L`Osservatorio, un prestigioso polo di promozione
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L`Osservatorio, un prestigioso polo di promozione
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI La voce degli 8 Comuni l’Altopiano www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 327 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” Golf in espansione Irene Gemmo: “Tempi maturi per creare nuovi campi in Altopiano” Asiago Pag. 24 Pag.3 SABATO 21 AGOSTO 2010 Gallio In piazza si naviga: è attiva la rete wi-fi del comune Le spiegazioni di Gios sui rifiuti: “Ecco perché non si fa la raccolta porta a porta” Pag. 12 L’Osservatorio, un prestigioso polo di promozione culturale e turistica Il nuovo ruolo di una struttura per decenni centro di ricerca scientifica Reginetta del Bosco 2010 Enego Diego Dalla Palma: un’agrodolce serata d’addio Cinema Il progetto per un festival internazionale ad Asiago FOTO : Paolo Basso Nel trio di bellezze elette nella Festa del Prunno 2010 c’è anche un’altopianese: Elena Zotti (nella foto a destra) di Camporovere è infatti una delle damigelle della Reginetta del Bosco. Padovane le altre due miss dell’estate asiaghese Stoccareddo Baù: in oltre mille per una festa… internazionale Pagina 13 Pagina 17 Tutela Ambientale Italia Nostra: “Altopianesi derubati senza più terra nè valori” Grafica Altopiano Pagina 8 I SAPORI DELLA TRADIZIONE Pagina 16 Il lusso di non differenziare di Claudio Savelli Ci mancava soltanto che in questa crisi si dovesse pagare di più per buttar via la spazzatura! Già si fa fatica ad arrivare a fine mese tra bollette della luce, del gas, del telefono, assicurazione della macchina, affitto, mutuo, mangiare e un minimo di divertimento che … tocca pagare circa 32 euro in più all’anno per buttare le scoasse. Una volta era così semplice. Tutto sotto il lavandino e, quando era pieno, via nel cassonetto verde davanti a casa. Adesso con questa differenziata, tra chiavi, card, plastica, vetro, alluminio, metallo, carta, umido e non umido, buttare l’immondizia è diventato quasi un lavoro …. Imparare a differenziare i rifiuti sembra un’impresa ardua. E’ difficile soprattutto perché si è troppo pigri mentalmente. Evitarsi un po’ di seccatura si potrebbe! Magari già partendo dal supermercato, portandosi la borsa della spesa da casa, come fa ancora mia nonna con un sacco di juta o magari cercando di scegliere prodotti alimentari che non abbiano una confezione particolarmente appariscente e super plasticosa. Infondo non si mangia una bella confezione, ma quello che ci sta dentro! E non è detto che il cibo sia più buono se contenuto in una confezione molto appariscente. Quindi se già si fa una spesa con un po’ di attenzione, già ci si potrebbe evitare un po’ di fatica, poi quando si è finito di mangiare. Il problema comunque rimane … un po’ di rifiuti si creano lo stesso. L’umido, sbucciando le patate o gettando gli ossi della frutta, qualche bottiglia di vetro, tra passata di pomodoro e una bottiglia di vino, una lattina di cocacola e una scatoletta di tonno, le bottiglie del latte e dell’acqua e … tutto il resto, il famoso “rifiuto secco”. continua a pagina 7 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 2 “Le persone più importanti delle istituzioni” Il presidente della Comunità Montana Lucio Spagnolo risponde alle riflessioni di Andrea Cunico nel fondo dal titolo “Recuperare l’identità perduta” pubblicate sul precedente numero del nostro giornale Ti ho letto, con attenzione, Andrea Cunico Jegary. Argomenti e ragioni su cose che condivido, su temi che sono scritti nelle linee programmatiche di questa amministrazione della Comunità Montana. Senti: “…E’ fondamentale che questo processo (di inquadramento e sviluppo turistico) avvenga rendendo più integrate e forti le proposte turistiche e attuando una politica unitaria per la programmazione turistica e per i progetti che riguardano l’intero territorio” E ancora: “I nostri paesi, come destinazione turistica montana devono sviluppare sempre più le attività e competenze manageriali finalizzate alla valorizzazione delle risorse, alla gestione del marketing strategico ed operativo, alla raccolta e alla gestione dei dati e al potenziamento della cooperazione interimprenditoriale e intersettoriale.” Ci siamo, forse con parole diverse, vogliamo dire le stesse cose; forse anch’io nel mio piccolo, auguro un prossimo futuro di ascolto, di confronto, di analisi, di condivisione e di scelte unitarie per il territorio. Come presidente della Comunità montana mi sento chiamato in causa e provo a dirti, con sincerità, quali riflessioni sono scaturite dal mio animo alla lettura delle tue riflessioni nell’articolo “Recuperare l’identità perduta”. La prima è una premessa fondamentale: nell’immaginario collettivo la Comunità montana è luogo d’incontro e di condivisione delle scelte per il nostro territorio, anche di “comando” e di imposizione delle decisioni da parte di chi la amministra. Solo nell’immaginario collettivo; molto meno lo è nella realtà politico-amministrativa dell’altopiano! E con questo fatto, innegabile, dobbiamo fare i conti tutti: il presidente per primo, i sindaci, gli amministratori e i Cittadini che, come te, suggeriscono strategie e sistemi di governo. In comunità montana si fa troppo poca strategia unitaria per il territorio, la si fa, forse, solo in alcune specifiche occasioni. Non voglio dire a quante e quali altre funzioni è assegnata la Comunità montana o quali compiti assolve: non è questo il luogo e le mie considerazioni non potrebbero che apparire…di parte! Non difendo niente e nessuno, né condanno a priori. Il cambiamento di rotta che chiedi è sostanziale, è un giro di boa a 180 gradi, è un modo diverso di concepire l’amministrazione e la politica. Usi parole che possono suscitare risentimento e fastidio o passionale approvazione: parli di un “parco” dietro l’angolo che significa creazione di un grande museo diffuso della Spettabile Reggenza. Personalmente non ho paura delle parole: non mi intimorisce la parola “parco” come non so essere pregiudizialmente contrario ad altre parole persino a quelle discutibili come “nuove costruzioni o piano di lottizzazione”. Nessuna paura, se sono frutto di un condiviso, partecipato percorso di riflessione e di confronto. Mi atterrisce invece il facile perbenismo di chi sa, sempre, qual è la parte giusta, di chi non vuole ragionare e stenta a dar retta alla controparte, di tutti coloro i quali non ammettono di poter cambiare, convenientemente, idea. Mi spaventa chi non si accorge che la Gente chiede alle istituzioni tradizionali di cambiare di avvicinarsi ai bisogni reali di ognuno. Così nella società spadroneggiano incertezza, qualunquismo e indifferenza; si delegano ad altri le scelte, talvolta anche solo per poter poi, comodamente, criticarle. Riporti nel tuo articolo, le affermazioni dei tuoi amici o conoscenti: “Jegary, qua i xe tutti apatici …meno che ai schei”. Lo so, me lo sono sentito dire molte volte anch’io. Anche questa, se permetti, potrebbe però essere una sottile forma di qualunquismo e disimpegno. Chi critica ha il dovere civico di mettersi in gioco, di proporsi, di candidarsi, di voler cambiare le cose, o è tenuto solo a fare da censore, per quanto pulito ed onesto, sulle altrui decisioni? Questi signori sono pur stati eletti da qualcuno, dalla maggioranza dei cittadini. Rifletto sul fatto se sia giusto allora imputare a loro, ai “decisori” come li chiami tu, ogni responsabilità. Se si fa di ogni erba un fascio, se passa l’idea che amministratori impegnati e responsabili vengano confusi con i gli opportunisti, con i “furbetti”, si rischia il successo del politico che la spara più grossa, diventa vincente chi dovrebbe invece sembrare grottesco e bizzarro! Si dà così valore al vuoto strepitare di voci stravaganti che risuonano come le sirene di Ulisse, conquistando gli elettori e prendendoli “per la pancia”. Trionfa chi spara affermazioni che appena sfiorano il cervello e molto spesso sono lontane dalla realtà e dal cuore! Cito ora la lucida, intelligentissima sapienza di Mons. Luigi Sartori, cimbro di Roana e insigne teologo: “Una volta eravamo portati dalle istitu- zioni, come nei viaggi eravamo portati dai treni. Oggi nel nostro viaggio ognuno ha un suo treno… Finora le istituzioni hanno servito alla autorità, per tutelarla contro gli abusi della libertà individuale, per motivare la sottomissione delle persone. Oggi le istituzioni devono servire a liberare le persone, a rafforzare e difendere la loro libertà. Contro gli abusi delle autorità, contro ogni forma di sfruttamento, di strumentalizzazione di asservimento. È necessario ascoltare, essere ricettivi, è necessario valorizzare la persona, sempre, in ogni ambito della società. Sono necessari piccoli gruppi, in cui poter incontrarsi, trovarsi, capirsi, aiutarsi, convivere. ….”. Essendo io assolutamente, profondamente convinto della validità di tali affermazioni, forse, non sono l’uomo giusto per la presidenza della Comunità montana e se il mio credere in ciò costituisse problema, sarei disposto a lasciare la guida della Comunità montana già domani mattina. Le persone che hai citato nel tuo articolo, definendole risorse per il nostro territorio, risorse alle quali potremmo affidarci per una generale consulta sul nostro altopiano, sui suoi problemi, sulle sue enormi potenzialità, sono tutte persone stimabili a me gradite, alcune fra queste anche persone a me care. Ne conosco, ne conosciamo anche molte altre. Ti ringrazio per aver posto all’attenzione di tutti, questi temi di così grande interesse. Possiamo incontrarci, senza presunzione di sapere tutto, di pontificare o di condannare. Incontrarci per essere persone oltre i gruppi, oltre le istituzioni, per fare gruppo per essere a fianco delle istituzioni. Perché, concludendo ancora con Mons. Sartori: “Le istituzioni possono essere belle e prestigiose ma le persone sono più importanti!” Quando vuoi, quando volete…vi aspetto. Lucio Spagnolo 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 3 Una donna alla presidenza del Golf Club ASIAGO Irene Gemmo, nota imprenditrice vicentina (Gemmo impianti di Arcugnano) è la nuova presidente del Golf Club Asiago. Succede a Nereo Sartori ed è la prima presidente donna del Club fondato oltre 40 anni fa. Una struttura con la quale questa bella donna, dal fare gentile sebbene molto deciso, reduce anche da una importante esperienza come presidente diVeneto Sviluppo (finanziaria regioanle), ha un rapporto affettivo speciale. “Vengo da una famiglia di golfisti. Ho iniziato a giocare golf ad Asiago, ho cominciato agli albori di questo campo. Con l’attuale direttore giocavamo insieme da bambini. Questo posto mi ricorda la mia infanzia e la mia gioventù e venire qui mi dà sempre molta emozione”. L’assunzione di questa presidenza riveste dunque un significato molto particolare. “In questa presidenza rappresento la mia famiglia ed è un portare avanti quello che mio padre ha iniziato. Lui ha creduto moltissimo in questo campo, credo sia noto che è la per- Irene Gemmo succede a Nereo Sartori. “Credo che in questo momento ci siano tutte le condizioni per migliorare ulteriormente quello che è stato fatto in tutti questi anni, per allargare le diciotto buche e anche per creare nuovi campi da golf in Altopiano” “Le prime cose che faremo quest’anno, che sono già in itinere, sono la golf Academy, altre quattro buche per la scuola, per attirare moltissima gente che deve imparare a giocare a golf, quindi avremo qui grandi maestri di golf che faranno le loro golf clinique e che avranno tutta l’assistenza necessaria per poter insegnare. I neofiti ed i principianti potranno così accedere a buche vere e proprie senza l’obbligo di tesseramento alla Federazione e senza l’handicap (hcp). Avremo un nuovo putting green molto grande che sarà nell’attuale parcheggio limitrofo al sona che con grande caparbietà ha voluto arrivare alle 18 buche. Credo che in questo momento ci siano tutte le condizioni per migliorare ulteriormente quello che è stato fatto in tutti questi anni e anche per allargare queste diciotto buche. Speriamo di riuscire ad aggiungerne altre nove, e magari chissà arrivare al raddoppio. Il golf di asiago potrebbe anche diventare il motore trainante per la realizzazione di altri campi da golf nell’altipiano, mi risulta che tutti i sindaci dell’Altopiano abbiano messo nel loro piano regolatore dei campi da golf. Io credo che questo sia veramente il momento per costruirne altri. E quindi l’idea di essere qui in questo momento mi sembra una bella cosa perché potrò dare una mano per far sì che questo si avveri”. Quali sono le prime cose che farà il nuovo consiglio? club house, verrà rifatto il driving range, l’impianto di irrigazione, orami obsoleto, e rifatti la segreteria e il pro shop. Avremo così segreteria, pro shop e club house molto più spaziose. Già da maggio prossimo queste cose saranno a disposizione”. Si lavora sulla struttura, ma anche sul “capitale umano”, sui giovani in modo particolare, per creare atleti che portino il nome di Asiago in giro per l’Italia e per il mondo. “Abbiamo una squadra giovanile che ci è invidiata. E’ stato fatto un bel lavoro in questi anni e credo che ci sia tantis- simo da fare ancora. Noi abbiamo un consigliere di amministrazione con la delega per i giovani Luca Longhini, con lui la nostra idea è quella di far crescere molto la squadra dei giovani anche fra i giovani dell’Altipiano. Credo che tantissimi dei bambini che abitano qui non siano mai venuti al golf e insieme a Luca vedremo di trascinarli qui intanto per fare in modo che sappiano che hanno a disposizione un dei più bei campi da golf di montagna d’Europa. Se poi si appassionano a questo sport ancora meglio”. Stefania Longhini Il debutto con la Coppa del Presidente Irene Gemmo, figlia di Franco, rappresenta insieme a suo fratello e alle sorelle, con i quali divide il lavoro nell’azienda familiare, la terza generazione di una dinastia imprenditoriale fondata nel 1919 dal nonno Livio, ex sergente del genio fotoelettrici durante la Prima guerra mondiale, poi titolare di una piccola bottega di elettricista. Ha debuttato come presidente del Golf Club Asiago il 7 e 8 agosto scorsi, alla Coppa del Presidente, 36 buche. Ad Asiago per l’occasione sono arrivati 160 iscritti di tutt’ Italia, comprese le giovanissime Valeria Tandrini e Laura Spanevello. Alla premiazione sono intervenuti l’assessore regionale Marino Finozzi, i sindaci di Asiago, Gallio e Roana. I premiati: 1° netto I cat. Nicola Scudella 137 colpi; 1° Lordo Laura Spanevello 147 colpi; 1° netto II cat. Angelica Moresco 138 colpi; 1 ° netto III cat. Alessandro Fracaro 86 punti, 1° Lady Ilaria Malagoli 68 punti; 1° sen. Massimo Barcaro 72 punti; 1° Jun. Leonardo Novella 69 punti. 8 Sabato 21 agosto 2010 ATTUALITA’ l’Altopiano 4 Università: riparte il servizio di trasporto per Trento Linea diretta tra Gallio e Trento, con fermate intermedie ad Asiago e Canove Riparte il servizio di corriera bisettimanale tra i Comuni di Gallio ed Asiago e Trento. Dopo il successo dell’anno accademico scorso anche quest’anno sarà ripristinato il servizio che collega Asiago e Gallio con la città di Trento, Sapor d'acqua natìa Prandelli e i “cagnacci” geniali Osannato. Ma pure fischiato: magari decuplicandone le colpe e dimezzandone le possibili imprese. Perché nascere nero in un mondo in cui il genio è per natura bianco è motivo di grosso sfavore: anche se la tua anagrafe testimonia il natale nella stessa terra di chi ora condanna. D’ora in poi potrà pure diventare il più grande, l’estro meraviglioso, la passione calcistica fatta carne: ma per i detrattori rimarrà colui che sul terreno del Camp Nou di Barcellona ha gettato a terra la maglietta dopo una prestazione nervosa e ben al di sotto della sopportazione sportiva. Ma si sa che nascere genio è un po’ sentirsi immuni da tutto: perché il genio sa fare cose che nessun altro riesce anche solo ad avvicinare. Tiene quell’immaginazione vergine che gli permette di leggere lo scorrere della storia - e con essa dei gesti che la compongono - con qualche frammento d’anticipo: quel che basta per permettergli di inanellare prodigiosi contropiedi che strappano l’applauso fragoroso ma anche un nervosismo diabolico. Mario Balotelli è l’ultimo rappresentante di questa squadra di cagnacci geniali: dura la loro vita se il decalogo del comportamento lo detta chi s’ostina a fare dell’omologazione il presupposto della vittoria. Nessuno misconosce che il genio a volte si conceda lussi che non gli appartengono: come l’allenatore magari non sempre concede quelle dovute attenzioni che lo facciano sentire valorizzato nel suo talento. Eppure in qualunque ambiente tu nasca o frequenti, nascere genio oggi è ritenuta una colossale sfortuna: perché è del genio l’improvvisazione, l’estro, la fantasia, l’immaginazione sovversiva, la potenza delle intuizioni, il gesto dell’affondo, l’altissima potenzialità dietro la riconosciuta e riconoscibile strafottenza del carattere. Ma tutto questo il più delle volte è visto come potenziale che mina la pacifica convivenza delle regole. Ma a chi s’arrischia di leggere la storia senza i soliti occhiali della compostezza, essa stessa mostra d’essere la somma e la moltiplicazione di migliaia di storie geniali. Un risultato pagato qualche volta con un prezzo esorbitante: come altre volte sul credito del genio ha guadagnato scoperte sensazionali. E rilanciato il ritmo dell’esistenza. L’ha capito il buon Cesare Prandelli, l’allenatore che a Firenze ha scritto pagine di grande sport e di delicatissima umanità (la morte della moglie, ndr). L’ouverture in Nazionale l’ha voluta firmare subito scortato da due dei geni che l’attendevano: il Balotelli italiano e quell’Antonio Cassano che a Lippi tanto rompeva le uova nel paniere. Prandelli conosce il peso della sfida: ha messo le regole in chiaro da subito, ha riconosciuto la grandezza del genio ma anche la responsabilità che da esso ne deriva. Li ha elogiati senza santificarli, li ha cercati senza beatificarli, ma con quel gesto da padre ha tolto loro la sensazione di viaggiare in azzurro con un cappio al collo. Non ha vinto sul campo all’esordio con la sua nuova Italia. Ma il teleschermo gli ha tributato la vittoria più bella: nessuno degli ultimi allenatori esordienti ha avuto un seguito così numeroso. Segno che pure il popolo italico - che di sport si nutre, vive e talvolta pure soccombe - non ne poteva più della contraffazioni, delle vecchie guardie, delle raccomandazioni datate e dell’ostentata sicurezza degli ultimi giorni prima del Mondiale sudafricano. Fra qualche anno, magari, scopriremo che da una sconfitta è ripartita la scalata del gruppo azzurro. E si tributerà a quest’omino dalle idee chiare e creative il merito d’aver saputo organizzare il genio dietro facce troppo velocemente dichiarate incapaci di convivere con la compostezza di un gruppo. Se ciò s’avvererà, il “metodo Prandelli” passerà alla storia come il manuale di recupero per i geni perduti. In caso contrario rimarrà l’esimia bellezza d’averci tentato. Don Marco Pozza sede universitaria sempre più frequentata dagli studenti altopianesi. Città però senza collegamenti pubblici con l’Altopiano creando più di qualche difficoltà alle famiglie costrette ad accompagnare i loro figli fino a Lavarone lungo una strada che d’inverno presenta spesso delle difficoltà di viabilità. Il Comune di Asiago, attraverso gli uffici della Pubblica Istruzione, ha quindi cercato una soluzione al problema facendosi promotore di un’iniziativa volta a favorire ed incrementare la possibili- tà per i ragazzi dell’Altopiano di accedere all’università di Trento. Il primo tentativo era fatto in collaborazione con la società FTV e Trentino Trasporti ma, sia per i tempi di percorrenza sia per gli orari, la corsa era risultata poco gradita. A quel punto l’assessorato alla Pubblica Istruzione di Asiago, ed in particolare il responsabile Mario Basso che controllò ogni passaggio dell’iter e anche i tempi di percorrenza e il gradimento degli studenti, ha organizzato una linea diretta tra Gallio e Trento con fermate intermedie a Asiago e Canove, una linea che teneva in conto appunto quanto l’utenza chiedeva riscontrando una buona risposta con 398 presenze totali in 8 mesi di servizio. Un servizio che è costato al Comune 8.800 euro mente gli studenti pagavano 5 euro a corsa. Ora il sevizio sarà ripristinato almeno fino al 31 dicembre per poi essere nuovamente rivalutato ed eventualmente ri finanziato in sede di previsione di bilancio 2011. Gerardo Rigoni LE NIUS DI PEPPINO MORDEGAN Asiago, bando per servizio civile per anziani Il Comune di Asiago ha pubblicato un bando per la selezione di 6 anziani da impiegare nel progetto di servizio civile. I requisiti per essere ammessi sono: residenza nel comune di Asiago; età pari o superiore a 60 anni; titolari di pensione; idoneità psico-fisica (da accertarsi prima del conferimento dell’incarico per mezzo di idonea certificazione medica); non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso. I volontari presteranno il loro servizio, dal 13 settembre al 31 dicembre 2010, nella vigilanza pre e post scolastica, nella vigi- lanza sullo scuolabus comunale e nell’assistenza in varie attività comunali. E’ prevista una retribuzione oraria di 7.50 euro. Per informazioni, ritiro della modulistica e partecipazione al bando, rivolgersi all’ufficio politiche sociali personalmente o telefonando allo 0424/ 460450 dalle 8 alle 12,30 dal lunedì al venerdì. La domanda deve essere presentata direttamente completa di tutta la documentazione richiesta all’ufficio politiche sociali del comune di Asiago (Piazzetta degli Alpini) dal 19 agosto al 6 settembre 2010 (ore 12). SCANDALO IN VASCA Su segnalazione di alcuni turisti sono state fermate nella città montana di Asiago due persone vestite in maniera strana che camminavano lungo l’affollato Corso IV Novembre. I due erano vestiti con braghe alla zuava, camicia a quadri, scarponi di montagna, zaino e picozza. Portati in caserma sono stati diffidati in quanto per fare le vasche bisogna vestirsi in maniera adeguata! Peppino Mordegan PARCHEGGI IMPOSSIBILI Non servono tante parole a corredo di questa foto, che si commenta da sola. La strada è quella di Via F. Baracca, che fiancheggia il parcheggio del Consorzio fra i Caseifici, l’auto è parcheggiata sopra al collegamento del percorso ciclopedonale che si snoda lungo l’ex ferrovia, diviso in due corsie, una per i pedoni e l’altra per i ciclisti. Il proprietario della vettura l’ha parcheggiata proprio sopra il tracciato recentemente sistemato e dotato di chiara segnaletica che indica a chi è destinato, obbligando chi vi stava transitando a spostarsi in strada. S.B. Alla sera Musica dal vivo con DJ 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 5 Qualità, promozione e mercati esteri: gli ingredienti per il futuro dell’Asiago Flavio Innocenzi, neodirettore del Consorzio Tutela, indica la strada da seguire “I Consorzi Tutela devono tornare a sporcarsi le mani, entrare nelle stalle e nelle linee di produzione. Il loro ruolo di sola salvaguardia della tipicità del prodotto deve essere superato diventando piuttosto attori coprotagonisti assieme ai produttori ed allevatori nelle scelte di mercato e di commercializzazione del prodotto stesso”. Chi parla è Flavio Innocenzi, neodirettore del Consorzio tu- tela formaggio Asiago nominato al posto di Antonio Pozzan, storico direttore, che, anche se in pensione, affiancherà Innocenzi fino alla fine dell’anno per assicurare la continuità dei progetti già avviati. Trentanove anni, romano ma veronese di adozione, nonostante la giovane età, Innocenzi può già vantare un curriculum di tutto rispetto. Terminati gli studi inizia la carriera nell’export e nel marketing con AIA Spa, azienda leader del settore avicolo in Europa. Dopo essersi fatto le ossa con la società del gruppo Veronesi, passa a Verona Fiere dove per 11 anni segue il settore agroalimentare, soprattutto con il commercio con l’estero. Ora da giugno approda al Con- sorzio Tutela per portare il Consorzio verso “nuovi confini”, in particolare esteri. “Dobbiamo lavorare contemporaneamente su due fronti – dice Innocenzi - Il mercato domestico è maturo; da un nostro sondaggio, il 95% dei consumatori conosce il prodotto, grazie al lavoro svolto negli ultimi 10 anni e anche l’entrata nella grossa distribuzione dell’Asiago. Ora si deve lavorare sulla qualità, ovvero far conoscere la qualità di questo formaggio. Per il mercato estero invece il discorso è tutto diverso. La quota d’export è sotto dimensionata arrivando ad appena il 5% della produzione. Si deve quindi nei prossimi anni esplorare i mercati esteri e determinare quali possano essere appetibili. Dieci anni di “Formaggio sotto il cielo di Asiago” Riflettori puntati sui migliori formaggi di montagna Vicenza Qualità e Coldiretti Vicenza tornano a dare appuntamento ad appassionati e gourmand d’ogni dove per lo speciale week-end di fine agosto dedicato alle prelibatezze casearie dell’Altopiano ed ai sapori tipici vicentini. Il 28 e 29 agosto, in piazza Carli ad Asiago, avrà luogo l’edizione 2010 de “Il Formaggio sotto il cielo di Asiago”. La rassegna enogastronomica, sostenuta come di consueto dall’ Amministrazione comunale di Asiago e da enti e Associazioni locali e regionali, tocca quest’anno il significativo traguardo dei dieci anni e si propone, una volta ancora, quale privilegiato momento di valorizzazione del ricco patrimonio di formaggi che traggono origine nei verdi pascoli dell’Altopiano e del bagaglio di saperi e tradizioni legati al mestiere del casaro. Si inizierà nella mattinata di sabato 28, con il taglio del nastro del ‘Concorso dei formaggi di montagna a latte crudo’. Contestualmente saranno inaugurate la mostra dei formaggi Stravecchio di malga e la mostramercato dei prodotti tipici vicentini. In tale ambito saranno esposte e proposte in degustazione diverse perle agroalimentari dell’Altopiano e dell’intero territorio berico, come il miele, le confetture, le patate, i funghi, i prodotti da forno ed i dolci tipici; il tutto con il contorno dei pregiati vini delle zone Doc della provincia. Per i golosi di latte e latticini è previsto, nel corso del pomeriggio, il laboratorio didattico ‘Dal latte al formaggio’, a cura del Gruppo Base di Coldiretti, con degustazione finale di tosela. Seguiranno l’attesa premiazione del Concorso e l’assegnazione del Premio Città di Asiago al migliore Stravecchio di malga. Mostre e degustazioni replicheranno il giorno successivo, sempre in piazza Carli. Per i visitatori domenicali sono inoltre previsti due speciali momenti di degustazione: dalle 11 alle 12 del mattino e dalle 16 alle 18 del pomeriggio si potranno assaggiare l’Asiago fresco o stravecchio ed i formaggi prodotti con latte di Burlina e caprino in accostamento ai mieli ed alle marmellate tipiche locali. Un perfetto matrimonio di sapori, rigorosamente all’insegna del ‘kilometro zero’, che sicuramente prenderà per la gola i numerosi presenti. Per il secondo anno l’evento vede lo stretto coinvolgimento del Consorzio di Tutela del Formaggio Asiago Dop. Una collaborazione che testimonia l’importanza assunta nel tempo dalla manifestazione di Vicenza Qualità e Coldiretti e la consapevolezza di dover fare squadra sul fronte della promozione del territorio e delle sue eccellenze. Un’azione che per forza di cose si dovrà attuare assieme ad altri consorzi di prodotti tipici proprio per essere presente in più mercati contemporaneamente ed anche per dare un’immagine di un settore agroalimentare “made in Italy” di qualità. All’estero dobbiamo lavorare prima nella penetrazione del mercato, poi lavorare, facendo conoscere e educare sulla dicitura DOP, sulla distinzione tra Asiago vero e quelli d’imitazione. Ma si può fare solo lavorando assieme ai rivenditori promulgando la consapevolezza del prodotto e fornendo supporto alle nostre aziende che esportano”. Un Consorzio che intanto torna ad essere vicino al territorio con l’istituzione della sede legale presso il Municipio di Asiago. Un primo concreto passo per portare l’ente di tutela verso sua “maturazione” dopo il primo decennio improntato sul consolidamento della base produttiva e sulla certezza di un mercato su cui contare. Ora serve l’azione promo commerciale che la nuova legge sui consorzi di tutela dovrebbe favorire. “Se passerà il decreto legge 61, che modifica in modo sostanziale il ruolo dei consorzi, si pas- serebbe da semplice strumento di tutela a coprotagonisti nella gestione e nella commercializzazione del prodotto, intervenendo anche nella decisionalità su quanto produrre e di che tipo. In più i Consorzi potranno affiancare le aziende nelle esportazioni e nella commercializzazione, educando i consumatori e sensibilizzando il settore della ristorazione. E’ una sfida che dobbiamo vincere per il prodotto e per tutte le famiglie che con passione e dedizione lavorano quotidianamente per produrre l’Asiago”. Gerardo Rigoni 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 6 L’Osservatorio Astrofisico di Asiago sempre più centro di divulgazione scientifica Oasi del cielo: il progetto attorno al quale ruoterà la promozione turistica culturale Per tutta l’estate sono organizzate visite guidate agli osservatori astronomici di Pennar ed Ekar; visite in cui i partecipanti sono condotti alla scoperta del cosmos dai divulgatori scientifici dell’INAF. Visite ora impreziosite anche dalla realizzazione della nuova saletta multimediale all’osservatorio astrofisico di Asiago. Un’opera voluta proprio perché il ruolo di divulgazione scientifica degli osservatori asiaghesi diventa sempre più importante. Ruolo che poi diventa anche di promozione turistica e strumento nella sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso. Tanto che è stato concepito un progetto turistico culturale denominato “Oasi del Cielo” per creare un flusso di visitatori fra le aree europee dove l’inquinamento luminoso risulta essere tra i più contenuti. Oasi del cielo appunto dove il visitatore può nuovamente scoprire il cosmo e il fascino del cielo stellato, abbinandoci la scoperta di bellezze ambientali, artistiche e gastronomiche. Faranno di riferimento a questo progetto alcune località che si E’ un appuntamento ormai tradizionale della vigilia di ferragosto quello che richiama all’Osservatorio Astrofisico di Asiago molte autorità. “Un appuntamento – come racconta il Direttore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova, Prof. Piero Rafanelli – nato per creare un momento d’incontro, conviviale ma certamente non solo, fra le due istituzioni padovane culturalmente più importanti e consolidate nel tempo, quali l’Università e la Curia, che trovano un solido punto di contatto e di dialogo tramite l’astronomia, la scienza più antica e dal vasto orizzonte interdisciplinare, che assieme alle problematiche sulla fisica e l’evoluzione dell’Universo suscita temi di riflessione umanistici, filosofici e teologici “. Il Prof. Rafanelli sintetizza poi i temi trattati nella serata, che aveva fra gli ospiti natural- distinguono proprio perché scientificamente qualificate per la presenza di strutture di ricerca astronomica, località che vanno dal- l’Austria fino alla Slovenia, ai Balcani e alla Grecia, e che ruoteranno attorno Asiago che fungerà da perno per questi itinerari. Assieme all’ultima idea del direttore del dipartimento di Astronomia Piero Rafanelli, le oasi del cielo appunto, altre iniziative già in corso per dare nuove finalità d’uso alla struttura di Asiago sono i progetti “Il Cielo come Laboratorio” e il controllo remoto del telescopio per le scuole del Veneto che si aggiungono al corso di laurea internazionale “Erasmus Mundus”. “Idee concepite per dare nuove finalità d’uso alla struttura di Asiago e per svilupparne la vitalità scientifica e didattica nel contesto unico dell’Altopiano – ha detto Rafanelli – Idee realizzate grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale e con l’Università di Padova e alla sensibilità dei rettori Milanesi e Zaccaria, del prof. Giorgio Garau, direttore del Dipartimento di Architettura Urbanistica e Rilevamento, dell’INAF Osservatorio di Padova, la Regione Veneto e dell’Ufficio Scolastico Regionale”. Gerardo Rigoni Una sessantina i commensali fra cui ospiti illustri Cena di ferragosto sotto le stelle all’Osservatorio di via Pennar L’Istituto Alberghiero propone l’apprezzatissimo menù mente il Vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, il Dipartimento di Astronomia dell’Università patavina al gran completo, docenti universitari di varie facoltà, il vicesindaco di Asiago Roberto Rigoni, Maurizio Stella, oltre a due eminenti rappresentanti del mondo del giornalismo: il fresco Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Jacopino ed il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Maurizio Paglialunga. Si è parlato molto di Asiago e di un ruolo anche nuovo, diverso, intenso che queste strutture e questa realtà possono svol- gere per diventare sempre più un polo promozionale di cultura ma anche di turismo, compreso quello congressuale. Si è parlato di varie iniziative già attivate o in corso di attivazione e che vedono sempre coinvolta Asiago. Si sta organizzando per il prossimo anno accademico un Master su Fede e Scienza e per quest’anno sta partendo un progetto pilota propedeutico in collaborazione fra Facoltà Teologica e Dipartimento Astronomia che vedrà una parte delle lezioni svolte proprio qui ad Asiago. Parte delle lezioni del Corso di laurea in Astronomia verranno tenute ad Asiago; a settembre partirà il progetto Astro Mundus, un master course di taglio internazionale che vedrà coinvolte 5 università europee (Padova, Roma2 , Innsbruck, Goettingen e Belgrado) con parte dei corsi svolti ad Asiago. Per il secondo anno la cena è stata preparata e curata dall’Istituto Alberghiero di Asiago che ha curato la parte eno-gastronomica dell’appuntamento “Una bella ed importante collaborazione con l’Istituto Alberghiero asiaghese – assicura il prof. Rafanelli – che è stata un successo, sia per la qualità eccellente del menù proposto che per la particolare atmosfera creata dalla presenza di questi bravissimi ragazzi”. Il prof. Mariano Meneghini ha coordinato l’équipe composta da due ragazzi in cucina (Andrea Frigo e Alberto Bonato) e da quattro per il servizio in sala (Valentina Cherubin, Ilaria Basso, Fabrizio Pertile e Gabriella Lucca), oltre che personale ausiliario dell’Istituto. Proposto un menù molto curato e ricercato: buffet aperitivo con stuzzichini, antipasto di cannoncini in sfoglia alla crema di formaggi erborinati, gnocchi di zucca con ricotta affumicata e crema di porcini, prosciuttino di quaglia con patate e tartufo nero accompagnato da un timballo di funghi, semifreddo alla menta con mousse al cioccolato e salsa aromatica come dessert; il tutto innaffiato con Vespaiolo spumante DOC, Marzemino Mezzocorona DOC e Torcolato di Breganze DOC. “Il menù era legato a prodotti del territorio – commenta lo chef Meneghini – proposti però in modo elegante ed alternativo; vorrei sottolineare in particolare il secondo piatto, che arriva dagli Stati Uniti e che ho imparato parecchio tempo fa a Manhattan da un grande chef e che è poi diventato un mio cavallo di battaglia con cui ho vinto parecchi concorsi”. Al termine della cena Meneghini ha intrattenuto i presenti illustrando i piatti e sottolineando lo splendido lavoro svolto dai ragazzi. Cesare Pivotto Moltissimi i visitatori incantati dalle opere esposte Chiusa la “1^ mostra di arte tessile” Il ricavato destinato ad opere umanitarie del Rotary di Asiago Dopo 9 intense giornate d’apertura ha chiuso i battenti la 1^ Mostra di Arte Tessile nella sempre splendida cornice della Sala delle Maschere della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni di via Stazione; la mostra è nata dalla collaborazione, o forse meglio, dalla sinergia fra il Rotary Club di Asiago ed alcune persone, che ormai sono diventate grandi <amiche> del Club, e cioè Maria Pia Tagliapietra e Lorenza Suppiej, che quest’anno hanno coinvolto l’Associazione veneziana “Arte e Fantasia”, presieduta da Marina Zoppello, che subito ha accolto l’invito e che, con i soci dell’Associazione, si è prodigata per allestire una mostra con cui proporre ai visitatori un’accattivante rassegna di realizzazioni sia in patchwork che di tessuti dipinti avente anche l’obiettivo di raccogliere fondi per le finalità del Rotary. Una partnership nata nel 2009 e che, con i fondi raccolti lo scorso anno, ha permesso di <regalare> una settimana di soggiorno gratuito nella struttura attrezzata di Albarella per due persone diversamente abili dell’Altopiano ed anche un week-end a Gardaland, sempre per un diversamente abile altopianese. Gli organizzatori, o meglio, le organizzatrici della 1^ Mostra di Arte Tessile (da menzionare per il preziosissimo aiuto le infaticabili Gisella e Sonia), oltre a mettere in mostra gli splendidi frutti del lavoro, loro e degli associati di “Arte e fantasia” e ad aver organizzato laboratori aperti a chiunque per appòrendere alcune nozioni basilari di queste <arti>, avevano messo in palio fra tutti i visitatori che avessero voluto dare un proprio piccolo contributo alla <causa ed alle finalità del Rotary> due pannelli, uno di tessuto dipinto ed uno di patchwork. L’estrazione dei biglietti vincenti è avvenuta domenica 8 agosto, prima della chiusura della mostra; ad aggiudicarsi le due splendide opere sono state Lilia Bolzonella di Padova (a destra nella foto) per il paesaggio dipinto (opera sopra) ed Erminia Baldisserotto di Este l’opera in patchwork (sotto).Appendice all’iniziativa lunedì 9 agosto quando, nel corso della cena conclusiva del 19° Meeting dell’Amicizia del Rotary tenuto ad Asiago e Gallio, si è dato vita ad una sorta di lotteria per l’aggiudicazione di uno splendido pannello in patchwork, raffigurante l’Orso Dino (quanto mai di moda ed agli onori della cronaca di questa zona nei mesi scorsi) realizzato ed offerto da Maria Pia Tagliapietra; ad aggiudicarsi l’opera la signora Luisa Frigo del Roraty Club di Arzignano (a sinistra nella foto 2, a destra Maria Pia Tagliapietra). Cesare Pivotto Collocati ad Asiago e Gallio tre cassonetti per la raccolta di indumenti, scarpe e borse usati Sono stati collocati recentemente presso tre stazioni di servizio ad Asiago e Gallio, dei contenitori gialli per la raccolta di indumenti, scarpe e borse usati. Si tratta certamente di una utile e nuova opportunità per conferire cose che non si usano più e che, soprattutto se ancora in buone condizioni, possono essere riutilizzate. Ma chi è che si occupa della raccolta, e dove fa a finire poi la merce? Abbiamo interpellato la L.O.M.A., ditta padovana il cui numero di telefono appare sui contenitori, che ci ha spiegato che il materiale in buono stato viene consegnato all’Onlus “La strada” che si impegna poi a farlo pervenire a persone bisognose in Brasile e Senegal, mentre quello ritenuto non idoneo viene mandato al macero, trasformato in ovatta e venduto. Il ricavato della vendita serve a pagare il lavoro di chi si occupa della raccolta, della scelta e della destinazione della merce. I contenitori sono collocati presso il distributore in località Mosele ad Asiago, quello di Via Rendola sulla strada Asiago – Gallio e quello all’entrata di Gallio, sulla sinistra. S.B. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 7 Il lusso di non differenziare contina da pagina 1 Ma alla fine la domanda è una: perché mai il Comune ci chiede di fare tutte queste riflessioni sulle … “scoasse”? Probabilmente è perché gli viene richiesto. Raccogliere le immondizie costa: il personale dei camion-raccolta, i camion raccolta stessi, i “magazzini” dove portare tutti i rifiuti, lo smaltimento etc, etc. Questi sono costi vivi, reali, che la società che ha in appalto la raccolta dei rifiuti ha. Come fa questa società a rimanere a galla e a non fallire quindi visti tutti questi costi ? Facciamo una piccola riflessione finanziaria. Il tipo di Tariffa da applicare ai cittadini è determinata direttamente dal costo quindi. Il Comune di Asiago, che ha delegato Etra come concessionario di raccolta gli da il potere di riscuotere questi costi fino alla loro copertura totale. Cosa voglio dire: se si aumentano gli smaltimenti presso l’inceneritore di Schio, perché si differenzia poco, allora vi sarà un maggiore costo che andrà a carico del bilancio e farà aumentare la tariffa. Ma vi sono anche alcune entrate nel bilancio della Tariffa: rifondere il PET (Polietiltoluene, detto polietilene) per produrre nuove bottiglie dell’acqua da mandare alle fonti che la imbottigliano, vendere le lattine alle fonderie di alluminio che magari producono gli infissi delle finestre o le bottiglie di vino alle vetrerie che con 2000 bottiglie di vino vuote stampa lunotti delle macchine oppure la carta alle cartiere che da un milione di tovaglioli producono la carta su cui leggete queste parole. Vendendo quindi la materia prima alle industrie, che di volta in volta fanno carta fa giornale, lunotti per le macchine, infisse per le finestre, alla fine la società che ha in appalto la raccolta dei rifiuti riesce a pagare quindi anche una parte di stipendi, macchinari …. i suoi costi quindi. Il ruolo del Comune in tutto questo è quello di determinare per prima cosa il metodo di raccolta, che per Asiago era stato deciso in un sistema a PressContainer, con anche una responsabilità nell’ eseguire una parte dei controlli attraverso la Polizia Locale. Un altro compito importante è decidere se il servizio verrà dato ad una società direttamente (in house) o attraverso una gara con trasparenza pubblica. Ricordiamo che Etra ha ricevuto dal Comune di Asiago e da altri comuni dell’Altopiano il servizio senza andare in gara, direttamente quindi come opzione prevista dalla legge. Questa opzione però ha escluso la possibilità di sapere il reale costo del servizio dato che l’offerente era solo uno. Ma ricordiamo che il grosso del costo è determinato da costi fissi, non alterabili se non attraverso un metodo di raccolta serio e controllato… e una buona campagna informativa. A questo punto…pochi rifiuti differenziati, poca materia prima e l’Etra che non riesce a venderne abbastanza alle industrie e quindi non paga i suoi costi, quindi….torna dal Comune con il quale ha fatto il contratto e dice:” Comune, scusa, ma da contratto tu mi hai promesso che mi avresti garantito una certa quantità di materia prima. Non riesci a farlo? Mi dispiace, ma mi tocca fare pagare ai cittadini, come da contratto che abbiamo stipulato.” Ma alla fine…chi è il Comune? Siamo noi cittadini che affidando l’incarico di governarci dall’Amministrazione e di conseguenza alla Giunta che abbiamo votato, abbiamo delegato all’assessorato al patrimonio e all’ambiente di “risolverci questo problema”. In conclusione abbiamo votato/chiesto a chi ci rappresenta di risolvere un problema, quello di raccoglierci i rifiuti e non gravare sulle nostre già aride tasche, ma poi … noi stessi non collaboriamo. Ci siamo liberati di un problema, senza considerare che il Comune siamo “noi stessi”. Facendo così si producono due danni: il primo è che il problema rifiuti non si risolve e il secondo è che siamo pronti a dire che il Comune non si prende cura delle “nostre problematiche”. Torniamo all’Etra, però. Ma alla fine perché non raccolgono tutto insieme e poi la dividono loro ? Semplice, perché questo è un metodo che porta ad un costo elevatissimo. Il costo di dividerle, che è molto alto da fare in una capannone una volta raccolte tutte le immondizie, è un costo che il Comune può risparmiare, sperando nella collaborazione dei cittadini. E’ un po’ come andare al supermercato e comprare un cartone. Nel cartone c’è dentro un po’ di spaghetti, un po’ di sugo, del panettone, chiodi, un giornale, un barattolo di maionese (magari rotto), nell’ananas, tutto mischiato insieme. Insomma un bello spettacolo e quanto tempo da spendere per lavare la maionese che è andata a impasticciare il sugo al pomodoro, tentando di leggere la pagina di questo giornale tutta imbrattata di questi simpatici aromi... Per cercare di risparmiare costi il Comune chiede quindi a ciascun cittadino di collaborare e francamente mi sembra anche “socialmente utile”. Tutt’altro di- scorso è scegliere il modo in cui differenziare, il sistema. Tenendo come punto fisso che differenziare bisogna, ci sono poi diversi modi per farlo. Il metodo approvato in Giunta un anno e mezzo fa consiste in 8 presscontainer e cassonetti chiusi nelle contrade. Questo metodo poi non è stato seguito. Il Sindaco Andrea Gios ha detto che il metodo dei press container è stato bloccato perché non esteticamente belli; quello che mi chiedo è perché non crede che la differenziata prima di tutto abbia un obiettivo superiore e sostanziale ovvero quello del minor inquinamento ambientale in un luogo verde come l’Altopiano? In seconda battuta, forse, si sarebbero anche mantenuti i costi invariati, adottando subito un altro metodo al posto di aspettare un anno e mezzo? Come mai, nonostante le proposte fatte dalla società Etra con sistemi misti, la raccolta differenziata non è partita, anzi dopo aver raggiunto un picco iniziale del 36% è tornata indietro al 20%? Probabilmente perché l’informazio- ne alla popolazione ed i controlli non sono più stati fatti. L’aumento del costo del 16% è relativo, come si evidenzia negli articoli di stampa, al solo anno 2010, l’aumento 2009 è stato conteggiato in questa percentuale oppure la popolazione troverà un costo spalmato negli anni con un altro aumento? Quest’anno al 31 dicembre 2010 scade il contratto con Etra dato in house (senza gara). Forse sarebbe interessante sapere se il Comune ha intenzione di mettere in gara il servizio per i prossimi anni oppure di assegnarlo nuovamente ad Etra, partendo da un principio sociale indiscutibile. Una gara può rappresentare un sintomo di imparzialità e leale concorrenza, visto che si va a pescare nelle tasche dei cittadini per pagare questo costo, cittadini, lo ricordo, che farebbero meglio a pensare quanto sia umiliante essere ricordati in Veneto per quelli che differenziano al 25,7 %, ben sotto ai parametri di legge e alla media di tante altre aree. Perché noi dell’altopiano dobbiamo essere sempre ricordati come gli “ultimi” che si adeguano al vivere civile, gli “ultimi” a rispettare l’ambiente, gli “ultimi” a svegliarsi ? Differenziate gente, differenziate o … preparatevi a pagare sempre di più il lusso della pigrizia di non farlo. Claudio Savelli Prenota il tuo check-up gratuito: il tricologo sarà da noi mercoledì 29 settembre APERTO TUTTI I GIORNI Olio di Argan con ultrasuoni, assicura luminosità a tutti i tipi di capelli, ricostruendoli e rendendoli setosi e morbidi al tatto e alla vista Trattamento curativo anti età – Scopri come ringiovanire i tuoi capelli con l’innovativo trattamento a base di cellule staminali vegetali attive NOVITA’ PER L’UOMO: 10 anni in meno in soli 10 minuti. Tornate indietro nel tempo e ringiovanite il look con il trattamento Flash Back di Paul Mitchell, pensato per la clientela maschile che maschera con discrezione i capelli grigi e bianchi in soli 10 minuti mantenendo un look naturale e vissuto. 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Un impegno che sente e vive prima di tutto come un dovere morale verso la propria terra. “Per me che ho i capelli bianchi – spiega - è importante essere testimone del presente e del passato, perché ho la fortuna di poter contare su termini di confronto fra storie diverse, fra ricordi e necessità di sviluppo, tra valori e disvalori, tra geloso amore per la propria terra e un consumismo sfrenato che consuma irreversibilmente e inesorabilmente il territorio e gli uomini, e che le nuove generazioni per forza di cose non possono avere. Testimoniare è un compito non sempre facile, prima di tutto perché bisogna convincere chi ti ascolta che non è frutto della consuetudine tipica della vecchiaia di criticare, di lodare il passato contro un presente in cui non riesce a riconoscersi, ma della consapevolezza di contribuire a mantenere viva un’identità, nella riproposizione e riscoperta delle radici della propria storia”. L’Altopiano secondo lei è, come molti affermano, una terra che ha ormai perso la propria identità e dimenticato le proprie radici? “Con lo sviluppo economico ed edilizio la gente altopianese credo abbia smarrito l’autenticità e l’originalità di chi dal contatto duro con una natura talvolta inclemente, che però rinvigoriva il carattere, ritmava il susseguirsi delle stagioni dell’anno e della vita, lasciando il tempo di scoprire la profumata bellezza del silenzio del bosco, di scrutare e seguire le tracce degli animali per cacciarli in una sfida di intelligenza tra l’uomo e la preda. Vita dura, ma scandita da valori profondi di solidarietà, di fatiche, di rude schiettezza. Oggi a mio avviso gli altopianesi sono dei derubati, non hanno più la terra, non possiedono più i valori che li identificavano, hanno il denaro ma non sanno più dare il sapore del sale alla loro vita, non conoscono più i segreti delle loro montagne che rivelano tutto il potenziale della loro bellezza solo a chi le conquista nella fatica e nel silenzio di un passo cadenzato e lento, nel rispetto dell’ambiente”. Negli ultimi anni è stata forte l’azione di Italia Nostra in Altopiano, territorio meraviglioso per il quale la tutela non può più essere rimandata. “Per quanto riguarda l’azione di tutela paesaggistica attuata in Altopiano vogliamo ricordare la vittoria contro l’apertura di una cava a cento metri da Forte M. Corbin nel 2004, che ci ha visto a fianco dei proprietari del Forte e del Comune di Cogollo del Cengio e della Soprintendenza di Verona; la denuncia nel 2008 del taglio abusivo di un bosco di 350 piante a fianco dell’Hotel Miramonti di Asiago, sanzionato poi amministrativamente e con una denuncia alla procura di Bassano; la presentazione in Regione dl un corposo e documentatissimo dossier sul PRG di Roana che prevede piani di nuova urbanizzazione di quasi 1.500.000 metri cubi per seconde case da costruire nelle sei frazioni, in luoghi ancora incontaminati; la partecipazione con osservazioni alla presentazione del PAT di Asiago; il sostegno espresso con interviste sui media alle scelte politiche della attuale Giunta Gios per il blocco dei PIRUEA; l’intervento purtroppo tardivo perché segnalato in ritardo, contro lo sciagurato intervento di edilizia privata in Val Magnaboschi a ridosso della zona sacra e con lo stravolgimento ambientale di uno dei luoghi più significativi tra i monti di Cesuna, per tipologia architettonica, presenza di una pozza e delle recinzioni tipiche con laste, prati e boschi; infine la lotta a tutto campo che ci vede in prima fila da oltre un anno per difendere la Piana di Marcesina dal più ottuso progetto di “”Svalorizzazione ! “ turistica mai proposto e che fa della attuazione di parcheggi per oltre 800 posti macchina e campers, il proprio fiore all’occhiello”. Un appello da parte di Italia Nostra ai sindaci e al nuovo presidente della Comunità montana. “Vogliamo rivolgere un accorato invito ai sindaci dei Sette Comuni: attuare in sinergia scelte politiche di difesa ambientale e di sviluppo culturale; bloccare la costruzione ulteriore di seconde case che consumano inutilmente il territorio; recuperare svilup- po economico e lavoro per tutti per almeno i prossimi vent’anni con una edilizia di ristrutturazione e restauro dell’esistente incentrati sui nuovi standard energetici; sviluppare la produzione di energia attraverso impianti fotovoltaici diffusi, sfruttando solo i tetti, non con sistemi invasivi a terra e produzione di energia termica col riciclaggio delle biomasse; andare a confrontarsi con i tanti Comuni del Trentino e dell’Alto Adige per far propri i loro collaudati modelli di sviluppo ecosostenibile dell’ambiente e del paesaggio; bloccare l’apertura di nuove cave, che portano ricchezza alle Amministrazioni già fortemente penalizzate, ma che costituiscono delle ferite disastrose per il paesaggio; cercare di mimetizzare i danni paesaggistici con varie forme di mitigazione ambientale , in particolare con la piantumazione di alberi come ad esempio per coprire l’impattante fabbricato per l’allevamento di polli sul pendio della Val Franzela, di fronte a Stoccareddo o per pretendere il ripristino previsto dalla legge delle cave dismesse; promuovere un diverso stile di ospitalità stagionale capace di attirare un turismo più educato come nelle succitate Provincie autonome; trovare il coraggio di chiudere le strade bianche militari alle automobili, attivando sistemi di trasporto con bus navetta fino Italia Nostra non è come molti disinformati credono, un Ente pubblico, è Associazione Nazionale di volontariato culturale gratuito, giuridicamente riconosciuta perché portatrice di interesse diffuso, sorta nel 1955 a Roma per la tutela dei Beni Culturali, Monumentali e del Paesaggio. Dal 1965 è presente a Vicenza con una sezione che crescendo si è lentamente suddivisa in altre sezioni, a Schio, a Bassano, nel Basso e Medio Vicentino. Ad essa aderiscono tutte le persone ricche di una sensibilità culturale che li porta ad analizzare con spirito critico le scelte politiche amministrative del loro territorio, scelte che insidiano la conservazione dei Beni Storici, Monumentali e Ambientali, che mettono gratuitamente al servizio della Cos’è Italia Nostra ria testimoniata dalle tradizioni culturali, da ciò che il passato ci ha lasciato non solo nei capolavori architettonici di chiese e palazzi oppure nei musei, ma anche nelle tracce che hanno conservato l’aspirazione costante nell’uomo a dare il meglio di sé. Italia Nostra promuove educazione al bello, sensibilità critica, azione di tutela, facendo proprie le parole di San’Agostino nelle Confessioni “ la capacità di sdegnarsi è la radice della speranza”. comunità del Paese professionalità di tutti i livelli. Italia Nostra è un osservatorio apolitico dove affluiscono le segnalazioni di numerosi cittadini che informano, portano fotografie, documenti, planimetrie, progetti di cui spesso percepiscono l’illegittimità al di là dell’interesse privato. I Consiglieri verificano le problematiche, ne valutano gli aspetti, consultano i soci professionisti (architetti, ingegneri, geologi, naturalisti, paesaggisti, avvocati, amministrativisti ) per poi decidere sulle strategie. Le battaglie sono sempre superiori alle forze in campo, anche perché sono in molti a ricorrere ai qualificati interventi di Italia Nostra, segno del prestigio della trasparenza del suo operare, ma anche dell’impotenza del cittadino di difendersi da solo dal degrado causato da molte delle scelte politiche del nostro tempo, e a cui bisogna cercare di porre un argine. Forte è anche l’azione di educazione culturale attivata in termini pubblici gratuiti tra cui interventi educativi nelle scuole superiori per stimolare valori tra i giovani studenti o verso la fascia debole della popolazione, per aiutarli a prendere coscienza dei problemi, a riscoprire l’importanza della difesa della propria sto- alle mete di partenza per percorsi rigorosamente a piedi; mobilitarsi con la popolazione per promuovere educazione, sensibilità ambientale, consapevolezza del proprio patrimonio di tradizioni per superare storici particolarismi e rivalità individualistiche tra Vicinie , Regole, e Comuni, quasi si trattasse di stati autonomi e incapaci di comunicare in un’epoca in cui invece tutto si globalizza; fare della Comunità Montana un Ente super partes per mediare le diverse esigenze dei Sette Comuni e favorire unità di intenti. Forse queste proposte possono apparire solo sogni, forse sono invece degli ideali per cui lottare tutti insieme”. Come i cittadini sensibili possono aiutare? Informandosi prima di tutto, edu- candosi alla propria storia, superando l’indifferenza e la sfiducia nelle istituzioni, che paralizza e non porta a nessuna direzione di sviluppo, e quando si presentano decisioni di sospetta illegittimità o di governance del Territorio non condivisibili, segnalare portando documentazione con reazione veloce, prima che il Consiglio Comunale deliberi, prima che siano date le concessioni edilizie, dopo solo difficilmente si può fare qualcosa e ricordarsi che gli Enti pubblici e le amministrazioni lavorano meglio se controllate non solo dai consiglieri di minoranza, ma da tutta la popolazione attiva, con organizzazione di forme di democrazia a partecipazione diretta fatta di Comitati e raccolta firme, solo così anche Italia Nostra può dare un sostegno costruttivo affiancandosi alla battaglia che deve essere prima di tutto dei residenti”. Stefania Longhini Chi è Giovanna Dalla Pozza Laureata in lettere, con tesi in storia dell’Arte Paleocristiana, ha trascorso tutti i suoi anni lavorativi insegnando letteratura Italiana e Storia al triennio dell’I.T.I.S. “Rossi” di Vicenza e contemporaneamente Storia dell’Arte ad adulti, con corsi formativi per guide, insegnanti, conferenze . Specializzata in Iconografia ed Iconologia, ha al suo attivo alcuni studi, ricerche e pubblicazioni. Appassionata di montagna, sposata ad un istruttore nazionale di roccia, ex- presidente del CAI di Vicenza e Consigliere Nazionale, ha una profonda conoscenza dell’Altopiano che risale alla sua primissima infanzia, per poi continuare per quasi tutta la vita. Legata ad uno zio di origine galliese, insieme a numerosi cugini, trascorreva i mesi estivi e le vacanze invernali a Gallio in una vecchia casa della valle del Pakstall, conservandone ricordi vivissimi e immagini fotografiche ormai storiche. In questo modo ha potuto educare all’amore per la montagna anche i suoi cinque figli, abituandoli fin da piccoli, a camminare per boschi e sentieri e a conoscere l’Altopiano dove, in case d’affitto. si andava a villeggiare (benedette la Val Maddarello e le vecchie contrade di Buscar e Rigoni di Sopra, ad Asiago, che hanno data fresca e tranquilla ospitalità annuale), oppure risalendo le ferrate sulle Dolomiti. Dal 1998 è presidente della sezione di Vicenza di Italia Nostra, tranne che per il triennio2005 -2008, e consigliere del Consiglio Regionale Veneto, svolgendo insieme al Consiglio Direttivo un’attenta azione di tutela ambientale e monumentale. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 9 I racconti di Gigi lo speleonauta ATTUALITA’ Gran pienone al Teatro Millepini per la serata con Casati recordman di immersione che vive girando il mondo e dormendo in una canadese sul tetto della sua jeep L’incontro da noi preannunciato nello scorso numero ha ottenuto un successo oltre ogni aspettiva, non solo per l’importanza della figura del relatore, ma anche perchè lo stesso ha mostrato inattese doti di intrattenitore e showman. Cos’è uno speleonauta? Un subacqueo che fa speleologia e va sottoterra...sott’acqua. Semplice no? Mica tanto...Con leggerezza, facendolo sembrare un gioco da ragazzi, in un Millepini pieno come un uovo e in silenzio attonito, “Gigi” ha parlato della sua passione (dopo l’invito fattogli dal Gruppo Speleologico Settecomuni e dal Museo dell’Acqua, dove è allestita la mostra: “I fiumi sotteranei dell’Altopiano”), con una pacatezza e un’umiltà propri di chi, grazie alla capacità di concentrazione e autodisciplina, compie imprese sovrumane. É il caso di dirlo, poiché Gigi ha solo un altro collega, al suo livello...al mondo! Ma a lui del livello e delle imprese altrui, poco importa. Ciò che conta è mettere in gioco se stesso, mettersi alla prova, spingere sempre un po’ più avanti i propri limiti, superarsi. Cosa che puntualmente fa. Affermare di aver toccato meno 203 metri e subito dopo, nello stesso punto esser sceso a meno 212 (fedelmente dagna come istruttore, lo investe in attrezzatura e nei viaggi che possono durare mesi: “C’è chi si fa la casa e io ho una canadese sul tetto della Jeep”, afferma. La sua passione è diventata quasi un impegno a tempo pieno: per metà anno fa lo speleonauta ed esèplora tutte le zone carsiche, quindi ricche di grotte, canali, fiumi sotterranei d’Europa, ma è molto attratto da siti dell’Africa, del Messico e del Brasile di cui ha avuto notizia. E’ appena tornato dalla Macedonia, dove ha effettuato il record di cui sopra e lo vogliono fare “eroe nazionale” (quando è in zona, gli mettono a disposizione elicottero, èquipe, ospitalità...) ed è in partenza per la Francia. Ogni anno torna nelle sorgenti dell’Oliero, col sifone più lungo d’Italia e fra i primi al mondo, e dopo averne esplorato già 9 Km, è pronto a proseguire. Proprio parlando del carsismo del nostro territorio, dell’inquinamento delle falde e del fatto che ciò che disperdiamo nell’ambiente, si infiltra percola e penetra nell’acqua che ci beviamo, è con questo concetto che vogliamo chiudere: “l’acqua è il bene più prezioso che abbiamo”. Beppa Rigoni Scit registrati), per lui è routine. Come si diventa speleonauta? Chiaramente con la perfetta conoscenza delle tecniche e tecnologie di immersione, non a caso “Gigi” di professione è istruttore subacqueo oltre che un grande sportivo dal fisico poderoso, dotato di enorme coraggio e capacità di sacrificio. Si è definito pigro. Alla faccia! Scialpinista, alpinista, ciclista, esploratore subacqueo e Cavaliere della Repubblica, per meriti scientifici e sportivi dal 2008! Certo ci vuole un fisico perfettamente integro (anche se dichiara di avere un paio di ernie e altri acciacchi, definendosi un caso da studiare scientificamente!) per sopportare gli stress cui si sottopone: per una immersione di 20 minuti a quelle profondità, servono 5/6 ore di decompressione, periodo che “Gigi” usando se stesso come cavia e grazie all’utilizzo del robreather (apparecchiatura a circuito chiuso, in grado di recuperare l’ossigeno di ogni espirazione) sta sempre più comprimendo. Va ricordato che per fare percorsi subacquei, bisogna prima, durante e dopo, farne all’asciutto, quindi: togliersi la muta, asciugarsi cambiarsi, e, ritrovata l’acqua, rivestirsi e rimettersi l’attrezzatura. Proprio quest’anno nelle sorgenti in Valstagna, è incappato in un incidente, che poteva costargli caro. Ecco dove la conoscenza tecnica, ma soprattutto la freddezza, la calma e quella capacità di estraniarsi, fanno la differenza. E’ stato un fatto di cronaca, ma lui ne ha parlato con grande serenità anche se trapelava la drammaticità del momento: dolori agli arti, insensibilità, forte calore, nausea, hanno fatto prolungare per prudenza la decompressione, in uno stato di ansia costante per non farsi travolgere dal panico, che possiamo solo lontanamente immaginare. Tutto ciò che gua- Domenico Rigoni Stern, un medico asiaghese tra i primi ad occuparsi di ricerca oncologica La ricerca oncologica. Una frontiera su cui stanno combattendo migliaia di scienziati per cercare di debellare quella che è stata propriamente definita “la malattia del secolo”, ovvero il tumore. Una ricerca che parte, a dire il vero, fin dagli antichi egizi dove in due papiri scoperti si trovano le prime descrizioni del cancro ma le cure consigliano, tra le altre cose, “trattamenti magici”. Ancora nel medioevo la scienza parte di un “eccesso di bile nera” quale causa del cancro. E’ solo nell’800 che al cancro si applica un approccio scientifico e tra i primi scienziati che decidono di applicare il “metodo scientifico” allo studio del male c’è un asiaghese, Domenico Rigoni Stern. Domenico nasce il 26 giugno 1810 ad Asiago da Angelo Antonio e Giovanna Bortoli. Nel 1834 si laurea in medicina all’Università di Padova, si specializza in chirurgia a Vienna e inizia a praticare a Verona. Ed è a Verona dove il medico asiaghese compie una delle prime indagini statistiche epidemiologiche sul cancro. Rigoni Stern analizza i dati di mortalità per cancro in maniera sistematica, suddividendoli per fasce di età, sesso e occupazione. I suoi studi rivelano che l’incidenza dei tumori aumenta con l’età; il cancro è più frequente tra gli abitanti delle città che tra quelli delle campagne; le persone sposate hanno meno probabilità di ammalarsi di cancro. Conclusioni che oggi sembrano forse scontate, ma che all’epoca aprirono le porte della ricerca scientifica sui tumori facendoli uscire dall’ambito “umorale o magico” e farli riconoscere quale patologie, patologie tra l’altro legate agli “stili di vita”, gettando le basi per la cura e, soprattutto la prevenzione del male del secolo. G.R. Consulenza e gestione danni e infortuni, recupero crediti e pratiche varie, in tuo aiuto arriva l’Agenzia Marte Sentendone il nome, di primo acchito probabilmente lo si associa al Pianeta Rosso, ma in realtà Agenzia “Marte” deriva semplicemente dal cognome abbreviato del suo titolare, Floriano Martello. L’ex atleta di Roana, noto in Altopiano per essere stato olimpionico di pattinaggio di velocità (Innsbruck 1976), dopo aver terminato il suo lavoro nella polizia di stato, ha pensato di aprire un’attività per svolgere la quale servono quelle competenze e conoscenze, oltre che serietà professionale, che ha potuto sviluppare nella sua carriera. L’Agenzia Marte, nata nel 2004, si è via via confermata come importante punto di riferimento nell’ambito dell’infortunistica e del recupero crediti. Nel settore degli infortuni coperti da polizza assicurati- va, fornisce la consulenza ideale per affrontare tranquillamente le difficoltà burocratiche che al giorno d’oggi sono difficili da gestire autonomamente senza rischiare di fare scelte sbagliate ed errori. Basti pensare come, in caso di infortunio proprio o di un familiare, causato ad esempio da un incidente stradale, oppure verificatosi sul posto di lavoro, o in casa, o magari facendo un’attività sportiva, può succedere che invece di preoccuparsi delle conseguenze per la salute che ne derivano, si finisce nel dover correre da un ufficio all’altro per presentare per tempo documenti, spese e tutto quanto viene richiesto per poter godere dei propri diritti. Rivolgendovi all’Infortunistica Marte avreste invece solo il dovere di curare la vostra persona per guarire al meglio: il suo obiettivo infatti è quello di tutelare esclusivamente la persona infortunata, fornendole tutta l’assistenza necessaria per ottenere quanto le spetta. L’Infortunistica Marte consiglia ed istruisce l’utente, gestendo la pratica di infortunio e occupandosi totalmente di ogni questione formale, contattando gli enti, le compagnie assicurative, le autorità e i professionisti idonei al caso,esclusivamente per tutelare al meglio gli interessi del cliente. Inoltre, l’esperienza e la professionalità maturata da diversi anni, permette all’agenzia Marte di offrire anche un servizio nel settore del recupero del credito. Tutti coloro che si sono dimostrati generosi verso il prossimo, oppure le ditte che dopo aver offerto la propria prestazione non riescono ad ottenere il corrispettivo dovuto, possono trovare nell’Agenzia Marte un punto di riferimento importante per tentare di risolvere la questione con i propri debitori, senza dover rivolgersi subito alle autorità giudiziarie. Sono questi i servizi principali forniti dal- l’Agenzia Marte: infortunistica, recupero crediti e pratiche varie, a disposizione anche per una semplice consulenza, fornita gratuitamente, ed effettuata recandosi anche personalmente presso il richiedente, previo appuntamento telefonico a uno dei seguenti numeri: 328.9690618 – 347.7333037. L’Agenzia Infortunistica Marte ti aiuta ad ottenere quello che ti spetta, non fare l’errore di arrangiarti, chiama Floriano Martello ed esponi i tuoi problemi e necessità! Servizio redazionale 8 Sabato 21 agosto 2010 ROANA Sono stati circa cinquecento i partecipanti a “La Vaca Mora – 1^ Corsa del Centenario” in notturna lungo il percorso della vecchia fer rovia, da Campiello fino a Canove. Un numero che ha superato di gran lunga tutte le previsioni, tanto che ci sono stati concorrenti che hanno partecipato senza pettorale, visto che gli stessi non sono bastati per tutti. La manifestazione sportiva, organizzata dalle Pro Loco di Treschè Conca, Cesuna e Canove in aper- l’Altopiano Grande successo di partecipanti alla “1^ Corsa del Centenario” in notturna tura della settimana dedicata ai cento anni del trenino, ha richiamato tantissima gente, fra residenti, turisti e persone arrivate da fuori. Hanno corso anche nomi di rilievo nel panorama sportivo regionale, insieme a ragazzi, uomini e donne di capacità sportive e di età diverse, fra cui molti hanno partecipato per puro divertimento. Fra podisti, praticanti altri sport che abitualmente corrono per allenamento, e chi ha voluto cimentarsi per diletto, si è dato vita a un gruppo davvero variegato di concorrenti, tutti assai entusiasti per l’organizzazione e per la bellezza del percorso che si è snodato lungo dieci chilometri del tracciato dell’ex ferrovia, reso davvero suggestivo dall’illuminazione con le torce. Ai concorrenti, divisi in quattro categorie, femminile under e over 40 e maschile under e over 40, si è aggiunto un gruppetto di praticanti il nordic walking, che hanno percorso il tracciato con la loro tecnica sportiva. All’arrivo, posto presso l’ex stazione di Canove, tifo, applausi e ristoro per tutti, e tanti apprezzamenti per gli organizzatori, ai quali in molti hanno chiesto di ripetere la manifestazione nei prossimi anni. In generale da dire che tutti gli eventi organizzati nella settimana che ha celebrato i cento anni del trenino hanno riscosso molti consensi, peccato che il UNA RETE PER CONOSCERE LE OPPORTUNITÀ E I SERVIZI DEL TERRITORIO Continua, con “Rete opportunità 2010” il progetto di interventi messi a punto negli anni scorsi, che hanno interessato anche c o m u n i dell’Altopiano, i quali, grazie alla collaborazione di partner che hanno messo a disposizione operatori e locali, hanno potuto realizzare attività gratuite a beneficio dei cittadini, con percorsi di gruppo e colloqui individuali di orientamento lavorativo e corsi di preformazione per l’acquisizione di competenze trasversali, come i corsi di informatica per una ricerca attiva del lavoro svolti ad Asiago e ad Enego e il corso di perfezionamento della lingua italiana per presentarsi e comunicare efficacemente, tenutosi a Canove di Roana. Questa rete di enti locali, formativi e cooperative dell’altopiano lavora assieme da alcuni anni e, grazie ai finanziamenti Regionali ricevuti, rivolge le proprie attività di orientamento e preformazione ai residenti 10 adulti dell’altopiano che desiderano approfondire le proprie conoscenze sui servizi offerti da enti pubblici e privati ed affinare gli strumenti per cercare lavoro. Lo scopo principale del progetto è dunque sostenere e facilitare la ricerca di un’occupazione, attraverso la conoscenza dei servizi e delle offerte del territorio e una riflessione sulle proprie capacità e competenze, guidata da orientatori esperti. Attraverso attività individuali o di gruppo, ad esempio, gli utenti potranno redigere o perfezionale il proprio curriculum vitae, creare una casella di posta elettronica attraverso la quale diventare più professionali nella ricerca di un impiego; conoscere le strategie per condurre un buon colloquio di lavoro.. o ancora conoscere le possibilità di lavoro offerta dal territorio di residenza o da quelli limitrofi. Sarà inoltre possibile partecipare gratuitamente a dei corsi di preformazione di informatica, di tedesco …o di altri argomenti a seconda delle esigenze stesse dei beneficiari. Tutte le attività sono gratuite e si svolgeranno in autunno 2010, presso i Comuni dell’altopiano. Per aderire alle attività, o semplicemente per avere maggiori informazioni si può contattare l’ufficio servizisociali/ informagiovani del proprio comune, o contattare la segreteria ENAC di Schio, al numero telefonico 0445 530519, o tramite mail: [email protected]. maltempo di sabato 14 agosto abbia impedito una degna chiusura della manifestazione, obbligando gli organizzatori ad annullare la sfilata di biciclette d’epoca che si sarebbe tenuta lungo lo stesso percorso della corsa, e i vari appuntamenti di contorno. Silvana Bortoli I primi 3 classificati nelle varie categorie: Femminile Over 40: 1^ Paola Fedeli (38’55) 2^Lorenza Rigoni (39’36) 3^ Giuseppa Mondin (40’39) Femminile Under 40: 1^ Chiara Lionzo (37’32) 2^ Marta Fabris (39’36) 3^ Debora Rosa (44’44) Maschile Over 40: 1° Stefano Beninca (33’22) 2° Andrea Rigo (35’42) 3° Bruno Brazzarola (36’25) Maschile Under 40: 1° Michele Barcarolo (33’34) 2° Claudio Bagnara (33’40) 3° Roberto Poletto (33’45) Nordic Walking: 1°Massimo Toldo (37’34) 2° Pettinà Marco (1:16’28) 3° Michele Vidale (1:26’56) Al Waister il 2° Trofeo Pro Loco di Canove di mountain bike off road per giovanissimi Si terrà domenica 22 agosto alle ore 9.30 al campo sportivo Waister di Canove il 2° “Trofeo Pro Loco Canove”, gara giovanissimi F.C.I., mountain bike off road e promozionale, organizzato dalla Pro Canove in collaborazione con l’Assessorato allo sport del Comune di Roana e dalla Scuola di Ciclismo di Piovene Rocchette. Il percorso transennato, su fondo erboso e sterrato, verrà ripetuto più volte a seconda delle categorie, le premiazioni verranno effettuate nei pressi del campo sportivo a conclusione delle operazioni di giuria. CESUNA Le Associazioni “AUSER” dell’Altopiano in festa Si è tenuta di recente presso il rifugio Kubelek di Cesuna, alla presenza dei Presidenti regionali e provinciali, la prima festa dei circoli Auser dell’Altopiano, alla quale hanno collaborato attivamente le Amministrazioni di Conco e Roana. Era la prima volta che in molti dei soci e dei volontari attivi (circa 600) si riunivano in modo conviviale, per sanci- re l’importanza dell’esistenza dell’Associazione di volontariato “Auser” sul territorio. “Auser” infatti è presente con propri circoli organizzati in Comune di Asiago, Conco, Gallio, Lusiana e Roana e i suoi volontari mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie energie per trasporto e accompagnamento per visite mediche, compagnia domiciliare a persone sole, presenza e animazione nelle Case di Riposo, organizzazione settimanale di incontri con gli anziani delle varie comunità in attività ricreative e culturali e chi più ne ha più ne metta, come la bella serata conviviale, che è stata apprezzata da tutti i partecipanti. Alla prossima, allora! Beppa Rigoni Scit 8 Sabato 21 agosto 2010 ROTZO “Abbiamo bisogno di persone libere, non di sudditi”. Le parole con le quali Pierpaolo Romani ha chiuso la sua conferenza, tenuta nella sala consiliare di Rotzo mercoledì 11 agosto sul tema: “Beni confiscati: uno schiaffo alla mafia”, sono molto più che una sollecitazione. In due ore, volate in un baleno, il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, con garbo ma con fermezza, estrema cognizione di causa e profonda conoscenza della mafia, della sua storia e delle strategie con cui si insinua nei sistemi politici ed l’Altopiano Contro le mafie servono cittadini liberi e onesti L’incontro a Rotzo con Pierpaolo Romani, coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico economici, ha aperto occhi e svegliato coscienze. Va ringraziata l’Amministrazione comunale di Rotzo che insieme a Parrocchia, Pro Loco, Avviso Pubblico, associazione “Occhi aperti per costruire giustizia” e associazione Libera Veneto, ha organizzato un raro e prezioso momento di informazione e riflessione. Il messaggio importante che passa in incontri come questi è che nella lotta contro la mafia è fondamentale il ruolo di ogni cittadino. In sintesi: in una società in cui tende a prevalere la cultura della furbizia, in cui persone intelligenti ma disoneste si mettono a servizio della mafia al solo scopo di fare soldi, in cui si pensa che ciò che ci spetta come diritto si debba pagare come favore, è compito di ciascuno di noi proporsi come esempio, come punto Incontro con gli emigranti in Brasile Nella delegazione dell’Ente Vicentini nel Mondo anche il sindaco di Rotzo Matteo Dal Pozzo che racconta questo viaggio. Gettate le basi per un gemellaggio con la cittadina di Antonio Prado Siamo andati in Brasile, con una delegazione dell’Ente Vicentini nel Mondo, a far visita ai circoli dell’Ente sparsi in quel territorio, in particolare nel Rio Grande do Sul. La visita è stata molto impegnativa con frequenti spostamenti di città in città per riuscire ad accontentare quante più persone possibili e trascorrere col loro qualche giornata. Abbiamo visitato le città di Florianopolis, 450.000 abitanti, Criciuma, 200.000 abitanti, Caxias do Sul, con i suoi 500.000 abitanti, Flores da Cugna, una cittadina di 30.000 abitanti, Antonio Prado, 14.000 abitanti, Concordia, 70.000 abitanti, Passo Fundo, 200.000 abitanti, Porto Alegre, 1.500.000 abitanti e capitale dello Stato del Rio Grande do Sul, e dappertutto abbiamo trovato una meravigliosa accoglienza e, sorprendentemente, la scoperta che il dialetto veneto è parlato da moltissime persone per cui non abbiamo avuto difficoltà a dialogare. Abbiamo riscontrato l’interesse dei discendenti degli emigranti che negli anni dal 1885 alla dine dell’800 hanno occupato questi territori per sfuggire alle difficoltà economiche che vivevano le nostre terre del Veneto. Centinaia e migliaia di famiglie che si sono trasferite dai nostri paesi per cercare la fortuna nell’America del Sud, dove hanno trovato enormi difficoltà di sopravvivenza ed hanno dovuto sopportare ogni sorta di privazioni e lavorare 20 ore al giorno per ricavare dalla foresta brasiliana qualche pezzo di terreno coltivabile dove allevare qualche animale e costruirsi una baracca. Emigranti che hanno saputo vincere ogni sorta di difficoltà e 11 di riferimento, comportandoci da cittadini preparati, onesti, attenti ed attivi. La mafia non è un problema del sud Italia, c’è dappertutto. Anche nel Veneto dove città come Padova e Verona sono diventate crocevia della droga (uno dei sistemi che la mafia usa per fare soldi). Anche in Altopiano dove, a Gallio, si trovano due beni confiscati alla mafia, tra i 78 sparsi in tutta la nostra Regione. “La mafia non è una cosa indefinita – ha detto Romani – è un’organizzazione criminale segreta, sono persone che magari siedono sui banchi della politica e sono tra coloro che fanno le leggi, persone che sono a capo di grosse banche; è un’azienda il cui bilancio si aggira sui 200 miliardi di euro all’anno, la più grossa azienda italiana per volume d’affari. Soldi che arrivano da droga, traffico di armi, estor- sioni e traffico illecito di rifiuti tossici”. “L’obiettivo principale della mafia – ha continuato il coordinatore di Avviso Pubblico – è di fare soldi in fretta e senza andare in carcere, perché più si ha e più si conta. Ecco, se permettiamo sul nostro territorio il passaggio di una cultura per cui conti se hai, creiamo il terreno fertile per lo sviluppo di situazioni mafiose che alla fine creano costi umani ed economici che non possiamo più tollerare”. Avviso pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie) sta facendo la sua parte per rafforzare e condividere l’idea che si deve vigilare e prevenire. “Intendiamo attrezzare i Comuni per combattere le mentalità mafiose e riteniamo fondamentale lo scambio delle buone prassi amministrative perché anche solo fare un appalto in un modo o farlo in un altro non dà lo stesso risultato. Abbiamo in programma corsi di formazione per amministratori perché imparino le leggi, perché sappiano leggere sul territorio certi indicatori che preannunciano lo sviluppo di situazioni mafiose”. All’inizio dell’incontro è stata proiettata una parte di un filmato che presenta la storia e l’attività della Cooperativa Libera Terra – Pio La Torre, che lavora terre confiscate alla mafia. Il dvd è disponibile nella biblioteca di Rotzo. Per tutti, per sapere e conoscere, c’è il sito di Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it) da cui si può anche scaricare la newsletter. In Altopiano l’unico Comune che ha dato la sua adesione a questa associazione è Rotzo! In precedenza aderiva anche il Comune di Gallio, che però ha disdetto la sua partecipazione. Stefania Longhini Cerimonia a Campolongo Domenica a Campolongo si terrà la cerimonia di scoprimento di una lapide per i caduti della Prima Guerra mondiale, con inizio alle 10,30. Alle 11,30 Santa Messa ed alle 12,30 pranzo al rifugio di Campolongo su prenotazione. che adesso si sono ritagliati una posizione nelle città e nei paesi in cui vivono con le loro famiglie ma che non dimenticano i paesi di origine e che con nostalgia ricordano le loro origini. Emigranti che ci hanno accolti nelle loro Prefetture (i nostri Municipi) e che vogliono mantenere il contatto con l’Italia, che organizzano dei corsi di lingua italiana per ridurre le distanze che li separano dall’Italia, 10/11.000 chilometri di aereo che i loro antenati hanno percorso sulle navi a vapore con viaggi che si protraevano per oltre un mese. La delegazione dell’Ente Vicentini nel Mondo ha fatto visita anche alla cittadina di Antonio Prado, dove negli anni 1886 e 1887 si sono stabilite una trentina di famiglie di Rotzo, partite con i loro bambini per cercare fortuna oltre oceano, costretti dalle difficoltà economiche e dalla miseria in cui si viveva nel nostro paese in quegli anni ad abbandonare i parenti e ricercare nuove prospettive di vita e di lavoro. Abbiamo visitato una colonia di Antonio Prado, San Rocco, dove abbiamo trovato diverse famiglie di Rotzo, Slaviero, Tondello, Martello di Mezzaselva. Con la cittadina di Antonio Prado si sono gettate le basi per organizzare nei prossimi mesi un gemellaggio con il Comune di Rotzo per iniziare dei rapporti di amicizia e di scambi culturali che già hanno visto la nascita con la trasmissione del documentario presentato anche a Rotzo un paio di anni fa sulla vita di nonna Rosa Costa, che all’età di 95 anni ancora parlava la lingua cimbra in Brasile. E’ stata una visita molto importante che ci ha permesso di riscontrare l’interesse di tanta gioventù che vuole mantenere i contatti con i propri paesi di origine. Emozioni forti quando, a Flores da Cugna, siamo stati ospiti del Circolo dei Vicentini nel Mondo ed accolti una sera a cena da duecento persone, tutte originarie dalla Provincia di Vicenza, al canto “Merica, Merica, Merica” che racconta la storia dell’emigrazione, le difficoltà del viaggio, il duro lavoro per la costruzione di villaggi e città. Un grande paese, il Brasile, ricco, emergente, in forte espansione industriale, anche grazie ai nostri connazionali ed ai veneti in particolare. Matteo Dal Pozzo Il concerto dei”Fiati Romantici” Il concerto dei”Fiati Romantici” Tra i tanti concerti che si sono svolti nelle chiese e nei teatri dell’Altopiano, merita senz’altro una nota l’appuntamento organizzato nell’ambito dell’estate rotzese dal Comune, dalla Parrocchia e dalla Pro Loco di Rotzo con la collaborazione del Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto e della sede decentrata di Marostica. Nella chiesa parrocchiale di Rotzo, venerdì 6 agosto, si sono esibiti i “Fiati romantici” del conservatorio diretti brillantemente dal maestro Francesco Fontolan. Gli allievi della classe di musica d’insieme per fiati hanno proposto, ricevendo calorosi applausi, due brani di autori forse poco conosciuti come Joachim Raff e Arthur Bird e poi il famoso Adagio di Cajkovskij. Il concerto, ad ingresso libero, è tra le iniziative che il Comune può organizzare grazie alla convenzione stipulata con il Comune di Marostica e altri comuni vicentini, per l’apertura a Marostica di una sede decentrata del Conservatorio di Castelfranco Veneto. I giovani musicisti che si sono esibiti a Rotzo sono Cecilia Battistello e Giovanna Landi al flauto, Davide Mori all’oboe e corno inglese, Riccardo Follador all’oboe, Giulia Colussi e Michele Uliana al clarinetto, Giorgio Bellò e Lucrecia Fernandez al fagotto, Nikolay Novikov e Cristian Sartori al corno. 8 l’Altopiano Sabato 21 agosto 2010 Navigare stando comodamente seduti sulle panchine di un parco, in piazza, o ai tavolini di un bar. Ora si può anche a Gallio. Da qualche giorno è infatti attivo il collegamento internet wi-fi. Un servizio prezioso per i turisti che si trovano in questi giorni d’agosto in Altopiano e che da alcuni punti del centro del paese (Piazza Italia, Parco della Fratellanza, Piazzetta Giardini e Parco Giochi comunale) e anche dalla Piazza di Stoccareddo, potranno dunque, procurandosi una carta prepagata, accedere ad Internet con pc o con telefonino. “Il progetto per la rea- 12 Attivo a Gallio il servizio wireless per l’accesso a Internet lizzazione della copertura wireless per l’accesso al web, finalizzato alla promozione dell’uso delle nuove tecnologie, – spiega Stefano Marini, che ha seguito tutto l’iter su incarico del Sindaco - è partito ancora a gennaio. Come prima cosa abbiamo dotato le scuole del centro e di Stoccareddo di linea ADSL, e resi possibili i collegamenti da casa con sconti sugli abbonamenti per i residenti. Ora abbiamo finalmente completato il quadro. Il servizio è attivo a costi agevolati, gratuito per i residenti”. Attraverso una convenzione (accordo quinquennale) con la ditta Ntrnet Srl di Roana, alla quale sono stati concessi gratuitamente dei punti di connessione, il Comune per l’attivazione di questo servizio del quale oggi le località turistiche non possono più fare a meno ma che è sicuramente fondamentale anche per i residenti e le aziende locali, non ha speso un euro. Da sottolineare che la rete wi – fi di Gallio è interconnessa, attraverso al ditta Saiv, con quella di Asiago e an- che con il gruppo Guglielmo per navigare in altre località italiane. “Significa – spiega Marini - che se acquisti una card prepagata a Gallio, puoi usarla anche Asiago e in altre località d’Italia e viceversa”. I residenti per poter navigare dovranno registrarsi in comune, presso la segreteria, dove riceveranno login e password per l’accesso gratuito. Le card sono in vendita nella tabaccheria in Piazza Italia, all’Ufficio Turistico e al Bar Col del Rosso a Stoccareddo. S.L. Carol e Carolina si aggiudicano a Gallio il lasciapassare per Salsomaggiore Si chiama Carol Magosso, ha 18 anni, è una studentessa della provincia di Rovigo: è lei la vincitrice della selezione di Gallio di Miss Italia 2010, finale regionale che ha assegnato la fascia di Miss Rocchetta Bellezza Veneto. Al secondo posto Carolina Bagordo, 19enne di Noale in provincia di Venezia alla quale è andato invece il titolo di Miss Eleganza Veneto. Ventitrè le ragazze in gara nella serata di Gallio, approdata sull’Altopiano grazie alla Pro Loco di Gallio, e che a causa del maltempo ha trovato posto invece che in piazza Italia come inizialmente previsto, in un palasport auditorium gremito di spettatori. La serata, presentata da Giulia Grilli e Fabrizio Cibin, è stata molto piacevole, dapprima con la presentazione delle concorrenti in gara, che sono state fatte sfilare in due I Bersaglieri a Cima Valbella Domenica 29 agosto 2010 verrà celebrato il 12° Pellegrinaggio Cremisi che ogni due anni viene organizzato dall’Associazione Nazionale Bersaglieri di Vicenza sia a Cima Valbella sia a Gallio col patrocinio regionale, provinciale, comunale di Vicenza e Gallio e della Comunità Montana. Il Pellegrinaggio partirà da Gallio, Piazzale Sciovie del Valbella, alle 9 mentre la cerimonia si svolgerà sulla sommità del monte con inizio alle 10. Successivamente i partecipanti si trasferiranno a Gallio per la deposizione di corone ai monumenti e per la tradizionale corsa dei bersaglieri a conclusione della sfilata. Per terminare ci sarà anche un intrattenimento musicale da parte della Fanfara Provinciale Bersaglieri di Vicenza “Luigi Imelio” intitolata al compianto maestro comandante della prestigiosa Fanfara musicale dell’11° reggimento bersaglieri. Saranno presenti le massime autorità civili e militari, la Bandiera della Città di Vicenza, decorata di 2 medaglie d’oro al valor militare con i gonfaloni dei Comuni dell’Altopiano, tutte le Associazioni d’arma con una delegazione degli Chasseurs des Alpes francesi. La Santa Messa sarà officiata da don Pierangelo Rigon, cappellano dei bersaglieri vicentini. La cerimonia ha assunto negli anni un valore di importanza regionale ed oltre data la perseveranza dell’associazione bersaglieri nel diffondere l’importanza del sacrificio consumato sul Valbella (prima vittoria italiana dopo Caporetto) che ha determinato senza tema di smentita lo svolgimento della 1^ G.M. da quel momento. Sul posto saranno disponibili le pubblicazioni dell’associazione bersaglieri di Vicenza atte alla divulgazione della conoscenza dei fatti che qui si vuole commemorare. L’associazione bersaglieri anticipa i ringraziamenti per tutti coloro che oltre a partecipare hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento, in particolar modo l’Amministrazione comunale di Gallio. momenti diversi prima che la giuria emettesse il suo Carol Magosso verdetto. Poi, accanto alla bellezza, c’è stato spazio per la moda, sia con le ragazze che hanno presentato i capi di abbigliamento e i costumi da bagno degli sponsor della manifestazione nazionale, che con bambini e ragazzini del posto che si sono cimentati in passerella per presentare le collezioni di due ditte locali, Munari e Punto Sport, catturando gli applausi del numeroso pubblico, grazie alla simpatia con la quale si sono impegnati nella sfilata. La bellezza locale ha comun- SETTINO Pino Rossi sbaraglia il campo Il sindaco di Gallio Pino Rossi ha sbaragliato il campo al “Master” di settino del “Tacabanda”, sul monte Corno,torneo per giocatori singoli che si svolge con il “metodo del barbiere”, il coiffer Sergio Pesavento, che permette anche ai giocatori eliminati nei primi confronti di rientrare in gara. Ed infatti Pino Rossi, che aveva perso la prima partita, tramite la graduatoria dei punteggi è potuto rientrare in gara fino alla sfida finale che lo ha visto vincitore sul lusianese Dino Ronzani. In terza fila si è piazzato Ruggero Ronzani di Lusiana e si è insediato in quarta posizione Franco Finco di Gallio. E.Z. que avuto le sue degne rappresentanti, nella sfilata vera e propria alla quale ha partecipato anche Tatiana Cenci, studentessa padovana la cui famiglia è originaria di Enego, e poi dalla presenza di Elisa Pilati di Conco, tra le finaliste a Salsomaggiore al concorso Miss Italia di due anni fa, che oltre ad aver avuto modo di fare un suo augurio alle ragazze in gara, ha dato un saggio delle sue doti canore, interpretando dal vivo alcune canzoni. “Siamo ben felici di come è andata la serata – commenta Carlo Schivo, presidente della Pro Gallio – e del fatto che il concorso Miss Italia sia tornato a Gallio, dove nel 1980, al Macrillo, si era tenuta addirittura la finale nazionale, che però a quel tempo non aveva la risonanza che ha acquisito poi nel corso degli anni”. Per Carol e Carolina Bagordo Carolina, con la fascia conquistata a Gallio, si è già aperta la porta per le pre finali di Salsomaggiore, ma intanto potranno già rimettersi in gioco la sera del 21 agosto, quando a Jesolo verrà assegnato il titolo di Miss Veneto, che di fatto dà la possibilità di accedere direttamente alle fasi finali, che saranno trasmesse su Rai Uno l’11, 12 e 13 settembre prossimi. Silvana Bortoli 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 13 Ritrovi di famiglia. Dopo tre anni è tornato il meeting di Stoccareddo La grande festa dei mille (e oltre) Baù Sono arrivati in tanti anche dall’estero: francesi, belgi, tedeschi, canadesi, norvegesi e brasiliani Lo sforzo organizzativo degli abitanti di Stoccareddo per accogliere più di 1000 Baù per l’8° Raduno-Meeting di sabato 31 luglio e domenica 1° agosto è stato premiato da due splendide giornate di sole. I tanti Baù arrivati dall’estero nei giorni precedenti hanno trovato alloggio negli alberghi di Gallio, Foza ed Asiago. I Baù “francesi” erano tantissimi ma non mancavano i belgi, i tedeschi, i norvegesi, i canadesi e i brasiliani. Particolarmente commovente l’incontro con una famiglia brasiliana arrivata dalla città di Santa Maria del Rio Grande do Sul. I tre fratelli Paulo, Airton e Claiton sono arrivati con il papà Edasir che tanto sperava di vedere la terra delle origini della famiglia, qui era nato suo nonno Attilio. Straordinario il suo parlare veneto che aveva imparato dai nonni da bambino. Paulo uno dei tre fratelli, tutti laureati in medicina, aveva conosciuto il “nostro” primario Dott. Costacurta durante un meeting –medico a Santa Maria. Domenica 1° agosto Stoccareddo si sveglia al suono della Banda Musicale di Vivaro-Dueville preceduta dalle bellissime majorette con una sfilata per le vie del paese e intrattenimento nella piazza affollata di Baù che intanto arrivano da tutto il Veneto, dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna e dal Friuli. I gruppi più numerosi arrivano dal varesotto, da Taglio di Po, da San Bonifacio, da Marostica, da Mantova, da Vicenza, da EsteMonselice, ecc. Dopo la cerimonia, voluta dal locale Gruppo Alpini, della posa di una corona al Monumento ai Caduti anche per ricordare i tanti Baù, emigrati nei cinque continenti, che non sono più tornati, è seguita la Santa Messa nella bella parrocchiale che non riusciva a contenere tutti. Santa Messa officiata da don Gino Baù, il più giovane dei preti Baù, insieme al nostro parroco don Lauderio Dal Bianco. Particolarmente sentito il saluto arrivato dall’Africa da Suor Elisa Baù che opera in Guinea Bissau che può considerarsi un documento base per capire il Raduno di una Grande Famiglia.…”Il ritrovarci “insieme” fisicamente o spiritualmente, diviene, per ciascuno di noi come un IMPEGNO a consolidare le nostri radici, a fortificare la nostra amicizia e fraternità. Avere uno stesso cognome ci ricorda che veniamo tutti dallo stesso ceppo e, come dicono qui in Africa: “ Non possiamo perdere ciò che caratterizza il nostro volto, cioè la nostra identità familiare!” Il ritrovarci con un impegno a trasmettere ai nostri giovani la saggezza del comprendere la differen- STOCCAREDDO finalmente messo in piazza Per chi arriva a Stoccareddo per vedere il “famoso” paese dei Baù finalmente trova un pannello, posto su una bacheca ubicata nella bella piazza belvedere, dove può leggere notizie di vita passata e recente di questo paese posto alle pendici del Col del Rosso come in una terrazza sulla Val Frenzela da dove si può vedere la laguna veneta. Stoccareddo si sa, è fuori dai circuiti turistici dell’Altopiano ma non per questo deve essere, come spesso è successo e succede, dimenticato. Quello che succede a Stoccareddo è praticamente opera del volontariato locale (Polisportiva e Parrocchia), anche l’installazione di questo “punto turistico” è stato possibile dall’unione del pubblico (Comune) con un privato (Alpiturist). A Stoccareddo ci si domanda perché la Pro Loco di Gallio o chi per essa non ha previsto nemmeno una, dico una, manifestazione a Stoccareddo per tutto il 2010? Ben sapendo che qui sarebbe arrivata tanta gente. In verità l’ufficio turistico, su richiesta della Polisportiva, ha organizzato la Mostra “una terra i suoi artisti” del Gruppo arte insieme,alatere dell’8° raduno dei Baù, che abbiamo comunque dovuto gestirci completamente. Noi “stocarechi” siamo ottimisti, vogliamo credere nelle istituzioni locali, aspettiamo sempre che qualcuno si ricordi che “esistiamo”. Amerigo Baù za da ciò che è essenziale (che non possiamo perdere) da ciò che è relativo (passeggero, non strettamente importante) ossia i Valori umani e cristiani: fede, rispetto, laboriosità, onestà e solidarietà che portiamo in noi come un DNA ereditato dai nostri genitori e nonni…”. Alla fine della S.Messa c’è stato il saluto ai Baù di Carlo Baù, presidente della Polisportiva 2000, di Don Lauderio, del Sindaco Pino Rossi e di Matteo Dal Pozzo a nome dell’Ente Vicentini nel Mondo. La festa è poi continuata nel Palatenda dove sono stati serviti quasi 900 pasti in meno di due ore grazie all’impegno di tantissimi volontari guidati in cucina dalla veterana Silvella Baù. Particolarmente apprezzato il Gruppo Folcloristico bassanese I CANFIN che ha reso l’incontro una festa popolare. Non sono mancati i momenti di commozione alla consegna di ricordi: a Don Gino Baù, a Thomas Baù (germania) ed alla famiglia Baù brasiliana sono state donate tre madonnine cimbre dello scultore Pino Baù; a Mario Baù (cent’anni ), alla giovane Federica Baù (attrice), a Luciano Baù (Ugine), agli assessori regionali veneto Elena Donazzan e Roberto Ciambetti sono stati donati gli “orologi ricordo” dell’8° Raduno Int.le dei Baù. Apprezzati ed applauditi gli interventi-testimonianza di vari Baù e i saluti del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia portati dai due assessori regionali vicentini presenti. Alla sera la fe- Acconciatura e trucco da sposa e da sera Trattamenti tricologici mirati Check-up della cute e del capello Extension Manicure Accessori moda Bigiotteria Via J.SCAJARO ASIAGO Telefono: 0424 463694 sta è continuata, fino a tardi con i Baù più resistenti, ancora con musica, canti e balli proposti dall’orchestra “I Cavalieri del Liscio”. Amerigo Baù Centro Benessere Cute e Capelli Al Ristorante con il l’Altopiano Caseificio Pennar Asiago 8 14 Sabato 21 agosto 2010 Rifugio Malga Larici da Alessio: la bellezza del luogo, la bontà dei sapori, il piacere di stare allegramente in compagnia In un angolo di paradiso, ecco dove ci porta stavolta il nostro viaggio alla scoperta di piatti con i prodotti del Caseificio Pennar Asiago: andiamo a Cima Larici, meta prediletta sia d’estate che d’inverno di turisti e altopianesi, che fra lo splendore della sua natura riescono ad assaporare momenti davvero speciali. Quassù troviamo il Rifugio Malga Larici, a quota 1.658 mt, gestito da ben 25 anni da Alessio Cornale e dalla moglie Antonella Brotto. Il locale, che dispone anche di 25 posti letto, è aperto d’estate tutti i giorni, e d’inverno nei week-end e durante le feste natalizie. Qui arrivano tantissimi ciclisti, amanti del trekking e delle passeggiate a cavallo, non solo italiani, moltissimi infatti sono anche i tedeschi che prediligono la zona per le loro escursioni. I clienti affezionati, che giungono anche da molto lontano, sono davvero tanti, alcuni dei quali arrivano addirittura con l’elicottero privato, vista la possibilità di atterrare nella vicina piazzola. “Negli anni – comm e n t a Antonella – abbiamo visto anche un cambio di generazioni nelle compagnie che scelgono il rifugio per passare qualche ora spensierata, gustando i nostri piatti e rilassandosi a tavola, dopo aver fatto una passeggiata o escursione nei dintorni, che offrono davvero tante possibilità. Da qualche anno poi, da quando nostro figlio Giovanni collabora con noi nei momenti in cui il suo lavoro glielo permette, arrivano qui anche tanti giovani che portano ancora più allegria”. Il vero mattatore del locale resta comunque Alessio, la cui simpatia è proverbiale: i clienti li serve, e poi si ferma a scambiare quattro chiacchiere con loro, fino a quando capisce che è arrivato il momento di dare il via ad aneddoti e al suo repertorio di barzellette, e allora le risate riempiono la sala! Al Rifugio Malga Larici si può mangiare tutti i giorni, la prenotazione è consigliata nei periodi di maggior afflusso turistico e richiesta sempre per la sera. La magica atmosfera che si respira nei dintorni e all’interno del locale, fa sì che vi si festeggino ricorrenze di ogni genere: compleanni, anniversari, addii al celibato, lauree, e anche matrimoni. IN CUCINA LA PIÙ CREATIVA È ANTONELLA La ricetta Bocconcini di vitello con funghi e Crema di formaggio Pennar Per preparare questo piatto si cucina innanzitutto uno spezzatino di bocconcini di vitello: si fa un normale soffritto con olio, una noce di burro, cipolla, carote e sedano, si aggiungono salvia e rosmarino, si fa rosolare la carne. Dopo una buona spruzzata di vino bianco, si porta a lenta cottura. Nel frattempo si prepara anche un misto bosco di funghi trifolati e una fumante polentina o si abbrustoliscono delle fette di polenta già pronta. Al momento di servire si prende una padella, e si mettono insieme bocconcini di carne, funghi e qualche bella cucchiaiata di Crema di formaggio Pennar, si fa amalgamare tutto insieme, una bella spruzzata di prezzemolo tritato, poi si mette sul piatto sopra a un letto di polenta appena tolta dal fuoco o sulle fette abbrustolite. Ottimo, soprattutto se gustato in buona compagnia! Ai fornelli si mettono sia Antonella che Alessio, anche se lei si occupa maggiormente della parte creativa, e lui di…mettere in pratica. Fra i piatti proposti ci sono i bigoli fatti in casa con sugo d’anitra, la zuppa d’orzo e speck, il gulasch, il capriolo, la grigliata mista, i panaretti di affettati e di formaggi. In un posto come questo, la bontà dei formaggi locali si assapora sicuramente nel migliore dei modi proprio gustandoli così come sono, con pane o polenta e qualche contorno. Ma non mancano anche qui alcune preparazioni sfiziose con alcuni tipi di formaggio. La crema di for- PENNARONE PENNAR Questo prodotto assembla le caratteristiche migliori dei formaggi dolci dell’arco alpino, il suo sapore infatti rievoca caratteristiche tipiche dell’ formaggio Asiago, del Latteria e del Fontina armoniosamente unite con sapiente maestria. Molto golosa è anche la varietà “Kummel” con l’aggiunta di semi di cumino maggio del Caseificio Pennar Asiago, che spesso abbiamo trovato nelle preparazioni dei locali finora presentati, diventa ad esempio quel tocco in più per uno spezzatino davvero speciale, che è il piatto descritto in questo nostro appuntamento. Il Pennarone poi, oltre che essere sempre gradito cotto alla piastra, è anche l’ingrediente di un buonissimo pasticcio che Antonella prepara su prenotazione, insieme a patate lesse, besciamella e porchetta tritata, una specialità che riscontra sempre gli apprezzamenti della clientela. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 15 Le contrade di Lusiana in miniatura LUSIANA A Valle di sopra il museo espone le riproduzioni in scala delle contrade realizzate da Angelo Egidio Ariani Cinghiali nei prati, danni per migliaia di euro I cinghiali continuano a rovinare i terreni agricoli. Negli ultimi giorni, di notte fino al mattino presto, hanno preso di mira appezzamenti di via Onfesa, Ronzani e sulle pendici a sud e a nord del monte Xausa. Con il muso, gli animali scavano nel terreno agricolo alla ricerca di radici e la terra rimossa rende difficile i lavori agricoli. I cacciatori con le ruspe livellano abbastanza il terreno ma una parte del cotico erboso per il raccolto annuale viene perduto. I danni sono di parecchie migliaia di euro il cui risarcimento viene chiesto dalle associazioni di cacciatori alla Provincia che sta preparando un piano per la riduzione del numero di cinghiali. Ne sono stati visti, al mattino, all’alba, anche una dozzina sul monte Xausa che durante il giorno si vanno a nascondere in terreni costellati di rovi. E.Z. Un terreno devastato dai cinghiali in via Onfesa La festa del Capitello occasione di beneficienza In via Bose si è svolta la Festa del capitello, eretto dalle famiglie Zampese e Polga a ringraziamento per una grazia ricevuta dalla Madonna. La messa è stata celebrata da don Valentino Grigiante, arciprete della parrocchia di San Giacomo di Lusiana, da don Lino Cecchetto parroco della parrocchia di San Sebastiano in Cà Pajella a Thiene e da un chierico missionario. Come gli altri anni è stata avviata una sottoscrizione che ha raccolto 1.100 euro di offerte dei quali 800 sono destinati all’asilo parrocchiale di Lusiana e 300 all’associazione di volontariato “Mano d’argento”. E.Z. In via Chiavone, a Valle di Sopra, sulle rive del torrente Chiavone bianco, nel fabbricato che ospita le pompe dell’acqua, al piano superiore, è stato inaugurato il museo delle contrade della zona. Angelo Egidio Ariani, con l’aiuto della moglie Angela Garzotto, ha riprodotto in scala le case, le fontane e i giardini delle borgate di Valle di Sopra e Valle di Sotto e le contrade del Crosello, Rigine e Covolo. Fanno bella mostra anche gli attrezzi dei lavori agricoli usati nei secoli e nei decenni scorsi. Si possono notare gli attrezzi per la lavorazione della paglia, del fieno, del ferro e del formaggio. Ricostruito anche il meccanismo di un mulino ad acqua con gli ingranaggi in legno che fanno muovere le ruote della macina. Ha impartito la benedizio- ne don Ugo Tognato, parroco di Valle e Mortisa e ha tagliato il nastro l’assessore alle attività culturali Sabrina Passuello che ha sottolineato come il lavoro di ricerca abbia portato Angelo Egidio Abriani a recuperare oggetti e attrezzi di molti anni fa, che descrivono la storia e il lavoro degli abitanti della zona, lavoro intriso anche di molti sacrifici. E.Z. Nelle foto, angoli del museo delle contrade e oggetti e attrezzi di una volta. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 16 10° Concerto per un amico: un’ultima edizione ricca di emozioni Domenica 1° agosto, si è tenuta l’ultima edizione del Concerto per un amico, manifestazione nata in ricordo del musicista Claudio Rebeschini, che si è a poco a poco trasformata in un importante evento musicale e trampolino di lancio per molti complessi locali. Proprio in quest’ultima occasione, quando un appuntamento fisso e atteso sta per venir meno, sembra essere riemerso il vero intento della manifestazione: la memoria di Claudio, emblema della musica e della voglia di stare insieme. Dalle ore 16, si sono susseguiti sul palco quattordici gruppi, per un totale di quasi cento musicisti nostrani, alcuni dei quali conoscevano il celebre tastierista, altri su cui si è semplicemente ma indelebilmente riflessa la sua fama. Con l’ausilio di Alessandro Pretto, Ezio Pesavento e il giovane Matteo (nuova leva tra i tecnici del suono altopianesi), i gruppi hanno eseguito alcuni brani: un’ottima occasione per esibirsi, ma anche per ricordare una persona che, come loro, amava la musica.Alle 18, è stata celebrata la Santa Messa, mentre alle 19, allietato dalla ripresa dell’intrattenimento musicale, è stato riaperto lo stand gastronomico. La serata è stata densa di emozioni e ricca di iniziative volte a chiudere in bellezza questa decennale manifestazione, ritornando al suo vero e proprio significato. Se negli anni essa ha acquisito una certa notorietà, tanto da accogliere un numero crescente di band, la paura imperversante era quella che potesse tramutarsi in una vera e propria “sfilata” di talenti, forse fine a se stessa. La serata del 1° agosto, invece, ha dimostrato che i musicisti e gli appassionati altopianesi hanno saputo mantenere intatta nel proprio cuore la motivazione che ha spinto a creare questo evento magico, che da dieci anni ricorda un uomo, il suo piccolo mondo fatto di gioie e dolori, ma soprattutto di musica, un universo popo- A Cesuna la Tribute band di Zucchero La Tribute Band Ufficiale di ZUCCHERO si esibirà in un’unica ed esclusiva data in l’Altopiano con un concerto live da non perdere. Special guest la storica corista di Zucchero LISA HUNT! L’esibizione avrà luogo a Cesuna di Roana, presso la struttura coperta in Piazzale ex stazione, sabato 21 agosto alle 21. L’evento è organizzato da Ufficio Turismo Comune di Roana in collaborazione con la Pro Cesuna che sarà presente anche in pre-concerto dal pomeriggio con la Festa della Birra. lato dall’armonia che essa esala: qualcosa che non si descrive, ma che, nel palatenda di Roana, ha avuto la capacità di accomunare tutti i presenti. I musicisti dell’Altopiano hanno dimostrato che, per loro, il Concerto per un amico non è stato soltanto un’occasione, ma anche e soprattutto un modo per ricordare Claudio, per alcuni un amico, per altri un conoscente, per altri ancora un simbolo. Sullo schermo posizionato vicino al palcoscenico, scorrevano le immagini dei precedenti concerti: una carrellata di volti oggi più adulti e cresciuti che hanno caratterizzato la manifestazione dai suoi primordi. Sul medesimo maxi schermo, sono stati trasmassi dei video su Claudio realizzati dai suoi amici e conoscenti: momenti toccanti, che hanno riportato squarci di vita quotidiana del musicista, abbinandovi la musica che ha fatto da colonna sonora alla sua vita, specie qualla cantautoriale, come nel caso di Impressioni di settembre. Altra sorpresa della serata è stata l’iniziativa di alcuni musicisti provenienti da vari gruppi, che hanno deciso di riunirsi in rappresentanza di tutti i partecipanti, cantando una canzone in onore di Claudio e di Tony, ideale prosecutore dell’attività dell’amico scomparso. Anche Willy Frigo, Fabio Agostini ed Eros Ambrosini, amici intimi del dedicatario dell’iniziativa, si sono riuniti per rendere omaggio alla chiusura del Concerto per un amico. Il momento clou della serata è stato però l’ingresso di Tony Rock su un palcoscenico che non calcava ormai da molti anni. Per la chiusura del Concerto per un amico, manifestazione che segue in prima persona da anni, ha deciso di esibirsi con la sua storica band, gli Ex Novo, gruppo composto da alcuni amici di Claudio: Tony Rock alla voce, Fabio Vellar alla chitarra, Maurizio Alberti al basso e Oscar Vellar alla bat- teria. Dopo aver ringraziato le persone che hanno contribuito alla realizzazione pur restando dietro le quinte, Tony ha sfoderato il suo discorso più efficace ed eloquente: la sua straordinaria voce che, assieme agli arrangiamenti degli altri musicisti, ha trasportato il pubblico all’interno del vero mondo di Claudio, della musica che davvero amava. Il palatenda intero ha ascoltato una straordinaria carrellata di brani dei Pink Floyd, un omaggio a Claudio che ha coinvolto anche un gruppo di giovani ragazze che hanno cantato i cori di The Wall. E tra le note di questo storico brano, che sfuma nella nebbia del ricordo di tempi ormai andati, che non ritor- neranno più, ma che hanno lasciato in noi l’esperienza del vissuto, della libertà, del coraggio d’azione e della volontà di espressione, anche il Concerto per un amico sembra voler colorarsi a poco a poco di bianco e nero: ricordi malinconicamente belli socchiusi dalla frase ricorrente della serata, “tutto ha un inizio e una fine; l’importante è ciò che resta”. Mi permetterei di dire che in realtà tutto muta. E come Claudio, da giovane musicista speranzoso in un futuro fatto di vita, libertà, azione ed espressione si è tramutato in un simbolo e un incentivo morale alla musica altopianese, forse il Concerto per un amico non è davvero finito… The show must go on. Martina Rossi 8 l’Altopiano Sabato 21 agosto 2010 17 La serata d’addio di Diego ENEGO Può piacere o non piacere, si può essere d’accordo con lui o meno, certo è che Diego dalla Palma è sicuramente un grande personaggio e come tale sa coagulare intorno a se tanti pro e contro, tante simpatie, ma anche tante invidie e malignità, è un personaggio pubblico e come tale più di tutti noi esposto al giudizio della gente sia questo positivo o negativo, giusto o sbagliato. La serata, organizzata dall’Associazione dei Commercianti di Enego, che ha tenuto ad Enego, un martedì sera di metà agosto, sicuramente resterà nel bene e nel male nella memoria di chi c’era, ed erano in moltissimi. Resterà perché si è parlato di serata d’addio, un divorzio annunciato fra Diego e il suo paese d’origine, fra Diego e i suoi compaesani che lo hanno deluso ed offeso ancora, tuttavia una serata durante la quale moltissimi, i più, gli hanno tributato tanto affetto e simpatia . Una serata che è sembrata un bilancio della vita del famoso Dalla Palma, una serata sempre in bilico fra la commozione, la rabbia, l’esibizionismo, la pubblicità, la verità a tutti i costi, l’operazione commerciale. Un mix normale, inevitabile, che tuttavia ha prodotto un bellissima serata, che ha catturato il vasto pubblico presente all’interno del Palazzo del Turismo e della Cultura, ma anche quello assiepato sulle scalinate del Duomo di fronte alle quali era stato montato un maxi schermo. Il famoso Dalla Palma ha salutato tutti in un incontro sempre in bilico fra la commozione, la rabbia, l’esibizionismo, la pubblicità, la verità a tutti i costi, l’operazione commerciale Dalla Palma è sicuramente un abile uomo di mondo, che si è fatto da se e che ora sa con capacità gestire la sua immagine e la sua notorietà, ha condotto la serata in modo brioso, a tratti sembra una serata fra amici, in dialetto si rivolge ai molti, che fra il pubblico riconosce, il tono spesso è davvero confidenziale, due ore che sono volate, il giornalista invitato per fare da conduttore, Stefano Ferio, in realtà ha dovuto rincorrere il protagonista ed alla fine ha dovuto assecondarlo, perché troppo abile, capace, vivace, attivo. Un appuntamento che doveva promuovere l’ uscita del 3° libro Dalla Palma, che andrà nelle librerie il prossimo mese di settembre, “A nudo”, tuttavia è stato molto di più, è stato chiarimento, sfogo, commiato, confessione, quasi una catarsi. Il pubblico credo abbia faticato non poco nel seguirlo nel suo percorso che si è disvelato in itinere, ma si è sicuramente divertito, ha riflettuto, si è indignato, commosso, e alla fine uscendo non ha potuto non spendere una parola buona per tutto ciò che aveva visto e ascoltato. C’è anche chi, uscendo si è ricordato solo degli argomenti “tabù”, come i gusti e le abitudini sessuali, trattati dal nostro con molta libertà di linguaggio, e si è meravigliato di aver ascoltato certe confessioni, così “colorite”. Anche qui, va bene, sciropparsi tutte le trasmissioni più stupide che la nostra TV ci impone da qualche tempo a questa parte, va bene ascoltare confessioni finte e costruite di personaggi che non hanno nè arte nè parte, entrare nelle questioni più intime di perfetti sconosciuti, ma quando tutto ciò avviene dal vivo, vicino a te, con una persona che è a te vicina, allora si risveglia il perbenismo….!? Per assurdo hanno fatto meno scalpore le atroci e squallide storie, purtroppo vere, sugli abusi sessuali subiti e conosciuti quando era ancora piccolo, e comunque, sempre per al- Grande successo per la Confraternita del Bagolo Uno spettacolo casereccio, ma molto apprezzato e seguito. La commedia messa in scena dalla Confraternita del Bagolo, un gruppo di giovani donne che si diletta con il teatro e spera sempre di regalare sano divertimento ha avuto un successo di pubblico ben oltre le più rosee aspettative, tanto che gli appuntamenti in programma erano due, ma si è dovuta aggiungere una serata per non scontentare il pubblico che per motivi di posto non era potuto entrare a teatro. Tre serate che hanno registrato il tutto esaurito, i 270 posti a sedere sono stati sempre tutti occupati ben prima che iniziasse lo spettacolo! Un successo che si è soprattutto tradotto in aiuto concreto per una Fondazione, la Città della Speranza di Padova e per l’Associazione di volontari collegati al 118 della Monte Lisser. La Confraternita ha infatti voluto raccogliere offerte per l’Ospedale Oncologico Pediatrico di Padova con il quale Enego è gemellato, e per i volontari dell’ambulanza che, come sono stati definiti dal vicesindaco Bussolaro, sono gli angeli del nostro paese, attivi 24 ore su 24, 7 giorni la settimana 365 giorni l’anno. Bravissime ed applauditissime le “attrici”, 6 in tutto che hanno presentato con carattere e capacità scenica, una commedia in 2 atti: “On desturbo novo” e “Na crica vecia”, un gustosissimo spaccato sui modi di dire del paese, sui costumi le abitudini, i personaggi. I testi sono stati scritti dalle stesse che hanno anche curato costumi, scenografie, coreografie e musiche. Un’occasione che ha permesso ad un gruppo di donne di esprimere i propri talenti, superare timidezze, fare un importante esercizio mnemonico e soprattutto dare una mano al prossimo, divertendo tanta gente che di questi tempi non ha spesso ragioni per farlo! S.S. cuni, storie che era meglio tacere. Perbenismo? Semplicemente una persona famosa si è raccontata, ha scelto di raccontare la propria biografia scavando nell’infanzia, ritrovando i genitori, i loro gesti, la lunga, tortuosa e dolorosa strada per raggiungere la fama. Si è tolto qualche sassolino Diego, anche nei confronti di tanti paesani, che si sa, spesso hanno giudizi facili per gli altri, sanno sputare pillole di saggezza quando il fatto riguarda il vicino di casa, sanno puntare con compiaciuta crudeltà il dito sul “diverso” , alla faccia della solidarietà fra compaesani; salvo poi indignarsi ed offendersi quando pubblicamente viene detto apertamente tutto questo, e viene toccato il rapporto tra Diego e paesani! Sì, il Dalla Palma con libertà, un po’ inusuale da queste parti, ha parlato di tutto e di più andando sopra e tra le righe, ma scremando a dovere l’ ipocrisia di chi tanto si è indignato e meravigliato, tutto viene ridimensionato ad un sempli- ce: tanto rumore per nulla! Sotteso a tutta la serata, c’era infondo il lancio pubblicitario del nuovo libro di Diego Dalla Palma. Anche in questo prossimo volume si racconta, ancora un volta lo fa e se può, ancora di più; a condurlo in questo mostrarsi, in questo raccontarsi in profondità, sempre le figure dei genitori Agnese e Bepi, anche loro raccontati senza vergogna. Due figure ancora e forse sempre di più presenti nella vita di quest’uomo ormai famoso, vengono letti alcuni brani del prossimo lavoro, e la bellissima località di Lambara dove Diego è cresciuto, dove i suoi avevano la casara, è sempre molto presente. Il paesaggio, i colori, i rumori, gli odori, sensazioni forti che hanno segnato il carattere, la mente, che resistono malgrado tutto e tutti. Lambara il luogo della memoria, dove Diego, in questa serata dove racconta di volersi definitivamente allontanare da Enego e dall’Italia, per trasferirsi magari nell’amata Barcellona, dice però di voler tornare: “voglio che le mie ceneri vengano sparse al vento, proprio a Lambara”. Tante confessioni, tanti racconti, malgrado fama e notorietà però questo personaggio si porta ancora dentro le piccole e grandi ingiustizie subite, sembra non essere riuscito a superarle, malgrado più volte ribadisca, “Perdonare è la medicina migliore” , non convince con questa affermazione, perché malgrado tutto a lui questa medicina non ha fatto del tutto bene se ancora pensando al suo paese e alla sua vita trascorsa, mette in prima fila i detrattori! La serata si è chiusa in modo impeccabile, mettendo d’accordo davvero tutti, grazie alla fantastica voce e all’interpretazione commovente della cantante Ofelia, che con dolcezza materna ha fatto notare a Diego: - mi sembra che qui la maggior parte ti voglia davvero bene, pensaci prima di lasciare il tuo paese-. Prima di lasciare il pubblico invece, Dalla Palma ha chiamato sul palco i giovani di Enego. Un bel colpo d’occhio. Tantissimi giovani ai quali ha voluto dedicare “L’inno al coraggio” cantato dal grande soprano Montserrat Caballé diretta dal maestro Vangelis, invitando i giovani ad avere il coraggio di scegliere la loro strada e di non subire la vita! Stefania Simi 8 l’Altopiano Sabato 21 agosto 2010 18 Le opere artistiche di Carlo Magnabosco Ha scoperto la passione di scolpire il legno dopo la pensione Fino a qualche anno fa eravamo abituati a vederlo al lavoro nel suo negozio di alimentari a Canove, dietro al banco pronto a servire i clienti, tra gli scaffali a sistemare la merce, o in cassa a fare il conto. Oggi invece capita di intravvedere Carlo Magnabosco all’opera nel suo garage, che si affaccia sulla via principale del paese, mentre con pazienza scolpisce pannelli di legno, creando delle bellissime sculture. E’ da quando è andato in pensione che Carlo ha potuto dedicarsi alla sua passione per le creazioni artistiche, cimentandosi anche personal- mente. “Qualche anno fa –racconta – proprio attraverso il vostro giornale ho saputo dell’iniziativa della Regione che finanziava dei corsi di scultura in legno per gli ultra sessantacinquenni, che si sarebbero tenuti anche ad Asiago. L’arte mi ha sempre appassionato, e quando il lavoro me lo permetteva visitavo mostre di vario genere. Ho sempre ammirato il lavoro degli scultori che partecipano al concorso di Asiago (che prende il via proprio in questi giorni, ndr) e quando ho saputo della possibilità di imparare la tecnica di scolpire il legno, ho deciso di provare e mi sono iscritto al corso tenuto da due artisti locali: Andrea Paganin, che ci ha dato una buona infarinatura di disegno, e Gianangelo Longhini, che ci ha insegnato ad usare scalpelli e sgorbie”. Così Carlo ha iniziato a incidere e lavorare il legno, affinando piano piano la sua tecnica, e vedendo con soddisfazione che dal lavoro delle sue mani prendevano forma fiori, volti, animali. Ha frequentato altri corsi, e oggi si destreggia così bene con arnesi e utensili che crea dei pannelli molto belli, come quelli che ci ha fatto vedere nel suo garage – laboratorio, tanto che gli capita sempre più spesso di sentirsi chiedere da amici e conoscenti di realizzare una sua opera anche per loro. “Il mio è un hobby – dice - ciò che creo lo faccio per me e per i miei familiari, ma a volte mi ritrovo a rifare una scultura perché dopo averla vista qualche amico mi chiede di fargliene una copia. Che, naturalmente, non è mai Torna Scotolati e via Cavour si anima con la sua “Mostra natalizia” presso “l’Oratorio S. Andrea” Scotolati è tornato, e sembra aver trovato pane per i suoi denti, o meglio…per la dentiera. Di sicuro ha trovato qualcuno che sta al suo gioco, e così, dopo che l’artista- umorista- caricaturista, nottetempo aveva affisso qua e là per Asiago (e non solo) una delle sue locandine selvagge che annunciava lo smarrimento della dentiera del sindaco Gios durante una seduta del consiglio comunale, qualcuno ha risposto attaccando sulla porta dell’ex locanda Cavour, ribattezzata Oratorio S. Andrea (gios) e sede della mostra di creazioni artistiche ed umoristiche di questo singolare personaggio, un avviso di ritrovamento, in un piatto di zuppa cimbra, di una protesi dentaria, applicata al foglio stesso per gentile concessione in prova. Scotolati, che lo scorso anno aveva portato un certo scompiglio ad Asiago dopo che la sua fervida e inusuale fantasia aveva partorito fior di avvisi più che mai improbabili, ha annunciato il suo ritorno innanzitutto pubblicizzando la “Mostra Natalizia” in sala riscaldata in Via Cavour 7 ad Asiago, aperta 25 ore su 24, con ingresso all’en- trata. Poi la sparata sullo smarrimento della dentiera del sindaco, con locandina appesa anche sulla vetrina della nostra redazione. Dall’interno abbiamo potuto osservare le reazioni più disparate in chi si fermava a leggere incuriosito: molti i perplessi, qualcuno proprio non riusciva a capire, qualcun’altro si indignava e altri ancora si facevano una sonora risata. Intanto nei giorni scorsi Scotolati ha presentato in centro ad Asiago il libro pubblicato qualche mese fa, che contiene le varie iniziative burlone dello scorso anno, intitolato “Benvenuti ad Asiago, Città del sorriso”. E se in molti sorridono e si divertono per davvero nel leggere le sue locandine comicoscorso anno, intitolato “Benvenuti ad Asiago, Città del sorriso”. E se in molti sorridono e si divertono per davvero nel leggere le sue demenziali, soprattutto dopo aver capito il personaggio, sembra che per contro qualche sonora protesta gli sia già arrivata anche quest’anno per le sue affissioni. Tutto inutile? Siamo convinti che lui non si scomporrà, continuerà a inforcare il suo motorino più o meno alle tre di mattina, e armato di fogli e nastro adesivo proseguirà imperterrito nelle sue incursioni che faranno ridere o indignare, a seconda di chi le leggerà. Comunque vale la pena di fare una tappa in Via Cavour ad Asiago per ammirare le caricature (anche di personaggi locali, novità di quest’anno!) e i disegni di questo originale artista: la mostra rimarrà aperta fino al 38 agosto! Silvana Bortoli identica alla prima, come per tutti i lavori fatti a mano. Devo dire che oggi apprezzo ancora di più le creazioni artistiche, perché ho scoperto quanto impegno, pazienza e fatica ci vogliono per certi lavori. Da semplici osservatori si può avere l’impressione che siano la bravura e il talento naturali gli in- gredienti principali per poter creare delle opere d’arte, mentre ho imparato che ci vuole davvero molto lavoro e volontà. Un lavoro che comunque, essendo fatto con passione, è davvero gratificante”. Soprattutto, aggiungiamo noi, se i risultati sono quelli che abbiamo visto nel garage di Carlo. Silvana Bortoli Lidia Rigoni Pun espone ad Asiago Il Comune di Asiago e la Comunità Montana hanno accolto ben volentieri la richiesta della pittrice Lidia Rigoni di esporre le sue tele dal 24 al 31 agosto presso la Sala delle maschere in Comunità Montana. In una lettera, inviata ancora lo scorso anno, l’artista aveva scritto: “ Il mio sogno è di poter esporre ad Asiago, terra dei miei nonni e di mio padre Armando Rigoni, deceduto a soli 42 anni. E’ per tutti i miei parenti che voglio portare il nome dei Rigoni sulla loro terra natia, mi sembra così di onorarli”. Lidia Rigoni risiede, con la sua famiglia, a Domodossola ed è titolare di un negozio/laboratorio dove esercita il suo lavoro come arredatrice di fiori. Le 40 tele che saranno esposte rappresentano per la maggior parte il maestoso Monte Rosa visto da Macugnaga. La mostra e l’artista verranno presentate in un incontro in programma lunedì 23 agosto alle 16,30 nella sala dei quadri del municipio di Asiago con la partecipazione del sindaco Andrea Gios e del critico d’arte Giuseppe Possa. La mostra aprirà i battenti il giorno successivo alle 10. Da sinistra Edoardo Sartori, Antronio Rodeghiero e la pittrice Rigoni Lidia a Porta Manazzo 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 19 Aspettando Venezia…ad Asiago Al Cinema Lux due serate presentate dal direttore artistico del festival di Venezia Marco Muller. L’assessore Rigoni: “In progetto l’avvio di un festival internazionale ad Asiago” Marco Muller Ci sarà anche un po’ di Asiago all’ormai prossima Mostra del cinema di Venezia in programma dall’1 al 10 settembre. In concorso col film “La Passione” diretto dal regista padovano Carlo Mazzacurati c’è anche il montatore Paolo Cottignola, romagnolo di nascita ma asiaghese d’adozione. Ma c’è anche una pellicola fuori concorso alla quale Cottignola ha lavorato, ovvero “Sei Venezia” sempre per la regia di Mazzacurati. Un motivo in più per gli appassionati di cinema altopianesi per seguire con vivo in- teresse la kermesse cinematografica. Ma se a Venezia ci sarà anche Asiago, ad Asiago sarà presente per due giorni la Mostra di Venezia. Sabato 21 agosto e domenica 22, al cinema Lux, si tengono infatti due serate presentate dal direttore artistico del festival veneziano Marco Muller. “Aspettando Venezia 2010” è il titolo della minirassegna organizzata dal Comune di Asiago in collaborazione col Circolo Effetto Cinema Asiago che proporrà la proiezione dei film “Cosmonauta”, sabato alle 18, e “Dieci inverni”, domenica alle 21. Cosmoanuta viene proiettato nell’ambito anche della Notte nera, in programma con diversi appuntamenti proprio tra il pomeriggio e la serata di sabato 21. Il film commedia di Susanna Nicchiarelli presentato l’anno scorso a Venezia ha vinto nella categoria Controcampo italiano “per la capacità – questo il responso della giuria - di ricordare attraverso gli occhi di un’adolescente un momento cruciale del Novecento”. In sala sa- Asiagofestival: la grande musica dell’estate asiaghese ogni giorno sul web e a breve nuovamente in Corea AsiagoFestival è molto di più di una straordinaria proposta musicale firmata dal suo direttore artistico Julius Berger, violoncellista di fama mondiale oramai adottato dalla città di Asiago per il suo straordinario impegno, sia artistico sia umano. Da quattro anni, oramai, si svolge alla fine di agosto AsiagoFestival Korea, anche questo diretto da Berger, nella Asiago Arthall di Seoul, auditorium che la moglie dello stesso Berger, la violoncellista di fama internazionale Hyun-Jung Sung, ha voluto dedicare ad Asiago per ospitare il “festival gemello”, manifestazione che sta riscuotendo un crescente successo di pubblico e di critica in un paese di grandi appassionati e cultori della musica classica e contemporanea. E un AsiagoFestival ancor più straordinario, unico nel panorama internazionale, è quello ora disponibile nel sito web Asiagofestival.it, che in occasione della 44ma rassegna offre agli appassionati l?ascolto in rete gratuito di tutti i concerti. Grazie ad un programma realizzato ad hoc e appassionatamente voluto e sostenuto da Roberto Brazzale (presidente dell’Associazione Amici della Musica di Asiago fondata da sua madre Fiorella Benetti Brazzale - compianta organista e divulgatrice culturale - e a lei dedicata), il sito internet di AsiagoFestival consente a qualsiasi utente, in modo totalmente gratuito e senza necessità di iscrizione, l?ascolto di tutti i concerti tenuti nel corso della manifestazione. L’ascolto può avvenire da qualsiasi computer, anche di uso domestico o portatile, attraverso la modalità streaming, cioè senza attesa del totale “loading” dei brani. Non sarà invece possibile “scaricare” i brani, essendo tale operazione resa troppo onerosa dalle complicate norme sui diritti d’autore. Il collegamento del computer a diffusori acustici adeguati, utilizzando la modalità High Quality, consente una eccellente resa sonora, idonea a rendere con grande fedeltà le sfumature timbriche ed esecutive. Lo straordinario archivio discografico e fotografico fruibile in rete è composto dalle immagini e dalle registrazioni dal vivo di tutti i concerti dal 2006 alla stagione più recente, oltre ad una serie di CD realizzati da AsiagoFestival o da artisti legati alla rassegna. Oltre 60 ore di musica e con- tenuti audio (conferenze), pari a circa 50 CD. Il processo di arricchimento dell’archivio è in continuo aggiornamento, non soltanto con l’inserimento dei concerti della stagione musicale in corso e di quelle future, ma anche con quello delle migliori incisioni tratte dall’archivio di incisioni dal vivo di AsiagoFestival stimabile in oltre 200 concerti eseguiti nel corso delle 44 edizioni finora realizzate. La schermata di ricerca “Archivio discografico” è suddivisa in quattro colonne, e ciascuna consente un grado successivo di specificazione della ricerca (compositore, per brano, per titolo della composizione, per data della registrazione). Navigando nello stesso sito è inoltre possibile ascoltare le conferenze tenute dai compositori ospiti della manifestazione, conoscere le biografie di tutti gli artisti impegnati e consultare il “libro ospiti”. Per tutti coloro che non possono raggiungere l’Altopiano in agosto per apprezzare la musica ma anche lo straordinario clima culturale che AsiagoFestival imprime nell’incantevole cittadina di Asiago, il festival continua dunque per 365 giorni l’anno, gratuitamente, ovunque. bato sera ci saranno la regista e il montatore Stefano Cravero. Anche il film di domenica “Dieci inverni”, diretto da Valerio Mieli, è stato presentato a Venezia nel 2009, sempre nella categoria Controcampo italiano, riscuotendo un grande successo e molti apprezzamenti a livello internazionale. Domenica in sala interverrà la protagonista del film Isabella Ragonese. “Questo bel gemellaggio col Festival di Venezia, iniziato lo scorso anno – sottolinea l’assessore al turismo e alla cultura Roberto Rigoni – vuol essere l’avvio di un percorso culturale importante per la nostra città che dovrebbe portarci a lanciare il primo festival di montagna del cinema tridimensionale in collaborazione Isabella Ragonese Paolo Cottignola col cinema Lux di Asiago. Una proposta in ottica di destagionalizzazione del turismo con un appuntamento culturale originale e di spessore della durata di 7 giorni a partire dal 7 gennaio. Un progetto al quale stiamo lavorando per il quale sarà importante l’appog- gio della Regione che potrebbe concretizzarsi nel corso di un anno o due”. L’entrate alle serate “Aspettando Venezia 2010” al cinema Lux è gratuito, è però necessaria la prenotazione del biglietto presso l’Ufficio Turismo del Comune di Asiago. Stefania Longhini Si chiude la stagione di Artemusica Appuntamenti di grande pregio con alcune apprezzate novità hanno caratterizzato il cartellone dell’estate impegnativo per gli organizzatori ma ricco di soddisfazioni Dopo aver offerto a turisti e residenti una stagione concertistica di grande pregio, l’Associazione Artemusica di Roana si appresta a concludere gli appuntamenti estivi con gli ultimi due concerti. Lunedì 23 agosto alle 21, presso la sala Santa Giustina di Roana, si esibirà il giovane pianista Giovanni Piazzalunga. Nato a Bergamo nel 1985, si è diplomato con il massimo dei voti e ha proseguito gli studi di specializzazione concertistica dedicandosi in modo particolare all’approfondimento del repertorio classico. È stato scelto fra i migliori allievi per l’assegnazione di diverse borse di studio, ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento e ha vinto numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Attualmente frequenta L’Accademia Pianistica Internazionale di Padova sotto la guida dei Maestri Riccardo Zadra e Federica Righini ed è stato ammesso all’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma dove prosegue tuttora i suoi studi. Durante il concerto si esibirà in un programma di brani di Beethoven, Schubert e Chopin. La conclusione della stagione concertistica estiva 2010 avverrà giovedì 26 agosto alle 21 presso la sala Santa Giustina di Roana con il concerto dei migliori talenti del laboratorio “Maestro di te stesso” tenuto dai maestri Federica Righini e Riccardo Zadra. I due pianisti, entrambi docenti presso il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, attraverso pluriennali ricerche hanno elaborato una nuova disciplina, la “Psicofisiologia dell’esecuzione musicale”, che mira allo stimolo e allo sviluppo delle potenzialità creative del musicista. Divenuta materia di studio per il biennio specialistico di secondo livello nei conservatori, questa disciplina permette ai musicisti di conoscere ed affrontare alcune difficoltà o tematiche psicofisiche specifiche come problemi posturali, blocchi della memoria o paura del pubblico. Come sempre, le iniziative di Artemusica sono ad ingresso libero La stagione che si con- clude è stata ricca di impegni e di soddisfazioni: Artemusica ha consolidato attività e collaborazioni con artisti e studiosi di rilievo, ha proposto al pubblico concerti e “Martedì dell’arte” che hanno riscosso un grande successo di pubblico. Le novità dell’estate 2010 sono state la “Merenda letteraria” che, oltre ogni previsione, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, e lo spettacolare “Orlando Furioso”, suggestiva serata in cui, attraverso l’unione di arte, danza, musica ed esibizioni di cavalieri, gli spettatori si sono appassionati alle celebri vicende di Orlando e Angelica, protagonisti dell’”Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: www.artemusicaroana.it Le opere di Cremonini in esposizione al Museo ‘Le Carceri’ Aperta fino al 12 settembre la personale del pittore da poco scomparso Al Museo ‘Le Carceri’ di Asiago è in corso un’importante mostra di Leonardo Cremonini, che ne ripercorre il cammino personale e artistico. Organizzata dall’Associazione Alberto Buffetti in collaborazione con il Comune di Asiago, essa rappresenta una vera opportunità per il panorama culturale altopianese, che allarga gli orizzonti verso nuove prospettive. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 12 settembre, il mattino dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 15 alle 19. Durante i fine settimana, la mostra avrà orario continuato dalle 10 alle 19. M. R. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 20 LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA Educare alla sessualità significa imparare a conoscere sé e gli altri per vivere meglio Per chi non lo sapesse, è dal 1910 che si discute sull’eventualità di inserire un programma ministeriale di educazione sessuale nel ciclo scolastico. Forse la tematica è di scarsa rilevanza per la crescita dell’individuo o le istituzioni adibite all’istruzione non sono ancora attrezzate, dando prova di grave ritardo nell’ottemperanza del proprio mandato. Il mio pensiero è che di tutte le Istituzioni adibite alla crescita dei cittadini del domani, nessuna ha sentito l’esigenza di responsabilizzarsi e dare risposte concrete su di un tema che è di essenziale importanza per la piena maturazione psicologica delle persone. Eppure, non vi è luogo o spazio in cui la sessualità non si esprima in forma indiretta o diretta: nelle relazioni interpersonali, nelle arti, nell’economia, nei mezzi di comunicazione. La sessualità non rappresenta la summa degli istinti e delle parti oscure del nostro mondo interno. Essa è una dimensione sana della nostra identità e si esplicita sul piano fisiologico, emozionale e cognitivo: è parte integrante del nostro essere e ci coinvolge totalmente. Quando interagiamo con gli altri o esprimiamo il nostro sentire, la componente sessuale è quasi sempre presente. Pertanto, quando ci preoccupia- mo dell’educazione dei ragazzi (futuri adulti), dovremmo pensare anche al tema della sessualità, del desiderio, dei bisogni; è molto facile invece evitare dietro un velo di imbarazzo educativo, di scarsa capacità comunicativa o di delega ad altri significativi l’assunzione di responsabilità in quanto educatori. E così il sesso scompare, anche quello sano, sotto forma di tabù sociale, per ricomparire frequentemente come disturbo e sofferenza, oppure strumentalizzato a fini commerciali. Parlare di sesso significa aiutare le persone a conoscere il corpo che cambia e le proprie possibilità di stare in relazione emotivoaffettiva-sessuale con un partner desiderato senza colpa né senso di vergogna. Dicendo questo, parlo da psicologo, lasciando a margine i valori che sono più legati alla propria morale e al proprio modo di intendere il significato etico dei propri comportamenti. La sessualità umana è basata originariamente sui fattori biologici attinenti alla sfera della riproduzione e della procreazione, ma si arricchisce da subito di una dimensione ludica e sociale, per poi acquisire significati (dimensione semantica) e prospettive esistenziali (dimensione narrativa). Sento l’imbarazzo di non poter approfondire con voi l’universo sconfinato del tema e l’inquietudine di essere in qualche modo mal interpretato. Numerosi sarebbero gli spunti di riflessione per aprire un dibattito sull’importanza di accompagnare, con modalità e linguaggi adeguati, verso il pieno sviluppo della propria identità sessuale. Non possiamo esimerci. La sessualità è una di quelle entità fantasma con cui tutti fanno i conti senza parlarne mai. Ciononostante, i ragazzi fanno esperienze e acquisiscono in modo spesso distorto informazioni che sono false, incomplete o addirittura fuorvianti. È dimostrato che i preadolescenti e gli adolescenti sono assolutamente ignoranti in materia e che molti dei comportamenti sessuali a rischio sono dovuti alla carenza di un supporto educativo adeguato. Lasciando perdere la questione filosofica di chi dovrebbe es- sere il referente in tema di sessualità (la risposta mi pare scontata, cioè chiunque abbia responsabilità educative), pare oramai assurdo che nel nostro paese non ci siano programmi strutturati di tipo preventivo e informativo. La situazione è differente in tanti altri Paesi europei: in Svezia, in Danimarca, in Gran Bretagna, nei Paesi Bassi e in Germania l’educazione sessuale rientra tra le materie della scuola d’obbligo. E i ragazzi? Come la pensano? Una recente ricerca è esemplare rispetto all’universo giovanile. L’89% desidererebbe affrontare la tematica sui banchi di scuola. In realtà però solo pochi dei teenager italiani (8%) cerca risposta alle proprie domande rivolgendosi agli insegnanti, giudicati impreparati sull’argomento o ai genitori (12%), troppo spesso latitanti. Così le fonti d’informazione preferite dai più (38%) sono i consigli di altri adulti, mentre il 24% si affida a libri e dizionari illustrati, oppure naviga in internet (il 18%). Al di là delle cifre, il risultato di questa carenza di informazioni è persino imbarazzante: ad esempio, il 28% degli interpellati è convinto che la circoncisione sia un metodo di castrazione, il 23% pensa invece che il petting consista nell’accarezzare i capelli del partner; l’imene viene considerata dal 21% del campione come una malattia sessuale e la libidine per il 20% è uno strano tipo di eiaculazione. Se è curioso il fatto che il 13% dei giovani veda la spirale come un giocattolo erotico, occorre riflettere su un ultimo dato: il 17% pensa che i contraccettivi orali proteggano durante il rapporto dalle malattie sessuali. Quest’ultimo dato ci fa abbandonare il sorriso per sostituirlo con una smorfia di sana inquietudine. I ragazzi hanno bisogno di sapere, non solo per proteggersi e per prevenire le conseguenze nefaste in termini di costi esistenziali e psicologici legati a condotte a rischio (malattie e gravidanze non programmate). Hanno bisogno di conoscere, attraverso un linguaggio adeguato e una modalità che eviti sciocchi imbarazzi, che la sessualità è parte integrante della loro identità ed è connessa in modo indissolubile alle loro modalità di relazionarsi con gli altri, di vivere il proprio corpo e il proprio mondo interno fatto di emozioni e di sentimenti. È dimostrato che i ragazzi con una buona cultura sessuale sono più prudenti, conferiscono valore alle esperienze intime, sanno riflettere su di sé e vivono con più serenità i rapporti con amici e familiari. Molte volte ho insistito sull’importanza di conoscere e amare il proprio corpo e cercare l’armonia con l’anima. Molti disagi psicologici dell’adulto originano da blocchi di natura evolutiva che hanno esordio in adolescenza, dove la sfida di raggiungere una propria integrità deriva proprio dalla capacità di sentirsi unici, stabili e integrati, per vivere felici. Stefano Rigoni, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Tel. 338.2919597 – E-mail: [email protected] LE MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA Il Senato ha approvato il nuovo Codice della Strada, in vigore da venerdì 30 luglio. Le modifiche introdotte permettono, tra l’altro, di approcciarsi alla guida non appena compiuti i 17 anni, di rateizzare il pagamento di una multa e di guidare con la patente sospesa per alcune ore “bonus”. D’altro canto, però, si inaspriscono le norme contro l’abuso di alcolici (specie per i neo-patentati) e contro i “multati seriali”: alla terza infrazione grave commessa in un biennio scatterà la revisione della patente. Vediamo, in sintesi, le principali novità. Guida sotto l’influenza dell’alcool A parte alcune modifiche di carattere tecnico le novità principali riguardano chi supera il tasso alcolemico di 1,5 g/l che, adesso, rischia l’arresto da 6 mesi ad un anno (prima da 3 mesi ad un anno), oltre alla revoca della patente. Se il conducente in stato di ebbrezza (con livello inferiore a 1,5 g/l), invece, provoca un incidente stradale verrà disposto il fermo amministrativo del veicolo per centottanta giorni (prima erano 90). Arrivano, finalmente, i lavori socialmente utili per chi guida in stato d’ebbrezza (ad eccezione di chi guida con oltre 1,5 g/l e provoca un incidente, in questo caso restano invariate tutte le pene detentive e pecuniarie) che consisteranno in una “prestazione di attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze”. I giovani automobilisti patentati da meno di tre anni non potranno bere alcool in nessuna quantità prima di guidare. Tale obbligo viene esteso anche ai professionisti del volante (autisti, tassisti, camionisti), che rischiano il licenziamento per giusta causa qualora vengano sorpresi in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’inasprimento delle sanzioni tocca pure i minorenni per i quali verranno posticipate le procedure per il conseguimento della patente B in forma punitiva fino a 19 o -nei casi più gravi- 21 anni. Giro di vite per la vendita di alcoolici nei locali Dalle tre di notte fino alle sei locali ed esercizi commerciali non potranno servire alcolici. Le uniche deroghe sono previste per le notti di Capodanno e Ferragosto. Il divieto riguarda anche gli Autogrill: dalle 22 per i superalcolici e dalle 2 del mattino per birra e vino. Tutti i locali che proseguono l’attività oltre mezzanotte dovranno mettere a disposizione dei clienti un etilometro. Per i neo-patentati torna il limite di potenza Il nuovo Codice della Strada rende effettivo il limite di potenza massima, già previsto, ma mai entrato in vigore. L’anno successivo al conseguimento della patente un neopatentato non potrà guidare auto con potenza specifica superiore a 55 kW/t - in precedenza erano 50 - e comunque non maggiore di 70 kW. Patente:tre ore di bonus L’automobilista con patente sospesa potrà chiedere al Prefetto (un’unica volta) un bonus di tre ore quotidiane per recarsi al lavoro o svolgere attività indispensabili, tuttavia questa opportunità si potrà avere “solo nel caso in cui dalla commessa violazione non sia derivato un incidente”. L’istanza dovrà essere “adeguatamente motivata e documentata per ragioni di lavoro, qualora risulti impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici”. In compenso verrà allungata la durata della sospensione (“di un numero di giorni pari al doppio delle complessive ore per le quali è stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso”) e negata la possibilità di avanzare ricorso. REVISIONE DOPO TRE INFRAZIONI Dopo tre infrazioni gravi (con perdita per ciascuna di almeno 5 punti) commesse nel biennio si dovrà ripetere la procedura per conseguire la licenza di guida senza poter nemmeno “tutelarsi” con il patentino per i ciclomotori, vietato anch’esso. NESSUN LIMITE DI ANZIANITÀ. E’ prevista una visita medica biennale per gli automobilisti ultra 80enni, mentre i professionisti potranno guidare senza limiti d’anzianità purché si sottopongano ad un controllo annuale una volta compiuti 68 anni. Multe:sarà possibile rateizzare il pagamento In base all’ultima dichiarazione dei redditi chi ha un reddito imponibile non superiore a 10.628,16 euro potrà richiedere il pagamento dilazionato delle multe, purché queste (singole o cumulate) abbiano importo superiore a 200 euro. Il provvedimento è lodevole ma obbliga, contemporaneamente, chi volesse rateizzare la multa a rinunciare ad un eventuale ricorso al prefetto o al Giudice di Pace, con palesi dubbi di costituzionalità. Termine per la notifica delle contravvenzioni Il termine per la notifica delle contravvenzioni è ridotto da 150 a 90 giorni (più altri 60 nel caso in cui il trasgressore non fosse subito identificabile). Saranno invece 100 i giorni per notificare a casa il verbale ad un trasgressore al quale sia stata contestata direttamente la multa. Pagamento in misura ridotta Torna la possibilità per i guidatori professionali di pagare le multe, in forma ridotta, direttamente all’agente accertatore. Qualora il trasgressore non si avvalga di tale facoltà sarà tenuto a versare all’agente accertatore, a titolo di cauzione, una somma pari alla metà del massimo della sanzione pecuniaria prevista per la violazione. In mancanza verrà disposto il fermo amministrativo del veicolo. Limiti di velocità: addio ai 150 km/h Sarà obbligatoria la presenza di Tutor perché un’autostrada venga “certificata” per i 150 km/h. Diminuiscono quindi le tratte conformi. Il nuovo Codice della Strada, inoltre, prevede una diminuzione delle sanzioni per chi venisse pizzicato a superare i limiti di velocità di 10 km/h: tre punti invece di cinque e multa invariata a 155 euro. Le pene diventano, invece, più severe -specie a livello economico- per l’intervallo compreso fra 40 e 60 km/h, con una sanzione pecuniaria di 500 euro (aumento di 130 euro), la sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione di dieci punti. Viene rimosso il divieto di guida tra le ore 22 e le 7 per i tre mesi successivi alla restituzione della patente. Chi superasse il limite di oltre 60 km/h dovrà pagare 779 euro (aumento di 229 euro), rinunciare a 10 punti ed alla patente per una durata compresa fra sei e dodici mesi. Sanzioni per micro-car e motorini I conducenti di micro vetture avranno l’obbligo di indossare sempre le cinture di sicurezza e tenere i fari accessi. Targa personale Al momento di vendere o rottamare un’auto il proprietario dovrà smontare la targa e destinarla alla nuova vettura, senza la possibilità di abbinarla a più di un mezzo. Comportamento in caso di incidente Ci sarà l’obbligo di soccorrere non solo le persone ma anche eventuali animali coinvolti nell’incidente. Chiunque non ottempera a tale obbligo verrà punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559. Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni Si dovrà dare precedenza ai pedoni non solo in transito sulle strisce ma anche a quelli che si stiano accingendo ad attraversarle. La modifica è evidentemente interessante, anche se sono prevedibili casi di incomprensione e dubbi interpretativi. Circolazione dei velocipedi La norma sul casco da bici per i minori di 14 anni è stata eliminata in ultima lettura alla Camera. Diventerà, però, obbligatorio per chi circola fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e nelle gallerie il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. La multa va da 23,00 euro a 92 euro. Patente a punti Per riottenere i punti persi finalmente viene introdotto un vero e proprio esame le cui modalità saranno decise dal Ministero. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, inoltre, istituirà e disciplinerà corsi di guida sicura avanzata ed è previsto che la frequenza di uno di tali corsi potrà permettere il recupero di 5 punti dalla patente. Regolamentazione della circolazione fuori dei centri abitati Avvocato Serena Baù L’articolo è stato modificato per I lettori che vogliano chiarire, definitivamente, che i sottoporre domande su “pneumatici invernali” sono equiqualsiasi questione di parati in tutto e per tutto alle catecarattere legale al nostro avvocato possono inviare ne da neve. una mail all’indirizzo Atti vietati E’ vietato gettare [email protected] siasi cosa sia dal veicolo in sosta o scrivere a “L’avvocato che in movimento (norma introrisponde” – Giornale Altopiano, Via Monte dotta, in particolare, per l’abbanSisemol, 9 36012 dono e getto di rifiuti). La sanzioAsiago (Vi)” ne sarà di 100 euro. 8 l’Altopiano Sabato 21 agosto 2010 21 PARTITA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI DEI CAMPIONI D’ITALIA I nomi nuovi della Migross Henrich jr. e Kovacevic (aspettando Vigilante). Presentazione ufficiale della squadra il 21 agosto sul palco centrale in piazza II° risorgimento ad Asiago Vivo l’interesse per il mercato giallorosso. La società del presidente Mantovani sta ormai definendo i contorni di un roster sostanzialmente confermato ed ormai pressochè definitivo, con poche anche se significative novità, fra cui quella già ufficializzata del cambio fra i portieri con la partenza di Bellissimo e l’arrivo di Perugin. La presentazione ufficiale della squadra è programmata per sabato 21 agosto alle 18 in piazza 2° Risorgimento ad Asiago (in caso di maltempo dirottata al PalaOdegar). Le conferme Raffica di (scontate) conferme anche per i giovani prodotti e talenti locali, da quella dei due difensori, il 24enne Marco Rossi (alla sua quinta stagione nella massima divisione) ed il non ancora 19enne Enrico Miglioranzi (che inizierà dunque la sua terza stagione in serie A) a quelle di tre attaccanti, il 21enne Matteo Tessari ed il non ancora 23enne Nicola Tessari (per entrambi quarta stagione in serie A), oltre al 17enne Michele Stevan (alla 2^ esperienza nella massima divisione). Oltre a queste conferme, una novità è l’inserimento nella rosa anche della giovanissima promessa Andrea Strazzabosco (17 anni il prossimo 3 dicembre), difensore che si è già messo in mostra nelle formazioni del settore giovanile e che già nella passata stagione ha preso parte ad alcuni allenamenti della prima squadra. Conferma recente, come auspicato, anche per un elemento importante per qualità ed esperienza come Raffaele Intranuovo (lo scorso anno canadese ma forse quest’anno con la patente, pardon, il passaporto da oriundo), 37 anni il prossimo 11 settembre, attaccante capace di “nascondersi” per un’intera stagione, pur fornendo un prezioso contributo alla squadra, per poi esplodere e diventare pedina determinante e fondamentale nei playoffs, 16 partite in cui ha saputo piazzare 9 reti e 5 assist, compresa la pesantissima doppietta in gara 6 di semifinale con ValPusteria e la rete che ha dato il “la” alla decisiva gara 4 di finale col Renon che ha assegnato lo scudetto ai giallorossi. Le novità Sul piano delle novità (al di là del fatto che non tornerà ad Asiago Vince Bellissimo, ingaggiato dai Las Vegas Wranglers) eccone un paio di “pesanti”: per l’indispensabile rinforzo difensivo, settore dove sono da annotare le partenze di Lehtinen e Trevisani, ecco l’arrivo del 24enne possente difensore sloveno Sabahudin Kova evi , 190 cm x 95 kg, giocatore dello Jesenice e della nazionale slovena (allenata da coach Harrington) che quest’anno ha vinto in casa il Mondiale di 1^ Divisione, Gruppo B. Lo sloveno va ad aggiunge- re ulteriore peso ad una difesa che può già contare su Plastino, DeMarchi, Rossi e Miglioranzi e reparto dove manca ancora la sola conferma del corazziere ed anima di questa squadra Michele Strazzabosco. Come si “sapeva” da tempo la Migross Asiago ha anche ufficializzato l’ingaggio di una nuova pedina per il reparto offensivo: si tratta di Adam Henrich, fratello 4 anni più <piccolo> del bomber Michael, già idolo della tifoseria giallorossa. Con questo arrivo la dirigenza asiaghese conferisce ulteriore qualità e peso anche all’attacco del team Campione d’Italia, fermamente intenzionato a difendere il titolo ed a ben figurare anche sui palcoscenici europei della Continental Cup; infatti Adam, 26 anni compiuti lo scorso 19 gennaio, ha dalla sua un fisico da vero e proprio corazziere: con i suoi 193 cm per 108 kg non ha nulla da invidiare al fratello maggiore, anzi, o all’altro gladiatore dell’attacco giallorosso Layne Ulmer. L’Asiago viene anche dato sulle tracce di un ulteriore rinforzo; rumors lo danno già per vincente nell’”asta” per aggiudicarsi di John Vigilante, 182 cm per 91 kg, 25enne ala italo-ame- ricana del Minnestota, con all’attivo 48 reti ed 80 assists nelle poco meno di 300 partite disputate nelle ultime tre stagioni AHL con Milwaukee Admirals, Syracuse Crunch, Quad City Flames e Grand Rapids Griffins. Campagna abbonamenti In casa Asiago ha preso ufficialmente il via la campagna abbonamenti per l’ormai imminente stagione che i giallorossi giocheranno orgogliosamente con lo scudetto cucito sul petto; previste le formule OMNIA ‘BLU ORO’ - Posto Numerato - • 500,00, ‘BLU’ – Posto Numerato -intero • 200, ridotto • 160- e ‘GIALLO’ – Posto non numerato - intero • 160, ridotto • 120; Previste anche varie “opzioni”: “Presenta un amico”, “Famiglia”, “Over 100 Km”, “Tariffa ridotta” e “Studenti” (condizioni e dettagli sul sito). Il calendario Intanto è stato ufficializzato dalla Federazione, con la pubblicazione sul sito istituzionale, il calendario della prossima stagione, la numero 77 della storia dell’hockey su ghiaccio azzurro. Campionato che si presenta di fatto con una formula che ricalca quella sperimentata lo scorso anno con una fase preliminare (regular season) articolata in cinque gironi (tre di andata e due di ritorno) per complessive 45 giornate e 40 partite per le nove formazioni iscritte ai nastri di partenza (anche se è ancora aperta la questione Vipiteno, formazione di A2 che ha chiesto e finora visto negata la partecipazione al campionato di massima divisione) e cioè, in ordine di classifica della passata stagione, Asiago, Renon, ValPusteria, Bolzano, Pontebba, Fassa, Alleghe, Valpellice e Cortina. La fase di qualificazione prenderà dunque il via giovedì 23 settembre per concludersi martedì 15 febbraio; due le pause programmate per l’attività della nazionale: dal 13 al 19 dicembre la prima, dal 7 al 13 febbraio la seconda. A questa seguiranno i playoff ad eliminazione diretta, a cui saranno ammesse le prime otto squadre della regular season, articolati in quarti di finale, semifinali e finale, tutti al meglio delle sette partite. Eventuale gara 7 di finale si giocherà il 5 aprile 2011. Come ormai consolidata tradizione tutte le partite non potranno finire in parità; in questo caso si disputerà un overtime da 5 minuti (con giocatori per parte) ed eventualmente i tiri di rigore; punteggi: 3 punti per la vittoria e 0 per la sconfitta nei tempi regolamentari, in caso di parità 2 punti a chi vince all’overtime o ai rigori ed 1 a chi perde. Asiago che, nonostante i galloni di Campione d’Italia, è stato bistrattato dalla “sorte” visto che al semaforo verde di giovedì 23 settembre sarà costretto a partire dai box facendo subito il suo primo pit-stop (comunque obbligatorio per tutti) lasciando scappare via le avversarie e, dopo l’esordio stagionale esterno in gara due ad Alleghe sabato 25, si presente- rà con lo scudetto sulle maglie l’Odegar solo in gara tre, giovedì 30 settembre, quando ospiterà il ValPusteria (lo scorso anno il Bolzano, allora Campione d’Italia, esordì in casa in gara 1 col Pontebba ed osservò il turno di riposo solo all’8^ giornata). Formazioni molto rinnovate (Asiago a parte) e quindi tutte da scoprire; i giallorossi di harrington affronteranno il Bolzano in una delle classiche dell’hockey italiano al 4° turno in trasferta mentre rinverdiranno la sfida scudetto 2009/10 col Renon in casa alla 7^ giornata; considerato che la Migross sarà impegnata in casa anche sul fronte internazionale con la semifinale di Continental Cup che si giocherà all’Odegar dal 26 al 28 novembre, il calendario giallorosso prevede già due spostamenti, con l’anticipo della 21^ giornata (Asiago/ ValPusteria) dal 23 al 16 novembre ed il posticipo della 22^ giornata (Bolzano/Asiago) dal 27 al 30 novembre. La Migross Asiago farà il suo debutto in una competizione ufficiale in anticipo sull’inizio del campionato, visto che giovedì 16 settembre incrocerà in casa i bastoni con il Renon (vincitore della Coppa Italia 2010 e coriaceo antagonista nella lotta allo scudetto) per l’aggiudicazione della Supercoppa Italiana. Cesare Pivotto Hockey Inline L’estate ad otto ruote A due settimane dal via della nuova stagione, ecco gli ultimi movimenti di mercato Da lunedì molte formazioni riprenderanno a pattinare in vista dell’esordio nel primo weekend di settembre. Anche la Rigoni di Asiago Vipers, da sette anni campione d’Italia, sarà impegnata in quel fine settimana, precisamente sabato 4 settembre (ore 18.30, impianto di Via Cinque ad Asiago) in occasione della finale di Supercoppa con l’Edera Trieste. Un Asiago, però, che, dopo essersi iscritto in extremis al campionato, rischia di arrivare al primo appuntamento stagionale con qualche incognita di troppo. Due le certezze: Claudio Mantese ed Andrea Comencini sono stati ceduti in prestito al Padova di Riccardo Marobin. Dopo il golden boy asiaghese, infatti, nei giorni scorsi anche il “gemello” altoatesino ha siglato l’accordo con i Ghosts (in vigore, però, dal 24 settembre, evitando così l’eventuale incrocio nei quarti di finale di Coppa Italia con la sua ormai ex squadra), andando così a formare una delle coppie più affiatate e prolifiche dell’intera serie A1. Mezza prima linea Vipers, dunque, non c’è più. E l’altra metà, quella formata da Riccardo Mosele e Stefano Frigo, ha ricevuto qualche offerta, anche se alla fine potrebbe rimanere a quota 1000 metri. Tuttavia, è inutile nascondere che più di qualche dubbio esiste alla vigilia di questa nuova avventura e lo stesso presidente Fabio Forte, attraverso il sito internet della so- cietà, ha esternato qualche pensiero in proposito. Tra un paio di settimane, comunque, si avrà già una visione più chiara di chi vestirà la maglia arancionera e di chi siederà in panchina per guidare le “vipere” in Italia ed in Europa, visto che la società si è iscritta anche a questa edizione della Champions. Nel frattempo le rivali si stanno via via delineando ed attrezzando per dare l’assalto al regno dei Vipers. Padova, come detto, si è assicurata due tra i migliori elementi in circolazione, ma avrebbe utilizzato buona parte del budget ed ora si troverebbe costretta a far quadrare i conti. Serve assolutamente un portiere. Marobin ha visto sfumare una dietro l’altra le trattative per i vari Lobbia, Commisso, Alberti e, soprattutto, Penko, l’estremo difensore sloveno dei Vipers vero obiettivo dei Ghosts, che ora potrebbero ripiegare sul veterano Diego Riva (Edera Trieste). I giuliani sono al momento un enigma. Anche Cristian Rela, tecnico dei rossoneri nelle ultime due annate, non ha ancora deciso cosa fare. A breve, comunque, dovrebbe incontrare anche i vertici federali per parlare del suo futuro alla guida della nazionale. Un futuro decisamente più sereno di qualche tempo fa se l’è ritagliato Vicenza, rimasto senza sponsor, a rischio di veder drasticamente ridimensionate le ambizioni ed ora, invece, pratica- mente allo stesso punto di un anno fa. Ad eccezione del capitano Massimo Stevanoni (l’unico che non avrebbe ancora detto sì ai biancorossi), tutti gli altri elementi (Luca Roffo, il primo ad aderire, Michael Corradin, Fabio Testa, …) saranno ancora lì, accettando così di partire senza garanzie se non quella dei rimborsi spese in attesa di tempi migliori. Vicenza tira un sospiro di sollievo e certamente può guardare avanti, ben oltre la linea del traguardo salvezza come fino a qualche settimana fa. E poi le altre: Arezzo, che deve ancora svelare le carte, Milano 24 (che ha recuperato Zagni e si è assicurato Bortot, top scorer dell’ultima regular season), Civitavecchia, che ha confermato gli slovacchi Franko e Simunek, riabbraccia pure il ceco Kucera. Ma i “Pirati” approdano anche in America, arruolando Stephen Campbell, oro al Mondiale IIHF, e Joey Doran, giovane talento già protagonista con la nazionale juniores a stelle e strisce. Anche il Ferrara di Roberto Ciprian, squadra rivelazione dell’ultimo playoff, dopo aver incassato parecchie delusioni sul fronte italiano si butta oltre confine: trattative ben avviate con due svedesi ed un danese. Cittadella, infine, dopo averlo fatto per Ricky Mosele e Stefano Frigo, avrebbe sondato il terreno anche per Luca Tessari (Asiago Vipers), inattivo nell’ultima stagione. Stefano Angonese 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 22 Michael Lunardi “tricolore” junior SPORT L’atleta galliese a Predazzo conquista il titolo di Campione italiano di salto speciale estivo. Tra i suoi prossimi obiettivi un podio in Fis Cup dove è reduce da buoni piazzamenti Nevi sud-americane per Gianesini & C. Come di consueto in questo periodo estivo la Federsci lancia la sua “campagna australe”per i componenti le squadre nazionali. In Patagonia è pieno inverno ed ad Usuhaia, città poco lontana dalla Terra del Fuoco, l’innevamento consente di avviare una fase di preparazione piuttosto lunga: in media tre settimane. Giulia Gianesini, unica rappresentante vicentina nelle squadre di Coppa del Mondo 2010-11, è laggiù con le compagne dopo aver lavorato già parecchio sia “ secco” come su ghiacciaio. Gli allenatori Stefano Costazza e Giuseppe Zini con l’atleta delle Fiamme Oro hanno convocato: Federica Brignone, Irene Curtoni, Camilla Alfieri, Chiara Costazza, Denise Karbon e Manuela Moellg. La permanenza in Argentina durerà fino all’11 settembre con l’auspicio che le condizioni meteo permettano di lavorare con efficacia visto che quelle piste consentono di ricostruire le condizioni di neve che ragazzi e ragazze troveranno su parecchie piste europee nel corso della prossima stagione invernale. Lo sci alpino azzurro punta a far meglio che in quella appena archiviata con qualche risultato in meno del previsto nonostante il “lampo olimpico” di Giuliano Razzoli. Giulia Gianesini affronta questa sua nuova stagione consapevole del suo valore tecnico in crescita tanto che quella trascorsa si è rivelata la sua migliore stagione e per la prossima intende confermare questo andamento che le ha fatto raggiungere una posizione d’elite fra le gigantiste azzurre mentre anche le big straniere si sono rese conto di avere un’avversaria in più. R.A. Ottima impresa per Michael Lunardi, classe ’92: è Campione Italiano 2010 di salto speciale “estivo”. Lo junior di Gallio, anche il fratello Andrew è…..sulla buona strada, si prende questa meritata soddisfazione saltando meglio di tutti dall’ Hs 106, il trampolino “normale” dell’impianto di Predazzo dove la corsa al tricolore ha trovato la giusta cornice. Michael è reduce da buoni piazzamenti in FisCup “estate” e lo conferma in Val di Fiemme con un secondo salto di 95,5 metri e note tecniche molto positive. Gli riesce così di superare Samuel Costa (Sc Gardena) e Roberto Tomio (Dolomitica Predazzo) poi saliti con lui sul podio. Un terzetto che pro- mette bene. La performance tricolore del diciottenne galliese gli consentirà di proseguire nel torneo continentale estivo con ulteriori moti- vazioni e di proseguire nella sua costante crescita tecnica in una disciplina, quello del salto, dove basta sbagliare un nonnulla per rit r o v a r s i attardati in classifica. Ora per lui l’obiettivo di un podio in Fis-Cup non può essere considerato un tabù essendo ormai questo risultato alla sua portata. Nella “nazionale giovani” abbinata al campionato italiano estivo Thomas Tagliaro (Sc Gallio), altro esponente dell’ ormai ridotta ma combattiva pattuglia di saltatori rimasti in attività sull’altopiano è terzo. R.A. Via Ceresara – Asiago (nel parcheggio del cimitero) Dalle 8 alle 11.15 nelle giornate di sabato indicate nel calendario qui riportato Il servizio è destinato esclusivamente ai cittadini residenti o non residenti, iscritti al servizio rifiuti nel Comune di Asiago, che dovranno presentarsi muniti di Ecocard personale (tessera consegnata durante gli Etra Point) o copia dell’ultima bolletta. NON E’ CONSENTITO L’ACCESSO ALLE UTENZE NON DOMESTICHE Si potranno conferire gratuitamente, secondo il calendario, le seguenti tipologie di rifiuti: INGOMBRANTI (mobili vecchi, contenitori e oggetti in metallo di grandi dimensioni, pneumatici, materassi, divani, ecc..) Fino a 4 pezzi per volta ELETTRODOMESTICI e COMPUTER Fino a 4 pezzi per volta VERDE E RAMAGLIE Fino a 6 sacchi da 100 lt circa alla volta Per quantitativi superiori a quelli indicati si chiede di chiamare il numero verde e concordare le eventuali modalità alternative di conferimento Ricordiamo inoltre che il servizio di asporto ingombranti a domicilio è attivo gratuitamente fino a 4 pezzi, da prenotare telefonicamente al n° verde 800 247 842 E’ vietato abbandonare i rifiuti o lasciarli nell’area nei giorni non previsti. Ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 105,00 euro a 620,00 euro, ai sensi dell’art. 255 D.Lgs 152/2006, Testo unico in materia ambientale. Per informazioni ETRA – Servizio Clienti – [email protected] – www.etraspa.it Numero verde 800 247842 (dal lunedì al venerdì 08.00 – 20.00 – sabato 09.00 – 13.00) 8 Sabato 21 agosto 2010 Hockey Inline l’Altopiano 23 CALCIO Asiago, si riparte con ambizioni e volti nuovi In panchina Lorenzi. Dal Canove arrivano Abida e Pertile. Rientrano Lunardi e Longhini. L’obiettivo? La zona playoff Primo “giorno di scuola” mercoledì scorso per l’Asiago Calcio Altopiano, radunatosi allo stadio “Zotti” per iniziare la preparazione in vista della prossima stagione, ancora nel campionato di terza categoria. Anno nuovo, facce ed ambizioni nuove. A cominciare dal tecnico, primo tassello posizionato dalla dirigenza guidata ancora da Federico Longhini. « Nella scorsa stagione – racconta il pres – avevamo provato ad affidare la squadra ad un tecnico che provenisse da fuori Altopiano. Marcello (Carlesso, ndr) ha fatto il suo dovere, anche se poi purtroppo i risultati non sono arrivati e qualche elemento più giovane non ha trovato lo spazio che speravamo. A lui va il nostro ringraziamento ed un in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera. Quest’anno, invece, abbiamo guardato in casa, scegliendo Lorenzo Lorenzi, anche in seguito alla positiva stagione vissuta con gli “allievi” giallorossi. Lo staff tecnico è completato da Nika Giovanil, che sarà l’assistente allenatore, dal team manager Romano Basso e dal mitico massaggiatore Vittorio Pesavento ». Queste le prime parole del nuovo allenatore, che ha idee chiare su cosa si aspetta dai suoi, anche se preferisce non sbilanciarsi su come intende schierarli: « Sicuramente mi sento pronto per questa esperienza; mentre per quel che riguarda modulo e tattica da adottare bisognerà prima valutare il “materia- le” messo a disposizione dalla società, in modo da poter sfruttare al massimo il rendimento dei giocatori. Si cercherà di individuare la soluzione migliore in base alle caratteristiche delle punte. Ai giocatori chiederò il massimo impegno e soprattutto una costante presenza agli allenamenti, in particolare nel periodo invernale quando solitamente si decidono i campionati. Si lavorerà anche molto dal punto di vista psicologico in modo da sviluppare nei giocatori un forte spirito di gruppo ». Ma novità si registrano anche nell’organico. « L’ossatura della squadra – prosegue Longhini – è rimasta pressoché invariata, anche se abbiamo dovuto compiere alcune scelte. Tra queste, quella di interrompere il rapporto con alcuni giocatori, che per problemi legati al lavoro purtroppo non riusci- vano a garantirci continuità nei mesi invernali. Quest’anno, invece, avremo la possibilità di allenarci con lo stesso gruppo dall’inizio alla fine, sperando quindi di non avere sbalzi di rendimento come accadeva nei campionati scorsi. I volti nuovi sono, comunque, conosciuti dalle nostre parti: tra i pali torna a disposizione Gabriele Lunardi, che andrà a dar man forte a Luca Rela in questo delicato ruolo. Al centro della retroguardia ci saranno Mirko Longhini, al rientro dopo qualche stagione a Malo, e Youssef Abida, proveniente dal Canove. E sempre dalla formazione altopianese è stato prelevato anche l’attaccante Francesco Pertile, elemento che può svariare su tutto il fronte offensivo. A questi si aggiungeranno poi gli juniores. L’idea è proprio quella di utilizzare la formazione juniores come un vero e proprio “farm team”, CANOVE CALCIO Ecco i gironi di coppa e campionato Calcio d’inizio il 5 settembre Pubblicati dalla F.I.G.C. Veneto i gironi e le date dei prossimi appuntamenti. Il Canove, dopo l’amara retrocessione maturata ai playout, riparte dalla seconda categoria e precisamente dal girone “E” che comprende: B.P. 93, Berton Bolzano Vicentino, Cà Trenta, Castelgomberto Lux, Concordia Schio, Costabissara, Cresole 80, Isola Castelnovo, Molina Malo, Monteviale, Poleo Aste, Ponte dei Nori, Quinto Vicentino, Recoaro e Valdastico. L’esordio è previsto per domenica 19 settembre. L’andata, quest’anno, terminerà il 19 dicembre 2010, grazie anche al turno infrasettimanale dell’8 dicembre. Il girone di ritorno scatterà il 9 gennaio 2011; consueta pausa il 20 febbra- Lusiana. Al Torneo di calcio a 5 vince l’Osteria Sciessere io (data utile per eventuali recuperi). Ulteriore stop il 17 (domenica delle Palme) ed il 24 aprile (Pasqua). Il campionato terminerà l’8 maggio. A seguire playoff e playout. La stagione del Canove, comunque, inizierà già il 5 settembre, in occasione della prima giornata del Trofeo Regione Veneto. Gli uomini del presidente Rebeschini sono stati inseriti nel girone n. 37 con Poleo Aste, Tre Ci e Valdastico. Le giornate di gioco saranno 5, 8 e 12 settembre. Supera il turno solo la prima classificata. I calendari di coppa e campionato saranno resi noti a breve. attingendovi all’occorrenza ». Un anno fa si parlava di campionato “di ricostruzione”. Partenza sprint e poi la brusca frenata protrattasi praticamente per tutto il girone di ritorno. Che torneo sarà stavolta? « Come ho detto prima – spiega Longhini – il poter lavorare per tutta la stagione con il gruppo al completo dovrebbe essere un aspetto importantissimo. Inizieremo tranquilli, ma con le idee chiare: vorremmo disputare un campionato di buon livello, puntando ad entrare in zona playoff. Come sempre, i mesi tra dicembre e febbraio ci diranno se abbiamo la possibilità di lottare per questo traguardo fino alla fine ». Non solo prima squadra, comunque. L’Asiago Calcio Altopiano prosegue il lavoro anche sul proprio vivaio. « Assolutamente – conclude Longhini – e questo anche grazie alle collaborazioni con altre realtà come la Junior Altopiano e, da quest’anno, il Gallio. Oltre agli Juniores di Roberto Baù, ci saranno anche le formazioni “allievi”, i “giovanissimi”, i “pulcini” e la “scuola calcio” affiliata a quella dell’Inter. A tal proposito vorrei ricordare che sono già aperte le iscrizioni per gli anni 2001, 2002, 2003 e 2004. Info: 0424. 460809; [email protected] » .Stefano Angonese La squadra dell’”Osteria Sciessere” allenata da Roberto Frezza, ha vinto il “3.° Memorial don Antonio Pasin” di calcio a 5 svoltosi in concomitanza con la sagra della Madonna della neve a Valle di Sopra. La compagine di Frezza ha piegato per 3 a 2 la formazione del “Bar Tripoli” di Caltrano. Al terzo posto si è classificata la squadra della “Locanda Centrale” e in quarta fila si è piazzato il complesso degli “Autotrasporti Pozza”. E.Z. Nella foto, la squadra dell’”Osteria Sciessere”. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 24 “Ecco perchè ad Asiago non si fa la raccolta porta a porta” Il sindaco Andrea Gios risponde alla lettera inviataci da Diego Bardelli Egregio Direttore, cerco di dare alcune risposte alla lettera di Diego Bardelli pubblicata dal suo giornale in relazione alla raccolta differenziata. Mi pare che la lettera di Bardelli evidenzi sin dall’inizio un tono polemico, laddove afferma che la raccolta differenziata sarebbe partita “con grande accompagnamento di notizie e qualche traccia di solennità”, manifestando sin da principio la volontà di svolgere una critica di carattere politico, anziché fornire un utile contributo per la soluzione dei problemi denunciati. La foga denigratoria ed il piglio politico di ex amministratore ed Assessore comunale, infatti, lo portano a contraddirsi poche righe dopo, quando sembra affermare il contrario denunciando una carenza di informazione in relazione alla collocazione dei cassonetti. Scambiare, poi, per “solennità” quella che è stata una normale campagna informativa rivolta ai cittadini, per far conoscere le nuove modalità di raccolta dei rifiuti, è un altro sintomo di scarsa serenità nella valutazione dei fatti. Lo stesso discorso vale anche per la parte in cui denuncia l’abbandono di elettrodomestici lungo “scarpate, vallette e boschi”, che, secondo Bardelli, “stanno diventando discariche incontrollate”. Non nego che il deprecabile fenomeno degli abbandoni sia purtroppo presente, ma non mi sembra avere le dimensioni catastrofiche che Bardelli ha osservato. Probabilmente Bardelli non visita il territorio e non passeggia nei boschi da molto tempo e fa riferimento alla situazione di molti anni fa: mi pare che, fortunatamente, oggi i cittadini ed i turisti abbiano una maggiore sensibilità ambientale e che i casi di abbandono di rifiuti ingombranti siano effettivamente rari. A questo proposito vorrei far notare che, al posto di questa generica ed imprecisa denuncia sulla stampa, sarebbe stata più utile una segnalazione precisa e circostanziata agli uffici del Comune o di Etra evidenziando i luoghi in cui ha rinvenuto elettrodomestici abbandonati o altri rifiuti del genere: ciò avrebbe consentito al sig. Bardelli di dimostrare il suo senso civico e ai due enti di poter intervenire per ripulire le “discariche incontrollate”: l’ambiente, infatti, va preservato a prescindere dai comportanti di alcune persone poco attente al bene comune. La lettera, tuttavia, pone alcune questioni, alle quali è giusto dare una risposta. Vorrei iniziare dalla questione relativa alla scelta di non adottare il sistema della raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Attraverso il raffronto con Bassano, Bardelli dimostra la propria preferenza per la modalità di raccolta dei rifiuti porta a porta. Tuttavia per rispondere è necessario partire da una premessa, che rende diversa la situazione di Asiago rispetto a quella di Bassano e di altri comuni che hanno adottato lo stesso sistema di raccolta. Nella nostra Città il rapporto tra abitazioni destinate alla residenza turistica e abitazioni occupate dai residenti è di circa 2 a 1: ciò significa che, per ogni unità abitativa occupata da residenti, ci sono circa 2 “seconde case”. Questa situazione ha come conseguenza che tutti i servizi pubblici o di rilevanza pubblica, dall’energia elettrica al servizio idrico integrato, dallo sgombero neve ai parcheggi, devono tenere conto di questo dato di fatto, a costo di un sovradimensionamento rispetto alle esigenze dei residenti: la raccolta dei rifiuti non fa eccezione. Di fatto, non è possibile conoscere i giorni in cui le residenze turistiche sono utilizzate. Appare evidente che nella realtà di Asiago e della gran parte delle località turistiche di montagna in cui vi è la presenza di residenze turistiche il sistema di raccolta “porta a porta” non è applicabile. Non è applicabile perché non si è in grado di soddisfare le necessità dei proprietari della seconda casa, specie quelli che, venendo ad Asiago nei weekend o per brevi periodi, sarebbero costretti a riportarsi parte dei rifiuti nel comune di residenza: il “porta a porta”, infatti , viene effettuato in giorni prestabiliti, diversi per le varie tipologie di rifiuti. E’ del tutto evidente che se nei giorni della settimana in cui viene calendarizzata la raccolta dei rifiuti i proprietari sono rientrati nelle loro città di residenza si corre il rischio di un abbandono incondizionato ed ingestibile dei rifiuti medesimi con situazioni di grave disagio e con un impatto ambientale insopportabile. Vorrei poi sottolineare che sulla base delle valutazioni svolte dai tecnici addetti alla gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, in una situazione di grande dispersione territoriale come quella della nostra Città il sistema di raccolta “porta a porta” ad Asiago avrebbe comportato maggiori costi (del resto già in condizioni “normali” il sevizio “porta a porta” comporta maggiori oneri rispetto al conferimento differenziato da parte degli utenti). Siamo consci del fatto che il “porta a porta” è più comodo per i cittadini che non devono recarsi a depositare i rifiuti nei luoghi in cui è concentrata la raccolta ma ritengo che per senso civico ed in considerazione del difficile momento congiunturale nonchè delle difficoltà economiche di molte famiglie sia assolutamente necessario contenere i costi e ridurre le tariffe. Sulla base delle considerazioni premesse, dovendo conciliare l’esigenza di ridurre i costi con quella di garantire a tutti gli utenti la possibilità e il diritto di usufruire del servizio, si è scelto il sistema attualmente in uso con la dislocazione sul territorio di aree di concentrazione della raccolta (campane per la carta/plastica/vetro, cassonetti per la frazione umida, press container , sostituiti dai cassonetti in attesa della loro collocazione, per il secco residuo). Il sistema richiede un ruolo più attivo da parte dei cittadini e dei nostri ospiti, che devono conferire i rifiuti nei contenitori, ma garantisce la possibilità di accedere al servizio 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. I press container non sono ancora stati installati, perché l’amministrazione comunale sta valutando con Etra la possibilità di interrarli, al fine di ridurre l’impatto ambientale e per qualificare il nostro centro cittadino, come avviene nella maggior parte delle località turistiche dell’arco alpino: soprattutto in quelle di maggior pregio ambientale e naturalistico. Tengo a precisare che ogni press container comporta la scomparsa dalle strade di circa una cinquantina di cassonetti attualmente destinati al “secco residuo”. Ritengo, ad ogni buon conto, che sia semplicistico e fuorviante attribuire la bassa percentuale di differenziazione della raccolta alla mancata installazione dei press container: con il sistema attuale è possibile effettuare in maniera corretta la raccolta differenziata: basta volerlo fare. Nella lettera Bardelli sembra, poi, molto preoccupato perché non sa come smaltire gli oli alimentari usati per friggere gli alimenti. Non vorrei vederlo girare all’impazzita con la tanica degli oli esausti in mano alla disperata ricerca degli appositi contenitori (questa raccolta non viene effettuata “porta a porta”). Tralasciando l’ironia, è bene precisare che tra i 75 comuni soci di Etra, il servizio di raccolta degli oli alimentari usati è stato avviato solo a Bassano e in soli cinque comuni dell’area padovana: si tratta di realtà nelle quali la raccolta differenziata ha già raggiunto traguardi importanti. Quando anche ad Asiago i risultati miglioreranno, penseremo anche all’istituzione questo servizio ma ritengo che si debbano prima risolvere altri problemi ben più gravi e che si debba, soprattutto, raggiungere un livello di differenziazione dei rifiuti più civile, che sia vicino per percentuale alle medie del Nord Europa anziché a quelle di alcune città del Sud d’Italia. Mi preme anche ricordare a Diego Bardelli che quando abbiamo assunto l’amministrazione della Citta (dopo che lui stesso la ha amministrata per oltre dodici anni con la carica di Assessore) la raccolta differenziata non superava il 9,6 per cento dell’intera produzione di rifiuti ponendo Asiago negli ultimissimi posti della classifica dei comuni virtuosi e sensibili alla problematica della tutela ambientale: un triste primato per una località turistica! Debbo, però, ammettere che su due tematiche sono d’accordo con il Diego Bardelli. Anch’io ritengo ingiusto che l’aumento della tariffa colpisca anche gli utenti che si impegnano a differenziare in maniera corretta. L’amministrazione comunale chiederà ad Etra di ripetere la campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini; poi valuterà come intervenire per sanzionare chi non rispetta le regole. E’ giusto e necessario che chi non rispetta le regole venga sanzionato e che il costo della raccolta rifiuti sia commisurato alla qualità della differenziazione ma anche ai volumi di produzione dei rifiuti. E’ giusto che la tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sia parametrata all’effettiva produzione dei rifiuti medesimi premiando i cittadini virtuosi che riescono a “produrre” un minor quantitativo di rifiuti. Il secondo tema riguarda la necessità di dotare Asiago di un ecocentro: siamo talmente d’accordo che abbiamo già avviato contatti con i comuni vicini (la dimensione sovra comunale garantisce economie di scala nella gestione) e abbiamo inoltrato una domanda di contributo regionale. Una struttura di questo genere deve avere dimensioni e collocazione intercomunale e mi sembrerebbe miope ed assolutamente anacronistico che ogni comune realizzasse un proprio ecocentro. A Bardelli sembra incredibile che Asiago nel 2010 non ci sia ancora un ecocentro; io potrei meravigliarmi che non ci abbia pensato gli amministratori (tra i quali Bardelli) che hanno governato la nostra città dal 1992 al 2004; però preferisco guardare avanti e cercare di risolvere il problema tralasciando una sterile ed inutile polemica che non fa certamente onore all’intelligenza di chi la ha proposta. A questo punto, egregio Direttore, avrei finito con le spiegazioni, però prima di chiudere questa lettera vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa. Penso sia noto a tutti che Diego Bardelli ha lavorato per Etra Spa, inizialmente come consulente, poi con un’assunzione diretta a tempo inderminato, fino al 31 dicembre 2009. E’ stato “assunto” dopo la fusione di Altopiano Servizi (di cui era Presidente) con Brenta Servizi e con Seta: la fusione che ha dato origine ad Etra Spa. Non capisco per quale ragione Diego Bardelli non è intervenuto nel dibattito sulla raccolta differenziata mentre lavorava alle dipendenze di Etra, quando avrebbe potuto fornire un contributo costruttivo cercando di migliorare il sistema e di implementarlo, anziché attendere il pensionamento per dare sfogo a una critica sterile e malevola? E’ certo che negli anni in cui ha lavorato per Etra il buon Bardelli aveva la possibilità di interloquire con i responsabili del servizio (suoi colleghi) e con i membri del Consiglio di Amministrazione al fine di migliorare il servizio ad Asiago fornendo utili consigli. Dispiace che non lo abbia fatto anche in considerazione del fatto che ritengo che sia obbligo morale di ogni dipendente corretto fornire utili indicazioni e contributi costruttivi all’azienda che gli paga lo stipendio: anche se tali indicazioni dovessero riguardare ambiti diversi dalle mansioni cui è addetto. Sembra quasi che, da vecchio volpone della politica, abbia atteso il pensionamento per sferrare un preciso e mirato attacco alla parte avversa ed all’azienda che gli ha pagato lo stipendio. Spero di sbagliarmi ma credo Andrea Gios che il dubbio sia lecito. Cordiali saluti. 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano “Signor sindaco, faccia sognare anche noi” Un cittadino non residente attende risposte dal sindaco di Gallio su alcune piccole-grandi cose da attuare Egregio sindaco, come cittadino “non residente” del suo Comune, mi permetto, ad un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, di fare alcune riflessioni ricavate dal dialogo con molti cittadini residenti e non. Come tanti altri, nutro un grande amore per questi luoghi e per le vostre montagne e. quando ne ho avuto la possibilità, ho investito buona parte dei miei risparmi di una vita per acquisire un piccolo appartamento proprio a Gallio. Comprenderà quindi quanto sarei felice di veder decollare il turismo anche in questo territorio, svantaggiato nei confronti della confinante provincia autonoma di Trento.Penso sia comprensibile coltivare grandi sogni come può essere la realizzazione dell’impianto di funivia per le Melette, il quale comunque, data l’entità della spesa, non avrà tempi brevi di realizzazione. Io però starei con i piedi per terra, lasciando perdere eventuali trattamenti sanitari all’orso Dino, e cercherei di occuparmi delle piccolegrandi cose che si potrebbero fare subito per andare incontro alle necessità dei cittadini, anche di quelli non residenti che fra l’altro pagano l’Ici anche se non votano in questo comune. Negli ultimi quattro anni, da parte mia, ho cercato di collaborare con la precedente amministrazione ed anche con quella attuale inviandole una lettera nell’agosto 2009, purtroppo ancora senza risposta. Pertanto mi permetto di riassumere gli argomenti più significativi con qualche aggiornamento: messa in sicurezza di via Ech, priva di marciapiedi ed attraversamenti pedonali nella parte più a rischio, particolarmente pericolosa nell’incrocio multiplo che porta in via Sacello; completamento della pubblica illuminazione in Via Sacello, meta di passeggiate serali e luogo d’incontro per molti villeggianti; completamento del marciapiede di Via Camona, verso Asiago (mancano circa 100 metri) e valorizzazione della passeggiata Asiago Gallio dotandola di qualche panchina; organizzare meglio il ritiro degli oggetti ingombranti che spesso finiscono nei boschi. Signor Sindaco, faccia sognare anche me al pensiero di ricevere una sua risposta ai piccoli problemi che le ho segnalato. Come detto, ho investito i miei risparmi proprio qui a Gallio sperando di trovare un altro mondo. In spirito di sincera collaborazione. Luigi Ferrari La vita da “cani” è finita ! Finalmente un occhio di riguardo anche per i cani ,turisti e non. Ma, acthung !solo per quelli al guinzaglio perché – per quelli randagi – vige ancora la legge della giungla, vanno a zonzo per la città e dove ..scappa, scappa, lasciano il segno inconfondibilmente colorato secondo razza, natu- ralmente. Dunque qualche attento animalista si è preso a cuore il “ viscerale “ problema dei cani dotando la Città (si fa per dire ) di un servizio “ sacchetti e paletta per cani”. Grande passo nel progresso della scienza , dell’igiene e del decoro dell’umanità ! Ecco dunque la eccitante notizia per i Molossi, i Volpini, i Labrador, i Chiuaua, i Cocker, i Collie, i Barboni, gli Afghan Hound , i Bull Terrier, i Samoiedo, i Bassotti nani, i Pechinesi, che possono finalmente fare le loro cose ovunque ( si fa sempre per dire ) perché il pimpante signore (o signorina) che li tiene alla catena potrà ora sollevarli dalla vergogna. Era ora ! La vita da “ cani “ è finita ! La nostra Città è orgogliosa – prima in Europa – di mettere a disposizione un elegante servizio per le nobili razze! Ma attenti al “ come fare “ e prendete nota: anche in mutande, o in pigiama o in vestaglia alle redini dell’arrapato “ fuffi” si prende per Corso 4 Novembre , si prosegue sulla provinciale per Bassano fino a Santa Maria Maddalena, legger- mente a sinistra si prende per Contrà Clama oltrepassata la quale si prende per il “ Roderechele” il tratturo che mena al Prunno e dopo la svolta della Madonnina , voilà l’elegante Stazione di Servizio – in cassetta di metallo dipinto all’insegna del tanto agognato “ sacchetti e paletta per cani”. Non è uno scherzo! Sarà per la Festa del Prunno? O forse per tenere pulite le stradine di montagna, i boschi e i pascoli in nome della nobile campagna per la tutela del paesaggio? Niente male come idea. Di grande respiro europeo e vicina ai bisogni degli animali, ma distante dalla Città. E’ li che credevo servissero, ma non essendo un “ canide”certe cose non le posso capire. ( per non parlar di quello che ho .. “ pestato “ su quella stradina….) Con ferragostana cordialità Buffalmacco (Il solito Paolo Lorenzi ) 25 Rifiuti: un fallimentare sistema di raccolta Gentilissimo Direttore, con riferimento agli articoli apparsi sul suo Giornale relativi alla “raccolta differenziata” dei rifiuti, volevo portare alla sua attenzione un ulteriore esempio che attesta - se ce ne fosse ancora bisogno la gestione fallimentare sinora attuata da ETRA e dall’Amministrazione comunale. Mi riferisco al Parco Brigata Regina (ma discorso analogo si potrebbe fare per il laghetto Lumera e per molte altre aree di interesse turistico) che, nonostante sia abitualmente utilizzato da molti turisti nei fine settimana di luglio ed agosto per un pic nic all’aria aperta, è servito unicamente da pochi cestini analoghi a quelli che si ritrovano lungo le strade del centro. Il risultato che ho potuto riscontrare di persona passeggiando la domenica sera lungo i viali del parco è che piatti e posate di plastica, bottiglie in vetro, lattine, contenitori di carta,….finiscono all’interno dei cestini e, spesso, nei sacchetti accatastati a ridosso dei cestini a formare un vero e proprio cumulo indistinto di rifiuti. Ma è mai possibile che nessuno abbia pensato di collocare nei punti di ingresso del parco alcune piccole isole ecologiche, opportunamente delimitate e segnalate, ove collocare dei bidoni per la raccolta differenziate di carta, lattine, plastica, rifiuti organici…. come viene fatto da anni lungo le spiagge delle riviera adriatica o in numerose stazioni turistiche di montagna del Trentino. E’ questa l’immagine che ETRA e l’Amministrazione comunale vogliono dare ai turisti che frequentano Asiago e l’Altopiano? Personalmente non posso che sottoscrivere le considerazione di Diego Bardelli apparse sul precedente numero del Giornale ed auspicare una radicale revisione delle modalità di gestione della raccolta differenziata così come viene fatto - e con ben altri risultati - in numerosi comuni della nostra provincia. Per quanto riguarda poi il preannunciato aumento della tariffa, ritengo doveroso che i costi di questo fallimento ricadano su quanti hanno fatto queste scelte e su chi le ha sostenute e non già sui cittadini e turisti che con impegno e senso di responsabilità fanno invece la raccolta differenziata pur in questa precaria condizione. Vittorio Corà l’Altopiano Sabato 21 agosto 2010 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati: 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie: 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Stefano Angonese, Luigi Frigo Bettinado, Giovanni Dalle Fusine ,Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Stefano Rigoni, Serena Baù, Lucio Spagnolo, Claudio Savelli, Matteo Dal Pozzo, Amerigo Baù, Daniele Paganin Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale - Grafica Altopiano Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano 26 a cura di G. Dalle Fusine Da sabato 21agosto a venerdì 3 settembre 2010 Il 21 settembre è il 233° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 132 giorni alla fine del 2010 Sabato 21 S. Pio X Domenica 22 S. B.V.M. Regina Lunedì 23 S. Rosa da Lima Martedì 24 S. Bartolomeo Mercoledì 25 SS. Giulio e Ermete Giovedì 26 S. Alessandro Venerdì 27 S. Monica Sabato 28 S. Agostino Domenica 29 Mart. S. Giovanni B. Lunedì 30 SS. Felice e Adautto Martedì 31 S. Abbondio Mercoledì 1 S. Egidio Giovedì 2 S. Elpidio Venerdì 3 SS. Gregorio M. e Marino Curiosità del mese: i proverbi di settembre. -Aria fresca settembrina, alla sera e alla mattina. -Da Settembre prima la bianca che di pendere è già stanca (riferito all’uva). -La pioggia di Settembre è veleno per l’uva. -A settembre pioggia e luna,è dei funghi la fortuna. -Chi ara il campo a settembre, fa un bel solco e poco spende. -Alla luna di settembre,l’uva e il fico pende. -Equinozio di settembre la notte al giorno contende. -L’uva settembrina, è fragola zuccherina. -A settembre e a febbraio notte e giorno sono uguali. Dopo le feste di settembre, lesto lesto vien l’inverno. -In settembre, la frutta è sempre abbondante. -La pioggia di settembre guasta la vendemmia. -A santa Eufemia comincia la vendemmia. -Se fa bello per san Gorgone (6 Settembre) la vendemmia va benone. Storie di santi: 26 agosto San Alessandro. Patrono di Bergamo, vissuto a cavallo del III e IV secolo. Dopo essere stato comandante di centuria della legione Tebea, utilizzata prevalentemente in Oriente, è spostato in Occidente. Gli viene ordinato di ricercare i cristiani contro i quali è in atto una persecuzione. Di fronte al suo rifiuto e di alcuni compagni segue la decimazione, a cui riesce a salvarsi. Scappa a Milano dove però è riconosciuto e incarcerato. Grazie a san Fedele, che organizza la fuga di Alessandro, si rifugia a Como e infine, passando per Fara Gera d’Adda e Capriate, arriva a Bergamo. Qui, ospite del principe Crotacio, che lo aiuta a nascondersi, inizia la sua opera di predicazione e conversione di molti cittadini, tra cui i martiri Fermo e Rustico. Ma nel 303 Alessandro è nuovamente scoperto e catturato. Condannato alla decapitazione, muore il 26 agosto a Bergamo, dove ora sorge la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna. Patronato: Bergamo, etimologia: Alessandro = protettore di uomini, dal greco. Emblema: la palma. Fiori di settembre. Ancora per alcune settimane le temperature estive ci faranno compagnia, senza raggiungere gli ecces- si di luglio; molte annuali da fiore ci rallegreranno ancora per un po’ con le loro fioritura abbondanti. Già alcune piante ci ricordano il prossimo arrivo dell’autunno, come gli astri settembrini e gli anemoni giapponesi. In questo periodo possiamo trovare l’Achillea. Nome: Achillea millefolium. Famiglia: compositae. Nomi comune: cent pied, erba dei somari, erba del soldato, millefoglie, sanguinella, stagna sangue. Habitat: nei campi e nelle rive fino a 2200 metri. Parti usate: solamente i fiori. Raccolta: giugno settembre. Conservazione: fare essiccare il una porto areato e all’ombra. Proprietà: antispasmodiche, aperitive, astringenti, cicatrizzanti, coloretiche, digestive, toniche. Uso: esterno infuso e succo. Interno: infuso, estratto, fluido tintura. Note: infuso 10 g a litro , serve per maschere calmanti, bagni rilassanti. Estate in cucina: patate e porcini in cannelloni. 500 g di patate a pasta gialla, 200 g di funghi porcini, 1 piccola cipolla bionda, 1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva, sale, pepe, 3-4 rametti di prezzemolo, 120 ml di latte parzialmente scremato, 70 g di Parmigiano Reggiano grattugiato, besciamella preparata con 600 ml di latte, burro per la pirofila,250 g di cannelloni all’uovo. Preparazione: lavare le patate e lessarle per 30 minuti in acqua bollente salata, oppure cuocerle per 40 minuti a vapore. Nel frattempo preparare i funghi. Togliere dai funghi la radichetta terrosa, quindi sciacquarli brevemente sotto acqua fresca corrente per eliminare i residui di terra. Affettarli o tagliarli a cubetti. Spellare la cipolla e tritala finemente. Mettere in una padella l’olio, la cipolla tritata e portarla sul fuoco. Farlo rosolare dolcemente fintanto che non si sarà ben dorata, quindi unire i funghi, farli insaporire per un paio di minuti, unire un pizzico di sale, una grattugiata di pepe e cuocere per 4-5 minuti a fiamma media coperto. Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere. Quando le patate sono cotte pelarle e passarle al passapatate in una ciotola. Unire il latte e mescolare fino ad ottenere una crema. Unire un pizzico di sale, più abbondante se si sono cotte le patate a vapore, il prezzemolo tritato e il Parmigiano, tenendone da parte una manciata. Mescolare bene, quindi unire i funghi ed incorporarli. Preparare la besciamella. Imburrare una pirofila rettangolare di 30x20 centimetri e versarvi un paio di mestoli di besciamella. Livellarla con un cucchiaio in uno strato uniforme e disporvi i cannelloni man mano che si farciscono con il ripieno di funghi e patate. Il ripieno è abbastanza morbido e i cannelloni si farciscono facilmente aiutandosi con un piccolo cucchiaino. Quando tutti i cannelloni farciti sono stati disposti nella pirofila coprirli con la restante besciamella, spargendola bene. Cospargere con il Parmigiano grattugiato tenuto da parte, quindi coprire con la stagnola. Infornare nel forno preriscaldato a 200° C per 20 minuti, quindi togliere la stagnola e cuocere per altri 20 minuti. In periodo di alta stagione i distributori possono derogare dall’obbligo di chiusura festiva, riportiamo comunque i nominativi dei distributori in turno di apertura Domenica 22 agosto GALLIO: OMV – Via Camona 1 Domenica 29 agosto GALLIO: OMV – Via Kemplen, 2 Dalle ore 8.45 di sabato 21 alle ore 8.45 di sabato 28 agosto ASIAGO: Farmacia chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento 23 Dalle ore 8.45 di sabato 28 agosto alle ore 8.45 di sabato 4 settembre: LUSIANA: Farmacia del dr. Mario Balduzzo Viale Europa 27 ROANA: Farmacia della dr.ssa Silvia Passuello Piazza S. Giustina 23 Vendesi a prezzo molto vantaggioso banco frigo di lunghezza 4 metri, in buone condizioni. Contattare il numero telefonico 328-94.64.526 Affittasi a Padova zona Palestro appartamento spazioso, per 4-5 studenti, libero da ottobre, con 2 camere doppie, una camera, studio, bagno, cucina, dotato di lavatrice e climatizzatore, con posto bici al chiuso, 10 minuti a piedi dalla piazze, servito da autobus. Chiamare il 340 673.42.42 PRIVATO VENDE CASA SINGOLA BEN SERVITA CON GIARDINO E AMPIO GARAGE IN CENTRO A ROANA, PER INFORMAZIONI CHIAMARE I SEGUENTI NUMERI: CARLO: 3485920411 PAOLO: 0424457228 ARIETE E’ in arrivo qualche cambiamento positivo, purché sappiate favorirlo con iniziative adatte, che forse non sono proprio quelle che avete in mente. Chiedete consiglio a chi merita la vostra fiducia, evitando di fare confidenze a chi non conoscete a fondo. TORO In attesa di raccogliere maggiori elementi di giudizio, vi conviene stare a guardare senza arrivare a conclusioni che potrebbero rivelarsi prive di fondamento. Questa cautela è necessaria soprattutto in amore, settore a rischio di sviste GEMELLI Siete nella condizione migliore per rendervi conto di quel che sta accadendo, e correre rapidamente ai ripari, tornando a dominare una situazione che rischia di sfuggirvi di mano. Nel lavoro e negli acquisti siate cauti. CANCRO Il vostro ottimismo può aprirvi le porte di nuove esperienze in tutti i settori, fate però una scelta che vi consenta di sfruttare al massimo le sollecitazioni dei vostri astri, che vi potranno dare i suggerimenti giusti. LEONE Un rapporto importante rischia di sfuggirvi di mano per pura distrazione verso le esigenze del partner o di chi vi interessa. Avrete ottime occasioni di farvi valere, cercate di non trovarvi impreparati quando arriverà il momento giusto. VERGINE Il vostro equilibrio e il vostro buonumore sono contagiosi e riuscite a comunicarli a chi vi sta vicino, anche se fa le bizze. Questo vi sarà utili soprattutto in amore, dove vi servirà la massima cautela per non cadere nella polemica. BILANCIA Siete sostenuti dagli astri, che favoriscono non soltanto l’amore e il sesso, ma anche i piccoli affari, che tanto vi piacciono. In questi potreste trovare non soltanto uno svago, ma anche qualcosa di più. SCORPIONE Il successo in vari campi è possibile, ma non a portata di mano. Nell’amore, se il partner fa il broncio, pensate a riconquistare il suo interesse con un gesto di generosità, che evidenzi il vostro buongusto. SAGITTARIO Valutate in quale settore è arrivato il momento di fare una rinuncia o di affrontare una spesa coraggiosa. In amore avrete la piacevole sorpresa di avere avuto ragione su un argomento controverso e il partner ve lo riconoscerà. CAPRICORNO Non vi mancheranno occasioni per avere successo: scegliete, dunque quel che più vi interessa. Gli astri vi sostengono, spianando la strada dagli ostacoli: riflettete però sugli errori del passato, per evitare di ripeterli. ACQUARIO Potete ancora contare sul favore dei pianeti, che non soltanto rallegrano l’atmosfera generale, ma vi offrono anche qualche svago insperato e piacevoli gratificazioni d’amore e di sesso, da accogliere come doni del destino. PESCI Non vi manca l’energia per affrontare con successo ogni problema, sia pratico che affettivo. Non vi limitate però a sfruttare il vostro coraggio: fate anche un’attenta valutazione di ogni particolare. E’ stato smarrito un pappagallino parrocchetto giallino con guance rosse e cresta di piume. Chi l’avesse ritrovato è pregato di chiamare il numero 348/3205088. Ci sarà una ricompensa! In centro a Cesuna vendesi ampio locale da adibire a negozio, studio, ufficio o altro. Gli interessati possono chiamare il n. 328-94.64.526 Assicurazioni Generali Asiago ricerca giovane età 22/33 anni da avviare alla professione di consulente assicurativo per Asiago e l’Altopiano. Per colloquio telefonare al mattino allo 0424/462610 8 Sabato 21 agosto 2010 I NEOLAUREATI DELL’ALTOPIANO Il 16 luglio presso l’Università di Trento Luca Alberti si è laureato in ingegneria edile e architettura. “Ringrazio i miei genitori, Gianni e Lucia, mio fratello, la nonna, gli zii e chi mi ha sempre sostenuto in questopercorso” l’Altopiano Tutti i bambini di 3°, 4° e 5° elementare ringraziano don Federico e gli animatori per i bellissimi giorni trascorsi in malga Dosso di Sotto con la speranza di ripetere anche il prossimo anno questa meravigliosa esperienza. Un ringraziamento speciale anche alle bravissime cuoche che ci facevano trovare ogni giorno dei buoni pasti caldi Il raduno dei mezzi agricoli e forestali Si è tenuto a Foza domenica 8 agosto il 4° raduno dei mezzi agricoli e forestali. Una manifestazione di grande successo visto l’arrivo di circa 85 mezzi e un grande afflusso di gente e turisti. I vari trattori e mezzi, parcheggiati ai lati della piazza di Foza, dopo la benedizione del parroco, sono partiti per un percorso della durata di circa 1 ora per poi fare ritorno in piazza e approfittare dello stand gastronomico organizzato dalla Pro Loco dove si è potuto mangiare e festeggiare insieme. Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno collaborato per la buona riuscita di questa apprezzata manifestazione e in particolare gli organizzatori: Luciano Lunardi, Alessio Lazzari, Federico Cappellari, i fratelli Omizzolo Gimmy, Eric e Igor. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno. 27 Stefano Bagnara di Treschè Conca ha compiuto un anno il 15 agosto. Tantissimi auguri dal fratellino Federico 8 Sabato 21 agosto 2010 l’Altopiano LIEVORE 28