prossimo numero.
MAGGIO 2011
31
Update
Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012
APV2708
FORD
Mondeo II 2000 (GE)
Mondeo II 2000 FL (GE)
Mondeo II 2005 FL (GE)
Transit 2000
APV2709
FORD
Mondeo II 2000 (GE)
Mondeo II 2000 FL (GE)
Mondeo II 2005 FL (GE)
Transit 2000
APV2710
FORD
A4 Serie 2
A4 Serie 2 FL
A6 Serie 3
A6 Serie 3 FL
S3 Serie 2
TT serie 2
Focus
Focus FL
Focus C-MAX
Tourneo Connect
Transit Connect TC7
SEAT
Altea
Exeo
Leon II
Leon II FL
Toledo serie 3
SKODA
Octavia IV
VOLKSW
Eos
Golf V
Golf V Plus
Golf VI
Jetta III
Passat VI
Scirocco
Touran I
Touran II
APV2711
MERCED
W124
ATB2526
CITROEN
Xsara FL
PEUGEOT
306 II
FIAT
Ducato (280)
Ducato Nuovo (279-280/2/4)
Ducato (230-231-232-234)
Ducato R90
ATB2531
SUZUKI
Alto (RF410)
ATB2532
TOYOTA
Hilux (KDN)
Hilux (KUN25/15)
ATB2533
SEAT
Ibiza III
VOLKSW
Polo VIII
ATB2534
MITSUBISH
Colt (Z30)
ATB2535
MITSUBISH
Colt (Z30)
ATB2536
MAZDA
Mazda 3 FL
ATB2536
MAZDA
Mazda 6
Mazda 6 FL
MPV II Facelift
ATB2537
KIA
Carnival
Carnival II
Sedona
Sedona II
ATB2538
HYUNDAI
Terracan
ATB2527
ATB2528
CITROEN
C5
ATB2528
PEUGEOT
Bipper
Partner (M49)
Partner (M59)
Ranch (M49)
Ranch (M59F/U)
1007
106 - Restyling
206
206+
207
307
406 Facelift
ATB2529
ATB2530
32
SEAT
Cordoba II
Ibiza II FL1
VOLKSW
Polo V
AUDI
A3 Serie 2
A3 Serie 2 FL
A4 Cabriolet II
POWER WORLD
Update
Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012
Terracan Facelift
KIA
ATB2539
Carnival
Carnival II
Sedona
Sedona II
HYUNDAI
Terracan
Terracan Facelift
KIA
Carnival
Carnival II
Sedona
Sedona II
ATB2540
TOYOTA
Land Cruiser (BJ70)
Land Cruiser (BJ80)
ATB2542
TOYOTA
Avensis (AT22*)
Avensis (T25)
Avensis (ZZT22*)
Avensis Verso (CM20)
Corolla (120)
Corolla Facelift (110)
Corolla Verso (CDE1*/ZZE1*)
Corolla Verso FL(AUR/CUR/ZNR)
Picnic
Previa/Tarago
RAV4
DPV1122
DPV1122
MERCEDES
MERCEDES
Classe C (202)
Classe C (203)
Classe C (203) Facelift
Classe CLK (208)
Classe CLK (209)
Classe CLS (219)
Classe E (210)
Classe E (211)
Classe G (M461/3)
Classe ML (163)
Classe ML (164)
Classe R (W251)
Classe S (220)
Classe SL (230)
Classe SLK (170)
Coupe CL
R129 Roadster
Viano
Vito
DPV1123
FORD
Galaxy I Facelift (VY)
DPV1124
MERCEDES
Classe E FL (211)
Classe GL (164)
Classe ML (164)
Classe ML Facelift (164)
Classe S (221)
DPV1125
MERCEDES
Classe GL (164)
Classe ML (164)
Classe ML Facelift (164)
Classe R (W251)
Classe S (221)
DPV1126
MERCEDES
Classe C (203)
Classe C (203) Facelift
Classe CLC (203)
Classe E (210)
Classe E (211)
Classe ML (163)
Sprinter
DPV1127
MERCEDES
Classe C (203) Facelift
Classe C (204)
Classe CLC (203)
Classe CLK (209)
Classe CLS Facelift (219)
Classe E (211)
Classe E FL (211)
Classe GLK
Classe R (W251)
Classe SL Facelift (230)
Classe SLK (171)
Classe SLK Facelift (171)
DPV1128
MERCEDES
Sprinter
DPV1129
OPEL
Astra H
Corsa C Facelift
Meriva A
VAUXHALL
Astra MK V
Corsa MKII Fcl
Meriva A
DPV1131
BMW
Serie 3 LCI (E90/E91/E92/E93)
DPV1132
BMW
Serie 5 (F10/F11)
Serie 5 Gran turismo (F07)
MAGGIO 2011
33
Update
Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012
Serie 7 (F01/F02/F04)
X5 LCI (E70)
X6 (E71/E72)
DPV1133
BMW
Serie 1 (E81/E82/E88)
Serie 1 LCI (E87)
X1 (E84)
DPV1134
BMW
Serie 5 (E39)
X5 (E53)
DPV1135
MERCEDES
Classe CLS (219)
Classe E (211)
Classe S (220)
Classe SL (230)
Coupe CL
DPV1136
DPV1137
RENAULT
OPEL
VAUXHALL
KTB577
Espace IV Phase 2
Espace IV Phase 3
Koleos (X45)
Laguna II Phase 2
Laguna III
Laguna III Phase 2
Latitude
Megane II
Megane III
Scenic II
Scenic III
Trafic II FL
Vel Satis Facelift
Astra G
Corsa C
Corsa C Facelift
Meriva A
Astra MK IV
Corsa MKII
Meriva A
ISUZU
Trooper 98 (UBS)
OPEL
Monterey II
VAUXHALL
Monterey B
KTB579
SUZUKI
Swift SF (Fab. Japon)
KTB580
SUZUKI
Swift SF (Fab. Hongrie)
KTB580
SUZUKI
Swift SF (Fab. Japon)
34
POWER WORLD
KTB581
SUZUKI
Swift SF (Fab. Japon)
KTB582
SUZUKI
Super Carry (SK4*)
S410/S413
KTB591
CITROEN
C4
C4 Picasso
C5 Facelift
C5- (X7)
C8
Dispatch II
Jumpy II
PEUGEOT
Expert II
307
307 Restyling
407
807
KTB593
HONDA
Ballade 1
Civic (SL/SS/SP/WC)
KTB594
SUZUKI
Swift SF FL (Fab. Hongrie)
KTB597
MITSUBISHI
Lancer (CS/CT)
Space Star (DG)
KTB598
HYUNDAI
Accent
Excel
Lantra
Pony
Scoupe
KTB599
HYUNDAI
i30
i30 (CZ)
Coupe
Coupe FL
Elantra
Lantra
Trajet Facelift
Tucson
KTB600
HYUNDAI
Accent
Accent FL
Coupe
Coupe FL
Elantra
Getz (BJ)
Getz (BJ) FL
Update
Estratto nuovi prodotti Catalogo Auto 2012
Matrix
Matrix FL (TR09)
Tiburon
KTB601
HONDA
ROVER
KTB607
KTB608
KTB610
KTB611
HONDA
HONDA
ALFA ROMEO
200 Serie 3
400 Serie 2
45
600
Accord III
Accord VI (CG/CH)
Prelude (AB/BA)
Prelude (BB*)
Accord VI (CG/CH)
Odyssey (RA)
Shuttle (RA)
GTV
Spider (916)
145
146
147
155
156
LANCIA
Lybra (839)
AUDI
Coupe (85)
Quattro
100 (43)
100 (44)
200 (43)
80
80 (81)
90 (81,85)
90 (89,8A)
VOLKSWAGEN
KTB612
Accord V FL (CE/CF)
Accord VI (CG/CH)
Civic (MA/MB)
Civic Aerodeck (MB/MC)
TOYOTA
Passat I
Passat II
Santana
KTB621
TOYOTA
Camry (SV/CV10)
Camry (SV/CV20)
Carina II (ST15*)
Celica (TA/AA6)
Corona (ST15*)
KTB622
TOYOTA
Celica (TA/AA6)
Corolla (80)
Corolla (90)
MR 2
KTB623
TOYOTA
Celica (ST16)
KTB624
TOYOTA
Celica (ST16)
KTB625
TOYOTA
Land Cruiser (BJ70)
KTB627
LEXUS
GS 300
TOYOTA
Supra (JZA80)
KTB634
MITSUBISHI
Challenger (K9)
Montero Sport (K9)
Pajero Sport (K9)
KTB635
MITSUBISHI
Pajero 2 (V2/4)
Shogun 2 (V2/4)
KTB636
MITSUBISHI
Carisma (DA)
Pajero .Pinin (H7*)
Shogun Pinin
Space Star (DG)
KTB637
MITSUBISHI
Pajero 2 (V2/4)
Shogun 2 (V2/4)
3PK863EE
MINI
MINI (R50/52/53)
3PK977EE
ALFA ROMEO
Brera
Spider II
159
4PK903EE
FIAT
Ducato (243-244-245-247)
Ducato II (250-251)
5PK778EE
FIAT
Nuova 500
Land Cruiser (BJ70)
Land Cruiser (BJ80)
MAGGIO 2011
35
018148
®
D AY C O
M A G A Z I N E
World