tullio crali aeropittura futurista

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tullio crali aeropittura futurista
TULLIO CRALI
AEROPITTURA FUTURISTA
MOSTRA
TULLIO CRALI
(Igalo, 1910 - Milano, 2000)
LA MOSTRA
L’artista, nato in Montenegro nel 1910, trascorre l’infanzia a Zara e nel 1922 si
trasferisce a Gorizia. Nel 1929, grazie a Sofronio Pocarini, fondatore nel 1919 del
movimento futurista giuliano, aderisce al futurismo, esordendo alla II Mostra
goriziana d’arte. Nel 1930 si diploma a Venezia. Dal 1931 al 1933 partecipa alle
mostre itineranti di aeropittura, prima a Milano alla Galleria Pesaro poi a Parigi, e
in seguito a Vienna, Atene e Bruxelles. In questo stesso periodo si interessa anche
di moda, creando le giacche sintetiche e le camicie anti cravatta.
Nel 1939 partecipa con opere di aeropittura alla III Quadriennale romana: con
Azari è forse l’unico futurista a sperimentare dal vivo le sensazioni acrobatiche
del volo. Nel 1940 si sposa con Ada Savelli.
Durante il secondo conflitto mondiale è in prima linea a Circhina. Nel 1942
partecipa nuovamente alla biennale di Venezia. Nel 1944 nasce il figlio Massimo.
Sempre nel ‘44 scompare Flilippo Tommaso Marinetti, suo grande estimatore,
da cui Crali riceve in eredità il compito morale di proseguire e difendere le scelte
futuriste. Nel 1946 Crali si trasferisce a Torino. Tra il 1950 e il 1959 insegna al Lycée
Italien di Parigi. Durante il soggiorno parigino inizia a realizzare, secondo una
tradizione molto marinettiana, i suoi ricchi volumi autobiografici. Lascia Parigi nel
1959 e si trasferisce a Milano dove, tra l’altro, scrive il Manifesto della Sassintesi,
L’artista scompare a Milano il 5 agosto 2000.
Già nel 1909 nel libello Uccidiamo il chiaro di Luna!, Marinetti deprecava il senso di
permanenza e di attaccamento alla terra e alle tradizioni valutandolo come peso inutile,
spento valore romantico. Trascorreranno 20 anni prima che i futuristi consegnino
all’atto del volo, al distacco da terra il giusto senso di priorità programmatica.
L’aeropittura futurista, teorizzata nel Manifesto del 1929 e presentata alla Galleria
Pesaro di Milano nel 1931, dà avvio a una notevole trasformazione dell’iconografia
futurista. L’interpretazione della mobilità della visione aerea si traduce in una
dimensione policentrica, resa prima attraverso prospettive non più soggette alla forza
di gravità della visione “terrestre”, poi dalla trasmissione delle percezioni sensoriali
generate dall’esperienza del volo. Gli aeropittori dunque, sintetizzano e trasfigurano
il paesaggio accentuandone alcune parti che si presentano compresse, sintetiche,
transitorie. Tullio Crali nella sua pittura contagia lo spettatore con le emozioni provate
durante il viaggio aereo: il susseguirsi di stati d’animo sempre diversi, paura, vertigine
e stordimento ma anche l’entusiasmo dato dal senso di conquista della dimensione
infinita dello spazio.
In copertina: Tullio Crali, Omaggio a Boccioni, 1995 - olio su tela, 100 x 80 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
c Archivio Fotografico Mart
Tullio Crali, Duello aereo, 1929 - olio su cartone, 49 x 68 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
frutto di una ricerca iniziata in Bretagna cinque anni prima: l’artista teorizza la
creazione di sculture che rispettano l’integrità della forma di materiali naturali e
rinvenuti per caso.
Dal 1961 al 1966 dirige la scuola italiana al Cairo. A Trieste alla Galleria Tribbio, nel
1971, presenta le Cosmiche: si tratta di disegni monocromi, che l’artista descrive
come “prototipi di un’arte orbitale”, tentativi di captare immagini provenienti
dallo spazio. Del 1976 è la sua antologica a palazzo Costanzi di Trieste.
Nel 1990 partecipa alla mostra sul Futurismo veneto a Padova. Negli anni novanta
dipinge alcune opere dedicate ai voli acrobatici delle Frecce Tricolori. Il Museo
d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto gli dedica una grande
mostra nel dicembre del 1994, presentando Crali nella duplice veste di futurista e
aeropittore, con opere dal 1925 al 1994.
Sopra: Tullio Crali, Squadriglia in volo, 1930 - olio su cartone, 56 x 45 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
A fianco: Tullio Crali, Impennata sul promontorio, 1978 - olio su tela, 66 x 98 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
La frequentazione del campo d’aviazione di Merna, presso Gorizia, permette al giovane Crali,
affascinato dalle potenzialità espressive degli aerei, di copiare dal vero i velivoli militari: questo
approccio concreto consentirà all’artista di conservare nei suoi dipinti un assetto figurativo,
creando piccole storie cariche di suspense: In caduta libera e Duello aereo. Oltre ad essere
l’alfiere dell’aeropittura, facendone la propria cifra stilistica, il proprio segno distintivo, Crali
è stato il testimone arguto e attento della presenza del futurismo nella cultura italiana tra le
due guerre, vivace attivista del gruppo giuliano attraverso convegni, conferenze, esposizioni.
L’artista ha attestato l’esperienza futurista proprio in provincia, in ambito triveneto, diventando,
negli anni quaranta, l’uomo di punta di Filippo Tommaso Marinetti. Crali trova l’occasione, in
alcune serate dedicate a Marinetti, di promuovere l’aeropittura annunciando i suoi principi
artistici: movimento, velocità, sintesi, simultaneità: «Io comprendo l’aeropittura perché volo,
ho volato e dipingo dopo aver volato. Nell’aeropittura noi futuristi abbiamo trovato una forma
di respiro nuovo: combattendo la natura morta come qualcosa di debole e di impotente e
vigliacco».
Il 22 gennaio 1942, a Udine, presso il salone e il loggiato dell’Istituto tecnico Zanon di piazza
Garibaldi, rigurgitanti di autorità, di letterati e artisti, di studenti e professori, Crali, energico
ed infaticabile oratore, calamita l’attenzione degli ascoltatori organizzando una grande festa
futurista con banchetto e decorazioni murali con ritratti di Marinetti.
Sopra: Tullio Crali, In tuffo sull’aeroporto (A colpi d’ala), 1939 - olio su tavola, 80 x 60 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Il 9 dicembre 1944 toccherà proprio a Tullio Crali commemorare Filippo Tommaso Marinetti,
l’amico e sodale, alcuni giorni dopo la sua morte avvenuta a Bellagio il 1 dicembre.
La morte di Marinetti chiude simbolicamente la stagione futurista consegnando il movimento
alla storia. Ma non per Crali, che si ribella anche alla decisione di Benedetta Marinetti di
sciogliere le fila e continua a essere futurista per tutta la vita assumendosi il compito morale
lasciatogli in eredità, quello di proseguire e difendere le scelte del movimento.
Futurismo, attraverso l’amicizia con Marinetti, e aeropittura, vissuta col temperamento dell’
aviatore, sono dunque le aree entro cui si muove l’artista. Se il legame con Marinetti rivela
l’ardore, il coraggio, lo spirito indomito che accompagna le azioni di Crali, l’aeropittura
rappresenta la parte più emotiva dell’artista, la sospensione, il superamento dei limiti, la
vicinanza ad un ambito più spirituale.
L’altra propensione di Crali, personalità complessa e contraddittoria, pilota pur senza brevetto
di volo e capace insegnante pur essendo stato studente ribelle, è stata quella di mettere
insieme il suo archivio, oggi custodito dal Mart – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di
Trento e Rovereto, la sua raccolta di testimonianze e documenti preziosi, radunati, commentati,
riscritti nei suoi caleidoscopici quaderni gonfi di idee, disegni, ritagli, lettere, felicemente uniti,
in una rappresentazione messaggera di una lettura feconda e straordinaria (1).
Nicoletta Boschiero
A fianco: Tullio Crali, Festa tricolore in cielo (Omaggio a E. Botto e P. Maddalena/eroici piloti del “4° Stormo”),
1986, olio su tela, 142,5 x 194 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
1 Fondo Tullio Crali Inventario, a cura di Mirella Duci, Rovereto,
Nicolodi di Emanuela Zandonai editore, 2008
PORDENONE
SALE ESPOSITIVE DELLA PROVINCIA
CORSO GARIBALDI
22 MAGGIO / 25 AGOSTO 2013
Con il sostegno di
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO:
FLAVIA LEONARDUZZI
ANTONIO DANIN
ANTONIO BRUCCHERI
ERICA MASCHIO
SI RINGRAZIA
IL MART, MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO
DIRETTORE: CRISTIANA COLLU
CON LA COLLABORAZIONE DI:
LA PROVINCIA
INCONTRA LE IDEE
DAL 22 MAGGIO AL 16 GIUGNO
da martedì a venerdì 15:00 | 20:00
Sabato e domenica 10:00 | 13:00 - 15:00 | 20:00
DAL 18 GIUGNO AL 25 AGOSTO
sabato e domenica 10:00 | 13:00 - 15:00 | 20:00
Lunedì chiuso
Per eventuali prenotazioni: 0434-231418
INGRESSO LIBERO