Rassegna Stampa 26 aprile 2015

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Rassegna Stampa 26 aprile 2015
CSV FC ­ ASSIPROV
Domenica, 26 aprile 2015
CSV FC ­ ASSIPROV
Domenica, 26 aprile 2015
Prime Pagine
26/04/2015 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Forli)
ambiente e protezione civile
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 3
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Terremoto di venerdì Ieri vertice in Prefettura per analizzare le...
25/04/2015 Forli Today
Redazione
Terremoto, dopo la 'botta' di magnitudo 4 sei scosse strumentali. Notte di...
26/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 4
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Ieri nelle scuole i controlli dei tecnici
26/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 3
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Patto tra Regione e Ferrovie
26/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 21
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Dopo il terremoto vertice in Prefettura
csv e scenario locale
25/04/2015 Cesena Today
Redazione
Il progetto Lisca Bianca alla mostra del libro di Mercato Saraceno
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
10
TELETHON Cuori di biscotto
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
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Veglia di preghiera
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 8
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Il nido d' infanzia "Il pulcino d' Alice" visita il centro imballaggi...
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 13
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Violenza alle donne: concorso agli sgoccioli
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 36
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Terremoto in Nepal: volontaria in mezzo al disastro
25/04/2015 Forli Today
Redazione
A San Pellegrino una veglia per i migranti vittime del naufragio e per i...
26/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 3
GIORDANI ELIDE
«Una scossa terribile, tutta la città antica è stata...
26/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 11
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Grappoli giganti e quadri di Lega: la festa oggi entra nel clou
26/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 11
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SANTA SOFIA 'LE LUNE NEL POZZO' AL CENTRO PERTINI
26/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 17
21
L' EVENTO A TAVOLA CON ANGELO
26/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23
8
GIORDANI ELIDE
La donna che fa da mamma ai mici'«Li conosco tutti, uno per...
26/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 22
22
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Le lune nel pozzo Incontro sull' aiuto a Santa Sofia
26/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 25
25
A Gatteo torna "Nati per leggere"
salute e assistenza
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 10
26
Il lavoro cura dell' autoinsufficienza
26/04/2015 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 45
27
Tre serate per l' Ail Si inizia stasera a teatro
volontariato
26/04/2015 Corriere della Sera Pagina 1
28
Volontari, la novità viene dai bambini
26/04/2015 Corriere della Sera Pagina 6
29
I nostri sedici anni da volontari La novità viene sempre dai bambini
26/04/2015 Corriere della Sera Pagina 11
Alessandra Dal Monte
Siti, piattaforme e «app» Ecco il welfare tecnologico
26/04/2015 La Repubblica Pagina 18
Lo strappo di Francesco "Ai poveri i posti d' onore del concerto in...
PAOLO RODARI
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26 aprile 2015
Il Resto del Carlino (ed.
Forli)
Prima Pagina
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26 aprile 2015
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
ambiente e protezione civile
Giudizio positivo per le operazioni.
Terremoto di venerdì Ieri vertice in Prefettura per
analizzare le iniziative attivate dopo la scossa
FORLÌ. Dopo la scossa di terremoto di
magnitudo 4 avvertita venerdì pomeriggio, ieri
in Prefettura si è svolta una riunione a cui
hanno partecipato rappresentanti della
Protezione Civile d e l l a R e g i o n e E m i l i a ­
Romagna, dei Vigili del Fuoco, della Provincia
e delle tre Unioni dei Comuni della provincia
per valutare le iniziative prese subito dopo la
scossa delle 17.02. Erano stati
immediatamente attivati tutti i soggetti
responsabili per la pronta apertura, qualora vi
fosse stata l' esigenza, dei comitati operativi di
Protezione c i v i l e c o m u n a l i e d e l c e n t r o
operativo misto, ubicati, come da
pianificazioni, in strutture compatibili con il
rischio sismico individuato nelle rispettive
mappe; effettuata una comunicazione, da
parte dei responsabili di Protezione civile del
Comune di Forlì, alla popolazione, attraverso
un apposito link presente sulla pagina
istituzionale della stessa Amministrazione;
ricordato che sono previsti, nel Comune di
Forlì, "cartelloni" sui quali vengono riportate le
aree di raccolta e di attesa della popolazione;
squadre di tecnici comunali hanno proceduto
ad effettuare sopralluoghi negli edifici che
ospitano le scuole. La riunione di ieri ha
ritenute valide le mosse messe in campo per
affrontare la situazione.
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25 aprile 2015
Forli Today
ambiente e protezione civile
Terremoto, dopo la 'botta' di magnitudo 4 sei scosse
strumentali. Notte di tregua
Lo sciame sismico ha concesso una tregua nella nottata. Il terremoto ha provocato molta
apprensione tra la popolazione. Tutti l' hanno sentito forte e minaccioso.
Dopo la "botta" di magnitudo 4 delle 17,03,
che ha scosso il venerdì pomeriggio dei
forlivesi , la terra ha tremato per almeno sei
volte. L' Istituto Nazionale di Vulcanologia e
Geofisica ha registrato scosse 'strumentali' di
magnitudo tra 2 e 3 sulla scala Richter, la più
intensa alle 17.34, tra Castrocaro, Dovadola e
Modigliana: magnitudo 3, ad una profondità di
9,6 chilometri. L' ultima, registrata alle 20,59,
di magnitudo 2.2 Richter, è stata localizzata tra
Forlì, Faenza e Castrocaro. Lo sciame sismico
ha concesso una tregua nella nottata. Il
terremoto ha provocato molta apprensione tra
la popolazione. Tutti l' hanno sentito forte e
minaccioso. Breve, di pochi secondi, ma molto
forte, fra il quinto e il sesto grado della scala
Mercalli. Molti si sono allarmati, telefonando ai
centralini delle forze dell' ordine e al 115.
Annuncio promozionale Paura ed un attimo di
smarrimento, anche se non ci sono avute
scene di panico. Molti sono scesi in strada, ma
poi hanno fatto rientro in casa. Subito sono
partite le verifiche della Protezione Civile
regionale, in raccordo con la Direzione
regionale dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente
non sono stati segnalati danni a cose o
persone.
Redazione
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26 aprile 2015
Pagina 4
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
ambiente e protezione civile
LA SCOSSA DI VENERDÌ IN CITTÀ.
Ieri nelle scuole i controlli dei tecnici
DOPO il terremoto delle 17.02 di venerdì sono
state eseguiti una serie di operazioni di
controllo e verifica. Lo comunica con una nota
la Prefettura, dove ieri mattina si è svolta una
riunione alla quale hanno partecipato
rappresentanti di Protezione civile, vigili del
fuoco, Provincia e Unioni dei Comuni. Cosa è
stato fatto? «Squadre di tecnici comunali
hanno proceduto a effettuare sopralluoghi
negli edifici scolastici». Si ricorda poi che nel
territorio comunale di Forlì ci sono cartelloni su
cui sono riportate le aree di raccolta della
popolazione. Sono stati attivati i responsabile
per la pronta apertura, qualora vi fosse l'
esigenza, dei comitati operativi di protezione
civile e del centro operativo.
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26 aprile 2015
Pagina 3
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
ambiente e protezione civile
CALAMITÀ NATURALI.
Patto tra Regione e Ferrovie
Emergenze meteo e terremoti.
La Regione ha stretto un rapporto di
collaborazione con le Ferrovie dello Stato. In
caso di calamità, le Fs metteranno a
disposizione i propri convogli per il trasporto
sia dei volontari di Protezione civile sia degli
sfollati. Gli impegni del Gruppo Fs sono
diversi, a partire dal "necessario rafforzamento
del personale" in caso di emergenze e dalla
presenza di "personale qualificato" nel centro
operativo dell' Agenzia. Per quanto riguarda
Rfi, il supporto alla Protezione civile regionale
viene dato consentendo "la realizzazione di
campi base o l' allestimento di sedi logistiche
provvisorie" in spazi ferroviari come "aree
adiacenti le stazioni, impianti o scali ferroviari".
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26 aprile 2015
Pagina 21
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
ambiente e protezione civile
Dopo il terremoto vertice in Prefettura
SCOSSA Riunione di protezione civile, vigili del fuoco e sindaci per fare il punto sulle
iniziative messe in campo.
Dopo la scossa sismica di venedì di
magnitudo quattro, ieri mattina in Prefettura si
e svolta una riunione tra i rappresentanti della
Protezione Civile dell' Emilia­Romagna, del
comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell'
amministrazione provinciale e delle tre Unioni
dei Comuni della Provincia per fare il punto
sulle iniziative messe in campo dopo il sisma.
"Non appena registrato l' evento sismico ­ dice
una nota della Prefettura ­ sono state attivate
le iniziative contemplate nel piano provinciale
di protezione civile ed in quelli delle rispettive
pianificazioni comunali. Sono stati
immediatamente attivati tutti i soggetti
responsabili per la pronta apertura, qualora vi
fosse stata l' esigenza, dei comitati operativi di
protezione civile comunali e del centro
operativo misto, ubicati, come da
pianificazioni, in strutture compatibili con il
rischio sismico individuato nelle rispettive
mappe; e stata effettuata una comunicazione,
da parte dei responsabili di protezione civile
del Comune di Forlì, alla popolazione,
attraverso un apposito link presente sulla
pagina istituzionale della stessa
Amministrazione; ricordato che sono pre visti,
nel Comune di Forlì, "cartelloni" sui quali
vengono riportate le aree di raccolta e di
attesa della popolazione; squadre di tecnici comunali hanno proceduto ad effettuare sopralluoghi negli
edifici che ospitano le scuole, ripartendoli secondo criteri di priorità predefiniti".
Quella di venerdì e stata una scossa di magnitudo quattro preceduta da un forte boato. E' durata
pochissimi secondi, lunghissimi attimi soprattutto per chi si trovava ai piani alti dei palazzi di Forlì.
La gente e scesa in strada, giù di corsa dalle scale dei palazzi, fuori dalle case, dagli uffici, dai negozi,
anche al piano terra. Tutti con la paura in faccia a cercare conforto e poi al telefono con le persone più
care per appurare che nessuno si era fatto male. L' epicentro e stato localizzato con i dati delle stazioni
della Rete sismica nazionale dell' Istituto na zionale di geofisica e vulcanologia tra Faenza e Castrocaro
a una profondità di circa 21 chilometri e si e sentito bene in tutti i paesi del forlivese, nella valle del
Bidente, del Montone e del Rabbi, in quella del Tramazzo, oltre che nel faentino e nel ravennate, a
Russi, Lugo e Co tignola. Moltissime le chiamate alle forze dell' ordine e ai Vigili del Fuoco. Quella delle
cinque, non e stata né la prima né l' ultima scossa della giornata. La terra infatti aveva già tremato, "in
sordina", alle 14.51 sempre nella stessa identica zona, ma con una magnitudo di 2.6 e dieci minuti dopo
la forte scossa all' ora del te, ha tremato di nuovo, alle 17.11, con magnitudo 2.4, ancora lì. Poi alle
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26 aprile 2015
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
ambiente e protezione civile
17.34 una scossa del terzo grado con l' epicentro spostato nell' Appennino forlivese tra Castrocaro
Terme e Terra del Sole, Dovadola e Modigliana per propagarsi da una profondità di oltre nove
chilometri nel faentino e nel comprensorio di Forlì.
L' ultima registrata dall' Ingv, tra quelle superiori al secondo grado della scala Richter, e stata la scossa
delle 21 di 2.2, preceduta circa un' ora prima da un' altra 2.4 (con epicentro a Forlì) e ancora, alle 19.29,
da una terza di 2.6. Nel pomeriggio ce n' era stata un' altra alle 17.36.
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25 aprile 2015
Cesena Today
csv e scenario locale
Il progetto Lisca Bianca alla mostra del libro di
Mercato Saraceno
A Mercato Saraceno, nella Scuola F. Zappi si sta svolgendo la 12esima edizione della
mostra del libro per ragazzi "Dentro il Libro", che si terrà fino al 10 maggio.
Lunedì nell' ambito del programma della
mostra Dentro il Libro, a Mercato Saraceno , ci
sarà l' incontro con il progetto di inclusione
sociale "Lisca Bianca", di Palermo. Dopo aver
incontrato i ragazzi delle scuole medie alla
Scuola F. Zappi ci sarà un incontro pubblico,
alle 20,30 a Palazzo Dolcini con la
presentazione del libro "Isole lontane" con Elio
Lo Cascio, Nadia Lodato, Andrea Tolomelli, a
cura dell' Associazione "Lisca Bianca:
navigare nell' inclusione" e Cefa Onlus. I l
progetto "Lisca Bianca: Navigare nell'
inclusione" è promosso dalle associazioni
Lisca Bianca e Apriti Cuore di Palermo, dall'
Istituto Don Calabria e dall' Istituto Penale per i
Minorenni di Palermo. Promuove la
formazione nel setore della cantieristica navale
e della vela solidale per ragazzi del circuito
penale, della comunità di recupero Sant'
Onofrio di Trabia e di giovani rifugiati politici.
Insieme con l' Ong Cefa di Bologna, si
propone di creare una rete di realtà dei paesi
del Mediterraneo per una cultura di contrasto
ala xenofobia e per l' inclusione dei migranti.
www.liscabianca.com www.cefaonlus.it
www.apriticuore.it www.csben.it A Mercato
Saraceno, nella Scuola F. Zappi si sta
svolgendo la 12esima edizione della mostra
del libro per ragazzi "Dentro il Libro", che si terrà fino al 10 maggio. La grande esposizione di libri per
bambini e ragazzi "Dentro il Libro", si tiene i locali della Scuola Media, con alcuni appuntamenti a
Palazzo Dolcini, teatro comunale di Mercato Saraceno. L' esposizione libraria, che contempla migliaia di
titoli, è curata dalla libreria Centro Didattico Romagnolo, di Forlì. L' importante appuntamento culturale è
aperto tutti i giorni dalle 8.30 ­ 12.30/14.30 ­ 18.30, domenica e festivi dalle 10,00 ­ 12,30/ 14,30 ­ 19.
Per informazioni o visite guidate per scolaresche si può fare riferimento ai numeri di telefono cell.
349.5657199, tel 0547.91010 oppure e­mail: [email protected] p
www.facebook.com/mostradentroillibro. Il tema della dodicesima edizione è dedicato principalmente al
Viaggio, con direzione verso un Ambiente più pulito, con il riciclo e riutilizzo di rifiuti e materiali di scarto.
Il titolo è "Mercato di Storie in Viaggio", con laboratori di lettura, teatrali e creativi, incontri con autori e
incontri formativi per ragazzi, docenti e genitori. Oltre alla esposizione libraria vera e propria saranno
esposti, come di consueto, i tantissimi elaborati sul tema, giunti dalle scuole di tutta la regione, e di vario
genere (scritto ­ figurativo ­ video ­ teatrale). Alle classi che parteciperanno con gli elaborati verrà data
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25 aprile 2015
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Cesena Today
csv e scenario locale
in omaggio una dotazione di libri per la biblioteca scolastica. Annuncio promozionale.
Redazione
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26 aprile 2015
Pagina 5
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
TELETHON Cuori di biscotto
Anche oggi i volontari di Telethon saranno al
centro commerciale "Puntadiferro" dalle 9 alle
21 per distribuire i cuori di biscotto al
cioccolato confezionati in una scatola di
metallo per raccogliere fondi a sostegno della
ricerca scientifica per la cura delle distrofie
muscolari e delle malattie genetiche rare.
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26 aprile 2015
Pagina 5
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
SAN PELLEGRINO.
Veglia di preghiera
Veglia diocesana di preghiera per i migranti
vittime del naufragio e per i lavoratori. Ad
organizzarla, domani sera alle 20.45 nella
chiesa di San Pellegrino, saranno la Caritas, il
Servizio Migrantes e il Centro di pastorale
sociale e del lavoro.
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26 aprile 2015
Pagina 8
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Il nido d' infanzia "Il pulcino d' Alice" visita il centro
imballaggi "Sabbatani"
FORLÌ. Una giornata diversa dal solito e un'
esperienza fuori dai locali dell' asilo. I bambini
e il personale educativo del nido d' infanzia
dell' azienda "Sabbatani" di San Lorenzo in
Noceto, "Il pulcino d' Alice", gestito da
"Acquarello società cooperativa sociale onlus",
hanno visitato nei giorni scorsi il centro
imballaggio uova dell' azienda.
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26 aprile 2015
Pagina 13
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Iniziativa dell' associazione "Perledonne", che lancia l' sos: «Il 14% hanno subìto violenze dai
partner»
Violenza alle donne: concorso agli sgoccioli
Oltre 350 studenti stanno per consegnare gli elaborati su questa piaga.
CESENA. Stanno mostrando di avere grande
creatività gli oltre 350 ragazzi che anche quest'
anno hanno deciso di partecipare al concorso
sul tema "Cesena una città per le donne. Nella
violenza contro le donne l' indifferenza è
complice".
L' iniziativa viene riproposta, anno dopo anno,
dell' associazione "Perledonne", che è
attualmente presieduta da Anna Maria
Piraccini, ed è indirizzata ai ragazzi delle
scuole medie e superiori di Cesena e del
comprensorio. Sono chiamati ad elaborare un
argomento di cui è bene parlare fin da molto
giovani, producendo lavori di grafica, disegno,
pittura, musica, letteratura, filmati.
Il concorso ha raggiunto la sua ottava edizione
e si è confermato che si stanno ingrossando
costantemente le schiere di chi si cimenta in
questa iniziativa, emotivamente coinvolgente.
Gli elaborati dovranno essere consegnati il 30
aprile, dalle ore 16 alle 19, presso la sede di
"Perle donne", in vicolo Madonna del Parto 10
(per informazioni, si può telefonare al numero
349­2438744).
I premi verranno consegnati nel corso di una
manifestazione pubblica al Palazzo del
Ridotto, che si terrà il 23 maggio. Grazie alla
generosità di enti e di privati, il montepremi è
di tutto rispetto. Ai migliori elaborati presentati dagli studenti delle superiori verranno attribuiti 8 premi
(due per ciascuna sezione), di 150 euro ciascuno; ai migliori lavori fatti dai ragazzi delle medie verranno
invece attribuiti 5 premi di 100 euro l' uno; infine, al primo tra gli elaborati di gruppo andranno 300 euro
e la scuola avrà totalizzato il maggior numero di aderenti al concorso guadagnerà 150 euro.
L' anno passato sono stati sette gli istituti superiori che hanno aderito al concorso organizzato e quattro
le medie, per un totale di oltre 300 ragazzi.
«Il concorso ­ sottolineano le organizzatrici ­ ha u na sua importante legittimazione di strumento
educativo, poiché, come viene ormai evidenziato in tutti i contesti di indagine ed approfondimento sul
fenomeno, il tema della violenza di genere è un problema culturale. Fondamentale appare, dunque, l'
intervento sugli ambiti educativi per eccellenza, ossia la famiglia e la scuola. E' ormai chiaro, infatti, che
la strage di donne che quasi ogni giorno occupa con nuovi casi gli spazi dell' informazione, si configura
come un dato culturale del nostro Paese, una mentalità che continua a "produrre" una violenza che
sembra non trovare altra motivazione se non in un rapporto distorto tra uomo e donna».
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26 aprile 2015
Pagina 13
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
I dati ufficiali certi di questa mattanza, relativi all' anno 2013 e contenuti nella ottava indagine sui
femminicidi in Italia che è stata realizzata dalla "Casa delle Donne" di Bologna, evidenziano un
incremento rispetto agli anni precedenti: 134 donne sono state uccise e a questa cifra vanno aggiunti 83
tentati omicidi. Insomma, una donna viene ammazzata ogni tre giorni.
Secondo l' Organizzazione nazionale sulla salute della donna, che ha fatto il punto partendo dagli ultimi
dati dell' Organizzazione mondiale della sanità e dell' Istat, in Italia sarebbero oltre 6 milioni e 700 mila
le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito abusi fisici o sessuali e circa 1 milione avrebbe subito
stupri o tentati stupri. Ciò significa che il 14 per cento delle donne italiane ha subito almeno una violenza
fisica, sessuale o psicologica da parte del partner. Solo il 7 per cento però arriva alla denuncia.
Questo orrore non ha un ripercussioni pesanti esclusivamente in termini di sofferenze personali e dal
punto di vista sociale: in base ai dati della onlus "Intervita", il fenomeno delle violenze e della brutalità
sulle donne in Italia ha un costo di 17 miliardi l' anno.
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26 aprile 2015
Pagina 36
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
ALMENO 1.500 MORTI A KATHMANDU.
Terremoto in Nepal: volontaria in mezzo al disastro
Testimonianza della cesenate Barbara Monachesi, che lì si è fatta una famiglia.
CESENA. Si è trovata nel bel mezzo di uno dei
più devastanti terremoti registrati negli ultimi
anni a livello mondiale. La cesenate Barbara
Monachesi, che da diversi anni si è trasferita a
vivere in Nepal, dove ha anche messo su
famiglia, è stata la prima italiana a raccontare
in diretta la tragedia vissuta ieri dagli abitanti
di Kathmandu.
In Italia erano le 8.11 di ieri mattina quando
una scossa sismica di magnitudo 7.9 ha
seminato morte e distruzione ai piedi dell'
Himalaya. La 41enne Barbara Monachesi, che
dal 2007 è la referente della onlus "Aperinorn",
che aiuta le donne e i bimbi nepalesi, è stata
fortunata, perché la zona in cui vive è
scampata al disastro.
La terra ha però tremato fortissimo e lo
spavento è stato tanto, come ha raccontato le
stessa, quando poche ore dopo il terremoto è
stata intervistata da Rai News 24, in
collegamento telefonico in diretta. «Ci siamo
gettati sotto il tavolo ­ ha raccontato la
volontaria cesenate, che ha tre figli (un bimbo
nepalese che ha adottato e due bimbe che ha
avuto dall' uomo che ha conosciuto là e ha
sposato) Qui gli edifici hanno ret to, ma non
lontano, attorno al tempio di riferimento di
questa zona ci sono state distruzioni. Ora
siamo in un open ground insieme ad altre persone. Lo spavento è tanto, anche perché la terra continua
a tremare».
Poco prima di portare la sua testimonianza a Rai News 24, la sorella di Barbara, Michela, aveva
comunque tranquilizzato tutti, attraverso Face book, sul fatto che lei e la sua famiglia stavano bene. E
subito sono piovuti messaggi di vicinanza inviati dai tanti amici che questa donna coraggiosa ha
lasciato a Cesena e in tante altre città dove ha fatto conoscere l' impegno di "Apeiron" a favore della
gente nepalese, che doveva fare i conti con mille difficoltà, anche prima della tragedia che si è
consumata quando a Ka thmandu erano le 11.56 di mattina, E' facile immaginare che fin dalle prossime
ore Barbara Monachesi si getterà a capofitto a prestare aiuto alla popolazione di cui ormai si sente di
fare parte fino in fondo. Ha dimostrato di essere fatta così, fin da quando ha fatto una scelta di vita molto
forte, lasciando la carriera di avvocato che stava iniziando, per dedicarsi ad assistere chi ha bisogno.
Le dimensioni del disastro sono enormi: ieri sera si parlava di almeno 1.500 morti. Ci sarà di nuovo
bisogno del grande cuore di Barbara e anche da chi la sostiene dall' Italia.
Gian Paolo Castagnoli.
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25 aprile 2015
Forli Today
csv e scenario locale
A San Pellegrino una veglia per i migranti vittime del
naufragio e per i lavoratori
L' appuntamento è per lunedì alle 20.45 nella chiesa di San Pellegrino, dove già era in
programma la veglia diocesana di preghiera per i lavoratori.
La Caritas diocesana, il Servizio Migrantes e il
Centro di pastorale sociale e del lavoro
esprimono "profondo cordoglio per le
numerose vittime dei naufragi che si sono
recentemente verificate, senza dimenticare
quelle già accadute e quelle delle quali non vi
è stata notizia. Respingiamo ogni tentativo di
criminalizzare o strumentalizzare coloro che
scappano dalla fame e da violenze tremende
in cerca di riparo presso l' Italia e l' Europa".
"Queste migrazioni di massa che spesso si
concludono tragicamente nel Mediterraneo,
sono originate da guerre e persecuzioni
operate da gruppi armati di varie tipologie ­
evidenziano ­. Non possiamo ignorare le vere
cause di questi eventi: sono infatti la povertà e
l' ignoranza a costituire il retroterra dal quale si
originano milizie estremiste ed instabilità
geopolitica. In breve, l' assenza di lavoro e la
povertà così generata, sono alla base delle
violenze che uccidono direttamente in Africa e
Medio Oriente o indirettamente nel Mare
Mediterraneo". "Ci ritroveremo perciò per
riflettere sulla tragedia della mancanza del
lavoro in Italia e nel mondo e per
commemorare le molte vittime dei naufragi
che avvengono alle porte del nostro paese, in
particolare per le 750 vittime del naufragio al
largo della Libia, lunedì alle 20.45 nella chiesa di San Pellegrino, dove già era in programma la veglia
diocesana di preghiera per i lavoratori che sarà presieduta dal vescovo, monsohmpr Lino Pizzi",
concludono. Annuncio promozionale.
Redazione
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26 aprile 2015
Pagina 3
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
csv e scenario locale
«Una scossa terribile, tutta la città antica è stata
devastata»
La testimonianza della cesenate Barbara Monachesi.
di ELIDE GIORDANI HA FATTO giusto in
tempo a rassicurare i familiari sul suo stato di
salute la cooperante cesenate Barbara
Monachesi e poi il suo telefono si è zittito. La
batteria si è scaricata e lei per evitare di
essere coinvolta in un crollo indotto da una
possibile ulteriore scossa di terremoto, non
può rientrare in casa per ricaricarlo. Barbara
abita infatti a Kathmandu, in Nepal, e la notizia
del terribile sisma che ha fatto centinaia di
morti in Nepal e soprattutto nella capitale, è
arrivata a Cesena come un fulmine.
«LA SCOSSA è stata terribile ha raccontato
Barbara ai familiari che sono riusciti a
contattarla brevemente Ci siamo protetti sotto
il tavolo e poi siamo usciti in strada.
Fortunatamente il nostro palazzo non è
crollato, ma abbiamo visto tanti edifici distrutti.
Tutti gli abitanti di Katmandu sono per strada:il
governo ha consigliato a tutti di rimanere all'
aperto».
«CI SIAMO preoccupati moltissimo e abbiamo
cercato immediatamente di metterci in contatto
con lei» dice il padre di Barbara, Andrea
Monachesi.
«Ci ha detto che nella zona dove Barbara abita con la sua famiglia nepalese prosegue il signor
Monachesi il sisma è stato terribile ma fortunatamente le loro abitazioni hanno retto e non ci sono stati
crolli. Sono tutti fuori casa, però, ed è stato consigliato loro di non rientrare e così non possono neppure
ricaricare i cellulari». «Per noi è molto importante dice Andrea Monachesi sapere che lei sta bene e così
anche il marito, le due bambine e la famiglia di nostro genero».
BARBARA Monachesi, che a Kathmandu è responsabile dei progetti della onlus Apeiron, ha sposato un
nepalese, Nabin, che fa l' interprete e il cineoperatore, e con lui ha avuto due figlie (Maya di 5 anni e
Thara di 2 anni e mezzo), ma torna spesso a Cesena, almeno una volta all' anno e si ferma per qualche
mese. «L' aspettiamo per metà giugno aggiunge il padre Andrea ­ ma quest' anno non si fermerà per
molto». Chissà, forse, il terremoto potrebbe sconvolgere i suoi piani.
APEIRON, presente in Nepal dal 1997, porta avanti progetti rivolti alle donne, cuore pulsante di ogni
nucleo famigliare e perno intorno al quale ruota la vita della collettività nepalese. Proprio per questo
qualche anno l' Associazione Perledonne collaborò con Barbara per dare ad una donna, di professione
spaccapietre, la possibilità di studiare e arrivare addirittura alla laurea in giurisprudenza. La famiglia di
Barbara, tra cui anche la sorella Michela che cura la comunicazione per Apeiron dall' Italia, tornata
proprio ieri dal Nepal e dunque anche lei sfuggita per un pelo al sisma, resta comunque inchiodata
davanti al televisore e su Skype in attesa di notizie.
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Continua ­­>
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
csv e scenario locale
BARBARA si è avvicinata al mondo del volontariato internazionale nel 2003 quando, zaino in spalla e in
completa solitudine, intraprese un viaggio nel Sud Est asiatico dove incontrò alcune ragazze impegnate
in azioni umanitarie in Cambogia. Il suo impegno si è rivolto in particolare all' emancipazione del mondo
femminile. «In Nepal ha raccontato in un' intervista a Francesca Siroli sul Resto del Carlino le donne
vivono una situazione disastrosa, sono considerate inferiori agli uomini. Una condizione, molto
palpabile, che ho provato anche sulla mia pelle. Aabiamo fondato a Katmandu il centro di accoglienza
Casa Nepal: lo scopo è quello di dare un appoggio a donne vittime di violenza e di gravi disagi. Qui
ricevono assistenza psicologica, servizi per i loro bambini e formazione al lavoro, ma non solo: con loro
approfondiamo il ruolo della donna nella società per farle diventare consapevoli. Le donne, una trentina
alla volta, permangono al centro per non più di un anno, per evitare un rapporto di dipendenza».
GIORDANI ELIDE
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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MODIGLIANA CONTINUANO GLI APPUNTAMENTI IN PAESE CON LA SAGRA DEL
SANGIOVESE.
Grappoli giganti e quadri di Lega: la festa oggi entra
nel clou
NEPPURE il terremoto ha fermato la
preparazione alla sagra modiglianese
Sangiovese in Festa. Come ogni festa che si
rispetti, non mancano le bancarelle che
portano soldi e turisti, non manca Miss
Modigliana, che quest' anno ha il volto di
Valentina Aulizio (foto), nè le numerose
iniziative collaterali. Quella di venerdì sera a
teatro, con la prima del film di Paolo Cevoli
Soldato semplice', ha registrato il tutto esaurito
e ben due proiezioni. La giornata di ieri ha
consentito agli oltre 40 volontari della Pro loco
l' abbellimento della città anche con grappoli
giganti di palloncini adattati ad acini di
Sangiovese e appesi in tutte le vie. Questa
mattina il programma prevede colazione con
trippa e vino al mercato coperto e, alle 10,
apertura stands cantine e prodotti tipici, poi
pranzo sempre al mercato coperto. A seguire i
concorsi enologici Botaz d' Or' per assegnare i
premi al miglior vino d' annata e al miglior vino
di riserva. Proseguono inoltre la mostra
fotografica nell' ex chiesa della Misericordia e
quella nell' ex chiesa San Rocco, intitolata
Silvestro Lega. L' origine e la nostalgia'. Decine di negozianti hanno allestito le vetrine non solo con temi
legati al vino come bottiglie, grappoli, cestini per la raccolta, ma anche con fotografie giganti che
richiamano l' artista macchiaiolo. L' altra mostra L' animale che è in me', in corso Garibaldi, è
organizzata da Il Quadrato Modiglianese' mentre proseguirà, fino al 3 maggio nella sala Bernabei, l'
esposizione organizzata dall' Anpi e Ami, con documenti, foto e giornali dell' epoca per ricordare il 70°
anniversario della Liberazione.
g.a.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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SANTA SOFIA 'LE LUNE NEL POZZO' AL CENTRO
PERTINI
A L L E 1 7 a l centro culturale Pertini verrà
presentato il libro Le lune nel pozzo. Storie di
una relazione (im)possibile?'. L' iniziativa è
organizzata dal Centro italiano femminile, dal
Comune di Santa Sofia e dalla cooperativa
s o c i a l e F a r e d e l B e n e e propone u n a
riflessione sui racconti di esperienze sulla
relazione d' aiuto, scambi e confronti tra
persone con disabilità e i loro caregivers. Ne
parleranno gli autori Francesca Di Tante, Enzo
Lazzaro e Andrea Canevaro. Infine si giocherà
a L' una luna', ovvero il gioco dell' oca
multimediale sulla disabilità.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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L' EVENTO A TAVOLA CON ANGELO
MUSICA e gastronomia per aiutare i bambini.
Oggi presso l' area esterna del Museo della
Marineria, i volontari dell' associazione I
Bambini al primo posto', propongono i piatti
della migliore tradizione marinara, preparati
dal cuoco pescatore Angelo Casali. Lo stand è
aperto a pranzo da mezzogiorno alle 15 e a
cena a partire dalle 18.30.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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La donna che fa da mamma ai mici'«Li conosco tutti,
uno per uno»
Mariangela Baiardi, volontaria dell' Enpa, si dedica da tanti anni alla loro cura.
di ELIDE GIORDANI UNO SPICCHIO di verde
a Torre del Moro, tra l' autostrada e la Sala del
regno dei Testimoni di Geova. Quello che non
ti aspetteresti è la casa dei gatti perduti. Basta
avvicinarsi al cancello e il comitato di
accoglienza è tutto un fremito: code in
alzabandiera, musetti protesi, passetti felpati
da spie. Due, quattro, dieci, venti, venticinque.
Sciamano con grazia ineguagliabile e per chi
ha ceduto alla setosa affettività dei felini è un
quadro impareggiabile. Passato il doppio
cancello ecco che la corona di code si stringe
in posizione d' assedio. Nel regno dei gatti
abbandonati, incidentati, perduti o rifiutati, che
con civile responsabilità il Comune ha
ricoverato in un' apposita struttura il gattile,
appunto c' è una regina (o, forse, sarebbe
meglio dire una mamma): Mariangela Baiardi,
volontaria d e l l ' E n p a ( l ' e n t e p r o t e z i o n e
animali) sezione di Cesena.
Ma Mariangela non indulge in alcun miagoloso
birignao. È nota per essere diretta, concreta,
severa. Dei gatti ha più la zampata e il lato
umbratile che le movenze affusolate.
Com' è nato questo suo impegno così totalizzate per gli animali? «Da un' esperienza traumatica al
canile, circa 25 anni fa. Gli animali erano ricoverati in condizioni così miserevoli che mi seno sentita in
obbligo di fare qualcosa. Sentirete ancora parlare di me, ho detto ai custodi quando me ne sono andata,
e così è cominciata la mia battaglia. Prima per i cani e poi per i gatti».
Quante ore del suo tempo passa al gattile? «Mi chieda piuttosto quante ore dedico a tutto il resto Ho
rinunciato a tanto in questi anni, tranne che al lavoro che mi dà da vivere, ossia prima la maestra d' asilo
e ora l' addetto alla biblioteca a Forlì. Non mi pento, tuttavia di questa dedizione, la considero un
impegno di civiltà».
Quante sono le persone che insieme a lei gestiscono questa struttura che non è per nulla piccola? «Ci
sono con me altre cinque o sei persone e c' è sempre tanto da fare. Il gattile infatti è composto da 4
casette in legno, 2 stanze e alcuni box riscaldati su un' area di oltre 2 ettari, in parte occupati dal
giardino. Gli spazi sono suddivisi a seconda dei bisogni degli animali che abitano qui, e c' è una miriade
di cucce, coperte, cuscini da tenere puliti, ci sono i momenti del pranzo, l' assistenza agli animali malati,
a quelli così gravi che è meglio abbattere per non farli soffrire, alle gatte in procinto di partorire».
Da quante unità è composta la colonia felina del gattile? «Circa 170, più o meno. La prima cosa che si
fa quando arrivano qui è sterilizzarli. Purtroppo in questa stagione ci sono tante gatte incinte
abbandonate. C' è chi se ne libera prima che facciano i cuccioli». Lei li riconosce tutti gli «ospiti» del
gattile? «In buona parte sì, hanno anche dei nomi. Cerchiamo di solito di dare in adozione gli ultimi
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
csv e scenario locale
arrivati, quelli che ancora non si sono adattati alla struttura, così i più anziani restano qui e, a parte l'
esigenza di coccole che non riusciamo a soddisfare perché abbiamo tanta da fare, credo che siano
felici».
Ci sono gatti selvatici qui? «Assolutamente no. Questi sono gatti separati dalle famiglie per i motivi più
svariati. E' per questo che cercano costantemente un contatto con gli umani. E comunque occorre
sfatare un luogo comune, i gatti dopo l' abbandono o dopo che si sono perduti, difficilmente, riescono a
sopravvivere».
Come si sovvenziona l' attività del gattile? «Ha un' esigenza di almeno 60 mila euro all' anno, comprese
le utenze, ma il Comune riesce a darci soltanto 25 mila euro. Fino all' anno passato ce ne dava 30 mila
e noi avevamo fatto richiesta di averne un po' di più ma, anziché elevarsi, i contributi si sono abbassati».
Chi vi aiuta? «Ci sono dei preziosi volontari che non lavorano nella struttura ma cercano fondi,
recuperano materiali utili al ricovero degli animali e cibo. L' Enpa ci dà una mano consistente, e poi
abbiamo avuto anche una eredità».
Una eredità per i gatti? «Sì. Fernanda Viroli, una cesenate scomparsa qualche tempo fa, aveva lasciato
detto ai genitori che se fosse morta prima di loro la sua volontà sarebbe stata quella che una parte dei
suoi averi andasse per i gatti abbandonati. E così è stato. Ora tutta la famiglia, il padre Egidio e la
moglie Zita, è scomparsa, ma la volontà di Fernanda è stata rispettata. Abbiamo ricevuto una donazione
di 25 mila euro peraltro già tutti investiti nella costruzione del gattile». Cosa c' è, secondo lei, dietro ad
un tale amore per gli animali? «Un profondo senso civico, una dimostrazione di umanità vera. Chi non
ama gli animali non ama neppure se stesso e gli altri uomini». Quante sono le persone che al sabato, al
vostro banchetto sotto i portici del Comune, vengono a cercare gatti da adottare? «Sono diverse, ma noi
prima di dare gli animali in adozione verifichiamo che ci siano le condizioni perché i gatti siamo curati e
custoditi a dovere». Cosa chiederebbe alla città per il gattile? «Vorrei che il gattile non esistesse. Non è
un paradosso. Significherebbe che nessuno abbandona il proprio animale e che il Comune non sarebbe
costretto ad investire perché c' è chi non ha senso civico».
GIORDANI ELIDE
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26 aprile 2015
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La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
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IN BREVE.
Le lune nel pozzo Incontro sull' aiuto a Santa Sofia
Oggi alle 17 al Centro Culturale Pertini, l'
associazione C i f d i s a n t a S o f i a , c o n i l
patrocinio del Comune, organizza un
pomeriggio dedicato alle relazioni d' aiuto,
insieme a d a l c u n i e s p e r t i d e l s e t t o r e :
Francesca Di tante, psicologa, ed Enzo
Lazzaro, esperto del Team Work regionale
dell' Associazione Italiana Sclerosi Multipla)
presenteranno il loro libro "Le lune nel pozzo.
Storie di una relazione (im)possibile". Il
volume nasce per accompagnare il viaggio, e
guidare l' incontro, di persone non
autosufficienti, familiari e caregiver, nell'
obiettivo di tracciare uno spazio comune di
dialogo, oltre la contingenza della disabilità e
della malattia. Al suo interno raccoglie
esperienze e vissuti di persone molto diverse
f r a l o r o , p e r e t à , e s p e r i e n z a , problemi,
abitudini di vita, ma anche per convinzioni,
cultura e motivazioni, oltre che per i sogni che
ciascuna di loro ha avuto voglia di condividere
con gli altri.
Inoltre, insieme al professor Andrea Canevaro,
professore ordinario di Pedagogia Speciale
presso l' Ateneo di Bologna, verrà presentato ­
e giocato ­ "L' una luna", il gioco dell' oca
multimediale per divertirsi scoprendo cose utili
sulla relazione tra caregiver e ammalato.
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26 aprile 2015
Pagina 25
La Voce di Romagna
(ed. Forlì)
csv e scenario locale
IN BREVE.
A Gatteo torna "Nati per leggere"
Torna Il 28 aprile alle 17 alla biblioteca
Giuseppe Ceccarelli di Gatteo il ciclo di
appuntamenti "Nati per leggere", progetto per
la diffusione della lettura ai bambini da 0 a 6
anni. Si tratta di un progetto nazionale senza
fini di lucro, che ha come primo obiettivo
quello di promuovere la lettura ad alta voce ai
bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
La Biblioteca Comunale 'Giuseppe Ceccarelli'
ha aderito al progetto sin dal 2010 con letture
ad alta voce, corsi di formazione per i lettori
volontari e incontri informativi con i pediatri. Le
letture, che si tengono nella magica cornice
della Sala del Racconto della biblioteca, hanno
come obiettivo quello di continuare l'
esperienza dei piccoli lettori in erba e
permettere a chi ancora non conosce questa
iniziativa di viverne i momenti più stimolanti e
divertenti e di imparare ad apprezzare la
compagnia di un buon libro e di tanti amici. Le
letture saranno condotte dai volontari c h e
hanno frequentato il corso di formazione per la
lettura ad alta voce.
Ad ogni appuntamento verranno letti alcuni
libri scelti dai bibliotecari e dai volontari legati
ad un tema che possa stimolare la fantasia e
la riflessione dei più piccoli attraverso il
racconto (età 0­6 anni). Cf.
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25
26 aprile 2015
Pagina 10
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
salute e assistenza
Il lavoro cura dell' autoinsufficienza
Santa Sofia, incontro con gli esperti oggi al centro culturale "Pertini"
SANTA SOFIA. "Le lune nel pozzo. Storie di
una relazione (im)possibile". Questo il titolo
del libro che verrà presentato oggi alle 17 al
centro c u l t u r a l e P e r t i n i , d a i d u e a u t o r i :
Francesca Di Tante, psicologa ed Enzo
Lazzaro, esperto del team work regionale dell'
Aism (Associazione italiana sclerosi multipla).
Il volume nasce per accompagnare il viaggio,
e guidare l' incontro con il lavoro cura, di
persone non autosufficienti. Al suo interno
raccoglie esperienze e vissuti di persone
molto diverse fra loro, per età, esperienza,
problemi, abitudini di vita, ma anche per
convinzioni, cultura e motivazioni. Col
professor Andrea Canevaro, docente di
Pedagogia speciale dell' universitàdi Bologna,
verrà presentato ­ e giocato ­ "L' una luna", il
gioco dell' oca multimediale per divertirsi
scoprendo cose utili sulla relazione tra lavoro
di cura e ammalato.
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26 aprile 2015
Pagina 45
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
salute e assistenza
Tre serate per l' Ail Si inizia stasera a teatro
CESENATICO. L' Ail (Associazione italiana
contro leucemie, linfomi e mielo ma) propone
3 serate a Cesenatico per festeggiare il 20°
anniversario della sezione di Forlì ­Cesena. La
prima è per oggi alle 20.45 al Teatro
Comunale con "AIL you need is Love
reinterpretando i Beatles", spettacolo musicale
con musicisti come Piero Lerede, Corrado
Caccia guerra, Stefano Paolini, Massimiliano
Rocchetta, Giuseppe Zanca, affiancati dalle
chitarre e dalle voci dei medici ematologi Pier
Paolo Fattori e Alessandro Lucchesi. La
seconda serata, in occasione della "Giornata
Nazionale contro le leucemie ­linfomi e
mieloma", si svolgerà al Bagno Venezia
venerdì 26 giugno con "Cena & Concerto per
Ail", a base di pesce con "cooking show" dello
chef stellato Paolo Teverini e concerto "AILove
You­ Canzoni d' amore senza tempo". La terza
serata, di nuovo al Teatro, proporrà sabato 7
novembre lo spettacolo "La fune dell' amore",
dell' autrice Serena Piccoli per la regia di
Sabina Spazzoli, messo in scena dalla
Compagnia "Malocchi e Profumi".
L' Ail celebra così il suo impegno ventennale
sul territorio provinciale. Inizia tutto nel
novembre 1995, quando su impulso del
professor Sante Tura, fondatore dell' Istituto
"Seràgnoli" di Bologna, il compianto Paolo Mazzotti assieme ad altri pazienti e loro familiari dà vita alla
sezione provinciale Ail, per aiutare chi si fosse trovato a dover intraprendere una battaglia contro i
tumori del sangue. In questi anni la sezione si è impegnata per dar vita a una équipe ematologica che,
partita dai 2 medici del 1995, ora può contare su 10 specialisti. Di questi 10, ben 6 sono gli specialisti
che hanno beneficiato dei finanziamenti Ail, 4 dei quali sono stati già inseriti in pianta organica Irst e 2
sono quelli che usufruiscono tuttora del finanziamento per il triennio 2014­2016. La convinzione che le
cure domiciliari siano fondamentali per il supporto sia fisico che psicologico al malato e ai suoi familiari
è stato poi il motore per la realizzazione il servizio di Assistenza domiciliare ematologica.
Oggi è radicato su tutto il territorio provinciale con 3 medici. Supporto che è stato da poco rafforzato dal
servizio psicologico.
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26 aprile 2015
Pagina 1
Corriere della Sera
volontariato
Volontari, la novità viene dai bambini
U n m e s t i e r e v e c c h i o i l volontariato, u n a
abitudine di molti, niente di nuovo.
Non è più una scoperta né una proposta
originale.
Anche la associazione Bambini in Romania ha
la sua età bella perché da sedici anni si
occupa di bambini e bambine abbandonate
che sono negli istituti dello Stato o nelle «Case
del sorriso» che abbiamo costruito negli anni
in varie parti della Romania .
continua a pagina 6.
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26 aprile 2015
Pagina 6
Corriere della Sera
volontariato
I nostri sedici anni da volontari La novità viene
sempre dai bambini
SEGUE DALLA PRIMA Sedici anni fa abbiamo
visto per la prima volta la povertà e la grande
solitudine di tante bambine e bambini, anche
piccoli, ospitati in istituti o lasciati per strada.
Abbiamo visto coi nostri occhi e siamo partiti.
Oggi cominciamo ad avere perfino delle
laureate e dei laureati e alcune migliaia di
amiche e amici italiani che sono venute con noi
in Romania e in Moldavia. Oggi come sempre
l a n o v i t à d e l n o s t r o volontariato s t a n e i
bambini sempre nuovi, nei bisogni di età che
crescono. La novità sta nei bisogni di affetto, di
accompagnamento, di futuro che ogni giorno
incontriamo. Fare il volontario in BiR significa
vivere la gioia di fare sorridere, di giocare, di
dare affetto, di chiamare per nome un
bambino mai abbracciato e coccolato.
Scusate se è poco. Oggi voglio ricordare uno
dei primi volontari: Paolo Storini, un amico che
ha concluso la sua esistenza terrena e che con
me ha condiviso gli anni e gli entusiasmi dell'
inizio. Già ammalato, mi diceva che tra gli anni
più belli della sua vita certamente erano stati
quelli di direttore di Bambini in Romania e dell'
essere stato a lavorare e a giocare con i nostri
bambini. Perché fare i volontari è una cosa
giusta e buona dove si misura la capacità di
umanità, di giustizia, di cura di una persona. È
una avventura possibile ad ogni età se batte il
cuore, il cuore in senso biblico e cioè la sede della intelligenza e dei sentimenti.
Noi siamo promotori di volontariato e ci sentiamo giovani, moderni e utili.
Promoviamo una bella impresa che spesso cambia la mente e il cuore di chi partecipa. A noi le povertà
ci coinvolgono, abbiamo voglia di giustizia e di presenza personale, conosciamo le grandi potenzialità
di bene che ci sono nel cuore di tante persone giovani e adulte. Invece che vecchi ci sentiamo costruttori
di futuro e non solo per i bambini romeni ma anche per questa vecchia Italia.
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26 aprile 2015
Pagina 11
Corriere della Sera
volontariato
Siti, piattaforme e «app» Ecco il welfare tecnologico
Le soluzioni sociali nate dal basso per aiutare i cittadini fragili e le famiglie.
Portali che fanno incontrare la domanda e l'
offerta di volontariato ( Milano Altruista ).
Applicazioni «mediche» per monitorare a
distanza le persone epilettiche ( Embrace ) e i
bimbi autistici ( Fifth element ). Applicazioni
«civiche» che raggruppano gli abitanti di un
quartiere per iniziare dei progetti di
riqualificazione ( Wiceversa ), o che mettono in
contatto gli anziani con studenti disposti ad
aiutarli con la spesa e altri piccoli favori ( V.i.s.
­ Very important senior ). E ancora:
piattaforme che raccolgono tutte le attività per
l' infanzia disponibili in città ( Gobimbo ), studi
che offrono visite mediche low cost ( Medici in
famiglia ), agenzie turistiche che preparano
itinerari accessibili per le persone disabili (
Ulife ).
Milano è la capitale italiana dell' innovazione
sociale: sono tantissime le realtà sorte negli
ultimi anni per risolvere i problemi quotidiani
delle persone, dai malati agli anziani, dalle
famiglie con bambini agli abitanti dei quartieri
degradati. Ecco un po' di numeri: delle 300
«startup innovative» registrate alla Camera di
commercio, diverse sono «a vocazione
sociale» (il numero preciso non è disponibile,
deve ancora essere creata la sezione ad hoc,
come previsto dalla nuova guida sulle startup
pubblicata a gennaio dal ministero dell'
Economia). Inoltre il registro milanese delle «imprese sociali» conta 50 iscrizioni. Bisogna poi
aggiungere tutti quei progetti appena nati che non hanno ancora una forma giuridica.
Là dove il welfare statale non arriva più (o non è mai arrivato), ci stanno pensando i cittadini.
Neolaureati, professionisti, gruppi di vicini che hanno un' idea e cominciano a svilupparla grazie all'
ecosistema milanese, decisamente fertile: nel 2011 è nato il primo incubatore di startup sociali, Make a
cube.
Poi è stata la volta dello spazio di coworking Impact Hub. Un anno fa anche il Comune ha aperto il suo
incubatore, Fabriq. Tre strutture che indicono bandi periodici per concretizzare decine di progetti.
Insieme all' università Bocconi e alla Camera di commercio, poi, il Comune ha contribuito a creare l'
incubatore SpeedMiUp, rivolto a tutte le startup, incluse quelle sociali. Infine non è raro che le fondazioni
e le imprese milanesi lancino bandi in questo campo: due esempi, «Welfare di comunità e innovazione
sociale» (Fondazione Cariplo, 10 milioni), «Think for social» (Vodafone, un milione).
E al di là dei progetti strettamente milanesi, anche quelli che non nascono in città alla fine la includono:
per esempio il portale Uidu.org , creato a Bergamo, consente all' utente di geolocalizzare le
organizzazioni sociali attorno a sé (in tutta Italia) per poi sostenerle. Solo nel capoluogo lombardo se ne
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26 aprile 2015
Pagina 11
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Corriere della Sera
volontariato
contano oltre 300. Un altro sito che funziona in modo simile è l' emiliano Melpyou : iscrivendosi, si
visualizzano le «richieste d' aiuto» delle onlus più vicine su tutto il territorio nazionale, Milano inclusa.
«Vedo tanta voglia di immaginare soluzioni ai problemi degli altri ­ dice Matteo Boccia, di Make a cube ­
. L' innovazione sociale è uno dei campi che in questo momento catalizza più energie. Grazie alle nuove
regole, che aumenteranno le agevolazioni fiscali per le startup innovative sociali, c' è da aspettarsi
sempre più fermento».
Alessandra Dal Monte.
Alessandra Dal Monte
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26 aprile 2015
Pagina 18
La Repubblica
volontariato
Lo strappo di Francesco "Ai poveri i posti d' onore
del concerto in Vaticano"
Migranti e clochard nelle poltrone dei capi di Stato "L' invito anche alle famiglie disagiate
delle periferie"
CITTÀ DEL VATICANO . Gli ultimi saranno i
primi, disse Gesù. Parole che sono legge per
Francesco che ha deciso di riservare i posti d'
onore di un concerto che avrà luogo in
Vaticano ai poveri, ai migranti, ai senzatetto.
Per la prima volta, in quelle prime file per
consuetudine occupate da capi di Stato,
dignitari, rappresentanti di istituzioni,
siederanno coloro che più di tutti sono presenti
nel cuore di Bergoglio.
Il concerto, intitolato "Con i poveri e per i
poveri", avverrà giovedì 14 maggio nell' Aula
Paolo VI. E cioè in quella stessa Aula dove il
22 giugno 2013 si consumò un piccolo giallo.
A un concerto organizzato per l' anno della
fede, Francesco all' ultimo diede forfait. Per
«motivi improrogabili » la sua sedia rimase
vuota.
Sotto la bacchetta del maestro Daniel Oren a
esibirsi saranno l' Orchestra Filarmonica
Salernitana "Giuseppe Verdi" e il coro della
diocesi di Roma diretto da monsignor Marco
Frisina. Lo faranno per sostenere le opere di
carità del Pontefice, con il patrocinio dell'
elemosineria apostolica, del pontificio
consiglio della Cultura, di quello per la Nuova
evangelizzazione e della fondazione San
Matteo del cardinale Van Thuan. I biglietti d' ingresso saranno gratuiti, ma a tutti i presenti, si legge nell'
invito, «sarà data la possibilità di contribuire con offerte volontarie che saranno interamente devolute all'
elemosineria».
I senzatetto sono gli ospiti illustri dell' evento. Saranno convocati attraverso associazioni di volontariato
che operano sul territorio: la Caritas diocesana di Roma, il Gran Priorato di Roma, la delegazione di
Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, il Circolo San Pietro, la Comunità di San' Egidio e il Centro
Astalli. Spiegano gli organizzatori: «Occuperanno in Aula i posti d' onore e, accanto a loro, seguendo gli
insegnamenti del Papa, saranno invitate famiglie, anziani e giovani di tutte le parrocchie romane, in
particolare coloro che nelle periferie della città vivono situazioni di disagio materiale e spirituale con l'
augurio che per loro, come per tutti quelli che parteciperanno, questa serata rappresenti un seme di
fiducia e di speranza per il futuro».
Il Vaticano non è un castello riservato alle élite, turisti, fedeli, o curiali che siano. È la casa di tutti, il
centro di una Chiesa sinodale nel governo ma anche nella sua essenza. Già poche settimane fa il Papa
aveva aperto le porte dei musei e della cappella Sistina a una visita privata riservata ai senzatetto. E
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26 aprile 2015
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La Repubblica
volontariato
così egli fa il prossimo 14 maggio quando quell' Aula, dove fino a qualche tempo fa avvenivano concerti
con posti riservati ai potenti e auto blu parcheggiate direttamente in piazza San Pietro, si apre ai
bisognosi che vivono sotto il colonnato del Bernini, i portici di via della Conciliazione, le strade di Borgo
Pio.
Monsignor Konrad Krajewski, elemosiniere, tutti i giorni porta a queste persone la carità del Papa.
Un' attenzione fatta di soldi offerti per le necessità, di un servizio di barberia ideato sotto il colonnato,
con tanto di docce gratuite, di sacchi a pelo donati in occasione del compleanno papale. Ma è anche
quando Francesco deve fare dei regali ai pellegrini che i senzatetto divengono i protagonisti: lo scorso
marzo 50mila copie del Vangelo sono state distribuite durante un Angelus in piazza san Pietro da 300
clochard, nominati seduta stante «messaggeri» papali.
Francesco va oltre le discussioni che da sempre nella Chiesa si fanno a riguardo dei poveri e della loro
necessaria «liberazione ». Per anni la comunità ecclesiale si è divisa fra coloro che tacciavano di
ideologia marxista chi si impegnava per i poveri e coloro che, invece, limitavano l' impegno a mere
analisi sociologiche.
Bergoglio al contrario dimostra di voler andare oltre i due estremi, schierandosi fattivamente in favore
dei poveri, agendo con forza contro il disprezzo della dignità dei «reietti ». Per lui, infatti, i poveri sono il
cuore della Chiesa, soggetti creativi da cui, come scrive in Evangelii Gaudium, sempre si può imparare:
tutti, scrive, possono raccogliere «la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicare attraverso di loro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA I precedenti della visita alla Cappella Sistina e la mano tesa ai senza
tetto di Piazza San Pietro LA SEDIA VUOTA Papa Francesco tra i clochard.
Sopra, la sua sedia vuota al concerto Rai del giugno 2013: il pontefice disertò l' evento mondano con
clero e autorità.
PAOLO RODARI
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