La casa della vergogna macchia l`arancione
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La casa della vergogna macchia l`arancione
PDF Compressor Pro 2 15 aprile 2015 OCCHI ELETTRONICI E RIFIUTI SARDARA A Sardara non sono sole le campagne e le strade ad abbruttire il paese. Nel pieno centro storico, in via Umberto, il percorso principale del centro abitato, c’è una vecchia casa che non fa di certo onore ad una cittadina che vanta il colore arancione del Touring Club. È lì da anni, sotto gli occhi dell’indifferenza più totale. Sistematicamente inascoltate le proteste dei vicini. La tengono lì, in bella mostra. Monumento all’incuria e all’abbandono. Per non parlare della sicurezza per pedoni ed automobilisti. E anche a quanti, obbligati dal bisogno di fare pipì, la scambiano per un gabinetto pubblico. E dal giorno della sfilata dei carri di carnevale sono tanti, a causa di una debole copertura buttata giù proprio da un carro. Eppure la problematica delle case poco sicure, come quella dei rifiuti, è stata più volte protagonista in Consiglio comunale. Diverse le interrogazioni dei consiglie- La casa della vergogna macchia l’arancione ri di minoranza Roberto Caddeo, Antonio Mameli, Fabio Putzu, Giorgio e Paolo Zucca. “Su questa tematica - ricorda Mameli - il silenzio della maggioranza è ormai noto. A parole promette interventi immediati di fatto le erbacce abbruttiscono strade e piazze”. Intanto l’assessore Andrea Caddeo promette l’installazione di occhi elettronici per sorvegliare l’ecocentro comunale. Si tratta di due telecamere che nei prossimi giorni saranno installate negli ingressi principali della struttura. “L’impianto - spiega Caddeo - è stato acquistato e si trova nei locali del Comune. Il GONNOSFANADIGA ritardo è dovuto ad problema tecnico, ora risolto. La speranza è che i cittadini rispettino le regole, evitando di trasformare il punto di raccolta, fra l’altro con la possibilità di differenziare inquinanti, olio esausto, tessuti ed altro ancora, in una discarica”. Santina Ravì ARBUS. PROTESTE IN COMUNE A Giuliana Biasioli il Premio Solidarietà Donna 2015 La lotta contro la Sla si tinge di rosa. Tra le donne che tutti i giorni si impegnano in attività che possono accendere nuove speranze per i malati c’è Giuliana Biasioli di Gonnosfanadiga, avvocato, referente dell’Aisla Sardegna per il Medio Campidano. È stata lei la vincitrice del “Premio Solidarietà Donna 2015”, promosso dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e dalla Fidapa di Cagliari. «Lo considero un riconoscimento per tutte le donne che combattono con la malattia», ha commentato Giuliana Biasioli, vedova di Eugenio Concas, scomparso a 46 anni a causa della Sla. La donna non solo non si è mai arresa, stando sempre a fianco del marito e occupandosi dei loro due figli, ma ha anche contribuito a portare avanti il “Progetto Eugenio”, coordinato da Sandro Orrù ricercatore di Genetica Medica dell’Università di Cagliari, che studia le cause della malattia e le possibili cure. (t.e.) Abbanoa: “È stato un errore” SANLURI. ROTARY INTERNATIONAL Borsa di studio per neolaureati Entro il prossimo 30 aprile, i neolaureati residenti nelle regioni Lazio e Sardegna possono presentare richiesta per la borsa di studio post laurea annuale di 32mila euro lordi, messa a disposizione dal distretto 2080 del Rotary International, nell’area della Rotary Foundation denominata “Sviluppo Economico e Comunitario”. La borsa è finalizzata al conseguimento di un Master in Economia e Gestione dei beni culturali e museali, in un’università all’estero, della durata da uno a quattro anni da intraprendere nell’anno accademico 2015-2016. L’importo a disposizione dovrà sostenere le spese per frequentare l’anno accademico nel paese estero, compreso il viaggio aereo andata e ritorno in classe economica, vitto e alloggio personale e assicurazione sanitaria. I candidati non devono avere alcun legame parentale di primo o secondo grado con rotariani e Via Matteotti, 28 - Guspini Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036 E-mail: [email protected] Anno XVII - n. 8 15 aprile 2015 Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999 Amministratore unico: Antonietta Nolli Direttore commerciale: Nello Agus Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l Guspini Via Matteotti, 28 tel. 070 970934 - fax 070 9785036 devono essere laureati magistrali da meno di cinque anni alla data del 30 ottobre scorso in Lettere classiche, Lettere moderne ad indirizzo artistico, Lettere e filosofia, Architettura o Archeologia. Per partecipare è necessario compilare il modulo fornito da un qualsiasi Rotary Club del Distretto, tra cui quello di Sanluri - Medio Campidano, in cui ciascun candidato riporterà informazioni personali, tra le quali la sede universitaria dove intende svolgere la sua formazione, il piano professionale da perseguire dopo l’attività oggetto della borsa di studio e le attinenze della sua esperienza educativa e professionale attuali ed a lungo termine con gli ideali del Rotary. Le domande pervenute saranno valutate da una commissione nominata dal Distretto, il cui giudizio non è appellabile. Marisa Putzolu w w w. l a g a z z e t ta . eu Gazzetta La del Medio Campidano Direttore Responsabile: Gian Paolo Pusceddu [email protected] - cell.329. 4878330 Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina Ravì Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca) tel. 070 9819015 Distribuzione: A.D.G. SARDA s.r.l. Via Eligio Perucca 7- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121 «Ci scusiamo con i nostri utenti per l’imprecisione sula bolletta e comunichiamo che abbiamo ritenuto di sospendere la notifica delle fatture dei conguagli ‘partite pregresse’. In attesa della decisione dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che nei prossimi giorni si pronuncerà sul rinvio della scadenza dei conguagli proposta da Abbanoa e dalla Regione Autonoma della Sardegna». Abbanoa tranquillizza quanti si sono allarmati per la cifra riportata in bolletta alla voce morosità: «È stato un errore. Non c’è da pagare». Il motivo è legato alla mancanza dei tempi tecnici per modificare il software che ha generato la stampa delle ultime bollette. Diverse fatture emesse nei primi mesi dell’anno indicano alla voce “morosità” anche gli importi dei conguagli seppur non ricevuti. Per il futuro questa voce non sarà più compresa, sino alla decisione dell’Autorità. Per quanto riguarda le fatture ordinarie, la dicitura sarà modificata in “da pagare”. L’errore ha sollevato una protesta in Comune, letteralmente preso d’assalto da utenti furibondi. In particolare hanno contestato le presunte morosità ed il costo-acqua come seconda casa. «Ho scoperto dalla fattura - ha raccontato una donna - di non essere residente ad Arbus. Ho 80 anni e da questo paese non mi sono mai mossa». Le ha fatto eco la vicina di casa: «Ciò che mi lascia perplessa è una voce, stampata in rosso, che annuncia una morosità di 400 euro. Ho sempre pagato quello che mi hanno chiesto». Per gli anziani la preoccupazione è stata anche quella di raggiungere gli uffici di Abbanoa di Sanluri. Non resta che aspettare le successive bollette, anche per verificare le presunte morosità ed il Comune di residenza. (s. r.) A questo numero hanno collaborato: Lorenzo Argiolas, Gigi Arixi, Giovanni Contu, Stefano Cruccas, Elena Fadda, Adele Frau, Dario Frau, Alessandro Foddis, Samuela Garau, Andrea Lampis, Roberto Loddi, Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis, Mondo Meloni, Paola Morelli, Francesca Murgia, Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù, Carlo Pahler, Fernanda Pinna, Saimen Piroddi, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu, Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Augusto Tomasi, Fulvio Tocco, Venanzio Tuveri, Francesca Virdis, Franco Zurru. Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono. Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori. Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 aprile 2015 ore 12 e stampato in 2.400 copie PDF Compressor Pro 15 aprile 2015 L’INTERVISTA 3 GUSPINI. MARCELLO PISTIS, CONSIGLIERE DI MINORANZA «La nostra sarà una lista civica non di area politica nel rispetto degli interessi dei cittadini » Marcello Pistis, 31 anni, impiegato nell’attività di famiglia a Guspini è consigliere comunale di minoranza eletto nel 2010 nella lista Guspini Nuova. Da sempre attivo in politica si riconosce nei programmi di centrodestra. Da consigliere comunale si ritrova al termine di questa legislatura, come descrivere questa esperienza? «Un’esperienza sicuramente positiva che mi ha donato un bagaglio importante di conoscenze, ma dalla quale esco purtroppo consapevole che i problemi che gravano sul mio Comune sono tanti e che possono essere risolti solo uscendo dal “cerchio” del vecchio sistema politico locale . Vorrei ora darle un senso compiuto con un prossimo mandato». Cosa è stato portato avanti a Guspini in questi anni e cosa, secondo lei, si può ancora fare per il paese? «A dire il vero si è fatto molto poco. Molti progetti dell’amministrazione Marras, specie su Montevecchio, sono stati interrotti in maniera troppo frettolosa. L’amministrazione si è lavata le mani della fondazione Guspini per la vita e della clinica Santa Maria Assunta. Il progetto 3M grazie al quale avremmo avuto dalla Regione più di un milione e centomila euro da investire per il turismo e le imprese, è stato presentato in maniera errata e i soldi sono andati persi. Non si è messa mano al Puc come si sarebbe dovuto fare per sbloccare il centro storico. La gestione dei rifiuti lascia scontenti tutti. Le imprese sono state dimenticate. Di buono c’è che l’antico campanilismo tra Guspini ed Arbus sembra superabile e si può ora sperare di pianificare uno sviluppo complessivo del territorio partendo dalle bonifiche nelle aree minerarie dismesse e nei siti inquinati». Che risposte può dare, dal suo punto di vista, un amministratore locale al piccolo commerciante di paese tartassato dalla pressione fiscale e da una crisi che pare non aver fine? «Il mio lavoro è nella piccola impresa, perciò ne vivo personalmente i problemi e la solitudine. Non ho visto abbastanza sensibilità da parte dell’amministrazione. Anzi, prima delle Regionali ho potuto constatare come il peso della Tares fu caricato soprattutto sugli esercenti per scontentare duecento utenze anziché dividere i costi del servizio su più utenze domestiche. Le tasse comunali sono alte e non c’è corrispondenza di servizi, specie nel Pip. La piazza ha smesso di essere il cuore pulsante del Paese. La politica si deve attivare con piani e manifestazioni per portare la gente nelle strade, nei negozi e nei locali». Attualmente lei è il consigliere più giovane. In questi giorni è stata pubblicizzata la costituzione della Consulta Giovanile Guspinese. Cosa ne pensa, può essere uno strumento utile per i ragazzi guspinesi? «Mi sono attivato con convinzione e passione ed ho anche presentato un documento per impegnare l’amministrazione a procedere per la costituire la Consulta. Se nascerà libera dalle SERRAMANNA Il 16 e 17 maggio il paese parteciperà a Monumenti Aperti Per la prima volta Serramanna è inserita all’interno della manifestazione “Monumenti Aperti 2015”, iniziativa cofinanziata dell’Unione Europea per promuovere i monumenti, arrivata quest’anno alla 19° edizione. A collaborare all’iniziativa, che si terrà sabato 16 e domenica 17 maggio, diverse associazioni locali e comitati cittadini, tra questi l’associazione “Anni d’Argento”, “Unitre Serramanna” Università della terza età, l’Istituto Comprensivo Statale Serramanna, la Parrocchia San Leonardo e Comitato Sant’Isidoro. Per l’occasione verrà allestito presso “Is Postus” in via Montegranatico un info point utile a fornire maggiori informazioni ai visitatori. Verrà proposta la visita del monumento ai caduti, realizzato da Giuseppe Maria Sartorio e inaugurato nel 1922, la Chiesa di San Sebastiano, costruita nel XVI secolo come opera votiva in seguito ad una grave pestilenza che colpì il paese, e anche La chiesa di San Leonardo, di influenza Gotico-Catalana edificata a partire dal secolo XVI secolo. All’interno dei monumenti sarà inoltre possibile ammirare la mostra antologica di Franco Putzolu, celebre vignettista ed umorista serramannese, e la personale di Luciano Lixi, pittore e muralista. Inserita nell’itinerario anche la chiesa di Sant’Angelo, precedentemente intitolata a Santo Stefano, risalente al XVI secolo che ospita il museo della memoria e tradizioni religiose, opere lignee e argentee di grande rilievo sia storico che artistico ed Il Monte Granatico, istituito ufficialmente nel 1761 al fine di sostenere l’agricoltura locale attraverso la conservazione e distribuzione di sementi, in passato sede della biblioteca comunale, oggi luogo dedicato ad incontri culturali. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 20. Varie e differenti anche le iniziatiche collaterali programmate. In particolar modo domenica 17 maggio sarà possibile visitare presso la casa campidanese Podda-Lisci, in via Serra 114, in passato ex fabbrica di gazzosa, la mostra “Civiltà e Cultura Contadina” che ospita antichi attrezzi agricoli, strumenti e oggetti di uso quotidiano, e partecipare a partire dalle 9.45 alla tradizionale sfilata delle “Traccas”, che permetteranno ai visitatori di rivivere gli ambienti, la quotidianità, la vita sociale e lavorativa della cultura contadina del paese. Carlo Pahler infiltrazioni dei partiti potrà essere un valido strumento per rendere più vivo questo Paese, emancipare i giovani avvicinandoli alla politica e magari forgiare la classe dirigente del domani. Solo i giovani sanno fare le rivoluzioni». Veniamo all’argomento caldo di queste settimane, le elezioni amministrative. Ad ora solo il centrosinistra pare avere un proprio candidato a sindaco. Quale situazione crede che si profilerà, e lei cosa intende fare? «Il centrosinistra parte dal sindaco. Io mi sto attivando in prima persona per formare prima di tutto una squadra fatta di persone competenti, tecnici dei vari settori (agronomia, ingegneria, bilancio, geologia, turismo e impresa, progettazione sui bandi europei), giovani e cittadini provenienti dall’impresa, dall’associazionismo e dal volontariato. Da questa verrà fuori una lista civica non di area ma trasversale e dinamica, e dalla sua sintesi un candidato sindaco che aspiri a fare gli interessi dei suoi cittadini e non di un partito». Lorenzo Argiolas MONTEVECCHIO Dopo una buona Pasquetta ci si prepara al Primo Maggio Oltre 800 persone si sono date appuntamento a Montevecchio nel giorno di Pasquetta per la classica gita fuori porta. Un incremento del 50% rispetto al già positivo dato dello scorso anno. La chiusura della Galleria Anglosarda non ha scoraggiato gli appassionati della cultura mineraria che, oltre ai siti aperti dall’Igea a Masua, Monteponi, Lula hanno scelto Montevecchio per una giornata alla scoperta della cultura mineraria che tanto profondamente ha inciso sugli aspetti sociali ed economici del territorio. Montevecchio, destinazione europea d’eccellenza per il turismo sostenibile nelle aree industriali dismesse, si conferma ancora una volta come meta appetibile per il turismo e per gli escursionisti locali. Pur risentendo ancora, in linea con il mercato turistico generale, di una eccessiva stagionalità, è in grado di generare numeri interessanti grazie all’integrazione di molteplici aspetti di interesse. Non solo miniera dunque ma anche architettura, tecnologia, flora, fauna, sport ed enogastronomia. Quello del recente Lunedì dell’Angelo è un dato che fa ben sperare per l’imminente stagione estiva il cui prossimo banco di prova è rappresentato dal week end lungo di Primo Maggio che, a Guspini, oltre alle miniere, offre ai visitatori anche le sue bellezze urbane ospitando, per la prima volta, il 2 e 3 maggio l’evento “Monumenti Aperti”. Gli operatori del settore sono fiduciosi che, se il tempo sarà clemente, anche il primo fine settimana di maggio possa riservare delle piacevoli sorprese. Elio Gola PDF Compressor Pro 4 15 aprile 2015 SARDARA. MOZIONE VILLACIDRO LA CORTE D’APPELLO DI CAGLIARI HA DECISO LA CHIUSURA DEFINITIVA DELLA FABBRICA La Keller è fallita: 270 lavoratori senza lavoro L a Keller Elettromeccanica di Villacidro è fallita. La Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari, sezione civile, ha emesso il verdetto che sancisce di fatto il fallimento dell’azienda di carrozze ferroviarie, con stabilimento primario a Villacidro e secondario a Carini, in Sicilia. I giudici di secondo grado hanno respinto il ricorso contro la sentenza di primo grado presentato da 420 lavoratori, organizzazioni sindacali, Ministero dello Sviluppo economico e Regioni Sardegna e Sicilia. In primo grado i giudici avevano respinto la richiesta di concessione dell’amministrazione straordinaria. La Corte d’appello ha di fatto stabilito che non esistono i requisiti, allo stato della situazione venutasi a creare nel tempo, per cercare una soluzione alla crisi aziendale attraverso l’amministrazione straordinaria da parte di un commissario di nomina ministeriale. La Keller ha smesso l’attività produttiva da cinque anni per mancanza di liquidità e pesante deficit di cassa ed era finita in liquidazione giudiziale. I tentativi da parte del commissario liquidatore di trovare acquirenti non sono andati in porto e, dopo i vari passaggi procedurali in tribunale, è arrivato adesso l’ultimo atto del fallimento. A Villacidro perdono il posto di lavoro 276 dipendenti, i rimanenti a Carini. Delusi i lavoratori. Che non si rassegnano all’idea di un futuro senza prospettive. «L’unica nostra speranza è che l’azienda venga rilevata e vengano assunti i lavoratori licenziati», sottolinea Gianluigi Marchionni, segretario provinciale della Fiom Cgil. «La mancata ripresa produttiva dello stabilimen- to di Villacidro e il suo fallimento non solo manda a casa oltre 270 lavoratori ma costituisce un colpo letale per il territorio e l’intera Sardegna. Con questo atto si decreta la fine di una tra le più importanti aziende private, interamente italiane, attive nella progettazione, costruzione e ristrutturazione di materiale rotabile», afferma Mauro Pili, deputato di Unidos.«Ora serve un piano immediato - conclude il leader di Unidos - in grado di consentire l’individuazione di seri interlocutori per rilevare l’azienda e farla ripartire. Occorre vigilare per evitare lo smembramento della fabbrica. Occorre un’azione decisa per evitare che sia persa per sempre un’azienda in grado di essere all’avanguardia ma anche di creare occupazione rilevante. Per questo motivo Regione e Governo devono mettere in campo un serio piano in grado di salvaguardare i livelli occupazionali e garantire la ripresa produttiva». Gian Paolo Pusceddu SAN GAVINO Gli studenti dello scientifico sicuri alla guida Di recente gli studenti del liceo scientifico di San Gavino hanno partecipato con entusiasmo a una giornata sulla prevenzione degli incidenti stradali causati dalla distrazione e dall’uso improprio dei telefonini. Si è trattato di una iniziativa coordinata dalla Cooperativa sociale Koinòs (Sanluri) e dall’associazione nazionale “Associanimazione”, promossa a livello nazionale da TIM e Ducati. I giovani in età da patentino hanno verificato la loro percezione del rischio e la capacità di concentrazione alla guida: con l’ausilio di visori immersivi per la realtà virtuale hanno provato i pericoli derivanti dalla distrazione dovuta all’uso di smartphone. I ragazzi hanno altresì simulato percorsi ad ostacoli da superare accompagnati dal disturbo dei propri compagni. A tutti i partecipanti è stato affidato il compito di sensibilizzare amici e genitori sul tema della sicurezza alla guida. Attraverso l’hashtag #guardaavanti gli studenti hanno partecipato ad una competizione nazionale che sta coinvolgendo anche piloti della MotoGP, giornalisti sportivi e volti noti del mondo delle due ruote. Andrea Dovizioso, pilota ufficiale Ducati, ha dichiarato che «#guardaavanti è un progetto molto bello e soprattutto utile. La distra- zione alla guida è un problema particolarmente diffuso: mi auguro che possa avere con i giovani i risultati che tutti speriamo». Il sito ufficiale dell’iniziativa: http:// www.guardaavanti.it/ Lorenzo Argiolas CONSILIARE Diritto alla malattia per i lavoratori autonomi Anche Sardara si schiera a favore dei diritti ed assistenza per i lavoratori autonomi che si ammalano. Lo fa con una mozione presentata in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza con Roberto Caddeo, Antonio Mameli, Fabio Putzu, Giorgio e Paolo Zucca, approvata all’unanimità. «La Costituzione italiana - si legge nel documento - sostiene che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, che la Repubblica tutela la salute, che i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di malattia, che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva». Lunga premessa per arrivare a dire che «Il Welfare italiano non prevede per i lavoratori autonomi colpiti da grave malattia un congruo riconoscimento dei diritti degli stessi» e che pertanto, «visto che il 10 febbraio 2014 nel territorio nazionale è stata lanciata la petizione “Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano che ha raggiunto le oltre 50 mila firme e in questi giorni si sta diffondendo in tutti i territori della Sardegna», si chiede che sia data anche «ai lavoratori autonomi la possibilità di una malattia dignitosa, diritto ad una indennità che copra l’intero periodo di inattività dovuto alla malattia, il diritto ad una indennità di malattia a chi abbia versato all’INPS almeno tre annualità nel corso della sua vita lavorativa, un indennizzo relativo alla malattia uguale a quello stabilito per la degenza ospedaliera quando ci si deve sottoporre a terapie invasive, il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia e infine la possibilità di sospendere tutti i pagamenti Inps e Irpef che saranno in seguito dilazionati e versati alla piena ripresa lavorativa così come l’esclusione dagli studi di settore». «Considerato - dice Giorgio Zucca - che i lavoratori dipendenti possiedono tutte le garanzie riservate alla categoria mentre i lavoratori autonomi devono continuare a lavorare perché l’Inps garantisca solo 61 giorni di malattia pagata in un anno, impegniamo il sindaco ad inviare copia di questa mozione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali come segno inequivocabile di volontà ad intervenire nella materia in oggetto e di solidarietà e vicinanza ai lavoratori autonomi». Santina Ravì SARDARA. LIBERAZIONE: 70 ANNI DOPO Casa Pilloni apre alla Resistenza “Sardegna e Resistenza, il contributo dei sardi alla lotta di Liberazione”, visitabile sino al 3 maggio. È la mostra organizzata a Sardara, in Casa Pilloni, dall’associazione nazionale dei partigiani d’Italia del Medio Campidano, in collaborazione col Comune. Assieme all’esposizione c’è un bando pubblico per la raccolta di testi, immagini, video e oggetti relativi alla Resistenza e alla lotta di Liberazione, in occasione del 70° anniversario. Chiunque abbia documenti, filmati d’epoca, e testimoni da poter intervistare su fatti accaduti fra il 1922 ed il 1945 è invitato a dare la possibilità di arricchire il materiale. L’associazione eseguirà copie grafiche e digitali per ogni fonte, lasciando ogni diritto e proprietà agli archivi, fondi, raccolte pubbliche e private di provenienza. Il materiale riprodotto sarà utilizzato, previa autorizzazione dei proprietari, per l’esposizione e per la realizzazione di una piattaforma digitale. Successivamente, la mostra potrà essere trasferita e realizzata in altri Comuni, se questi daranno la disponibilità di locali adeguati e i proprietari del materiale saranno favorevoli ad un nuovo allestimento. Il titolo non è casuale: si sta lavorando molto per focalizzare il contributo del sud e dei meridionali alla lotta di Liberazione. Si ricorda il libro pubblicato in Piemonte “Meridionali e Resistenza – il contributo del sud alla lotta di Liberazione in Piemonte 1943-1945” e il convegno di Napoli dello scorso mese di gennaio “Il contributo del Mezzogiorno alla Liberazione d’Italia”. Come base di partenza, oltre al materiale sull’Antifascismo e la Resistenza dell’ANPI Medio Campidano, si utilizzerà quello messo a disposizione dallo studioso dei Martiri sardi delle Fosse Ardeatine, Martino Contu. (s. r.) PDF Compressor Pro 15 aprile 2015 5 GUSPINI. NASCE LA CONSULTA GIOVANILE Giovani protagonisti della comunità D opo cinque lunghi anni di attesa, anche Guspini potrà ora vantare la presenza di una valida Consulta Giovanile tra gli organi di rappresentanza del consiglio comunale . “Giovani protagonisti della comunità”, questo il titolo del progetto, viene promosso dal comune all’interno dell’attuale “Piano locale unitario dei servizi alla persona”(Plus) del distretto socio sanitario di Guspini. Da aprile il Centro di Aggregazione sociale all’angolo tra via Segni e via Togliatti funge da luogo d’incontro per circa trenta ragazzi d’età compresa tra i 16 e i 30 anni. Sono affaccendati intorno a un lungo tavolo, ma ogni volta che la porta alle loro spalle si apre è una festa. «La nascita della consulta giovanile è un evento importante per il paese», dice Andrea Sanna, 18 anni, «e nel mio piccolo amo contribuire al miglioramento di quanto già abbiamo». «Lasciamoci una volta per tutte alle spalle l’espressione “a Guspini non c’è nulla” e realizziamo una comunità degna di questo nome, capace di rispondere ai bisogni delle nuove generazioni», ribatte Luca Sardu , 23 anni, le mani impegnate a imbustare le duemila lettere che nei prossimi giorni verranno recapitate nelle case di altrettanti giovani guspinesi. Demandati a guidare i ragazzi nel complesso percorso che li porterà dal centro di Is Boinargius all’aula consiliare di via Minzoni, gli operatori Annalisa Collu, Walter Piras ed Emilia- no Casti: «Vorrei puntualizzare», sorride Annalisa, originaria di Villacidro, «che l’unico schieramento politico in cui milita la consulta è quello dei giovani dotati di passione e un pizzico di sano interesse per la vita del proprio comune. Si tratta di un organismo dichiaratamente apartitico che permette ai ragazzi di confrontarsi direttamente con le istituzioni, esponendo proposte, idee ed eventualmente problematiche riguardanti la collettività». I ragazzi impegnati al Centro sono entusiasti, ma sarà solo l’incontro pubblico, previsto per venerdì 17 aprile al Teatro Murgia, che permetterà agli operatori di riscontrare il reale tasso di interesse dei giovani di Guspini: «Le idee e le potenzialità della consulta», assicura Marco Maddanu, «iniziano già ad emergere. La speranza è che tutto ciò vada realmente in porto, e che i ragazzi non si lascino intimorire dalle complicanze burocratiche o dalla difficoltà di tenere il gruppo compatto». Gli fa eco Giampaolo Lampis, 20 anni: «La consulta sarebbe un posto solo nostro in cui far gruppo e dar voce a sogni e idee; un luogo ideale per stringere amicizie. Non tutti i giovani di Guspini infatti si conoscono tra loro; e a parer mio la mancanza di legami tra i ragazzi, soprattutto in realtà così piccole come la nostra, non è una bella cosa». Francesca Virdis Gonnosfanadiga: i barracelli si quotano per acquistare un fuoristrada I barracelli si quotano e comprano un nuovo automezzo, senza aspettare contributi dall’alto. Succede a Gonnosfanadiga dove la compagnia, guidata da Giampiero Fosci, ha messo mano al proprio portafoglio per racimolare risorse sufficienti all’acquisto di un mezzo usato, indispensabile per svolgere una grossa mole di compiti. Ora la storica Fiat Panda ormai da rottamare ha lasciato il posto al nuovo mezzo Mitsubishi. «Dal Comune purtroppo non arrivano contributi. Quello che ci vie- ne dato dalla Regione ci permette di coprire spese vive del monitoraggio quotidiano di un territorio molto vasto. Anche le somme destinate all’antincendio sono appena sufficienti per quel tipo di attività», spiega il capitano Fosci. Per la lotta ai furti in campagna, la vigilanza di un patrimonio boschivo immenso e il controllo dei poderi dei privati, i barracelli sono impegnati anche 6 ore al giorno che in alta stagione diventano 24 ore su 24. (t.e.) GUSPINI. PRIMO MAGGIO A CAGLIARI Il gruppo folk Tradizioni Popolari sarà alla sfilata di Sant’Efisio Sfilerà anche il gruppo folk Tradizioni Popolari di Guspini venerdì primo maggio nel corteo di carri, cavalieri, devoti e pellegrini, che accompagnano il simulacro del Santo Martire Efisio da Cagliari a Nora. La manifestazione sarda di straordinaria partecipazione ospiterà anche le tradizionali preghiere cantate in dialetto guspinese dal gruppo folkloristico del Medio Campidano. Come ogni anno, la proces- sione è aperta alle 10 dalle tradizionali traccas, i carri del Campidano. Seguono migliaia di persone provenienti da tutta l’isola in abito tradizionale e trecento cavalli di tre diversi gruppi: i Cavalieri campidanesi in sella a cavalli addobbati con coccarde e rosette, i Miliziani armati di archibugio e sciabole e il corpo della Guardiania in frac nero, cilindro e fascia azzurra ai fianchi. Verso le 12 migliaia di fedeli accompagneranno il simulacro nel consueto percorso di via Azuni, piazza Yenne, corso Vittorio Emanuele, via Sassari, piazza del Carmine, via Crispi, via G.M. Angioy, via Mameli, largo Carlo Felice, via Roma (lato municipio), via Sassari (parte bassa), viale La Playa, Villaggio Pescatori fino a raggiungere la chiesa di Sant’Efisio a Giorgino verso le 15. Sostituito il cocchio e addobbato il Santo con abiti da viaggio, il percorso riprenderà lungo la strada provinciale 195 per sostare nel piazzale della chiesa capoterrese in località Su Loi, a Villa d’Orri nella cappella dei Marchesi di Villahermosa e infine nella chiesa di Sarroch, dove il simulacro trascorrerà la notte fino alle 8 della mattina seguente, per essere condotto a Villa San Pietro, davanti al cimitero di Pula nella chiesa di San Raimondo e infine a Nora dove resterà per la processione del 3 maggio alle 18.30 lungo gli scavi archeologici e rientrare a Cagliari nella processione del 4, dalle 8 alle 22.30 circa. Marisa Putzolu PDF Compressor Pro 6 15 aprile 2015 ARBUS Nessuno è troppo grande per un abbraccio: lo sanno bene Emanuela Vaccargiu, Paola Manca e Laura Pisanò, le tre mamme di Arbus che lo scorso giovedì 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’autismo, hanno abbracciato fraternamente tutti quanti si sono uniti alle attività di sensibilizzazione proposte in piazza Monumento. “ È l’abbraccio di chi non ha paura del diverso. La giornata è volta a sensibilizzare la gente sul delicato tema dell’ autismo, ma per noi è 2 Aprile tutti i giorni: ognuna di noi ha infatti un figlio autistico” racconta Emanuela Vaccargiu. Un paese in blu per la Giornata mondiale dell’autismo Organizzato in collaborazione con la onlus “ Famiglia insieme” e l’assessore ai servizi sociali Maria Viviana Onnis, l’evento ha coinvolto attivamente la popolazione, in- vitata a esporre per il paese nastri, palloncini o coccarde rigorosamente blu, colore rappresentativo dell’autismo. “L’autismo - puntualizza Emanuela Vaccargiu - non è una tragedia, ma l’ignoranza sì. Le persone che soffrono di questo disturbo possono condurre una vita normale, eppure siamo ancora lontani dall’ottenimento dell’uguaglian- Sanluri: “Non sia ricorrenza senza anima” Questa volta il merito è dei ragazzi che frequentano l’Istituto tecnico Vignarelli. Sono stati loro a farsi promotori della giornata di solidarietà verso i compagni meno fortunati. L’obiettivo è stato quello di portare l’autismo “in piazza”, a diffonderlo, a far capire che non è un problema di cui vergognarsi o del quale bisogna parlarne con discrezione, timidamente o magari in saloni chiusi, sperando di affrontare e risolvere il problema senza il coinvolgimento di tutti quanti. nione pubblica, e non solo ogni 2 aprile, giorno della ricorrenza, ma occasione ripetuta di confronto e di interventi educativi all’integrazione e alla solidarietà fra persone deboli e persone “normodotaE così, per una mattinata, fuori dai banchi, insieme ai professori e genitori nell’auditorium della scuola per discuterne insieme. Non come semplice ricorrenza sancita dalle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007, ma per sensibilizzare l’opi- te”. Dopo il saluto del dirigente scolastico, Agnese Pusceddu, c’è stata la testimonianza di un papà, Gianpiero Masala, e una mamma, Manuela Sedda. Finale a sorpresa con dolcetti in blu preparati dagli stessi alunni. (s. r.) za e di tutte le tutele che ai bambini autistici spetterebbero di diritto”. Dalle 16 in poi, in piazza Giovanni XXIII, si sono quindi svolte le attività di animazione per i più piccoli, con le mamme impegnate nell’elargire calorosi abbracci ai presenti. La serata si è conclusa con il lancio simbolico di mille palloncini color del cielo. “Ringraziamo veramente - concludono le tre mamme - tutte quelle persone dal cuore speciale che, seppur con poco ma con tan- ta consapevolezza, hanno partecipato a questo evento... grazie ad ognuno di voi.” Francesca Virdis SAN GAVINO L’Avis organizza le giornate delle donazioni I volontari dell’AVIS di San Gavino Monreale annunciano le prossime giornate di prelievo. Sabato 18 aprile dalle 8 alle 12 in ospedale per la seconda giornata di donazioni del 2015. Sabato 2 maggio, in occasione della manifestazione Monumenti Aperti, sarà presente l’autoemoteca AVIS, presumibilmente in Piazza Marconi o Piazza della Resistenza, sempre dalle 8 alle 12. È inoltre possibile donare il sangue ogni lunedì, dalle 8 alle 12, presso il centro trasfusionale al secondo piano nell’ospedale Nostra Signora di Bonaria. Si ricorda, peraltro, che per gli uomini devono essere trascorsi 90 giorni dall’ultima donazione e per le donne 180. (l. a.) VILLACIDRO Pulizia rete idrica Il 15 e il 22 aprile si svolgeranno lavori di pulizia della rete idrica da parte di Abbanoa, per gli utenti potrebbero verificarsi disagi legati disservizi nell’erogazione della quantità e qualità dell’acqua. (t.e.) SAN GAVINO Mensa scolastica: chiesta una variazione del menù Nel mese di marzo in due occasioni una delegazione di genitori dei bambini che frequentano la materna e le elementari si è recata alla Asl di Sanluri, presso il Sian (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), per chiedere se c’è la possibilità di apportare alcune modifiche al menù che la stessa Asl dà alle aziende appaltatrici delle mense scolastiche come linee guida. Infatti tutti i menù delle mense scolastiche devono essere approvati dall’Asl e ogni variazione e cambiamento devono essere fatti o approvati dalla Asl stessa seguendo tutta una serie di tabelle nutrizionali. La richiesta da parte dei genitori nasce dal fatto che da più di vent’anni non è stata mai apportata alcuna variazione nel menù e dalla considerazione degli sprechi nei giorni in cui l’abbinamento dei cibi non piace ai bambini, e perciò questi si buttano senza che siano stati neanche assaggiati. Sicuramente i piatti serviti nella mensa scolastica fanno venire l’acquolina in bocca a tanti adulti, ma per i più piccoli, come sanno molti genitori, spesso non sono la scelta alimentare più adeguata. Inoltre quello che molti genitori e insegnanti mettono in discussione è l’abbinamento degli alimenti senza un’alternativa, come si è fatto notare, in certi giorni favorevole al consumo di almeno un pasto. Le ditte appaltatrici delle mense scolastiche non possono fare modifiche, si devono attenere scrupolosamente alle linee guida della Asl e addirittura non è previsto un bis per un piatto. Quando si parla di mense lo spreco è tipico, conosciuto bene anche nelle mense dell’ospedale, anche perché i bambini dif- ficilmente consumano l’intero piatto della mensa, perciò, se con qualche variazione al menù si può diminuire lo spreco, è sempre un bene. Come fanno notare molti insegnanti della materna e delle elementari, anche la mensa è una risorsa e un momento di didattica, e per i piccoli non è certo un buon insegnamento il veder buttare il cibo. Il Comune di San Gavino è stato messo al corrente della situazione e si farà ufficialmente portavoce, per iscritto, presso la Asl per modificare il menù soprattutto in quei giorni in cui si è potuto valutare che lo spreco è eccessivo, ma anche, come hanno fatto notare le insegnanti, per equilibrare l’eccessivo apporto di carboidrati in certi giorni mentre in altri il pasto è ipocalorico e poco appetibile. In ogni caso il nuovo menù potrà essere dato alle ditte e osservato solo per l’inizio del nuovo anno scolastico. Intanto la Asl ha già dato disponibilità a rivederlo procedendo con un ragionamento complessivo sull’educazione al gusto dei bambini, tenendo conto delle abitudini e delle porzioni e pure delle indicazioni di genitori e insegnanti. Alessandro Foddis PDF Compressor Pro 15 aprile 2015 7 SAN GAVINO, SARDARA, PABILLONIS E COLLINAS UNITI CONTRO LE TRIVELLE La Regione concede il permesso per ricerche geotermiche Per ora non saranno trivellazioni, ma la Regione ha rilasciato il permesso di ricerca di risorse geotermiche del progetto denominato “San Gavino Monreale”. Per quattro anni la società toscana Tosco Geo S.r.l potrà effettuare ricerche senza scavi nel sottosuolo nei Comuni di San Gavino Monreale, Sardara, Pabillonis, Collinas, Mogoro e Gonnostramatza. In totale sarà interessata un’area di 84,7 chilometri quadrati e tutto questo avviene senza grandi clamori nonostante il parere contrario degli amministratori del Medio Campidano e della Marmilla. Tutti i consigli comunali hanno respinto tempo fa l’ennesimo assalto al territorio che è di continuo interessato a progetti di sfruttamento del sottosuolo (l’ultimo quello della Saras per la ricerca degli idrocarburi) o di altre fonti di energia. Ma nonostante il no delle amministrazioni locali e dei GONNOSFANADIGA. GIÀ tanti comitati di protesta, ora queste indagini esplorative di superficie avranno inizio. Preoccupato è il sindaco di San Gavino Carlo Tomasi: «Siamo sia contro queste ricerche che contro le trivellazioni che potrebbero creare anche effetti sismici». Le ricerche sono una speculazione anche per il consigliere comunale Nicola Garau: «Queste società, che hanno devastato l’ambiente in altre regioni – denuncia – ricevono incentivi dallo Stato per le fonti alternative anche se poi trovano il petrolio nel sottosuolo». Contrario anche l’assessore all’ambiente Nicola Ennas: «È stato documentato da associazioni come Lipu e Wwf che il territorio con le trivellazioni verrebbe compromesso da elementi inquinanti. In un territorio con forte vocazione agricola, caratterizzato da produzioni Dop e Igp e disilluso dall’industria, immaginiamo un altro PRONTA LA LISTA DI FRANCO PORTA futuro». E tutto questo mentre manca un piano energetico regionale che dia delle direttive precise in materia. Un deciso no arriva dal Comune di Pabillonis: «Abbiamo espresso – evidenzia il vicesindaco Riccardo Sanna – parere contrario in consiglio comunale. Insieme ad altri 28 Comuni abbiamo chiesto alla Regione un piano regolatore in materia». È contro queste speculazioni anche il sindaco di Collinas Franco Cannas: «Ci siamo espressi contro le trivellazioni. Il territorio è nostro e progettiamo noi». Un no secco anche dal sindaco di Sardara Giuseppe Garau: «Siamo contrari e questo intervento avviene al di fuori di una programmazione energetica regionale. Nell’isola abbiamo un surplus di energia senza beneficio per i sardi. Perché devo rischiare di compromettere il paesaggio del mio Comune?». Gian Luigi Pittau PABILLONIS Probabili primarie per il centrosinistra Prosegue la preparazione delle liste elettorali a Gonnosfanadiga. Ma le carte per ora non sono state ancora tutte svelate. In pratica, c’è ancora tempo per dar vita ad alleanze e per rompere equilibri, per questo i prossimi giorni saranno decisivi. Le prime indiscrezioni però cominciano ad emergere: il giornalista Fausto Orrù avrebbe pronta la sua lista di nomi, così come il programma frutto di interviste ai cittadini cominciate mesi fa. A buon punto anche il gruppo di centrodestra guidato da Franco Porta, ex sindaco. Il commercialista dalla lunga carriera politica, è pronto per un grande ritorno che metterebbe di nuovo in pista tutti gli scontenti delle ultime due legislature. Lavori in corso invece nella lista civica vicina al centrosinistra ancora in cerca del candidato sindaco. Sarebbero già saltati i nomi dei favoriti Pinuccia Peddis, Rita Concas e Andrea Lisci. SERRAMANNA. CONCORSO LETTERARIO Per accontentare chi chiede una rottura con il passato (e un’uscita di scena dei veterani della politica) si comincia a pensare ad una ventata di novità (i più determinati chiedono nuovi nomi altrimenti si dichiarano pronti ad uscire dal- Franco Porta la coalizione per costituire una nuova lista). Si fa sempre più concreta quindi l’ipotesi di ricorrere alle primarie per ricompattare il gruppo e trovare con le votazioni un nuovo punto di equilibrio. L’alternativa potrebbe essere una spaccatura del gruppo con la possibilità di un’altra lista sulla quale confluirebbero una parte di pidiessini e dei loro fedelissimi. (t. e.) VILLACIDRO. MERCATO CONTADINO “Raccontiamo la nostra storia” Sospesa l’assegnazione dei posti Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di scrittura, dai più smaliziati a chi desidera cimentarsi per la prima volta in questa straordinaria avventura. L’ occasione è offerta dall’Associazione culturale Il Pungolo di Serramanna che, con il patrocinio del Comune , bandisce il Concorso letterario “Raccontiamo la nostra storia”, riservato a racconti brevi in lingua italiana, inediti e della lunghezza massima di 18.000 battute. Unico requisito richiesto è che i racconti, autobiografici o di finzione, siano ambientati a Serramanna o facciano riferimento a qualche aspetto caratterizzante la vita della comunità. L’iniziativa mira, infatti, ad un recupero della memoria collettiva del paese e alla valorizzazione del patrimonio di storia, cultura e tradizioni, nonché ad una rivalutazione anche economica dei luoghi e delle risorse locali. Ad esempio, nei racconti potrebbero essere collocati cenni a vicende locali, alle trasformazioni del paesaggio urbano, con il suo tesoro di chiese, monumenti e siti archeologici, e alla nascita di nuovi quartieri; riferimenti al mondo del lavoro e alle attività economiche del territorio, dall’agricoltura all’industria agroalimentare (Casar, Falco, Cantina sociale, Zuccherificio), fino alle attività artigianali e commerciali un tempo fiorenti e numerose; il ricordo di luoghi pubblici (cinema, discoteca, mercati, botteghe); episodi di vita di ieri e di oggi colti attraverso la dimensione sociale di feste e tradizioni religiose; la presenza di associazioni e gruppi musicali, folcloristici e sportivi, che hanno sempre animato il panorama culturale locale. Naturalmente questi sono solo degli spunti, ciascuno può scegliere liberamente quali aspetti evidenziare, magari solo una suggestione personale, un ricordo del paese oppure ricostruire con la fantasia i caratteri dell’ambientazione serramannese. Per maggiori dettagli e per scaricare la copia del regolamento e il modulo di partecipazione, scrivere a ilpungoloracconti @tiscali.it o consultare la pagina Facebook dell’Associazione Il Pungolo https:// www.facebook.com/ilpungolo.serra-manna. Carlo Pahler È andato deserto il bando per l’assegnazione dei posti del mercato contadino. Sui 15 posti disponibili sono arrivate solo due richieste che hanno reso necessario mettere in stand by il progetto per interpretare i motivi del flop. Non nasconde la sua amarezza l’assessore al commercio Carlo Murgia.«Sono profondamente dispiaciuto. Abbiamo lavorato molto su questa idea che sembrava aver incontrato i favori dei produttori. Abbiamo studiato il regolamento, svolto le pratiche burocratiche e ora che siamo pronti a partire in molti hanno fatto un passo indietro». La crisi, seppur estesa a tutti i settori, da sola forse non basta a giustificare l’assenteismo dei produttori, sia da percorsi nuovi come il mercato contadino e sia dagli stand delle più importanti manifestazioni dedicate all’agroalimentare locale. «Molti sono scoraggiati e pensano di chiudere l’attività o di abbandonare le campagne - precisa l’assessore Murgia. - Capiamo benissimo che è difficile guadagnare quando si lotta contro la concorrenza sleale e contro i capricci del tempo che in un solo giorno possono cancellare mesi di lavoro. Ma la fiducia in queste occasioni di ripresa non va persa», sottolinea l’assessore. «Vogliamo scommettere sull’agricoltura. Insisteremo sul mercato del contadino convinti che sia un’opportunità da non lasciarsi sfuggire». (t.e.) Dott.ssa Angela Scalas calas Via P. Amedeo, 5 SARDARA tel. fax. 070 9387060 Approvato il bilancio consuntivo dell’associazione Croce Verde È toccato ancora una volta ad Ercole Colombo, riconfermato presidente, illustrare il conto consuntivo 2014 della Croce Verde e quello preventivo 2015. Un bilancio che ha confermato l’ottima organizzazione dell’associazione, «dovuta soprattutto all’impegno di tutti i soci che hanno dimostrato costanza e assiduità in ogni momento a costo anche di enormi sacrifici personali», ha voluto puntualizzare Ercole Colombo. Sacrificio e abnegazione che hanno permesso all’associazione di via Umberto di garantire «i turni del 118, per 25 ore settimanali sino al 30 giugno, e 36 ore settimanali dal 1 luglio, oltre gli interventi programmati: accompagnamento a visite e la partecipazione a manifestazioni sportive, civili e religiose», è stato ricordato nella relazione. Ma sono anche gli altri numeri elencati nel consuntivo a confermare lo stato di salute dell’associazione. Sono stati ben 717 gli interventi complessivi (55 in più rispetto allo scorso anno), di cui 129 in servizio di emergenza 118 e 497 per servizio ordinario (ricoveri, dimissioni, visite). Vanno aggiunte, poi, le presenze per manifestazioni civili, religiose e sportive (91). È stato messo in rilievo, inoltre, «il progetto Servizio Civico Volontario con finanziamento Regionale (terminato il 30 novembre) che ci ha permesso di assumere per 6 mesi 4 volontari, che con la loro maggior collaborazione(20 ore settimanali) e insieme a tutti gli altri soci, ci hanno permesso di implementare i turni in servizio 118 a 36 ore settimanali e senz’altro di ampliare tutte le attività della sede», ha ricordato il presidente. Intanto si spera anche per il futuro: se il governo finanzia ulteriori progetti sul Servizio Civile, «avremmo la possibilità di avere per 12 mesi 8 giovani volontari impiegati nelle nostre attività» si augura Ercole Colombo. Dario Frau PDF Compressor Pro 8 15 aprile 2015 GUSPINI. IL 2 E IL 3 MAGGIO Monumenti aperti: due giorni per visitare i gioielli architettonici Q uest’anno la prestigiosa manifestazione culturale “Monumenti Aperti”, giunta ormai alla diciannovesima edizione, avrà Guspini tra le sue mete privilegiate. Il progetto, nato a Cagliari nel 1997 per volontà delle associazioni Ipogeo e Imago Mundi, costituisce un importante stimolo alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali locali: “Monumenti aperti” prevede infatti che nei giorni della manifestazione quanti più monumenti, specie quelli normalmente chiusi o inaccessibili, siano aperti e illustrati gratuitamente al pubblico da studenti e volontari. Sabato 2 e domenica 3 maggio Guspini aprirà ai visitatori SERRAMANNA. lo splendido palazzo municipale in stile liberty, costruito nei primi anni del 900, poco distante dalla chiesetta aragonese di Santa Maria di Malta, ugualmente aperta al pubblico. I curiosi potranno ammirare, tra i monumenti resi accessibili in occasione dell’evento, anche l’archivio storico, la chiesa di San Nicolò e, proseguendo in direzione di Gonnosfanadiga, ma sempre nel perimetro comunale, le celebri “Domus”: una serie di edifici storici e case campidanesi, che offrono la possibilità di conoscere, attraverso l’architettura, gli arredi e le suppellettili, la vita rurale e sociale degli anni a cavallo APPUNTAMENTO IL 17 tra Ottocento e Novecento. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, dalle 10 alle 13, quindi dalle 16 alle 19. Francesca Virdis GUSPINI. GRUPPO CAMBAS MAGGIO DE LINNA Corsi per trampolieri Su Guttureddu, la seconda edizione del Mercatino dell’ingegno Handmade L’appuntamento è per domenica 17 maggio dalle 10 alle 20 nel vicolo Vittorio Veneto n. 10 nel cortile “imperdau” di un’antica abitazione campidanese. L’associazione culturale Utopia di Serramanna ripropone per il secondo anno la mostra mercato “Su Guttureddu”, il cui scopo è favo- rire e divulgare la cultura sarda nelle sue diverse accezioni. La manifestazione intende promuovere gratuitamente la rete degli artigiani locali e detentori di saperi specifici e tradizionali, oggi troppo spesso sottovalutati. «Una edizione arricchita da una serie di laboratori dei saperi e de- PABILLONIS. BOCCATA gli ingegni tradizionali», fanno sapere gli ideatori dell’evento, i quali organizzeranno attività come la costruzione dei mattoni in “ladiri”, tinture naturali delle stoffe con erbe locali o attività di restauro del cortile “imperdau” sino alla pasticceria. Carlo Pahler DI OSSIGENO PER I DISOCCUPATI Sono aperte le iscrizioni ai corsi per trampolieri, organizzati dal gruppo “Cambas de Linna”. Il corso è rivolto a tutti coloro che desiderano mettersi in gioco, sperimentando le tecniche di equilibrismo sui trampoli e credono che la tradizione guspinese dei Cambas de Linna debba essere mantenuta e valorizzata. Per partecipare, occorre un certificato medico per attività sportiva, abbigliamento comodo, scarpe e tappetino da ginnastica e un paio di scarpe apposite da dedicare ai trampoli. «I corsi sono gratuiti – fanno sapere gli organizzatori – grazie al contributo erogato dalla fondazione Banco di Sardegna che ha ritenuto valido il progetto “Cambas de Linna, portatori di cultura popolare” presentato dall’associazione Circo Mano a Mano e i suoi partner. Tuttavia sarà necessaria un’assicurazione per attività sportive non agonistiche del costo di dieci euro». Durante l’incontro sono state già raccolte diverse adesioni, che saranno valutate in base alle fasce d’età e alle disponibilità per formare le classi e stabilire gli orari. I candidati saranno poi informati via mail o per telefono. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i recapiti 328 2771396 e 342 1271528, oppure scrivere all’indirizzo email: [email protected] Marisa Putzolu SAN GAVINO. ASSOCIAZIONE KIPA Approvati gli interventi di contrasto alla povertà Una mano agli amici a quattro zampe È stata approvata la graduatoria definitiva delle domande per essere inseriti negli interventi di contrasto delle povertà. Una boccata d’ossigeno, dunque, per diversi disoccupati del paese che per mancanza di lavoro e per la crisi economica, sempre più pressante, non sapevano come tirare avanti. Dopo l’inoltro delle richieste da parte dei cittadini bisognosi per ottenere un sussidio economico o un inserimento lavorativo temporaneo, il comune, espletato l’iter amministrativo, ha comunicato i nomi degli aventi diritto. Solo una parte dei richiedenti però può usufruire di questi interventi poiché appena la metà delle domande sono state accolte. I fondi della Regione sono risultati insufficienti per soddisfare tutte le richieste. Complessivamente, sono state 82 quellele richieste pervenute all’ufficio dell’assessorato ai servizi sociali inerenti gli interventi del piano A (trenta richieste), B (undici richieste) e C (quarantuno richieste). Di questi, solo otto cittadini riceveranno un sussidio di duecentocinquanta euro per sei mesi (il nono classificato percepirà 117 euro) e undici invece le persone che usufruiranno di un contributo mensile, per sei mesi, quale aiuto per far fronte all’abbattimento dei costi dei servizi essenziali e dietro presentazione di idonea pezza giustificativa. Il gruppo più numeroso è quello dell’intervento del piano C: sono ben diciannove le domande accolte per l’inserimento lavorativo, di due mesi, accedendo al Servizio Civico Comunale: percepiranno un contributo di 6oo euro mensili. (d. f.) Ormai da parecchio tempo a San Gavino è presente una nuova associazione che si occupa di difesa degli animali. Si tratta dell’associazione di volontariato onlus “Ki Pa” che sta promuovendo parecchie iniziative rivolte alla salvaguardia dei nostri amici a quattro zampe. KiPa si è formata grazie all’impulso di cinque giovani amici con un proposito: «Abbiamo deciso di dare vita a un sogno - dice Giancarlo Pibiri - e a una promessa. Sogno perché vogliamo che tutti gli animali meritino rispetto e amore, promessa perché ci impegneremo e batteremo affinché questo sogno diventi realtà, sostenendo e lottando sempre per loro». L’associazione chiede a tutta la cittadinanza un supporto concreto, come afferma anche Veronica Porceddu: «Chiediamo a tutti di sostenerci nella nostra lotta perché tutti insieme possiamo smuovere altre coscienze e sistemi che non funzionano relativi alla salvaguardia degli animali. Il nome, KiPa, nasce dalle iniziali di due amici pelosi che abbiamo salvato dalla strada e adottato. Ci hanno cambiato e reso migliore la nostra vita dando una notevole spinta per la nascita dell’associazione». Il 26 aprile KiPa organizza l’evento “Diamoci una zampa”, nel Parco Rolandi di San Gavino. Durante la giornata, con inizio dalle 9, numerose iniziative come la sfilata felina e quella canina, l’agility dog e un momento di sensibilizzazione contro il randagismo. La quota di partecipazione alle sfilate e per poter allestire i propri stand (artigianato e hobbistica) è di cinque euro, le iscrizioni si raccolgono fino al 22 aprile. Per maggiori informazioni: 373 8816285. Lorenzo Argiolas PDF Compressor Pro 15 aprile 2015 9 SAN GAVINO MONREALE Quarta C SU Concorso regionale sul volontariato: un trionfo per gli studenti del liceo “Marconi Lussu” Gli studenti del liceo Marconi-Lussu hanno vinto ben sette premi del concorso regionale sul tema del volontariato “Give me five” organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale (nelle foto di Gian Franco Rassu). Al secondo posto si sono classificate a pari merito ben quattro classi del liceo delle scienze umane: le terze A e B, le quarte B e C. Per i ragazzi un grande riconoscimento anche perché hanno partecipato 30 scuole di tutta la Sardegna e sono stati presentati 140 lavori tra video, foto, manifesti e slogan. Ad ogni classe va il premio di mille euro e molti studenti utilizzeranno i soldi per un viaggio di istruzione in Sardegna insieme ai compagni di classe. Al terzo posto ancora un altro importante riconoscimento per l’istituto di istruzione superiore sangavinese: sono saliti sul podio gli studenti della terza E del liceo scientifico guidati dalla docente Lucia Soddu (sono stati tre i lavori di gruppo premiati: ognuno con la cifra di 600 euro). I ragazzi delle scienze umane sono stati accompagnati e guidati dai docenti Gennaro Pinna, Quirina Ibba, Gianfranco Rassu, Irma Pinna e Rita Piras. Le premiazioni si sono svolte nell’ambito del progetto “Scuola & Volontariato”. Il concorso ha promosso la cultura della solidarietà, facendo conoscere la realtà del volontariato presente in Sardegna a partire dalla personale percezione degli studenti del volontariato e della solidarietà. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna approvato anche dal collegio dei docenti del liceo Marconi - Lussu e da diversi consigli di classe degli indirizzi linguistico, scientifico e scienze umane. Alle premiazioni del concorso hanno partecipato più di cinquecento studenti provenienti da tutta la Sardegna. Tra gli altri sono intervenuti il sindaco di Terralba Pietro Paolo Piras, il vescovo della Diocesi di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, il dirigente scolastico dell’Istituto ospitante Francesco A. M. Corona, il direttore del CSV Sardegna Soli- A SERRAMANNA L’ELISIR dale Lucia Ibba con la coordinatrice Nanda Sedda, la referente del progetto “Scuola&Volontariato” Angela Congera, insieme ai componenti della commissione di valutazione del concorso “Give Me Five” Amalia Santacruz, Gianni Concas e Luigi Zuncheddu, al presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli e al Presidente del CSV Sardegna Solidale Giampiero Farru. Gli studenti sangavinesi del liceo delle scienze umane hanno presentato diversi lavori: un bellissimo calendario della quarta B delle scienze umane con foto, frasi e impaginazione curata dagli studenti, interviste video con i volontari della mensa dei poveri di San Gavino Monreale realizzate dalla quarta C SU, la canzone “Dona ciò che hai” della terza A SU e un originale lavoro multimediale della terza B SU. Tre premi anche per la classe terza E del liceo scientifico composta da 21 ragazzi. Tutti gli studenti hanno partecipato con impegno alla realizzazione dei lavori per il concorso “Give me five”. Tre i premi per i lavori presentati: uno per il video “Rewind”, che racconta della solitudine delle persone e di come la loro condizione possa cambiare ....basta un cuore e una mente aperti all’amore! Un altro premio è stato ottenuto dalla canzone “Oltre le nuvole...”, musicata e scritta volutamente in genere rap con l’intento di stimolare, attraverso piccoli flash, una riflessione sul volontariato e la solidarietà con gli occhi di un ragazzo sedicenne. Infine un altro premio è stato vinto da un manifesto che nasce da un evento reale, l’alluvione del 18 novembre 2013, ma rappresenta in senso simbolico il tendere la mano là dove c’è bisogno. Ecco i nomi dei ragazzi della terza E: Alice Angei, M. Virgina Casu, Miriam Concas, Riccardo Crobis, Riccardo Deidda, Luca Dessi, Lorenzo Feroldi, Elena Figus, Giulia Lecis, Fabio Melis, Matteo Melis, Giulia Murru, Matteo Onnis, Luna Perrier, Marco Pintus, Giovanna Piras, Leonardo Ruggeri, Daniele Sigura, Marco Spiga, Martina Tuveri e Gianluca Vacca. Gian Luigi Pittau DELL’ETERNA GIOVINEZZA Cento candeline per Maria Carboni Festeggia insieme a tutta la sua famiglia la centenaria Maria Carboni che il 10 marzo ha raggiunto il traguardo del secolo. Classe 1915, ha conosciuto le guerre, il lavoro nei campi, il computer e l’arte di sapersi arrangiare attingendo dalla natura il suo sostentamento. Con lei, oltre ai figli, i suoi 13 nipoti che sempre le sono vicino e la vanno a trovare spesso. «A breve diventerò tris-nonna», dice orgogliosa, lei che di figli ne ha avuto cinque. Maria Carboni ha raggiunto i cent’anni grazie ad una vita sana e di duro lavoro. Una longevità forse ereditata dalla madre scomparsa all’età di 93 anni. «Raccoglievo piselli, carciofi e barbabietole nelle campagne di San Sperate», racconta «e dovevo arrivare nel luogo di lavoro a piedi per iniziare puntuale alle sette del mattino». Nessun vizio. Non mangia dolci, né beve caffè o vino. «In passato si mangiava la carne una sola volta alla settimana - racconta - e il pesce era raro trovarlo sul tavolo. Si mangiavano perlopiù verdure, uova, prelibatezze di stagione e “ambuazza” (trad. ravanello selvatico). Mi sono sposata all’età di 19 anni e non sapevo fare niente». Negli anni ha acquisito esperienza tanto che i conoscenti, i figli e i nipoti lodano la buona cucina della nonna ritagliando una nota per il suo “pan’e saba”. Una storia d’amore, quella di Maria e Giuseppe Sedda, nata nel vicinato di via Damiano Chiesa, cresciuta e alimentata dai continui giochi di sguardi tra i due, all’epoca dirimpettai. «Mio marito era bellissimo - racconta ancora con lucidità il giorno in cui i genitori di suo marito hanno chiesto la sua mano- ed era timidissimo». Un matrimonio semplice, celebrato in inverno nella Chiesa di San Sebastiano, senza festeggiamenti. «Ero vestita di rosso, eravamo seduti l’uno di fronte all’altra». Ecco come si sono sposati. Con loro anche un’altra coppia di sposini. «Oggi ci sono troppe comodità e molte donne non sono mai contente», riferisce Maria parlando di come siano cambiati i tempi. Lei, che per cucinare doveva accendere un focolaio con la legna o che per lavare i panni doveva recarsi al fiume. Altri tempi insomma. «Facevo in casa “su civraxiu nieddu”», il sapore e la bontà del pane integrale, all’epoca lo scarto della lavorazione della farina, fatto in casa settimanalmente con il forno. Il segreto per arrivare a 100 anni? «Il volere di Dio. È lui a decidere». Carlo Pahler Terza A SU Terza B SU Quarta B SU SAMASSI Una mostra sui centenari della Sardegna Quasi tutti, ormai, conosciamo Pierino Vargiu, il fotografo delle sagre. A ogni manifestazione importante, munito del suo inseparabile obiettivo, non può mancare per immortalare i momenti migliori. Il 18 aprile a Seulo sarà inaugurata una mostra realizzata proprio con alcune foto scattate durante i suoi numerosi viaggi in giro per la Sardegna. «La mia è una piccola iniziativa per persone umili che sanno apprezzare i piccoli gesti», ha ricordato Pierino. Tema della mostra i centenari della nostra isola, un bene inestimabile da non sottovalutare. La mostra da Seulo giungerà a Samassi il 10 maggio, a Silius il 18 maggio e ad Atzara in data da definire. Pierino, con questo lavoro, vuole rendere omaggio a quanti hanno scritto parte di storia della nostra Sardegna affinché vengano ricordati e non si dimentichi mai che «il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada». Carola Onnis PDF Compressor Pro 10 15 aprile 2015 San Gavino. Il pane tipico in mostra anche in Giappone Eleonora Virdis con la figlia Enrica Capraro Quasi 400 visitatori per la mostra sul “Pani pintau” “Pani pintau”: da tradizione ad arte. Così una mostra e un laboratorio sul pane cerimoniale, decorativo e pasquale, curato da Eleonora Virdis e dalla figlia Enrica Capraro, hanno portato per due giorni nei locali del Civis quasi 400 sangavinesi alla riscoperta di antichi saperi che ancora sono mantenuti in vita, passando di generazione in generazione. «Siamo una mamma e una figlia», spiegano Eleonora Virdis ed Enrica Capraro, «che hanno fatto tesoro degli studi artistici all’istituto d’arte ad Oristano. Abbiamo in comune la passione per la tradizione e il desiderio di far conoscere la bellezze e l’emozione dei prodotti che sembrano essere stati dimenticati con il tempo». Insomma il lavoro diventa arte che ora viene condivi- sa con tutti: «Fare il pane per la famiglia, decorarlo per nostro piacere - aggiungono le ideatrici dell’iniziativa - fare delle ricerche permette di riscoprire antiche forme e significati. Così prepariamo su pani de is sposus agli amici che si sposano, le bomboniere per il nipote e a Pasqua s’ou pintau. Ogni occasione per un nuovo lavoro regala sempre nuove emozioni». Il successo della mostra è un giusto riconoscimento per Eleonora Virdis e per Enrica Capraro: «La nostra passione - rimarca quest’ultima - è anche un modo per far conoscere la tradizione dello zafferano di San Gavino Monreale e de “Su pani pintau”. Si possono fare anche le bomboniere. La presenza di tante persone alla nostra esposizione è stata per noi una piacevole PABILLONIS. SCUOLA sorpresa». La fantasia e la creatività non mancano di certo ed anche una loro colomba, fatta col pane, con gli occhi a mandorla, è finita di recente a Tokyo per la mostra “L’arte del pane” organizzata dall’associazione Isola Sardegna-Giappone. Insomma un’occasione in più per esportare le più antiche tradizioni sarde e sangavinesi in particolare. Gian Luigi Pittau GONNOSFANADIGA PRIMARIA Laboratorio di pardulas per le seconde classi Una targa al custode del Monte Linas Una lezione insolita, senza libri, penne e quaderni, ha caratterizzato la vigilia delle vacanze pasquali delle classi seconde A e seconda B della scuola primaria. Unici accessori richiesti un mattarello, “sa serretta” e un grembiule da cucina. Sono questi gli “strumenti didattici” che hanno utilizzato i piccoli allievi nel laboratorio de “is pardulas” che si è tenuto nella casa museo di vico Tasso. L’iniziativa è stata promossa dalle insegnanti delle classi che hanno coinvolto l’associazione culturale Santu Juanny per trasmettere l’antica usanza della preparazione del tipico dolce pasquale diffuso in tutta l’Isola. Le pardulas, in sardo sulcitano e campidanese, o casadinas, in sardo nuorese, casgiaddina o formaggelle in Sassarese e logudorese, sono un tipico dolce della tradizione sarda che coincide soprattutto con la Pasqua. Sono piccole tortine con ripieno di ricotta o di formaggio che venivano confezionate quasi esclusivamente solo in questo periodo dell’anno per essere offerte a parenti ed ospiti. Un periodo che da noi, la Pasqua cristiana, rimanda alla passione, morte e resurrezione di Gesù e che presso altre civiltà celebrava la festa equinoziale. Nelle sontuose mense persiane, per esempio, erano presenti anche alcuni cibi a base di formaggio, confezionati a forma di stella o di spirale che nell’aspetto e nel gusto rimandano ai dolci della Pasqua sarda. E così, per l’intera mattinata, seguendo le direttive e le istruzioni di Rita Cossu, la presidente dell’associazione Santu Juanny, supportati anche da alcune nonne e da qualche mamma, i piccioli allievi, rimboccatisi le maniche, si sono cimentati nella preparazione de is pardulas fino alla cottura nel forno a legna che si trova nelle lollas della casa museo. All’iniziativa ha partecipato anche la dirigente scolastica Elisa Angius che si è complimentata con gli alunni per la buona riuscita della manifestazione e per l’ottima esecuzione dei tipici dolci pasquali. Dario Frau Con la targa consegnata dal sindaco Zanda, Ivano Putzolu, da appassionato della montagna diventa custode della stessa esercitando attraverso la sua passione un’azione di controllo del territorio. Nel 1997 inizia a praticare l’attività di volo libero, il parapendio, con il primo lancio dalla famosa vetta di “Cuccuru Fenugu”, luogo di decollo ormai conosciuto a livello internazionale. L’attività sportiva gli consente di conoscere il territorio comunale che in seguito decide di esplorare ancora meglio percorrendolo a piedi fino a diventare una guida escursionistica così rispettosa dell’ambiente da raccogliere, nella fase di programmazione delle escursioni stesse, i rifiuti che ignoti maleducati abbandonano durante il loro passaggio. Francesco Zurru PDF Compressor Pro 15 aprile 2015 11 GONNOSFANADIGA Circonvallazione: una strada ad “alta irrilevanza” N on sembra vero! Sono trascorsi ormai 20-25 anni. Sono “passati” in amministrazione comunale 4 o 5 sindaci. Li elenchiamo, così, tanto per fare un po’ di memoria: Cenzo Muntoni, Sandra Piras, Franco Porta, Nino Zanda e Nino Zanda II. Nessuno di questi ha mai trovato uno scampolo di tempo per deliberare in giunta la spesa di una minima somma e di far compilare una relazione dall’ufficio tecnico per tamponare quelle due o tre frane di cedimento della carreggiata e della sede stradale della circonvallazione alta a est: quella, diciamo per intenderci, (perché pare che le diverse amministrazioni vi perdano l’orientamento) che unisce direttamente la strada di Perd’e Pìbera alla strada per Villacidro, passando oltre la caserma dei carabinieri e lungo le palazzine IACP, per congiun- SANLURI. INIZIATIVA DELLA gersi quindi al tratto della strada asfaltata per Nizzas verso le sorgenti di Madre Teresa, e scendere dritta in rettilineo verso lo smistamento della carreggiata che porta a destra verso Villacidro e a sinistra verso Gonnos e Guspini. Il tratto iniziale della strada che scende per Perd’e Pibera e si immette nella circonvallazione alta è ancora sbarrata dai fossi e dal ghiaione sparso circa una ventina d’anni fa . Ad appianare la montagnola ci ha provveduto il tempo: in parte il dilavamento dovuto al vento e alle piogge, in parte alle gincane delle moto e delle auto che l’aggirano serpeggiandovi attorno, buttandosi un poco nella cunetta adiacente alle siepi. Se chiedete uno straccio di spiegazione ai consiglieri e agli amministratori, vi risponderanno che la competenza è della ASL Un servizio per elaborare il lutto e la malattia terminale Dal 2011 nel poliambulatorio dell’Asl 6 di Sanluri è operativo uno Sportello di Psicoterapia rivolto a persone che affrontano il lutto e la malattia terminale. Il luogo di ascolto e accoglienza offre un supporto psicologico per affrontare la morte di un proprio caro, un sostegno al malato nello stadio terminale della propria vita e un appoggio a chi gli vuole bene e gli sta accanto in queste difficili fasi dell’esistenza. Il servizio è garantito anche a chi affronta la malattia nel proprio domicilio o in una struttura residenziale e offre colloqui individuali e di coppia, con i familiari, a domicilio del paziente, gruppi di elaborazione del lutto, supporto e consulenza all’equipe curante, interventi integrati con il medico di Medicina Generale, coi servizi sociali e altre figure specialistiche, consulenza telefonica, giornate di formazione e attività di ricerca. I responsabili dell’azienda sanitaria locale precisano che «l’elaborazione del lutto inizia quando ci si sente dire “non c’è più niente da fare” e rimane il sentimento di solitudine, isolamento, paura e diversi aspetti di cui è necessario prendersi cura. Il supporto è rivolto anche a chi affronta una perdita per causa improvvisa e traumatica e si protrae anche dopo la morte della persona in cura dando risposta immediata ai numerosi bisogni psicologici ed emotivi». Lo sportello è operativo anche al poliambulatorio di Guspini, ma il primo accesso dovrà necessariamente essere effettuato in quello di Sanluri al piano terra Ala C, nell’ultima porta a destra. La psicologa Barbara Corrias, responsabile del servizio, risponderà ai recapiti 070 9359556 - 346 5840550, o all’indirizzo mail: [email protected] per informazioni e accordi. «La nostra società - aggiungono alla Asl - non è educata alla morte e neanche a dare spazio al dolore che essa causa. E non sono solo i familiari a dover elaborare la perdita del proprio caro. Anche il moren- te deve elaborare il lutto per la propria morte e la presenza della psicologa permette di ricevere un sostegno mirato». Ciò è importante per favorire la comunicazione tra paziente, familiari ed equipe curante e poter parlare delle emozioni che si presentano, quali disperazione, speranza, rabbia, rassegnazione, volontà di lottare ancora, desiderio di lasciarsi andare e morire in pace. «Capita spesso che le parti coinvolte conoscano la realtà, ma non ne parlino - fanno sapere gli specialisti. “Anche se ci si parla, spesso non si riesce a parlarsi veramente” è una frase ricorrente nell’ascolto dei sofferenti e familiari che, come se fossero fermi su una linea di confine, da una parte hanno bisogno di sapere e confrontarsi con la realtà, dall’altra di non sapere e rifiutare ciò che sta accadendo. Occuparsi del lutto è prendersi cura di se stessi perché implica entrare in una dimensione che, più di qualunque altra, attraversa la vita di tutti». (m. p.) Provincia, che ormai, quasi, non esiste più. Altri vi diranno che c’entra, ancora una volta, il patto di stabilità tra Stato ed enti locali. Altri, più sinceri, vi diranno che spetta all’Onu. Altri, sinceri del tutto, vi diranno che spetta al buon Dio e alla Provvidenza, che sono tutt’uno e non sembrano in conflitto di interessi e di competenze. Certo che è un bel modo di incentivare e incoraggiare il turismo, di cui ci si riempie troppo la bocca, con i progetti di recupero dei sentieri montani in cui passavano carri e muli carichi di carbone, verso Zairi, verso Gen’Empì, verso Cammedda, Perd’e sa Mesa e verso su Casteddu e la forra de Sa Nesta, dove sono i tassi e dove vegeta vigorosissima l’osmunda regalis! Augusto Tomasi SARDARA. DISTRETTO SANITARIO DI GUSPINI Convegno sul Plus socio-sanitario Il centro d’aggregazione sociale di Sardara ha ospitato l’incontro organizzato dalle cooperative sociali Koinos, Sinergie e La Clessidra, che gestiscono il Plus socio-sanitario del distretto di Guspini. Il convegno distrettuale ha reso noti i risultati raggiunti nell’ultimo triennio dai servizi di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San Gavino Monreale, Sardara e Villacidro. Davanti ad un gremito pubblico, il coordinatore del progetto, Davide De Villa, ha illustrato attraverso la proiezione di video e diapositive un resoconto delle prassi sviluppate, del capitale sociale creato e dell’implementazione delle reti. Si sono rivelati soddisfacenti gli obiettivi prefissati e raggiunti dalle differenti figure professionali e istituzionali coinvolte nel Piano locale unitario dei servizi alla persona, che ha come finalità quella di rispondere alle esigenze dell’individuo e del territorio, attraverso la sinergia tra gli operatori e i servizi sociali dei sette comuni di appartenenza e il lavoro di rete con famiglia e scuola. Alla presentazione di numerose idee realizzate dal 2012 a quest’anno, hanno preso parte i presidenti Denaide Murgia della Koinos, Roberta Schirru della Sinergie e Dimitri Pibiri di La Clessidra, i coordinatori Alessandra Pinna di Villacidro, Gabriella Porcu di San Gavino, Laura Batzella di San Gavino e Villacidro, Laura Floris di Sardara, Rita Sedda di Pabillonis, Roberta Schirru di Arbus, Sara Mura di Arbus e Gonnos, Manuela Putzu di Gonnosfanadiga dal febbraio 2014 e Maria Grazia Meloni e Francesca Saba di Guspini. Partecipi inoltre il sindaco e l’assessore ai servizi sociali di Sardara Giuseppe Garau e Simona Ibba, i consiglieri comunali Giampaolo Pisu, Antonio Mameli e Paolo Zucca. Da San Gavino, l’assessore Alberto Casu e i consiglieri Tania Crovi e Maria Simona Caboni. E da Gonnosfanadiga, l’assessore Pinuccia Peddis, che ha detto: «Sono un reperto storico del Plus distrettuale, perché l’ho visto nascere. Posso solo commentare che, dove ci sono rapporti interpersonali, il tutto è assolutamente positivo. Faccio perciò i complimenti per il lavoro svolto e l’ottimo risultato, con un augurio a tutti coloro che operano nel settore». Marisa Putzolu