REGIONE SICILIANA - sportello europa

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REGIONE SICILIANA - sportello europa
FEBBRAIO 2017
NOTA INFORMATIVA
REGION E SICILIAN A
Ufficio di Bruxelles
Incontro con il
Commissario Creţu
Pag. 1
La Strategia dell'UE per
le foreste:
Patrimonio Culturale
Europeo
Eusew
Pag. 4
Pag. 9
Audizione Pubblica sui
migranti con disabilità
Bandi in corso
“Settimana europea
delle regioni e delle
città” 2017
Pag. 6
Pag. 5
Pag. 3
Pag. 11
Open Consultation
Pag. 10
European
Entrepreneurial Region
(EER)
Corte di Giustizia
dell'Unione europea
Pag. 8
Pag. 18
IN CON TRO CON IL COMMISSARIO PER LA POLITICA
REGION ALE CON LE RAPPRESEN TAN ZE D EGLI UFFICI
REGION ALI A BRUXELLES – 20/02/2017
L’incontro, tenutosi presso il Centre Borschette d i Bruxelles è
stato un’opportunità per le rappresentanze regionali d i
scam biare e d iscutere con il Com m issario Crețu in m erito alle
priorità correnti e future d ella Politica europea regionale ed
urbana.
Il focus principale d ell’incontro ha riguard ato il futuro d ella
Politica regionale europea d opo il 2020.
Il Com m issario europeo, d opo i saluti e i ringraziam enti alle d elegazioni regionali presenti, ha posto l’accento sul futuro d ella Politica d i
Coesione europea, evid enziand o gli sforzi che vengono m essi in atto per allontanare le critiche, d a parte d i alcuni politici e giornalisti,
sull’Unione Eu ropea, com e la causa d i tutti i m ali. Il Com m issario ha afferm ato che è necessario portare avanti l’Eu ropa, com e un progetto
unico, perché l’Eu ropa non è Bruxelles, m a è fatta d a m ilioni d i cittad ini ed è necessario cooperare tu tti insiem e, com e in u n progetto d i
solid arietà, per m ettere insiem e le risorse finanziarie p er m igliorare i servizi pubblici ai cittad ini, per rend ere il trasporto più sicuro, per
proteggere i consum atori e im plem entare azioni più incisive per l’am biente. Scopo, appunto, d ella Politica d i Coesione è com b attere le
d isparità esistenti fra regioni più o m eno svilupp ate, poiché grazie agli investim enti si riesce a m igliorare la vita anche nelle zone m eno
raggiungibili. H a afferm ato, altresì, che la Politica d i Coesione è l’espressione concreta d ella solid arietà europea, perché rappresenta l’i d eale
d i progresso econom ico e sociale d appertutto in Eu ropa, d alle capitali fino l'ultim o villaggio. E’ necessario, però, non fare gl i errori d el
period o preced ente ed è per questo che la Com m issione sta riflettend o su com e colm are le lacune d ella Politica d i Coe sione e rend erla più
efficace, più facile d a u tilizzare, più vicina ai bisogni d ei cittad ini e più flessibile, per affrontare avvenim enti non prev isti. La Com m issione
tend erà a collegare la politica d i Coesione, oltre che alle priorità d ell’Agend a urbana, anche alle priorità d ovute ai flussi m igratori, che hanno
investito l’Eu ropa, in questi ultim i anni, soprattutto alcuni Paesi, più esposti. Pertanto, saranno necessarie riform e im port anti per il prossim o
period o d i program m azione e bisognerà investire in settori strategici e lavorare insiem e, affinché questa politica, non p erfetta, possa essere
m igliorata e rim anere forte.
Gli obiettivi e le attività fu ture che verranno poste in essere per rilanciare la Politica d i Coesione sono state m eglio esam inate nella second a
parte d ell’incontro, in cui il Com m isssario Crețu ha risposto alle d om and e d ei rappresentanti regionali e d elle associazioni presenti.
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Il Com m issario ha sottolineato che riguard o agli investim enti per le zone rurali, la Politica d i Coesione continuerà a sosten ere un approccio
integrato tra zone rurali e zone urbane, il cui sup porto d eriverà non soltanto d ai Fond i previsti per lo sviluppo regionale e rurale, m a anche
attraverso l’utilizzo d i strum enti finanziari forniti oltre che dal FEI, anche d alla BEI.
Per ciò che riguard a le infrastrutture, l’obiettivo sarà quello d i continuare a finanziare infrastrutture d i “buona qualità”, investend o, in
particolare, in progetti d i ricerca e innovazione, che possano sviluppare un’econom ia a basse em issioni di carbonio e rend ere m aggiorm ente
com petitive le PMI.
La futura Politica d i Coesione presterà una m aggiore attenzione nei confronti d ello sviluppo d ella capacità am m inistrativa e d ella
sem plificazione e continuerà a favorire l’innovazione specializzata, in particolare sarà d ata la priorità a progetti aventi c om e tem atica la
“Sm art Specialization Strategy”, “Sm art Cities”, ecc. Il Com m issario Cre țu ha elogiato la Finland ia, com e uno d ei m igliori Paesi che
utilizzano i Fond i europei per le specializzazioni intelligenti. Sarà prestata m aggiore attenzione alle Politiche urbane legate all’integrazione
d ei m igranti e d ei rifugiati all’interno d elle società ospitanti, poiché una d elle priorità d ell’“Agend a Urbana UE” è quella d i incentivare le
sinergie tra le politiche nazionali e locali per creare società più inclusive. Sarà com pito d elle città utilizzare al m eglio i Fond i europei, per
rend ere più efficace ed efficiente l’accoglienza d ei m igranti. Ciò potrebbe essere m esso in atto con la program m azione d i alcune m isure ad
hoc nei Program m i Operativi, com e già è stato previsto in alcuni Paesi (Belgio, Italia, Grecia).
Proseguend o nel dialogo con i vari rappresentanti regionali, il Com m issario ha afferm ato che la Com m issione europea continuerà a tenere in
consid erazione le Strategie m acro-regionali e sarà prestata m aggiore attenzione alle Politiche d i cooperazione transfrontaliera, che possano
abbattere le barriere. Sarà necessario preved ere una crescita progressiva d ei Fond i regionali che perm ettano d i m ettere in atto azioni per far
m eglio cooperare i Paesi.
Relativam ente alle Strategie Macro-regionali, il Com m issario Crețu, ha rilevato, facend o una com parazione sulle proficue attività portate
avanti d ai Paesi ad erenti alla Strategia per la Macroregione Baltica, le carenze d i quelle d ella Strategia per la Macroregion e Ad riatico-Ionica.
H a sottolineato, che ancora ad oggi, non sono stati presentati progetti d i particolare valenza e la Com m issione europea non è stata inform ata
su attività d i rilevo sviluppate d agli organism i d ella sud d etta Macroregione.
A conclusione d ell’incontro, il Com m issario ha ricord ato che sono in discussione al Consiglio e al Parlam ento europeo m od ifiche su taluni
regolam enti riguard anti alcuni processi per la sem plificazione e che la Com m issione europea ha presentato una proposta d i agg iustam ento
d el “Multiannual Financial Fram ew ork” (MFF) per il ciclo finanziario 2017.
Tra le attività in calend ario per la Politica d i Coesione, è previsto per il prossim o 26 e 27 giugno, a Bruxelles, il Forum s ulla Coesione, a cui
seguirà una Consultazione Pubblica.
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LA STRATEGIA D ELL'UE PER LE FORESTE: GESTION E
SOSTEN IBILE E STRUMEN TI D I FIN AN ZIAMEN TO
La Rappresentanza della Regione Europea Trentino-Alto Adige-Tirolo, il 9 febbraio 2017 ha ospitato la conferenza "Il contributo delle
Regioni Alpine alla Strategia dell'UE per le foreste: Gestione sostenibile e strumenti di finanziamento.
Lo scopo d i questa conferenza è stato quello d i evid enziare lo stato d i avanzam ento d ella Strategia UE, per le forest e e le future priorità della
Commissione in vista d ella revisione interm edia d ella Strategia prevista per il 2018.
L’evento si è articolato in d ue panel che hanno visto la partecipazione d i rappresentanti d i Com m issione europea, Gruppo d ’azione 2 Eu salp,
d el FEI (Fond o Eu ropeo Investim enti) e anche d elle am m inistrazioni d i Trentino, Alto Ad ige e Tirolo, che hanno presentato le loro specifiche
esperienze nella gestione sostenibile d elle foreste.
Durante il prim o panel è stato evid enziato l’im patto positivo che le foreste hanno sul benessere socio -econom ico e am bientale, in particolare
per la regione alpina e l’im portanza d ello sviluppo d i future politiche europee nel settore forestale, al fin e d i valorizzare le specificità e il
valore unico d elle foreste.
Il com m issario Seoane d ella DG Agri ha presentato lo stato d ’avanzam ento d el Piano d ’im plem entazione pluriennale d ella Strate gia UE per
le foreste, in particolare per il prim o period o 2015-2017 e quella futura, in cui l’obiettivo sarà quello d i continuare a gestire in m aniera
sostenibile le foreste , prom uovere il loro ruolo m ultifunzionale e l'utilizzo efficace d elle risorse.
Com e d escritto d al Com m issario, all’interno d el Piano vi sono elen cate una serie d i azioni concrete previste per il period o 2015-2020, d a
attuare tenend o conto d elle aree prioritarie presenti già nella Strategia per le foreste, proposta d alla Com m issione Eu ropea nel 2014.
Le aree consid erate prioritarie sono:
Lo svilup po d elle com unità rurali
Il m iglioram ento d ella com petitività e d ella sostenibilità d elle ind ustrie forestali d ell’UE, della bioenergia e d ell’econom i a verd e in
generale;
Le foreste e i cam biam enti clim atici
La protezione d elle foreste e il m iglioram ento d ei servizi eco sistem ici
Il m iglioram ento d ella conoscenza d i base sullo stato d elle foreste in Eu ropa.
N el prim o periodo 2015-2017, le azioni d ella Com m issione europea sono state:
Attività volte al coord inam ento, alla cooperazione e com unicazione per r afforzare
la coerenza e la consistenza d elle politiche forestali;
Gestione sostenibile delle foreste
Azioni m irate al m iglioram ento d ella com petitività d el settore forestale
Il rafforzam ento d ella gestione sostenibile d elle foreste per increm entare lo sviluppo rurale
Lo sviluppo d i un sistem a d ’inform azione forestale europeo
Azioni volte a d im ostrare e valutare le potenzialità d ella d isponibilità d i biom assa
Misure per Increm entare le conoscenze e la partecipazione cooperativa d egli stakehold ers, al fine d i m assim izzare la Rete N atura
2000
Inoltre Il Com m issario ha sottolineato che gli obiettivi futuri saranno quelli d i pubblicare i risultati d ella valutazione su ll’efficacia
d ell’im plem entazione d i queste m isure (iniziata nel d icem bre scorso), di realizza re focus group su d iverse tem atiche, quali la m obilità
sostenibile d el legno, la prom ozione d ella selvicoltura e sul rapporto tra le foreste e il cam biam ento clim atico.
Per ciò che riguard a l’area prioritaria d ell’innovazione, l’obiettivo d ella Com m issio ne europea sarà quello d i rived ere la strategia
bioeconom ica e realizzare un program m a strategico per il period o 2018-2020, all’interno del Program m a H orizon 2020.
Infine, d urante il second o panel si è d iscusso d ell'aspetto finanziario, poiché negli ultim i anni è in crescita l’interesse, d a parte d egli
investitori privati, per il settore forestale, che rientra anche nel cam po d i applicazione d i EFSI (Fondo Europeo per gli Investimenti
Strategici) e d el Piano Juncker. Infatti, uno d egli scopi d ella conferen za è stato anche d i sensibilizzare le regioni sulle opportunità offerte d ai
nuovi strumenti di finanziamento degli investimenti, creati con il sostegno d el Gruppo BEI (Banca Europea degli Investimenti).
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I L M OD ELLO COOPERATI V O PER LO
SV I LUPPO SOSTEN I BI LE D EL
PATRI M ON I O CULTURALE EUROPEO
L’8 febbraio 2017 si è svolta al Parlam ento Eu ropeo a Bruxelles, un
L’id ea d i sviluppo sostenibile consid era la Cultura com e un quarto
convegno sul “Mod ello cooperativo per lo sviluppo sostenibile d el
pilastro accanto a Ecologia, Società ed Econom ia e la d eclina secon d o i
Patrim onio Culturale Eu ropeo”. La conferenza è stata organizzata
contesti, com e elem ento d i supporto, d i m ed iazione o quale elem ento
d all’eurod eputato
fond ante d ello sviluppo sostenibile.
Isabella
Ad inolfi,
Coord inatrice
d ella
Com m issione per la cultura e l’istruzione, con la partecipazione di
Al contrario, spostand osi verso l’id ea d i sostenibilità, si pensa alla
Silvia
di
Cultura in vista d i una sostenibilità globale, in cui non si tratta solo d i
CoopCulture, Cristina Da Milano m em bro d el board d i CAE
preservare l’am biente, la specie, le risorse, m a questo sp ostam ento
(Culture Action Eu rope) e Lisa Mashim i d i Cooperatives Europe.
im plica un cam biam ento d i parad igm a, basato su parole d ’ord ine quali
N ell’ultim o d ecennio, d alla Convenzione d i Faro fino alla
cooperazione, cond ivisione, partecipazione: a partire d a m od elli di
Com unicazione
governance partecipata fino a giungere alle piattaform e d ella sharing
Costa
eurod eputato,
d ella
Giovanna
Com m issione
Barni,
Eu ropea
Presid ente
sulle
relazioni
culturali internazionali, sono m olti i d ocum enti e le ricerche che
econom y.
m ettono in evid enza il ruolo d ella cultura e il suo potenziale com e
Questo processo im plica che tutte le istituzioni e le im prese culturali
strum ento d i sviluppo sostenibile.
siano chiam ate a concorrere alla realizzazione d i questo cam biam ento
Il patrim onio culturale è u na risorsa strategica per un’Europa
verso la sostenibilità, costruend o nuove conoscenze, prom uovend o
sostenibile, che può contribuire alla crescita econom ica e alla
consapevolezza e responsabilità.
coesione sociale e scopo d i questa conferenza è stata la
N ell’ultim a p arte d ella riunione è stato evid enziato com e questo
presentazione d i un nuovo concetto d i sostenibilità per lo sviluppo
cam biam ento possa avvenire attraverso una rivalutazione d ella form a
d el patrim onio culturale, avanzand o una proposta cooperativa, in
cooperativa d ’im presa. Essa può d are, sia un contributo ad una crescita
vista d ell’Anno Eu ropeo d el Patrim onio Culturale nel 2018.
intelligente, sostenibile e inclusiva, sia una sperim entazione d i m od elli
Durante la conferenza è em ersa soprattutto la necessità d i
d i gestione d el patrim onio, fond ati su p artenariati pubblico -privati
preservare il patrim onio culturale attraverso un
evoluti e d a qui l’em ergere d i nuovi m od elli d i gestione partecipativa
approccio
integrato e una visione olistica e am pia d ella cultura, per cercare
d el patrim onio
culturale, alcuni già
d i non far rim anere la politica culturale fine a se stessa e confinata
CoopCulture.
in un orizzonte e in un raggio d ’azione a breve term ine. Infatti,
Il Presid ente d i CoopCulture, attraverso la presentazione d el
second o un recente sond aggio d ell’Eu robarom etro, il 35% d egli
“Rapporto d i Sostenibilità 2016”, ha d escritto l’organizzazione d ella
europei non visita i m usei e le gallerie per m ancanza d i interesse e
sua im presa sociale e il m od ello d i gestione cooperativa per lo sviluppo
visto che il patrim onio culturale rappresenta la m em oria collettiva
sostenibile d el patrim onio culturale. Inoltre, il rapp orto rend iconta la
d i tutti gli europei, per svolgere il suo ruolo d ovrebbe essere
capacità d ell’im presa sociale d i incid ere sulla società, m isu rand o non
d iffuso, prom osso e accessibile a tutti, d a qui l’esigenza d i
solo gli effetti d iretti relativi al settore in term ini quantitativi e
ripensare a nuove strategie più m irate con un coinvolgim ento a più
qualitativi - scopo d i ogni im presa efficiente - m a anche quelli ind iretti,
livelli, al fine d i cercare d i attrarre sem pre più il pubblico europeo.
d erivanti d alla cap acità d i rend ersi, nell’am bito d ei contesti in cui si
In un m om ento in cui il settore d el patrim onio culturale in Eu ropa
trova ad operare, m oltiplicatore d i opportunità d i crescita e fattore d i
si trova ad affrontare num erose d ifficoltà, tra cui la d im inuzione
m iglioram ento
d elle
d ei bilanci pubblici e d ella partecipazione alle attività culturali
rafforzam ento
d ell’id entità
trad izionali, è d iventata una d elle priorità quella d i stim olare il
partecipazione, equità e d em ocrazia.
confronto e soprattutto la cooperazione tra istituzioni, operatori,
Oltre a Coop Culture, altri esem pi d i buone prassi sono em erse
im prend itori, al fine d i favorire una conoscenza reciproca e
d all’intervento
un’azione coord inata, che m etta in relazione il m od o d i fare
un’associazione che raccoglie centinaia d i cooperative europee, che si
im presa e le capacità d i red istribuire e restituire a i territori il
occupano d i cultura nel senso più esteso d el term ine.
d el
cond izioni
presenti in
relative
culturale,
rappresentante
a
qu alità
d iffusione
di
Italia, com e
d ella
d ei
Cooperatives
valori
vita,
di
Eu rope,
red d ito generato Di conseguenza, il d ibattito sul settore culturale,
com e evid enziato d ai partecipanti all’evento, si è spost ato d al
concetto d i sostenibile a qu ello d i sostenibilità, per poter fare
d iventare più com petitivo il settore culturale.
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AUD I ZI ON E PUBBLI CA D EL CESE SULLA SI TUAZI ON E D EI
RI FUGI ATI E D EI M I GRAN TI CON D I SABI LI TÀ
Il Com itato Econom ico e Sociale Eu ropeo e il suo Gruppo d i stud io perm anente sui d iritti d ei
d isabili hanno organizzato il 14 febbraio 2017 a Bruxelles, un'aud izione pubblica sulla situ azione
d ei rifugiati e dei m igranti con d isabilità.
Lo scopo d i questa aud izione è stato quello d i attirare l'attenzione sulla situazione d ei rifu giati e
d ei m igranti, che rappresenta ancora oggi una d elle priorità per l’UE, cercand o d i sensibilizzare
le organizzazioni e tutti coloro che lavorano all’interno d i questo am bito, sui d iritti e le esigenze
d elle persone d isabili. La riunione è stata un’opportunità per affrontare un’im portante tem a
ossia quello d elle m igrazioni e d ei rifugiati, che rappresenta una d elle priorità e d elle sfid e per
l’UE, m a soprattu tto focalizzand osi sulla situazione sociale d i un gruppo m aggiorm ente più
vulnerabile com e quello d ei migranti e d ei rifugiati con disabilità.
La sessione d ivisa in d ue p anel ed è stata aperta con gli interventi d el presid ente d el CESE
Georges Dassis, d el Ministro m altese per la Fam iglia e la Solid arietà Sociale Em anuel Darm anin,
d el Com m issario Stephen Ryan, vice capo unità per l'asilo, della Direzione generale "Migrazione
e Affari interni" della Com m issione europea e infine d el Presid ente d el CESE d el Gruppo d i
stud io perm anente sui d iritti d ei d isabili.
Questi prim i interventi hanno d elineato il qu ad ro legislativo europeo in m ateria d i accessibilità per i d isabili e in m ateria d i m igrazione e
sottolineato il sostegno d a parte d i tutte le Istituzioni Eu ropee per una m igliore e più efficace gestione d ell’accoglienza d ei m igranti e d ei
rifugiati.
Il Presid ente d el CESE ha rilevato che le società europee sono m oralm ente e legalm ente obbligate ad accogliere e integrare i rifu giati,
soprattu tto qu and o si ha una d isabilità, m ostrand o solid arietà e u m anità, poiché le persone con particolari hand icap, che hanno affrontato
un lungo tragitto m eritano una vita d ignitosa. Inoltre ha evid enziato la necessità d i d istinguere chiaram ente tra i rifugiati provenienti d a
Paesi in guerra e i m igranti: p er quanto riguard a la situ azione d ei rifugiati, è essenziale che sia fatto tutto per garantire la loro sicurezza,
m entre per i m igranti, il Presidente d el CESE ha d ichiarato che sono necessari d egli investim enti ne i loro Paesi d ’origine.
Il Ministro m altese ha anche afferm ato che la gestione d ei flu ssi m igratori è tra le priorità d ella Agend a politica m altese. Uno d egli obiettivi
d a raggiungere sarà proprio quello d i pensare ad azioni concrete per risolvere il prob lem a, che non riguard a solo i Paesi più esposti m a tu tti
i Paesi m em bri d ell’UE. H a sp iegato che l'Unione europea vieta qu alsiasi d iscrim inazione basata sulla d isabilità, second o l'a rticolo 21 d ella
Carta d ei d iritti fond am entali d ell'UE e second o l'artico lo 26 d ella Carta d ei d iritti fond am entali d ell'UE "riconosce [...] il diritto d elle
persone con d isabilità d i beneficiare d i m isure intese a garantirne l'[...] integrazione [...]",. pertanto uno d egli obiettiv i sarà quello d i attuare
politiche contro la d iscrim inazione, il razzism o nei confronti d i questo gruppo d i persone. Il m inistro ha evid enziato soprattu tto che sarà
necessario d are m aggiore attenzione ai m inori m igranti e rifugiati con d isabilità, per cercare d i integrarli nelle com unità o spitanti e d are loro
uguali d iritti e trattam ento.
Il Com m issario Stephen Ryan ha evid enziato che è necessario un uguale trattam ento e che la d irettiva accoglienza preved e norm e com uni
d i cond izioni d i vita d ei richied enti asilo e la Direttiva proced ure m ira a garant ire l'accesso a una proced ura d i asilo equ a ed efficace. In tale
contesto, inoltre, gli Stati m em bri d evono garantire esigenze particolari e l'Ufficio europeo d i sostegno per l'asilo (UESA) funziona anche su
questo tem a specifico. H a p u bblicato nel 2016 un a Guid a su cond izioni d i accoglienza con un capitolo sulle esigenze particolari, che d à
consigli pratici agli Stati m em bri su com e id entificare, valutare e rispond ere a queste esigenze.
Durante il prim o panel è stata d elineata la situazione reale dei m igr anti e d ei rifugiati con d isabilità, in particolare in Grecia, in seguito alla
visita d el Cese d ello scorso ottobre 2016. Il rappresentante d ell'Alto Com m issariato d elle N azioni Unite per i Rifugiati (UN H CR), Polixeny
Passa, ha presentato la realtà greca, fornend o i d ati e in d ettaglio com e avviene l’assistenza sul cam po con l’aiuto d i associazioni e ON G (ad
esem pio nel cam po d i Kara Tepe a Lesbo (Grecia), d ove hanno m esso servizi igienici e d occe per d isabili). Shantha Barriga, d e lla sezione
d isabilità d i H um an Rights Watch, ha ind icato che la m aggior parte d ei m igranti e rifugiati con d isabilità non hanno accesso a particolari
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esigenze/ servizi e sostegno psicologico, così com e la parità d i accesso ai servizi e inoltre second o il PICUM la piattaform a per la
cooperazione internazionale sui m igranti privi d i d ocum enti la situazione è ancora peggiore per quelli che sono senza d ocum en ti.
N ell’ultim a parte d ella conferenza, il tem a è stato affrontato d a una prospettiva generale, guard and o a ciò che l'UE e la soc ietà civile può
fare per affrontare la crisi, in particolare per quanto riguard a i rifugiati più vulnerabili e i m igranti. In prim o luogo, è fond am entale
id entificare le persone con d isabilità all'interno d el processo d i registrazione per rend erli visibili, poiché una corretta id entificazione con i
d ati ufficiali consentirà loro d i beneficiare d i program m i più specifici e d ovrebbero anche essere più inform ati sui d iritti, in base alle loro
esigenze particolari. A livello europeo, Catherine N aughton, d el Foru m Eu ropeo d ella Disabilità, ha sottolineato il quad ro giurid ico
esistente, che d ovrebbe essere pienam ente im plem entato. Dovrebbe essere attuato un approccio com une e d ovrebbero essere allin eate le
d iverse Agend e d ell'UE in m ateria d i Politiche sociali (im m igrazione, d isabilità, ecc). Inoltre, Irene Petraitiene d el Gruppo d i stud io
perm anente d el CESE sul d iritti d ei d isabili, ha d ichiarato che non è sufficiente ad ottare un approccio com une in Eu ropa, m a è necessario
d estinare finanziam enti e garantire la d isponibilità d ei Fond i sociali europei.
Infine è stato sottolineato, all’interno d ella conferenza, che all'EASO d ovrebbe essere d ata più responsabilità e risorse, a l fine d i garantire e
m onitorare il corretto trattam ento d ei m igranti e d ei rifugiati con d isabilità. Un m aggior grad o d i arm onizzazione tra gli Stati m em bri, più
specificatam ente, per rend ere la Direttiva sulla proced ura d ’asilo obbligatoria e, a livello locale, è necessaria una m aggior e cooperazione tra
le autorità locali, sind acali e d ella società civile.
LA “SETTIMAN A EUROPEA D ELLE
REGION I E D ELLE CITTÀ” 2017
PREN D E L’AVVIO!
Il Direttore Generale d ella Direzione Generale d elle Politiche regionali d ella Com m issione europea, Marc Lem aître e il Segretario Generale
d el Com itato europeo d elle Regioni, Jiř í Buriánek hanno ufficialm ente d ato il via alle attività organizzative per la 15° Sett im ana europea
d elle Regioni e d elle Città.
Quest’anno, la Settim ana avrà com e titolo “Regions and Cities w orking for a better future” (Le
Regioni e le città lavorano per un futuro m igliore).
I costituend i partenariati hanno la possibilità, fino al prossim o 31 m arzo, per presentare le loro
cand id ature. La DG REGIO e il Com itato d elle Regioni selezioneranno i partecipanti, sulla base
d elle cond izioni previste d al regolam ento.
Gli organizzatori d ella Settim ana europea d elle Regioni e delle Città, per agevolare la ricerca d i
partner, hanno creato una piattaform a d i sond aggio. I consorzi d i Regioni e/ o d i Citt à, che si
stanno costituend o o che si sono già costituiti e che sono alla ricerca d i partner per creare o per
com pletare un partenariato per l’evento 2017, possono acced ere a tale piattaform a online, fino al
prossim o 15 m arzo.
N ella Guid a per i Partner (solo in inglese) sono d isponibili le inform azioni utili e necessarie per la
partecipazione all’evento, consultabile al link
La Settimana europea delle Regioni e delle Città si svolgerà, dal 9 al 12 ottobre, a Bruxelles.
E’ prevista la consueta sessione d i apertura, che avrà luogo il 9 ottobre, presso il Parlam ento
europeo. Dal 10 al 12 ottobre si terranno oltre 100 sessioni, tra w or kshop e d ibattiti.
L’evento preved e sessioni organizzate, sia d ai p artenariati regionali e/ o consorzi d i Regioni e
Città, sia d alla Com m issione europea e d al Com itato d elle Regioni e anche d alle Università.
Maggiori inform azioni sul program m a d ell’evento sono d isponibili al seguente link:
http:/ / ec.europa.eu/ regional_policy/ regions-and -cities/ 2017/ m ain_program m e.cfm
La Settim ana europea d elle Regioni e d elle Città potrà essere una piattaform a id eale per la raccolta e la presentazione d el punto d i vista
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d elle Regioni e d elle Città sul bilancio d ell’UE e sulle successive proposte legislative, con particolare riguard o alla Polit ica d i Coesione e allo
Sviluppo Rurale.
I Temi dell’evento
Le d iscussioni e i d ibattiti d elle varie sessioni d ell’evento, che ha com e argom ento principale quello d elle “Regioni e Città che lavorano per
un futuro m igliore”, si svilupperanno sui seguenti tre filoni tem atici:
Costruire regioni e città resilienti
Il focus sarà rivolto sugli effetti econom ici e sociali d ella globalizzazione e d ella risposta p olitica a livello europeo, na zionale, regionale e
locale. Sarà un’opportunità per presentare e discutere m od i innovativi per prom uovere il ca m biam ento e, in particolare, su com e rend ere le
città europee più intelligenti e più resilienti.
Regioni e città come agenti di cambiamento
Questo tem a offrirà una piattaform a per illustrare i contributi effettivi che Regioni e
città d ell'UE stanno m ettend o a d isposizione d el progetto europeo e consentirà loro d i
fornire “contributi” al d ibattito politico principale, in parallelo con il Parere d el
Com itato d elle Regioni “Riflettend o sull’Eu ropa”. Sarà anche possibile d iscutere sui
risultati raggiunti e sui vantaggi d ella Politica d i Coesione, con particolare riguard o alla
rid uzione d elle d isparità e alle prospettive future.
Condividere le conoscenze per ottenere risultati
Sotto questa tem atica, le au torità regionali e nazionali, che im plem entano i program m i supportati d ai Fond i Strutturali e d i Investim ento
Eu ropei, avranno l'opportunità d i scam biare esperienze e buone pratiche relativam ente alla gestione d el period o 2014 -2020. Le questioni
chiave includ ono le m od alità per rid urre l'onere am m inistrativo a car ico d ei beneficiari attraverso la sem plificazione, così com e d iversi
m ezzi d i rafforzam ento d elle istituzioni e la costruzione d i capacità am m inistrativa tra le am m inistrazioni a tutti i livelli .
Le d iscussioni con gli esperti saranno integrate con il contributo d el m ond o accad em ico, nonché con quello d i partecipanti provenienti d a
paesi terzi, che sono interessati al processo d i integrazione europea, sia d a un punto d i vista istituzionale, sia in term ini d elle politiche, che
prom uovono la Coesione Europea.
Le registrazioni per la partecipazione ai differenti w orkshop/dibattiti si apriranno anche quest’anno, nel prossimo mese di l uglio e si
chiuderanno nel mese di settembre.
Oltre all’evento principale che avrà luogo a Bruxelles nel m ese d i ottobre, com e or m ai consuetud ine, il regolam ento preved e, che ogni
partner organizzi nella propria Regione, un evento locale che d ovrà preved ersi, quest’anno, tra settem bre e d icem bre 2017, d al titolo
“Eu rope in m y Region/ City”, nel form at d i un d ialogo tra i cittad ini, con la partecipazione d i un m em bro del Com itato d elle Regioni, che
prend erà parte al d ialogo e riporterà ciò che è stato oggetto d i d iscussione.
Gli eventi locali “Dialoghi d ei cittad ini” sono parte integrante d ell'Iniziativa “Riflettend o
sull’Eu ropa” d el Com itato europeo d elle Regioni, che confluiranno, nella prim avera d el
2018, nel Parere “Riflettend o sull'Eu ropa: La voce d elle Autorità regionali e locali per
ricostruire la fid ucia nell'Unione europea”. Ciò consentirà di inserire nel processo politico i
p unti d i vista espressi a livello regionale e locale.
L'obiettivo è d i attirare una vasta gam m a d i partecipanti, tra cui la gente com une, politici ed
esperti, autorità regionali e locali e giornalisti, per aum entare la consapevolezza d ell'im patto d elle poli tiche com unitarie nelle regioni e città.
Maggiori inform azioni sull’evento 2017 sono d isponibili sul sito d ella Settim ana d elle Regioni e d elle Città, al link seguent e:
http:/ / ec.europa.eu/ regional_policy/ regions-and -cities/ 2017/ ind ex.cfm
Ufficio di Bruxelles – Regione Siciliana | Rue Belliard 12, 1040 Bruxelles | 0032(0)26392570/71 | [email protected]
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MARCHIO D I REGION E IMPREN D ITORIALE
EUROPEA 2018
EUROPEAN EN TREPREN EURIAL REGION (EER)
Il m archio “Regione imprenditoriale europea” (EER) è un progetto che seleziona e prem ia le Regioni d ell'UE che d im ostrano d i avere una
strategia im prend itoriale eccellente e innovativa, ind ipend entem ente d alla loro d im ensione, d alla loro ricchezza e d alle loro com petenze.
Attraverso l'iniziativa European Entrepreneurial Region (EER),
il Com itato d elle Regioni contribuisce a integrare i principi dello
Small Business Act for Europe (SBA) nelle politiche regionali e
locali e a realizzare gli obiettivi d ella Strategia Eu ropa 2020. Il
m archio d i Regione Im prend itoriale Eu ropea offre agli attori
locali e regionali l'opportunità d i d im ostrare com e le PMI e gli
im prend itori svolgano un ruolo cruciale nel rafforzare la resilienza d ell'econom ia.
Le Regioni che presentano il “piano d i prospettiva” più cred ibile, lungim irante e prom ettente vengono insignite del marchio EER per un
d eterm inato anno.
Il m archio EER è un'iniziativa d el Com itato d elle Regioni ed è stato creato in collaborazione con la Com m issione europea e il sostegno d el
Parlam ento europeo, d el Com itato econom ico e sociale europeo e d i soggetti interessati a livello d ell'UE, com e l'UEAPME, Eu ro cham bres e
Social Econom y Eu rop e.
La giuria d el concorso assegnerà, anche per il 2018, il m archio d i “Regione im prenditoriale europea” a tre concorrenti e moni torerà
costantem ente l'attu azione d elle m isure previste.
Finora, sono ventuno i territori europei cui è stato conferito il m archio EER:
2011: Brand eburgo (Germ ania), contea d i Kerry (Irland a) e regione di Murcia (Spagna);
2012: Catalogna (Spagna), H elsinki-Uusim aa (Finland ia) e Trnava (Repu bblica slovacca);
2013: N ord -Pas d e Calais (Francia), Danim arca m erid ionale e Stiria (Aus tria);
2014: Fiand re (Belgio), Marche (Italia) e N ord -Brabant (Paesi Bassi);
2015: Lisbona (Portogallo), Irland a d el N ord (Regno Unito) e regione d i Valencia (Spagna);
2016: Glasgow (Regno Unito), Lom bard ia (Italia) e Małopolska (Polonia);
2017: Estrem ad ura (Sp agna), Bassa Austria (Austria) e Grecia occid entale (Grecia).
Per m aggiori inform azioni consultare il sito: w w w .cor.europa.eu/ eer
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EUSEW, LA SETTIMAN A EUROPEA
D ELL’EN ERGIA SOSTEN IBILE.
Si terrà d al 19 al 25 giugno prossim o, a Bruxelles, Eusew , la Settim ana Eu ropea d ell’Energia Sostenibile.
La Settim ana Eu ropea d ell’Energia Sostenibile è il più grande evento d ed icato all’Efficienza Energetica e alle Energie Rinnov abili in Eu ropa.
L’obiettivo è quello d i d iffond ere le m igliori pratiche e nuove id ee per costruire partenariati, per contribuire a sod d isfare gli obiettivi
energetici e clim atici d ell’UE.
Il tema di quest'anno è l’“Energia Pulita per tutti gli Europei”.
L’evento preved erà lo svolgim ento d i più iniziative, fra cui: La Conferenza tem atica che si svolgerà d al 20 al 22 giugno a Bruxelles;
l’assegnazione d i Prem i ai progetti nel settore energetico particolarm ente innovativi e replicabili in qualunque parte d ’Eu ro pa;
l’organizzazione d i Energy Days, nell’arco d el m ese d i Giugno 2017, in tutta Eu ropa.
Per ciò che riguard a i prem i EUSEW, che hanno lo scopo d i riconoscere e gratificare le
innovazioni eccezionali nel cam po d ell’efficienza energetica e d elle fonti rinnovabili, è
possibile cand id arsi entro il 10 marzo 2017.
I vincitori saranno annunciati d urante la Conferenza d ell’evento e presenteranno inoltre i
loro progetti alla Conferenza d el “N etw orking Village”.
Durante la Settim ana europea d ell'energia sostenibile, si svolgeranno anche attività all’interno d el N etw orking Village. Per m aggiori
inform azioni si può consultare questa pagina: http:/ / eusew .eu/ about-netw orking
Per svolgere un ruolo attivo nell’ed izione d i quest’anno d el N etw orking Village, è possibi le partecip are a tre categorie d i attività d i rete,
utilizzand o i seguenti m od uli on -line:
1.
Speaking slots at the Speakers’ Corner – http:/ / w w w .eusew .eu/ apply-speaking-slot
2.
N etw orking slots in the netw orking area – http:/ / w w w .eusew .eu/ apply-netw orking-slot
Pitching slots at the Spark Show -
http:/ / eusew .eu/ apply-pitching-slot
E’ necessario utilizzare un m od ulo separato per ogni cand idatura. Se si d ispone d i più d i una proposta per la stessa categoria, è opportuno
utilizzare un nuovo m od ulo.
La scad enza per la presentazione d elle d om and e è il 31 m arzo 2017.
Per m aggiori inform azioni sui m od uli d i richiesta per il N etw orking Village contattare la Segreteria d el Village N etw orking all’indirizzo
m ail: netw orking@eusew .eu
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OPEN CON SULTATION S
Consultazione pubblica online della Commissione europea per la valutazione intermedia del FEAD
(Fondo di aiuti europei agli indigenti)
Area tematica: Inclusione sociale
Periodo della consultazione: 06/ 02/ 2017 - 05/ 05/ 2017
Gruppo di destinatari:Cittad ini, Parti sociali, Organizzazioni e Autorità
pubbliche.
Obiettivi della consultazione:Questa consultazione è prom ossa all’interno d ella valutazione interm ed ia d el FEAD. Il Fond o sostiene gli
interventi prom ossi d ai Paesi d ell'UE per fornire agli ind igenti un'assistenza m ateriale.Maggiori inform azioni sul FEAD sono d isponibili sul
sito d ella Com m issione Eu ropea: http:/ / ec.europ a.eu/ social/ m ain.jsp?catId =1089&langId =it
Il questionario:Il questionario è d isponibile in tutte le lingue d ell’Unione Eu ropea ad eccezione d ell’irland ese.
Per acced ere al questionario on -line, cliccare sul seguente link: https:/ / ec.europa.eu/ eusurvey/ runner/ b8906109-22e6-44e5-b3fd b964ef714765?d raftid =e3c85381-341a-4105-acd 5-e81c7ed 0813d &surveylanguage=IT
Consultazione pubblica sul Corpo europeo di solidariet
Area tematica: Politiche giovanili
Gruppo di destinatari: i portatori d i interessi e il pubblico in generale
Obiettivi della consultazione: Il Corpo europeo d i solid arietà d arà ai giovani l'opportunità d i sostenere le com unità e le persone in stato d i
necessità. Tali opportunità com prend ono attività d i volontariato e lavo ri, tirocini e apprend istati in settori legati alla solid arietà, sia nei paesi
d ’origine d ei giovani, sia all’estero
La Com m issione sta attu alm ente consultand o i portatori d i interessi e il pubblico in generale per d efinire le priorità princi pali e le m od alità d i
realizzazione d el Corpo europeo d i solid arietà.
Maggiori
inform azion i
sul
corpo
europeo
di
solid arietà
sono
d isponibili
sul
sito
d ella
Com m issione
Eu ropea:https:/ / europa.eu / youth/ SOLIDARity_it
Il questionario:
Per acced ere al questionario on -line, cliccare sul seguente link: https:/ / ec.europa.eu / eusurvey/ runner/ f50c35d e-a878-4063-82512850096337f5?d raftid =71f88294-f050-4d 45-b5a0-97ff2a870fd c&surveylanguage=IT
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BAN D I IN CORSO
Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
European Solidarity Corps Occupational Strand (Cross Border Mobility)
Titolo bando
Eu ropean Solid arity Corps Occupational Strand (Cross Bord er Mobility) Band o per finanziare un
progetto finalizzato a favorire l’im plem entazione d ella linea d i sviluppo occupazionale d el Corpo
Eu ropeo d i Solid arietà.
Codice bando
VP/ 2016/ 018
Tema
Iniziativa d ell’EU che offre ai giovani europei (18-30anni) opportunità d i lavoro o di volontariato
all’interno d el quad ro d i attività d i solid arietà nel territorio UE.
Obiettivi
-istituire un consorzio su larga scala cap ace d i raccogliere e offrire opportunità occup azionali ai giovani
partecipanti in una vasta gam m a d i attività d i solid arietà nel territorio d ell’Unione.
- realizzare attività necessarie a favorire l’incontro d om and a -offerta e il collocam ento d ei giovani in tali
opportunità in un paese UE d iverso d a quello d i resid enza.
- red igere una relazione sugli obbiettivi e i risultati raggiunti e ind ivid uare eventuali raccom and azioni
nell’interesse d ello sviluppo del Corpo Eu ropeo d i Solid arietà.
Azioni
finanziate
In particolare l’iniziativa offre l’opportunità d i un lavoro full tim e o part -tim e, d i un apprend istato o d i
un tirocinio in svariati settori per un period o d a 2 a 12 m esi in un paese europeo d iverso d a quello d i
provenienza.
Il risultato atteso sarebbe quello d i g arantire d a 4000 a 6000 opportunità d i collocam ento per i giovani
partecipanti.
Candidati
Le cand id ature d evono essere presentate d a un consorzio costituito d a alm eno 5 organizzazioni stabilite
in 5 d iversi Paesi UE, d i cui alm eno 2 d evono essere Servizi Pubblici per l’Im piego a livello centrale che
siano Uffici d i Coord inam ento N azionale o organizzazioni m em bri d ella rete EURES. Possono far parte
d el consorzio anche altri stakehold er quali Centri per l’im piego privati, ON G um anitarie, organizzazioni
d ei d atori d i lavoro, enti pubblici, organizzazioni d el Terzo Settore con una m issione sociale e
organizzazioni internazionali.
Budget
8.243.895 euro d a d estinare ad unico progetto (con un cofinanziamento che può coprire fino al 95% dei
costi totali am m issibili).
D urata del
progetto
24 m esi con inizio indicativam ente il 2 Maggio 2017
Scadenza del
bando
17/03/2017
Link utili
Bando:http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=503&furtherCalls=yes
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Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
Fast track integration into the labour market for third country nationals targeting
exclusively asylum seekers, refugees and their family members
Titolo
bando
Fast track integration into the labour m arket for third country nationals targeting exclusively asylum seekers,
refugees and their fam ily m em bers (Integrazione rapid a nel m ercato d el lavoro d i gruppi specifici d i cittad ini
d i Paesi terzi, quali richied enti asilo, rifugiati e loro fam iliari).
Codice
bando
VP / 2016/ 015
Obiettivi
Tra gli obiettivi d el presente invito sono incluse la prom ozione e lo sviluppo d i m eccanism i innovativi per
facilitare e garantire la rapid a integrazione nel m ercato d el lavoro d i gruppi target specifici di cittadini di
Paesi terzi, quali richiedenti asilo, rifugiati e loro familiari ; Favorire lo sviluppo d i m od elli d i partnership
m ulti-livello sostenibili che favoriscono l’integrazione d ei gruppi target nel m ercato d el lavoro; prom uovere la
conoscenza e la cond ivisione tra i d iversi Stati m em bri riguard o ai m eccanism i già in funzione per
l’inserim ento rapid o all’interno d el m ercato d el lavoro d ei gruppi target, con m aggiore enfasi sulle sf id e d elle
d onne affrontate in am bito lavorativo.
Azioni
finanziate
Realizzazione d i progetti transazionali che d evono portare all’effettiva integrazione d ei gruppi target nel
m ercato d el lavoro com prend enti:
Attività finanziabili (elenco non esaustivo):
corsi d i ed ucazione civica
inform azione sulle norm e d el m ercato d el lavoro
form azione specifica per insegnanti e per altro personale per garantire un supporto m irato al gruppo
target
corsi d i lingua, inclusi corsi serali
corsi integrati che com binano com petenze professionali e linguistiche
program m i d i m entoring
proced ure per m appare il percorso form ativo e le preced enti esperienze professionali
proced ure trasparenti ed efficienti per il riconoscim ento e la verifica d elle com petenze acquisite
all’estero
m onitoraggio d i pratiche d iscrim inatorie e sensibilizzazione su questo tem a
accesso a servizi qu ali quelli per l’infanzia e altre facilitazioni per garantire la partecipazione a
program m i d i inserim ento/ form azione
applicazioni d igitali, strum enti inform atici
accesso all’assistenza in caso d i violenza contro le d onne
sviluppo d i m od elli d i partnership m ulti-livello sostenibili:
◦
m eccanism i d i coord inam ento tra d iversi attori;
◦
sviluppo d ella strategia d i integrazione;
◦
scam bio d i inform azioni.
p rom ozione d ella conoscenza e cond ivisione d i esperienze tra i d iversi Stati m em br i com prese:
◦
ind agini;
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Candidati
◦
raccolte d i d ati;
◦
sviluppo d i linee guid a e strum enti pratici.
Per essere am m essi:
il capofila richied ente d el progetto d eve essere l’ente pu bblico ovve ro autorità nazionali, regionali,
locali o servizi pubblici per l’im piego.
i partner richied enti d evono essere enti pubblici, organism i privati profit o non -profit, organizzazioni
internazionali.
Entram bi d evono avere la propria sed e legale in uno d egli s tati m em bri d ell’UE.
I progetti d evono essere realizzati d a un consorzio costituito d a alm eno 4 partner (il capo fila + 3 partner) d i
cui alm eno uno d eve avere sed e all’interno d i uno Stato UE e in un paese cand id ato all’UE
Budget
Le risorse finanziarie d isponibili sono d i 14.200.000 EUR.
La Com m issione d ovrebbe finanziare approssim ativam ente tra i 5 e 7 progetti.
Il contributo UE può coprire fino all’80% d ei costi totali am m issibili d el progetto.
D urata del
progetto
Tra i 24 e i 36 m esi, con inizio previsto per novem bre 2017.
Scadenza
del bando
30/03/2017
Link utili
Band o: http:/ / ec.europa.eu/ social/ m ain.jsp?catId =629&langId =en&callId =502&furtherCalls=yes
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Programma Europa Creativa
La D istribuzione Sistema Cinema Automatico 2017
Titolo bando
Sottoprogram m a m ed ia:Sostegno alla d istribuzione d i film europei non nazionali –La Distribuzione
Sistem a Cinem a Autom atico 2017
Codice bando
EACEA/ 18/ 2016
Obiettivi
Sostenere la d istribuzione nelle sale cinem atografiche m ed iante il m arketing transnazionale, il brand ing,
la d istribuzione e la presentazione d i opere aud iovisiv e;
Azioni
Istitu zione d i sistem i d i sostegno alla d istribuzione d i film europei non nazionali tram ite d istribuzioni
finanziate
nelle sale cinem atografiche e su tu tte le altre piattaform e, nonché alle attività d i vend ita internazionale, in
particolare il d oppiaggio, la sottotitolazione e l'aud iod escrizione d elle opere aud iovisive.
Il sistem a Cinem a Autom atic opera in d ue fasi:
1.
Generazione d i un fond o potenziale, proporzionale al num ero d i biglietti per spettatori paganti
vend uti nel corso d el periodo d i riferim ento (2016) per film europei non nazionali nei paesi
partecipanti al sottoprogram m a MEDIA, fino a un m assim ale prefissato per ogni film e
ad eguato per ciascun paese.
2.
Reinvestim ento: il fond o potenziale così generato d a ogni società d eve essere rein vestito: nel
m od ulo 1: coprod uzione di film europei non nazionali; nel m od ulo 2: acquisizione d i d iritti d i
d istribuzione, per esem pio per m ezzo d i garanzie m inim e, d i film europei non - nazionali, e/ o
nel m od ulo 3: la d istribuzione d i film europei non nazionali am m issibili.
Candidati
Distributori cinem atografici e teatrali europei
Budget
La d otazione com plessiva d isponibile è 20 200 000 EUR.
Il contributo finanziario d ell'Unione non può essere superiore al 40%, 50% o 60% d ei costi totali
am m issibili a second a d ella nazionalità d el film e d el territorio d i d istribuzione .
Scadenza del
Generazione: 28/04/2017
bando
Reinvestimenti: entro la scadenza stabilita per ogni modulo ed entro il 01/08/2018
Link utili
http:/ / eacea.ec.europa.eu / creative-europe/ fund ing/ d istribution -autom atic-support-2017_en
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Programma Europa Creativa
Promozione delle opere europee online
Titolo bando
Sottoprogram m a m ed ia: Prom ozione d elle opere europee online
Codice bando
EACEA/ 26/ 2016
Obiettivi
N ell’am bito d ell’obiettivo specifico d i prom uovere la circolazione transnazionale, d ue d elle priorità d el
sottoprogram m a MEDIA sono:
sostenere il m arketing, il brand ing e la d istribuzione transnazionali d i opere aud iovisive su tutte
le piattaform e d iverse d alle sale cinem atografiche;
prom uovere nuove form e d i distribuzione per consentire la nascita d i nuovi m od elli d i business.
Il sottoprogram m a MEDIA sostiene le seguenti m isure:
l’istituzione d i sistem i d i sostegno alla d istribuzione d i film europei non nazionali attraverso la
d istribuzione nelle sale cinematografiche e su altre piattaform e, nonché alle attività d i vend ita
internazionale, in particolare la sottotitolazione, il d oppiaggio e l’aud iod escrizione d elle opere
aud iovisive;
azioni innovative d i sperim entazione d i nuovi m od elli e strum enti d 'im presa in settori destinati
a essere influenzati d all’introduzione e d all’utilizzo d elle tecnologie d igitali.
Azioni
Lo schem a Prom ozione d elle opere europee online fornisce sostegno a:
azione 1: azioni qu ali la prom ozione d igitale, il m arketing, il brand ing, il tagging e lo svilu ppo
finanziate
d i nuove offerte d i servizi d i VOD esistenti che offrono la m aggior parte d ei film europei.
L’obiettivo d ell’azione è quello d i m igliorare la visibilità, la reperibilità e il pubblico globale d i
opere aud iovisive europee;
azione 2: la preparazione d i bouquet d igitali che favoriscano la com m ercializzazione d elle opere
aud iovisive europee sulle piattaform e d i VOD;
azione 3: strategie innovative per la d istribuzione e la prom ozione d i opere aud iovisive eu ropee,
tra cui iniziative d i sviluppo del pubblico, concentrand osi su strategie innovative e partecipative
che raggiungono un pubblico più vasto con film europei.
Candidati
Entità (aziend e private, organizzazioni senza scopo d i lucro, associazioni, enti d i beneficenza, fond azioni,
com uni/ consigli com unali, eccetera) che abbiano sed e in uno d ei paesi partecipanti al sottoprogram m a
MEDIA
Budget
La d otazione com plessiva stim ata d estinata al cofinanzia m ento d ei progetti è d i 9,49 m illioni d i euro.
La ripartizione a titolo ind icativo fra le azioni è la seguente:
- azione 1: un im porto indicativo d i 4 m illioni d i euro.
- azione 2: un im p orto indicativo d i 2,14 m illioni d i euro.
- azione 3: un im porto indicativo d i 3,35 m illioni d i euro.
Scadenza del
06/04/2017 entro le 12:00 (mezzogiorno, ora di Bruxelles)
bando
Link utili
Il
band o
com pleto
è
d isponibile
al
seguente
link:
http:/ / eacea.ec.europa.eu/ creative-
europe/ fund ing/ prom otion -european-w orks-online-eacea-262016_en
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PROGRAMMA RICERCA E IN N OVAZION E HORIZON 2020
Fuel cells and hydrogen joint undertaking (fch2 ju)
Invito a presentare proposte e attività previste nel Piano d i lavoro 2017 d ell’im presa com une “Celle a com bustibile e
id rogeno2”, sulle tem atiche riportate in seguito in tabella.
Bud get: 116.000 euro
Scad enza: 20 aprile 2017.
Per m aggiori inform azioni sulle m od alità d i partecipazione, consultare questo link
Obiettivi
Temi
1. Tecnico-econom ico:
-
FCH -01-1-2017:
technologies
Rid urre il costo d i prod uzione d el carburante per i sistem i a
for
Develop m ent
achieving
of
fuel
com petitive
cell
system
solutions
for
aeronautical applications;
celle, d a utilizzare nei trasporti aum entand o cosi la loro d urata
e
raggiungend o
livelli
com petitivi
con
tecnologie
convenzionali.
- FCH -01-2-2017: Tow ard s next generation of PEMFC: N on PGM catalysts;
- FCH -01-3-2017: Im provem ent of com pressed storage
system s in the perspective of high volum e autom otive
application;
- FCH -01-4-2017: Dem onstration of FC m aterial hand ling
and ind ustrial vehicles;
- FCH -01-5-2017: Large scale d em onstration in preparation
for a w id er roll-out of fuel cell bus fleets (FCB) includ ing
new cities – Phase tw o;
- FCH -01-6-2017: Large scale d em onstration of H yd rogen
Refuelling Stations and Fuel Cell Electric Vehicle (FCEV)
road vehicles operated in fleet(s);
- FCH -01-7-2017: Valid ation of Fuel Cell Trucks for the
Collect of Urban Wastes
Obiettivi
Temi
- FCH -02-7-2017: Developm ent of flexible large fuel cell
pow er plants for grid support;
2. Tecnico-econom ico:
Aum entare il rend im ento elettrico e la d urata d ei d iversi
sistem i a celle a com bustibile utilizzate per la cogenerazione e
l’alim entazione, rid ucend o al tem po
- FCH -02-8-2017: Step -change in m anufacturing of Fuel Cell
Stack Com ponents;
stesso i costi per
raggiungere livelli com petitivi con tecnologie convenzionali.
- FCH -02-9-2017: Developm ent of next-generation SOFC
stack for sm all stationary applications;
- FCH -02-10-2017: Transportable FC gensets for tem porary
pow er supply in urban applications;
-FCH -02-11-2017:
Valid ation
and
d em onstration
Ufficio di Bruxelles – Regione Siciliana | Rue Belliard 12, 1040 Bruxelles | 0032(0)26392570/71 | [email protected]
of
16
com m ercialscale fuel cell core system s w ithin a pow er
range of 10-100kW for selected m arkets/ applications.
Obiettivi
Temi
3. Tecno-econom ico:
Aum entare l'efficienza energetica d i prod uzione d i id rogeno
principalm ente attraverso l’ elettrolisi d ell'a cqua e le fonti
rinnovabili, rid ucend o i costi operativi e d i capitale, in m od o
che il sistem a com binato d i prod uzione d i id rogeno e la
conversione utilizzand o il sistem a a cella a com bustibile sia
com petitivo rispetto alle alternative presenti sul m ercat o.
- FCH -02-1-2017: Gam e changer WaterElectrolysers;
- FCH -02-2-2017: Gam e changer H igh Tem perature Steam
Electrolysers.
Obiettivi
4. Tecnico-econom ico:
Temi
- FCH -02-3-2017: Reversible Solid Oxide Electrolyser (rSOC)
for resilient energy system s;
Dim ostrare su larga scala la possibilità d i utilizzare l'id rogeno
com e fonte d i energia rinnovabile e integrarlo tra gli altri
sistem i energetici ,usand olo com e fonte com petitiva d i
stoccaggio d ’energia per la prod uzione d i energia elettrica
originata d a fonti energetiche rinnovabili
- FCH -02-4-2017: H ighly flexible electrolysers balancing the
energy output insid e the fence of a w ind park;
- FCH -02-5-2017: Dem onstration of large electrolysers for
bulk renew able hyd rogen prod uction;
- FCH -02-6-2017: Liquid organic hyd rogen carrier;
- FCH -02-12-2017: Dem onstration of fuel cell-based energy
storage solutions for isolated m icro-grid or off-grid rem ote
areas.
Obiettivi
Temi
5. Tecnico-econom ico:
- FCH -01-2-2017: Tow ard s next generation of PEMFC: N on -
Rid urre l'uso d i ciò che l’UE ha d efinito "m aterie prim e
critiche", per esem pio attraverso risorse a basso contenuto di
platino e il riciclaggio o rid urre o evitare l'uso d i elem enti
terrestri rari
PGM catalysts
Obiettivi
Altri tem i trasversali
Temi
-FCH -04-1-2017: Lim iting the im pact of contam inants
originating from the hyd rogen supply chain
- FCH -04-2-2017: H arm onisation of hyd rogen gas trailers
-FCH -04-3-2017: Eu ropean H igher Training N etw ork in
Fuel Cells and H yd rogen
- FCH -04-4-2017: PN R for a safe use of liquid hydrogen
- FCH -04-5-2017: Definition of Accelerated Stress Testing
(AST) protocols d ed uced from und erstand ing of
d egrad ation m echanism s of aged stack com ponents in Fuel
Cell system s
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CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA
(Conclusione di accordi internazionali da parte dell’Unione – Trattato di M arrakech volto a facilitare l’accesso alle opere pubblicate per le persone non
vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa – Competenza dell’Unione europea)
Il trattato di Marrakech sull’accesso delle persone con disabilità visive alle opere pubblicate può essere concluso dall’Unione soltanto
La Corte d i Giustizia d ell’Unione Eu ropea chiam ata in causa d alla Com m issione Eu ropea per esam inare e pronunciarsi d and o pare re se il
trattato d i Marrakech sia ricollegabile alla politica com m erciale com une, che rientra, in forza d el Trattato FUE, nella com petenza esclusiva
d ell’Unione, ha concluso esprim end o che il trattato non rientra nella politica commerciale comune .
Il trattato d i Marrakech im pone agli Stati contr aenti d i preved ere nella loro legislazione nazionale che d eterm inati enti (ossia enti pubblici e
organizzazioni senza scopo d i lucro che forniscono servizi d i istruzione, form azione, lettura ad attata o accesso alle inform a zioni) possano
riprod urre o distribuire esemplari d i opere pubblicate in un form ato accessibile alle persone non ved enti, con d isabilità visive o con altre
d ifficoltà nella lettura d i testi a stam p a (in prosieguo: i «beneficiari»), senza autorizzazione d el titolare d el diritto d ’a utore. Gli Stati d evono
parim enti facilitare lo scam bio transfrontaliero d egli esem plari in form ato accessibile, autorizzand o d eterm inate form e d i es portazione e
im portazione d i questi esem plari.
N el 2012, il Consiglio ha autorizzato la Com m issione a partecipare, a nom e d ell’Unione europea, ai negoziati cond otti nel quad ro
d ell’Organizzazione m ond iale d ella proprietà intellettuale (OMPI) sul futuro trattato d i Marrakech. Il trattato è stato ad ott ato il 27 giugno
2013. La Com m issione, ritenend o che l’Unione potesse conclud ere d a sola (cioè senza la partecipazione d egli Stati m em bri) il trattato d i
Marrakech, ha presentato una proposta d i d ecisione di conclusione d el trattato, che non è stata ad ottata d al Consiglio. Essa ha allora
investito la Corte di una richiesta d i parere per sapere se il trattato d i Marrakech possa essere concluso d all’Unione da sola oppure se la
partecipazione d egli Stati m em bri sia necessaria tal fine. Otto Stati m em bri, che ritengono che l’Unione non abbia una com pet enza esclusiva
1
per conclud ere il trattato nel suo insiem e e che la loro partecipazione sia pertanto necessaria, hanno preso parte alla proced ura d i parere .
La Corte ha esam inato se il trattato d i Marrakech sia ricollegabile alla politica com m erciale com une, che rientra, in forza d el Trattato FUE,
nella com petenza esclusiva d ell’Unione e ha concluso che il trattato non rientra nella politica commerciale comune. Infatti, d a un lato, il
trattato ha lo scopo non d i prom uovere, facilitare o d isciplinare il com m ercio internazionale d egli e sem plari in form ato accessibile, bensì d i
m igliorare la cond izione dei beneficiari facilitand o, in d iversi m od i, l’accesso d i tali persone alle opere pubblicate. Dall’altro, gli scam bi
transfrontalieri d i esem plari in form ato accessibile, previsti dal trat tato d i Marrakech, non possono essere assim ilati a scam bi internazionali
effettuati d a operatori norm ali a fini com m erciali (infatti, gli scam bi si effettuano solo tra enti pubblici o organism i senz a fini d i lucro in
cond izioni precisate d al trattato e le esportazioni e le im portazioni sono d estinate ai soli beneficiari).
La Corte ricord a, poi, che l’Unione dispone parimenti di una competenza esclusiva quando la conclusione di un accordo internazionale
può incidere su «norme comuni» o modificarne la portata. La Corte esam ina pertanto se sia questo il caso per il trattato d i Marrakech.
A questo proposito, la Corte ha rilevato che la d irettiva d ell’Unione sul d iritto d ’autore2 consente agli Stati m em bri che lo d esid erino di
preved ere un’eccezione o una lim itazione d ei diritti d i riprod uzione e com unicazione al pubblico per le persone colpite d a d isabilità. Da ciò
d iscend e che l’eccezione o la lim itazione prevista d al trattato d i Marrakech d ovrà essere introd otta nel quad ro d ell’am bito a rm onizzato
d alla d irettiva. Lo stesso d icasi per i regim i d i esportazione e im portazione previsti d a questo trattato, in quanto essi hanno com e scopo
quello d i autorizzare la com unicazione al pubblico o la d istribuzione, sul territorio di uno Stato contraente, d i esem plari i n form ato
1
Si tratta della Finlandia, della Francia, dell'Italia, della Lituania, della Repubblica ceca, del Regno Unito, della Romania e dell'Ungheria
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accessibile pubblicati in un altro Stato contraente, senza che sia richiesto il consenso d ei titolari d ei d iritti. In tale co ntesto, la Corte ha
sottolineato che, benché gli Stati m em bri d ispongano, in virtù d ella d irettiva, d ella facoltà d i preved ere una siffatta eccezione o lim itazione,
si tratta d i una facoltà concessa d al legislatore d ell’Unione che è rigorosam ente inquad rata d a d iversi obblighi d el d iritto d ell’Unione.
La Corte ha rilevato, parim enti, che, al contrario d ella d irettiva, il trattato d i Marrakech preved e un obbligo (e non una m era facoltà) d i
introd urre un’eccezione o una lim itazione a vantaggio d i d eterm inate persone con d isabilità. La Corte ha giud ica, pertanto, c he, in seguito
alla conclusione d el trattato, l’insiem e d egli Stati m em bri sarà tenuto a preved ere l’eccezione o la lim itazione a beneficio d elle persone
colpite d a d isabilità.
Infine, siccom e la conclusione d el trattato d i Marrakech può incid ere sulla d irettiva in m ateria d i d iritto d ’autore o m od ifi carne la portata, la
Corte ha concluso che l’Unione dispone di una competenza esclusiva e che il trattato può essere concluso dall’Unione da sola, senza la
partecipazione degli Stati membri.
-
Una pubblicità comparativa dei prezzi fra negozi diversi quanto a tipologia e dimensioni non è lecita in determinate circostanze
Una pubblicità del genere può altresì essere ingannevole se il consumatore non è informato con chiarezza, n ella pubblicità stessa, della diversità quanto a
tipologia e dimensioni dei negozi posti a confronto
La Corte d i Giustizia d ell’Unione Eu ropea chiam ata a pronunciarsi d alla Cour d ’appel d e Paris (corte d ’appello d i Parigi) su lla questione se
una pubblicità in cui sono posti a confronto i prezzi d i prodotti vend uti in negozi d iversi quanto a d im ensioni o tipologia, sia lecita al la luce
d ella d irettiva sulla pubblicità ingannevole e com parativa, ha d ichiarato che in forza della direttiva 2006/14 ogni pubblicità comparativa
deve confrontare obiettivamente i prezzi e non essere ingannevole.
N el d icem bre 2012, la Carrefour ha lanciato una cam pagna pubblicitaria televisiva intitolata «garantie prix le plus bas Carre four (garanzia
d el prezzo più basso Carrefour)». Detta p ubblicità poneva a confronto i prezzi d i 500 prod otti d i grand i m arche ap plicati nei negozi
Carrefour e in negozi concorrenti (fra cui i negozi Interm arché) e offriva al consum atore il rim borso d el d oppio d ella differ enza d i prezzo se
avesse rinven uto altrove un prezzo più basso. A partire d al second o spot televisivo, i negozi Interm arché selezionati per il confronto era no
tutti superm ercati, m entre i negozi Carrefour erano tutti iperm ercati. Tale inform azione com pariva solam ente in caratteri più piccoli sotto il
nom e Interm arché.
L’ITM, una società incaricata d ella strategia e d ella politica com m erciale d ei negozi d ell’insegna Interm arché, ha agito d ina nzi al giud ice
francese al fine di ottenere la cessazione d ella pubblicità in parola nonché il ris arcim ento dei d anni per pubblicità ingannevole.
Ad ita d ella controversia, la Cour d ’appel d e Paris (corte d ’ap pello d i Parigi) ha chiesto alla Corte d i giustizia d i pronunci arsi sulla questione
se una pu bblicità d el genere, in cui sono posti a confronto i prezzi d i prod otti vend uti in negozi d iversi quanto a d im ensioni o tipologia, sia
21
lecita alla lu ce d ella d irettiva sulla pu bblicità ingannevole e com parativa . Essa chied e, inoltre, se il fatto che i negozi interessati siano
d iversi quanto a d im ensioni e tipologia costituisca un’inform azione rilevante che, conform em ente alla d irettiva 2005/ 29 sulle pratiche
com m erciali sleali , d ebba essere necessariam ente segnalata al consum atore affinché quest’ultim o possa assum ere una d ecisione
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consapevole d i natura com m erciale. La Corte ha d ichiarato che, innanzitu tto, che in forza d ella d irettiva 2006/ 14 ogni pubblicità
com parativa d eve confrontare obiettivam ente i prezzi e non essere ingannevole. Orbene, allorché l’operatore pubblicitario e i concorrenti
appartengano a d itte, ciascuna d elle quali possied e una gam m a d i negozi d iversi quanto a d im ensioni e tipologia, e il confronto non sia
riferito alle m ed esim e tipologie e d im ensioni d i negozi, l’obiettività d el confronto può risultarne falsata se la p ubblicità non m enziona tale
2 Direttiva 2006/ 114/ CE d el Parlam ento europeo e d el Consiglio d el 12 d icem bre 2006, concerne nte la pubblicità ingannevole e com parativa (GU
2006, L 376, pag. 21)
3 Direttiva 2005/ 29/ CE d el Parlam ento europeo e d el Consiglio, dell’11 m aggio 2005, relativa alle pratiche comm erciali sleali d elle im prese nei
confronti d ei consum atori nel m ercato inter no e che m od ifica la d irettiva 84/ 450/ CEE d el Consiglio e le d irettive 97/ 7/ CE, 98/ 27/ CE e
2002/ 65/ CE del Parlam ento europeo e d el Consiglio e il regolam ento (CE) n. 2006/ 2004 d el Parlamento europeo e d el Consiglio (GU 2005, L 149,
pag. 22).
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d iversità: i prezzi d ei beni d i consum o corrente, infatti, possono subire variazioni in funzione d ella tipologia o d elle d im e nsioni d el negozio,
cosicché un confronto asim m etrico può avere l’effetto d i creare o aum entare artificiosam ente la d ifferenza fra i prezzi d ell’operatore
pubblicizzato e quelli d ei concorrenti in funzione d ella selezione d ei negozi oggetto d i confronto.
Infine la Corte ha evid enziato che è ingannevole una pu bblicità com p arativa che om etta o occulti un’inform azione rilevan te d i cui il
consum atore m ed io ha bisogno, tenuto conto d el contesto, per prend ere una d ecisione consapevole d i natura com m erciale, o che presenti
un’inform azione d el genere in m od o oscuro, incom prensibile, am biguo o intem pestivo, e che, d i conseguenza, pu ò indurre il consum atore
m ed io ad assum ere una d ecisione d i natura com m erciale che non avrebbe altrim enti preso. Orbene, una pubblicità, com e quella i n
d iscussione nel caso in esam e, è id onea ad esplicare un’influenza sul com portam ento econom ico d el consum atore, ind ucend olo ad
assum ere una d ecisione nell’errato convincim ento che beneficerà d elle d ifferenze di prezzo vantate nella pubblicità acquistan d o i prod otti
reclam izzati in tutti i negozi d ell’insegna d ell’operatore pubblicitario anziché in negozi d ell e insegne concorrenti. N ond im eno, la Corte ha
d ichiarato che una sim ile pubblicità risulterà ingannevole soltanto se il consum atore non venga inform ato d el fatto che il ra ffronto è stato
effettuato fra i prezzi applicati nei negozi d i d im ensioni o tipolog ia superiori d ell’operatore pubblicizzato e quelli rilevati nei negozi d i
d im ensioni o tipologia inferiori d elle d itte concorrenti. A tale riguard o, la Corte ha precisato che d etta inform azione d eve non soltanto
essere fornita in m od o chiaro, m a altresì com parire nel m essaggio pubblicitario stesso. Spetterà alla Cour d ’appel d e Paris verificare se tale
requisito sia sod d isfatto nel caso d i specie.
Conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-638/16 PPUX e X / État belge
Second o l’avvocato generale Men gozzi chiam ato a pronunciarsi sulla causa in oggetto, ha concluso che g li Stati membri devono rilasciare
un visto per ragioni umanitarie quando sussistono fondati motivi per ritenere che un rifiuto esporrà le persone richiedenti l a protezione
internazionale alla tortura o a trattamenti inumani o degradanti
Il 12 ottobre 2016 una coppia siriana e i loro tre figli in tenera età, d i cittad inanza siriana, abitanti ad Aleppo (Siria), hanno presentato
richieste d i visto presso l’am basciata d el Belgio a Beirut (Libano). Essi sono rientrati in Siria il 13 ottobre 2016. Le d om and e erano d irette ad
ottenere visti con valid ità territoriale lim itata, in base al cod ice d ei visti d ell’UE 1, per consentire a tale fam iglia d i lasciare Aleppo, città sotto
assed io, al fine d i introd urre una richiesta d ’asilo in Belgio. Uno d i essi d ichiara, segnatam ente, d i essere stato rapito d a un gruppo arm ato,
picchiato e torturato, prim a d i essere infine liberato d ietro pagam ento d i un riscatto. Essi insistono particolarm ente sul d e grad o d ella
situazione d ella sicurezza in Siria in generale e ad Aleppo in particolare, nonché sul fatto che, essend o d i religione cristi ana ortod ossa, essi
rischiano d i essere perseguitati per la loro fed e religiosa. Aggiungono altresì che è im possibile per lor o farsi registrare com e rifugiati nei
paesi lim itrofi, tenuto conto, in particolare, d ella circostanza che la frontiera tra il Libano e la Siria è stata nel fratte m po chiusa.
Il 18 ottobre 2016 l’Office d es étrangers (Ufficio stranieri, Belgio) ha respinto tali d om and e, ritenend o che, nel richied ere un visto a valid ità
territoriale lim itata per presentare una richiesta d ’asilo in Belgio, la fam iglia siriana in questione avesse m anifestam ente l’intenzione d i
soggiornare più d i 90 giorni in Belgio 2. Detto Ufficio sottolinea, in particolare, che gli Stati m em bri non sono obbligati ad am m ettere nel
loro territorio ogni persona che viva in una situazione d i catastrofe.
La fam iglia siriana ha pertanto chiesto al Conseil d u contentieux d es étrangers (Consiglio d el contenzioso d egli stranieri, Belgio) la
sospensione d ell’esecuzione d elle d ecisioni d i rifiuto d i visto in base alla proced u ra nazionale d i estrem a urgenza. Tale org ano
giurisd izionale ha d eciso, avanzand o d om and a d i applicazione d el proced im ento pregiud i ziale d ’urgenza, d i chied ere alla Corte
l’interpretazione d el cod ice d ei visti, nonché d egli articoli 4 (proibizione d ella tortura e d elle pene o trattam enti inum ani o d egrad anti) e 18
(d iritto d i asilo) della Carta d ei d iritti fond am entali d ell’Unione eur opea.
N elle sue conclusioni l’avvocato generale Paolo Mengozzi è giunto alla conclusione che la situazione d ella fam iglia siriana d i cui trattasi è
regolata d al cod ice d ei visti e, pertanto, d al d iritto d ell’Unione. Egli ritiene altresì che, nell’ad ottare una d ecisione ai sensi d el cod ice d ei
visti, le autorità d i uno Stato m em bro d anno attu azione al d iritto d ell’Unione e sono, pertanto, tenu te al rispetto d ei d irit ti garantiti d alla
Carta. L’avvocato generale Mengozzi ha sottolineato a tal riguard o che i d iritti fond am entali sanciti d alla Carta, il cui rispetto si im pone a
ogni autorità d egli Stati m em bri che agisca nell’am bito d el d iritto d ell’Unione, sono garantiti ai d estinatari d egli atti ad o ttati d a siffatta
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autorità ind ipend entem ente d a qualsiasi criterio d i territorialità.
L’avvocato generale si oppone ad un’interpretazione d el cod ice d ei visti in base alla quale quest’ultim o conferirebbe agli St ati m em bri
unicam ente una sem plice abilitazione a rilasciare tali visti. La sua posizione si fond a tanto su l tenore letterale e sulla struttura d elle
d isposizioni d el cod ice d ei visti quanto sulla necessità per gli Stati m em bri, nell’am bito d el loro m argine d i d iscrezionalit à, d i rispettare i
d iritti garantiti d alla Carta nell’applicare tali d isposizioni.
In tale contesto il m argine d i discrezionalità d i cui d ispongono gli Stati m em bri è necessariam ente inquad rato d al d iritto d ell’Un ione.
Per l’avvocato generale è innegabile che in Siria i ricorrenti erano esposti, quanto m eno, a rischi reali d i trattam enti inum ani d i estrem a
gravità rientranti m anifestam ente nell’am bito d i applicazione d el d ivieto previsto all’articolo 4 d ella Carta. Alla luce in p articolare d elle
inform azioni d isponibili sulla situazione in Siria, l’État belge (Stato belga) non poteva conclud er e d i essere esonerato d al sod d isfare il suo
obbligo positivo a norm a d ell’articolo 4 d ella Carta.
L’avvocato generale Mengozzi ha proposto, pertanto, alla Corte d i rispond ere al Conseil d u contentieux d es étrangers d ichiar and o che lo
Stato m em bro, al quale un cittad ino d i un paese terzo chiede il rilascio d i un visto a validità territoriale lim itata per ragioni um anitarie, è
tenuto a rilasciare siffatto visto se esistono fond ati m otivi p er ritenere che il rifiuto d i proced ere al rilascio d i tale d o cu m ento cond urrà alla
d iretta conseguenza d i esporre il sud d etto cittad ino a su bire trattam enti vietati d all’articolo 4 d ella Carta, privand olo d i un m ezzo legale per
esercitare il suo diritto a richied ere la protezione internazionale in d etto Stato m em bro.
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