Ho bisogno di voi - Fondazione Laudato Si

Transcript

Ho bisogno di voi - Fondazione Laudato Si
Raphaël
P E R I O D I C O T R I M E S T RA L E D E L L A C O O P E RAT I VA S O C I A L E RA P H A Ë L
N. 3/2002
SETTEMBRE
R
2002
ANNO
XVIII
a
h
p
a
ë
l
Periodico trimestrale
della coop. di solidarietà
Coop. sociale Raphaël
Clusane d’Iseo
via Risorgimento
tel. 030/ 9829136
Spedizione
in abbonamento postale
Art. 2 comma 20 lett. C)
legge 23.12.1996 n. 662
Filiale di Brescia
Tassa pagata
Autorizzazione
del Tribunale di Brescia
n° 25 del 7/8/1975
E 0,52
Ho bisogno
di voi
Direttore responsabile:
Angelo Onger
Tipografia: F.lli Tagliani
via Cairoli, 9 - Calcinato
DON PIERINO FERRARI
P
erché?
Sono il Tobi, che la pittrice Carla Treccani, a mia insaputa, ha dipinto, con
la maestria che le è propria, a fianco dell'Arcangelo Raphaël, raffigurato
qui accanto.
Ho bisogno di Raphaël, perché col fiele del pesce, che mi offre, simbolo
della divina Sapienza, renda la mia vista capace di discernere ciò che
piace a Dio, riguardo all’impresa di preparare un luogo di cura per i malati di cancro, nel Laudato sì' di Rivoltella del Garda.
(CONTINUA
A PAG.
6)
Raphaël -
A
2
SETTEMBRE
2002
l’editoriale
L’impotenza
degli uomini
onnipotenti
un anno di distanza dal’aborto come mezzo dello
gli attentati contro gli Stasviluppo stesso. Questa
ti Uniti, se dovessimo fare
proposta ha commentato
un bilancio della vita che
p. Pasquale Borgomeo, dinon doveva essere più urettore generale della Raguale a prima, ci accorgedio Vaticana, a parte la
remmo che se qualcosa è
sua inaccettabilità etica,
cambiato non è certo in
«fa pensare alla geniale rimeglio. Dopo c’è stata la
cetta attribuita a Bush seguerra inutile contro l’Afcondo la quale per salvaghanistan, che si prolunguardare le foreste dagli
ga all’infinito per quel
incendi non ci sarebbe mimartoriato paese; c’è stasura migliore che il taglio
ANGELO ONGER
ta l’esplosione della viodegli alberi». Il quale Bush
lenza in Israele, anche lì
non ha partecipato alla
senza grandi spazi per la
conferenza con un attegsperanza, dato che il congiamento sprezzante nei
flitto tra arabi e ebrei si
confronti del mondo e deltrascina ormai da più di 50 anni; adesso, menl’Europa. Ma come abbiamo detto ha altro cui
tre scrivo queste righe, c’è la minaccia di una
pensare, la guerra a Saddam, come versione minuova guerra contro l’Iraq che Bush figlio perlitaresca dello sviluppo sostenibile, la selezione
segue per eliminare quel Saddam Hussein che
della specie.
è sopravvissuto alla guerra di suo padre. La spiDa molte parti si sottolinea che una delle ragioni
rale della violenza condanna gli uomini nella
del fallimento dei vertici è data dalla parzialità deprigione del non senso.
gli interessi che vengono rappresentati: i poveri
Nulla di nuovo sotto il cielo, si potrebbe dire. Insono assenti e inascoltati. Ora per i cristiani i povece c’è qualcosa che rivela con maggior chiaveri dovrebbero essere collocati al primo posto.
rezza l’impotenza della presunzione umana: sono
Ma anche chi non nutre sentimenti evangelici doi ripetuti fallimenti di incontri e scontri nazionali e
vrebbe rendersi conto che il silenzio e la
internazionali, convocati per affrontare
mortificazione dei poveri esclude la
problemi cruciali per il futuro
possibilità di uno sviluppo sostenibile
o
del pianeta. L’ultimo esempio
anche da un punto di vista semplicen
di telefo
i
r
e
è il vertice di Johannesburg,
m
mente razionale.
u
In
tori
a
l
u
b
m
a
percorso dalle polemiche duViviamo in un mondo in cui l’interdidegli
rante il suo svolgimento e conpendenza non ha più confini. I gran2
o
t
6
clusosi con deboli accordi comdi poteri la chiamano globalizzazio696
Calcina
030/99 200
4
promissori su acqua ed energia
ne e la considerano la strada mae6
9
030/9
8
8
0
2
8
9
raggiunti faticosamente (dimezstra del profitto, senza prestare
/9
fax 030
zare entro il 2015 il numero di permolta attenzione al fatto che il
o
e
ne d’Is 0/9829136
a
s
lu
C
3
sone assetate e generico impegno
coinvolgimento totale dei popoli
0
25
/98290
ad un incremento delle energie rinnon potrà essere perpetuato in efax 030
(Mn)
o
d
e
r
ff
novabili).
terno a favore di pochi. Quest’eGo
71292
Castel
0376/7
Non entro nel merito del dibattito.
state sono stato in Cina e ho vi4
2
o
Ricordo un aspetto sconcertante. Ad
sto un paese che cresce a vista
800
Lograt
030/97
un certo punto discutendo di svilupd’occhio e che presto sconvolg)
8
B
(
3
3
e
3
r
8
e
po sostenibile la delegazione canagerà gli equilibri dell’economia
Lov
035/9
a
d
r
dese ha proposto la promozione delmondiale, trascinando nel gioa
G
lla del
2559
0
9
/9
0
Rivolte
03
l’editoriale
co un miliardo e trecento (quasi) milioni di persone. Magari il figlio dell’attuale presidente USA,
Bush III, dichiarerà guerra alla Cina, aumentando
il tasso dell’insipienza umana.
Allora gli interrogativi investono proprio la capacità degli uomini di autogovernarsi. Una attenta analisi politica potrebbe, per esempio, spiegare
molte mosse del Presidente degli USA e di qualche suo alleato, ma non basterebbe a cancellare
la convinzione che coloro che hanno in mano le
sorti del mondo non sono all’altezza del loro compito. Viene in mente la parabola biblica delle piante migliori che rinunciano a regnare per cui lo
scettro finisce nelle mani di un rovo che non ha
nulla da perdere nell’impresa. Tuttavia è una lettura non esaustiva. Ci deve essere e c’è qualcosa in più. C’è il senso di onnipotenza che pervade la vita di ogni singola persona e che si moltiplica man mano aumentano le responsabilità.
L’ effettiva autonomia che ciascuno di noi ha acquisito grazie ad uno sviluppo incommensurabile
degli strumenti tecnici, si trasforma nella perdita
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
del senso del limite (o del peccato, inteso come
vulnerabilità umana) e quindi nella presunzione
che tutti i problemi siano risolvibili, compreso
quello del superamento del limite ultimo, cioè la
morte. Siamo circondati e immersi in una cultura
che oscilla tra progetti faraonici e promesse da
qui all’eternità, corredati da bugie quotidiane e da
fallimenti mai riconosciuti come tali. Pinocchio è
di moda: parafrasi del mondo dei balocchi e appunto della menzogna.
È dalla coscienza degli incancellabili limiti personali che scaturisce una visione dei rapporti con gli
altri in cui l’interdipendenza non viene vissuta come una gabbia che mortifica, bensì come una
fonte di arricchimento reciproco. Se poi c’è anche
la grazia della fede, l’interdipendenza si perde nei
meandri infiniti dell’amore di Dio, per cui si riconosce negli altri una parte essenziale di Dio e
quindi di se stessi.
Fuori da queste dimensioni c’è solo la torre di Babele, che potremmo, a ragione, chiamare anche
la torre di Johannesburg.
• 3
«MESSAGGI IN MUSICA» A BERLINGO
Venerdì 30 settembre, nella piazza Paolo VI di Berlingo, Don
Piero e i suoi collaboratori sono stati di scena con «Messaggi in musica», di fronte a più di duecento amici convenuti per l’occasione. La serata, introdotta dal sindaco Giovanni Orizio, ha visto poi don Piero e Lucia, coadiuvati da
Franco alle tastiere e Roberto al mixer, impegnati nella consueta scaletta di canzoni che intendono ripercorrere il pas-
sato, il presente e il futuro della coop. Raphaël. Hanno poi
preso la parola la dott.ssa Aurora Ferrari, Beatrice e Massimo che hanno spiegato i servizi offerti dalla cooperativa, le
modalità di accesso e di sostegno delle sue attività. Un ringraziamento particolare ai capigruppo di Berlingo e Berlinghetto, Mari Pedretti e Cesi Mombelli, che hanno organizzato nel migliore dei modi questo riuscitissimo incontro.
Raphaël -
SETTEMBRE
Amici di Raphaël
2002
L’agenda
degli amici
di Raphaël
Amici di Paolo
MASSIMO CASATI
Venerdì 28 giugno abbiamo avuto la gioia di incontrare una bellissima realtà, costituita dagli «Amici di
Paolo».
Paolo era un ragazzo che due anni fa ha esperimentato la malattia del cancro, che lo ha portato
prematuramente nella casa del Padre.
Gli amici hanno voluto però tenere vivo il suo ricordo, impegnandosi a vivere alcuni piccoli ma costanti gesti di solidarietà. Hanno pensato infatti di depositare il
frutto delle loro rinunce giornaliere su un c/c bancario, affinché, al raggiungimento di una significativa cifra, potessero
devolverla per una finalità benefica.
Quest’anno hanno avuto modo di conoscere Raphaël, e di
scoprire notevoli ed evidenti affinità tra gli scopi della Cooperativa
ed i loro intenti. Tale connubio ha
prodotto una serata decisamente
positiva e ricca di validi contenuti,
concretizzati nell’offerta di una significativa somma in danaro in favore di Raphaël.
Il gruppo di entusiasti giovani ha
infine espresso la volontà di fondare un nuovo gruppo di Amici di
Raphaël a S.Felice del Benaco. A
questi ragazzi diciamo un cordiale
grazie mentre li accogliamo con
gioia nella nostra numerosa schiePaolo Maruelli
ra di amici e sostenitori.
4
I messaggi volano
La Redazione del giornalino è
grata a quanti vorranno
comunicare le varie iniziative
che intraprendono in favore di
Raphaël, inviando materiale
(fotografie, cronaca, commenti)
alle segreterie degli ambulatori
di Calcinato, di Clusane e di
Castel Goffredo.
«Messaggi in musica», lo spettacolo itinerante con cui don
Piero propone un riuscito connubio tra parole e note per
spiegare le finalità della cooperativa Raphaël, continua il
suo tour per le piazze e i teatri della provincia.
Le ultime uscite sono avvenute il 5 luglio a Ossimo Superiore, il 30 agosto a Berlingo e il 7 settembre a Camignone.
In ogni spettacolo, arricchito da presentazioni multimediali,
vi è l’intervento di un medico della coop. Raphaël e dei responsabili della cooperativa e dell’Associazione Amici di
Raphaël.
•
Amici di Raphaël
A
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
Il dolore
non è un gioco
nna Maria Franzoni ha fatné inibita, anzi che è così soto indirettamente sapere alla
cialmente adattata da poter
trasmissione di Maurizio Coraccontare a tutti la sua stostanzo di aspettare un figlio.
ria, perché ha tolto di mezzo
Le scelte personali non si
(rimosso direbbe Freud) ogiudicano mai. Giudichiamo
gni interiorità come fosse un
invece se è il caso di dare in
impedimento, ogni riservatelevisione una notizia che
tezza, perché tutti possano
DOTT. GIORGIO MAX
appartiene a quella sfera inapprezzare nella volontaria
tima che andrebbe custodita
esibizione di sé un segno di
e protetta lontano dai riflettosincerità, se non addirittura
ri, come si custodisce e si
di salute psichica.
protegge una vita che deve nascere, e che nasce per
Il dolore di solito chiede raccoglimento, come il mistegiunta dopo un lutto profondo che andava a sua volta
ro, e il lutto una faticosa elaborazione, tanto più grancustodito e protetto.
de, quanto più il lutto è grave.
Invece no. Anche il figlio che deve nascere, viene daMa nella nostra società che apprezza l’estroversione
to in pasto a milioni d’italiani, in una trasmissione che
e l’efficienza, raccoglimento e riserbo sono guardati
tutto sommato è diventata col tempo uno sfoggio di
con sospetto, e l’elaborazione del lutto è immediatanarcisismi più o meno illustri.
mente soppressa da un’azione cui si chiede di canÈ la moda del tempo dove, come vuole la nostra socellare la perdita e il dolore.
cietà dello spettacolo, a cui anche Anna Maria FranMa l’azione non arriva a questi obbiettivi, perché è
zoni non si è affatto sottratta, sono particolarmente ricompito dell’anima e non di un gesto, guardare in facchieste le intime confessioni, le emozioni in diretta, le
cia al dolore e integrarlo, con un atto di accettazione
trivellazioni di vite private.
nella propria vita.
Ciò che si chiede è che sia lo stesso individuo a conSolo così il dolore si placa e, pur velato dalla malincosegnare la sua interiorità, la sua parte segreta, rennia del ricordo, la vita può riprendere, perché si è stadendo pubblici i propri vissuti secondo quei tracciati di
ti giusti con sé e con il figlio perduto nella vita, ma non
spudoratezza che vengono acclamati come espresdi certo perduto nel lavoro interiore dell’anima. Senza
sioni di sincerità.
questa dimensione psichica a cui il dolore, qualsiasi
Del resto il pudore oggi gode di pessima fama, perché
dolore, sempre ci chiama, non c’è gesto, non c’è dodai più viene percepito e letto, come un sintomo di inlore che porti con sé il peso della rimozione. E come
sincerità se non addirittura di chiusura in se stessi,
tutti sappiamo dalla nostra esperienza il rimosso ritorquindi di inibizione se non di depressione. E inibizione
na per chiedere accoglienza e non cancellazione. Ma
e depressione, recitano i manuali di psichiatria e psiforse la nostra è la società del diniego, che non vuole
cologia, sono sintomi di adattamento sociale frustrato,
vedere il dolore quando lo incontra, e invece di innequindi di fallimento delle relazioni sociali.
scare un lavoro dell’anima, va in cerca di quelle azioE quindi che cosa
ni che sembrano prometc’è di più spettacolatere una rapida cancellaRaphaël:
re, di più «show»
zione del dolore stesso.
giovinezza
per una madre che
Ma chi ha veramente
da custodire!
ha perso il figlio nelsofferto, chi conosce il
la maniera dramdolore e la pena, sa bene
matica che tutti col’illusorietà di questo gionosciamo, di poter
co che oltre a distrarre
dire ai quattro venti
l’anima non le consente
che non solo è inciò di cui ha veramente
cinta, ma soprattutbisogno: questa lenta eto che non è delaborazione sia del dolopressa, né frustrata,
re che della vera gioia.
•
5
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
Ho bisogno di voi
La «P
- segue da pag. 1
6
affondi
Ho bisogno dei legislatori e
dei funzionari, perché
comprendano lo spirito con
cui da due decenni la
Divina Provvidenza stimola
me e i miei amici a
interessarci, con la
passione, che l'amore
suscita, ad aiutare chi è in
salute a conservarla e chi
l'ha persa a ricuperarla fino
a dove è possibile. Ho
bisogno di voi, oranti nei
monasteri e nei conventi,
perchè preghiate; di voi
anziani e malati perché
offriate le vostre sofferenze;
di voi che già conoscete il
«progetto», perché passiate
parola.
Ho bisogno di chi, nelle
piccole e grandi possibilità
economiche, compia la sua
«buona azione», per la
quale si possa dire che Dio
è presente in mezzo a noi,
che Dio provvede.
Mi pare che anche questa
«missione» si possa
chiamare «nuova
evangelizzazione».
•
Tra gli angeli, visibilmente pellegrini nella Storia Sacra,
Raphaël merita uno dei primi posti.
L’abilità, con la quale condusse e ricondusse Tobia da
Ninive in Persia e dalla Persia a Ninive, mi ha suggerito di richiamarLo tra noi a continuare la sua opera di
accompagnatore, di consigliere, di esorcista, di banchiere, di medico.
Egli, infatti, fece da guida a Tobia nel viaggio, consigliandolo nei momenti più critici; suggerì al suo Protetto come vanificare le insidie di Satana; riportò a
Tobi l’ingente somma, per ritirare la quale era stato
convocato; ordinò a Tobia di spalmare il fiele, ricavato
affondi
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
Peregrinatio Raphaël»
dal pesce, ridonando così la vista a Tobi.
Ecco, perciò, il messaggio, che comunico ai
sacerdoti, ai laici, ai devoti dell'Arcangelo
Raphaël.
Desidererei che il quando a olio raffigurante Raphaël pellegrinasse di parrocchia
in parrocchia, di Gruppo in Gruppo, dove
gli Amici di Raphaël lo desiderano, di contrada in contrada.
Per quale scopo desidero che si faccia la
«peregrinatio Raphaël»?
Anzitutto, perché molte e molte persone
preghino l’Arcangelo, affinché continui la
sua opera di accompagnatore di giovani, di
difensore contro Satana, di medico dei
malati.
In secondo luogo, perché il suo passaggio
in mezzo agli amici susciti solidarietà nei
riguardi del Laudato sì’.
L'icona di Raphaël, pregata da molti, verrà
collocata a suo tempo, nell’atrio dell'Ospedale Laudato sì’, affinché Raphaël sia il
Mediatore ufficiale tra il Cielo e quel «prezioso angolo in riva al Garda».
DON PIERINO FERRARI
Nella foto: la partenza della peregrinatio nella parrocchiale di Clusane
7
Raphaël -
SETTEMBRE
dai medici
2002
Tumore allo stomaco
Un pericolo da prevenire
DOTT.
PIERMARIA BONI
Punti caldi
Pochi giorni prima della stesura di questo articolo, parlando con uno dei miei
colleghi, si sottolineava quanto cambi nello svolgimento della nostra professione (diagnosi precoce, prevenzione e cura dei tumori) anche nella nostra piccola realtà. Accennando ai nuovi punti caldi, abbiamo ricordato il cancro dello stomaco come realtà che sta emergendo prepotentemente anche nel nostro Paese (in particolare ci ha impressionato la raccolta, nei nostri pazienti, delle anamnesi familiari: alcune famiglie, risalendo di due o anche tre generazioni, erano letteralmente falcidiate dalla malattia).
Percentuali
Il tumore gastrico si pone al quinto posto fra i «grandi uccisori»: basti pensare
inoltre che la sopravvivenza dei pazienti a 5 anni, sebbene in lieve miglioramento, si attesta su percentuali intorno al 10%.
Per quanto riguarda l’incidenza, anche in questo tumore, per ovvie differenze di
razza, stile di vita della popolazione, tipo di alimentazione, si notano cifre che
variano notevolmente: dal 91,4 per 100.000 in Giappone allo 8,7 per 100.000
alle Hawaii. Nella Comunità Europea il tumore gastrico rappresenta circa il 9%
di tutte le nuove diagnosi per tumore. I Paesi più colpiti sono, nell’ordine, Portogallo, Italia, Germania e Francia. In Italia le percentuali di morte per questo
tumore sembrano decisamente più alte nel sesso maschile ed interessano soprattutto le regioni del Nord Italia, in particolare Toscana, Emilia Romagna,
Lombardia dove l’incidenza arriva a punte di 70 casi per 1.000.000 abitanti (5
volte maggiori che nelle altre Regioni).
Differenze
Per cercare di spiegare queste notevoli differenze di incidenza gli epidemiologi
hanno invocato principalmente l’etnia, la classe economica dei pazienti ed anche il lavoro (sarebbero a rischio più alto i lavoratori a contatto con carbone,
nickel ed amianto e derivati). Inoltre, secondo i gastroenterologi sarebbero a rischio anche certe pratiche di resezione parziale dello stomaco (per cause benigne–ulcere intrattabili con terapia medica, etc.) che favoriscono un reflusso
biliare. Altri due fattori sembrano acquistare sempre più rilevanza: le nitrosamine e l’infezione da Helycobacter Pylori. Le prime sono derivate dai nitriti (che
sono ampiamente rappresentati negli insaccati e nei prodotti a lunga conservazione): la vitamina C sembra contrastare efficacemente la produzione di nitrosamine. L’infezione da H.P., sempre più frequente nei malati peptici (gastriti, ulcere,esofagiti, etc) nonostante antibiotici efficaci, tende a recidivare spesso e
sembra responsabile, quando cronica, della maggior parte degli «early gastric
cancers», di quei tumori cioè la cui invasione delle pareti del viscere interessa
ancora gli strati superficiali.
8
dai medici
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
Prevenzione
Occupandoci di prevenzione, per quanto riguarda le manifestazioni della malattia mi limiterò a segnalare in ordine decrescente di incidenza le principali manifestazioni cliniche (a volte peraltro comuni ad altre malattie benigne): calo
ponderale, dolori epigastrici,vomito, anoressia , disfagia e anemia.
Venendo alla diagnosi precoce della malattia è evidente che la gastroscopia si
è ormai affermata come il presidio fondamentale.Pure importante, nei malati di
patologie peptiche, la ricerca dell’H.P. che ora si può agevolmente eseguire con
test respiratori e un nuovo esame sulle feci.
È chiaro purtroppo che, per ovvi motivi economici ed organizzativi, non è possibile ancora applicare estensivamente questa metodica o eseguire veri e propri «screening gastroscopici»: ciò avviene soltanto in Giappone dove il cancro
dello stomaco può veramente definirsi una emergenza nazionale. Si è costantemente alla ricerca di un marcatore sensibile, specifico e sufficientemente economico. Proseguono anche gli studi più propriamente «genetici» per individuare a tempo le popolazioni ad alto rischio.
Cura
Anche nella cura della malattia, a parte il presidio chirurgico irrinunciabile nelle
forme ancora «confinate»,questo tumore, purtroppo, risponde male alla radioterapia; nelle forme avanzate ed anche come terapia adiuvante; progressi ci
giungono dalla chemioterapia non tanto effettuata con singoli agenti ma usando schemi polichemioterapici.
Raccomandazioni
Da ultimo alcune semplici raccomandazioni sulla prevenzione, soprattutto nutrizionale: preferire diete povere di sodio, a basso contenuto di cereali e proteine animali, abbondanza di frutta e verdura fresche. Come in molte altre neoplasie consigliata l’abolizione del fumo e delle bevande alcooliche.
•
I nostri lutti
Ci hanno lasciato fisicamente, ma continuano ad assisterci dal Cielo
Rosina Stefini
Clusane, febbraio 2002
Caterina Besacchi
Montichiari, maggio 2002
Rosa Cioli
Sarezzo, giugno 2002
Angelo Marini
Clusane, febbraio 2002
Pasqua Vezzoli
Sarnico, giugno 2002
Giulio Belleri
Villa Carcina, giugno 2002
Carlo Rovelli
Brescia, aprile 2002
Albina Bergamini
Carpenedolo, giugno 2002
Albina Bergamini
Carlo Rovelli
Rosa Cioli
Giulio Belleri
9
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
Amici di Raphaël
SEMPRE MEGLIO
Ciao a tutti sono Federico, ma se volete potete chiamarmi
Freddy!
19 festa del tesseramento
a
10
CLUSANE
Sono qui per parlarvi della diciannovesima Festa del tesseramento amici di Raphaël di Clusane, o meglio, per offrirvi alcune
mie impressioni sulla stessa.
Nell’organizzazione avevo l’incarico, con altri miei amici, di proporre alle persone i biglietti della sottoscrizione a premi, che non
è andata affatto male.
Quest’anno la manifestazione è durata sei giorni anziché cinque,
ma, nonostante il gravoso impegno, lo staff non si è lasciato
prendere dalla stanchezza, perché ha attinto dalla robusta forza
«interiore». Questa è suscitata dall’adesione agli ideali di Raphaël
che rendono facile ogni sacrificio. Pensate che nemmeno la pioggia insidiosa delle prime due sere ha trattenuto il gruppo dallo
svolgere ininterrottamente e con entusiasmo il suo impegno!
In quest’edizione della Festa ho colto una piacevole sorpresa:
l’aumento delle presenze giovanili. Vedere tanti miei coetanei,
disseminati nei vari punti della festa a pulire tavoli o a porgere
pietanze, mi ha rallegrato, perché li osservavo lavorare con energia per far sì che ogni anno la festa migliori.
Ma non è solo la festa, con tutte le sue attrazioni, a dover
migliorare: è Raphaël stesso a doversi continuamente arricchire
attraverso il contributo di tutti noi suoi Amici.
Io credo che il «vero» lavoro inizierà quando il tanto desiderato
ospedale, che sorgerà a Rivoltella del Garda, vedrà la luce. Spero
proprio che accada presto, perché c’è bisogno di strutture adeguate per le persone affette dal cancro.
Con ciò non voglio dire che la festa non abbia il suo valore,
tutt’altro! Quest’evento si ripete ormai da molti anni e si evolve in
continuazione, perché il bravo artista non si ferma mai, tende al
meglio e corregge anche le piccole imperfezioni. Ricordo che
quand’ero piccolo, la festa era come una sagra di paese. Alcune
persone, presenti fin dalle prime edizioni, continuano il loro infaticabile servizio, a cominciare da Luciano, il nostro Capogruppo,
fedelissimo animatore della «ruota»; per non parlare di alcuni
membri del gruppo alpini di Clusane addetti ai fornelli, o di alcuni personaggi addetti al servizio bar o distribuzione pasti.
L’amicizia nata con Alex Malossi ha dato una vera e propria
svolta dal punto di vista musicale, alla Manifestazione, perché ha
portato ad esibirsi sul palco le migliori orchestre di liscio della
zona e non. Così in pochi anni, da semplice ritrovo di paese, è
diventato uno degli eventi più importanti della provincia.
Concludo sottolineando ancora una volta il motivo per cui questa festa esiste: il sostegno a Raphaël nelle sue nobili finalità.
Se potessi, ringrazierei personalmente tutti coloro che, in qualche modo, ci hanno aiutato con la loro partecipazione. Mi auguro
che continuino anche in futuro ad offrire il loro contributo.
Amici di Raphaël
Era già l'ora che al disìo si volge,
il temporale pian piano si spense...
e furon imbandite con solerzia le mense.
Raphaël -
SETTEMBRE
2002
S’ode a destra uno squillo di tromba,
da sinistra risponde Luciano,
che alla ruota solerte s'insedia…
11
…alla cassa, assiso a ’na sedia,
ecco Max, computer alla mano,
mentre attorno il fragore rimbomba!
Anche il tesseramento è aperto.
Ogni cor si rallegra d’ogni lato,
poiché qualcosa alla pesca ha trovato.
Ormai alla fine della festa giunti,
ripongo nella borsa i miei appunti;
Siam un po’ stanchi, ma ve l’assicuro,
ci sarem tutti anche l'anno venturo!
Raphaël -
S
12
SETTEMBRE
2002
Amici
Raphaël
periodico della coop.
di solidarietà sociale
Raphaël
Il lato
positivo
ono un aminanziario, ma
co, un associacon la buona
to della Coovolontà, la geperativa di Solinerosità e l’endarietà Sociale
tusiasmo che
senza scopo di
ci accompalucro Raphaël:
gna, il sogno
condivido gli
diventerà conLUIGI BAFFELLI
scopi dell’Ascretezza.
sociazione e
Questa è la
collaboro come
bella notizia
meglio posso
che per un inell’intento di «dare una mano».
stante offusca le atrocità del terroriPurtroppo abito nella media Valle Casmo, questo è un segno di grande vanonica e quindi un po’ distante dalle
lore che regala speranza e serenità,
zone d’influenza in cui opera l’Associaquesta è una luce che può rischiarare
zione di volontariato sopra citata, ma,
l’orizzonte della sofferenza.
per natura, sono un testardo e, pur di
È giunto il momento di imparare a risentirmi utile anche nel poco, ogni tanscoprire il lato positivo che è dentro di
to prendo carta e penna e stendo quatnoi, che muove e fa germogliare i notro righe allo scopo di sensibilizzare
stri pensieri, che ci conduce verso il
quelle gentili persone che mi leggeranprossimo, verso il bisognoso.
no.
Proviamo a rivedere la nostra testimoL’anno 2001 ha portato nei nostri cuori
nianza cristiana attraverso segni contristezza, paura, preoccupazione e tancreti, piccoli grandi gesti quotidiani, sata amarezza. Non siamo stati entusiaranno i nostri impegni d’amore e di casti e abbiamo faticato a trovare motivi
rità…
di soddisfazione. Gli avvenimenti legaA voi che fate parte della grande famiti alla data dell’11 settembre hanno seglia di Raphaël, che sentite in voi la
gnato la nostra storia con una scia di
forza solidale, quella forza energica e
distruzione, di morte, di terrore.
straordinaria che non conosce tempo
Fortunatamente nel nostro «piccolo
e forma, io vi supplico: non nascondemondo» quotidiano esiste qualcuno
tevi ma camminate anche voi verso
che non conosce la noia né, tantomequell’ideale, verso la nuova meta, verno, il menefreghismo, ma si adopera oso quel sogno chiamato «Laudato
gni minuto della sua esistenza per
sì’».
cambiare o almeno migliorare la vita di
Centinaia, migliaia di persone attendoalcune persone meno fortunate di noi.
no i segni concreti della nostra presenInfatti don Pierino Ferrari e tutto lo staff
za, offriamo loro la possibilità di una
dirigenziale di Raphaël stanno lavoransincera speranza.
do molto bene per creare un futuro più
Da parte mia, in questo momento,
umano ai malati di tumore, un sogno
attraverso queste misere parole,
che dovrebbe interessare tutti perché
faccio sentire la «voce» per dire
solo con noi, con l’aiuto di tutti noi, può
grazie a coloro che operano senza
diventare realtà.
tregua per creare un ambiente miTutto è quasi pronto per iniziare i lavori
gliore, un nuovo mondo di solidadi ristrutturazione del «Laudato sì’» di
rietà, di rispetto, di stima, ma soRivoltella del Garda: è un’impresa direi
prattutto di amore per chi non crede
impossibile sulla carta, visto l’impegno fipiù nella vita.
•
n° 3 - settembre 2002
In questo numero:
Ho bisogno di voi
1-6
L’impotenza degli uomini
onnipotenti
2-3
L’agenda degli amici
di Raphaël
4
Il dolore non è un gioco
5
La «peregrinatio Raphaël» 6-7
Tumore allo stomaco
I nostri lutti
La festa di Clusane
Il lato positivo
8-9
9
10-11
12