SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO

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SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN
ITALIA
ENTE
1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale
Informazioni aggiuntive per i cittadini:
Sede centrale:
Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma
Tel: 0641734392 Fax 0641796224
Email: [email protected]
Sito Internet: www.arciserviziocivile.it
Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile
Torino
Indirizzo: Via Maria Ausiliatrice, 45 – Torino
Tel: 392 966 0832 fax +39 011 210001
Email: [email protected] Sito: www.asctorino.org Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Maria Luigia Schellino
Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Erika Borra Federico Vozza
2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345
3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) TITOLO DEL PROGETTO: TANA LIBERA TUTTI TORINO
5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA:
Settore: Educazione e promozione culturale
Area di intervento: centri di aggregazione (bambini giovani anziani)
Codifica: E01
6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE
ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI
DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE
DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO:
Stazione 24 è la sede di realizzazione del presente progetto, è un'associazione di promozione
sociale che da diversi anni opera nel sociale con l'intento di valorizzare l’incontro tra le diverse
culture, la costruzione dell’identità individuale attraverso il confronto, l’integrazione sociale per
tutti gli adolescenti e i giovani in condizioni di marginalità. Recentemente ha ampliato la sua attività
aprendo al pubblico la sua sede come spazio ricreativo e aggregativo, situato nel quartiere di Porta
1 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Palazzo, dove si intende realizzare il progetto, raccogliendo la sfida di proporre attività culturali
(accanto al proprio continuo lavoro di intervento nel sociale) in un quartiere che esprime un forte
disagio da questo punto di vista.
6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi
indicatori rispetto alla situazione di partenza:
Contesto territoriale:
Porta Palazzo: i dati amministrativi e la struttura geografica
Porta Palazzo è un quartiere della città di Torino che si colloca, da un punto di vista geografico,
accanto al centro cittadino, confinando a sud con il cosiddetto Quadrilatero Romano, ex-quartiere
popolare riqualificato negli ultimi venti anni che è, adesso, uno dei poli della movida torinese.
Amministrativamente, appartiene alla Settima Circoscrizione della Città di Torino (città costituita
complessivamente da dieci circoscrizioni): la Circoscrizione 7 ha un'importante estensione
territoriale (per un totale di circa 23 kmq e arrivando, dal perimetro del centro cittadino, sino ai
confini con San Mauro, Baldissero e Pino Torinese, cittadine della prima cintura della provincia) e
oltre ottantasettemila abitanti, concentrati prevalentemente nei quartieri adiacenti al centro: in
particolare, Porta Palazzo ospita il 46,9 % della popolazione circoscrizionale, e fra questi una
percentuale che si avvicina al 30% è composta da cittadini stranieri.
Porta Palazzo può essere, per semplificare, divisa in quattro quadranti, due a Nord e due a Sud. La
parte sud è abitata da classi sociali medio alte o addirittura da élite, ed è teatro della movida serale
cittadina, con locali alla moda aperti fino a tardi. Questa è separata dalla parte nord da un muro
invisibile rappresentato dal corso Regina Margherita. Nella zona nord distinguiamo il quadrante est,
molto degradato dove, per semplificare, si trova il centro islamico e quello ovest, detto Baloon,
caratterizzato da una composizione eterogenea, mix sociale delle caratteristiche descritte per i
quadranti sud ed est.
Nel territorio del quartiere sono presenti quattro scuole pubbliche, di diversi gradi: una materna
(Scuola Maria Teresa, via Mameli, 18), una scuola primaria (Istituto Comprensivo Regio Parco, in
Via Fiochetto, 29) e due istituti professionali, il Luigi Lagrange (via Gené, 14) e l'Albe Steiner
(Lungo Dora Agrigento, 20/A) – quest'ultimo protagonista, pochi anni fa, di un rilevante caso di
bullismo fra adolescenti a danno di un compagno di classe portatore di handicap.
Attività economiche
L’anima del quartiere è il mercato giornaliero di alimenti, vestiario e prodotti per la casa ospitato in
piazza della Repubblica, e nell’ambito del quale si sono succeduti dal 1835 (quando il mercato ha
preso vita) a oggi venditori ambulanti piemontesi, veneti, friulani, calabresi, siciliani, marocchini,
cinesi, nigeriani e rumeni (Semi, 2006).
L’area di piazza della Repubblica è tuttavia un insieme di mercati: “con lo stabilirsi infatti del
grande mercato formale, si affiancano ad esso numerosi altri mercati di natura informale e in certo
caso illegale. Dai capannelli semi-organizzati di giovani marocchini che vendono menta, pane e
borse di plastica, ai gruppetti di venditori di schede telefoniche. Ci sono poi i venditori itineranti che
si muovono per tutta l’area del mercato per piazzare cd contraffatti di musica araba o cassette
pornografiche, ci sono i tossicodipendenti che cercano di vendere merce rubata o i piccoli shuffar
marocchini, dei ladruncoli, che offrono just in time i prodotti della loro attività al mercato”, ma
anche fornitori di servizi di vario tipo e natura, che vanno dal montaggio e smontaggio dei banchi,
alle cure odontoiatriche al ristoro informale presso il mercato (Semi, 2004).
Alcune delle attività che si concentrano su Piazza della Repubblica e nelle vie limitrofe sono attività
commerciali (negozi di artigianato, bazar, macellerie, rosticcerie), di ristorazione e di fornitura di
2 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
servizi (phone center, parrucchieri, centri di traduzione e svolgimento pratiche, ecc.): tutte queste
attività hanno profondamente segnato il quartiere, introducendo nuove e complesse dinamiche
sociali ed economiche, e modellandone il paesaggio urbano. È stato inoltre sottolineato come tali
attività abbiano avuto un decisivo protagonismo nel processo di rivitalizzazione commerciale
complessiva dell’area, nonostante l’accesa conflittualità sociale, che ha avuto eco attraverso una
vigorosa comunicazione mediatica, fortemente concentrata sulle questioni di insicurezza e illegalità
del quartiere (Allasino, Bobbio, Neri, 2000; CICSENE, 2002).
La popolazione: l'evoluzione storica
Storicamente gli stranieri arrivati in Italia negli ultimi trent'anni si sono insediati a Torino nel
quartiere di Porta Palazzo, che per questo è stato eletto dai media e dal discorso pubblico come
quartiere simbolo dell’immigrazione torinese. Qui ritroviamo una doppia concentrazione dei
cittadini stranieri, in termini di addensamento sia territoriale (alto tasso di insediamento nel
quartiere), che occupazionale (rilevante ed omogeneo inserimento nel commercio, sia formale, che
informale) (Ambrosini, 2003).
Per comprendere meglio come e dove gli immigrati tendono a stabilirsi, allo scopo si intende usare
per l’analisi un indice sintetico, quello di concentrazione relativa che esprime la localizzazione nello
spazio urbano: quando l’indice è uguale ad 1, la distribuzione della comunità, nel territorio dato, è
equivalente alla media nella città, se i valori superano 1 segnalano la presenza consistente di un
gruppo in una zona poco abitata da altre comunità, invece indici inferiori ad 1 indicano coesistenza
plurietnica.
1,8 Romania
3,4 Marocco
1,5 Perù
1,9 Albania
6,3 Cina
5,6 Senegal
4,1 Nigeria
10,9 Bangladesh
0,7 Italia.
Porta Palazzo è infatti al tempo stesso “luogo pubblico di ritrovo (e pertanto politico), luogo di
mercato, di scambio e di consumo, referente spaziale dell’identità e significante mnemonico dei
legami con la patria” (Capello, 2003). Al tempo stesso è àncora di salvataggio e rifugio in
condizione di illegalità (soprattutto nel periodo successivo all’arrivo), ma anche luogo di emersione,
di regolarizzazione, di riscatto e affrancamento: l’ambivalenza (o meglio la polivalenza) sottolineata
dall’immagine della “città duale” ci dà una prospettiva sul contesto di Porta Palazzo come luogo
cardine di affermazione e negoziazione di interessi contrapposti, permettendoci di “leggere in modo
non convenzionale la frattura [e la dialettica] formale-informale [-illegale], solitamente interpretata
come contrapposizione tra modernità e arretratezza, inclusione ed esclusione, legalità ed
illegalità/criminalità” (Mazzali, Zupi, 2006).
La zona cosiddetta della Moschea (quadrante ovest) è la più problematica per quello che riguarda le
dinamiche di aggregazione sociale giovanile, che avvengono in modo paradossale di fronte al centro
3 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Islamico dove si trova “la moschea”, un luogo che normalmente evoca un modello educativo
alternativo, la buona condotta, ed i valori che vietano gli illeciti, ovviamente anche la droga. I
ragazzi che frequentano questa zona di Porta Palazzo provengono da ambienti degradati, da contesti
e nuclei sociali molto problematici in cui le famiglie sono lacerate e frammentate ed i ruoli
all’interno della famiglia (dei genitori e dei fratelli) sono lontani dal modello tradizionale di
riferimento.
La popolazione: giovani e giovanissimi
Nella circoscrizione 7 si concentra la più alta percentuale di minori stranieri con il 27,1 % sul totale
di minori (3.412 su 12.578), e la più alta percentuale di giovani (0-25 anni) sul totale degli stranieri
regolarmente residenti. I ragazzi minori immigrati che vivono a Torino hanno, relativamente all’età,
le stesse problematiche che devono affrontare i ragazzi italiani, cioè i percorsi identitari verso una
personalità adulta, ma a ciò si aggiungono:
 le difficoltà per la lingua, in quanto spesso in famiglia non si parla correntemente italiano,
 l’ iter di cittadinanza non scontato anche per chi è nato in Italia,
 il disorientamento rispetto al contesto culturale e sociale originario molto diverso, per gli
extracomunitari, da quello in cui si trovano inseriti.
Sovente vivono la contraddizione tra il modello trasmesso dalla famiglia e quello proposto dalla
società nel paese di immigrazione. Sono la seconda generazione degli stranieri formata dai nati a
Torino e dai minori arrivati con i genitori o giunti con ricongiungimento familiare.
Si tratta generalmente di ragazzi molto giovani, alcuni minori non accompagnati che con il passare
degli anni sono giunti alla maggiore età o ragazzi ricongiunti ad un familiare che presentano
difficoltà di inclusione di tipo linguistico e culturale: spesso le famiglie sono gestite da donne che
non si inseriscono nella vita sociale del quartiere, escono di casa raramente, non imparano la lingua
italiana e non hanno sufficienti contatti con quelle istituzioni che necessariamente frequentano i
figli (scolastiche, sanitarie, lavorative), mentre i mariti quando ci sono, occupati da impegni
lavorativi, sono spesso assenti. Tali elementi sono fonte di disagio facilmente rilevabile dalla
dispersione scolastica e dalle attività illecite che coinvolgono i ragazzi.
La realtà dei ragazzi e dei giovani che gravitano a Porta Palazzo è comunque ancora più complessa.
La situazione sopra descritta, sicuramente la più evidente ad un occhio meno attento, va integrata
dalle seguenti considerazioni:
 una forte presenza di ragazzi giunti in Italia da minori, attraverso un ricongiungimento
familiare: si tratta in particolare di ragazzi rumeni e sudamericani, che da soli o con un
genitore, si ricongiungono al genitore emigrato a Torino per cercare lavoro, che si iscrivono
con grande fatica e forte rischio di dispersione scolastica alle scuole superiori tecnico
professionali della zona;
 giovani con famiglie monogenitoriali o con entrambi i genitori presenti, nati a Italia o
immigrati da molto piccoli, che hanno fatto le scuole dell'obbligo a Torino, la cosiddetta
Seconda Generazione a cui accennavamo sopra;
 minori “affidati” e “non accompagnati” riguarda storicamente il Marocco ma negli ultimi anni
sono arrivati in questo modo molti ragazzi da Egitto o Senegal, accompagnati da un parente o
da un conoscente (di solito lo stesso che si è fatto pagare direttamente) o da qualcuno che fa
parte della filiera dei passeur che predispone i documenti falsi per transitare nei vari confini. I
ragazzi marocchini sono maschi provenienti da Khouribga Città o da località e villaggi
limitrofi (Ouled Azzoz, Ouled M’Hamed, Ouled Zem, Fquih Ben Salah) o da Casablanca.
Molto spesso questi ragazzi vengono coinvolti in attività illegali. A questo proposito
dobbiamo consideriamo anche i minori senegalesi, provenienti in particolare dalla zona di
Louga, sfruttati dai connazionali adulti nello spaccio di droga.
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Molti di questi ragazzi, alcuni di questi ancora minori, si trovano in una condizione di riduzione in
stato di schiavitù e/o vittime di tratta. C'è una significativa realtà di ragazze costrette a prostituirsi,
provenienti dall'Est Europa (moldave, rumene) e dalla Nigeria, che spesso rimangano incinte e
abortiscono o, subito dopo aver partorito, abbandonano il bambino in ospedale; di ragazzi ridotti in
stato di schiavitù, obbligati a chiedere l'elemosina, a vendere minutaglia, a lavorare in attività
criminose (spaccio) o in occupazioni formalmente lecite, ma svolte illegalmente (ragazze, per le
cura domestiche). Si è poi, nel corso degli ultimi anni, andato affermando un gruppo sempre più
significativo ed eterogeneo di ragazzi richiedenti asilo politico (o in possesso di uno status di
protezione internazionale) che gravitano nella zona di Porta Palazzo per fare la spesa, per trovare
amici nel tempo libero (specialmente nei week end), per ricercare un lavoro anche precario, per
utilizzare i servizi dei phone center o acquistare cibi preparati dalle rosticcerie dei connazionali.
Nel corso degli anni, ai tossicodipendenti italiani, che ancora si riversano a tutte le ore del giorno e
della notte a Porta Palazzo alla ricerca di una dose, si sono aggiunti giovani sia italiani che stranieri
policonsumatori di sostanze (colla, cocaina, psicofarmaci, acidi, eroina); frequenti sono gli atti di
aggressione, furti, rapine, scippi e violenze, compiuti spesso da consumatori di sostanze, sui
passanti, italiani o stranieri indifferentemente.
Area di intervento e relativi indicatori
L'area di intervento individuata è quella della creazione e valorizzazione di centri di aggregazione,
in un quartiere in cui la presenza di presidi territoriali volti al rafforzamento della coesione sociale è
fondamentale.
Dato il contesto sopra descritto, gli indicatori di riferimento sono:
 la presenza e la ricaduta (in termini sia quantitativi sia qualitativi) delle attività volte
all'integrazione sociale e fra etnie diverse realizzate sul territorio, in scuole e in luoghi
pubblici (indicatore 1);
 l'effettiva accessibilità di centri di aggregazione presenti sul territorio (indicatore 2);
 le attività di formazione linguistica presenti sul territorio, e la loro ricezione (indicatore 3);
 la popolazione, giovanile e non, coinvolta dai centri di aggregazione nelle loro attività
(indicatore 4).
6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1
CRITICITA’/BISOGNI
INDICATORI MISURABILI
Criticità 1
1.1.1.1
Difficoltà di integrazione da parte dei migranti: facile Numero di minori raggiunti dalle attività.
accesso alla microcriminalità da parte di minori, 1.1.1.2
insufficiente capacità da parte delle strutture pubbliche, Numero di attività di integrazione sociale realizzate
in particolare delle scuole, nel promuovere un'effettiva all'interno delle scuole del quartiere.
integrazione sociale, disgregazione di nuclei familiari, e 1.1.1.3
sfasamento fra l'integrazione culturale delle seconde Numero di studenti (italiani e stranieri) coinvolti.
generazioni e dei genitori.
1.1.1.4
Numero di attività e luoghi di incontro
intergenerazionale rivolti a nuclei familiari nel loro
insieme
1.1.1.5
Numero di nuclei familiari coinvolti in queste attività
Criticità 2
2.2.1.1
5 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Scarsità di luoghi di socializzazione accessibili a Numero di attività proposte e accessibilità dei centri
soggetti marginalizzati, oltreché di luoghi di di aggregazione presenti.
aggregazione aperti a tutti, non rivolti esclusivamente a 2.2..1.2
una comunità.
Numero di giovani con difficoltà di integrazione
sociale raggiunti.
2.2..1.3
Numero di centri aggregativi non rivolti
esclusivamente ad un'etnia.
2.2.1.4 Numero di etnie rappresentate dagli individui
raggiunti dalle attività del centro di aggregazione.
Criticità 3
3.3.1.1
Mancanza di una piena integrazione linguistica fra i Numero di corsi di lingua e momenti di
migranti, scarsità di attività di formazione accessibili a conversazione in lingua accessibili gratuitamente
tutti (gratuita) che prevedano al contempo una finalità presenti sul territorio di riferimento.
aggregativa, e viceversa assenza di attività di 3.3.1.2
aggregazione che prevedano al contempo una Numero di migranti che frequentano i corsi di
riflessione culturale.
italiano.
3.3.1.3
Numero di persone abitanti del quartiere, italiani e
stranieri, che frequentano il corso di inglese.
3.3.1.4
Numero di attività di mediazione culturale che
prevedono l'espressione artistica dei giovani presenti
sul territorio.
3.3.1.5
Numero di giovani coinvolti nell'attività di
mediazione culturale e ricerca urbana.
6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:
6.3.1 destinatari diretti
La popolazione residente nel quartiere di Porta Palazzo, con particolare attenzione alle fasce di
popolazione giovane e giovanissima (dai bambini ai 25enni) residente nel quartiere di Porta Palazzo
e le loro famiglie e comunità. L'obiettivo è realizzare un intervento significativo con la popolazione
giovanile in questa porzione di territorio, ma all'interno di un approccio comunitario dal momento
che risulta inefficace qualsiasi intervento settoriale, che consideri la propria azione ristretta ad una
circoscritta porzione di popolazione.
6.3.2 beneficiari indiretti
L'intera popolazione residente nel quartiere di Porta Palazzo, attraverso il miglioramento costituito
dalla maggiore consapevolezza e coesione sociale che deriva dall'attivazione di percorsi di
integrazione e dalla valorizzazione di un luogo di incontro per la popolazione del quartiere.
Sul lungo periodo, trarranno vantaggio anche i frequentatori abituali dei servizi del quartiere, in
particolare il mercato, che attrae clienti dai quartieri limitrofi e, per alcuni settori specifici come ad
esempio il mercato delle pulci, dall'intera città.
6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio
Altri attori che operano sul territorio nel medesimo settore di intervento sono:
− Asai: l’associazione CANTIERE S.O.S. Scuola oltre la Scuola nasce da un gruppo di
volontari che hanno fatto esperienza con ASAI presso l'I.C. Regio Parco durante l'anno
6 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
scolastico 2009/2010. Le attività rivolte soprattutto ai minori, hanno coinvolto circa 80
giovani, in particolare universitari e lavoratori, e circa 300 bambini e adolescenti.
− Progetto Porta Palazzo The Gate: attivo dal 1998, il Comitato Progetto Porta
Palazzo, organo no-profit a partecipazione mista di istituzioni pubbliche e di enti privati, con
l'incarico di gestire e realizzare l’intero programma che, finanziato principalmente
dall’Unione Europea, dalla Città di Torino e dal Ministero dei Lavori Pubblici, si occupa di
interventi a favore dello sviluppo economico, sociale, culturale, promozionale e di
trasformazione, riqualificazione fisica pubblica e privata del territorio.
− Il Centro Culturale Dar al Hikma, che in arabo significa Casa della Sapienza, vuole
corrispondere in modo vario e complesso alla crescente domanda di servizi culturali e
sociali a Torino da parte dei numerosi associati e dalla comunità immigrata di cultura araba
e mediorientale in senso più generale. Presso il Centro si trovano un Hammam, un
ristorante, una piccola caffetteria, una biblioteca, l’emeroteca e una sala di lettura oltre che
un’aula per lezioni.
6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners
6.5.1 Soggetto attuatore
Stazione 24 è un'associazione di promozione sociale che da diversi anni opera nel sociale con
l'intento di valorizzazione dell’incontro tra le diverse culture, l’integrazione sociale con particolare
attenzione agli adolescenti e i giovani in condizioni di marginalità, non solo stranieri ma anche
italiani, e alle loro famiglie, adottando un approccio comunitario e intergenerazionale.
Nell'anno 2013 ha ampliato la sua attività aprendo al pubblico la sua sede come spazio ricreativo e
aggregativo, situato nel quartiere di Porta Palazzo, dove si intende realizzare il progetto “Tana
libera tutti”, raccogliendo la sfida di proporre attività culturali (accanto al proprio continuo lavoro di
intervento nel sociale) in un quartiere che esprime un forte disagio da questo punto di vista.
6.5.2. Partner
Sono partners del progetto i seguenti soggetti, di cui si riportano le attività maggiormente legate
all’area progettuale in cui ci si propone di intervenire:
Onda Urbana onlus C.F.97689960017
L’Associazione giovanile Onda Urbana Onlus nasce nel giugno 2007 ed è composta da un gruppo
di giovani, italiani e stranieri, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Gli obiettivi che Onda Urbana
persegue sono molteplici: la valorizzazione dell’incontro tra le diverse culture, la costruzione
dell’identità individuale attraverso il confronto con i coetanei, l’integrazione sociale per tutti gli
adolescenti e i giovani in condizioni di marginalità, non solo per gli stranieri.
Rossovino P.I. 10367290011
Rossovino collabora per la diffusione del progetto attraverso i propri canali, fornitura beni (piccoli
rinfreschi in occasione degli eventi). Distribuisce prodotti artigianali di qualità, offrendo la
possibilità, nel suo spazio, di acquistare i prodotti sfusi portando il proprio contenitore, per
incentivare al riuso e alla riduzione degli sprechi.
Dott. Paolo Brusa P.I. 08621540015
7 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Paolo Brusa è psicologo libero professionista che offre servizi di consulenza, formazione e
supervisione focalizzando il lavoro di cura sulla persona e quindi mettendo in primo piano i vissuti
e le dinamiche che investono la relazione – sia essa educativa o di altro tipo.
8 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
7) OBIETTIVI DEL PROGETTO:
CRITICITA’/BISOGNI
OBIETTIVI
INDICATORI
Criticità 1
Obiettivo 1.1
1.1.1.1 Numero di minori raggiunti dalle attività.
Difficoltà di integrazione da parte dei Riduzione del disagio e aumento della 1.1.1.2 Numero di attività di integrazione
migranti:
facile
accesso
alla coesione sociale con particolare sociale realizzate all'interno delle scuole del
microcriminalità da parte di minori, attenzione alla popolazione minorenne quartiere.
insufficiente capacità da parte delle del territorio individuato.
1.1.1.3 Numero di studenti (italiani e stranieri)
strutture pubbliche, in particolare delle
coinvolti.
scuole, nel promuovere un'effettiva
1.1.1.4 Numero di attività e luoghi di incontro
integrazione sociale, disgregazione di
intergenerazionale rivolti a nuclei familiari nel
nuclei familiari, e sfasamento fra
loro insieme
l'integrazione culturale delle seconde
1.1.1.5 Numero di nuclei familiari coinvolti in
generazioni e dei genitori.
queste attività
Criticità 2
Obiettivo 2.1
2.2.1.1 Numero attività proposte e accessibilità
Scarsità di luoghi di socializzazione Offrire uno spazio di aggregazione, ai centri aggregazione presenti
accessibili a soggetti marginalizzati, fisico e culturale, che attraverso la 2.2..1.2 Numero di giovani con difficoltà di
oltreché di luoghi di aggregazione proposta di attività di vario tipo integrazione sociale raggiunti.
aperti a tutti, non rivolti esclusivamente promuova la socializzazione dei 2.2.1.3 Numero di centri aggregativi non rivolti
a una comunità.
giovani residenti, senza distinzione esclusivamente ad un'etnia.
dell'etnia di provenienza e rivolgendosi 2.2.1.4 Numero di etnie rappresentate dagli
principalmente
a
soggetti individui raggiunti dalle attività del centro di
marginalizzati.
aggregazione.
Criticità 3
Obiettivo 3.1
3.3.1.1 Numero di corsi di lingua e momenti di
Mancanza di una piena integrazione Aumentare l'empowerment dei conversazione
in
lingua
accessibili
linguistica fra i migranti, scarsità di residenti
nel
quartiere, gratuitamente presenti sul territorio di
attività di formazione accessibili a tutti indipendentemente dalla fascia riferimento.
(gratuita) che prevedano al contempo d'età, sia dal punto di vista delle 3.3.1.2 Numero di migranti che frequentano i
una finalità aggregativa, e viceversa competenze culturali sia da quello corsi di italiano.
assenza di attività di aggregazione che delle competenze sociali.
3.3.1.3 Numero di persone abitanti del quartiere,
prevedano al contempo una riflessione
italiani e stranieri, che frequentano il corso di
culturale.
inglese.
3.3.1.4 Numero di attività di mediazione
culturale che prevedono l'espressione artistica
dei giovani presenti sul territorio.
3.3.1.5 Numero giovani coinvolti nell'attività di
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
ex ANTE
10
Ex POST
50
1
3
20
60
0
20
0
15
5
10
8
16
0
1
2
5
1
3
10
15
5
12
0
1
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
mediazione culturale, ricerca urbana
0
10
Obiettivi rivolti ai volontari:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi
box 33) e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura
della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a
cominciare dai soggetti no profit;
- fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e
responsabile;
- crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà
territoriale.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
8) DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA
IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE,
NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE
QUANTITATIVO:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivo 1.1 Riduzione del disagio e aumento della coesione sociale con particolare
attenzione alla popolazione minorenne del territorio individuato.
Azione 1.1.1 – Attività nelle scuole
Attività 1.1.1.1 – Pari e impari
Si compone di laboratori rivolti a classi di bambini e adolescenti delle scuole. Ha l'obiettivo di
contrastare e prevenire le diverse forme di discriminazione e diffondere una cultura della
parità, con particolare attenzione all'origine etnica e la religione. Attraverso lo strumento della
fiaba, del sociodramma e del teatro si realizzano, insieme ai ragazzi coinvolti, due kit didattici
che vengono rispettivamente diffusi nelle scuole elementari e secondarie del territorio.
Azione 1.1.2 – Aggregazione sul territorio
Importante in questa azione sarà la collaborazione del partner dott. Brusa, riguardo la costruzione
e la gestione della relazione educativa.
Attività 1.1.2.1 – Domeniche 0-12
Spazio pomeridiano dedicato ai bambini e alle loro famiglie. Ogni domenica pomeriggio sono
in programma spettacoli di teatro di strada, circo, pupazzi e marionette, ai quali si
alterneranno la lettura di fiabe, laboratori di manualità, la ludoteca e momenti di animazione.
Ogni attività è seguita da una merenda. Spettacoli e merenda sono assolutamente gratuiti.
Attività 1.1.2.2 – Educativa di strada
La strada è un luogo in cui poter raggiungere ragazzi in difficoltà che altrimenti sarebbe
difficile incontrare: gli educatori, incontrando questi ragazzi nel loro luogo d'incontro
privilegiato, offrono loro la possibilità di avere un contatto con delle persone che possono
aiutarli ad uscire da un brutto "giro" o almeno gli offrono la possibilità di essere ascoltati.
Obiettivo 2.1 offrire uno spazio di aggregazione, fisico e culturale, che attraverso la proposta
di attività di vario tipo promuova la socializzazione dei giovani residenti, senza distinzione
dell'etnia di provenienza e rivolgendosi principalmente a soggetti marginalizzati.
Azione 2.1.1 – Aggregazione sul territorio
Per questa azione sarà fondamentale la collaborazione del partner Onda Urbana onlus, che sarà
di sostegno nell’organizzazione e realizzazione delle attività di animazione interculturale e socio
culturali da realizzarsi nel circolo.
Attività 2.1.1.1 – servizi e attività ricreativo-culturali
Dal mercoledì alla domenica Tana libera tutti è uno spazio fisico aperto al pubblico che offre
permanentemente i servizi di prestito di libri e accesso libero a pc accanto ad attività ludiche
quali il calcio balilla e giochi di carte e culturali come cineforum e musica dal vivo.
Per questa attività il partner Rossovino sarà di supporto nella preparazione di rinfreschi in
occasione di specifiche iniziative per il pubblico.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Attività 2.1.1.2 – squadra di calcio
Aperta alla partecipazione di tutti (over 18), gli allenamenti di preparazione a tornei e
campionato si svolgono una volta alla settimana. La squadra viene condotta da due operatori
pari per servire come strumento di aggregazione con i ragazzi del quartiere.
Obiettivo 3.1 Aumentare l'empowerment dei residenti nel quartiere, indipendentemente dalla
fascia d'età, sia dal punto di vista delle competenze culturali sia da quello delle competenze
sociali.
Azione 3.1.1 – Corsi di lingua e momenti di conversazione, rivolti a tutti e ad accesso gratuito.
Per imparare realmente una lingua e farsi contaminare dalla cultura di cui è portatrice è
necessario praticarla al di fuori della classe, in un ambiente “naturale”: in questa azione ai
momenti di lezione frontale si affianca e valorizza la conversazione in gruppi, con l'obiettivo
secondario che lo spazio del circolo sia vissuto dagli utenti dei corsi come un vero e proprio
luogo di socializzazione.
Attività 3.1.1.1 – Real Life Language Learning: corso di italiano per stranieri
Corsi di italiano (di livello base e intermedio) con un momento ulteriore riservato alla sola
conversazione chiamato “Talking about...” durante il quale i partecipanti sono suddivisi a
piccoli gruppi e, supportati ognuno da un volontario, sviluppano argomenti di conversazione
mirati allo sviluppo dell'espressione orale. I corsi sono tenuti da docenti abilitati
all'insegnamento della lingua italiana L2 per stranieri e da volontari opportunamente formati.
Attività 3.1.1.2 – Bla bla... in English!
Corso di inglese, livello base; con un momento ulteriore riservato alla sola conversazione
chiamato “Talking about...” durante il quale i partecipanti sono suddivisi a piccoli gruppi e,
supportati ognuno da un volontario, sviluppano argomenti di conversazione mirati allo
sviluppo dell'espressione orale.
Azione 3.1.2 – educativa, ricerca, creatività in gruppo
Attività 3.1.2.1 – Educativa di strada e ricerca urbana
L'attività prevede di coinvolgere ragazzi e giovani del quartiere attraverso le metodologie
della educazione tra pari, la mediazione interculturale e la pedagogia dell'incontro, attuate
attraverso un intervento sociale di strada, nella realizzazione di video e foto che esprimano la
loro visione del quartiere in cui vivono: la fotografia e il video quindi sono utilizzati come
mezzi per proporre un'autoriflessione e ispirare l'adozione di una prospettiva nuova da cui
guardare la propria quotidianità – con l'ambizione di promuovere il cambiamento sociale
attraverso la presa di coscienza dei ragazzi. Il materiale raccolto sarà esposto, se i ragazzi
coinvolti nel progetto lo vorranno, in una mostra da realizzarsi a conclusione del percorso
proposto.
Cronogramma
mesi
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Azioni
Ideazione sviluppo e avvio
x
Obiettivo 1.1 Riduzione del disagio e aumento della coesione sociale con particolare attenzione alla
popolazione minorenne del territorio individuato.
Azione 1.1.1 - Attività nelle scuole
Attività 1.1.1.1 - Pari e impari
x x x x x x
x x x x x x
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Azione 1.1.2 – Aggregazione sul territorio
x x x x x x x x x x x x
Attività 1.1.2.1 – Domeniche 0-12
x x x x x x x x x x x x
Attività 1.1.2.2 – Educativa di strada
x x x x x
Obiettivo 2.1 Offrire uno spazio di aggregazione, fisico e culturale, che attraverso la proposta di attività
di vario tipo promuova la socializzazione dei giovani residenti, senza distinzione dell'etnia di
provenienza e rivolgendosi principalmente a soggetti marginalizzati.
Azione 2.1.1 – Aggregazione sul territorio
x x x x x x x x x x
Attività 2.1.1.1 – servizi e attività ricreativo-culturali
x x x x x x x x x x
Attività 2.1.1.2 – squadra di calcio
x x x x
Obiettivo 3.1 Aumentare l'empowerment dei residenti nel quartiere, indipendentemente dalla
d'età, sia dal punto di vista delle competenze culturali sia da quello delle competenze sociali.
Azione 3.1.1 – Corsi di lingua e momenti di conversazione,
x x
rivolti a tutti e ad accesso gratuito.
Attività 3.1.1.1 – Real Life Language Learning: corso di
x
italiano per stranieri
Attività 3.1.1.2 – Bla bla... in English!
Azione 3.1.2 – educativa, ricerca, creatività in gruppo
Attività 3.1.2.1 – Educativa di strada e ricerca urbana
Azioni trasversali per il SCN
Accoglienza dei volontari in SCN
x
Formazione Specifica
x x x
Formazione Generale
x x x x x
Informazione e sensibilizzazione
x x x
Inserimento dei volontari in SCN
x x
Monitoraggio
x x
Azioni trasversali:
x x
x x
x
fascia
x x x x x x x
x x x
x x x
x x x
x x x
x x x x x
x x x x x
x
x x x x
x x
Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box
35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti
al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28). I volontari del SCN
saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il
complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di
“contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della
legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Attività del progetto
Professionalità
Attività 1.1.1.1
Coordinatore progetto
– Pari e impari
Educatori
Attività
1.1.1.2
Domeniche 0-12
Attività 1.1.2.2
– Educativa di strada
– Organizzatore eventi.
Animatori
Coordinatore azioni
Educatori
Ruolo nell’attività
Contatti
istituzionali,
segreterie
organizzativa.
Elaborazione dei contenuti; costituzione e
formazione dell’equipe di campo;
realizzazione delle attività.
Coordinamento generale, preparazione e
allestimento spazio, preparazione attività,
reperimento materiali.
Realizzazione attività coi bambini.
Ricerca sul campo; definizione luoghi su cui
svolgere l'attività; contatti istituzionali.
Elaborazione dei contenuti; costituzione e
formazione dell’equipe di campo;
realizzazione delle attività.
Numero
1
4
1
4
1
4
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Attività 2.1.1.1
Presidente circolo
Gestione dello spazio e delle attività del
– Servizi e attività
circolo:
logistica,
organizzazione,
ricreativo-culturali
comunicazione.
Responsabile biblioteca Gestione servizio di prestito libri.
del circolo.
Responsabile postazione Gestione del servizio di utilizzo della
informatica del circolo. postazione informatica, supporto tecnico.
Organizzatore eventi.
Organizzazione rassegne cinematografiche e
spettacoli dal vivo.
Attività 2.1.1.2
Operatori sociali
Gestione del gruppo di ragazzi, attività di
– Squadra di calcio
aggregazione.
Attività 3.1.1.1
Coordinatore.
Definizione calendario, contatti con gli
Real Life Language
utenti
interessati,
pianificazione
e
Learning: corso di
realizzazione comunicazione.
italiano per stranieri
Insegnante di italiano per Insegnamento della lingua italiana a
stranieri
stranieri.
Attività 3.1.1.2
Insegnante di inglese
Insegnamento della lingua di inglese –
– Bla bla... in English!
livello base.
Facilitatore
Supporto alla conversazione in gruppi
(“Talking about”)
Attività 3.1.2.1
Project manager
Realizzazione dell’action plan; contatti
– Educativa di strada e
istituzionali, coordinamento generale.
ricerca urbana
Educatori
Elaborazione dei contenuti; costituzione e
formazione
dell’equipe
di
campo;
realizzazione delle attività.
Organizzatore eventi
Preparazione mostra dei materiali prodotti
dai
ragazzi;
definizione
calendario,
definizione comunicazione, allestimento
spazio.
1
1
1
1
2
1
1
1
4
1
4
1
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati
nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Azioni
Azione1.1.1
Attività nelle scuole
Azione1.1.2
Aggregazione
territorio
Attivita’
Attività 1.1.1.1
– Pari e impari
Attività 1.1.2.1
sul – Domeniche 0-12
Ruolo
Supporto al coordinatore per la segreteria organizzativa
(contatti istituzionali e con gli educatori, definizione
calendario, etc)
Supporto alla segreteria organizzativa, promozione
dell’iniziativa e animazione coi bambini.
Attività 1.1.2.2
– Educativa di strada
Supporto nelle fasi della ricerca sul campo, della
definizione dei luoghi su cui svolgere l'attività, dei contatti
istituzionali.
Azione
2.1.1 Attività 2.1.1.1
Supporto nella fase di definizione delle attività culturali da
Aggregazione
sul Servizi
e
attività proporre e della segreteria organizzativa per realizzarle,
territorio
ricreativo-culturali
oltreché nella pianificazione e attuazione della
comunicazione delle stesse.
Attività 2.1.1.2
Squadra di calcio
Azione 3.1.1
Attività 3.1.1.1
Supporto nella segreteria organizzativa (definizione
Corsi di lingua, rivolti a Real Life Language calendario, contatto con gli utenti, etc), potendo mettersi in
tutti e ad accesso Learning:
corso
di gioco svolgendo il ruolo di facilitatori nei momenti di
gratuito
italiano per stranieri
conversazione previsti durante il corso.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Attività 3.1.1.2
Bla bla... in English!
Azione 3.1.2
Attività 3.1.2.1
Supporto nelle fasi della definizione delle azioni da
educativa,
ricerca, Educativa di strada e intraprendere, della comunicazione dell'iniziativa, e della
creatività in gruppo
ricerca urbana
segreteria organizzativa.
Parteciperanno attivamente inoltre nell'organizzazione
della mostra finale.
Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza
delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato
a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In
particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box
7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle
linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione
di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del
progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
- partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al
successivo box 17.
9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 4
10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: nessuno
11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4
12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: nessuno
13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE
ANNUO: 1400
14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5
15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI
SERVIZIO:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate di sabato e domenica.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E
RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO:
Allegato 01
17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE:
Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del
Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente
coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente
intende attuare almeno tramite incontri presso:
- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale
organizza attività di informazione e promozione
- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri
aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria
attività istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN
potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite
durante la formazione generale.
Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la
sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività
degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile,
che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore.
Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari
del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive
ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene.
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che
tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:
- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante,
precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di
comunicazione sociale)
- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi
presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni
suddette)
- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla
partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul
sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale
informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione
agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La
sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali,
regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI:
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel
modello:
- Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione
19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO
IL SERVIZIO): Si
20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO
DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù
e SCN descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO
IL SERVIZIO): Si
22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL
PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il
proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae,
evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu)
23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO
SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
5.000
Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2)
4.500
Sedi ed attrezzature specifiche (box 25)
2.500
Utenze dedicate
1.200
Materiali informativi
500
Pubblicizzazione SCN (box 17)
3.150
Formazione specifica-Docenti
500
Formazione specifica-Materiali
Spese viaggio
1.500
Materiale di consumo finalizzati al progetto
Altro (specificare)
TOTALE
18.850
24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):
Nominativo
Copromotori e/o
Partner
Onda Urbana onlus
Rossovino
Studio dott. Brusa
Tipologia
Attività Sostenute
(no profit, profit,
(in riferimento al punto 8.1)
università)
Sostegno nell’organizzazione e realizzazione delle attività di
No profit
animazione interculturale e socio culturali da realizzarsi nel
circolo, in particolare per l’'azione 2.1.1 (aggregazione sul
territorio).
Diffusione del progetto attraverso i propri canali, fornitura beni
Profit
(piccoli rinfreschi in occasione degli eventi), in particolare per
l'attività 2.1.1.1 (servizi e attività ricreativo-culturali).
Approfondimento in merito alla definizione di un progetto
Profit
educativo, alla costruzione e gestione della relazione educativa,
all'interno dell'azione 1.1.2 (aggregazione sul territorio).
25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL
PROGETTO:
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed
avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In
coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di
seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto
e fornite dal soggetto attuatore:
trasversali a tutti gli obiettivi e relative Attività
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Risorsa 1
Risorsa 2
Risorsa 3
Stanza ammobiliata con N° 4
Postazione
informatica
(PC+
Stampante)
con connessione Internet
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
:
Materiale di cancelleria e facile
consumo
Telefono: n. 3 cordlex (telefonia
fissa) e n.1 cellulare (telefonia
mobile)
Supporto
alla
segreteria
organizzativa
(contatti
email,
stesura calendari, etc), promozione
iniziative (aggiornamento sito,
stesura
comunicati
stampa,
gestione social network)
Prendere
note,
appunti,
esposizioni, ecc
Contatti telefonici
Obiettivo 1.1: Riduzione del disagio e aumento della coesione sociale con particolare attenzione alla
popolazione minorenne del territorio individuato
Attività 1.1.1.1 Pari e impari
Attività 1.1.2.1 – Domeniche 0-12
Attività 1.1.2.2 – Educativa di strada
Risorsa 2
Materiale di cancelleria e facile
consumo
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Laboratori
con
bambini
adolescenti, animazione.
e
Obiettivo 2.1 Offrire uno spazio di aggregazione, fisico e culturale, che attraverso la proposta di
attività di vario tipo promuova la socializzazione dei giovani residenti, senza distinzione dell'etnia di
provenienza e rivolgendosi principalmente a soggetti marginalizzati.
Attività 2.1.1.1 – servizi e attività ricreativo-culturali
Risorsa 4
Libri
Risorsa 5
Proiettore + telo + lettore dvd e
Impianto audio
Locale dotato di Calcio balilla,
giochi di carte, giochi da tavola
Locale dotato di sedie e tavoli
Risorsa 6
Risorsa 7
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Servizio accessibile al pubblico di
biblioteca del circolo.
Cineforum
Esibizioni musicali
Servizio di ludoteca
Ospitare
culturali
attività
ricreative
e
Attività 2.1.1.2 – squadra di calcio
Risorsa 8
N.12 Divise per i componenti della
squadra
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Composizione della squadra di
calcio
Obiettivo 3.1 Aumentare l'empowerment dei residenti nel quartiere, indipendentemente dalla fascia
d'età, sia dal punto di vista delle competenze culturali sia da quello delle competenze sociali.
Attività 3.1.1.1 – Real Life Language Learning: corso di italiano per stranieri
Attività 3.1.1.2 – Bla bla... in English!
Risorsa 7
Risorsa 8
Locale capiente dotato di sedie e
tavoli
Materiali didattici specifici (giochi,
xxx)
Realizzazione corsi
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Realizzazione corsi.
Attività 3.1.2.1 – Educativa di strada e ricerca urbana
Risorsa 9
N. 2 macchine con funzione di foto
e videocamera, 1 cavalletto
Realizzazione educativa di strada
ed
espressione
dei
ragazzi
coinvolti.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Risorsa 10
Risorsa 6
Risorsa 5
Postazione
informatica
multimediale e relativo applicativo
per montaggio ed elaborazione
immagini e audio
Ampio locale dotato di griglie,
luci, etc
Proiettore + telo + lettore dvd
Post-produzione e visione video e
foto durante il lavoro di gruppo
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Ospitare la mostra. Esposizione
fotografie
Esposizione materiali audiovisivi
prodotti
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: NO
27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: NO
28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE
L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM
VITAE:
La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta
degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009)
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
29) SEDE DI REALIZZAZIONE:
La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile
Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di
realizzazione del progetto.
30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio
nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:
- Mod. FORM
- Mod. S/FORM
31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO
ACQUISITO IL SERVIZIO:
Si
32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
 lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e
discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei
partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del
30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con
prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.
 dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di
socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali).
Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si
possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.
 formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di
verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili,
letture, dispense, strumenti collaborativi).
33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della
legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.
Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e
sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di
formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in
ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale
dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del
13/07/2013) prevedono:
1 “Valori e identità del SCN”
 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
 Dall’obiezione di coscienza al SCN
 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
 La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 “La cittadinanza attiva”
a. La formazione civica
b. Le forme di cittadinanza
c. La protezione civile
d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di
intervento
b. Il lavoro per progetti
c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) DURATA:
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno
tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e
ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160
del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà
l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto.
La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del
monte ore.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI
35) SEDE DI REALIZZAZIONE:
Presso sedi di attuazione di cui al punto 16.
36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente.
37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I:
Formatore A:
cognome e nome: Ariano Elisa
nato il: 12/03/1982
luogo di nascita: Canelli (At)
codice fiscale:RNALSE82C52B594N
Formatore B:
cognome e nome: Bertola Manuela
nato il:01/10/1983
luogo di nascita: Ivrea (To)
codice fiscale: BRTMNL83R41E379R
Formatore C:
cognome e nome: Cadeddu Federica
nato il:11/08/1982
luogo di nascita: Torino
codice fiscale: CDDFRC82M51L219I
Formatore D:
cognome e nome: Tomasi Luca
nato il: 28/09/1979
luogo di nascita: Cirié (To)
codice fiscale: TMSLCU79P29C722U
38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I:
In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei
singoli formatori ritenute adeguate al progetto:
Area di intervento: Aggregazione culturale e riduzione del disagio
Formatore A: Ariano Elisa
Titolo di Studio: Laurea in Educazione Professionale
Ruolo ricoperto: Educatrice e animatrice
Esperienza nel settore: Educatrice in centro diurno disabili e punto gioco in campo Rom,
Educatrice Professionale e Responsabile Progetto di Orto Urbano, Servizio civile volontario nel
settore della formazione continua.
Competenze nel settore: pedagogia, psicologia, antropologia, sociologia
Area di intervento: Aggregazione culturale e riduzione del disagio
Formatore B: Bertola Manuela
Titolo di Studio: Laurea in Comunicazione Interculturale
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Ruolo ricoperto: Educatrice e insegnante insegnante nei corsi di lingua
Esperienza nel settore: Stesura e coordinamento progetti; relazioni con enti e istituzioni pubbliche e
private; partecipazione a tavoli di coordinamento, organizzazione eventi benefit; preparazione
lezioni di italiano per autoctoni, italiano L2 e comunicazione, organizzazione di laboratori;
esperienza nel lavoro con adolescenti maturata soprattutto in ambito professionale; buone capacità
di gestioni gruppi e classi in contesti formali ed informali.
Competenze nel settore: antropologia, sociologia, pedagogia.
Area di intervento: Aggregazione culturale e riduzione del disagio
Formatore C: Cadeddu Federica
Titolo di Studio: Laurea in Antropologia Culturale ed Etnologia
Ruolo ricoperto: Coordinatrice progetto, animatrice e insegnante nei corsi di lingua
Esperienza nel settore: Eu project designer e project manager; Case manager e orientatrice del
Progetto Crisi – promosso dai Centri per l’Impiego della Provincia di Torino per il potenziamento
delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti dalla crisi; docente di Italiano; docente
di inglese base e di educazione alla cittadinanza attiva per migranti stranieri.
Competenze nel settore: Capacità di coordinamento di gruppi di lavoro e di reti multidisplinari;
competenze nella gestione e organizzazione di percorsi formativi; capacità di svolgere e coordinare
un'azione di valutazione dei requisiti di accesso ai servizi e dei bisogni che richiedono l'attivazione
dei servizi.
Area di intervento:Aggregazione culturale e riduzione del disagio
Formatore D: Tomasi Luca
Titolo di Studio: Laurea in Educazione Professionale; Laurea in Scienze dell’Educazione con
indirizzo di studi in Educatore Professionale Socio Culturale - Percorso Interculturale
Ruolo ricoperto: Presidente; educatore, operatore sociale, organizzatore eventi.
Esperienza nel settore: promozione e la gestione di eventi culturali e sportivi; gestione di una
Comunità Diurna per minori; affidamento diurno minori: costruzione di relazioni con i minori e le
rispettive famiglie, sostegno scolastico, lavoro di rete con le risorse presenti sul territorio.
Competenze nel settore: Conduzione di gruppi, conduzione di colloqui, aspetti giuridici degli abusi
sui minori, luoghi neutri, politiche attive del lavoro, abuso di sostanze, animazione di gruppi,
sostegno alla genitorialità, elementi di neuropschiatria infantile.
39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che
favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia
soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
 Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le
disparità di conoscenze teoriche;
 Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
 Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia
su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle
reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle
proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”
 Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano
in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo
realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
 Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
Azione 1.1.1 – Attività nelle scuole
Attività 1.1.1.1 – Pari e impari
Modulo 1 :
Formatore/i: Manuela Bertola ed Elisa Ariano
Argomento principale: cultura della parità come strumento di integrazione
Durata: 18 ore distribuite su 6 incontri
Temi da trattare: pedagogia, psicologia dello sviluppo, comunicazione interculturale
Azione1.2.1 Aggregazione sul territorio
Attività 1.1.1.2 Domeniche 0-12
Attività 1.2.1.1 Educativa di strada
Azione1.2.1 Aggregazione sul territorio
Attività 1.2.1.1 Servizi e attività ricreativo-culturali
Attività 1.2.1.1 Squadra di calcio
Modulo 2 :
Formatore/i: Luca Tomasi ed Elisa Ariano
Argomento principale: animazione socio-culturale
Durata: durata di 24 ore distribuite su 6 incontri
Temi da trattare: educativa di strada, peer to peer education, animazione interculturale, pedagogia;
programmazione e organizzazione iniziative culturali
Azione1.2.1 Corsi di lingua, rivolti a tutti e ad accesso gratuito
Attività 1.2.1.1 Real Life Language Learning: corso di italiano per stranieri
Attività 1.2.1.1 Bla bla... in English!
Modulo 3:
Formatore/i: Federica Cadeddu e Manuela Bertola
Argomento principale: mediazione interculturale
Durata: durata di 15 ore distribuite su 3 incontri
Temi da trattare: tecniche di insegnamento di italiano L2, il ruolo del facilitatore linguistico,
gestione dell’aula
Azione1.2.1 educativa, ricerca, creatività in gruppo
Attività 1.2.1.1 Educativa di strada e ricerca urbana
Modulo 4:
Formatore/i: Federica Cadeddu e Luca Tomasi
Argomento principale: animazione socio-culturale
Durata: 15 ore distribuite su 3 incontri
Temi da trattare: antropologia culturale, metodologia della ricerca sociale, educazione popolare
FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI
VOLONTARI
Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle
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ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi
connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”.
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori
Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI)
-Laurea in Geologia
-Abilitazione alla professione di Geologo;
-Manager dell'emergenza;
-Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e
DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche
di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale;
-Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni;
-Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per
enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che
per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN,
DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor
della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014);
-dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci
Servizio Civile;
-dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi
di impiego indicati nel progetto.
Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D)
-Diploma di maturità scientifica
-Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro;
-Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza.
-Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva;
-Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e
sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN);
-Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su
gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la
formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test,
della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui
Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014);
-Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile;
-Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci
Servizio Civile;
-dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi
di impiego indicati nel progetto.
MODULO A
Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento,
conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si
reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e
sicurezza dei luoghi di lavoro.
DURATA: 6 ore
CONTENUTI:
- Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza
cos’e’,
da cosa dipende,
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
come può essere garantita,
come si può lavorare in sicurezza
- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di
prevenzione e protezione
 concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela
valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)
 fattori di rischio
 sostanze pericolose
 dispositivi di protezione
 segnaletica di sicurezza
 riferimenti comportamentali
 gestione delle emergenze
- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza
codice penale
codice civile
costituzione
statuto dei lavoratori
normativa costituzionale
D.L. n. 626/1994
D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica
obbligatorio.
MODULO B
Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le
informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente
box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5.
DURATA: 2 ore
CONTENUTI:
Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore
educazione e promozione culturale, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5
Educazione e promozione culturale
 fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale verso
minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità
 fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio,
valorizzazione di centri storici e culture locali
 fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico-motorie pro inclusione, attività artistiche
ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e
prevenzione in tali situazioni
 Focus sui contatti con l’utenze e servizi alla persona
 modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
 gestione delle situazioni di emergenza
 sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione
 segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali
normativa di riferimento
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di
potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza
… e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”,
con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box
8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i
volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle
sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione,
strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office,
segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi.
Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor)
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani
(piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in
occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto,
utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali
materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme
UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto
salvo quanto indicato come possibilità al box 15
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto)
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti
extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde,
Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di
eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto,
utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali
abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività
indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come
possibilità al box 15.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con
l’OLP di progetto. Il referente locale per questo modulo sarà Cadeddu Davide.
41) DURATA:
La durata complessiva della formazione specifica è di 80 ore, comprensive di 8 ore di sicurezza sul
lavoro, con un piano formativo di 18 giornate più una, di 8 ore, sulla sicurezza sul lavoro, anche
questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La
formazione specifica , relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari
entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E
SPECIFICA) PREDISPOSTO:
Formazione Generale
Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto
nei modelli:
- Mod. S/MON
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
-
Formazione Specifica
Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede:
momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e
follow-up con gli OLP
note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede prestrutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN
Data, 14 Luglio 2014
Il Responsabile Legale dell’Ente/
Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)