S U P E R A B I L E uno spettacolo per l`inclusione sociale un
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S U P E R A B I L E uno spettacolo per l`inclusione sociale un
SUPERABILE uno spettacolo per l'inclusione sociale un fumetto teatrale SUPERABILE regia di Michele Eynard con: Mathias Dallinger, Melanie Goldner, Daniele Bonino, Jason De Majo assistenza artistica e direzione produzione: Paola Guerra una produzione Accademia Arte della Diversità Teatro la Ribalta Lebenshilfe Südtirol Confcooperative Bolzano IL TEMA Diceva il filosofo Jean Jacques Rousseau che vale molto di più avere la costante attenzione degli uomini piuttosto che la loro occasionale approvazione. Questa frase, pronunciata più di duecento anni fa, è quanto mai attuale nell’epoca odierna, in cui il linguaggio dei media orienta la percezione collettiva e colloca la rappresentazione della disabilità e del disagio mentale su uno scomodo crinale: resoconti di cronaca nera da un lato, entusiastiche narrazioni di prestazioni straordinarie dall’altro. Ma se costruire spettacolo e indicare nuovi “eroi” produce indubbiamente un’informazione maggiore dal punto di vista della quantità, non è altrettanto ovvio che contribuisca a esprimere una cultura dell’inclusione qualitativamente nuova, capace – appunto – di trasformare una compiaciuta e accidentale approvazione in attenzione consapevole e partecipata. Lo spettacolo che proponiamo ambisce invece a promuovere una cultura incentrata sui diritti di cittadinanza e di inclusione, proponendosi come occasione di incontro e di riflessione sulle prospettive della diversità e sulla dimensione quotidiana del disagio. E poiché non c’è attenzione possibile fuori dalla relazione con gli altri esseri umani, il linguaggio che SUPERABILE sceglie per raggiungere tali obiettivi è quello dell’arte performativa, territorio per eccellenza di condivisione, scambio creativo e manifestazione delle differenti unicità. Dando voce alle persone che vivono quotidianamente la disabilità, agli artisti che vi hanno ravvisato un tema di ricerca, agli operatori che con essa hanno scelto di avere a che fare, lo spettacolo vuole proporre un’alternativa all’immaginario stigmatizzante che spesso avvolge la diversità, generando il dannoso pregiudizio secondo cui una persona con disabilità, per essere giudicata “normale”, deve mostrarsi eccezionale. Considerare il disabile non come un diverso, ma come un compagno di viaggio tutt’altro che estraneo alla nostra esperienza, significa invece rivelare allo sguardo quello che è già accessibile ai nostri occhi, e tuttavia molte volte non si è capaci di vedere con sufficiente nitidezza. Crediamo a tre direttrici fondamentali * Fare cultura di qualità suscitando interesse sulle tematiche della disabilità e dell’inclusione, contribuendo così alla costruzione e alla diffusione di valori collettivi. Generalmente la cultura guarda alla disabilità in modo sporadico, assumendo toni pietistici o delegando a non professionisti la gestione degli eventi. Al contrario lo spettacolo che proponiamo , grazie alla qualità artistica vogliamo che parli di inclusione, inneschi la riflessione pubblica e ri- contestualizzi l’argomento. Vogliamo incontrare, nelle scuole , nei teatri e nei tanti luoghi possibili, un pubblico consapevole, attento alla qualità delle proposte culturali cittadine ma non direttamente o professionalmente legato alla dimensione della disabilità. Allo stesso tempo lo spettacolo propone un approfondimento per gli addetti ai lavori e per le famiglie che quotidianamente si confrontano con tali problematiche. *Creare una rete di relazioni tra enti che sostenga processi di integrazione sociale che proponga esperienze di prossimità e dialogo tra realtà che perseguono gli stessi obiettivi. La relazione e la collaborazione fra enti diversi che agiscono sullo stesso territorio può infatti diventare il perno virtuoso attorno al quale far ruotare iniziative volte a favorire la crescita sociale e cognitiva del contesto di riferimento. Tali attività realizzano i mandati internazionali più recenti: ONU, World Bank e OMS negli ultimi anni hanno infatti inserito la tematica dell’inclusione sociale nelle agende politiche. *Ribaltare le prospettive e i luoghi comuni esistenti. L’arte della diversità propone a diversi target di pubblico una riflessione inedita che presenti le persone con disabilità come individui a pieno titolo, con la loro umanità, i loro pregi e i loro difetti. Questi obbiettivi cerchiamo di realizzarli con un prodotto teatrale di qualità , che usa un linguaggio, quello dei fumetti, che è vicino al pubblico che vogliamo coinvolgere. LO SPETTACOLO SUPERABILE è una conferenza-spettacolo in cui si parla di disabilità, quella di chi è costretto in carrozzina e deve affrontare giorno per giorno la sua condizione in modi per noi inimmaginabili. Un regista disegnatore dotato di lavagna magica creerà per il pubblico un mondo fatto di segni all'interno del quale si attori sono immersi come in una specie di fumetto vivente. Quattro attori “di - versi” della nostra Compagnia Accademia Arte della Diversità, di cui due in carrozzina, che si raccontano: i loro sogni, la loro vita quotidiana, gli sguardi degli altri, la necessità di essere sempre accompagnati, la mancanza di qualsiasi intimità, la perdita di autonomia che è la perdita di un privato. Con leggerezza e ironia, si ride e ci si commuove per la loro capacità di raccontarsi. Si possono immaginare così dentro mondi scoppiettanti che irridono alla realtà, che ci tiene con i piedi per terra. E sono, i loro, piedi di vento e di acqua, di sole e di sguardi, che ci fanno volare via legati alle vele che gonfieranno per noi. Perchè gli attori speciali hanno un sogno speciale . Proponiamo “ S U P E R A B I L E ” ad alunni/e e studenti/studentesse di Istituti primari e secondari di primo e secondo grado per il suo riconosciuto valore didattico e propedeutico oltre che artistico. NECESSITA' TECNICHE Lo spettacolo viene realizzato dentro una scatola nera dove vengono allestite due piccoli tribune per circa 30/40 spettatori. Questa scelta scenografica è anche una scelta drammaturgica: una vicinanza tra pubblico e attori, la possibilità di effettuare più repliche nello stesso giorno e di avere uno spazio scenico riconoscibile all'interno delle Scuole. spazio scenico: palco – palestra – sala – aula magna- aula OSCURABILE TOTALMENTE dimensione spazio : 8 m x 8 m 4 ore di montaggio durata: 40' circa personale: 4 attori – 1 tecnico – 1 regista per lavagna magica Possibilità di effettuare 2/3 rappresentazioni giornaliere Spettacolo bilingue La compagnia è autonoma per tutti i materiali tecnici (tribune pubblico e scatola nera) e per impianti illuminotecnici (fonica e luci). Per informazioni: Martina Zambelli, [email protected], 0471 324943