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Scuola dell’infanzia di Silvella
Anno scolastico 2008 - 2009
Attività in friulano e inglese con metodo CLIL
Nelle Indicazioni Curricolari redatte dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 2007, si
evidenziano dei riferimenti chiari sull’opportunità di un primo contatto con la LS già in periodo
prescolare. Nella descrizione del campo di esperienza “discorsi e parole” viene sostenuto che “... se
opportunamente guidati, i bambini ... confrontano la propria lingua materna con altre lingue...
Possono apprendere efficacemente una seconda lingua purché il contesto sia dotato di senso,
l’apprendimento avvenga in modo naturale, sia inserito nelle attività quotidiane e diventi esso stesso
occasione di riflessione e dialogo” (MPI, 2007, P. 36).
Le attività in lingua inglese sono ormai una tradizione nella scuola di Silvella, quasi come quelle in
lingua friulana. Vengono condotte secondo il modello del format narrativo ideato da Traute
Taeschner, utilizzando le storie di “Le avventure di Hocus and Lotus” del I, II e III livello. Le
attività in inglese iniziano negli ultimi mesi del primo anno (bambini di 3/4 anni) e proseguono
durante il secondo e terzo anno di scuola per 2-3 volte alla settimana per mezz’ora circa alla volta..
Inoltre la lingua inglese, come quella friulana e italiana, viene utilizzata, con tutti i bambini della
scuola, nell’attività di routine che è la compilazione del calendario.
I bambini grandi in questo modo hanno modo di imparare un po’ di inglese, per lo più lessico e
verbi. Dunque una piccola base e una buona motivazione per provare a fare un’attività solo in
inglese.
Partendo dalla storia in friulano “Il puint dai fruts” di Max Bollinger, utilizzando la lingua inglese si
è andati a scoprire i giochi che facevano i due bambini protagonisti del racconto e quali animali
vivevano nella fattoria. L’unità tematica è stata realizzata con tutti i bambini grandi nei mesi di
aprile e maggio per un totale di quindici ore circa.
Metodologia e strategie
La situazione, o meglio il luogo dove erano condotte le attività, era l’aula e il corridoio, non
avendo la possibilità di avere uno spazio specifico per quel tipo di attività.
I contenuti in lingua friulana ed inglese erano diversi, come diversi erano anche i materiali (libri,
vocabolario d’inglese illustrato, CD con canzoni in inglese, ...).
Gli argomenti trattati sono stati tre:
- uno in friulano: la storie dal “Puint dai fruts”;
- due in inglese: gli animali della fattoria, i giochi dei bambini.
L’insegnante e la stessa per le due lingue (attività in friulano e format narrativo “Le avventure di
Hocus and Lotus”).
Considerato che sia l’insegnante che lo spazio erano gli stessi,per avviare le attività e introdurre la
lingua inglese, si faceva mettere i bambini in cerchio, si sedevano sul tappeto e contavano in inglese
fino a dieci. Mentre i bambini contavano, l’insegnante spargeva su di loro un po’ di porporina
dorata: la polvere magica li avrebbe fatti parlare in inglese.
Quindi si proseguiva con l’attività programmata (30 – 45 minuti).
La scelta delle attività da proporre ai bambini in lingua inglese e friulana di questa unità, non è stata
Casuale. Tenendo presente le competenze ricettive e produttive dei bambini sia in lingua friulana
che inglese e i loro bisogni, si è ritenuto opportuno proporre in friulano attività che andassero a
investire gli aspetti cognitivi e la sfera emozionale, dunque attività complesse, che richiedono un
certo registro. Le attività in lingua inglese invece poggiavano su esperienze motorie e musicali.
Memorizzare semplici filastrocche e una canzone da eseguire in giochi di coppia e/o di gruppo,
poter correre, saltare, camminare su di un percorso, sono attività durante la quale la lingua viene
utilizzata più e più volte in un contesto definito che aiuta a capire e imparare con piacere. La
glottodidattica esperienziale riconosce:
o l’importanza di proporre un input linguistico adatto alle capacità cognitive, relazionali e
semiotiche degli allievi;
o l’importanza di garantire un’esperienza piacevole con la LS per far nascere nei bambini un
atteggiamento positivo;
o mantenere la dimensione strumentale della lingua (giocare, comunicare, fare esperienze).
Il bambino impara facendo esperienze e l’apprendimento esperienziale si realizza attraverso:
o la percezione: l’esperienza sensoriale è molto importante perché i bambini sono in grado di
imparare attraverso l’esperienza anche nozioni astratte;
o l’osservazione: sebbene che nella prima e seconda infanzia prevalga la memoria implicita,
ad iniziare dai quattro anni iniziano ad emergere anche modalità acquisizionali legate alla
memoria esplicita, che necessitano di osservazione e riflessione;
o l’azione e l’interazione: i bambini hanno bisogno di interagire con l’ambiente per scoprirlo
e conoscerlo, quindi il linguaggio è uno strumento per “fare delle cose” (M. Daloisio, 2009).
Nell’unità tematica è stata utilizzata la metodologia CLIL (Content and Language Integrated
Learning) che propone l’apprendimento integrato di una lingua e di contenuti. La glottologia
esperienziale , sopra menzionata, e la metodologia CLIL, non sono uguali ma hanno dei punti
in comune:
o puntano alla promozione della LS (il CLIL attraverso l’apprendimento disciplinare in
LS, la glottodidattica come gancio trasversale nei campi di esperienza, cioè negli ambiti
dell’agire e del fare);
o si fondano sul concetto di “permeazione” della lingua straniera in attività in lingua
materna;
o promuovono lo sviluppo integrato di competenze linguistiche e contenuti;
o considerano la LS come veicolo di apprendimento (nella metodologia esperienziale , per
la mancanza di competenze pregresse, la finalità è quella di un primo contatto con la
lingua straniera. Nel CLIL gli allievi hanno già una minima conoscenza);
o entrambi hanno il principio della priorità formativa, cioè gli obiettivi sono funzionali
all’apprendimento;
o entrambi propongono esperienze di apprendimento che sul piano psicologico sono
sentite dai bambini come autentiche.
Gli Organismi europei, comunque, favoriscono la didattica CLIL con queste motivazioni:
o rinforza la motivazione di chi impara e la sicurezza nella lingua e sull’argomento;
o migliora la competenza linguistica e le abilità orali di comunicazione;
o sviluppa interessi ed atteggiamenti plurilinguistici;
o da l’opportunità di studiare un argomento da diverse prospettive;
o costruisce competenze e comprensione interculturale;
o sviluppa abilità interculturali;
o non richiede più ore di insegnamento;
o completa altre disciplini anziché mettersi in competizione con esse;
o diversifica le metodologie e le pratiche didattiche in classe.
Campo di esperienza: I discorsi e le parole
CLIL
Lingue: friulano e inglese
“Il puint dai fruts”
di Max Bolliger
Lingua: friulano
Obiettivi:
- Il bambino è in grado di stare attento e ascoltare la
storia;
- Produce lingua rispettandola particolarità fonologica per
comunicare in friulano;
- Sa orientarsi nella storia nominando le parole “forti” e
significative;
- Sa riconoscere e dare un nome alle emozioni che prova.
Azioni:
- Camminate in campagna fino alla Ledra;
- Ipotizzare dove nasce il fiume e dove va;
- Ragionare sull’utilità di un ponte;
- Ascolto della storia e drammatizzazione;
- Realizzazione di un orologio delle emozioni
(individuale);
- Cercare sui libri quali animali vivono dentro e sopra il
fiume;
- Realizzazione di un cartellone con i colori a tempera,
collage, disegni ritagliati e incollati; - Cercare sui giornali
immagini di animali che vivono sul fiume, tagliarle i e
incollarle;
- Ricordare quali piante e alberi sono state viste in
campagna.
Contenuti:
- Arricchire il lessico;
- Rinforzare la competenza attiva della lingua friulana;
- Sviluppare la capacità di comunicazione;
- Potenziare la capacità di ascoltare una storia in friulano;
- Capire,attraverso la storia e il vissuto personale, che
cos’è un ponte, la campagna e la fattoria;
- Saper riconoscere emozioni (felice, malinconico,
arrabbiato, ecc.);
- Affinare la manualità.
Verifica:
- Osservazione diretta del bambino sulla sua attenzione e
capacità di ascolto;
- Griglie di osservazione per annotare i cambiamenti nella
produzione del friulano in ogni bambino;
- Ricostruzione della storia in cinque sequenze
(aiutandosi con le parole “forti”);
- Osservazione diretta del bambino per quantificare la sua
capacità di immedesimarsi in un personaggio;
- Uso dell’orologio individuale delle emozioni più volte
durante il giorno per esprimere il proprio stato d’animo.
The farm
Gli animali della fattoria
I giochi dei bambini
Lingua: inglese
Obiettivi:
- Il bambino è in grado di capire la storia “The children’s
bridge”;
- Sa muoversi nel percorso strutturato secondo le consegne date
in inglese;
- Comprende e sa ripetere le filastrocche proposte in situazioni
sia organizzate che spontanee;
- Sa cantare “On my farm” e accoppiare le figure degli animali
corrispondenti;
Azioni:
- Ascolto ripetuto della storia in inglese “The children’s bridge”
accompagnata da movimenti che aiutano la comprensione;
- Drammatizzazioni;
- Giochi imitativi e di movimento;
- Memorizzazione della filastrocca “Teddy bear”, del girotondo
“Ring a ring o’roses” e della canzoncina “Good morning”;
- Realizzazione di un cartellone con lavoro di gruppo (disegno,
ritaglio, incollatura e pittura);
- Memorizzazione del canto “On my farm”;
- Realizzazione di un libretto individuale con il nome degli
animali della fattoria nominati nella canzone;
- Sviluppare le capacità di esprimersi con la voce, con la mimica,
col movimento e la drammatizzazione;
- Esprimersi attraverso esperienze grafico-pittoriche.
Contenuti:
- Incuriosire il bambino verso la lingua straniera;
- Potenziare la comprensione e produzione linguistica;
- Percepire e discriminare le differenze dei suoni onomatopeici
nelle due lingue;
- Sviluppare l’educazione plurilingue.
Verifica:
- Osservazione diretta del bambino durante il racconto della
storia;
- Esecuzione corretta del percorso secondo le consegne date in
inglese;
- Osservazione del bambino mentre ripete e canta le filastrocche
e la canzone insegnata;
- Schede individuâl li che il frut al à di disegnâ i animâi
nomenâts par inglês da la mestre.
Verifica
L’esperienza CLIL friulano – inglese è stata positiva. I bambini hanno partecipato con piacere e, dai
disegni fatti come “verifica”, dal loro cantare in modo sia spontaneo che su consegna, si è potuto
rilevare che i bambini hanno ampliato il repertorio lessicale (nomi, verbi, sostantivi) mentre a
livello sintattico non si sono notati progressi di rilievo.
Ornella Piccoli