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IL POPOLO DELLA SABBIA I fondi mobili, come quelli costituiti da fango, sabbia o ghiaia, sono piuttosto inospitali: non offrono ripari, non offrono possibilità di ancoraggio, non permettono agli organismi di trovare altre soluzioni che non siano vivere sotto la sabbia, o sopra di essa. In entrambi i casi, la vita risulta piuttosto difficoltosa. Per questo, la vita in mare si concentra sui fondi duri, come rocce, barriere coralline, pareti di coralligeno o relitti, ed i fondi mobili sono spesso meno popolati. Ciononostante, diversi animali, spesso particolari e molto affascinanti, si sono adattati a colonizzare questo ambiente inospitale. TRACCE E TANE Gli ambienti sabbiosi e fangosi non offrono ripari, di conseguenza molti animali vivono nascosti sotto il fondale, e sono pertanto difficili da individuare. A volte è però possibile osservare le tracce che essi lasciano strisciando sul fondo, o le tane che si costruiscono. Un cono di sabbia affiancato da una depressione, entrambi con un foro al centro, è il tipico aspetto della tana di molti vermi policheti, che vivono in un tubo ad U di cui i fori rappresentano l’ingresso e l’uscita della corrente d’acqua generata dal verme stesso, per ricavare ossigeno e nutrimento. GLI INVERTEBRATI Numerosi invertebrati si muovono sui fondi mobili, o vivono all’interno di essi. Fra i molluschi, troviamo alcune lumache di mare (in alto a sinistra, Neverita josephinia), molti bivalvi, come vongole o cannolicchi, e le seppie Sepia officinalis (in alto a sinistra), estremamente abbondanti in zona. Diverse specie di granchi e di paguri (a sinistra, Diogenes pugilator), insieme alla mazzancolla Melicertus kerathurus (a destra), sono i crostacei più comuni. I PESCI I più tipici abitanti dei fondi mobili sono i pesci piatti, quali sogliole e rombi (a lato, il rombo liscio Scophthalmus rhombus), il cui corpo adagiato su un fianco ne favorisce il mimetismo in un ambiente piatto e privo di asperità come le distese sabbiose o fangose. Ma sui fondali del Conero troviamo anche diverse specie di ghiozzi, dragoncelli, pesci cappone e perfino razze (in basso la razza stellata Raja asterias) e pesci ago. Fra gli echinodermi, possiamo citare alcune specie di stelle marine del genere Astropecten (in basso a sinistra, A. jonstoni), adattate alla vita sui fondi mobili, ed i cosiddetti cetrioli di mare. Molti vermi, appartenenti a gruppi diversi, popolano i fondi mobili. A destra, il ciuffo branchiale del polichete tubicolo Megalomma vesiculosum. LE UOVA Spesso, animali che vivono protetti al di sotto del fondale depongono le uova sulla superficie, racchiuse in strane ovature. I PESCI AGO Parenti stretti dei più noti cavallucci marini, i bellissimi pesci ago presentano un corpo allungato e cilindrico, come un serpentello, e muso a trombetta, simile a quello dei cavallucci. Fra le più comuni si trovano piccole sfere cave, semitrasparenti e di consistenza gelatinosa, attaccate al fondo da un peduncolo, che altro non sono che le uova di diverse specie di vermi policheti (in alto). Il mollusco gasteropode Natica stercusmuscarum vive in genere sotto la sabbia, e produce grandi ovature, costituite da uova agglutinate con muco e sabbia, dalla particolare forma di semicerchio dai bordi merlati (in basso). www.parcodelconero.com Il Monte Conero rappresenta l’unica rilevante eccezione alla piattezza delle coste sabbiose dell’Alto e Medio Adriatico; i fondi rocciosi della zona del Conero si estendono per circa venti chilometri di lunghezza e per poche decine di metri verso il largo, prima di lasciare spazio alle piane sabbiose e fangose. La rigogliosa vita che si sviluppa sulle rocce del Conero funge da polo di attrazione per un gran numero di animali tipici dei fondi mobili, che si avvicinano alla costa per usufruire della protezione e del cibo offerto dagli ambienti rocciosi. Per questo, il Conero presenta la possibilità di incontro con tantissime specie tipiche di sabbia e fango, incontri rari in altre aree del Mediterraneo. Nuotano vicino al fondo e sovente si muovono strisciando su di esso, alla ricerca di piccoli invertebrati di cui si nutrono. Nella zona del Conero si trovano due specie diverse di pesci ago, Syngnathus taenionotus (in alto), più abbondante, e Syngnathus typhle (in basso). © Federico Betti - www.federicobetti.it