The Blues, The Whole Blues and Nothing but the Blues

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The Blues, The Whole Blues and Nothing but the Blues
n° 29
ottobre 2016
News
The Blues,
The Whole Blues
and Nothing
but the Blues
In questo numero:
La Compilation DIXIEFROG
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Reckless Kelly
ROCK
Sunset Motel
Il nuovo album dei texani Reckless Kelly è un inno alla musica in bilico tra rock, radici e
southern-rock. Sulla strada ormai da quasi venti anni, hanno battuto tutti i locali d'America,
suonando fino a 200 date ogni anno. Depositari di un suono deciso ed elettrico, con elementi rock
ma anche country o puramente texani, non hanno mai deluso il proprio pubblico in quanto si sono
mantenuti nel proprio ambito sonoro, curando più la canzone che il suono. Ed il risultato si vede
anche in questo nuovo lavoro, “Sunset Motel”, che si può considerare tra i più riusciti della loro
carriera.
Michel Portal
Ben Glover The Emigrant
A
Settimo CD della prestigiosa serie “European Jazz Legends”, dedicata ai migliori esponenti europei del
genere secondo la rivista “Jazz thing”, “Radar” contiene il concerto di Michel Portal al teatro di Gütersloh
del 5 marzo 2016 e un’intervista al celebre musicista. A poco più di ottant’anni, il polistrumentista di
Bayonne (suona il bandoneón e svariati clarinetti e sassofoni) si muove a proprio agio in universi musicali
diversi ed è un apprezzato compositore. L’arguzia, la saggezza, la curiosità e l’energia giovanile che
emergono dalle sue stupefacenti improvvisazioni sono solo alcune delle ragioni per cui è stato in grado di
costruirsi una carriera così duratura e proficua. Le sue lunghe improvvisazioni con il pianista americano
Richie Beirach raccolte in “Radar” segnano il primo esperimento musicale congiunto dei due artisti: insieme
alle incisioni con la big band della WDR, rappresentano un’ulteriore dimostrazione dell’universalità del
linguaggio musicale del jazz e l’affascinante e contagiosa vitalità dell’improvvisazione.
ALOOS
PP
A
SONGWRITER
JAZZ
Radar (Live At Theater Gutersloh)
Dopo il successo di “Soundtrack To A Ghost Story” degli Orphan Brigade, il cantautore irlandese
trapiantato a Nashville Ben Glover torna con un progetto solista. Nel suo nuovo album “The Emigrant” affronta
la tematica universale dell’emigrazione e le sfide personali che essa pone. La scelta stessa dei pezzi sembra
voler mettere in comunicazione le due sponde dell’Atlantico, con sei canzoni folk tradizionali e quattro pezzi
originali, alcuni dei quali scritti a quattro mani con Gretchen Peters, Mary Gauthier e Tony Kerr. Pur essendo
vicino a un concept album per la presenza di un filo conduttore, “The Emigrant” tratta però più in generale di
come affrontiamo il cambiamento, la perdita e la speranza, e di come alla fine, messi di fronte alle prove della
vita, sopravviviamo. Il disco è nato mescolando queste riflessioni con le radici musicali di Glover, che nello
stesso periodo stava attraversando una fase di rinnovato interesse per la musica tradizionale irlandese e le
ballate folk della sua infanzia. Originario del placido villaggio costiero di Glenarm, nell’Irlanda del Nord, Ben
Glover ha fin dall’inizio attinto sia dalla tradizione americana, con le canzoni di Hank Williams, Johnny Cash,
Dylan e Springsteen, sia dalle ballate folk della sua terra e dalla discografia di Christy Moore e dei Pogues. Nel
2009 si è poi trasferito a Nashville, immergendosi nella cultura musicale del Sud.
Tom Harrell
JAZZ
Something Gold, Something Blue
1
Esce per HighNote “Something Gold, Something Blue”, nuovo lavoro del grande trombettista e
flicornista jazz Tom Harrell, il cui esordio discografico risale ormai al lontano 1989. La band è
completata stavolta dal collega trombettista Ambrose Akinmusire, il chitarrista Charles Altura, il
bassista Ugonna Okegwo, il batterista Johnathan Blake e da Omer Avital all’oud. Prolifico arrangiatore
e compositore, Harrell è una presenza enigmatica e magnetica sul palco, nonché un veterano degli
studi di registrazione. Vanta un curriculum stupefacente, con contributi a band guidate dal direttore
d’orchestra Stan Kenton, dal pianista, compositore e arrangiatore hard bop Horace Silver e dal
sassofonista, clarinettista, flautista e batterista post bop Joe Lovano. È stato autore di arrangiamenti
per il balletto e per orchestre sinfoniche e il suo ultimo disco per HighNote, “First Impressions”, si è
collocato nella top ten dei migliori album jazz del 2015.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
John Prine
COUNTRY
For Better, or Worse
Da casa Oh Boy presentiamo il nuovo album di John Prine che segue il fortunatissimo e nominato al Grammy
“In Spite Of Ourselves”. Anche in questo caso la produzione è stata affidata a Jim Rooney (artista Appaloosa
di cui segnaliamo il bellissimo “My Own Ignorant Way”), mentre nell’album la voce di John sarà affiancata da
artisti del calibro di Iris DeMent, Alison Krauss, Miranda Lambert, Kathy Mattea, Kacey Musgraves, Fiona
Prine, Amanda Shires, Morgane Stapleton, Susan Tedeschi, Holly Williams e Lee Ann Womack. L’album si
presenta come una raccolta di classici portati al successo da artisti come Hank Williams, George Jones,
Ernest Tubb, Buck Owens e scelti per l’emozione che riescono a suscitare in chi li ascolta e in quanto parte
di quel canzoniere che hanno costituito le fondamenta su cui si sarebbe poi sviluppata tutta la poetica di John
Prine. Quest’anno il New York Times ha definito John Prine un “cantautore con il dono di dar voce a istanti
quasi al di là delle parole”, mentre per Bob Dylan il suo lavoro è “puro esistenzialismo proustiano”.
Joyce Moreno
BRASILE
Cool
Negli anni Settanta Joyce ha suscitato scalpore come prima cantautrice a esprimersi in prima persona in un
Paese in cui erano già pochissime le voci femminili, e i suoi testi hanno sfidato i tentativi di censura della
dittatura militare. Oggi con “Cool” Joyce accetta una nuova sfida: realizzare un album di classici del jazz
nordamericano. Quest’idea è nata durante un soundcheck eseguendo “Love For Sale” di Cole Porter con un
ritmo afoxé e all’improvviso ecco che la protagonista del pezzo era una prostituta di Bahia. Si è cosi
concretizzato il progetto, riarrangiando dei pezzi, suonarli con la chitarra trovando delle alternative
ritmiche e renderli suoi, non per forza nell’ottica della bossa nova, ma dando loro una nuova veste. Il disco
alterna quindi brani sincopati di samba, di sensualissimo tango, naturalmente anche di bossa nova e una
traccia originale: da Mingus, Miles & Coltrane, tributo a tre eroi musicali d’infanzia della Moreno.
Randy Kaye Quintet
I TA L I A N F O L K
JAZZ
Brooklin 1967 May, 24 Feat. Enrico Rava
Un documento di valore storico assoluto: non si può definire in altro modo il doppio CD che Philology
pubblica a nome del batterista Randy Kaye, entrato negli annali del jazz soprattutto grazie alla sua lunga
collaborazione con un polistrumentista avventuroso come Jimmy Giuffre. Nato nel 1947 e scomparso il
2008, Kaye suonò anche con il clarinettista Perry Robinson e il contrabbassista David Izenzon, con i quali
costituì lo Uni Trio, con il vibrafonista Bobby Naughton, la vocalist Sheila Jordan e poi con i francesi André
Jaume e Remi Charmasson. Durante una jam ebbe pure l’occasione di suonare accanto a Jimi Hendrix.
L’album vede riunito attorno a Kaye un notevole gruppo formato da Enrico Rava, all’epoca attivissimo sulla
scena jazzistica newyorkese più innovativa, alla tromba, dal sassofonista Joel Peskin, dal pianista inglese
Peter Lemer e dal contrabbassista Steven Tintweiss. I nastri delle registrazioni date alle stampe dalla
Philology sono rimasti chiusi in una cassetto per decenni e riportate alla luce grazie al figlio di Randy Kaye,
Justin: ora tutti possono finalmente ascoltare una musica dinamica, intensa, specchio di un periodo storico
in cui il jazz era una musica in costante evoluzione, viva e pulsante. Note di copertina di Enrico Rava.
Michele Gazich
La Via del Sale
Il nuovo lavoro di Michele Gazich, scrittore di canzoni e violinista già a fianco di songwriters come Michelle Shocked,
Mary Gauthier, Eric Andersen e Mark Olson, è incentrato sull’Europa di oggi, fatta di biblioteche sommerse, città
distrutte, migrazioni e maestose rovine del terziario. A due anni dal precedente, “La Via Del Sale” è il settimo disco
di Gazich che comprende undici canzoni da lui cantate con una voce che si è fatta negli anni sempre più intensa,
vera e dolente. Ricca è la tavolozza strumentale del disco, che include strumenti contemporanei, della tradizione
classica e popolari che mai hanno avuto cittadinanza al di fuori dei loro ambiti, come il piffero dell’Appennino e la
zampogna del Sannio. Il tentativo, riuscito, è l’edificazione di un folkrock effettivamente italiano, senza prestiti
anglosassoni o americani; risonante di strumenti folk realmente nostri e di melodie che rievocano la tradizione e la
musica colta italiana e del mediterraneo, senza paura di contaminare i generi. Tutte queste caratteristiche e molte
altre fanno de “La via del sale” la testimonianza più viva e pulsante dell'essenza di Michele Gazich: artista sempre
in viaggio animato da una dimensione di nomadismo artistico e di ricerca costante che è diventata esistenziale,
sempre con il suo violino è l’incarnazione contemporanea dell’ebreo errante.
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Duke Robillard
BLUES
Blues Full Circle
Duke Robillard è stato insignito per ben sei volte del Blues Award, eletto due volte miglior chitarrista blues dell’anno e
definito dal leggendario B.B. King “uno dei grandi”, e ha lavorato tra gli altri con Bob Dylan, Tom Waits, i Roomful of
Blues e i Fabulous Thunderbirds, Ora esce per Dixiefrog con un album che vuole offrire una panoramica sul genere.
Otto dei pezzi sono nuove composizioni, mentre altri tre sono stati scritti da Robillard tra 30 e 45 anni fa, quando era
leader e frontman della formazione originale dei Roomful of Blues. Correvano gli anni Settanta. Si tratta di un approccio
musicale essenziale, con una piccola band che suona un blues senza fronzoli, old school. In “Blues Full Circle” Robillard
è affiancato da ospiti di tutto rispetto, come il cantante e chitarrista rock/blues Jimmie Vaughan (fratello maggiore di
Stevie Ray Vaughan), l’armonicista di blues elettrico e soul Sugar Ray Norcia e la cantautrice e pianista Kelley Hunt.
Dave Douglas
JAZZ
Dark Territory
Finalmente disponibile anche in CD (uscito solo in vinile ad Aprile di quest’anno) il nuovo album di Dave
Douglas ed i suoi High Risk! Dave Douglas ci dice che questo nuovo album è stato ispirato all’autore Fred
Kaplan ed al suo nuovo libro sulla storia della guerra cibernetica, e Fred ha pure suggerito il titolo del disco
“Dark Territory”. Dave Douglas è accompagnato dai suoi High Risk che sono: Jonathan Maron (electronic e
synth bass), Mark Guiliana (acoustic and electronic drums) e Shigeto (electronic).
Ronnie Earl
and the Broadcasters
BLUES
Maxwell Street
Chiamando l’album “Maxwell Street”, Ronnie Earl ha voluto da un lato ricordare il compianto pianista blues
ed ex membro dei Broadcasters David Maxwell, dall’altro tributare un omaggio alla Maxwell Street di Chicago
in cui i musicisti blues si trovavano a suonare all’aperto per gli avventori del mercato della domenica. Il disco
riconferma Ronnie Earl come uno dei chitarristi blues, soul e jazz più sensibili, raffinati e abili della scena
musicale odierna: tre volte vincitore del Blues Award come chitarrista dell’anno, con la sua band continua a
essere una garanzia, anche dopo più di venticinque anni di attività.
Joanna Connor
BLUES
Six String Stories
Accompagnata da Marion Lance Lewis (batteria), Jeff Lewis (keyboards), Omar Coleman (harmonica),
Charlie Kimble (tenor sax), Gary Solomon (alto e soprano sax) e Charles Pryor (trumpet), questa musicista
newyorkese, ma residente a Chicago, è considerata una della migliori chitarriste slide e blues sulla scena
Americana, da anni. Questo nuovo lavoro, che segna il suo ritorno in sala di incisione dopo 14 anni,
conferma la sua bravura e la forza interpretativa. Il suono rude ed elettrico è il suo marchio di fabbrica, i suoi
assolo sono leggendari, ed il suo blues mischia anche gospel, soul, rock e funk. Non per nulla in Usa la
chiamano The Queen of Blues-Rock guitar.
Luke Winslow-King
BLUES
I’m Glad Trouble Don’t Last Always
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CD o LP
Luke Winslow-King è stato definito un Rufus Wainwright nato nella New Orleans di fine Novecento: arguto,
appassionato, raffinato e intriso di spirito del Sud. In “I’m Glad Trouble Don’t Last Always” attinge a un serbatoio
creativo oscuro e profondo, trasformando il dolore di un divorzio nell’ispirata colonna sonora di una rinascita.
Elettrico e dai sentimenti crudi, il disco affonda le radici nel background geografico di Winslow-King, prendendo il via
da New Orleans, con un jive dell’anteguerra, per proseguire poi lungo il Mississippi, scivolare verso il Delta su uno
slide di chitarra e approdare a Memphis per un R&B dal ritmo funky. Da nord riceve un’iniezione del sound sporco del
Chicago blues, mentre dalle sorgenti della terra natia, nel Michigan rurale, arrivano alcuni brani sinceri in cui si mette
a nudo. Le nove tracce, pur incarnando la voce musicale ben identificabile di Luke Winslow-King, strizzano l’occhio allo
stile di un mix di artisti contemporanei: sopra tutti, Gary Clark Jr, Bonnie Raitt e Ry Cooder. L’album traghetta così
Winslow-King attraverso un periodo difficile, distillando una nuova consapevolezza dei concetti di amore e perdita.
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COUNTRY
John McEuen
Made in Brooklyn
Il nuovo lavoro di John McEuen, fondatore della Nitty Gritty Dirt Band, è un concentrato di talento che
presenta un excursus nella storia dell’American Roots, con guest performances di artisti come Steve Martin,
David Bromberg, David Amram, John Carter Cash e una decina di altre star del genere. I 16 pezzi, sia originali
di McEuen sia cover sorprendenti come quella di Excitable Boy di Warren Zevon, non deluderanno le
aspettative. L’album è impreziosito dalla qualità superiore del suono Binaural+ di Chesky Records, registrato
in alta risoluzione con un unico microfono per dare all’ascoltatore l’impressione di trovarsi di fronte alla
band, in uno spazio sonoro tridimensionale e ricco di sfumature.
Arild Andersen
JAZZ
The Rose Window (Live at Theater Gütersloh)
Sesto CD della prestigiosa serie “European Jazz Legends”, dedicata ai migliori esponenti europei del genere secondo la
rivista “Jazz thing”, “The Rose Window” contiene il concerto di Arild Andersen al teatro di Gütersloh e un’intervista al celebre
contrabbassista norvegese. Durante il live Andersen si è esibito in trio con Helge Lien al piano e Gard Nielssen alla batteria.
Si tratta di due giovani ma talentuosi musicisti che ben rispondono all’esigenza di freschezza di Andersen, che rispetto al
proprio modo di fare musica ha dichiarato: “Esiste già tutto. L’unica cosa che conta è assemblarlo in modo nuovo, sperando
di riuscire a trarne qualcosa di originale”. E Andersen può vantare una lunga esperienza in merito, considerato che il suono
pieno e lirico del suo contrabbasso, spesso arricchito e prolungato con l’uso di un pedale Electro Harmonix, è in
circolazione dai primi anni Settanta. Nella sua lunga carriera Andersen ha collaborato con alcuni dei grandi nomi del jazz,
registrato ben 21 album e raccolto il plauso della critica, con riconoscimenti come la nomina a “Artisti in Resident” al Molde
International Jazzfestival del 2005 e il premio come musicista jazz dell’anno 2008 dell’Académie du Jazz francese.
JAZZ
Antonio Onorato & Franco Cerri
Prendete Antonio Onorato, chitarrista tra i più affermati del panorama nazionale, aggiungete il “mitico” Franco Cerri,
unite una ritmica solida ed affiatata, considerate un repertorio di classici brani del miglior repertorio jazz ed otterrete
tutto quello che si può pretendere da un vero disco jazz! Tradizione, modernità piacevolezza. “Quando suoni con i grandi
è come se suonassi in punta di dita. È come se avessi un cristallo prezioso tra le mani che non puoi scalfire...non so come
spiegarti. E allora cerchi di andare all’essenza delle cose, ti muovi con cautela, con tutto rispetto...con estrema
concentrazione. E alla fine ti accorgi che, quasi senza volerlo, suoni come non hai mai suonato prima. È straordinario!”
Questo dice Antonio Onorato, durante un’intervista, del grande maestro Franco Cerri, ed è questo che si prova
ascoltando questi due incredibili musicisti, il cristallo prezioso è il poter toccare quasi con mano l’incontro tra il vecchio
e il nuovo, tra il tocco pulito e raffinato di Cerri e l’impronta mediterranea di Onorato. Con grande rispetto, si uniscono,
con la loro bravura, Simone Serafini e Luca Colussi, talenti friulani già affermati nella scena musicale nazionale.
The Cookers
JAZZ
The Call of the Wild and Peaceful Heart
I Cookers, il supergruppo di veterani del jazz definito dal New York Times “un dream team hard bop che guarda avanti”,
torna con il suo quinto album “The Call of the Wild and Peaceful Heart”, il più travolgente finora. Dopo nove anni insieme,
“The Call of the Wild and Peaceful Heart” segna il debutto dei Cookers per Smoke Sessions Records e segue il successo
di critica ottenuto con “Time and Time Again”, eletto album jazz dell’anno 2014 da iTunes. Come allora, il nucleo della
band è composto da cinque tra i più grandi musicisti dell’età classica del jazz: il sassofonista tenore Billy Harper, il
trombettista Eddie Henderson e il batterista Billy Hart, il pianista George Cables, e infine il contrabbassista Cecil McBee,
che ha fatto parte del noto quartetto di Charles Lloyd con Keith Jarrett e Jack DeJohnette. A completare la formazione
sono l’eccellente trombettista David Weiss e, alla seconda esperienza con la band, il sassofonista alto Donald Harrison.
Orrin Evans
JAZZ
#knowingishalfthebattle
Terzo album del pianista e compositore jazz Orrin Evans in uscita per Smoke Sessions, “#knowingishalfthebattle” è
caratterizzato da quella spontaneità elettrizzante ben nota a chi l’ha visto esibirsi dal vivo. In questo nuovo, schietto
lavoro è affiancato da due rinomati chitarristi, Kevin Eubanks e Kurt Rosenwinkel. Sull’onda di una sensazione di
libertà e inventiva che racchiude possibilità eccitanti, nel disco prendono forma performance viscerali da parte di
tutta la band, ma in particolare proprio di Eubanks e Rosenwinkel. Orrin si avvale inoltre della collaborazione di una
sezione ritmica ispirata, formata dal bassista Luques Curtis e dal batterista Mark Whitfield Jr., dell’emergente
sassofonista Caleb Wheeler Curtis e di una sua vecchia conoscenza, la vocalist M’Balia. Con
“#knowingishalfthebattle” Evans mette a frutto quanto appreso nel corso degli anni passati sul palco,
interiorizzandolo per poi superarlo e abbandonarsi al proprio istinto.
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Joseph Parsons
JAZZ
The Field The Forest
Nuovo doppio cd, “The Field The Forest”, dove Joseph Parsons esplora i suoi due stili di scrittura caratteristici,
mostrando come ogni storia possa essere vista da almeno due prospettive, che cambiano con l’evolversi del
pensiero o con il mutare della propria condizione. Se da un lato “The Field” rappresenta una riflessione più leggera
sulla redenzione e i rapporti, dall’altro il rock avventuroso e più pesante di “The Forest” affronta i temi della
mortalità, della guerra e dell’amore. “The Forest” sfida i musicisti che accompagnano Parsons a superare il loro
indubbio talento nel creare un rock potente per approdare a pezzi più malinconici e dal tocco più leggero. L’album
si apre con i toni da inno di “Scream” e si chiude con il folk inglese bucolico di “Horizon”: a questo punto
l’ascoltatore viene lasciato di fronte al tramonto, a riflettere sulla prosecuzione del viaggio nel proprio tempo. Con la
possibilità, se dovesse desiderare un compagno di viaggio, di ripartire da “The Field”.
Stephen Simmons
COUNTRY ROCK R O C K
A World Without
A dieci anni dall’inizio della sua fortunata carriera, con “A World Without” Stephen Simmons affina ulteriormente il
suo folk-rock dall’anima roots, offrendoci un disco che fonde la musica country della sua infanzia nel Tennessee
provinciale con l’acume cantautorale e il ritmo incalzante del rock & roll da roadhouse. Registrato con la band che
lo segue in tour, “A World Without” racconta in un alternarsi di finzione e vicende biografiche questa vita itinerante,
tra arte, affari, amore e viaggi. Nascono così pezzi sugli americani che hanno attraversato il paese durante la corsa
all’oro, sui puritani che hanno solcato l’oceano, su degli amanti che diventano genitori e su Simmons stesso. Ad
accompagnare la melodia alt-country della sua voce, le cui fonti d’ispirazione spaziano da Don Williams a Bruce
Springsteen, sono la tastierista Molly Jewell, il chitarrista Dave Coleman, il chitarrista di pedal steel Alex McCullough,
il batterista Tim Blankenship, il bassista Duane Blevins e il produttore/musicista Erich Fritsch.
The South Austin Moonlighters
Ghost of a Small Town
A due anni dall’esordio con il promettente “Burn & Shine”, il quartetto di Austin si è ormai costruito una reputazione
solida per le esibizioni dal vivo, facendosi conoscere anche in Europa, e oggi torna con un album tra i più maturi,
variegati e interessanti del genere. I South Austin Moonlighters nascono dall’incontro, nel 2011, tra il chitarrista Phil
Hurley (ex di Gigolo Aunts e Stonehoney), il batterista Phil Bass (Monte Montgomery, Mark Jungers, Houston
Marchman e Whiskey Sisters), il chitarrista Josh Zee e il bassista Lonnie Trevino Jr. (Monte Montgomery, Mike Zito,
Deadman, Fastball e Whiskey Sisters), tutti quanti anche autori e in grado di alternarsi come lead singer. Le tredici
tracce rappresentano un salto di qualità per il sound naturale e pulito dei S.A.M. e la presenza delle chitarre si fa
sentire, tra hook e armonie vocali nostalgiche anni ’70. Ciascun musicista fornisce il proprio apporto al mix di country
rock, ballate, pezzi in stile Eagles, folk-pop/rock, atmosfere blues e Southern soul e di gospel blues tradizionale.
William Harries Graham
ROCK
Foreign Fields
A neppure diciotto anni, William Harries Graham è di gran lunga l’artista più giovane della scuderia Blue Rose. Il suo
debutto “Foreign Fields”, registrato e prodotto da Mark Addison, sembra segnare l’inizio di una carriera promettente,
ma Graham non è nuovo sulla vivace scena musicale di Austin: figlio d’arte, ha preso in mano la sua prima chitarra a
due anni e a sette si è esibito dal vivo per la prima volta. “Foreign Fields” ha un sound fresco, vicino al garage rock,
con pezzi brevi che vanno dritti al punto. Le chitarre nervose, i riff incisivi, il ritmo incalzante e la voce riverberata di
Graham e dei Painted Redstarts ricordano band della scena underground di Austin come i Wild Seeds, i Reivers, i
Dumptruck, gli Spoon e gli Arc Angels, con in più qualcosa anche di Lou Reed e i suoi Velvet Underground, dei My
Bloody Valentine e dei Jesus & Mary Chain. Con “Foreign Fields” Graham Jr., pur sotto l’occhio vigile del padre, pare
aver intrapreso un proprio percorso individuale.
BLUES
The Randolph Matthews
Afro Blues Project Blue Queen
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Artista inglese di origine Africana dal profilo artistico molto interessante. E’ già conosciuto nel nostro paese avvalendosi del
richiestissimo batterista e motore della Music Train, Pablo Leoni (vanta collaborazioni con: Mighty Mo Redgers, Kyla Brox, Andy
J. Forset, Sugar Blue) e del primo premio come miglior chitarrista acustico emergente italiano, Alessandro Diafero. La
collaborazione è nata al Ronnie Scott’s JazzClub di Londra e tutt’ora condivisa sui palchi di tutta Europa, Italia compresa, dove lo
scorso anno Randolph ha raccolto consensi ovunque, fra festival blues e locali. Questo artista inglese ha collaborato con Herbie
Hancock, Plan B, Rudimentals, Shlomo and Will e si è esibito davanti a 750.000 persone con il più grande coro del mondo: le
giovani voci oltre a luoghi prestigiosi come il Buckingham Palace, il Royal Festival Hall ed il Royal Alber Hall. Randolph è in
circolazione dagli anni Ottanta con all’attivo una dozzina di dischi e tante collaborazioni ma questo è il suo primo disco definito
dallo stesso artista come “Afro Blues Project”, un progetto senza dubbio ben riuscito, profondo, affascinante senza termini di
paragoni, un lavoro che inizia e finisce unendo suggestive ed intense atmosfere africane e pulsioni blues.
Randy Kaye Quintet
Feat. Enrico
Storico Documento
fino ad ora
RAVA
Inedito!
“New York, luglio ‘67. Nella Lower East Side, dalle parti di Tompkins Square. È lì che proviamo con
questo gruppo riunito da Randy Kaye...” così iniziano le liner note di Enrico Rava che ricorda i tempi
di questa straordinaria registrazione. Imperdibile.
Distribuzione: IRD - International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
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Acouspace Plus
JAZZ
Tid
U S C I T E
Jesper Bodilsen
(TID = TEMPO) Nuovo album del contrabbassista danese Jesper Bodilsen. Sempre attento alle atmosfere,
compone il nuovo progetto in maniera molto originale usando due sassofoni, il suo contrabbasso e
l’elettronica. Acouspace ( spazio+acustico) mixa la tradizione, il presente ed il futuro in uno spazio
multidimensionale dove il tempo si fonde con la musica. Feat. Jesper Bodilsen (double bass), Claus Waidtlow
(tenor e soprano sax), Joakim Milder (tenor sax) e Spejderrobot (electronics).
FOLK
Andy McKee Live Book
Primo disco live di Andy McKee, cattura la versatilità e la bellezza del sound delle performance del grande chitarrista
acustico. Autentico concentrato dell’energia che McKee è in grado di sprigionare sul palco, è stato registrato a
dicembre 2015 tra la Georgia e l’Alabama e rappresenta un perfetto equilibrio di pezzi vivaci e meditativi. Virtuoso
del fingerstyle e vincitore di diversi premi, McKee spazia tra bluegrass, rock progressive e musica classica e
annovera tra le sue influenze tanto artisti come Joe Satriani, Eric Johnson e i Metallica, quanto grandi esponenti del
fingerstyle acustico come Preston Reed, Michael Hedges e Don Ross. “Live Book” alterna composizioni acustiche,
performance intime per ascoltatori più romantici, pezzi che mescolano armonia e percussioni sulle corde della
chitarra-arpa e alcune cover (quella di “Africa” dei Toto, l’omaggio a Michael Hedges in “Because it’s There” e un
arrangiamento di “Tight Trite Night” di Don Ross). A completare l’album, un libretto che descrive la genesi di ciascun
pezzo e un lungo tour di presentazione che si concluderà a ottobre in Italia.
Bill Kirchen & Austin De Lone
ROCK
Transatlanticana
Dal ritorno congiunto dei pionieri di due grandi generi musicali, Bill Kirchen e Austin de Lone, nasce “Transatlanticana”.
Kirchen è co-fondatore della prima band dell’americana, i Commander Cody & His Lost Planet Airmen, mentre De Lone ha
creato gli Eggs Over Easy, progenitori di quel pub rock britannico che ha portato in seguito a punk rock, new wave e tanto
altro. I due hanno iniziato a scrivere insieme negli anni ’70, quando militavano nei Moonlighters e ora si alternano tanto
come autori quanto come lead vocalist. L’album raccoglie sia pezzi di svariati momenti della loro carriera, sia nuove
composizioni, tra cui “Hounds of the Bakersfield”, un tributo al compianto cantante country Merle Haggard e al Bakersfield
sound. Special guest dell’album sono il musicista e cantautore country/folk Butch Hancock (The Flatlanders), che duetta con
Kirchen nel Texas boogie “Oxblood”, e il virtuoso della steel guitar Bobby Black (in “Wine, Wine, Wine”). L’album è una perla
di country, rock and roll e soul dal carattere arguto e vivace. Feat. Gurf Morlix, Butch Hancock e molti altri
COUNTRY
Theodore Bikel While I’m Here
“While I’m Here” è un doppio CD che celebra gli oltre settant’anni di carriera del versatile artista austriaco
naturalizzato statunitense Theodore Bikel. Attore teatrale e cinematografico, autore di canzoni e performer folk e a
Broadway con album pubblicati per Elektra, Reprise e altre etichette, Bikel era rinomato per il talento e l’energia che
l’hanno tra l’altro portato a interpretare Tevye in più di duemila repliche della pièce “Il violinista sul tetto”.
Co-fondatore del Newport Folk Festival e mentore di generazioni di artisti folk, Bikel è stato un appassionato
difensore dei diritti umani e dei lavoratori, un attivista sionista e un sostenitore di Israele. Il primo disco raccoglie
delle testimonianze orali sulla movimentata vita di Bikel, con riflessioni e ricordi, mentre il secondo contiene una
retrospettiva della sua carriera musicale in diciassette canzoni. Dai primi lavori alle ultime registrazioni del concerto
al Saban Theatre di Los Angeles, organizzato nel 2014 in occasione del suo 90 compleanno, i materiali presentati
sono per lo più esclusivi: alcuni sono inediti, altri risalgono agli ultimi anni, altri ancora provengono da fonti quasi
introvabili e ormai fuori stampa da tempo.
COUNTRY
Dale Watson
7
Live at the Big T Roadhouse
CD o LP
Considerato uno dei portavoce della scena country texana di Austin, esibizione dopo esibizione Dale Watson si è
costruito un solida fan base in tutto il mondo, dai bar statunitensi ai teatri di Tokyo. Accompagnato dal talento dei
suoi Lonestars, Dale propone pezzi originali che mescolano classici country, romantiche ballate, two-step ballabili e
canciones tex-mex. Dale Watson è rinomato per la capacità di alternare pezzi briosi con commenti di spirito e “Live
At The Big T Roadhouse” ci propone un’esibizione proprio nel locale di Watson, durante una forma di intrattenimento
poco nota ma originale e divertente: il Chicken S#!+ Bingo. “Live At The Big T Roadhouse” è un’istantanea
dell’abilità come performer di Watson e della band, con tanto di battute di spirito e “pubblicità” improvvisate della
Lone Star Beer (a quanto pare l’unica che beva, perché “sbianca i denti” e “ha un’efficacia dimostrata nel far
crescere le cellule cerebrali”). Ovviamente a latere di un’eccellente performance della sua musica Ameripolitan.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Chuck Loeb
FUSION
Unspoken
Chuck Loeb, pioniere dello smooth jazz, chitarrista e produttore dei Fourplay e dei Jazz Funk Soul, continua a
conquistare il pubblico, anche grazie alla qualità delle sue esibizioni dal vivo. Alla vigilia dell’uscita di “Unspoken” sta
di nuovo scalando le classifiche radiofoniche di smooth jazz con il vivace singolo “Cotton Club”, e l’album non
mancherà di farsi apprezzare anche per le sonorità funky di “Happy Hour”, la suggestiva ballata “Unspoken” e
l’atmosfera dance di “Natural Light”. In “Unsproken” Loeb si avvale tra l’altro della collaborazione di alcuni nomi
noti dello smooth jazz: il pianista Brian Culbertson, il tastierista Jeff Lorber e i sassofonisti Everette Harp ed Eric
Marienthal, oltre al grande Will Lee (bassista nell’orchestra del “David Letterman Show”). A regalare intensità
all’album con la sensualità della sua voce è infine anche la moglie di Loeb, Carmen Cuesta.
Mahalia Jackson
GOSPEL
Moving on up a Little Higher
A quarantacinque anni dalla sua morte, Mahalia Jackson resta la più grande cantante gospel della storia e il suo stile
senza tempo non passa mai di moda. “Moving On Up A Little Higher” è un viaggio alla scoperta delle sue radici, in cui
esegue gli inni della sua infanzia e ritrova il suo mentore, il pianista e compositore Thomas A. Dorsey. Le incisioni
risalgono al periodo tra il 1946 e il 1957, proprio quando la sua voce raggiungeva il picco di massimo splendore, e
comprendono l’unica registrazione ad oggi nota della Jackson accompagnata da Dorsey, oltre a due versioni live del suo
primo e più grande successo “Move On Up A Little Higher” e a due dei suoi più importanti concerti: il simposio del 1951
che l’ha fatta conoscere a un pubblico più ampio e interrazziale e l’esibizione del 1957 al Newport Jazz Festival.
Anthony David
BLUES
The Powerful Now
Nell’ultimo decennio Anthony David ha dimostrato di avere uno stile che ricorda Bill Withers, che l’ha portato a
diventare uno dei leader della nuova generazione soul e R&B. Da anni un lungo sodalizio artistico lo lega a India.Arie
e ha piazzato al primo posto nella classifica Urban AC la sua hit “4Ever”, in cui duettava con Algebra. Grazie ai
continui tour, si è costruito un seguito di fan appassionati, ampliato di recente con le apparizioni come attore a
teatro, nella serie TV “Greenleaf” e nel film “Nice Guys” con Russell Crowe e Ryan Gosling. “The Powerful Now” è
prodotto da Shannon Sanders (Leela James, Heather Headley), Eddie “Gypsy” Stokes (Sy Smith) e Daz IQ (C-Money)
e prosegue la tradizione ormai consolidata dei duetti con voci femminili (qui le artiste R&B e neo soul Carmen
Rodgers, Mylah e Reesa Renee). I fan ritroveranno nell’album il tipico soul acustico di Anthony David, mescolato con
elementi hip-hop, rock e dance.
Rev. Luther Barnes and the
GOSPEL
Restoration Worship Center Choir
The Favor of God
Il reverendo Luther Barnes, già nominato ai Grammy, è uno dei migliori cantautori e produttori gospel degli ultimi
trent’anni, nonché un leader spirituale di spessore. Figlio del reverendo F.C. Barnes, che ha scritto l’evergreen
gospel “Rough Side Of The Mountain”, Luther Barnes è cresciuto respirando questa musica e con Luther Barnes &
the Sunset Jubiliaires, con il Red Budd Gospel Choir e come solista ha messo a segno hit come “I’m Still Holding On”,
“So Satisfied”, “That Other Shore”, “No Matter How High I Get” e molte altre. Grazie al suo talento per le ballate, ha
ricevuto diversi premi Stellar e GMWA (i due più noti riconoscimenti del genere gospel) ed è stato ammesso nella
International Gospel Music Hall Of Fame.
Dave Hollister
R&B
The Manuscript
Assurto alla fama come membro del noto gruppo R&B BLACKstreet, Dave Hollister ha in seguito imboccato
la via di una carriera da solista con il suo acclamato album d’esordio “Ghetto Hymns”. Ben accolto dal
pubblico, l’album era caratterizzato da un’anima grintosa e da testi che univano realismo urbano e
romanticismo. Tra album e singoli, hit come “My Favorite Girl”, “One Woman Man” e “Spend The Night” gli
sono valsi più di due milioni di copie vendute. Sull’onda di “Ghetto Hymns” e “Chicago ’85: The Movie”, anche
il suo nuovo lavoro “The MANuscript” è una meditazione R&B sulla natura di uomini e donne, con particolare
attenzione ai rapporti sentimentali. Prodotto da Walter Millsap III (Alicia Keys, Angie Stone).
8
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Denny Zeitlin
JAZZ
Early Wayne
Pianista e compositore e professore di psichiatria all’Università della California a San Francisco, con all’attivo più di
35 album e varie collaborazioni come co-leader con David Grisman, Charlie Haden e David Friesen. Rimasto folgorato
dal primo album di Wayne Shorter del 1959, Denny divenne un suo grande fan e fonte di ispirazione e non poteva
dunque stupire l’omaggio a Wayne Shorter, proprio per il suo modo free di fare musica. “Early Wayne” apre con una
libera espressione di “Speak No Evil”, mentre spiccano “Nefertiti”, “JuJu” e “Teru”, “Toy Tune” e “Paraphernalia”
tramutate in brani personali di rara bellezza. Una conferma per questa meritata “stella” già vincitore del premio
“Down Beat”, mentre quest’album è appena stato consacrato Disco del su Mese su Musica Jazz.
Edward Simon
JAZZ
Latin American Songbook
Nel nuovo album il pianista venezuelano , già conosciuto in Italia grazie ai suoi lavori con la Cam Jazz, ci
propone una sintesi in chiave Carribean jazz delle migliori musiche che il Sudamerica ha da offrirci: echi di
bossa nova, tango argentino, bolero cubano senza disdegnare le melodie tradizionali di Cile, Porto Rico e
Venezuela. In quest’opera di destrutturazioni e ricomposizione melodica il nostro si fa accompagnare dal
bassista Joe Martin e dal batterista Adam Cruz. Nella tracklist del cd non sarà difficile riconoscere grandi
classici portati al successo da Caetano Veloso, Mercedes Sosa e Carlos Gardel. Un album da ascoltare e
consigliare di uno dei più grandi pianisti jazz creativi sulla scena mondiale. File under Carribean Jazz.
Scott Tixier
JAZZ
Cosmic Adventure
Leggere il curriculum del trentenne francese Scott Tixier si rimane a bocca aperta: Stevie Wonder, Kenny Barron ,
Anthony Braxton e Maceo Parker sono solo una minima parte degli artisti con cui ha collaborato. Capace di adattarsi
e dare il meglio di se in ogni genere musicale come leader della propria band Scott ha deciso di mettere tutta la
maestria nel suonare il violino alla causa del jazz. Ad accompagnare il nostro in questa avventura “cosmica”
troviamo una nuova generazione di jazzisti il cui unico scopo è quello di creare un sound elettrizzante: l’armonica
virtuoso Yvonnick Prene, il pianista Glenn Zaleski il bassista Curtis Luques mentre la batteria è affidata a Justin
Brown. Anche se poco conosciuto in Italia consigliamo Scott Tixier a tutti coloro che amano il connubio jazz – violino
e per capire la grandezza del personaggio basti pensare che i critici di Downbeat lo hanno nominato per ben due
anni come miglior violinista jazz nonostante la giovane età. Assolutamente da scoprire.
Black Art Jazz Collective
JAZZ
Presented by the Side Door Jazz Club
Il Black Art Jazz Collective è un’ensemble di giovani afroamericani nata per omaggiare le radici culturali, artistiche e
politiche dei suoi componenti. Co-fondata dal batterista Johnathan Blake, dal sassofonista Wayne Escoffery e dal
trombettista Jeremy Pelt, è stata poi ampliata con l’aggiunta del grande bassista Dwayne Burno, scomparso nel
2013 e poi sostituito da Vincente Archer, del trombonista James Burton III e del pianista e compositore Xavier Davis.
“Black Art Jazz Collective Presented By The Side Door Jazz Club” è esattamente quello che promette di essere: la
registrazione dal vivo di due serate al Side Door Jazz Club di Old Lyme, nel Connecticut. Si tratta del primo album
dell’ensemble ed è una testimonianza vibrante della sua incredibile energia, disinvoltura e coesione.
Peter Eldrige
JAZZ
Disappearing Day
9
Il cantante, pianista, cantautore vincitore di Grammy ed educatore Peter Eldridge pubblica il suo quinto e più
variegato studio album, “Disappearing Day”. Si tratta di un mix eclettico di stili che spaziano dal jazz all’alternative,
fino al country, articolato in sette composizioni originali, di cui Eldridge è autore o co-autore, e cinque arrangiamenti
di pezzi di alcuni trai i suoi artisti preferiti: Paul McCartney, Leonard Bernstein, Luciana Souza, The Magnetic Fields
e Frank Sinatra. Il disco è forse il migliore mai realizzato da Eldridge e alla varietà degli stili musicali affianca quella
dei musicisti che vi hanno collaborato, tra cui Matt Aronoff, Ben Wittman, Becca Stevens, Alan Hampton, Jo Lawry,
Laila Biali, Janis Siegel, Lauren Kinhan, Anat Cohen, Marc Shulman, Jesse Lewis, Caleb Burhans e Mariel Roberts.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Eric Alexander
JAZZ VOCAL
JAZZ
Second Impression
Si può a buon diritto discutere se il movimento complessivo di una persona attraverso la vita sia riflesso nel suo
sforzo creativo e la forza e la versatilità al sassofono di Eric Alexander possono essere osservate proprio da questa
prospettiva. A questo punto della sua carriera, il sassofonista tenore ha di certo coperto un ampio terreno, in
maniera tanto letterale quanto figurata. Lui dichiara di aver perso il conto degli album in cui ha suonato, ma si può
ipotizzare che siano un centinaio, forse anche di più. E pur essendosi guadagnato il plauso universale della critica,
quello che più importa è che ha trovato una propria voce all’interno dell’illustre tradizione bop jazz. Ne è testimone
anche l’ultimo album in uscita per HighNote, “Second Impression”, in cui è affiancato da una coesissima ensemble
di vecchie conoscenze (Harold Mabern al piano e al Fender Rhodes e Joe Farnsworth alla batteria) e dallo
straordinario Bob Cranshaw al basso. Ecco un ascolto che non sarà dimenticato tanto in fretta.
Abbey Lincoln
Love Having You Around
Se mai ha avvertito la responsabilità di essere proclamata “ultima delle jazz singer”, Abbey Lincoln non l’ha dato
certo a vedere. Man mano che le grandi vocalist jazz della sua epoca e le principali artiste che l’avevano influenzata
scomparivano, la Lincoln ha mantenuto con fermezza la sua aura di dignità, quasi di solennità, la sua inflessione
canora aspra e agile alla Billie Holiday e il suo gusto per canzoni che scavavano più a fondo nel significato della vita
rispetto ai soliti sospiri d’amor perduto. “Love Having You Around”, secondo volume delle registrazioni allo storico
Keystone Korner di San Francisco, pone al centro alcune sue composizioni originali. Ad accompagnarla è, come nel
primo volume, l’ispirato trio composto da Phil Wright al pianoforte, James Leary o Art Washington al basso e Doug
Sides alla batteria.
Riccardo Fioravanti
JAZZ
Duke’s Flowers
L'idea di questo concept-album ruota intorno alle composizioni di Duke Ellington che hanno a che fare con fiori e
piante (African Flower, Azalea, Absynthe ecc...). Non propriamente un omaggio filologico a Ellington, bensì una
rilettura in chiave anche un po’ psichedelica. Riccardo Fioravanti, fiore all’occhiello del contrabbassismo italiano, si
avvale qui della figura di spicco del chitarrista Roberto Cecchetto. Grazie ad una solida ritmica (Alessandro Rossi on
drums) ed all’uso di un set percussivo di ampio respiro, spaziando dai suoni più strettamente mainstream al
moderno drum&bass fino ai tamburi etnici, africani in particolare. L’aspetto lirico delle composizione è
magistralmente reso dal trombettista triestino Daniele Raimondi, palermitano di origini e parigino di adozione.
Vittorio Mezza Trio
JAZZ
Napoli Jazz Songs
Canzoni napoletane reinterpretate da una punta di diamante della scena nazionale. Vittorio Mezza conferma le doti
straordinarie come pianista con un tocco raffinato ed elegante e classe cristallina, che lo ha reso uno dei migliori
interpreti in circolazione. Pianismo che richiama la tradizione del jazz per esplorare nuovi confini stilistici in modo
indipendente e originale. Il repertorio di questo terzo lavoro su Abeat attinge al serbatoio senza fine della canzone
napoletana e lui, essendo di origine campana, è perfetto! Il disco è realizzato interamente in Canada, dove la
comunità italiana e napoletana è molto grande. Il progetto è nato dopo un tour di successo del pianista in quella
terra lontana. qualità audiophile alta. Feat. George Koller (double bass), Davide DiRenzo (drums e percussion).
Claudio Fasoli Double Quartet
JAZZ
Inner Sounds
Claudio Fasoli, ha scritto alcune delle pagine più significative del jazz italiano ed europeo. Basti ricordare le sue innumerevoli
collaborazioni con artisti del calibro di Henri Texier, Mick Goodrick, Lee Konitz, Jean-François Jenny Clark, Aldo Romano,
Kenny Wheeler, Bill Elgart, Manfred Schoof, Michel Pilz, Palle Danielsson, Tony Oxley. Insieme a Franco D’Andrea, Giovanni
Tommaso e Bruno Biriaco ha fondato I PERIGEO... Artista con idee sempre originali e avanguardistiche si propone ancora
una volta sorprendendoci con un nuovo progetto musicale, originalissimo a partire dalla concezione e suggellata dalla
formazione decisamente atipica: un doppio quartetto: il Quartetto “FOUR” e il “SAMADHI 4et”. Le composizioni originali
contenute in questo nuovo lavoro intitolato “Inner Sounds”, prendono spunto da un percorso di elaborazione tematica
frutto di un lavoro commissionatogli in occasione di una performance dedicata a Wystan Hugh Auden, sommo poeta inglese
del 900. Feat. Michael Gassman (trumpet), Michele Calgaro (e. guitar), Michelangelo Decorato (piano), Andrea Lamacchia
(double bass), Lorenzo Calgaro (double bass), Gianni Bertoncini (drums, electronics), Marco Zanoli (drums).
10
TENCO2016
Bocephus King
Ospite al Premio Tenco
SABATO
22
OTTOBRE
Teatro Ariston - Sanremo
JAZZ VOCAL
RIEPILOGO NUOVE USCITE
The Tierney Sutton Band
The Sting Variations
“The Sting Variations” è l’evoluzione naturale dell’album “After Blue”, che ha ricevuto sette nomination ai Grammy, in cui
Tierney Sutton reinventava lo storico disco “Blue” di Joni Mitchell. Stavolta la Tierney Sutton Band torna al gran completo
con la sua originalissima interpretazione del variegato repertorio di Sting. “The Sting Variations” prosegue così
attraverso le sue quattordici tracce il filone creativo di riscoperta di hit di grande successo, affiancandole a composizioni
meno note. L’album è l’ultima fatica di un gruppo jazz che si è esibito in tutto il mondo e negli ultimi anni è stato headliner
all’Hollywood Bowl, alla Carnegie Hall, al Kennedy Center e al Jazz at Lincoln Center. Nei suoi oltre vent’anni di carriera,
la Tierney Sutton Band ha pubblicato nove album che si sono sempre piazzati in alto nelle classifiche statunitensi,
conquistando pubblico e critica. Ha inoltre composto colonne sonore televisive e cinematografiche, tra cui quella di “The
Cooler”, film nominato agli Oscar, e dell’ultimo lungometraggio di Clint Eastwood, “Sully”.
Steve Smith
FUSION
and Vital Information NYC Edition
Viewpoint
Con “Viewpoint”, la maestria e visionarietà di Smith si concentrano in uno straordinario quintetto composto da Mark
Soskin (Sonny Rollins/Herbie Mann) alle tastiere, Andy Fusco (Buddy Rich/Mel Lewis) al sax contralto, Vinny Valentino
(Jimmy McGriff/Bill Evans) alla chitarra, Baron Browne (Jean-Luc Ponty/Billy Cobham) al basso e ovviamente Smith alla
batteria. Con la sua energia e creatività la Steve Smith’s Vital Information NYC Edition segna sia un traguardo che un
coraggioso nuovo inizio. “Viewpoint” trabocca di spontaneità, stuzzica con i suoi cambiamenti sonori e di atmosfera
e accelera il tempo in maniera così naturale da stupire con le sue continue evoluzioni. Da un funky convinto ai ritmi
martellanti, fino a uno swing morbido, “Viewpoint” è un album magnetico e vitale.
Mitchel Forman Trio
JAZZ
Puzzle
“Puzzle”, il nuovo album di Mitchel Forman con il bassista Kevin Axt e il batterista Steve Hass, è forse il suo
lavoro più riuscito. Pubblicato per BFM Jazz, è un disco intimo che dosa con equilibrio una tecnica
stupefacente con un’ampia gamma di trame musicali, emozioni e atmosfere. Con “Puzzle” Forman, Axt e
Hass raggiungono un livello di comunicazione che farebbe invidia alla maggior parte delle ensemble jazz. In
questo genere di piano trio ce ne sono a bizzeffe, ma il Mitchel Forman Trio è in grado di creare musica
appagante, personale e significativa come quella di pochi altri.
Steve Gadd Band
JAZZ
70 Strong
In attività fin dagli anni Settanta, Steve Gadd ha visto e fatto praticamente tutto ed è considerato uno dei batteristi
contemporanei più influenti, che ha sconfinato in parecchi generi musicali. Tra i numerosi traguardi della sua illustre
carriera può vantare l’utilizzo innovativo del suo fluido cross sticking tra hi-hat e rullante per creare un groove funk
e il suo famoso assolo di batteria nel pezzo del 1977 “Aja”, che dava il titolo allo storico album degli Steely Dan. Ha
suonato inoltre con il chitarrista Al Di Meola e con il tastierista Chick Corea in dischi fondamentali per la jazz fusion,
affrontando con la massima disinvoltura alcuni suoi classici complessi. In “70 Strong” lo ritroviamo circondato da
una serie di altri musicisti di spessore (Walt Fowler a tromba e flicorno, Larry Goldings a tastiere e fisarmonica, Jimmy
Johnson al basso e Michael Landau alle chitarre), in un’esibizione di jazz classico organizzata in occasione del suo
settantesimo compleanno.
John Daversa
JAZZ
Kaleidoscope Eyes - Music of the Beatles
La John Daversa Big Band è una delle forze trainanti dei grandi complessi jazz di oggi. Composta dai migliori
musicisti al mondo, con il suo ultimo progetto esplora la vastissima discografia dei Beatles attraverso i
geniali arrangiamenti di Daversa, che la portano in un territorio a cavallo tra i generi. A impreziosire
ulteriormente questa visione unica della beatlemania attraverso il filtro creativo di Daversa è anche la
collaborazione con una sua vecchia conoscenza: la vocalist di fama mondiale Renee Olstead.
12
S P E C I A L E
V I N I L E
Petra Magoni,
Ferruccio Spinetti
VINILE
180gr
LP
Stampa in vinile per la prestigiosa Fonè Audiophile edition limited, l’album che pone un sigillo su una carriera
lunga dodici anni e costellata di successi. “Little Wonder” nasce, infatti, come risposta naturale al desiderio
di riappropriarsi di quella dimensione intima che è l’essenza del loro duo: Petra e Ferruccio, voce e
contrabbasso. Registrato sul palco del teatro di San Casciano (SI) il disco celebra il loro inossidabile
connubio artistico, confermando all’ascolto la freschezza di sempre. LP 180 gr. Edizione limitata 500 copie
AAVV
The Pinnacle of Chesky Voice
2LP
Da casa Inakustik presentiamo un doppio vinile 180 gr. audiophile pressing. Praticamente uno dei primi Lp
che escono per la Chesky. Infatti questo doppio vinile raccoglie 14 brani tra i più rappresentativi delle
cantanti di questa etichetta americana. Le cantanti scelte per quest’opera sono: Rebecca Pidgeon, Rosa
Passos (con Ron Carter), Marta Gomez, Amber Rubarth, Ana Caram, Laverne Butler, Sara K., Christy Baron,
Valerie Joyce, Carla Lother, Alexis Cole e Rachel Z.
Simon Phillips
Protocol III
LP
Phillips è uno dei più noti batteristi del momento nonché batterista dei Toto, il cui stile non solo riflette il suo
talento tecnico, ma anche una distinta sensibilità artistica. Le otto tracce di “Protocol III” sono esempi di
come Simon Philips sia stato influenzato nel tempo, mentre altrettanto distintivo è stato il labor lime in studio,
insieme agi altri membri della band: Andy Timmons alla chitarra, Steve Weingart alle tastiere e Ernest Tibbs
al basso. Edizione doppio Lp 180 gr.
LP
ALOOS
PP
A
Chris Cacavas
& Edward Abbiati
A
WORLD MUSIC
JAZZ VOCAL
JAZZ
Musica Nuda (Little Wonder)
ROCK
Me And The Devil
Gli amici che accompagnano i nostri due eroi sono: Mike Brenner, Winston Watson, David Henry, Richard Hunter,
Stefan Roller e Andres Villani. Dice Cacavas: “Sono orgoglioso e soddisfatto di ciò che abbiamo ottenuto con questo
disco come lo sono io con qualsiasi altra cosa io abbia mai realizzato e registrato nella mia carriera”. “Il “Studio in
un granaio” era qualcosa che non avevo mai sperimentato prima”, aggiunge Cacavas. Abbiamo conosciuto Edward
come leader dei Lowlands e il suo talento ha colpito immediatamente tutti. Poi lo abbiamo conosciuto di persona e
il suo carisma non è passato inosservato. Ora abbiamo il piacere di presentare il suo lavoro su Appaloosa in vinile,
un album scritto a quattro mani e molto sudore con Chris Cacavas (Green On Red). 300 copie numerate
COUNTRY
Mean Mary
13
Sweet
LP
Edizione in vinile per questa banjoista, violinista e chitarrista dalla tecnica eccezionale, questo nuovo album
è composto da 12 brani originali che coprono l’ampio mondo dell’American roots music. Quest’abilissima
cantante e strumentista ci offre un album diverso dal suo solito stile, nella title track “Sweet”, Mary con il suo
banjo, imita un ukulele e delle percussioni, mentre in tutto l’album la sua voce balla dagli alti ai bassi, da calda
a fredda, e le sue canzoni sono storie di gioia e di dolcezza. Ottima prova in cui Mean Mary spazia su un po’
tutta l’american roots, music, dal bluegrass al folk-rock, alla celtic music ed al country, ed il suo gruppo si
dimostra all’altezza.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Joonsam Lee
JAZZ
A Door
Per il suo debutto come leader, il bassista jazz sudcoreano Joonsam Lee ha scelto una rosa di pezzi composti fin dal
suo trasferimento a New York, nel 2007. La tracklist riflette così l’ampiezza dello spettro delle situazioni musicali con
cui si è misurato: dai concerti con il suo trio alle performance sinfoniche, fino ai tour internazionali e alle
collaborazioni con i club della Grande Mela. A fornire le solide basi di questo album è la duttilità del trio composto
da Joonsam, dal pianista Aaron Parks e dal batterista Nate Wood, cui si sono affiancati per l’occasione la tromba di
Ralph Alessi, la chitarra di Ben Monder e svariati altri strumenti. “Door” è un album di jazz classico, che riesce
tuttavia a sorprendere per la leggerezza rinfrescante degli arrangiamenti ispirati e coinvolgenti.
Joel Miller
JAZZ
Dream Cassette
A tre anni di distanza dal Juno Award per “Swim”, il sassofonista jazz di Montréal Joel Miller unisce le forze
con la vocalist e paroliera Sienna Dahlen per realizzare la loro idea di disco “pop”: “Dream Cassette”.
Ispirandosi alla semplicità melodica e alla profondità emotiva del folk americano, Miller sposa la sua tecnica
impeccabile e il suo sconfinato amore per la sperimentazione musicale con il desiderio di far arrivare la sua
musica a un pubblico più ampio. “Dream Cassette” vede Miller non solo in veste di autore e musicista, ma
anche come cantante a fianco della Dahlen. Le composizioni sono accomunate da melodie solide e fruibili,
capaci di evocare emozioni e immagini splendide, e da arrangiamenti che sfumano i confini tra la
composizione scritta e l’improvvisazione. Accompagnati da una schiera di musicisti….
AAVV
JAZZ
Jazz Haunts & Magic Vaults
Prima di una serie di raccolte jazz prese dal catalogo storico di Resonance Records, “Jazz Haunts & Magic Vaults:
The New Lost Classics of Resonance Records, Volume 1” raccoglie quattordici rarità di alcune delle figure più
emblematiche del jazz, come Bill Evans, Stan Getz, Shirley Horn, Freddie Hubbard, Charles Lloyd, Sarah Vaughan,
Wes Montgomery, Larry Young e tanti altri. Impreziosita dalla splendida grafica della cover del designer Burton
Yount, la raccolta è un concentrato lungo 78 minuti della passione che Resonance mette nel portare alla luce tesori
perduti provenienti dai jazz club e dagli archivi di tutto il mondo. “Jazz Haunts & Magic Vaults” contiene tra l’altro tre
brani di progetti ancora inediti del chitarrista della Motown Dennis Coffey (“Fuzz”), dei The Three Sounds con Gene
Harris (“Blue Genes”) e del leggendario Wes Montgomery (“The End of A Love Affair”).
Greg Ward
JAZZ
Touch my Beloved’s Thought
Dall’incontro tra il sassofonista contralto e compositore jazz Greg Ward (Prefuse 73, Lupe Fiasco, Tortoise, William
Parker, Andrew D’Angelo) e l’artista performativo e coreografo Onye Ozuzu (insegnante di danza al Columbia College
Chicago) nasce “Touch My Beloved’s Thought”. Nell’unione di musica e movimento, quest’opera transdisciplinare è
un omaggio dichiarato a “Black Saint and the Sinner Lady” di Charles Mingus, che reinterpreta però in chiave
moderna. L’emozionante registrazione dal vivo è stata effettuata per il Jazz Institute of Chicago nell’ambito della
rassegna Made in Chicago e ha visto protagonista della prima del 13 agosto 2015 al Millenium Park una grintosa
formazione di dieci musicisti e improvvisatori di Chicago. Feat. Marcus Evans (drums), Jason Roebke (bass), Dennis
Luxion (piano), Christopher Davis (bass trombone), Norman Palm (trombone), Russ Johnson (trumpet), BenLaMar
Gay (cornet), Keefe Jackson (tenor e baritone sax), Tim Haldeman (tenor sax) e Greg Ward (alto sax).
Joris Posthumus Group
JAZZ
Tokyo’s Bad Boys
Per il suo secondo album con Challenge Records, il sassofonista contralto olandese Joris Posthumus si è avvalso della
collaborazione di alcuni eccellenti musicisti giapponesi. L’amicizia con Yuichiro Tokuda, anche lui sassofonista
contralto, risale al 2011 e le esperienze vissute insieme in Giappone hanno ispirato a Posthumus alcuni pezzi:
“Tokyo’s Bad Boys” nasce proprio da un tour in alcuni piccoli club di Olanda e Belgio durante cui Tokuda ha
contribuito ad affinarli. La fusione dei diversi approcci al jazz dei giapponesi e degli olandesi - nel primo caso ordinato
e matematico, nel secondo flessibile e in quattro quarti - ha dato vita a un bombardamento di velocità ed emozioni.
Tutte le tracce dell’album (a parte la 6, di Jacob Bedaux) sono di Posthumus e, come suo solito, la melodia è la base
che sostiene le performance del trio jazz standard di piano/batteria/basso, cui si aggiungono i due sax contralto e il
sax tenore di Yuki Nakae. Il CD ha un ritmo incalzante che sorprende ed emoziona e può vantare tra i punti forti il
virtuosismo tecnico, in particolare di Yanagi.
14
DIALOGO CON…
Stefano
Bollani
Danish Trio
- Iniziamo dal nome del gruppo: "Danish Trio": Jesper
Bodilsen al contrabbasso, Morten Lund alla batteria e
Stefano Bollani al pianoforte: non è proprio un trio
esclusivamente danese, anche se nei 3 lavori (Mi
ritorni in mente, Gleda, Stone in the water e in Joy In
Spite of Everything, con formazione più allargata) si
respira un feeling e un insieme di grande intesa, un
sentire quasi all'unisono, e allo stesso tempo una
percezione di grande libertà musicale... quale idea o
concezione musicale soggiace nel Danish Trio?
Soggiace ben poco, è tutto alla luce del sole: ci
conosciamo così bene da poter decidere sul
momento quale direzione prendere. Accade che a
turno uno di noi guida la musica e gli altri lo seguono.
Ma spesso siamo tutti insieme a definire la direzione.
E’ una sensazione di libertà che a dire il vero
abbiamo respirato sin dai primi concerti insieme, nel
2002.
- Siete tutti e tre appartenenti alla stessa
generazione, con alle spalle numerose collaborazioni
e registrazioni... puoi tratteggiare gli aspetti più
peculiari di Morten Lund e Jesper Bodilsen? come si
amalgama questa sessione ritmica, affiatata e
dinamica, con il tuo modo di suonare e sviluppare
l'improvvisazione?
Per me è impossibile riassumere Jesper e Morten in
poche righe, davvero. Posso dirti però questo: prima
di incontrarli, avevo un pregiudizio che mi faceva
pensare che gli improvvisatori scandinavi fossero
tendenzialmente troppo ariosi per i miei gusti,
dunque lontani dall’ energia che mi piace portare
nelle cose che faccio.
Con loro due invece ho incontrato una passione che
non mi aspettavo. E una capacità di ascolto di quanto
accade intorno a loro che si riscontrara raramente
nei musicisti.
- Ascoltando i tre lavori che avete registrato in trio:
"Mi ritorni in mente" (2003), "Gleda" (2006); "Stone
in the water" (2009), si sente uno stile musicale
aperto, evocativo, attento ad un certo equilibrio tra gli
strumenti e che allo stesso tempo riesce a
mantenere una diversità espressiva, data dalla
personalità specifica di tutti i musicisti: il
contrabbasso non solo sostiene, ma sviluppa la
melodia, come in Dark Valley Serenade (in Mi ritorni
in mente); la batteria divide il tempo, ma allo stesso
tempo accoglie la musica, sostenendola e portandola
in avanti; il piano armonizza, modula, improvvisa...
appare evidente che esiste un desiderio di portare la
sonorità degli strumenti e la musica stessa ad un
dialogo costante, che si spinge oltre le parti
assegnate...
Le parti assegnate proprio non ci sono; se uno dei tre
si definisse l’“arrangiatore” di questi dischi direbbe
una bugia.
- Nei due classici italiani "Se non avessi più te"
(Morandi) e "Mi ritorni in mente" (Battisti) mostri
come la musica d'autore può essere riletta in chiave
jazz... mi pare che lo spirito delle due canzoni
rimanga intatto, sebbene la forma musicale si apra a
ricche improvvisazioni che vanno ben oltre al tema
principale... qual è il tuo approcio nel rileggere brani
della musica d'autore italiana? è diverso rispetto ad
esempio ai brani della tradizione brasiliana, come ad
esempio “Brigas Nunca mais” di Jobim e de Moraes,
o “Dom de iludir” di Veloso contenuti in "Stone in the
water"? o in Gleda, in cui il repertorio è tutto danese?
Una canzone deve avere qualcosa al proprio interno
che mi attira e che mi fa venire voglia di smontarla
per vedere se si può rimontare diversamente. Può
trattarsi di una canzoncina per bambini o di una
sinfonia; l’ importante è che abbia quel qualcosa che
mi incuriosisca. David Riondino lo definirebbe lo
“sgurz”
- In una intervista hai detto: "Siamo ben consci che il
modo in cui suoniamo i pezzi può essere, a volte, più
importante dei pezzi stessi". Puoi approfondire
questa idea? il vostro suonare insieme, il vostro
ascoltarvi produce una intesa che va oltre al brano
che state eseguendo?
Il brano è sempre e solo un punto di partenza, uno
spunto, un pre-testo. Propone un’ atmosfera ma poi
tutto si svolge nel presente, ascoltandosi l’un l’altro.
- Nella foto dell'album "Stone in the water" vi è
ritratto uno stormo di uccelli che si libra nell'aria... a
me a trasmesso visivamente una percezione che mi
veniva dall'ascolto della vostra musica: una musica
d'insieme che sa volare alto, libera, ma che allo
stesso tempo mantiene una direzione, che è la stessa
del volo degli uccelli quando migrano...
(“Ismene”), dalle potenti dinamiche (“No pope no
party”), allegre (“Easy Healing”), di forte tensione
(“Alobar e Kudra”)... è presente la gioia, ma anche il
nonostante tutto... o meglio la gioia non può che
contenere o dipendere da altri stati d’animo... qual è
il tuo sguardo sul mondo, e come lo esprime
attraverso la tua musica?
E’ una citazione del grande Tom Robbins. La
copertina sembra evocare la guerra ma si tratta di
fuochi d’ artificio sulla spiaggia di Riccione; è una
foto scattata da Valentina (Cenni, la mia fidanzata). In
ogni manifestazione terrena dell’ energia dell’Uno,
c’è la gioia. Si tratta di volerla leggere, a dispetto di
tutto quello che ogni giorno cerca di distrarci e di
tenerci ad un basso stato vibrazionale.
Bellissima immagine, ti ringraziamo (e lo fanno anche
gli uccelli)
Sono due musicisti eccezionali
e molto rilassati, posati, felici.
Il gruppo è esistito solo per
quel giorno in studio, è la
magia dell’ improvvisazione
che si rivela in tutto il suo
potere. Tutti per uno, uno per
tutti al servizio della musica
che sgorga spontaneamente.
Niente somiglia a quella
sensazione meravigliosa di
poter esprimere qualsiasi cosa
sapendo che gli altri ti stanno
ascoltando e faranno lo stesso
- “Joy In Spite Of Everything”
(La gioia, nonostante tutto)
contiene musiche intimistiche
Molti progetti per il presente. E uno più in là:
suoneremo in giugno alla filarmonica di Berlino con
alcuni musicisti dei Berliner più un paio di ospiti. Un
progetto su grandi compositori italiani di tutti i tempi
con gli arrangiamenti di Geir Lysne.
foto: Valentina Cenni
- Nel 2014 esce sempre per l’etichetta ECM “Joy In
Spite Of Everything”, in aggiunta al trio ormai
collaudato, si inseriscono Bill Frisell alla chitarra
elettrica e Mark Turner al Sassofono. Sono due
musicisti che proprio per il loro eclettismo riescono a
portare avanti il discorso musicale già iniziato dal
Danish trio, portandolo a vertici di grande ispirazione
ed evocatività, come ad esempio in “Las Hortensias”,
con un dialogo initerrotto tra sax, contrabbasso,
mentre il piano ne interecetta le note, trasportandolo
e accompagnandolo in un finale vibrante e inquieto...
o in “Teddy”, in cui chitarra e
piano camminano su strade
parallele ma non per questo
impervie... quali dinamiche, o
quali nuovi orizzonti musicali,
hanno introdotto nel Danish
Trio la partecipazione di Frisell
e Turner?
- Dal primo “Mi ritorno in mente” fino a “Joy In Spite
Of Everything” come definiresti il lavoro espresso? In
che modo vedi l’evoluzione del gruppo nel suo
insieme? Progetti per il futuro?
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N U O V E
U S C I T E
JAZZ
Keiko Matsui Journey to the Heart
Keiko Matsui è una delle esponenti di spicco del jazz contemporaneo. Con più di due milioni di copie di dischi venduti
solo negli Stati Uniti, è tra le artiste più apprezzate del genere e i suoi concerti registrano il tutto esaurito in ogni angolo
del globo. Le eleganti melodie del suo pianoforte e il suo jazz delicato non deludono mai i fedelissimi, conquistati nel
corso di una carriera scandita da più di decina di album e centinaia di esibizioni dal vivo. “Journey To The Heart” la porta
ora a raggiungere nuove vette di intensità emotiva. Co-prodotto dal celeberrimo percussionista Carlitos Del Puerto
(Chick Corea/Bob James) e impreziosito dalla collaborazione come special guest dell’armonicista jazz Grégoire Maret
(Sting/Elton John), l’album è stato registrato con un’orchestra di strumenti a corda al completo e le performance
acustiche trascendono i generi musicali, riconfermando il tipico stile ispirato e al tempo stesso accessibile di Keiko
Matsui. Il primo singolo “Inside My Dream” sta già scalando le classifiche di smooth jazz, ma meritano una menzione
anche l’appassionata “Everlasting”, l’allegra e spensierata “Moments With You” e la commovente “Soulmate”.
SONGWRITER
JAZZ
Axel Kühn Trio Zeitgeist
Axel Kühn è ormai da tempo considerato una delle figure più interessanti della scena jazz contemporanea tedesca. Band
leader, bassista e compositore versatile, ha già preso parte a venti album e collaborato con il clarinettista classico
Wolfgang Meyer, la Mahler Chamber Orchestra, le cantanti Anne Czichowsky, Casandra Steen, Karen Selig e Liv, i pianisti
Chris Gall e Gee Hye Lee, il sassofonista Joachim Staudt e il suo omonimo Axel Kühn. Ad affiancarlo nel trio il pianista Ull
Möck, anche lui approdato al jazz dalla musica classica con un percorso non convenzionale, e il batterista Marcel Gustke.
I tre formano un organismo musicale atipico, che si sposta in maniera fluida tra i confini stilistici, portando alla luce i punti
forti individuali. Con la scelta del titolo “Zeitgeist”, il trio ha già dato un’indicazione programmatica per il suo nuovo album:
non si tratta dell’ennesima variazione sul tema convenzionale di un trio jazz con pianoforte. L’intenzione dichiarata è
quella di svecchiare il jazz proiettandolo in una dimensione più contemporanea, con ritmi attuali e melodie orecchiabili in
stile pop e rock, per mostrare al pubblico più giovane che anche questo genere può essere interessante e arguto.
Giacomo Riggi Mazzone
Into My Life
“Into My Life” è il nuovo album del musicista, compositore toscano Giacomo Riggi Mazzone. Proveniente da
esperienze artistiche e pubblicazioni che lo vedono impegnato come percussionista e pianista sia in ambito classico
che jazz, per questo nuovo lavoro Giacomo sceglie la veste inedita di cantante e autore. Il disco è un viaggio
introspettivo attraverso ricordi, persone, luoghi, certezze del presente e possibili futuri, un diario raccontato in 7
canzoni originali in lingua inglese alle quali Giacomo consegna pensieri, accadimenti, paure e speranze. Composte e
registrate tra l’Italia e la Colombia (luogo in cui l’autore ha vissuto recentemente) tra il 2015 e il 2016, le canzoni
evidenziano uno stile musicale originale e raffinato che echeggia sonorità rock, jazz e minimali rese possibili
dall’utilizzo di una particolare line up: vibrafono, voce, synth, mani, maniglie della porta suonate dallo stesso Giacomo,
le chitarre elettriche di Gabrio Baldacci e del colombiano Brian Vasquez e la ritmica del batterista Jacobo Alvarez.
Distribuzione: IRD - International Record Distribution
www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
SONGWRITER
SONGWRITER
SONGWRITER
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Richard Shindell
Careless
Negli ultimi tre anni Richard Shindell ha studiato e registrato questo nuovo lavoro in modo meticoloso.
Questo singer songwriter cambia in parte il suo stile guida diventando anche un rocker, incidendo il nuovo
album tra Stati Uniti e Argentina e producendolo con l’aiuto di Greg Anderson. Shindell ha voluto con se
musicisti di prim’ordine che, oltre alla fida Lucy Kaplansky, troviamo artisti del calibro di Larry Campbell,
David Spinozza, Gerry Marotta e Victor Krauss. Non solo folk ma anche rock e blues, con Shindell che si
cimenta anche con la chitarra elettrica e ci offre brani diversi come “Stray Cow Blues” o “The Deer On The
Parkway”, ma rimane anche nel suo territorio con canzoni come “Careless”, “Satellites” e “Abbie”. Diamo il
bentornato a questo grande musicista
John Calvin Abney
Far Cries And Close Calls
Cantautore e polistrumentista folk, John Calvin Abney si è fatto un nome come irrequieto sideman, suonando chitarra,
pedal steel, tastiera e batteria per una lunga serie di artisti e grazie a anni di tour in giro per il mondo, sia da solo
che per vari ingaggi, ha messo a punto delle straordinarie doti come strumentista. Ultimamente però ha trovato
ispirazione nella scrittura, incoraggiato anche dalla vicinanza di una schiera di cantautori dell’Oklahoma. Tra il 2014
e il 2015, con “Empty Candles” e “Better Luck”, ha presentato al pubblico canzoni d’amore tormentate e le
disavventure di una variopinta manciata di personaggi fittizi. Ora in “Far Cries e Close Calls” vive una nuova svolta, in
cui si colgono ancora dei guizzi di maestria tecnica, posti però al servizio della sua abilità narrativa. Abney collabora
con musicisti straordinari di Tulsa e Nashville, tra cui Megan Palmer (voce e violino), Paddy Ryan (batteria), Aaron
Boehler (basso) e Cody Clinton (chitarra elettrica), e rappresenta la sintesi perfetta della sua vita on the road.
Ben Bedford
The Pilot and the Flying Machine
Con l’uscita del suo quarto album Ben Bedford conduce gli ascoltatori in un volo sonoro filosofico, poetico e intenso.
Autore erudito, dimostra di aver affinato ulteriormente la sua abilità con la chitarra e si avventura in un nuovo
territorio tematico, sonoro e arrangiatorio. Se da un lato sono presenti ancora le influenze cantautorali del passato,
come quella di Townes Van Zandt e di Patty Griffin, l’album deve molto anche a pianisti come Vladimir Horowitz e
Thelonious Monk, alla scrittura teatrale di Kate Bush, all’open jazz e alle incisioni classiche dei tardi anni ’50.
Bedford ha optato per l’acustica aperta della chiesa metodista di Douglas Avenue a Springfield, in Illinois, dove
nell’arco di alcuni giorni ha realizzato dal vivo di fronte al pubblico presente un’incisione su cui è poi intervenuto il
tecnico del suono David Sinko, specializzato proprio nell’ottenere un sound dalla straordinaria naturalezza.
CLASSICA
Salvatore Accardo
Johan Sebastian Bach
VINILE
180gr
Sonata I - II per violino solo
Il connubbio tra la musica di Bach e l’interpretazione del Maestro Accardo creano un miracolo sonoro di
unica purezza ed espressività. Questa esclusiva edizione limitata in Vinile Fonè e registrata nell’antica Pieve
di Peccioli, ci travolge con Funghe impetuose e ci avvolge con Adagi sonanti. Le Sonate per violino solo,
rimaste inedite per tutta la vita dell’autore, sono di mirabile complessità, forse pensate per qualche virtuoso
del suo tempo, e mostrano astratta perfezione e perfetta polifonia affidate alle corde del violino. Una vera
perla nella discografia italiana, un’interpretazione unica.
Rocco Filippini
CLASSICA
U S C I T E
Johan Sebastian Bach
VINILE
180gr
Suites per violoncello solo
La passione, il virtuosismo e la perfezione tecnica del Maestro Filippini ci coinvolgono con semplicità e forza
nell’ascolto di uno dei più grandi capolavori di Bach, le 6 Suites per violoncello solo, una delle prime opere
in cui il violoncello esprime tutte le sue magnifiche potenzialità espressive come strumento solista.
L’interpretazione del Maestro Filippini, fondata sulla solida tradizione esecutiva del Novecento, dona un
nuovo slancio delle Suites aprendo le porte della grande musica ad un vasto pubblico. Con questo LP che
contiene la Suite 5 e 6, si completa il progetto dell’integrale della Suites di Bach in vinile Fonè.
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JAZZ
Girotto, De Mattia,
Cesselli, Kaucic Il Sogno di una Cosa
Qualche volta succede, dopo un concerto, di esserne così soddisfatti da desiderare di potere portarsene a casa un ricordo,
da riascoltare con attenzione per cercare di rivivere quelle emozioni che la musica ci ha dato. Nel nostro caso un tecnico
capace, un buon apparecchio di registrazione e dei microfoni ben posizionati hanno fatto sì che il miracolo si potesse
compiere: ci troviamo così di fronte ad uno di questi dischi “live” che sono spesso migliori di tanti altri minuziosamente
preparati in studio. Se poi i suoi attori sono musicisti che hanno consuetudine con l’improvvisazione, può capitare di
imbattersi in una piccola preziosa gemma com’è “Il Sogno Di Una Cosa”, riuscita fotografia di una serata di grande musica
improvvisata. A tessere le fila di un quartetto così compatto ed equilibrato sono naturalmente Bruno Cesselli e Massimo De
Mattia, compagni di moltissime affascinanti avventure concertistiche e discografiche. Graditi ospiti della serata sono invece
il plurisassofonista argentino Javier Girotto e un percussionista creativo e fantasioso come lo sloveno Zlatko Kaučič.
Daniele Pozzovio Trio
JAZZ
Resurrection
Nuovo piano trio per la prestigiosa label italiana Philology. Estrapoliamo le note di copertina scritte dal Maestro
Stefano Taglietti: “E’ un album di classe questo, un lavoro di grande livello, che mette chiaramente in risalto sia le
qualità compositive e pianistiche di Daniele, sia il grande senso musicale, fatto di raffinatezza, precisione e sensibilità
di due straordinari musicisti come Luca Bulgarelli e Amedeo Ariano che, infine, contribuiscono in modo decisivo alla
riuscita dell’intero lavoro. Penso che per fare musica seriamente, ed entrare nella grammatica dei linguaggi in modo
consapevole e convincente, anche per non rimanere imprigionati in banali questioni di “genere musicale”, occorra
uscire dai canoni standardizzati, e dai provinciali clichè che non fanno rischiare niente e a niente portano. Quindi,
fare del buon Jazz, inteso anche come grande linguaggio contemporaneo, bisogna uscire dal “Jazz”. Ogni volta che
il Jazz è uscito dal “Jazz”, è successo qualcosa di nuovo e, anche in questo caso, “Resurrection”.
Michael Chiklis
ROCK
Influence
Dopo l’incredibile successo di Kiefer Sutherland, eccoci con un altro attore famossissimo quanto Kiefer,
Michael Chiklis (Il protagonista di The Shield e La Cosa dei Fantastici 4...) Michael Chiklis si reinventa ancora
una volta con l’uscita del suo primo album da solista dal titolo “Influence”. Scritto e prodotto dallo stesso
Michael, questo lavoro è un amalgama di alcune delle sue ispirazioni musicali più amate da sempre.
Nell’album sono presenti artisti del calibro di Steve Lukather, Andres Forero, Scott Healy, Richie “La Bamba”
Rosenberg, Jerry Vivino e altri ancora. Swamp rock e rock’n’roll per questo album elettrico pieno di passione.
Una vera rivelazione!
Lorenzo Di Maio
JAZZ
Black Rainbow
Dopo numerosi progetti che l’hanno visto crescere come chitarrista (Sal La Rocca Band, Fabrice Alleman, Chrystel
Wautier), Lorenzo Di Maio pubblica il suo primo album solista, uno yin&yang musicale che è anche un’esortazione a
evadere. Nominato per il Django d'or nel 2006 e ai Sabam Jazz Awards del 2011 e del 2013, Di Maio si è esibito sui
massimi palcoscenici jazz belgi ed europei accanto a musicisti del calibro di Jacques Pirotton, Sal La Rocca, Jos Machtel,
Nathalie Loriers, Jacques Schwarz Bart, Fabrice Alleman, Hans Van Oosterhout e Dré Pallemaerts. “Black Rainbow” invita
alla scoperta di un mondo poetico e introspettivo, influenzato da musicisti come Brian Blade e i suoi Fellowship, Ambrose
Akinmusire e perfino Aaron Parks. Ad affiancare Di Maio c’è un’ottima squadra di cinque musicisti, il cui mirabile equilibrio
riesce a valorizzare la delicatezza estetica degli arrangiamenti, a cavallo tra contemplazione e vivacità.
Big Noise
JAZZ
Live
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Dopo sette anni di concerti ininterrotti e due album in studio, i Big Noise tornano con il loro terzo disco, che
immortala la magia e l’energia che il gruppo riesce a creare dal vivo. Non per niente il quartetto si è costruito
una reputazione da live band straordinaria, il cui quinto musicista è proprio il pubblico affezionato ed
entusiasta. Così un album live è stato un’evoluzione naturale, che ha preso forma in due serate sul palco del
centro culturale Riches-Claires di Bruxelles. A infondere una vitalità incredibile ai pezzi, la gioia contagiosa
dell’interpretazione: è questo spirito di complicità, più ancora della tecnica, a dare ai live dei Big Noise un
tocco di autenticità e di magia, ora immortalato in questo terzo album.
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Arthur “Big Boy” Crudup
ROCK
A Music Man Like Nobody Ever Saw
Lo stile trascinante, melodico, originale e appassionato di Arthur “Big Boy” Crudup affonda le radici nel delta del
Mississippi. Se anche non lo si vuole considerare “il padre del rock ‘n’ roll”, come annunciava un LP, non c’è dubbio che
il genere debba molto ad alcuni suoi pezzi, oltre che al suo blues dinamico e rurale. Noto per aver scritto tre pezzi incisi
da Elvis Presley negli anni Cinquanta, Crudup era in realtà anche un poeta del blues piuttosto prolifico e ha influenzato
molti artisti con la dolcezza del suo stile lirico. All’epoca delle sue prime registrazioni, nel 1941, aveva una trentina d’anni
e continuò a frequentare gli studi di registrazione con assiduità fino alla morte, nel 1974. In questi cinque CD sono
raccolte tutte le registrazioni effettuate tra il 1941 e il 1962, per un totale di 124 pezzi, e il cofanetto è impreziosito da
un libretto di 68 pagine di Bill Dahl, da fotografie rare e dalla versione più aggiornata della sua discografia.
COUNTRY
Tennessee Ernie Ford
Portrait of an American Singer
180gr
Cantante statunitense e conduttore televisivo che ebbe un grande successo nella musica country e western,
pop e gospel. Uno dei suoi album vinse un Grammy Award nel 1964 e nel 1990 è stato inserito nella Country
Music Hall Of Fame. Questo splendido box racchiude materiale che va dal 1949 al 1960 con un librone di
120 pagine.
Dan Penn
Nobody’s Fool
ROCK
VINILE
VINILE
180gr
Riedizione deluxe in vinile del raro album di esordio dell’icona del country soul e geniale cantautore Dan
Penn, uscito in origine per Bell Records nel 1973. Molto apprezzato dagli intenditori, pur non contenendo
nessuno dei pezzi più noti degli anni ’60, raccoglie diversi brani intensi, come la perla dell’honky-tonk
“Tearjoint”, o la durissima “I Hate You”. Mixato e prodotto da Dan Penn. LP 180 gr.
James Luther Dickinson
BLUES
Dixie Fried
Riedizione rimasterizzata in vinile del primo album del leggendario produttore, pianista e cantante rock
James Luther “Jim” Dickinson, scomparso nel 2009. Registrato nel 1972 con la band dei Dixie Flyers, “Dixie
Fried” è un capolavoro di southern boogie, blues, soul e country in nove tracce che si ispirano al sound di
Memphis. Un disco cult senza tempo, oggi difficile da trovare, in cui ogni pezzo ha un suo fascino selvaggio
e imprevedibile. Una curiosità: tra i musicisti coinvolti c’è anche Eric Clapton alla chitarra, ma il suo nome non
compare.
COUNTRY
Magic Music Magic Music
I Magic Music sono una jam band leggendaria del colorado che ha come propria anima Tim Goodman noto alle
cronache per i suoi lavori con i Doobie Brothers , Emmylou Harris e il leggendario Johnny Cash oltre ad essere uno
dei cofondatori dei Southern Pacific. Il nostro si divertiva nel periodo più prolifico della storia della musica rock a
improvvisare jam sessions con Jimmy Haslip dei Yellow Jacket, Tommy Major (Entrain) e Scarlet Rivera (Bob Dyaln).
Nonostante ognuno abbia poi intrapreso la propria via professionale l’idea di un album da pubblicare tutti insieme
non è mai stato accantonato in questi ultimi 40 anni e grazie anche all’apporto di John McFee e soprattutto di Bill
Payne dei mitici Little Feat oggi questo sogno è divenuto realtà. L’album è un tributo delle sonorità che più amiamo
con echi dei Jethro Tull, i migliori Simon And Gurfunkel e ovviamente degli stessi Little Feat. Un viaggio musicale
imperdibile per chi ama la grande musica di quegli anni. Uno dei dischi dell’anno.
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JAZZ VOCAL
JAZZ VOCAL
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Letizia Onorati
Black Shop
FEAT. PAOLO DI SABATINO
“Black Shop” è il disco d’esordio della giovane cantante leccese Letizia Onorati. Prodotto dall’etichetta
Dodicilune nella collana editoriale Koinè, il disco contiene tredici brani firmati tra gli altri da Duke Ellington,
Chick Corea, Miles Davis, Thelonious Monk riproposti dal trio che coinvolge con la cantante anche il pianista
Paolo di Sabatino (che ha curato anche gli arrangiamenti) e la violoncellista Giovanna Famulari. Da sentire
Cristina Meschia Intra
“Cantante nomade, sperimentatrice di suoni, immagini, parole e colori”. Ama scrivere pensieri pazzi, fotografare
attimi irripetibili, dipingere emozioni. Il progetto é frutto di un lungo lavoro di ricerca delle tradizioni storiche del suo
territorio, senza trascurare le influenze di altri luoghi in cui ha vissuto e delle persone che ha incontrato sul suo
cammino artistico appartenenti ad altre culture. “Intra” è composto da brani corali e popolari del Verbano Cusio
Ossola, alcuni mai stati registrati altri registrati ma senza mai essere arrangiati. Alcuni brani sono in dialetto del
Verbano Cusio Ossola alcuni in italiano, l’arrangiamento e le sonorità dei brani é molto vario. Proprio come “Intra”
nasce tra i fiumi San Bernardino e San Giovanni, così il questo lavoro si trova tra folk e jazz. Il disco nasce con il
sostegno e l’amicizia del pianista Riccardo Zegna, presenta molti ospiti speciali tra cui: il contrabbassista Luca
Alemanno, il batterista Nicola Angelucci, il contrabbassista Gabriele Evangelista, il chitarrista Alessandro Di Virgilio il
flautista Dario Terzuolo, il sassofonista Jacopo Albini, e il quartetto d’archi Aether Quartet.
Roberto “Zizzi” Zanetti Quartet
JAZZ
N.P.U.
Si intitola NPU – No Prohibition Unit il nuovo album del Roberto “Zizzi” Zanetti 4et. Un’escursione nelle
atmosfere jazz dei ruggenti anni ’20 americani per commemorare i grandi artisti che, in quel periodo, furono
in grado di sfidare gravi problemi socio-economici in nome della musica. Collaborano al progetto, al fianco
del leader Roberto “Zizzi” Zanetti (pianoforte), Valerio Pontrandolfo (sax), Luca Pisani (contrabbasso) e
Massimo Chiarella (batteria)
Lurrie Bell
BLUES
Can’t Shake This Feeling
Da casa Delmark presentiamo un leader della seconda generazione dei bluesmen di Chicago, Lurrie Bell
registra il suo disco più ambizioso. Infatti, con l’aiuto di alcuni dei migliori musicisti contemporanei nella
scena di Chicago (Roosevelt Purifoy, Matthew Skoller, Melvin Smith, Willie Hayes ) interpreta brani gospel,
blues, ma anche composizioni di altri artisti. Sinner's Prayer, Born with The Blues, Hidden Charms, Faith and
Music. Classic Chicago blues, targato Delmark.
Jim Snidero
JAZZ
MD66
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Nel corso degli ultimi trent’anni il compositore jazz e sassofonista contralto Jim Snidero si è spinto in un’incessante
esplorazione di nuovi territori, con l’obiettivo di ampliare le proprie prospettiva. Ora, in quest’ultimo lavoro, Snidero
sfrutta delle forme modali aperte e la sua immaginazione scatenata per accedere a territori ancora più liberi, in cui
anche i suoi assoli raggiungono un nuovo livello di perfezione grazie al lavoro su un approccio inside/outside
radicato nella struttura e nello stile di ciascun pezzo ma abbastanza rivoluzionario da imboccare strade inedite. Ed
è proprio la rivoluzione il motore delle rivelazioni, talora discrete, talora sconvolgenti, dischiuse in quella terra
promessa musicale che è “MD66”.
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Grin Feat. Nils Lofgren
Grin + 1 + All Out
ROCK
Dall’inglese Floating World presentiamo tre album in 2 cd, i primi tre con i
Grin e Nils Lofgren dei primi anni ’70. Molto appetibile per la formula qualità
prezzo.
Big Brother
& The Holding Co.
Be a Brother + How Hard it is
JAZZ
Silver Silver
Ristampa dell’album del 1976 su Arista per questo gruppo rock USA meglio conosciuto per la Hits “Wham
Bam Shang-A-Lang” inclusa in questo loro primo album. Ristampa remastered
Andy White
Studio Albums 1986 - 2016
ROCK
ROCK
Ristampa su 1 cd di due rari album Columbia del 1970 e ’71
per questo gruppo rock psichedelico dove cantò Janis Joplin.
BOX 12 CD
Nel trentesimo album dell’anniversario dal suo album di debutto “Rave On”, la Floating World raccoglie tutti
insieme i suoi 12 album in studio in uno splendido box set, e oltre agli album ufficiali troviamo il nuovo ed
inedito album “Imaginary Lovers” registrato a Melbourne lo scorso anno. 12 cd con libretto 80 pagine.
Grace Slick
VINILE
180gr
ROCK
Manhole
Grazie alla FloatingWorld rivede la luce in LP questo classico della west-coast music della vocalist dei
Jefferson Airplane originariamente stampato dalla Grunt. Vi partecipano molti grandi della scena
West-coastiana e, non a caso, è diventato un disco culto del West-coast rock e non solo. Primo solo album
della mitica vocalist dei Jefferson Airplane’s Grace Slick. Co-prodotto da un altro Airplanes, Paul Kanter,
presente nell’album con David Crosby, Pete Sears, Quicksilver Messenger Services’ David Freiberg e Gary
Duncan, Jack Cassidy & John Barbata. Per i fans dei Jefferson Airplanes e del grande rock!
CUBAN
Ibrahim Ferrer Mi Sueño
VINILE
180gr
Il cantante cubano Ibrahim Ferrer giunse alla fama internazionale come la star più popolare del fenomeno Buena Vista
Social Club. Ibrahim, la cui silhouette è raffigurata nell’immagine di copertina di quell’album e sui manifesti dell’omonimo
film di Wim Wenders, si impose subito come il beniamino del pubblico e, da allora, continuò la propria carriera
registrando come solista album prodotti da Ry Cooder ed effettuando acclamatissime tournée in tutto il mondo
accompagnato da orchestre comprendenti i più grandi musicisti cubani. Oggi la World Circuit è orgogliosa di annunciare
la pubblicazione in vinile del suo ultimo album ‘Mi Sueño’ (“Il mio sogno”), ovvero il disco che Ibrahim aveva sognato di
realizzare per tutta la vita e al quale ha lavorato fino alla sua scomparsa, avvenuta a l’Avana il 6 agosto 2005 all’età di
78 anni. ‘Mi Sueño’ è interamente dedicato al bolero, il genere più languidamente romantico tra tutti gli stili musicali
cubani, un genere di cui Ibrahim è sempre stato tra i massimi esponenti ma che, per varie circostanze, era mai riuscito
a frequentare quanto avrebbe voluto. Co-prodotto da Nick Gold, Roberto Fonseca e Ry Cooder.
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BRASIL
The Far Out Monster
Disco Orchestra
BRASIL
180gr
Concepito nel 2008 come omaggio alla disco e al soul brasiliano, l’album prende il via dall’idea di unire alcuni dei migliori
artisti della Far Out, tra cui José Roberto Bertrami, scomparso nel 2012, Alex Malheiros (entrambi in forza agli
Azymuth), Arthur Verocai, Paulinho Black (della formazione originale della Banda Black Rio), José Carlos e molti dei più
grandi musicisti di Rio per farli suonare con un’orchestra al completo. Alla ricetta si aggiungono poi le voci straordinarie
della cantante jazz Marcina Arnold e di Mia Mendes e un mix di culture, generazioni, linguaggi e idee musicali provenienti
dal Brasile, dal Regno Unito e dalle Americhe. Dopo una lunga gestazione, nel 2014 nasce in occasione del ventennale
della Far Out un album fusion che mescola l’amore per soul, funk e disco music derivante dall’influenza degli Azymuth
con un’orchestra d’archi e fiati, e il tocco angloamericano dei testi in inglese con un’armonia dal cuore brasiliano.
Nicola Conte Presents
Stefania Dipierro
VINILE
180gr
Natural
“Natural” è l'ultima collaborazione tra gli incredibili talenti musicali e anime gemelle spirituali Nicola Conte e
Stefania Dipierro, la culminazione di una relazione artistica nata nel collettivo musicale Fez che fonda le
proprie radici in un credo condiviso nel potere spirituale della musica. Due stelle che tornano ad allinearsi
dopo molto tempo e lo fanno in questa collaborazione pubblicata dalla Far Out, dove l'innovativo stile di
produzione di Conte completa e contrasta allo stesso tempo la morbidezza del caldo, rilassato e
incredibilmente ricco timbro vocale di Stefania Dipierro.
Azymuth
Outubro
BRASIL
VINILE
VINILE
180gr
“Outubro”, pubblicato originariamente nel 1980, è subito diventato una pietra miliare, un cult della
produzione del famoso jazz ensemble brasiliano. Con perfetti accenti di funk, psichedelica e musica
elettronica, il disco include un variegato mix di stili e ritmi proposti da casa FarOut e remixato dai nastri
originali, reso ora disponibili in versione CD. Tra i nove brani originali che hanno fatto la storia, troviamo un
paio di cover interessanti composte originariamente da Milton Nascimento (la title track “Outubro”) e Chick
Corea (“500 Miles Away”).
Joyce
BRASIL
Vision of Dawn
Feat. Nana Vasconcelos e Mauricio Maestro Ristampa di questo album uscito per la prima volta nel 2009
ma registrato a Parigi nel 1976 da tre leggende della musica brasiliana, Nana Vasconcelos (percussioni),
Mauricio Maestro (basso, voce e chitarra) e Joyce (voce).
Daniele Pozzovio Trio
JAZZ
Resurrection
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Nuovo piano trio per la prestigiosa label italiana Philology. Estrapoliamo le note di copertina scritte dal Maestro
Stefano Taglietti: “E’ un album di classe questo, un lavoro di grande livello, che mette chiaramente in risalto sia le
qualità compositive e pianistiche di Daniele, sia il grande senso musicale, fatto di raffinatezza, precisione e sensibilità
di due straordinari musicisti come Luca Bulgarelli e Amedeo Ariano che, infine, contribuiscono in modo decisivo alla
riuscita dell’intero lavoro. Penso che per fare musica seriamente, ed entrare nella grammatica dei linguaggi in modo
consapevole e convincente, anche per non rimanere imprigionati in banali questioni di “genere musicale”, occorra
uscire dai canoni standardizzati, e dai provinciali clichè che non fanno rischiare niente e a niente portano. Quindi,
fare del buon Jazz, inteso anche come grande linguaggio contemporaneo, bisogna uscire dal “Jazz”. Ogni volta che
il Jazz è uscito dal “Jazz”, è successo qualcosa di nuovo e, anche in questo caso, “Resurrection”.
TOMMY
EMMANUEL
in
Tour
Feat. Andy McKee
Distribuzione:
IRD - International Record Distribution
www.ird.it • fb: www.ird.it/mipiace.htm
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Al Caiola
JAZZ
High Strung + Cleopatra
2 lp in 1 cd, album del 1957 e 1962 per questo chitarrista che ha collaborato con alcuni grandi nomi del
passato tra cui Elvis e Sinatra. Feat. George Barnes, John Pizzarelli, Eddie Costa, Clark Terry, Osie Johnson.
Edizione remastered digipack edition.
Al Caiola & Don Arnone
JAZZ
Mr. Guitar & Mr. Y
2 lp in 1 cd che contengono gli album “Great Pickin’” del 1960 e “Soft Guitar” del 1962 registrati entrambi
a New York. Feat. Phil Bodner, Art Van Damme, Eddie Costa, Dick Hyman, Phil Kraus, George Duvivier, Bobby
Rosengarden, Frank Carroll e Gloria Agostini.
O.S.T
JAZZ
Shotgun Slade + Burke’s Law
Ristampa su 1 cd di due colonne sonore del 1959 e 1964. Feat. Stanley Wilson & His Orchestra, Red Mitchell,
Shelly Manne + Orchestra condotta da Herschel Burke Gilbert, e con Frank Beach, Dick Nash, Buddy Colette,
Plas Johnson, Bill Green…. Remastered 24 Bit!
Gov’t Mule
ROCK
Live… With a Little Help From Our Friends Vol. 2
Da casa Floating World, finalmente la ristampa di un classico della discografia di questo gruppo culto del
southern-rock. Gli ultimi albums in studio della band di Warren Haynes sono divenuti dei must per gli
appassionati del genere; dal vivo, la situazione diventa esplosiva per i cultori del grande rock Usa. Feat.
Chuck Leavell, Bernie Worrell, Marc Ford, Randall Bramblett, Yonrico Scott.
Michel Petrucciani
JAZZ
Estate
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Con “Estate” di Bruno Martino
L’estate riporta alla mente di molti un’immortale canzone di Bruno Martino, “Estate”, divenuta non a caso
uno standard del jazz. Vi proponiamo una delle più belle versioni di sempre: nostalgica, malinconica,
struggente e traboccante di ricordi. Il fascino del jazz piano-trio nella versione normale in cd. Feat. Furio
DiCastri e Aldo Romano.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
The Don Menza Sextet
Horn of Plenty
JAZZ VOCAL
JAZZ
Ristampa dell’album del 1979 con l’aggiunta di ben 5 bonus tracks
per questo sassofonista americano. Feat. Chuck Findley, Bill
Reichenbach, Frank Strazzieri, Frank De La Rosa e John Dentz.
Connie Russell
Don’t Smoke In Bed
+ Alone With You
JAZZ
2 Lp in 1 Cd per questa splendida cantante e attrice americana,
meglio conosciuta per le sue doti vocali. Questi due album
uscirono alla fine degli anni ’50 e l’orchestra è diretta da Ian
Bernard. Feat. Al Porcino, Mel Lewis, Frank Rosolino, Red Mitchell
Gary Bartz Ju Ju Man + Love Song
2 Lp in 1 Cd, ristampe degli album del 1976 e 1977 per questa leggenda vivente del sax soprano che vanta
collaborazioni con molti grandi musicisti del passato. Feat. Charles Mims, George Cables, Carl McDaniels,
Curtis Robertson, Howard King
The Music of Bob Zieff
JAZZ
His Compositions & Arrangements
2 cd, tutte le migliori composizioni scritte da questo compositore di
Boston interpretate da: Chet Baker ed il suo gruppo in quartetto e
sextetto, Dick Wetmore in quartetto, Anthony Ortega Chamber
Orchestra, Jack Nimitz’s. 36 brani su 2 cd.
Stan Getz Quintet
In Boston
Doppio cd, Live at the Hit-Hat del 1953 per questo
sassofonista Americano. Feat. Bob Brookmeyer, Duke Jordan,
Bill Crow e Al Levitt. 14 brani dal vivo
JAZZ
Shawn Baltazor Lionsong
Batterista e compositore originario della California ed ha iniziato ad esibirsi professionalmente già all’età di
10 anni con gruppi musicali che spaziavano dal R’n’R al New Orleans Jazz. Poco dopo si è spostato sulla
east-coast per proseguire gli studi più precisamente alla William Paterson University. In questo nuovo album
in quintetto troviamo questo batterista in compagnia di: Seamus Blake (tenor e soprano sax), Ben Monder
(guitars), Sam Harris (piano) e Ben Street (bass).
COUNTRY
Luke Bell
Luke Bell
LP o CD
La storia di Luke Bell potrebbe essere uscita dalle pagine di un romanzo di Jim Harrison o Cormac McCarthy.
Discendente dei primi coloni del Wyoming, questo ex cowboy diventato cantastorie country ha visto molta vita nei
suoi 26 anni su questa terra e il suo album eponimo ne è una spensierata testimonianza. Il disco brulica di
personaggi pittoreschi, immortalati nella loro povera quotidianità di fatiche innaffiate dall’alcol e pessime scelte su
cui poi si ritrovano a ridere. In ciascuna di queste figure scalcagnate ma con una speranza di redenzione c’è un po’
del loro creatore: in un’epoca in cui l’autenticità è merce rara, Luke Bell ci ricorda cosa significa essere davvero vivi
e aperti alla possibilità della vita con una raccolta di canzoni che riscoprono i cowboy del country e del western.
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D I X I E F R O G
C O M P I L A T I O N
Dixiefrog è un'etichetta europea con sede in Francia, che da trent'anni si occupa di roots americano e blues
moderno.
La missione di Dixiefrog è quella di proporre una visione del blues libera da vincoli. L'etichetta mescola quindi
spesso generi musicali diversi, per quanto sempre radicati nel blues.
Quasi tutti gli artisti in catalogo sono ancora attivi sia in sala di registrazione che come performer e tutti quanti
hanno contribuito in prima persona all'eredità stilistica dei pionieri della musica americana e afroamericana.
Dixiefrog ha prodotto artisti del calibro di: Eric Bibb, Popa Chubby, Calvin Russell, Tony Joe White,
Jean-Jacques Milteau, The Carolina Chocolate Drops, Lucky Peterson, Beverly Jo Scott, Joe Louis Walker,
Larry Garner, The Golden Gate Quartet, Mighty Mo Rodgers, Keith B. Brown, Neal Black, the Music Maker
catalog, Bill Wyman’s Rhythm kings, The Blind Boys of Alabama, Duke Robillard, Beverly Jo Scott, Leon
Redbone, Lee Rocker, Magic Slim, Zachary Richard, Jimmy Thackery, Coco Montoya, Billy Joe Shaver, Dan
Seals, Tommy Castro…
D
F
R
O
G
B I R T H D AY
distribution: www.ird.it
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
The Warner Bros Recordings
R&B
2 C D
Finalmente il capitolo mancante nella storia di questa splendida
vocalist nera. In questo doppio cd oltre ai singoli usciti, troviamo
brani che non sono mai apparsi su LP.
The Isley Brothers
R&B
Groove With You… Live
Uno degli album “ritrovati” degli Isley Brothers. Uscito solo per
il Record Store Day in vinile lo scorso anno, finalmente vede la
luce in cd quest’incisione al Bearsville Sound Studio di
Woodstock, NY del 1980. L’album è stato rimasterizzato e con
nuove note di copertina.
Duke Ellington
& Alice Babs
The Meters
BLACK MUSIC
Dionne Warwick
A Message from
Meters
(The Complete Josie, Reprise & Warner
Bros. Singles 1968 - 1977) La Real Gone
presenta per la prima volta in assoluto
una raccolta dei loro classici più
rappresentativi per tutte e tre queste
etichette dove hanno gettato le basi per il
New Orleans Funk! Con alcuni brani
prodotti da Allen Toussaint.
Probabilmente il più raro album dell’immensa discografia del
“Duca” datato 1963 in compagnia della cantante svedese Alice
Babs. Un album affascinante per tutti gli amanti del jazz ed
essenziale per tutti i fans di Ellington. L’album vanta la re
masterizzazione di Aaron Kannowski.
COUNTRY
Porter Wagoner
The Definitive Collection
2 C D
Uno dei più popolari cantanti country statunitensi e la sua
carriera vanta innumerevoli hits piazzati in classifica. Questa
collection di 2 cd, comprende 40 brani di cui 27 hits e tutte le sue
top ten. Le note di copertina sono del Grammy Colin Escott e
rimasterizzato da Vic Anesini.
Wilson Pickett
R&B
Land of 1000 Dances
Robert
Goulet
ROCK
JAZZ
Serenade to Sweden
2 C D
The Definitive
Collection
Vincitore di un Grammy, un Tony ed un
Emmy Award durante i suoi sei decenni di
carriera, Robert Goulet è stato uno dei
grandi talenti della sua generazione. 36
brani, tutto il meglio della sua lunga
carriera inclusi singoli, e brani di colonne
sonore!
Wilson Pickett ci rifiutiamo di presentarvelo. Chi non lo consosce riprenda in mano i libri di scuola del soul o
vada a ripetizione. Invece lodevole l’iniziativa della Real Gone che ci propone i primi 22 singoli incisi per la
Atlantic di questo mostro sacro della musica per la prima volta in cd. Nei vari brani troviamo ad
accompagnare il nostro altri mostri sacri come Isaac Hayes, Steve Cropper, Al Jackson, e Donald “Duck”
Dunn. Questo cd rappresenta il primo di una collana di tre che la Real Gone dedica al periodo Atlantic con
Liner Notes curate da Joe Marchese.
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Christy Minstrels
FOLK
Ramblin’
Tutti coloro che amano il folk Americano non potranno che essere felici per questa ristampa da parte della
Real Gone. Ramblin è infatti l’album che ha consacrato alla fama i New Christy Minstrels facendoli conoscere
al grande pubblico grazie alla loro permanenza in classifica per ben 77 settimane nei primi anni sessanta, in
peno Folk Boom. Il lavoro si presenta ben fatto con ben 12 Bonus Tracks , un’ottima rimasterizzazione e
soprattutto l’inserimento nelle bonus dell’hit “Green , Green “ in diverse lingue e versioni. Per collezionisti
e per tutti coloro che vogliono riscoprire le radici del folk il tutto impreziosito dalle liners note di Tom Pickles
ritenuto uno dei piu’ grandi esperti dei New Christy Minstrels.
Mitch Miller
ROCK
Thye Definitive Collection
C D
Mitch Miller è un nome ben noto nel mercato discografico mondiale in quanto a capo della A&R per la Columbia per
oltre 15 anni oltre che conduttore di un proprio show televisivo nel periodo d’oro della pop music durante gli anni 50
e primi 60. Ben pochi invece sanno che Mitch Miller è stato un grande trombettista in grado di influenzare e “creare”
il sound di Doris Day, Frankie Laine, Jo Stafford, Johnny Mathis e Guy Mitchell tra gli altri. Entrato in classifica piu’ volte
con ben 13 brani ora la Real Gone ci da la possibilita’ di scoprire questo straordinario musicista grazie a questa
collection che raccoglie 38 brani in 2 cds tra i quali ricordiamo “Tzena, Tzena, Tzena”, “Meet Mister Callaghan”, The
Famous” , “Song For A Summer Night “ e tanti altri ancora piu’ il tema musicale del film “ The Guns Of Navarone” .
Gene Sculatti attraverso le sue liners note ci aiutera’ nella scoperta di questo straordinario personaggio.
Diamond Rio
COUNTRY
C D
The Definitive Hits Collection
C D
Gli amanti del country sicuramente si ricorderanno dei Diamond Rio, gruppo vocale dell’Alabama che con
le proprie armonie e arrangiamenti , la simpatia e bravura dei suoi membri e la bellezza dei testi sono ormai
considerati a tutti gli effetti il piu’ grande gruppo country degli anni 90. Tra le canzoni piu’ famose come non
ricordare “ Meet In The Middle” , How Your Love Makes Me Feel”, “One More Day”e “Walkin’ Away”. Liners
note a cura di Bill Kopp.
Cat Mother
and the All Night Newboys
C D
ROCK
The Street Giveth …And the Street Taketh Away
Per i fans di Jimi Hendrix i Cat Mother non saranno di certo un gruppo sconosciuto avendo aperto i concerti
del nostro in piu’ occasioni. A testimonianza del rispetto e dell’ammirazione che Hendrix aveva per questo
gruppo ricordiamo questo album che co produsse direttamente e che oggi Real Gone rende disponibile a
tutti i collezionisti di una delle icone rock di sempre. Nei Cat Mother troviamo quanto di meglio la musica di
quegli anni aveva da offrici con riff ancora oggi intramontabili, elementi di folk e country.
The B-52’s
ROCK
Live 24/8/1979
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C D
Il loro momento di gloria i B-52 ‘s lo ebbero quando aprirono il concerto dei Talkin Heads al Berklee Center
di Boston cui segui a poche settimane di distanza la pubblicazione del loro primo lavoro. Questo Live ci
riporta proprio a quel periodo e ne è probabilmente una delle rarissime testimonianze live che riguarda
questa band New Wave che parola di jason Gross (curatore delle liners note) e della Real Gone promette di
farci ballare. Tra i successi del gruppo ricordiamo “ Private Idaho” e “Dance This Mess Around”.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Dusty Springfield
VINILE
180gr
ROCK
Faithful
Una serie di vicissitudine fecero si che questo album che avrebbe dovuto vedere la luce 45 anni fa non fu mai
pubblicato. Parliamo di materiale storico essendo quella fra Jeff Barry e Dusty Springfield una delle
collaborazioni piu’ riuscite nella storia della musica pop, soul e gospel. Alcuni dei brani presenti in faithful
vennero editati nel tempo come Bonus Tracks nelle varie riedizioni degli album storici di Dusty. Tuttavia
compiano solo oggi per la prima volta con una logica organica in un unico lp e con la sequenza
originariamente prevista grazie al lavoro di Jim Pierson che è riuscito a ritrovare i master Originali dopo che per
oltre due decadi furono considerati persi cosi’ che oggi possiamo considerare a tutti gli effetti Faithful il terzo
album di Dusty Springfield per la Atlantic Records.
COUNTRY
Marty Robbins
Gunfighter Ballads and Trail Songs
180gr
Per gli amanti del genere un vero e proprio appuntamento con la storia della musica Western e Country.
Gunfighter Ballads è stato un disco epico e icona di un genere che ha fatto storia a partire dalla riuscitissima
copertina divenuta cult per quanto le vere protagoniste sono le bellissime canzoni contenute nell’LP tra cui
piace citare Big Iron, Cool Water, Billy The Kid , El Paso oltre tantissime altre gemme che grazie a casa Real
Gone tornano alla luce. Ci spiace ripeterci ma IMPERDIBILE! (Edizione limitata vinile colorato)
AAVV
VINILE
El Topo
ROCK
VINILE
180gr
Soundtrack Album di uno dei “Midnight Movie” piu’ cult degli anni 70 tanto da avere tra i suoi estimatori John
Lennon e Peter Gabriel. Film e musica tanto innovativi quanto difficilmente etichettabili che oggi definiremmo
Avant-Garde e che fu incisa per la prima volta in Lp dalla Abkco Music & Records. Dal punto di vista musicale
la parte del leone è sicuramente da attribuire al visionario Alexandro Jodorowsky la cui musica si ispira
deliberatamente al Maestro Morricone e che vede amalgamarsi musiche da camera a melodie tibetane. Film
e Lp assolutamente da riscoprire. Poche copie disponibili in “Coke Bottle” clear Vinyl
Angel Witch Same
Edizione in vinile colorato limitato. Per la prima volta ristampato su vinile
l’album di debutto uscito nel 1980 per uno dei primi e più grandi album
di black-metal Edizione limitata con vinile colorato.
ROCK
VINILE
180gr
X-Ray Spex
Germfree Adolescents
LP limited edition vinile colorato! Unico album del 1978 per uno dei più
influenti dischi di punk rock mai realizzati. L’album è stato riprodotto
come l’originale che ha prezzi esorbitanti. Vinile colorato limited.
Fanny
ROCK
Mothers Pride
C D
Ristampa Reprise dell’album del 1973 per questo gruppo rock al femminile, uno dei primi gruppi rock
composto solamente da donne, ottenendo fin da subito ottimi risultati firmando subito un contratto con una
major. Con l’aggiunta di rare foto e di ben 8 bonus tracks remastered
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MICHELE GAZICH
LA VIA DEL SALE,
un disco sull’Europa d’oggi, fra biblioteche sommerse,
migrazioni e maestose rovine del terziario
Distribuzione: IRD - International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm