Raccordi parabolici - ICampus
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Raccordi parabolici - ICampus
Corso di Progettazione di Sistemi ed Infrastrutture di Trasporto La ruota e il binario Appunti a cura di Sergio d’Elia Demetrio Festa Giuseppe Guido (BOZZA) Testo di riferimento Mayer L., Impianti Ferroviari, I Volume, CIFI La ruota ferroviaria La ruota si compone di due elementi: il corpo o centro e il cerchione. La ruota ferroviaria La sala di un veicolo ferroviario compone con centro e cerchione la sala montata. La ruota ferroviaria La sala di un veicolo ferroviario compone con centro e cerchione la sala montata. Inclinazione dell’asse delle rotaie I piani di rotolamento delle rotaie ed i cerchioni hanno una inclinazione di 1/20 e sono convergenti verso il centro del binario, per ridurre i moti di serpeggiamento e lo scorrimento fra ruota e rotaia nei moti in curva. Inclinazione dell’asse delle rotaie I piani di rotolamento delle rotaie ed i cerchioni hanno una inclinazione di 1/20 e sono convergenti verso il centro del binario, per ridurre i moti di serpeggiamento e lo scorrimento fra ruota e rotaia nei moti in curva. Inclinazione dell’asse delle rotaie I piani di rotolamento delle rotaie ed i cerchioni hanno una inclinazione di 1/20 e sono convergenti verso il centro del binario, per ridurre i moti di serpeggiamento e lo scorrimento fra ruota e rotaia nei moti in curva. Inclinazione dell’asse delle rotaie I piani di rotolamento delle rotaie ed i cerchioni hanno una inclinazione di 1/20 e sono convergenti verso il centro del binario, per ridurre i moti di serpeggiamento e lo scorrimento fra ruota e rotaia nei moti in curva. Il binario Le caratteristiche geometriche e termiche del binario influenzano i fattori cinematici e dinamici del materiale rotabile. Numero e distribuzione appoggi Moduli adottati da FS: - modulo di 6/10 di metro (60 cm), cioè 10 traverse ogni 6 metri (adottato sui binari con rotaie pesanti, con massimi pesi degli assi sui veicoli e velocità più elevate); - modulo di 6/9 di metro (66,66 cm), cioè 9 traverse ogni 6 metri (adottato su linee con caratteristiche uguali al punto precedente, ma con velocità minori); - modulo di 6/8 di metro (75 cm), cioè 8 traverse ogni 6 metri (adottato su linee armate con rotaie appartenenti alle categorie precedenti o, eccezionalmente, con armamento leggero, con limiti alle velocità di percorrenza e ai pesi). Distribuzioni delle giunzioni Giunzioni affacciate o concordanti: la retta che unisce i centri delle giunzioni normale all’asse del binario Allineamento in curva • giunzioni corte (8,94 contro 9 metri) • giunzioni cortissime (47,707 contro 48 metri) Distribuzioni delle giunzioni Giunzioni sfalsate: le ruote di un asse non contemporaneamente l’urto dovuto alla giunzione. Lunghezza totale Sfalsamento 48 12 36 12 30 12 24 6 18 6 subiscono Lunghe rotaie saldate Legge di dilatazione della rotaia al variare della temperatura: L Lo (1 a Dt ) Lo: lunghezza rotaia alla temperatura di riferimento DT: variazione della temperatura a: coefficiente di dilatazione (acciaio laminato: 11,5x10-6/ 12x10-6) Con l’adozione degli attacchi indiretti si utilizzarono le lunghe rotaie saldate, con campate di saldatura illimitate. E’ opportuno che si disponga di un opportuno intervallo di tempo durante il quale la temperatura resti costante (31°) affinché si possa eseguire la posa dell’armamento e la saldatura delle rotaie. Termica del binario Effetto della variazione di temperatura sullo stato della tensione interna s della rotaia: s a E DT in cui DT: variazione della temperatura a: coefficiente di dilatazione termica E: modulo elastico (per l’acciaio 206000 N/mm2) Termica del binario Ciclo di isteresi Temperatura di posa Viene definita temperatura di posa a luce zero (T0) la temperatura alla quale le rotaie, in assenza di attriti, sono con le testate a contatto (31°). Viene definita temperatura di posa (Tp) quella di effettiva posa del binario, alla quale corrisponde una luce di posa diversa da zero. Lo scartamento E’ la distanza tra i bordi interni dei funghi delle due rotaie del binario misurata a 14 mm al di sotto del piano di rotolamento. Scartamento normale: 1435 mm (rettilineo), utilizzato da tutte le ferrovie europee, ad eccezione di Spagna e Portogallo (1676 mm) e di Russia e Finlandia (1524 mm) Scartamento ridotto: 950 mm (rettilineo) Tolleranza: + 5 mm / – 2 mm In curva, per R < 275 m, è necessario l’allargamento (fino a max 1465 mm) L’allargamento in curva Poiché è necessario conservare l’andamento planimetrico della rotaia esterna per la sua funzione di guida del bordino, l’allargamento va ottenuto modificando la posizione planimetrica della rotaia interna di un mm/m e va localizzato: • in presenza del raccordo parabolico: in modo tale che esso sia completo al punto di transizione tra raccordo parabolico e curva circolare. • in assenza di raccordo parabolico: a cavallo del punto di tangenza tra rettifilo e curva con gli eventuali scostamenti necessari per non interferire con apparecchi del binario o con altri vincoli. L’allargamento in curva • Necessario per diminuire gli sforzi trasversali • Con attacchi diretti (meno robusti) l’allargamento veniva posto anche su curve di raggio minore o uguale a 700 m. • Allargamento max 30 mm (fasce dei cerchioni di dimensioni tali da impedire alle ruote di cadere all’interno delle rotaie). L’allargamento in curva al di sopra di 275 La sopraelevazione in curva Necessaria per contrastare la forza centrifuga che spinge i bordini contro la rotaia Pericoli: • slargamento o lineamento della curva per strappamento delle traverse della massicciata; • ribaltamento della rotaia per strappamento dall’attacco; • svio del veicolo per salita del bordino sul fungo della rotaia esterna della curva; • consumo anormale del bordino e del fungo della rotaia esterna. La sopraelevazione in curva Altri inconvenienti: - pericolo di ribaltamento del veicolo - perdita di equilibrio - riduzione comfort Per ovviare a tali inconvenienti occorre che la risultante della forza centrifuga e del peso proprio del veicolo risulti idealmente normale al piano del binario. La sopraelevazione in curva mv 2 h R s mg hgR v s 2 A’ mv /R mg C’ B’ B A h C s Valore massimo di h pari a 160 mm La sopraelevazione in curva v2 s h anc R g anc: accelerazione centrifuga non compensata La sopraelevazione in curva vmax hg anc R s [m/s] vmax hg 3,6 anc R s [km/h] coefficiente d’esercizio hg c 3,6 anc s Velocità limite di tracciato • Velocità limite = è la V max consentita in una curva di raggio R dotata della massima sopraelevazione per avere un’accelerazione non compensata di: 0,6 – 0,8 – 1,00 – 1,6 m/s2; la formula è: V K* R V in Km/h e R in metri Il valore di K dipende dal rango della linea Velocità limite di rango • Rango A: (treni pesanti e merci con locomotive elettriche e diesel) K = 4,62 (max acc. centrif. non comp. = 0,6 m/s2) • Rango B: (elettrotreni, elettromotrici ed automotrici e materiale viaggiatori certificato per V = 140 Km/h) K = 4,89 (max acc. centrif. non comp. = 0,8 m/s2) • Rango C: (elettrotreni, treni viaggiatori e materiale viaggiatori certificato per V maggiore 160 Km/h) K = 5,15 (max acc. centrif. non comp. = 1,0 m/s2) • Rango P: (pendolino e treni alta velocità) K = 6,07 (max acc. centrif. non comp. = 1,6 m/s2) • (K = 3,76 per acc. centrif. non comp. = 0,0 m/s2) Velocità, raggio e sopraelevazione Linee ad alta velocità: circolazione eterotachica Velocità Velocità Per R = 1200 m RACCORDI PARABOLICI Lungo il raccordo parabolico si realizza il graduale passaggio dal moto in rettilineo al moto lungo la curva circolare; per il calcolo della lunghezza del raccordo parabolico occorre verificare quattro condizioni: • limite alla variazione dell’accelerazione non compensata, o contraccolpo ( m/sec3 ) •Limite alla pendenza con cui si solleva la rotaia esterna (mm/m) •Limite alla velocità di sollevamento della ruota esterna (mm/sec) •Limite alla velocità di rotazione della cassa del veicolo (rad/sec) Profilo altimetrico della rotaia esterna Curve di transito L’accelerazione non compensata è nulla in rettilineo, e pari ai valori indicati in precedenza lungo la curva circolare; tra rettilineo e curva circolare bisogna inserire un tratto a raggio di curvatura variabile, nel quale l’accelerazione non compensata possa passare da zero al valore finale (anc). E’ facile calcolare la lunghezza L della curva di transito, nota la velocità di percorrenza V ed il valore del contraccolpo Ψ: anc = Ψ x L / (V/3,6) L = anc / [Ψ / (V/3,6) ] Raccordi parabolici Nel piano verticale il raccordo parabolico della rotaia esterna segue un andamento a pendenza costante: hx z L La rotaia passa gradualmente dalla sopraelevazione nulla alla sopraelevazione h. La lunghezza del raccordo (L) viene fissata in modo da ottenere che la pendenza verticale sia contenuta entro determinati limiti: - 2 mm per metro per velocità eguali od inferiori a 75 km/h - 1,5 mm per metro per velocità comprese tra 75 e 100 km/h - 1 mm per metro per velocità superiori a 100 km/h Raccordi parabolici Per linee ad alta velocità i raccordi di transizione sono previsti a parabola cubica. Per raggi compresi tra 1.260 e 5.450 metri si hanno lunghezze dei raccordi variabili tra 178 e 333 metri. Per raggi superiori si ha: L 1,11 h hmax Vmax Raccordi parabolici Raccordi parabolici anc Y w Vs 0,6 0,25 0,036 54 0,8 0,35 0,038 57 1 0,4 0,040 60 Raccordi parabolici Per rispettare le precedenti condizioni si inserisce un elemento a curvatura variabile tra rettifilo e curva, detto curva di transito, talora raccordo parabolico ; in pratica si utilizza la parabola cubica, o radioide alle ascisse, mentre in campo stradale si utilizza la clotoide, o radioide agli archi: 3 x y 6 L R R: raggio di curvatura L: proiezione della curva sull’asse x delle ascisse Spesso si pone: LR = µ (vedi inserimento raccordo) Raccordi parabolici La scelta della parabola cubica si motiva considerando che: x3 y 6 L R dy/dx = 3 x2 / 6LR Per x = L, dy/dx = L / 2R (tangente nel punto finale) d2y/dx2 = 6 x / 6LR = x/LR Per x = L, D2y/dx2 = 1 / R (curvatura nel punto finale) A rigore: 1/ ρ = d2y/dx2 / [ 1 + (dy/dx)2 ] 3/2 Profilo altimetrico della rotaia esterna Inserimento della curva di transizione (da G. Tesoriere, Strade ferrovie, aeroporti) b = ΔR = L2/24R φ ≈ L / 2R (rad)