La casa della vergogna macchia l`arancione

Transcript

La casa della vergogna macchia l`arancione
PDF Compressor Pro
2
15 aprile 2015
OCCHI ELETTRONICI
E RIFIUTI
SARDARA
A Sardara non sono sole le campagne e le
strade ad abbruttire il paese. Nel pieno
centro storico, in via Umberto, il percorso
principale del centro abitato, c’è una vecchia casa che non fa di certo onore ad
una cittadina che vanta il colore arancione del Touring Club. È lì da anni, sotto gli
occhi dell’indifferenza più totale. Sistematicamente inascoltate le proteste dei vicini. La tengono lì, in bella mostra. Monumento all’incuria e all’abbandono. Per non
parlare della sicurezza per pedoni ed automobilisti. E anche a quanti, obbligati dal
bisogno di fare pipì, la scambiano per un
gabinetto pubblico. E dal giorno della sfilata dei carri di carnevale sono tanti, a causa di una debole copertura buttata giù
proprio da un carro.
Eppure la problematica delle case poco
sicure, come quella dei rifiuti, è stata più
volte protagonista in Consiglio comunale. Diverse le interrogazioni dei consiglie-
La casa della vergogna macchia l’arancione
ri di minoranza Roberto Caddeo, Antonio
Mameli, Fabio Putzu, Giorgio e Paolo Zucca. “Su questa tematica - ricorda Mameli - il
silenzio della maggioranza è ormai noto. A
parole promette interventi immediati di fatto le erbacce abbruttiscono strade e piazze”.
Intanto l’assessore Andrea Caddeo promette l’installazione di occhi elettronici per sorvegliare l’ecocentro comunale. Si tratta di due
telecamere che nei prossimi giorni saranno
installate negli ingressi principali della struttura. “L’impianto - spiega Caddeo - è stato
acquistato e si trova nei locali del Comune. Il
GONNOSFANADIGA
ritardo è dovuto ad problema tecnico, ora
risolto. La speranza è che i cittadini rispettino le regole, evitando di trasformare il punto
di raccolta, fra l’altro con la possibilità di
differenziare inquinanti, olio esausto, tessuti ed altro ancora, in una discarica”.
Santina Ravì
ARBUS. PROTESTE
IN
COMUNE
A Giuliana Biasioli il Premio Solidarietà Donna 2015
La lotta contro la Sla si tinge di rosa. Tra le donne che tutti i
giorni si impegnano in attività che possono accendere nuove
speranze per i malati c’è Giuliana Biasioli di Gonnosfanadiga,
avvocato, referente dell’Aisla Sardegna per il Medio Campidano.
È stata lei la vincitrice del “Premio Solidarietà Donna 2015”,
promosso dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e dalla
Fidapa di Cagliari. «Lo considero un riconoscimento per tutte
le donne che combattono con la malattia», ha commentato Giuliana Biasioli, vedova di Eugenio Concas, scomparso a 46 anni
a causa della Sla. La donna non solo non si è mai arresa, stando
sempre a fianco del marito e occupandosi dei loro due figli, ma
ha anche contribuito a portare avanti il “Progetto Eugenio”,
coordinato da Sandro Orrù ricercatore di Genetica Medica dell’Università di Cagliari, che studia le cause della malattia e le
possibili cure. (t.e.)
Abbanoa: “È stato un errore”
SANLURI. ROTARY INTERNATIONAL
Borsa di studio per neolaureati
Entro il prossimo 30 aprile, i neolaureati residenti nelle regioni
Lazio e Sardegna possono presentare richiesta per la borsa di
studio post laurea annuale di 32mila euro lordi, messa a disposizione dal distretto 2080 del Rotary International, nell’area
della Rotary Foundation denominata “Sviluppo Economico e
Comunitario”. La borsa è finalizzata al conseguimento di un
Master in Economia e Gestione dei beni culturali e museali, in
un’università all’estero, della durata da uno a quattro anni da
intraprendere nell’anno accademico 2015-2016. L’importo a
disposizione dovrà sostenere le spese per frequentare l’anno
accademico nel paese estero, compreso il viaggio aereo andata e ritorno in classe economica, vitto e alloggio personale e
assicurazione sanitaria. I candidati non devono avere alcun
legame parentale di primo o secondo grado con rotariani e
Via Matteotti, 28 - Guspini
Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036
E-mail: [email protected]
Anno XVII - n. 8 15 aprile 2015
Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999
Amministratore unico:
Antonietta Nolli
Direttore commerciale:
Nello Agus
Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l
Guspini Via Matteotti, 28
tel. 070 970934 - fax 070 9785036
devono essere laureati magistrali da meno di cinque anni alla
data del 30 ottobre scorso in Lettere classiche, Lettere moderne ad indirizzo artistico, Lettere e filosofia, Architettura o Archeologia. Per partecipare è necessario compilare il modulo
fornito da un qualsiasi Rotary Club del Distretto, tra cui quello di Sanluri - Medio Campidano, in cui ciascun candidato
riporterà informazioni personali, tra le quali la sede universitaria dove intende svolgere la sua formazione, il piano professionale da perseguire dopo l’attività oggetto della borsa di
studio e le attinenze della sua esperienza educativa e professionale attuali ed a lungo termine con gli ideali del Rotary. Le
domande pervenute saranno valutate da una commissione
nominata dal Distretto, il cui giudizio non è appellabile.
Marisa Putzolu
w w w. l a g a z z e t ta . eu
Gazzetta
La
del Medio Campidano
Direttore Responsabile:
Gian Paolo Pusceddu
[email protected] - cell.329. 4878330
Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina Ravì
Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca)
tel. 070 9819015
Distribuzione: A.D.G. SARDA s.r.l.
Via Eligio Perucca 7- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121
«Ci scusiamo con i nostri utenti per l’imprecisione sula bolletta e comunichiamo che abbiamo ritenuto di sospendere la
notifica delle fatture dei conguagli ‘partite pregresse’. In attesa della decisione dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e
il sistema idrico, che nei prossimi giorni si pronuncerà sul
rinvio della scadenza dei conguagli proposta da Abbanoa e
dalla Regione Autonoma della Sardegna».
Abbanoa tranquillizza quanti si sono allarmati per la cifra riportata in bolletta alla voce morosità: «È stato un errore. Non
c’è da pagare». Il motivo è legato alla mancanza dei tempi
tecnici per modificare il software che ha generato la stampa
delle ultime bollette. Diverse fatture emesse nei primi mesi
dell’anno indicano alla voce “morosità” anche gli importi dei
conguagli seppur non ricevuti. Per il futuro questa voce non
sarà più compresa, sino alla decisione dell’Autorità. Per quanto
riguarda le fatture ordinarie, la dicitura sarà modificata in “da
pagare”. L’errore ha sollevato una protesta in Comune, letteralmente preso d’assalto da utenti furibondi. In particolare
hanno contestato le presunte morosità ed il costo-acqua come
seconda casa. «Ho scoperto dalla fattura - ha raccontato una
donna - di non essere residente ad Arbus. Ho 80 anni e da
questo paese non mi sono mai mossa». Le ha fatto eco la
vicina di casa: «Ciò che mi lascia perplessa è una voce, stampata in rosso, che annuncia una morosità di 400 euro. Ho
sempre pagato quello che mi hanno chiesto». Per gli anziani la
preoccupazione è stata anche quella di raggiungere gli uffici
di Abbanoa di Sanluri. Non resta che aspettare le successive
bollette, anche per verificare le presunte morosità ed il Comune di residenza. (s. r.)
A questo numero hanno collaborato:
Lorenzo Argiolas, Gigi Arixi, Giovanni Contu, Stefano Cruccas, Elena Fadda,
Adele Frau, Dario Frau, Alessandro Foddis, Samuela Garau, Andrea Lampis,
Roberto Loddi, Antonio Loru, Gian Paolo Marcialis, Mondo Meloni,
Paola Morelli, Francesca Murgia, Carola Onnis, Paolo Salvatore Orrù,
Carlo Pahler, Fernanda Pinna, Saimen Piroddi, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu,
Stefania Pusceddu, Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Augusto Tomasi,
Fulvio Tocco, Venanzio Tuveri, Francesca Virdis, Franco Zurru.
Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.
Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 aprile 2015 ore 12
e stampato in 2.400 copie
PDF Compressor Pro
15 aprile 2015
L’INTERVISTA
3
GUSPINI. MARCELLO PISTIS, CONSIGLIERE DI MINORANZA
«La nostra sarà una lista civica non di area politica
nel rispetto degli interessi dei cittadini »
Marcello Pistis, 31 anni, impiegato nell’attività di famiglia a
Guspini è consigliere comunale di minoranza eletto nel 2010
nella lista Guspini Nuova. Da sempre attivo in politica si riconosce nei programmi di centrodestra.
Da consigliere comunale si ritrova al termine di questa legislatura, come descrivere questa esperienza?
«Un’esperienza sicuramente positiva che mi ha donato un
bagaglio importante di conoscenze, ma dalla quale esco purtroppo consapevole che i problemi che gravano sul mio Comune sono tanti e che possono essere risolti solo uscendo
dal “cerchio” del vecchio sistema politico locale . Vorrei ora
darle un senso compiuto con un prossimo mandato».
Cosa è stato portato avanti a Guspini in questi anni e cosa,
secondo lei, si può ancora fare per il paese?
«A dire il vero si è fatto molto poco. Molti progetti dell’amministrazione Marras, specie su Montevecchio, sono stati interrotti in maniera troppo frettolosa. L’amministrazione si è
lavata le mani della fondazione Guspini per la vita e della
clinica Santa Maria Assunta. Il progetto 3M grazie al quale
avremmo avuto dalla Regione più di un milione e centomila
euro da investire per il turismo e le imprese, è stato presentato
in maniera errata e i soldi sono andati persi. Non si è messa
mano al Puc come si sarebbe dovuto fare per sbloccare il
centro storico. La gestione dei rifiuti lascia scontenti tutti. Le
imprese sono state dimenticate. Di buono c’è che l’antico
campanilismo tra Guspini ed Arbus sembra superabile e si può
ora sperare di pianificare uno sviluppo complessivo del territorio partendo dalle bonifiche nelle aree minerarie dismesse e
nei siti inquinati».
Che risposte può dare, dal suo punto di vista, un amministratore locale al piccolo commerciante di paese tartassato dalla
pressione fiscale e da una crisi che pare non aver fine?
«Il mio lavoro è nella piccola impresa, perciò ne vivo personalmente i problemi e la solitudine. Non ho visto abbastanza sensibilità da parte dell’amministrazione. Anzi, prima delle Regionali ho potuto constatare come il peso della Tares fu caricato
soprattutto sugli esercenti per scontentare duecento utenze
anziché dividere i costi del servizio su più utenze domestiche.
Le tasse comunali sono alte e non c’è corrispondenza di servizi, specie nel Pip. La piazza ha smesso di essere il cuore pulsante del Paese. La politica si deve attivare con piani e manifestazioni per portare la gente nelle strade, nei negozi e nei locali».
Attualmente lei è il consigliere più giovane. In questi giorni
è stata pubblicizzata la costituzione della Consulta Giovanile
Guspinese. Cosa ne pensa, può essere uno strumento utile
per i ragazzi guspinesi?
«Mi sono attivato con convinzione e passione ed ho anche
presentato un documento per impegnare l’amministrazione a
procedere per la costituire la Consulta. Se nascerà libera dalle
SERRAMANNA
Il 16 e 17 maggio il paese
parteciperà a Monumenti Aperti
Per la prima volta Serramanna è inserita all’interno della
manifestazione “Monumenti Aperti 2015”, iniziativa cofinanziata dell’Unione Europea per promuovere i monumenti, arrivata quest’anno alla 19° edizione. A collaborare all’iniziativa, che si terrà sabato 16 e domenica 17 maggio,
diverse associazioni locali e comitati cittadini, tra questi
l’associazione “Anni d’Argento”, “Unitre Serramanna”
Università della terza età, l’Istituto Comprensivo Statale
Serramanna, la Parrocchia San Leonardo e Comitato Sant’Isidoro.
Per l’occasione verrà allestito presso “Is Postus” in via
Montegranatico un info point utile a fornire maggiori informazioni ai visitatori. Verrà proposta la visita del monumento ai caduti, realizzato da Giuseppe Maria Sartorio e
inaugurato nel 1922, la Chiesa di San Sebastiano, costruita
nel XVI secolo come opera votiva in seguito ad una grave
pestilenza che colpì il paese, e anche La chiesa di San Leonardo, di influenza Gotico-Catalana edificata a partire dal
secolo XVI secolo. All’interno dei monumenti sarà inoltre
possibile ammirare la mostra antologica di Franco Putzolu,
celebre vignettista ed umorista serramannese, e la personale di Luciano Lixi, pittore e muralista.
Inserita nell’itinerario anche la chiesa di Sant’Angelo, precedentemente intitolata a Santo Stefano, risalente al XVI
secolo che ospita il museo della memoria e tradizioni religiose, opere lignee e argentee di grande rilievo sia storico
che artistico ed Il Monte Granatico, istituito ufficialmente
nel 1761 al fine di sostenere l’agricoltura locale attraverso
la conservazione e distribuzione di sementi, in passato sede
della biblioteca comunale, oggi luogo dedicato ad incontri
culturali.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio
di sabato dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 13.30 e
dalle 16 alle 20.
Varie e differenti anche le iniziatiche collaterali programmate.
In particolar modo domenica 17 maggio sarà possibile visitare presso la casa campidanese Podda-Lisci, in via Serra 114,
in passato ex fabbrica di gazzosa, la mostra “Civiltà e Cultura
Contadina” che ospita antichi attrezzi agricoli, strumenti e
oggetti di uso quotidiano, e partecipare a partire dalle 9.45
alla tradizionale sfilata delle “Traccas”, che permetteranno ai
visitatori di rivivere gli ambienti, la quotidianità, la vita sociale e lavorativa della cultura contadina del paese.
Carlo Pahler
infiltrazioni dei partiti potrà essere un valido strumento per
rendere più vivo questo Paese, emancipare i giovani avvicinandoli alla politica e magari forgiare la classe dirigente del
domani. Solo i giovani sanno fare le rivoluzioni».
Veniamo all’argomento caldo di queste settimane, le elezioni
amministrative. Ad ora solo il centrosinistra pare avere un
proprio candidato a sindaco. Quale situazione crede che si
profilerà, e lei cosa intende fare?
«Il centrosinistra parte dal sindaco. Io mi sto attivando in
prima persona per formare prima di tutto una squadra fatta di
persone competenti, tecnici dei vari settori (agronomia, ingegneria, bilancio, geologia, turismo e impresa, progettazione
sui bandi europei), giovani e cittadini provenienti dall’impresa, dall’associazionismo e dal volontariato. Da questa verrà
fuori una lista civica non di area ma trasversale e dinamica, e
dalla sua sintesi un candidato sindaco che aspiri a fare gli
interessi dei suoi cittadini e non di un partito».
Lorenzo Argiolas
MONTEVECCHIO
Dopo una buona Pasquetta
ci si prepara al Primo Maggio
Oltre 800 persone si sono date appuntamento a Montevecchio nel giorno di Pasquetta per la classica gita fuori porta.
Un incremento del 50% rispetto al già positivo dato dello scorso
anno. La chiusura della Galleria Anglosarda non ha scoraggiato gli appassionati della cultura mineraria che, oltre ai siti
aperti dall’Igea a Masua, Monteponi, Lula hanno scelto Montevecchio per una giornata alla scoperta della cultura mineraria che tanto profondamente ha inciso sugli aspetti sociali ed
economici del territorio.
Montevecchio, destinazione europea d’eccellenza per il turismo sostenibile nelle aree industriali dismesse, si conferma
ancora una volta come meta appetibile per il turismo e per gli
escursionisti locali. Pur risentendo ancora, in linea con il mercato turistico generale, di una eccessiva stagionalità, è in grado di generare numeri interessanti grazie all’integrazione di
molteplici aspetti di interesse. Non solo miniera dunque ma
anche architettura, tecnologia, flora, fauna, sport ed enogastronomia.
Quello del recente Lunedì dell’Angelo è un dato che fa ben
sperare per l’imminente stagione estiva il cui prossimo banco
di prova è rappresentato dal week end lungo di Primo Maggio
che, a Guspini, oltre alle miniere, offre ai visitatori anche le sue
bellezze urbane ospitando, per la prima volta, il 2 e 3 maggio
l’evento “Monumenti Aperti”. Gli operatori del settore sono
fiduciosi che, se il tempo sarà clemente, anche il primo fine
settimana di maggio possa riservare delle piacevoli sorprese.
Elio Gola
PDF Compressor Pro
4
15 aprile 2015
SARDARA. MOZIONE
VILLACIDRO
LA CORTE D’APPELLO DI CAGLIARI HA DECISO
LA CHIUSURA DEFINITIVA DELLA FABBRICA
La Keller
è fallita:
270 lavoratori
senza lavoro
L
a Keller Elettromeccanica di Villacidro è fallita. La Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari,
sezione civile, ha emesso il
verdetto che sancisce di fatto il fallimento dell’azienda
di carrozze ferroviarie, con
stabilimento primario a Villacidro e secondario a Carini,
in Sicilia. I giudici di secondo grado hanno respinto il
ricorso contro la sentenza di
primo grado presentato da
420 lavoratori, organizzazioni sindacali, Ministero dello
Sviluppo economico e Regioni Sardegna e Sicilia. In
primo grado i giudici avevano respinto la richiesta di
concessione dell’amministrazione straordinaria. La
Corte d’appello ha di fatto
stabilito che non esistono i
requisiti, allo stato della situazione venutasi a creare
nel tempo, per cercare una
soluzione alla crisi aziendale
attraverso l’amministrazione
straordinaria da parte di un
commissario di nomina ministeriale.
La Keller ha smesso l’attività produttiva da cinque anni
per mancanza di liquidità e
pesante deficit di cassa ed
era finita in liquidazione giudiziale. I tentativi da parte del
commissario liquidatore di
trovare acquirenti non sono
andati in porto e, dopo i vari
passaggi procedurali in tribunale, è arrivato adesso
l’ultimo atto del fallimento. A
Villacidro perdono il posto di
lavoro 276 dipendenti, i rimanenti a Carini.
Delusi i lavoratori. Che non
si rassegnano all’idea di un
futuro senza prospettive.
«L’unica nostra speranza è
che l’azienda venga rilevata
e vengano assunti i lavoratori licenziati», sottolinea
Gianluigi Marchionni, segretario provinciale della Fiom
Cgil. «La mancata ripresa
produttiva dello stabilimen-
to di Villacidro e il suo fallimento non solo manda a
casa oltre 270 lavoratori ma
costituisce un colpo letale
per il territorio e l’intera Sardegna. Con questo atto si
decreta la fine di una tra le
più importanti aziende private, interamente italiane, attive nella progettazione, costruzione e ristrutturazione
di materiale rotabile», afferma Mauro Pili, deputato di
Unidos.«Ora serve un piano
immediato - conclude il leader di Unidos - in grado di
consentire l’individuazione
di seri interlocutori per rilevare l’azienda e farla ripartire. Occorre vigilare per evitare lo smembramento della
fabbrica. Occorre un’azione
decisa per evitare che sia
persa per sempre un’azienda in grado di essere all’avanguardia ma anche di
creare occupazione rilevante. Per questo motivo Regione e Governo devono mettere in campo un serio piano in
grado di salvaguardare i livelli occupazionali e garantire la ripresa produttiva».
Gian Paolo Pusceddu
SAN GAVINO
Gli studenti dello scientifico sicuri alla guida
Di recente gli studenti del liceo scientifico di San Gavino hanno partecipato con
entusiasmo a una giornata
sulla prevenzione degli incidenti stradali causati dalla distrazione e dall’uso improprio dei telefonini.
Si è trattato di una iniziativa
coordinata dalla Cooperativa sociale Koinòs (Sanluri)
e dall’associazione nazionale “Associanimazione”, promossa a livello nazionale da
TIM e Ducati.
I giovani in età da patentino hanno verificato la loro
percezione del rischio e la
capacità di concentrazione
alla guida: con l’ausilio di
visori immersivi per la realtà virtuale hanno provato i
pericoli derivanti dalla distrazione dovuta all’uso di
smartphone. I ragazzi hanno altresì simulato percorsi
ad ostacoli da superare accompagnati dal disturbo
dei propri compagni.
A tutti i partecipanti è stato affidato il compito di
sensibilizzare amici e genitori sul tema della sicurezza alla guida. Attraverso
l’hashtag #guardaavanti
gli studenti hanno partecipato ad una competizione
nazionale che sta coinvolgendo anche piloti della
MotoGP, giornalisti sportivi e volti noti del mondo
delle due ruote.
Andrea Dovizioso, pilota
ufficiale Ducati, ha dichiarato che «#guardaavanti è
un progetto molto bello e
soprattutto utile. La distra-
zione alla guida è un problema particolarmente diffuso:
mi auguro che possa avere
con i giovani i risultati che
tutti speriamo». Il sito ufficiale dell’iniziativa: http://
www.guardaavanti.it/
Lorenzo Argiolas
CONSILIARE
Diritto alla malattia
per i lavoratori autonomi
Anche Sardara si schiera a favore dei diritti ed assistenza per
i lavoratori autonomi che si ammalano. Lo fa con una mozione
presentata in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza
con Roberto Caddeo, Antonio Mameli, Fabio Putzu, Giorgio e
Paolo Zucca, approvata all’unanimità. «La Costituzione italiana - si legge nel documento - sostiene che tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge,
che la Repubblica tutela la salute, che i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro
esigenze di vita in caso di malattia, che tutti sono tenuti a
concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità
contributiva».
Lunga premessa per arrivare a dire che «Il Welfare italiano
non prevede per i lavoratori autonomi colpiti da grave malattia un congruo riconoscimento dei diritti degli stessi» e che
pertanto, «visto che il 10 febbraio 2014 nel territorio nazionale
è stata lanciata la petizione “Diritti ed assistenza ai lavoratori
autonomi che si ammalano che ha raggiunto le oltre 50 mila
firme e in questi giorni si sta diffondendo in tutti i territori
della Sardegna», si chiede che sia data anche «ai lavoratori
autonomi la possibilità di una malattia dignitosa, diritto ad
una indennità che copra l’intero periodo di inattività dovuto
alla malattia, il diritto ad una indennità di malattia a chi abbia
versato all’INPS almeno tre annualità nel corso della sua vita
lavorativa, un indennizzo relativo alla malattia uguale a quello
stabilito per la degenza ospedaliera quando ci si deve sottoporre a terapie invasive, il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia e infine
la possibilità di sospendere tutti i pagamenti Inps e Irpef che
saranno in seguito dilazionati e versati alla piena ripresa lavorativa così come l’esclusione dagli studi di settore». «Considerato - dice Giorgio Zucca - che i lavoratori dipendenti possiedono tutte le garanzie riservate alla categoria mentre i lavoratori autonomi devono continuare a lavorare perché l’Inps
garantisca solo 61 giorni di malattia pagata in un anno, impegniamo il sindaco ad inviare copia di questa mozione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali come segno inequivocabile di volontà ad intervenire nella materia in oggetto e di
solidarietà e vicinanza ai lavoratori autonomi».
Santina Ravì
SARDARA. LIBERAZIONE: 70
ANNI DOPO
Casa Pilloni apre
alla Resistenza
“Sardegna e Resistenza, il contributo dei sardi alla lotta di
Liberazione”, visitabile sino al 3 maggio. È la mostra organizzata a Sardara, in Casa Pilloni, dall’associazione nazionale dei
partigiani d’Italia del Medio Campidano, in collaborazione col
Comune. Assieme all’esposizione c’è un bando pubblico per
la raccolta di testi, immagini,
video e oggetti relativi alla Resistenza e alla lotta di Liberazione, in occasione del 70° anniversario. Chiunque abbia
documenti, filmati d’epoca, e
testimoni da poter intervistare su fatti accaduti fra il 1922
ed il 1945 è invitato a dare la
possibilità di arricchire il materiale. L’associazione eseguirà copie grafiche e digitali per
ogni fonte, lasciando ogni diritto e proprietà agli archivi,
fondi, raccolte pubbliche e private di provenienza. Il materiale riprodotto sarà utilizzato, previa autorizzazione dei proprietari, per l’esposizione e per la
realizzazione di una piattaforma digitale. Successivamente, la
mostra potrà essere trasferita e realizzata in altri Comuni, se
questi daranno la disponibilità di locali adeguati e i proprietari
del materiale saranno favorevoli ad un nuovo allestimento. Il
titolo non è casuale: si sta lavorando molto per focalizzare il
contributo del sud e dei meridionali alla lotta di Liberazione.
Si ricorda il libro pubblicato in Piemonte “Meridionali e Resistenza – il contributo del sud alla lotta di Liberazione in Piemonte 1943-1945” e il convegno di Napoli dello scorso mese
di gennaio “Il contributo del Mezzogiorno alla Liberazione
d’Italia”. Come base di partenza, oltre al materiale sull’Antifascismo e la Resistenza dell’ANPI Medio Campidano, si utilizzerà quello messo a disposizione dallo studioso dei Martiri
sardi delle Fosse Ardeatine, Martino Contu. (s. r.)
PDF Compressor Pro
15 aprile 2015
5
GUSPINI. NASCE LA CONSULTA GIOVANILE
Giovani protagonisti della comunità
D
opo cinque lunghi anni di attesa, anche Guspini potrà
ora vantare la presenza di una valida Consulta Giovanile
tra gli organi di rappresentanza del consiglio comunale . “Giovani protagonisti della comunità”, questo il titolo del progetto, viene promosso dal comune all’interno dell’attuale “Piano
locale unitario dei servizi alla persona”(Plus) del distretto socio sanitario di Guspini. Da aprile il Centro di Aggregazione
sociale all’angolo tra via Segni e via Togliatti funge da luogo
d’incontro per circa trenta ragazzi d’età compresa tra i 16 e i 30
anni. Sono affaccendati intorno a un lungo tavolo, ma ogni
volta che la porta alle loro spalle si apre è una festa. «La
nascita della consulta giovanile è un evento importante per il
paese», dice Andrea Sanna, 18 anni, «e nel mio piccolo amo
contribuire al miglioramento di quanto già abbiamo». «Lasciamoci una volta per tutte alle spalle l’espressione “a Guspini non c’è nulla” e realizziamo una comunità degna di questo nome, capace di rispondere ai bisogni delle nuove generazioni», ribatte Luca Sardu , 23 anni, le mani impegnate a imbustare le duemila lettere che nei prossimi giorni verranno recapitate nelle case di altrettanti giovani guspinesi.
Demandati a guidare i ragazzi nel complesso percorso che li
porterà dal centro di Is Boinargius all’aula consiliare di via
Minzoni, gli operatori Annalisa Collu, Walter Piras ed Emilia-
no Casti: «Vorrei puntualizzare», sorride Annalisa, originaria
di Villacidro, «che l’unico schieramento politico in cui milita la
consulta è quello dei giovani dotati di passione e un pizzico di
sano interesse per la vita del proprio comune. Si tratta di un
organismo dichiaratamente apartitico che permette ai ragazzi
di confrontarsi direttamente con le istituzioni, esponendo proposte, idee ed eventualmente problematiche riguardanti la collettività».
I ragazzi impegnati al Centro sono entusiasti, ma sarà solo
l’incontro pubblico, previsto per venerdì 17 aprile al Teatro
Murgia, che permetterà agli operatori di riscontrare il reale
tasso di interesse dei giovani di Guspini: «Le idee e le potenzialità della consulta», assicura Marco Maddanu, «iniziano
già ad emergere. La speranza è che tutto ciò vada realmente in
porto, e che i ragazzi non si lascino intimorire dalle complicanze burocratiche o dalla difficoltà di tenere il gruppo compatto». Gli fa eco Giampaolo Lampis, 20 anni: «La consulta sarebbe un posto solo nostro in cui far gruppo e dar voce a sogni e
idee; un luogo ideale per stringere amicizie. Non tutti i giovani
di Guspini infatti si conoscono tra loro; e a parer mio la mancanza di legami tra i ragazzi, soprattutto in realtà così piccole
come la nostra, non è una bella cosa».
Francesca Virdis
Gonnosfanadiga: i barracelli si quotano per acquistare un fuoristrada
I barracelli si quotano e comprano un nuovo automezzo, senza aspettare contributi dall’alto. Succede a Gonnosfanadiga
dove la compagnia, guidata da Giampiero Fosci, ha messo
mano al proprio portafoglio per racimolare risorse sufficienti
all’acquisto di un mezzo usato, indispensabile per svolgere
una grossa mole di compiti. Ora la storica Fiat Panda ormai da
rottamare ha lasciato il posto al nuovo mezzo Mitsubishi. «Dal
Comune purtroppo non arrivano contributi. Quello che ci vie-
ne dato dalla Regione ci permette di coprire spese vive del
monitoraggio quotidiano di un territorio molto vasto. Anche
le somme destinate all’antincendio sono appena sufficienti
per quel tipo di attività», spiega il capitano Fosci. Per la lotta
ai furti in campagna, la vigilanza di un patrimonio boschivo
immenso e il controllo dei poderi dei privati, i barracelli sono
impegnati anche 6 ore al giorno che in alta stagione diventano
24 ore su 24. (t.e.)
GUSPINI. PRIMO MAGGIO A CAGLIARI
Il gruppo folk Tradizioni Popolari
sarà alla sfilata di Sant’Efisio
Sfilerà anche il gruppo folk
Tradizioni Popolari di Guspini venerdì primo maggio nel
corteo di carri, cavalieri, devoti e pellegrini, che accompagnano il simulacro del Santo Martire Efisio da Cagliari
a Nora. La manifestazione
sarda di straordinaria partecipazione ospiterà anche le
tradizionali preghiere cantate in dialetto guspinese dal
gruppo folkloristico del Medio Campidano.
Come ogni anno, la proces-
sione è aperta alle 10 dalle
tradizionali traccas, i carri del
Campidano. Seguono migliaia di persone provenienti da
tutta l’isola in abito tradizionale e trecento cavalli di tre
diversi gruppi: i Cavalieri
campidanesi in sella a cavalli addobbati con coccarde e
rosette, i Miliziani armati di
archibugio e sciabole e il corpo della Guardiania in frac
nero, cilindro e fascia azzurra ai fianchi.
Verso le 12 migliaia di fedeli
accompagneranno il simulacro nel consueto percorso di
via Azuni, piazza Yenne, corso Vittorio Emanuele, via
Sassari, piazza del Carmine,
via Crispi, via G.M. Angioy,
via Mameli, largo Carlo Felice, via Roma (lato municipio), via Sassari (parte bassa), viale La Playa, Villaggio
Pescatori fino a raggiungere
la chiesa di Sant’Efisio a
Giorgino verso le 15.
Sostituito il cocchio e addobbato il Santo con abiti da
viaggio, il percorso riprenderà lungo la strada provinciale 195 per
sostare nel piazzale della chiesa capoterrese in località Su Loi, a Villa
d’Orri nella cappella dei Marchesi di
Villahermosa e infine nella
chiesa di Sarroch, dove il simulacro trascorrerà la notte
fino alle 8 della mattina seguente, per essere condotto
a Villa San Pietro, davanti al
cimitero di Pula nella chiesa
di San Raimondo e infine a
Nora dove resterà per la processione del 3 maggio alle
18.30 lungo gli scavi archeologici e rientrare a Cagliari
nella processione del 4, dalle 8 alle 22.30 circa.
Marisa Putzolu
PDF Compressor Pro
6
15 aprile 2015
ARBUS
Nessuno è troppo grande
per un abbraccio: lo sanno
bene Emanuela Vaccargiu,
Paola Manca e Laura Pisanò,
le tre mamme di Arbus che lo
scorso giovedì 2 aprile, in
occasione della Giornata
Mondiale dell’autismo, hanno abbracciato fraternamente tutti quanti si sono uniti
alle attività di sensibilizzazione proposte in piazza Monumento. “ È l’abbraccio di chi
non ha paura del diverso. La
giornata è volta a sensibilizzare la gente sul delicato tema
dell’ autismo, ma per noi è 2
Aprile tutti i giorni: ognuna
di noi ha infatti un figlio autistico” racconta Emanuela
Vaccargiu.
Un paese in blu per la Giornata
mondiale dell’autismo
Organizzato in collaborazione con la onlus “ Famiglia insieme” e l’assessore ai servizi sociali Maria Viviana Onnis, l’evento ha coinvolto attivamente la popolazione, in-
vitata a esporre per il paese
nastri, palloncini o coccarde
rigorosamente blu, colore
rappresentativo dell’autismo.
“L’autismo - puntualizza Emanuela Vaccargiu - non è una
tragedia, ma l’ignoranza sì. Le
persone che soffrono di questo disturbo possono condurre una vita normale, eppure siamo ancora lontani dall’ottenimento dell’uguaglian-
Sanluri: “Non sia ricorrenza senza anima”
Questa volta il merito è dei ragazzi che
frequentano l’Istituto tecnico Vignarelli. Sono stati loro a
farsi promotori della giornata di solidarietà verso i compagni meno fortunati.
L’obiettivo è stato
quello di portare
l’autismo “in piazza”, a diffonderlo, a
far capire che non è un problema di cui vergognarsi o
del quale bisogna parlarne
con discrezione, timidamente o magari in saloni chiusi,
sperando di affrontare e risolvere il problema senza il
coinvolgimento di tutti
quanti.
nione pubblica,
e non solo ogni
2 aprile, giorno
della ricorrenza,
ma occasione
ripetuta di confronto e di interventi educativi
all’integrazione
e alla solidarietà fra persone
deboli e persone “normodotaE così, per una mattinata,
fuori dai banchi, insieme ai
professori e genitori nell’auditorium della scuola
per discuterne insieme.
Non come semplice ricorrenza sancita dalle Nazioni
Unite il 18 dicembre 2007,
ma per sensibilizzare l’opi-
te”.
Dopo il saluto del dirigente
scolastico, Agnese Pusceddu, c’è stata la testimonianza di un papà, Gianpiero Masala, e una mamma, Manuela
Sedda. Finale a sorpresa con
dolcetti in blu preparati dagli stessi alunni. (s. r.)
za e di tutte le tutele
che ai bambini autistici
spetterebbero di diritto”.
Dalle 16 in poi, in piazza Giovanni XXIII, si
sono quindi svolte le
attività di animazione
per i più piccoli, con le
mamme impegnate nell’elargire calorosi abbracci ai presenti. La
serata si è conclusa
con il lancio simbolico
di mille palloncini color
del cielo. “Ringraziamo
veramente - concludono le
tre mamme - tutte quelle persone dal cuore speciale che,
seppur con poco ma con tan-
ta consapevolezza, hanno
partecipato a questo evento...
grazie ad ognuno di voi.”
Francesca Virdis
SAN GAVINO
L’Avis organizza
le giornate
delle donazioni
I volontari dell’AVIS di San
Gavino Monreale annunciano le prossime giornate di
prelievo. Sabato 18 aprile
dalle 8 alle 12 in ospedale per
la seconda giornata di donazioni del 2015. Sabato 2
maggio, in occasione della
manifestazione Monumenti
Aperti, sarà presente l’autoemoteca AVIS, presumibilmente in Piazza Marconi o
Piazza della Resistenza, sempre dalle 8 alle 12. È inoltre
possibile donare il sangue
ogni lunedì, dalle 8 alle 12,
presso il centro trasfusionale al secondo piano nell’ospedale Nostra Signora di
Bonaria. Si ricorda, peraltro,
che per gli uomini devono
essere trascorsi 90 giorni dall’ultima donazione e per le
donne 180. (l. a.)
VILLACIDRO
Pulizia rete idrica
Il 15 e il 22 aprile si svolgeranno lavori di pulizia della rete
idrica da parte di Abbanoa, per
gli utenti potrebbero verificarsi disagi legati disservizi nell’erogazione della quantità e
qualità dell’acqua. (t.e.)
SAN GAVINO
Mensa scolastica: chiesta una variazione del menù
Nel mese di marzo in due occasioni una delegazione di genitori dei bambini che frequentano la materna e le elementari si è
recata alla Asl di Sanluri, presso il Sian (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), per chiedere se c’è la possibilità di apportare alcune modifiche al menù che la stessa Asl dà alle aziende
appaltatrici delle mense scolastiche come linee guida. Infatti
tutti i menù delle mense scolastiche devono essere approvati
dall’Asl e ogni variazione e cambiamento devono essere fatti
o approvati dalla Asl stessa seguendo tutta una serie di tabelle nutrizionali.
La richiesta da parte dei genitori nasce dal fatto che da più di
vent’anni non è stata mai apportata alcuna variazione nel menù
e dalla considerazione degli sprechi nei giorni in cui l’abbinamento dei cibi non piace ai bambini, e perciò questi si buttano
senza che siano stati neanche assaggiati. Sicuramente i piatti
serviti nella mensa scolastica fanno venire l’acquolina in bocca a tanti adulti, ma per i più piccoli, come sanno molti genitori, spesso non sono la scelta alimentare più adeguata. Inoltre
quello che molti genitori e insegnanti mettono in discussione
è l’abbinamento degli alimenti senza un’alternativa, come si è
fatto notare, in certi giorni favorevole al consumo di almeno
un pasto. Le ditte appaltatrici delle mense scolastiche non
possono fare modifiche, si devono attenere scrupolosamente
alle linee guida della Asl e addirittura non è previsto un bis per
un piatto.
Quando si parla di mense lo spreco è tipico, conosciuto bene
anche nelle mense dell’ospedale, anche perché i bambini dif-
ficilmente consumano l’intero piatto della mensa, perciò, se
con qualche variazione al menù si può diminuire lo spreco, è
sempre un bene. Come fanno notare molti insegnanti della
materna e delle elementari, anche la mensa è una risorsa e un
momento di didattica, e per i piccoli non è certo un buon
insegnamento il veder buttare il cibo.
Il Comune di San Gavino è stato messo al corrente della situazione e si farà ufficialmente portavoce, per iscritto, presso la
Asl per modificare il menù soprattutto in quei giorni in cui si è
potuto valutare che lo spreco è eccessivo, ma anche, come
hanno fatto notare le insegnanti, per equilibrare l’eccessivo
apporto di carboidrati in certi giorni mentre in altri il pasto è
ipocalorico e poco appetibile. In ogni caso il nuovo menù
potrà essere dato alle ditte e osservato solo per l’inizio del
nuovo anno scolastico. Intanto la Asl ha già dato disponibilità a rivederlo procedendo con un ragionamento complessivo
sull’educazione al gusto dei bambini, tenendo conto delle
abitudini e delle porzioni e pure delle indicazioni di genitori e
insegnanti.
Alessandro Foddis
PDF Compressor Pro
15 aprile 2015
7
SAN GAVINO, SARDARA, PABILLONIS E COLLINAS UNITI CONTRO LE TRIVELLE
La Regione concede il permesso
per ricerche geotermiche
Per ora non saranno trivellazioni, ma la Regione ha rilasciato
il permesso di ricerca di risorse geotermiche del progetto
denominato “San Gavino Monreale”. Per quattro anni la società toscana Tosco Geo S.r.l potrà effettuare ricerche senza
scavi nel sottosuolo nei Comuni di San Gavino Monreale,
Sardara, Pabillonis, Collinas, Mogoro e Gonnostramatza. In
totale sarà interessata un’area di 84,7 chilometri quadrati e
tutto questo avviene senza grandi clamori nonostante il parere contrario degli amministratori del Medio Campidano e
della Marmilla.
Tutti i consigli comunali hanno respinto tempo fa l’ennesimo assalto al territorio che è di continuo interessato a progetti di sfruttamento del sottosuolo (l’ultimo quello della
Saras per la ricerca degli idrocarburi) o di altre fonti di energia. Ma nonostante il no delle amministrazioni locali e dei
GONNOSFANADIGA. GIÀ
tanti comitati di protesta, ora queste indagini esplorative di
superficie avranno inizio. Preoccupato è il sindaco di San
Gavino Carlo Tomasi: «Siamo sia contro queste ricerche che
contro le trivellazioni che potrebbero creare anche effetti
sismici».
Le ricerche sono una speculazione anche per il consigliere
comunale Nicola Garau: «Queste società, che hanno devastato l’ambiente in altre regioni – denuncia – ricevono incentivi dallo Stato per le fonti alternative anche se poi trovano il petrolio nel sottosuolo». Contrario anche l’assessore
all’ambiente Nicola Ennas: «È stato documentato da associazioni come Lipu e Wwf che il territorio con le trivellazioni
verrebbe compromesso da elementi inquinanti. In un territorio con forte vocazione agricola, caratterizzato da produzioni Dop e Igp e disilluso dall’industria, immaginiamo un altro
PRONTA LA LISTA DI
FRANCO PORTA
futuro». E tutto questo mentre manca un piano energetico
regionale che dia delle direttive precise in materia.
Un deciso no arriva dal Comune di Pabillonis: «Abbiamo
espresso – evidenzia il vicesindaco Riccardo Sanna – parere
contrario in consiglio comunale. Insieme ad altri 28 Comuni
abbiamo chiesto alla Regione un piano regolatore in materia». È contro queste speculazioni anche il sindaco di Collinas Franco Cannas: «Ci siamo espressi contro le trivellazioni. Il territorio è nostro e progettiamo noi». Un no secco
anche dal sindaco di Sardara Giuseppe Garau: «Siamo contrari e questo intervento avviene al di fuori di una programmazione energetica regionale. Nell’isola abbiamo un surplus
di energia senza beneficio per i sardi. Perché devo rischiare
di compromettere il paesaggio del mio Comune?».
Gian Luigi Pittau
PABILLONIS
Probabili primarie per il centrosinistra
Prosegue la preparazione delle liste elettorali a Gonnosfanadiga. Ma le carte per ora non sono state ancora tutte svelate. In
pratica, c’è ancora tempo per dar vita ad alleanze e per rompere equilibri, per questo i prossimi giorni saranno decisivi. Le
prime indiscrezioni però cominciano ad emergere: il giornalista Fausto Orrù avrebbe pronta la sua lista di nomi, così come
il programma frutto di interviste ai cittadini cominciate mesi fa.
A buon punto anche il gruppo di centrodestra guidato da
Franco Porta, ex sindaco. Il commercialista dalla lunga carriera
politica, è pronto per un grande ritorno che metterebbe di
nuovo in pista tutti gli scontenti delle ultime due legislature.
Lavori in corso invece nella lista civica vicina al centrosinistra
ancora in cerca del candidato sindaco. Sarebbero già saltati i
nomi dei favoriti Pinuccia Peddis, Rita Concas e Andrea Lisci.
SERRAMANNA. CONCORSO
LETTERARIO
Per accontentare chi chiede una
rottura con il passato (e un’uscita
di scena dei veterani della politica) si comincia a pensare ad una
ventata di novità (i più determinati chiedono nuovi nomi altrimenti
si dichiarano pronti ad uscire dal- Franco Porta
la coalizione per costituire una
nuova lista). Si fa sempre più concreta quindi l’ipotesi di ricorrere alle primarie per ricompattare il gruppo e trovare con le
votazioni un nuovo punto di equilibrio. L’alternativa potrebbe essere una spaccatura del gruppo con la possibilità di un’altra lista sulla quale confluirebbero una parte di pidiessini e dei
loro fedelissimi. (t. e.)
VILLACIDRO. MERCATO
CONTADINO
“Raccontiamo la nostra storia” Sospesa l’assegnazione dei posti
Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di scrittura, dai più smaliziati a chi desidera cimentarsi per la prima
volta in questa straordinaria avventura. L’ occasione è offerta
dall’Associazione culturale Il Pungolo di Serramanna che, con
il patrocinio del Comune , bandisce il Concorso letterario “Raccontiamo la nostra storia”, riservato a racconti brevi in lingua
italiana, inediti e della lunghezza massima di 18.000 battute.
Unico requisito richiesto è che i racconti, autobiografici o di
finzione, siano ambientati a Serramanna o facciano riferimento a qualche aspetto caratterizzante la vita della comunità.
L’iniziativa mira, infatti, ad un recupero della memoria collettiva del paese e alla valorizzazione del patrimonio di storia, cultura e tradizioni, nonché ad una rivalutazione anche economica dei luoghi e delle risorse locali. Ad esempio, nei racconti
potrebbero essere collocati cenni a vicende locali, alle trasformazioni del paesaggio urbano, con il suo tesoro di chiese,
monumenti e siti archeologici, e alla nascita di nuovi quartieri;
riferimenti al mondo del lavoro e alle attività economiche del
territorio, dall’agricoltura all’industria agroalimentare (Casar,
Falco, Cantina sociale, Zuccherificio), fino alle attività artigianali e commerciali un tempo fiorenti e numerose; il ricordo di
luoghi pubblici (cinema, discoteca, mercati, botteghe); episodi di vita di ieri e di oggi colti attraverso la dimensione sociale
di feste e tradizioni religiose; la presenza di associazioni e
gruppi musicali, folcloristici e sportivi, che hanno sempre animato il panorama culturale locale. Naturalmente questi sono
solo degli spunti, ciascuno può scegliere liberamente quali
aspetti evidenziare, magari solo una suggestione personale,
un ricordo del paese oppure ricostruire con la fantasia i caratteri dell’ambientazione serramannese. Per maggiori dettagli e
per scaricare la copia del regolamento e il modulo di partecipazione, scrivere a ilpungoloracconti @tiscali.it o consultare
la pagina Facebook dell’Associazione Il Pungolo https://
www.facebook.com/ilpungolo.serra-manna.
Carlo Pahler
È andato deserto il bando per l’assegnazione dei posti del
mercato contadino. Sui 15 posti disponibili sono arrivate solo
due richieste che hanno reso necessario mettere in stand by il
progetto per interpretare i motivi del flop. Non nasconde la
sua amarezza l’assessore al commercio Carlo Murgia.«Sono
profondamente dispiaciuto. Abbiamo lavorato molto su questa idea che sembrava aver incontrato i favori dei produttori.
Abbiamo studiato il regolamento, svolto le pratiche burocratiche e ora che siamo pronti a partire in molti hanno fatto un
passo indietro». La crisi, seppur estesa a tutti i settori, da sola
forse non basta a giustificare l’assenteismo dei produttori, sia
da percorsi nuovi come il mercato contadino e sia dagli stand
delle più importanti manifestazioni dedicate all’agroalimentare locale. «Molti sono scoraggiati e pensano di chiudere l’attività o di abbandonare le campagne - precisa l’assessore
Murgia. - Capiamo benissimo che è difficile guadagnare quando si lotta contro la concorrenza sleale e contro i capricci del
tempo che in un solo giorno possono cancellare mesi di lavoro. Ma la fiducia in queste occasioni di ripresa non va persa»,
sottolinea l’assessore. «Vogliamo scommettere sull’agricoltura. Insisteremo sul mercato del contadino convinti che sia
un’opportunità da non lasciarsi sfuggire». (t.e.)
Dott.ssa Angela Scalas
calas
Via P. Amedeo, 5
SARDARA
tel. fax. 070 9387060
Approvato il bilancio consuntivo
dell’associazione Croce Verde
È toccato ancora una volta ad Ercole Colombo, riconfermato
presidente, illustrare il conto consuntivo 2014 della Croce Verde e quello preventivo 2015. Un bilancio che ha confermato
l’ottima organizzazione dell’associazione, «dovuta soprattutto
all’impegno di tutti i soci che hanno dimostrato costanza e assiduità in ogni momento a costo anche di enormi sacrifici personali», ha voluto puntualizzare Ercole Colombo. Sacrificio e
abnegazione che hanno permesso all’associazione di via Umberto di garantire «i turni del 118, per 25 ore settimanali sino al
30 giugno, e 36 ore settimanali dal 1 luglio, oltre gli interventi
programmati: accompagnamento a visite e la partecipazione a
manifestazioni sportive, civili e religiose», è stato ricordato nella relazione. Ma sono anche gli altri numeri elencati nel consuntivo a confermare lo stato di salute dell’associazione. Sono
stati ben 717 gli interventi complessivi (55 in più rispetto allo
scorso anno), di cui 129 in servizio di emergenza 118 e 497 per
servizio ordinario (ricoveri, dimissioni, visite). Vanno aggiunte,
poi, le presenze per manifestazioni civili, religiose e sportive
(91). È stato messo in rilievo, inoltre, «il progetto Servizio Civico Volontario con finanziamento Regionale (terminato il 30 novembre) che ci ha permesso di assumere per 6 mesi 4 volontari,
che con la loro maggior collaborazione(20 ore settimanali) e
insieme a tutti gli altri soci, ci hanno permesso di implementare
i turni in servizio 118 a 36 ore settimanali e senz’altro di ampliare
tutte le attività della sede», ha ricordato il presidente. Intanto si
spera anche per il futuro: se il governo finanzia ulteriori progetti
sul Servizio Civile, «avremmo la possibilità di avere per 12 mesi
8 giovani volontari impiegati nelle nostre attività» si augura
Ercole Colombo.
Dario Frau
PDF Compressor Pro
8
15 aprile 2015
GUSPINI. IL 2 E IL 3 MAGGIO
Monumenti aperti: due giorni
per visitare i gioielli architettonici
Q
uest’anno la prestigiosa manifestazione culturale
“Monumenti Aperti”, giunta ormai alla diciannovesima edizione, avrà Guspini tra le sue mete privilegiate. Il
progetto, nato a Cagliari nel 1997 per volontà delle associazioni Ipogeo e Imago Mundi, costituisce un importante
stimolo alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali
locali: “Monumenti aperti” prevede infatti che nei giorni
della manifestazione quanti più monumenti, specie quelli
normalmente chiusi o inaccessibili, siano aperti e illustrati
gratuitamente al pubblico da studenti e volontari.
Sabato 2 e domenica 3 maggio Guspini aprirà ai visitatori
SERRAMANNA.
lo splendido palazzo municipale in stile liberty, costruito nei primi anni del 900, poco distante dalla
chiesetta aragonese di Santa Maria di Malta, ugualmente aperta al pubblico. I curiosi potranno ammirare, tra i monumenti resi accessibili in occasione
dell’evento, anche l’archivio storico, la chiesa di
San Nicolò e, proseguendo in direzione di Gonnosfanadiga, ma sempre nel perimetro comunale, le celebri “Domus”: una serie di edifici storici e case campidanesi, che offrono la possibilità di conoscere, attraverso l’architettura, gli arredi e le suppellettili, la vita rurale e sociale degli anni a cavallo
APPUNTAMENTO IL
17
tra Ottocento e Novecento.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente, dalle 10 alle 13,
quindi dalle 16 alle 19.
Francesca Virdis
GUSPINI. GRUPPO CAMBAS
MAGGIO
DE LINNA
Corsi per trampolieri
Su Guttureddu, la seconda edizione
del Mercatino dell’ingegno Handmade
L’appuntamento è per domenica
17 maggio dalle 10 alle 20 nel vicolo Vittorio Veneto n. 10 nel cortile “imperdau” di un’antica abitazione campidanese.
L’associazione culturale Utopia di
Serramanna ripropone per il secondo anno la mostra mercato “Su
Guttureddu”, il cui scopo è favo-
rire e divulgare la cultura sarda nelle sue diverse accezioni. La manifestazione intende promuovere
gratuitamente la rete degli artigiani locali e detentori di saperi specifici e tradizionali, oggi troppo
spesso sottovalutati.
«Una edizione arricchita da una
serie di laboratori dei saperi e de-
PABILLONIS. BOCCATA
gli ingegni tradizionali», fanno
sapere gli ideatori dell’evento, i
quali organizzeranno attività
come la costruzione dei mattoni
in “ladiri”, tinture naturali delle
stoffe con erbe locali o attività di
restauro del cortile “imperdau”
sino alla pasticceria.
Carlo Pahler
DI OSSIGENO PER I DISOCCUPATI
Sono aperte le iscrizioni ai corsi per
trampolieri, organizzati dal gruppo
“Cambas de Linna”. Il corso è rivolto
a tutti coloro che desiderano mettersi
in gioco, sperimentando le tecniche
di equilibrismo sui trampoli e credono che la tradizione guspinese dei
Cambas de Linna debba essere mantenuta e valorizzata. Per partecipare,
occorre un certificato medico per attività sportiva, abbigliamento comodo,
scarpe e tappetino da ginnastica e un
paio di scarpe apposite da dedicare ai
trampoli. «I corsi sono gratuiti – fanno sapere gli organizzatori – grazie al
contributo erogato dalla fondazione
Banco di Sardegna che ha ritenuto
valido il progetto “Cambas de Linna,
portatori di cultura popolare” presentato dall’associazione Circo Mano a
Mano e i suoi partner. Tuttavia sarà
necessaria un’assicurazione per attività sportive non agonistiche del costo di dieci euro». Durante l’incontro
sono state già raccolte diverse adesioni, che saranno valutate in base
alle fasce d’età e alle disponibilità per
formare le classi e stabilire gli orari. I
candidati saranno poi informati via
mail o per telefono. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i recapiti
328 2771396 e 342 1271528, oppure scrivere all’indirizzo email: [email protected]
Marisa Putzolu
SAN GAVINO. ASSOCIAZIONE KIPA
Approvati gli interventi di contrasto alla povertà Una mano agli amici a quattro zampe
È stata approvata la graduatoria definitiva delle
domande per essere inseriti negli interventi di
contrasto delle povertà.
Una boccata d’ossigeno, dunque, per diversi
disoccupati del paese
che per mancanza di lavoro e per la crisi economica, sempre più pressante, non sapevano
come tirare avanti. Dopo
l’inoltro delle richieste
da parte dei cittadini bisognosi per ottenere un
sussidio economico o
un inserimento lavorativo temporaneo, il comune, espletato l’iter amministrativo, ha comunicato i
nomi degli aventi diritto. Solo
una parte dei richiedenti però
può usufruire di questi interventi poiché appena la metà
delle domande sono state
accolte. I fondi della Regione
sono risultati insufficienti per
soddisfare tutte le richieste.
Complessivamente, sono state 82 quellele richieste pervenute all’ufficio dell’assessorato ai servizi sociali inerenti
gli interventi del piano A
(trenta richieste), B (undici richieste) e C (quarantuno richieste). Di
questi, solo otto cittadini riceveranno un sussidio di duecentocinquanta euro per sei mesi (il
nono classificato percepirà 117 euro) e undici
invece le persone che
usufruiranno di un contributo mensile, per sei
mesi, quale aiuto per far
fronte all’abbattimento
dei costi dei servizi essenziali e dietro presentazione di idonea pezza
giustificativa. Il gruppo
più numeroso è quello
dell’intervento del piano
C: sono ben diciannove le domande accolte per l’inserimento lavorativo, di due mesi,
accedendo al Servizio Civico
Comunale: percepiranno un
contributo di 6oo euro mensili. (d. f.)
Ormai da parecchio tempo a
San Gavino è presente una
nuova associazione che si
occupa di difesa degli animali. Si tratta dell’associazione
di volontariato onlus “Ki Pa”
che sta promuovendo parecchie iniziative rivolte alla salvaguardia dei nostri amici a
quattro zampe. KiPa si è formata grazie all’impulso di cinque giovani amici con un proposito: «Abbiamo deciso di
dare vita a un sogno - dice
Giancarlo Pibiri - e a una
promessa. Sogno perché vogliamo che tutti gli animali
meritino rispetto e amore, promessa perché ci impegneremo e batteremo affinché questo sogno diventi realtà, sostenendo e lottando sempre
per loro».
L’associazione chiede a tutta
la cittadinanza un supporto
concreto, come afferma anche Veronica Porceddu:
«Chiediamo a tutti di sostenerci nella nostra lotta perché
tutti insieme possiamo smuovere altre coscienze e sistemi
che non funzionano relativi
alla salvaguardia degli animali. Il nome, KiPa, nasce dalle
iniziali di due amici pelosi che
abbiamo salvato dalla strada
e adottato. Ci hanno cambiato e reso migliore la nostra
vita dando una notevole spinta per la nascita dell’associazione». Il 26 aprile KiPa organizza l’evento “Diamoci una
zampa”, nel Parco Rolandi di
San Gavino. Durante la giornata, con inizio dalle 9, numerose iniziative come la sfilata felina e quella canina,
l’agility dog e un momento
di sensibilizzazione contro il
randagismo.
La quota di partecipazione
alle sfilate e per poter allestire i propri stand (artigianato
e hobbistica) è di cinque
euro, le iscrizioni si raccolgono fino al 22 aprile. Per
maggiori informazioni: 373
8816285.
Lorenzo Argiolas
PDF Compressor Pro
15 aprile 2015
9
SAN GAVINO MONREALE
Quarta C SU
Concorso regionale sul volontariato: un trionfo
per gli studenti del liceo “Marconi Lussu”
Gli studenti del liceo Marconi-Lussu hanno vinto ben sette
premi del concorso regionale sul tema del volontariato “Give
me five” organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato
Sardegna Solidale (nelle foto di Gian Franco Rassu). Al
secondo posto si sono classificate a pari merito ben quattro
classi del liceo delle scienze umane: le terze A e B, le quarte B
e C. Per i ragazzi un grande riconoscimento anche perché
hanno partecipato 30 scuole di tutta la Sardegna e sono stati
presentati 140 lavori tra video, foto, manifesti e slogan. Ad
ogni classe va il premio di mille euro e molti studenti utilizzeranno i soldi per un viaggio di istruzione in Sardegna insieme ai compagni di classe. Al terzo posto ancora un altro
importante riconoscimento per l’istituto di istruzione superiore sangavinese: sono saliti sul podio gli studenti della
terza E del liceo scientifico guidati dalla docente Lucia Soddu (sono stati tre i lavori di gruppo premiati: ognuno con la
cifra di 600 euro).
I ragazzi delle scienze umane sono stati accompagnati e guidati dai docenti Gennaro Pinna, Quirina Ibba, Gianfranco
Rassu, Irma Pinna e Rita Piras. Le premiazioni si sono svolte
nell’ambito del progetto “Scuola & Volontariato”.
Il concorso ha promosso la cultura della solidarietà, facendo
conoscere la realtà del volontariato presente in Sardegna a
partire dalla personale percezione degli studenti del volontariato e della solidarietà. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna approvato anche dal collegio dei docenti del liceo Marconi - Lussu e da diversi consigli di classe degli indirizzi
linguistico, scientifico e scienze umane.
Alle premiazioni del concorso hanno partecipato più di cinquecento studenti provenienti da tutta la Sardegna. Tra gli
altri sono intervenuti il sindaco di Terralba Pietro Paolo Piras, il vescovo della Diocesi di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, il dirigente scolastico dell’Istituto ospitante
Francesco A. M. Corona, il direttore del CSV Sardegna Soli-
A SERRAMANNA L’ELISIR
dale Lucia Ibba con la coordinatrice Nanda Sedda, la referente del progetto “Scuola&Volontariato” Angela Congera,
insieme ai componenti della commissione di valutazione del
concorso “Give Me Five” Amalia Santacruz, Gianni Concas
e Luigi Zuncheddu, al presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli e al Presidente del CSV Sardegna Solidale Giampiero Farru.
Gli studenti sangavinesi del liceo delle scienze umane hanno presentato diversi lavori: un bellissimo calendario della
quarta B delle scienze umane con foto, frasi e impaginazione
curata dagli studenti, interviste video con i volontari della
mensa dei poveri di San Gavino Monreale realizzate dalla
quarta C SU, la canzone “Dona ciò che hai” della terza A SU
e un originale lavoro multimediale della terza B SU.
Tre premi anche per la classe terza E del liceo scientifico
composta da 21 ragazzi. Tutti gli studenti hanno partecipato
con impegno alla realizzazione dei lavori per il concorso “Give
me five”. Tre i premi per i lavori presentati: uno per il video
“Rewind”, che racconta della solitudine delle persone e di
come la loro condizione possa cambiare ....basta un cuore e
una mente aperti all’amore! Un altro premio è stato ottenuto
dalla canzone “Oltre le nuvole...”, musicata e scritta volutamente in genere rap con l’intento di stimolare, attraverso
piccoli flash, una riflessione sul volontariato e la solidarietà
con gli occhi di un ragazzo sedicenne. Infine un altro premio
è stato vinto da un manifesto che nasce da un evento reale,
l’alluvione del 18 novembre 2013, ma rappresenta in senso
simbolico il tendere la mano là dove c’è bisogno.
Ecco i nomi dei ragazzi della terza E: Alice Angei, M. Virgina
Casu, Miriam Concas, Riccardo Crobis, Riccardo Deidda,
Luca Dessi, Lorenzo Feroldi, Elena Figus, Giulia Lecis, Fabio
Melis, Matteo Melis, Giulia Murru, Matteo Onnis, Luna Perrier, Marco Pintus, Giovanna Piras, Leonardo Ruggeri, Daniele Sigura, Marco Spiga, Martina Tuveri e Gianluca Vacca.
Gian Luigi Pittau
DELL’ETERNA GIOVINEZZA
Cento candeline per Maria Carboni
Festeggia insieme a tutta la sua
famiglia la centenaria Maria Carboni che il 10 marzo ha raggiunto il traguardo del secolo. Classe
1915, ha conosciuto le guerre, il
lavoro nei campi, il computer e
l’arte di sapersi arrangiare attingendo dalla natura il suo sostentamento. Con lei, oltre ai figli, i
suoi 13 nipoti che sempre le sono
vicino e la vanno a trovare spesso. «A breve diventerò tris-nonna», dice orgogliosa, lei che di
figli ne ha avuto cinque.
Maria Carboni ha raggiunto i cent’anni grazie ad una vita
sana e di duro lavoro. Una longevità forse ereditata dalla
madre scomparsa all’età di 93 anni. «Raccoglievo piselli,
carciofi e barbabietole nelle campagne di San Sperate», racconta «e dovevo arrivare nel luogo di lavoro a piedi per
iniziare puntuale alle sette del mattino».
Nessun vizio. Non mangia dolci, né beve caffè o vino. «In
passato si mangiava la carne una sola volta alla settimana
- racconta - e il pesce era raro trovarlo sul tavolo. Si mangiavano perlopiù verdure, uova, prelibatezze di stagione e
“ambuazza” (trad. ravanello selvatico). Mi sono sposata
all’età di 19 anni e non sapevo fare niente». Negli anni ha
acquisito esperienza tanto che i conoscenti, i figli e i nipoti
lodano la buona cucina della nonna ritagliando una nota
per il suo “pan’e saba”.
Una storia d’amore, quella di
Maria e Giuseppe Sedda, nata nel
vicinato di via Damiano Chiesa,
cresciuta e alimentata dai continui giochi di sguardi tra i due, all’epoca dirimpettai. «Mio marito
era bellissimo - racconta ancora
con lucidità il giorno in cui i genitori di suo marito hanno chiesto
la sua mano- ed era timidissimo».
Un matrimonio semplice, celebrato in inverno nella Chiesa di San
Sebastiano, senza festeggiamenti. «Ero vestita di rosso, eravamo seduti l’uno di fronte all’altra». Ecco come si sono sposati. Con loro anche un’altra coppia di sposini.
«Oggi ci sono troppe comodità e molte donne non sono mai
contente», riferisce Maria parlando di come siano cambiati i
tempi. Lei, che per cucinare doveva accendere un focolaio con
la legna o che per lavare i panni doveva recarsi al fiume. Altri
tempi insomma. «Facevo in casa “su civraxiu nieddu”», il sapore e la bontà del pane integrale, all’epoca lo scarto della
lavorazione della farina, fatto in casa settimanalmente con il
forno.
Il segreto per arrivare a 100 anni? «Il volere di Dio. È lui a
decidere».
Carlo Pahler
Terza A SU
Terza B SU
Quarta B SU
SAMASSI
Una mostra sui centenari
della
Sardegna
Quasi tutti, ormai, conosciamo Pierino
Vargiu, il fotografo
delle sagre. A ogni
manifestazione importante, munito del
suo inseparabile
obiettivo, non può mancare per immortalare i momenti migliori. Il 18 aprile a Seulo sarà inaugurata una mostra realizzata
proprio con alcune foto scattate durante i suoi numerosi viaggi in giro per la Sardegna. «La mia è una piccola iniziativa per
persone umili che sanno apprezzare i piccoli gesti», ha ricordato Pierino.
Tema della mostra i centenari della nostra isola, un bene inestimabile da non sottovalutare. La mostra da Seulo giungerà a
Samassi il 10 maggio, a Silius il 18 maggio e ad Atzara in data
da definire. Pierino, con questo lavoro, vuole rendere omaggio a quanti hanno scritto parte di storia della nostra Sardegna affinché vengano ricordati e non si dimentichi mai che «il
giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada».
Carola Onnis
PDF Compressor Pro
10
15 aprile 2015
San Gavino. Il pane tipico in mostra anche in Giappone
Eleonora Virdis
con la figlia Enrica Capraro
Quasi 400 visitatori
per la mostra sul “Pani pintau”
“Pani pintau”: da tradizione ad arte. Così una mostra e un
laboratorio sul pane cerimoniale, decorativo e pasquale, curato da Eleonora Virdis e dalla figlia Enrica Capraro, hanno portato per due giorni nei locali del Civis quasi 400 sangavinesi
alla riscoperta di antichi saperi che ancora sono mantenuti in
vita, passando di generazione in generazione. «Siamo una
mamma e una figlia», spiegano Eleonora Virdis ed Enrica Capraro, «che hanno fatto tesoro degli studi artistici all’istituto
d’arte ad Oristano. Abbiamo in comune la passione per la
tradizione e il desiderio di far conoscere la bellezze e l’emozione dei prodotti che sembrano essere stati dimenticati con il
tempo». Insomma il lavoro diventa arte che ora viene condivi-
sa con tutti: «Fare il pane per la famiglia, decorarlo per nostro
piacere - aggiungono le ideatrici dell’iniziativa - fare delle ricerche permette di riscoprire antiche forme e significati. Così
prepariamo su pani de is sposus agli amici che si sposano, le
bomboniere per il nipote e a Pasqua s’ou pintau. Ogni occasione per un nuovo lavoro regala sempre nuove emozioni».
Il successo della mostra è un giusto riconoscimento per Eleonora Virdis e per Enrica Capraro: «La nostra passione - rimarca
quest’ultima - è anche un modo per far conoscere la tradizione
dello zafferano di San Gavino Monreale e de “Su pani pintau”.
Si possono fare anche le bomboniere. La presenza di tante
persone alla nostra esposizione è stata per noi una piacevole
PABILLONIS. SCUOLA
sorpresa».
La fantasia e la creatività non mancano di certo ed anche una
loro colomba, fatta col pane, con gli occhi a mandorla, è finita
di recente a Tokyo per la mostra “L’arte del pane” organizzata
dall’associazione Isola Sardegna-Giappone. Insomma un’occasione in più per esportare le più antiche tradizioni sarde e
sangavinesi in particolare.
Gian Luigi Pittau
GONNOSFANADIGA
PRIMARIA
Laboratorio di pardulas per le seconde classi Una targa al custode del Monte Linas
Una lezione insolita, senza libri, penne e quaderni, ha caratterizzato la vigilia delle vacanze pasquali delle classi
seconde A e seconda B della
scuola primaria. Unici accessori richiesti un mattarello,
“sa serretta” e un grembiule
da cucina. Sono questi gli
“strumenti didattici” che hanno utilizzato i piccoli allievi
nel laboratorio de “is pardulas” che si è tenuto nella casa
museo di vico Tasso. L’iniziativa è stata promossa dalle insegnanti delle classi che hanno coinvolto l’associazione
culturale Santu Juanny per
trasmettere l’antica usanza
della preparazione del tipico
dolce pasquale diffuso in tutta l’Isola. Le pardulas, in sardo sulcitano e campidanese,
o casadinas, in sardo nuorese, casgiaddina o formaggelle in Sassarese e logudorese,
sono un tipico dolce della tradizione sarda che coincide
soprattutto con la Pasqua.
Sono piccole tortine con ripieno di ricotta o di formaggio che venivano confezionate quasi esclusivamente solo
in questo periodo dell’anno
per essere offerte a parenti ed
ospiti. Un periodo che da noi,
la Pasqua cristiana, rimanda
alla passione, morte e resurrezione di Gesù e che presso
altre civiltà celebrava la festa
equinoziale. Nelle sontuose
mense persiane, per esempio,
erano presenti anche alcuni
cibi a base di formaggio, confezionati a forma di stella o di
spirale che nell’aspetto e nel
gusto rimandano ai dolci della Pasqua sarda. E così, per
l’intera mattinata, seguendo
le direttive e le istruzioni di
Rita Cossu, la presidente dell’associazione Santu Juanny,
supportati anche da alcune
nonne e da qualche mamma, i
piccioli allievi, rimboccatisi le
maniche, si sono cimentati
nella preparazione de is pardulas fino alla cottura nel forno a legna che si trova nelle
lollas della casa museo. All’iniziativa ha partecipato anche
la dirigente scolastica Elisa
Angius che si è complimentata con gli alunni per la buona riuscita della manifestazione e per l’ottima esecuzione
dei tipici dolci pasquali.
Dario Frau
Con la targa consegnata dal sindaco Zanda, Ivano Putzolu,
da appassionato della montagna diventa custode della stessa
esercitando attraverso la sua passione un’azione di controllo
del territorio. Nel 1997 inizia a praticare l’attività di volo libero,
il parapendio, con il primo lancio dalla famosa vetta di “Cuccuru Fenugu”, luogo di decollo ormai conosciuto a livello
internazionale. L’attività sportiva gli consente di conoscere il
territorio comunale che in seguito decide di esplorare ancora
meglio percorrendolo a piedi fino a diventare una guida escursionistica così rispettosa dell’ambiente da raccogliere, nella
fase di programmazione delle escursioni stesse, i rifiuti che
ignoti maleducati abbandonano durante il loro passaggio.
Francesco Zurru
PDF Compressor Pro
15 aprile 2015
11
GONNOSFANADIGA
Circonvallazione:
una strada
ad “alta irrilevanza”
N
on sembra vero! Sono trascorsi ormai 20-25 anni. Sono
“passati” in amministrazione comunale 4 o 5 sindaci. Li
elenchiamo, così, tanto per fare un po’ di memoria: Cenzo Muntoni, Sandra Piras, Franco Porta, Nino Zanda e Nino Zanda II.
Nessuno di questi ha mai trovato uno scampolo di tempo per
deliberare in giunta la spesa di una minima somma e di far
compilare una relazione dall’ufficio tecnico per tamponare
quelle due o tre frane di cedimento della carreggiata e della
sede stradale della circonvallazione alta a est: quella, diciamo
per intenderci, (perché pare che le diverse amministrazioni vi
perdano l’orientamento) che unisce direttamente la strada di
Perd’e Pìbera alla strada per Villacidro, passando oltre la caserma dei carabinieri e lungo le palazzine IACP, per congiun-
SANLURI. INIZIATIVA
DELLA
gersi quindi al tratto della strada asfaltata per Nizzas verso le
sorgenti di Madre Teresa, e scendere dritta in rettilineo verso
lo smistamento della carreggiata che porta a destra verso Villacidro e a sinistra verso Gonnos e Guspini.
Il tratto iniziale della strada che scende per Perd’e Pibera e si
immette nella circonvallazione alta è ancora sbarrata dai fossi
e dal ghiaione sparso circa una ventina d’anni fa . Ad appianare la montagnola ci ha provveduto il tempo: in parte il dilavamento dovuto al vento e alle piogge, in parte alle gincane
delle moto e delle auto che l’aggirano serpeggiandovi attorno, buttandosi un poco nella cunetta adiacente alle siepi.
Se chiedete uno straccio di spiegazione ai consiglieri e agli
amministratori, vi risponderanno che la competenza è della
ASL
Un servizio per elaborare il lutto
e la malattia terminale
Dal 2011 nel poliambulatorio
dell’Asl 6 di Sanluri è operativo uno Sportello di Psicoterapia rivolto a persone che
affrontano il lutto e la malattia terminale. Il luogo di ascolto e accoglienza offre un supporto psicologico per affrontare la morte di un proprio
caro, un sostegno al malato
nello stadio terminale della
propria vita e un appoggio a
chi gli vuole bene e gli sta
accanto in queste difficili fasi
dell’esistenza. Il servizio è
garantito anche a chi affronta
la malattia nel proprio domicilio o in una struttura residenziale e offre colloqui individuali e di coppia, con i familiari, a domicilio del paziente, gruppi di elaborazione del
lutto, supporto e consulenza
all’equipe curante, interventi
integrati con il medico di Medicina Generale, coi servizi
sociali e altre figure specialistiche, consulenza telefonica,
giornate di formazione e attività di ricerca. I responsabili
dell’azienda sanitaria locale
precisano che «l’elaborazione del lutto inizia quando ci
si sente dire “non c’è più
niente da fare” e rimane il sentimento di solitudine, isolamento, paura e diversi aspetti di cui è necessario prendersi cura. Il supporto è rivolto
anche a chi affronta una perdita per causa improvvisa e
traumatica e si protrae anche
dopo la morte della persona
in cura dando risposta immediata ai numerosi bisogni psicologici ed emotivi». Lo sportello è operativo anche al poliambulatorio di Guspini, ma
il primo accesso dovrà necessariamente essere effettuato
in quello di Sanluri al piano
terra Ala C, nell’ultima porta
a destra. La psicologa Barbara Corrias, responsabile del
servizio, risponderà ai recapiti 070 9359556 - 346
5840550, o all’indirizzo mail:
[email protected] per
informazioni e accordi. «La
nostra società - aggiungono
alla Asl - non è educata alla
morte e neanche a dare spazio al dolore che essa causa.
E non sono solo i familiari a
dover elaborare la perdita del
proprio caro. Anche il moren-
te deve elaborare il lutto per
la propria morte e la presenza
della psicologa permette di
ricevere un sostegno mirato».
Ciò è importante per favorire
la comunicazione tra paziente, familiari ed equipe curante e poter parlare delle emozioni che si presentano, quali
disperazione, speranza, rabbia, rassegnazione, volontà di
lottare ancora, desiderio di
lasciarsi andare e morire in
pace. «Capita spesso che le
parti coinvolte conoscano la
realtà, ma non ne parlino - fanno sapere gli specialisti. “Anche se ci si parla, spesso
non si riesce a parlarsi veramente” è una frase ricorrente
nell’ascolto dei sofferenti e
familiari che, come se fossero fermi su una linea di confine, da una parte hanno bisogno di sapere e confrontarsi
con la realtà, dall’altra di non
sapere e rifiutare ciò che sta
accadendo. Occuparsi del lutto è prendersi cura di se stessi perché implica entrare in
una dimensione che, più di
qualunque altra, attraversa la
vita di tutti». (m. p.)
Provincia, che ormai, quasi, non esiste più. Altri vi diranno
che c’entra, ancora una volta, il patto di stabilità tra Stato ed
enti locali. Altri, più sinceri, vi diranno che spetta all’Onu.
Altri, sinceri del tutto, vi diranno che spetta al buon Dio e alla
Provvidenza, che sono tutt’uno e non sembrano in conflitto
di interessi e di competenze.
Certo che è un bel modo di incentivare e incoraggiare il turismo,
di cui ci si riempie troppo la bocca, con i progetti di recupero dei
sentieri montani in cui passavano carri e muli carichi di carbone, verso Zairi, verso Gen’Empì, verso Cammedda, Perd’e sa
Mesa e verso su Casteddu e la forra de Sa Nesta, dove sono i
tassi e dove vegeta vigorosissima l’osmunda regalis!
Augusto Tomasi
SARDARA. DISTRETTO SANITARIO
DI
GUSPINI
Convegno sul Plus socio-sanitario
Il centro d’aggregazione sociale di Sardara ha ospitato
l’incontro organizzato dalle
cooperative sociali Koinos,
Sinergie e La
Clessidra, che
gestiscono il
Plus socio-sanitario del distretto di Guspini. Il
convegno distrettuale ha
reso noti i risultati raggiunti
nell’ultimo triennio dai servizi di Arbus,
Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San
Gavino Monreale, Sardara e
Villacidro. Davanti ad un gremito pubblico, il coordinatore del progetto, Davide De
Villa, ha illustrato attraverso
la proiezione di video e diapositive un resoconto delle
prassi sviluppate, del capitale sociale creato e dell’implementazione delle reti. Si sono
rivelati soddisfacenti gli
obiettivi prefissati e raggiunti dalle differenti figure professionali e istituzionali coinvolte nel Piano locale unitario dei servizi alla persona,
che ha come finalità quella di
rispondere alle esigenze dell’individuo e del territorio,
attraverso la sinergia tra gli
operatori e i servizi sociali dei
sette comuni di appartenenza e il lavoro di rete con famiglia e scuola. Alla presentazione di numerose idee realizzate dal 2012 a quest’anno,
hanno preso parte i presidenti
Denaide Murgia della Koinos, Roberta Schirru della Sinergie e Dimitri Pibiri di La
Clessidra, i coordinatori Alessandra Pinna di Villacidro,
Gabriella Porcu di San Gavino, Laura Batzella di San Gavino e Villacidro, Laura Floris
di Sardara, Rita Sedda di Pabillonis, Roberta Schirru di
Arbus, Sara Mura di Arbus e
Gonnos, Manuela Putzu di
Gonnosfanadiga dal febbraio 2014 e Maria Grazia Meloni e Francesca
Saba di Guspini.
Partecipi inoltre
il sindaco e l’assessore ai servizi sociali di Sardara Giuseppe
Garau e Simona
Ibba, i consiglieri comunali
Giampaolo
Pisu, Antonio
Mameli e Paolo
Zucca. Da San
Gavino, l’assessore Alberto
Casu e i consiglieri Tania Crovi e Maria Simona Caboni. E
da Gonnosfanadiga, l’assessore Pinuccia Peddis, che ha
detto: «Sono un reperto storico del Plus distrettuale, perché l’ho visto nascere. Posso solo commentare che,
dove ci sono rapporti interpersonali, il tutto è assolutamente positivo. Faccio perciò
i complimenti per il lavoro
svolto e l’ottimo risultato, con
un augurio a tutti coloro che
operano nel settore».
Marisa Putzolu