Indocina - TOAssociati

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Il tet, capodanno del Vietnam
Non c’e’ nessuna festa più grande e più significativa
di Tet. Il Tet per il vietnamita è un’unione familiare,
una festa sacra e piena dei ricordi.
Per i bambini il Tet è l’occasione per prendere il regalo, per il vecchio il Tet è il tempo di ricordare i
giorni poveri nel passato, per il giovane il Tet è anche un’occasione di esprimere l’amore.
L’origine del Tet proviene dalla Cina, e diventa una
festa molto adatta per il Vietnamita, siccome ha bisogno di una festa lunga per riposarsi dopo un anno
pieno del lavoro.
Nella mia mente, nella mia fantasia, e nella mia infanzia, me lo ricordo molto bene il Tet.
La gente si prepara per il tet molto presto, 12 giorni
prima. Un’aria nuova, allegra si trova dentro tutte le
case. Si comprano tante cose per il tet. Nella strada,
dentro i negozietti, c’e’ un cambiamento dei colori.
Mio padre compra un calendario nuovo su cui si
scrive anche il giorno lunare e solare. In ogni pagina
del calendario c’è un mondo spirituale, si trova anche
una poesia, un proverbio, le parole sagge, il segno.
incensi estratti da un tipo di piantina, il profumo
gradevole dei fiori, il profumo delicato da tanti tipi di
dolce, il più diffuso dei dolci si chiama "mut", fatto
da pezzetti di polpa di cocco, da zucche, da zenzero, da semi di loti, da melina, licci secchi, ogni ha un
sapore inconfondibile. Se si assaggia una volta lo si
ricorda per tutta la vita.
Tutti i profumi si confondono anche col profumo
umano delle ragazze bellissime con le guance rosa,
le labbra rosse a fare un profumo molto particolare
che chiamiamo il profumo primaverile.
Si vedono anche alcuni indovini vecchi in vestito nero,
una sciarpa intorno alla testa, la barba bianca e con
la faccia saggia, che si siedono con un pezzo di stoffa
su cui ci sono delle carte per prevedere il destino
delle persone superstiziose.
Alcuni indovini hanno soltanto un libro grande in cui
si leggono dei misteri dalle righe della mani, della
faccia, delle orecchie, della data di nascita e può
dirti tutto il tuo destino nel futuro.
E poi ci vuole un giorno per pulire tutte le cose
sull’altare, il vaso dagli incensi, il vassoio, le fotografie degli antenati, e il Caudoi. Mio padre avvolge
qualche cosa con le carte rosse, perchè il colore
rosso è simbolo della prosperità. Tutta la casa è ben
pulita per il Tet.
Di qua e di la ci sono dei professori vecchi , "thay
do", chi sa scrive molto bene e in modo bellissimo lo
scritto antico, cinese, si chiama la calligrafia antica,
il Thay do ti scrive qualche parola riguardo a prosperità, felicità, ricchezza... in scrittura cinese sulle
carte rosse che si portano a casa, si mettono
sull’altare o si attaccano sul muro o sui pilastri della
casa.
Se tu sei fortunato a visitare un mercato del Tet sarà molto interessante e indimenticabile.
Quasi tutte le famiglie vanno al mercato per comprare. Il mercato del Tet o il mercato primaverile è
anche un luogo da vedere, si va al mercato sia per
comprare che viaggiare.
Nel mondo di calligrafia si racconta dei maestri che
hanno la scrittura bellissima come il drago che vola
o come i fenicotteri che ballano. I Tali Thaydo non
danno, regalano le parole a qualsiasi persona, i loro
scritti sono preziosi, come un patrimonio il cui proprietario è molto famoso e forse ricco.
Il mercato è come un quadro armonioso dei colori, il
verde delle banane, il giallo del pompelmo, il rosso
dei cachi, pesca, mela, arancia, mandarini etc. certamente un vietnamita non può scordare mai il profumo del mercato primaverile, il profumo forte degli
Sempre più folla alle bancarelle di foglie di "Ladong",
e alle bancarelle di "Ong giang" il tronco di bambù
che serve a fare il filo per avvolgere la torta e pregare.
Uno straniero deve capire molto bene la cultura
vietnamita, del perchè si comprano le tali foglie e i
tali tronco di bambù. Come in occidente, una cosa
non manca mai è l’albero di natale. Per il vietnamita
le cose che non mancano mai sono il BANHCHUNG,
vassoio di cinque frutti e un ramo di pesca. Tornando alla cosiddetta Banhchung, un tipo di torta con la
forma quadrata fatta di riso profumato, attaccato, un
tipo di riso particolare " gao nep" che si coltiva molto nel delta di Fiume rosso.
In mezzo alla torta ci sono carne di maiale, la soia
bollita, i peperoncini neri schiacciati, e un po’ di polpa
di cocco, un po’ di sale. Si avvolge il contenuto con
le foglie di Ladong , e poi si usa il filo da bambù per
costringerla. Una Banhchung ha la forma quadrata,
spessa di circa 4-5 cm, larga 20-25 cm.
La forma rappresenta il simbolo della terra.
Indipendentemente dalla condizione economica si
possono fare tante torte, normalmente circa 20.
Per ogni vietnamita, non si dimentica mai il momento
di bollire le torte, un tempo sacro che dura circa 12
ore, e sempre durante la notte.
Nei miei ricordi dell’infanzia ho ricordo di un forno
allargato, caldo con una pentola alta e grande, pieno
di Banchung, il fuoco che balla nella notte fredda, il
suono del legno bruciato al fuoco come un pezzo
musicale della primavera o forse di Mozart.
Mi siedo per ore soltanto per guardare il fuoco, per
sentire il profumo delicato dalla pentola, delle foglie
di Ladong , il profumino del riso cotto, di carne di
maiale che mi fanno venire l’acquolina in la bocca.
Immagino il momento di mangiare la tortina quella
più piccola che ha fatto mia madre, dentro aveva
messo più carne di maiale, più soia e anche l’amore
per suo figlio minore. Volevo mettere nella cenere
calda qualche patata e aspettavo che fossero cotte.
Certamente quel momento mi segue per tutta la
mia vita come i ricordi più dolci, più delicati di un
giovanotto di campagna.
Giao thua, la mezzanotte del capodanno, il momento
marca il cambiamento dall’anno passato all’anno
nuovo. I secondi più significativi e sacri di tutto
l’anno, tutta la famiglia si riunisce a tavola, si sente
il profumo dagli incensi accesi sull’altare, si sente
anche il presidente leggere una lettera per salutare
l’anno nuovo.
Si sentono le poesie alla televisione, si aspetta finché gli incensi sono finiti per mangiare i dolci.
Qualche anno fa, quando era mezzanotte, migliaia
di botti venivano esplodere, un momento indimenticabile per i bambini, si dice per portare la fortuna e
allontanare i mostri.
Adesso i botti sono vietati per la causa di incidenti.
Nel mio villaggio la gente esce dalla casa, va alla
pagoda per prendere un ramo di albero, perché si
crede di portare fortuna.
Si porta anche un vassoio delle cose al cortile per
pregare, di solito un pollo bollito molto grasso, le
monete di carta per i morti, e i dolci.
In alcuni villaggi, si suonano anche i tamburi per salutare un dio che guarda la casa e che vola sul cielo
a parlare all’ imperatore della giada.
Il primo giorno di Tet, il giorno importante che potrebbe portare la fortuna o la sfortuna dipende dalla
prima persona che viene alla tua casa.
Per il vietnamita il primo giorno è molto importante
in quanto decide tutto l’anno. Il primo giorno è il
giorno per pregare e fare offerte agli antenati: in
tutte le famiglie devono esserci delle cose come
Banhchung, il vino bianco, un po’ di sale, la carne di
maiale, le cipolline in fermentazione.
Si dice " la carne di maiale, le cipolline, i cartelli con
le poesie, il bambu, i botti e le torte quadrate" tutte
tali cose non mancano mai nel Tet.
Il primo giorno del Tet, non si può dire parolacce,
non si litiga, non si chiede agli altri di restituire delle
cose, non si da in prestito a nessuno, non si pulisce
la casa, non si buttano via i rifiuti, perché si crede
che portino fortunati.
La prima persona che viene alla tua casa come ospite
deve essere prescelta perchè possa portare la fortuna. Normalmente si deve esser ricchi, felici, fortunati e avere successo.
Il primo giorno del Tet per me è anche un giorno in
cui ricevo un regalo, secondo la tradizione vietnamita, I regali nel Tet per i bambini sono sempre i soldi.
Non si sa perchè ma si preferisce cosi, si possono
dare altre cose come vino, i dolci per i genitori, per i
dirigenti...
I bambini hanno un maialino di porcellana, o di plastica con un buco per risparmiare i soldi durante il
Tet, e dopo il Tet c’è un giorno pieno della sorpresa
e della felicita ad aprirlo.
Il secondo e il terzo giorno sono per viaggiare, visitare, e giocare. La strada è piena di gente, si va alla
pagoda per pregare, chiedere la fortuna, la salute, e
tante altre cose, si va a visitare i parenti, i professori.
Al cortile comune del villaggio dall’alba alla notte si
gioca con tanti giochi tradizionali. Ai vecchi piace
giocare agli scacchi, il giovane gioca a carte, i bambini vedono tanti tipi di divertimenti come galli e
grilli da combattimento, il bilancio e si fa il teatro
tradizionale, anche le marionette sull’acqua.
Il Tet è finito dopo il terzo giorno, però il profumo,
la mancanza che ancora esistono, non si vuole lavorare al giorno quarto malgrado le riaperture delle
fabbriche, i negozi.
Si dice che il Tet è finito soltanto quando sono finite
tutte le torte quadrate. Alcune famiglie non vogliono
che il Tet finisca, cosi fanno di nuovo le torte...
Per ogni vietnamita il Tet è sempre una festa religiosa, sacra, il periodo per riunirsi e per dimenticare
le fatiche dell’anno passato e per sognare un futuro
promesso con più felicità, prosperità e fortuna.