yamaha - Il Punto di Villasanta

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yamaha - Il Punto di Villasanta
YAMAHA:
Potrete ingannare tutti per un po',
potrete ingannare qualcuno per sempre,
ma non potrete ingannare tutti per sempre.
(Abramo Lincoln)
Gerno di Lesmo (MB) – 13 gennaio 2010.
Affermare che attività di trasformazione e modifica di modelli importati dal Giappone non siano mai
state eseguite negli impianti di Yamaha Italia è la prova della malafede di Yamaha Motor Italia.
Per la cronaca, basta fare qualche verifica attraverso gli operatori del settore ed appassionati o meglio
ancora chiederlo a chi ancora lavora in YMIT, sulla linea produttiva di Yamaha Motor Italia non solo sono
state modificate moto, TRICKER 250 (oltre 5000 veicoli), R6 Valentino Rossi, Kit per WR 400, ma è stata
prodotta, modificandola la sola moto a trazione integrale mai prodotta in uno stabilimento Yamaha; la
YAMAHA WR450 2WD.
IL WR450 È LA MOTO CHE ORA SI STA MODIFICANDO, ADATTANDOLA ALLA NORMATIVA EUROPEA,
PRESSO UN’AZIENDA POCO DISTANTE DA YMIT.
Immagine scattata all’interno degli impianti di Yamaha Motor Italia
•
Tratto testualmente dal comunicato di YMIT del 11 Gennaio 2011 “Come già ampiamente spiegato in
occasione di incontri con la rappresentanza sindacale, le operazioni di trasformazione di un piccolo lotto
di WR250F e WR450F presso un’azienda nelle vicinanze di Arcore sono fatti su ordine di MBK, Società
francese titolare della fabbrica di Yamaha in Francia.
Tali attività non sono mai state
fatte in precedenza in Yamaha Motor Italia. “
Alla luce di questa foto, che mostra chiaramente e senza possibilità di smentita la VERITÁ DEI FATTI, sarà
interessante leggere le spiegazioni di Yamaha Motor Italia.
Il ricorso sistematico alla menzogna può forse ingannare qualche superficiale osservatore esterno, ma
non sposta minimamente la VERITA DEI FATTI.
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É FALSO associare la nostra lotta al rinnovo della cassa integrazione. Il punto non è
mai stato quello.
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É FALSO dire che il bilancio è stato più volte spiegato sia al Sindacato che all’RSU,
YMIT non è mai minimamente entrata nel merito riguardo l’eccezionale cifra
accantonata.
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É FALSO dire che Sindacato e RSU hanno sempre rifiutato di negoziare con
l’azienda. Siamo sempre stati disponibili per una discussione onesta e aperta sui
temi in oggetto. La prova di tutto questo è l’incredibile retromarcia effettuata dal
consulente aziendale durante l’ultimo incontro eseguito presso la sede dell’Unione
Industriali di Monza e Brianza, dove a fronte di precedenti aperture, e senza
motivarla, Yamaha Motor Italia faceva saltare il tavolo delle trattative, delegittimando
di fatto la stessa Unione Industriali.
Questi soli fatti bastano e avanzano per screditare alla radice tutte le
argomentazioni che Yamaha Motor Italia avanza.
Scambiare per attacchi personali e “minacce” la denuncia di precise responsabilità individuali, è
un’ulteriore prova di come Yamaha Motor Italia non intenda, perché forse non può, rispondere nel merito
alle nostre nove domande.
In ogni caso siamo fiduciosi, una soluzione è a nostro avviso possibile. Basta cercarla. Non ci siamo mai
sottratti alla discussione in passato e non lo faremo nel futuro, a patto che tale discussione sia basata sul
rispetto della verità oggettiva dei fatti.
Tratto testualmente dal bilancio d’esercizio Yamaha 2009:
“…..accantonamento economico di Euro 9.671.000 di cui Euro 7.140.000 quale prudenziale quantificazione
di oneri per rischi legali, nonché incentivi economici all’esodo, sostegno per il raggiungimento dei requisiti
pensionistici, supporto per ricollocazione professionale, nonché IL RIPRISTINO DEL SITO.”
I lavoratori cassaintegrati di Yamaha Motor Italia
Alla Direzione di Yamaha Motor Italia
PS: Redigere e firmare personalmente, senza nascondersi dietro a più o meno famosi uffici stampa, risposte
a così importanti quesiti, dovrebbe essere una prassi. Evidentemente, anche sulle questioni riguardanti la
responsabilità di quello che si afferma, abbiamo atteggiamenti diversi.