L`Osservatorio, un prestigioso polo di promozione

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L`Osservatorio, un prestigioso polo di promozione
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
La voce degli 8 Comuni
l’Altopiano
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 327 - ANNO XIII - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
Golf in espansione
Irene Gemmo:
“Tempi maturi
per creare
nuovi campi
in Altopiano”
Asiago
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SABATO 21 AGOSTO 2010
Gallio
In piazza si
naviga:
è attiva la
rete wi-fi del
comune
Le spiegazioni
di Gios sui
rifiuti: “Ecco
perché non si
fa la raccolta
porta a porta”
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L’Osservatorio, un prestigioso polo
di promozione culturale e turistica
Il nuovo ruolo di una struttura per decenni centro di ricerca scientifica
Reginetta del Bosco 2010
Enego
Diego
Dalla Palma:
un’agrodolce
serata d’addio
Cinema
Il progetto
per un festival
internazionale
ad Asiago
FOTO : Paolo Basso
Nel trio di bellezze elette nella Festa del Prunno 2010 c’è anche un’altopianese:
Elena Zotti (nella foto a destra) di Camporovere è infatti una delle damigelle
della Reginetta del Bosco. Padovane le altre due miss dell’estate asiaghese
Stoccareddo
Baù: in oltre mille
per una festa…
internazionale
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Tutela
Ambientale
Italia Nostra:
“Altopianesi
derubati
senza più terra
nè valori”
Grafica Altopiano
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I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
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Il lusso di non
differenziare
di Claudio Savelli
Ci mancava soltanto che in
questa crisi si dovesse pagare di più per buttar via la spazzatura! Già si fa fatica ad arrivare a fine mese tra bollette
della luce, del gas, del telefono, assicurazione della macchina, affitto, mutuo, mangiare e un minimo di divertimento che … tocca pagare circa
32 euro in più all’anno per
buttare le scoasse. Una volta
era così semplice. Tutto sotto il lavandino e, quando era
pieno, via nel cassonetto verde davanti a casa. Adesso con
questa differenziata, tra chiavi, card, plastica, vetro, alluminio, metallo, carta, umido
e non umido, buttare l’immondizia è diventato quasi un
lavoro …. Imparare a differenziare i rifiuti sembra un’impresa ardua. E’ difficile soprattutto perché si è troppo
pigri mentalmente. Evitarsi un
po’ di seccatura si potrebbe!
Magari già partendo dal supermercato, portandosi la borsa
della spesa da casa, come fa
ancora mia nonna con un sacco di juta o magari cercando
di scegliere prodotti alimentari che non abbiano una confezione particolarmente appariscente e super plasticosa. Infondo non si mangia una bella
confezione, ma quello che ci sta
dentro! E non è detto che il cibo
sia più buono se contenuto in una
confezione molto appariscente.
Quindi se già si fa una spesa con
un po’ di attenzione, già ci si potrebbe evitare un po’ di fatica, poi
quando si è finito di mangiare. Il
problema comunque rimane …
un po’ di rifiuti si creano lo stesso. L’umido, sbucciando le patate o gettando gli ossi della frutta, qualche bottiglia di vetro, tra
passata di pomodoro e una bottiglia di vino, una lattina di cocacola e una scatoletta di tonno,
le bottiglie del latte e dell’acqua
e … tutto il resto, il famoso
“rifiuto secco”.
continua a pagina 7
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
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“Le persone più importanti delle istituzioni”
Il presidente della Comunità Montana Lucio Spagnolo risponde alle riflessioni di Andrea Cunico
nel fondo dal titolo “Recuperare l’identità perduta” pubblicate sul precedente numero del nostro giornale
Ti ho letto, con attenzione, Andrea Cunico Jegary. Argomenti e
ragioni su cose che condivido, su temi che sono scritti nelle linee
programmatiche di questa amministrazione della Comunità Montana. Senti: “…E’ fondamentale che questo processo (di inquadramento e sviluppo turistico) avvenga rendendo più integrate e
forti le proposte turistiche e attuando una politica unitaria per
la programmazione turistica e per i progetti che riguardano l’intero territorio” E ancora: “I nostri paesi, come destinazione turistica montana devono sviluppare sempre più le attività e competenze manageriali finalizzate alla valorizzazione delle risorse,
alla gestione del marketing strategico ed operativo, alla raccolta e alla gestione dei dati e al potenziamento della cooperazione
interimprenditoriale e intersettoriale.” Ci siamo, forse con parole diverse, vogliamo dire le stesse cose; forse anch’io nel mio
piccolo, auguro un prossimo futuro di ascolto, di confronto, di
analisi, di condivisione e di scelte unitarie per il territorio. Come
presidente della Comunità montana mi sento chiamato in causa e
provo a dirti, con sincerità, quali riflessioni sono scaturite dal mio
animo alla lettura delle tue riflessioni nell’articolo “Recuperare
l’identità perduta”. La prima è una premessa fondamentale: nell’immaginario collettivo la Comunità montana è luogo d’incontro
e di condivisione delle scelte per il nostro territorio, anche di
“comando” e di imposizione delle decisioni da parte di chi la
amministra. Solo nell’immaginario collettivo; molto meno lo è
nella realtà politico-amministrativa dell’altopiano! E con questo
fatto, innegabile, dobbiamo fare i conti tutti: il presidente per primo, i sindaci, gli amministratori e i Cittadini che, come te, suggeriscono strategie e sistemi di governo. In comunità montana si fa
troppo poca strategia unitaria per il territorio, la si fa, forse, solo
in alcune specifiche occasioni. Non voglio dire a quante e quali
altre funzioni è assegnata la Comunità montana o quali compiti
assolve: non è questo il luogo e le mie considerazioni non potrebbero che apparire…di parte! Non difendo niente e nessuno, né
condanno a priori. Il cambiamento di rotta che chiedi è sostanziale, è un giro di boa a 180 gradi, è un modo diverso di concepire
l’amministrazione e la politica. Usi parole che possono suscitare
risentimento e fastidio o passionale approvazione: parli di un “parco” dietro l’angolo che significa creazione di un grande museo
diffuso della Spettabile Reggenza. Personalmente non ho paura
delle parole: non mi intimorisce la parola “parco” come non so
essere pregiudizialmente contrario ad altre parole persino a quelle
discutibili come “nuove costruzioni o piano di lottizzazione”. Nessuna paura, se sono frutto di un condiviso, partecipato percorso
di riflessione e di confronto. Mi atterrisce invece il facile perbenismo
di chi sa, sempre, qual è la parte giusta, di chi non vuole ragionare
e stenta a dar retta alla controparte, di tutti coloro i quali non
ammettono di poter cambiare, convenientemente, idea. Mi spaventa chi non si accorge che la Gente chiede alle istituzioni tradizionali di cambiare di avvicinarsi ai bisogni reali di ognuno. Così
nella società spadroneggiano incertezza, qualunquismo e indifferenza; si delegano ad altri le scelte, talvolta anche solo per poter
poi, comodamente, criticarle. Riporti nel tuo articolo, le affermazioni dei tuoi amici o conoscenti: “Jegary, qua i xe tutti apatici
…meno che ai schei”. Lo so, me lo sono sentito dire molte volte
anch’io. Anche questa, se permetti, potrebbe però essere una sottile forma di qualunquismo e disimpegno. Chi critica ha il dovere
civico di mettersi in gioco, di proporsi, di candidarsi, di voler
cambiare le cose, o è tenuto solo a fare da censore, per quanto
pulito ed onesto, sulle altrui decisioni? Questi signori sono pur
stati eletti da qualcuno, dalla maggioranza dei cittadini. Rifletto sul
fatto se sia giusto allora imputare a loro, ai “decisori” come li
chiami tu, ogni responsabilità. Se si fa di ogni erba un fascio, se
passa l’idea che amministratori impegnati e responsabili vengano
confusi con i gli opportunisti, con i “furbetti”, si rischia il successo del politico che la spara più grossa, diventa vincente chi dovrebbe invece sembrare grottesco e bizzarro! Si dà così valore al
vuoto strepitare di voci stravaganti che risuonano come le sirene
di Ulisse, conquistando gli elettori e prendendoli “per la pancia”.
Trionfa chi spara affermazioni che appena sfiorano il cervello e
molto spesso sono lontane dalla realtà e dal cuore! Cito ora la
lucida, intelligentissima sapienza di Mons. Luigi Sartori, cimbro di
Roana e insigne teologo: “Una volta eravamo portati dalle istitu-
zioni, come nei viaggi eravamo portati dai treni. Oggi nel
nostro viaggio ognuno ha un
suo treno… Finora le istituzioni hanno servito alla autorità,
per tutelarla contro gli abusi
della libertà individuale, per
motivare la sottomissione delle
persone. Oggi le istituzioni devono servire a liberare le persone, a rafforzare e difendere
la loro libertà. Contro gli abusi
delle autorità, contro ogni forma di sfruttamento, di
strumentalizzazione
di
asservimento. È necessario ascoltare, essere ricettivi, è necessario valorizzare la persona, sempre, in ogni ambito della società.
Sono necessari piccoli gruppi, in cui poter incontrarsi, trovarsi,
capirsi, aiutarsi, convivere. ….”. Essendo io assolutamente, profondamente convinto della validità di tali affermazioni, forse, non
sono l’uomo giusto per la presidenza della Comunità montana e
se il mio credere in ciò costituisse problema, sarei disposto a
lasciare la guida della Comunità montana già domani mattina. Le
persone che hai citato nel tuo articolo, definendole risorse per il
nostro territorio, risorse alle quali potremmo affidarci per una
generale consulta sul nostro altopiano, sui suoi problemi, sulle
sue enormi potenzialità, sono tutte persone stimabili a me gradite,
alcune fra queste anche persone a me care. Ne conosco, ne conosciamo anche molte altre. Ti ringrazio per aver posto all’attenzione di
tutti, questi temi di così grande interesse. Possiamo incontrarci, senza
presunzione di sapere tutto, di pontificare o di condannare. Incontrarci per essere persone oltre i gruppi, oltre le istituzioni, per fare gruppo
per essere a fianco delle istituzioni. Perché, concludendo ancora con
Mons. Sartori: “Le istituzioni possono essere belle e prestigiose
ma le persone sono più importanti!” Quando vuoi, quando
volete…vi aspetto.
Lucio Spagnolo
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
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Una donna alla presidenza del Golf Club
ASIAGO
Irene
Gemmo,
nota
imprenditrice vicentina
(Gemmo impianti di
Arcugnano) è la nuova presidente del Golf Club Asiago.
Succede a Nereo Sartori ed è la
prima presidente donna del Club
fondato oltre 40 anni fa. Una
struttura con la quale questa bella
donna, dal fare gentile sebbene
molto deciso, reduce anche da
una importante esperienza come
presidente diVeneto Sviluppo (finanziaria regioanle), ha un rapporto affettivo speciale. “Vengo
da una famiglia di golfisti. Ho iniziato a giocare golf ad Asiago,
ho cominciato agli albori di questo campo. Con l’attuale direttore giocavamo insieme da bambini. Questo posto mi ricorda la
mia infanzia e la mia gioventù
e venire qui mi dà sempre
molta emozione”.
L’assunzione di questa
presidenza riveste dunque
un significato molto particolare.
“In questa presidenza rappresento la mia famiglia ed è un
portare avanti quello che mio
padre ha iniziato. Lui ha creduto moltissimo in questo campo, credo sia noto che è la per-
Irene Gemmo succede a Nereo Sartori. “Credo che in questo momento ci siano tutte le
condizioni per migliorare ulteriormente quello che è stato fatto in tutti questi anni,
per allargare le diciotto buche e anche per creare nuovi campi da golf in Altopiano”
“Le prime cose che faremo
quest’anno, che sono già in
itinere, sono la golf Academy,
altre quattro buche per la scuola, per attirare moltissima gente
che deve imparare a giocare a
golf, quindi avremo qui grandi
maestri di golf che faranno le
loro golf clinique e che avranno
tutta l’assistenza necessaria per
poter insegnare. I neofiti ed i principianti potranno così accedere
a buche vere e proprie senza
l’obbligo di tesseramento alla Federazione e senza l’handicap
(hcp). Avremo un nuovo putting
green molto grande che sarà nell’attuale parcheggio limitrofo al
sona che con grande caparbietà ha voluto arrivare alle 18
buche. Credo che in questo
momento ci siano tutte le condizioni per migliorare ulteriormente quello che è stato fatto
in tutti questi anni e anche per
allargare queste diciotto buche. Speriamo di riuscire ad
aggiungerne altre nove, e magari chissà arrivare al raddoppio. Il golf di asiago potrebbe
anche diventare il motore trainante per la realizzazione di
altri campi da golf nell’altipiano, mi risulta che tutti i sindaci
dell’Altopiano abbiano messo
nel loro piano regolatore dei
campi da golf. Io credo che
questo sia veramente il momento per costruirne altri. E
quindi l’idea di essere qui in
questo momento mi sembra
una bella cosa perché potrò
dare una mano per far sì che
questo si avveri”.
Quali sono le prime cose
che farà il nuovo consiglio?
club house, verrà rifatto il driving
range, l’impianto di irrigazione,
orami obsoleto, e rifatti la segreteria e il pro shop. Avremo così
segreteria, pro shop e club house
molto più spaziose. Già da maggio prossimo queste cose saranno a disposizione”.
Si lavora sulla struttura, ma
anche sul “capitale umano”,
sui giovani in modo particolare, per creare atleti che portino il nome di Asiago in giro
per l’Italia e per il mondo.
“Abbiamo una squadra giovanile che ci è invidiata. E’ stato
fatto un bel lavoro in questi
anni e credo che ci sia tantis-
simo da fare ancora. Noi abbiamo un consigliere di amministrazione con la delega per i
giovani Luca Longhini, con lui
la nostra idea è quella di far
crescere molto la squadra dei
giovani anche fra i giovani dell’Altipiano. Credo che tantissimi dei bambini che abitano
qui non siano mai venuti al golf
e insieme a Luca vedremo di
trascinarli qui intanto per fare
in modo che sappiano che hanno a disposizione un dei più bei
campi da golf di montagna
d’Europa. Se poi si appassionano a questo sport ancora
meglio”. Stefania Longhini
Il debutto con la Coppa del Presidente
Irene Gemmo, figlia di Franco, rappresenta insieme a suo
fratello e alle sorelle, con i
quali divide il lavoro nell’azienda familiare, la terza
generazione di una dinastia
imprenditoriale fondata nel
1919 dal nonno Livio, ex sergente del genio fotoelettrici
durante la Prima guerra mondiale, poi titolare di una piccola bottega di elettricista.
Ha debuttato come presidente del Golf Club Asiago il 7 e
8 agosto scorsi, alla Coppa
del Presidente, 36 buche. Ad
Asiago per l’occasione
sono arrivati 160 iscritti di
tutt’ Italia, comprese le giovanissime Valeria Tandrini
e Laura Spanevello. Alla
premiazione sono intervenuti l’assessore regionale
Marino Finozzi, i sindaci di
Asiago, Gallio e Roana. I
premiati: 1° netto I cat. Nicola Scudella 137 colpi; 1°
Lordo Laura Spanevello
147 colpi; 1° netto II cat.
Angelica Moresco 138 colpi; 1 ° netto III cat. Alessandro Fracaro 86 punti, 1°
Lady Ilaria Malagoli 68 punti; 1° sen. Massimo
Barcaro 72 punti; 1° Jun.
Leonardo Novella 69 punti.
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Sabato 21 agosto 2010
ATTUALITA’
l’Altopiano
4
Università: riparte il servizio
di trasporto per Trento
Linea diretta tra Gallio e Trento, con fermate intermedie ad Asiago e Canove
Riparte il servizio di corriera
bisettimanale tra i Comuni di
Gallio ed Asiago e Trento.
Dopo il successo dell’anno
accademico scorso anche
quest’anno sarà ripristinato il
servizio che collega Asiago e
Gallio con la città di Trento,
Sapor d'acqua natìa
Prandelli e i “cagnacci” geniali
Osannato. Ma pure fischiato: magari decuplicandone le colpe e
dimezzandone le possibili imprese. Perché nascere nero in un
mondo in cui il genio è per natura bianco è motivo di grosso
sfavore: anche se la tua anagrafe testimonia il natale nella stessa
terra di chi ora condanna. D’ora in poi potrà pure diventare il più
grande, l’estro meraviglioso, la passione calcistica fatta carne:
ma per i detrattori rimarrà colui che sul terreno del Camp Nou di
Barcellona ha gettato a terra la maglietta dopo una prestazione
nervosa e ben al di sotto della sopportazione sportiva. Ma si sa
che nascere genio è un po’ sentirsi immuni da tutto: perché il
genio sa fare cose che nessun altro riesce anche solo ad avvicinare. Tiene quell’immaginazione vergine che gli permette di leggere
lo scorrere della storia - e con essa dei gesti che la compongono
- con qualche frammento d’anticipo: quel che basta per permettergli di inanellare prodigiosi contropiedi che strappano l’applauso fragoroso ma anche un nervosismo diabolico. Mario Balotelli
è l’ultimo rappresentante di questa squadra di cagnacci geniali: dura
la loro vita se il decalogo del comportamento lo detta chi s’ostina a
fare dell’omologazione il presupposto della vittoria. Nessuno
misconosce che il genio a volte si conceda lussi che non gli appartengono: come l’allenatore magari non sempre concede quelle dovute
attenzioni che lo facciano sentire valorizzato nel suo talento. Eppure in
qualunque ambiente tu nasca o frequenti, nascere genio oggi è ritenuta una colossale sfortuna: perché è del genio l’improvvisazione, l’estro,
la fantasia, l’immaginazione sovversiva, la potenza delle intuizioni, il
gesto dell’affondo, l’altissima potenzialità dietro la riconosciuta e riconoscibile strafottenza del carattere. Ma tutto questo il più delle volte è
visto come potenziale che mina la pacifica convivenza delle regole.
Ma a chi s’arrischia di leggere la storia senza i soliti occhiali della
compostezza, essa stessa mostra d’essere la somma e la moltiplicazione di migliaia di storie geniali. Un risultato pagato qualche volta con
un prezzo esorbitante: come altre volte sul credito del genio ha guadagnato scoperte sensazionali. E rilanciato il ritmo dell’esistenza. L’ha
capito il buon Cesare Prandelli, l’allenatore che a Firenze ha scritto
pagine di grande sport e di delicatissima umanità (la morte della moglie, ndr). L’ouverture in Nazionale l’ha voluta firmare subito scortato
da due dei geni che l’attendevano: il Balotelli italiano e quell’Antonio
Cassano che a Lippi tanto rompeva le uova nel paniere. Prandelli
conosce il peso della sfida: ha messo le regole in chiaro da subito,
ha riconosciuto la grandezza del genio ma anche la responsabilità
che da esso ne deriva. Li ha elogiati senza santificarli, li ha cercati
senza beatificarli, ma con quel gesto da padre ha tolto loro la
sensazione di viaggiare in azzurro con un cappio al collo. Non ha
vinto sul campo all’esordio con la sua nuova Italia. Ma il
teleschermo gli ha tributato la vittoria più bella: nessuno degli
ultimi allenatori esordienti ha avuto un seguito
così numeroso. Segno che pure il popolo
italico - che di sport si nutre, vive e talvolta
pure soccombe - non ne poteva più della
contraffazioni, delle vecchie guardie, delle raccomandazioni datate e dell’ostentata sicurezza
degli ultimi giorni prima del Mondiale
sudafricano. Fra qualche anno, magari, scopriremo che da una sconfitta è ripartita la scalata del gruppo azzurro. E si tributerà a quest’omino dalle idee
chiare e creative il merito
d’aver saputo organizzare il genio dietro facce
troppo velocemente
dichiarate incapaci
di convivere con
la compostezza di
un gruppo. Se ciò
s’avvererà, il “metodo Prandelli” passerà alla storia come
il manuale di recupero
per i geni perduti. In
caso contrario rimarrà
l’esimia bellezza d’averci
tentato.
Don Marco Pozza
sede universitaria sempre più
frequentata dagli studenti
altopianesi. Città però senza
collegamenti pubblici con
l’Altopiano creando più di
qualche difficoltà alle famiglie costrette ad accompagnare i loro figli fino a
Lavarone lungo una strada
che d’inverno presenta spesso delle difficoltà di viabilità.
Il Comune di Asiago, attraverso gli uffici della Pubblica
Istruzione, ha quindi cercato
una soluzione al problema
facendosi promotore di
un’iniziativa volta a favorire
ed incrementare la possibili-
tà per i ragazzi dell’Altopiano
di accedere all’università di
Trento.
Il primo tentativo era fatto in
collaborazione con la società FTV e Trentino Trasporti
ma, sia per i tempi di
percorrenza sia per gli orari,
la corsa era risultata poco
gradita. A quel punto l’assessorato alla Pubblica Istruzione di Asiago, ed in particolare il responsabile Mario Basso che controllò ogni passaggio dell’iter e anche i tempi
di percorrenza e il gradimento degli studenti, ha organizzato una linea diretta tra
Gallio e Trento con fermate
intermedie a Asiago e
Canove, una linea che teneva in conto appunto quanto
l’utenza chiedeva riscontrando una buona risposta con
398 presenze totali in 8 mesi
di servizio. Un servizio che è
costato al Comune 8.800
euro mente gli studenti pagavano 5 euro a corsa. Ora il
sevizio sarà ripristinato almeno fino al 31 dicembre per poi
essere nuovamente rivalutato ed eventualmente ri finanziato in sede di previsione di
bilancio 2011.
Gerardo Rigoni
LE NIUS DI PEPPINO MORDEGAN
Asiago, bando per
servizio civile per anziani
Il Comune di Asiago ha pubblicato un bando per la selezione di 6 anziani da impiegare nel progetto di servizio
civile. I requisiti per essere
ammessi sono: residenza nel
comune di Asiago; età pari o
superiore a 60 anni; titolari di
pensione; idoneità psico-fisica (da accertarsi prima del
conferimento dell’incarico
per mezzo di idonea
certificazione medica); non
aver riportato condanne penali e non avere procedimenti
penali in corso. I volontari
presteranno il loro servizio,
dal 13 settembre al 31 dicembre 2010, nella vigilanza pre
e post scolastica, nella vigi-
lanza sullo scuolabus comunale e nell’assistenza in varie attività comunali. E’ prevista una retribuzione oraria
di 7.50 euro.
Per informazioni, ritiro della
modulistica e partecipazione
al bando, rivolgersi all’ufficio
politiche sociali personalmente o telefonando allo 0424/
460450 dalle 8 alle 12,30 dal
lunedì al venerdì.
La domanda deve essere
presentata direttamente completa di tutta la documentazione richiesta all’ufficio politiche sociali del comune di
Asiago (Piazzetta degli Alpini) dal 19 agosto al 6 settembre 2010 (ore 12).
SCANDALO IN VASCA
Su segnalazione di alcuni turisti sono state fermate nella città
montana di Asiago due persone vestite in maniera strana che
camminavano lungo l’affollato Corso IV Novembre.
I due erano vestiti con braghe alla zuava, camicia a quadri,
scarponi di montagna, zaino e picozza. Portati in caserma
sono stati diffidati in quanto
per fare le vasche bisogna
vestirsi in maniera adeguata!
Peppino
Mordegan
PARCHEGGI IMPOSSIBILI
Non servono tante parole a corredo di questa foto,
che si commenta da sola. La strada è quella di Via
F. Baracca, che fiancheggia il parcheggio del Consorzio fra i Caseifici, l’auto è parcheggiata sopra al
collegamento del percorso ciclopedonale che si
snoda lungo l’ex ferrovia, diviso in due corsie, una
per i pedoni e l’altra per i ciclisti. Il proprietario della
vettura l’ha parcheggiata proprio sopra il tracciato
recentemente sistemato e dotato di chiara segnaletica che indica a chi è destinato, obbligando chi vi
stava transitando a spostarsi in strada.
S.B.
Alla sera Musica
dal vivo con DJ
8
Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
5
Qualità, promozione e mercati esteri:
gli ingredienti per il futuro dell’Asiago
Flavio Innocenzi, neodirettore del Consorzio Tutela, indica la strada da seguire
“I Consorzi Tutela devono
tornare a sporcarsi le mani,
entrare nelle stalle e nelle linee di produzione. Il loro ruolo di sola salvaguardia della
tipicità del prodotto deve essere superato diventando
piuttosto attori coprotagonisti
assieme ai produttori ed
allevatori nelle scelte di mercato e di commercializzazione
del prodotto stesso”.
Chi parla è Flavio Innocenzi,
neodirettore del Consorzio tu-
tela formaggio Asiago nominato al posto di Antonio Pozzan,
storico direttore, che, anche se
in pensione, affiancherà
Innocenzi fino alla fine dell’anno per assicurare la continuità
dei progetti già avviati.
Trentanove anni, romano ma
veronese di adozione, nonostante la giovane età,
Innocenzi può già vantare un
curriculum di tutto rispetto.
Terminati gli studi inizia la carriera nell’export e nel
marketing con AIA Spa, azienda leader del settore avicolo in
Europa.
Dopo essersi fatto le ossa con
la società del gruppo Veronesi, passa a Verona Fiere dove
per 11 anni segue il settore
agroalimentare, soprattutto
con il commercio con l’estero.
Ora da giugno approda al Con-
sorzio Tutela per portare il
Consorzio verso “nuovi confini”, in particolare esteri.
“Dobbiamo lavorare contemporaneamente su due fronti –
dice Innocenzi - Il mercato
domestico è maturo; da un
nostro sondaggio, il 95% dei
consumatori conosce il prodotto, grazie al lavoro svolto negli
ultimi 10 anni e anche l’entrata nella grossa distribuzione
dell’Asiago. Ora si deve lavorare sulla qualità, ovvero far
conoscere la qualità di questo
formaggio. Per il mercato
estero invece il discorso è tutto diverso. La quota d’export
è sotto dimensionata arrivando ad appena il 5% della produzione. Si deve quindi nei
prossimi anni esplorare i mercati esteri e determinare quali
possano essere appetibili.
Dieci anni di “Formaggio
sotto il cielo di Asiago”
Riflettori puntati sui migliori formaggi di montagna
Vicenza Qualità e Coldiretti
Vicenza tornano a dare appuntamento ad appassionati
e gourmand d’ogni dove per
lo speciale week-end di fine
agosto dedicato alle
prelibatezze
casearie
dell’Altopiano ed ai sapori tipici vicentini.
Il 28 e 29 agosto, in piazza
Carli ad Asiago, avrà luogo l’edizione 2010 de “Il
Formaggio sotto il cielo di
Asiago”. La rassegna
enogastronomica, sostenuta come di consueto dall’
Amministrazione comunale di Asiago e da enti e Associazioni locali e regionali, tocca quest’anno il significativo traguardo dei dieci
anni e si propone, una volta ancora, quale privilegiato
momento
di
valorizzazione del ricco patrimonio di formaggi che
traggono origine nei verdi
pascoli dell’Altopiano e del
bagaglio di saperi e tradizioni legati al mestiere del
casaro.
Si inizierà nella mattinata
di sabato 28, con il taglio del
nastro del ‘Concorso dei
formaggi di montagna a latte crudo’. Contestualmente
saranno inaugurate la mostra dei formaggi Stravecchio di malga e la mostramercato dei prodotti tipici
vicentini. In tale ambito saranno esposte e proposte in
degustazione diverse perle
agroalimentari dell’Altopiano
e dell’intero territorio berico,
come il miele, le confetture,
le patate, i funghi, i prodotti
da forno ed i dolci tipici; il
tutto con il contorno dei
pregiati vini delle zone Doc
della provincia. Per i golosi
di latte e latticini è previsto,
nel corso del pomeriggio, il
laboratorio didattico ‘Dal
latte al formaggio’, a cura
del Gruppo Base di
Coldiretti, con degustazione
finale di tosela. Seguiranno
l’attesa premiazione del
Concorso e l’assegnazione
del Premio Città di Asiago
al migliore Stravecchio di
malga.
Mostre
e
degustazioni replicheranno
il giorno successivo, sempre in piazza Carli. Per i
visitatori domenicali sono
inoltre previsti due speciali
momenti di degustazione:
dalle 11 alle 12 del mattino
e dalle 16 alle 18 del pomeriggio si potranno assaggiare l’Asiago fresco o stravecchio ed i formaggi prodotti con latte di Burlina e
caprino in accostamento ai
mieli ed alle marmellate tipiche locali. Un perfetto
matrimonio di sapori, rigorosamente all’insegna del
‘kilometro zero’, che sicuramente prenderà per la
gola i numerosi presenti.
Per il secondo anno l’evento
vede
lo
stretto
coinvolgimento del Consorzio di Tutela del Formaggio
Asiago Dop. Una collaborazione che testimonia l’importanza assunta nel tempo
dalla manifestazione di
Vicenza Qualità e Coldiretti
e la consapevolezza di dover fare squadra sul fronte
della promozione del territorio e delle sue eccellenze.
Un’azione che per forza di
cose si dovrà attuare assieme
ad altri consorzi di prodotti tipici proprio per essere presente in più mercati contemporaneamente ed anche per dare
un’immagine di un settore
agroalimentare “made in Italy”
di qualità. All’estero dobbiamo
lavorare prima nella
penetrazione del mercato, poi
lavorare, facendo conoscere e
educare sulla dicitura DOP,
sulla distinzione tra Asiago
vero e quelli d’imitazione. Ma
si può fare solo lavorando assieme ai rivenditori promulgando la consapevolezza del prodotto e fornendo supporto alle
nostre aziende che esportano”.
Un Consorzio che intanto torna ad essere vicino al territorio con l’istituzione della sede
legale presso il Municipio di
Asiago. Un primo concreto
passo per portare l’ente di tutela verso sua “maturazione”
dopo il primo decennio
improntato sul consolidamento della base produttiva e sulla
certezza di un mercato su cui
contare. Ora serve l’azione
promo commerciale che la
nuova legge sui consorzi di tutela dovrebbe favorire.
“Se passerà il decreto legge 61,
che modifica in modo sostanziale il ruolo dei consorzi, si pas-
serebbe da semplice strumento di tutela a coprotagonisti
nella gestione e nella
commercializzazione del prodotto, intervenendo anche nella
decisionalità su quanto produrre e di che tipo. In più i Consorzi potranno affiancare le
aziende nelle esportazioni e
nella commercializzazione,
educando i consumatori e
sensibilizzando il settore della
ristorazione. E’ una sfida che
dobbiamo vincere per il prodotto e per tutte le famiglie che
con passione e dedizione lavorano quotidianamente per produrre l’Asiago”.
Gerardo Rigoni
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
6
L’Osservatorio Astrofisico di Asiago
sempre più centro di divulgazione scientifica
Oasi del cielo: il progetto attorno al quale ruoterà la promozione turistica culturale
Per tutta l’estate sono organizzate visite guidate agli osservatori
astronomici di Pennar ed Ekar; visite in cui i partecipanti sono
condotti alla scoperta del cosmos dai divulgatori scientifici
dell’INAF. Visite ora impreziosite anche dalla realizzazione della
nuova saletta multimediale all’osservatorio astrofisico di Asiago.
Un’opera voluta proprio perché il ruolo di divulgazione scientifica
degli osservatori asiaghesi diventa sempre più importante.
Ruolo che poi diventa anche di promozione turistica e strumento
nella sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso. Tanto che è
stato concepito un progetto turistico culturale denominato “Oasi
del Cielo” per creare un flusso di visitatori fra le aree europee
dove l’inquinamento luminoso risulta essere tra i più contenuti.
Oasi del cielo appunto dove il visitatore può nuovamente scoprire
il cosmo e il fascino del cielo stellato, abbinandoci la scoperta di
bellezze ambientali, artistiche e gastronomiche.
Faranno di riferimento a questo progetto alcune località che si
E’ un appuntamento ormai tradizionale della vigilia di ferragosto quello che richiama all’Osservatorio Astrofisico di
Asiago molte autorità. “Un appuntamento – come racconta
il Direttore del Dipartimento
di Astronomia dell’Università di
Padova, Prof. Piero Rafanelli –
nato per creare un momento
d’incontro, conviviale ma certamente non solo, fra le due
istituzioni padovane culturalmente più importanti e consolidate nel tempo, quali l’Università e la Curia, che trovano
un solido punto di contatto e
di dialogo tramite l’astronomia, la scienza più antica e dal
vasto
orizzonte
interdisciplinare, che assieme
alle problematiche sulla fisica
e l’evoluzione dell’Universo
suscita temi di riflessione
umanistici, filosofici e teologici
“. Il Prof. Rafanelli sintetizza
poi i temi trattati nella serata,
che aveva fra gli ospiti natural-
distinguono proprio perché scientificamente qualificate per la presenza di strutture di ricerca astronomica, località che vanno dal-
l’Austria fino alla Slovenia, ai Balcani e alla Grecia, e che
ruoteranno attorno Asiago che fungerà da perno per questi itinerari. Assieme all’ultima idea del direttore del dipartimento di Astronomia Piero Rafanelli, le oasi del cielo appunto, altre iniziative già
in corso per dare nuove finalità d’uso alla struttura di Asiago sono
i progetti “Il Cielo come Laboratorio” e il controllo remoto del
telescopio per le scuole del Veneto che si aggiungono al corso di
laurea internazionale “Erasmus Mundus”. “Idee concepite per dare
nuove finalità d’uso alla struttura di Asiago e per svilupparne la
vitalità scientifica e didattica nel contesto unico dell’Altopiano –
ha detto Rafanelli – Idee realizzate grazie alla collaborazione con
l’amministrazione comunale e con l’Università di Padova e alla
sensibilità dei rettori Milanesi e Zaccaria, del prof. Giorgio Garau,
direttore del Dipartimento di Architettura Urbanistica e Rilevamento, dell’INAF Osservatorio di Padova, la Regione Veneto e
dell’Ufficio Scolastico Regionale”.
Gerardo Rigoni
Una sessantina i commensali fra cui ospiti illustri
Cena di ferragosto sotto le stelle
all’Osservatorio di via Pennar
L’Istituto Alberghiero propone l’apprezzatissimo menù
mente il Vescovo di Padova,
mons. Antonio Mattiazzo, il Dipartimento di Astronomia dell’Università patavina al gran
completo, docenti universitari
di varie facoltà, il vicesindaco
di Asiago Roberto Rigoni, Maurizio Stella, oltre a due eminenti
rappresentanti del mondo del
giornalismo: il fresco Presidente dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti Enzo Jacopino ed il
Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto,
Maurizio Paglialunga.
Si è parlato molto di Asiago e di
un ruolo anche nuovo, diverso, intenso che queste strutture e questa realtà possono svol-
gere per diventare sempre più
un polo promozionale di cultura ma anche di turismo, compreso quello congressuale. Si è
parlato di varie iniziative già attivate o in corso di attivazione
e che vedono sempre coinvolta Asiago. Si sta organizzando
per il prossimo anno accademico un Master su Fede e
Scienza e per quest’anno sta
partendo un progetto pilota
propedeutico in collaborazione
fra Facoltà Teologica e Dipartimento Astronomia che vedrà
una parte delle lezioni svolte
proprio qui ad Asiago. Parte
delle lezioni del Corso di laurea
in Astronomia verranno tenute
ad Asiago; a settembre partirà
il progetto Astro Mundus, un
master course di taglio internazionale che vedrà coinvolte 5
università europee (Padova,
Roma2
,
Innsbruck,
Goettingen e Belgrado) con
parte dei corsi svolti ad Asiago.
Per il secondo anno la cena è
stata preparata e curata dall’Istituto Alberghiero di Asiago
che ha curato la parte eno-gastronomica dell’appuntamento
“Una bella ed importante collaborazione con l’Istituto Alberghiero asiaghese – assicura
il prof. Rafanelli – che è stata
un successo, sia per la qualità
eccellente del menù proposto
che per la particolare atmosfera creata dalla presenza di questi bravissimi ragazzi”. Il prof.
Mariano Meneghini ha coordinato l’équipe composta da due
ragazzi in cucina (Andrea Frigo e Alberto Bonato) e da quattro per il servizio in sala
(Valentina Cherubin, Ilaria Basso, Fabrizio Pertile e Gabriella
Lucca), oltre che personale
ausiliario dell’Istituto. Proposto
un menù molto curato e ricercato: buffet aperitivo con
stuzzichini, antipasto di
cannoncini in sfoglia alla crema di formaggi erborinati,
gnocchi di zucca con ricotta
affumicata e crema di porcini,
prosciuttino di quaglia con patate e tartufo nero accompagnato da un timballo di funghi,
semifreddo alla menta con
mousse al cioccolato e salsa
aromatica come dessert; il tutto innaffiato con Vespaiolo spumante DOC, Marzemino
Mezzocorona
DOC
e
Torcolato di Breganze DOC.
“Il menù era legato a prodotti
del territorio – commenta lo
chef Meneghini – proposti però
in modo elegante ed alternativo; vorrei sottolineare in particolare il secondo piatto, che
arriva dagli Stati Uniti e che
ho imparato parecchio tempo
fa a Manhattan da un grande chef e che è poi diventato
un mio cavallo di battaglia
con cui ho vinto parecchi concorsi”. Al termine della cena
Meneghini ha intrattenuto i
presenti illustrando i piatti e
sottolineando lo splendido lavoro svolto dai ragazzi.
Cesare Pivotto
Moltissimi i visitatori incantati dalle opere esposte
Chiusa la “1^ mostra di arte tessile”
Il ricavato destinato ad opere umanitarie del Rotary di Asiago
Dopo 9 intense giornate
d’apertura ha chiuso i battenti la 1^ Mostra di Arte Tessile
nella sempre splendida cornice della Sala delle Maschere
della Spettabile Reggenza dei
Sette Comuni di via Stazione;
la mostra è nata dalla collaborazione, o forse meglio, dalla
sinergia fra il Rotary Club di
Asiago ed alcune persone, che
ormai sono diventate grandi
<amiche> del Club, e cioè
Maria Pia Tagliapietra e Lorenza Suppiej, che quest’anno hanno coinvolto l’Associazione veneziana “Arte e Fantasia”, presieduta da Marina
Zoppello, che subito ha accolto l’invito e che, con i soci dell’Associazione, si è prodigata
per allestire una mostra con cui
proporre
ai
visitatori
un’accattivante rassegna di realizzazioni sia in patchwork che
di tessuti dipinti avente anche
l’obiettivo di raccogliere fondi
per le finalità del Rotary. Una
partnership nata nel 2009 e che,
con i fondi raccolti lo scorso
anno, ha permesso di <regalare> una settimana di soggiorno gratuito nella struttura attrezzata di Albarella per due persone diversamente abili
dell’Altopiano ed anche un
week-end a Gardaland, sempre
per un diversamente abile
altopianese. Gli organizzatori,
o meglio, le organizzatrici della 1^ Mostra di Arte Tessile (da
menzionare per il preziosissimo
aiuto le infaticabili Gisella e
Sonia), oltre a mettere in mostra gli splendidi frutti del lavoro, loro e degli associati di “Arte
e fantasia” e ad aver organizzato laboratori aperti a chiunque
per appòrendere alcune nozioni basilari di queste <arti>, avevano messo in palio fra tutti i
visitatori che avessero voluto
dare un proprio piccolo contributo alla <causa ed alle finalità
del Rotary> due pannelli, uno
di tessuto dipinto ed uno di
patchwork. L’estrazione dei
biglietti vincenti è avvenuta domenica 8 agosto, prima della
chiusura della mostra; ad aggiudicarsi le due splendide opere sono state Lilia Bolzonella
di Padova (a destra nella foto)
per il paesaggio dipinto (opera
sopra) ed Erminia Baldisserotto
di Este l’opera in patchwork (sotto).Appendice all’iniziativa lunedì 9 agosto quando, nel corso
della cena conclusiva del 19°
Meeting dell’Amicizia del Rotary
tenuto ad Asiago e Gallio, si è
dato vita ad una sorta di lotteria
per l’aggiudicazione di uno splendido pannello in patchwork, raffigurante l’Orso Dino (quanto mai
di moda ed agli onori della cronaca di questa zona nei mesi scorsi) realizzato ed offerto da Maria Pia Tagliapietra; ad aggiudicarsi l’opera la signora Luisa
Frigo del Roraty Club di
Arzignano (a sinistra nella foto
2, a destra Maria Pia
Tagliapietra). Cesare Pivotto
Collocati ad Asiago e Gallio
tre cassonetti per la raccolta
di indumenti, scarpe e borse usati
Sono stati collocati recentemente presso tre stazioni di
servizio ad Asiago e Gallio, dei
contenitori gialli per la raccolta
di indumenti, scarpe e borse
usati. Si tratta certamente di
una utile e nuova opportunità
per conferire cose che non si
usano più e che, soprattutto
se ancora in buone condizioni, possono essere riutilizzate.
Ma chi è che si occupa
della raccolta, e dove fa
a finire poi la merce?
Abbiamo interpellato la
L.O.M.A., ditta padovana il cui numero di telefono appare sui contenitori, che ci ha spiegato che il materiale in
buono stato viene consegnato all’Onlus “La
strada” che si impegna
poi a farlo pervenire a
persone bisognose in
Brasile e Senegal, mentre quello ritenuto non
idoneo viene mandato al
macero, trasformato in
ovatta e venduto. Il ricavato
della vendita serve a pagare il
lavoro di chi si occupa della raccolta, della scelta e della destinazione della merce. I contenitori sono collocati presso il distributore in località Mosele ad
Asiago, quello di Via Rendola
sulla strada Asiago – Gallio e
quello all’entrata di Gallio, sulla
sinistra.
S.B.
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
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Il lusso di non differenziare
contina da pagina 1
Ma alla fine la domanda è una:
perché mai il Comune ci chiede di fare tutte queste riflessioni sulle … “scoasse”? Probabilmente è perché gli viene
richiesto. Raccogliere le immondizie costa: il personale
dei camion-raccolta, i camion
raccolta stessi, i “magazzini”
dove portare tutti i rifiuti, lo
smaltimento etc, etc. Questi
sono costi vivi, reali, che la
società che ha in appalto la
raccolta dei rifiuti ha. Come
fa questa società a rimanere
a galla e a non fallire quindi
visti tutti questi costi ? Facciamo una piccola riflessione
finanziaria. Il tipo di Tariffa
da applicare ai cittadini è determinata direttamente dal
costo quindi. Il Comune di
Asiago, che ha delegato Etra
come concessionario di raccolta gli da il potere di riscuotere questi costi fino alla loro
copertura totale. Cosa voglio
dire: se si aumentano gli
smaltimenti presso l’inceneritore di Schio, perché si differenzia poco, allora vi sarà
un maggiore costo che andrà
a carico del bilancio e farà aumentare la tariffa.
Ma vi sono anche alcune entrate nel bilancio della Tariffa: rifondere il PET
(Polietiltoluene,
detto
polietilene) per produrre nuove bottiglie dell’acqua da
mandare alle fonti che la imbottigliano, vendere le lattine
alle fonderie di alluminio che
magari producono gli infissi
delle finestre o le bottiglie di
vino alle vetrerie che con
2000 bottiglie di vino vuote
stampa lunotti delle macchine oppure la carta alle cartiere che da un milione di tovaglioli producono la carta su
cui leggete queste parole. Vendendo quindi la materia prima alle industrie, che di volta
in volta fanno carta fa giornale, lunotti per le macchine,
infisse per le finestre, alla fine
la società che ha in appalto la
raccolta dei rifiuti riesce a
pagare quindi anche una parte di stipendi, macchinari ….
i suoi costi quindi.
Il ruolo del Comune in tutto
questo è quello di determinare per prima cosa il metodo
di raccolta, che per Asiago
era stato deciso in un sistema a PressContainer, con
anche una responsabilità
nell’ eseguire una parte dei
controlli attraverso la Polizia
Locale. Un altro compito importante è decidere se il servizio verrà dato ad una società direttamente (in house)
o attraverso una gara con
trasparenza pubblica. Ricordiamo che Etra ha ricevuto
dal Comune di Asiago e da
altri comuni dell’Altopiano il
servizio senza andare in gara,
direttamente quindi come
opzione prevista dalla legge.
Questa opzione però ha
escluso la possibilità di sapere il reale costo del servizio dato che l’offerente era
solo uno. Ma ricordiamo che
il grosso del costo è determinato da costi fissi, non
alterabili se non attraverso un
metodo di raccolta serio e
controllato… e una buona
campagna informativa. A
questo punto…pochi rifiuti
differenziati, poca materia
prima e l’Etra che non riesce a venderne abbastanza
alle industrie e quindi non
paga
i
suoi
costi,
quindi….torna dal Comune
con il quale ha fatto il contratto e dice:” Comune, scusa, ma da contratto tu mi hai
promesso che mi avresti garantito una certa quantità di
materia prima. Non riesci a
farlo? Mi dispiace, ma mi
tocca fare pagare ai cittadini, come da contratto che
abbiamo stipulato.” Ma alla
fine…chi è il Comune? Siamo noi cittadini che affidando l’incarico di governarci
dall’Amministrazione e di
conseguenza alla Giunta che
abbiamo votato, abbiamo delegato all’assessorato al patrimonio e all’ambiente di “risolverci questo problema”.
In conclusione abbiamo votato/chiesto a chi ci rappresenta di risolvere un problema, quello di raccoglierci i
rifiuti e non gravare sulle nostre già aride tasche, ma poi
… noi stessi non collaboriamo. Ci siamo liberati di un
problema, senza considerare che il Comune siamo “noi
stessi”. Facendo così si producono due danni: il primo è
che il problema rifiuti non si
risolve e il secondo è che
siamo pronti a dire che il Comune non si prende cura delle
“nostre problematiche”. Torniamo all’Etra, però. Ma alla
fine perché non raccolgono
tutto insieme e poi la dividono loro ? Semplice, perché
questo è un metodo che porta ad un costo elevatissimo.
Il costo di dividerle, che è
molto alto da fare in una capannone una volta raccolte
tutte le immondizie, è un costo che il Comune può risparmiare, sperando nella
collaborazione dei cittadini.
E’ un po’ come andare al supermercato e comprare un
cartone. Nel cartone c’è dentro un po’ di spaghetti, un
po’ di sugo, del panettone,
chiodi, un giornale, un barattolo di maionese (magari
rotto), nell’ananas, tutto mischiato insieme. Insomma un
bello spettacolo e quanto tempo da spendere per lavare la
maionese che è andata a
impasticciare il sugo al pomodoro, tentando di leggere la
pagina di questo giornale tutta imbrattata di questi simpatici aromi... Per cercare di risparmiare costi il Comune
chiede quindi a ciascun cittadino di collaborare e francamente mi sembra anche “socialmente utile”. Tutt’altro di-
scorso è scegliere il modo
in cui differenziare, il sistema. Tenendo come punto
fisso che differenziare bisogna, ci sono poi diversi
modi per farlo. Il metodo approvato in Giunta un anno e
mezzo fa consiste in 8
presscontainer e cassonetti
chiusi nelle contrade. Questo
metodo poi non è stato seguito. Il Sindaco Andrea Gios
ha detto che il metodo dei
press container è stato bloccato perché non esteticamente belli; quello che mi chiedo
è perché non crede che la differenziata prima di tutto abbia un obiettivo superiore e
sostanziale ovvero quello del
minor inquinamento ambientale in un luogo verde come
l’Altopiano? In seconda battuta, forse, si sarebbero anche mantenuti i costi invariati, adottando subito un altro
metodo al posto di aspettare
un anno e mezzo?
Come mai, nonostante le proposte fatte dalla società Etra
con sistemi misti, la raccolta
differenziata non è partita,
anzi dopo aver raggiunto un
picco iniziale del 36% è tornata indietro al 20%? Probabilmente perché l’informazio-
ne alla
popolazione ed i
controlli non
sono più stati fatti. L’aumento del costo del 16% è relativo, come si evidenzia negli
articoli di stampa, al solo anno
2010, l’aumento 2009 è stato
conteggiato in questa percentuale oppure la popolazione
troverà un costo spalmato negli anni con un altro aumento?
Quest’anno al 31 dicembre
2010 scade il contratto con
Etra dato in house (senza
gara). Forse sarebbe interessante sapere se il Comune ha
intenzione di mettere in gara
il servizio per i prossimi anni
oppure di assegnarlo nuovamente ad Etra, partendo da un
principio sociale indiscutibile.
Una gara può rappresentare un
sintomo
di imparzialità e leale concorrenza, visto
che si va a pescare nelle tasche dei cittadini per pagare
questo costo, cittadini, lo ricordo, che farebbero meglio
a pensare quanto sia umiliante essere ricordati in Veneto
per quelli che differenziano al
25,7 %, ben sotto ai parametri di legge e alla media di tante altre aree. Perché noi
dell’altopiano dobbiamo essere
sempre ricordati come gli “ultimi” che si adeguano al vivere civile, gli “ultimi” a rispettare l’ambiente, gli “ultimi” a
svegliarsi ? Differenziate gente, differenziate o … preparatevi a pagare sempre di più
il lusso della pigrizia di non farlo.
Claudio Savelli
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Sabato 21 agosto 2010
ATTUALITA’
l’Altopiano
8
“La tutela ambientale: un dovere morale
e un segno d’amore per la nostra terra”
Senso civico e un vasto bagaglio culturale: è ciò che sta alla
base del profondo impegno di
Giovanna Dalla Pozza Peruffo,
presidente della sezione
vicentina di Italia Nostra, per
la tutela ambientale e
monumentale del territorio provinciale. Un impegno che sente e vive prima di tutto come
un dovere morale verso la propria terra.
“Per me che ho i capelli bianchi – spiega - è importante
essere testimone del presente e del passato, perché ho la
fortuna di poter contare su termini di confronto fra storie diverse, fra ricordi e necessità
di sviluppo, tra valori e
disvalori, tra geloso amore per
la propria terra e un consumismo sfrenato che consuma
irreversibilmente e inesorabilmente il territorio e gli uomini,
e che le nuove generazioni per
forza di cose non possono avere. Testimoniare è un compito
non sempre facile, prima di
tutto perché bisogna convincere chi ti ascolta che non è frutto della consuetudine tipica
della vecchiaia di criticare, di
lodare il passato contro un presente in cui non riesce a riconoscersi, ma della consapevolezza di contribuire a mantenere viva un’identità, nella
riproposizione e riscoperta delle radici della propria storia”.
L’Altopiano secondo lei è,
come molti affermano, una
terra che ha ormai perso la
propria identità e dimenticato le proprie radici?
“Con lo sviluppo economico ed
edilizio la gente altopianese
credo abbia smarrito l’autenticità e l’originalità di chi dal
contatto duro con una natura
talvolta inclemente, che però
rinvigoriva il carattere, ritmava
il susseguirsi delle stagioni dell’anno e della vita, lasciando il
tempo di scoprire la
profumata bellezza
del silenzio del bosco,
di scrutare e seguire
le tracce degli animali per cacciarli in
una sfida di intelligenza tra l’uomo e la preda. Vita dura, ma
scandita da valori profondi di solidarietà, di
fatiche, di rude schiettezza.
Oggi a mio avviso gli
altopianesi sono dei derubati,
non hanno più la terra, non
possiedono più i valori che li
identificavano, hanno il denaro ma non sanno più dare il
sapore del sale alla loro vita,
non conoscono più i segreti
delle loro montagne che rivelano tutto il potenziale della loro
bellezza solo a chi le conquista nella fatica e nel silenzio di
un passo cadenzato e lento, nel
rispetto dell’ambiente”.
Negli ultimi anni è stata
forte l’azione di Italia Nostra in Altopiano, territorio
meraviglioso per il quale la
tutela non può più essere
rimandata.
“Per quanto riguarda l’azione di tutela paesaggistica attuata in Altopiano vogliamo ricordare la vittoria contro
l’apertura di una cava a cento metri da Forte M. Corbin
nel 2004, che ci ha visto a fianco dei proprietari del Forte e
del Comune di Cogollo del
Cengio e della Soprintendenza di Verona; la denuncia nel
2008 del taglio abusivo di un
bosco di 350 piante a fianco
dell’Hotel Miramonti di
Asiago, sanzionato poi
amministrativamente e con
una denuncia alla procura di
Bassano; la presentazione in
Regione dl un corposo e
documentatissimo dossier sul
PRG di Roana che prevede
piani di nuova urbanizzazione
di quasi 1.500.000 metri cubi
per seconde case da costruire
nelle sei frazioni, in luoghi ancora incontaminati; la partecipazione con osservazioni alla
presentazione del PAT di
Asiago; il sostegno espresso
con interviste sui media alle scelte politiche della attuale Giunta
Gios per il blocco dei PIRUEA;
l’intervento purtroppo tardivo
perché segnalato in ritardo, contro lo sciagurato intervento di
edilizia privata in Val
Magnaboschi a ridosso della
zona sacra e con lo stravolgimento ambientale di uno dei luoghi più significativi tra i monti di
Cesuna,
per tipologia
architettonica, presenza di una
pozza e delle recinzioni tipiche
con laste, prati e boschi; infine la
lotta a tutto campo che ci vede
in prima fila da oltre un anno per
difendere la Piana di Marcesina
dal più ottuso progetto di
“”Svalorizzazione ! “ turistica mai
proposto e che fa della attuazione di parcheggi per oltre 800 posti macchina e campers, il proprio fiore all’occhiello”.
Un appello da parte di Italia
Nostra ai sindaci e al nuovo
presidente della Comunità
montana.
“Vogliamo rivolgere un accorato invito ai sindaci dei Sette Comuni: attuare in sinergia scelte
politiche di difesa ambientale e
di sviluppo culturale; bloccare la
costruzione ulteriore di seconde
case che consumano inutilmente il territorio; recuperare svilup-
po economico e lavoro per tutti
per almeno i prossimi vent’anni
con una edilizia di ristrutturazione
e restauro dell’esistente incentrati sui nuovi standard
energetici; sviluppare la produzione di energia attraverso impianti fotovoltaici diffusi, sfruttando solo i tetti, non con sistemi
invasivi a terra e produzione di
energia termica col riciclaggio
delle biomasse; andare a confrontarsi con i tanti Comuni del
Trentino e dell’Alto Adige per
far propri i loro collaudati modelli di sviluppo ecosostenibile
dell’ambiente e del paesaggio;
bloccare l’apertura di nuove
cave, che portano ricchezza alle
Amministrazioni già fortemente
penalizzate, ma che costituiscono delle ferite disastrose per il
paesaggio; cercare di mimetizzare i danni paesaggistici con
varie forme di mitigazione ambientale , in particolare con la
piantumazione di alberi come
ad esempio per coprire
l’impattante fabbricato per
l’allevamento di polli sul pendio della Val Franzela, di fronte a Stoccareddo o per pretendere il ripristino previsto
dalla legge delle cave
dismesse; promuovere un diverso stile di ospitalità stagionale capace di attirare un turismo più educato come nelle
succitate Provincie autonome;
trovare il coraggio di chiudere
le strade bianche militari alle
automobili, attivando sistemi di
trasporto con bus navetta fino
Italia Nostra non è come molti disinformati credono, un
Ente pubblico, è Associazione
Nazionale di volontariato culturale gratuito, giuridicamente
riconosciuta perché portatrice
di interesse diffuso, sorta nel
1955 a Roma per la tutela dei
Beni Culturali, Monumentali
e del Paesaggio. Dal 1965 è
presente a Vicenza con una
sezione che crescendo si è
lentamente suddivisa in altre
sezioni, a Schio, a Bassano, nel
Basso e Medio Vicentino. Ad
essa aderiscono tutte le persone ricche di una sensibilità
culturale che li porta ad analizzare con spirito critico le
scelte politiche amministrative
del loro territorio, scelte che
insidiano la conservazione dei
Beni Storici, Monumentali e
Ambientali, che mettono gratuitamente al servizio della
Cos’è Italia Nostra
ria testimoniata dalle tradizioni culturali, da ciò che il passato ci ha lasciato non solo nei
capolavori architettonici di
chiese e palazzi oppure nei
musei, ma anche nelle tracce
che hanno conservato l’aspirazione costante nell’uomo a
dare il meglio di sé. Italia Nostra promuove educazione al
bello, sensibilità critica, azione
di tutela, facendo proprie le
parole di San’Agostino nelle
Confessioni “ la capacità di
sdegnarsi è la radice della speranza”.
comunità del Paese professionalità di tutti i livelli. Italia Nostra è un osservatorio apolitico
dove
affluiscono
le
segnalazioni di numerosi cittadini che informano, portano
fotografie,
documenti,
planimetrie, progetti di cui
spesso percepiscono l’illegittimità al di là dell’interesse privato. I Consiglieri verificano le
problematiche, ne valutano gli
aspetti, consultano i soci professionisti (architetti, ingegneri, geologi, naturalisti,
paesaggisti,
avvocati,
amministrativisti ) per poi decidere sulle strategie. Le battaglie sono sempre superiori
alle forze in campo, anche perché sono in molti a ricorrere
ai qualificati interventi di Italia
Nostra, segno del prestigio
della trasparenza del suo operare, ma anche dell’impotenza del cittadino di difendersi da
solo dal degrado causato da
molte delle scelte politiche del
nostro tempo, e a cui bisogna
cercare di porre un argine.
Forte è anche l’azione di educazione culturale attivata in
termini pubblici gratuiti tra cui
interventi educativi nelle scuole superiori per stimolare valori tra i giovani studenti o verso la fascia debole della popolazione, per aiutarli a prendere coscienza dei problemi, a riscoprire l’importanza della difesa della propria sto-
alle mete di partenza per
percorsi rigorosamente a
piedi; mobilitarsi con la
popolazione per promuovere educazione, sensibilità ambientale, consapevolezza del proprio patrimonio di tradizioni per superare
storici
particolarismi e rivalità
individualistiche tra
Vicinie , Regole, e Comuni,
quasi si trattasse di stati autonomi e incapaci di comunicare
in un’epoca in cui invece tutto
si globalizza; fare della Comunità Montana un Ente super
partes per mediare le diverse
esigenze dei Sette Comuni e
favorire unità di intenti. Forse
queste proposte possono apparire solo sogni, forse sono invece
degli ideali per cui lottare tutti insieme”.
Come i cittadini sensibili possono aiutare?
Informandosi prima di tutto, edu-
candosi alla propria storia, superando l’indifferenza e la sfiducia
nelle istituzioni, che paralizza e
non porta a nessuna direzione di
sviluppo, e quando si presentano decisioni di sospetta illegittimità o di governance del Territorio non condivisibili, segnalare
portando documentazione con
reazione veloce, prima che il
Consiglio Comunale deliberi, prima che siano date le concessioni edilizie, dopo solo difficilmente si può fare qualcosa e ricordarsi che gli Enti pubblici e le amministrazioni lavorano meglio se
controllate non solo dai consiglieri
di minoranza, ma da tutta la popolazione attiva, con organizzazione di forme di democrazia a
partecipazione diretta fatta di
Comitati e raccolta firme, solo
così anche Italia Nostra può
dare un sostegno costruttivo
affiancandosi alla battaglia che
deve essere prima di tutto dei
residenti”. Stefania Longhini
Chi è Giovanna
Dalla Pozza
Laureata in lettere, con tesi in storia dell’Arte Paleocristiana,
ha trascorso tutti i suoi anni lavorativi insegnando letteratura Italiana e Storia al triennio dell’I.T.I.S. “Rossi” di Vicenza
e contemporaneamente Storia dell’Arte ad adulti, con corsi formativi per guide, insegnanti, conferenze . Specializzata in Iconografia ed Iconologia, ha al suo attivo alcuni studi,
ricerche e pubblicazioni. Appassionata di montagna, sposata ad un istruttore nazionale di roccia, ex- presidente del
CAI di Vicenza e Consigliere Nazionale, ha una profonda
conoscenza dell’Altopiano che risale alla sua primissima
infanzia, per poi continuare per quasi tutta la vita. Legata
ad uno zio di origine galliese, insieme a numerosi cugini,
trascorreva i mesi estivi e le vacanze invernali a Gallio in
una vecchia casa della valle del Pakstall, conservandone
ricordi vivissimi e immagini fotografiche ormai storiche. In
questo modo ha potuto educare all’amore per la montagna
anche i suoi cinque figli, abituandoli fin da piccoli, a camminare per boschi e sentieri e a conoscere l’Altopiano dove, in
case d’affitto. si andava a villeggiare (benedette la Val
Maddarello e le vecchie contrade di Buscar e Rigoni di Sopra, ad Asiago, che hanno data fresca e tranquilla ospitalità
annuale), oppure risalendo le ferrate sulle Dolomiti. Dal 1998
è presidente della sezione di Vicenza di Italia Nostra, tranne
che per il triennio2005 -2008, e consigliere del Consiglio Regionale Veneto, svolgendo insieme al Consiglio Direttivo un’attenta azione di tutela ambientale e monumentale.
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
9
I racconti di Gigi lo speleonauta
ATTUALITA’
Gran pienone al Teatro Millepini per la serata con Casati recordman di immersione
che vive girando il mondo e dormendo in una canadese sul tetto della sua jeep
L’incontro
da
noi
preannunciato nello scorso
numero ha ottenuto un successo oltre ogni aspettiva, non
solo per l’importanza della figura del relatore, ma anche
perchè lo stesso ha mostrato
inattese doti di intrattenitore e
showman. Cos’è uno
speleonauta? Un subacqueo
che fa speleologia e va
sottoterra...sott’acqua. Semplice no? Mica tanto...Con
leggerezza, facendolo sembrare un gioco da ragazzi, in
un Millepini pieno come un
uovo e in silenzio attonito,
“Gigi” ha parlato della sua
passione (dopo l’invito fattogli dal Gruppo Speleologico
Settecomuni e dal Museo dell’Acqua, dove è allestita la
mostra: “I fiumi sotteranei
dell’Altopiano”), con una
pacatezza e un’umiltà propri
di chi, grazie alla capacità di
concentrazione
e
autodisciplina, compie imprese sovrumane. É il caso di dirlo, poiché Gigi ha solo un altro
collega, al suo livello...al mondo! Ma a lui del livello e delle
imprese altrui, poco importa.
Ciò che conta è mettere in gioco se stesso, mettersi alla prova, spingere sempre un po’ più
avanti i propri limiti, superarsi. Cosa che puntualmente fa.
Affermare di aver toccato
meno 203 metri e subito dopo,
nello stesso punto esser sceso a meno 212 (fedelmente
dagna come istruttore, lo investe in attrezzatura e nei viaggi che possono durare mesi:
“C’è chi si fa la casa e io ho
una canadese sul tetto della
Jeep”, afferma. La sua passione è diventata quasi un impegno a tempo pieno: per metà
anno fa lo speleonauta ed
esèplora tutte le zone
carsiche, quindi ricche di grotte, canali, fiumi sotterranei
d’Europa, ma è molto attratto
da siti dell’Africa, del Messico e del Brasile di cui ha avuto notizia. E’ appena tornato
dalla Macedonia, dove ha effettuato il record di cui sopra
e lo vogliono fare “eroe nazionale” (quando è in zona,
gli mettono a disposizione
elicottero, èquipe, ospitalità...) ed è in partenza per
la Francia. Ogni anno torna
nelle
sorgenti
dell’Oliero, col sifone più
lungo d’Italia e fra i primi
al mondo, e dopo averne
esplorato già 9 Km, è pronto a proseguire. Proprio
parlando del carsismo del
nostro territorio, dell’inquinamento delle falde e del
fatto che ciò che disperdiamo nell’ambiente, si infiltra
percola e penetra nell’acqua che ci beviamo, è con
questo concetto che vogliamo chiudere: “l’acqua è il
bene più prezioso che abbiamo”.
Beppa Rigoni Scit
registrati), per lui è routine.
Come
si
diventa
speleonauta? Chiaramente
con la perfetta conoscenza
delle tecniche e tecnologie di
immersione, non a caso “Gigi”
di professione è istruttore subacqueo oltre che un grande
sportivo dal fisico poderoso,
dotato di enorme coraggio e
capacità di sacrificio. Si è definito pigro. Alla faccia!
Scialpinista, alpinista, ciclista,
esploratore subacqueo e Cavaliere della Repubblica, per
meriti scientifici e sportivi dal
2008! Certo ci vuole un fisico
perfettamente integro (anche
se dichiara di avere un paio di
ernie e altri acciacchi, definendosi un caso da studiare scientificamente!) per sopportare gli
stress cui si sottopone: per una
immersione di 20 minuti a quelle profondità, servono 5/6 ore
di decompressione, periodo
che “Gigi” usando se stesso
come cavia e grazie all’utilizzo del robreather (apparecchiatura a circuito chiuso, in
grado di recuperare l’ossigeno di ogni espirazione) sta sempre più comprimendo. Va ricordato che per fare percorsi
subacquei, bisogna prima, durante e dopo, farne all’asciutto, quindi: togliersi la muta,
asciugarsi cambiarsi, e, ritrovata l’acqua, rivestirsi e rimettersi l’attrezzatura. Proprio
quest’anno nelle sorgenti in
Valstagna, è incappato in un
incidente, che poteva costargli caro. Ecco dove la conoscenza tecnica, ma soprattutto la freddezza, la calma e
quella capacità di estraniarsi,
fanno la differenza. E’ stato un
fatto di cronaca, ma lui ne ha
parlato con grande serenità
anche se trapelava la drammaticità del momento: dolori agli
arti, insensibilità, forte calore,
nausea, hanno fatto prolungare per prudenza la
decompressione, in uno stato
di ansia costante per non farsi
travolgere dal panico, che possiamo solo lontanamente immaginare. Tutto ciò che gua-
Domenico Rigoni Stern,
un medico asiaghese tra
i primi ad occuparsi
di ricerca oncologica
La ricerca oncologica. Una
frontiera su cui stanno combattendo migliaia di scienziati per cercare di debellare
quella che è stata propriamente definita “la malattia
del secolo”, ovvero il tumore. Una ricerca che parte,
a dire il vero, fin dagli antichi egizi dove in due papiri
scoperti si trovano le prime
descrizioni del cancro ma le
cure consigliano, tra le altre
cose, “trattamenti magici”.
Ancora nel medioevo la
scienza parte di un “eccesso di bile nera” quale causa
del cancro.
E’ solo nell’800 che al cancro si applica un approccio
scientifico e tra i primi
scienziati che decidono di
applicare il “metodo scientifico” allo studio del male
c’è un asiaghese, Domenico
Rigoni Stern. Domenico
nasce il 26 giugno 1810 ad
Asiago da Angelo Antonio
e Giovanna Bortoli. Nel
1834 si laurea in medicina
all’Università di Padova, si
specializza in chirurgia a
Vienna e inizia a praticare
a Verona. Ed è a Verona
dove il medico asiaghese
compie una delle prime indagini
statistiche
epidemiologiche sul cancro.
Rigoni Stern analizza i dati
di mortalità per cancro in
maniera sistematica, suddividendoli per fasce di età,
sesso e occupazione. I suoi
studi rivelano che l’incidenza dei tumori aumenta con
l’età; il cancro è più frequente tra gli abitanti delle
città che tra quelli delle campagne; le persone sposate
hanno meno probabilità di
ammalarsi di cancro.
Conclusioni che oggi sembrano forse scontate, ma
che all’epoca aprirono le
porte della ricerca scientifica sui tumori facendoli
uscire dall’ambito “umorale
o magico” e farli riconoscere quale patologie, patologie
tra l’altro legate agli “stili di
vita”, gettando le basi per
la cura e, soprattutto la prevenzione del male del secolo.
G.R.
Consulenza e gestione danni e infortuni, recupero
crediti e pratiche varie, in tuo aiuto arriva l’Agenzia Marte
Sentendone il nome, di
primo acchito probabilmente lo si associa al
Pianeta Rosso, ma in
realtà Agenzia “Marte”
deriva semplicemente
dal cognome abbreviato del suo titolare,
Floriano Martello. L’ex
atleta di Roana, noto in
Altopiano per essere
stato olimpionico di pattinaggio di velocità
(Innsbruck 1976), dopo
aver terminato il suo lavoro nella polizia di stato, ha pensato di aprire
un’attività per svolgere la
quale servono quelle competenze e conoscenze, oltre che serietà professionale, che ha potuto sviluppare nella sua carriera.
L’Agenzia Marte, nata nel
2004, si è via via confermata come importante
punto di riferimento nell’ambito dell’infortunistica e
del recupero crediti. Nel
settore degli infortuni coperti da polizza assicurati-
va, fornisce la consulenza
ideale per affrontare tranquillamente le difficoltà burocratiche che al giorno
d’oggi sono difficili da gestire autonomamente senza rischiare di fare scelte
sbagliate ed errori. Basti
pensare come, in caso di
infortunio proprio o di un
familiare, causato ad
esempio da un incidente
stradale, oppure verificatosi sul posto di lavoro, o in
casa, o magari facendo
un’attività sportiva, può
succedere che invece di
preoccuparsi delle conseguenze per la salute che
ne derivano, si finisce nel
dover correre da un ufficio
all’altro per presentare per
tempo documenti, spese e
tutto quanto viene richiesto
per poter godere dei propri diritti. Rivolgendovi
all’Infortunistica Marte
avreste invece solo il dovere di curare la vostra
persona per guarire al
meglio: il suo obiettivo infatti è quello di tutelare
esclusivamente la persona infortunata, fornendole tutta l’assistenza necessaria per ottenere quanto
le spetta. L’Infortunistica
Marte consiglia ed istruisce l’utente, gestendo la
pratica di infortunio e occupandosi totalmente di
ogni questione formale,
contattando gli enti, le
compagnie assicurative,
le autorità e i professionisti
idonei
al
caso,esclusivamente per
tutelare al meglio gli interessi del cliente. Inoltre,
l’esperienza e la professionalità maturata da diversi
anni, permette all’agenzia
Marte di offrire anche un
servizio nel settore del
recupero del credito. Tutti
coloro che si sono dimostrati generosi verso il prossimo, oppure le ditte che
dopo aver offerto la propria
prestazione non riescono
ad ottenere il corrispettivo
dovuto, possono trovare
nell’Agenzia Marte un punto di riferimento importante per tentare di risolvere
la questione con i propri
debitori, senza dover rivolgersi subito alle autorità
giudiziarie. Sono questi i
servizi principali forniti dal-
l’Agenzia
Marte:
infortunistica, recupero
crediti e pratiche varie, a
disposizione anche per
una semplice consulenza,
fornita gratuitamente, ed
effettuata recandosi anche
personalmente presso il richiedente, previo appuntamento telefonico a uno
dei seguenti numeri:
328.9690618
–
347.7333037. L’Agenzia
Infortunistica Marte ti aiuta
ad ottenere quello che ti
spetta, non fare l’errore di
arrangiarti,
chiama
Floriano Martello ed esponi i tuoi problemi e necessità!
Servizio redazionale
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Sabato 21 agosto 2010
ROANA
Sono stati circa cinquecento i partecipanti a “La
Vaca Mora – 1^ Corsa del
Centenario” in notturna
lungo il percorso della vecchia
fer rovia,
da
Campiello fino a Canove.
Un numero che ha superato di gran lunga tutte le
previsioni, tanto che ci
sono stati concorrenti che
hanno partecipato senza
pettorale, visto che gli stessi non sono bastati per tutti. La manifestazione sportiva, organizzata dalle Pro
Loco di Treschè Conca,
Cesuna e Canove in aper-
l’Altopiano
Grande successo di partecipanti alla
“1^ Corsa del Centenario” in notturna
tura della settimana dedicata ai cento anni del
trenino, ha richiamato tantissima gente, fra residenti, turisti e persone arrivate da fuori. Hanno corso
anche nomi di rilievo nel
panorama sportivo regionale, insieme a ragazzi,
uomini e donne di capacità sportive e di età diverse, fra cui molti hanno partecipato per puro divertimento. Fra podisti, praticanti altri sport che abitualmente corrono per allenamento, e chi ha voluto
cimentarsi per diletto, si è
dato vita a un gruppo davvero variegato di concorrenti, tutti assai entusiasti
per l’organizzazione e per
la bellezza del percorso
che si è snodato lungo dieci chilometri del tracciato
dell’ex ferrovia, reso davvero suggestivo dall’illuminazione con le torce. Ai
concorrenti, divisi in quattro categorie, femminile
under e over 40 e maschile under e over 40, si è aggiunto un gruppetto di praticanti il nordic walking,
che hanno percorso il tracciato con la loro tecnica
sportiva. All’arrivo, posto
presso l’ex stazione di
Canove, tifo, applausi e ristoro per tutti, e tanti apprezzamenti per gli organizzatori, ai quali in molti hanno chiesto di ripetere la manifestazione nei
prossimi anni. In generale da dire che tutti gli
eventi organizzati nella
settimana che ha celebrato i cento anni del trenino
hanno riscosso molti
consensi, peccato che il
UNA RETE PER CONOSCERE
LE OPPORTUNITÀ E I
SERVIZI DEL TERRITORIO
Continua, con
“Rete opportunità 2010” il progetto di interventi
messi a punto
negli anni scorsi,
che hanno interessato anche
c o m u n i
dell’Altopiano, i
quali, grazie alla
collaborazione di
partner che hanno messo a disposizione operatori e locali, hanno potuto
realizzare attività gratuite a
beneficio dei cittadini, con
percorsi di gruppo e colloqui
individuali di orientamento
lavorativo e corsi di
preformazione
per
l’acquisizione di competenze
trasversali, come i corsi di informatica per una ricerca
attiva del lavoro svolti ad
Asiago e ad Enego e il corso
di perfezionamento della lingua italiana per presentarsi e
comunicare efficacemente,
tenutosi a Canove di Roana.
Questa rete di enti locali, formativi e cooperative
dell’altopiano lavora assieme
da alcuni anni e, grazie ai
finanziamenti Regionali ricevuti, rivolge le proprie attività di orientamento e
preformazione ai residenti
10
adulti dell’altopiano che desiderano approfondire le proprie conoscenze sui servizi
offerti da enti pubblici e privati ed affinare gli strumenti
per cercare lavoro. Lo scopo principale del progetto è
dunque sostenere e facilitare
la ricerca di un’occupazione,
attraverso la conoscenza dei
servizi e delle offerte del territorio e una riflessione sulle proprie capacità e competenze,
guidata da orientatori esperti.
Attraverso attività individuali o
di gruppo, ad esempio, gli utenti potranno redigere o perfezionale il proprio curriculum
vitae, creare una casella di
posta elettronica attraverso la
quale diventare più professionali nella ricerca di un impiego; conoscere le strategie per
condurre un buon colloquio di
lavoro.. o ancora conoscere
le possibilità di lavoro offerta dal territorio di residenza
o da quelli limitrofi. Sarà inoltre possibile partecipare gratuitamente a dei corsi di
preformazione di informatica,
di tedesco …o di altri argomenti a seconda delle esigenze stesse dei beneficiari.
Tutte le attività sono gratuite
e si svolgeranno in autunno
2010, presso i Comuni
dell’altopiano. Per aderire
alle attività, o semplicemente per avere maggiori informazioni si può contattare
l’ufficio servizisociali/
informagiovani del proprio
comune, o contattare la segreteria ENAC di Schio, al
numero telefonico 0445
530519, o tramite mail:
[email protected].
maltempo di sabato 14
agosto abbia impedito
una degna chiusura della manifestazione, obbligando gli organizzatori
ad annullare la sfilata di
biciclette d’epoca che si
sarebbe tenuta lungo lo
stesso percorso della corsa, e i vari appuntamenti
di contorno.
Silvana Bortoli
I primi 3 classificati nelle varie categorie:
Femminile Over 40:
1^ Paola Fedeli (38’55)
2^Lorenza Rigoni (39’36)
3^ Giuseppa Mondin (40’39)
Femminile Under 40:
1^ Chiara Lionzo (37’32)
2^ Marta Fabris (39’36)
3^ Debora Rosa (44’44)
Maschile Over 40:
1° Stefano Beninca (33’22)
2° Andrea Rigo (35’42)
3° Bruno Brazzarola (36’25)
Maschile Under 40:
1° Michele Barcarolo (33’34)
2° Claudio Bagnara (33’40)
3° Roberto Poletto (33’45)
Nordic Walking:
1°Massimo Toldo (37’34)
2° Pettinà Marco (1:16’28)
3° Michele Vidale (1:26’56)
Al Waister il 2° Trofeo Pro Loco
di Canove di mountain bike
off road per giovanissimi
Si terrà domenica 22 agosto alle ore
9.30 al campo sportivo Waister di
Canove il 2° “Trofeo Pro Loco
Canove”, gara giovanissimi F.C.I.,
mountain bike off road e promozionale, organizzato dalla Pro
Canove in collaborazione con l’Assessorato allo sport del Comune di
Roana e dalla Scuola di Ciclismo di
Piovene Rocchette. Il percorso
transennato, su fondo erboso e
sterrato, verrà ripetuto più volte a
seconda delle categorie, le
premiazioni verranno effettuate nei
pressi del campo sportivo a conclusione delle operazioni di giuria.
CESUNA
Le Associazioni “AUSER”
dell’Altopiano in festa
Si è tenuta di recente presso
il rifugio Kubelek di Cesuna,
alla presenza dei Presidenti
regionali e provinciali, la prima festa dei circoli Auser
dell’Altopiano, alla quale
hanno collaborato attivamente le Amministrazioni di
Conco e Roana. Era la prima volta che in molti dei
soci e dei volontari attivi
(circa 600) si riunivano in
modo conviviale, per sanci-
re l’importanza dell’esistenza dell’Associazione di
volontariato “Auser” sul
territorio. “Auser” infatti è
presente con propri circoli
organizzati in Comune di
Asiago, Conco, Gallio,
Lusiana e Roana e i suoi
volontari mettono a disposizione il proprio tempo e le
proprie energie per trasporto e accompagnamento per
visite mediche, compagnia
domiciliare a persone sole,
presenza e animazione nelle
Case di Riposo, organizzazione settimanale di incontri
con gli anziani delle varie
comunità in attività ricreative e culturali e chi più ne ha
più ne metta, come la bella
serata conviviale, che è stata apprezzata da tutti i partecipanti. Alla prossima, allora!
Beppa Rigoni Scit
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Sabato 21 agosto 2010
ROTZO
“Abbiamo bisogno di persone libere, non di sudditi”. Le
parole con le quali Pierpaolo
Romani ha chiuso la sua
conferenza, tenuta nella sala
consiliare di Rotzo mercoledì 11 agosto sul tema:
“Beni confiscati: uno schiaffo alla mafia”, sono molto
più che una sollecitazione.
In due ore, volate in un baleno, il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, con
garbo ma con fermezza,
estrema cognizione di causa e profonda conoscenza
della mafia, della sua storia
e delle strategie con cui si
insinua nei sistemi politici ed
l’Altopiano
Contro le mafie
servono cittadini
liberi e onesti
L’incontro a Rotzo con Pierpaolo Romani,
coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico
economici, ha aperto occhi
e svegliato coscienze. Va
ringraziata l’Amministrazione comunale di Rotzo che
insieme a Parrocchia, Pro
Loco, Avviso Pubblico, associazione “Occhi aperti per
costruire giustizia” e associazione Libera Veneto, ha
organizzato un raro e prezioso momento di informazione e riflessione. Il messaggio importante che passa in
incontri come questi è che
nella lotta contro la mafia è
fondamentale il ruolo di ogni
cittadino. In sintesi: in una
società in cui tende a prevalere la cultura della furbizia,
in cui persone intelligenti ma
disoneste si mettono a servizio della mafia al solo scopo di fare soldi, in cui si pensa che ciò che ci spetta
come diritto si debba pagare
come favore, è compito di
ciascuno di noi proporsi
come esempio, come punto
Incontro con gli emigranti in Brasile
Nella delegazione dell’Ente Vicentini nel Mondo anche il sindaco
di Rotzo Matteo Dal Pozzo che racconta questo viaggio.
Gettate le basi per un gemellaggio con la cittadina di Antonio Prado
Siamo andati in Brasile, con
una delegazione dell’Ente
Vicentini nel Mondo, a far visita ai circoli dell’Ente sparsi
in quel territorio, in particolare nel Rio Grande do Sul. La
visita è stata molto impegnativa con frequenti spostamenti
di città in città per riuscire ad
accontentare quante più persone possibili e trascorrere col
loro qualche giornata. Abbiamo visitato le città di
Florianopolis, 450.000 abitanti, Criciuma, 200.000 abitanti, Caxias do Sul, con i suoi
500.000 abitanti, Flores da
Cugna, una cittadina di 30.000
abitanti, Antonio Prado,
14.000 abitanti, Concordia,
70.000 abitanti, Passo Fundo,
200.000 abitanti, Porto
Alegre, 1.500.000 abitanti e
capitale dello Stato del Rio
Grande do Sul, e dappertutto abbiamo trovato una meravigliosa accoglienza e,
sorprendentemente, la scoperta che il dialetto veneto è
parlato da moltissime persone per cui non abbiamo avuto difficoltà a dialogare. Abbiamo riscontrato l’interesse dei discendenti degli emigranti che negli anni dal
1885 alla dine dell’800 hanno occupato questi territori
per sfuggire alle difficoltà
economiche che vivevano le
nostre terre del Veneto. Centinaia e migliaia di famiglie che
si sono trasferite dai nostri
paesi per cercare la fortuna
nell’America del Sud, dove
hanno trovato enormi difficoltà di sopravvivenza ed hanno
dovuto sopportare ogni sorta
di privazioni e lavorare 20 ore
al giorno per ricavare dalla
foresta brasiliana qualche pezzo di terreno coltivabile dove
allevare qualche animale e
costruirsi una baracca. Emigranti che hanno saputo vincere ogni sorta di difficoltà e
11
di riferimento, comportandoci da cittadini preparati,
onesti, attenti ed attivi. La
mafia non è un problema del
sud Italia, c’è dappertutto.
Anche nel Veneto dove città
come Padova e Verona sono
diventate crocevia della droga (uno dei sistemi che la
mafia usa per fare soldi). Anche in Altopiano dove, a
Gallio, si trovano due beni
confiscati alla mafia, tra i 78
sparsi in tutta la nostra Regione.
“La mafia non è una cosa indefinita – ha detto Romani –
è un’organizzazione criminale segreta, sono persone che
magari siedono sui banchi della politica e sono tra coloro
che fanno le leggi, persone
che sono a capo di grosse
banche; è un’azienda il cui bilancio si aggira sui 200 miliardi
di euro all’anno, la più grossa
azienda italiana per volume
d’affari. Soldi che arrivano da
droga, traffico di armi, estor-
sioni e traffico illecito di rifiuti tossici”.
“L’obiettivo principale della
mafia – ha continuato il coordinatore di Avviso Pubblico –
è di fare soldi in fretta e senza
andare in carcere, perché più
si ha e più si conta. Ecco, se
permettiamo sul nostro territorio il passaggio di una cultura per cui conti se hai, creiamo il terreno fertile per lo
sviluppo di situazioni mafiose
che alla fine creano costi umani
ed economici che non possiamo più tollerare”.
Avviso pubblico (Enti locali
e Regioni per la formazione
civile contro le mafie) sta facendo la sua parte per rafforzare e condividere l’idea
che si deve vigilare e prevenire. “Intendiamo attrezzare
i Comuni per combattere le
mentalità mafiose e riteniamo fondamentale lo scambio
delle buone prassi amministrative perché anche solo
fare un appalto in un modo
o farlo in un altro non dà lo
stesso risultato. Abbiamo in
programma corsi di formazione per amministratori perché
imparino le leggi, perché sappiano leggere sul territorio certi
indicatori che preannunciano
lo sviluppo di situazioni
mafiose”.
All’inizio dell’incontro è stata
proiettata una parte di un filmato che presenta la storia e
l’attività della Cooperativa Libera Terra – Pio La Torre, che
lavora terre confiscate alla
mafia. Il dvd è disponibile nella
biblioteca di Rotzo.
Per tutti, per sapere e conoscere, c’è il sito di Avviso Pubblico
(www.avvisopubblico.it) da cui
si può anche scaricare la
newsletter. In Altopiano l’unico Comune che ha dato la sua
adesione a questa associazione è Rotzo! In precedenza
aderiva anche il Comune di
Gallio, che però ha disdetto la
sua partecipazione.
Stefania Longhini
Cerimonia a Campolongo
Domenica a Campolongo si terrà la cerimonia di scoprimento
di una lapide per i caduti della Prima Guerra mondiale, con
inizio alle 10,30. Alle 11,30 Santa Messa ed alle 12,30 pranzo
al rifugio di Campolongo su prenotazione.
che adesso si sono ritagliati
una posizione nelle città e nei
paesi in cui vivono con le loro
famiglie ma che non dimenticano i paesi di origine e che
con nostalgia ricordano le loro
origini. Emigranti che ci hanno accolti nelle loro Prefetture (i nostri Municipi) e che
vogliono mantenere il contatto con l’Italia, che organizzano dei corsi di lingua
italiana per ridurre le distanze
che li separano dall’Italia,
10/11.000 chilometri di aereo che i loro antenati hanno percorso sulle navi a vapore con viaggi che si protraevano per oltre un mese.
La delegazione dell’Ente
Vicentini nel Mondo ha fatto visita anche alla cittadina
di Antonio Prado, dove negli anni 1886 e 1887 si sono
stabilite una trentina di famiglie di Rotzo, partite con
i loro bambini per cercare
fortuna oltre oceano, costretti
dalle difficoltà economiche e
dalla miseria in cui si viveva
nel nostro paese in quegli anni
ad abbandonare i parenti e ricercare nuove prospettive di
vita e di lavoro. Abbiamo visitato una colonia di Antonio
Prado, San Rocco, dove abbiamo trovato diverse famiglie
di Rotzo, Slaviero, Tondello,
Martello di Mezzaselva. Con
la cittadina di Antonio Prado
si sono gettate le basi per organizzare nei prossimi mesi un
gemellaggio con il Comune di
Rotzo per iniziare dei rapporti
di amicizia e di scambi culturali che già hanno visto la nascita con la trasmissione del
documentario presentato anche a Rotzo un paio di anni
fa sulla vita di nonna Rosa
Costa, che all’età di 95 anni
ancora parlava la lingua
cimbra in Brasile. E’ stata
una visita molto importante
che ci ha permesso di riscontrare l’interesse di tanta gioventù che vuole mantenere i contatti con i propri
paesi di origine. Emozioni
forti quando, a Flores da
Cugna, siamo stati ospiti del
Circolo dei Vicentini nel
Mondo ed accolti una sera a
cena da duecento persone,
tutte originarie dalla Provincia di Vicenza, al canto
“Merica, Merica, Merica”
che racconta la storia dell’emigrazione, le difficoltà
del viaggio, il duro lavoro per
la costruzione di villaggi e città. Un grande paese, il Brasile, ricco, emergente, in forte
espansione industriale, anche
grazie ai nostri connazionali ed
ai veneti in particolare.
Matteo Dal Pozzo
Il
concerto dei”Fiati
Romantici”
Il concerto
dei”Fiati Romantici”
Tra i tanti concerti che si sono
svolti nelle chiese e nei teatri
dell’Altopiano,
merita
senz’altro una nota l’appuntamento organizzato nell’ambito dell’estate rotzese dal
Comune, dalla Parrocchia e
dalla Pro Loco di Rotzo con
la collaborazione del Conservatorio “A. Steffani” di
Castelfranco Veneto e della
sede decentrata di Marostica.
Nella chiesa parrocchiale di
Rotzo, venerdì 6 agosto, si
sono esibiti i “Fiati romantici”
del conservatorio diretti brillantemente dal maestro Francesco Fontolan. Gli allievi della
classe di musica d’insieme per
fiati hanno proposto, ricevendo calorosi applausi, due brani di autori forse poco conosciuti come Joachim Raff e
Arthur Bird e poi il famoso
Adagio di Cajkovskij. Il concerto, ad ingresso libero, è tra
le iniziative che il Comune può
organizzare grazie alla convenzione stipulata con il Comune
di Marostica e altri comuni
vicentini, per l’apertura a
Marostica di una sede
decentrata del Conservatorio
di Castelfranco Veneto. I giovani musicisti che si sono esibiti a Rotzo sono Cecilia
Battistello e Giovanna Landi al
flauto, Davide Mori all’oboe e
corno inglese, Riccardo
Follador all’oboe, Giulia
Colussi e Michele Uliana al
clarinetto, Giorgio Bellò e
Lucrecia Fernandez al fagotto, Nikolay Novikov e Cristian
Sartori al corno.
8
l’Altopiano
Sabato 21 agosto 2010
Navigare stando comodamente seduti sulle panchine di un
parco, in piazza, o ai tavolini di
un bar. Ora si può anche a
Gallio. Da qualche giorno è
infatti attivo il collegamento
internet wi-fi. Un servizio prezioso per i turisti che si trovano in questi giorni d’agosto in
Altopiano e che da alcuni punti
del centro del paese (Piazza
Italia, Parco della Fratellanza,
Piazzetta Giardini e Parco Giochi comunale) e anche dalla
Piazza di Stoccareddo, potranno dunque, procurandosi una
carta prepagata, accedere ad
Internet con pc o con telefonino. “Il progetto per la rea-
12
Attivo a Gallio il
servizio wireless per
l’accesso a Internet
lizzazione della copertura
wireless per l’accesso al web,
finalizzato alla promozione dell’uso delle nuove tecnologie, –
spiega Stefano Marini, che ha
seguito tutto l’iter su incarico
del Sindaco - è partito ancora
a gennaio. Come prima cosa
abbiamo dotato le scuole del
centro e di Stoccareddo di linea ADSL, e resi possibili i collegamenti da casa con sconti
sugli abbonamenti per i residenti. Ora abbiamo finalmente completato il quadro. Il servizio è attivo a costi agevolati,
gratuito per i residenti”. Attraverso una convenzione (accordo quinquennale) con la ditta
Ntrnet Srl di Roana, alla quale
sono stati concessi gratuitamente dei punti di connessione,
il Comune per l’attivazione di
questo servizio del quale oggi le
località turistiche non possono più
fare a meno ma che è sicuramente fondamentale anche per
i residenti e le aziende locali, non
ha speso un euro. Da sottolineare che la rete wi – fi di Gallio è
interconnessa, attraverso al ditta
Saiv, con quella di Asiago e an-
che con il gruppo Guglielmo per
navigare in altre località italiane.
“Significa – spiega Marini - che
se acquisti una card prepagata
a Gallio, puoi usarla anche
Asiago e in altre località d’Italia
e viceversa”. I residenti per poter navigare dovranno registrarsi in comune, presso la segreteria, dove riceveranno login e
password per l’accesso gratuito. Le card sono in vendita nella
tabaccheria in Piazza Italia, all’Ufficio Turistico e al Bar Col
del Rosso a Stoccareddo.
S.L.
Carol e Carolina si aggiudicano a Gallio il lasciapassare per Salsomaggiore
Si chiama Carol Magosso,
ha 18 anni, è una studentessa della provincia di
Rovigo: è lei la vincitrice
della selezione di Gallio di
Miss Italia 2010, finale regionale che ha assegnato la
fascia di Miss Rocchetta
Bellezza Veneto. Al secondo posto Carolina Bagordo,
19enne di Noale in provincia di Venezia alla quale è
andato invece il titolo di
Miss Eleganza Veneto.
Ventitrè le ragazze in gara
nella serata di Gallio, approdata sull’Altopiano grazie
alla Pro Loco di Gallio, e
che a causa del maltempo
ha trovato posto invece che
in piazza Italia come inizialmente previsto, in un
palasport auditorium gremito di spettatori. La serata,
presentata da Giulia Grilli e
Fabrizio Cibin, è stata molto piacevole, dapprima con
la presentazione delle concorrenti in gara, che sono
state fatte sfilare in due
I Bersaglieri
a Cima Valbella
Domenica 29 agosto 2010 verrà celebrato il 12° Pellegrinaggio Cremisi che ogni due anni viene organizzato dall’Associazione Nazionale Bersaglieri di
Vicenza sia a Cima Valbella sia a Gallio col patrocinio
regionale, provinciale, comunale di Vicenza e Gallio e
della Comunità Montana. Il Pellegrinaggio partirà da
Gallio, Piazzale Sciovie del Valbella, alle 9 mentre la
cerimonia si svolgerà sulla sommità del monte con inizio alle 10. Successivamente i partecipanti si trasferiranno a Gallio per la deposizione di corone ai monumenti e per la tradizionale corsa dei bersaglieri a conclusione della sfilata. Per terminare ci sarà anche un
intrattenimento musicale da parte della Fanfara Provinciale Bersaglieri di Vicenza “Luigi Imelio” intitolata al compianto maestro comandante della prestigiosa
Fanfara musicale dell’11° reggimento bersaglieri.
Saranno presenti le massime autorità civili e militari,
la Bandiera della Città di Vicenza, decorata di 2 medaglie d’oro al valor militare con i gonfaloni dei Comuni dell’Altopiano, tutte le Associazioni d’arma con
una delegazione degli Chasseurs des Alpes francesi.
La Santa Messa sarà officiata da don Pierangelo
Rigon, cappellano dei bersaglieri vicentini. La cerimonia ha assunto negli anni un valore di importanza
regionale ed oltre data la perseveranza dell’associazione bersaglieri nel diffondere l’importanza del sacrificio consumato sul Valbella (prima vittoria italiana dopo Caporetto) che ha determinato senza tema di
smentita lo svolgimento della 1^ G.M. da quel momento. Sul posto saranno disponibili le pubblicazioni dell’associazione bersaglieri di Vicenza atte alla divulgazione della conoscenza dei fatti che qui si vuole commemorare. L’associazione bersaglieri anticipa i ringraziamenti per tutti coloro che oltre a partecipare
hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento, in particolar modo l’Amministrazione comunale di Gallio.
momenti diversi prima che
la giuria emettesse il suo
Carol Magosso
verdetto. Poi, accanto alla
bellezza, c’è stato spazio
per la moda, sia
con le ragazze
che hanno presentato i capi di
abbigliamento e i
costumi da bagno
degli sponsor della manifestazione
nazionale, che
con bambini e ragazzini del posto
che si sono cimentati in passerella per presentare le collezioni
di due ditte locali,
Munari e Punto
Sport, catturando
gli applausi del
numeroso pubblico, grazie alla
simpatia con la
quale si sono impegnati nella sfilata. La bellezza
locale ha comun-
SETTINO
Pino Rossi sbaraglia il campo
Il sindaco di Gallio Pino Rossi ha sbaragliato il campo al
“Master” di settino del “Tacabanda”, sul monte Corno,torneo
per giocatori singoli che si svolge con il “metodo del barbiere”, il coiffer Sergio Pesavento, che permette anche ai giocatori eliminati nei primi confronti di rientrare in gara. Ed
infatti Pino Rossi, che aveva perso la prima partita, tramite la
graduatoria dei punteggi è potuto rientrare in gara fino alla
sfida finale che lo ha visto vincitore sul lusianese Dino
Ronzani. In terza fila si è piazzato Ruggero Ronzani di Lusiana
e si è insediato in quarta posizione Franco Finco di Gallio.
E.Z.
que avuto le sue
degne rappresentanti, nella
sfilata vera e
propria alla quale ha partecipato anche Tatiana
Cenci, studentessa padovana
la cui famiglia è
originaria di
Enego, e poi dalla presenza di
Elisa Pilati di
Conco, tra le
finaliste
a
Salsomaggiore
al
concorso
Miss Italia di
due anni fa, che
oltre ad aver
avuto modo di
fare un suo augurio alle ragazze in gara, ha
dato un saggio
delle sue doti canore, interpretando dal vivo alcune
canzoni. “Siamo ben felici
di come è andata la serata
– commenta Carlo Schivo,
presidente della Pro Gallio
– e del fatto che il concorso Miss Italia sia tornato a
Gallio, dove nel 1980, al
Macrillo, si era tenuta addirittura la finale nazionale,
che però a quel tempo non
aveva la risonanza che ha
acquisito poi nel corso degli anni”. Per Carol e
Carolina Bagordo
Carolina, con la fascia conquistata a Gallio, si è già
aperta la porta per le pre
finali di Salsomaggiore, ma
intanto potranno già rimettersi in gioco la sera del 21
agosto, quando a Jesolo
verrà assegnato il titolo di
Miss Veneto, che di fatto dà
la possibilità di accedere
direttamente alle fasi finali, che saranno trasmesse su
Rai Uno l’11, 12 e 13 settembre prossimi.
Silvana Bortoli
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
13
Ritrovi di famiglia. Dopo tre anni è tornato il meeting di Stoccareddo
La grande festa dei mille (e oltre) Baù
Sono arrivati in tanti anche dall’estero: francesi, belgi, tedeschi, canadesi, norvegesi e brasiliani
Lo sforzo organizzativo degli
abitanti di Stoccareddo per accogliere più di 1000 Baù per l’8°
Raduno-Meeting di sabato 31
luglio e domenica 1° agosto è stato premiato da due splendide
giornate di sole. I tanti Baù arrivati dall’estero nei giorni precedenti hanno trovato alloggio
negli alberghi di Gallio, Foza ed
Asiago. I Baù “francesi” erano
tantissimi ma non mancavano i
belgi, i tedeschi, i norvegesi, i canadesi e i brasiliani.
Particolarmente commovente
l’incontro con una famiglia brasiliana arrivata dalla città di Santa Maria del Rio Grande do Sul. I
tre fratelli Paulo, Airton e Claiton
sono arrivati con il papà Edasir
che tanto sperava di vedere la
terra delle origini della famiglia,
qui era nato suo nonno Attilio.
Straordinario il suo parlare
veneto che aveva imparato dai
nonni da bambino. Paulo uno dei
tre fratelli, tutti laureati in medicina, aveva conosciuto il “nostro” primario Dott. Costacurta
durante un meeting –medico a
Santa Maria. Domenica 1° agosto Stoccareddo si sveglia al
suono della Banda Musicale di
Vivaro-Dueville preceduta dalle
bellissime majorette con una sfilata per le vie del paese e
intrattenimento nella piazza affollata di Baù che intanto arrivano
da tutto il Veneto, dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia
Romagna e dal Friuli. I gruppi più
numerosi arrivano dal varesotto,
da Taglio di Po, da San
Bonifacio, da Marostica, da
Mantova, da Vicenza, da EsteMonselice, ecc. Dopo la cerimonia, voluta dal locale Gruppo Alpini, della posa di una corona al
Monumento ai Caduti anche per
ricordare i tanti Baù, emigrati nei
cinque continenti, che non sono
più tornati, è seguita la Santa
Messa nella bella parrocchiale
che non riusciva a contenere tutti. Santa Messa officiata da don
Gino Baù, il più giovane dei preti
Baù, insieme al nostro parroco
don Lauderio Dal Bianco. Particolarmente sentito il saluto arrivato dall’Africa da
Suor Elisa Baù che
opera in Guinea
Bissau che può
considerarsi un documento base per
capire il Raduno di
una
Grande
Famiglia.…”Il ritrovarci “insieme” fisicamente o spiritualmente, diviene, per
ciascuno di noi
come un IMPEGNO
a consolidare le nostri radici, a
fortificare la nostra amicizia e
fraternità. Avere uno stesso cognome ci ricorda che veniamo
tutti dallo stesso ceppo e, come
dicono qui in Africa: “ Non possiamo perdere ciò che caratterizza il nostro volto, cioè la nostra
identità familiare!”
Il ritrovarci con un impegno a trasmettere ai nostri giovani la saggezza del comprendere la differen-
STOCCAREDDO finalmente messo in piazza
Per chi arriva a Stoccareddo per
vedere il “famoso” paese dei
Baù finalmente trova un pannello, posto su una bacheca
ubicata nella bella piazza belvedere, dove può leggere
notizie di vita passata e recente di questo paese
posto alle pendici del Col
del Rosso come in una
terrazza sulla Val Frenzela
da dove si può vedere la
laguna
veneta.
Stoccareddo si sa, è fuori
dai circuiti turistici
dell’Altopiano ma non per
questo deve essere, come
spesso è successo e succede, dimenticato.
Quello che succede a
Stoccareddo è praticamente
opera
del
volontariato
locale
(Polisportiva e Parrocchia), anche
l’installazione di questo “punto
turistico” è stato possibile dall’unione del pubblico (Comune)
con un privato (Alpiturist).
A Stoccareddo ci si domanda
perché la Pro Loco di Gallio o
chi per essa non ha previsto
nemmeno una, dico una, manifestazione a Stoccareddo per tutto il 2010? Ben sapendo
che qui sarebbe arrivata
tanta gente. In verità l’ufficio turistico, su richiesta
della Polisportiva, ha organizzato la Mostra “una
terra i suoi artisti” del Gruppo arte insieme,alatere
dell’8° raduno dei Baù,
che abbiamo comunque
dovuto gestirci completamente. Noi “stocarechi”
siamo ottimisti, vogliamo
credere nelle istituzioni locali, aspettiamo sempre
che qualcuno si ricordi
che “esistiamo”.
Amerigo Baù
za da ciò che è essenziale (che
non possiamo perdere) da ciò che
è relativo (passeggero, non strettamente importante) ossia i Valori umani e cristiani: fede, rispetto,
laboriosità, onestà e solidarietà
che portiamo in noi come un DNA
ereditato dai nostri genitori e
nonni…”.
Alla fine della S.Messa c’è stato
il saluto ai Baù di Carlo Baù, presidente della Polisportiva 2000,
di Don Lauderio, del Sindaco
Pino Rossi e di Matteo Dal Pozzo a nome dell’Ente Vicentini nel
Mondo. La festa è poi continuata nel Palatenda dove sono stati
serviti quasi 900 pasti in meno di
due ore grazie all’impegno di tantissimi volontari guidati in cucina dalla veterana Silvella Baù.
Particolarmente apprezzato il
Gruppo Folcloristico bassanese
I CANFIN che ha reso l’incontro
una festa popolare. Non sono
mancati i momenti di commozione alla consegna di ricordi: a Don
Gino Baù, a Thomas Baù
(germania) ed alla famiglia Baù
brasiliana sono state donate tre
madonnine cimbre dello scultore
Pino Baù; a Mario Baù (cent’anni ), alla giovane Federica Baù (attrice), a Luciano Baù (Ugine), agli
assessori regionali veneto Elena
Donazzan e Roberto Ciambetti
sono stati donati gli “orologi ricordo” dell’8° Raduno Int.le dei
Baù. Apprezzati ed applauditi gli
interventi-testimonianza di vari
Baù e i saluti del Presidente della
Regione Veneto Luca Zaia portati dai due assessori regionali
vicentini presenti. Alla sera la fe-
Acconciatura e trucco
da sposa e da sera
Trattamenti
tricologici mirati
Check-up della cute e
del capello
Extension
Manicure
Accessori moda
Bigiotteria
Via J.SCAJARO
ASIAGO
Telefono:
0424 463694
sta è continuata, fino a tardi con
i Baù più resistenti, ancora con
musica, canti e balli proposti dall’orchestra “I Cavalieri del Liscio”.
Amerigo Baù
Centro Benessere
Cute e Capelli
Al Ristorante con il l’Altopiano
Caseificio Pennar Asiago
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14
Sabato 21 agosto 2010
Rifugio Malga Larici da Alessio:
la bellezza del luogo, la bontà
dei sapori, il piacere di stare
allegramente in compagnia
In un angolo di paradiso, ecco dove ci porta stavolta il nostro
viaggio alla scoperta
di piatti con i prodotti
del
Caseificio
Pennar Asiago: andiamo a Cima Larici, meta prediletta sia
d’estate che d’inverno di turisti e altopianesi, che fra lo
splendore della sua natura riescono ad assaporare momenti davvero speciali. Quassù troviamo il Rifugio Malga Larici,
a quota 1.658 mt, gestito da
ben 25 anni da Alessio Cornale
e dalla moglie Antonella
Brotto. Il locale, che dispone
anche di 25 posti letto, è aperto d’estate tutti i giorni, e d’inverno nei week-end e durante
le feste natalizie. Qui arrivano
tantissimi ciclisti, amanti del
trekking e delle passeggiate a
cavallo, non solo italiani, moltissimi infatti sono anche i tedeschi che prediligono la zona
per le loro escursioni. I clienti
affezionati, che giungono anche da molto lontano, sono
davvero tanti, alcuni dei quali
arrivano addirittura con l’elicottero privato, vista la possibilità di atterrare nella vicina
piazzola. “Negli anni – comm e n t a
Antonella –
abbiamo visto anche un
cambio di
generazioni
nelle compagnie che scelgono il rifugio per
passare qualche ora spensierata, gustando i nostri piatti e
rilassandosi a tavola, dopo
aver fatto una passeggiata o
escursione nei dintorni, che
offrono davvero tante possibilità. Da qualche anno poi, da
quando nostro figlio Giovanni
collabora con noi nei momenti
in cui il suo lavoro glielo permette, arrivano qui anche tanti giovani che portano ancora
più allegria”. Il vero mattatore
del locale resta comunque
Alessio, la cui simpatia è
proverbiale: i clienti li serve, e
poi si ferma a scambiare quattro chiacchiere con loro, fino
a quando capisce che è arrivato il momento di dare il via
ad aneddoti e al suo repertorio di barzellette, e allora le risate riempiono la sala! Al Rifugio Malga Larici si può mangiare tutti i giorni, la prenotazione è consigliata nei periodi
di maggior afflusso turistico e
richiesta sempre per la sera.
La magica atmosfera che si respira nei dintorni e all’interno del
locale, fa sì che vi si festeggino
ricorrenze di ogni genere: compleanni, anniversari, addii al celibato, lauree, e anche matrimoni.
IN CUCINA LA PIÙ
CREATIVA È ANTONELLA
La ricetta
Bocconcini di vitello con funghi
e Crema di formaggio Pennar
Per preparare questo piatto si cucina innanzitutto uno spezzatino di bocconcini di vitello: si fa
un normale soffritto con olio, una noce di burro, cipolla, carote e sedano, si aggiungono salvia
e rosmarino, si fa rosolare la carne. Dopo una buona spruzzata di vino bianco, si porta a lenta
cottura. Nel frattempo si prepara anche un misto bosco di funghi trifolati e una fumante
polentina o si abbrustoliscono delle fette di polenta già pronta. Al momento di servire si
prende una padella, e si mettono insieme bocconcini di carne, funghi e qualche bella cucchiaiata di Crema di formaggio Pennar, si fa amalgamare tutto insieme, una bella spruzzata di
prezzemolo tritato, poi si mette sul piatto sopra a un letto di polenta appena tolta dal fuoco o
sulle fette abbrustolite. Ottimo, soprattutto se gustato in buona compagnia!
Ai fornelli si mettono sia Antonella
che Alessio, anche
se lei si occupa
maggiormente della parte creativa, e
lui di…mettere in
pratica. Fra i piatti
proposti ci sono i
bigoli fatti in casa
con sugo d’anitra, la
zuppa d’orzo e
speck, il gulasch, il
capriolo, la grigliata
mista, i panaretti di
affettati e di formaggi. In un posto
come questo, la
bontà dei formaggi
locali si assapora
sicuramente nel
migliore dei modi
proprio gustandoli
così come sono, con pane
o polenta e qualche contorno. Ma non mancano anche
qui alcune preparazioni
sfiziose con alcuni tipi di
formaggio. La crema di for-
PENNARONE
PENNAR
Questo prodotto assembla
le caratteristiche migliori
dei formaggi dolci dell’arco
alpino, il suo sapore infatti
rievoca caratteristiche
tipiche dell’ formaggio
Asiago, del Latteria e del
Fontina armoniosamente
unite con sapiente
maestria.
Molto golosa è anche la
varietà “Kummel” con l’aggiunta di semi di cumino
maggio del Caseificio
Pennar Asiago, che
spesso abbiamo trovato nelle preparazioni dei locali finora
presentati, diventa ad
esempio quel tocco in
più per uno spezzatino davvero speciale,
che è il piatto descritto in questo nostro
appuntamento. Il
Pennarone poi, oltre
che essere sempre
gradito cotto alla piastra, è anche l’ingrediente di un buonissimo pasticcio che
Antonella prepara su
prenotazione, insieme
a patate lesse,
besciamella
e
porchetta tritata, una
specialità che riscontra
sempre gli apprezzamenti
della clientela.
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
15
Le contrade di Lusiana in miniatura
LUSIANA
A Valle di sopra il museo espone le riproduzioni in scala delle contrade realizzate da Angelo Egidio Ariani
Cinghiali nei prati,
danni per migliaia di euro
I cinghiali continuano a rovinare i terreni agricoli. Negli ultimi giorni, di notte fino al mattino presto, hanno preso di mira
appezzamenti di via Onfesa, Ronzani e sulle pendici a sud e
a nord del monte Xausa. Con il muso, gli animali scavano
nel terreno agricolo alla ricerca di radici e la terra rimossa
rende difficile i lavori agricoli. I cacciatori con le ruspe livellano abbastanza il terreno ma una parte del cotico erboso
per il raccolto annuale viene perduto. I danni sono di parecchie migliaia di euro il cui risarcimento viene chiesto dalle
associazioni di cacciatori alla Provincia che sta preparando
un piano per la riduzione del numero di cinghiali. Ne sono
stati visti, al mattino, all’alba, anche una dozzina sul monte
Xausa che durante il giorno si vanno a nascondere in terreni
costellati di rovi.
E.Z.
Un terreno devastato dai
cinghiali in via Onfesa
La festa del Capitello occasione di beneficienza
In via Bose si è svolta la Festa del capitello, eretto
dalle famiglie Zampese e Polga a ringraziamento
per una grazia ricevuta dalla Madonna. La messa
è stata celebrata da don Valentino Grigiante,
arciprete della parrocchia di San Giacomo di
Lusiana, da don Lino Cecchetto parroco della parrocchia di San Sebastiano in Cà Pajella a Thiene e
da un chierico missionario. Come gli altri anni è
stata avviata una sottoscrizione che ha raccolto
1.100 euro di offerte dei quali 800 sono destinati
all’asilo parrocchiale di Lusiana e 300 all’associazione di volontariato “Mano d’argento”. E.Z.
In via Chiavone, a Valle di Sopra, sulle rive
del torrente Chiavone
bianco, nel fabbricato
che ospita le pompe
dell’acqua, al piano superiore, è stato inaugurato il museo delle
contrade della zona.
Angelo Egidio Ariani,
con l’aiuto della moglie
Angela Garzotto, ha
riprodotto in scala le
case, le fontane e i
giardini delle borgate di
Valle di Sopra e Valle
di Sotto e le contrade
del Crosello, Rigine e
Covolo. Fanno bella mostra
anche gli attrezzi dei lavori
agricoli usati nei secoli e nei
decenni scorsi. Si possono
notare gli attrezzi per la lavorazione della paglia, del
fieno, del ferro e del formaggio. Ricostruito anche
il meccanismo di un mulino
ad acqua con gli ingranaggi in legno che fanno muovere le ruote della macina.
Ha impartito la benedizio-
ne don Ugo Tognato, parroco di Valle e Mortisa e ha
tagliato il nastro l’assessore alle attività culturali
Sabrina Passuello che ha
sottolineato come il lavoro
di ricerca abbia portato Angelo Egidio Abriani a recuperare oggetti e attrezzi di
molti anni fa, che descrivono la storia e il lavoro degli
abitanti della zona, lavoro
intriso anche di molti sacrifici.
E.Z.
Nelle foto, angoli del museo delle contrade e oggetti
e attrezzi di una volta.
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
16
10° Concerto
per un amico:
un’ultima edizione
ricca di emozioni
Domenica 1° agosto, si è tenuta l’ultima edizione del
Concerto per un amico, manifestazione nata in ricordo
del musicista Claudio
Rebeschini, che si è a poco
a poco trasformata in un importante evento musicale e
trampolino di lancio per molti complessi locali.
Proprio in quest’ultima occasione, quando un appuntamento fisso e atteso sta per
venir meno, sembra essere
riemerso il vero intento della
manifestazione: la memoria
di Claudio, emblema della
musica e della voglia di stare insieme.
Dalle ore 16, si sono susseguiti sul palco quattordici
gruppi, per un totale di quasi
cento musicisti nostrani, alcuni dei quali conoscevano il
celebre tastierista, altri su cui
si è semplicemente ma
indelebilmente riflessa la sua
fama. Con l’ausilio di Alessandro
Pretto,
Ezio
Pesavento e il giovane
Matteo (nuova leva tra i tecnici del suono altopianesi), i
gruppi hanno eseguito alcuni
brani: un’ottima occasione
per esibirsi, ma anche per ricordare una persona che,
come loro, amava la
musica.Alle 18, è stata celebrata la Santa Messa, mentre alle 19, allietato dalla ripresa dell’intrattenimento
musicale, è stato riaperto lo
stand gastronomico.
La serata è stata densa di
emozioni e ricca di iniziative
volte a chiudere in bellezza
questa decennale manifestazione, ritornando al suo vero
e proprio significato. Se negli anni essa ha acquisito una
certa notorietà, tanto da accogliere un numero crescente
di band, la paura imperversante era quella che potesse
tramutarsi in una vera e propria “sfilata” di talenti, forse
fine a se stessa. La serata
del 1° agosto, invece, ha dimostrato che i musicisti e gli
appassionati altopianesi hanno saputo mantenere intatta
nel proprio cuore la motivazione che ha spinto a creare
questo evento magico, che da
dieci anni ricorda un uomo, il
suo piccolo mondo fatto di
gioie e dolori, ma soprattutto
di musica, un universo popo-
A Cesuna la Tribute
band di Zucchero
La Tribute Band Ufficiale di ZUCCHERO si esibirà in
un’unica ed esclusiva data in l’Altopiano con un concerto live da non perdere. Special guest la storica corista
di Zucchero LISA HUNT! L’esibizione avrà luogo a
Cesuna di Roana, presso la struttura coperta in Piazzale
ex stazione, sabato 21 agosto alle 21. L’evento è organizzato da Ufficio Turismo Comune di Roana in collaborazione con la Pro Cesuna che sarà presente anche in
pre-concerto dal pomeriggio con la Festa della Birra.
lato dall’armonia che essa
esala: qualcosa che non si
descrive, ma che, nel
palatenda di Roana, ha avuto
la capacità di accomunare
tutti i presenti.
I musicisti dell’Altopiano hanno dimostrato che, per loro, il
Concerto per un amico non è
stato soltanto un’occasione,
ma anche e soprattutto un
modo per ricordare Claudio,
per alcuni un amico, per altri
un conoscente, per altri ancora un simbolo. Sullo schermo posizionato vicino al palcoscenico, scorrevano
le immagini dei
precedenti concerti:
una
carrellata di volti
oggi più adulti e
cresciuti che hanno caratterizzato
la manifestazione
dai suoi primordi.
Sul medesimo maxi schermo,
sono stati trasmassi dei video
su Claudio realizzati dai suoi
amici e conoscenti: momenti
toccanti, che hanno riportato
squarci di vita quotidiana del
musicista, abbinandovi la musica che ha fatto da colonna
sonora alla sua vita, specie
qualla cantautoriale, come nel
caso di Impressioni di settembre. Altra sorpresa della
serata è stata l’iniziativa di
alcuni musicisti provenienti da
vari gruppi, che hanno deciso
di riunirsi in rappresentanza di
tutti i partecipanti, cantando
una canzone in onore di Claudio e di Tony, ideale
prosecutore dell’attività dell’amico scomparso. Anche
Willy Frigo, Fabio Agostini ed
Eros Ambrosini, amici intimi
del dedicatario dell’iniziativa,
si sono riuniti per rendere
omaggio alla chiusura del
Concerto per un amico.
Il momento clou della serata è stato però l’ingresso di
Tony Rock su un palcoscenico che non calcava ormai
da molti anni. Per la chiusura del Concerto per un amico, manifestazione che segue
in prima persona da anni, ha
deciso di esibirsi con la sua
storica band, gli Ex Novo,
gruppo composto da alcuni
amici di Claudio: Tony Rock
alla voce, Fabio Vellar alla
chitarra, Maurizio Alberti al
basso e Oscar Vellar alla bat-
teria.
Dopo aver ringraziato le persone che hanno contribuito
alla realizzazione pur restando dietro le quinte, Tony ha
sfoderato il suo discorso più
efficace ed eloquente: la sua
straordinaria voce che, assieme agli arrangiamenti degli
altri musicisti, ha trasportato
il pubblico all’interno del vero
mondo di Claudio, della musica che davvero amava. Il
palatenda intero ha ascoltato una straordinaria
carrellata di brani dei Pink
Floyd, un omaggio a Claudio
che ha coinvolto anche un
gruppo di giovani ragazze
che hanno cantato i cori di
The Wall.
E tra le note di questo storico brano, che sfuma nella
nebbia del ricordo di tempi
ormai andati, che non ritor-
neranno più, ma che hanno
lasciato in noi l’esperienza del
vissuto, della libertà, del coraggio d’azione e della volontà di espressione, anche il
Concerto per un amico sembra voler colorarsi a poco a
poco di bianco e nero: ricordi
malinconicamente belli socchiusi dalla frase ricorrente
della serata, “tutto ha un inizio e una fine; l’importante è
ciò che resta”.
Mi permetterei di dire che in
realtà tutto muta. E come
Claudio, da giovane musicista speranzoso in un futuro
fatto di vita, libertà, azione ed
espressione si è tramutato in
un simbolo e un incentivo
morale
alla
musica
altopianese, forse il Concerto per un amico non è davvero finito… The show must
go on.
Martina Rossi
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l’Altopiano
Sabato 21 agosto 2010
17
La serata d’addio di Diego
ENEGO
Può piacere o non piacere,
si può essere d’accordo con
lui o meno, certo è che Diego dalla Palma è sicuramente un grande personaggio e
come tale sa coagulare intorno a se tanti pro e contro,
tante simpatie, ma anche tante invidie e malignità, è un
personaggio pubblico e come
tale più di tutti noi esposto al
giudizio della gente sia questo positivo o negativo, giusto o sbagliato.
La serata, organizzata dall’Associazione dei Commercianti di Enego, che ha tenuto ad Enego, un martedì
sera di metà agosto, sicuramente resterà nel bene e nel
male nella memoria di chi
c’era, ed erano in moltissimi.
Resterà perché si è parlato
di serata d’addio, un divorzio annunciato fra Diego e il
suo paese d’origine, fra Diego e i suoi compaesani che
lo hanno deluso ed offeso
ancora, tuttavia una serata
durante la quale moltissimi, i
più, gli hanno tributato tanto
affetto e simpatia .
Una serata che è sembrata
un bilancio della vita del famoso Dalla Palma, una serata sempre in bilico fra la
commozione, la rabbia, l’esibizionismo, la pubblicità, la
verità a tutti i costi, l’operazione commerciale.
Un mix normale, inevitabile,
che tuttavia ha prodotto un
bellissima serata, che ha catturato il vasto pubblico presente all’interno del Palazzo
del Turismo e della Cultura,
ma anche quello assiepato
sulle scalinate del Duomo di
fronte alle quali era stato
montato un maxi schermo.
Il famoso Dalla Palma ha salutato tutti in un incontro sempre
in bilico fra la commozione, la rabbia, l’esibizionismo,
la pubblicità, la verità a tutti i costi, l’operazione commerciale
Dalla Palma è sicuramente
un abile uomo di mondo, che
si è fatto da se e che ora sa
con capacità gestire la sua
immagine e la sua notorietà,
ha condotto la serata in modo
brioso, a tratti sembra una
serata fra amici, in dialetto
si rivolge ai molti, che fra il
pubblico riconosce, il tono
spesso è davvero confidenziale, due ore che sono volate, il giornalista invitato per
fare da conduttore, Stefano
Ferio, in realtà ha dovuto rincorrere il protagonista ed alla
fine ha dovuto assecondarlo,
perché troppo abile, capace,
vivace, attivo.
Un appuntamento che doveva promuovere l’ uscita del
3° libro Dalla Palma, che
andrà nelle librerie il prossimo mese di settembre, “A
nudo”, tuttavia è stato molto
di più, è stato chiarimento,
sfogo, commiato, confessione, quasi una catarsi. Il pubblico credo abbia faticato
non poco nel seguirlo nel suo
percorso che si è disvelato
in itinere, ma si è sicuramente divertito, ha riflettuto, si è
indignato, commosso, e alla
fine uscendo non ha potuto
non spendere una parola buona per tutto ciò che aveva
visto e ascoltato.
C’è anche chi, uscendo si è
ricordato solo degli argomenti “tabù”, come i gusti e le
abitudini sessuali, trattati dal
nostro con molta libertà di linguaggio, e si è meravigliato
di aver ascoltato certe confessioni, così “colorite”.
Anche qui, va bene,
sciropparsi tutte le trasmissioni più stupide che la nostra TV
ci impone da qualche tempo a
questa parte, va bene ascoltare confessioni finte e costruite di personaggi che non hanno nè arte nè parte, entrare
nelle questioni più intime di
perfetti sconosciuti, ma quando tutto ciò avviene dal vivo,
vicino a te, con una persona
che è a te vicina, allora si risveglia il perbenismo….!?
Per assurdo hanno fatto meno
scalpore le atroci e squallide
storie, purtroppo vere, sugli
abusi sessuali subiti e conosciuti quando era ancora piccolo,
e comunque, sempre per al-
Grande successo per la
Confraternita del Bagolo
Uno spettacolo casereccio,
ma molto apprezzato e seguito. La commedia messa
in scena dalla Confraternita
del Bagolo, un gruppo di giovani donne che si diletta con
il teatro e spera sempre di
regalare sano divertimento ha
avuto un successo di pubblico ben oltre le più rosee
aspettative, tanto che gli appuntamenti in programma
erano due, ma si è dovuta
aggiungere una serata per
non scontentare il pubblico
che per motivi di posto non
era potuto entrare a teatro.
Tre serate che hanno registrato il tutto esaurito, i 270
posti a sedere sono stati
sempre tutti occupati ben
prima che iniziasse lo spettacolo! Un successo che si
è soprattutto tradotto in aiuto concreto per una Fondazione, la Città della Speranza di Padova e per l’Associazione di volontari collegati
al 118 della Monte Lisser. La
Confraternita ha infatti voluto raccogliere offerte per
l’Ospedale Oncologico
Pediatrico di Padova con il
quale Enego è gemellato, e
per i volontari dell’ambulanza che, come sono stati definiti dal vicesindaco
Bussolaro, sono gli angeli del
nostro paese, attivi 24 ore su
24, 7 giorni la settimana 365
giorni l’anno. Bravissime ed
applauditissime le “attrici”, 6
in tutto che hanno presentato con carattere e capacità
scenica, una commedia in 2
atti: “On desturbo novo” e
“Na crica vecia”, un gustosissimo spaccato sui modi di
dire del paese, sui costumi
le abitudini, i personaggi. I
testi sono stati scritti dalle stesse che hanno anche curato costumi, scenografie, coreografie e musiche. Un’occasione
che ha permesso ad un gruppo
di donne di esprimere i propri
talenti, superare timidezze, fare
un importante esercizio
mnemonico e soprattutto dare
una mano al prossimo, divertendo tanta gente che di questi
tempi non ha spesso ragioni per
farlo!
S.S.
cuni, storie che era meglio tacere. Perbenismo?
Semplicemente una persona
famosa si è raccontata, ha
scelto di raccontare la propria
biografia scavando nell’infanzia, ritrovando i genitori, i loro
gesti, la lunga, tortuosa e dolorosa strada per raggiungere la
fama.
Si è tolto qualche sassolino Diego, anche nei confronti di tanti paesani, che si sa, spesso
hanno giudizi facili per gli altri,
sanno sputare pillole di saggezza quando il fatto riguarda il
vicino di casa, sanno puntare
con compiaciuta crudeltà il dito
sul “diverso” , alla faccia della
solidarietà fra compaesani;
salvo poi indignarsi ed offendersi quando pubblicamente
viene detto apertamente tutto
questo, e viene toccato il rapporto tra Diego e paesani!
Sì, il Dalla Palma con libertà,
un po’ inusuale da queste parti, ha parlato di tutto e di più
andando sopra e tra le righe,
ma scremando a dovere l’ ipocrisia di chi tanto si è indignato e meravigliato, tutto viene
ridimensionato ad un sempli-
ce: tanto rumore per nulla!
Sotteso a tutta la serata, c’era
infondo il lancio pubblicitario
del nuovo libro di Diego Dalla
Palma. Anche in questo prossimo volume si racconta, ancora un volta lo fa e se può,
ancora di più; a condurlo in
questo mostrarsi, in questo
raccontarsi in profondità, sempre le figure dei genitori
Agnese e Bepi, anche loro raccontati senza vergogna. Due
figure ancora e forse sempre
di più presenti nella vita di quest’uomo ormai famoso, vengono letti alcuni brani del prossimo lavoro, e la bellissima località di Lambara dove Diego
è cresciuto, dove i suoi avevano la casara, è sempre molto presente. Il paesaggio, i colori, i rumori, gli odori, sensazioni forti che hanno segnato
il carattere, la mente, che resistono malgrado tutto e tutti.
Lambara il luogo della memoria, dove Diego, in questa serata dove racconta di volersi
definitivamente allontanare da
Enego e dall’Italia, per trasferirsi magari nell’amata
Barcellona, dice però di voler
tornare: “voglio che le mie ceneri vengano sparse al vento,
proprio a Lambara”. Tante
confessioni, tanti racconti, malgrado fama e notorietà però
questo personaggio si porta ancora dentro le piccole e grandi ingiustizie subite, sembra
non essere riuscito a superarle, malgrado più volte ribadisca, “Perdonare è la medicina migliore” , non convince
con questa affermazione, perché malgrado tutto a lui questa medicina non ha fatto del
tutto bene se ancora pensando al suo paese e alla sua vita
trascorsa, mette in prima fila i
detrattori! La serata si è chiusa in modo impeccabile, mettendo d’accordo davvero tutti, grazie alla fantastica voce e
all’interpretazione commovente della cantante Ofelia, che
con dolcezza materna ha fatto notare a Diego: - mi sembra che qui la maggior parte ti
voglia davvero bene, pensaci
prima di lasciare il tuo paese-.
Prima di lasciare il pubblico invece, Dalla Palma ha chiamato sul palco i giovani di Enego.
Un bel colpo d’occhio. Tantissimi giovani ai quali ha voluto dedicare “L’inno al coraggio” cantato dal grande soprano Montserrat Caballé diretta
dal maestro Vangelis, invitando i giovani ad avere il coraggio di scegliere la loro strada e
di non subire la vita!
Stefania Simi
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l’Altopiano
Sabato 21 agosto 2010
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Le opere artistiche di
Carlo Magnabosco
Ha scoperto la passione di scolpire il legno dopo la pensione
Fino a qualche anno fa eravamo abituati a vederlo al lavoro
nel suo negozio di alimentari a
Canove, dietro al banco pronto a servire i clienti, tra gli scaffali a sistemare la merce, o in
cassa a fare il conto. Oggi invece capita di intravvedere Carlo Magnabosco all’opera nel
suo garage, che si affaccia sulla
via principale del paese, mentre con pazienza scolpisce pannelli di legno, creando delle bellissime sculture. E’ da quando
è andato in pensione che Carlo
ha potuto dedicarsi alla sua passione per le creazioni artistiche,
cimentandosi anche personal-
mente. “Qualche anno fa –racconta – proprio attraverso il vostro giornale ho saputo dell’iniziativa della Regione che finanziava dei corsi di scultura in legno
per
gli
ultra
sessantacinquenni, che si sarebbero tenuti anche ad Asiago.
L’arte mi ha sempre appassionato, e quando il lavoro me lo
permetteva visitavo mostre di
vario genere. Ho sempre ammirato il lavoro degli scultori
che partecipano al concorso di
Asiago (che prende il via proprio in questi giorni, ndr) e
quando ho saputo della possibilità di imparare la tecnica di
scolpire il legno, ho deciso di
provare e mi sono iscritto al
corso tenuto da due artisti locali: Andrea Paganin, che ci ha
dato una buona infarinatura di
disegno, e Gianangelo Longhini,
che ci ha insegnato ad usare
scalpelli e sgorbie”. Così Carlo
ha iniziato a incidere e lavorare
il legno, affinando piano piano
la sua tecnica, e vedendo con
soddisfazione che dal lavoro
delle sue mani prendevano forma fiori, volti, animali. Ha frequentato altri corsi, e oggi si destreggia così bene con arnesi e
utensili che crea dei pannelli
molto belli, come quelli che ci
ha fatto vedere nel suo garage
– laboratorio, tanto che gli capita sempre più spesso di sentirsi chiedere da amici e conoscenti di realizzare una sua opera anche per loro. “Il mio è un
hobby – dice - ciò che creo lo
faccio per me e per i miei familiari, ma a volte mi ritrovo a
rifare una scultura perché dopo
averla vista qualche amico mi
chiede di fargliene una copia.
Che, naturalmente, non è mai
Torna Scotolati e via Cavour si anima con la sua
“Mostra natalizia” presso “l’Oratorio S. Andrea”
Scotolati è tornato, e sembra
aver trovato pane per i suoi
denti, o meglio…per la dentiera. Di sicuro ha trovato qualcuno che sta al suo gioco, e
così, dopo che l’artista- umorista- caricaturista, nottetempo aveva affisso qua e là per
Asiago (e non solo) una delle
sue locandine selvagge che annunciava lo smarrimento della
dentiera del sindaco Gios durante una seduta del consiglio
comunale, qualcuno ha risposto attaccando sulla porta dell’ex
locanda
Cavour,
ribattezzata Oratorio S. Andrea
(gios) e sede della mostra di
creazioni artistiche ed umoristiche di questo singolare personaggio, un avviso di ritrovamento, in un piatto di zuppa
cimbra, di una protesi dentaria, applicata al foglio stesso
per gentile concessione in prova.
Scotolati, che lo
scorso anno aveva
portato un certo
scompiglio
ad
Asiago dopo che la sua fervida
e inusuale fantasia aveva partorito fior di avvisi più che mai
improbabili, ha annunciato il
suo ritorno innanzitutto
pubblicizzando la “Mostra Natalizia” in sala riscaldata in Via
Cavour 7 ad Asiago, aperta 25
ore su 24, con ingresso all’en-
trata. Poi la sparata sullo smarrimento della dentiera del sindaco, con locandina appesa anche sulla vetrina della nostra redazione. Dall’interno abbiamo
potuto osservare le reazioni più
disparate in chi si fermava a leggere incuriosito: molti i perplessi, qualcuno proprio non riusciva a capire, qualcun’altro si
indignava e altri ancora si facevano una sonora risata. Intanto nei giorni scorsi Scotolati
ha presentato in centro ad
Asiago il libro pubblicato qualche mese fa, che contiene le
varie iniziative burlone dello
scorso anno, intitolato “Benvenuti ad Asiago, Città del sorriso”. E se in molti sorridono e
si divertono per davvero nel leggere le sue locandine comicoscorso anno, intitolato “Benvenuti ad Asiago, Città del sorriso”. E
se in molti sorridono e si divertono per davvero
nel leggere le sue
demenziali, soprattutto dopo
aver capito il personaggio, sembra che per contro qualche sonora protesta gli sia già arrivata anche quest’anno per le sue
affissioni. Tutto inutile? Siamo
convinti che lui non si scomporrà, continuerà a inforcare il
suo motorino più o meno alle
tre di mattina, e armato di fogli
e nastro adesivo proseguirà imperterrito nelle sue incursioni
che faranno ridere o indignare,
a seconda di chi le leggerà. Comunque vale la pena di fare una
tappa in Via Cavour ad Asiago
per ammirare le caricature (anche di personaggi locali, novità
di quest’anno!) e i disegni di
questo originale artista: la mostra rimarrà aperta fino al 38
agosto!
Silvana Bortoli
identica alla prima, come per
tutti i lavori fatti a mano. Devo
dire che oggi apprezzo ancora
di più le creazioni artistiche,
perché ho scoperto quanto impegno, pazienza e fatica ci vogliono per certi lavori. Da semplici osservatori si può avere
l’impressione che siano la bravura e il talento naturali gli in-
gredienti principali per poter
creare delle opere d’arte, mentre ho imparato che ci vuole davvero molto lavoro e volontà. Un
lavoro che comunque, essendo
fatto con passione, è davvero gratificante”. Soprattutto, aggiungiamo noi, se i risultati sono quelli
che abbiamo visto nel garage di
Carlo.
Silvana Bortoli
Lidia Rigoni Pun
espone ad Asiago
Il Comune di Asiago e la Comunità Montana hanno accolto ben volentieri la richiesta della pittrice Lidia Rigoni di esporre le sue tele dal 24 al
31 agosto presso la Sala delle maschere in Comunità Montana. In una
lettera, inviata ancora lo scorso anno, l’artista aveva scritto: “ Il mio
sogno è di poter esporre ad Asiago, terra dei
miei nonni e di mio padre Armando Rigoni,
deceduto a soli 42 anni.
E’ per tutti i miei parenti
che voglio portare il
nome dei Rigoni sulla
loro terra natia, mi sembra così di onorarli”.
Lidia Rigoni risiede, con
la sua famiglia, a
Domodossola ed è titolare di un negozio/laboratorio dove esercita il
suo lavoro come arredatrice di fiori. Le 40 tele che saranno esposte
rappresentano per la maggior parte il maestoso Monte Rosa visto da
Macugnaga. La mostra e l’artista verranno presentate in un incontro
in programma lunedì 23 agosto alle 16,30 nella sala dei quadri del
municipio di Asiago con la partecipazione del sindaco Andrea Gios e
del critico d’arte Giuseppe Possa. La mostra aprirà i battenti il giorno
successivo alle 10.
Da sinistra Edoardo Sartori, Antronio Rodeghiero e la pittrice
Rigoni Lidia a Porta Manazzo
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
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Aspettando Venezia…ad Asiago
Al Cinema Lux due serate presentate dal direttore artistico del festival di Venezia Marco
Muller. L’assessore Rigoni: “In progetto l’avvio di un festival internazionale ad Asiago”
Marco Muller
Ci sarà anche un
po’ di Asiago all’ormai prossima Mostra
del cinema
di Venezia
in programma
dall’1 al 10
settembre. In concorso col film “La
Passione” diretto
dal regista padovano
Carlo
Mazzacurati c’è
anche
il
montatore Paolo
Cottignola,
romagnolo di
nascita
ma
asiaghese d’adozione. Ma c’è anche
una pellicola fuori
concorso alla quale
Cottignola ha lavorato, ovvero “Sei
Venezia” sempre per
la
regia
di
Mazzacurati. Un
motivo in più per gli
appassionati di cinema altopianesi per
seguire con vivo in-
teresse la kermesse cinematografica. Ma se a Venezia ci
sarà anche Asiago, ad Asiago
sarà presente per due giorni
la Mostra di Venezia. Sabato
21 agosto e domenica 22, al
cinema Lux, si tengono infatti due serate presentate dal direttore artistico del festival
veneziano Marco Muller.
“Aspettando Venezia 2010” è
il titolo della minirassegna organizzata dal Comune di
Asiago in collaborazione col
Circolo Effetto Cinema
Asiago che proporrà la proiezione dei film “Cosmonauta”,
sabato alle 18, e “Dieci inverni”,
domenica alle 21. Cosmoanuta
viene proiettato nell’ambito anche
della Notte nera, in programma
con diversi appuntamenti proprio tra il pomeriggio e la serata di sabato 21. Il film commedia di Susanna Nicchiarelli
presentato l’anno scorso a
Venezia ha vinto nella categoria Controcampo italiano “per
la capacità – questo il responso della giuria - di ricordare
attraverso gli occhi di un’adolescente un momento cruciale del Novecento”. In sala sa-
Asiagofestival: la grande musica
dell’estate asiaghese ogni giorno sul
web e a breve nuovamente in Corea
AsiagoFestival è molto di più
di una straordinaria proposta
musicale firmata dal suo direttore artistico Julius
Berger, violoncellista di fama
mondiale oramai adottato
dalla città di Asiago per il suo
straordinario impegno, sia artistico sia umano. Da quattro
anni, oramai, si svolge alla fine
di agosto AsiagoFestival
Korea, anche questo diretto
da Berger, nella Asiago Arthall di Seoul, auditorium che la
moglie dello stesso Berger, la
violoncellista di fama internazionale Hyun-Jung Sung, ha
voluto dedicare ad Asiago per
ospitare il “festival gemello”,
manifestazione che sta riscuotendo un crescente successo
di pubblico e di critica in un
paese di grandi appassionati e
cultori della musica classica e
contemporanea. E un
AsiagoFestival ancor più straordinario, unico nel panorama
internazionale, è quello ora disponibile nel sito web
Asiagofestival.it, che in occasione della 44ma rassegna offre agli appassionati l?ascolto
in rete gratuito di tutti i concerti. Grazie ad un programma realizzato ad hoc e appassionatamente voluto e sostenuto da Roberto Brazzale
(presidente dell’Associazione
Amici della Musica di Asiago
fondata da sua madre Fiorella
Benetti Brazzale - compianta
organista e divulgatrice culturale - e a lei dedicata), il sito
internet di AsiagoFestival consente a qualsiasi utente, in
modo totalmente gratuito e
senza necessità di iscrizione,
l?ascolto di tutti i concerti tenuti nel corso della manifestazione. L’ascolto può avvenire
da qualsiasi computer, anche
di uso domestico o portatile, attraverso la modalità streaming,
cioè senza attesa del totale
“loading” dei brani. Non sarà
invece possibile “scaricare” i
brani, essendo tale operazione resa troppo onerosa dalle
complicate norme sui diritti
d’autore. Il collegamento del
computer a diffusori acustici
adeguati, utilizzando la modalità High Quality, consente una
eccellente resa sonora, idonea
a rendere con grande fedeltà
le sfumature timbriche ed esecutive. Lo straordinario archivio discografico e fotografico
fruibile in rete è composto dalle
immagini e dalle registrazioni
dal vivo di tutti i concerti dal
2006 alla stagione più recente, oltre ad una serie di CD
realizzati da AsiagoFestival o
da artisti legati alla rassegna.
Oltre 60 ore di musica e con-
tenuti audio (conferenze), pari
a circa 50 CD.
Il processo di arricchimento
dell’archivio è in continuo aggiornamento, non soltanto con
l’inserimento dei concerti della stagione musicale in corso
e di quelle future, ma anche
con quello delle migliori incisioni tratte dall’archivio di incisioni dal vivo di
AsiagoFestival stimabile in oltre 200 concerti eseguiti nel
corso delle 44 edizioni finora
realizzate. La schermata di ricerca “Archivio discografico”
è suddivisa in quattro colonne,
e ciascuna consente un grado
successivo di specificazione
della ricerca (compositore, per
brano, per titolo della composizione, per data della registrazione). Navigando nello stesso
sito è inoltre possibile ascoltare
le conferenze tenute dai compositori ospiti della manifestazione,
conoscere le biografie di tutti gli
artisti impegnati e consultare il
“libro ospiti”. Per tutti coloro che
non possono raggiungere
l’Altopiano in agosto per apprezzare la musica ma anche lo straordinario clima culturale che
AsiagoFestival imprime nell’incantevole cittadina di Asiago, il
festival continua dunque per 365
giorni l’anno, gratuitamente,
ovunque.
bato sera ci saranno la regista
e il montatore Stefano
Cravero. Anche il film di domenica “Dieci inverni”, diretto da Valerio Mieli, è stato presentato a Venezia nel 2009,
sempre nella categoria
Controcampo italiano, riscuotendo un grande successo e
molti apprezzamenti a livello
internazionale. Domenica in
sala interverrà la protagonista
del film Isabella Ragonese.
“Questo bel gemellaggio col
Festival di Venezia, iniziato lo
scorso anno – sottolinea l’assessore al turismo e alla cultura Roberto Rigoni – vuol essere l’avvio di un percorso
culturale importante per la nostra città che dovrebbe portarci a lanciare il primo festival
di montagna del cinema tridimensionale in collaborazione
Isabella Ragonese
Paolo
Cottignola
col cinema Lux di Asiago. Una
proposta in ottica di
destagionalizzazione del turismo con un appuntamento culturale originale e di spessore
della durata di 7 giorni a partire
dal 7 gennaio. Un progetto al
quale stiamo lavorando per il
quale sarà importante l’appog-
gio della Regione che potrebbe
concretizzarsi nel corso di un
anno o due”. L’entrate alle serate “Aspettando Venezia 2010”
al cinema Lux è gratuito, è però
necessaria la prenotazione del
biglietto presso l’Ufficio Turismo del Comune di Asiago.
Stefania Longhini
Si chiude la stagione di Artemusica
Appuntamenti di grande pregio con alcune apprezzate novità hanno caratterizzato il
cartellone dell’estate impegnativo per gli organizzatori ma ricco di soddisfazioni
Dopo aver offerto a turisti e
residenti una stagione
concertistica di grande pregio,
l’Associazione Artemusica di
Roana si appresta a concludere gli appuntamenti estivi con
gli ultimi due concerti. Lunedì
23 agosto alle 21, presso la sala
Santa Giustina di Roana, si esibirà il giovane pianista Giovanni Piazzalunga. Nato a
Bergamo nel 1985, si è
diplomato con il massimo dei
voti e ha proseguito gli studi di
specializzazione concertistica
dedicandosi in modo particolare all’approfondimento del
repertorio classico. È stato
scelto fra i migliori allievi per
l’assegnazione di diverse borse di studio, ha partecipato a
numerosi corsi di perfezionamento e ha vinto numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Attualmente frequenta L’Accademia
Pianistica Internazionale di Padova sotto la guida dei Maestri
Riccardo Zadra e Federica
Righini ed è stato ammesso all’Accademia Nazionale Santa
Cecilia di Roma dove prosegue
tuttora i suoi studi.
Durante il concerto si esibirà
in un programma di brani di
Beethoven, Schubert e Chopin.
La conclusione della stagione
concertistica estiva 2010 avverrà giovedì 26 agosto alle 21
presso la sala Santa Giustina di
Roana con il concerto dei migliori talenti del laboratorio
“Maestro di te stesso” tenuto
dai maestri Federica Righini e
Riccardo Zadra. I due pianisti,
entrambi docenti presso il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di
Vicenza, attraverso pluriennali ricerche hanno elaborato una nuova disciplina, la “Psicofisiologia
dell’esecuzione musicale”, che
mira allo stimolo e allo sviluppo
delle potenzialità creative del musicista. Divenuta materia di studio per il biennio specialistico di
secondo livello nei conservatori,
questa disciplina permette ai musicisti di conoscere ed affrontare
alcune difficoltà o tematiche
psicofisiche specifiche come
problemi posturali, blocchi della
memoria o paura del pubblico.
Come sempre, le iniziative di
Artemusica sono ad ingresso
libero La stagione che si con-
clude è stata ricca di impegni e
di soddisfazioni: Artemusica ha
consolidato attività e collaborazioni con artisti e studiosi di rilievo, ha proposto al pubblico
concerti e “Martedì dell’arte” che
hanno riscosso un grande successo di pubblico. Le novità dell’estate 2010 sono state la “Merenda letteraria” che, oltre ogni
previsione, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso,
e lo spettacolare “Orlando Furioso”, suggestiva serata in cui, attraverso l’unione di arte, danza,
musica ed esibizioni di cavalieri,
gli spettatori si sono appassionati
alle celebri vicende di Orlando e
Angelica, protagonisti dell’”Orlando Furioso” di Ludovico
Ariosto.
Per ulteriori informazioni si può
consultare
il
sito:
www.artemusicaroana.it
Le opere di Cremonini in esposizione al Museo ‘Le Carceri’
Aperta fino al 12 settembre la personale del pittore da poco scomparso
Al Museo ‘Le Carceri’ di Asiago è in corso un’importante mostra di Leonardo Cremonini, che ne
ripercorre il cammino personale e artistico.
Organizzata dall’Associazione Alberto Buffetti in collaborazione con il Comune di Asiago, essa
rappresenta una vera opportunità per il panorama culturale altopianese, che allarga gli orizzonti
verso nuove prospettive.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 12 settembre, il mattino
dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 15 alle 19. Durante i fine settimana, la mostra avrà orario
continuato dalle 10 alle 19.
M. R.
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
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LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA
Educare alla sessualità significa imparare
a conoscere sé e gli altri per vivere meglio
Per chi non lo sapesse, è dal 1910
che si discute sull’eventualità di
inserire un programma
ministeriale di educazione sessuale nel ciclo scolastico. Forse
la tematica è di scarsa rilevanza
per la crescita dell’individuo o le
istituzioni adibite all’istruzione
non sono ancora attrezzate, dando prova di grave ritardo nell’ottemperanza del proprio mandato.
Il mio pensiero è che di tutte le
Istituzioni adibite alla crescita dei
cittadini del domani, nessuna ha
sentito l’esigenza di responsabilizzarsi e dare risposte concrete
su di un tema che è di essenziale
importanza per la piena
maturazione psicologica delle
persone. Eppure, non vi è luogo
o spazio in cui la sessualità non
si esprima in forma indiretta o diretta:
nelle
relazioni
interpersonali, nelle arti, nell’economia, nei mezzi di comunicazione.
La sessualità non rappresenta la
summa degli istinti e delle parti
oscure del nostro mondo interno. Essa è una dimensione sana
della nostra identità e si esplicita
sul piano fisiologico, emozionale e cognitivo: è parte integrante
del nostro essere e ci coinvolge
totalmente. Quando interagiamo
con gli altri o esprimiamo il nostro sentire, la componente sessuale è quasi sempre presente.
Pertanto, quando ci preoccupia-
mo dell’educazione dei ragazzi
(futuri adulti), dovremmo pensare anche al tema della sessualità,
del desiderio, dei bisogni; è molto facile invece evitare dietro un
velo di imbarazzo educativo, di
scarsa capacità comunicativa o
di delega ad altri significativi l’assunzione di responsabilità in
quanto educatori. E così il sesso
scompare, anche quello sano,
sotto forma di tabù sociale, per
ricomparire frequentemente
come disturbo e sofferenza, oppure strumentalizzato a fini commerciali.
Parlare di sesso significa aiutare
le persone a conoscere il corpo
che cambia e le proprie possibilità di stare in relazione emotivoaffettiva-sessuale con un partner
desiderato senza colpa né senso
di vergogna. Dicendo questo,
parlo da psicologo, lasciando a
margine i valori che sono più legati alla propria morale e al proprio modo di intendere il significato etico dei propri comportamenti.
La sessualità umana è basata originariamente sui fattori biologici
attinenti alla sfera della riproduzione e della procreazione, ma si
arricchisce da subito di una dimensione ludica e sociale, per poi
acquisire significati (dimensione
semantica) e prospettive esistenziali (dimensione narrativa). Sento l’imbarazzo di non poter approfondire con voi l’universo
sconfinato del tema e l’inquietudine di essere in qualche modo
mal interpretato. Numerosi sarebbero gli spunti di riflessione per
aprire un dibattito sull’importanza di accompagnare, con modalità e linguaggi adeguati, verso il
pieno sviluppo della propria identità sessuale. Non possiamo esimerci. La sessualità è una di quelle entità fantasma con cui tutti
fanno i conti senza parlarne mai.
Ciononostante, i ragazzi fanno
esperienze e acquisiscono in
modo spesso distorto informazioni che sono false, incomplete o
addirittura fuorvianti. È dimostrato che i preadolescenti e gli adolescenti sono assolutamente
ignoranti in materia e che molti
dei comportamenti sessuali a rischio sono dovuti alla carenza di
un supporto educativo adeguato. Lasciando perdere la questione filosofica di chi dovrebbe es-
sere il referente in tema di
sessualità (la risposta mi pare
scontata, cioè chiunque abbia
responsabilità educative), pare
oramai assurdo che nel nostro
paese non ci siano programmi
strutturati di tipo preventivo e informativo. La situazione è differente in tanti altri Paesi europei:
in Svezia, in Danimarca, in Gran
Bretagna, nei Paesi Bassi e in
Germania l’educazione sessuale
rientra tra le materie della scuola
d’obbligo.
E i ragazzi? Come la pensano?
Una recente ricerca è esemplare
rispetto all’universo giovanile.
L’89% desidererebbe affrontare
la tematica sui banchi di scuola.
In realtà però solo pochi dei
teenager italiani (8%) cerca risposta alle proprie domande rivolgendosi agli insegnanti, giudicati
impreparati sull’argomento o ai
genitori (12%), troppo spesso
latitanti. Così le fonti d’informazione preferite dai più (38%)
sono i consigli di altri adulti,
mentre il 24% si affida a libri e
dizionari illustrati, oppure naviga in internet (il 18%). Al di
là delle cifre, il risultato di questa carenza di informazioni è
persino imbarazzante: ad esempio, il 28% degli interpellati è
convinto che la circoncisione
sia un metodo di castrazione,
il 23% pensa invece che il
petting consista nell’accarezzare i capelli del partner; l’imene
viene considerata dal 21% del
campione come una malattia sessuale e la libidine per il 20% è uno
strano tipo di eiaculazione. Se è
curioso il fatto che il 13% dei giovani veda la spirale come un giocattolo erotico, occorre riflettere
su un ultimo dato: il 17% pensa
che i contraccettivi orali proteggano durante il rapporto dalle malattie sessuali. Quest’ultimo dato
ci fa abbandonare il sorriso per
sostituirlo con una smorfia di sana
inquietudine. I ragazzi hanno bisogno di sapere, non solo per
proteggersi e per prevenire le conseguenze nefaste in termini di
costi esistenziali e psicologici legati a condotte a rischio (malattie
e gravidanze non programmate).
Hanno bisogno di conoscere, attraverso un linguaggio adeguato
e una modalità che eviti sciocchi
imbarazzi, che la sessualità è parte integrante della loro identità ed
è connessa in modo indissolubile alle loro modalità di relazionarsi
con gli altri, di vivere il proprio
corpo e il proprio mondo interno
fatto di emozioni e di sentimenti.
È dimostrato che i ragazzi con una
buona cultura sessuale sono più
prudenti, conferiscono valore
alle esperienze intime, sanno riflettere su di sé e vivono con più
serenità i rapporti con amici e familiari.
Molte volte ho insistito sull’importanza di conoscere e amare il
proprio corpo e cercare l’armonia
con l’anima. Molti disagi psicologici dell’adulto originano da
blocchi di natura evolutiva che
hanno esordio in adolescenza,
dove la sfida di raggiungere una
propria integrità deriva proprio
dalla capacità di sentirsi unici, stabili e integrati, per vivere felici.
Stefano Rigoni,
Psicologo
Psicoterapeuta Cognitivo
Comportamentale
Tel. 338.2919597 – E-mail:
[email protected]
LE MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA
Il Senato ha approvato il nuovo Codice della Strada, in vigore da
venerdì 30 luglio. Le modifiche introdotte permettono, tra l’altro, di
approcciarsi alla guida non appena compiuti i 17 anni, di rateizzare il
pagamento di una multa e di guidare con la patente sospesa per
alcune ore “bonus”. D’altro canto, però, si inaspriscono le norme
contro l’abuso di alcolici (specie per i neo-patentati) e contro i “multati seriali”: alla terza infrazione grave commessa in un biennio scatterà la revisione della patente.
Vediamo, in sintesi, le principali novità.
Guida sotto l’influenza dell’alcool A parte alcune modifiche di carattere tecnico le novità principali riguardano chi supera il tasso
alcolemico di 1,5 g/l che, adesso, rischia l’arresto da 6 mesi ad un
anno (prima da 3 mesi ad un anno), oltre alla revoca della patente. Se
il conducente in stato di ebbrezza (con livello inferiore a 1,5 g/l),
invece, provoca un incidente stradale verrà disposto il fermo amministrativo del veicolo per centottanta giorni (prima erano 90). Arrivano,
finalmente, i lavori socialmente utili per chi guida in stato d’ebbrezza
(ad eccezione di chi guida con oltre 1,5 g/l e provoca un incidente, in
questo caso restano invariate tutte le pene detentive e pecuniarie) che
consisteranno in una “prestazione di attività non retribuita a favore
della collettività da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province,
i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di
volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze”. I
giovani automobilisti patentati da meno di tre anni non potranno bere
alcool in nessuna quantità prima di guidare. Tale obbligo viene esteso
anche ai professionisti del volante (autisti, tassisti, camionisti), che rischiano il licenziamento per giusta causa qualora vengano sorpresi in
stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’inasprimento delle sanzioni tocca pure i minorenni per i quali verranno posticipate le
procedure per il conseguimento della patente B in forma punitiva fino a 19
o -nei casi più gravi- 21 anni.
Giro di vite per la vendita di alcoolici nei locali Dalle tre di notte fino
alle sei locali ed esercizi commerciali non potranno servire alcolici. Le
uniche deroghe sono previste per le notti di Capodanno e Ferragosto. Il divieto riguarda anche gli Autogrill: dalle 22 per i superalcolici
e dalle 2 del mattino per birra e vino. Tutti i locali che proseguono
l’attività oltre mezzanotte dovranno mettere a disposizione dei clienti
un etilometro.
Per i neo-patentati torna il limite di potenza Il nuovo Codice della Strada
rende effettivo il limite di potenza massima, già previsto, ma mai entrato in
vigore. L’anno successivo al conseguimento della patente un neopatentato non potrà guidare auto con potenza specifica superiore a 55
kW/t - in precedenza erano 50 - e comunque non maggiore di 70 kW.
Patente:tre ore di bonus L’automobilista con patente sospesa potrà
chiedere al Prefetto (un’unica volta) un bonus di tre ore quotidiane
per recarsi al lavoro o svolgere attività indispensabili, tuttavia questa
opportunità si potrà avere “solo nel caso in cui dalla commessa
violazione non sia derivato un incidente”. L’istanza dovrà essere
“adeguatamente motivata e documentata per ragioni di lavoro,
qualora risulti impossibile o estremamente gravoso raggiungere il
posto di lavoro con mezzi pubblici”. In compenso verrà allungata la
durata della sospensione (“di un numero di giorni pari al doppio
delle complessive ore per le quali è stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso”) e negata la possibilità di avanzare ricorso.
REVISIONE DOPO TRE INFRAZIONI Dopo tre infrazioni gravi (con perdita
per ciascuna di almeno 5 punti) commesse nel biennio si dovrà ripetere
la procedura per conseguire la licenza di guida senza poter nemmeno
“tutelarsi” con il patentino per i ciclomotori, vietato anch’esso.
NESSUN LIMITE DI ANZIANITÀ. E’ prevista una visita medica biennale per gli
automobilisti ultra 80enni, mentre i professionisti potranno guidare senza
limiti d’anzianità purché si sottopongano ad un controllo annuale una
volta compiuti 68 anni.
Multe:sarà possibile rateizzare il pagamento In base all’ultima dichiarazione dei redditi chi ha un reddito imponibile non superiore a 10.628,16 euro
potrà richiedere il pagamento dilazionato delle multe, purché queste (singole o cumulate) abbiano importo superiore a 200 euro. Il provvedimento
è lodevole ma obbliga, contemporaneamente, chi volesse rateizzare la multa
a rinunciare ad un eventuale ricorso al prefetto o al Giudice di Pace, con
palesi dubbi di costituzionalità.
Termine per la notifica delle contravvenzioni Il termine per la notifica delle
contravvenzioni è ridotto da 150 a 90 giorni (più altri 60 nel caso in cui il
trasgressore non fosse subito identificabile). Saranno invece 100 i giorni
per notificare a casa il verbale ad un trasgressore al quale sia stata contestata direttamente la multa.
Pagamento in misura ridotta Torna la possibilità per i guidatori professionali di pagare le multe, in forma ridotta, direttamente all’agente accertatore.
Qualora il trasgressore non si avvalga di tale facoltà sarà tenuto a versare
all’agente accertatore, a titolo di cauzione, una somma pari alla metà del
massimo della sanzione pecuniaria prevista per la violazione. In mancanza
verrà disposto il fermo amministrativo del veicolo.
Limiti di velocità: addio ai 150 km/h Sarà obbligatoria la presenza di Tutor
perché un’autostrada venga “certificata” per i 150 km/h. Diminuiscono
quindi le tratte conformi.
Il nuovo Codice della Strada, inoltre, prevede una diminuzione delle sanzioni per chi venisse pizzicato a superare i limiti di velocità di 10 km/h: tre
punti invece di cinque e multa invariata a 155 euro. Le pene diventano,
invece, più severe -specie a livello economico- per l’intervallo compreso
fra 40 e 60 km/h, con una sanzione pecuniaria di 500 euro (aumento di 130
euro), la sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione di
dieci punti. Viene rimosso il divieto di guida tra le ore 22 e le 7 per i tre mesi
successivi alla restituzione della patente. Chi superasse il limite di oltre 60
km/h dovrà pagare 779 euro (aumento di 229 euro), rinunciare a 10 punti ed
alla patente per una durata compresa fra sei e dodici mesi.
Sanzioni per micro-car e motorini I conducenti di micro vetture avranno
l’obbligo di indossare sempre le cinture di sicurezza e tenere i fari accessi.
Targa personale Al momento di vendere o rottamare un’auto il proprietario dovrà smontare la targa e destinarla alla nuova vettura, senza la possibilità di abbinarla a più di un mezzo.
Comportamento in caso di incidente Ci sarà l’obbligo di soccorrere non
solo le persone ma anche eventuali animali coinvolti nell’incidente. Chiunque non ottempera a tale obbligo verrà punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.
Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni Si dovrà dare
precedenza ai pedoni non solo in transito sulle strisce ma anche a quelli
che si stiano accingendo ad attraversarle. La modifica è evidentemente
interessante, anche se sono prevedibili casi di incomprensione e dubbi
interpretativi.
Circolazione dei velocipedi La norma sul casco da bici per i minori di 14
anni è stata eliminata in ultima lettura alla Camera. Diventerà, però, obbligatorio per chi circola fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto del
sole a mezz’ora prima del suo sorgere e nelle gallerie il giubbotto o le
bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. La multa va da 23,00 euro a 92 euro.
Patente a punti Per riottenere i punti persi finalmente viene introdotto
un vero e proprio esame le cui modalità saranno decise dal Ministero.
Il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti, inoltre, istituirà e disciplinerà corsi di guida sicura avanzata ed è previsto che la frequenza
di uno di tali corsi potrà permettere il recupero di 5 punti dalla patente.
Regolamentazione della circolazione fuori dei centri abitati
Avvocato Serena Baù
L’articolo è stato modificato per
I lettori che vogliano
chiarire, definitivamente, che i
sottoporre domande su
“pneumatici invernali” sono equiqualsiasi questione di
parati in tutto e per tutto alle catecarattere legale al nostro
avvocato possono inviare
ne da neve.
una mail all’indirizzo
Atti vietati E’ vietato gettare [email protected]
siasi cosa sia dal veicolo in sosta
o scrivere a “L’avvocato
che in movimento (norma introrisponde” – Giornale
Altopiano, Via Monte
dotta, in particolare, per l’abbanSisemol, 9 36012
dono e getto di rifiuti). La sanzioAsiago (Vi)”
ne sarà di 100 euro.
8
l’Altopiano
Sabato 21 agosto 2010
21
PARTITA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI DEI CAMPIONI D’ITALIA
I nomi nuovi della Migross
Henrich jr. e Kovacevic (aspettando Vigilante). Presentazione ufficiale della
squadra il 21 agosto sul palco centrale in piazza II° risorgimento ad Asiago
Vivo l’interesse per il mercato
giallorosso. La società del presidente Mantovani sta ormai
definendo i contorni di un
roster sostanzialmente confermato ed ormai pressochè definitivo, con poche anche se
significative novità, fra cui
quella già ufficializzata del cambio fra i portieri con la partenza di Bellissimo e l’arrivo di
Perugin.
La presentazione ufficiale
della squadra è programmata
per sabato 21 agosto alle 18 in
piazza 2° Risorgimento ad
Asiago (in caso di maltempo
dirottata al PalaOdegar).
Le conferme
Raffica di (scontate) conferme anche per i giovani prodotti
e talenti locali, da quella dei due
difensori, il 24enne Marco
Rossi (alla sua quinta stagione
nella massima divisione) ed il
non ancora 19enne Enrico
Miglioranzi (che inizierà dunque la sua terza stagione in serie A) a quelle di tre attaccanti,
il 21enne Matteo Tessari ed il
non ancora 23enne Nicola
Tessari (per entrambi quarta
stagione in serie A), oltre al
17enne Michele Stevan (alla 2^
esperienza nella massima divisione). Oltre a queste conferme, una novità è l’inserimento
nella rosa anche della giovanissima promessa Andrea
Strazzabosco (17 anni il prossimo 3 dicembre), difensore
che si è già messo in mostra
nelle formazioni del settore giovanile e che già nella passata
stagione ha preso parte ad alcuni allenamenti della prima
squadra.
Conferma recente, come
auspicato, anche per un elemento importante per qualità ed
esperienza come Raffaele
Intranuovo (lo scorso anno
canadese ma forse quest’anno
con la patente, pardon, il passaporto da oriundo), 37 anni il
prossimo 11 settembre, attaccante capace di “nascondersi”
per un’intera stagione, pur fornendo un prezioso contributo
alla squadra, per poi esplodere
e diventare pedina determinante e fondamentale nei playoffs,
16 partite in cui ha saputo piazzare 9 reti e 5 assist, compresa
la pesantissima doppietta in gara
6 di semifinale con ValPusteria
e la rete che ha dato il “la” alla
decisiva gara 4 di finale col
Renon che ha assegnato lo scudetto ai giallorossi.
Le novità
Sul piano delle novità (al di là
del fatto che non tornerà ad
Asiago Vince Bellissimo, ingaggiato dai Las Vegas Wranglers)
eccone un paio di “pesanti”: per
l’indispensabile rinforzo difensivo, settore dove sono da annotare le partenze di Lehtinen e
Trevisani, ecco l’arrivo del
24enne possente difensore
sloveno Sabahudin Kova
evi
, 190 cm x 95 kg, giocatore dello Jesenice e della nazionale slovena (allenata da
coach Harrington) che quest’anno ha vinto in casa il Mondiale di 1^ Divisione, Gruppo
B. Lo sloveno va ad aggiunge-
re ulteriore peso ad una difesa
che può già contare su Plastino,
DeMarchi, Rossi e Miglioranzi
e reparto dove manca ancora
la sola conferma del corazziere
ed anima di questa squadra Michele Strazzabosco. Come si
“sapeva” da tempo la Migross
Asiago ha anche ufficializzato
l’ingaggio di una nuova pedina
per il reparto offensivo: si tratta di Adam Henrich, fratello 4
anni più <piccolo> del bomber
Michael, già idolo della tifoseria
giallorossa. Con questo arrivo
la dirigenza asiaghese conferisce ulteriore qualità e peso anche all’attacco del team Campione d’Italia, fermamente intenzionato a difendere il titolo
ed a ben figurare anche sui palcoscenici europei della
Continental Cup; infatti Adam,
26 anni compiuti lo scorso 19
gennaio, ha dalla sua un fisico
da vero e proprio corazziere:
con i suoi 193 cm per 108 kg
non ha nulla da invidiare al fratello maggiore, anzi, o all’altro
gladiatore
dell’attacco
giallorosso Layne Ulmer.
L’Asiago viene anche dato sulle tracce di un ulteriore rinforzo; rumors lo danno già per vincente nell’”asta” per aggiudicarsi di John Vigilante, 182 cm
per 91 kg, 25enne ala italo-ame-
ricana del Minnestota, con
all’attivo 48 reti ed 80 assists
nelle poco meno di 300 partite disputate nelle ultime tre
stagioni AHL con Milwaukee
Admirals, Syracuse Crunch,
Quad City Flames e Grand
Rapids Griffins.
Campagna abbonamenti
In casa Asiago ha preso ufficialmente il via la campagna abbonamenti per l’ormai imminente stagione che
i giallorossi giocheranno orgogliosamente con lo scudetto cucito sul petto; previste
le formule OMNIA ‘BLU
ORO’ - Posto Numerato - •
500,00, ‘BLU’ – Posto Numerato -intero • 200, ridotto •
160- e ‘GIALLO’ – Posto non
numerato - intero • 160, ridotto • 120; Previste anche varie
“opzioni”: “Presenta un amico”,
“Famiglia”, “Over 100 Km”,
“Tariffa ridotta” e “Studenti”
(condizioni e dettagli sul sito).
Il calendario
Intanto è stato ufficializzato
dalla Federazione, con la pubblicazione sul sito istituzionale,
il calendario della prossima
stagione, la numero 77 della
storia dell’hockey su ghiaccio
azzurro. Campionato che si
presenta di fatto con una formula che ricalca quella sperimentata lo scorso anno con
una fase preliminare (regular
season) articolata in cinque gironi (tre di andata e due di ritorno) per complessive 45 giornate e 40 partite per le nove formazioni iscritte ai nastri di partenza (anche se è ancora aperta la questione Vipiteno, formazione di A2 che ha chiesto e finora visto negata la partecipazione al campionato di massima divisione) e cioè, in ordine
di classifica della passata stagione, Asiago, Renon,
ValPusteria, Bolzano, Pontebba,
Fassa, Alleghe, Valpellice e Cortina. La fase di qualificazione
prenderà dunque il via giovedì
23 settembre per concludersi
martedì 15 febbraio; due le pause programmate per l’attività
della nazionale: dal 13 al 19 dicembre la prima, dal 7 al 13
febbraio la seconda. A questa
seguiranno i playoff ad eliminazione diretta, a cui saranno
ammesse le prime otto squadre della regular season, articolati in quarti di finale, semifinali e finale, tutti al meglio delle
sette partite. Eventuale gara 7
di finale si giocherà il 5 aprile
2011. Come ormai consolidata
tradizione tutte le partite non
potranno finire in parità; in questo caso si disputerà un
overtime da 5 minuti (con giocatori per parte) ed eventualmente i tiri di rigore; punteggi:
3 punti per la vittoria e 0 per la
sconfitta nei tempi regolamentari, in caso di parità 2 punti a
chi vince all’overtime o ai rigori ed 1 a chi perde.
Asiago che, nonostante i galloni di Campione d’Italia, è stato
bistrattato dalla “sorte” visto
che al semaforo verde di giovedì 23 settembre sarà costretto a partire dai box facendo
subito il suo primo pit-stop (comunque obbligatorio per tutti)
lasciando scappare via le avversarie e, dopo l’esordio stagionale esterno in gara due ad
Alleghe sabato 25, si presente-
rà con lo scudetto sulle maglie
l’Odegar solo in gara tre, giovedì 30 settembre, quando
ospiterà il ValPusteria (lo scorso anno il Bolzano, allora Campione d’Italia, esordì in casa in
gara 1 col Pontebba ed osservò il turno di riposo solo all’8^
giornata). Formazioni molto
rinnovate (Asiago a parte) e
quindi tutte da scoprire; i
giallorossi di harrington affronteranno il Bolzano in una delle
classiche dell’hockey italiano al
4° turno in trasferta mentre
rinverdiranno la sfida scudetto
2009/10 col Renon in casa alla
7^ giornata; considerato che la
Migross sarà impegnata in
casa anche sul fronte internazionale con la semifinale di
Continental Cup che si giocherà all’Odegar dal 26 al 28 novembre, il calendario
giallorosso prevede già due
spostamenti, con l’anticipo della 21^ giornata (Asiago/
ValPusteria) dal 23 al 16 novembre ed il posticipo della 22^
giornata (Bolzano/Asiago) dal
27 al 30 novembre.
La Migross Asiago farà il suo
debutto in una competizione
ufficiale in anticipo sull’inizio
del campionato, visto che giovedì 16 settembre incrocerà in
casa i bastoni con il Renon (vincitore della Coppa Italia 2010 e
coriaceo antagonista nella lotta
allo scudetto) per l’aggiudicazione della Supercoppa Italiana.
Cesare Pivotto
Hockey Inline
L’estate ad otto ruote
A due settimane dal via della nuova stagione,
ecco gli ultimi movimenti di mercato
Da lunedì molte formazioni riprenderanno a pattinare in vista dell’esordio nel primo weekend di settembre. Anche la Rigoni di
Asiago Vipers, da sette anni campione d’Italia, sarà impegnata in
quel fine settimana, precisamente sabato 4 settembre (ore 18.30,
impianto di Via Cinque ad Asiago) in occasione della finale di
Supercoppa con l’Edera Trieste. Un Asiago, però, che, dopo
essersi iscritto in extremis al campionato, rischia di arrivare al
primo appuntamento stagionale con qualche incognita di troppo.
Due le certezze: Claudio Mantese ed Andrea Comencini sono stati
ceduti in prestito al Padova di Riccardo Marobin. Dopo il golden boy
asiaghese, infatti, nei giorni scorsi anche il “gemello” altoatesino ha
siglato l’accordo con i Ghosts (in vigore, però, dal 24 settembre,
evitando così l’eventuale incrocio nei quarti di finale di Coppa Italia
con la sua ormai ex squadra), andando così a formare una delle coppie più affiatate e prolifiche dell’intera serie A1. Mezza prima linea
Vipers, dunque, non c’è più. E l’altra metà, quella formata da Riccardo
Mosele e Stefano Frigo, ha ricevuto qualche offerta, anche se alla fine
potrebbe rimanere a quota 1000 metri. Tuttavia, è inutile nascondere
che più di qualche dubbio esiste alla vigilia di questa nuova avventura
e lo stesso presidente Fabio Forte, attraverso il sito internet della so-
cietà, ha esternato qualche pensiero in proposito. Tra un paio di settimane, comunque, si avrà già una visione più chiara di chi vestirà la
maglia arancionera e di chi siederà in panchina per guidare le “vipere” in Italia ed in Europa, visto che la società si è iscritta anche a
questa edizione della Champions. Nel frattempo le rivali si stanno
via via delineando ed attrezzando per dare l’assalto al regno dei
Vipers. Padova, come detto, si è assicurata due tra i migliori elementi in circolazione, ma avrebbe utilizzato buona parte del budget
ed ora si troverebbe costretta a far quadrare i conti. Serve assolutamente un portiere. Marobin ha visto sfumare una dietro l’altra le
trattative per i vari Lobbia, Commisso, Alberti e, soprattutto, Penko,
l’estremo difensore sloveno dei Vipers vero obiettivo dei Ghosts,
che ora potrebbero ripiegare sul veterano Diego Riva (Edera Trieste). I giuliani sono al momento un enigma. Anche Cristian Rela,
tecnico dei rossoneri nelle ultime due annate, non ha ancora deciso cosa fare. A breve, comunque, dovrebbe incontrare anche i
vertici federali per parlare del suo futuro alla guida della nazionale.
Un futuro decisamente più sereno di qualche tempo fa se l’è ritagliato Vicenza, rimasto senza sponsor, a rischio di veder
drasticamente ridimensionate le ambizioni ed ora, invece, pratica-
mente allo stesso punto di un anno fa. Ad eccezione del capitano
Massimo Stevanoni (l’unico che non avrebbe ancora detto sì ai
biancorossi), tutti gli altri elementi (Luca Roffo, il primo ad aderire, Michael Corradin, Fabio Testa, …) saranno ancora lì, accettando così di partire senza garanzie se non quella dei rimborsi
spese in attesa di tempi migliori. Vicenza tira un sospiro di sollievo
e certamente può guardare avanti, ben oltre la linea del traguardo
salvezza come fino a qualche settimana fa. E poi le altre: Arezzo,
che deve ancora svelare le carte, Milano 24 (che ha recuperato
Zagni e si è assicurato Bortot, top scorer dell’ultima regular season),
Civitavecchia, che ha confermato gli slovacchi Franko e Simunek,
riabbraccia pure il ceco Kucera. Ma i “Pirati” approdano anche in
America, arruolando Stephen Campbell, oro al Mondiale IIHF, e Joey
Doran, giovane talento già protagonista con la nazionale juniores a
stelle e strisce. Anche il Ferrara di Roberto Ciprian, squadra rivelazione
dell’ultimo playoff, dopo aver incassato parecchie delusioni sul fronte
italiano si butta oltre confine: trattative ben avviate con due svedesi ed
un danese. Cittadella, infine, dopo averlo fatto per Ricky Mosele e
Stefano Frigo, avrebbe sondato il terreno anche per Luca Tessari
(Asiago Vipers), inattivo nell’ultima stagione. Stefano Angonese
8
Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
22
Michael Lunardi “tricolore” junior
SPORT
L’atleta galliese a Predazzo conquista il titolo di Campione italiano di salto speciale estivo.
Tra i suoi prossimi obiettivi un podio in Fis Cup dove è reduce da buoni piazzamenti
Nevi sud-americane
per Gianesini & C.
Come di consueto in questo
periodo estivo la Federsci
lancia la sua “campagna
australe”per i componenti le
squadre nazionali. In
Patagonia è pieno inverno ed
ad Usuhaia, città poco lontana dalla Terra del Fuoco,
l’innevamento consente di
avviare una fase di preparazione piuttosto lunga: in media tre settimane.
Giulia Gianesini, unica rappresentante vicentina nelle
squadre di Coppa del Mondo 2010-11, è laggiù con le
compagne dopo aver lavorato
già parecchio sia “ secco”
come su ghiacciaio.
Gli allenatori Stefano
Costazza e Giuseppe Zini con
l’atleta delle Fiamme Oro
hanno convocato: Federica
Brignone, Irene Curtoni,
Camilla Alfieri, Chiara
Costazza, Denise Karbon e
Manuela Moellg. La permanenza in Argentina durerà
fino all’11 settembre con
l’auspicio che le condizioni
meteo permettano di lavorare con efficacia visto che
quelle piste consentono di
ricostruire le condizioni di
neve che ragazzi e ragazze
troveranno su parecchie piste europee nel corso della
prossima stagione invernale.
Lo sci alpino azzurro punta a
far meglio che in quella appena archiviata con qualche
risultato in meno del previsto
nonostante il “lampo olimpico” di Giuliano Razzoli.
Giulia Gianesini affronta questa sua nuova stagione consapevole del suo valore tecnico in crescita tanto che
quella trascorsa si è rivelata
la sua migliore stagione e per
la prossima intende confermare questo andamento che
le ha fatto raggiungere una
posizione d’elite fra le
gigantiste azzurre mentre
anche le big straniere si sono
rese conto di avere un’avversaria in più.
R.A.
Ottima impresa per
Michael Lunardi,
classe ’92: è Campione Italiano 2010 di
salto speciale “estivo”. Lo junior di
Gallio, anche il fratello Andrew è…..sulla
buona strada, si prende questa meritata
soddisfazione saltando meglio di tutti dall’
Hs 106, il trampolino
“normale” dell’impianto di Predazzo
dove la corsa al tricolore ha trovato la giusta cornice. Michael
è reduce da buoni
piazzamenti in FisCup “estate” e lo conferma in Val di
Fiemme con un secondo salto di 95,5
metri e note tecniche
molto positive. Gli riesce così di superare Samuel
Costa (Sc Gardena) e Roberto Tomio (Dolomitica
Predazzo) poi saliti con lui sul
podio. Un terzetto che pro-
mette bene. La performance tricolore del diciottenne
galliese gli consentirà di proseguire nel torneo continentale estivo con ulteriori moti-
vazioni e di
proseguire nella sua costante
crescita tecnica in una disciplina, quello del
salto, dove basta sbagliare un
nonnulla per rit r o v a r s i
attardati in
classifica. Ora
per lui l’obiettivo di un podio
in Fis-Cup non
può essere considerato un
tabù essendo
ormai questo
risultato alla
sua portata.
Nella “nazionale giovani” abbinata al campionato italiano
estivo Thomas
Tagliaro (Sc Gallio), altro
esponente dell’ ormai ridotta
ma combattiva pattuglia di
saltatori rimasti in attività
sull’altopiano è terzo. R.A.
Via Ceresara – Asiago (nel parcheggio del cimitero)
Dalle 8 alle 11.15 nelle giornate di sabato indicate nel calendario qui riportato
Il servizio è destinato esclusivamente ai cittadini residenti o non residenti, iscritti al servizio rifiuti nel Comune di Asiago, che dovranno presentarsi
muniti di Ecocard personale (tessera consegnata durante gli Etra Point) o copia dell’ultima bolletta.
NON E’ CONSENTITO L’ACCESSO ALLE UTENZE NON DOMESTICHE
Si potranno conferire gratuitamente, secondo il calendario, le seguenti tipologie di rifiuti:
INGOMBRANTI (mobili vecchi, contenitori e oggetti in metallo di grandi dimensioni, pneumatici, materassi, divani, ecc..) Fino a 4 pezzi per volta
ELETTRODOMESTICI e COMPUTER Fino a 4 pezzi per volta
VERDE E RAMAGLIE Fino a 6 sacchi da 100 lt circa alla volta
Per quantitativi superiori a quelli indicati si chiede di chiamare il numero
verde e concordare le eventuali modalità alternative di conferimento
Ricordiamo inoltre che il servizio di asporto ingombranti a domicilio è
attivo gratuitamente fino a 4 pezzi, da prenotare telefonicamente al n°
verde 800 247 842
E’ vietato abbandonare i rifiuti o lasciarli nell’area nei giorni non previsti. Ai
trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da
105,00 euro a 620,00 euro, ai sensi dell’art. 255 D.Lgs 152/2006, Testo unico in materia ambientale.
Per informazioni ETRA – Servizio Clienti – [email protected] – www.etraspa.it
Numero verde 800 247842 (dal lunedì al venerdì 08.00 – 20.00 – sabato 09.00 – 13.00)
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Sabato 21 agosto 2010
Hockey Inline
l’Altopiano
23
CALCIO
Asiago, si riparte con ambizioni e volti nuovi
In panchina Lorenzi. Dal Canove arrivano Abida e Pertile. Rientrano Lunardi e Longhini. L’obiettivo? La zona playoff
Primo “giorno di scuola” mercoledì scorso per l’Asiago
Calcio Altopiano, radunatosi
allo stadio “Zotti” per iniziare
la preparazione in vista della
prossima stagione, ancora nel
campionato di terza categoria.
Anno nuovo, facce ed ambizioni nuove. A cominciare dal
tecnico, primo tassello posizionato dalla dirigenza guidata
ancora da Federico Longhini.
« Nella scorsa stagione –
racconta il pres – avevamo
provato ad affidare la squadra ad un tecnico che provenisse da fuori Altopiano.
Marcello (Carlesso, ndr) ha
fatto il suo dovere, anche se
poi purtroppo i risultati non
sono arrivati e qualche elemento più giovane non ha
trovato lo spazio che speravamo. A lui va il nostro ringraziamento ed un in bocca al lupo per il prosieguo
della sua carriera. Quest’anno, invece, abbiamo
guardato in casa, scegliendo Lorenzo Lorenzi, anche
in seguito alla positiva stagione vissuta con gli “allievi” giallorossi. Lo staff tecnico è completato da Nika
Giovanil, che sarà l’assistente allenatore, dal team manager Romano Basso e dal
mitico massaggiatore Vittorio Pesavento ».
Queste le prime parole del
nuovo allenatore, che ha idee
chiare su cosa si aspetta dai
suoi, anche se preferisce non
sbilanciarsi su come intende
schierarli: « Sicuramente mi
sento pronto per questa
esperienza; mentre per quel
che riguarda modulo e tattica da adottare bisognerà
prima valutare il “materia-
le” messo a disposizione
dalla società, in modo da
poter sfruttare al massimo il
rendimento dei giocatori. Si
cercherà di individuare la
soluzione migliore in base
alle caratteristiche delle
punte. Ai giocatori chiederò il massimo impegno e soprattutto una costante presenza agli allenamenti, in
particolare nel periodo invernale quando solitamente
si decidono i campionati. Si
lavorerà anche molto dal
punto di vista psicologico in
modo da sviluppare nei giocatori un forte spirito di
gruppo ».
Ma novità si registrano anche
nell’organico. « L’ossatura
della squadra – prosegue
Longhini – è rimasta pressoché invariata, anche se abbiamo dovuto compiere alcune scelte. Tra queste,
quella di interrompere il rapporto con alcuni giocatori,
che per problemi legati al
lavoro purtroppo non riusci-
vano a garantirci continuità nei mesi invernali. Quest’anno, invece, avremo la
possibilità di allenarci con
lo stesso gruppo dall’inizio
alla fine, sperando quindi di
non avere sbalzi di rendimento come accadeva nei
campionati scorsi. I volti
nuovi sono, comunque, conosciuti dalle nostre parti:
tra i pali torna a disposizione Gabriele Lunardi, che
andrà a dar man forte a
Luca Rela in questo delicato ruolo. Al centro della retroguardia ci saranno
Mirko Longhini, al rientro
dopo qualche stagione a
Malo, e Youssef Abida, proveniente dal Canove. E sempre dalla formazione
altopianese è stato prelevato anche l’attaccante Francesco Pertile, elemento che
può svariare su tutto il fronte offensivo. A questi si aggiungeranno
poi
gli
juniores. L’idea è proprio
quella di utilizzare la formazione juniores come un vero
e proprio “farm team”,
CANOVE CALCIO
Ecco i gironi di coppa e campionato
Calcio d’inizio il 5 settembre
Pubblicati dalla F.I.G.C.
Veneto i gironi e le date dei
prossimi appuntamenti. Il
Canove, dopo l’amara retrocessione maturata ai playout,
riparte dalla seconda categoria e precisamente dal girone “E” che comprende: B.P.
93, Berton Bolzano
Vicentino, Cà Trenta,
Castelgomberto Lux, Concordia Schio, Costabissara,
Cresole
80,
Isola
Castelnovo, Molina Malo,
Monteviale, Poleo Aste, Ponte dei Nori, Quinto
Vicentino, Recoaro e
Valdastico. L’esordio è previsto per domenica 19 settembre. L’andata, quest’anno, terminerà il 19 dicembre
2010, grazie anche al turno
infrasettimanale dell’8 dicembre. Il girone di ritorno
scatterà il 9 gennaio 2011;
consueta pausa il 20 febbra-
Lusiana. Al Torneo di calcio
a 5 vince l’Osteria Sciessere
io (data utile per eventuali
recuperi). Ulteriore stop il 17
(domenica delle Palme) ed
il 24 aprile (Pasqua). Il
campionato terminerà l’8
maggio. A seguire playoff e
playout. La stagione del
Canove, comunque, inizierà già il 5 settembre, in occasione della prima giornata del Trofeo Regione
Veneto. Gli uomini del presidente Rebeschini sono stati inseriti nel girone n. 37
con Poleo Aste, Tre Ci e
Valdastico. Le giornate di
gioco saranno 5, 8 e 12 settembre. Supera il turno solo
la prima classificata. I calendari di coppa e campionato saranno resi noti a breve.
attingendovi all’occorrenza
».
Un anno fa si parlava di campionato “di ricostruzione”. Partenza sprint e poi la brusca frenata protrattasi praticamente
per tutto il girone di ritorno.
Che torneo sarà stavolta? «
Come ho detto prima – spiega Longhini – il poter lavorare per tutta la stagione
con il gruppo al completo
dovrebbe essere un aspetto
importantissimo. Inizieremo
tranquilli, ma con le idee
chiare: vorremmo disputare
un campionato di buon livello, puntando ad entrare
in zona playoff. Come sempre, i mesi tra dicembre e febbraio ci diranno se abbiamo
la possibilità di lottare per
questo traguardo fino alla
fine ».
Non solo prima squadra, comunque. L’Asiago Calcio Altopiano
prosegue il lavoro anche sul proprio vivaio. « Assolutamente –
conclude Longhini – e questo
anche grazie alle collaborazioni con altre realtà come la
Junior Altopiano e, da quest’anno, il Gallio. Oltre agli
Juniores di Roberto Baù, ci
saranno anche le formazioni “allievi”, i “giovanissimi”, i “pulcini” e la “scuola
calcio” affiliata a quella
dell’Inter. A tal proposito vorrei ricordare che sono già
aperte le iscrizioni per gli anni
2001, 2002, 2003 e 2004.
Info:
0424.
460809;
[email protected] »
.Stefano Angonese
La squadra dell’”Osteria
Sciessere” allenata da Roberto Frezza, ha vinto il
“3.° Memorial don Antonio Pasin” di calcio a 5
svoltosi in concomitanza
con la sagra della Madonna della neve a Valle di
Sopra. La compagine di
Frezza ha piegato per 3 a
2 la formazione del “Bar
Tripoli” di Caltrano. Al
terzo posto si è classificata la squadra della “Locanda Centrale” e in
quarta fila si è piazzato il
complesso
degli
“Autotrasporti Pozza”.
E.Z.
Nella foto, la squadra dell’”Osteria Sciessere”.
8
Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
24
“Ecco perchè ad Asiago non si fa la raccolta porta a porta”
Il sindaco Andrea Gios risponde alla lettera inviataci da Diego Bardelli
Egregio Direttore,
cerco di dare alcune risposte alla lettera di Diego Bardelli
pubblicata dal suo giornale in relazione alla raccolta differenziata.
Mi pare che la lettera di Bardelli evidenzi sin dall’inizio un tono
polemico, laddove afferma che la raccolta differenziata sarebbe
partita “con grande accompagnamento di notizie e qualche traccia di solennità”, manifestando sin da principio la volontà di svolgere una critica di carattere politico, anziché fornire un utile contributo per la soluzione dei problemi denunciati. La foga denigratoria
ed il piglio politico di ex amministratore ed Assessore comunale,
infatti, lo portano a contraddirsi poche righe dopo, quando sembra affermare il contrario denunciando una carenza di informazione in relazione alla collocazione dei cassonetti. Scambiare, poi,
per “solennità” quella che è stata una normale campagna informativa rivolta ai cittadini, per far conoscere le nuove modalità di
raccolta dei rifiuti, è un altro sintomo di scarsa serenità nella valutazione dei fatti. Lo stesso discorso vale anche per la parte in cui
denuncia l’abbandono di elettrodomestici lungo “scarpate, vallette
e boschi”, che, secondo Bardelli, “stanno diventando discariche
incontrollate”. Non nego che il deprecabile fenomeno degli abbandoni sia purtroppo presente, ma non mi sembra avere le dimensioni catastrofiche che Bardelli ha osservato. Probabilmente
Bardelli non visita il territorio e non passeggia nei boschi da molto
tempo e fa riferimento alla situazione di molti anni fa: mi pare che,
fortunatamente, oggi i cittadini ed i turisti abbiano una maggiore
sensibilità ambientale e che i casi di abbandono di rifiuti ingombranti siano effettivamente rari. A questo proposito vorrei far notare che, al posto di questa generica ed imprecisa denuncia sulla
stampa, sarebbe stata più utile una segnalazione precisa e circostanziata agli uffici del Comune o di Etra evidenziando i luoghi in
cui ha rinvenuto elettrodomestici abbandonati o altri rifiuti del
genere: ciò avrebbe consentito al sig. Bardelli di dimostrare il suo
senso civico e ai due enti di poter intervenire per ripulire le “discariche incontrollate”: l’ambiente, infatti, va preservato a prescindere dai comportanti di alcune persone poco attente al bene comune. La lettera, tuttavia, pone alcune questioni, alle quali è giusto dare una risposta. Vorrei iniziare dalla questione relativa alla
scelta di non adottare il sistema della raccolta dei rifiuti “porta a
porta”. Attraverso il raffronto con Bassano, Bardelli dimostra la
propria preferenza per la modalità di raccolta dei rifiuti porta a
porta. Tuttavia per rispondere è necessario partire da una premessa, che rende diversa la situazione di Asiago rispetto a quella
di Bassano e di altri comuni che hanno adottato lo stesso sistema
di raccolta. Nella nostra Città il rapporto tra abitazioni destinate
alla residenza turistica e abitazioni occupate dai residenti è di circa
2 a 1: ciò significa che, per ogni unità abitativa occupata da residenti, ci sono circa 2 “seconde case”. Questa situazione ha
come conseguenza che tutti i servizi pubblici o di rilevanza pubblica, dall’energia elettrica al servizio idrico integrato, dallo sgombero neve ai parcheggi, devono tenere conto di questo dato di
fatto, a costo di un sovradimensionamento rispetto alle esigenze
dei residenti: la raccolta dei rifiuti non fa eccezione. Di fatto, non
è possibile conoscere i giorni in cui le residenze turistiche sono
utilizzate. Appare evidente che nella realtà di Asiago e della gran
parte delle località turistiche di montagna in cui vi è la presenza di
residenze turistiche il sistema di raccolta “porta a porta” non è
applicabile. Non è applicabile perché non si è in grado di soddisfare le necessità dei proprietari della seconda casa, specie quelli
che, venendo ad Asiago nei weekend o per brevi periodi, sarebbero costretti a riportarsi parte dei rifiuti nel comune di residenza: il
“porta a porta”, infatti , viene effettuato in giorni prestabiliti, diversi per le varie tipologie di rifiuti. E’ del tutto evidente che se nei
giorni della settimana in cui viene calendarizzata la raccolta dei
rifiuti i proprietari sono rientrati nelle loro città di residenza si
corre il rischio di un abbandono incondizionato ed ingestibile dei rifiuti
medesimi con situazioni di grave disagio e con un impatto ambientale
insopportabile. Vorrei poi sottolineare che sulla base delle valutazioni
svolte dai tecnici addetti alla gestione della raccolta e dello smaltimento
dei rifiuti, in una situazione di grande dispersione territoriale come
quella della nostra Città il sistema di raccolta “porta a porta” ad Asiago
avrebbe comportato maggiori costi (del resto già in condizioni “normali” il sevizio “porta a porta” comporta maggiori oneri rispetto al
conferimento differenziato da parte degli utenti). Siamo consci del
fatto che il “porta a porta” è più comodo per i cittadini che non devono
recarsi a depositare i rifiuti nei luoghi in cui è concentrata la raccolta
ma ritengo che per senso civico ed in considerazione del difficile
momento congiunturale nonchè delle difficoltà economiche di molte
famiglie sia assolutamente necessario contenere i costi e ridurre le
tariffe. Sulla base delle considerazioni premesse, dovendo conciliare
l’esigenza di ridurre i costi con quella di garantire a tutti gli utenti la
possibilità e il diritto di usufruire del servizio, si è scelto il sistema
attualmente in uso con la dislocazione sul territorio di aree di concentrazione della raccolta (campane per la carta/plastica/vetro, cassonetti
per la frazione umida, press container , sostituiti dai cassonetti in
attesa della loro collocazione, per il secco residuo). Il sistema
richiede un ruolo più attivo da parte dei cittadini e dei nostri ospiti,
che devono conferire i rifiuti nei contenitori, ma garantisce la
possibilità di accedere al servizio 24 ore su 24 per 365 giorni
all’anno. I press container non
sono ancora stati installati, perché l’amministrazione comunale
sta valutando con Etra la possibilità di interrarli, al fine di ridurre l’impatto ambientale e per
qualificare il nostro centro cittadino, come avviene nella maggior parte delle località turistiche dell’arco alpino: soprattutto in quelle di maggior pregio
ambientale e naturalistico. Tengo a precisare che ogni press
container comporta la scomparsa dalle strade di circa una cinquantina di cassonetti attualmente destinati al “secco residuo”.
Ritengo, ad ogni buon conto,
che sia semplicistico e fuorviante attribuire la bassa percentuale di differenziazione della raccolta alla mancata installazione
dei press container: con il sistema attuale è possibile effettuare
in maniera corretta la raccolta
differenziata: basta volerlo fare.
Nella lettera Bardelli sembra, poi,
molto preoccupato perché non
sa come smaltire gli oli alimentari usati per friggere gli alimenti. Non vorrei vederlo girare all’impazzita con la tanica degli oli
esausti in mano alla disperata
ricerca degli appositi contenitori (questa raccolta non viene effettuata “porta a porta”). Tralasciando l’ironia, è bene precisare che tra i 75 comuni soci di
Etra, il servizio di raccolta degli
oli alimentari usati è stato avviato solo a Bassano e in soli cinque comuni dell’area padovana:
si tratta di realtà nelle quali la
raccolta differenziata ha già raggiunto traguardi importanti. Quando anche ad Asiago i risultati
miglioreranno, penseremo anche all’istituzione questo servizio ma
ritengo che si debbano prima risolvere altri problemi ben più gravi
e che si debba, soprattutto, raggiungere un livello di differenziazione
dei rifiuti più civile, che sia vicino per percentuale alle medie del
Nord Europa anziché a quelle di alcune città del Sud d’Italia. Mi
preme anche ricordare a Diego Bardelli che quando abbiamo assunto l’amministrazione della Citta (dopo che lui stesso la ha amministrata per oltre dodici anni con la carica di Assessore) la raccolta differenziata non superava il 9,6 per cento dell’intera produzione di rifiuti ponendo Asiago negli ultimissimi posti della classifica dei comuni virtuosi e sensibili alla problematica della tutela
ambientale: un triste primato per una località turistica! Debbo,
però, ammettere che su due tematiche sono d’accordo con il
Diego Bardelli. Anch’io ritengo ingiusto che l’aumento della tariffa colpisca anche gli utenti che si impegnano a differenziare in
maniera corretta. L’amministrazione comunale chiederà ad Etra
di ripetere la campagna di informazione e sensibilizzazione dei
cittadini; poi valuterà come intervenire per sanzionare chi non
rispetta le regole. E’ giusto e necessario che chi non rispetta le
regole venga sanzionato e che il costo della raccolta rifiuti sia
commisurato alla qualità della differenziazione ma anche ai volumi di produzione dei rifiuti. E’ giusto che la tariffa per la raccolta
e lo smaltimento dei rifiuti sia parametrata all’effettiva produzione
dei rifiuti medesimi premiando i cittadini virtuosi che riescono a
“produrre” un minor quantitativo di rifiuti. Il secondo tema riguarda la necessità di dotare Asiago di un ecocentro: siamo talmente d’accordo che abbiamo già avviato contatti con i comuni
vicini (la dimensione sovra comunale garantisce economie di scala
nella gestione) e abbiamo inoltrato una domanda di contributo
regionale. Una struttura di questo genere deve avere dimensioni e
collocazione intercomunale e mi sembrerebbe miope ed assolutamente anacronistico che ogni comune realizzasse un proprio
ecocentro. A Bardelli sembra incredibile che Asiago nel 2010 non
ci sia ancora un ecocentro; io potrei meravigliarmi che non ci
abbia pensato gli amministratori (tra i quali Bardelli) che hanno
governato la nostra città dal 1992 al 2004; però preferisco guardare avanti e cercare di risolvere il problema tralasciando una
sterile ed inutile polemica che non fa certamente onore all’intelligenza di chi la ha proposta. A questo punto, egregio Direttore,
avrei finito con le spiegazioni, però prima di chiudere questa lettera vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa. Penso sia noto a
tutti che Diego Bardelli ha lavorato per Etra Spa, inizialmente come
consulente, poi con un’assunzione diretta a tempo inderminato,
fino al 31 dicembre 2009. E’ stato “assunto” dopo la fusione di
Altopiano Servizi (di cui era Presidente) con Brenta Servizi e con
Seta: la fusione che ha dato origine ad Etra Spa. Non capisco per
quale ragione Diego Bardelli non è intervenuto nel dibattito sulla raccolta differenziata mentre lavorava alle dipendenze di Etra, quando
avrebbe potuto fornire un contributo costruttivo cercando di migliorare il sistema e di implementarlo, anziché attendere il pensionamento
per dare sfogo a una critica sterile e malevola? E’ certo che negli anni
in cui ha lavorato per Etra il buon Bardelli aveva la possibilità di
interloquire con i responsabili del servizio (suoi colleghi) e con i membri del Consiglio di Amministrazione al fine di migliorare il servizio ad
Asiago fornendo utili consigli. Dispiace che non lo abbia fatto anche in
considerazione del fatto che ritengo che sia obbligo morale di ogni
dipendente corretto fornire utili indicazioni e contributi costruttivi all’azienda che gli paga lo stipendio: anche se tali indicazioni dovessero
riguardare ambiti diversi dalle mansioni cui è addetto. Sembra quasi
che, da vecchio volpone della politica, abbia atteso il pensionamento
per sferrare un preciso e mirato attacco alla parte avversa ed all’azienda che gli ha pagato lo stipendio. Spero di sbagliarmi ma credo
Andrea Gios
che il dubbio sia lecito.
Cordiali saluti.
8
Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
“Signor sindaco, faccia sognare anche noi”
Un cittadino non residente attende risposte dal sindaco di Gallio su alcune piccole-grandi cose da attuare
Egregio sindaco,
come cittadino “non residente” del suo Comune, mi permetto, ad un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, di fare
alcune riflessioni ricavate dal
dialogo con molti cittadini residenti e non. Come tanti altri, nutro un grande amore per
questi luoghi e per le vostre
montagne e. quando ne ho
avuto la possibilità, ho investito buona parte dei miei risparmi di una vita per acquisire un piccolo appartamento proprio a Gallio.
Comprenderà quindi quanto
sarei felice di veder decollare il turismo anche in questo
territorio, svantaggiato nei
confronti della confinante
provincia autonoma di
Trento.Penso sia comprensibile coltivare grandi sogni
come può essere la realizzazione dell’impianto di funivia
per le Melette, il quale comunque, data l’entità della
spesa, non avrà tempi brevi
di realizzazione.
Io però starei con i piedi per
terra, lasciando perdere
eventuali trattamenti sanitari
all’orso Dino, e cercherei di
occuparmi delle piccolegrandi cose che si potrebbero fare subito per andare incontro alle necessità dei cittadini, anche di quelli non residenti che fra l’altro pagano
l’Ici anche se non votano in
questo comune. Negli ultimi
quattro anni, da parte mia, ho
cercato di collaborare con la
precedente amministrazione ed anche con quella
attuale inviandole una lettera nell’agosto 2009, purtroppo ancora senza risposta.
Pertanto mi permetto di
riassumere gli argomenti
più significativi con qualche aggiornamento:
messa in sicurezza di via
Ech, priva di marciapiedi
ed attraversamenti pedonali nella parte più a rischio, particolarmente pericolosa nell’incrocio multiplo che porta in via
Sacello; completamento
della pubblica illuminazione in Via Sacello, meta di
passeggiate serali e luogo
d’incontro per molti villeggianti; completamento
del marciapiede di Via
Camona, verso Asiago
(mancano circa 100 metri) e valorizzazione della
passeggiata Asiago Gallio
dotandola di qualche panchina; organizzare meglio
il ritiro degli oggetti ingombranti che spesso finiscono nei boschi.
Signor Sindaco, faccia sognare anche me al pensiero di ricevere una sua risposta ai piccoli problemi
che le ho segnalato. Come
detto, ho investito i miei risparmi proprio qui a Gallio
sperando di trovare un altro
mondo. In spirito di sincera
collaborazione.
Luigi Ferrari
La vita da “cani” è finita !
Finalmente un occhio di riguardo anche per i cani ,turisti e
non. Ma, acthung !solo per
quelli al guinzaglio perché –
per quelli randagi – vige ancora la legge della giungla,
vanno a zonzo per la città e
dove ..scappa, scappa, lasciano il segno inconfondibilmente
colorato secondo razza, natu-
ralmente. Dunque qualche attento animalista si è preso a
cuore il “ viscerale “ problema dei cani dotando la Città
(si fa per dire ) di un servizio “
sacchetti e paletta per cani”.
Grande passo nel progresso
della scienza , dell’igiene e del
decoro dell’umanità ! Ecco
dunque la eccitante notizia per
i Molossi, i Volpini, i Labrador,
i Chiuaua, i Cocker, i Collie, i
Barboni, gli Afghan Hound , i
Bull Terrier, i Samoiedo, i
Bassotti nani, i Pechinesi, che
possono finalmente fare le loro
cose ovunque ( si fa sempre
per dire ) perché il pimpante
signore (o signorina) che li tiene alla catena potrà ora sollevarli dalla vergogna.
Era ora ! La vita da “
cani “ è finita ! La nostra Città è orgogliosa
– prima in Europa – di
mettere a disposizione
un elegante servizio
per le nobili razze! Ma
attenti al “ come fare
“ e prendete nota: anche in mutande, o in pigiama o in vestaglia
alle redini dell’arrapato
“ fuffi” si prende per
Corso 4 Novembre , si
prosegue sulla provinciale per Bassano fino
a Santa Maria
Maddalena, legger-
mente a sinistra si prende per
Contrà Clama oltrepassata la
quale si prende per il “
Roderechele” il tratturo che
mena al Prunno e dopo la svolta della Madonnina , voilà l’elegante Stazione di Servizio – in
cassetta di metallo dipinto all’insegna del tanto agognato “
sacchetti e paletta per
cani”. Non è uno scherzo!
Sarà per la Festa del Prunno?
O forse per tenere pulite le
stradine di montagna, i boschi
e i pascoli in nome della nobile
campagna per la tutela del paesaggio? Niente male come
idea. Di grande respiro europeo e vicina ai bisogni degli
animali, ma distante dalla Città. E’ li che credevo servissero, ma non essendo un “
canide”certe cose non le posso capire. ( per non parlar di
quello che ho .. “ pestato “ su
quella stradina….)
Con ferragostana cordialità
Buffalmacco
(Il solito Paolo Lorenzi )
25
Rifiuti: un fallimentare
sistema di raccolta
Gentilissimo Direttore,
con riferimento agli articoli apparsi sul suo Giornale relativi alla
“raccolta differenziata” dei
rifiuti, volevo portare alla sua
attenzione un ulteriore
esempio che attesta - se ce
ne fosse ancora bisogno la gestione fallimentare
sinora attuata da ETRA e
dall’Amministrazione comunale. Mi riferisco al Parco Brigata Regina (ma discorso analogo si potrebbe
fare per il laghetto Lumera
e per molte altre aree di interesse turistico) che, nonostante sia abitualmente utilizzato da molti turisti nei fine settimana di luglio ed agosto per
un pic nic all’aria aperta, è servito unicamente da pochi cestini
analoghi a quelli che si ritrovano lungo le strade del centro. Il
risultato che ho potuto riscontrare di persona passeggiando la
domenica sera lungo i viali del parco è che piatti e posate di
plastica, bottiglie in vetro, lattine, contenitori di carta,….finiscono
all’interno dei cestini e, spesso, nei sacchetti accatastati a ridosso
dei cestini a formare un vero e proprio cumulo indistinto di rifiuti.
Ma è mai possibile che nessuno abbia pensato di collocare nei punti
di ingresso del parco alcune piccole isole ecologiche, opportunamente delimitate e segnalate, ove collocare dei bidoni per la
raccolta differenziate di carta, lattine, plastica, rifiuti organici….
come viene fatto da anni lungo le spiagge delle riviera adriatica
o in numerose stazioni turistiche di montagna del Trentino. E’
questa l’immagine che ETRA e l’Amministrazione comunale
vogliono dare ai turisti che frequentano Asiago e l’Altopiano?
Personalmente non posso che sottoscrivere le considerazione
di Diego Bardelli apparse sul precedente numero del Giornale
ed auspicare una radicale revisione delle modalità di gestione
della raccolta differenziata così come viene fatto - e con ben
altri risultati - in numerosi comuni della nostra provincia. Per
quanto riguarda poi il preannunciato aumento della tariffa, ritengo
doveroso che i costi di questo fallimento ricadano su quanti hanno
fatto queste scelte e su chi le ha sostenute e non già sui cittadini e
turisti che con impegno e senso di responsabilità fanno invece la
raccolta differenziata pur in questa precaria condizione.
Vittorio Corà
l’Altopiano
Sabato 21 agosto 2010
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Via Austria, 19/b - 35217 Padova
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Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
26
a cura di G. Dalle Fusine
Da sabato 21agosto a venerdì 3 settembre 2010
Il 21 settembre è il 233° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 132 giorni alla fine del 2010
Sabato 21 S. Pio X
Domenica 22 S. B.V.M. Regina
Lunedì 23 S. Rosa da Lima
Martedì 24 S. Bartolomeo
Mercoledì 25 SS. Giulio e Ermete
Giovedì 26 S. Alessandro
Venerdì 27 S. Monica
Sabato 28 S. Agostino
Domenica 29 Mart. S. Giovanni B.
Lunedì 30 SS. Felice e Adautto
Martedì 31 S. Abbondio
Mercoledì 1 S. Egidio
Giovedì 2 S. Elpidio
Venerdì 3 SS. Gregorio M. e Marino
Curiosità del mese: i proverbi di settembre. -Aria fresca
settembrina, alla sera e alla mattina. -Da Settembre prima la
bianca che di pendere è già stanca (riferito all’uva). -La pioggia
di Settembre
è veleno per l’uva. -A settembre pioggia e luna,è dei funghi la
fortuna. -Chi ara il campo a settembre,
fa un bel solco e poco spende. -Alla luna di settembre,l’uva e il
fico pende. -Equinozio di settembre
la notte al giorno contende. -L’uva settembrina, è fragola zuccherina. -A settembre e a febbraio notte e giorno sono uguali. Dopo le feste di settembre, lesto lesto vien l’inverno. -In settembre, la frutta è sempre abbondante. -La pioggia di settembre guasta la vendemmia. -A santa Eufemia comincia la vendemmia. -Se fa bello per san Gorgone (6 Settembre) la vendemmia va benone.
Storie di santi: 26 agosto San Alessandro. Patrono di
Bergamo, vissuto a cavallo del III e IV secolo. Dopo essere
stato comandante di centuria della legione Tebea, utilizzata prevalentemente in Oriente, è spostato in Occidente. Gli viene ordinato di ricercare i cristiani contro i quali è in atto una persecuzione. Di fronte al suo rifiuto e di alcuni compagni segue la
decimazione, a cui riesce a salvarsi. Scappa a Milano dove
però è riconosciuto e incarcerato. Grazie a san Fedele, che
organizza la fuga di Alessandro, si rifugia a Como e infine,
passando per Fara Gera d’Adda e Capriate, arriva a Bergamo.
Qui, ospite del principe Crotacio, che lo aiuta a nascondersi,
inizia la sua opera di predicazione e conversione di molti cittadini, tra cui i martiri Fermo e Rustico. Ma nel 303 Alessandro è
nuovamente scoperto e catturato. Condannato alla decapitazione,
muore il 26 agosto a Bergamo, dove ora sorge la chiesa di
Sant’Alessandro in Colonna. Patronato: Bergamo, etimologia:
Alessandro = protettore di uomini, dal greco. Emblema: la palma.
Fiori di settembre. Ancora per alcune settimane le temperature estive ci faranno compagnia, senza raggiungere gli ecces-
si di luglio; molte annuali da fiore ci rallegreranno ancora per
un po’ con le loro fioritura abbondanti. Già alcune piante ci
ricordano il prossimo arrivo dell’autunno, come gli astri
settembrini e gli anemoni giapponesi. In questo periodo possiamo trovare l’Achillea. Nome: Achillea millefolium. Famiglia:
compositae. Nomi comune: cent pied, erba dei somari, erba
del soldato, millefoglie, sanguinella, stagna sangue. Habitat: nei
campi e nelle rive fino a 2200 metri. Parti usate: solamente i
fiori. Raccolta: giugno settembre. Conservazione: fare essiccare il una porto areato e all’ombra. Proprietà: antispasmodiche,
aperitive, astringenti, cicatrizzanti, coloretiche, digestive, toniche. Uso: esterno infuso e succo. Interno: infuso, estratto, fluido
tintura. Note: infuso 10 g a litro , serve per maschere calmanti,
bagni rilassanti.
Estate in cucina: patate e porcini in cannelloni. 500 g di
patate a pasta gialla, 200 g di funghi porcini, 1 piccola cipolla
bionda, 1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva, sale, pepe, 3-4
rametti di prezzemolo, 120 ml di latte parzialmente scremato,
70 g di Parmigiano Reggiano grattugiato, besciamella preparata con 600 ml di latte, burro per la pirofila,250 g di cannelloni
all’uovo. Preparazione: lavare le patate e lessarle per 30 minuti
in acqua bollente salata, oppure cuocerle per 40 minuti a vapore. Nel frattempo preparare i funghi. Togliere dai funghi la
radichetta terrosa, quindi sciacquarli brevemente sotto acqua
fresca corrente per eliminare i residui di terra. Affettarli o tagliarli a cubetti. Spellare la cipolla e tritala finemente. Mettere in
una padella l’olio, la cipolla tritata e portarla sul fuoco. Farlo
rosolare dolcemente fintanto che non si sarà ben dorata, quindi
unire i funghi, farli insaporire per un paio di minuti, unire un
pizzico di sale, una grattugiata di pepe e cuocere per 4-5 minuti
a fiamma media coperto. Lavare il prezzemolo, selezionarne le
foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere. Quando le patate sono cotte pelarle e passarle al passapatate in una
ciotola. Unire il latte e mescolare fino ad ottenere una crema.
Unire un pizzico di sale, più abbondante se si sono cotte le
patate a vapore, il prezzemolo tritato e il Parmigiano, tenendone da parte una manciata. Mescolare bene, quindi unire i funghi ed incorporarli. Preparare la besciamella. Imburrare una
pirofila rettangolare di 30x20 centimetri e versarvi un paio di
mestoli di besciamella. Livellarla con un cucchiaio in uno strato uniforme e disporvi i cannelloni man mano che si farciscono
con il ripieno di funghi e patate. Il ripieno è abbastanza morbido e i cannelloni si farciscono facilmente aiutandosi con un
piccolo cucchiaino. Quando tutti i cannelloni farciti sono stati
disposti nella pirofila coprirli con la restante besciamella, spargendola bene. Cospargere con il Parmigiano grattugiato tenuto
da parte, quindi coprire con la stagnola. Infornare nel forno
preriscaldato a 200° C per 20 minuti, quindi togliere la stagnola
e cuocere per altri 20 minuti.
In periodo di alta stagione i distributori possono
derogare dall’obbligo di chiusura festiva,
riportiamo comunque i nominativi
dei distributori in turno di apertura
Domenica 22 agosto
GALLIO: OMV – Via Camona 1
Domenica 29 agosto
GALLIO: OMV – Via Kemplen, 2
Dalle ore 8.45 di sabato 21
alle ore 8.45 di sabato 28 agosto
ASIAGO: Farmacia chimica Bortoli sas del dr.
Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento 23
Dalle ore 8.45 di sabato 28 agosto
alle ore 8.45 di sabato 4 settembre:
LUSIANA: Farmacia del dr. Mario Balduzzo
Viale Europa 27
ROANA: Farmacia della dr.ssa Silvia Passuello
Piazza S. Giustina 23
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dalla piazze, servito da autobus.
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SEGUENTI NUMERI:
CARLO: 3485920411
PAOLO: 0424457228
ARIETE
E’ in arrivo qualche cambiamento positivo, purché sappiate favorirlo con iniziative adatte, che forse non sono proprio
quelle che avete in mente. Chiedete consiglio a chi merita la
vostra fiducia, evitando di fare confidenze a chi non conoscete a fondo.
TORO
In attesa di raccogliere maggiori elementi di giudizio, vi
conviene stare a guardare senza arrivare a conclusioni che
potrebbero rivelarsi prive di fondamento. Questa cautela è
necessaria soprattutto in amore, settore a rischio di sviste
GEMELLI
Siete nella condizione migliore per rendervi conto di quel
che sta accadendo, e correre rapidamente ai ripari, tornando a dominare una situazione che rischia di sfuggirvi di
mano. Nel lavoro e negli acquisti siate cauti.
CANCRO
Il vostro ottimismo può aprirvi le porte di nuove esperienze
in tutti i settori, fate però una scelta che vi consenta di
sfruttare al massimo le sollecitazioni dei vostri astri, che vi
potranno dare i suggerimenti giusti.
LEONE
Un rapporto importante rischia di sfuggirvi di mano per
pura distrazione verso le esigenze del partner o di chi vi
interessa. Avrete ottime occasioni di farvi valere, cercate di
non trovarvi impreparati quando arriverà il momento giusto.
VERGINE
Il vostro equilibrio e il vostro buonumore sono contagiosi e
riuscite a comunicarli a chi vi sta vicino, anche se fa le
bizze. Questo vi sarà utili soprattutto in amore, dove vi
servirà la massima cautela per non cadere nella polemica.
BILANCIA
Siete sostenuti dagli astri, che favoriscono non soltanto
l’amore e il sesso, ma anche i piccoli affari, che tanto vi
piacciono. In questi potreste trovare non soltanto uno svago, ma anche qualcosa di più.
SCORPIONE
Il successo in vari campi è possibile, ma non a portata di
mano. Nell’amore, se il partner fa il broncio, pensate a riconquistare il suo interesse con un gesto di generosità, che
evidenzi il vostro buongusto.
SAGITTARIO
Valutate in quale settore è arrivato il momento di fare una
rinuncia o di affrontare una spesa coraggiosa. In amore
avrete la piacevole sorpresa di avere avuto ragione su un
argomento controverso e il partner ve lo riconoscerà.
CAPRICORNO
Non vi mancheranno occasioni per avere successo: scegliete, dunque quel che più vi interessa. Gli astri vi sostengono, spianando la strada dagli ostacoli: riflettete però sugli
errori del passato, per evitare di ripeterli.
ACQUARIO
Potete ancora contare sul favore dei pianeti, che non soltanto rallegrano l’atmosfera generale, ma vi offrono anche
qualche svago insperato e piacevoli gratificazioni d’amore
e di sesso, da accogliere come doni del destino.
PESCI
Non vi manca l’energia per affrontare con successo ogni
problema, sia pratico che affettivo. Non vi limitate però a
sfruttare il vostro coraggio: fate anche un’attenta valutazione di ogni particolare.
E’ stato smarrito un pappagallino
parrocchetto giallino con guance
rosse e cresta di piume. Chi
l’avesse ritrovato è pregato di
chiamare il numero 348/3205088.
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giovane età 22/33 anni da avviare alla
professione di consulente assicurativo
per Asiago e l’Altopiano. Per colloquio
telefonare al mattino allo 0424/462610
8
Sabato 21 agosto 2010
I NEOLAUREATI DELL’ALTOPIANO
Il 16 luglio presso l’Università di Trento
Luca Alberti si è laureato in ingegneria edile e
architettura. “Ringrazio i miei genitori, Gianni
e Lucia, mio fratello, la nonna, gli zii e chi mi
ha sempre sostenuto in questopercorso”
l’Altopiano
Tutti i bambini di 3°, 4° e 5° elementare ringraziano
don Federico e gli animatori per i bellissimi giorni trascorsi
in malga Dosso di Sotto con la speranza di ripetere anche
il prossimo anno questa meravigliosa esperienza.
Un ringraziamento speciale anche alle bravissime cuoche
che ci facevano trovare ogni giorno dei buoni pasti caldi
Il raduno dei mezzi agricoli e forestali
Si è tenuto a Foza domenica 8 agosto il 4° raduno dei mezzi agricoli e
forestali. Una manifestazione di grande successo visto l’arrivo di circa
85 mezzi e un grande afflusso di gente e turisti.
I vari trattori e mezzi,
parcheggiati ai lati della piazza di Foza, dopo
la benedizione del parroco, sono partiti per un
percorso della durata di
circa 1 ora per poi fare
ritorno in piazza e approfittare dello stand gastronomico organizzato
dalla Pro Loco dove si è
potuto mangiare e festeggiare insieme. Un
ringraziamento va a tutte le persone che hanno
collaborato per la buona riuscita di questa apprezzata manifestazione
e in particolare gli organizzatori:
Luciano
Lunardi, Alessio Lazzari,
Federico Cappellari, i
fratelli Omizzolo Gimmy,
Eric e Igor. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno.
27
Stefano Bagnara
di Treschè Conca
ha compiuto un anno
il 15 agosto.
Tantissimi auguri
dal fratellino Federico
8
Sabato 21 agosto 2010
l’Altopiano
LIEVORE
28