Poesia d`amore per una ragazza
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Poesia d`amore per una ragazza
Mensile redatto dagli studenti del Liceo Classico “Leoniano” Anno IV Numero 2 - Febbraio 2010 Direttore Gabriele Russo Russo Vicedirettrice Silvia Loppa Caporedattore Danilo Bucciarelli FONDATO DA MARCO CECILI E FRANCESCO CARLETTI www.redazioneathenaeum.com Poesia d’amore per una ragazza Meraviglioso scritto del nostro Direttore Onorario Ecco l’ennesima perla della rubrica “Zabaione” Francesco Carletti Ecco, uno si guarda le scarpe un attimo e, diamine, ha il lampo originale. Sta lì lì per fare, per dirla tutta e poi, quella musica disossata gli toglie le forze! Che insana meraviglia calamita le ottime intenzioni e le fagocita, con quale ardore vorace ci ruba i moti e ci costringe al carezzevole immoto del desiderio. E in quella beata inattività mi rendo conto che la natura tutta opera, versa sague e muore per null'altro che la vana bellezza, maestra splendida. A cos'altro saremmo devoti, in un cosmo ideale, se non a lei, alla poesia inattiva, al canto, alla morte? Un tenero fiore sboccia nell'incavo terroso di una roccia alpina, a mille metri d'altezza, dove nessuno potrà mai compiacersi della sua bellezza innocente, del suo timido profumo; tra le ondine di un lago nuota un'anatra, s'immerge, e quando riviene alla luce piccole gocce intrappolate tra le morbide piume, infinitamente piccole, brillano, in ognuna di esse risplende il sole; sulla testa di un bambino seduto sulla sabbia crescono inarrestabili morbidi capelli, biondi, biondi come il grano, come l'oro che dorme nelle viscere della terra! Di fronte a questo ogni altro desiderio mi sembra vile, ogni calcolo una bestemmia, ogni parola un rumore atroce! Se c'è una cosa più adorabile della musica è il silenzio che viene dopo, quegli attimi che appartengono ancora al sogno, in cui pare di vacillare come sonnambuli sui lembi di un cielo stellato, poco prima di ricadere nella buca. Ah! Via Rotabile S. Francesco - 03012 Anagni (FR) Via Aldo Moro, 415 - 03100 Frosinone Sanremo 2010: vince Scanu! Mattia Fedele Anche la sessantesima edizione del Festival della musica italiana si è conclusa. Ad aggiudicarsi l'ambito “Leone d'Oro” è stato il cantante sardo Valerio Scanu, proveniente dal talent show "Amici", con la canzone "Per tutte le volte che" scritta da un concorrente dell'attuale edizione di Amici, Pierdavide Carone. (...) Segue a pagina 7 Terremoto in Cile Più di 700 vittime A PAGINA 5 Ennesima catastrofe naturale. Ad essere colpito questa volta il Cile, con città rase al suolo da una scossa devastante e dalle onde anomale che sono seguite. Finalmente Athenaeum! Della Redazione Ci scusiamo con tutti Voi lettori per il ritardo con cui è uscito questo numero di Febbraio. Speriamo di riuscire a farci perdonare nei prossimi mesi, grazie alla Vostra collaborazione! 2 Scuola Febbraio 2010 Ritor no a scuola...da gior nalista! Il Direttore Onorario Marco Cecili ha tenuto il corso di giornalismo nella Settimana della Creatività della Scuola Media Al termine del corso è stato pubblicato come sempre “Bonifacio VIII News” Marco Cecili (Da “Bonifacio VIII News” 2010) Fantasticavo qualche mese fa sulla possibilità di poter aiutare a realizzare la "Settimana della Creatività". Tutto è successo velocemente e ringrazio tutti per la possibilità datami, in primis don Agostino e fa professoressa Claudia Fantini. Far appassionare dei ragazzi al giornalismo non è cosa facile ma la sfida era intrigante e l'ho subito accettata. Mi è sembrato di tornare a un po' di anni fa quando con passione iniziai l'avventura di Athenaeum. Questi ragazzi mi hanno fatto capire l'importanza della passione e della novità che rompe la "monotonia", malattia della nostra società. La bellezza dei dubbi su cose che ormai automatiche e meccaniche mi fanno capire la bellezza di dubitare di noi stessi. Mi hanno dato nuovi stimoli per poter affrontare le sfide che la vita mi porrà davanti. Spero di aver lasciato anch'io qualcosa dentro di loro. Ringrazio tutti i ragazzi del Laboratorio di Giornalismo che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo e rivivere i momenti di cinque anni di Liceo. Ora però la bellezza di rivivere il passato è finita. Spero di potermi "rituffare nel passato" il prossimo anno. Tra off-line e on-line: la tecnologia ci cambia I cambiamenti nella dimensione relazionale ed affettiva al centro di un incontro al Liceo Leoniano >> Mons. Domenico Pompili guida i ragazzi nell’analisi di questi mutamenti Daniele Rodolico Come le nuove tecnologie hanno cambiato le nostre vite? Chissà se coloro che hanno ideato le prime forme di comunicazione in rete si aspettassero un simile “tsunami” nel mondo sociale, causando la necessità di rispondere ad interrogativi del genere. Da questa esigenza si origina l’incontro tenutosi giovedì 18 febbraio. La nostra Scuola prosegue, infatti, la serie di appuntamenti dedicati al mondo di Internet e, in particolare, ai social network. Dopo aver analizzato i rischi legati a questa realtà così vicina e allo stesso tempo sconosciuta guidati dalla Polizia delle Telecomunicazioni nell’incontro di venerdì 5 febbraio, si passa ora ad un’analisi mirata ai cambiamenti della dimensione relazionale ed affettiva dovuti al diffondersi di Internet. A moderare l’interessante dibattito Mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della CEI, il quale ha chiarito innanzitutto che, come qualsiasi mezzo di comunicazione, Internet è in grado di cambiarci, a dispetto di coloro che affermano il contrario, ritenendo minimo l’impatto sulle nostre vite. Essendosi evoluto recentemente, non può non essere inevitabilmente imputato di un “processo” che la stessa scrittura, nell’antichità, ha dovuto patire nel confronto con l’oratoria. La tecnologia ha persino cambiato la nostra intelligenza: le informazioni, prima elaborate in maniera lineare (si pensi ad esempio alla lettura di un libro per ricercare), ora si trovano quasi in ma- Trovate delle foto a pagina 11 niera circolare, oppure in un vero e proprio labirinto, in un caos al quale si accede in modo casuale. Per questi motivi è essenziale stabilire una gerarchia, o meglio un ordine a tutto ciò. La tecnologia è un ambiente nel quale siamo completamente immersi e che ci conduce a continui e velocissimi mutamenti nel nostro modo di instaurare relazioni interpersonali. Nel farlo è indispensabile saper distinguere gli aspetti dei vari mezzi di comunicazioni di cui facciamo uso, riconoscendo le differenze tra le dinamiche di socializzazione nella vita pratica e quelle in rete. Inoltre, il mondo virtuale non è il contrario della realtà, l’irrealtà, ma bensì una nuova forma di realtà. Questo oceano, nel quale si naviga spesso senza essere consapevoli della rotta, non va demonizzato; il Papa stesso definisce il WEB un territorio da esplorare, identificando i giovani negli esploratori. Bisogna evitare, però, di creare una contraddizione tra l’off-line (la vita pratica) e l’on-line (la vita sul web). Il rischio è quello di ritrovarsi, come utenti di Internet, a non usufruire nel miglior modo le grandi risorse che un gigante del genere offre. E non c’è molta differenza tra questo comportamento e quello del visitatore di un museo grande come il Louvre, che però si riduce a leggere le scritte nella toilette! Numerose le ricerche sui riflessi della tecnologia sulla società, in primis quelle di Manuel Castells e quella dell’Università Cattolica di Milano, che hanno individuato la nascita dell’”individualismo interconnesso”, quasi un ossimoro e quindi un’espressione antitetica, che si riferisce a un fenomeno in continua evoluzione, ossia quello di interrompere i rapporti con ciò che ci circonda e moltiplicare le connessioni su Internet. Gli amici su Facebook equivalgono a quelli reali? Si possono intrattenere persino 800 amicizie allo stesso tempo sui social network? Inoltre, questa superficialità è a discapito della nostra riservatezza, spesso messa a rischio dalla cosiddetta “sindrome da confessionale”. Infatti l’assenza dei condizionamenti che si incontrano nella vita di tutti i giorni nel rapporto con le persone e, dunque, l’assenza di queste barriere nel mondo on-line, ci portano spesso, ingenuamente, a violare la nostra stessa privacy, rivelando delle informazioni personali e confidandosi oltre il limite che, invece, nella vita “off-line” avremmo rispettato, con maggiore discrezione e valutando più attentamente. L’incontro si è concluso con l’invito a non trascurare mai un contatto con gli altri basato sulla “dimensione intracorporea” (la riscoperta dei sensi), consci che Internet rappresenta il presente e il futuro, ma queste due parole non possono esistere senza il passato. Scuola Anno IV Numero 2 3 Passeggiata...tra gli Astri I l III Liceo al Palazzo delle Espo si z i o n i p e r v i s i t a r e l a mo s t ra “A s t r i e Pa r t i cel l e” >> Un’ottima occasione per approfondire quanto appreso in classe e per riflettere Silvia Loppa 4 Febbraio. “Astri e Particelle” attendevano di essere esplorati da ottobre 2009 e quale viaggio nell’universo migliore di una visita al Palazzo delle Esposizioni di Roma che proponeva una totale immersione nell’inconcepibilmente piccolo e grande? Proprio questo è stato il percorso seguito durante la mostra finalizzata ad illustrare come in realtà solo apparentemente siamo costituiti di soli minuscoli atomi, ma se pensiamo all’infinitudine del cosmo e al suo esserne parte un senso di meraviglia, stupore, soggezione si impadronisce di noi…infinita infinitudine, figli delle finissime polveri stellari, universo conoscibile e inesplorato completamente. Non starò qui a riferire dettagliatamente tutto quanto si è prestato alla nostra osservazione, ma solo a parlare dell’importanza dell’esperienza che sembra essere, anche in questo caso, “magistra vitae”. Talvolta si pensa di poter conoscere attraverso un arido manuale sufficiente, solo per il suo volume, a fornire tutte le nozioni, invece quando si tocca con mano Trovate delle foto a pagina 11 una realtà lontana da noi come quella del cosmo filmati, riprese effettuate dalle sonde spaziali risultano essere un valido canale di apprendimento e approfondimento di quanto già acquisito. Tanti esperimenti pratici, tanti giochi di ombre, luci, colori proiettati su una parete come fossero spettri luminosi stellari, tante radiazioni che ci investono e neanche ne abbiamo la percezione!...un viaggio nella magia degli astri…e delle particelle… Dadaismo, Surrealismo, apparentemente una serie di nomi di movimenti di cui ricordiamo aver sentito parlare riflettono, invece, il clima “revival” dell’esposizione presso il Vittoriano realizzata dallo storico dell’arte Arturo Schwarz che ha raccolto circa 500 opere volte ad illustrare i loro intenti artistici ed il loro percorso evolutivo dal punto di vista storico-figurativo mettendo in luce soprattutto la volontà di sollevare la problematica, scuotere gli animi e svegliare le coscienze dal clima di passivo torpore e conservatorismo con l’esporre, tramite opera artistica, il disagio di una generazione che vive il peso del pregiudizio e delle convenzioni sociali. Dada, in fondo, cos’è? Una parola, un verso, una nota musicale, uno stato d’animo, un’invettiva, una speranza, un obiettivo, un assenso, un dissenso, un arte? Perché mai dovrebbe essere solo o contemporaneamente tutto ciò, chi e come può stabilirlo?...l’arte…che cos’è l’arte? Michelangelo, Raffaello, Bernini? Dada, in fondo, è già una risposta, un termine senza apparente senso logico che ciascuno gli annette e l’arte perché mai dovrebbe cercare concettualità? …è arte ciò che ciascuno vede come arte…è arte ciò di cui nessuno ha la percezione…Tutto può “diventare” sempre arte. Alla scoperta della Avio V Ginnasio e I Liceo in visita nell’industria missilistica di Colleferro Il dottor Mastria ha presentato la struttura dell’azienda e i nuovi progetti Matteo Tasca Mercoledì 10 febbraio le classi V ginnasio e I liceo, accompagnate dalla professoressa Maria Elena Tagliaboschi e dal professore Massimo Fruscella, hanno fatto visita all’industria missilistica di Colleferro chiamata Avio. In un primo interessante incontro con il dottor Mastria, padre di una delle nostre compagne, ci è stato spiegato come questa impresa operi nella Ciociaria già a partire dall’inizio del secolo e come oggi collabori con l’ESA, l’ente Europeo che si occupa di lanci di satelliti nello spazio. Inoltre ci ha rivelato della progettazione di un nuovo razzo che tra poco tempo sarà pronto a decollare, chiamato Vega. Infine ci ha presentato Arianne V, che è un altro tipo di missile più grande attualmente usato per i voli e che raggiunge i 50 metri di altezza! Estremamente accattivante (ma anche molto complessa) è stata la presentazione del professore dei booster: questi sono i propulsori che, bruciando in poco tempo grandissime quantità di propellente solido, hanno il compito di portare il razzo nell’atmosfera e di dargli abbastanza spinta da farlo poi rimanere ad una quota adeguata; a questo punto vengono lasciati cadere nell’oceano. Dunque è piuttosto ingiusta la “vita” un booster: è destinato a compiere una grande e faticosa impresa, portando il razzo a destinazione, per poi essere scartato e lasciato cadere da un’altezza vertiginosa. Nonostante il loro funzionamento molto interessante, abbiamo però appreso che questi booster sono causa di non pochi problemi per l’ambiente poiché non solo generano scompigli nella Guyana Francese, da dove vengono lanciati una volta ogni due o tre mesi, al momento del decollo per il rumore e i fumi che emanano; ma, una volta che sono caduti nell’oceano, lì vengono abbandonati. Purtroppo infatti le aziende non hanno alcun interesse a recuperarli, in quanto non sono riutilizzabili. Tuttavia, considerando il gran numero di lanci effettuati non solo dall’Unione Europea, ma anche da Russia e Stati Uniti, questo dell’abbandono dei booster negli oceani è un altro fattore di inquinamento che preoccupa molti esperti. Comunque, dopo questa presentazione teorica del’azienda, ci siamo recati a vedere direttamente i luoghi dove i poveri booster, della costruzione dei quali l’Avio è specializzata, vengono preparati al loro triste destino. Senza dubbio è stato interessante osservare i grandi hangar e gli imponenti mezzi di produzione dei propulsori, ma questa seconda parte della gita è stata più noiosa forse per lo sforzo fisico non indifferente (almeno per me!) di girare per i locali e per il fatto che la presentazione del dottor Mastria è stata così esaustiva che alla fine si è finito un po’ per ripetere quello che aveva detto in precedenza. Comunque torniamo da questa gita con tante nozioni utili, sia per la costruzione di missili (tanto che siamo un po’ tutti seriamente avviati alla carriera di dinamitardi), sia per imparare a volare alto, fin sopra le nuvole! 4 Scuola Febbraio 2010 Sicilia: il momento è quasi ar rivato Una riflessione in vista del viaggio di istruzione di fine aprile Qualche controindicazione, ma soprattutto tanti buoni motivi per vivere questa avventura Claudia Fantini Il momento è quasi arrivato: contiamo quanti siamo, raccogliamo i soldi e ci prepariamo alla partenza. Tra poco più di un mese lasceremo la scuola per la gita scolastica o, più precisamente, per il viaggio di istruzione. Tante le controindicazioni all’evento: prima fra tutte il fatto che oggi ci si sposta di più e il viaggio scolastico non è l’unica occasione per varcare i confini del territorio. A questa obiezione si aggiungono quelle dei genitori - “i cuccioli si stancheranno” -, dei professori “sarà un tour de force” -, degli studenti - “tanto … non ci lasciano mai liberi!!!”-. Un altro deterrente è il costo del viaggio che per la nostra scuola è diventato più alto dal momento che siamo diventati più numerosi. La nostra politica di fare tutto insieme come una famiglia va, infatti, a cozzare con i numeri: se prima bastava un solo pullman per portarci tutti oggi ne occorrono due, uno dei quali però occupato solo per metà. Questo fa sì che su tutti ricade il costo di due pullman. Per il prossimo anno dovremmo fare diversamente e lasciare, finalmente, che il III liceo abbia il suo viaggio speciale. Ma torniamo all’oggi. Dopo aver elencato le controindicazioni ci piacerebbe indicare i lati positivi dell’evento. Il primo fra tutti va ravvisato proprio nella tipologia dei partecipanti: non capiterà facilmente di avere compagni di viaggio di tale portata (e mi riferisco sia agli studenti, che ai professori, che al direttore) e una esperienza in siffatta compagnia sarà sicuramente tutta da raccontare. Poi la meta e gli obiettivi: una scuola ha obiettivi diversi da quelli di un viaggio in famiglia. Si esce da scuola per continuare a studiare e a crescere insieme. I posti prescelti dunque potrebbero essere difficilmente visitati nella vita di ogni giorno e comunque da Le date del viaggio... 25 - 30 aprile 2010 Sul prossimo numero il programma completo! una prospettiva diversa. Prendiamo (tanto per fare un esempio) la Sicilia. Tutti amano vederla. Ma quanti si soffermeranno, come faremo noi, nel piccolo porto di pescatori di Aci Trezza? Quanti leggeranno un passo dai Malavoglia, come faremo noi, per ridar vita ai personaggi di Verga che qui hanno vissuto? Quanti riandranno come noi all’Odissea guardando incantati i faraglioni che spuntano dal mare e che, qui giurano, essere proprio quelli che Polifemo, accecato, gettò in mare per colpire Ulisse? E quanti riempiranno, come noi, la valigia di libri? E quanti, infine, prenderanno in giro la prof. Fantini per le sue esclamazioni estasiate? Ma forse ha ragione lei perché lo stesso Goethe, nel suo Gran Tour, annotò che a Catania l'albergatore gli propose "una passeggiata a mare sulle rocce di Iaci, la più bella escursione che si faccia da Catania". “I Cento Passi”...nella lotta alla Mafia N e l l ’ u l t i m a A s s e m b l e a d ’ I s t i t u t o p r o i e t t a t o i l f i l m d i M a r c o Tu l l i o G i o r d a n a Una riflessione sulla nostra società a partire dalla storia di Giuseppe Impastato Danilo Bucciarelli E’ stato dunque interessante riflettere su queste questioni del tutto attuali, e ricordare l’esempio - oserei dire - “eroico” di chi ha messo fuori l’egoismo e ha sacrificato la sua vita per gli altri! La Rappresentanza d’Istituto per l’assemblea di questo mese ha proposto la visione del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, ambientato nella Sicilia degli anni Settanta che ci ha fatto rivivere lo stato di terrore e di “indifferenza” in cui convivevano allora mafia e popolazione. Il Film presentava il caso particolare di Giuseppe Impastato un giovane siciliano che nacque proprio in un contesto familiare mafioso e che ebbe il coraggio di opporsi a questa organizzazione criminale. Oggi la lotta contro la mafia e ogni genere di criminalità organizzata è sicuramente più forte e più decisa, ma la situazione migliore in cui siamo oggigiorno la dobbiamo certamente a tutti coloro che come Impastato hanno sacrificato la loro vita per dare una speranza alla Sicilia e all’Italia, e che hanno permesso, come ha opportunamente precisato il Prof. Bearzi nella sua breve ma puntuale presentazione del Film, l’abbattimento del muro di omertà che ha reso pubblica questa lotta. Ma benché essa sia pubblica e sempre più diretta e coraggiosa, non è ancora stato possibile il superamento della mafia. Certo, sono stati fatti dei grandi passi avanti, si pensi al maxiprocesso a “Cosa Nostra”, ma non si è riusciti ancora a prevalere. Anche se non si è potuto aprire un dibattito tra le classi per logiche ragioni di tempo, penso che ognuno abbia riflettuto sulla situazione in cui viviamo e sul proprio impegno per migliorarla, e che sia uscito anche un po’ migliorato, forse per la prima volta, da una assemblea d’Istituto. Attualità Anno IV Numero 2 La Terra non si ferma: sisma in Cile 5 Più di 700 vittime per un terremoto che ha colpito la zona della capitale P re occupazione per la succession e d i c a tas t r o f i n a t u ra l i , i n I t a l i a e n e l m o n d o Gabriele Russo Russo Non si ferma la serie di catastrofi naturali che da qualche mese sconvolge il pianeta. Solo il mese scorso avevamo parlato del sisma di Haiti, e nei numeri precedenti in prima pagina erano finiti il disastro di Messina e il terremoto a L’Aquila. Questa volta vittima di un sisma devastante, di magnitudo 8,8 Mw, è stato il Cile. La scossa principale, durata tre minuti, è stata avvertita nella notte del 27 febbraio scorso, nella zona della capitale Santiago. Il terremoto ha fatto registrare circa 700 morti, a cui si aggiungono numerosi feriti e dispersi. Tuttavia il numero delle vittime è relativamente limitato, se si considera l’entità della scossa. I danni del sisma sono ingenti, con intere città rase al suolo o isolate, e si pensa che gli sfollati siano più di due milioni. Ad aggravare la situazione, poche ore dopo il sisma, hanno contribuito una serie di “tsunami” lungo le coste del Cile, per i quali il Governo non è riuscito a diffondere tempestivamente l’allarme. Come sempre da ogni parte del mondo è stata data la disponibilità all’invio di aiuti per la popolazione colpita dalla catastrofe, attualmente priva di cibo, acqua ed elettricità. E sta dilagando il fenomeno dello “sciacallaggio”, in un Paese che fino ad ieri si vantava di un tasso di criminalità molto basso. Sorprende, a questo proposito, la scarsa presenza di soldati nelle città e la loro disorganizzazione. Il dramma del Cile ha riempito e riempie le prime pagine dei quotidiani, ma in questi ultimi giorni non è stata l’unica calamità. La Francia è stata vittima di alluvioni e in Italia sono state numerose le frane (una, di modesta entità, si è verificata anche qui ad Anagni). Ciascuno cerca una spiegazione per questa serie di fenomeni preoccupanti: qualcuno (come ci invitava a fare Danilo Bucciarelli nel suo articolo del mese scorso) trova fiducia nella religione, altri (scherzando?) li collegano alla “fine del mondo” prevista dal calendario Maya. Non è il caso di farsi prendere dal panico, ma senza dubbio sarebbe opportuno riflettere: rimanere in- differenti quando notizie del genere ci appaiono lontane è un grave errore. UE: accolto il ricorso per il crocifisso Niccolò Polidori La Corte europea dei diritti dell'uomo ha accolto il ricorso presentato dall'Italia contro la sentenza che, a novembre, ha vietato la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Il caso sarà quindi esaminato di nuovo nei prossimi mesi dalla Grande Camera di Strasburgo. Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, è rimasto molto soddisfatto della notizia e ha dichiarato: "E' con soddisfazione che constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l'Italia aveva presentato alla Corte". 6 Attualità Febbraio 2010 Inquinamento? Tutti su Pandor a... Il nuovo presidente del circolo di Legambiente di Sgurgola ci presenta questa associazione Olga Kozarova* Sarebbe troppo bello vivere in un ambiente di piena sintonia fra tutti esseri viventi, fare parte del creato senza sentirsi superiori a nessuno. Purtroppo dobbiamo rendersi conto che la nostra realtà è ben diversa. Il pianeta Terra è gravemente malato e colpevoli siamo noi esseri umani. Nel nome del progresso e di benessere stiamo distruggendo nostro habitat naturale. Secondo voi che cosa è il vero benessere? La casa a due piani, la macchina di grossa cilindrata, un televisore a plasma…. oppure aria pulita, i fiumi privi di rifiuti tossici dove poter fare il bagno, paesi senza minacce delle frane, le uova fresche senza diossina…? Non si può sfuggire su altri pianeti, tocca rimboccarci le maniche e cercare di salvare e migliorare il nostro ambiente, non dimentichiamo che siamo solo di passaggio e il nostro dovere è di salvaguardare le ricchezze della natura per quelli che verranno dopo di noi. Vorrei darvi qualche informazione riguardo un’associazione che da anni cerca di proteggere e di migliorare il nostro ambiente. Vi invito a riflettere e la prossima volta ne possiamo riparlare. Legambiente, nata nel 1980, è oggi l'associazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio: oltre 1000 gruppi locali, 20 comitati regionali, più di 115.000 tra soci e sostenitori. La storia di Legambiente è legata a grandi valori condivisi e condivisibili, come il desiderio di un mondo diverso, la scelta pacifista e nonviolenta, i valori di democrazia e libertà, solidarietà, giustizia e coesione sociale, modernità fondata sugli interessi generali a cominciare dall'ambiente. Legambiente è un'associazione completamente apartitica, aperta ai cittadini di tutte le convinzioni politiche e religiose e si finanzia grazie ai contributi volontari di soci e sostenitori. È riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come associazione d'interesse ambientale; fa parte del Bureau Européen de l'Environnement, l'organismo che raccoglie tutte le principali associazioni ambientaliste europee, e della Iucn (The World Conservation Union). Legambiente fin dalla sua nascita ha caratterizzato la propria attività con la promozione su tutto il territorio nazionale di numerose campagne di informazione, contro-informazione, azione, denuncia e sensibilizzazione rivolte a bambini, ragazzi, adulti, istituzioni e all'intero mondo politicosteri come ONG di sviluppo. L'ambientalismo scientifico è sempre stato uno dei tratti caratteristici e distintivi di Legambiente. Una vera e propria impronta "genetica" caratterizzata dalla scelta di fondare ogni iniziativa per la difesa dell'ambiente su una solida base di dati scientifici e di accompagnare tutti i "no" con l'indicazione di Le nostre domande... 1)Da alcuni anni l’Assessorato all’Ambiente ha proposto di realizzare alla Macchia una forma di protezione e rilancio dell’area verde denominata “Monumento naturale”, che comprenderebbe oltre 500 ettari nel Comune di Anagni, 400 nel Comune di Sgurgola e 100 nel Comune di Ferentino. Ma solo il sindaco di Ferentino sembra essersi impegnato attivamente per questo. Cosa può dirci riguardo alla posizione del Comune di Sgurgola? Il Comune di Sgurgola non ha rinunciato al progetto, ha chiesto di rivedere l’espansione dell’area che riguarda il territorio del paese. Per Sgurgola 400 ettari sono un’enormità nel confronto con altri Comuni. Il progetto prevedeva coinvolgimento delle aree in forte espansione urbanistica, dove l’amministrazione deve valutare tanti aspetti. Il Comune di Sgurgola ha solo chiesto di rivedere le norme della proposta riguardo “Monumento naturale”. 2) La petizione popolare contro il progetto di trasformare l’inceneritore di pneumatici della Marangoni Tyre di Anagni in inceneritore di carfluff ha già superato le 1500 firme. Il circolo Legambiente di Sgurgola come pensa di collaborare? base scientifica. Prima di prendere la decisione pro o contro, bisogna conoscere bene tutte le modalità del progetto in questione. Alcune settimane fa abbiamo chiesto tutta la documentazione alla Marangoni. Quando la potremo esaminare, prenderemo anche noi la nostra posizione. 3) Il progetto dell’aeroporto di Frosinone. Qual è la posizione di Legambiente Sgurgola a riguardo? Legambiente Sgurgola come Legambiente Nazionale è fermamente contraria. Riporto solo alcuni dei motivi: La Valle del Sacco ha già pagato troppo in termini ambientali, economici e di salute umana. All’11 di agosto a Frosinone ci sono stati 65 superamenti annui del valore massimo delle polveri sottili tollerato dalla legge: a Ciampino, dove i cittadini e le istituzioni si battono da anni per mandar via l’aeroporto, i superamenti sono stati soltanto 35! (Allarmanti anche i dati del numero di giorni di superamento dei valori tollerati dalla legge per le PM10 in altri comuni: Anagni 20 giorni, Colleferro 30 giorni.) La vicinanza dei Monti Lepini e dei Monti Ernici, dell’Autostrada, della Superstrada e delle industrie chimiche a rilevante rischio di incidente non garantiscono una sicurezza adeguata. Il piano prevede la cementificazione di ben 3 milioni di metri quadri di superfici, a discapito di un’inCome ho già spiegato, Legambiente tera comunità residente e la Scuola Eliprende le sue posizioni su una solida cotteri di Frosinone dovrà traslocare. alternative concrete, realistiche, praticabili. Fin dalla sua fondazione, Legambiente si è contraddistinta per la sua apertura a nuovi temi e nuovi interlocutori, dal mondo della scuola e della formazione a quello dei beni culturali, con lo scopo di essere in rete con tutto il mondo tecnico scientifico. Dal 2008 è stato creato anche l’Osservatorio Parlamentare sulla Legislazione Ambientale (Oplà) con il duplice obiettivo di monitorare l’attività legislativa e di proporre e stimolare iniziative sulle questioni legate all’ambiente. Nel giugno 2008 l’Osservatorio ha dato vita alla prima edizione del NoEcomafia tour, un viaggio itinerante lungo lo Stivale per portare il Rapporto Ecomafia nei luoghi dove avvengono realmente i fatti di criminalità ambientale. Il volontariato riveste un ruolo da protagonista nelle attività di Legambiente, essendo la fonte primaria di energie e saperi insostituibili per contribuire a realizzare un mondo diverso. L’Italia è uno dei paesi che negli ultimi dieci anni ha dato il maggior contributo in Europa allo sviluppo di un sistema di aree protette, passando dal 3% ad oltre il 10% di territorio protetto, rap- presentativo del suo patrimonio di diversità biologica, culturale e paesistica. "Pensare globalmente, agire localmente": forte radicamento sul territorio e nel nostro paese, senza dimenticare che le questioni ambientali devono essere considerate anche nella loro "globalità", grazie a questa convinzione nasceva il dipartimento Internazionale di Legambiente. Il 22 marzo di ogni anno si celebra La Giornata Mondiale dell’Acqua, proclamata nel 1993 dall’Assemblea delle Nazioni Unite per contribuire alla riflessione sull’importanza dell’acqua e sulla difesa di una gestione sostenibile di tale risorsa. Più di 1 miliardo di persone non dispone di sufficiente acqua potabile e sicura. Riconoscere l’accesso all’acqua e ai sevizi igienico-sanitari come un diritto umano fondamentale è condizione indispensabile per il godimento di altri diritti quali il diritto alla vita, al rispetto della dignità umana, alla salute, al cibo e alla sicurezza alimentare, il diritto a un alloggio adeguato, all’istruzione, il diritto a un ambiente sano e alla pace. *Presidente del circolo Legambiente “Monti Lepini Sgurgola” Speciale Sanremo Anno IV Numero 2 7 Sanremo: vince Scanu tra le polemiche Il giovane cantante sardo si è aggiudicato la 60esima edizione del Festival Bufera nella serata finale per il secondo posto del trio Pupo-Filiberto-Canonici Mattia Fedele (Segue dalla prima) ...E' stato un Festival preceduto da grosse polemiche: prima tra tutte l'esclusione, pochi giorni prima dell'inizio della gara, del cantante Morgan, dopo la scandalo cocaina; senza dubbio menzioniamo anche il grande rifiuto a partecipare come ospite da parte della first lady francese Carla Bruni, probabilmente offesa dalla canzone molto ironica di Simone Cristicchi, "Meno male"; e per ultima la polemica che ha coperto la scena del programma, la partecipazione del principe Emanuele Filiberto di Savoia alla gara dei big, in un inedito trio composto da Pupo e il cantante lirico Luca Canonici, culminata con l'increscioso episodio del lancio degli spartiti dell'orchestra sanremese dopo l'entrata dei tre nella finalissima. Passiamo ai partecipanti: probabilmente Giuseppe Povia e Malika Ayane hanno pagato il fatto di essere stati annunciati troppo prematuramente come vincitori del Festival, anche se quest'ultima non può uscire dalla gara delusa dal momento che si è aggiudicata l'ambizioso premio della critica. Si sono classificati rispettivamente come secondo e terzo, l'inedito trio, citato poco fa e un'altra sorpresa proveniente dal talent "X Factor" Marco Mengoni.Sono usciti nelle prime serate tre dei veterani del festival: Nino D'Angelo che, con la sua "Jammo ja" ha riportato il dialetto sul palco dell'Ariston;Toto Cutugno, a cui va ricono- sciuto il merito di essersi messo in gioco a quasi sessantacinque anni con l'umiltà di un ventenne ed Enrico Ruggeri con la sua "La notte delle fate"; se si può trovare una pecca nella loro partecipazione si può rintracciare senza dubbio nelle eccessive critiche verso le canzoni altrui che non gli hanno certamente reso onore. Hanno fatto una buona figura le canzoni di Noemi, Irene Fornaciari, che ha cantato con i Nomadi, Fabrizio Moro e i Sonhora, nonostante la loro eliminazione, e Simone Cristicchi; non si è ripetuto invece il successo di Arisa che quest'anno è sembrata più che altro la caricatura di se stessa e delude anche Irene Grandi con una canzone non all'altezza del successo "Bruci la città". Tra le nuove proposte, caratterizzate da un clima decisamente più sobrio, si segnala la vittoria di un giovane umile e dalla bella voce, Tony Maiello, che con la canzone "Il linguaggio della resa" strappa la vittoria a Nina Zilli, additata come possibile trionfatrice. Il Festival si è distinto anche per i numerosi Valerio Scanu Per tutte le volte che Di Pierdavide Carone Ed. Sugarmusic - Milano Per tutte le volte che mi dici basta e basta più non è non corrisponde il flusso delle tue parole al battito del cuore per tutte le volte che mi chiedi scusa e scusa più non è ma trovi sempre il modo di farmi sembrare il simbolo del male Per tutte le volte che è tua colpa, forse non lo è ma il dubbio basta a farmi ritrovare quella voglia di gridare ma, poi c’è una volta in cui scatta qualcosa fuori e dentro di noi e tutto il resto è piccolo Come uno spillo impercettiible come se un giorno freddo in pieno inverno nudi non avessimo poi tanto freddo perchè noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo ospiti che hanno animato la gara: importantissima la partecipazione della prima vincitrice Nilla Pizzi e quelle di Jennifer Lopez, Antonio Cassano, del c.t. della Nazionale italiana di calcio Marcello Lippi, che ha accompagnato il trio nella serata del venerdì, accolto anch’egli da ingiusti fischi,e di Maurizio Costanzo, il quale è tornato a lavorare in Rai. Encomiabile l'operato di Antonella Clerici a cui va riconosciuto il merito di essere stata sempre professionale e imparziale. Tornando alla polemica che ha travolto il principe Emanuele Filiberto, la sua canzone "Italia amore mio" ha certamente diviso gli Italiani ma non trovo giusto i fischi rivolti alla sua persona ancora prima della sua esibizione, segno di una avversione ideologica piuttosto che musicale; inoltre bisogna menzionare che il principe non aveva nessuno scopo musicale ma l'intenzione principale era quella di scrivere una lettera d'amore nei confronti della Patria e di sponsorizzare la bella voce di Luca Canonici nel mondo. Alla fine ha vinto chi più meritava, un ragazzo giovane, con una voce apprezzabile e con grandi qualità umane; certamente il duetto con Alessandra Amoroso lo ha aiutato per la vittoria ma gran parte del merito è suo, di chi lo ha lanciato e della bella canzone d'amore che ha eseguito. Ora si parla già della prossima edizione, per il momento ci godiamo le canzoni presentate, sperando di vederne altre altrettanto belle il prossimo anno. l'universo che ci insegue ma ormai siamo irraggiungibili… Per tutte le volte che un pugno al muro nulla fa perchè questo dolore è dolce come il miele confrontato con il male che noi ci facciamo se così potente questo amore che ci difendiamo con tutta la forza ma non basta quasi mai Come se un giorno freddo in pieno inverno nudi non avessimo poi tanto freddo perchè noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo l’universo che ci si insegue ma ormai siamo irraggiungibili... Come se un giorno freddo in pieno inverno nudi non avessimo poi tanto freddo perchè noi coperti sotto il mare a far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo l’universo, l’universo, l’universo… Come se un giorno freddo in pieno inverno nudi non avessimo poi tanto freddo perchè noi coperti sotto il mare a far l’amore ma ormai siamo irraggiungibili... 8 Cultura Febbraio 2010 Nell’era degli e-book...il profumo dei libri Fa d i s c u t e r e l ’ i d e a d e l l a D u r o S p o r t E l e c t r o n i c s p e r g l i a m a n t i d e l l a l e t t u r a Si assottiglia sempre più il confine fra reale e virtuale, non senza rischi Davide Cultrera Dopo che l’era virtuale ci ha tolto l’ingombrante volume dei vecchi libri di carta, da andare a comprare, sfogliare e infine riporre in scaffali traboccanti, ecco che decide di restituirci qualcosa di buono di tutta questa materialità, un dettaglio che per alcuni è fondamentale per una lettura autentica: l’odore dei libri. Odorare un libro appena comprato, apprezzare l’aroma di una vecchia edizione, percepire tutte le varietà di profumi che la carta e l’inchiostro possono offrire è un modo di apprezzare fisicamente l’oggetto-libro. Un’aggiunta quasi immancabile da fare per gustare a fondo la lettura. Come dicevo, il mercato del digitale ha ritenuto di dare l’opportunità ai nostalgici della carta di provare l’odore dei libri anche con gli e-book: si chiama “Smell of Books”, ed è una linea di fragranze spray da spruzzare sul proprio libro elettronico, per conferirgli un sapore più “reale”. Il produttore, la DuroSport Electronics, ha creato cinque diversi aromi, per tutti i gusti: New Book Smell, per chi non resiste all’odore dei libri appena acquistati; Scent of Sensibility, pensato per le donne che vogliono sentire l’odore di “cavalli, violette e poutpourri, come in un romanzo di Jane Austen”; Classic Must Scent, fragranza di libro antico; Crunchy Bacon Scent, ideato per chi non vuole rinunciare al profumo del bacon a colazione, evitando di alzare il livello del colesterolo; Eau, You Have Cats, un concentrato di 20000 libri di seconda mano, per i collezionisti di libri e gli amanti degli animali, “come prendere un libro dalla casa della nonna”. Finita la presentazione del prodotto, passerei ad un’analisi delle implicazioni, superando il dibattito “è meglio un libro vero che un miliardo di e-book” perché, nonostante non le condivida, non sono così facilmente rigettabili le motivazioni di chi decide di servirsi dei libri elettronici (risparmio di tempo, spazio e denaro, principalmente): avere nostalgia dei libri “veri” è comprensibile, ma rimediare in- gannando se stessi non lo è affatto. Il fatto che siano in vendita simili prodotti e che probabilmente ci sia qualcuno pronto ad acquistarli - è segno del progredire di questa virtualità che di virtuoso comincia ad aver ben poco. Indubbiamente la digitalizzazione ha migliorato la nostra vita, ma forse è il caso di operare un discernimento tra quello che ci avvicina agli altri e che ci è utile, da quello che ci distanzia dalla realtà materiale, che è l’unica in cui possiamo vivere. Si potrebbe dire che queste sono le obiezioni di un conservatore chiuso ai cambiamenti della civiltà (non conta forse di più il contenuto del contenitore? Non sono forse i libri qualcosa di estraniante allo stesso modo dalla realtà?), ma io non credo. Assolutamente non sono contro l’uso dei supporti di lettura digitali, ma temo l’accentuarsi del desiderio di illudersi che la finzione possa sostituire in qualche modo la realtà. 10 febbraio: per non dimenticare Dal 2004 si celebra il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe Luigi Crescenzi Una breve descrizione del quadro storico di quel periodo Tra il 25 luglio 1943 e l’8 settembre 1943 nelle zone del confine orientale (Friuli, Area giuliana-goriziana, Trieste, Istria, Dalmazia) i tedeschi prepararono le contromosse alla prevista modifica di posizione dell’Italia nei confronti delle alleanze. In quel tempo nelle aree suddette, erano presenti, con i loro interessi nazionali o internazionali marxisti, i rappresentanti del Regio esercito italiano, i tedeschi, gli sloveni, i croati, i croati filo-comunisti, i serbi cetnici, le formazioni volontarie slave inquadrate nelle SS. La creazione dell’Ozak (Zona d’Operazioni del Litorale adriatico) da parte dei tedeschi e la nascita della RSI (Repubblica Sociale Italiana) che riprende in mano la guida delle istituzioni civili e di polizia contribuiscono ad allontanare la presenza iugoslava, senza riuscire ad impedire prelevamenti e sparizioni, rappresaglie, deportazioni di natura etnico-politica. Le autorità del Reich stringono nuove alleanze appoggiando le nuove fazioni che si sono create e rafforzate nell’area a discapito degli interessi italiani. Tuttavia il Governo “repubblicano” fascista riesce a far sopravvivere la struttura amministrativa e la presenza militare attraverso reparti come il Battaglione bersaglieri, Mdt ed altri. Si rafforza anche la Resistenza italiana che però si presenta in partigiani garibaldini comunisti e in partigiani osovani. Dal 1944 sono presenti nell’area forti contingenti di cosacchi, caucasici e turkmeni, inquadrati in formazioni militari tedesche ai quali era stata promessa una terra ed una patria nelle zone dell’Ozak. La presenza di numerosi militari paracadutati tra i partigiani e di incontri e missioni tra il Regno del Sud e reparti militari della RSI rendono sempre più complessa la situazione che esplode alla caduta del fronte ed al crollo della Germania. E’ così che il primo maggio, truppe comuniste titine entrano a Trieste e Gorizia e, aiutate dai collaborazionisti italiani, fornite di liste di proscrizione, prelevano, deportano, infoibano e detengono in campi di sterminio circa 12.000 Italiani. Il disegno di genocidio fu condotto senza distinzioni politiche razziali ed economi- che o di sesso ed età; furono arrestati fascisti ed anti-fascisti, cattolici ed ebrei, industriali, dipendenti privati ma anche agricoltori, pescatori, donne, vecchi, bambini, e soprattutto, i servitori dello Stato. La causa mortis di queste persone fu: proiettili d’arma da fuoco, di solito sparati al cranio; bombardamenti aerei; trauma da corpo contundente o acuminato con conseguenti fratture. La morte è avvenuta a distanza di tempo o per sete o per fame o per le varie fratture mortali… Di foibe ce ne furono ben trentasette ma quelle più note sono quelle di Zara, Fiume e di Pola. Per anni fu oscurata l’assurda condizione in cui si trovarono coloro che dopo aver lasciato la loro casa e i loro averi, furono costretti da vigliacche logiche politiche ad affrontare in silenzio la loro tragedia. La legge del 30 marzo 2004, n.92 ha stabilito l’“istituzione del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”. Rubriche Anno IV Numero 2 Amica Luna Athenaeum consiglia... “E se la Luna potesse parlare?” ...il libro del mese Titolo Autore Editore Pagine Prezzo Saggi di attualità Ludovico Quattrocchi Edizioni Tipografia Anagnina, 2009 175 € 13,00 “Con questo libro a carattere divulgativo non è stato mio scopo fare una esposizione alquanto esaustiva dei problemi presi a trattare, ma soltanto la messa in luce per la loro presenza nel mondo attuale. Tanto è vero questo che il lettore può trovare altrove ottime trattazione sugli argomenti scelti. Ho cercato, laddove è stato possibile, semplificare contenuto e significato di ciascuno di essi per renderli accessibili anche a un pubblico non specializzato, nella sola speranza che esso possa costituire un valido mezzo per l’approfondimento di quei problemi massimi che tormentano l’umanità di oggi.” (dalla “Premessa”, Ludovico Quattrocchi) A merenda da Athenaeum Cannoli siciliani Ingredienti: Per la pasta... 300 gr di farina bianca 30 gr di zucchero Per il ripieno... 300 gr di ricotta fresca 150 gr di zucchero 1 bicchiere di Marsala secco 50 gr di scorze di arancia candite e tagliate a strisce sottili 1 uovo 1 bicchierino di rum 25 gr di burro 1 pizzico di sale olio per friggere 50 gr di cioccolato amaro 1/2 bustina di vaniglia Per fare la forma del cannolo occorrono 10 cilindri di canne di bambù o di metallo lunghi 12 cm e di 3 cm di diametro, leggermente unti d'olio. Preparazione La pasta si prepara mescolando insieme tutti gli ingredienti previsti (escluso l'uovo), fino ad ottenere un impasto elastico e omogeneo con il quale formare una palla che dovrà essere coperta con un tovagliolo e lasciata riposare in un luogo fresco per mezz'ora. Lavorare ancora la pasta per pochi minuti, quindi farla ancora riposare per 30 minuti prima di darle un'ultima impastata e stenderla in una sfoglia molto sottile. Ritagliare la sfoglia in quadrati di dieci centimetri di lato e lucidarli pennellandovi con l'uovo sbattuto. Arrotolarli sui cilindri, avvolgendoli per sbieco, partendo da un angolo e congiungendoli con quello opposto. Comprimere bene la pasta e friggere in abbondante olio ben caldo. Sfilare i cilindri solo quando la cialda si sarà raffreddata completamente. Successivamente preparare il ripieno, passando al setaccio la ricotta e unirvi zucchero, scorze d'arancia, cioccolato grattugiato, vaniglia e rum. Farcire i cannoli con questo composto e decorarne le estremità con la frutta candita. A piacere spolverizzare i cannoli con zucchero a velo. 9 Cara Amica Luna, stavolta non dovrai consigliare qualcuno per il rapporto con una persona estranea: dovrai consigliare qualcuno per il rapporto con te. Da quando c'è questa rubrica su Athenaeum io rimango sempre più colpito dalle tue parole, così dolci e scorrevoli, sempre di conforto per tutti coloro che a te si rivolgono. La tua sensibilità mi ha fatto capire che sei te la persona giusta per me e, per questo, credo di essermi innamorato... Vorrei tanto conoscerti di persona... Credo potrà nascere una bellissima storia! Ciao :) ammiratore Caro ammiratore, se dicessi che la tua lettera non mi ha sorpreso, mentirei… Ammetto che forse è più difficile rispondere alla tua richiesta che a quelle che fin ora ho ricevuto, ma cercherò di fare del mio meglio. Indubbiamente stai già applicando uno dei consigli che do più spesso, quello di seguire il proprio cuore. A volte questa è una cosa difficile, una cosa che però in fondo ci affascina, tant’è vero che Susanna Tamaro ha scritto su quest’argomento un intero libro (Va’ dove ti porta il cuore) in cui uno dei passi più belli dice: “E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, siediti e aspetta; stai fermo, in silenzio e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta”. E’ proprio così, è una realtà tanto meravigliosa quanto difficile, una realtà che può essere bellissima se lasciamo che questo non rimanga solo il titolo di un libro… ma diventa anche il titolo della nostra vita. Però bisogna ascoltarlo bene… forse anche tu dovresti ascoltare meglio quello che il cuore ti dice… in fondo non ti sei innamorato di me, ma delle mie parole e quindi del mio cuore… e infatti è il cuore della luna che nasconde il suo segreto più profondo, un segreto che continua a brillare ogni notte nel cielo e che è destinato a rimanere tale ancora per molto, moltissimo tempo… Ma se vuoi continua pure a scrivere, e chissà, chi può dire che questo segreto non venga svelato proprio a te… in fondo “il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”… La tua amica Luna Potete consegnare i Vostri messaggi per Amica Luna alla Direzione, oppure se preferite che rimangano anonimi, inviarli tramite il nostro sito web, all’indirizzo: www.redazioneathenaeum.com/luna 10 Sport Febbraio 2010 Vancouver : dr amma alle Olimpiadi U n o slittin ista georgiano ha perso l a vi t a p o c o p r i ma de l l a c e r i m o n i a di a p e r t u ra Molti dubbi sulla sicurezza della pista utilizzata per i Giochi Invernali Emanuele Rossi Tragedia ai Giochi di Vancouver. A poche ore dalla cerimonia inaugurale muore in un grave incidente lo slittinista georgiano, Nodar Kumaritashvili, 22 anni: l'atleta durante le prove è andato a urtare violentemente contro un palo. Immediati i soccorsi, con lo staff medico che ha provato a rianimarlo, ma per il giovane atleta non c'è stato nulla da fare. Stando alle fonti del Cio, l'impatto per il giovane atleta della Georgia è stato violentissimo: Kumaritashvili ha perso il controllo dello slittino ed è volato fuori pista a una velocità stimata intorno ai 140 km/h, andando a sbattere contro un palo di cemento. L'incidente è apparso subito gravissimo, l'atleta era privo di conoscenza, gli è stato praticato il massaggio cardiaco ma il georgiano non ce l'ha fatta. Whistler è rimasta sotto choc per il terribile incidente. Assediato dai giornalisti, ma più blindato e inaccessibile che mai, Daniele De Rossi, un campione giallorosso Serena Loppa Definito da Marcello Lippi al pari di Gerrard, considerato uno dei migliori centrocampisti d’Europa nonostante la sua giovane età, eppure nel volto di Daniele De Rossi, mai un minimo di superbia né di esaltazione per la sua straordinaria bravura, ma soltanto una grandissima umiltà ed un profondo spirito di sacrificio che lo hanno portato lontano, dove non tutti i talenti possono arrivare… nella massima serie del calcio italiano! “Il mare di Roma”, edito da Tonino Cagnucci, non è il classico libro che si limita riportare semplicemente le “gesta” di un giocatore che ha dato e continuerà a dare lustro alla storia del calcio italiano, magari pure “divinizzandolo”, non è assolutamente questo l’intento, ma al contrario si propone di mettere in luce il fatto che alla base di un obiettivo raggiunto o di una carriera professionale stimolante, ci deve essere sempre amore e dedizione nei confronti di ciò che si fa ed in questo caso, verso una maglia che si sceglie di indossare per sempre, altrimenti senza abnegazione, coraggio, tenacia, determina- anche il villaggio olimpico dove alloggiava la piccola squadra georgiana, il cui comitato è presieduto da Gia Natsvlishvili. Allo Sliding Centre, invece, nella zona dell'incidente subito dopo l'ultima parabolica di q u e s t a pista velocissima, resa quanto mai scivolosa dalla umidità di questi piovosi e anomali giorni caldi, sono stati effettuati accertamenti da parte delle forze dell'ordine. Le protezioni in legno ai bordi del tracciato sono state divelte nel punto in cui l'atleta georgiano è stato sbalzato in aria. Sul palo di ferro i segni dell'impatto violentissimo. «Un dolore immenso, un incidente incredibile e sconvolgente» è stato il primo commento di Kurt Brugger, capo della squadra azzurra ed allenatore di Armin Zoeggeler. La sua è la stessa reazione di tutti gli altri protagonisti di questo sport spericolato si viaggia a 150 km orari sdraiati di schiena su un attrezzo che vola in un budello di giaccio in cui lo spostamento di una mano o di un piede può fare la differenza - ma che mai si sarebbe aspettato un simile incidente. Soprattutto alle Olimpiadi. Fuori dal villaggio la sensazione era soprattutto di grande tristezza. Tutti sono rimasti senza parole e tutti si sarebbero aspettati che dopo una simile tragedia qualcosa dovesse succedere, anche di forte, compreso l'annullamento o il ridimensionamento della cerimonia di apertura dei Giochi. Tante lacrime, sgomento e le inevitabili domande sulla sicurezza del tracciato. Purtroppo però i Giochi sono andati avanti insensibilmente, anche se all'entrata della squadra georgiana nello stadio della cerimonia è sceso il silenzio più totale, accompagnato poi da un lungo applauso, che tuttavia mai potrà ridare la vita ad un giovane come Nodar, morto per negligenza altrui. zione, voglia di mettersi in gioco, non si arriva da nessuna parte. Ho rintracciato perfino lati del mio carattere quali la timidezza e il timore del giudizio altrui che ancora oggi, non mi permettono di vivere intensamente la mia primavera della vita. Non è facile sviluppare un senso di appartenenza tale da giurare fedeltà eterna alla maglia giallorossa (non avevo dubbi che lo facesse), almeno non tutti ci riescono, ma lui, il gladiatore si! Non molla mai Daniele, ed è per questo che è diventato un punto di riferimento per i suoi compagni di squadra e della Nazionale, ha un carattere piuttosto risoluto, trascinante, si comporta da leader per capirci. Non è casuale il fatto che probabilmente, dopo la conclusione della carriera di Francesco Totti, la fascia di capitano sarà destinata proprio a lui che saprà indossarla degnamente. Una cosa è certa: se io per prima, durante una competizione non lo vedessi con quella voglia e quella bramosia infinita di bruciare le tappe e centrare il cuore dell’obiettivo prefissatosi, non lo riconoscerei più. Forse sarà scontato dirlo, ma io pagina dopo pagina, ho trovato anche in frasi apparentemente insignificanti, la risposta ad alcuni interrogativi cui pensavo di non poter dare una risposta concreta, e invece mi sbagliavo. Perché io i miei dubbi me li sono chiariti, in questa occasione. Ma la vita è un gioco di rimandi (volti, immagini, ricordi, illusioni) e in fondo, se ti guardi bene intorno, non fai altro che tentare di accettarli perché fanno parte di te, e ti accompagnano nel tuo percorso di maturazione interiore. E la storia di Daniele De Rossi, nato quel 24 luglio del lontano 1983 nella città di Ostia, dimostra che il calcio per una persona come lui, è linfa vitale, il mare è il riflesso del suo carattere vulcanico, quasi esplosivo e Roma è la città che il destino gli ha riservato per vivere la sua vita personale e professionale, e per compiere altre prodezze nell’omonimo club di cui è destinato a diventare il “Capitan Futuro”. A voi la scelta… Anno IV Numero 2 Foto 11 La visita del III Liceo alla Mostra “Astri e particelle” (articolo a pagina 3) L’incontro sulle nuove tecnologie con Mons. Domenico Pompili (articolo a pagina 2) Perla di saggezza Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita. (William Shakespeare, “La Tempesta”) Redazione www.redazioneathenaeum.com DIRETTORE Gabriele Russo Russo VICEDIRETTRICE Silvia Loppa Compleanni 07/03 Anna Chiara Amici 16 09/03 Giulia Geraci 16 “ CAPOREDATTORE Danilo Bucciarelli FONDATORI E DIRETTORI ONORARI Marco Cecili, Francesco Carletti COLLABORATORI DI REDAZIONE Antonio Ferrari, Clarissa Giacomini, Daniele Rodolico, Federico Piacenti, Saverio Piacenti, Davide Cultrera, Niccolò Polidori, Giulia Rossi, Emanuele Rossi, Luigi Crescenzi, Serena Loppa, Prof.ssa Claudia Fantini, Prof. Francesco Bearzi 16/03 26/03 30/03 Federica Amici Carlo Orestini Pietro Coladarci Stefania Galiani 16 19 17 18 Giornale chiuso in Redazione il 02/03/2010 Cruciverba ORIZZONTALI 2. Una mezza riga. 3. Riesecuzione. 6. Chiudere la bottiglia. 12. Solido che ha sei facce uguali. 16. Poesia d'altri tempi. 19. Nome di faraoni. 21. Paolo, conduttore tv. 23. Chi lo dice approva. 24. In mezzo alla foce. 26. Rozze selle sulle schiene dei muli. 28. Il regista Peckinpah de Il mucchio selvaggio. 29. Ripetute nei bozzetti. 30. La vigilia di Pasqua. 34. Sistema di tv a colori. 36. La fine delle vacanze. 37. Discutere sul prezzo. 39. Eroe dei fumetti che vola tra i grattacieli. 43. Si impiega per la caccia alla volpe. 44. Tipo di monopattino. 46. Individuo brutale. 47. Macchina che riprende. 48. La Ruta della tv. 49. I concittadini di Romeo e Giulietta. 50. Prima di me e di te. 51. Torna se ora non c'è. 52. Iniziali di Steiger, star di Hollywood. 53. Il giocatore che calcia dal dischetto. 54. Ercole la rapì scatenando la gelosia di Deianira. 57. Relativa al Mongibello. 59. La Blyth ne Il mondo nelle mie braccia. 60. Quello di fiori è nero. 62. Confina anche con Francia e Slovenia. 64. La testa dell'ariete. 65. In coda dopo la prima. 67. I suoi attacchi hanno colpi rumorosi. 69. Sollevata, tirata su. 70. Lo sport di Agassi. 71. Vengono allevate nelle arnie. 72. Non compra tutto. VERTICALI 1. Capomafia. 2. Sovrano. 4. L'iridio per il chimico. 5. Paul, premio Nobel per la chimica nel 1912. 6. Un modello della Ferrari. 7. Il compianto Piazzolla del bandoneon. 8. Precede l'omega. 9. Un po' di pesto. 10. Le iniziali del noto Baggio col «codino». 11. La dea annunciatrice del giorno. 12. Un preliminare nella compravendita di case. 13. Al centro dell'aula. 14. Cosa stravagante. 15. Grande porto belga sul mare del Nord. 17. Un ufficio religioso. 18. La chiude chi fallisce. 20. Conservare o reggere. 22. Finiscono domattina. 25. Immoralità diffusa. 27. Elenoire dello spettacolo. 31. Cane da guardia. 32. Oscure caverne. 33. Tralci della vite. 35. Martin, riformatore religioso tedesco. 38. Triplicato è un vino. 40. Animale che bela. 41. Lavorano legni pregiati. 42. Imponente, solenne. 43. Quella del fuco…è l'ape. 45. L'attore Costner del film Balla coi lupi. 53. Lo sono i veri amici. 55. Il nomignolo della star Taylor. 56. È verde in gioventù. 58. Marie-José del cinema francese. 61. Il divertente Teocoli. 63. Atto rimasto a metà. 64. Il cuore in…mano. 66. Preposizione che indica provenienza. 68. Sono pari nell'estro.