PIANO TRIENNALE dell`OFFERTA FORMATIVA
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PIANO TRIENNALE dell`OFFERTA FORMATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO con scuola secondaria ad indirizzo musicale PIANO TRIENNALE dell’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2016/17 - 2017/18 - 2018/19 APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DELIBERA DEL 15/12/2015 ADOTTATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELIBERA DEL 18/12/2015 INDICE CAPITOLO IL CONTESTO IL TERRITORIO SCUOLA-TERRITORIO ISTITUTO COMPRENSIVO FROSINONE 3 MODULI ORARI ORGANIZZATIVI SCELTE ORGANIZZATIVE TITOLO PAG. Premessa Il Piano Triennale Dell’offerta Formativa Il Contesto Popolazione Scolastica Il Territorio Posizione Geografica Storia Della Città Realtà Economica Popolazione Scuola-Territorio Collaborazioni Soggetti che interagiscono con la Scuola Accordi di Rete di Progetto Protocolli D’intesa Convenzione Accreditamento La Scuola Esigenze degli studenti Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria Di Primo Grado Scuola Secondaria Di Primo Grado Indirizzo Musicale Attivita’ Indirizzo Musicale Spazi Scolastici Servizi Scolastici Scuola Infanzia Scuole Primarie Scuola Secondaria Di Primo Grado Monte Ore Settimanale Scuola Infanzia Discipline Scuola Primaria Monte Ore Scuola Secondaria Di Primo Grado Organigramma Istituto Gli Organi Gestionali per l’autonomia Funzionale Dell’istituzione Scolastica Potere Delegato Dal Collegio Docenti: Funzioni Strumentali, Dipartimenti, Commissioni Gruppo Di Lavoro Per L’inclusione 5 6 8 9 10 10 10 10 12 12 13 13 14 14 15 16 17 18 19 20 20 22 23 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 34 2 INDICE CAPITOLO PROGETTO EDUCATIVO AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMANTIVA RAV PIANO DI MIGLIORAMENTO TITOLO Mission Scuola luogo di diritti Curricolo d’Istituto Curricolo Verticale Valutazione Autovalutazione della scuola Valutazione Didattica Valutazione Scuola Primaria Valutazione Scuola Secondaria 1° Grado Valutazione Comportamento Valutazione Comportamento Scuola Primaria Valutazione Comportamento Scuola Secondaria di Primo Grado Diari della valutazione Metodologia didattica Sostegno degli apprendimenti Integrazione alunni diversamente abili Criteri per l’inserimento Progettazione didattica Attività laboratoriali di supporto Valutazione Organismi di gestione di supporto BES ed Inclusione Sintesi descrittiva dei progetti Progettazione extracurricolare in collaborazione con gli Enti Locali Le sezioni del RAV Priorità, traguardi ed obiettivi Piano di Miglioramento Scenario di riferimento Idee guida del Piano di Miglioramento Elenco dei progetti di miglioramento Iniziativa di miglioramento “Successo scolastico e benessere a scuola” Planning progetto 2015/2016 Management progetto 2015/2016 Iniziativa di miglioramento: “Metodologie didattiche innovative” Planning progetto2015/2016 Management progetto 2015/2016 PAG 35 36 38 41 42 43 45 46 47 48 50 52 53 56 59 60 61 63 63 64 67 70 74 75 77 80 83 96 100 101 107 108 111 115 116 3 INDICE CAPITOLO TITOLO Piano di formazione del personale AZIONI INERENTI docente e non docente AL PIANO Piano nazionale scuola digitale RISORSE NECESSARIE Fabbisogno organico docenti ALLA REALIZZAZIONE Fabbisogno personale ATA Fabbisogno risorse materiali DEL PTOF Allegati PAG 122 124 129 135 137 139 4 Premessa - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Frosinone 3” di Frosinone, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; - il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo del 1 Settembre 2015; - il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del15/12/2015; - il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 18/12/2015 ; - - il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. 5 IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa è la carta d’identità della Scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell’Istituto, l’ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica e organizzativa delle sue attività. Tutte le innovazioni metodologiche funzionali all’aggiornamento dei saperi e delle competenze si avvalgono normativamente del DPR 275/99 e dello spazio di flessibilità oraria pari al 20% in carico alle scelte dell’autonomia ai sensi del D. M. 47/2006. La legge 28 marzo 2003 n. 53 e, particolarmente, il D. L. n. 59 del 19 febbraio 2004, attuativo per le Scuole dell’Infanzia e del primo ciclo, hanno conferito nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome. Le Indicazioni per il Curricolo, emanate con DM 254/2012, e la recente legge 107/2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione, rappresentano il riferimento normativo per la costruzione dell’Istituto. La legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa che avrà ormai una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico. L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa è l’occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzati che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano. Il presente documento costituisce il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 6 dell’Istituto Comprensivo Frosinone 3 . Tale piano è stato approvato dal Collegio Docenti e adottato dal Consiglio di Istituto, in coerenza con gli Indirizzi Generali elaborati dal dirigente scolastico .(ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DEL 1 SETTEMBRE 2015) Il piano è diviso in sezioni, contrassegnate da un numero progressivo, come risulta dall’indice. I raggruppamenti in sezione sono stati effettuati secondo criteri tematici e sono funzionali alla presentazione del Piano alle diverse categorie di utenti: docenti, genitori, EELL, etc. . Il presente Piano dell’Offerta Formativa viene presentato anche sul sito della scuola all’indirizzo: www.comprensivofrosinone3.gov.it e sarà pubblicato anche nel Portale unico di cui al comma 136 della L.107/2015 Molti dei testi a cui si fa riferimento risultano depositati agli atti della segreteria della scuola e costituiscono parte integrante del suddetto Piano. Per il principio della trasparenza che l’Istituto assume totalmente, tutti i documenti sono a disposizione degli operatori e dei genitori che ne facciano esplicita richiesta presso la Segreteria della scuola. 7 IL CONTESTO Il nostro Istituto Comprensivo sorge nella parte alta del comune di Frosinone. I plessi si trovano nell'area del centro storico della città dove le tradizioni e l’ identità culturale sono state custodite e tramandate attraverso le varie generazioni. Questo ha determinato un bacino d’utenza storico, portatore di una memoria collettiva, che è elemento prezioso della nostra scuola, valorizzato e socializzato attraverso la relazione tra le generazioni. In questo senso consideriamo il territorio d'appartenenza come luogo di testimonianza delle radici, di rielaborazione e produzione di cultura, nonché contesto di partecipazione democratica allo sviluppo socio-economico dei suoi abitanti. Il nostro istituto si arricchisce di alunni provenienti dalla campagna limitrofa e da alcuni Comuni circostanti. Negli ultimi, dieci anni, inoltre l’area cittadina ha avuto un forte incremento della popolazione straniera con problemi di scolarizzazione, alfabetizzazione e convivenza tra culture diverse. In questo territorio in cui convivono sia stabilità sociale e attaccamento alla propria identità, sia nuovi insediamenti di diversa provenienza, la nostra scuola svolge un ruolo culturale e sociale di fondamentale importanza favorire la crescita e promuovere il benessere di ogni singolo alunno, portandolo all’acquisizione consapevole e responsabile dei diritti e dei doveri che competono a ogni cittadino. 8 POPOLAZIONE SCOLASTICA DENOMINAZIONE ORDINE DI SCUOLA NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI Plesso “Dante Alighieri” Scuola dell’infanzia 2 43 Plesso “Dante Alighieri” Scuola primaria 8 121 Plesso “Ignazio DeLuca” Scuola dell’infanzia 4 86 Plesso “Ignazio DeLuca” Scuola primaria 10 200 Plesso “ Pietro Tiravanti” Scuola primaria 5 60 Plesso “Fedele Calvosa” Scuola dell’infanzia 2 50 Plesso “Vincenzo Ferrarelli” Scuola dell’infanzia 3 61 Scuola Frosinone3 Scuola secondaria di primo grado 15 317 TOTALE ALUNNNI 938 9 IL TERRITORIO Posizione geografica Il nostro Istituto si trova nel comune di Frosinone, capoluogo della omonima provincia laziale, con più di quarantaseimila abitanti. Sorge nella regione storica della Ciociaria, lungo la via Casilina, dopo il fondovalle del Sacco, fra i monti Lepini (a sud) e i monti Ernici (a nord), lungo l'affluente di destra del Sacco, il Cosa. Geograficamente costituisce un importante nodo di comunicazione del Lazio meridionale. Storia della città Città volsca con il nome di Frusna e poi romana come Frùsino, nel corso della sua storia a causa della sua collocazione è stata soggetta a molteplici devastazioni e saccheggi; in conseguenza di ciò e delle distruzioni dovute ad eventi sismici (il più rovinoso dei quali fu nel 1350) conserva poche seppur importanti tracce del proprio passato, come le rovine dell'anfiteatro, i reperti conservati nel museo archeologico cittadino e il monumento funerario del II secolo in località Sant'Angelo. Sul colle, che domina la valle del Sacco, permane il nucleo centrale della città, la cui prima espansione è avvenuta sulle colline circostanti; la realizzazione della stazione (1863) a valle del centro storico ha determinato lo sviluppo edilizio del quartiere omonimo, ma l'espansione maggiore della città si è realizzata nel corso del Novecento, scendendo disordinatamente verso la pianura lungo i crinali e le vie di comunicazione: in conseguenza di ciò si distinguono oggi nell'uso comune una Frosinone alta e una Frosinone bassa. Realtà economica A partire dagli anni 1980 si sono registrati consistenti incrementi economici, legati prevalentemente all’espansione di alcuni fra i principali centri urbani (Cassino, Anagni) e dei Comuni situati lungo la valle del Sacco, in cui si concentrano i principali complessi industriali. Frosinone infatti al centro della valle del Sacco è favorita anche da un nodo stradale di prim’ordine e precisamente dalla Casilina Nord, l’antica via Latina che porta a Roma e la Casilina Sud che porta a Cassino e quindi a Napoli. C’è poi la via Marittima, trasformata in superstrada che porta al mar Tirreno e alla pianura Pontina. C’è quindi la strada Anticolana che porta a Fiuggi e successivamente a Subiaco. Subito dopo la Madonna della Neve si stacca un’altra strada, la Maria che porta a Sora in contemporanea con la recente superstrada e 10 quindi in Abruzzo fino al mare Adriatico. Inoltre tutta la Provincia di Frosinone è attraversata dall’autostrada del Sole Roma-Napoli e dalla ferrovia Roma-Frosinone CassinoCaserta. Ancora: tutta una serie di strade secondarie provinciali e comunali a raggiera partono da Frosinone unendo i vari comuni e centri minori della Provincia. Il dinamismo demografico ed economico dell’area è riconducibile alla presenza di un consolidato apparato industriale (chimico, meccanico, alimentare), prevalentemente localizzato nel fondovalle, che nonostante l’abolizione dell’intervento della Cassa per il Mezzogiorno (1984) continua a garantire un certo livello di ricchezza, a integrazione e supporto dell’economia rurale. Tradizionali l’industria della carta (nella valle del Liri), le alimentari e le tessili (Alatri). Il turismo ha in Fiuggi un rinomato centro termale. Però la crisi economica che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni non ha risparmiato il nostro territorio dove si sono registrate la chiusura di diverse industrie ed attività commerciali. Ex area industriale, muove i primi passi nell'incremento del turismo culturale ed eno-gastronomico; prova ne siano il Festival della letteratura, quello dei Conservatori e le attività organizzate dall'Accademia di belle arti, anche grazie al nodo autostradale che ci collega alla capitale in meno di un'ora. La recente promozione del Frosinone calcio in serie A creerà un indotto di servizi e infrastrutture a vantaggio della popolazione. La struttura viaria, impostata sull’asse costituito dall’autostrada Roma-Napoli, rappresenta tuttora la chiave di volta dello sviluppo produttivo locale. Popolazione Negli ultimi, dieci anni, inoltre in linea con il dato nazionale si è avuto un forte incremento degli stranieri il cui numero è più che raddoppiato. In provincia di Frosinone, secondo quanto emerge dal Dossier Statistico Immigrazione di Idos 2015, risiedono 23.754 stranieri pari al 3,7% della popolazione totale di immigrati che vive stabilmente nel territorio della regione Lazio. Tra gli alunni stranieri, più della metà è nata in Italia ma persistono problemi di scolarizzazione, alfabetizzazione e convivenza tra culture diverse. 11 SCUOLA TERRITORIO La nostra Scuola è situata nella parte alta della città di Frosinone, dove si concentrano le sedi delle Istituzioni del territorio: Municipio, Assessorati, Prefettura, Palazzo della Provincia, Teatro, Biblioteca, Poste Centrali, Istituti Superiori. La prossimità con l’amministrazione di queste istituzioni non è soltanto di carattere fisico, ma è reale condivisione e dialogo con la realtà locale, costruttivo confronto con il contesto socio-economico e le sue istanze di buon governo, legalità, sussidiarietà e attenzione ai bisogni dei cittadini di Frosinone. La definizione del nostro PTOF tiene conto delle aspettative e sollecitazioni provenienti dal territorio urbano, è consapevole del ruolo che è chiamata a svolgere in favore del “potenziamento dei saperi” e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Il nostro Istituto Comprensivo è inserito all’interno del Centro Storico, area prevalentemente abitativa e culturalmente variegata, che vede una significativa presenza di bambini ed adolescenti, ai quali in questi anni si è cercato di dare occasioni formative anche al di fuori del contesto scolastico, grazie alla presenza di Associazioni e Centri socio-culturali promossi dagli stessi abitanti della zona. In questo contesto, produrre cultura fruibile dalle nuove generazioni ha significato cercare di utilizzare il territorio come luogo concreto nel quale incontrarsi per scoprire, comunicare, confrontare esperienze fisiche ed emotive, che rischiano di rimanere sepolte dall’urbanizzazione e dalla frettolosa identificazione dell’io individuale come unico termine di riferimento sociale. La nostra istituzione scolastica ha perciò compreso, in questi anni, la necessità di ricoprire un ruolo attivo nelle zone di sua competenza: diventare un laboratorio di interrelazioni e di analisi della complessità, favorito anche dalla partecipazione attiva delle famiglie. Come scuola dell’obbligo ci appare prioritario costruire occasioni motivanti nelle quali i bambini e gli adolescenti trovino la carica emotiva necessaria a favorire il loro processo di crescita. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza ed è stato stabilito di sfruttare tutte le potenzialità offerte dal territorio prevedendo l’organizzazione di attività nelle biblioteca comunale, nel cinema e teatro, negli impianti sportivi pubblici, nelle parrocchie e la conoscenza dei beni architettonici presenti nella città. La stesura di percorsi e azioni di apertura al territorio intende valorizzare la scuola quale comunità attiva e in grado di avviare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale nel rispetto dei ruoli e dei compiti istituzionali. 12 COLLABORAZIONI • Partnership di Progetto • Accordi di Rete • Accordi di Programma • Protocolli di Intesa • Patrocinio e/o Sponsorizzazioni SOGGETTI CHE INTERAGISCONO CON LA SCUOLA ASL :Progetto LA SCUOLA FA BENE A TUTTI (Identificazione e riabilitazione precoce dei Disturbi Specifici di Apprendimento in età scolastica) Progetto IO PARLO COSI’ Screening disturbi del linguaggio II° anno Scuola dell’Infanzia (ASL – CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Progetto Integrazione, Educazione alla Salute, Piani Educativi Individualizzati, Commissione Legge 104 ASSOCIAZIONE VOLONTARI A SCUOLA, CROCE ROSSA ed altre ASSOCIAZIONI dei territorio Volontari in tutte le iniziative scolastiche, corsi di formazione, convegni, Concorsi vari ed iniziative locali. SCUOLE SECONDARIE Progetto Orientamento ENTE LOCALE Comune Frosinone Servizio Mensa, Servizio scuolabus Inoltre: Assistenza logistica, Adeguamento strutture scolastiche 13 ACCORDI DI RETE DI PROGETTO RETE SCUOLA CAPOFILA SOGGETTI AZIONI MUSICALMENTE IN RETE Una nota di colore I.C. FR3 liceo musicale A.G. BRAGAGLIA conservatorio di musica «L. REFICE» I.C. AQUINO I.C. CON INDIRIZZO MUSICALE FR Per favorire la promozione e la diffusione di cultura musicale nelle scuole di indirizzo musicale. Di durata triennale La scuola.. Un ponte tra le diversità I.C. FR3 I.C. 2 Monte San Giovanni Campano, I.C. Aquino, Il CIPIA 10 di Fr Inclusione alunni con disabilità Successo Formativo per tutti DM8 I.C. FR2 I.C. Fr3 Potenziamento musicale PROTOCOLLI D’INTESA Protocollo d’intesa con il Comune di Frosinone per il coordinamento tra la biblioteca Comunale e la Biblioteca Scolastica. Progetto «Volontari a scuola «: responsabile il Prof. Aldo Bruno stipulato con l’IIS «N. Turriziani» di Frosinone, con la Caritas, la Croce Rossa Italiana, per attività di recupero rivolto agli alunni del nostro Comprensivo. «ECDL» corso per il conseguimento della patente europea, a cura del IIS Brunelleschi Da Vinci di Frosinone, rivolto agli alunni del nostro Comprensivo. Progetto «Banca d’Italia», prevede la conoscenza della moneta, e visita guidata, con le classi terze della Scuola secondaria di primo grado, presso la sede della Banca d’Italia a Roma. Progetto «Orto botanico» a cura dell’IIS Angeloni, sezione Istituto Agrario Progetto «Occupabilità» a cura dell’ IIS brunelleschi Da Vinci di Frosinone. Rete «Deure» a cura del Liceo Righi di Roma Progetti di Continuità con le classi terze a cura dell’ IIS Angeloni 14 CONVENZIONE ACCREDITAMENTO L’Istituto è sede di Tirocinio Formativo Attivo per le classi di concorso A043 A345, insegnanti scuola Infanzia, Primaria, sostegno. L’Istituto ha stipulato convenzioni con vari Atenei per lo svolgimento del Tirocinio da parte di studenti frequentanti Corsi di Laurea in Scienze Formazione Primaria: Università degli Studi “Roma Tre” Università LUMSA (Rm) Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale 15 LA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO FROSINONE 3 Il nostro Istituto si compone di quattro plessi di scuola dell’infanzia, tre plessi di scuola primaria ed uno di scuola secondaria di primo grado. Le sedi scolastiche sono facilmente raggiungibili sia a piedi che con i mezzi pubblici. La scuola ha una discreta dotazione tecnologica di base. Alcuni plessi di scuola dell'infanzia, tutti i plessi di scuola primaria e la scuola secondaria hanno accesso alla rete internet. Diverse aule di scuola primaria e secondaria di primo grado sono fornite di Lim. Esiste un laboratorio multimediale in ogni plesso di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Tali laboratori anche se funzionanti andrebbero aggiornati. musicali, artistici e informatici, Nell'Istituto vi sono inoltre laboratori scientifici, sale teatrali, palestre. La scuola, per reperire risorse economiche, partecipa annualmente a diversi bandi di gara di progetti promossi e finanziati dal Ministero, dalla Regione o dall'Unione Europea. Da un triennio il Comune premia con borse di studio gli studenti più meritevoli (Pagella d'oro, Solidiamo). Si registrano, inoltre, piccole donazioni di privati per borse di studio destinate alla valorizzazione delle eccellenze. 16 ESIGENZE DEGLI STUDENTI L’utenza del nostro Istituto riflette la situazione sociale eterogenea della zona di Frosinone dove siamo collocati. Negli ultimi decenni si è registrato un notevole incremento di stranieri. Tale situazione ha contribuito a modificare notevolmente il territorio e si è venuta a creare una cultura eterogenea, estremamente variegata, e caratterizzata sia da immigrazione ma anche da presenza di fasce medio alte di popolazione. Il fatto che le famiglie nuove arrivate, risiedano prevalentemente in abitazioni del centro storico, dove riescono ad avere case con affitti più contenuti, ha determinato una concentrazione di alunni stranieri nel plesso di scuola dell’infanzia e primaria più a ridosso del centro. Mentre, negli altri plessi di scuola dell’infanzia e primaria, situati ad una distanza maggiore dal centro, si registra una presenza minore di alunni stranieri. Qui la maggior parte dell’utenza risulta provenire da famiglie di estrazione medio e piccoloborghese con una buona situazione socio economica e culturale è connotata , anche , da bambini residenti in comuni limitrofi, ma con i genitori che lavorano in città. Inoltre la maggior parte delle famiglie non presenta situazioni di disagio economico anzi nella maggior parte dei casi entrambi i genitori lavorano. Da una lettura dei dati si evince un'incongruenza una squilibrata distribuzione relativamente allo stato socio-economico delle famiglie, particolarmente in uno dei plessi, che risulta essere in realtà medio-basso. Inoltre, nelle vicinanze del centro storico, è presente una casa famiglia che ospita bambini e ragazzi in condizioni di disagio. In questi plessi la scarsa disponibilità economica pregiudica la partecipazione a progetti, visite e viaggi d'istruzione quando non garantisca l'accesso al materiale scolastico di base. Scarsa è la partecipazione alla vita scolastica da parte delle famiglie in situazione di disagio. L'Ente locale non riesce a farsi carico di sopperire alla mancanza di risorse delle famiglie disagiate. Discorso diverso bisogna fare per la scuola secondaria di primo grado, infatti essendo l’unica che insiste nella parte più antica della città, raccoglie tutte le fasce economiche e sociali che negli altri plessi risultano frammentate. 17 SCUOLA INFANZIA Scuola dell’Infanzia Dante Alighieri Indirizzo: via Fosse Ardeatine n. 26 Telefono: 0775/2658688 Fax: 0775/2658703 Scuola dell’Infanzia Ignazio De Luca Indirizzo viale America Latina Telefono Scuola Infanzia: 0775/2658693 Fax 0775/ 2658702 Scuola dell’Infanzia Fedele Calvosa Indirizzo: via Fonte Corina n. 26 Telefono: 07 75 265 86 95 Fax: 07 75 265 87 21 Scuola dell’Infanzia Vincenzo Ferrarelli Indirizzo: via Vincenzo Ferrarelli 13 Telefono: 07 75 265 86 26 18 Scuola Primaria Dante Alighieri Indirizzo: via Fosse Ardeatine n. 26 Telefono: 0775/2658687 Fax: 0775/2658703 Scuola Primaria Ignazio De Luca Indirizzo viale America Latina Telefono : 0775/2658692 Fax 0775/ 2658702 Scuola Primaria Pietro Tiravanti Il plesso, a seguito di una determinazione dell’Ente Locale, è stato allocato temporaneamente dal 15 settembre 2015 presso il plesso di scuola primaria Dante Alighieri 19 SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “ Frosinone 3 ” Via Fosse Ardeatine 14 – 03100 Frosinone Tel. 0775/2658669 Fax 0775/2658707 PROGETTO DADA DIDATTICA PER AMBIENTI DI APPRENDIMENTO La Scuola Secondaria di Primo Grado, nel presente anno scolastico 2015/2016, ha attivato il progetto della didattica per ambienti di apprendimento, denominato DADA con la trasformazione degli ambienti in Aule– Laboratorio. Il Progetto favorisce l’adozione di nuove e più efficaci strategie didattiche, in cui sono gli stessi studenti a divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi. E’ dunque evidente il processo di cambiamento che anima il progetto Dada nel quale svolge un ruolo fondamentale non solo l’uso del’ ICT , ma anche e soprattutto l’ organizzazione e la percezione dello spazio vissuto. 20 Articolazione del corso ad Indirizzo Musicale Con il D.M.201 del 6 Agosto 1999 è stato attivato l’insegnamento dello “strumento musicale” nella scuola secondaria di I Grado, riconoscendolo come “integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio della disciplina Musica” (art 1). Il Corso ad Indirizzo Musicale è una specifica offerta formativa e non va confusa con i laboratori di attività musicale e strumentale di vario tipo. Alle 30 ore curriculari si aggiungono 2 ore pomeridiane di strumento musicale. La materia “strumento musicale”, opzionale, una volta scelta è a tutti gli effetti curriculare, pertanto in sede di valutazione periodica e finale, il docente esprime un giudizio analitico che viene riportato sul documento di valutazione, concorrendo al calcolo della media complessiva. La frequenza del Corso è indipendente dalla sezione della Scuola Secondaria di I Grado, cioè si può far parte dell’Indirizzo Musicale, qualunque sia la classe assegnata. Il Corso ha durata triennale, si svolge all’interno della Scuola Secondaria di I Grado, ed è assolutamente gratuito, mentre resta a carico delle famiglie l’acquisto dello strumento musicale e dei testi. Presso l’Istituto Comprensivo Frosinone 3 è attivo dal 2012/2013 e offre gli insegnamenti del violino, del pianoforte, delle percussioni e della chitarra. Gli insegnanti sono docenti laureati, abilitati per la classe di concorso “strumento musicale” e qualificati concertisti. Le attività si svolgono, in giorni e orari concordati con gli insegnanti all’inizio dell’anno scolastico, con lezioni pomeridiane di strumento individuali e/o per piccoli gruppi, collettive di teoria musicale e musica d'insieme, e prevedono due rientri settimanali. La programmazione dei docenti di strumento tiene conto delle reali potenzialità dei singoli allievi, affinchè ciascuno possa trarre i maggiori benefici da un’esperienza di indubbia portata educativa. Un importante momento e’ rappresentato dall’attività di “Musica d’insieme”, svolta sin dall’inizio, parallelamente alle lezioni individuali di strumento. I programmi consentono di sostenere, al termine del triennio e per chi lo desidera, l’esame di ammissione al Conservatorio di musica. Per accedere al corso è previsto un semplice colloquio: non si tratta di un esame ,ma, di una prova attitudinale che serve ad orientare la scelta degli alunni in relazione alle specialità strumentali previste dall’Istituto e nel caso di un numero di iscrizioni superiore alle possibilità di accoglienza, ad acquisire dati per una eventuale graduatoria di ammissione, pertanto non occorre avere alcuna esperienza musicale. La Commissione preposta alla prova attitudinale, composta dai docenti di strumento e dal Dirigente Scolastico, tiene conto delle preferenze espresse dalle famiglie in merito alla 21 scelta dello strumento. Tuttavia, si riserva la facoltà di indirizzare alcuni alunni allo studio di uno strumento diverso da quello preferito, sulla base delle valutazioni fatte in sede d'esame. Ciò si rende indispensabile per garantire la continuità nel tempo dell'offerta formativa in ambito musicale e la distribuzione omogenea degli alunni in quattro diversi gruppi strumentali, in funzione della “musica d'insieme“ intesa come didattica caratterizzante del Corso. Per questo, la richiesta dell'Indirizzo Musicale presuppone un generale convincimento sulla valenza educativa della musica, oltre alla passione per un singolo strumento. Si consiglia pertanto alle famiglie, di selezionare sul modulo di domanda online appositamente predisposto, non solo lo strumento per il quale si intende optare ma tutti gli strumenti, indicando un ordine di preferenza. L’ammissione al corso, una volta ottenuta non è revocabile, salvo nuovi ingressi compensativi. ATTIVITÀ' Saggi ed esecuzioni strumentali individuali, d'insieme e orchestrali. Partecipazione a concorsi o rassegne musicali. Rapporti col Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone ed altre Istituzioni Musicali. Gli strumenti proposti sono: Violino Pianoforte Chitarra Percussioni prof.ssa Rita Petrillo prof.ssa Barbara Di Mario prof. Antonio Segneri - Vincenzo Mazzoccoli prof. Federico Ciammaruconi 22 SPAZI SCOLASTICI L’istituto dispone, nei suoi plessi, di: - aree esterne utilizzabili per attività ludico – ricreative; - spazi interni adibiti all’accoglienza e all’organizzazione di attività comuni; - aule strutturate per lo svolgimento di attività di laboratorio (informatico, scientifico, artistico, teatrale, musicale, tecnologico), lettura/biblioteca, sostegno e/o recupero;) - palestre. In ogni plesso di Scuola Primaria è presente un laboratorio informatico utilizzato da tutte le classi. Nella Scuola Secondaria è presente un laboratorio informatico. Diverse aule sono state dotate di computer e in molte sono presenti anche delle LIM. Nei plessi di Scuola Primaria sono state istallate alcune LIM e i docenti effettuano gran parte della loro attività didattica con l’utilizzo di questo ausilio. La Scuola Secondaria di Primo grado ha attivato la Didattica per Ambienti Di Apprendimento. PROGETTO DADA SERVIZI SCOLASTICI L’Istituto prevede in ogni plesso di Infanzia e nel plesso Tiravanti di Primaria il servizio di mensa, gestito dall’Ente Locale attraverso la cooperativa Itaca. Il trasporto scolastico è organizzato dall’Amministrazione Comunale, a carico delle famiglie. Nelle Scuole Primarie e nelle Scuole dell’Infanzia è stato organizzato un servizio di pre scuola dalle ore 7.30 del mattino alle ore 8.00 (Primaria) e dalle 7.30 alle 8.00 (Infanzia), previo contributo economico da parte delle famiglie, in quanto servizio aggiuntivo non pertinente alla didattica. Allo stesso modo è stato organizzato un servizio di post-scuola attraverso convenzioni con cooperative e associazioni sul territorio. Nella Scuola Primaria è attivo un servizio di Dopo Scuola fino alle ore 18,00. 23 ORARIO DEI PLESSI Con l'avvio del servizio di mensa nell'Infanzia e nella Primaria, previsto a partire da ottobre, gli orari delle lezioni avranno il seguente assetto definitivo: SCUOLA INFANZIA La scuola funziona per 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì. Presente una sezione a 25 ore nel plesso di “Ignazio De Luca ”. Tempo antimeridiano: dalle ore 8 alle ore 13 Tempo pieno: dalle ore 8 alle ore 16 Entrata dei bambini: dalle ore 8 alle ore 9 al massimo Uscita antimeridiana: dalle ore 12,00 alle ore 12,30 Uscita pomeridiana: dalle ore15,00 alle ore 16,00 Contrazione dell'orario scolastico, con il solo turno antimeridiano, nei primi 15gg di scuola per utilizzare in pieno la compresenza dei docenti nel delicato momento del distacco dai genitori. Orario definitivo con l'avvio della mensa - inizio attività: ore 8,00, con ingresso consentito fino alle ore 9,00; - mensa: dalle ore 12,00 alle ore 13,00; - orari di prelievo dei genitori: dalle 12,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 16,00. 24 SCUOLE PRIMARIE Le scuole primarie dell’istituto comprensivo sono dislocate su più plessi: Dante Alighieri, Ignazio De Luca e Pietro Tiravanti. In applicazione della più recente normativa (Legge 169/2008 e CM 22 del 21/12/15) le famiglie hanno la possibilità di scegliere, per le future classi prime, un orario settimanale articolato tra: 24 ore – 27 ore – 30 ore – 40 ore. Per l'anno scolastico in corso le famiglie hanno scelto l’orario di frequenza settimanale di 40 ore nel plesso Pietro Tiravanti. Nel Plesso di Ignazio De Luca la richiesta si è attestata sulle 27 ore distribuita fra l’antimeridiano (sabato incluso) e la settimana corta con un prolungamento settimanale . Nel plesso Dante Alighieri il modulo scelto è stato a 27 ore con frequenza fino al sabato. Sull’Istituto rimangono in vigore tre orari settimanali diversi: -TEMPO PIENO ( dal Lunedì al Venerdì con servizio mensa) - la SETTIMANA CORTA (Dal Lunedì al Venerdì con un rientro pomeridiano) - la SETTIMANA LUNGA (Dal Lunedì al Sabato) La scelta di iscrivere gli alunni all’orario a Tempo Pieno, a Settimana Lunga o a Settimana corta viene effettuata dai genitori al momento dell’iscrizione in prima classe. Plesso plesso “Dante Alighieri” plesso “Ignazio De Luca” plesso “Pietro Tiravanti” ORARIO ANTIMERIDIANO dalle 8:10 alle 13:00 dal lunedì al venerdì Sabato dalle 8:10 alle 12:00 ANTIMERIDIANO dalle 8:10 alle 13:00 dal lunedì al venerdì Sabato dalle 8:10 alle 12:00 SETTIMANA CORTA: dalle 8:10 alle 13:00 dal lunedì al venerdì, un rientro pomeridiano con orario dalle 8:10 alle 15:50 ANTIMERIDIANO dalle 8:10 alle 13:10 dal lunedì al venerdì, un rientro pomeridiano con orario dalle 8:10 alle 15:10 TEMPO PIENO dalle 8:10 alle 16:10 dal lunedì al venerdì 25 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Nella scuola secondaria di primo grado sono previsti due modelli organizzativi: 30 ore settimanali (tempo normale): 5 ore 30 ore settimanali (settimana breve): dal al giorno, tutte al mattino, per 6 giorni lunedì al venerdì settimanali; SCUOLA GRADO SECONDARIA DI PRIMO I NDIRIZ ZO M USIC ALE 32 ORE SETTIMANALI Alle discipline del modulo precedente si uniscono 2 ore di teoria e pratica musicale Le ore di insegnamento, attuate in orario pomeridiano, sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell’anno, all’ascolto partecipativo, alle attività di musica d’insieme, nonché alla teoria e lettura della musica che è stata impartita per gruppi strumentali. Obiettivo formativo essenziale della musica d’ insieme è la maturazione di una dimensione intersoggettiva e pubblica dell’ evento musicale stesso, che fornisce un efficace contributo al senso di appartenenza sociale. 26 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DISTRIBUZIONE MEDIA SETTIMANALE DEL MONTE ORE OBBLIGATORIO SCUOLA DELL'INFANZIA TEMPI ORARI SPAZI atrio (per tutte le sezioni) ATTIVITA’ giochi e attività collettive in gruppi spontanei 8.00 - 9.00 sezione 9.00 -10.00 sezione attività , di routine (il cerchio dei mattino, l’appello, il calendario, gli incarichi giornalieri, la merenda, l’igiene personale...) che favoriscono l'autonomia dei bambini, la socializzazione, la condivisione delle regole e dei modi di stare insieme a scuola. 10.00 -12.00 sezione e/o altri spazi, interni ed esterni. Attività educative e didattiche, come psicomotricità, attività musicale, religione cattolica e attività alternative, secondo l’orario previsto del giorno, con medio e/o grande gruppo. 12.00- 14.00 bagno, mensa, sezione e/o giardino Igiene personale, pranzo, igiene personale e giochi liberi in sezione o in giardino. 14.00 -15.30 sezione e/o altri spazi attività educative e didattiche a grande o a medio gruppo. sezione riordino dei materiali, riepilogo delle attività svolte durante la giornata, preparazione all'uscita. 15.30- 16.00 27 PROSPETTO DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA Classi 28 ORE (29 unità disciplinari) Classi 27 ORE (28 unità disciplinari) Classe I Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe III Classe IV Classe V Italiano 8 8 8 7 7 7 11 10 10 10 Matematica 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 Inglese 2 2 2 3 3 3 2 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Geografia 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Cittadinanza e Costituzione 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Scienze 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Motoria 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Arte 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 Musica 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 Informatica - - - - - - 1 1 1 1 Religione 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 28 29 29 29 29 29 35 35 35 35 Materie Totale Unità Disciplinari Classi 40 ORE 28 Scuola Secondaria primo grado Monte ore, dal 15 settembre 2014 Modulo a 30 ore (29+1) Giorni di lezione N. 5 / 6 Disciplina Ore settimanali Italiano 6 Storia e Geografia 3 Inglese 3 Francese 2 Matematica e Scienze 6 Tecnologia 2 Arte e Immagine 2 Musica 2 Scienze Motorie 2 Religione 1 Latino 1 29 LE SCELTE ORGANIZZATIVE ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO Ruolo / Funzione Dirigente Scolastico Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Primo collaboratore del Dirigente Scolastico Secondo collaboratore del Dirigente Scolastico AREA 1 GESTIONE POF:(gestione e raccordo offerta formativa) AREA 2 Bes e Sostegno Funzione Strumentale AREA 3 Informatica e nuove tecnologie AREA 4 Continuità ed orientamento docenti: AREA 5 Visite e viaggi di istruzione e rapporti con il territorio docenti Referente Scuola Secondaria di Primo grado Referente Scuola “Dante Alighieri” Primaria “Ignazio De Luca” “Pietro Tiravanti” Referente Scuola “Dante Alighieri” Infanzia “Fedele Calvosa” “Ignazio De Luca” “Vincenzo Ferrarelli” Animatore Digitale Referente per l’inclusione CTS scuola Infanzia e Primaria Segreteria Docenti scuola Secondaria I grado Segreteria Didattica scuola Infanzia e Primaria scuola Secondaria I grado Protocollo e Affari Generali Nominativo Prof.ssa Monica Fontana Dott.ssa Cibelli Maria Laura Dott.ssa Francesca Pacciani Dott.ssa Giovanna Minieri Docente: Emanuela Grande Docenti: Carmen Tomassi, C Simona Compagnone, Liorna, Stirpe Docente: Michela Marini Docenti:Alessia Sanità, Adriana Roccatani Docente: Carnevale Michelino Prof.ssa MariaRosaria Sanità Ins. Emilia Capogna Ins. Loredana Noviello Ins. Emilia Capogna Ins. Felice Testa Ins. Adriana Roccatani Ins. Sabrina Spaziani Ins. MariaAntonietta Reali Ins. Michela Marini Ins. Simona Compagnone Antonella Coratti Annarita Testa Franca Polise Angela Perciballi Silvana Adragna 30 GLI ORGANI GESTIONALI PER L’AUTONOMIA FUNZIONALE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA POTERE DELEGATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO PRIMO COLLABORATORE Sostituisce il Dirigente scolastico svolgendo tutte le sue funzioni in caso di assenza Collabora con il DS per la gestione organizzativa dell’Istituto Organizzazione dell’orario e degli adattamenti di orario Supervisione delle sostituzione dei docenti assenti Collaborazione con i coordinatori di classe nei rapporti con le famiglie Verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti Coordinamento tra Dirigente e docenti, nonché fra scuola ed enti locali Assistenza nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio Relazioni con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni Forniture ai docenti di documentazione e materiali inerenti la gestione interna dell’istituto SECONDO COLLABORATORE Collabora con il DS e con il primo collaboratore per la gestione organizzativa dell’Istituto Sostituzione dei docenti assenti Verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti Relazioni con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunicazione al DS delle problematiche emerse Raccolta dei materiali relativi alle programmazioni e ai progetti formativi 31 POTERE DELEGATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI Le funzioni strumentali rispondono all’esigenza di dedicare specifiche risorse umane al rinforzo di alcuni punti critici del funzionamento della scuola. Ai fini dell’efficacia dell’organizzazione delle sezioni, in cui è strutturato l’Istituto, si individuano le seguenti funzioni strumentali all’interno delle aree previste dal CCNL. AREA 1 GESTIONE POF:(gestione e raccordo offerta formativa) AREA 2 BES E SOSTEGNO AREA 3 INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE; AREA 4 CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO AREA 5 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE E RAPPORTI CON IL TERRITORIO DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Sono individuate le seguenti aree di competenza • • • • Area dei Linguaggi: Area logico-matematica: Area artistico-musicale Area disagio: 32 COMMISSIONI Le Commissioni formulano proposte al Collegio dei docenti in relazione all’ambito di competenza (ampliamento dell’Offerta formativa, attività integrative, aggiuntive, extracurricolari). Sono istituite dal Collegio dei Docenti e svolgono la loro attività in collaborazione con le Funzioni Strumentali dell’Area di riferimento. COMMISSIONE PTOF COMMISSIONE PIANI DI MIGLIORAMENTO COMMISSIONE INVALSI COMMISSIONE SPORT E SPETTACOLO COMMISSIONE ORARIO COORDINAMENTO TFA REFERENTE PROGETTO CINEMA E TEATRO COMMISSIONE ALUNNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 33 GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Compiti del GLI: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). DOCENTI: Ins. Simona Compagnone e Prof. Carmen Tomasso • FUNZIONI STRUMENTALI • COMMISSIONE BES • COORDINATORI DIPARTIMENTI 34 IL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO La Mission è la risposta alle esigenze del territorio e dell’utenza della nostra scuola, che attiva processi da sviluppare con azioni ed iniziative specifiche. Essa si caratterizza come: STAR BENE A SCUOLA INSIEME PER IL SUCCESSO FORMATIVO La Mission, asse portante della nostra offerta formativa, consiste nella promozione di un'azione educativa volta al soddisfacimento dei bisogni dei bambini e dei ragazzi attraverso la valorizzazione dell'individualità e della diversità, della cultura e dei saperi. La missione della scuola è definita in modo chiaro ed è condivisa nella comunità scolastica: la scuola che vuole essere “una scuola capace di formare “l’uomo libero del domani” affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”, offrendo un contesto di apprendimento attento e rispondente alle esigenze della società odierna, fondato sui valori di consapevolezza, responsabilità, reciprocità, rispetto, benessere e autonomia. Conosciuta ed analizzata la situazione interna dell’IC di Frosinone3, nel contesto socio culturale ambientale in cui è inserito, si pone come fondamentale, per il raggiungimento degli obiettivi di acquisizione e di crescita personale, culturale e sociale via via più profondo e approfondito, il MIGLIORAMENTO DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI tra alunni, tra alunni ed insegnanti, tra alunni ed operatori della scuola, tra docenti del plesso e dei plessi tra loro, tra operatori tutti della scuola, tra personale interno e genitori, tra personale interno ed enti esterni di riferimento. Riconoscere le proprie emozioni, gestire il proprio comportamento, relazionarsi con gli altri in maniera positiva e costruttiva, in un’ottica di confronto e di crescita Quindi la scuola progetta e mette in atto percorsi individualizzati e personalizzati nell’ottica dell’integrazione e dell’inclusione di tutti gli alunni che hanno bisogni educativi speciali Privilegia gli interessi, le capacità e le “formae mentis” di ciascun alunno Agevola l’inserimento degli alunni nel contesto sociale in cui vivono con una sensibilità ed una vision europea e mondiale Progettare e realizzare azioni/interventi che devono garantire il successo formativo degli alunni, favorire la continuità tra i diversi segmenti del sistema istruzione, favorire l’orientamento scolastico e professionale al fine di elaborare un progetto di vita. 35 … e allora la nostra Scuola dovrà essere un luogo di: 1- DIRITTO ALLO STUDIO Garantendo l’esercizio effettivo del diritto allo studio e superando le diversità di sesso, razza, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche, condizioni socioeconomiche 2- PARI OPPORTUNITA’ Creando le pari opportunità nella crescita culturale, rimuovendo gli ostacoli e adoperandosi affinché ogni attività didattica sia rivolta alla totalità delle alunne e degli alunni 3- PROMOZIONE CULTURALE E SOCIALE Valorizzando le risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, gruppi di volontariato, organismi privati) per un progetto educativo ricco e articolato, affinché l’offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari 4- CITTADINANZA ATTIVA Favorendo il senso di appartenenza e di responsabilità attraverso la pratica costante della partecipazione collaborativa - dell’educazione alla legalità - degli interventi di prevenzione del disagio affettivo e sociale 5- SVILUPPO DELLE POTENZIALITA’ Differenziando la proposta formativa e favorendo il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto e nella valorizzazione della sua identità personale, culturale e sociale 36 6- FLESSIBILITA’ Personalizzando e diversificando gli interventi formativi attraverso scelte di flessibilità di tipo organizzativo/didattico 7- CORRESPONSABILITA’ Promuovendo la corresponsabilità educativa con la famiglia attraverso la condivisione di obiettivi e strategie garantendo una chiara informazione 8-TRASPARENZA, IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ Assicurando il regolare funzionamento dei servizi e delle attività educative (in applicazione delle norme sancite dalla legge e dalle disposizioni contrattuali ) e la comunicazione interna 9- CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO Favorendo il successo formativo di ogni alunno attraverso la realizzazione di un contesto positivo e collaborativo in continuità educativa tra i diversi gradi di istruzione 10- PULIZIA E SICUREZZA Garantendo buone condizioni igieniche e ambientali e assicurando, mediante l’attivazione di un servizio interno di protezione e prevenzione, la sicurezza interna ed esterna dell’utenza e dello stabile 11 - VALUTAZIONE Verificando e valutando il processo dell’insegnamento- apprendimento e del funzionamento della scuola secondo anche attraverso indicatori e criteri stabiliti collegialmente, la pratica di monitoraggio al fine di migliorare e /o modificare procedure e attività svolte 37 Il portachiavi/ Curricolo d’Istituto Nel piano dell’offerta formativa è di centrale importanza il CURRICOLO D’ISTITUTO E’ stato predisposto nel rispetto delle Indicazioni Nazionali 2012. Organizza e descrive l’intero percorso formativo che l’alunno compie e nel quale si fondono i processi relazionali e cognitivi. La sua elaborazione è il terreno su cui si misura la capacità progettuale della nostra Scuola, attenta ai bisogni della Persona e al suo bagaglio conoscitivo, per arrivare così ad individuare gli aspetti delle competenze chiave del processo formativo e cognitivo COMPETENZE CHIAVE DEL COMPETENZE CHIAVE DEL PROCESSO FORMATIVO PROCESSO COGNITIVO Costruzione del sé Imparare ad imparare Accettare se stessi e gli altri, attraverso Organizzare il proprio apprendimento, continui confronti per accrescere individuando, scegliendo ed utilizzando l’autostima e per valorizzare le differenze varie fonti, anche in funzione dei tempi disponibili, acquisendo così le proprie strategie e un personale metodo di studio Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti anche appartenenti a Orientamento più ambiti disciplinari orientarsi nel proprio ambiente, nella scuola e nel territorio Riflettere sulla proprio identità e sul proprio progetto di vita attraverso percorsi di orientamento. Acquisire ed interpretare informazioni Riconoscere le proprie attitudini e i propri Riconoscere ed interiorizzare limiti, riflettendo con crescente stimoli e 38 consapevolezza sulle proprie scelte. Interagire con gli individui, organizzazioni scolastiche, sociali e territoriali che possano contribuire alla propria formazione continua informazioni provenienti dall’ambiente Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta in diversi ambiti, valutarne attendibilità ed utilità, distinguere i fatti dalle opinioni l portachiavi/ Curricolo d’Istituto COMPETENZE CHIAVE DEL PROCESSO continua… l portachiavi/ Curricolo d’Istituto FORMATIVO Relazione con gli altri Interagire in gruppo fino a comprendere i diversi punti di vista e a valorizzare le proprie e le altrui capacità. Gestire la COMPETENZE CHIAVE DEL PROCESSO COGNITIVO Comprendere e comunicare conflittualità per contribuire Comprendere messaggi di genere all’apprendimento comune e alla diverso e di varia e graduale realizzazione di attività collettive. complessità. Cogliere la diversità degli altri come Usare linguaggi diversi per comunicare opportunità di crescita ed arricchimento. eventi, fenomeni, principi, concetti, Rispettare l’altro da sé norme, procedure e stati d’animo Educazione alla cittadinanza attiva Conoscere, comprendere e condividere le regole del convivere civile. Valorizzare il proprio ruolo di cittadino Progettare e risolvere problemi attraverso i valori comunitari, nel rispetto Affrontare le varie situazioni di tutte le identità culturali. problematiche ed essere in grado di Considerare l’ambiente e i beni culturali un individuare le soluzioni più idonee fino patrimonio da salvaguardare e valorizzare ad utilizzare contenuti e metodi delle attraverso la conoscenza e il rispetto. diverse discipline. 39 Conoscere e rispettare i valori sanciti dalla Elaborare e realizzare progetti Costituzione. riguardanti le proprie attività di studio, Sviluppare e arricchire in continui utilizzando le conoscenze apprese e confronti il senso di legalità mettendole in relazione, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti Tali competenze si sviluppano gradualmente nell’arco dell’età che va dai 3 ai 14 anni e devono essere adattate alla crescita individuale e al contesto della classe. Sono punti di riferimento per l’elaborazione dei progetti e per la stesura della programmazione di ogni Consiglio di intersezione, interclasse e classe e si concretizzano nei piani di lavoro e dei vari laboratori. Alla base di ogni tipo di attività sia laboratoriale, sia integrativa, sia curriculare ciascun dipartimento ha elaborato i propri obiettivi di apprendimento generali 40 CURRICOLO VERTICALE La nostra scuola intende caratterizzare la sua proposta didattica e formativa, per gli alunni dai 3 ai 14 anni, in modo da garantire la continuità dei percorsi di apprendimento. E’ quindi impegnata nella realizzazione di un curricolo verticale che faccia da sfondo alle programmazioni e che costituisca un reale patto educativo con le famiglie. Per sviluppare pienamente le potenzialità di ciascun alunno nella direzione di quanto stabilito dalle Indicazioni Nazionali, individuiamo alcuni principali elementi su cui basarci e che ci siano di supporto nell’azione didattica: Curricolo verticale delle diverse discipline; Condivisione di percorsi didattici di continuità tra i tre ordini di scuola; Attività di formazione in servizio dei docenti; Valorizzazione del territorio e delle sue risorse culturali e ambientali. 41 Dateci e diamoci un voto VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DELLA SCUOLA La scuola dell’autonomia deve continuamente valutare se stessa e usare i risultati di quest’azione al fine di un miglioramento costante della propria condotta. “L’autovalutazione ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta formativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne” (dalle Indicazioni Nazionali). Bisogna distinguere una valutazione strettamente didattica, volta ad apprezzare i processi e gli esiti dell’apprendimento, una valutazione di istituto, volta a rilevare le caratteristiche del servizio erogato e a mettere in campo quelle buone pratiche che ne consentano un continuo miglioramento e una valutazione di sistema, orientata a cogliere le grandi tendenze, il rapporto costo/benefici, i macro-indicatori, il peso delle variabili territoriali e socio-ambientali. A partire dal corrente anno scolastico 2014-2015, tutte le scuole sono coinvolte in un percorso, di durata triennale, rivolto all’avvio e alla messa a regime del procedimento di valutazione del sistema educativo di istruzione. Seguendo i principi e i criteri indicati nella direttiva 18-09-2014, n.11, la nostra scuola si doterà degli strumenti organizzativi necessari a procedere all’autovalutazione di Istituto e si impegna ad acquisire competenze adeguate per il pieno sviluppo del procedimento di valutazione. Siamo sicuri infatti che un buon processo valutativo ci consentirà di crescere nella qualificazione del nostro servizio educativo e di potenziare la nostra offerta formativa. 42 Ciò che si raccoglie VALUTAZIONE DIDATTICA La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e ha una preminente funzione didattica, “di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”. Attraverso il monitoraggio dei percorsi curricolari “attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle portate a termine” (dalle Indicazioni Nazionali). La valutazione non deve avere un carattere selettivo, ma, nel rispetto del fine formativo della scuola, deve tendere alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico e al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza. La valutazione stessa è quindi un processo e deve essere guidata dalla necessità di assumere decisioni finalizzate a ben calibrare le ulteriori esperienze educative degli studenti. Il processo valutativo si esplica in tre momenti fondamentali: 1- ex ante – valutazione diagnostica – livelli di partenza 2- in itinere – valutazione formativa – processi 3- post quem – valutazione sommativa – esiti e risultati Valutazione diagnostica si rileva la situazione di partenza sotto il profilo socio- affettivo e cognitivo attraverso: a) la raccolta di informazioni tramite colloqui con le famiglie con gli insegnanti del grado scolastico precedente b) l’ esame della scheda di valutazione della classe di provenienza c) la somministrazione di test d'ingresso d) le osservazioni sistematiche sul comportamento, la socializzazione, la partecipazione, l'impegno, l'interesse, l'attenzione. La situazione di partenza viene rilevata ad inizio anno scolastico e discussa durante i Consigli dei mesi di ottobre e novembre 43 Valutazione formativa accompagna l’intero percorso didattico; è un elemento che concorre a determinare il quadro stesso dell’attività educativa, in quanto ha il compito di renderne possibile una rapida ristrutturazione, adeguandola alle necessità individuali degli alunni. Essa è il risultato degli esiti delle prove soggettive ed oggettive di profitto (produzioni di vario genere, verifiche, compiti in classe, interrogazioni, colloqui, elaborati vari) e dei progressi del processo di apprendimento riferito alle effettive potenzialità dell’alunno sempre in relazione alla situazione di partenza. Le prove di profitto, comprese quelle scritto- grafiche, avranno di norma cadenza periodica. Nella scuola secondaria di primo grado gli elaborati prodotti, sollecitamente valutati e controfirmati dal docente, saranno conservati in luogo adeguato. I risultati delle prove e delle osservazioni sistematiche saranno raccolti nel registro personale dell’insegnante Valutazione sommativa Si colloca al termine degli interventi formativi e alle scadenze quadrimestrali. Costituisce ed esprime il bilancio complessivo sul livello di conoscenza e di maturazione dell’alunno tenendo conto sia delle condizioni di partenza che dei traguardi raggiunti. Sulla base di questi criteri il Consiglio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva. Tale valutazione dall’a.s. 2008-2009 viene formulata in voti espressi in decimi sul documento di valutazione che riporta anche le voci generali in sintonia con gli OSA di ogni singola disciplina. Gli esiti delle attività integrative saranno tenuti in debita considerazione nella valutazione dell’alunno e nella formulazione del giudizio globale. I docenti interessati a queste attività , oltre a tenere aggiornate le presenze degli alunni e gli argomenti degli incontri, formuleranno un giudizio sugli obiettivi che il singolo alunno ha raggiunto 44 VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA Nelle varie riunioni dei gruppi disciplinari (dipartimenti) e nel collegio dei Docenti è stata elaborata, discussa e concordata la seguente tabella dei voti e delle corrispondenti valutazioni SCUOLA PRIMARIA Voto 4 blablablablablablablablabla Possiede conoscenze frammentarie, lacunose ed estremamente limitate La comprensione risulta inadeguata rispetto agli obbiettivi minimi, l’esposizione è confusa e non coerente 5 Possiede conoscenze frammentarie e superficiali, deve essere guidato per riuscire ad organizzarle Esegue compiti semplici non sempre corretti Sa effettuare analisi parziali e ha difficoltà di sintesi L’esposizione risulta povera e limitata 6 Possiede una conoscenza degli elementi essenziali dell’argomento. Ha raggiunto le abilità minime richieste in tutti gli ambiti disciplinari 7 8 Possiede un discreto grado di conoscenze nelle varie aree disciplinari. Sa ordinare e sintetizzare contenuti in modo corretto ed autonomo L’esposizione, seppur essenziale, è corretta Possiede una buona conoscenza dei contenuti e padronanza delle procedure L’esposizione è appropriata Autonomo e completo nell’esecuzione dei compiti assegnati 9 Possiede piene e complete conoscenze in tutti gli ambiti disciplinari Sa cogliere e stabilire relazioni, effettua analisi e sintesi appropriate, coerenti e approfondite. Rielabora contenuti in modo creativo e personale 10 Possiede una conoscenza completa ed approfondita, una elaborazione ricca e personale e una piena padronanza delle procedure E’ in grado di utilizzare in modo preciso il linguaggio specifico di ogni disciplina e sa applicare contenuti e procedure in diversi contesti 45 VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Nelle varie riunioni dei gruppi disciplinari (dipartimenti) e nel collegio dei Docenti è stata elaborata, discussa e concordata la seguente tabella dei voti e delle corrispondenti valutazioni SCUOLA SECONDARIA SCRITTO VOTO 4 5 ORALE Compito con numerosi errori gravi Risposte confuse e/o errate con e/o incompleto esposizione stentata Compito con vari errori e superficiale Conoscenze incomplete, rielaborazione superficiale, esposizione semplice e poco chiara 6 7 8 Compito svolto parzialmente e con Conoscenze elementari, errori non gravi, oppure con errori rielaborazione sommariamente non gravi, ma numerosi corretta, esposizione semplice Compito completo con qualche Conoscenze essenziali, errore non grave e/o varie rielaborazione corretta, imprecisioni esposizione semplice e chiara Compito svolto completamente Conoscenze appropriate, Qualche imprecisione rielaborazione corretta, esposizione chiara 9 10 Compito svolto completamente con Conoscenze complete, lievi imprecisioni ma con chiarezza rielaborazione corretta, formale esposizione chiara e curata Compito svolto completamente e Conoscenze complete, corretto con chiarezza formale ed rielaborazione corretta e espressiva personale, esposizione chiara e curata 46 VALUTAZIONE DIDATTICA / COMPORTAMENTO Essendo previste osservazioni specifiche per il Comportamento [da valutare in decimi a partire dal 2008-2009 secondo l’art. 2 del D. L. 137 del 1 sett. 2008], restano da osservare in ingresso e nel corso del percorso all’interno della scuola media i seguenti obiettivi educativi, le cui voci saranno utilizzate nei giudizi quadrimestrali e che potranno essere richiamate sui Registri personali utilizzando le relative sigle: voci da spuntare Rispetto del Regolamento d’istituto √ Rispetto degli altRi e dell’istituzione scolastica √ Frequenza √ Impegno √ Interesse e partecipazione alle attività √ Socializzazione √ inteRazione con l’altRo √ 47 VALUTAZIONE DIDATTICA / Comportamento Scuola primaria VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO voci da appuntare DESCRITTORE DESCRITTORE POSITIVO NEGATIVO L’ alunno condivide con il L’alunno mostra difficoltà INDICATORI RAPPORTI CON I COETANEI RAPPORTI CON GLI ADULTI RISPETTO DELLE REGOLE E DEI MATERIALI IMPEGNO gruppo classe il rispetto delle nell’ allacciare rapporti con i regole comuni, dei valori della compagni. Stabilisce rapporti cooperazione e della positivi solo con un gruppo solidarietà L’ alunno si mostra corretto ristretto di compagni con gli adulti dai quali cerca approvazione e riconoscimento L’alunno assume atteggiamenti poco corretti e/o oppositivi L’alunno conosce ed osserva le regole della vita scolastica ed assume comportamenti responsabili L’alunno non rispetta le regole di convivenza. Osserva L’alunno si mostra motivato, presta attenzione continua alle varie attività, che svolge in modo produttivo e regolare L’alunno partecipa alle attività scolastiche In modo dispersivo e superficialmente le regole della vita scolastica e vi si adegua solo dopo ripetuti richiami passivo. Necessita di guida e sollecitazioni continue per svolgere il proprio lavoro 48 VALUTAZIONE DIDATTICA / Comportamento Scuola primaria INDICATORI VALUTAZIONE Comportamento responsabile ed adeguato alle diverse situazioni 10 Comportamento sempre corretto 9 Comportamento sostanzialmente corretto 8 Comportamento abbastanza corretto 7 Comportamento non sempre corretto ed adeguato 6 Comportamento irresponsabile ed inadeguato nelle diverse situazioni 5 49 VALUTAZIONE DIDATTICA / Comportamento Scuola secondaria VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INDICATORI VALUTAZIONE Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto Scrupoloso rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Frequenza assidua, rari ritardi e/o uscite anticipate 10 Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Frequenza assidua ,alcuni ritardi e/o uscite anticipate 9 Costante adempimento dei doveri scolastici Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Equilibrio nei rapporti interpersonali Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate 8 Svolgimento regolare dei compiti assegnati Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche Correttezza nei rapporti interpersonali Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate 7 Saltuario svolgimento dei compiti assegnati Partecipazione discontinua all’attività didattica Interesse selettivo 50 Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate 6 Mancato svolgimento dei compiti assegnati Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica Disinteresse per alcune discipline Rapporti problematici con gli altri Mancato rispetto del regolamento scolastico Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate 5 Mancato svolgimento dei compiti assegnati Continuo disturbo delle lezioni Completo disinteresse per le attività didattiche Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni Funzione negativa nel gruppo classe ►Si sottolinea che il voto di comportamento scaturisce comunque da una mediazione tra profitto disciplinare e condotta 51 DIARI DELLA VALUTAZIONE REGISTRO DI CLASSE: funge da documento ufficiale per registrare le assenze e i ritardi degli alunni, le attività, i compiti assegnati, le comunicazioni e gli avvisi, e diventa anche un importante strumento di valutazione poiché su esso vanno riportate le eventuali note di comportamento ( non solo negativo) che concorreranno alla valutazione del processo educativo REGISTRO PERSONALE: è il documento su cui il docente riporta le attività/lezioni del giorno, con osservazioni, voti, comportamento e tutto ciò che concorre alla definizione del processo formativo dell’alunno nonché alla sua valutazione. Nella scuola secondaria tale strumento è digitale. REGISTRO DELLE ATTIVITÀ LABORATORIALI: le attività integrative vengono valutate secondo gli stessi criteri ed hanno un valore riconosciuto nella formulazione del giudizio globale dell'alunno. Gli insegnanti interessati a queste attività , oltre a tenere aggiornate le presenze degli alunni e gli argomenti degli incontri, formuleranno un giudizio sugli obiettivi che il singolo alunno ha raggiunto SCHEDA DI VALUTAZIONE: è il documento in cui il consiglio di classe registra il voto del comportamento e il profitto delle singole discipline, valutando, così, il percorso educativo e didattico dell’alunno. La consegna della scheda avverrà alla fine di ogni quadrimestre . Questa costituisce ed esprime il bilancio complessivo sul livello di maturazione dell’alunno tenendo conto sia delle condizioni di partenza che dei traguardi raggiunti. Tale valutazione formativa dall’a.s. 2008-2009 viene formulata in voti 52 dalla cattedra METODOLOGIA DIDATTICA Nel rispetto della specificità disciplinare, di formazione di ciascun docente e della libertà di insegnamento, l'impostazione dell'azione didattica risponderà ai seguenti criteri condivisi dai docenti di ogni ordine di scuola: Motivazione affettiva all'apprendimento: che recuperi, consolidi e arricchisca l'interesse e razionalizzi le aspettative dell'alunno Nonsoloinsegnamento: l’alunno si scopre protagonista del proprio apprendimento attraverso osservazioni dirette, indagini individuali o di gruppo, avvio alla ricerca, momenti operativi che il docente-animatore- facilitatore propone Coordinamento e coerenza fra i vari insegnanti: sia nella scelta di atteggiamenti e di stili educativi comuni, sia nell'organizzazione degli interventi e della proposta dei contenuti Insegnamento personalizzato e individualizzato come risposta agli stili di apprendimento dell’alunno Diversificazione degli approcci didattici: molteplici tipologie di lezione, diversi stili di conduzione, attività collettive, individuali e di gruppo variamente organizzate e diversificate negli scopi Conoscenza ed esperienza: contenuti e occasioni operative favoriscono lo sviluppo delle attitudini, la formazione ed il consolidamento del pensiero astratto Modello metodologico multidisciplinare : l’alunno si abitua ad affrontare un problema secondo l'ottica delle diverse discipline tenendo conto delle possibili varianti Avvio alla ricerca: scoperta che permette all'alunno di sentirsi coinvolto nel percorso culturale e che fornisce un metodo di studio stimolante ed aperto Apprendimento cooperativo: interattività che permette agli alunni di sentirsi parte integrante del processo di apprendimento/insegnamento Informazione: genitori ed alunni vengono informati delle finalità che ci si propone di raggiungere, dei mezzi con cui operare e dei criteri di valutazione; in questo modo l'azione educativa diviene un'operazione partecipata a cui contribuiscono, pur se in forme diverse, tutti i soggetti coinvolti: docenti, famiglie, alunni stabilendo, cosi, un vero e proprio "contratto formativo" 53 METODOLOGIA DIDATTICA/ Modalità organizzative L’intervento formativo adotterà modalità e organizzazioni diverse: "lezione" collettiva a livello di classe si ricorre all'uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo attività di piccolo gruppo si ricorre alla suddivisione della classe in gruppi per: permettere il recupero agli alunni che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati arricchire il curricolo di coloro che hanno già raggiunto gli obiettivi prefissati consentire lo sviluppo di attività laboratoriali e operative peer education e tutoring si ricorre alla peer education e al tutoring per: riattivare la socializzazione all’interno del gruppo classe attraverso l’approfondimento, il confronto e lo scambio tra pari favorire la responsabilizzazione rendere più efficace la comunicazione didattica attività per gruppi formati da alunni di classi diverse si ricorre alle classi aperte (orizzontali e verticali) per: permettere lo scambio di esperienza produrre risultati pratici particolarmente complessi ( analisi territoriali, mostre, ipertesti, selezioni per attività sportive, ecc…) interventi individualizzati si ricorre agli interventi individualizzati per: rispettare ritmi di apprendimento diversi realizzare attività didattiche particolari DADA Tra gli strumenti della didattica saranno privilegiati: libri di testo, quotidiani, biblioteca scolastica, comunale e provinciale, riviste specializzate, registratore, lettore CD, DVD, VHS, computer, audiovisivi, laboratori, LIM, libri digitali. 54 Le visite guidate, gli spettacoli teatrali e cinematografici, gli scambi culturali con ragazzi di altre scuole, anche estere., gli stessi laboratori pomeridiani concorreranno al completamento del percorso formativo 55 SOSTEGNO DEGLI APPRENDIMENTI RECUPERO DELLE CARENZE POTENZIAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE ATTIVITA’ DI RECUPERO Il Collegio dei Docenti, per questo anno scolastico, approva , in applicazione al quadro normativo (Direttiva Ministeriale 113/2007), il piano per il recupero/sostegno e potenziamento delle eccellenze per la Scuola Secondaria di I grado. Infatti: • È compito della scuola accompagnare i ragazzi verso gli apprendimenti previsti dalla Indicazione per il curricolo e comunque per quelli essenziali per essere ammessi all’anno successivo. • E’ responsabilità diretta di ogni studente l’impegno a conseguire quei livelli di apprendimento. • E’ responsabilità della famiglia sostenere la/il proprio figlia/o nell’impegno di cui sopra, collaborando con la scuola con ruoli diversi. Sulla base di queste premesse il Collegio dei Docenti ha deciso quanto segue. I Consigli di Classe dovranno deliberare in merito alle attività di sostegno/recupero o di potenziamento da attuare nella seconda parte dell’anno scolastico su indicazione dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. Tali criteri sono: 1. 1 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI MINIMI Se si individuano casi in cui si presenta la necessità di effettuare un recupero, a causa di una situazione di grave insufficienza dovuta a demotivazione ed a scarsa partecipazione alle attività didattiche, la rimotivazione passerà attraverso l'ascolto e la stesura di un contratto formativo stipulato tra docente ed alunno, che impegni quest’ultimo ad un preciso e personale percorso . 1. 2 ATTUAZIONE DI FORME DI RECUPERO IN CLASSE Questa attività coinvolge solo il singolo docente che, a seguito di verifiche, registra difficoltà di apprendimento. In questo caso il docente potrà rallentare la propria programmazione didattica e comunicare al Consiglio di Classe la situazione e la proposta di recupero in itinere. Sono previste diverse forme di recupero attraverso: • flessibilità didattica • lavoro differenziato • gruppi di lavoro • coppie di aiuto (peer education) • assiduo controllo dell’apprendimento 1.3 CLASSI APERTE Sono previste diverse modalità: 56 • Compatibilmente con l’orario curriculare, si prevedono ore di compresenza di Docenti della stessa disciplina in classi parallele, in modo da poter organizzare gruppi di livello. • Ove non sia possibile, i Docenti del C.d.C. possono rendersi disponibili ad una flessibilità oraria. • I C.d. C. possono stabilire di sospendere il normale svolgimento delle attività didattiche per un tempo stabilito (settimana del recupero e del potenziamento ), organizzando attività specifiche. 1.4 INTERVENTI SUL METODO DI STUDIO Si prevede lo svolgimento di attività trasversali, volte alla sollecitazione degli alunni a porsi dei traguardi a breve termine, con lo scopo di renderli consapevoli delle procedure da seguire per l’acquisizione di un efficace metodo di studio. Gli insegnanti delle singole discipline contribuiranno alla: - organizzazione e gestione dei materiali di studio (quaderno, libro di testo...) per il lavoro in classe ed a casa; - lettura e comprensione di testi scritti, finalizzata all'apprendimento; - sviluppo di abilità linguistico-espressive e logico-matematiche - acquisizione di tecniche per l'elaborazione sintetica di informazioni orali (comprensione, decodificazione e memorizzazione di messaggi), cioè il saper prendere e rielaborare appunti; produzione di materiali scritti (relazioni, riassunti, commenti, mappe concettuali); sviluppo delle abilità di comunicazione/esposizione orale. 1.5 CORSI POMERIDIANI DI RECUPERO Dopo gli scrutini del I quadrimestre i docenti del CdC potranno individuare gli studenti con carenze di apprendimento. Nel caso di disponibilità il Dirigente Scolastico costituirà gruppi di una decina di alunni e attiverà corsi della durata al massimo di ore 10, con i seguenti criteri: • Di norma un docente non potrà condurre più di un corso; • Ogni alunno con carenze non potrà frequentare più di un corso nella stessa disciplina; • Il numero dei partecipanti ai corsi dovrà essere nell’ordine della decina; • I corsi saranno attività unendo studenti di classi diverse; • Gli studenti da segnalare sono solo quelli per cui si ritiene possibile il superamento delle carenze con un’intensificazione didattica. 1.6 LABORATORIO DELLE REGOLE Un particolare laboratorio, obbligatorio per gli alunni a cui sono state irrogate sanzioni disciplinari rilevanti, verrà attivato, in orario pomeridiano, per approfondire il senso della convivenza civile e il rispetto delle regole della Scuola 2. ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO PROCEDURE DA SEGUIRE PER LE ATTIVITA’ DI RECUPERO Qualsiasi sia la modalità prescelta è fondamentale seguire la seguente procedura: 2.1 SEGNALAZIONE ALLA FAMIGLIA Per la segnalazione alla famiglia si deve usare il modello predisposto in casi particolari, quando esiste il fondato il sospetto di essere in presenza di Difficoltà Specifiche di 57 Apprendimento (DSA), è consigliabile che la famiglia approfondisca la problematica rivolgendosi ai servizi territoriali. 2.2 DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO DI RECUPERO/POTENZIAMENTO L’attività svolta dai singoli docenti per il percorso di recupero dovrà essere riportata in apposite griglie predisposte per ogni singolo alunno 58 DALL’INTEGRAZIONE VERSO L’INTERAZIONE INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La nostra scuola , nel predisporre un progetto educativo di integrazione per alunni diversamente abili, segue le finalità della L. Q. 104/92 e le più recenti L. 170/2010 , D.M. del 27/12/2012 e la C.M. n. 8 Prot. 561 del 06/03/2013 Ciò che conta è che una persona in situazione di handicap non trovi semplicemente una collocazione all'interno dell'istituzione scolastica, quanto che si dia una risposta ai suoi bisogni specifici nel contesto in cui si trova. Concretamente, nei confronti degli alunni diversamente abili, la nostra scuola segue le finalità sotto elencate: ▪ favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione ▪ soddisfare al meglio le esigenze degli alunni diversamente abili per favorire la loro crescita ed esprimere le proprie potenzialità L’attività di sostegno vede coinvolti per l’anno scolastico 2014/2015 due docenti specializzati assegnati a quattro alunni diversamente abili nella scuola dell’infanzia nove docenti specializzati assegnati a ventuno alunni diversamente abili nella scuola primaria cinque docenti assegnati a quattordici alunni diversamente abili nella scuola secondaria di I grado 59 CRITERI PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Al fine di promuovere l’integrazione degli alunni diversamente abili, l’azione didattica inizia con un’attenta valutazione dei criteri a cui riferirsi per un corretto ed efficace inserimento: tale momento è supportato da un’azione sinergica di tipo progettuale che vede coinvolti innanzitutto i docenti dei diversi gradi di scuola nonché tutto il personale. Segue un momento di raccordo, all’insegna della continuità didattica, in cui il confronto coinvolge i docenti di due ordini di scuola. Grande importanza assumono in tale contesto le informazioni e i suggerimenti scaturiti dai verbali delle riunioni dei GLH a cui prendono parte operatori esterni specialisti con i quali la scuola è chiamata formalmente a interagire. Delineare in modo più preciso possibile il profilo dell’alunno risulta, quindi, di estrema importanza per poter decidere e costituire un gruppo classe più adeguato ad accoglierlo (ad esempio, per quanto consente la legge, optare per l’inserimento in un gruppo classe più ridotto oppure evitare la presenza di alunni problematici nello stesso gruppo classe). Si attivano percorsi di accoglienza articolati in incontri con i docenti, la famiglia, l'alunno ed eventualmente gli operatori esterni interessati. I famigliari i hanno modo di visitare gli spazi dell'istituto e l'alunno può partecipare ad alcune attività ( lezioni, laboratori, spettacoli, attività sportive ). Il Dirigente Scolastico individua, con la commissione addetta, il Consiglio di Classe e il gruppo classe più idoneo ad accogliere l'alunno H sia a livello qualitativo che quantitativo (numero di alunni, numero di ripetenti) sulla base: - delle informazioni raccolte dal Gruppo di Lavoro Handicap - delle esigenze emerse dall'analisi che il GLH fa per ogni singolo caso. L'inserimento formazione dell'alunno della medesima nella nuova tengono conto classe e la dell'eventuale presenza di compagni conosciuti e delle esperienze pregresse dei docenti che, insieme all'insegnante di sostegno, possono garantire un'efficace integrazione del soggetto diversamente abile nella classe 60 PROGETTAZIONE DIDATTICA Tenendo conto che “gli alunni diversamente abili necessitano di una piena integrazione attraverso la costruzione di un percorso formativo e didattico ad hoc che superi la didattica centrata sul deficit e tenga piuttosto conto dei loro reali bisogni, al fine di sviluppare al meglio le proprie potenzialità “ la nostra scuola opera nell’ambito di una sistemica interazione tra famiglia, scuola e territorio . Il referente d’istituto del dipartimento di sostegno, in collaborazione con il gruppo di lavoro (docenti della classe , familiari e medici ), definisce un progetto di massima, in base alle: - caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale) -progetto di vita (nota ministeriale: “il processo di integrazione scolastica si fonda sull’assunzione, da parte di tutti i docenti della classe, del progetto di vita.” ) Sulla base di questi elementi si sceglie il percorso più adatto all’alunno tra i seguenti: - programmazione di classe con il raggiungimento degli obiettivi minimi - programmazione diversificata (Piano Educativo Individualizzato ) - Piano Didattico Personalizzato, (per i disturbi specifici dell’apprendimento ) Per progettazione diversificata si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le cui competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali, per parte o tutte le discipline previste dal curricolo. La programmazione diversificata non può automaticamente significare l’esclusione dalle attività disciplinari della classe, ma può prevedere attività esterne alla classe in ragione del progetto di vita concordato con la famiglia . L’esclusione dalla proposta disciplinare effettuata alla classe deve essere considerata eccezionale, possibile solo in caso di reale impossibilità a condividere anche parte delle proposta disciplinare e deve essere comunque concordata con i familiari degli alunni. In ogni caso la frequenza esterna alla classe non deve mai essere tale da rendere troppo frammentata la presenza in classe, poiché ciò renderebbe più difficile l’integrazione nel gruppo. 61 Ogni variazione alla frequenza in classe definita dal PEI, deve essere preliminarmente concordata e deve essere comunque improntata alla tutela delle esigenze degli alunni disabili e non decisa in modo estemporaneo. METODOLOGIA Si partirà da ciò che l’alunno sa fare per passare, in seguito, ad apprendimenti più complessi nel rispetto dei suoi ritmi di apprendimento, anche attraverso l’adozione di strumenti ed esempi didattici costruttivi, guidandolo all’osservazione, all’analisi, al ragionamento, all’esecuzione di compiti e mansioni; stimolandolo all’auto correzione; e alla partecipazione attiva alla vita di classe TIPO DI VERIFICHE Si effettueranno in itinere per ogni obiettivo o per unità didattiche: prove sistematiche desunte da dialoghi – interrogazioni – prove oggettive graduate – questionari quando: giornaliere / settimanali /quindicinali/ mensili / bimestrali attivazione del criterio di retroazione controllo sistematico dell’autonomia dimostrata nei compiti da svolgere a scuola e/o casa da ciò scaturiranno eventuali modifiche in itinere della programmazione MEZZI Si adotteranno: ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ materiale strutturato a disposizione della scuola testi comuni al resto della classe testi differenziati con difficoltà proporzionate al livello cognitivo dell’allievo letture e questionari guida per facilitare la comprensione dei contenuti discussioni guidate con precise norme d’intervento 62 ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ schede didattiche strutturate con difficoltà graduate moduli per l’attività grafico-artistica / per tecnica ricalco / per grafia visione di diapositive / filmati mirati / rappresentazioni teatrali gite di istruzione guidate computer / dattilobraille / dattilo- ritmica / piano in gomma cartine geografiche / piane / solide / ad incastro ATTIVITÀ LABORATORIALE DI SUPPORTO Il gruppo di lavoro H della scuola secondaria di I grado ha organizzato, tre laboratori “Psicomotricità “ e “Ludoteca inclusiva “ “Laboratorio espressivo di arte e immagine” che si realizzano in orario curriculare ( 1 ora a settimana per ciascun laboratorio ) per tutto l’anno scolastico. I laboratori sono rivolti ai ragazzi diversamente abili e a piccoli gruppi di alunni normodotati – compagni di classe di ogni alunno diversamente abile – con funzione di tutor. I progetti si svolgono nella palestra e nell ’aula di arte della scuola secondaria di primo grado e dei plessi. Il laboratorio di psicomotricità risponde al concetto di educazione tramite il movimento e mira a sviluppare competenze operative personali ; educare il corpo attraverso il movimento psicomotorio significa aiutare la persona a farsi carico della propria motricità sapendola gestire e modulare anche in relazione alle proprie emozioni e tensioni. I progetti “Ludoteca Inclusiva” e “Laboratorio espressivo di arte e immagine” si propongono di sviluppare le abilità manuali attraverso la realizzazione di oggetti, quadri e decori che verranno allestiti in diverse aule della scuola. Gli obiettivi finali di questi progetti sono : l’autonomia personale e sociale, la fiducia in se stessi, l’autostima e l’indipendenza VALUTAZIONE Si terrà conto per la valutazione dei punti di partenza, dei tempi di sviluppo, degli obiettivi conseguiti, delle difficoltà o interruzioni intervenute lungo il percorso didattico, dell’acquisizione delle abilità, del livello di maturità conseguito, dei livelli di 63 socializzazione e responsabilizzazione conseguiti e l’impegno dimostrato. Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni diversamente abili, si fa riferimento alla O.M. 80/95. La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe là dove la programmazione sia ministeriale. Possono comunque essere adottati strumenti di valutazione differenziati o equipollenti (capaci cioè di verificare i medesimi obiettivi) ma i criteri o le regole di valutazione devono restare quelli della classe. La valutazione è individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) laddove si faccia riferimento alla programmazione diversificata in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI . La valutazione, per il suo valore formativo, deve essere comunque espressa anche per le attività che sono svolte all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI su apposita scheda descrittiva tanto dell’attività svolta che dei risultati conseguiti. ORGANISMI DI GESTIONE E SUPPORTO commissione handicap 1. La Commissione H è cosi composta : - dirigente scolastico o un suo delegato - referente del dipartimento di sostegno - il consiglio di classe o almeno un docente della classe per ciascun alunno diversamente abile - docenti d’ istituto interessati alle problematiche dell'handicap - docenti di sostegno - assistenti educatori - operatori di neuropsichiatria infantile dei distretti di provenienza degli alunni - genitori degli alunni diversamente abili 64 2. Gli obiettivi della Commissione sono così riassunti: - creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni diversamente abili - orientare gli interventi individualizzati - creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione 3. Le funzioni sono: - analizzare le risorse del territorio - individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo - coordinare i progetti didattici elaborati dai Consigli di Classe e verificarne l'attuazione - l’autovalutazione avviene tramite una relazione annuale sulle attività svolte, da sottoporre al Collegio Docenti e al Consiglio di Istituto per segnalare iniziative da proseguire e/o da proporre "ex novo" gruppo di lavoro handicap Il GLH dell'istituto è costituito dagli insegnanti di sostegno 1. Obiettivi il GLH indica i criteri e verifica le procedure per la realizzazione del PDF (profilo dinamico funzionale) e del PEI degli alunni disabili 2. Funzioni : attraverso periodici incontri, il GLH: raccoglie informazioni sull'alunno diversamente abile presso; analizza obiettivi fissati, raggiunti e non; lo stile cognitivo dell'alunno ( abilità, modalità relazionali, diagnosi funzionale, atteggiamento educativo dei genitori …) effettua l'analisi di ciascun singolo caso; supporta il lavoro dei Consigli di Classe 65 AUSILIO DEL COMUNE La scuola ogni anno usufruisce del servizio di assistenza scolastica educativa del Comune in base alla gravità dell'alunno e alle effettive esigenze di supporto della scuola. Il Servizio di Assistenza Scolastica Educativa ha come obiettivo fondamentale quello di creare le migliori condizioni per assicurare agli alunni disabili il diritto allo studio e all’integrazione nel contesto scolastico. 66 BES La D. M. ED INCLUSIONE del 27/12/12 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” punta l’attenzione sulla necessità di analizzare i bisogni di ogni alunno ed estende il diritto di tutti gli alunni in difficoltà alla personalizzazione dell’apprendimento nella direzione di una presa in carico complessiva e inclusiva di tutti gli alunni, rimuovendo gli ostacoli nei percorsi di apprendimento e modulando gli apprendimenti di ogni alunno nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), è il Consigli di classe che, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, indica in quali casi, non ricadenti nei disturbi clinicamente riscontrabili, è opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative previste dalle Linee guida allegate alla legge 170/2010 formalizzati nel Piano didattico educativo personalizzato (PDP). Il PDP deve costituire uno strumento , in itinere per i docenti, con la funzione di documentare e condividere con le famiglie le strategie di intervento programmate. Il suo impiego può aiutare a progettare azioni mirate e specifiche ( di individualizzazione e personalizzazione ), sulla base delle variegate situazioni personali ed ambientali .Il PDP può e deve essere cambiato ogni qualvolta sia segnalato un cambiamento nei bisogni o nelle difficoltà dell’alunno ; ha quindi un carattere di temporaneità, ossia può essere utilizzato fino a quando le difficoltà e i bisogni dello studente non siano risolti ( es. Alunni neo arrivati in Italia, patologie temporanee ecc......) Infatti ci sono molti ragazzi che, pur in situazione di piena integrità cognitiva, trovano difficoltà a seguire il normale piano di studi, ragazzi per i quali è urgente pianificare un piano educativo personalizzato per prevenire l ’ insuccesso e la conseguente dispersione scolastica Parliamo di ragazzi - con un ingiustificato basso rendimento scolastico - con disturbo del linguaggio o con disturbi dell’attenzione (con o senza iperattività) 67 - con problemi sensoriali con difficoltà psicologiche ed emotive con disturbi del comportamento e border line provenienti da paesi stranieri ( svantaggio linguistico- culturale) Pertanto i Consigli di classe, interclasse e intersezione hanno il compito di: 1) individuare, in base alle osservazioni che verranno effettuate, utilizzando l’apposita griglia gli alunni che presentano bisogni educativi speciali; 2) programmare la modalità degli incontri, di informazione e confronto, con i genitori degli alunni BES in relazione ai loro bisogni formativi; 3) completare la scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno e gruppo classe su cui fare leva nell’intervento formativo; 4) compilare la scheda di rilevazione delle condizioni che faciliteranno il processo di apprendimento dell’alunno; 5) compilare, nel mese di novembre, dopo una attenta valutazione delle griglie di osservazione, la scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali; Tali schede vengono consegnate dal coordinatore di classe ai Referenti per l ’ inclusione dell'istituto . A seguire, nei casi ove sia necessario attivare percorsi di studio individualizzati e Personalizzati viene redatto il (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un ’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti che verranno adottati. Le Referenti per l'inclusione offrono ai docenti supporto di consulenza sulle modalità in uso nella scuola relativamente al processo di inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali. Partendo dalla constatazione dell ’ esistenza di un bisogno di attenzione didattica specifica e quindi di una logica di intervento personalizzato, la scuola ha attivato , in riferimento alla direttiva Miur del 27-12-2012 , e alla presenza significativa all ’ 68 interno del nostro istituto di alunni con bisogni educativi speciali , due percorsi : attività di laboratorio e attività di recupero disciplinari ( curate da insegnanti volontari della Caritas). Queste attività si svolgono in orario curriculare. 69 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Sintesi descrittiva dei progetti e azioni caratterizzanti I Progetti sono inseriti nel curricolo scolastico e sono un valido strumento per perseguire le finalità e gli obiettivi didattici e formativi previsti. Tramite i Progetti si integrano le metodologie, si realizzano la collegialità, l’interdisciplinarità e la multidisciplinarità, si ricercano percorsi nuovi per offrire a tutti gli alunni la possibilità di raggiungere il pieno successo formativo e per accompagnarli nel personale processo di crescita aiutandoli a realizzare il loro "progetto", ", creando una scuola in cui tutte le componenti – bambini, ragazzi, famiglie, insegnanti – possano vivere in un clima sereno e all’insegna dello star bene e dove lo scopo dell’insegnamento non è produrre apprendimento, ma produrre condizioni di apprendimento. I Progetti qui presentati sono in essere nell’Istituto Comprensivo; si sono cercate le “costanti”, le attività consolidate e risultate efficaci. Ogni anno, in base alle verifiche, si riprogetta e si apportano i necessari correttivi (flessibilità dell’azione educativodidattica) 70 TITOLO DESTINATARI LABORATORIO ORTOGIARDINAGGIO A SCUOLA FINALITA’ Educare ad un uso corretto delle aree verdi della scuola con la finalità di ridurre la dispersione scolastica ISTITUTO COMPRENSIVO GIOCHI DI LOGICA INTUIZIONE I giochi costituiscono una modalità di apprendimento della matematica che stimola l’interesse e un diverso atteggiamento verso la disciplina. E FANTASIA ISTITUTO COMPRENSIVO SCIENZE IN LABORARORIO ISTITUTO COMPRENSIVO A….COME ACCOGLIENZA ISTITUTO COMPRENSIVO LE REGOLE PER CRESCERE SCUOLA SECONDARIA 1° Sviluppare le competenze nella disciplina e praticare un metodo sperimentale Il progetto accoglienza è rivolto in modo trasversale a tutti gli alunni dell'istituto, sia per i nuovi che per quelli già frequentanti al fine di costruire un clima educativo accogliente , stimolante per una positiva socializzazione e per costruire le basi di una cittadinanza plurale e globale. Prevenire il disagio, la devianza, i comportamenti a rischio per la costruzione del ben-essere con se stesso, con gli altri, con l’ambiente. IL POPOLO DELL’ARCOBALENO come vivo insieme agli altri” ISTITUTO COMPRENSIVO “L’accoglienza dell’altro” MUSICANDO Insegnamento della pratica strumentale (violino, pianoforte) e didattica dell’ascolto. SCUOLA PRIMARIA: CL. IV "LET'S COMMUNICATE!" CLASSI V SCUOLA PRIMARIA CLASSI II E III SCUOLA SECONDARIA 1° Corso di potenziamento di lingua inglese e certificazione CAMBRIDGE ENGLISH LANGUAGE ASSESSMENT 71 TITOLO DESTINATARI PROGETTO CRI "INCLUSIONE SOCIALE"ISTITUTO COMPRENSIVO IO STO BENE SE … SCUOLE DELL’INFANZIA " CYBERBULLISMO" ISTITUTO COMPRENSIVO BASTA UN CLICK! Progetto coding SCUOLE DELL’INFANZIA “Musicando tra tradizione e innovazione” ISTITUTO COMPRENSIVO FINALITA’ Favorire l'integrazione degli alunni l'alfabetizzazione della lingua italiana stranieri e Il presente Progetto, di durata triennale, nasce con la motivazione di guidare i bambini ad una graduale consapevolezza che il benessere psico-fisico deriva dallo “star bene” del proprio corpo, inserito in un ambiente sano e sereno, circondato da amici e affetti, nel pieno rispetto delle norme di comportamento. Prevenire, ridurre e contrastare il fenomeno del cyberbullismo sono gli obiettivi del MIUR. Abbiamo aderito al progetto proseguendo la progettualità che già negli anni passati è stata messa in campo dall’Istituto per prevenire questo fenomeno. Lo scopo del progetto è di insegnare ai bambini della scuola dell’infanzia a pensare in maniera computazionale. Ciò è possibile attraverso il potenziamento di attività che aiutino i bambini a sviluppare quei processi mentali funzionali allo sviluppo di competenze logiche, digitali e di problem solving, promuovere la valorizzazione della pratica e della cultura musicale nelle scuole. L’obiettivo prioritario di diffondere la promozione della cultura e dell’educazione musicale nel più ampio numero di istituzioni scolastiche soprattutto primarie. 72 TITOLO DESTINATARI " USA L'ARTE MA.....NON METTERLA DA PARTE" SCUOLA SECONDARIA DI 1° LA SCUOLA UN PONTE TRA LE CULTURE ISTITUTO COMPRENSIVO FINALITA’ La complessità dell’utenza richiede per la scuola un impegno notevole volto al riconoscimento e alla valorizzazione delle diversità attraverso la promozione delle potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento di un pieno successo formativo. Il progetto inteso come integrazione dell’offerta formativa e potenziamento delle finalità perseguite dalla comunità scolastica, sarà volto all’allestimento della ludoteca espressiva per l’integrazione degli alunni diversamente abili e con BES. Il progetto nasce nella certezza che la missione della scuola in una società multiculturale ; il paradigma mentale con cui formare i cittadini di domani ENGLISH IS FUN! SCUOLE INFANZIA Il progetto prevede l'avvicinamento dei bambini della scuola dell'infanzia alla lingua inglese, questo primo approccio tiene conto delle capacità cognitive, gli interessi e le motivazioni dei bambini di 4 e 5 anni. CORSO PROPEDEUTICO DI GRECO il corso è propedeutico per gli alunni che hanno scelto il Liceo classico. Durante gli incontri saranno oggetti di studio: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO alfabeto greco, regole di fonetica e pronuncia, posizione e GRADO funzione di spiriti e accenti, vocali dittonghi, classificazione delle consonanti, articoli, desinenze della prima declinazione, presente indicativo dei verbi in omega SU IL SIPARIO! L’ obiettivo è quello di mostrare e rendere partecipi gli N° alunni 15 per docente, delle alunni di ciò che succede realmente dietro le quinte e di classi di tutta la scuola secondaria di farli lavorare con mano ad un progetto realizzabile, nei tempi e con le tecniche professionali. primo grado, Musicando tra tradizione e innovazione SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DM 8/11 pratica musicale nelle scuole SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIAINDIRIZZO MUSICALE-SCUOLA SECONDARIA 1° SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il progetto intende promuovere la cultura, l’educazione e la pratica musicale attraverso l’attivazione di laboratori musicali territoriali, l’avvio di attività di ricerca-azione nel settore della didattica musicale, lo sviluppo di prodotti musicali. Introduzione alla musica attraverso la vocalita’, la conoscenza e la pratica di base di 4 strumenti musicali del corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di 1° grado. Manifestazione natalizia Open day. Attività propedeutiche di pratica musicale con le classi quinte della scuola primaria. Manifestazione natalizia open Day e manifestazione di fine anno scolastico 73 PROGETTAZIONE EXTRA CURRICOLARE IN COLLABORAZIONE SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA scuola aperta il pomeriggio Dopo-scuola dalle 16.00 alle 18.00 Dopo-scuola dalle 14.00 alle 18.00 Propedeutica musicale scuola aperta al territorio Collaborazioni con Enti territoriali: pro-loco, comune, associazionismo Collaborazioni con Enti territoriali: pro-loco, comune, associazionismo Premiazione delle eccellenze Percorsi di recupero personalizzati Progettazione di azioni didattiche per l’orientamento promosse e coordinate dalla Funzione Strumentale Partecipazione alle manifestazioni zonali Lezioni aperte relative ai progetti attuati. Spettacoli teatrali Concerti di fine anno SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Gruppo sportivo. Sezione musicale. Laboratori Espressivi Giornalino d’Istituto Collaborazioni con Enti territoriali: pro-loco, comune, associazionismo Premiazione delle eccellenze Percorsi di recupero personalizzati Progettazione di azioni didattiche per l’orientamento promosse e coordinate dalla Funzione Strumentale Partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi Spettacoli teatrali Concerti di fine anno CON GLI ENTI LOCALI Attività extra-curricolari valorizzazione del merito degli alunni azioni di recupero AZIONI DI ORIENTAMENTO Progettazione di azioni didattiche per l’orientamento promosse e coordinate dalla Funzione Strumentale manifestazioni sportive manifestazioni finali summer school Lezioni aperte relative ai progetti attuati. Spettacoli teatrali Concerti di fine anno GREST GREST 74 SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA laboratori digitali Coding Aiuto nello studio per gli alunni stranieri. Cambridge Delf Cinese Coding laboratori artistici Laboratori espressivi Laboratori espressivi aiuto allo studio laboratori linguistici laboratori sportivi SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Aiuto nello studio per gli alunni stranieri. Cambridge Delf Cinese ECDL Laboratori espressivi Basket Pattinaggio artistico Palla a volo 75 IL RAPPORTO DI AUTO VALUTAZIONE LE SEZIONI DEL RAV Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte dello STAFF di direzione ha consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare: - AREA CONTESTO E RISORSE: Variegato il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico per la coesistenza di situazioni molto eterogenee tra loro con un attestarsi soprattutto ai due estremi della scala sociale. Il nostro istituto risulta composto al 50% da famiglie disagiate e al 50% circa di famiglie con un livello economico medio alto. Poche le opportunità di collaborazione con le Amministrazioni comunali che risentono della crisi economica. Proficui i rapporti le associazioni e le agenzie educative presenti sul territorio. - AREA ESITI: esiti positivi da parte della totalità degli studenti. Una quota non elevata di dispersione scolastica nella scuola secondaria di primo grado che può essere contrastata con personalizzazione dei percorsi educativi. -AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: pur avendo elaborato un proprio curricolo d’istituto che viene utilizzato dai docenti per orientare l’attività didattica ed aver inserito interventi di ampliamento di ampliamento dell’offerta formativa nel progetto educativo di scuola , l’utilizzo di prove strutturate comuni non è sistematico e riguarda solo alcuni ambiti disciplinari. I docenti devono ancora pianificare regolari incontri per riflettere sui risultati delle attività programmate. C’è una debole relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. L’organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmente alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola utilizza l’incentivo di modalità didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o anni di corso. Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo disomogeneo nelle classi. Le attività realizzate dalla scuola per gli alunni che necessitano di inclusione sono parzialmente efficaci. In genere le attività didattiche risultano accettabili anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: positiva l’organizzazione dell’Istituto , curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito. Poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici. 76 La scuola ha definito la missione e le priorità, anche se la loro condivisione nella comunità scolastica e con le famiglie e il territorio è da migliorare. Il controllo e il monitoraggio delle azioni sono attuati in modo non strutturato. E’ presente una definizione delle responsabilità e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche, anche se non tutti i compiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delle attività. Le risorse economiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nel perseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto. La scuola ha promosso numerose iniziative formative per i docenti. Tali formative seppure di richieste dai docenti stessi necessitano di approfondimenti ulteriori. Le criticità sono emerse nella composizione dei gruppi di lavoro composti da insegnanti non sempre motivati. La qualità dei materiali e degli esiti che il percorso formativo ha prodotto è da migliorare. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, anche se la varietà e qualità dei materiali è da incrementare. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è ancora da perfezionare perché ha riguardato pochi docenti dei vari ordini. La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa. La scuola è coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano dell’Offerta Formativa , gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) Risultati nelle prove standardizzate Nazionali 2) Competenze chiave e di cittadinanza In base all'autovalutazione effettuata, il nostro Istituto ritiene prioritaria la valorizzazione nel curricolo delle competenze chiave e di cittadinanza. Ci prefiggiamo l'individuazione, la condivisione e sistematizzazione di percorsi di apprendimento e di protocolli di osservazione degli alunni per le competenze trasversali e la costruzione di un sistema di valutazione organico delle stesse. Le competenze di cittadinanza sono 77 alla base della personalizzazione dei bisogni formativi e necessarie per l'integrazione dell'alunno nel contesto scolastico e del futuro cittadino consapevole. Altra priorità emersa, relativamente alle prove standardizzate nazionali, è il miglioramento delle procedure di controllo e lo sviluppo di una maggiore consapevolezza del ruolo del somministratore nonché il rafforzamento della motivazione degli studenti al fine di limitare il cheating. La base motivazionale è fondamentale per veicolare il messaggio del valore formativo e non solo valutativo delle prove. La restituzione dei risultati infatti rappresenta il nucleo delle azioni di miglioramento relative alle competenze di comprensione del testo e attività logica. Ridurre la differenza nei risultati di italiano e matematica degli alunni delle classi quinte nella scuola primaria rispetto al punteggio medio 2) Migliorare i risultati degli studenti in italiano e matematica nelle prove Invalsi, riducendo la quota cheating al di sotto del 10% 3) Attivare per ogni anno scolastico una progettazione educativa e didattica per la realizzazione delle competenze chiave di cittadinanza, comune per tutti gli ordini di scuola e che si strutturi in attività di autovalutazione e preveda una valutazione autentica. 4) Sviluppare e diffondere nella scuola un sistema di verifica e valutazione degli apprendimenti, sia in termini di conoscenze e abilità che di competenze, in linea con le migliori pratiche, strumenti e competenze diagnostiche nazionali ed internazionali; Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) Miglioramento delle risorse e della progettazione educativi per potenziare la competenza logico-matematica dei processi didattico- 2) Valorizzare gli ambienti di apprendimento ricercando e sperimentando metodologie didattiche, scelte organizzative e inclusive. 3) Sviluppo curricolo verticale, con riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali, rielaborate cioè da quelle chiave di cittadinanza, sia disciplinari, attraverso la condivisione di criteri valutativi per il miglioramento dei processi di apprendimento e di insegnamento. 78 4) Sviluppo delle competenze tecnologiche tra docenti e personale Ata. e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Gli obiettivi di processo indicati sono determinanti per la creazione di un modello di sviluppo coerente con le priorità emerse dall'autoanalisi valutativa che tende alla creazione di nuove modalità di apprendimento attraverso la rimodulazione della relazione e degli spazi deputati alla crescita. Il focus sullo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza e sugli esiti delle prove nazionali standardizzate rappresenta il traino per il raggiungimento della mission della nostra scuola. Garantire il successo formativo attraverso l'acquisizione degli strumenti indispensabili per orientarsi nell'attuale società complessa che vede la limitazione dei saperi disciplinari in favore delle competenze del saper fare e saper essere. 79 PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Piano di Miglioramento (PdM) è un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) che ogni istituzione scolastica ha elaborato su indicazione ministeriale nel corso dell’a.s. 2014/2015. Tale processo sottintende un approccio dinamico in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica, e fa leva su due dimensioni: didattica e organizzativa gestionale, realizzate anche valendosi degli spazi previsti dall’autonomia. La predisposizione deI PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla Scuola nel RAV. Nel RAV ogni istituzione scolastica ha considerato i propri punti di forza/debolezza, in relazione alle quattro aree legate agli esiti degli studenti e alle sette aree di processo. Le quattro aree legate agli esiti degli studenti sono: 1. risultati scolastici, 2. risultati nelle prove standardizzate, 3. competenze chiave e di cittadinanza, 4. risultati a distanza. In seguito all’analisi dei dati, il nostro Istituto ha individuato due aree per il miglioramento (evidenziate in grassetto nell’elenco soprastante), dettagliandone relative priorità e traguardi da raggiungere. Le sette aree di processo sono invece divise in pratiche educative e didattiche: 1. curricolo, progettazione, valutazione, 2. ambiente di apprendimento, 3. inclusione e differenziazione, 4. continuità e orientamento; 80 e pratiche gestionali e organizzative: 5. orientamento strategico e organizzazione della scuola, 6. sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, 7. integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie. Il nostro Istituto si pone l'obiettivo di confermare e rinforzare una linea didattica/educativa condivisa, che contempli un'idea di Scuola centrata sui bisogni dell'allievo, sulla sua formazione quale futuro cittadino (ed. alla cittadinanza), tenendo in considerazione anche le esigenze formative del Personale della scuola (docente e ATA), delle Famiglie degli allievi, e del territorio in generale. Questo richiede una formazione continua del Personale, percorsi didattici che rispondano agli stili di apprendimento degli alunni, disponibilità di strumentazioni digitali e non per praticare una didattica innovativa a maggiore garanzia del successo formativo degli alunni. Per un’informazione più approfondita si rinvia alla lettura del Piano di Miglioramento nel sito istituzionale. 81 PIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO FROSINONE 3 RESPONSABILE DEL PIANO: DIRIGENTE SCOLASTICO MONICA FONTANA Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento Monica Fontana Dirigente Scolastico Emanuela Grande Francesca Pacciani Insegnante – F. S. POF Insegnante – 1°Collaboratore DS Responsabile INVALSI Corresponsabile PdM Corresponsabile PdM Componenti Nucleo Autovalutazione Corresponsabile PdM Patrizia Marras Patrizia Bauco Sabrina De Bernardis Fabrizia De Guidi Serafina Fusco Aurelia Iaboni Giovanna Minieri Loredana Noviello Stefania Salvadori Maria Rosaria Sanità Sabrina Trotta Responsabile PdM Corresponsabile PdM 82 SCENARIO DI RIFERIMENTO L'Istituto Comprensivo Frosinone 3 sorge nella parte alta del comune di Frosinone. Si compone di quattro plessi di scuola dell’infanzia, tre plessi di scuola primaria ed uno di scuola secondaria di primo grado. Le sedi scolastiche sono facilmente raggiungibili sia a piedi che con i mezzi pubblici. La scuola ha una discreta dotazione tecnologica di base. Alcuni plessi di scuola dell'infanzia, tutti i plessi di scuola primaria e la scuola secondaria hanno accesso alla rete internet. Diverse aule di scuola primaria e secondaria di primo grado sono fornite di Lim. Esiste un laboratorio multimediale in ogni plesso di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Tali laboratori anche se funzionanti andrebbero aggiornati. Nell'Istituto vi sono inoltre laboratori scientifici, musicali, artistici e informatici, sale teatrali, palestre. La scuola, per reperire risorse economiche, partecipa annualmente a diversi bandi di gara di progetti promossi e finanziati dal Ministero, dalla Regione o dall'Unione Europea. Da un triennio il Comune premia con borse di studio gli studenti più meritevoli (Pagella d'oro, Solidiamo). Si registrano, inoltre, piccole donazioni di privati per borse di studio destinate alla valorizzazione delle eccellenze. Sul territorio, inoltre, sono presenti diverse associazioni impegnate in attività di volontariato e iniziative a carattere ricreativo e culturale con cui l’Istituto mantiene rapporti di collaborazione attraverso protocolli d’intesa e convenzioni. Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della qualità del processo di insegnamento. Il presente PdM intende perseguire lo sviluppo professionale dei docenti e la gestione strategica delle risorse umane e materiali dell’I.C. mediante la formazione, l’aggiornamento e la condivisione di esperienze 83 e buone pratiche, con conseguenti ricadute dirette, sui docenti stessi, e indirette, sugli alunni, riguardo i processi di insegnamentoapprendimento, innovando, supportando, migliorando gli esiti degli studenti stessi. Le azioni di miglioramento individuate e sviluppate nel presente PdM sono finalizzate a creare un curricolo comune ma articolato tra i iv diversi ordini dell’I.C. e ad elevare i risultati degli alunni nelle prove standardizzate nazionali, allo scopo di migliorare non solo i rapporti interpersonali e il grado di socializzazione tra l’utenza, ma anche il livello culturale delle stesse, valorizzando ulteriormente le funzioni formativa e di aggregazione sociale svolte dalla scuola. Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica, incrementare il benchmarKing e il benchlearning interno ed esterno, indirizzare le politiche e le strategie verso un allineamento e un’integrazione delle risorse umane con gli obiettivi dell’Istituto. Gli obiettivi principali risultano i seguenti: 1)coinvolgere il personale; 2)consolidare e diffondere le buone pratiche al fine di migliorare l’azione educativa ed i risultati delle performance degli alunni; 3)interpretare la mission; 4)utilizzare metodologie innovative; 5)creare una governance per l’organizzazione delle attività connesse al POF, che produca effetti sulle Strategie dell’Istituto. 84 TIPOLOGIE DI INTERVENTO: L’intervento si basa prioritariamente su: 1)un’ottimizzazione nell’uso delle risorse umane per ottenere una maggiore efficienza; 2)una gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i leader, per sviluppare una cultura orientata ai risultati; 3)un incremento e una maggiore diffusione delle competenze del personale rispetto agli obiettivi primari dell’Istituzione (insegnamento/apprendimento); 4)una diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; 5)una formazione in servizio che coinvolga il personale in maniera attiva. Tutte le azioni devono avere una ricaduta sui risultati degli alunni (obiettivo primario dell’Istituzione) e sul benessere di tutti i portatori di interesse (mission dell’Istituto). L'istituto nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica nell’a.s. 2013/2014, soprattutto nella scuola primaria, ha conseguito dei risultati al di sotto della media regionale e nazionale ed elevata è stata la percentuale di Altra priorità emersa, relativamente alle prove standardizzate nazionali, è il miglioramento delle procedure di controllo e lo sviluppo di una maggiore 85 consapevolezza del ruolo del somministratore nonché il rafforzamento della motivazione degli studenti al fine di limitare il cheating. Le riflessioni del team hanno portato inoltre ad una conclusione condivisa: il miglioramento degli esiti degli alunni passa attraverso la condivisione di processi e percorsi tra docenti della comunità di pratiche professionali. Alcune ricerche dimostrano che in presenza di un’alta capacità di lavoro cooperativo dei docenti si hanno migliori risultati di apprendimento degli allievi: si dimostra un collegamento significativo tra modelli organizzativi che integrano elementi di comunità ed alti risultati nelle prove Invalsi. Se si sono consolidate forme di condivisione a livello di piccoli plessi, sembra ancora piuttosto complesso, vista anche l’oggettiva frammentazione dell’Istituto, realizzare una comunità di pratiche professionali ed un curricolo di scuola veramente agito. Per questo è necessario prevedere azioni di processo/sistema relativamente alla formazione dei docenti del dipartimento di matematica, settore più problematico nei risultati Invalsi, alla costruzione di un curricolo in verticale agito e, soprattutto, alla diffusione di buone pratiche e metodologie innovative già presenti nella scuola. Vanno previsti processi che favoriscano lo scambio di buone pratiche, per diffondere le azioni che producono esiti migliori. Le riflessioni del team hanno portato ad una 86 conclusione condivisa: il miglioramento degli esiti degli alunni passa anche attraverso la condivisione di processi e percorsi tra docenti della comunità di buone pratiche professionali. Vanno previsti processi che favoriscano lo scambio di buone pratiche, per diffondere le azioni che producono esiti migliori, anche e soprattutto nelle aree di continuità e orientamento Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero) L’utenza del nostro Istituto riflette la situazione sociale eterogenea della zona di Frosinone dove siamo collocati. Negli ultimi dieci anni l’area cittadina ha avuto un forte incremento della popolazione straniera con problemi di scolarizzazione, alfabetizzazione e difficile convivenza tra culture diverse. La scuola si propone di favorire la crescita e promuovere il benessere di ogni singolo alunno, portandolo all’acquisizione consapevole e responsabile dei diritti e dei doveri che competono a ogni cittadino. Tale situazione ha contribuito a modificare notevolmente il territorio e si è venuta a creare una cultura eterogenea, estremamente variegata, e caratterizzata sia da immigrazione ma anche da presenza di fasce medio alte di popolazione. Il fatto che le famiglie nuove arrivate, risiedano prevalentemente in abitazioni del centro storico, dove riescono ad avere case con affitti più contenuti, ha determinato una concentrazione di alunni stranieri nel plesso di scuola dell’infanzia e primaria più a ridosso del centro. La presenza di studenti stranieri è elevata in plessi ubicati a ridosso di quartieri che offrono alloggi economici 87 Mentre, negli altri plessi di scuola dell’infanzia e primaria, situati ad una distanza maggiore dal centro, si registra una presenza minore di alunni stranieri. Qui la maggior parte dell’utenza risulta provenire da famiglie di estrazione medio e piccolo-borghese con una buona situazione socio economica e culturale è connotata , anche , da bambini residenti in comuni limitrofi, ma con i genitori che lavorano in città. Inoltre la maggior parte delle famiglie non presenta situazioni di disagio economico anzi nella maggior parte dei casi entrambi i genitori lavorano. Da una lettura dei dati si evince un'incongruenza una squilibrata distribuzione relativamente allo stato socioeconomico delle famiglie, particolarmente in uno dei plessi, che risulta essere in realtà medio-basso. Inoltre, nelle vicinanze del centro storico, è presente una casa famiglia che ospita bambini e ragazzi in condizioni di disagio. In questi plessi la scarsa disponibilità economica pregiudica la partecipazione a progetti, visite e viaggi d'istruzione quando non garantisca l'accesso al materiale scolastico di base. Scarsa è la partecipazione alla vita scolastica da parte delle famiglie in situazione di disagio. L'Ente locale non riesce a farsi carico di sopperire alla mancanza di risorse delle famiglie disagiate. Discorso diverso bisogna fare per la scuola secondaria di primo grado, infatti essendo l’unica che insiste nella parte più antica della città, raccoglie tutte le fasce economiche e sociali che negli altri plessi risultano frammentate. Uno dei principali obiettivi del nostro lavoro educativo è quello di trasformare una convivenza di culture diverse, che hanno difficoltà a conoscersi e a capirsi, in un incontro significativo, che crei le condizioni per un reciproco cambiamento. 88 RAPPORTI CON IL TERRITORIO Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza ed è stato stabilito di sfruttare tutte le potenzialità offerte dal territorio prevedendo l’organizzazione di attività nelle biblioteca comunale, nel cinema e teatro, negli impianti sportivi pubblici, nelle parrocchie e la conoscenza dei beni architettonici presenti nella città. La stesura di percorsi e azioni di apertura al territorio intende valorizzare la scuola quale comunità attiva e in grado di avviare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale nel rispetto dei ruoli e dei compiti istituzionali. Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza ed è stato stabilito di sfruttare tutte le potenzialità offerte dal territorio prevedendo l’organizzazione di attività nelle biblioteca comunale, nel cinema e teatro, negli impianti sportivi pubblici, nelle parrocchie e la conoscenza dei beni architettonici presenti nella città. La stesura di percorsi e azioni di apertura al territorio intende valorizzare la scuola quale comunità attiva e in grado di avviare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale nel rispetto dei ruoli e dei compiti istituzionali. RETI 89 RETE SCUOLA CAPOFILA SOGGETTI AZIONI MUSICALMENTE IN RETE I.C. FR3 liceo musicale A.G. BRAGAGLIA Per favorire la promozione e la diffusione di cultura musicale nelle scuole di I.M. Una nota di colore conservatorio di musica «L. REFICE» I.C. AQUINO I.C. CON I.M. La scuola.. Un ponte tra le diversità I.C. FR3 I.C. 2 Monte San Giovanni Campano, I.C. Aquino, Inclusione alunni con disabilità Successo Formativo per tutti Il CIPIA 10 di Fr DM8 I.C. FR2 I.C. Fr3 Potenziamento musicale L’organizzazione scolastica COMPOSIZIONE POPOLAZIONE SCOLASTICA (composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione) Sono iscritti circa 938 alunni, dei quali circa il ---10% stranieri, in particolare è forte la presenza degli alunni stranieri nella Scuola dell’Infanzia e Primaria. Sono organizzati colloqui con le famiglie in ogni ordine di scuola e i genitori sono presenti negli Organi Collegiali. Ogni anno la Commissione Stranieri organizza un incontro con i genitori stranieri di nuova iscrizione per spiegare i regolamenti e le attività della scuola. I genitori collaborano nella organizzazione delle feste dei plessi Primaria e Infanzia. I docenti dell’I.C. condividono in toto le finalità esplicitate nelle Indicazioni Nazionali per i Curricolo 2012, stanno lavorando sulle 90 Competenze Chiave del Parlamento Europeo e i traguardi di Competenza disciplinare. Sono organizzati incontri tra docenti di classi parallele e di dipartimento disciplinare e si previlegiano i progetti di istituto in verticale, ai quali è dedicata un’intera sezione del POF. Il Dirigente si confronta giornalmente con il suo Staff e qualsiasi decisione sui plessi periferici viene presa in accordo con i responsabili di plesso. Da settembre 2014 tutte le comunicazioni vengono inviate tramite mail. Il sito dell’IC è aggiornato COINVOLGIMENTO FAMIGLIE Le famiglie partecipano alle varie attività apportando contributi volontari di tempo e denaro, anche attraverso il progetto “Genitori volontari” istituito nel corrente anno scolastico. OBIETTIVI POF Il POF contiene un curricolo verticale istituito dal 2014/15 che prevede la definizione di competenze in uscita e in entrata dei diversi ordini di scuola e per condividere un modello di valutazione dei risultati raggiunti, in modo da migliorare il raccordo tra i diversi ordini di scuola. l’inclusione è un punto nodale del POF. La scuola progetta percorsi comuni per ambiti disciplinari e, per la scuola secondaria I grado, utilizza prove strutturate per classi parallele; adotta la flessibilità oraria e promuove la partecipazione attiva degli studenti mediante lavori di gruppo, ricerche e progetti. 91 CONDIVISIONE METODOLOGICA E DIDATTICA Nella conduzione dell'attività didattica la scuola incentiva l'utilizzo di modalità' didattiche innovative: cooperative learning, tutoring e peer education. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. Attualmente risulta non del tutto diffusa la collaborazione tra docenti per la realizzazione di tali modalità didattiche La scuola primaria partecipa al progetto cl@sse 2.0 L’ azione cl@ssi 2.0 intende offrire la possibilità di verificare come e quanto , attraverso l ‘utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana, l’ ambiente di apprendimento possa essere trasformato. Il nostro obbiettivo è quello di integrare nuovi strumenti di conoscenza che sostituiscano la trasmissività della lezione frontale e la “fissità” del testo stampato, con la fluidità di una knowledge society, che richiede sempre più strumenti per accedere e gestire le informazioni e che assegna alla scuola il compito di “insegnare ad imparare”. Il progetto si caratterizza anche per la costante attenzione all’ integrazione ed all’ inclusione vista la presenza in classe di numerosi alunni stranieri ed un alunno diversamente abile. La scuola Secondaria di Primo Grado ha attivato dal 2015/2016 il progetto “Dada” ovvero un 92 percorso di ripensamento della didattica tradizionale a partire dal ripensamento dei tempi e degli spazi della scuola. Per realizzare il progetto Dada è stato necessario ripensare integralmente lo spazio educativo a partire dalla sua fisicità , collocando sui diversi piani dell’ edificio scolastico i dipartimenti disciplinari partendo dai laboratori già esistenti. Gli stessi dipartimenti sono stati resi facilmente identificabili a partire dai corridoi grazie alla segnaletica. Si è preferito organizzare i gruppi di discipline orizzontalmente per limitare gli spostamenti verticali. Le aule sono state attrezzate con scaffalature e librerie idonee a contenere gli strumenti caratterizzanti le singole materie. L’ arredo dell’ aula si presta a rapide trasformazioni, per adattarsi alla lezione che viene proposta di volta in volta. E’ dunque evidente il processo di cambiamento che anima il progetto Dada nel quale svolge un ruolo fondamentale non solo l’uso del’ iCT , ma anche e soprattutto l’ organizzazione e la percezione dello spazio vissuto. RELAZIONI TRA PARI Il clima relazionale è positivo, si attuano strategie didattiche che favoriscono le relazioni, come l’apprendimento cooperativo, il tutoring, lavori inerenti la socio emotività e le abilità sociali, lavori di gruppo e laboratori; momenti di riflessione socio emotiva, argomentazione e confronto tra pari per favorire la socializzazione; 93 GESTIONE SISTEMA Coordinamento efficace da parte della dirigenza degli aspetti amministrativi e didattici. Necessità di implementare la leadership diffusa e partecipata, per condividere mezzi, fini e percorsi in tutta la comunità professionale. SISTEMI COMUNICAZIONE Sito Internet della scuola posta elettronica Consigli di classe/interclasse/intersezione incontri con i genitori (colloqui individuali e assemblee). incontri di staff gruppi di lavori Il lavoro in aula (attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica) Esiste un patto educativo tra docenti-alunni e famiglie. I criteri di valutazione del comportamento (Rispetto delle regole, socializzazione, attenzione, partecipazione, impegno responsabile) sono stati concordati nel Collegio. Sono attivati annualmente progetti di recupero e di potenziamento. La scuola presta attenzione particolare alle dinamiche relazionali tra allievi e insegnanti e tra pari: sono, infatti, in atto politiche miranti a favorire le relazioni e l’integrazione mediante un patto di corresponsabilità e un sistema di regole condivise, ma anche mediante la 94 collaborazione dei ragazzi in svariate attività e progetti per i quali si sentono motivati, ed è prevista, in alcuni casi, anche la partecipazione dei genitori. Per singoli alunni o gruppi di studenti che necessitano di particolari attenzioni, la scuola prevede attività di inclusione con azioni progettuali mirate. Sono inseriti nella sezione apposita del POF: Progetti di Recupero e potenziamento Lingue Straniere; Progetti di recupero e Potenziamento discipline letterarie e scientifiche. La scuola ha una discreta dotazione tecnologica di base. Alcuni plessi di scuola dell'infanzia, tutti i plessi di scuola primaria e la scuola secondaria hanno accesso alla rete internet. Diverse aule di scuola primaria e secondaria di primo grado sono fornite di Lim. Esiste un laboratorio multimediale in ogni plesso di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Tali laboratori anche se funzionanti andrebbero aggiornati. Nell'Istituto vi sono inoltre laboratori scientifici, musicali, artistici e informatici, sale teatrali, palestre. Gli alunni dell’istituto utilizzano le nuove tecnologie nella didattica e possono usufruire di computer, videoproiettori e Lim e tablet. 95 IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Ciclo di PDCA plan - do – check - act: modello studiato per il miglioramento continuo della qualità in un’ottica a lungo raggio. Dall’analisi dei punti di criticità emersi dal RAV il team di Miglioramento ha individuato le priorità da perseguire e di conseguenza le azioni di miglioramento da attuare. Descrizione dei processi che portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento La predisposizione deI PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla Scuola nel RAV. Nel RAV ogni istituzione scolastica ha considerato i propri punti di forza/debolezza, in relazione alle quattro aree legate agli esiti degli studenti e alle sette aree di processo. Le quattro aree legate agli esiti degli studenti sono: 1. risultati scolastici, 2. risultati nelle prove standardizzate, 3. competenze chiave e di cittadinanza, 4. risultati a distanza. In seguito all’analisi dei dati, il nostro Istituto ha individuato due aree per il miglioramento (evidenziate in grassetto nell’elenco soprastante), dettagliandone relative priorità e traguardi da raggiungere. Le sette aree di processo sono invece divise in pratiche educative e didattiche: 1. curricolo, progettazione, valutazione, 2. ambiente di apprendimento, 3. inclusione e differenziazione, 4. continuità e orientamento; e pratiche gestionali e organizzative: 5. orientamento strategico e organizzazione della scuola, 96 6. sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, 7. integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie. Il nostro Istituto si pone l'obiettivo di confermare e rinforzare una linea didattica/educativa condivisa, che contempli un'idea di Scuola centrata sui bisogni dell'allievo, sulla sua formazione quale futuro cittadino (ed. alla cittadinanza), tenendo in considerazione anche le esigenze formative del Personale della scuola (docente e ATA), delle Famiglie degli allievi, e del territorio in generale. Questo richiede una formazione continua del Personale, percorsi didattici che rispondano agli stili di apprendimento degli alunni, disponibilità di strumentazioni digitali e non per praticare una didattica innovativa a maggiore garanzia del successo formativo degli alunni. Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi, valutazione di équipe) Risultati della valutazione esterna PROVE INVALSI 2013/14 Criticità individuate/piste di miglioramento Punti di forza della scuola/risorse L'istituto nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica, nella scuola primaria soprattutto nelle classi quinte ha conseguito dei risultati al di sotto della media regionale e nazionale. In realtà i dati pervenuti non corrispondono né agli esiti positivi dei test d’ingresso, somministrati all’inizio dell’anno dai docenti della Scuola Secondaria di primo grado, né al rendimento scolastico degli alunni provenienti dalla Primaria nel corrente anno scolastico. Questa discordanza riguarda in particolare un plesso, dove il buon andamento didattico delle classi non trova riscontro nei dati registrati, facendo supporre, come rilevato dall’Invalsi, un’elevata percentuale di cheating (Italiano 70,3%; Matematica 62,2%). Per la Scuola Secondaria 1° si registrano risultati positivi nella prova di Italiano per quattro classi su cinque, l’eccezione è costituita da una sola classe in cui è stata registrata un’alta percentuale di cheating (24,3%). Per la prova di Matematica gli esiti risultano essere i seguenti: positivi per due classi e negativi per tre, in una delle quali è stata riscontrata un’alta percentuale di cheating (52,4%). Dall'analisi dei risultati delle prove Invalsi a.s. 2014-15 si evidenzia una diminuzione del cheating comunque ancora presente. Nella scuola Punti di forza: Le disparità a livello di risultati tra alunni meno dotati e quelli più dotati non sono in aumento La scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti. Risorse: personale docente interno e personale docente esterno all’uopo assegnato; risorse tecnologiche e non. 97 primaria i risultati in matematica sono inferiori alla media nazionale. Diventa prioritario il miglioramento degli esiti in matematica. Bisogna esercitare un maggiore controllo durante lo svolgimento delle prove perché talvolta gli esiti delle stesse non sono corrispondenti all'andamento abituale. Il contesto socio - economico -culturale degli alunni ha influito sul rendimento delle prove, La didattica deve prevedere tempi adeguati per poter effettuare esercitazioni e simulazioni tali da preparare gli alunni ad affrontare più serenamente le prove Invalsi. Risultati dei processi di autovalutazione (RAV) Processo Pratiche educative e didattiche: Continuità e orientamento Le attività specifiche legate alla continuità educativa tra ordini di scuola diversi, evidenziano pratiche accettabili tra Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria mentre si sono registrate fragilità nel passaggio dalla Primaria alla Secondaria di Primo Grado e in uscita. Punti di forza: La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi non è ben consolidata. Singoli insegnanti realizzano attività di continuità limitatamente ad alcune sezioni, senza forme di coordinamento a livello di scuola e di plessi. Gli studenti non vengono monitorati dopo l'uscita dalla Scuola Secondaria di Primo Grado. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Risorse: personale docente interno e personale docente esterno all’uopo assegnato; attività specifiche di continuità, impiego di test attitudinali specifici per l’orientamento Linea strategica del piano Gestione strategica delle risorse a disposizione della scuola per migliorare i processi di insegnamento apprendimento attraverso: formazione in servizio del personale docente incontri periodici tra docenti di diverso ordine di scuola potenziamento dell’uso delle tecnologie digitali condivisione di prassi didattiche e progettazione comune di prove valutative focus sull’ambiente di apprendimento. Didattiche organizzative innovative (DADA, progetto Ascanio) attivare apprendimenti significativi in continuità e sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali, soprattutto negli alunni con BES Definizione di Obiettivi strategici Migliorare la conoscenza degli aspetti teorici ed epistemologici delle discipline, le competenze nell’uso di metodologie didattiche innovative e nella progettazione, sperimentazione e documentazione didattica. Indicatori 1. percentuale di alunni i cui esiti formativi risultino migliorati nel confronto tra i I e del II quadrimestre 2. Numero alunni coinvolti nei processi formativi 3. Numero di docenti coinvolti nel 98 percorso di formazione 4. Percentuale di docenti che sperimentano strategie innovative anche con l’utilizzo di strumenti e materiali digitali 99 ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (secondo l’ordine di priorità) Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere: Area da migliorare Necessità di miglioramento AREA DEGLI ESITI: Risultati nelle prove standardizzate nazionali L'istituto nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica (INVALSI 2013/14) soprattutto nella scuola primaria, ha conseguito dei risultati al di sotto della media regionale e nazionale. Grado di priorità Alta PRIORITA’: sviluppare un processo di apprendimento logico e flessibile tale da sottoporsi alle misurazioni. TRAGUARDO: aumentare i risultati delle misurazioni L’area degli esiti necessità di miglioramenti da realizzare a breve termine in quanto il miglioramento deve avere un immediato e diretto riscontro in un’ottica di rendicontabilità sociale nel confronto con altri sistemi formativi. Area da migliorare Necessità di miglioramento AREA DI PROCESSO Ambiente di apprendimento DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO: 1- Progettazione di ambienti di apprendimento atti a valorizzare le potenzialità di tutti nella didattica quotidiana attraverso approcci operativi che tengono conto della "piramide dell'apprendimento", in cui una maggiore disponibilità a far "fare" garantisce una migliore sedimentazione delle conoscenze, oltre che l'acquisizione di abilità e competenze. Gli studenti, responsabili (proprio perché responsabilizzati di fatto), si trovano nelle condizioni di divenire sempre più i soggetti attivi, i protagonisti, nella costruzione dei loro saperi e della loro formazione. 2- Progettazione di curricoli trasversali, atti a a superare il setting tradizionale una classe/un’aula: attraverso l’uso delle TIC si organizza lo spazio in modo funzionale a diversificate situazioni di apprendimento (spazi per esplorare, per costruire, per condividere, per esporre, per rielaborare). 3- Percorsi di formazione per docenti sulla valutazione per competenze per giungere alla definizione di criteri di valutazione omogenei e condivisi. Gli obiettivi di processo contribuiscono al raggiungimento delle priorità attraverso un'efficace pianificazione delle attività da strutturarsi ad inizio anno, da monitorare in itinere e da rendicontare per la puntuale rilevazione dei punti di forza e di debolezza al fine di ripianificare attività di miglioramento continue. Grado di priorità Alta Nello specifico dunque i progetti sono identificati come: 1. PROGETTO “Successo scolastico e benessere a scuola” 2. PROGETTO “ Metodologie didattiche innovative” 100 1. Titolo dell’iniziativa di miglioramento: SUCCESSO SCOLASTICO E BENESSERE A SCUOLA Responsabile dell’iniziativa: il Dirigente scolastico Prof.ssa Monica Fontana Livello di priorità: 2 Data prevista di attuazione definitiva: ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Ultimo riesame: DESCRIZIONE DEL PROGETTO Situazione corrente al Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE (Verde) In linea (Giallo) In ritardo (Rosso) In grave ritardo Componenti del gruppo di miglioramento: Descrizione del problema da affrontare attraverso il progetto. Il dirigente scolastico: Prof.ssa Monica Fontana I docenti: Patrizia Bauco, Sabrina De Bernardis, Fabrizia De Guidi, Serafina Fusco, Emanuela Grande, Aurelia Iaboni, Piano di recupero potenziamento: Giovanna Minieri,ePatrizia Marras, Loredana Noviello, Francesca Pacciani, Stefania Salvadori, Maria Rosaria Sanità, migliorare e consolidare rispetto alla situazione di partenza il livello delle prestazioni degli alunni e favorire il loro Sabrina Trotta. successo scolastico nelle aree di italiano e di matematica. Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le ragioni della scelta di tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per l’organizzazione: Diffondere le attività di recupero e potenziamento già in atto nell’Istituto nelle classi a tempo prolungato (36 ore settimanali) e condividerle fra le altre sezioni. Migliorare l’azione didattica e la collaborazione tra docenti attraverso la condivisione di metodologie applicative, criteri, indicatori e prove di verifiche. La scelta di tale approccio è dettata dalla volontà di costruire un percorso motivante, riproducibile ed efficace che conduca la scuola a costruire processi di intervento vantaggiosi per il successo formativo degli allievi. Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema 1. 2. Classi destinatarie: classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria I°; classi seconde e quinte Scuola Primaria Aree: italiano e matematica 3. Gruppi di lavoro: i docenti dei dipartimenti di italiano e matematica delle classi interessate: condividono i criteri generali di valutazione codificando una griglia di indicatori e descrittori trasversali a tutte le discipline ed elaborano gli indicatori con cui misurare i risultati, i criteri di valutazione, le prove di verifica, gli standard da raggiungere e le strategie di intervento. analizzano le prove per: - organizzare le azioni di miglioramento idonee a risolvere i problemi evidenziati (mancanza di oggettività, prove troppo lunghe, tempi non adeguati, quesiti non chiari, ecc…); - calibrare le prove valutandone l’efficacia e la fattibilità. - conoscere i livelli iniziali di conoscenze, abilità e competenze dei singoli alunni; 4. Formazione dei docenti: 101 verterà soprattutto sulle metodologie per il recupero e potenziamento, utilizzando risorse umane messe a disposizione dall’istituto anche attraverso reti di scuole. I docenti, mentre si formano mettono a punto la metodologia, iniziano a lavorare su strategie e metodi servendosi del feedback. 5. Proposte di tematiche formative: controllo dello sviluppo delle conoscenze in continuità costruttiva tra scuola primaria e secondaria in un curricolo continuo e progressivo; formazione delle competenze-chiave secondo il quadro di riferimento europeo; superamento della frammentazione e dell’impostazione trasmissiva dei saperi disciplinari; valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni, per ancorare ad esse nuovi contenuti; adozione di modalità di intervento basate su esplorazione e scoperta; promozione dei processi metacognitivi; costruzione di percorsi didattici di matematica/italiano: dalle indicazioni alla pratica didattica. Somministrazione di prove d’ingresso per le classi prime della Scuola Secondaria 1° concordate fra i docenti delle classi quinte della primaria e delle prime della secondaria (lavoro in verticale) 6. Somministrazione di prove d’ingresso concordate per tutte le classi della primaria (lavoro in orizzontale. 7. formazione di gruppi di alunni per recupero e potenziamento basati su criteri generali di valutazione come: osservazione della situazione iniziale, possesso dei prerequisiti, interiorizzazione delle conoscenze, capacità di utilizzo pratico-operativo, criticità personali e/o di classe (alunni con DSA e alunni stranieri neo arrivati o con scarse conoscenze dell’italiano o matematica). 8. Inizio delle attività di recupero e potenziamento in orario mattutino e/o pomeridiano anche a classi aperte in orizzontale e/o verticale. Periodo: in itinere e nelle giornate di pausa didattica 7-20 gennaio. Matematica – Lezione frontale integrata eventualmente con le seguenti attività: attività di tipo laboratoriale (learning by doing) con utilizzo di materiali “poveri” soprattutto per le classi della primaria (cartoncini, forbici, colla, matite colorate, dadi, ecc); lavoro a piccoli gruppi (cooperative learning); utilizzo di software specifici o di Giochi per imparare giocando; utilizzo di risorse in rete (test On Line, prove di esame simulate su Test Invalsi, ecc); utilizzo della LIM, ecc. Le diverse attività verranno calibrate in maniera differente a seconda che si tratti del gruppo di recupero o potenziamento. Italiano - Recupero: lezione frontale integrata al lavoro a piccoli gruppi attraverso cooperative learning, circle time, peer education, coaching, attività di tipo pratico-laboratoriale, utilizzando materiali “poveri”, uso della L.I.M. e PC, cineforum, giornale. - Potenziamento: leader di gruppo, circle time, attività laboratoriale (scrittura creativa, teatro, giornalismo, cineforum …), uso della L.I.M. e PC. 9. Verifiche, esiti e valutazione. insufficienti. Eventuali elaborazione di percorsi personalizzati per i residuali risultati 10. Tabulazione e diffusione dei dati: i gruppi di lavoro elaborano grafici e forniscono un resoconto dettagliato da diffondere sia all’interno dell’Istituto che all’esterno. 11. La circolazione e la diffusione delle informazioni inerenti il PDM per il recupero e il potenziamento saranno articolate in modo diverso a seconda dei destinatari: mailing list tematiche, news letter, sito della scuola. La sezione predisposta diventerà uno strumento a supporto dell’intera struttura del PDM in quanto dovrà contenere documentazioni e materiali riferiti ai processi chiave mappati. A partire dall’anno scolastico in 102 corso il sito rappresenterà uno strumento di comunicazione interattiva per veicolare le risultanze del progetto di miglioramento e per la raccolta di suggerimenti. Per diffondere le risultanze del PDM alle famiglie degli alunni si farà ricorso anche agli incontri istituzionali degli OO.CC. che prevedono la presenza dei genitori 12. valutazione quadrimestrale 13. formazione di gruppi di alunni per recupero e potenziamento sulla base del documento di valutazione 14. Inizio delle attività di recupero e potenziamento in orario mattutino e/o pomeridiano anche a classi aperte in orizzontale e/o verticale. Periodo: in itinere e nelle giornate di pausa didattica 16-28 maggio. 15. monitoraggio finale degli esiti, tabulazione e diffusione dei dati. Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Descrizione dei modi, tempi di attuazione e diffusione del progetto. Chi è responsabile dell’attuazione Prof. Aurelia Iaboni e prof. Michela Vitaliani De Bellis Verso quali componenti della scuola è diretto Attività di recupero/potenziamento: classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria I°; classi seconde e quinte Scuola Primaria Attività di formazione: docenti dei dipartimenti di Italiano e matematica ( n. 30 docenti). Verso quali aree dell’organizzazione scolastica è rivolto Italiano e Matematica Descrizione delle fasi fondamentali dell’attuazione: 1° Fase (primo quadrimestre) Formazione docenti sulle metodologie didattiche (Settembre 2016). Insediamento di commissioni di docenti per stabilire e concordare indicatori, criteri, prove e standard da raggiungere (vedi punto 3 fase di PLAN). I docenti, riuniti per dipartimenti, elaborano griglie di obiettivi comuni e di valutazione analitica e numerica (Settembre 2015) Somministrazione di prove di ingresso concordate (Settembre/ottobre 2015). formazione di gruppi di recupero e potenziamento (Ottobre/Novembre). Elaborazione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi (16 novembre/gennaio) Inizio delle attività di recupero e potenziamento (vedi punto 8 fase di PLAN) (In itinere e 7-20 Gennaio 2015). Verifiche, esiti e valutazione (Gennaio/Febbraio 2016) Elaborazione di eventuali percorsi individualizzati (Gennaio/Febbraio 2016) Comunicazione dei risultati alle famiglie degli alunni (Febbraio 2016) Bilancio finale delle attività svolte e statistica dei risultati (Febbraio 2016) 2° Fase (secondo quadrimestre) Valutazione e riesame delle metodologie e dei criteri di valutazione adottati ed eventuale miglioramento (Febbraio/Marzo 2016) Valutazione quadrimestrale basata sulle schede degli alunni (Febbraio 2016) Formazione docenti (Marzo 2016) Formazione di gruppi di recupero e potenziamento sulla base dei risultati delle schede di valutazione (Marzo 2016) Attività di recupero e potenziamento (vedi punto 14 fase di PLAN) Periodo: in itinere e nelle giornate di pausa 103 didattica 16-28 maggio. Elaborazione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi (Maggio 2016) Verifiche, esiti e valutazioni (Maggio 2016) Comunicazione dei risultati alle famiglie degli alunni (Giugno 2016) Bilancio finale delle attività svolte e statistica dei risultati (Giugno 2016) Come apparirà una volta pienamente attuato e diffuso L’attività: offrirà un quadro preciso della situazione scolastica delle classi in entrata e in uscita; misurerà in modo oggettivo le abilità e le competenze possedute dagli studenti; permetterà di attuare successivi interventi mirati e chiari; In particolare definire come si intende misurare la diffusione: indicare con precisione il tipo di misura, la frequenza della raccolta dei dati e gli obiettivi connessi: -tipo di misura: Risultati in percentuale dei questionari di gradimento: % gradimento attività recupero/potenziamento alunni % docenti soddisfatti delle attività di formazione N° degli alunni impegnati nel recupero e nel potenziamento N° di docenti coinvolti nel processo % degli alunni che hanno avuto un miglioramento (valutazione delle conoscenze, abilità e competenze recuperate o acquisite espressa in decimi) -raccolta dei dati: fine dell’anno scolastico (giugno). -obiettivi connessi: recupero delle conoscenze e abilità sulla base degli standard prefissati; potenziamento della preparazione e rilevazione delle attitudini; - divulgazione dei risultati: diffusione sia all’interno dell’istituzione scolastica ( OO.CC.) che alle famiglie (consiglio di classe/intersezione) e tramite pubblicazione sul sito dei dati statistici. Definire e descrivere le finalità del progetto con particolare riferimento al contributo del progetto alla performance dell’organizzazione: accrescere la condivisione dei metodi, dei contenuti e dei criteri di verifica e di valutazione fra le classi migliorare la trasparenza e la comunicazione fra famiglie e docenti incrementare la comunicazione fra docenti 104 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto garantiscono la realizzazione di quanto stabilito e, se necessario, sono introdotte le opportune modifiche. All’inizio dell’anno scolastico i gruppi di lavoro dei docenti interessati stabiliscono nel dettaglio gli indicatori delle conoscenze, abilità e competenze per i livelli base, intermedio e avanzato. Questi indicatori serviranno ad effettuare: 1. analisi dei livelli d’ingresso 2. monitoraggio dei livelli in itinere 3. monitoraggio finale con i livelli in uscita Nel corso dell’anno scolastico, con riunioni a cadenza bimestrale o abbinate ai Consigli di Classe e/o Dipartimenti, i gruppi di lavoro, elaborano le prove intermedie (fine I quadrimestre) e in uscita (fine secondo quadrimestre), in base agli standard stabiliti e ai criteri di valutazione; inoltre faranno un’analisi critica delle metodologie applicate apportando eventuali modifiche e/o miglioramenti, tenendo conto della risposta degli alunni all’intervento didattico nonché di eventuali ritardi o sfasature dovuti a imprevisti non controllabili. Le misure o gli indicatori utilizzati servono a valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del progetto). Tutto ciò andrà a far parte di un “diario di bordo” che documenterà il processo e darà modo di implementare le buone pratiche. Il monitoraggio sulle abilità e competenze possedute o acquisite dagli alunni delle classi coinvolte verrà effettuato in: entrata (test d’Ingresso) medio termine (fine I° quadrimestre) uscita (fine 2° quadrimestre) Il monitoraggio del processo si realizzerà intersecando le attività del team di miglioramento e dei gruppi di lavoro dei dipartimenti di italiano e matematica con le attività della funzione strumentale (area POF), attraverso la trasmissione della documentazione prodotta dai gruppi di lavoro stessi alle funzioni strumentali suddette per la successiva rielaborazione e diffusione. L’azione di recupero e potenziamento verrà attuata in due momenti specifici dell’anno scolastico, a seguito dei risultati delle prove di ingresso e a seguito dei risultati delle schede di valutazione del I Quadrimestre. Sulla base dei suddetti risultati verranno creati sottogruppi-classe (per il recupero e potenziamento). L’autovalutazione della pista del recupero e potenziamento si prefigge di misurare in che modo e con quali risultati gli insegnanti sono stati in grado di attuare il progetto e, sull’altro versante, in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi di recupero e potenziamento sugli studenti. La realizzazione di questo obiettivo si esplicherà secondo due modalità: la prima attraverso una verifica finale che tenga conto delle carenze iniziali e degli interventi applicati ai sottogruppi di alunni. La seconda modalità si realizzerà strutturando e somministrando questionari alunni sul grado di soddisfazione delle attività di recupero/potenziamento attuate. Per monitorare l’efficacia delle attività di formazione attuate dall’Istituto scolastico è previsto un questionario di gradimento da somministrare ai docenti alla fine dei corsi. I risultati, tabulati ed analizzati, saranno pubblicati sul sito dell’istituto, affissi all’albo della scuola e comunicati alle famiglie. Tali risultati costituiranno il materiale di cui la Funzione Strumentale si servirà per valutare l’efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento relativi al piano di recupero e potenziamento. Una volta attuate e diffuse, le azioni di miglioramento più efficaci, rappresenteranno, dopo eventuali modifiche, una modalità procedurale che diventerà un sistema organizzativo fondato, strutturato e riproducibile per favorire il successo scolastico. 105 Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento del piano di miglioramento saranno a cadenza quadrimestrale e saranno effettuate a seguito di quanto emerso anche nei consigli di classe. Gli insegnanti coinvolti valuteranno l’efficacia del lavoro svolto (recupero e potenziamento) attraverso la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati (conoscenze, abilità e competenze stabilite precedentemente) nonché sul grado di soddisfazione da parte degli studenti. I gruppi di lavoro dei docenti si confronteranno sistematicamente e periodicamente e, in caso di criticità o insuccessi, dovranno riadattare gli obiettivi, i mezzi, le metodologie e l’organizzazione. Sarà utile prevedere nell’organizzazione un margine di flessibilità (anche se minimo) per eventuali interferenze o ritardi. 106 Planning a.s. 2015-2016 Set. Fase 1 1°Q Incontri dei gruppi di lavoro dei docenti di Italiano e Matematica X Formazione dei docenti (settembre 2016) X Somministrazione Prove d’Ingresso X Formazione gruppi di recupero e di potenziamento Attività di recupero (anche a classi aperte orizzontale e/o verticale ) mattina o pomeriggio Ott. Nov Dic. X Gen Feb X X X X X Verifiche / esiti / valutazione X X Tabulazione e diffusione dati X Schede di valutazione primo quadrimestre X X X X Formazione gruppi recupero / potenziamento (sulla base delle schede di valutazione) X Attività di recupero (anche a classi aperte orizzontale e/o verticale ) mattina o pomeriggio X X X X X Somministrazione questionario gradimento attività formazione docenti Verifiche / esiti / valutazione Giu. X X Somministrazione questionario gradimento attività R/P alunni Mag. X Formazione dei docenti Fase 2 2°Q Apr X Somministrazione questionario gradimento attività R/P alunni Incontri dei gruppi di lavoro dei docenti di Italiano e Matematica Mar. X X Tabulazione e diffusione dati X Monitoraggio finale / esiti X 107 MANAGEMENT DEL PROGETTO (2015/2016) azione: : successo scolastico e benessere a scuola (Recupero/potenziamento Italiano/Matematica) ATTIVITA’ FASE 1 1°Q RESPONSABILE Incontro gruppi di lavoro di docenti di Italiano e di Matematica Formazione dei docenti di Matematica e Italiano (settembre 2016) DATA PREVISTA DI AVVIO E CONCLUSIONE Settembre Gennaio Dirigente Prove di ingresso Docenti disciplinari Formazione dei gruppi di Recupero e potenziamento Docenti disciplinari Settembre Ottobre Gennaio TEMPIFICAZIONE ATTIVITA’ G F M A M G L A S O N D SITUAZIONE Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata/in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata Verde (attuata) Giallo (da attuare) Verde (attuata) Verde (attuata) Attività di recupero e potenziamento Insegnanti disciplinari In itinere e 7 – 20 Gennaio Giallo (da attuare) Verifiche, esiti e valutazioni Insegnanti disciplinari Gennaio/Febbraio Giallo (da attuare) Insegnanti dell’organico potenziato Febbraio Giallo (da attuare) Coordinatori di classe Febbraio 2016 Giallo (da attuare) Insegnanti dell’organico potenziato Febbraio Maggio Giallo (da attuare) Docenti disciplinari Febbraio Marzo Giallo (da attuare) Tabulazione e diffusione dati Schede di valutazione primo quadrimestre FASE 2 2°Q Incontro gruppi di lavoro di docenti di Italiano e di Matematica Formazione dei gruppi di recupero e potenziamento Formazione dei docenti di Italiano e Matematica Dirigente Attività di recupero e potenziamento Insegnanti disciplinari In itinere e 16-28 Maggio Giallo (da attuare) Verifiche, esiti e valutazioni Insegnanti disciplinari Maggio Giallo (da attuare) Tabulazione e diffusione dati Insegnanti dell’organico potenziato Giugno Giallo (da attuare) Monitoraggio finale Insegnanti dell’organico potenziato Giugno Giallo (da attuare) Coordinatori di classe Giugno 2016 Giallo (da attuare) Schede di valutazione secondo quadrimestre Giallo (da attuare)) 108 TERZA SEZIONE PROGETTO SUCCESSO SCOLASTICO E BENESSERE A SCUOLA Recupero e potenziamento della performance degli alunni RISULTATI ATTESI INDICATORI (DESCRIZIONE E UNITA’ DI MISURA) TARGET Creare un documento con l’indicazione dei processi attuati, la pianificazione delle attività correlate ai processi, la definizione degli obiettivi, la codifica di percorsi metodologici efficaci e riproducibili nonché gli indicatori di misurazione dei risultati relativi alla pista di recupero e potenziamento N° degli alunni impegnati nel recupero e nel potenziamento Aumento di almeno il 10% del N° degli alunni che raggiungono la sufficienza (per il recupero) % degli alunni che hanno avuto un miglioramento Incremento di almeno il 5% delle eccellenze (per il potenziamento) Gradimento delle attività di formazione docenti % docenti soddisfatti delle attività di formazione N° di docenti coinvolti nel processo RISULTATI OTTENUTI almeno 60% docenti soddisfatti delle attività di formazione 109 QUARTA SEZIONE Titolo dell’iniziativa di miglioramento: Successo scolastico e benessere a scuola Risorse umane necessarie Docenti interni: docenti di matematica, docenti di lettere, docenti afferenti all’organico di potenziamento (fase C) Formatori Personale ATA Attività di recupero/potenziamento: classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria I° classi seconde e quinte Scuola Primaria Attività di formazione: docenti dei dipartimenti di Italiano e matematica scuola secondaria docenti scuola primaria Destinatari del progetto 110 PROGETTO “ METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE” 2. Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “ METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE” Responsabile dell’iniziativa: il Dirigente scolastico Prof.ssa Monica Fontana Livello di priorità: 2 Situazione corrente al Data prevista di attuazione definitiva: ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Ultimo riesame: (Verde) In linea (Giallo) In ritardo (Rosso) In grave ritardo Componenti del gruppo di miglioramento: Il dirigente scolastico: Prof.ssa Monica Fontana I docenti: Patrizia Bauco, Sabrina De Bernardis, Fabrizia De Guidi, Serafina Fusco, Emanuela Grande, Aurelia Iaboni, Giovanna Minieri, Patrizia Marras, Loredana Noviello, Francesca Pacciani, Stefania Salvadori, Maria Rosaria Sanità, Sabrina Trotta. Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE Descrizione del problema da affrontare attraverso il progetto. I professionisti della scuola per implementare la qualità e volgere verso l’eccellenza devono fare proprie le multiformi tecniche formativo-innovative che fondandosi percorsi meta cognitivi, su studi di ragionamento critico, su iter filosofici e su nuove competenze digitali e tecnologiche, vertono verso la più autentica sfera polifunzionale dell’apprendimento. I risultati formativi degli alunni, a livello di Istituto, costituiscono materiale attraverso cui rivedere la propria progettualità formativa ed operare quindi opportune scelte strategiche; a livello di azione del docente i risultati formativi contribuiscono ad analizzare e migliorare le pratiche didattiche e valutative messe in atto; a livello di allievo i risultati formativi costituiscono una rilettura critica della propria esperienzacompetenza/apprendimento e una maggiore consapevolezza di ciò che ha appreso in prospettiva meta cognitiva (feed-back). Descrizione dell’approccio adottato relativamente all’iniziativa di miglioramento considerata. Le ragioni della scelta di tale approccio (quale problema deve affrontare, perché costituisce una soluzione vantaggiosa) e i vantaggi attesi per l’organizzazione: Implementare i seguenti percorsi didattici : sviluppo del ragionamento meta- cognitivo in continuità orizzontale tra tutte le discipline linguisticheantropologica e logico- scientifiche, della didattica laboratoriale, della peer education; didattica per ambienti di apprendimento SSPG; uso degli strumenti digitali (LIM, computer ) come ausilio ad ogni processo di interazione didattica; acquisizione di nuove competenze digitali e tecnologiche; promozione della cultura della valutazione e della autovalutazione da parte degli alunni e dei docenti; 111 Definizione del piano, nelle sue varie fasi, per affrontare il problema Le seguenti procedure hanno lo scopo di delineare le attività che devono essere svolte per la realizzazione del progetto a livello di allievi e di docenti. Per quanto riguarda il primo punto gli interventi inerenti riguardano la costituzione di moduli didattici progettati per ampliare l’azione della scuola e per garantire agli allievi il successo formativo. Per fare ciò l’approccio adottato è quello per competenze che ha implicato il confronto con situazioni reali , vicine all’interesse all’esperienza e alla vita dei ragazzi….. saperi, abilità, conoscenze apprese a scuola, giocano il ruolo di strumenti specialistici per affrontare un problema, ideare soluzioni, sperimentarle e infine verificarne l’efficacia. Quindi le competenze di base che fino a qualche anno fa costituivano la fine di un percorso d’apprendimento, ora vengono messe alla prova, rafforzate da assi cognitivi adatti a produrre nuove soluzioni, oggetti o performance originali. In tal senso il team del PDM ha previsto Per gli studenti: - Un percorso di educazione alla cittadinanza attiva: Il progetto è trasversale e si configura come un laboratorio sperimentale permanente tra i diversi ordini di scuola con l’obiettivo di realizzare il curricolo verticale nella sua più ampia applicazione. Tale obiettivo verrà raggiunto attraverso la pratica del pensiero, la formazione del senso critico, facilitazione ed educazione della pratica logico-discorsiva. - Laboratorio Sperimentale Permanente di Teatro volto ad ampliare gli orizzonti mentali del bambino, nonché ad abituarlo all’espansione immaginativa allo sviluppo della creatività, socialità e senso critico; - Progetto “Innovazione tecnologica nelle attività di cittadinanza attiva”, finalizzato a far acquisire capacità di pensiero critico, relativamente alle regole fondanti del vivere sociale che si strutturano nella dinamica diritti/doveri, attraverso metodologie e tecnologie didattiche innovative motivanti all’apprendimento quali la ricerca-azione, peer education,cooperative learning, team group work classi aperte in orizzontale e in verticale. Per i docenti: - Parallelamente sono stati attivati e ampliati gli interventi relativi allo sviluppo professionale dei docenti. Essi infatti, nei loro approcci disciplinari, non possono esimersi da percorsi formativi legati ai nuovi saperi e ai nuovi modi di far ricerca e sviluppare conoscenze-competenze che i fattori di cambiamento quali l’informatica e la pratica digitale, non bastano a sanare. Ciò giustifica l’esigenza di aggiornamento disciplinare in tutti i settori. - Interventi di formazione per lo sviluppo, aggiornamento e potenziamento delle competenze digitali nella didattica e nella gestione scolastica. OBIETTIVI 1. Diffondere nell’Istituto un sistema verifica-valutazione degli apprendimenti in linea con le migliori pratiche nazionali. 2. Implementare tra i docenti la pratica dell’elaborazione della diagnosi, attraverso la lettura statistica dei dati delle prove INVALSI e della loro contestualizzazione valutativa. 3. Progettare un percorso di miglioramento che preveda , per gli studenti, l’innalzamento dei livelli competenziali, attraverso azioni formative di consolidamento /recupero; per i docenti, azioni formative di carattere metodologico e didattico. Coinvolgimento delle famiglie nella condivisione delle azioni di miglioramento 112 Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Descrizione dei modi, tempi di attuazione e diffusione del progetto. Chi è responsabile dell’attuazione Prof. Fabio Dialmi, Maria Rosaria Sanità, Michela Marini Verso quali componenti della scuola è diretto Destinatari: docenti, alunni e famiglie - Verso quali aree dell’organizzazione scolastica è rivolto Area metodologica/ didattica -Descrizione dei punti fondamentali dell’attuazione Condivisione piano di lavoro tra dipartimenti disciplinari (SETTEMBRE 2016- MAGGIO 2017. Attuare azioni volte al coinvolgimento delle famiglie (DICEMBRE 2016/ APRILE 2017) Azioni di formazione atte a potenziare attività didattiche con metodologie innovative (uso LIM e PC) Restituzione/analisi prove INVALSI e confronto dei risultati della scuola con la media nazionale e per ambito disciplinare (NOVEMBRE 2016) Riprogettare a livello di dipartimenti disciplinari il curricolo, alla luce della restituzione dati e dei processi esaminati, individuando metodologie didattiche da approntare (DICEMBRE 2016) Predisposizione di materiali di osservazione, prove di rilevazione per gli alunni in difficoltà, in collaborazione con la Funzione Strumentale alunni diversamente abili, DSA, BES (GENNAIO –MAGGIO 2017) Realizzazione di laboratori di potenziamento/consolidamento/recupero sulle carenze degli studenti (DICEMBRE 2016-MAGGIO 2017) Monitoraggio del piano di lavoro dei Dipartimenti disciplinari (GIUGNO 2017) La circolazione e la diffusione delle informazioni relative al piano saranno diversamente articolate a seconda delle diverse parti coinvolte nel percorso: - Attraverso circolari per i genitori e nell’ambito degli incontri istituzionali degli OO.C.C che prevedono la presenza dei genitori. - Attraverso incontri istituzionali per i docenti ( gruppo di miglioramento, gruppo di valutazione, Collegio Docenti)appositamente programmati. Per misurare la realizzazione del progetto verranno valutati alcuni indicatori: - Partecipazione dei docenti ai corsi di formazione - Studenti che dopo il percorso hanno migliorato le loro competenze - Il miglioramento in termini di competenze e di sviluppo di assi cognitivi trasversali nelle discipline. Il raggiungimento degli obiettivi di potenziamento e rafforzamento delle competenze, previste dal piano, verrà riscontrato con la somministrazione di test finali e dalla valutazione delle differenze tra i livelli di apprendimento in entrata e quelli in uscita. Tale attività valutativa consentirà di verificare la positività del percorso svolto e eventualmente di riprogettare l’azione per l’anno scolastico successivo. 113 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. L’attuazione del percorso sistematico che ha portato alla costituzione del Piano di miglioramento prevederà da parte degli specialisti che se ne occupano in collaborazione con la Dirigente Scolastica delle attività di monitoraggio , in tutte le fasi per verificare le azioni effettuate ed eventualmente aggiustarle in corso di progettazione. Le misure o gli indicatori utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti ( risultati relativi agli indicatori di progetto) e sul piano potenziale ( risultati degli obiettivi del progetto). Il monitoraggio prevederà: a. Alcuni incontri del Gruppo di Miglioramento per monitorare sulla base dei dati raccolti lo stato di avanzamento del progetto stesso (FEBBRAIO- APRILE-GIUGNO 2014) b. Raccolta del materiale statistico e delle informazioni di contesto necessarie a monitorare i risultati differenti a seconda dei destinatari degli interventi. c. Monitoraggio per misurare il grado di partecipazione alle iniziative di formazione per valutare il successo dell’azione relativa alle competenze digitali degli studenti e al potenziamento delle competenze dei docenti Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO La realizzazione del progetto prevede incontri programmati per programmare , ove necessario iniziative di modifica e miglioramento del progetto stesso. Negli incontri si considereranno gli avanzamenti nelle singole attività, la tempistica e l’approccio complessivo, alla luce di accomodamenti dati dalla continua traslazione di eventuali evidenze. La fase più importante verrà comunque realizzata alla fine di giugno sentite anche le proposte del Collegio Docenti. 114 Feb Mar Incontri gruppi di lavoro docenti X X X Condivisione piano di lavoro tra dipartimenti disciplinari X X X Azioni monitoraggio DADA gradimento alunni/famiglie X Planning a.s. 2015-2016 Fase 1 Set Incontri gruppi di lavoro docenti X Realizzazione Aule Laboratori disciplinari (Secondaria) X Ott Nov Dic. X Gen apr mag Giu X X Attuare azioni di sensibilizzazione delle famiglie X Condivisione piano di lavoro tra dipartimenti disciplinari X Incontri programmati fra figure di sistema per pianificazione attività progetti (FS, TPDM, Commissioni) X Incontri programmati alunni, genitori X Formazione dei docenti curricolo verticale X Gruppi di lavoro inclusione GLI, GLH X X Predisposizione materiali di osservazione per le diverse tipologie di alunni ( BES, DSA…) scuola Primaria X X Elaborazione PDF, PEI per alunni BES, H Restituzione-analisi prove INVALSI e confronto con media nazionale e per ambito disciplinare Fase 2 X Progetto TEATRO X Realizzazione laboratori di potenziamento/consoli damento/recupero X Somministrazione test attitudinali orientamento classi terze X Incontri programmati èquipe monitoraggio progetti PTOF avviati X Formazione dei docenti X X X X X Somministrazione questionari gradimento alunni Continuità/Orientamento X Somministrazione questionari gradimento Orientamento genitori classi terze S. Media X Somministrazione questionari gradimento formazione docenti X Valutazione esiti alunni X Incontri programmati equipe monitoraggio progetti PTOF X Tabulazione e diffusione dei risultati Rilevamento corrispondenza valutazione finale scuola media/ 1° Q scuola superiore X X Gruppi di lavoro inclusione GLI, GLH Incontri programmati GDM X X X X 2017 115 MANAGEMENT DEL PROGETTO azione: : “Metodologie didattiche innovative” ATTIVITA’ FASE 1 1°Q RESPONSABILE DATA PREVISTA DI AVVIO E CONCLUSIONE TEMPIFICAZIONE ATTIVITA’ G F M A M G L A S O N D SITUAZIONE Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata/in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata Incontri gruppi di lavoro docenti Settembre gennaio Giallo (da attuare) Condivisione piano di lavoro tra dipartimenti disciplinari Settembre Gennaio Giallo (da attuare) Ottobre Giallo (da attuare) Diffusione attività progetto DADA sito scuola, comunicazine famiglia Incontri programmati fra figure di sistema per pianificazione attività progetti (FS, TPDM, Commissioni) Incontri programmati alunni, genitori Formazione dei docenti curricolo verticale Dirigente Novembre Novembre Novembre Verde (attuata) Verde (attuata) Verde (attuata) Gruppi di lavoro inclusione GLI, GLH Ottobre Novembre Elaborazione PDF, PEI per alunni BES, H Ottobre Novembre Giallo (da attuare) Dicembre Giallo (da attuare) Dicembre Giallo (da attuare) Somministrazione test attitudinali orientamento classi terze Gennaio Giallo (da attuare) Incontri programmati èquipe monitoraggio progetti PTOF avviati Gennaio PROGETTO TEATRO Realizzazione laboratori di potenziamento/consoli damento/recupero Verde (attuata) 116 TERZA SEZIONE PROGETTO RISULTATI ATTESI INDICATORI (DESCRIZIONE E UNITA’ DI MISURA) TARGET RISULTATI OTTENUTI “Metodologie didattiche innovative” Formazione Attività didattica Innovativa Condivisione esperienza tra docenti e con gli utenti Acquisizione di competenze fruibili nella pratica didattica % Presenza degli insegnanti ai corsi di formazione obbligatori/facoltativi Attuazione didattica per ambienti di apprendimento scuola secondaria % docenti soddisfatti dalla didattica per ambienti di apprendimento Maggior utilizzo dei laboratori informatici e delle LIM. Attività a classi aperte. Risultati sugli apprendimenti non in linea con le comparazioni del SNV. Metodologie didattiche innovative corsi di formazione obbligatori: partecipazione del 80% del corpo docenti corsi facoltativi: partecipazione di almeno il 30% del corpo docenti almeno 60% docenti soddisfatti della didattica per ambienti di apprendimento Aumento significativo delle ore di utilizzo dei laboratori . Alta percentuale di docenti e di utenti Disseminazione di esperienze innovative 117 QUARTA SEZIONE 2. Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “Metodologie didattiche innovative” Risorse umane necessarie Docenti interni Docenti formatori Personale ATA Destinatari del progetto (diretti e indiretti) Diretti: docenti dell’Istituto ( n. docenti). Indiretti: gli alunni di tutte le classi/sezioni; genitori 118 ALLEGATO 1 Questionario di gradimento alunni Tutte le classi del recupero/potenziamento A conclusione delle attività di recupero e potenziamento, rispondi alle domante riguardo le tue impressioni sui test finali di Matematica e Italiano. 1. Quale prova ti è sembrata più difficile? □ Matematica □ Italiano □ Nessuna 2. Il tempo a disposizione ti è stato sufficiente? □ Si □ No □ Non sempre 3. Le attività di recupero e potenziamento ti sono state utili per affrontare le prove finali? □ Si □ No □ In parte 119 Questionario docenti Monitoraggio finale attività di formazione PdM 1. Secondo voi la formazione fatta nell'ambito del PdM è stata utile? □ Non d'accordo □ Parzialmente d'accordo □ D'accordo 2. A vostro parere il tipo di formazione da voi sperimentato è un modello riproducibile utile per il futuro? □ Non d'accordo □ Parzialmente d'accordo □ D'accordo 3. La metodologia appresa durante gli incontri di formazione è stata riutilizzata durante le lezioni curriculari e/o durante le attività di potenziamento/recupero ? □ No □ In parte □ Si 4. Le attività hanno avuto ricaduta positiva sugli alunni? □ No □ In parte □ Si 120 Questionario di gradimento genitori Genitori classi terze Scuola Secondaria Primo Grado QUESTIONARIO di SODDISFAZIONE sulle iniziative di Orientamento per la scelta della Scuola Secondaria di Secondo Grado rivolto ai genitori delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado. 1. Ritiene che l’offerta formativa organizzata in aule ambienti di apprendimento sia stata per sua/o figlia/o? □ Scarsa □ Sufficiente □ Buona □ Soddisfacente 2. Ritiene che l’informazione data sul progetto DADA sia stata? □ Scarsa □ Sufficiente □ Buona □ Soddisfacente 3. A suo giudizio, che cosa è maggiormente piaciuto a suo/sua figlio/a di questa organizzazione didattica. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 4. Pensa che questa strategia organizzativa consenta a suo/a figlio/a di sviluppare maggiormente alle sue capacità ed attitudini? □ Si □ No □ Non so 5. Qual è il grado di interesse dimostrato da suo/a figlio/a nei confronti di questa esperienza ? □ Scarso □ Sufficiente □ Buono □ Soddisfacente 121 PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE La legge 170/2015 ha ripristinato l’obbligatorietà della formazione del personale scolastico dopo anni di non ben definito “diritto/dovere”. Le scuole sono chiamate a elaborare nel piano triennale anche un piano annuale di iniziative di formazione Comma 124. “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche” Molte sono le proposte emerse dal Collegio, tra queste si ritengono fondamentali: Corso di Formazione per le tematiche legate alla sicurezza. Confronto sugli obiettivi formativi e sui traguardi di competenza: incontri istituzionali e non, relativi alle Indicazioni Nazionali. Completamento dei curricoli in verticale, già iniziati lo scorso anno. Didattica per competenze e Invalsi La valutazione formativa e di sistema. L’utilizzo delle TIC Progetto Coding Didattica laboratoriale inclusiva. La dematerializzazione nella Pubblica Amministrazione. Incontri tematici con esperti per il corretto utilizzo dei registri elettronici, iscrizioni on-line e altri temi di attualità. Formazione nazionale per i docenti neo-assunti in anno di prova. Ciascuno di essi è affiancato da un docente interno a tempo indeterminato della stessa disciplina, che saprà consigliarlo e monitorare le sue azioni. Corsi di formazione indetti da MIUR, USRER, vari Enti e Istituti culturali ai quali partecipano i docenti su adesione volontaria. Saranno accolte le richieste di partecipazione a corsi di formazione esterni, se ritenuti validi dal punto di vista formativo, relativamente alle competenze professionali individuate. Corso di formazione di inglese per docenti dell’Istituto. 122 Formazione sul metodo CLIL per tutti i docenti dell’Istituto. Formazione nell’ambito del progetto 0-6 per la Scuola dell’Infanzia, in rete con gli altri IC Con cadenza bimensile si terrà un incontro collegiale nel quale i docenti che hanno partecipato a corsi esterni relazioneranno al Collegio. Anche il Dirigente, nella sua qualità di formatore in corsi esterni, terrà incontri di formazione per i docenti dell’IC sulle tematiche relative a curricolo, valutazione, competenze. L’istituto accoglie anche studenti universitari italiani e stranieri e studenti di altri istituti nel loro percorso di stages professionale, affiancandoli ad un docente di ruolo esperto. Per quanto riguarda il Piano di formazione in servizio dei docenti (comma 124), il PTOF contiene le priorità individuate del Collegio dei docenti da valutare con il Piano di Miglioramento . Per il Personale docente e ATA, si ricorrerà alla programmazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento delle professionalità, all’innovazione tecnologica e agli stili di insegnamento. 123 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. E’ un’azione fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: strumenti, competenze e contenuti, formazione, accompagnamento. Strumenti Sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell’informazione e mettono le scuole nelle condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di apprendimento, identità digitale e amministrazione digitale) •accesso: favorire l’accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablaggio interno delle scuole •spazi e ambienti di apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie a competenze abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e laboratoriali. Sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia •amministrazione digitale: gestione dell’organizzazione scolastica e rafforzamento di servizi digitali innovativi sul territorio identità digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della scuola Competenze e contenuti •competenze degli studenti: rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati, anche all’interno dell’universo comunicativo digitale; potenziare l’alfabetizzazione informativa e digitale; valutare attentamente il ruolo dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle conoscenze e sull’informazione; costruire rapporti tra creatività digitale, impresa e mondo del lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare con gli aspetti 124 operativi delle tecnologie informatiche; portare ad essere utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo sono facilitatori di percorsi didattici innovativi. •digitale, imprenditorialità e lavoro: sviluppo di competenze trasversali: problem solving, pensiero laterale e capacità di apprendere. •contenuti digitali: creare le giuste condizioni, sia tecniche che di accesso, per cui i contenuti digitali passino da eccezione a regola nella scuola; realizzazione di archivi digitali scolastici Formazione del personale Il PNSD prevede la realizzazione di un percorso di formazione pluriennale centrato sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione di nuovi paradigmi educativi e come mezzo per la progettazione operativa delle attività. L’obiettivo è quello di passare da una scuola della trasmissione a quella dell’apprendimento. Accompagnamento L’azione di accompagnamento secondo il PNSD si attua attraverso la nomina di un Animatore Digitale in ogni Istituto, la formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica, la creazione di soluzioni innovative. Animatore digitale 125 Azioni intraprese dalla scuola •partecipazione al bando PON n.9035 del 13/07/2015 – FESR – Realizzazione-ampliamento LAN-WLAN per la realizzazione della rete cablata e WiFi . •partecipazione al bando PON n.12810 del 15/10/2015 – FESR- Realizzazione di ambienti digitali, in attesa di valutazione •nomina nel ruolo di Animatore Digitale: l’insegnante Michela Marini •supporto del progetto avviato [email protected] scuola primaria •creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola (questa pagina) •coinvolgimento di esperti informatici esterni nei percorsi di formazione •sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi e applicazioni web utili per la didattica e la professione •ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola •coordinamento delle figure tecniche destinate alla manutenzione delle attrezzature della scuola •progettazione, manutenzione e aggiornamento del sito istituzionale della scuola Azioni di prossima attuazione •messa in opera, attuazione e pubblicizzazione dei bandi PON finanziati •partecipazione a futuri eventuali bandi PON •predisposizione da parte dell’Animatore Digitale di un questionario informativo-valutativo per la rilevazione delle conoscenze-competenze tecnologiche e per l’individuazione dei bisogni sui tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione) da somministrare online con raccolta automatica dei dati e statistiche •attivazione di corsi sul pensiero computazionale Coding: 126 CoderDojo PALESTRA DI ARTI DIGITALI Destinato ai ragazzi dai 7 ai 14 anni e prevede sessioni di CODING con i ragazzi e formazione per i docenti. BASTA UN CLICK! Progetto coding scuola infanzia •elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare •pubblicizzazione e condivisione delle finalità del PNSD con il corpo docente •produzione di documentazione digitale per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto •formazione specifica per l’Animatore Digitale come previsto dalla legge •partecipazione dell’A.D. a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale •realizzazione di un cloud di istituto basato sulle Google Apps For Education •repository con elenco di siti, app e tutto ciò che può servire ai docenti per la didattica e la formazione in servizio 127 RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL POFT DOTAZIONE di docenti funzionale alle esigenze didattiche attuale Docenti posto comune Docenti di sostegno INFANZIA 22 PRIMARIA 33 3 + h 17 8 SECONDARIA DI PRIMO GRADO 35 di cui 4 di strumento 5 128 Fabbisogno organico docenti per attuazione PTOF 2016/2017 OBIETTIVI ATTIVITA’ PRIORITARI PREVISTE FIGURE per le quali si chiederann o i posti o il modo con il N. POSTI PRESENZA NEL POTENZIAMENT RAV COME O O.F. DA OBIETTIVO DI RICHIEDERE IN MIGLIORAMENT PIU’ RISPETTO O ALL’ORGANICO ATTUALE quale saranno retribuite a) valorizzazione e potenziamento delle competenze Attività di recupero e potenziamento linguistiche, con particolare riferimento n. 1 docente primaria e n.1 secondaria A043 2 all'italiano nonché Inserito nel RAV come obiettivo di miglioramento nell'ambito dell'aumento livelli misurazione Invalsi alla lingua inglese b) delle potenziamento competenze matematico-logiche Attività di recupero e potenziamento e scientifiche c) Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri Attuazione di progettualità relative all'apprendimen to della musica nella scuola primaria e approfondiment o della cultura musicale e artistica relativa alle nuove tecnologie n.1 docente primaria e n.1 docente matematica scuola secondaria n. 2 docente strumento musicale secondaria AJ77 pianoforte 2 Inserito nel RAV come obiettivo di miglioramento nell'ambito dell'aumento livelli misurazione Invalsi 2 129 istituti pubblici e musicali nella scuola secondaria di primo grado. privati operanti in tali settori d) Sviluppo delle Attività di e competenze in materia recupero di cittadinanza attiva potenziamento per classi e democratica aperte e piccoli attraverso la gruppi al fine di valorizzazione sviluppare dell'educazione competenze interculturale e alla relative al saper pace, il rispetto delle stare insieme, al differenze e il dialogo rispetto dell'altro, tra le culture, il all'acquisizione sostegno del senso dello ell'assunzione di Stato, del responsabilità nonché rispetto delle regole del della solidarietà e in della cura dei beni vivere qualsiasi comuni e della contesto di vita consapevolezza dei n.1 docente scuola primaria e n.1 docente scuola secondaria Inserito nel RAV come obiettivo di miglioramento nell'ambito Competenze chiave e di cittadinanza 2 diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditoriali tà e) Sviluppo di Attività tese a sviluppare comportamenti responsabili ispirati comportamenti responsabili in alla conoscenza e al qualsiasi rispetto della legalità, contesto. della sostenibilità ambientale, dei paesaggistici, patrimonio beni 2 n. 1 docente primaria sostegno n. 1 docente secondaria sostegno del e delle attività culturali; 130 f) Alfabetizzazione di all'arte, alle tecniche Attività e ai media di laboratorialità artistiche e produzione e teatrali diffusione delle immagini; g) Potenziamento delle 1 motorie e Attività motorie di e fair play discipline sviluppo comportamenti ispirati n1 docente ed. fisica scuola secondaria a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli praticanti studenti attività sportiva agonistica h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e Utilizzo delle nuove tecnologie per lo studio di tutte le discipline Giornalino d’Istituto Codyng consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro i) Potenziamento delle -DADA Didattica per metodologie laboratoriali e delle Ambienti Di Apprendimento attività di laboratorio scuola secondaria -Attività n. 1 docente scuola primaria n. 1docente sostegno scuola primaria Inserito nel RAV come obiettivo Valorizzare gli ambienti di apprendimento ricercando e sperimentando 131 l) Prevenzione contrasto e della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati personalizzati e anche con il supporto e la collaborazione laboratoriali per piccoli gruppi, gruppi di livello, ecc. Attività laboratoriali e di gruppo in orario pomeridiano di potenziamento di italiano e matematica utilizzando le tic e sviluppando nei ragazzi la consapevolezza di un utilizzo corretto delle tecnologie al fine di prevenire i fenomeni del cyberbullismo n. 1 docente sostegno scuola secondaria n.1 docente sostegno primaria e n. 1 docente sostegno secondaria metodologie didattiche, scelte organizzative e inclusive. 2 Inserito nel RAV come obiettivo lotta alla dispersione e potenziamento inclusione di alunni con bisogni educativi speciali Continuare a differenziare percorsi didattici in base alle difficoltà e potenzialità degli alunni. dei servizi sociosanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal MIUR il 18 dicembre 2014 m) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del Apertura pomeridiana numero di alunni e di delle scuole studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche 132 con potenziamento del tempo scolastico rimodulazione o del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al DPR 20 marzo 2009, n. 89; n) alfabetizzazione e Attività di dell'italiano come recupero e potenziamento lingua seconda linguistico attraverso corsi e perfezionamento laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, Inserito nel RAV come obiettivo di garantire l'aumento delle competenze disciplinari per i ragazzi L2 n. 1 docente lingua inglese primaria n. docente lingua inglese A345 Scuola secondaria da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali Copertura colleghi assenti considerate le norme contenute nella legge di Stabilità 2015 e il conseguente impatto sulla gestione n. 1 docente infanzia n.1 docente primaria e n.1 docente secondaria 3 ordinaria delle Istituzioni Scolastiche pubbliche nonché la Legge di Riforma della Scuola ( considerato l’alto tasso di assenza registrato nell’IC) 133 Semiesonero 1° collaboratore scolastico – 9 h A028 scuola secondaria 1° grado – Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività dell’Istituto ai sensi del d. lgs 165/01, art. 25. Numero docenti da richiedere in più rispetto alla dotazione attuale: 16 unità e unita’ per semiesonero. 134 Fabbisogno organico personale ATA per attuazione PTOF 2016/2017 PERSONALE ATA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ATTUALE n. AREA 1 PROTOCOLLO E AFFARI GENERALI 2 PERSONALE DOCENTE INFANZIA E PRIMARIA 3 ALUNNI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 4 ALUNNI SCUOLA PRIMARIA/ PERSONALE ATA 5 PERSONALE DOCENTE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Richiesta Assistenti amministrativi: N° 7 posti (2 in più rispetto al numero attuale) Il fabbisogno tiene conto dell’avvicendamento del DSGA (Nuova nomina dall’A. S. 2015/2016 ) e della necessità di una riorganizzazione importante degli Uffici di segreteria secondo criteri di efficienza ed efficacia del servizio, e di un maggior orario di apertura degli stessi anche di pomeriggio per venire incontro ai bisogni dell’utenza. PERSONALE ATA COLLABORATORI SCOLASTICI Richiesta collaboratori scolastici: N° 16 posti ( quattro unità in più rispetto alla dotazione attuale) Tale richiesta tiene conto di: • N. 43 alunni H • N. 93 alunni L2 • La presenza di 8 plessi • L’articolazione del tempo scuola nella primaria ( tempo normale, tempo prolungato e tempo pieno) • La presenza dell’ Indirizzo Musicale Scuola Secondaria 1° con lezioni pomeridiane 135 • classi Progetto Dada (Didattica per Ambienti Di Apprendimento) che vede coinvolte tutte le della Scuola Secondaria di Primo con la trasformazione degli ambienti in Aule– Laboratorio disposte sui diversi piani dell’edificio scolastico e gli alunni che si spostano da un’aula all’altra con necessità di maggior presenza di personale • Servizio Pre/Post scuola, • Valorizzazione della scuola aperta al territorio con maggior apertura pomeridiana • Copertura personale assente 136 FABBISOGNO RISORSE MATERIALI Nella presente sezione è indicato il fabbisogno di attrezzature che si prevede per la realizzazione degli obiettivi del Piano. Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorre tenere presente che attraverso l’adesione ai PON FESR l’Istituto procederà a: 1. migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; 2. migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica) con dispositivi e tecnologie adatte a diffondere modelli didattici innovativi legati all’uso delle TIC e dei nuovi linguaggi come uno dei fattori determinanti per favorire l’apprendimento delle competenze chiave e per una cittadinanza attiva; Inoltre per l’attuazione del Piano dell’Offerta formativa indichiamo N° 4 LIM scuola primaria «I. De Luca» ; N° 2 LIM scuola primaria «Dante Alighieri»; N° 2 LIM scuola primaria « P. Tiravanti» N° 4 LIM plessi scuola infanzia ( 1 Lim in ogni plesso) N° 8 Proiettori N° 30 Lettori cd N° 6 TV, N° 8 lettore DVD/vcr, PC e video proiettore, N° 8 PC portatile, N° 2 telecamera, N° 4 macchina fotografica, N° 8 telo per proiezioni N° 3 video proiettori con schermo murale ARREDI: Banchi isola dotazione per 300 alunni Scuola Secondaria di 1° Banchi e sedie alunni scuola infanzia e primaria Sedie insegnanti Armadi Contenitori Bacheche Arredo giardini scuole infanzia Attrezzature palestra 137 Specchi infrangibili scuola infanzia Strumentazione Orff strumenti musicali N° 3 pianoforti N.° 1 batteria N° 2 pianole N° 3 microfoni normali N° 3 microfoni panoramici Giochi scuole dell’infanzia Giochi di vario genere espositori con libri consultabili dai bambini e sedute morbide Giochi grandi dimensioni, piattaforma anti-urto per attività strutturate e libere Cuscinoni, spalliere, quadro inglese, canestri, birilli, attrezzature per salti e percorsi Altalena, casette, scivoli e bruco 138 ALLEGATI ATTO DI INDIRIZZO PATTO DI CORRESPONSABILITA’ CURRICOLO VERTICALE REGOLAMENTO D’ISTITUTO REGOLAMENTI ( Collegio dei docenti, Corso musicale, palestra, GLHI, viaggi di istruzione, concessione dei locali) CRITERI FORMAZIONE CLASSI MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PIANO DI INCLUSIONE 139