I DIFETTI E LA MANUTENZIONE DELL`INFRASTRUTTURA
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I DIFETTI E LA MANUTENZIONE DELL`INFRASTRUTTURA
Corso di Progettazione di Sistemi ed Infrastrutture di Trasporto I DIFETTI E LA MANUTENZIONE DELL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA - parte 1 Appunti a cura di Sergio d’Elia Demetrio Festa Giuseppe Guido (BOZZA) Testi di riferimento Lucio Mayer, Impianti ferroviari, 1° Volume, Ultima edizione. Cantarella G. E. (a cura di), Sistemi di trasporto: tecnica ed economia, UTET, 2007, capitolo 2 Trasporto ferroviario, di G. Malavasi (testo generale già consigliato per il corso di Fondamenti di trasporti). Le slide non sostituiscono il libro di testo, possono solo costituire un riepilogo degli argomenti trattati. La gestione e la manutenzione dell’ infrastruttura ferroviaria è affidata a RFI, società nata nel 2001 Al febbraio 2006, la rete ferroviaria italiana è composta complessivamente da 15.974 km di strada ferrata, per il 60% a binario unico e per il 70% elettrificata. La Valle d’Aosta ha solo 109 km di ferrovie disponibili, interamente a binario unico e non elettrificate. L'alimentazione è solamente diesel per tutta la Sardegna. Invece la Lombardia ha ben 1.650 km di strada ferrata di cui solo il 40% a binario doppio, in linea con la media nazionale. È anche la regione con il maggior traffico ferroviario muovendo 300.000 passeggeri al giorno attraverso 1.130 treni. La Liguria ha il 97% della linea ferroviaria elettrificata (l’ Umbria il 91%) e le linee a doppio binario coprono il 67% della rete. In Sicilia si ha la più bassa velocità commerciale dei treni di circa 30 km/orari. ITER DI INTERVENTO Analisi dei difetti che possono interessare l’intera infrastruttura Modalità di intervento a carattere ordinario Modalità di intervento a carattere straordinario Analisi delle tecniche e dei materiali innovativi atti a garantire una funzionalità maggiore dell’infrastruttura Analisi della tecnologia utilizzata nella diagnosi dei difetti e nei lavori di manutenzione LA QUALITA’ DEL BINARIO La qualità del binario deve essere definita sulla base della funzionalità dello stesso. In particolare un binario può dirsi che ha una qualità elevata se su di esso sono garantite la sicurezza, l’affidabilità e il comfort di marcia per gli utenti. La qualità strutturale, cioè la tipologia e le condizioni dei singoli elementi tecnici costituenti il binario è di difficile misurazione ed è comunemente frutto di valutazioni soggettive. Al contrario la qualità geometrica è di semplice misurazione e informatizzazione. Tutti i sistemi di misura, che oggi sono in commercio, forniscono dati dettagliati e precisi dai quali si parte per capire lo stato di degrado del binario e la successiva pianificazione degli interventi di manutenzione che su esso devono essere previsti. In funzione degli obiettivi specifici da raggiungere, ci deve essere una differenziata valutazione della qualità geometrica del binario. Per esempio, se si vuole analizzare un singolo difetto geometrico sviluppatosi su una parte limitata della linea ferroviaria, è opportuno utilizzare tutti i dati registrati dal sistema di rilievo ( 1 dato ogni 25 cm per ogni parametro geometrico) che consentono di determinare l’ampiezza, la lunghezza, la forma e le altre caratteristiche del difetto preso in analisi. I DIFETTI DELL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA BINARIO DIFETTI ESTERNO MASSICCIATA FERROVIARIA DIFETTI DEL BINARIO • SCARTAMENTO IRREGOLARE • Tecnologia: Laser + telecamera SGHEMBO • USURA DELLA ROTAIA • ALLENTAMENTO, ROTTURA DEGLI ATTACCHI • DIFETTI DI SCAMBI E TRAVERSE Tecnologia: Ottica non a contatto Tecnologia: Telecamera installata al di sotto dei treni diagnostici. DIFETTO DELLO SCARTAMENTO • La funzione di guida che il binario esercita sul veicolo ferroviario si realizza tramite il contatto tra il bordino della ruota e il fianco interno del fungo della rotaia. Tale superficie assume un ruolo di riferimento per tutte le distanze all’interno e all’esterno del binario. • Lo scartamento è definito come la distanza fra i bordi interni dei funghi delle due rotaie costituenti il binario, misurata normalmente all’asse del binario, alla quota di 14 mm al di sotto del piano del ferro. Le tolleranze di manutenzione sono meno restrittive di quelle di costruzione, per tenere conto dell’usura dei componenti del binario in esercizio. Tuttavia l’impiego delle traverse in c.a.p. ha reso poco significativa la tolleranza di manutenzione, essendo impossibile l’operazione di correzione dello scartamento che al contrario era usuale per le traverse in legno. Al valore teorico dello scartamento del binario presso attribuite le seguenti tolleranze: · tolleranza di costruzione: -1mm, + 3mm; · tolleranza di manutenzione: -3mm, + 7mm per V<200 km/h -1mm,+5mm per V>200 km/h); · tolleranze di esercizio: -5mm,+15mm o -7mm,+20mm o -9mm,+30mm a secondo del livello di qualità dell’ armamento. 10 DIFETTO DELLO SGHEMBO • La sicurezza nei confronti dello svio è funzione del rapporto tra la forza di guida che agisce sulla ruota ed il carico verticale che grava su di essa. In particolare la diminuzione del carico verticale su una ruota, causata dallo sghembo e dalla sopraelevazione non deve in realtà superare determinati limiti caratteristici del veicolo. Infatti oltre questi limiti, in relazione all’entità dello sforzo di guida sulla stessa ruota, si verifica quello che è il sormonto della rotaia da parte del bordino, e tutto questo a svantaggio della sicurezza del moto ferroviario. • In particolare si definisce sghembo (g) su base b espressa in metri, il rapporto tra la variazione della sopraelevazione su due sezioni di binario distanti b e b. Lo sghembo rappresenta un difetto particolarmente insidioso che può portare al deragliamento dei rotabili. Si manifesta come una differente pendenza delle due rotaie che portano i rispettivi piani di rotolamento a non essere più complanari. curva circolare valori di sghembo, che sono connessi esclusivamente alla sola • Il rilievo può essere fatto con strumenti manuali (livelli, calibri), e i relativi valori rilevati vengono detti per l’appunto “a binario scarico”. Oppure si possono avere strumenti di rilievo con carrozze o carrelli registratori; in questo caso i valori rilevati dello sghembo sono detti “a binario carico”. • Se il binario si trova in normale esercizio e non è soggetto a lavorazioni il limite ammesso per lo sghembo prende il nome: limite di esercizio. • Se invece il binario si trova in una condizione di normale esercizio, durante quello che è il periodo nel quale permane l’obbligo contrattuale dell’appaltatore di eliminazione dei difetti , in questa condizione prende il nome di: limite di accettazione del lavoro di livellamento. • L’ultimo caso è quello in cui il binario si trova in una condizione di esercizio, ma ci sono in corso dei lavori che rallentano il normale traffico ferroviario; il limite relativo a questa condizione prende il nome di: limite per binari in lavorazione. DIFETTI DELLA ROTAIA Il difetto maggiore a cui può essere soggetta la rotaia, è l’usura, che si può manifestare in diverse forme. Usura ondulatoria (short pitch corrugation o marezzatura) Interessa esclusivamente la testa della rotaia. E’ molto frequente nelle curve di raggio stretto R<300m ed in alcuni casi specifici delle linee ad alta velocità. In questi casi si forma un’usura (facilmente visibile) con carattere periodico, e lunghezza d’onda nel campo 3cm-20cm. In particolare la lunghezza d’onda può essere più o meno intensa, e questo dipende da diversi fattori del contesto del moto ferroviario, i quali sono: la velocità, il tipo di armamento, e la tipologia del rotabile Questa tipologia di usura che interessa il fungo è superiore in curva, e cresce al diminuire del raggio della curva stessa, a causa proprio dell’incremento delle forze laterali ruota-rotaia. Anche questo tipo di usura può essere pericolosa per la sicurezza del moto ferroviario, e comunque questo tipo di usura è anche visibile ad occhio nudo. Usura a 45°. Usura bordo interno del fungo. consiste nella mancanza di materiale espressa in mm, uniformemente estesa sul fianco del fungo della rotaia, rispetto a quello che è il profilo teorico della rotaia stessa, misurata sulla retta passante in corrispondenza del raggio di raccordo tra il fianco del fungo e la superficie superiore del fungo della rotaia ed inclinata di 45° rispetto all’asse delle rotaie. DIFETTI DELLA LUNGA ROTAIA SALDATA I difetti che si possono incontrare in una l.r.s. sono: Dissesti dovuti a una diminuzione della resistenza laterale del binario a causa di lavori in corso, oppure di eccesso di sollecitazioni trasmesse dal materiale rotabile, oppure di altre cause eccezionali e ben determinabili; Slineamenti dovuti più che altro ad accumuli di tensioni interne nel binario; Rottura di rotaie con taglio pressoché verticale; Rottura di rotaie fuori saldatura o con taglio ad andamento non verticale; Usura irregolare della rotaia in curva. Nel caso in cui la l.r.s presenta difetti di questo tipo, bisognerà intervenire tempestivamente con soluzioni atte a ristabilire il corretto funzionamento di questa particolare tipologia di rotaia; soluzioni che spesso appaiono anche un po’ complicate. DIFETTI DEGLI ATTACCHI La tenuta meccanica tra la rotaia e gli appoggi è garantita dagli attacchi. Gli attacchi possono essere di due tipi diretti o indiretti. I due tipi di attacco possono avere dei difetti, che se al tempo stesso non vengono risolti, creano dei seri problemi alla sicurezza del moto ferroviario. Infatti uno dei difetti più comuni presente negli attacchi è quello del relativo allentamento degli stessi, e quindi della connessione tra rotaia e traversa, con il rischio che non sia garantito più il corretto scartamento del binario. Però gli attacchi oltre all’allentamento, possono essere soggetti ad un altro tipo di difetto grave che è quello della rottura a fatica. Per questo specifico tipo di difetto l’attacco è completamente rotto, e non svolge nemmeno il minimo necessario della sua funzionalità. In questo caso, a maggior ragione, si dovrà provvedere subito ad intervenire con la manutenzione. DIFETTI DEGLI SCAMBI Il difetto più classico e frequente negli scambi, è quello relativo alla scarsa lubrificazione degli elementi meccanici che li costituiscono. Questo tipo di difetto comporta sicuramente un funzionamento non corretto dello scambio, con successivo rallentamento dell’operazione di deviazione. Almeno due volte alla settimana nei suddetti tipi di scambi, deve essere prevista la visita a piedi del funzionario. Questo ha il compito di diagnosticare e successivamente qualora ci fosse il bisogno di intervenire ripristinando la giusta lubrificazione dello scambio stesso. Un altro difetto frequente che potrebbe venire alla luce nell’analisi settimanale fatta dall’addetto riguardo il funzionamento dello scambio, è quello relativo alla presenza di neve e ghiaccio nelle trasmissioni e nei meccanismi di manovra degli scambi. DIFETTI DELLA MASSICCIATA FERROVIARIA • CEDIMENTO PLASTICO NEL TEMPO • DRENAGGIO NON CORRETTO EFFETTI DEL DRENAGGIO NON SUFFICIENTE Gli effetti del drenaggio insufficiente della massicciata sono per esempio: ·formazione di sacche causate dall'assestamento del terreno di sottofondo; · spalle di massicciata intasate da materiali fini di degrado o di deposito; · terreni aventi bassa permeabilità situati ai bordi della massicciata che impediscono il naturale deflusso; · formazione di pozze ai lati del rilevato per mancanza di canali per la rimozione dell'acqua proveniente dalla massicciata; · inadeguata inclinazione laterale della superficie del sottoballast per dirigere l'acqua ai lati del rilevato. DIFETTI MINORI DELL’INFRASTRUTTURA • Per assicurare il libero transito dei veicoli lungo una linea ferroviaria deve essere sempre garantito un franco minimo. • L’inquinamento acustico deve essere costantemente controllato tenendo in considerazione la Legge del 26 ottobre 1995. MANUTENZIONE ORDINARIA Per manutenzione ordinaria si intende una tipologia di intervento sistematica e con intervalli di tempo prefissati, che variano a seconda degli elementi su cui si deve intervenire. Una manutenzione cadenzata, inoltre, se realizzata in modo corretto può evitare il verificarsi di alcuni difetti e garantisce anche una vita media dell’infrastruttura maggiore. • Manutenzione della rotaia • Manutenzione degli attacchi • Manutenzione delle traverse • Manutenzione degli scambi • Manutenzione della massicciata ferroviaria MANUTENZIONE DELLA ROTAIA Per correggere il difetto di usura della rotaia, si deve provvedere ad effettuare la molatura della stessa con l’ausilio del treno molatore. La molatura viene eseguita a carattere periodico, ad intervalli che possono andare da due mesi ad un anno a secondo del traffico che interessa la rotaia. Unità di molatura composta da 16 motori elettrici da 20 cv e da 8 da 15 cv che sono in grado di operare con curve di raggio fino a 70 mt. MIGLIORAMENTI DOPO LA MOLATURA A seguito della molatura il difetto dell’usura ondulatoria viene ripristinato (fig. 5), in particolare si hanno delle differenze sostanziali tra il grado di usura della rotaia prima della molatura rappresentata in blu, e quella successiva alla molatura rappresentata in rosso. MANUTENZIONE DEGLI ATTACCHI Gli organi di attacco sono costituiti da tutti quei dispositivi atti ad assicurare l’ancoraggio della rotaia alla traversa, a mantenere la corretta posizione traversale e longitudinale della traverse e, se necessario, a garantire l’isolamento elettrico. Gli attacchi devono, altresì, garantire al binario una adeguata elasticità e capacità dissipativi, e inoltre devono attenuare i carichi impulsivi dovuti al contatto ruotarotaia. • diretto: se l’attacco garantisce anche la posizione della rotaia. E’ il classico applicato su traverse in legno ormai in disuso; · indiretto: quando vengono separate la funzione del collegamento rotaia-traversa, da quella di assicurare la posizione della rotaia. COMPOSIZIONE CHIMICA DELL’ATTACCO ELASTICO. SOSTITUZIONE DEGLI ATTACCHI L’attacco viene sostituito quando non è in grado di svolgere il suo compito, cioè il fissaggio della rotaia alla traversa. SI DEVE SMONTARE IL VECCHIO ATTACCO; POI SI PROVVEDE AD INSERIRE QUELLO NUOVO. UNA VOLTA INSERITI I NUOVI ATTACCHI IN MODO AUTOMATICO, CON IL MEZZO ADEGUATO, L’INTERVENTO DI MANUTENZIONE E’ CONCLUSO. MANUTENZIONE DELLE TRAVERSE La manutenzione ordinaria delle traverse consiste nella rincalzatura delle stesse, ottenuta introducendo delle lame vibranti nella massicciata. La rincalzatura delle traverse viene eseguita con un treno chiamato per l’appunto treno rincalzatore A carattere ordinario inoltre può essere prevista la sostituzione delle traverse, che sono altamente deformate e che quindi presentano dei difetti. La sostituzione delle traverse viene anch’essa eseguita con mezzi specifici, e può riguardare sia la sostituzione sistematica di quelle vecchie legno, oppure di quelle in c.a.p. , che sono altamente deformate VANTAGGI DELLE TRAVERSE IN C.A.P. L’impiego delle traverse in c.a.p., rispetto a quelle in legno presenta numerosi vantaggi tra i quali si possono accennare: · grande stabilità dell’armamento ferroviario dovuta al peso del calcestruzzo sensibilmente più elevato di quello del legno; · elevata inerzia nei confronti delle sollecitazioni verticali prodotte dal passaggio dei carichi mobili; · possibilità di armare gli ancoraggi delle rotaie in officina, garantendo in tal modo un accurato rispetto allo scartamento; · riduzione del tempo di produzione. SVANTAGGI DELLE TRAVERSE IN C.A.P. Ma anche se al giorno d’oggi le traverse che vengono utilizzate sono quelle in c.a.p. per i suddetti vantaggi, le stesse hanno anche degli svantaggi operativi, che sono : · impossibilità di recupero degli elementi usurati; · necessità di ricorrere a particolari provvedimenti per isolare le rotaie fra loro e la terra nel caso di trazione elettrica. COMPOSIZIONE DI UN CANTIERE TIPO. Per lavori come ad es. livellamento, correzione del valore di scartamento, ed altre tipologie di lavori al binario, il cantiere è costituito principalmente dai seguenti mezzi: 2 RINCALZATRICI; 1 PALA MECCANICA, 1 ESCAVATORE; 2 CARRELLI AUTOMOTORE; 1 AUTOCARRO; 2 GRU SEMOVENTI; 2 GRUPPI ELETTROGENI. MANUTENZIONE DEGLI SCAMBI La manutenzione ordinaria degli scambi è affidata ad i tecnici di RFI LUBRIFICAZIONE DEGLI ELEMENTI MECCANICI (CUSCINETTI ED AGHI) INTERVENTI SUGLI SCAMBI SOSTITUZIONE DEGLI ELEMENTI MECCANICI SOGGETTI AD USURA. DISPOSITIVI ACCESSORI PER SCAMBI Per eliminare parte dell’attività di manutenzione degli scambi, si può prevedere il montaggio di dispositivi accessori di vario tipo per l’ottenimento della prestazione di autolubrificazione anche su quegli scambi che, essendo già stati costruiti secondo i vecchi standard, necessitano ancora di operazioni di lubrificazione cadenzata e sistematica del piano di scorrimento dell’ago costituito dai cuscinetti di vecchio tipo. DISPOSITIVO ACCESSORIO A RULLI APPARECCHI A RULLI FISSATI AL PIEDE DEL CONTRAGO MANUTENZIONE DELLA MASSICCIATA FERROVIARIA Per risolvere i problemi di cedimento della massicciata bisogna provvedere ad intervenire ordinariamente con il risanamento e la rincalzatura. Con un treno speciale si provvede a riguarnire la massicciata ferroviaria con l’aggiunta di nuovo pietrisco. MANUTENZIONE DELLA MASSICCIATA FERROVIARIA Successivamente lo stesso treno provvede ad effettuare la compattazione del pietrisco chiamata in modo tecnico: Tamping Infine viene eseguita una spazzolatura della rotaia per eliminare le polveri che si sono accumulate su di essa durante i lavori di manutenzione. SICUREZZA PER I LAVORI AL BINARIO Durante i lavori a cadenza ordinaria, che comportano inevitabilmente occupazione da parte di operai nella parte del binario, si dovrà provvedere a seguire la normativa indirizzata verso l’incolumità delle persone addette ai lavori. In particolare gli addetti ai lavori, per esempio del taglio degli arbusti, si dovranno tenere ad una distanza di sicurezza dalla rotaia (fig.1). Questa distanza in particolare viene fissata in funzione della velocità a cui viaggiano i convogli sul binario attiguo ai lavori, e questa è fissata dalla normativa del 1996, nella tabella 1. REIMPIEGO DEI MATERIALI La metodologia del reimpiego è molto diffusa soprattutto per le rotaie e per le traverse. Il riciclo del materiale usato è facilitato dal fatto che le Ferrovie dello Stato da molti anni si sono indirizzate verso l’unificazione dell’armamento sulle rotaie 60 U.I.C. e quindi su traverse compatibili con detto profilo di rotaia. Le rotaie usate prima di essere reimpiegate in linea subiscono diversi trattamenti con mezzi particolari (fig. 1) relativi alla riprofilatura, all’asportazione delle vecchie saldature alluminotermiche, alle nuove saldature elettriche in barre da 36 m e al controllo ad ultrasuoni. In Italia vengono rigenerate ogni anno qualche migliaia di km di rotaie. Inoltre c’è da dire che tra gli elementi che non possono essere riutilizzati ci sono tutti gli elementi che costituiscono gli apparecchi di deviazione.