TuttoGaggiano - GaggianOnline

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BACHECA
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FEBBRAIO 2015
LA FOTO DEL MESE
Intimità in Biblioteca, per non dimenticare
Un’imagine dell’incontro promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gaggiano in collaborazione con la consigliera Vavassori svoltosi nella
sala della Biblioteca comunale per onorare le vittime delle Foibe. Pochi intimi per una serata intensa. Perché il Ricordo non si disperda mai...
Lettere a TG
Invia un fax al numero 0294967121 o scrivi a [email protected]
Sulle finanze del Comune
Bianchi replica a Perfetti
Gentile direttore,
con riferimento al tema delle finanze del Comune
di Gaggiano, toccato dal sindaco Perfetti sul numero di gennaio di TG tirandomi in ballo, vorrei fare alcune considerazioni:
1) Dal 2012 le fonti di finanziamento per i servizi
comunali (asili, scuole, anziani, ecc.) sono cambiate. Prima c'erano tariffe e tasse comunali, fondi dallo Stato e fondi dalle concessioni edilizie; con la
crisi i soldi da Stato e costruttori sono pressoché
scomparsi e sono rimaste tariffe (invariate) e tasse,
aumentate come ovunque. Con un'importante differenza: i trasferimenti statali e gli oneri di urbanizzazione, pochi o tanti, costituivano incassi certi, al
contrario delle tasse comunali (IMU, TASI TARI
ecc.) che non tutti (soprattutto aziende) riescono a
pagare, proprio a causa della crisi. Conseguenze:
problemi di liquidità e un ostico lavoro da esattori
per recuperare quanto non incassato. Il problema
è stato particolarmente pesante per Gaggiano, il
cui bilancio da molti anni viaggiava su un equilibrio
già fragile.
2) Come reagire? Ad esempio si poteva tarare fin
dal 2012 le spese sugli incassi e non sulle entrate
spettanti: avrebbe significato togliere servizi fondamentali, il cui costo non sarebbe più risultato coperto. La Giunta Miracoli in carica fino a maggio 2014 ha
deciso di non farlo (comunque nel contempo riducendo le spese, non facendo nuovi mutui e inizian-
do a riorganizzare alcuni servizi come gli asili). Una
consapevole scelta politica, il cui prezzo è stata una
sofferenza di liquidità, con un maggior ricorso alle
anticipazioni di cassa del tesoriere Montepaschi. E'
infantile (per non dire meschino) addebitare a singoli amministratori i risvolti di quella giusta scelta
politica che ha salvaguardato il tessuto sociale. Ma,
se proprio si vuole farlo (sbagliando), si dovrebbe
iniziare dai responsabili delle spese più pesanti come ad esempio quelle per i servizi sociali, che ci si è
ben guardati dal ridurre (anzi nel 2013 tali spese sono aumentate di circa 70.000 €, sfiorando il milione
e mezzo).
3) E per il futuro? Nell'ultima campagna elettorale
(pensando poco ai voti, visto che l'argomento non è
il top della popolarità), abbiamo ripetuto che si sarebbero dovute "fare cose straordinarie per difendere quelle ordinarie", cioè perseguire una difficile
riorganizzazione del Comune per mantenere i servizi a minori costi, migliorando così il trend finanziario. E' un lavoro per cui occorrono competenza, collaborazione con altri Comuni e apertura al privatosociale. Vedremo. Un fatto è certo: a questo scopo,
vendere il patrimonio comunale non è la strada appropriata, visto che gli introiti saranno per legge riservati a nuove spese (strutture o manutenzioni straordinarie), non a coprire il costo dei servizi. Se poi
si vende male (come secondo me è stato per la vendita a Sasom di immobili del valore di oltre 1 milione), la strada è sbagliata al quadrato: ma questa è
un'altra storia, di cui credo si avrà modo di riparlare.
Cordiali saluti
Gianluca Bianchi Consigliere comunale
lista civica “Scegli Gaggiano”
Vavassori: il mio impegno
per la Giornata del Ricordo
con l’assessore Vecchi
Gentile direttore,
in occasione del giorno del ricordo, istituito dalla L. 92/2004, ho accettato con piacere di organizzare, assieme al Consigliere Daniele Vecchi, l’incontro patrocinato dal Comune di Gaggiano, per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
Considerato che si tratta di un pezzo di storia italiana per troppo tempo negata e dimenticata, sono
orgogliosa di aver contribuito a far capire all'attuale
amministrazione comunale l'importanza di ricordare una tragedia che ha colpito migliaia di nostri connazionali, grazie all’interpellanza che ho presentato
nella passata legislatura con il mio gruppo consiliare.
La serata, svoltasi in Biblioteca, è stata impreziosita dalla relazione di Giorgio Rustia, Presidente dell’Associazione Nazionale Congiunti dei Deportati
Italiani uccisi o scomparsi in Jugoslavia di Trieste e
autore di svariati saggi sulle foibe tra cui “Contro
operazione Foibe” e dall’emozionante racconto di
un'esule dalmata.
Il mio auspicio è che questo sia l’inizio di un nuovo percorso con l’obiettivo di far conoscere la storia
del confine orientale italiano anche ai ragazzi delle
scuole di Gaggiano.
Maria Teresa Vavassori
Consigliere comunale Forza Italia
TERZA PAGINA
TuttoGaggiano
Fotografia, poesia, arte culinaria:
tanti modi per celebrare la donna
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FEBBRAIO 2015
8 MARZO / La ricorrenza cade in domenica e l’appuntamento è in sala consiliare
L
a ricorrenza dell’8 marzo cade in domenica e
anche per questa ragione viene organizzata
una manifestazione in
paese che ci si augura
possa incontrare l’interesse di tante donne gaggianesi e contribuire a celebrare degnamente questa
festa in un momento storico nel quale la donna è
troppo spesso vittima di
soprusi e violenze nonché
di forme di discriminazione che continuano a relegarla in ruoli di secondo
piano.
La miglior risposta è
mettere invece in luce i talenti femminili che tanto
contribuiscono alla lenta
ma profonda trasformazione della società.
In occasione dunque
della "Giornata internazionale della Donna", un
gruppo di donne gaggianesi (Maria Angela Bonas,
Daniela Bottini, Maurizia
Bruno, Mara Marchesi) che
da tempo si occupano
dell'argomento, insieme al
Gruppo Centro Donna,
hanno collaborato con
l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di
Gaggiano, Sabina Gatto,
per organizzare questa
manifestazione sui talenti
femminili espressi in tutte
le epoche, dal titolo: "E
poi alla sera cantavano -
Auditorium
“Il viaggio”
in scena
Storie di donne in versi e
parole".
Nella splendida cornice della sala consiliare del
municipio saranno organizzati dunque, domenica
8 marzo alle ore 16, una
mostra fotografica sulle attività del Centro Donna
(storica organizzazione
cittadina) e in concomitanza un reading di testi in
prosa e poesie di donne
con sottofondo di brani di
musica dal vivo. Seguirà, in
perfetto spirito "Expo in
Città 2015", un aperitivo
con stuzzichini preparati
dalle aderenti al Centro
Donna.
Maria Angela Bonas,
che ha coordinato l'organizzazione dell'evento,
così ha spiegato il senso di
questa proposta legata allo spirito "Expo": «La preparazione dei cibi non è
solo un talento, ma un vero
impegno, infatti la soluzione della fame nel mondo e
dei conflitti per il possesso delle risorse molto probabilmente vedrà protagoniste proprio le donne».
TG
Per l’8 marzo,
festa della donna,
appuntamento
domenica
alle ore 16 nella
sala consiliare
del municipio:
mostra fotografica,
poi lettura di poesie
e per concludere
assaggi preparati
dalle aderenti
al Centro Donna
Sarà
domenica
29
marzo alle 17 nell’Auditorium comunale il prossimo appuntamento teatrale con la Compagnia FavolaFolle che metterà in scena lo spettacolo per ragazzi, di figura e attote,
dal titolo “Il viaggio”.
Utilizzando la tecnica mista di figura e attore, “Il
Viaggio” racconta la storia
di tre anziani che decidono di fare una gita fuori
porta con il desiderio di
vedere, per la prima volta
nella loro vita, il mare. I tre
protagonisti partono per
un’esperienza che li porterà molto più lontano di
quanto avessero immaginato. Durante il percorso il
camper subisce un guasto
che li costringe ad una
pausa all’interno di un bosco dove costruiscono un
piccolo bivacco mentre
aspettano di riparare il
danno.
Durante la loro permanenza vengono in contatto
con strane creature e bizzarri personaggi che li
coinvolgono in un’avventura che li cambierà per
sempre.
ISTITUTO ALESSANDRINI Ce lo racconta uno studente gaggianese
La donna a scuola: il mito di Lilith
Una mostra e un reading letterario stanno per
essere realizzati e presentati presso l'Istituto d’istruzione superiore Alessandrini di via Einaudi ad Abbiategrasso.
Grande fermento tra gli
studenti delle classi quarte e quinte che, raccogliendo l'invito dei docenti di lettere e in particolare della professoressa
Agnese Coppola, stanno
lavorando per allestire una
mostra aperta al pubblico
(previa prenotazione telefonica 029466306) nei
seguenti giorni 14-21-28
Marzo dalle 10 alle 12.
Gli alunni realizzeranno
un percorso di immagini e
testi di donne che hanno
solcato le pagine della
storia con l'ingegno e l'arte, da Virginia Woolf a Wislawa Szmborska.
In fieri la realizzazione
di un reportage sulla
scuola: interviste al diri-
gente, ai docenti e tutto il
personale su i molteplici
ruoli delle donna tra famiglia e lavoro.
L'avventura ha avuto
inizio con una scoperta
sensazionale: la prima
donna non é Eva ma Lilith.
Mentore di questa rivelazione é la scrittrice Jou-
mana Haddad. La mostra
sarà inaugurata con un reading che il giorno 7 marzo
si terrà in Aula Magna. Si
inizierà proprio con la
poetessa libanese che riabilita la figura di Lilith e
mette in discussione il mito di Shahrazad"Lilith, l'affine creatura, la pari sposa/
ciò che manca all'uomo
perché non si penta/
ciò/che/ manca/ alla donna/ affinché/sia".La scuola
ospiterà anche i lavori dell'artista Vanadia che si inserirà con una sua personale dal titolo:Je suis Lilith.
Seguiranno letture scelte
dal panorama letterario
femminile con un occhio
di riguardo al mondo contemporaneo.
Un viaggio interessante
alla ricerca "di un tenue nastro gettato sopra l'abisso"dei pregiudizi come
avrebbe detto Virginia
Woolf.
Jacopo Mazzanti
Adamo ed Eva tentati da Lilith in un particolare
della Cappella Sistina dipinto da Michelangelo e
(a fianco) in una scultura in Nôtre Dame a Parigi
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Supplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribuzione
gratuita a cura di Editrice Abbiatense srl, vicolo Cortazza 3,
Abbiategrasso (Mi). Aut. trib. Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro.
Direttore responsabile: Marco Aziani. Coordinatore: Giuseppe Caffulli.
Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale, Cilavegna (Pv).
Hanno collaborato: Eleonora Aziani, Simona Borgatti, Ilaria Landino, Mara Marchesi, Alberto Marini, Paolo Migliavacca, Mariadele Parrinello, Paolo Rossetti, Marina Rosti, Antonio Varieschi, Marco Vendramel.
Per la raccolta pubblicitaria: 3385824135 (Antonio Negroni) oppure 3387003027 (Antonio Altimani).
Cinquecentomila euro per
la nuova piazza comunale
TuttoGaggiano
ATTUALITÀ E POLITICA
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FEBBRAIO 2015
DONAZIONE Così potrà essere realizzato il progetto firmato dall’architetto Lorenzo Cefis
Nuovo straodinario dono dalla presidente della Fondazione Aldo e Cele Daccò
L
a nuova donazione disposta dalla signora Cele Daccò
a favore del Comune di
Gaggiano è stata consacrata il
21 febbraio con una firma apposta davanti al caminetto
(spento) nell’ufficio del Sindaco. Questo ulteriore contributo
arriva attraverso la Fondazione
Aldo e Cele Daccò per il Progresso da lei presieduta, con
sede a Lugano, e va a completare il finanziamento necessario
per portare a compimento il
progetto d’integrazione della
Biblioteca in un ambiente più
consono alle sue funzioni di
quanto lo sia l’attuale parcheggio di auto sull’asfalto del cortile comunale.
Cinquecentomila euro sono
la bacchetta magica con cui il
progetto firmato dall’architetto
Lorenzo Cefis trasformerà il parcheggio in un’area vietata alle
auto, dotata di verde, acqua e
percorsi pedonali.
La piazza è quanto resta di
un progetto più ambizioso presto abbandonato dalle
Giunte precedenti - che prevedeva il concentramento delle
scuole in un unico polo, nell’area di via Cornicione, con relativo accentramento di uffici,
mensa e cucina.
L’edificio anni Trenta che
ospita ora la scuola primaria, resosi libero, sarebbe stato il perno di un Centro Culturale arricchito dal trasferimento della biblioteca, dalla vicinanza del-
Così diventerà la nuova Piazza Aldo e Cele Daccò. Sotto, la firma della presidente, signora Cele
l’Auditorium e – appunto – da
questa piazza riservata al passeggio, agli appuntamenti, agli
incontri all’aperto.
Arrivata il giorno avanti a
Gaggiano, ospite di un’amica,
la signora Daccò è comparsa in
Comune prima di tutti la mattina
di sabato, ben lieta di incontrare con l’occasione alcune delle
persone di cui ha fatto la conoscenza in questi tredici anni,
quanti ne sono passati dalla sua
prima visita, nel novembre del
2001, accolta allora da Mita
Sassano, la direttrice della rivista Il Ponte che l’aveva rintracciata in Svizzera cercando noti-
zie sui Daccò, famiglia assai influente nella Gaggiano dell’Ottocento.
Mentre il Salone delle Adunanze, al primo piano della
vecchia ala del Municipio, si
riempiva di amici, consiglieri
comunali, dirigenti di Associazioni e semplici curiosi, nel vicino ufficio del sindaco si svolgeva la parte ufficiale dell’incontro, presenti con la signora
Daccò il nuovo segretario comunale dottor Paolo Maggi, il
sindaco Perfetti, il vice sindaco
Berardi e i due testimoni che
avrebbero aggiunto la propria
firma in calce all’atto di dona-
zione. l cui importo è espressamente destinato alla sistemazione della piazza: dalla Svizzera si è voluto precisare che
non è ammessa altra destinazione e che l’importo sarà ero-
gato di pari passo all’esecuzione delle opere. Se il Comune lasciasse il lavoro incompiuto,
s’interromperebbe a quel punto il finanziamento.
Tornata nel salone, la signora
ha esordito con una frase che
ha sorpreso tutti (ed emozionato qualcuno): ha ringraziato, attraverso i presenti, questa comunità in cui si sente accolta
con affetto e che dovrebbe, a
rigor di logica, ringraziare lei.
Il sindaco ha poi ricordato le
tre generazioni dei Daccò che
si sono succedute a Gaggiano
fra il 1834 e il 1911, lasciando
tracce significative in edifici (il
Consorzio, l’Asilo, la villa sul
viale della stazione) e nel costume, avendo cura di citare la
decisione di Agostino Daccò,
l’assessore comunale che propose di dotare finalmente il Comune di aule scolastiche proprie perché, oltre all’unione
(raggiunta un quarto di secolo
prima) occorre l’istruzione
“perché una nazione sia forte e
rispettata”. E nel 1886, Gaggiano non aveva ancora aule scolastiche: i 160 scolari erano ammassati in due stanzoni.
Illustrato il progetto da parte
del suo autore, la piccola folla
ha fatto corona al tavolo del rinfresco e alla gentile ospite.
Sotto le alte finestre, una
pioggia leggera finiva di lavare
l’asfalto destinato a sparire entro la fine dell’anno.
P.M.
L’open day dell’Asilo Infantile di via Marconi ha riscosso anche quest’anno grande successo
Calvi Carabelli, un nome una garanzia: ecco il pof
Si è svolto anche quest’anno con successo
l’open day dell’Asilo Infantile Calvi Carabelli di via
Marconi 1 a Gaggiano.
L’appuntamento era
fissato per il primo sabato
di febbraio e l’invito è stato accolto da moltissimi
genitori che con i loro piccoli hanno trascorso la
mattinata in visita agli ambienti straordinariamente
accoglienti della materna
per eccellenza del Comune di Gaggiano, che forte
di una convenzione in essere da vari decenni riesce
ad offrire servizi di elevata
qualità a costi comunque
abbordabili per tutte le famiglie.
Il progetto educativo
del Calvi Carabelli è in linea con la storia ultrasecolare dell’Asilo, nato il 6 novembre 1894 grazie al lascito di Claudia Carabelli
vedova Calvi che volle così nobilmente contribuire
all’urgenza educativa nei
riguardi dei bimbi che in
gran numero abitavano
con le loro famiglie nelle
cascine del territorio comunale e delle frazioni.
Ad incarnare il desiderio di offrire ai bambini
un’educazione che non
trascurasse nessuno degli
aspetti che formano la coscienza della persona
umana furono sempre le
suore: prima quelle del
beato Cottolengo, fino al
1989, e da allora ad oggi
quelle dell’ordine delle
Cappuccine della beata
Madre Francesca Rubatto.
È stata proprio la suora
responsabile dell’Asilo
ad accompagnarci, il
giorno dell’open day, in
una visita guidata per illustrare i vari servizi offerti
all’utenza da questa struttura sempre attenta agli
aspetti della crescita dei
piccoli nei loro primi passi nel mondo della socia-
lità e dell’istruzione.
Non per niente, oltre ai
momenti forti dell’anno
scolastico come la preparazione al Natale, la festa
di Carnevale, i lavoretti per
la Pasqua, la preparazione
della festa di fine anno che
fa da contr’altasre a quella
dei remigini, nell’offetta
formativa troviamo anche
laboratori di lingua inglese, psicomotricità per tutte le età, musica su vari
strumenti, giochi con le
parole. Importante il discorso della continuità
con visita alla scuola primaria e irrinunciabile l’insegnamento della religione cattolica.
Il tutto dimensionato
sulle esigenze di ben 160
utenti, per i quali, oltre alla
coordinatrice, si impegna
un gruppo di lavoro articolato con 12 insegnanti,
1 assistente alla cura dell’igiene dei bimbi, 2 cuoche, 2 inservienti, 1 addetta alla segreteria, oltre ad
esperti consulenti per le
varie attività specialistiche.
M.A.
Città metropolitana avanti,
c’era
una
volta
la
Provincia
Ed il sindaco Sergio Perfetti commenta: «È una sfida da vincere insieme»
TuttoGaggiano
ATTUALITÀ E POLITICA
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FEBBRAIO 2015
PRESENTE E FUTURO Ne ha parlato il sindaco di Abbiategrasso, consigliere del nuovo ente
V
enerdì 6 febbraio, nella palazzina ex sede
della polizia locale e Sasom, si è tenuto un tavolo
di lavoro sulla Città Metropolitana e le politiche regionali non da tutti apprezzato. Tra i relatori dell’incontro il sindaco di Abbiategrasso e consigliere di
Città Metropolitana Gigi
Arrara, il consigliere regionale Fabio Pizzul e il sindaco di Gaggiano Sergio Perfetti. Moderatore della serata il giornalista gaggianese Giuseppe Caffulli. Dopo
una introduzione del sindaco, il primo a scendere
nel merito è stato Arrara,
che ha definito Città Metropolitana un ente non ancora ben definito, con tante
aspettative ma anche tante
perplessità, un ente il cui fine ultimo è quello di far
crescere il concetto di una
Un momento della conferenza sulla Città Metropolitana alla presenza del neo consigliere Pierluigi Arrara
nuova cultura amministrativa, una soluzione che si l’ingresso di Gaggiano nel- rere i comuni non devono poste ad esempio in ambi- stato quello proposto da
svincoli del solito concetto la futura realtà di area vasta, limitarsi a chiedere alla Cit- to sportivo, oppure di ser- Elena Semeraro candidata
di comuni, province, re- nel gruppo dei comuni che tà Metropolitana, ma devo- vizi sociali e/o assistenziali. a sindaco della lista Futura
gioni, struttura che è desti- formano l’Abbiatense-Ma- no anche offrire delle pro- Un secondo intervento è e non eletta nelle ultime
nata a subire profondi gentino, scelta legata a tutcambiamenti di assetto. ta una serie di tradizioni ma
Arrara non ha nascosto i anche di servizi socio saniproblemi di carattere eco- tari ad esempio l’ASL che
nomico. Il nuovo ente par- storicamente per il nostro
te fortemente svantaggiato comune è ad Abbiategrase questo perchè ereditanso, ma anche per tutta una
do tutto quello che era la
serie di problematiche, sia
Provincia di Milano, ne asscolastiche che di sostesume onori e oneri... con
gno alle disabilità, oltre a
un rosso di 113 milioni di
queste una tra le più sentite
euro, che ha lasciato l’amè il trasporto pubblico,
ministrazione Podestà,
che andrebbe razionalizpaurosamente oltre il patto
stabilità che era stato fissa- zato e migliorato, puntando molto di più di quanto
to a 50 milioni.
Una condizione che, si sta facendo sul trasporto
neanche a dirlo, blocca ferroviario, ma anche con
tutte quelle che sono le soluzioni che ormai sono
istanze più urgenti di inter- di estrema attualità ad
venti.. Arrara ha anche fatto esempio il biglietto unico
notare che l’area abbiaten- per più mezzi di trasporto.
se/magentina, cui Gaggia- Da registrare durante l’inno fa riferimento, rappre- tervento di Perfetti in riferisenta circa un quarto del mento al trasporto integraterritorio comprensivo di to, una breve introduzione
Città Metropolitana, cosa di Pizzul, che ha fatto notache però non vede rappre- re l’estrema polverizzaziosentato per quanto riguar- ne del trasporto pubblico
da i consiglieri, ricordiamo ex provincia, ma ha anche
che il numero dei rappre- fatto notare che in genere
sentanti è legato al numero più che Trenord o Trenitalia
di abitanti e quindi Milano il primo ente che arriccia il
la fa da padrone per quan- naso o finge di non capire
to riguarda i componenti il su questi discorsi è proprio
8 marzo: FESTA DELLA DONNA
ATM Milano, che generalconsiglio metropolitano.
Venite a scoprire la cucina modenese alla carta
Sollecitato da Caffulli la mente tende a privilegiare
la
cittadinanza
del
solo
caparola è passata a Pizzul.
e provate il dessert la torta mimosa
«La Regione Lombardia ve- poluogo a discapito della
de la nuova realtà con so- cintura esterna. «Non ci arspetto. Il nuovo ente che è rendiamo - ha detto Pizzul
subentrato alla provincia, durante il suo intervento San Vito di Gaggiano (Mi) - Tel. 02 9086354 - Via Marta Lodi, 60
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alcune questioni delle questa condizione Milanocompetenze che vanno centrica».
Lunedì e martedì chiusi - Dal mercoledì alla domenica aperti pranzo e cena
Altri interventi tra i preben oltre a quelle che eraE’ gradita la prenotazione
no della provincia». A se- senti sono stati quello del
Si
accettano
prenotazioni
per CRESIME e COMUNIONI
guire il sindaco Perfetti ha consigliere Zacchetti, che
MENÙ
PERSONALIZZATI
proposto e caldeggiato ha ricordato che a suo pa-
Cuc ina Trad izionale M od enese
elezioni amministrative,
che ha chiesto: «Considerando lo stratosferico buco
economico che dite di
avere trovato, come pensate si possa procedere e
soprattutto come e dove
troverà la Città Metropolitana le sue risorse economiche?». A rispondere è stato Pizzul che ha spiegato
che una parte dei proventi
dei tributi della cittadinanza saranno girate al nuovo
ente, che avrà un potere
amministrativo, ma non
avrà potere legislativo.
Per finire Arrara ha voluto togliersi un sassolino
dalle scarpa, ricordando
che «Regione Lombardia,
per usare un termine corrente tra i giovani, “non
gongola” di sicuro nei confronti di Città Metropolitana e questo è più che evidente, per correttezza però và anche detto e fatto
notare che anche Giuliano
Pisapia, che attualmente è
il più alto in grado nel nuovo ente, forse anche perché caricato di molte problematiche milanesi, non
ultima Expo, una volta che
è stato eletto primo sindaco metropolitano, ha quasi
subito nominato il suo vice
e gli ha affidato quasi tutta
la responsabilità del nuovo
ente, che invece istituzionalmente dovrebbe avere
lui, inoltre non credo sia
mai uscito dalla “cerchia
dei Bastioni” e questo è un
limite. Personalmente ritengo non sia possibile amministrare una area vasta come Citta Metropolitana restando in un ufficio all’ombra della Madonnina. Gli
impegni per l’Expo sono
tanti e comprensibili, ma la
mia speranz è che tra qualche mese ci possa essere
un incontro fra il sindaco di
Milano e gli altri Comuni».
Perfetti ha concluso la serata definendo Città Metropolitana l’unico modo organico per sviluppare
quello che è il futuro di una
metropoli moderna con
tutte le sue problematiche.
«Speriamo - ha terminato il
primo cittadino di Gaggiano - che possa partire presto e con il piede giusto: se
vinceremo questa scommessa la vinceremo tutti, se
la perderemo la perderemo tutti,, Milano capoluogo e tutta la sua cintura
esterna».
TG
Stavolta sui banchi
il clima è disteso
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TuttoGaggiano
ATTUALITÀ E POLITICA
FEBBRAIO 2015
CONSIGLIO COMUNALE Il 27 febbraio il primo del 2015
Prossima seduta già fissata per lunedì 16 marzo
P
rima convocazione
del 2015 per il Consiglio comunale gaggianese, che si è riunito alle
20 di venerdì sera, 27 febbraio. I 9 punti all’odg si
sono discussi in un clima
di grande serenità, senza
intoppi di sorta.
Approvata all’unanimità la convenzione integrata tra diversi Comuni stipulata con per i servizi di tutela dei minori. In realtà,
come ha precisato Lorenzo Zanchetti, assessore ai
Servizi Sociali, si tratterebbe di un’approvazione
transitoria di un solo anno,
in attesa di capire quali saranno gli sviluppi della
nuova Città Metropolitana.
Più possibilità per gli
studenti gaggianesi giungeranno invece dalla generosità della signora Daccò, la quale ha richiesto
(ed è stato approvato in
consiglio) un nuovo regolamento per includere tra
gli aventi diritto alla borsa
di studio istituita dalla fon-
dazione “Aldo e Cele Daccò” i ragazzi che avranno
almeno
conseguito
85/100.
Una necessità di abbassare i parametri per assegnare le 5 borse di studio previste che denuncia
un abbassamento degli
standard qualitativi degli
studenti di Gaggiano, sebbene nessuno in consiglio
si sia detto preoccupato
per questo peggioramento medio. Famiglia e scuola sono stati al centro del
dibattito consigliare anche al punto 5, con l’approvazione di una modifica nel regolamento relativo ai servizi di pre/post
scuola per la scuola materna.
Fino a venerdì infatti un
singolo ritardo da parte di
un genitore comportava
l’addebitamento del servizio a carico della famiglia per l’intero mese. Ora
la tolleranza si allarga a 3 ritardi, anche se, come è
stato precisato da Gianlu-
ca Bianchi all’opposizione
«non può diventare un servizio gratuito per coloro
che 3 volte al mese decidono di andare a fare la
spesa comodamente».
Concorde la maggioranza,
che ha sottolineato la ratio
del provvedimento: riguarderà solo piccoli ritardi. Rimandata invece alla
prossima seduta, che si
svolgerà già il 16 marzo,
l’approvazione del regolamento relativo ai servizi
scolastici, guidato dalla
volontà di «estendere
l’ISEE alle prestazioni generali del comune – come
ha spiegato sempre Zacchetti – allo scopo di introdurre un criterio di giustizia, che renda impossibile privilegiare arbitrariamente questo o quel cittadino. Per noi era importante dotarci di questo strumento sia per adempiere
agli obblighi di legge, sia
per garantire maggiore
equità».
Accolta però la propo-
Produttore dal 1970 di
PENTOLAME & UTENSILI PROFESSIONALI
sta di Bianchi di riformulare il regolamento nell’ottica di uno snellimento e di
una modulazione più specificatamente aderente alle necessità gaggianesi,
essendo stato ritenuto il
documento pedante ed
eccessivamente dettagliato. Una complessità che
avrebbe potuto ingenerare distorsioni ed equivoci,
ma a cui si dovrà lavorare
entro e non oltre il prossimo consiglio, quando il
regolamento dovrà andare
in approvazione. Rassicurazioni del sindaco Sergio
Perfetti sull’area dell’Ex
Stallone di cui ha chiesto
conto il consigliere Mattia
Zangrossi essendo i lavori
fermi da mesi.
Sebbene la ditta appaltatrice sia in fallimento
il primo cittadino si è detto ottimistico, fissando la
data di fine lavori a dicembre di quest’anno. Inoltre
il sindaco ha ribadito la
volontà di destinate a servizi socio-assistenziali an-
che le aree dell’opera
pubblica che rimarranno
vuote dopo l’insediamento del Centro diurno e della Croce Oro.
Torna ad insistere la
consigliera Maria Teresa
Vavassori sul teme della sicurezza, dopo l’assemblea pubblica del 16 gennaio.
Illuminazione e maggiore presidio del territorio restano i temi caldi,
con la richiesta di istituire,
tra le altre cose, un controllo di vicinato, ovvero
uno strumento istituzionalizzato con referenti preposti e preparati ad interagire con le forze dell’ordine.
Sul tema ha risposto il
vicesindaco Francesco
Berardi, dichiarando di
aver già inoltrato la richiesta all’Unione dei Fontanili
per la formalizzazione degli 80 mila euro da destinare alla sicurezza per Gaggiano e la richiesta a EnelSole per un potenziamen-
to del servizio di illuminazione, anche se per un intervento più ampio e sistematico bisognerà attendere tempi migliori.
Città metropolitana al
centro invece dell’ultimo
punto all’odg con una mozione presentata dal consigliere Daniele Vecchi,
accanto a Zangrossi e Vavassori, per la presentazione di un documento da
destinare al Consiglio metropolitano, che pone l’attenzione su alcune problematiche specifiche di
Gaggiano come il biglietto
unico integrato e la realizzazione di interventi viabilistici urgenti, come la rotonda a nord della stazione o lo scavalcamento del
Naviglio grande. Prossima
seduta già fissata per il 16
marzo.
Mariadele Parrinello
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Refezione scolastica, ecco
come e perché si cambia
TuttoGaggiano
7
ATTUALITA’ E POLITICA
FEBBRAIO 2014
DOPO L’ASSEMBLEA Il sindaco Sergio Perfetti spiega le motivazioni della scelta
«Non è più possibile mantenere i 7 punti di cottura attuali»
a refezione scolastica
«L
va centralizzata o
esternalizzata. I 7 punti di
cottura in cui vengono cucinati i pasti non possiamo
più mantenerli, costano
troppo». Questa dichiarazione, rilasciata dal sindaco Sergio Perfetti a Tutto
Gaggiano del luglio scorso,
aveva suscitato vivaci reazioni, soprattutto da parte
della lista civica “Scegli
Gaggiano”, che ha subito
chiesti chiarimenti su quali
fossero le intenzioni dell’allora neoeletta maggioranza.
Per tutti questi mesi il
tema è rimasto in agenda, e
il 12 febbraio scorso si è
svolta un’assemblea pubblica, indetta dall’amministrazione comunale, per
parlare del problema e per
comunicare ai cittadini le
decisioni assunte in merito.
Davanti ad un pubblico
non proprio numeroso
(poco più di una trentina i
partecipanti) il sindaco
Sergio Perfetti, accompagnato dall’assessore ai servizi scolastici Lorenzo Zacchetti e da quello al Bilancio Massimiliano Allievi, oltre che dalla consigliera
delegata alla scuola Amalia
Lida Follari, ha spiegato cosa intende fare per risolvere la situazione. «Per prima
cosa, voglio rilevare il clima
di serenità e di collaborazione che si è instaurato
con i genitori degli alunni
intorno a questa vicenda premette però il primo cittadino - Non c’era alcun
motivo di arrivare a un “muro contro muro” che non
avrebbe avuto senso, perché se è vero che tra i nostri
obiettivi c’è, doverosamente, un contenimento
dei costi, è anche vero che
quello economico non è
certo l’unico criterio su cui
basare la razionalizzazione
dei servizi scolastici. Ce ne
sono tanti altri, e mi pare
Il sindaco Sergio Perfetti e i membri della giunta in sala consiliare
che sia emerso con chiarezza durante l’assemblea».
Nel merito, Perfetti ha
annunciato che verrà creato un centro di cottura unico presso la mensa delle
scuole medie, centro che
produrrà i pasti sia per i ragazzi della secondaria di
primo grado sia per gli scolari delle vicine elementari:
in pratica verranno unificati
i due centri, con un investimento di 250 mila euro per
ristrutturare e ampliare la
mensa delle medie. Qui
consumeranno il pasto gli
alunni dell’istituto, mentre
per quelli delle elementari
il cibo pronto verrà trasportato alla refezione, che
dista 2-300 metri. Dal nuovo centro - una volta che il
nuovo assetto sarà a regime
- usciranno circa 80 mila
pasti all’anno; gli altri punti
di cottura rimarrano invariati nella gestione, e del lo-
ro futuro si riparlerà solo
quando sarà operativo
l’annunciato accorpamento. Che, se tutto va bene,
dovrebbe fare il proprio
CALVI CARABELLI Bonalumi dimissionario dopo 25 anni
È Ottorino Martelli il neo presidente
Si è riunito lo scorso 18 febbraio il
Consiglio dell’Asilo dell’Infanzia
“Calvi Carabelli” che esiste da oltre
120 anni e che ha sede a due passi
dal santuario di Sant’Invenzio, in via
Marconi 1. Scopo della riunione, l’insediamento del nuovo presidente
che subentra a quello storico, Giovanni Bonalumi, il quale dopo aver
retto per i precedenti 25 anni le sorti
della gloriosa istituzione gaggianese
ha rassegnato in modo irrevocabile
le proprie dimissioni.
Il nuovo presidente è Ottorino
Martelli. I suoi trascorsi in campo politico risalgono ormai a quasi 30 anni
fa: dopo aver rivestito infatti la carica
di segretario della Dc gaggianese, nel
periodo compreso tra il 1980 e il
1988 fu eletto consigliere comunale
ed ebbe l’incarico di assessore ai
Servizi Sociali dall’allora sindaco
Giuseppe Gatti, secondo quanto la
legge dell’epoca consentiva. In quegli stessi anni fu anche membro del
Consiglio di amministrazione del Cal-
vi Carabelli e collaborò alla stesura
della convenzione tra l’ente e il Comune di Gaggiano che regola tuttora
i rapporti.
Oltre al neopresidente Martelli, il
cui nominativo è stato proposto, secondo regolamento, dal parroco
don Piercarlo Fizzotti, fanno parte
del Consiglio: Sergio Bandirali, Livio
Castellani, Cinzia Del Corso, Renato
Castelli ed Eleonora Sisto. Parola
d’ordine di Martelli: «Gestire al meglio collaborando con tutti».
esordio con l’inizio dell’anno scolastico 20152016.
La gestione del centro
“unificato” sarà affidata ad
un’azienda esterna, scelta
con un bando pubblico
ancora da elaborare. «Abbiamo già raggiunto un accordo con i sindacati - fa
notare il sindaco - in base
al quale le cuoche dipendenti comunali che non lavoreranno più nelle cucine
delle elementari verranno
ricollocate presso l’azienda che si aggiudicherà
l’appalto».
La figura della tecnologa non sparirà, ma continuerà ad avere il compito
di controllare i prodotti
somministrati ai ragazzi.
«Sulla qualità delle der-
rate e sulla loro provenienza, con particolare attenzione al legame con il territorio, abbiamo intenzione
di stendere un capitolato
di gara molto preciso conclude Perfetti - Non appena avremo predisposto
una bozza, convocheremo
un’altra assemblea pubblica per discuterne con tutti
gli interessati. Il coinvolgimento dei genitori riteniamo sia un passaggio fondamentale del percorso volto
a garantire ai piccoli utenti
della mensa scolastica un
servizio di ottimo livello,
che è poi il traguardo che
vogliamo raggiungere».
A.M.
TuttoGaggiano
FOCUS
8
TuttoGagg
FEBBRAIO 2015
GAGGIANO PRESENTE INSIEME ALL’ABBIATENSE E AL MAGENTINO. SENZA RINUNCIARE A IN
VOGLIA DI EXPO: LA NOS
Dalla Bit numer
ECO DALLA FIERA DI RHO-PERO Nell’e
Presente anche il Comune nello stand all
N
umeri.... da capogiro per la Bit 2015.
Sono stati infatti censiti 61.781 visitatori, di cui il 60% operatori professionali, lo scorso week end alla Bit, la borsa
Internazionale del Turismo che si è tenuta nei padiglioni fieristici Fieramilano dal
12 al 14 febbraio. Circa 2mila gli espositori presenti – in rappresentanza di tutte le Regioni italiane e di cento Paesi.
Nell’edizione 2015 la Bit ha dunque riconquistato un ruolo da protagonista
nel mondo degli affari del turismo raddoppiando il numero di visitatori, ma
anche attraverso un programma ricco di
iniziative e dimostrazioni.
Ad emergere in occasione della
35esima edizione della BIT, durante la
quale ha debuttato la nuova formula allin-one che ha privilegiato una suddivisione degli stand per tipologia di offerta
e segmenti di business, è stato, a differenza di quanto si possa immaginare, il
turismo di lusso che continua a incuriosire ed attirare una discreta fetta di viaggiatori, presentandosi in controtendenza rispetto agli altri segmenti. Nel 2013 il
turismo “per ricchi” ha inciso per il
12,2% sul totale. In particolare il segmento extralusso ha contribuito per il
4% e il lusso accessibile per l’8,2%.
Il turismo di lusso, è quanto è emerso a pochi giorni dalla conclusione della
Bit, è una delle maggiori attrattive del
Belpaese per gli stranieri: la quota luxury
del turismo internazionale in Italia non
solo tiene nonostante la crisi economica, ma è anche in costante crescita
(passando dal 17,2% nel 2005 al 20,8%
nel 2013).
Anche gli agriturismi continuano ad
essere una forte attrattiva ed una risorsa
per il Paese. Tra gli espositori ad esprimere soddisfazione per la partecipazione riscontrata nell’edizione 2015 della
Bit anche alcuni rappresentanti dello
stand “Territorio del Magentino e dell'Abbiatense. Il Ticino e i Navigli”. «I visitatori sono stati davvero numerosi ma è
soprattutto la partecipazione congiunta,
su proposta del Comune di Magenta,
dei Comuni e degli Enti del territorio per
promuovere insieme le bellezze e le
peculiarità di una vasta area anche in vista di Expo, la vera nota positiva».
Alla Bit, insieme a Magenta, quest’anno ha infatti aderito e condiviso lo spirito dell'iniziativa anche il Comune di Abbiategrasso, cui si sono aggiunti quelli
di Casorezzo, Besate, Gaggiano, Ossona
e Rosate, il Parco del Ticino e il Consorzio Navigli (in rappresentanza di 12 Comuni del Magentino, Abbiatense e Altomilanese per quanto concerne la promozione turistica).
Marina Rosti
Dal 12 febbraio le visite via web
PROMUOVERE IL PAESE È online un nuovo sito approntato dal Comune a questo scopo
Connetersi a www.viviamogaggiano.it per informarsi. E anche per dare suggerimenti
Un sito web per promuoversi. Per
far conoscere tesori nascosti, ma
anche attività e iniziative culturali.
E’ questo l’obiettivo del sito
www.viviamogaggiano.it apparso
per la prima volta sul web lo scorso 12 febbraio, in concomitanza
con la giornata di apertura della Bit,
la Borsa Internazionale del Turismo
a cui ha partecipato, per l’edizione
2015, anche Gaggiano. L’amministrazione, che crede molto in
questo progetto, è convinta che il
nuovo canale offrirà una buona visibilità al paese, arrivando anche a
chi non vive nel territorio. Un’opportunità per i cittadini, dunque,
ma non solo. ViviamoGaggiano,
che si può anche leggere viviAMOgaggiano, punta infatti a diventare
uno strumento di comunicazione e
trasmissione per il paese e per la
sua affermazione turistica.
La vetrina web, inaugurata appena 15 giorni fa, si arricchirà con il
tempo di tutto ciò che potrà essere appetibile e usufruibile dai
suoi cittadini e dai visitatori che
raggiungeranno il borgo che si affaccia sul Naviglio per una gita fuori
porta. Gaggiano, che vanta una storia, momnumenti di interesse architettonico e artistico, ha infatti
tutte le carte in regola per attrarre
una nuova tipologia di visitatore, in
cerca di un’avvincente esperienza
sensoriale. Bellezza, gusto, curiosità, divertimento, cultura, e
sport: sono questi i canali che il
Comune intende potenziare attraverso attività, iniziative ed eventi
da proporre proprio mediante la
vetrina virtuale, ma anche delle foto gallery e con un’informazione
capillare e puntuale.
Sul sito si trovano già diverse
notizie sui monumenti storici del
paese, come palazzo Aloardi,
Casa Camurati, Palazzo Venini
Uboldi, e il Santuario di Sant’Invenzio, solo per citarne alcuni, ma anche percorsi e itinerari a piedi e in
bicicletta per godere del paesaggio che circonda il paese, con le
sue armonie e i suoi silenzi, e ancora delle schede sulle cascine
della zona (a Gaggiano se ne contanooggi 32 con 16 kmq di superficie ad uso agricolo).
Ed è sempre in una prospettiva
di sviluppo e affermazione turistica, ma anche sociale e culturale
che il Comune ha scelto di partecipare in collaborazione con altri
Comuni dell’Abbiatense e del Magentino alla 35esima edizione della
Bit, la Fiera del Turismo Internazionale organizzata dal 12 al 14
febbraio scorsi.
Ma.Ro.
Qu
TuttoGaggiano
FOCUS
9
FEBBRAIO 2015
NCIARE A INIZIATIVE IN LOCO PER CERCARE DI COGLIERE LA GRANDE OCCASIONE
NOSTRA PRIMA VOLTA
umeri che fanno ben sperare
PERO Nell’edizione che precede di due mesi e mezzo la grande kermesse mondiale
lo stand allestito in condivisione con quelli del territorio del Ticino e dei Navigli
ori attrattive del
: la quota luxury
ale in Italia non
crisi economiostante crescita
l 2005 al 20,8%
continuano ad
a ed una risorsa
ositori ad esprila partecipazioone 2015 della
esentanti dello
agentino e delNavigli”. «I visinumerosi ma è
zione congiunta,
ne di Magenta,
del territorio per
bellezze e le
area anche in vipositiva».
genta, quest’anondiviso lo spiriComune di Abaggiunti quelli
aggiano, Ossona
cino e il Consortanza di 12 Cobiatense e Altooncerne la proMarina Rosti
b
TEMA L’impegno di Gaggiano in vista di Expo
scopo
Dalla terra alla tavola
imenti
Qui sopra e nelle pagine: Gaggiano alla Bit
Milano, in occasione di Expo
2015, vedrà un confronto vero
su alcuni nodi cruciali della sfida alimentare globale che ci accompagnerà per i prossimi anni.
“Nutrire il Pianeta, Energia per la
Vita” è il tema al centro della
manifestazione, il filo logico che
attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno
del Sito Espositivo. Expo Milano
2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi
tentativi di trovare soluzioni alle
contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora
chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel
biennio 2010-2012), dall’altra
c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione
scorretta e troppo cibo (circa
2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3
miliardi di tonnellate di cibo
vengono sprecate. Per questo
motivo servono scelte politiche
consapevoli, stili di vita sosteni-
bili e, anche attraverso l’utilizzo
di tecnologie all’avanguardia,
sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo
delle risorse. Ogni aspetto, ogni
momento, ogni Partecipante di
Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il
Pianeta, Energia per la Vita. Anche Gaggiano vuole avviare un
percorso di avvicinamento
all’Evento che porterà a Milano
milioni di visitatori, a tal fine si
vuole porre attenzione a problematiche che sono di interesse locale di una zona che vede
la gran parte del suo territorio
prevalentemente agricolo e attento ai problemi dell’alimentazione. Le serate dedicate all’EXPO 2015, vedranno un percorso
di avvicinamento all’Evento del
1 Maggio con argomenti dedicati all’alimentazione partendo
dalla terra per arrivare alla tavola.
Tre appuntamenti alle 21in biblioteca.
Giovedì 19 marzo 2015
Agricoltura e territorio
Dalla terra alla tavola
La figura del contadino fra
passato, presente e futuro.
L’azienda agraria come organismo vivente. Una cascina nella
storia del territorio: Cascina
Maggiore di Gaggiano, a cura
dell’Associazione
Culturale
Daccò con Paolo Migliavacca;
Stocchi, risicoltori di Rovasenda;
Attilio Gorini
Giovedì 9 aprile 2015
Ore 21 Biblioteca
Agricoltura e territorio, il miracolo dell’acqua. Terre fertili e
agricoltura nella Bassa Padana. A
cura di GAS, Gruppo acquisto
solidale; relatore: Stefano Rossignoli, naturalista
Giovedì̀ 23 aprile 2015
Cibo: le parole per dirlo.
La cucina tradizionale del
territorio milanese. La storia e le
storie intorno alla tavola. Equilibrio e tradizione a tavola. Le
proposte di Un Punto Macrobiotico. A cura de Il Rachinaldo.
Relatori: Ambrogio Zacchetti;
Paolo Migliavacca; Mario Bavelli.
Contro l’Isis? Solo le armi...
10
COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
FEBBRAIO 2015
I DOPOCENA APOLITICI Serata di approfondimento nella saletta del Bar dei Portici
Questa la tesi sostenuta dal professor Andrea Plebani, docente in Cattolica
e ricercatore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. Poco pubblico
«S
ono dell’opinione
che dei problemi relativi all’estremismo islamico e del mondo arabo i
mass media non parlino
troppo poco, ma soprattutto lo facciano male, e
che l’informazione in Italia
abbia molte pecche». Con
queste parole Andrea Plebani, docente dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore e associate research
fellow presso l’Istituto per
gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), si è presentato lo scorso 20 febbraio
nell’incontro dal titolo
“Isis: nuovo stato canaglia
o marketing del terrorismo?”. L’incontro, organizzato da “Scegli Gaggiano”
nel contesto dei cosiddetti “Dopocena apolitici”, si
è tenuto nel piano superiore del bar- pizzeria “Ai
Portici” di Gaggiano, davanti a una ventina di partecipanti.
«Cos’è lo Stato Islamico? Il nome vuol dire tutto
e niente: chi può definire
con esattezza cosa sia uno
Stato Islamico? Questo
termine si può applicare
anche a Iran, Arabia Saudita e Kuwait ad esempio;
ma questo è particolare,
dal momento che si autoproclama come tale usando per esempio i simboli
del califfato, come la bandiera nera. La bandiera nera mostrata in immagini e
video non è stata scelta casualmente, era usata già
dagli eserciti ai tempi di
Maometto in guerra. È un
simbolo sacro, e viene utilizzata per veicolare un
messaggio: il sedicente
califfo Abu Bakr al-Baghdadi è il legittimo erede
dell’ultimo califfo. Quindi
il sedicente Stato Islamico
vuole riallacciarsi al quell’antico califfato, terminato
nel 661, cancellando secoli e secoli di storia e di
evoluzione».
Questo il loro intento:
rileggere la storia mitizzandola e piegandola ai loro
scopi. Ma l’ideologia di
base è molto più chiara e
razionale di quanto si possa pensare: «L’idea di fondo è questa: il mondo islamico è corrotto, prova ne
è lo stato di vessazione e
subalternità nei confronti
dei Paesi occidentali. Per i
musulmani l’Islam è un sistema totalizzante e il migliore esistente, quindi il
gioco è presto fatto: se si
applica
integralmente
l’Islam, quello vero, non
quello corrotto, il risultato
finale è il ritorno al potere e
alla supremazia del mon-
do arabo. Obbiettivo è
colpire di messaggi la comunità islamica, perché
già con Al-Qaeda si pensava alla necessità di risvegliare la comunità dei fedeli, comunità che secondo questi fondamentalisti
è in uno stato di torpore,
dando per scontata la propria decadenza».
Grazie a grande efficacia comunicativa e ardite
semplificazioni di carattere storico e religioso-scritturale, l’Isis si attribuisce
una legittimità e autorità
che in realtà non ha. Ulteriore prova della decadenza araba è la divisione
in diverse nazioni, situazione lontana dall’originaria unità predicata da Maometto. Dato per assodato
l’assedio a cui è sottoposta la comunità islamica,
unico mezzo di difesa è il
Jihad, in genere tradotto
grossolanamente dai mass
media con “guerra santa”;
in realtà è un concetto
molto più profondo e
complesso, quasi un idea-
le di tensione verso il miglioramento
interiore.
L’ideologia dello Stato islamico strumentalizza questa profondità spirituale
per i propri interessi politici ed economici, con un
vergognoso livello di semplificazione e banalizzazione. «Si presentano come i veri latori del messaggio islamico – precisa il relatore - ma il loro concetto
di jihad è completamente
sganciato da quello tradizionale, perché secondo
la tradizione se una parte
dell’Islam è sotto attacco
tutti i musulmani devono
combattere, ma qui e ora,
nello Stato interessato,
non in ogni parte del mondo e con ogni mezzo, come sostiene l’Isis». Queste
dunque le armi vincenti in
mano allo Stato Islamico e
al sedicente califfo Abu
Bakr al-Baghdadi: astutissima strategia comunicativa
e ideologia semplice e
chiara, capace di far breccia nelle menti e cuori di
arabi, europei, ricchi ed
emarginati. Cosa può fare
l’Occidente per fermare
questi professionisti del
terrore e della strumentalizzazione? «Purtroppo è
da almeno un paio di anni
che lo sostengo: nonostante il parere contrario di
molti professori e accademici, ritengo che l’unica
soluzione praticabile sia
l’intervento armato» ha
concluso Plebani.
Daniele Villa
RACHINALDO&CODOS Contrada Bonirola, in sede
Dialetto, che passione!
Il dialetto, per chi è cresciuto “a pee
per terra”, non è una grande novità e andare a scuola di dialetto è un po’ come
scoprire l’acqua calda.
Per chi invece cresce in quest’epoca
che fa ricorso all’inglese per nascondere
vergogne (si vedano per esempio: escort
o jobs act), il dialetto può essere un’utile
risorsa per dire pane al pane e vino al vino (bread and wine).
Certo è che la proposta di Contrada
Bonirola per un “Viaggio nel dialetto milanese” ha trovato subito l’adesione di
quelli del Rachinaldo (circolo che fa conoscere storia e tradizioni del paese) e la
collaborazione degli attori della Codos,
che in dialetto recitano normalmente.
Al “viaggio” partecipano una trentina
di persone, spinte da curiosità differenti
a seconda dell’età, della provenienza
geografica e della confidenza col dialetto medesimo.
La prima tappa, una lezione destinata
al ripasso di fonetica e verbi e al confronto fra dialetto antico e moderno, le ha viste tutte quante attente e divertite.
Il viaggio si completerà in cinque serate, concluse con la lettura di un autore
dialettale, qualcuno celebre, qualcuno
meno noto, qualcuno perfino gaggianese, come il nobile Girolamo Luigi Calvi,
sanvitese d’elezione, che pur conoscendo l’inglese e viaggiando per l’Europa,
scrisse fra i tanti un verso in dialetto: “Che
beven el nost sangu con tass e impost”,
nel 1856, e potrebbe essere “el dì
d’incö”.
Paolo Migliavacca
Quaresima di solidarietà
COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
FEBBRAIO 2015
11
CALENDARIO - Siamo nella fase clou del tempo liturgico più importante dell’anno
Le iniziative formative proposte dalla Comunità pastorale per arrivare pronti
alla grande festa della Pasqua di Resurrezione che cade domenica 5 aprile
T
erminati i festeggiamenti carnevaleschi
gaggianesi sotto un'
inopportuna pioggerella,
è iniziato il Periodo Quaresimale. "Ogni comunità
cristiana è chiamata a varcare la soglia che la pone
in relazione con la società
che la circonda, con i poveri e i lontani. La Chiesa è
per sua natura missionaria,
non ripiegata su se stessa,
ma mandata a tutti gli uomini" (Papa Francesco).
La Comunità Pastorale
Maria Regina della Pace
(Gaggiano -Vigano - San
Vito e Fagnano), ha segnato l'inizio della Quaresima
domenica 22 febbraio
con il rito dell'imposizione delle ceneri. Le proposte per la Quaresima della
Comunità Pastorale si articolano in tre parti : Spirituale - Formativa - Caritativa. La Proposta Spirituale
comprende questi appuntamenti: ogni domenica alle ore 7,15 la recita
delle Lodi in Sant’Invenzio. Alle ore 15 la recita
dei Vesperi sempre in
Sant’nvenzio. Ogni giorno
viene proposta la preghiera personale utilizzando il
" Pane spezzato" che è
possibile ritirare nell'angolo "avvisi" delle chiese.
Ogni martedì alle 15 in
Sant'Invenzio e il mercoledì alle 17,30 a Vigano,
don Pasquale terrà la catechesi per pensionate,
pensionati e casalinghe.
Tutti i giovedì Santa Messa
alle ore 17 a San Vito e alle
ore 18 a Barate. Sempre il
giovedì presso l' oratorio
di Vigano alle ore 21, riflessione sulla Parola di Dio
della domenica. Ogni ve-
nerdì la Via Crucis come
segue: ore 7,30 in Sant’Invenzio - ore 15 in Spirito
Santo, ore 20,45 a Vigano,
San Vito e in Spirito Santo.
Venerdì 27 marzo la Via
Crucis a San Vito sarà celebrata all'aperto. La Proposta Formativa prevede una
serie di incontri: il primo è
stato martedì 24 febbraio
alle 21 presso il centro
parrocchiale Spirito Santo,
dove si è tenuta la catechesi per gli adulti; martedì 3 marzo alle ore 21 in
Duomo la via Crucis con
catechesi del nostro arcivescovo con la Zona Pastorale VI; mercoledì 11
marzo alle ore 21, incontro
con Luca Moscatelli "Chiesa in uscita" presso il centro parrocchiale Spirito
Santo. Giovedì 19 marzo
alle 21 si prosegue con la
preghiera sotto la Croce,
invitati i genitori dei ragazzi e delle ragazze dell'iniziazione cristiana presso
la chiesa Spirito Santo. Infine martedì 31 marzo Introduzione alla Pasqua
presso la Chiesa di Vigano.
La Proposta Caritativa fa
propria l' iniziativa della
Caritas parrocchiale :
l'adozione di una famiglia
bisognosa: si tratta di una
raccolta di generi alimentari e indumenti ancora in
buono stato. si possono
portare presso il guardaroba del centro parrocchiale
Spirito Santo il giovedì
dalle ore 10,00 alle ore
12,00. Informazioni al
Centro d'Ascolto presso il
Centro Parrocchiale Spirito
Santo. Orari di apertura :
mercoledì 21 - 22,30 e
giovedì 10- 12).
M.M.
NO ALLE MAFIE Parte il primo corso di apicoltura del Parco Sud
Dal Tamigi al Naviglio L’inviata
Le ali della legalità con Libera
Father Figure
Parte il primo corso di Apicoltura
al “Bosco dei Cento Passi” di San Vito di Gaggiano (MI). A due anni dalla costituzione dell’apiario dedicato
a Lea Garofalo, nel bosco nato sul
terreno confiscato alla mafia, prende il volo “Le ali della legalita”, un
corso di apicoltura con lo scopo di
diffondere l’amore per le api e di
propagare gli effetti benefici di questi straordinari e magici insetti, che
tanto hanno da insegnare anche in
termini di socialita e rapporti umani.
Il corso si svolgera presso il Bosco del Cento Passi di San Vito di
Gaggiano (MI), terreno confiscato a
Salvatore di Marco e riutilizzato a fini sociali secondo quanto previsto
dalla legge n. 109/96: qui e stato
creato un apiario dedicato a Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa
nel 2009, e nel 2014 vi e stata la seconda produzione del “Miele della
Legalita”, primo prodotto ottenuto
da un bene confiscato in Lombardia.
Durata del corso: un’annata apistica, da inizio Marzo 2015 a Dicembre 2015.
Luogo: apiario del Bosco dei
Cento Passi (S.Vito di Gaggiano –
MI) , laboratorio di smielatura (via
F.lli Zoia, 190 Milano) e Libera Casa
(via Leonardo da Vinci 243/b, Trezzano sul Naviglio, MI).
Frequenza: bimensile, con date
da stabilirsi in funzione delle condizioni meteorologiche e delle esi-
genze apistiche del territorio. Le lezioni si terranno il sabato pomeriggio oppure la domenica,
dalle
14.00/15.00
alle
17.00/18.00. Sono previste 20/25 lezioni, con 3 appuntamenti mensili
nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio,
Agosto e Settembre.
N. partecipanti: numero minimo
di partecipanti: 10 / numero massimo di partecipanti: 20
Costo: 400,00 € da versare in 2
soluzioni ( inizio marzo e fine luglio).
Alla fine del corso, gli allievi riceveranno una % del miele prodotto
nel Bosco dei Cento Passi pari al
10% dell’intera produzione.
NB: attrezzatura a carico del partecipante: tuta da lavoro, maschera
da apicoltore (costo indicativo euro
50,00 €).
Contenuti del corso: I corsisti riceveranno tutte le informazioni per
gestire le api imparando ad adattare
gli interventi in funzione della stagione e delle condizioni di benessere di ogni colonia. Le lezioni saranno svolte principalmente in apiaro, a contatto diretto con le api, e
avranno come obiettivo quello di
produrre “il miele della legalita” utilizzando le tecniche dell’apicoltura
biologica. Il miele verra estratto
presso il laboratorio E.V.A. (Energia
per la Vita e l’Ambiente) in via F.lli
Zoia 190 a Milano dove, oltre a seguire tutto il ciclo di estrazione fino
all’invasettamento, verranno organizzati momenti didattici sulla manutenzione del materiale apistico, lo
stoccaggio e la logistica.
Date: La presentazione del corso
verra fatta in aula presso Libera Casa
in data 28/02/2015 alle ore 15:30 e il
corso avra inizio il 7/03/2015.
CONTATTI PER INFO E ISCRIZIONI
• Segreteria per iscrizioni: Libera
Casa, tel. 02-48405906, mail: [email protected]
• Docente: Mauro Veca, cell. 339
8064731,
mail:
[email protected] www.ilmieledielia.wordpress.com
TG
«I papà hanno un enorme impatto sui loro figli e sulla loro autostima e più tempo essi spendono e più interagiscono con i propri bambini e maggiore è l’influenza
che essi esercitano su di loro, chiamata “effetto dose”»,
dichiara Adrienne Burgess, autrice di “Fatherhood Reclaimed: The Making of the Modern Father”. Inoltre molte ricerche hanno dimostrato che la figura paterna influenza positivamente lo sviluppo dei propri figli e in
particolare riduce i problemi comportamentali, migliora l’apprendimento e le relazioni interpersonale e aumenta l’autostima. E in un paese come il Regno Unito,
dove la statistica e la ricerca sono la forza motrice di
ogni azione ed organizzazione, questi dati non potevano passare inosservati.
Ma che fare per permettere ai papà di passare un po’
di tempo con i loro figli per creare e consolidare quel
rapporto tanto difficile, ma tanto necessario?
Certamente talvolta, risulta difficile dedicare qualche ora ai propri figli, se si lavora tutta settimana e il fine
settimana è talmente corto da non accorgersi nemmeno
che sia arrivato.
I buoni propositi sono tanti, ma, come dice il proverbio, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.
Ed ecco nascere i “Father Figure Saturdays”: un sabato al mese i papà con i loro figli si incontrano in libreria e
trascorrono un paio d’ore assieme, svolgendo attività
diverse, poi si canta e si balla, si gioca in giardino, se il
tempo lo permette, si fa uno spuntino e si socializza
con gli altri papà; oppure viene organizzata un breve gita fuori-porta con spostamento con i mezzi pubblici e
spuntino al sacco.
La cosa importante non è il tema della giornata, ma
creare l’occasione per coinvolgere i papà e i loro bambini in attività da condividere, lontano dall’ambiente familiare e dalla supervisione della mamma. Ovviamente
nessuna figura femminile adulta è ammessa, nemmeno
tra gli organizzatori.
Questa iniziativa ha un altro effetto positivo: migliora
infatti anche l’umore delle mamme che, un sabato al
mese, hanno un paio d’ore di libertà da dedicare a se
stesse!
Ilaria Landino
Giuseppe Brandualdi, sergente
12
COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
FEBBRAIO 2015
1915-2015 IL CENTENARIO Uomini di Gaggiano che fecero la Grande Guerra
Fu l’ultimo a partire per il fronte di tre fratelli, figli del fruttivendolo di Barate
Ma lui era falegname. E all’anagrafe, per errore, diventò poi Branduardi...
I
Bandualdi stanno a Barate da tempo
immemorabile; se lasciano Barate, è
per sistemarsi nelle immediate vicinanze: un Luigi Brandualdi è fittabile
alla Cascinetta di Tainate nella prima
metà dell’Ottocento e suo figlio Battista apre a Barate una bottega di fruttivendolo.
Dalla bottega, aperta all’ombra
d’un portichetto (ora scomparso) di
fianco alla chiesa di Sant’Andrea con
le ossa dei morti che ammoniscono i
fedeli da una nicchia sulla facciata, il
“frütirö” vede partire l’uno dopo l’altro
per la guerra i suoi tre figli: per primo
Vittorio, classe 1893, poi Luigi, del
’90, contadini entrambi, l’uno col grigioverde della Fanteria, l’altro con le
mostrine del Genio.
Ultimo parte il giovane Giuseppe,
arruolato per il servizio di leva nel 59º
Reggimento Fanteria, addestrato nella
città di Napoli, lasciando sul banco di
lavoro la lima, la pialla e il martello da
falegname, che è il suo mestiere. Lo
aveva appreso da un compaesano e
lo passò a un fratello, lo avrebbe passato a un figlio, ma ebbe solo tre femmine e la bottega finì con lui.
Per un falegname, in quegli anni
lontani e per tutto il secolo scorso, nei
paesi di campagna c’era lavoro per
tutto l’anno. Lo chiamavano i fittabili
nelle cascine per costruire o aggiustare carri, bare e “tomarej”; per fare le
ruote in ferro; per le chiuse, i “süin”,
che alzate all’ora stabilita davano l’acqua ai campi dai canali d’irrigazione;
per i mobili di casa, dalla culla al letto.
Lo chiamava il Comune per i lavori nelle scuole: i banchi delle aule, i vetri alle finestre, le viti alla lavagna. Per gettare ponticelle sulle rogge, e uscì dalle
sue mani la prima versione del ponte
in legno messo a scavalcare la Gamberina che taglia il sentiero tra Barate e
Vigano.
Nella guerra il Brandualdi “legnamee”, matricola 75993, cambia più
volte reggimento: prima passa nel
215° Fanteria appena costituito, poi
all’81º dal maggio all’agosto del ’17,
finisce la guerra nella 1379ª Compagnia mitraglieri e resterà sotto le armi
per quasi un anno ancora dopo l’armistizio, però col 44º Fanteria, sempre in
una compagnia mitraglieri, di stanza a
Casagiove nel Casertano.
Lo fanno caporale, poi sergente,
infine sergente maggiore perché rivela da subito un innato buon senso e il
suo comandante di compagnia non
lascia scavare una trincea, stendere un
reticolato, piazzare una mitragliatrice
senza sentire prima il suo parere. Lo
chiama “il mio ingegnere”.
Nell’ultima estate di guerra, il sergente maggiore ingegner Brandualdi
si guadagna una croce al merito di
guerra, ma non se ne vanterà mai
quanto del “Bravo” che gli disse il Re,
battendogli una mano sulla spalla.
Raccontava spesso, all’ombra del
portichetto dove il suo laboratorio
aveva sostituito la bottega del padre,
che un giorno s’era trovato a comandare la Compagnia, rimasta senza ufficiale, durante un ripiegamento. Scollinano e la discesa che devono affrontare per raggiungere la strada nel bo-
sco è spoglia, scoperta all’osservazione e al tiro del nemico. “Sparpagliatevi”, ordina il sergente, così da non offrire ai colpi di mitraglia, se cominciassero a piovere su quel prato, un gruppo compatto destinato ad esserne
falciato. Nessun colpo squarcia il silenzio, solo il fruscio degli scarponi
che scivolano veloci giù per il pendio.
Quando arrivano in basso, i soldati
sembrano un branco di pecore al
gruppetto d’alti ufficiali che, non veduti, sostavano all’ombra. Sarà almeno un generale quello che sbraita per
tanto disordine chiamando a rapporto “chi comanda”. Il sergente Brandualdi si fa avanti e spiega quanto il
disordine fosse stato opportuno, in
caso d’agguato. L’ufficiale ha già riaperto la bocca, chissà cos’altro avrebbe avuto da dire, se un ometto piccolo di statura, più piccolo di lui, non si
ponesse davanti ai gallonati e sibilasse quel sonoro “bravo”, che detto dal
Re d’Italia arrivò alle orecchie di Brandualdi Giuseppe, di Battista e Ferro
Maria, sonoro come le campane della
chiesa di Barate la mattina di Pasqua.
Tornato alla sua lima, Brandualdi
diventò Branduardi per un errore dello scritturale dell’anagrafe (e il segretario comunale, alle sue rimostranze,
lo convinse a lasciar perdere perché
avendo solo tre femmine, il cognome
si sarebbe comunque estinto, con la
erre o la elle, che importanza aveva?
Riprese il lavoro con passione, si
iscrisse fra i primi all’Associazione
Combattenti, andava a provvedersi di
assali a Saronno e tornava con gli amaretti per le bambine.
Fu lui a costruire nell’autunno del
’31 il padiglione in legno del primo
campo di calcio di Gaggiano assieme
ad Angelo Castelli di Barate e Cesare
Moroni di Vigano.
Paolo Migliavacca
C’ERA UNA VOLTA - Cronache di 30 anni fa dalle pagine del Ponte
Regole solo sulla carta e neve killer
Ricorre alla saggezza popolare del nostro bel dialetto “Il
Ponte” del mese di febbraio
1985, il quale in seconda pagina titola “Fa’ e desfa’ l’è tutt un
laurà» (fare e disfare è tutto lavoro, sottinteso spesso inutile
ed evitabile). A che cosa si riferiva il titolo? Ad un argomento che, tanto per cambiare,
continua ad essere di attualità
anche oggi, benché siano
cambiati i termini con i qualsi si
è soliti parlarne. Ma affidiamoci direttamente al testo per capirne di più: «Il Consiglio comunale - si legge in quell’articolo di trent’anni fa - con l’intento dio mettere ordine nell’assegnazione dei terreni, per
evitare i clientelismi e gli sprechi d’un bene così raro e prezioso come la casa, si è dato
un regolamento, con una deli-
bera del 1982, in cui sentenziava non essere “più possibile ,
data la carenza di alloggi, che
le cooperative realizzino villette a schiera, bensì palazzine”;
come pure, che le cooperative
avrebbero dovuto riservare il
60 per cento degli alloggi a
concittadini e documentare al
momento delle convenzioni i
requisiti dei soci; che una cooperativa avrebbe dovuto completare gli 8/10 dei lavori in
corso prima di avere altro terreno. Evviva. Alla prima occasione in cui viene messo alla
prova, il regolamento viene infranto. Nel dicembre ‘83 si assegna un terreno alla cooperativa edilizia di Gaggiano. Si fanno palazzine? No, villette a
schiera. Si darà il 60 per cento
degli alloggi a concittadini? E
perché mai? - ironizza l’artico-
lista - Si darà stavolta il 100 %
obbligatoriamente...».
Voltando pagina e arrivando alla 5, ecco un titolo che ci
parla di situazioni tuttora in auge: «Oltre 140 milioni agli asili
non comunali e convenzione
per la nuova chiesa» (che è poi
quella attuale, dedicata allo
Spirito Santo). Nel sottotitolo
si specifica infatti che ci è voluta «un’ora di discussione sui
contributi agli asili Calvi Carabelli e Santa Maria» e che sono
state approvate «le convenzioni per le case Iacp e per la nuova chiesa in zona Marianna»,
per l’appunto.
Ancora due notizie che
compaiono nella stessa pagina
anche se riguardano argomenti
ben diversi tra loro: una è quella che parla dell’effettuato trasferimento della farmacia co-
munale al Centro socio sanitario dove notoriamente si trova
tuttora, esattamente da trent’anni. L’altra riguarda l’ingente
nevicata che si è abbatuta sulle
strade e che purtroppo è una
delle cause all’origine di una
tragedia della strada: «Giuseppe Sisto, di 55 anni, residente
in via Gobetti - spiega l’articolo
- è morto in un incidente stradale verificatosi a Mortara. Il
fondo stradale innevato e
ghiacciato gli ha fatto perdere
il controllo della sua vettura.
Inutili purtroppo gli immediati
soccorsi ed il ricovero».
Nell’articolo si riporta anche
che il gaggianese 55enne era di
professione commerciante di
riso e che al momento dell’accaduto, la mattina del 22 gennaio, si stava recando a Vercelli proprio per lavoro.
M.A.
Volevano mettere le mani
su
30
tonnellate
di
silicio
Anche un gaggianese 54enne faceva parte della banda sorpresa di notte
TuttoGaggiano
CRONACHE
13
FEBBRAIO 2015
BLITZ DEI CARABINIERI I militari del Nucleo Operativo Radiomobile li hanno intercettati
C’
è anche un gaggianese di 54 anni tra i soggetti fermati dai carabinieri
del Nucleo Operativo della Compagnia di Abbiategrasso, nella notte tra domenica 15 e sabato 16 febbraio, a seguito di un’importante operazione. I militari dell’Arma infatti hanno intercettato i membri di
una banda (5 in tutto) a Cisliano, mentre, a bordo di
una motrice rubata a Vittuone, si stavano recando a
Bollate per rubare un rimorchio contenente 30 tonnellate di silicio.
I malviventi sono stati
notati proprio mentre agganciavano il mezzo per
portarselo via. A quel punto i carabinieri impegnati
nell’operazione sono usciti
allo scoperto braccando i
membri della banda. Due
dei fermati erano italiani
(un 46enne di Lissone e un I carabinieri sono intervenuti quando i ladri stavano per agganciare il carico rubato
54enne di Gaggiano come
ne gaggianese che però è
detto), gli altri 3 invece di ne), risultano già noti alle anche specifici.
L’unico incensurato del anche il titolare di un caorigine bosniaca (un 31en- forze dell’ordine per una
ne, un 22enne e un 44en- serie di precedenti penali, gruppo è appunto il 54en- pannone, situato nei pressi
della cascina Mischia di Cisliano, all’interno del quale
è stata ritrovata una pistola
calibro 7,65 con relative
munizioni rubata nel 2007,
oltre a numerosissimi altri
oggetti provento di furto e
depositati lì da anni. Gli arrestati sono stati trasferiti al
carcere di San Vittore dopo il rito per direttissima,
che si è tenuto martedì 17
febbraio presso il Palazzo
di giustizia di Milano, e che
li ha visti tutti colpevoli.
Il gaggianese però, non
avendo precedenti a suo
carico, è tornato a casa.
Oltre al valore del carico di silicio e della motrice, si parla di alcune migliaia di euro, a lasciare
senza parole gli inquirenti
è stata la scoperta del deposito: si tratta di un vero e
proprio magazzino, evidentemente ritenuto molto
sicuro, adibito a deposito
di materiali rubati; possibile però che nessuno si sia
mai accorto di nulla?
Eppure alcuni pezzi rinvenuti risultano rubati da
quasi 10 anni.
El.A.
UN GRAZIE DI CUORE AI NEGOZI AMICI DI TuttoG
Gaggiano
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Panificio Pasticceria Zangrossi - Via Carroccio 19 - Tel. 334/ 6663210
Bar Pizzeria "Ai Portici" - Via Carroccio 23 -Tel. 02/ 9086836
Coop. Novella 73 - Via Carroccio 31 -Tel. 02/ 9081363
Supermercato OK SIGMA - Via Matteotti 6 - Tel. 02/9085084
La Casa del Gusto - Via Matteotti 48 - Tel. 335/ 7701551
Parrucchieri per donna La Voglia di Fare - Via Matteotti 52
Tel. 02/ 9085758
Agenzia Viaggi Naturarte - Via Matteotti 56 - Tel. 02/99761114
Cartolibreria Articoli Regalo Foieni Sara - Via Matteotti 58 - Tel. 02/ 9084124
Ristorante Pizzeria "Casa Lara" - Via De Gasperi angolo da Vinci - Tel. 02/ 9081953
Edicola Parteniti Claudio - Via De Gasperi snc - Tel. 02/ 90841700
Bar Pasticceria Cavalieri - Piazza Cavalieri di Vitttorio Veneto 1 - Tel. 02/ 9085796
Jolly Bar - Via Marta Lodi 3/A - S.Vito - 02/ 90844770
Panificio Banfi Paolo - Via Marta Lodi 3/A - S.Vito - Tel. 02/ 90844770
Osteria L’E’ Maistess - Via Medici 14 - Fagnano di Gaggiano - Tel. 02/ 9085052
Ristorante Pizzeria "Oasi" - Via Cavour 15 - Barate di Gaggiano - Tel. 02/ 9081940
Trattoria del Gallo - Via Privata Gerli 3 - Vigano Certosino - Tel. 02/ 9085276
Trattoria San Brunone - Piazza San Brunone 37 - Vigano Certosino - Tel. 02/ 9085051
La Rosa del Naviglio - Bar Pizzeria Ristorante Area di Servizio Tamoil - SS 494 Vigevanese - Tel. 02/90841386
Là nel deserto bianco...
SPORT
TuttoGaggiano
15
FEBBRAIO 2015
TESTIMONIANZA Risale allo scorso 30 gennaio la splendida serata con Renzo Moltrasio
L’impresa di un anno fa nello Yukon, con temperature medie di 40 sottozero
S
erata speciale quella
di venerdì 30 gennaio all’auditorium di
Gaggiano. Ospite Renzo
Moltrasio, amico e compagno di alcune avventure
nei deserti e in montagna,
ha raccontato la sua “impresa” dello scorso mese
di febbraio 2014 nello Yukon.
Terra che evoca i racconti di Jack London,
l’epopea dei cercatori
d’oro, delle slitte trainate
da cani per centinaia di
km. E Renzo affascinato da
questa terra ha preso parte ad una 100 miglia (160
km) di corsa in autosufficienza.
La corsa in un ambiente
del genere, con temperature medie intorno ai 40°C non è una “normale”
corsa di lunga distanza.
Ogni particolare è ulteriormente studiato con estrema cura in modo che ogni
materiale utilizzato e anche il più piccolo particolare, sia perfetto dal punto
di vista della comodità e
del mantenimento del calore. Non si usa lo zaino
per trasportare il materia-
le, ma una slitta che legata
con uno speciale imbrago
tramite due tiranti rigidi,
segue il concorrente come un fedele compagno,
sempre pronta a fornire
cambi di indumenti e generi di conforto. Il concor-
rente può decidere dove
e come fermarsi anche al
di fuori dei punti di controllo gestiti dall’organizzazione e qui sciogliendo
la neve cucinarsi una zuppa calda e dormire. Già
dormire….dopo aver ste-
CALCIO Il punto sul campionato delle nostre
Freccia e Accademia così così
ACCADEMIA GAGGIANO
(Promozione gir. F)
21a giornata: Accademia Gaggiano Assago 0-0; 22a giornata: Bressana - Accademia Gaggiano rinviata; 23a giornata:
Accademia Gaggiano - Cesano Boscone
2-1; 24a giornata: Vighignolo - Accademia Gaggiano 0-0; 25a giornata: Accademia Gaggiano - Villanterio 1-0; 26a giornata: Accademia Gaggiano - Corbetta (4
marzo ore 14.30); 27a giornata: La Spezia
- Accademia Gaggiano (8 marzo ore
14.30).
Classifica: Lomellina 45; Garlasco 44;
Frog Milano 43; Settimo 42; Ferrera 38;
Villanterio 35; Cesano Boscone* 33; Accademia Vittuone 32; Accademia Gaggiano*, Bressana, Bornasco 30; La Spezia
27; Assago, Bareggio 25; Corbetta 18; Siziano 16; Vighignolo 13.
*una partita in meno
FRECCIA AZZURRA
(Seconda Categoria gir. R)
19a giornata:
Freccia Azzurra - Sporting 0-1; 20a
giornata: Travaglia - Freccia Azzurra rinviata; 21a giornata: Freccia Azzurra - Olmese Cornaredo 3-2; 22a giornata: Vercellese - Freccia Azzurra 2-0; 23a giornata: Freccia Azzurra - Oratoriana Vittuone
0-1; 24a giornata: Marcallese - Freccia Azzurra (8 marzo ore 14.30).
Classifica: Atletic Trezzano, Marcallese 41; Buccinasco 40; Vercellese 37; Rosatese, S. Stefano Ticino 35; Oratoriana
Vittuone 33; Travaglia* 30; Sporting Abbiategrasso** 29; Freccia Azzurra 26; Olmese Cornaredo 25; C.G. Boffalorese*,
Romano Banco* 22; Zibido 21; La Biglia
20; Oratorio S. Gaetano* 17.
*una partita in meno
**due partite in meno
so uno speciale stuoino
che isola dal freddo del
terreno e utilizzando un
sacco a pelo la cui temperatura di confort (è la temperatura alla quale un sacco a pelo o un indumento
fornisce le migliori presta-
zioni) è -55°C!
Cosa spinge una persona a correre in un ambiente del genere? Se avete
avuto la fortuna di vedere
simili paesaggi la risposta
è ovvia. Se avete un curricula sportivo come quello
di Renzo, non può che essere la normale prosecuzione della carriera vostra
carriera sportiva. Se siete
anche un po’ folli non avete certo bisogno di giustificazioni.
Ma se incrociate lo
sguardo di Renzo, capirete che c’è altro. Voglia di
scoprire, di guardare, con
la curiosità e l’entusiasmo
che contraddistingue simili “personaggi”. Voglia
di mettersi alla prova, senza enfasi o grande pubblicità. Con la consapevolezza di essere ospite in
un mondo ancora selvaggio e che spesso chiude la
porta in faccia a chi ne fa
visita.
Renzo invece con la
sua semplicità e la sua testimonianza ha reso possibile l’impossibile.
Le immagini, mostrano
un “viaggio” bellissimo,
vissuto a 360°.
Ma come tutte i grandi
viaggi, le grandi esperienze, questa corsa ha lasciato un segno indelebile nel
protagonista. Quest’anno
Renzo è tornato per correre la 300 miglia (480 km),
ancora più motivato e preparato.
Seguo Renzo dal segnale del suo gps, ho un
link che mi permette dal
pc di vedere come procede la sua corsa. Quarantacinquesimo km, la sosta
sta durando troppo. Una
email, un sms, poi Renzo
risponde. “ Impossibile
continuare, partito da casa con febbre e virus intestinale, qui la situazione è
peggiorata. Non è possibile, per me continuare. La
temperatura non mi aiuta.
La Yukon 300 miglia è solo
rimandata.
Incontro Renzo al suo
ritorno, lo sguardo è il solito, acceso e con la voglia
di fare, ha già pronta una
nuova avventura!
M.V.