Bilancio di Esercizio – Anno 2015

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Bilancio di Esercizio – Anno 2015
BILANCIO AL 31/12/2015
LINEA DISTRIBUZIONE S.R.L.
I.
INTRODUZIONE .......................................................................................................... 3
Organi societari....................................................................................................................... 4
Attività della societa’ ............................................................................................................... 5
Dati di sintesi e principali indicatori .......................................................................................... 6
II. RELAZIONE SULLA GESTIONE ................................................................................ 7
Eventi di rilievo dell’esercizio .................................................................................................. 8
Contesto e scenari di mercato.................................................................................................... 8
Sintesi Economica, Patrimoniale e Finanziaria ......................................................................... 10
Quadro normativo ................................................................................................................. 14
Gestione responsabile per la sostenibilità ................................................................................. 16
Qualita’, Sicurezza e Ambiente ............................................................................................... 18
La gestione dei rischi aziendali ............................................................................................... 21
Altre informazioni e fatti successivi alla chiusura dell’esercizio .................................................. 26
Revisione del bilancio ............................................................................................................ 27
Termini di approvazione del bilancio ....................................................................................... 27
Proposte degli Amministratori all’Assemblea ........................................................................... 28
PROSPETTI DI BILANCIO E NOTE ILLUSTRATIVE ..................................................... 29
Prospetti di bilancio ............................................................................................................... 30
Conto Economico complessivo ............................................................................................ 30
Situazione patrimoniale – finanziaria .................................................................................. 31
Rendiconto finanziario ....................................................................................................... 33
Movimentazione del patrimonio netto ................................................................................. 34
note illustrative ..................................................................................................................... 35
Note illustrative alle voci del conto economico ......................................................................... 64
Note illustrative alle voci della situazione patrimoniale e finanziaria ........................................... 73
ALTRE INFORMAZIONI ......................................................................................................... 99
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I. INTRODUZIONE
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ORGANI SOCIETARI
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Consiglieri
ZANINELLI Marco
COSCIA Virginia
MELLI Edoardo
MERLIN Alberto
RICCARDI Massimo
Collegio Sindacale
Presidente
Sindaci effettivi
Sindaci supplenti
OREGLIO Elisa
MARCALETTTI Massimiliano
RAVA Roberto Mario Valentino
MINOJA Mario
BIANCHESSI Umberta
Società di Revisione
Reconta Ernst & Young S.p.A.
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ATTIVITÀ DELLA SOCIETA’
La società è stata costituita in data 20/12/2004 per dedicarsi all’attività di gestione delle reti e distribuzione del
Gas Metano e svolge la propria attività in 99 comuni quasi essenzialmente in Lombardia, con alcune piccole
eccezioni nelle confinanti regioni del Veneto e dell’ Emilia Romagna. La società si avvale della Sede Legale
e Amministrativa ubicata in Lodi, Strada vecchia Cremonese, con l’ausilio altresì di Aree Tecniche presenti
nelle quattro maggiori aree dei territori gestiti: le Provincie di Brescia (Comuni dell’area Rovatese), Cremona,
Lodi e Pavia.
La società, nel 2015 conferma il proprio posizionamento tra gli attori di rilievo del settore di appartenenza,
con ricavi complessivi realizzati per 40.540 migliaia di euro si posiziona infatti tra i primi dieci operatori del
settore.
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DATI DI SINTESI E PRINCIPALI INDICATORI
Al fine di illustrare i risultati economici e la struttura patrimoniale e finanziaria, si riportano nelle seguenti
tabelle alcuni dei principali valori e alcuni indicatori di bilancio della società, oltre ad alcuni dati quantitativi
di natura non contabile rappresentativi dell’andamento della gestione.
DATI ECONOMICI
Importi in migliaria di €
2015
Ricavi netti
Margine operativo lordo – ebitda
Risultato operativo – ebit
Risultato prima delle imposte
Risultato netto d’esercizio
40.540
18.371
10.234
8.568
6.083
% su
ricavi
100,0%
45,3%
25,2%
21,1%
15,0%
2014
*riesposto
41.350
19.609
12.175
10.884
6.048
% su
ricavi
100,0%
47,4%
26,2%
23,1%
12,5%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
DATI PATRIMONIALI
2015
2014
*riesposto
CIN (Capitale Investito Netto)
142.629
144.125
PFN (Posizione Finanziaria Netta)
-27.137
-30.543
PN (Patrimonio Netto)
115.492
113.582
6.083
6.048
Importi in migliaria di €
RN (Risultato Netto)
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
PRINCIPALI INDICI
2015
2014
*riesposto
ROE (Return On Equity) = RN / PN
5,3%
5,3%
ROI (Return On Investment) = EBIT / Cap. Immob.Netto
5,3%
6,5%
Indice di indebitamento = PFN / PN
23,5%
26,9%
Indice di disponibilità = Attivo corrente / Passivo corrente
74,4%
75,7%
Indice di liquidità = Liquidità corrente / Passivo corrente
0,1%
0,3%
Indice di liquidità comprensivo del saldo disponibile sul c/c di cash pooling
42,2%
3,3%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
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II. RELAZIONE SULLA
GESTIONE
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EVENTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
Nel corso del 2015 la controllante LGH ha concesso a Linea Distribuzione un ulteriore prestito soci di 8,5
milioni di euro, con una durata di 8 anni (scadenza 31 dicembre 2023), al tasso fisso del 4,5% su base annua.
Tale prestito è stato ottenuto grazie al finanziamento che nel 2014 la BEI - Banca Europea per gli investimenti
- ha erogato alla controllante LGH per finanziare gli investimenti previsti nel piano industriale di Gruppo
2013/2017, tra i quali anche quelli relativi alle reti e agli impianti di distribuzione del gas metano.
Nel corso dell’esercizio è stata riscontrata un’anomalia nella configurazione dei meccanismi di calcolo
dell’ammortamento di talune classi di beni che hanno inficiato in modo signioficativo il costo della voce
Ammortamenti rilevato nello scorso esercizio, non riscontrata a suo tempo a causa dei forti elementi di
discontinuità dell’esercizio 2014, soprattutto per l’ingente entità dei beni conferiti prima della fine
dell’esercizio precedente; si è provveduto pertanto ad effettuare le necessarie rettifiche nell’esercizio 2015 con
imputazione dell’effetto sul risultato netto nella voce “Utili / (Perdite) a nuovo”; di conseguenza il bilancio
2014 è stato altresì “riesposto” con le rettifiche effettuate ai sensi dello IAS 8, come illustrato nel paragrafo
“II. Principi di Redazione “ delle Note Illustrative.
CONTESTO E SCENARI DI MERCATO
ATTIVITA’ E INFORMAZIONI SULLA SOCIETA’
La Società appartiene al Gruppo LGH (Capogruppo LGH Holding S.p.A.) ed è soggetta a direzione e
coordinamento da parte di LGH S.p.A.
La Società è attiva nella gestione e manutenzione delle reti, impianti e allacci per la distribuzione del gas
metano per usi industriali e domestici, ivi compresa la progettazione e realizzazione delle suddette reti e
impianti, nonché le attività di misura e quant’altro connesso all’attività di gestione della distribuzione del gas
metano così come prevesto e disciplinato dalla normativa di settore (delibere dell’ A.E.E.G.S.I.).
Per quanto concerne l’assetto societario, alla data di redazione della presente relazione la composizoine del
Capitale Sociale è la seguente:
LINEA GROUP HOLDING S.P.A.
A.S. MORTARA S.P.A.
A.S.M. CASTELLEONE S.P.A.
TOTALE CAPITALE SOCIALE
Importo
21.786.494,76
1.451.940,44
742.516,77
23.980.951,97
%
90,85%
6,05%
3,10%
100,00%
Infine dal 1 gennaio 2014 la Società, così come consentito alle società non quotate dal D. Lgs. n. 38 del 28
febbraio 2005, ha deciso di predisporre, rendendo comparabili i dati al 31 dicembre 2013, il proprio bilancio
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secondo gli IFRS; pertanto anche il presente bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 è redatto in accordo con
i principi contabili internazionali emessi dallo IASB e omologati dalla EU.
IL MERCATO DEL SETTORE
Il mercato è caratterizzato dalla peculiarità dell’attività in concessione e nel 2015 è rimasto sostanzialmente
stabile.
La società si sta preparando alle gare d’ambito per la concessione della distribuzione del gas metano nelle varie
aree geografiche di interesse, che si dovrebbero effettuare nell’arco del prossimo triennio, alle quali Linea
Distribuzione intende partecipare in modo deciso per consolidare la propria presenza sul mercato. Da
segnalare che ad oggi solo una minima parte dei bandi di interesse sono stati pubblicati, come analiticamete
descritto di seguito nel paragrafo dei rischi normativi.
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BILANCIO AL 31.12.2015
SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE
E FINANZIARIA
Il bilancio 2015 della società, redatto secondo i principi contabili internazioni (IAS /IFRS), mostra un utile
netto di 6.083 migliaia di € (6.048 migliaia di € nel 2014), al netto delle imposte di competenza dell’esercizio,
per 2.484 migliaia di €, dopo aver effettuato ammortamenti per complessivi 8.137 migliaia di €.
ANDAMENTO ECONOMICO
Importi in migliaia di €
Conto economico complessivo
2015
2014
*riesposto
Variaz. assoluta
Variaz. %
Ricavi di vendita
37.948
37.828
120
0,3%
Altri ricavi e proventi
2.592
3.522
-930
-26,4%
Totale ricavi netti
40.540
41.350
-810
-2,0%
Consumi di materie e servizi
-14.751
-14.811
60
-0,4%
Costo del lavoro
-6.607
-6.351
-256
4,0%
-823
-633
-190
30,0%
12
54
-42
-77,8%
Margine operativo lordo (EBITDA)
18.371
19.609
-1.238
-6,3%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
-8.137
-7.434
-703
9,5%
Risultato operativo (EBIT)
10.234
12.175
-1.941
-15,9%
Proventi (oneri) finanziari netti
-1.667
-1.291
-376
29,1%
Quota di pertinenza risultato società collegate
0
0
0
0,0%
Proventi (oneri) da partecipazioni
0
0
0
0,0%
Risultato prima delle imposte (EBT)
8.567
10.884
-2.317
-21,3%
Imposte sul reddito
-2.484
-4.836
2.352
-48,6%
Risultato netto da attività in esercizio
6.083
6.048
35
0,6%
0
0
0
-
6.083
6.048
35
0,6%
Altri costi operativi
Altri proventi (oneri) netti
Risultato netto da attività in dismissione
Risultato netto dell’esercizio
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
L’andamento della gestione economica è caratterizzato da ricavi di vendita sostanzialmente stabili, con un
fatturato pari a 37.948 migliaia di euro rispetto a 37.828 migliaia di euro nel 2014, mentre si registra una
diminuzione negli altri ricavi e proventi, pari a 2.592 migliaia di euro rispetto a 3.522 migliaia di euro nel
2014, dovuti essenzialmente a minori prestazioni e variazioni di stima attive.
Per quanto concerne i costi operativi, sono stati rilevati costi per consumi di materie e servizi sostanzialmernte
stabili che ammontano a 14.751 migliaia di euro rispetto a 14.811 migliaia di euro spesi nel 2014, mentre i
costi del personale che ammontano a 6.607 migliaia di euro sono aumentati del 4% circa rispetto all’anno
precedente principalmente per l’incremento di organico, come evidenziato in dettaglio di seguito nel paragrafo
di commento dei dati sull’organico del personale dipendente.
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BILANCIO AL 31.12.2015
La voce Ammortamenti e svalutazioni, che rileva oneri per 8.137 migliaia di euro rispetto a 7.434 mila euro
del 2014, è aumentata in conseguenza degli investimenti realizzati principalmente sulle reti e impianti di
distribuzione del gas metano in concessione per garantirne il grado di efficienza.
Come conseguenza diretta di quanto sopra il risultato operativo netto rileva proventi pari a 10.234 migliaia di
euro, rispetto a 12.175 migliaia di euro del 2014, con un decremento del 15,9% circa.
Gli oneri finanziari netti che ammontano a 1.667 migliaia di euro sono aumentati rispetto a 1.291 migliaia di
euro dell’esercizio precedente a causa dei maggiori finanziamenti utilizzati dalla società.
Il risultato prima delle imposte ammonta a 8.567 migliaia di euro rispetto a 10.884 migliaia di euro del 2014,
Le imposte sono pari a 2.484 migliaia di €, quasi dimezzate rispetto al consuntivo 2014 pari a 4.836 migliaia
di €, grazie sia alle novità normative sulla deducibilità dei costi ai fini IRAP di cui alla Legge n. 190 del
23/12/2014 (Legge di stabilità 2015), sia del ricalcolo della imposte differite nette all’aliquota IRES del 24%
che entrerà in vigore a partire dal 2017 ai sensi delle Legge n. 208 del 30/12/2015 (Legge di stabilità del 2016);
il tutto come dettagliato di seguito nelle note illustrative al bilancio.
Infine il risultato netto rileva utili pari a 6.083 migliaia di euro, sostanzialmente stabile rispetto a 6.048 migliaia
di euro dell’esercizio precedente.
SITUAZIONE PATRIMONIALE RICLASSIFICATA
La situazione patrimoniale riclassificata (in base alla suddivisione tra “fonti di finanziamento” e “impieghi”)
al 31/12/2015, confrontata con quella al 31/12/2014, è di seguito riepilogata:
Importi in migliaia di €
Situazione Patrimoniale
Attivo corrente
Passività correnti
Capitale Circolante Netto
Attivo Fisso Netto
Fondi ripristino e contributi c/impianti
Capitale Immobilizzato Netto
Altre Attività e Passività Nette
CAPITALE INVESTITO NETTO
Posizione finanziaria netta a breve termine
Posizione finanziaria netta a m/l termine
Posizione Finanziaria Netta Totale
Patrimonio Netto
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO
31/12/2015
%
31/12/2014
*riesposto
%
14.214
-29.570
-15.356
194.810
0
194.810
-36.825
142.629
2.758
-29.895
-27.137
-115.492
-142.629
10,0%
-20,7%
-10,8%
136,6%
0,0%
136,6%
-25,8%
100,0%
-1,9%
21,0%
19,0%
81,0%
100,0%
22.568
-28.277
-5.709
187.990
0
187.990
-38.156
144.125
-2.483
-28.060
-30.543
-113.582
-144.125
15,7%
-19,6%
-4,0%
130,4%
0,0%
130,4%
-26,5%
100,0%
1,7%
19,5%
21,2%
78,8%
100,0%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
Di seguito anche una tabella sintetica del rendiconto finanziario:
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BILANCIO AL 31.12.2015
SINTESI RENDICONTO FINANZIARIO
2015
(importi in migliaia di €)
Risultato Netto
Flussi finanziari generati dall'attività economica
Flussi finanziari generati dalle attività e passività operative
Flussi finanziari netti da attività operative
Flussi finanziari da attività di investimento
Flussi finanziari da attività di finanziamento
Variazione netta delle disponibilità liquide
Disponibilità liquide nette a inizio periodo
Disponibilità liquide nette a fine periodo
2014 *riesposto
6.083
6.048
6.825
9.584
16.409
6.608
-3.272
3.336
-14.913
-15.544
-7.613
6.146
-33
-15
92
59
107
92
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
Per informazioni più dettagliate al riguardo si rimanda al paragrafo sul rendiconto finanziario e alla tabella di
movimentazione del Patrimonio netto.
Si riportano altresì i principali dati economici sintetici:
31/12/2015
31/12/2014
*riesposto
Variaz %
Ricavi
40.540
41.350
-2,0%
Costi
-22.169
-21.741
2,0%
EBITDA
18.371
19.609
-6,3%
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
-8.137
-7.434
9,5%
EBIT
10.234
12.175
-15,9%
Descrizione
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
I principali dati sintetici dello Stato Patrimoniale riclassificato:
2015
2014
*riesposto
CIN (Capitale Investito Netto)
142.629
144.125
PFN (Posizione Finanziaria Netta)
-27.137
-30.543
PN (Patrimonio Netto)
115.492
113.582
6.083
6.048
Importi in migliaria di €
RN (Risultato Netto)
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
E infine i principali indici:
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BILANCIO AL 31.12.2015
2015
2014
*riesposto
ROE (Return On Equity) = RN / PN
5,3%
5,3%
ROI (Return On Investment) = EBIT / Cap. Immob.Netto
5,3%
6,5%
Indice di indebitamento = PFN / PN
23,5%
26,9%
Indice di disponibilità = Attivo corrente / Passivo corrente
74,4%
75,7%
Indice di liquidità = Liquidità corrente / Passivo corrente
0,1%
0,3%
Indice di liquidità comprensivo del saldo disponibile sul c/c di cash pooling
42,2%
3,3%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
Gli indicatori alternativi di performance esposti nel Conto Economico Riclassificato e nello Stato Patrimoniale
Riclassificato, non definiti dagli IFRS, sono utilizzati dal management in quanto contribuiscono a fornire
informazioni utili per una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione
patrimoniale e finanziaria.
Pertanto, i prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria e del Conto Economico al 31 dicembre 2015,
così come quelli relativi al 2014, sono stati integrati con una serie di grandezze di tipo gestionale. Tali
indicatori/grandezze non devono essere consideratie sostitutivi/e di quellie previstie dagli IFRS.
Si dettaglia nel seguito il contenuto dei principali indicatori alternativi di performance e delle principali voci
riclassificate o raggruppate non immediatamente riconducibili ai prospetti di bilancio.
•
Margine Operativo Lordo / EBITDA: è pari al Risultato Operativo, al lordo della voce Ammortamento
immobilizzazioni del Conto Economico e della svalutazione sui crediti commerciali. La Direzione
ritiene che tale indicatore rappresenti, in aggiunta all’EBIT, un’importante misura per la valutazione
delle performance operative del Gruppo/Società;
•
EBIT: coincide con il “Risultato Operativo” frutto della differenza tra ricavi operativi e costi operativi
riportati nel Conto Economico. La Direzione ritiene che tale indicatore sia un’ importante misura per la
valutazione della performance operativa del Gruppo/Società, in quanto considera tutte le nature di costo;
•
(Oneri)/Proventi finanziari netti: sono pari alla somma algebrica degli oneri finanziari iscritti nel conto
economico a titolo di interessi, degli oneri finanziari di diversa natura, dei proventi finanziari iscritti a
titolo di interessi, dei proventi e oneri finanziari connessi al possesso di partecipazioni e/o titoli;
•
Attivo fisso netto: la voce raggruppa le Immobilizzazioni materiali, le Immobilizzazioni Immateriali,
l’Avviamento e le Immobilizzazioni Finanziarie;
•
Fondi di ripristino e contributi c/impianto: accoglie i valori iscritti in bilancio a copertura dei futuri costi
di decommissioning connessi all’attivo fisso netto; tale voce accoglie inoltre gli importi dei contributi
per gli allacci incassati fino alla data di bilancio, ma di competenza di esercizi futuri;
•
Attivo corrente: corrisponde alla somma delle voci riferite alle rimanenze di magazzino, crediti
commerciali e altri crediti a breve termine;
•
Passività correnti: corrisponde alla somma delle voci riferite ai debiti commerciali, altri altri debiti a
breve e ai debiti per imposte correnti;
13
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
•
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla somma delle disponibilità liquide (depositi bancari, postali
e saldo di cash pooling), dei crediti e dei debiti finanziari (sia a breve che a lungo) e delle passività e
attività finanziarie per derivati;
•
Altre attività e passività nette: comprendono le voci residuali dello stato patrimoniale;
•
Capitale Immobilizzato netto: è dato dalla differenza tra l’attivo immobilizzato e i fondi di ripristino e
contributi c/impianti;
•
ROE (Return on Equity): è costituito dal rapporto tra risultato netto di esercizio e Patrimonio netto ed
esprime la redditività del capitale investito dai soci o azionisti;
•
ROI (Return on Investiment): è costituito dal rapporto tra l’EBIT e il Capitale Immobilizzato netto e
rappresenta la remunerazione del capitale immobilizzato;
•
Indice di indebitamento: è costituito dal rapporto tra la posizoine finanziaria netta e il patrimonio netto
ed esprime il peso dei finanziamenti esterni rispetto agli apporti di patrimonio da parte dei soci e rispetto
alla capacità della società di autofinanziarsi;
•
Indice di disponibiltià: è dato dal rapporto tra attivo corrente e passivo corrente ed esprime, quando
positivo, la capacità della società di far fronte ai propri debiti a breve con il suo attivo corrente;
•
Indice di liquidità: è dato dal rapporto tra la liquidità corrente ed il passivo corrente ed esprime le risorse
immediate della società a copertura dei debiti a brevissima scadenza.
QUADRO NORMATIVO
La società è attiva in un settore normato dall’A.E.E.G.S.I., di seguito si riepilogano i principali interventi
regolatori di emanazione AEEGSI che hanno interessato il servizio di distribuzione del gas naturale.
•
•
•
In attuazione delle previsioni di cui al D. Lgs. 28/11, nel corso del 2015 AEEGSI ha introdotto la
regolazione delle connessioni degli impianti di biometano alle reti del gas naturale e delle relative
immissioni. Con Del. 46/2015/R/gas l’AEEGSI ha definito in particolare le direttive volte a garantire la
sicurezza e l'efficienza tecnica nella gestione delle reti gas, nel rispetto di procedure trasparenti e
dell’economicità delle connessioni. La Del. 208/2015/R/gas e la successiva Del. 210/2015/R/gas
prevedono rispettivamente la copertura degli incentivi e le regole dei processi di mercato relativi
all'immissione di biometano nelle reti di distribuzione gas.
Con Del. 117/2015/R/gas l’AEEGSI ha introdotto una profonda riforma inerente l’attività di misura del
gas naturale, la cui decorrenza è intervenuta gradualmente nel corso del 2015 completandosi a partire
dall’1 gennaio 2016. La delibera stabilisce modifiche e integrazione alla disciplina vigente in materia di
frequenze di lettura, messa a disposizione delle misure e delle eventuali rettifiche da parte delle imprese
di distribuzione, modifica la gestione delle autoletture e delle indisponibilità di dati di misura effettivi
ed infine stabilisce nuove modalità e tempistiche di rilevazione e messa a disposizione della lettura di
switching. Per questi nuovi impegni non è prevista una remunerazione dal sistema tariffario.
Con riferimento alla regolazione tariffaria, con Del. 280/2015/R/gas l’AEEGSI ha introdotto modifiche
alla disciplina del riconoscimento dei costi relativi ai sistemi di telelettura/telegestione dei misuratori e
ai concentratori stabilendo la conferma della previgente regolazione in materia, prorogandola fino al
14
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•
BILANCIO AL 31.12.2015
2016, e la possibilità per i distributori anche per il 2016 di presentare apposita istanza di riconoscimento
dei costi sostenuti qualora abbiano optato per soluzioni di tipo buy.
Nell’ambito del processo di riforma correlato al fenomeno della morosità dei clienti finali cui si è
assistito a partire dalla Del. ARG/gas 99/11, con Del. 258/2015/R/com l’AEEGSI ha, in particolare,
ridefinito le responsabilità del distributore determinando gli indennizzi per l'utente da applicare
all'impresa di distribuzione in caso di mancato rispetto dei termini previsti dalla regolazione e l’obbligo
per l'impresa di distribuzione di sospendere la fatturazione o di stornare le fatture già emesse con
riferimento ai punti per i quali l'impresa non ha effettuato gli interventi di sospensione o di interruzione
nei termini previsti dalla regolazione fino alla data di esecuzione dell'intervento.
Altresì la stessa Del. 258/2015/R/com ha apportato sostanziali modifiche per quanto attiene la
procedura, consolidata oramai da anni (Del. 138/04), di sostituzione del fornitore (switching), anche
nell’ottica di salvaguardia delle società di vendita da acquisizioni di clienti potenzialmente morosi.
•
Con Delibera 296/2015/R/com del 22 giugno 2015 è stato introdotto il Testo Integrato Unbundling
funzionale (TIUF) che ha riformato, integrato ed ampliato la normativa previgente. L’AEEGSI ha dato
alle disposizioni contenute, che disciplinano gli obblighi di separazione funzionale in attuazione delle
direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE e dal D.lgs. N. 93/11 a carico degli esercenti del settore dell’energia
elettrica e del gas naturale dalla data di pubblicazione (23 giugno 2015). Il nuovo TIUF risulta molto
più articolato rispetto al TIU.
Con il nuovo Testo Integrato di Unbundling funzionale l’Autorità ha:
-
•
•
ridefinito e ampliato il campo di applicazione della normativa;
prescritto nuovi obblighi per i distributori del gas con più di 100.000 PdR e per tutti i distributori
dell’energia elettrica indipendentemente dalla loro dimensione;
- confermato e ridefinito gli obblighi per i distributori del gas con meno di 100.000 PdR concedendo
semplificazioni solo amministrative;
- confermato e ampliato gli obblighi in materia di separazione del marchio e delle politiche di
comunicazione;
- ridefinito il trattamento delle informazioni commercialmente sensibili.
AEEGSI ha avviato nel corso del 2015 le prime implementazioni del Sistema Informativo Integrato nel
settore del gas naturale. Con Del. 418/2015/R/com, per la competenza del distributore, ha confermato
l'obbligo a partire dal 2016 di comunicare al SII, gli esiti delle procedure di switching secondo scadenze
stringenti e in caso di mancato rispetto dei termini la corresponsione al venditore di un indennizzo
automatico.
Con la Delibera 554/2015/R/gas riguardante Disposizioni in materia di obblighi di messa in servizio
degli smart meter gas e modifiche e integrazioni della RTDG, l’AEEGSI ha aggiornato:
- il piano di messa in servizio degli smart meter gas, in precedenza definito con Del. 631/2013/R/gas;
- la metodologia di calcolo delle penali a carico delle imprese di distribuzione nel caso di mancato
rispetto degli obblighi di installazione e messa in servizio degli smart meter.
Nello specifico, per quanto attiene il piano di messa in servizio, è modificato l’art. 10 della Del.
631/2013/R/gas, prevedendo:
-
per gruppi di misura di classe G10 e di classe minore o uguale a G6 una rimodulazione degli
obblighi previsti, in particolare con il raggiungimento del 100% di smart meter in servizio per i
G10 entro il 31 dicembre 2018 e l’introduzione di obblighi anche nel caso di imprese di
distribuzione con un numero di clienti finali compreso tra 50.000 e 100.000 con riferimento a classi
minori o uguali a G6;
15
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
-
•
la facoltà, con riferimento a gruppi di misura di classe G4 e G6, di non utilizzare la funzione di
gestione remota dell’elettrovalvola fino al termine dell’anno successivo a quello di messa in
servizio;
- l’eliminazione, a partire dal 2016, della differenziazione tra installazione e messa in servizio,
rispetto agli obblighi di completamento del piano.
L’AEEGSI, tenuto conto anche della Delibera 597/2014/R/com e Delibera 367/2014/R/gas (RTDG), ha
emanato la Delibera 583/2015/R/com che prevede l’approvazione dei criteri per la determinazione e
l’aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori
elettrico e gas per il periodo 2016-2021 (TIWACC 2016-2021) e l’istituzione del periodo regolatorio
del WACC (PWACC) diviso in due sub-periodi, ciascuno di durata triennale con le conseguenti
modifiche ad RTDG. Il provvedimento, inoltre, ha definito i valori del WACC riferiti alle attività di
distribuzione e misura gas per ciascuna annualità nel periodo 2016-2018 prevedendo altresì la possibilità
che i parametri specifici utilizzati da AEEGSI nella definizione del valore del WACC possano essere
modificati in occasione della revisione della regolazione tariffaria.
Rispetto ai valori in vigore nel biennio 2014-2015, definiti nella RTDG, si è assistito ad una riduzione
del valore del WACC che nel caso della distribuzione gas è passato dal 6,9 % al 6,1% mentre nel caso
della misura gas dal 7,2% al 6,6%.
•
La Delibera 593/2015/R/efr ha approvato le proposte del GME per il 2016 relativamente alla conferma
del valore del corrispettivo già applicato nel 2015 (0,1 €/TEE) che i distributori di energia elettrica e gas
naturale obbligati son tenuti a versare al GME a fronte dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE)
scambiati.
•
La Delibera 620/2015/E/com ha istituito, ai sensi del Codice del consumo, l’elenco degli organismi
ADR deputati a gestire procedure volontarie di risoluzione extragiudiziale delle controversie nazionali
e transfrontaliere tra consumatori e professionisti residenti e stabiliti nell’Unione Europea, fatte salve
disposizioni in merito all’obbligatorietà del tentativo di conciliazione quale condizione di procedibilità
dell’azione giudiziale.
GESTIONE RESPONSABILE PER LA SOSTENIBILITÀ
DATI SULL’ORGANICO DEL PERSONALE DIPENDENTE
Al 31 dicembre 2015 il personale con rapporto di lavoro dipendente di Linea Distribuzione è pari a 127
dipendenti vs i 123 del 31 dicembre 2014, così suddivisi per qualifica:
31.12.2015
31.12.2014
Dirigenti
1
1
Impiegati
64
58
Operai
62
64
16
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Totale
127
123
e per CCNL:
CCNL
Dirigenti Confservizi
Dipendenti al
31.12.2015
1
Unico Gas-Acqua
106
Elettrico
20
Totale
127
La media dei dipendenti in forza nell’anno 2015, è stata di 125 dipendenti contro i 122 del 2014 con un aumento
del 2,47%.
Se si considerano i dipendenti in organico (includendo quindi un distacco da Linea Più da aprile 2015 ed uno
da Asm Codogno fino ad Agosto 2015) la media del 2015 è di 126 dipendenti, con un incremento del 3,64%
L’incremento del numero dei dipendenti è legato principalmente all’attuazione degli inserimenti previsti a
budget.
Costo del lavoro
Il costo del lavoro di Linea Distribuzione è riportato nella tabella di seguito:
K euro
Costi per il personale
31.12.2015
31.12.2014
6.606
6.351
Il costo del lavoro totale del 2015 aumenta del 4,02% rispetto al 2014.
Il costo della somministrazione di lavoro (contratti di lavoro interinale), compreso nel totale, è pari a € 212.136
nel 2015 vs 206.023 nel 2014, con un incremento del 2,97%
Il costo del lavoro dei dipendenti, ottenuto escludendo il costo dei lavoratori somministrati (lavoro interinale)
nel 2015 è pari € 6.394.783 vs i 6.144.649 del 2014, con un aumento del 4,07%.
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Il costo del lavoro medio pro-capite 2015 dei soli dipendenti in organico (ottenuto escludendo il costo del
lavoro interinale) è pari a € 50.752 contro i € 50.539 del 2014; esso pertanto aumenta del solo 0,42 %
L’aumento del costo del lavoro totale è legato principalmente all’incremento dell’organico medio dei
dipendenti. (+ 3,64%). Il restante incremento del costo dei dipendenti (+ 0,43%), risulta contenuto;
l’inserimento di risorse junior, con retribuzione in generale inferiore alla media, contiene infatti gli effetti delle
seguenti dinamiche fisiologiche di crescita del costo del lavoro:
aumento previsto dai ccnl applicati in azienda: CCNL Gas-Acqua, da Luglio 2015 e
CCNL Elettrico, da Gennaio 2015 e da Dicembre 2015
incrementi di anzianità e politiche retributive
QUALITA’, SICUREZZA E AMBIENTE
Nel 2015 le attività si sono concentrate nell’armonizzazione le prassi e le strutture organizzative.
Gli investimenti sono stati finalizzati al miglioramento delle competenze specifiche con grossi interventi
formativi in particolare sulla sicurezza.
Lo Staff QSA della Capogruppo ha mantenuto il presidio normativo e la consulenza in materia di sicurezza.
CERTIFICAZIONI
Nel 2015 Linea Distribuzione ha mantenuto le seguenti certificazioni:
Denominazione
Società
Linea Distribuzione
Sistema di riferimento
Norma di riferimento
Sistema di gestione integrato
UNI EN ISO 9001:2008
per la qualità, l’ambiente, la
UNI EN ISO 14001:2004
salute e la sicurezza nei
luoghi di lavoro
OHSAS 18001:2007
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BILANCIO AL 31.12.2015
SICUREZZA
RISCHIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
Il Rischio prevenzione e protezione presente nelle attività di Linea Distribuzione viene gestito con l’adozione
di un Sistema di Gestione per la sicurezza conforme alla norma OHSAS 18001:2007.
Tale sistema prevede la predisposizione di specifiche procedure e prassi atte a gestire il rischio e finalizzate
alla prevenzione ed al miglioramento continuo della sicurezza dei lavoratori. Inoltre il sistema garantisce la
verifica costante della conformità legislativa. L’armonizzazione degli obiettivi di sicurezza e protezione
all’interno della Società e il monitoraggio di tali norme, è verificata internamente da un team di auditor e
esternamente da un ente terzo indipendente almeno una volta l’anno.
Linea Distribuzione oltre alla certificazione alla norma internazionale BS OHSAS 18001 in armonia con la
Politica della Holding persegue obiettivi di miglioramento in materia di riduzione e/o contenimento del rischi
per i propri lavoratori.
Nel 2015 ha erogato attività formative alla maggior parte dei lavoratori in conformità alle normative cogenti.
A garantire il costante aggiornamento e monitoraggio è presente inoltre un Servizio di Prevenzione Protezione
che effettua sistematicamente audit interni e sopralluoghi, che monitora il fenomeno infortunistico
pianificando eventuali azioni correttive e verifica la conformità delle attrezzature.
Anche nel 2015 il Sistema di Gestione per la Sicurezza è stato verificato da un organismo accreditato cha ha
certificato la sua conformità alla normativa.
La società ha inoltre stipulato specifiche assicurazioni volte alla copertura di eventuali danni sia verso i
dipendenti che verso i terzi.
I dati infortunistici 2015 sono i seguenti:
Infortuni
Linea Distribuzione 2014
Linea Distribuzione 2015
Numero
1
6
Giorni persi
14
111
Indice di frequenza
6,03
28,45
Indice di gravità
0,08
0,53
Il dato 2015 è in aumento rispetto all’anno precedente ma sostanzialmente a causa dell’aumento degli infortuni
derivanti da incidenti stradali (3/6) di cui nessuno imputabile a violazioni del codice della strada da parte del
personale di Linea Distribuzione, in quanto tutti tamponamenti subiti. In generale, non sono state registrate
situazioni critiche e il solo infortunio che ha superato i 30 giorni (non da prima prognosi) è riconducibile alle
fattispecie sopra descritte. Come da prassi, tutti gli infortuni sono stati attentamente analizzati per individuarne
cause e azioni correttive.
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BILANCIO AL 31.12.2015
QUALITÀ
Con riferimento agli obblighi di sicurezza e qualità commerciale del servizio distribuzione gas stabiliti dalle
delibere AEEGSI i dati riferiti al 2015 sulle prestazioni erogate da Linea Distribuzione indicano il pieno rispetto
dei parametri nonché un sostanziale miglioramento degli standard prescritti. Le tempistiche sono
costantemente monitorate dai responsabili di ciascuna area operativa e periodicamente controllate dalle
funzioni di staff aziendali. A dimostrazione dei risultati ottenuti si riporta di seguito un estratto dell’ultima
trasmissione dati all’Autorità riferita ai livelli di qualità commerciale offerti agli utenti di Linea Distribuzione
nel corso del 2015 relativamente alla regione Lombardia e per la tipologia di utenza G6 (clienti finali per i
quali sia installato un gruppo di misura fino alla classe G6) in quanto maggiormente rappresentativi del
numero di prestazioni fornite.
QUALITA' COMMERCIALE ANNO 2015 – CLASSE CONTATORI G6
Prestazione
Livelli specifici Autorità
Numero totale di
prestazioni eseguite
Tempo medio effettivo
Preventivazione di lavori
semplici
15 gg lavorativi
1.321
4,25
Preventivazione di lavori
complessi
30 gg lavorativi
45
6,16
Esecuzione di lavori
semplici
10 gg lavorativi
956
3,11
Attivazione della
fornitura
10 gg lavorativi
10.100
3,69
Disattivazione della
fornitura
5 gg lavorativi
8.193
2,8
Riattivazione in caso di
distacco per morosità
2 gg feriali
1.501
1,26
Riattivazione della
fornitura per potenziale
pericolo per la pubblica
incolumità
2 gg feriali
106
0,34
Verifica del gruppo di
misura
20 gg lavorativi
41
20
Sostituzione gruppo di
misura
5 gg lavorativi
40
0
Verifica della pressione
di fornitura
10 gg lavorativi
1
1
Ripristino valora
conforme della
pressione
1 g feriale
0
0
20
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
QUALITA' COMMERCIALE ANNO 2015 – CLASSE CONTATORI G6
Fascia di puntualità per
appuntamenti
2 ore
23.353
-
Appuntamenti posticipati
2 ore
3.794
-
LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI
Il modello di gestione dei rischi aziendali fa riferimento a quanto definito per il Gruppo LGH che persegue
l’obiettivo di giungere ad una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, sviluppando una
consapevolezza crescente, al fine di rafforzare il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR)
e renderlo trasversale al Gruppo.
Di seguito si procede alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui la società è esposta.
RISCHIO DI INTERRUZIONE DI BUSINESS
La società, avendo tra le proprie attività la gestione delle attività regolate del settore gas, è soggetta a rischi
legati al malfunzionamento degli impianti o delle apparecchiature o sistemi di controllo dovuti a guasti
accidentali/eventi esterni (e.g. incendi, esplosioni) che ne possono compromettere in maniera temporanea o
permanente la capacità produttiva e/o la funzionalità, generando perdite economiche, ed eventuali danni
d’immagine.
Per mitigare il rischio di malfunzionamento degli impianti si sono adottate politiche di manutenzione
programmate volte a identificare e impedire eventuali elementi di rischio, viene svolta attività di monitoraggio
ed eventuale reintegro dei ricambi a magazzino e definizione di contratti con fornitori esterni per attività di
intervento. L’esposizione al rischio di eventi esterni viene mitigata mediante l’adozione di procedure di
prevenzione, protezione e monitoraggio dei rischi e la stipula di coperture assicurative che potrebbero risultare
insufficienti per far fronte a tutte le perdite subite.
RISCHIO DI INFORMATION TECHNOLOGY
I sistemi informativi hanno una significativa rilevanza sui principali processi aziendali. In generale i rischi
informatici costituiscono una delle classi di rischio più rilevanti nell’ambito del più generale universo dei rischi
aziendali, sia in considerazione della sempre più pervasiva presenza di risorse tecnologiche per all’interno del
Gruppo LGH sia in ragione della crescita della minaccia Cyber.
L’impatto dei rischi, informatici, inoltre è funzione della struttura organizzativa e delle caratteristiche del
business del Gruppo e dei requisiti legali/normativi applicabili ed in particolare de:
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
le “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari” (Legge 28
dicembre 2005, n. 262), applicabile alle società italiane con azioni quotate in mercati regolamentati
italiani o di altri Paesi dell’Unione Europea. L’Information and Communication Technology (ICT), e
in particolare il sistema di controllo IT, assume una particolare rilevanza nel garantire l’affidabilità dei
sistemi informativi aziendali deputati all’elaborazione e alla produzione dei dati gestionali e contabili
della società.
Il D.lgs. 231/2001 disciplina la responsabilità amministrativa dell’ente (persone giuridiche e società
o associazioni, anche prive di personalità giuridica). In particolare, la legge 18 marzo 2008, n. 48
recante “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità
informatica, fatta a Budapest il 23 novembre 2001, e norme di adeguamento dell’ordinamento interno”,
ha inserito nel D.lgs. 231/01 l’articolo 24-bis, estendendo così la responsabilità amministrativa degli
enti anche ai c.d. “Delitti informatici e trattamento illecito di dati”. Inoltre la legge 23 luglio 2009, n.
99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di
energia”, ha inserito nel D.lgs. 231/01 l’articolo 25-nonies, estendendo così la responsabilità
amministrativa degli enti anche ai c.d. “Delitti in materia di violazione del diritto d’autore”.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 – pubblicato in
G.U. 29 luglio 2003, Serie Generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), entrato in vigore il 1°
gennaio 2004, riorganizza in un testo unico la precedente legge 675/96 e tutti i provvedimenti e i pareri
emessi dall’Autorità Garante per la Privacy nel corso degli anni, razionalizzando le norme esistenti e
fissando una serie di principi, di natura generale, validi per il trattamento dei dati personali
Con la delibera 296/2015/R/COM l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema approva le
“Disposizioni in merito agli obblighi di separazione (unbundling) funzionale per gli esercenti del
settore dell’energia elettrica e del gas (TIUF)”. Nel provvedimento risulta di particolare rilevanza, ai
fini del presente documento, la disciplina del trattamento delle informazioni commercialmente
sensibili. Rispetto alla precedente normativa è stata ampiamente rivista, in particolare:
- È stata definita una perimetrazione minimale delle informazioni ritenute commercialmente
sensibili relative alle attività di distribuzione dell’energia elettrica e del gas naturale;
- sono previste specifiche modalità di trattamento delle ICS facendo ricorso in via prioritaria,
laddove disponibili, agli strumenti messi a disposizione dalla regolazione dell’Autorità, tra cui,
in primo luogo il Sistema Informativo Integrato (SII);
- la separazione delle banche dati dell’attività di distribuzione rispetto alle banche dati dell’impresa
verticalmente integrata e della altre imprese del gruppo societario deve essere realizzata tramite
l’utilizzo di infrastrutture separate fisicamente o comunque separate con procedure di tipo logico
tali da garantire un livello di segregazione equivalente a quello ottenibile con la separazione fisica.
Nell’ambito della compliance con la normativa Privacy e del processo di consolidamento ed evoluzione del
Sistema di Gestione e protezione dei dati personali dei soggetti interessati del trattamento del Gruppo LGH,
sono state avviate, nel corso dell’ultimo anno, una serie di iniziative specifiche in tal senso. Il modello
identificato dal Gruppo LGH costituisce parte integrante del modello di Corporate Governance e ha l’obiettivo
di garantire che i requisiti normativi ed i relativi rischi in ambito Privacy si adeguatamente presidiati e
forniscano supporto al business nelle sue peculiarità consentendo di fornire valore aggiunto nel processo di
crescita dell’organizzazione.
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
RISCHI DI CONTESTO
La società è esposta ai rischi legati alle stime riguardanti le previsioni della domanda e le capacità di trasporto
che vengono utilizzate anche per effettuare le prenotazioni di capacità.
RISCHIO NORMATIVO
Tra i fattori di rischio della società deve essere considerata la continua evoluzione del quadro normativo e
regolatorio, che crea una situazione di incertezza, favorendo l’insorgere di numerosi contenziosi legali.
Di seguito si citano alcuni temi rilevanti:
Il Decreto Ministeriale 20 maggio 2015, n. 106 (G.U. serie generale n. 161 del 14 luglio 2015) introduce
modifiche al DM n. 226/2011 per renderlo congruente con le novità legislative intervenute dopo la sua
emanazione e con la regolazione del IV periodo tariffario (2014-2019), definisce le modalità operative da
seguire per il rispetto del criterio di gara relativo agli interventi di efficienza energetica nell’ambito ed esplicita
i chiarimenti all’art.5 sul calcolo del valore di rimborso già forniti con le Linee Guida su criteri e modalità
applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale, approvate
con DM 22 maggio 2014.
Il D. L. 210/2015, convertito con L. 21/2016 (Decreto Milleproroghe), ha fissato il posticipo dei termini
precedentemente identificati per la pubblicazione dei bandi relativi alle gare d’ambito per l’affidamento delle
concessioni del servizio di distribuzione gas, con il conseguente slittamento dei termini per lo svolgimento
delle gare stesse e la soppressione delle sanzioni precedentemente previste per i Comuni ritardatari.
La proroga è differenziata in base al raggruppamento (dai 5 mesi per l’ottavo ai 14 mesi per il secondo).
È inoltre stabilito che nel caso di inerzia dei Comuni, e nel contempo anche la Regione non eserciti il potere
sostitutivo affidatole per bandire la gara (commissariamento ad acta), sarà direttamente il Ministero dello
Sviluppo Economico a bandirla entro i successivi 8 mesi.
Nel prospetto seguente è rappresentata la condizione relativa agli ATEM nei quali oggi opera LINEA
DISTRIBUZIONE, con indicazione delle relative proroghe.
ATEM
Bergamo 5
Brescia 3
Brescia 4
Brescia 5
Cremona 1
Cremona 2-3
Lodi 1
Lodi 2
Padova 1
Parma
Pavia 1
Pavia 2
Vicenza 3
N. Comuni
Raggruppamento
Proroga
1
6
14
2
7
48
1
1
1
1
1
15
1
4
5
3
5
6
3
1
2
2
1
1
3
6
+13 mesi
+13 mesi
+13 mesi
+13 mesi
+9 mesi
(+13 mesi)
(+12 mesi)
+14 mesi
+14 mesi
+12 mesi
+12 mesi
+13 mesi
+9 mesi
NOTE
Bando già pubblicato
Bando già pubblicato
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
La società è soggetta al rischio di riduzione della marginalità per effetto del possibile aumento dei costi non
recepiti dalla regolazione tariffaria, dovuto a disposizioni legislative o a mancata efficienza operativa. In
particolare il sistema tariffario per il quarto periodo di regolazione, in continuità con l’impostazione esistente
nel precedente periodo, prevede la determinazione di una tariffa obbligatoria (tariffa di vettoriamento),
applicata agli utenti del servizio di distribuzione (società di vendita), e di una tariffa di riferimento che definisce
il ricavo ammesso per ciascuna impresa distributrice a copertura del costo riconosciuto.
La tariffa di riferimento è calcolata in modo tale da garantire:
-
la copertura degli ammortamenti determinati in base alle vite utili valide ai fini regolatori e la copertura
dei costi operativi, determinati in modo parametrico e aggiornati attraverso il metodo del price-cap,
utilizzando un X-factor differenziato in ragione delle dimensioni dell'azienda.
-
la remunerazione del capitale investito netto a sua volta calcolato utilizzando la metodologia del costo
storico rivalutato e, solo in parte, tramite metodo parametrico.
Per mitigare la potenziale fonte di rischio la società adotta una politica di monitoraggio continuo delle
legislazioni di riferimento al fine di valutarne le implicazioni e garantirne la corretta applicazione.
RISCHIO DI CREDITO
L’esposizione al rischio di credito è connesso in modo preponderante alle attività commerciali della Società.
Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione di credit management
della holding, negli ultimi anni è stata implementata una attività di valutazione del credit standing per alcune
tipologie di clienti.
Attualmente la Società non ha in essere polizze assicurative tese a garantire il rischio di insolvenza sui propri
crediti, in quanto si è finora ritenuto che la loro tipologia e le procedure adottate per la gestione degli stessi e
per il recupero delle morisità, rendano l’eventuale costo assicurativo troppo elevato, rispetto ai benefici
economici che ne deriverebbero.
L’esposizione verso i clienti viene quindi gestita mediante il miglioramento delle politiche commerciali, la
concessione del credito alla clientela ed il recupero dello scaduto, azioni che negli ultimi esercizi hanno portato
ad una riduzione dei crediti in sofferenza. Inoltre in alcuni casi vengono richieste alla clientela garanzie a
copertura del rischio di insolvenza.
Infine la Società ha iscritto a bilancio un apposito fondo di svalutazione, la cui capienza viene ritenuta congrua
rispetto alle potenziali perdite rilevabili in futuro.
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
Gli strumenti finanziari della Società, diversi dai derivati, sono rappresentati da finanziamenti a breve e a m/l
termine, bancari e/o infragruppo, leasing finanziari e depositi a vista e a breve termine, bancari e/o infragruppo.
L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative della Società.
L’esposizione della Società al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri
finanziari connessi all’indebitamento espresso a tasso variabile.
Al 31 dicembre 2015 la caratteristica e l’entità dei finanziamenti e dei leasing finanziari concessi alla Società
dalle banche, dalla holding o da altri finanziatori è la seguente:
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BILANCIO AL 31.12.2015
al 31/12/2015
(dati in migliaia di euro)
Finanz.di terzi a tasso fisso
Fin.di terzi tasso var.con derivati
Fin.di terzi tasso var.senza deriv.
Finanz.infragruppo a tasso fisso
Finanz.infragruppo a tasso var.
Leasing finanziari
Totale
Importo
7.237
5.548
6.217
31.363
0
196
50.561
percent.
14,31%
10,97%
12,30%
62,03%
0,00%
0,39
100,00%
Stante la suddetta struttura ed entità dell’indebitamento finanziario al 31 dicembre 2015, si stima che un
aumento o una diminuzione di un punto percentuale dei tassi di interesse rispetto al livello attuale produrrebbe,
rispettivamente, circa 76 e 31 mila euro di maggiori o minori oneri finanziari nell’esercizio 2016.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Il rischio di liquidità è identificato come il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di
liquidare attività sul mercato, la Società non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento.
L’obiettivo della Società è quindi quello di assicurarsi un livello di liquidità sufficiente per far fronte ai propri
impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso degli affari, che in condizioni di crisi.
A tal riguardo la società da anni ha aderito al sistema di cash pooling di Gruppo, in base al quale i propri conti
correnti bancari vengono utilizzati per la normale operatività relativa a incassi e pagamenti, ma vengono
azzerati giornalmente, con riporto del saldo attivo o passivo sui conti master della holding. Quest’ultima, grazie
alla gestione accentrata della tesoreria, ottimizza l’impiego della liquidità di gruppo, provvede al reperimento
delle risorse finanziarie necessarie, ottimizzandone il costo e mettendole a disposizione delle controllate,
mediante fidi interni di cash pooling e, se necessario, mediante finanziamenti infragruppo.
RISCHIO DI DEFAULT E COVENANTS
I finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015 non sono assistiti da garanzie e non prevedono impegni e
covenants che, se non rispettati, possono comportare il diritto per i prestatori a richiederne il rimborso
anticipato.
RISCHIO AMBIENTALE
Il business della Società è la distribuzione del gas naturale. La Società è esposta al rischio ambientale (sostanza
odorizzante, materiale ferroso, terre e rocce da scavo) ed è fortemente impegnata nella prevenzione di tali
rischi; uno specifico team tecnico di lavoro dedicato è impegnato a verificare il rispetto della complessa ed
articolata legislazione ambientale. Tale obiettivo è perseguito anche attraverso l’adozione e il rispetto delle
norme internazionali UNI EN ISO 14001:2004.
Nel 2015 il Sistema di Gestione Ambientale è stato verificato da un organismo accreditato cha ha certificato
la sua conformità alla normativa.
25
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Linea Distribuzione oltre alle certificazioni alle norme UNI EN ISO 14001:2004 in armonia con la Politica
della Holding persegue obiettivi di miglioramento in materia di riduzione e/o contenimento degli impatti
ambientali provocati dalle proprie attività.
Presso la Società opera l’ufficio QSA di LGH che ha identificato con una specifica analisi ambientale gli
aspetti ambientali significativi definendo procedure/istruzioni finalizzate alla gestione degli stessi.
E’ presente in azienda un monitoraggio costante sulle principali prestazioni ambientali al fine di garantire un
adeguata prevenzione agli incidenti ambientali.
In caso di incidenti sono presenti specifiche Polizze Assicurative
ALTRE
INFORMAZIONI
E
FATTI
SUCCESSIVI
ALLA
CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
ADESIONE AL CONSOLIDATO FISCALE
La Società, con apposita delibera del rispettivo Consigli di Amministrazione, ha optato per la tassazione di
Gruppo (il c.d. Consolidato Fiscale Nazionale), ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 117 e seguenti del TUIR
(come modificato ed integrato dal D. Lgs. n. 344/2003) che da la possibilità per le società controllanti e loro
controllate di optare ai fini IRES per la tassazione di gruppo.
L’esercizio di tale opzione consente ai gruppi di essere tassati sulla base di un unico reddito complessivo
globale corrispondente alla somma algebrica dei redditi complessivi netti delle singole società, da trasferire in
capo alla capogruppo. Gli obblighi di versamento in acconto e a saldo competono esclusivamente alla
controllante. L’adesione al consolidato fiscale ed i rapporti fra controllante e controllate sono stati regolati da
apposito regolamento
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
I rapporti intrattenuti da LINEA DISTRIBUZIONE S.r.l. con le parti correlate, controllate e collegate sono
dettagliate nei paragrafi conclusivi delle note illustrative al bilancio.
AZIONI PROPRIE E SEDI SECONDARIE
Si precisa che ai sensi dell’art. 2428 c.c. commi 3 e 4 la Società non possiede né ha acquistato né alienato nel
corso dell’esercizio azioni o quote sia prorpie, sia di società controllanti anche per tramite di società fiduciaria
o per interposta persona.
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
CONTENZIOSI LEGALI
Alla data di redazione della presente Relazione non vi sono contenziosi legali in esere da segnalare.
FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA
GESTIONE
Alla data di redazione del presente documento non vi sono fatti di rilievo da segnalare accaduti dopo la data
di chiusura dell’esercizio.
Per quanto concerne la prevedibile evoluzione della gestione, considerato che non possiamo ipotizzare alcun
effetto delle gare d’ambito a breve, al momento non vi sono elementi a noi noti per prevedere scostamenti
significativi sull’andamento della gestione 2015.
REVISIONE DEL BILANCIO
Il bilancio della Società è sottoposto a revisione legale da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A.
sulla base dell’incarico conferito dall’assemblea dei soci in data 30 aprile 2013 per gli esercizi del triennio
2013 / 2015.
TERMINI DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO
L’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2015 avverrà entro il termine di 120 giorni dalla
data di chiusura dell’esercizio ai sensi dell’art. 2364 del cc.
27
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
PROPOSTE DEGLI AMMINISTRATORI ALL’ASSEMBLEA
Ai Soci,
riteniamo che la presente Relazione sulla Gestione, a corredo del Bilancio d’Esercizio 2015 di LINEA
DISTRIBUZIONE S.r.l., illustri esaurientemente l’andamento e i risultati conseguiti nell’esercizio chiuso al
31 dicembre 2015.
Per quanto concerne la destinazione dell’utile netto realizzato dalla società al 31 dicembre 2015 pari a Euro
6.083.318,81, considerato che la Riserva Legale è già stata costituita per l’intero ammontare previsto dall’art.
2430 del Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione demanda all’Assemblea dei Soci le determinazioni
in merito alla destinazione dell’utile dell’esercizio.
Lodi, 23 Marzo 2016
IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
Presidente
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
28
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
PROSPETTI DI BILANCIO E
NOTE ILLUSTRATIVE
29
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
PROSPETTI DI BILANCIO
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
(importi in euro)
NOTE
31.12.2014
*riesposto
31.12.2015
31.12.2014
Ricavi di vendita
Altri ricavi e proventi
Totale ricavi
1
2
37.947.633
2.592.210
40.539.843
37.827.540
3.521.996
41.349.536
37.827.540
3.521.996
41.349.536
Consumi di materie prime e servizi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Altri proventi (oneri) netti
Totale costi
3
4
5
6
-14.750.589
-6.606.919
-823.563
12.200
-22.168.871
-14.810.874
-6.350.672
-632.840
53.753
-21.740.633
-14.810.874
-6.350.672
-632.840
53.753
-21.740.633
18.370.972
19.608.903
19.608.903
Margine operativo lordo (EBITDA)
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
Risultato operativo (EBIT)
7
-8.136.851
10.234.121
-7.433.600
12.175.303
-8.776.840
10.832.063
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Quota di pertinenza del risultato di società collegate e
Proventi (oneri) da partecipazioni
8
9
10
11
162.357
-1.828.705
0
0
262.375
-1.553.634
0
0
262.375
-1.553.634
0
0
8.567.773
10.884.044
9.540.804
-2.484.454
-4.836.171
-4.375.970
6.083.319
6.047.873
5.164.834
0
0
0
6.083.319
6.047.873
5.164.834
283.639
-78.001
77.236
-21.240
77.236
-21.240
5.042
-1.598
-317.451
64.621
-317.451
64.621
209.082
-196.834
-196.834
6.292.401
5.851.039
4.968.000
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in
Imposte sul reddito
12
Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento
Risultato netto delle attività cessate / destinate ad essere
Risultato Netto
13
Altre componenti di conto economico complessivo da
riclassificare nel conto economico separato:
Variazione riserva di cash flow hedge
Impatto fiscale sulla variazione riserva di cash flow hedge
Altre componenti di conto economico complessivo da
non riclassificare nel conto economico separato:
Variazione riserva IAS 19
Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19
Totale Altre componenti di conto economico
Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
30
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA
ATTIVITA’
NOTE
31.12.2014
*riesposto
31.12.2015
(importi in euro)
31.12.2014
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
-Avviamento
-Altre attività immateriali
14
15
0
193.534.139
0
186.546.188
0
185.202.948
Immobili, impianti e macchinari
16
1.190.178
1.358.215
1.358.215
Partecipazioni in società controllate
17
0
0
Partecipazioni in società collegate e JV
18
86.055
86.055
Investimenti immobiliari
19
0
0
Attività per imposte anticipate
12
5.493.609
6.135.896
6.359.774
Attività finanziarie non correnti
20
1.361.383
1.323.028
1.323.028
Altre attività non correnti
21
205.817
212.175
212.175
201.871.181
195.661.557
194.542.195
Totale attività non correnti
86.055
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
22
23
24
25
1.016.475
8.702.270
0
22.396.306
3.125.618
12.213.782
0
2.794.627
3.125.618
12.213.782
0
2.794.627
Crediti tributari e altre attività
26
4.495.033
7.228.348
7.262.742
Disponibilità liquide e depositi a breve
27
58.858
92.075
92.075
36.668.942
25.454.450
25.488.844
0
0
0
238.540.123
221.116.007
220.031.039
Totale attività correnti
Attività cessate / destinate ad essere vendute
TOTALE ATTIVITA'
28
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
31
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
BILANCIO AL 31.12.2015
NOTE
31.12.2014
*riesposto
31.12.2015
(importi in euro)
31.12.2014
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Riserva FTA
Utili (perdite) a nuovo
Risultato del periodo
Totale patrimonio netto
29
23.980.952
79.319.123
4.954.531
-4.388.001
5.542.443
6.083.319
115.492.367
23.980.952
82.869.123
413.129
-4.388.001
4.659.403
6.047.873
113.582.479
23.980.952
82.869.123
413.129
-4.388.001
4.659.403
5.164.834
112.699.440
TFR ed altri fondi relativi al personale
Fondi per rischi ed oneri
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie non correnti
Imposte differite
30
31
32
33
34
12
2.479.616
3.449.290
30.741.473
393.619
120.938
12.078.002
2.583.135
3.418.971
28.643.502
535.353
203.718
13.958.975
2.583.135
3.418.971
28.643.502
535.353
203.718
13.958.975
Altre passività non correnti
35
24.517.818
24.542.778
24.542.778
73.780.756
73.886.432
73.886.432
PASSIVITA' NON CORRENTI
Totale passività non correnti
PASSIVITA' CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri
31
0
0
0
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
36
37
38
19.622.846
74.998
21.360.589
5.303.813
67.217
20.074.315
5.303.813
67.217
20.074.315
Debiti tributari e altre passività correnti
39
8.174.140
8.074.957
7.929.444
Debiti per imposte correnti
40
34.427
126.794
70.378
49.267.000
33.647.096
33.445.167
0
0
0
TOTALE PASSIVITA'
123.047.756
107.533.528
107.331.599
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
238.540.123
221.116.007
220.031.039
Totale passività correnti
Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere
vendute
41
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
32
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
RENDICONTO FINANZIARIO
RENDICONTO FINANZIARIO
(importi in euro)
UTILE DA ATTIVITA' OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE
Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte
2015
2014 *riesposto
6.083.319
0
6.047.873
0
381.665
7.711.167
0
114.917
0
0
44.019
-152.977
-35.140
-1.238.686
386.450
6.806.962
0
-471.930
0
0
240.187
317.148
-426.960
-244.313
2.109.143
3.467.493
2.739.673
1.286.274
-92.367
74.223
16.409.404
1.715.985
-2.519.297
-2.911.926
-746.079
126.794
1.062.800
3.335.821
Flussi finanziari da attività d'investimento:
Acquisizioni di immobilizzazioni materiali
Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie
Acquisizione di soc.controllate, al netto della liquidità acquisita
Business combinations
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
-245.152
14.026
-14.681.619
0
0
0
-14.912.745
-563.854
0
-14.980.290
0
0
0
-15.544.144
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
(Aumento)/diminuzione dei crediti finanziari (compr.deriv.attivi)
Aumento/(diminuzione) dei debiti finanziari (compr.deriv.passivi)
(Aumento)/diminuzione dei crediti per dividendi da incassare
Dividendi distribuiti
Aumento/(diminuzione) di capitale
Altre variazioni di patrimonio netto
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE
Di cui da cash pooling
-19.640.034
16.200.271
0
-4.500.000
0
326.568
-7.613.195
-33.217
19.698.291
-1.782.217
12.873.486
0
-4.660.000
0
-285.748
6.145.521
-14.929
-5.389.522
92.075
58.858
107.004
92.075
Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari
generato dalle attività operative:
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
Proventi/Oneri finanziari
Effetto impairment su immobilizzazioni materiali
Effetto impairment su immobilizzazioni immateriali
Svalutazione attivo circolante
Variazione netta TFR e fondi pensionistici
Variazione netta fondi rischi e oneri
Variazione netta delle imposte differite attive e passive
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali
Aumento/(diminuzione) dei debiti tributari
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE
Disponibilità liquide nette a inizio periodo
Disponibilità liquide nette a fine periodo
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito
33
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO
Capitale
Sociale
Patrimonio netto al
31.12.2012
Destinazione risultato esercizio
precedente
OCI da Conferim. Ramo
OCI
Risultato d'esercizio
Dividendi
Patrimonio netto al
31.12.2013
Destinazione risultato esercizio
precedente
OCI da Conferim. Ramo
OCI
Risultato d'esercizio
(*)
Dividendi
Patrimonio netto al
31.12.2014 *riesposto
Destinazione risultato
esercizio precedente
(*)
Conguaglio Conferim. Ramo
OCI
Risultato d'esercizio
Dividendi
Patrimonio netto al
31.12.2015
7.790.000
Riserva
Legale
659.049
Avanzo di
fusione
Altre
Riserve
Riserva Riserva cash
attuariale flow hedge
45.690
-302.340
Riserva
FTA
-4.388.001
311.445
15.689.635
80.375.856
67.283
-249.075
-176.014
Utile /
(perdita) a
nuovo
Risultato
d'esercizio
4.628.489
6.188.400
14.621.287
5.876.954
-6.188.399
0
406.154
4.745.481
-5.917.100
23.479.635
970.494
45.690
245.748
80.375.856
-231.385
-425.089
-4.388.001
9.541
501.317
1.934.492
558.759
-252.830
50.976
4.745.482
109.567.179
4.490.193
-4.745.482
0
-165.287
6.047.873
1.216.242
45.690
3.579.949
82.878.648
-484.215
-374.113
-4.388.001
634.885
6.047.873
113.582.479
883.039
-5.097.873
0
6.083.319
-950.000
117.486
209.082
6.083.319
-4.500.000
6.083.319
115.492.366
205.638
-3.550.000
23.980.952
4.796.191
45.690
80.081.019
-480.771
-168.475
-4.388.001
2.435.809
191.618
6.047.873
-4.660.000
4.659.403
117.486
3.444
96.222.570
-108.731
4.745.481
-5.917.100
4.994.497
-4.660.000
23.980.952
Totale
Patrimonio
Netto
5.542.442
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
34
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
NOTE ILLUSTRATIVE
I.
INFORMAZIONI SOCIETARIE
La pubblicazione del bilancio di Linea Distribuzione S.r.l. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata
autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 23/03/2016. La Società è registrata e domiciliata in Italia.
La Società si occupa di ditribuzione e gestione delle reti e impianti di distribuzione di gas naturale (metano).
II.
PRINCIPI DI REDAZIONE
Il bilancio della società è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (di seguito
IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea
secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del
Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.
38/2005.
A causa di un’anomalia nella configurazione dei meccanismi di calcolo dell’ammortamento di parte di beni
afferenti le reti e impianti di distribuzione del gas metano in concessione, c’è stato un errore significativo nel
costo della voce Ammortamenti immateriali rilevato a conto economico nello scorso esercizio, tale costo è stato
pertanto ricalcolato in base ad una corretta e puntuale rideterminazione; tale ricalcolo a comportato altresì la
rideterminazione delle imposte correnti – poi versate avvalendosi dell’ istituto del ravvedimento operoso – e
delle attività per imposte anticipate, con un impatto positivo sul risultato netto dell’esercizio pari a 883 migliaia
di €.
Tali Ricalcoli hanno determinato la riesposizione dei valori di bilancio dell’esercizio 2014, ai sensi dello IAS
8, come segue :
Conto economico complessivo
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
NOTE
7
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
Imposte sul reddito
12
Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento
Risultato netto delle attività cessate / destinate ad essere
Risultato Netto
13
Valore Netto
31.12.2014
Restatement
Valore Netto
Riesposto
-8.776.840
1.343.240
-7.433.600
9.540.804
1.343.240
10.884.044
-4.375.970
-460.201
-4.836.171
5.164.834
883.039
6.047.873
0
0
0
5.164.834
883.039
6.047.873
35
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
ATTIVITA’ e PASSIVITA'
BILANCIO AL 31.12.2015
NOTE
Valore Netto
31.12.2014
Restatement
Valore Netto
Riesposto
31.12.2014
Altre attività immateriali
15
185.202.948
1.343.240
186.546.188
Attività per imposte anticipate
12
6.359.774
-223.878
6.135.896
Crediti tributari e altre attività
26
7.262.742
-34.394
7.228.348
TOTALE ATTIVITA'
1.084.968
Patrimonio Netto - Risultato del periodo
29
5.164.834
883.039
6.047.873
Debiti tributari e altre passività correnti
39
7.929.444
145.513
8.074.957
Debiti per imposte correnti
40
70.378
56.416
126.794
TOTALE PASSIVITA'
1.084.968
La società ha adottato per la “Situazione patrimoniale-finanziaria” la forma di presentazione che prevede la
distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e
seguenti dello “IAS 1”.
Il “Conto Economico Complessivo” è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più
rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti
conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.
Il prospetto di Conto Economico Complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che
per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.
Il “Rendiconto finanziario” è stato predisposto adottando il metodo indiretto, rettificando l’utile di esercizio
delle componenti di natura non monetaria, come consentito dallo IAS 7.
Il “Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto” presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del
patrimonio netto, riconciliandoli attraverso l’utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli
azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono invariati rispetto a quelli utilizzati in sede di
predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2014.
Il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico,
con l’eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value),
come meglio indicato nei criteri di valutazione.
36
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
I principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione del bilancio sono omogenei con quelli
utilizzati in sede di predisposizione del Bilancio separato al 31 dicembre 2014, fatto salvo quanto di seguito
specificato bilancio di esercizio della Società è stato redatto in accordo con i principi contabili internazionali
emessi dallo IASB e omologati dalla EU.
III.
VARIAZIONE DI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Nuovi Principi Contabili, modifiche e/o interpretazioni ai principi esistenti, in vigore a partire
dal 1° Gennaio 2015
I principi contabili adottati nel corso del 2015 coincidono con quelli dell’esercizio precedente.
La Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi
che hanno inizio dal 1 gennaio 2015 o successivamente. La Società non ha adottato anticipatamente alcun altro
principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore.
La natura e l’impatto di ogni nuovo principio contabile e modifica vengono nel seguito descritti. Sebbene questi
nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima volta nel 2015, non hanno avuto impatti materiali
sul bilancio della Società. Di seguito sono elencate la natura e l’impatto di ogni nuovo principio/modifica:
Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti
Lo IAS 19 richiede ad un’entità di considerare, nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, i contributi
dei dipendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti
ai periodi di servizio come beneficio negativo. Questa modifica chiarisce che, se l’ammontare dei contribuiti è
indipendente dal numero di anni di servizio, all’entità è permesso di riconoscere questi contributi come
riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare il contributo ai periodi
di servizio. Questa modifica è in vigore per gli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 luglio 2014 o
successivamente. Questa modifica non è rilevante per la Società, dato che non ha dei piani che prevedono
contributi dei dipendenti o di terze parti.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2010-2012
Ad eccezione dei miglioramenti che riguardano l’IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che si applicano alle
operazioni con data di assegnazione che ha inizio al 1 luglio 2014 o successivamente, questi miglioramenti
sono in vigore dal 1 luglio 2014 e la Società li ha applicati per la prima volta in questo bilancio; includono:
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che tutti gli accordi relativi a corrispettivi potenziali
classificati come passività (o attività) che nascono da un’aggregazione aziendale devono essere
successivamente misurati al fair value con contropartita a conto economico, questo sia che rientrino o meno
nello scopo dello IAS 39. Questo è coerente con i principi contabili applicati dalla Società, e quindi questa
modifica non ha avuto alcun impatto sui principi contabili della Società.
37
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali
La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 16 e nello IAS 38 un’attività può essere
rivalutata con riferimento a dati osservabili sia adeguando il valore lordo contabile dell’attività al valore di
mercato sia determinando il valore di mercato del valore contabile ed adeguando il valore lordo contabile
proporzionalmente in modo che il valore contabile risultante sia pari al valore di mercato. Inoltre,
l’ammortamento accumulato è la differenza tra il valore lordo contabile ed il valore contabile dell’attività.
Questa modifica non ha avuto alcun impatto sulle rettifiche di rivalutazione contabilizzate dalla Società nel
corrente esercizio.
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che un ente di gestione (un’entità che fornisce servizi
relativi a dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata soggetta all’informativa sulle operazioni
con parti correlate. Inoltre, un’entità che fa ricorso ad un ente di gestione deve dare informativa sulle spese
sostenute per i servizi di gestione. Questa modifica non è rilevante per la Società in quanto non riceve servizi
di management da entità diverse dalla controllante.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2011-2013
Questi miglioramenti sono in vigore dal 1 luglio 2014 ed la Società li ha applicati per la prima volta in questo
bilancio. Includono:
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifica si applica prospetticamente e, ai fini delle esclusione dallo scopo dell’IFRS 3, chiarisce che:
• Sono fuori dallo scopo dell’IFRS 3 non solo le joint ventures ma anche i joint arrangements
Questa esclusione dallo scopo si applica solo nella contabilizzazione nel bilancio del joint arrangement
stesso.
La Società non è un joint arrangement, quindi questa modifica non è rilevante.
IFRS 13 Valutazione del fair value
La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che la portfolio exception prevista dallo IFRS 13 può essere
applicata non solo ad attività e passività finanziarie, ma anche agli altri contratti nello scopo dello IAS 39. La
Società non applica la portfolio exception prevista dallo IFRS 13.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma
applicabili successivamente al 31 dicembre 2015
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già
stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in
vigore.
38
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
•
BILANCIO AL 31.12.2015
IFRS 9 “Strumenti finanziari”: il presente principio rappresenta la prima parte di un processo per fasi
che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” e
introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Le
principali novità introdotte dall’IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finanziarie possono essere
classificate in due sole categorie – al “fair value” oppure al “costo ammortizzato”. Scompaiono quindi
le categorie dei “loans and receivables”, delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle
attività finanziarie “held to maturity”. La classificazione all’interno delle due categorie avviene sulla
base del modello di business dell’entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati
dalle attività stesse. Un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti
requisiti sono rispettati: il modello di business dell’entità prevede che l’attività finanziaria sia detenuta
per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le
caratteristiche dei flussi di cassa dell’attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e
interessi. In caso contrario l’attività finanziaria deve essere misurata al fair value. Le regole per la
contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la
contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell’attività finanziaria che lo “ospita”.
Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair
value (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli
strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo).
L’entità ha l’opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti
rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata.
Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo
ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti mai
possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad
essere rilevati in Conto economico.
L’IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui
vi è una modifica nel modello di business dell’entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano
prospetticamente.
Infine l’informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione ed alle regole di valutazione
introdotte dall’IFRS 9.
In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emendamento al principio in esame, che riguarda
principalmente i seguenti aspetti:
(i)
la sostanziale revisione del cd. “Hedge accounting”, che consentirà alle Società di riflettere meglio
le loro attività di gestione dei rischi nell’ambito del bilancio;
(ii)
è consentita la modifica di trattamento contabile delle passività valutate al fair value: in particolare
gli effetti di un peggioramento del rischio di credito della Società non verranno più iscritti a Conto
economico;
(iii)
viene prorogata la data di entrata in vigore del principio in oggetto, fissata inizialmente con
decorrenza dal 1° gennaio 2015.
Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una parziale modifica del principio, con l’introduzione,
in tema di valutazione di classi di strumenti finanziari, del modello basato sulla perdita attesa del credito
39
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
che sostituisce il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate. L’emendamento in esame è
applicabile per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2018.
•
IFRS 14 “Poste di bilancio differite di attività regolamentate”: il nuovo principio, emesso dallo IASB
nel mese di gennaio 2014, consente all’entità che adotta per la prima volta i principi contabili
internazionali IAS/IFRS di continuare a valutare le poste di bilanci legate ad attività regolamentate in
conformità ai principi contabili precedentemente utilizzati. Il presente principio sarà applicabile con
decorrenza dal 1° gennaio 2016. Questo principio non trova applicazione per la Società in quanto già
utilizza gli IFRS.
•
IFRS 15 “Ricavi da contratti con i clienti”: scopo del nuovo principio, emesso dallo IASB in data 28
maggio 2014, è di stabilire i criteri da adottare al fine di fornire agli utilizzatori del bilancio
informazioni riguardanti la natura, l’ammontare e le incertezze legate a ricavi e flussi di cassa derivanti
da contratti in essere con i clienti. Il principio in oggetto trova applicazione qualora ricorrano
contemporaneamente i seguenti criteri:
(i)
le parti hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad eseguire le rispettive obbligazioni;
(ii)
i diritti di ciascuna delle parti riguardanti i beni e i servizi da trasferire nonché i termini di
pagamento sono stati identificati;
(iii)
il contratto stipulato ha sostanza commerciale (i rischi, la tempistica o l’ammontare dei flussi
di cassa futuri dell’entità possono modificarsi quale risultato del contratto);
(iv)
sussiste la probabilità di incassare e pagare gli importi legati alla esecuzione del contratto.
Il nuovo principio, che sostituirà lo IAS 18 “Ricavi” e lo IAS 11 “Lavori in corso su ordinazione”, sarà
applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o
modificata. E’ consentita l’applicazione anticipata.
Nel corso del 2015 la Società ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell’IFRS 15, che è soggetta
a cambiamenti in seguito all’analisi di maggior dettaglio attualmente in corso di svolgimento. Inoltre la
Società sta considerando i chiarimenti emessi dallo IASB nell’exposure draft del Luglio 2015 e valuterà
ogni ulteriore sviluppo.
• Modifiche all’IFRS 11 – Accordi a controllo congiungo: Accounting for Acquisition of Interests: le
modifiche all’IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l’acquisizione di una quota di
partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve
applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le
modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione
precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento
dell’acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto.
Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo scopo dell’IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si
applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l’entità che redige il bilancio, sono sotto
il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.
Le modifiche si applicano sia all’acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a
controllo congiunto che all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo
congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1
gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto
sulla Società a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
40
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
•
Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methodos of Depreciation and
Amortisation: Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi
riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui
l’attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l’utilizzo del bene. Ne
consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili,
impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l’ammortamento
delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che
iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non si rilevano
impatti per la Società.
•
Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements: le modifiche consentiranno alle
entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, jointventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano
di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio
separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS,
l’entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà
applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1
gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto
sul bilancio della Società a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
•
Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its
Associate or Joint Venture: Le modifiche trattano il conflitto tra l’IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento
alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint
venture. Le modifiche chiariscono che l’utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di
attività che costituiscono un business, come definito dall’IFRS 3, tra un investitore ed una propria
collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla
vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo
nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Queste modifiche
devono essere applicate prospetticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio
2016 o successivamente; è consentita l’adozione anticipata. Non ci si attende che queste modifiche
abbiano alcun impatto sulla Società.
•
Modifiche annuali agli IFRS 2012-2014: in data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato una serie di
emendamenti ad alcuni principi contabili internazionali, applicabili con decorrenza dal 1° gennaio
2016.
Le modifiche riguardano:
(i)
IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”:
Le attività (o gruppi in dismissione) sono generalmente cedute attraverso la vendita o la
distribuzione ai soci. La modifica chiarisce che il cambiamento da uno all’altro di questi metodi
di cessione non dovrebbe essere considerato un nuovo piano di cessione ma, piuttosto, la
continuazione del piano originario. Non vi è quindi alcuna interruzione nell’applicazione dei
requisiti dell’IFRS 5. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente.
(ii)
IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”:
41
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
(i) Contratti di servizio: La modifica chiarisce che un contratto di servizio (servicing contract)
che include un compenso può comportare un coinvolgimento continuo in un’attività
finanziaria. Un’entità deve definire la natura del compenso e dell’accordo sulla base delle
guidance contenuta nell’IFRS 7 sul tema del coinvolgimento continuo per valutare se è
richiesta informativa. La definizione di quale contratto di servizi comporta un coinvolgimento
continuo deve essere fatta retrospetticamente. Comunque, l’informativa richiesta non dovrà
essere presentata per gli esercizi che precedono quello di prima applicazione di questa
modifica.
(ii) Applicabilità delle modifiche all’IFRS 7 ai bilanci intermedi sintetici: La modifica
chiarisce che i requisiti di informativa sulle compensazioni non si applicano ai bilanci
intermedi sintetici, a meno che questa informativa non fornisca un aggiornamento significativo
delle informazioni presentate nel più recente bilancio annuale. Questa modifica deve essere
applicata retrospetticamente.
(iii)
IAS 19 “Benefici a dipendenti”: La modifica chiarisce che il mercato attivo (market depth)
delle obbligazioni societarie di alta qualità deve essere definito rispetto alla valuta in cui
l’obbligazione è denominata, piuttosto che al paese in cui l’obbligazione è localizzata. Quando
non c’è un mercato attivo per obbligazioni societarie di alta qualità in quella valuta, devono
essere utilizzati i tassi relativi ai titoli di stato. Questa modifica deve essere applicata
prospetticamente.
(iv)
IAS 34 “Bilanci intermedi”: La modifica chiarisce che l’informativa richiesta nei bilanci
intermedi deve essere presentata o nel bilancio intermedio o incorporata attraverso dei crossreference tra il bilancio intermedio e la parte della relazione finanziaria intermedia in cui è
inclusa (ad esempio, la relazione sulla gestione o il report di commento sui rischi).
L’informativa presentata nella relazione finanziaria intermedia deve essere disponibile per il
lettore negli stessi termini e nella stessa tempistica del bilancio intermedio. Questa modifica
deve essere applicata retrospetticamente.
Dall’applicazione di queste modifiche non è atteso alcun impatto sulla Società.
•
IAS 1 “Presentazione del bilancio”: Le modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio chiariscono,
piuttosto che modificare significativamente, alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti. Le modifiche
chiariscono:
• Il requisito della materialità nello IAS 1
• Il fatto che linee specifiche nei prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre componenti di
conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria possono essere disaggregate
• Che le entità dispongono di flessibilità rispetto all’ordine in cui presentano le note al bilancio
• Che la quota delle altre componenti di conto economico complessivo relativa alle collegate e joint
venture contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato
in un'unica riga, e classificata tra quelle voci che non saranno successivamente riclassificate a conto
economico.
Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti che si applicano quando vengono presentati dei sub-totali
nei prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo
o nel prospetto della posizione finanziaria. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano
al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata. Dall’applicazione di
queste modifiche non è atteso alcun impatto sulla Società.
42
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
IV.
BILANCIO AL 31.12.2015
SINTESI DEI PRINCIPALI PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI
a) AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di
un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di
acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale,
la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in
proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi
di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative.
Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività
assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere
alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato
dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta
al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.
Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill.
L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di
acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività,
quale strumento finanziario che sia nell’oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione,
deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico
complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in
accordo con l’appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore
non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo
corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili
acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del
corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività
acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare
alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite
superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al
fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale
è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede
benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità
acquisita siano assegnate a tali unità.
43
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività
di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si
determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato
sulla base de i valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi
finanziari.
b) TITOLI AMBIENTALI (CERTIFICATI VERDI E BIANCHI)
L’approvvigionamento di titoli ambientali, essenzialmente quote di emissione e di certificati verdi, può
avvenire in parte per fare fronte al proprio fabbisogno nell’esercizio della propria attività industriale (c.d. own
use) e in parte a scopo di negoziazione (c.d. attività di trading).
Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all’atto dell’acquisto.
In particolare, tra le altre immobilizzazioni immateriali possono essere incluse anche le quote di emissione
(Emission Rights) e i certificati verdi, iscritti al costo sostenuto per l’acquisto nel caso in cui, alla data di
bilancio, vi sia un eccesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni
rilasciate nell’esercizio per le quote o alle produzioni effettuate per i certificati verdi. Le quote e i certificati
verdi assegnati gratuitamente sono iscritti a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale
posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il
maggiore fra il valore d’uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla
data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per
l’eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e i certificati restituiti annualmente in relazione
al quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell’atmosfera durante ciascun esercizio o alle
produzioni effettuate vengono cancellate, con contestuale utilizzo dell’eventuale fondo rischi stanziato
nell’esercizio precedente.
Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell’esercizio dell’attività di trading sono invece
iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value.
c) PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate secondo il metodo del costo,
ridotto per perdite di valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per perdite di valore (impairment) il
costo viene imputato al conto economico. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se
vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata.
Il goodwill implicito nel valore delle partecipazioni è assoggettato annualmente ad impairment test secondo le
modalità precedentemente commentate.
All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint
venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico
della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della
partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
d) CLASSIFICAZIONE CORRENTE/NON CORRENTE
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BILANCIO AL 31.12.2015
Le attività e passività sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un’attività è corrente quando:
►
►
►
►
si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento
del ciclo operativo;
è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o
è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o
utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quanto:
►
►
►
►
è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o
l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi
dalla data di chiusura dell’esercizio.
La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
e) VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE
La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, e le attività non finanziarie, quali gli investimenti
immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento
di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della
passività abbia luogo:
•
nel mercato principale dell’attività o passività; o
•
in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività.
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato
utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano
per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato
di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un
altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti
dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando
l’uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in
base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
•
Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità
può accedere alla data di valutazione;
•
Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o
indirettamente per l’attività o per la passività;
•
Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per
la passività.
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui
è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei
trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso,
che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza ) ad ogni chiusura di bilancio.
f) RILEVAZIONE DEI RICAVI
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e
il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I
ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento
contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi. La Società ha concluso che sta operando in conto
proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei
prezzi ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.
Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione:
•
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi
connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna della merce.
•
Prestazione di servizi
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BILANCIO AL 31.12.2015
Il ricavo è rilevato al momento dell’espletamento del servizio al cliente secondo quanto indicato nel contratto
di fornitura. Quando l’esito di un contratto non può essere misurato in modo attendibile, i ricavi sono rilevati
solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti soddisfino i requisiti di recuperabilità.
•
Interessi attivi
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate
come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo (TIE),
che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello
strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile
dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
•
Dividendi
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde
al momento in cui l’Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.
•
Affitti attivi
Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono rilevati in quote costanti lungo la durata dei contratti di
locazione in essere alla data di bilancio e sono classificati tra i ricavi, tenuto conto della loro natura operativa.
g) CONTRIBUTI PUBBLICI
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte
le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come
ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei
costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote
costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento.
Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l’attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore
nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento.
Nel caso di finanziamenti o forme di assistenza simili erogati da enti governativi o istituzioni simili, e che
presentano un tasso di interesse inferiore al tasso corrente di mercato, l’effetto legato al tasso di interesse
favorevole è considerato un contributo pubblico. Il finanziamento, o la forma di assistenza, è inizialmente
rilevato e valutato al fair value ed il contributo pubblico è misurato come la differenza tra il valore di carico
iniziale del finanziamento ed i proventi ricevuti.
h) IMPOSTE SUL REDDITO
•
Imposte correnti
Le imposte correnti attive e passive dell’esercizio sono valutate per l’importo che ci si attende di recuperare o
corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono
quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio.
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BILANCIO AL 31.12.2015
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch’esse a
patrimonio netto e non nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Il Management periodicamente valuta la
posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni
e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
•
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto “liability method” alle differenze temporanee alla
data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
•
•
le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o
passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della
transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società
controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi
nel prevedibile futuro.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle
perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili
sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e
dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
•
•
l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione
iniziale di un’attività o passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e,
al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate
e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse
si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che
consentano il recupero di tali differenze temporanee.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella
misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere
in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni
data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a
consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate
nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in
vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di
fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente
con l’elemento cui si riferiscono.
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che
consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano
riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la
rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento
in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L’aggiustamento è
riconosciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza del valore dell’avviamento), nel caso in cui sia
rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
•
Imposte indirette
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore
aggiunto, con le seguenti eccezioni:
•
•
l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte
del costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta indiretta applicabile.
L’ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i
crediti ovvero tra i debiti.
i)
ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA O PER LA DISTRIBUZIONE AGLI AZIONISTI
DELLA CONTROLLANTE E ATTIVITÀ CESSATE
La Società classifica le attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della
controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o di
distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti classificate come detenute per
la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value
al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi direttamente
attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.
La condizione per la classificazione come detenuti per la distribuzione si considera rispettata solo quando la
distribuzione è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la distribuzione
immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la distribuzione dovrebbero indicare
che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella distribuzione o che la distribuzione
venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla distribuzione, il cui completamento dovrebbe essere
previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività
ed i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.
L’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi
sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.
Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono
presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.
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BILANCIO AL 31.12.2015
Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:
•
Una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU
•
classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo; oppure,
•
importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.
Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività
destinate alla dismissione.
j)
IMMOBILI IMPIANTI E MACCHINARI
Gli immobili, i macchinari e gli impianti sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di
ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di
macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione.
Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di immobili, impianti e macchinari, la
Società rileva tali parti come attività autonome con una specifica vita utile ed un relativo ammortamento. Allo
stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del
macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione.
Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti.
Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel
costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
Di seguito sono riepilogate le principali aliquote di ammortamento utilizzate, che rispecchiano la vita utile
generalmente attribuita alle varie categorie di beni, non modificate rispetto all’esercizio precedente:
DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE
PERCENT. APPLICATA
Attrezzature industriali e commerciali
Automezzi ed autovetture
Hardware e dispositivi elettronici
Mobili e Macchine ufficio ordinarie
10%
20% - 25%
20%
12%
k) ATTIVITÀ IMMATERIALI
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite
attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la
rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell’ammortamento cumulato e di
eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di
sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla
verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo
di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici
economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del
metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di
ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla
verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La
valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad
essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base
prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il
ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.
Le attività immateriali rappresentate dai beni devolvibili all’Ente Cedente sono state disciplinate dallo IASB
nel 2006 mediante l’approvazione dell’interpretazione n 12 (IFRIC 12) “Services Concession Arragements”
relativa al trattamento contabile dei servizi di concessione. In tale documento viene regolata la modalità di
rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico ed una società privata con
particolare rilievo alla modalità di rappresentazione dei beni devolvibili, alle attività di gestione di tali beni
nonché agli obblighi di ripristino e manutenzione degli stessi.
A fronte dei servizi di costruzione e/o miglioria resi dal concessionario, il concedente riconosce al
concessionario un corrispettivo, da rilevare al suo fair value, che può consistere in diritti su:
•
•
un’attività finanziaria (metodo dell’attività finanziaria); o
un’attività immateriale (metodo dell’attività immateriale).
Il modello dell’attività finanziaria si applica quando il concessionario ha un diritto incondizionato a ricevere
flussi di cassa garantiti contrattualmente per i servizi di costruzione, a prescindere dall’effettivo utilizzo
dell’infrastruttura.
Nel modello dell’attività immateriale, invece, il concessionario, a fronte dei servizi di costruzione e miglioria
dell’infrastruttura, acquisisce il diritto di addebitare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura.
Alla rete di distribuzione gas del gruppo è applicabile il modello dell’attività immateriale, prevedendo in tal
modo la classificazione tra le attività immateriali degli importi investiti sui beni in concessione. Il valore
attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del
bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
Di seguito sono riepilogate le principali aliquote di ammortamento utilizzate, che rispecchiano la vita utile
generalmente attribuita alle varie categorie di beni, non modificate rispetto all’esercizio precedente:
DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Reti, Allacci e Impianti distr. gas in concessione
Altre immobilizzazioni immateriali
PERCENT. APPLICATA
8,33%
2% - 2,5% - 5% - 6,66%
20%
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l)
BILANCIO AL 31.12.2015
STRUMENTI FINANZIARI – RILEVAZIONE E VALUTAZIONE
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un’attività finanziaria per un’entità e ad una
passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un’altra entità.
m) ATTIVITÀ FINANZIARIE
•
Rilevazione iniziale e valutazione
Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività
finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino
alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di
copertura, laddove la copertura sia efficace.
Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione
direttamente attribuibili all’acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto
economico.
L’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito
generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è
rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere
l’attività.
•
Valutazione successiva
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
•
•
•
•
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
Finanziamenti e crediti;
Investimenti posseduti sino alla scadenza;
Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della
prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività
detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve
termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la
negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.
Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti
finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione
patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli
oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
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LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al
fair value, se le loro caratteristiche economiche ed i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto
principale, e quest’ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate
nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value
rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento
dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di
un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.
Finanziamenti e crediti
Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati
in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il
costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte
integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti
commerciali e gli altri crediti.
Investimenti posseduti sino alla scadenza
Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa
o determinabile, sono classificate tra gli “investimenti detenuti fino a scadenza” laddove la Società abbia
l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli
investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il
metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando
eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo.
Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate
come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione,
né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli
detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità
o al cambiamento delle condizioni di mercato.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro
utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella
riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’investimento - momento in cui l’utile
o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si
configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le
attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del
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BILANCIO AL 31.12.2015
tasso di interesse effettivo (TIE). Il Gruppo valuta se la capacità e l’intento di vendere a breve termine le
proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la
Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di
riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l’intenzione di mantenere tali attività
nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.
Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l’utile o la perdita
precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell’investimento,
utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi
è ammortizzata sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l’attività è
successivamente svalutata, l’importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
•
Cancellazione
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività
finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria) quando:
i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti, o
la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto
l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente
tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto
sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un
accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma
assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso
valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né
trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa,
l’attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo
nell’attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata.
•
ii) Perdita di valore di attività finanziarie
La Società verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito
una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o
più eventi (quando interviene “un evento di perdita”) che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati
dell’attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato.
Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si
trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi
nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure
concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento
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BILANCIO AL 31.12.2015
misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che
si correlano a crisi finanziaria.
Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse
una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le
attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di
attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l’attività è inclusa in un gruppo di attività
finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica
della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le
quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita
di valore.
L’ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che
non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario
dell’attività finanziaria.
Il valore contabile dell’attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e
l’importo della perdita è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra
i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio) continuano a essere stimati sul valore
contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri
ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati
quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state
trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della svalutazione stimata aumenta o
diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è
aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un’attività stornata è successivamente recuperata, il valore
recuperato è accreditato al prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio a riduzione degli oneri finanziari.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un’attività o un
gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita
Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l’obiettiva evidenza
includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo.
Il termine ‘significativo’ è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine ‘prolungato’ rispetto
al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione
di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte
le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico
complessivo e rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
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Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto
rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati
direttamente nel conto economico complessivo.
Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i
medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia,
l’ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato
e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull’investimento precedentemente rilevate nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell’attività e sono
stimati usando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione
della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il
fair value dello strumento di debito aumenta e l’incremento può essere obiettivamente correlato a un evento
intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio, tale
svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
•
iii) Passività finanziarie
Rilevazione e valutazione iniziale
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al
fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di
copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui,
finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti
di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
Valutazione successiva
La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto:
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute
per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto
economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve
termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono
designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39. I derivati incorporati
scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati
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BILANCIO AL 31.12.2015
come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono
rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di
prima iscrizione, solo se i criteri dell’IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo
non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Finanziamenti e crediti
Questa è la categoria maggiormente rilevante per il Gruppo. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono
valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le
perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo
di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che
fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è
compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita).
Questa categoria generalmente include crediti e finanziamenti fruttiferi di interessi.
Cancellazione
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata
ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore,
a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente
modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale,
accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
•
iv) Compensazione di strumenti finanziari
Un’attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati
contabilmente e vi sia l’intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l’attività e contemporaneamente
estinguere la passività.
n) STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E HEDGE ACCOUNTING
Rilevazione iniziale e valutazione successiva
La Società utilizza strumenti finanziari derivati che consistono in swap su tassi di interesse.
Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è
sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come
attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
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Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto
economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre
componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio quando lo strumento di copertura influenza l’utile o la perdita.
Ai fini dell‘hedge accounting, le coperture sono classificate come:
•
•
•
coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell’attività o passività
sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa
attribuibile a un particolare rischio associato a un’attività o passività rilevata o a un’operazione
programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non
rilevato;
coperture di un investimento netto in una gestione estera.
All’avvio di un’operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura,
cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.
La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o operazione oggetto
di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l’impresa intende valutare l’efficacia della
copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni del fair value dell’elemento coperto o dei flussi di cassa
riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare
l’esposizione dell’elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al
rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente
dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.
Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura
attribuibile all’elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre
rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli oneri finanziari.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo
ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio
lungo il periodo mancante alla scadenza con il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento
così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non oltre la data in cui l’elemento oggetto di
copertura cessa di essere rettificato per le variazioni del proprio fair value attribuibili al rischio oggetto di
copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
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Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive
variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività
e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel
prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre
la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi
operativi.
La parte non efficace dei contratti a termine su valute è rilevata negli oneri finanziari e la parte non efficace
dei contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri costi o proventi operativi.
Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio nel periodo in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto
economico, per esempio quando viene rilevato l’onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica
una vendita prevista. Quando l’elemento oggetto di copertura è il costo di un’attività o passività non
finanziaria, gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti al
valore contabile iniziale dell’attività o passività non finanziaria.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come
parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando
la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente
rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio
netto fino a quando l’operazione prevista viene effettuata o l’impegno stabilito relativo alla valuta estera si
verifica.
o) RIMANENZE
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo.
Il costo è calcolato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle scorte obsolete e a lenta
movimentazione è svalutato in base alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo, mediante iscrizione di apposito
fondo svalutazione scorte.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base al criterio dei costi sostenuti. I lavori in corso su
ordinazione pluriennali sono contabilizzati sulla base del metodo della percentuale di completamento,
riconoscendo a conto economico il margine contrattuale in funzione dell’avanzamento delle forniture.
p) PERDITA DI VALORE DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE
Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle
attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua
una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell’attività o unità
generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene
59
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determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente
indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’attività è
superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente
svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d’uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un
tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi
specifici dell’attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni
recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato
modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli
azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, e altri indicatori di fair value disponibili.
La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti
separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa cui sono allocati attività individuali. Questi budget
e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola
un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto
anno.
Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che
ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove
la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la
perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza
della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall’avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l’eventuale esistenza di
indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali
indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell’attività o della CGU. Il valore di un’attività
precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si
basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima perdita di valore.
La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli
ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale
ripresa è rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio salvo che l’immobilizzazione non sia
contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di
attività:
Avviamento
L’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno e, con maggiore frequenza,
quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore dell’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di
flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l’avviamento è riconducibile. Laddove
il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell’unità
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generatrice di flussi finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore.
L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività immateriali
Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di perdita di valore almeno una volta
l’anno, a livello di unità generatrice di flussi finanziari e quando le circostanze indichino che vi possa essere
una perdita di valore.
Disponibilità liquide e depositi a breve termine
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a
breve termine con scadenza non oltre i tre mesi.
Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono
rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari.
q) FONDI RISCHI E ONERI
Parte generale
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad
un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse per
far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.
Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato,
per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato
nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell’eventuale accantonamento è
presentato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo.
Accantonamento costi di smantellamento
L’accantonamento è legato all’iscrizione dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a
diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare è determinato sulla base di apposite perizie
predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati
il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge l’impianto.
I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l’obbligazione,
utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di sconto ante–imposte che riflette i rischi specifici connessi alla
passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell’attivo cui si
riferiscono. L’effetto dell’adeguamento della passività attualizzata è imputato nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio come onere finanziario.
La stima dei costi di futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei
costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell’attività.
Passività potenziali rilevate in un’aggregazione aziendale
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Una passività potenziale rilevata in un’aggregazione aziendale è inizialmente valutata al suo fair value.
Successivamente è valutata al maggiore tra l’ammontare che dovrebbe essere rilevato in conformità ai requisiti
di rilevazione delle passività potenziali (vedi sopra) e l’ammontare inizialmente rilevato meno, se del caso,
l’ammortamento cumulato, riconosciuto in conformità ai requisiti per il riconoscimento dei ricavi.
r)
FONDI PENSIONE E ALTRI BENEFICI SUCCESSIVI AL RAPPORTO DI LAVORO
Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia
di tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella
voce costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al
mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. In particolare,
in seguito alla legge finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività
relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un’entità
separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l’azienda
non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d. “Defined
contribution plan”)
V.
VALUTAZIONE DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE
La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi
che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l’informativa a questi relativa, nonché l’indicazione
di passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in
futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
•
Valutazioni discrezionali
Nell’applicare i principi contabili di Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti
valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori
iscritti a bilancio.
La redazione del bilancio, in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte della società l’effettuazione di stime
e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività e sull’informativa relativa alle attività e
passività alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tale stime. Le stime
sono utilizzate per rilevare alcune tipologie di ricavi, in particolar modo per la stima dei ratei consumi, gli
ammortamenti, le svalutazioni dei crediti e dei magazzini e i ripristini di valore delle partecipazioni, i benefici
ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.
Le stime del Fondo Svalutazione Crediti e del Fondo Svalutazione Magazzino sono basate sulle perdite attese.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto
economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo,
oppure nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente che in quelli successivi.
Di seguito sono presentate le principali ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza
nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico
delle attività e passività entro il prossimo esercizio.
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•
BILANCIO AL 31.12.2015
Perdita di valore dell’avviamento
L’avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta
verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito
l’avviamento, a sua volta basata sulla stima del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall’unità, in base al
Piano Industriale in vigore, e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.
•
Gli ammortamenti (per i beni a vita utile definita)
Ai fini della determinazione degli ammortamenti, vengono riviste periodicamente le vite utili residue.
•
Fair value degli strumenti finanziari
Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene
determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli
input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile,
è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su variabili
quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi
potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.
I corrispettivi potenziali connessi ad aggregazioni aziendali sono valutati al fair value alla data di acquisizione
nel complesso dell’aggregazione aziendale. Qualora il corrispettivo potenziale soddisfi la definizione di
derivato e quindi sia una passività finanziaria, il suo valore è successivamente rideterminato a ogni data di
bilancio. La determinazione del fair value è basata sui flussi di cassa attualizzati. Le assunzioni chiave prendono
in considerazione la probabilità di raggiungimento di ciascun obiettivo di performance e il fattore di sconto.
63
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BILANCIO AL 31.12.2015
NOTE ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO
1.
RICAVI DI VENDITA
37.947 migliaia di € (37.827 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
RICAVI DI VENDITA
Ricavi vettoriamento gas
Perequazione Ricavi CCSE
Prestazioni Esterne Gas
Vendita altri Beni
Vendita altri Servizi
TOTALE RICAVI DI VENDITA
2015
36.099
(94)
1.405
9
528
37.947
2014
delta %
34.205
1.318
1.646
3
655
37.827
5,5%
-107,1%
-14,6%
200,0%
-19,4%
0,3%
I ricavi di vettoriamento al netto della prerequazione verso la CSEA sono sostanzialmente stabili rispetto
all’anno precedente, come pure i ricavi per prestazioni esterne e altri servizi.
2.
ALTRI RICAVI E PROVENTI
2.592 migliaia di € (3.521 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
ALTRI RICAVI E PROVENTI
Altri Rimborsi di Costi di Esercizio
Indennizzi e Risarcimenti per Danni Subiti
Quota Contributi c/Impianti
Variazioni di stima attive
Rimborso quota mensa Dipendenti
Plusvalenza da Gestione Carateristica
Rilascio Eccedenza Fdo Rischi e Sval. Magazzino
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI
2015
1.192
20
811
325
11
192
41
2.592
2014
delta %
673
37
790
2.009
10
2
77,1%
-45,9%
2,7%
-83,8%
10,0%
9500,0%
3.521
-26,4%
Gli altri ricavi e proventi diminuiti di 929 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente rilevano minori
variazioni di stima attive per circa 1.684 migliaia di euro e maggiori rimborsi per 519 migliaia di euro.
3.
CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI 14.751 migliaia di € (14.811 migliaia di €
nel 2014)
64
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Importi in migliaia di €
CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI
Capitalizzazioni di materiali
Capitalizzazioni di personale
Acquisti materiali di magazzino
Acquisto odorizzante
Acquisto carburanti
Acquisti esterni Energia Elettrica
Acquisti gas metano e calore
Acquisti materiale di consumo
Variazione delle rimanenze
Copensi agli amministratori
Compensi Collegio Sindacale
Lavoro Interinale - Quota servizi Agenzie
Rimborsi spese al personale
Formazione del personale
Servizio Mensa
Manutenzioni e Riparazioni
Servizi Assicurativi e Bancari
Servizi Legali e Notarili
Spese di trasporto
Consulenze tecniche
Spese per recupero crediti pratiche default
Spese telefonia fissa e mobile
Servizi informatici
Costi per servizi da LGH
Costi per servizi da SOT e SOB
Costi per service da Altri
Letture contatori
Altre Prestazioni
Diritti esercizio gas
Canoni affitti
Canoni uso e gestione impianti
Canoni noleggi vari e Diritti D'uso
TOTALE CONSUME DI MATERIE PRIME E SERVIZI
2015
(3.086)
(2.729)
3.287
216
139
177
416
121
(105)
51
29
52
14
37
104
948
391
136
41
143
299
112
532
1.331
303
145
613
1.008
9.652
193
0
181
14.751
2014
(1.705)
(2.471)
1.775
182
147
161
391
163
95
51
29
50
9
21
98
1.084
335
149
35
169
240
158
324
1.409
460
119
617
716
9.554
193
111
142
14.811
delta %
81,0%
10,4%
85,2%
18,7%
-5,4%
9,9%
6,4%
-25,8%
-210,5%
0,0%
0,0%
4,0%
55,6%
76,2%
6,1%
-12,5%
16,7%
-8,7%
17,1%
-15,4%
24,6%
-29,1%
64,2%
-5,5%
-34,1%
21,8%
-0,6%
40,8%
1,0%
0,0%
-100,0%
27,5%
-0,4%
Per quanto concerne le variazioni rispetto all’esercizio precedente, si segnala l’aumento nei costi di acquisti di
materiale utilizzato per gli interventi e lavori sulle reti e impianti di distribuzione del gas metano in concessione,
a cui però fa riscontro l’aumento della capitalizzazione di materiali acquistati.
65
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
4.
COSTO DEL LAVORO
BILANCIO AL 31.12.2015
6.607 migliaia di € (6.351 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
COSTO DEL LAVORO
Premi al personale
Retribuzione Lorda
Retribuzioni straordinarie e altre voci
Oneri Sociali
Accantonamenti al Fondo T.F.R. e Fondi Quiescenza
Altri accantonamenti e costi del Personale
TOTALE COSTO DEL LAVORO
2014
2015
212
3.617
473
1.562
228
515
6.607
delta %
184
3.455
492
1.584
207
429
6.351
15,2%
4,7%
-3,9%
-1,4%
10,1%
20,0%
4,0%
Per maggiori informazioni sul costo del lavoro si rimanda all’apposito paragrafo della Relazione sulla gestione.
5.
ALTRI COSTI OPERATIVI
823 migliaia di € (633 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
ALTRI COSTI OPERATIVI
2014
2015
IMU
Imposte e Tasse diverse
Variazioni di stima negative
Minisvalenze da alienazione cespiti
Oneri diversi di gestione
TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI
12
208
369
1
233
823
delta %
12
164
125
21
108
430
0,0%
26,8%
195,2%
-95,2%
115,7%
91,4%
Il totale degli altri costi operativi rileva un aumento di 393 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente
principalmente a causa delle maggiori variazioni di stima negative, prevalentemente sui canoni concessori.
6.
ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
-12 migliaia di € ( 54 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
Sopravvenienze attive
Acc.to Fondo Rischi diversi
Sopravvenienze passive
Imposte e Tasse esercizi precedenti
TOTALE ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
2014
2015
27
0
(39)
-12
208
(154)
0
0
54
delta %
-87,0%
-100,0%
0,0%
0,0%
-122,2%
Il totale della voce altri proventi/oneri netti rispetto all’esercizio precedente rileva minori oneri per il venir
meno dell’accantonamento a fondo rischi e oneri presunti sugli obblighi assegnati dall’AEEGSI di acquisto di
66
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Titoli di Efficienza Energetica, divenuto superfluo grazie ad un accordo, sottoscritto con terzi, per
l’approvvigionamento dei suddetti titoli a condizioni legate al valore di rimborso degli stessi che verrà
determinato con delibera dell’ AEEGSI, di fatto tale accordo neutralizza pertanto i rischi legati alle incognite
del valore di rimborso; infine rileva altresì minori soppravvenienze attive per componenti economici non di
competenza dell’essercizio.
7.
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 8.137 migliaia di € (7.434 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E
SVALUTAZIONI
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Svalutazioni crediti attivo circolante
Svalutazioni rimannenze T.E.E.
2014
*riesposto
2015
TOTALE AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E
SVALUTAZIONI
delta %
7.681
412
44
0
6.808
386
90
150
12,8%
6,7%
-51,1%
-100,0%
8137
7434
9,5%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
La voce Ammortamenti immobilizzazioni immateriali è aumentata rispetto all’esercizio precedente a seguito
degli investimenti realizzati per migliorare l’efficienza delle reti e impianti di distribuzione del gas metano in
concessione.
Come già esposto nel precedente paragrafo dei “Principi di redazione”, dopo un’attenta analisi dei metodi e
criteri di cacolo effettuati nel precednte esercizio, gli ammortamenti 2014 delle reti e impianti di distribuzione
del gas metano sono stati riesposti in base alla loro la corretta e puntuale rideterminazione; tale rettifica di
calcolo ha comportato la riduzione dei fondi ammortamento rilevati nel precdente esercizio per l’importo di
1.343 migliaia di €.
8.
PROVENTI FINANZIARI
162 migliaia di € (262 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
PROVENTI FINANZIARI
Interessi attivi da collegate
Interessi attivi da altri
Interessi attivi da controllanti (Cash-pooling)
Altri proventi finanziari
TOTALE PROVENTI FINANZIARI
2015
2014
36
42
84
0
162
36
38
104
84
262
delta %
0,0%
10,5%
-19,2%
-100,0%
-38,2%
67
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
La diminuzione rispetto all’esercizio precedente dei proventi finanziari complessivi è da ascrivere
principalmente all’ esaurtimento della quota di proventi finanziari per l’anticipazione di un canone concessorio,
ormai estinta.
9.
ONERI FINANZIARI
1.829 migliaia di € (1.554 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
ONERI FINANZIARI
Interessi passivi su mutui ed altri finanziamenti
Interessi passivi da controllanti
Interessi passivi verso controllegate
Oneri finanziari attualizz. TFR e Fondi Quiescenza
Altri oneri finanziari
Interessi passivi di mora
Interessi passivi diversi
TOTALE ONERI FINANZIARI
2015
2014
244
1.206
133
60
61
59
66
1.829
353
867
0
71
70
176
17
1.554
delta %
-30,9%
39,1%
-15,5%
-12,9%
-66,5%
288,2%
17,7%
L’incremento degli oneri finanziari è correlato prevalentemente all’aumento dei finanziamenti ottenuti dalla
controllante per far fronte al piano degli investimenti programmato, oltre che dagli oneri finanziari
sull’attualizzazione del finanzimento gratuito rinnovato alla collegata B.I.G.
12.
IMPOSTE SUL REDDITO
2.484 migliaia di € (4.836 migliaia di € nel 2014)
L’importo iscritto fa riferimento per 3.210 migliaia di € alle imposte correnti calcolate sul reddito imponibile
ai fini IRES, per 480 migliaia di € alle imposte correnti calcolate sul reddito imponibile ai fini IRAP e infine
per 467 migliaia di € in diminuzione dovute all’effetto economico 2014 dell’iscrizione della fiscalità differita
sulle riprese fiscali temporanee.
IMPOSTE SUL REDDITO
Imposte IRAP/IRES correnti
Imposte IRAP/IRES anticipate
Imposte IRAP/IRES differite
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO
2014
*riesposto
2015
delta %
3.690
5.079
-27,3%
675
441
53,1%
(1.881)
(684)
175,0%
2.484
4.836
-48,6%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
68
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
L’IRES corrente è stata calcolata all’aliquota vigente del 27,5%, mentre l’IRAP corrente è stata calcolata
all’aliquota vigente del 4,2%, ma con i benefici derivanti dal nuovo disposto normativo di cui alla Legge n. 190
del 23/12/2014 (Legge di stabilità 2015) che consente la piena deducibilità del costo dei lavoratori a tempo
indetrerminato.
Come già esposto nel precedente paragrafo dei “Principi di redazione”, le imposte dell’ esercizio 2014 sono
state ricalcolate a seguito della rideterminazione degli ammortamenti immateriali del precedente esercizio con
conseguenti maggiori imposte correnti per 236 migliaia di euro – versate avvalendosi dell’istituto del
ravvediento operoso - e minori attività per imposte anticipate per 224 migliaia di €
Per quanto concerne invece le imposte anticipate queste sono state ricalcolate tenendo conto della riduzione
dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24%, introdotta dalla Legge n. 208 del 30/12/2015 (Legge di stabilità 2016), a
decorrere dall’esercizio 2017.
Sempre a seguito della diminuzione dell’aliquota IRES a decorrere dal 1 gennaio 2017, così come previsto
dalla Legge di Stabilità n. 208 in vigore dal 1 gennaio 2016, le imposte differite sulle differenze temporanee
che diventeranno certamente deducibili nell’esercizio 2016 sono state calcolate all’aliquota IRES del 27,5%
mentre le imposte differite sulle differenze temporanee per le quali non vi è la ragionevole certezza che
producano il beneficio della deducibilità fiscale nell’esercizio 2016 sono state calcolate all’aliquota IRES del
24%.
Nelle seguenti tabelle si espone in maniera sintetica le componenti principali che hanno portato a determinare
il reddito imponibile IRES e IRAP con una riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere da bilancio.
69
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E
E ONERE FISCALE TEORICO
Determinazione dell'imponibile IRES
Risultato prima delle imposte
Onere fiscale teorico - aliquota:
8.568
27,5%
2.359
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi:
- dividendi imputati per competenza non incassati
Totale
0
0
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi:
- ammortamenti eccedenti
- accant. rischi e oneri, svalutazione crediti e titoli attivo circolante
- altri costi a deducibilità differita
Totale
831
5
639
1.475
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:
- reversal ammortamenti
- accant. rischi e oneri, svalutazioni
- altri costi a deducibilità differita
Totale
-37
-276
-13
-326
Differenze permanenti che non si riversano negli esercizi successivi:
- ammortamenti non rilevanti fiscalmente
- costi parzialmente deducibili (auto e telefonia)
- imposte esercizi precedenti
- altri costi non deducibili
Totale
1.687
97
0
271
2.055
Altre deduziooni
- deduzione IRAP pagata e su costi del personale non dedotti
- deduzione A.C.E.
Totale
-35
-65
-100
Imponibile Fiscale (al netto delle erogazioni liberali)
Onere fiscale effettivo - aliquota:
Imposte correnti sul reddito dell'esercizio, onere effettivo riferito al
reddito ante imposte
11.672
27,5%
3.210
37,5%
70
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E
E ONERE FISCALE TEORICO
Determinazione dell'imponibile IRAP
Valore netto della produzione ai fini IRAP ante rettifiche (val. contabili)
Onere fiscale teorico - aliquota:
Costi non rilevanti ai finio IRAP
- Costo del Lavoro non deducibile
- Accantonamenti e svalutazioni
Totale
Variazioni aumentative nette (RICAVI)
- altri proventi straordinari
Totale
Variazioni diminutive nette (RICAVI)
- altri ricavi e proventi - Reversal accantonamenti
- altri ricavi e proventi - Utilizzo risconto contr. Utenti
Totale
Variazioni diminutive nette (COSTI)
- reversal ammortamenti
- utilizzo fondo rischi e oneri/svalutazioni
Totale
Variazioni aumentative nette (COSTI)
COSTI PER SERVIZI
- compensi collaboratori e costi assimilati
- altri costi per servizi indeducibili
Totale costi per servizi
COSTI PER AMMORTAMENTI
- ammortamenti non rilevanti fiscalmente
- ammortamenti a deducibilità differita
Totale costi per ammortamenti
ONERI DIVERSI DI GESTIONE
- costi indeducibili
Totale oneri diversi di gestione
DEDUZIONI
- INAIL
- deduzione forfetaria, disabili, apprendisti, CFL
- deduzione incremento base occupazionale
- contributi previdenziali e assistenziali
Totale deduzioni
10.222
4,20%
429
6.607
44
6.651
0
0
-41
-192
-233
-37
-304
-341
37
0
37
1.390
111
1.501
14
14
-133
-497
-56
-5.734
-6.420
Imponibile IRAP
Onere fiscale effettivo - aliquota 4,2%:
Imposte correnti sul valore netto della prod. ai fini IRAP-onere effettivo:
Raffronto con il reddito ante imposte
Reddito ante imposte
Onere effettivo riferito al reddito ante imposte (IRAP)
Onere fiscale effettivo complessivo (IRES + IRAP)
11.431
4,2%
4,7%
480
8.568
5,6%
43,1%
71
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Le imposte differite riflettono gli effetti fiscali significativi derivanti dalle differenze di natura temporanea tra
i valori fiscali delle attività e delle passività ed i corrispondenti valori in bilancio, tali imposte sono calcolate
alle aliquote previste dalla normativa vigente e tenendo conto delle modifiche normative già approvate.
Di seguito l’analisi con il dettaglio e la movimentazione delle imposte differite attive e passive:
DES CRIZIONE
TFR e Fondi Pensionistici
Derivati, leasing e finanziamenti
Differenze patrimoniali
S aldo
Variazioni
S aldo
1/01/2015
2015
31/12/2015
697
-183
514
0
232
232
Imposte differite attive (anticipate)
S aldo 1/01/2015
Variazioni 2015
S aldo 31/12/2015
IRES
IRAP
IRES
IRAP
IRES
IRAP
192
2
-51
20
141
22
0
0
64
0
64
0
Totale imposte Differite Attive a P.N.
Ammortamenti
Immobilizzazioni Finanziarie
TFR e Fondi Pensionistici
Derivati, leasing e finanziamenti
Fondi imposte rschi e oneri
Dividendi
Fondi contributi c/impianti
Perdite fiscali riportabili
Altri
Totale imposte Differite Attive a C.E.
633
6.216
0
340
456
215
0
12.405
0
253
19.885
49
745
0
4
-439
-154
0
615
0
-190
581
746
6.961
0
344
17
61
0
13.020
0
63
20.466
192
1.855
0
90
125
59
0
3.411
0
70
5.610
2
122
0
0
0
7
0
203
0
0
332
13
-183
0
-6
-121
-44
0
-271
0
-53
-678
20
1
0
14
1
-4
0
-9
0
0
3
205
1.672
0
84
4
15
0
3.140
0
17
4.932
22
123
0
14
1
3
0
194
0
0
335
Totale imposte Differite Attive
20.518
630
21.212
5.802
334
-665
23
5.137
357
Differenze patrimoniali
DES CRIZIONE
Ammortamenti
Immobilizzazioni Finanziarie
TFR e Fondi Pensionistici
Derivati, leasing e finanziamenti
Fondi imposte rschi e oneri
Dividendi
Fondi contributi c/impianti
Perdite fiscali riportabili
Altri
Totale imposte Differite Passive
S aldo
Variazioni
1/01/2015
43.754
2015
-1.681
531
6
-51
0
44.291
-1.732
S aldo
31/12/2015
42.073
0
480
6
0
0
0
0
0
42.559
Imposte differite passive
S aldo 1/01/2015
Variazioni 2015
IRES
11.962
IRAP
1.849
146
2
12.110
S aldo 31/12/2015
0
0
IRES
-1.805
0
-14
0
IRAP
-82
0
20
0
IRES
10.157
0
132
2
IRAP
1.767
0
20
0
1.849
-1.819
-62
10.291
1.787
72
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
NOTE
BILANCIO AL 31.12.2015
ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DELLA SITUAZIONE
PATRIMONIALE E FINANZIARIA
14.
AVVIAMENTO
0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014)
MOVIMENTI ESERCIZIO 2015
Valore al
31/12/14
Investimenti
Altre
variazioni
Giroconti
Smobilizzi
Amm.to e
svalutaz.
Totale
variazioni
Avviamento
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE
0
0
0
0
0
0
0
0
Importi in migliaia di €
15.
ALTRE ATTIVITA’ IMMATERIALI
2014)
Importi in migliaia di €
Brev.industr.e di util.opere
ingegno
Concess., lic., marchi e diritti
simili
Valore al
31/12/14
*riesposto Investimenti
Valore al
31/12/15
193.534 migliaia di € (186.545 migliaia di € nel
MOVIMENTI ES ERCIZIO 2015
Altre
variazioni
Giroconti
S mobilizzi
Amm.to e
svalutaz.
0
10.923
-899
Immobilizz.immat.in corso
Reti, Allacci e Impianti distr.
gas in concessione
Altre immobilizzazioni
immateriali
4.400
14.528
-14.447
170.781
129
14.153
441
25
TOTALE
186.545
14.682
0
Valore al
31/12/15
0
0
-899
10.024
81
4.481
7.705
178.486
-13
-6.564
-217
102
543
-13
-7.680
6.989
193.534
294
0
Totale
variazioni
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, rileva in gran parte costi e oneri per l’aggiudicazione delle
concessioni di distribuzione del gas metano.
La voce immobilizzazioni immateriali in corso rileva essenzialmente il valore dei lavori e opere realizzate sulle
reti, allacci e impianti di distribuzione del gas metano in concessione.
Gli incrementi di maggior rilievo rispetto all’esercizio precedente sono da ascrivere agli investimenti effettuati
nell’esercizio per la realizzazione di:
a)
b)
c)
d)
e)
condotte di distribuzione del gas metano, pari a 5.082 migliaia di €;
prese e colonne su condotte gas, pari a 1.973 migliaia di €;
misuratori gas, pari a 4.560 migliaia di €;
protezione catodica su condotte gas, pari a 1.015 migliaia di €;
cabine ricevimento e riduzione gas metano, pari a 1.427 migliaia di €.
73
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Si precisa infine che per la suddetta voce non sono stati individuati indicatori di perdita di valore.
16.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 1.190 migliaia di € (1.359 migliaia di € nel
2014)
MOVIMENTI ES ERCIZIO 2015
Importi in migliaia di €
Valore al
31/12/14
Investimenti
Altre
variazioni
Giroconti
S mobilizzi
Amm.to e
svalutaz.
Totale
variazioni
Valore al
31/12/15
Terreni e fabbricati
0
0
0
Impianti e macchinari
0
0
0
Attrezz.industr. e comm.
214
38
-1
-41
-4
211
Automezzi ed autovetture
Hardware e dispositivi
elettronici
M obili e M acchine ufficio
ordinarie
438
173
-1
-182
-10
428
636
34
0
-176
-142
494
-14
-14
57
Immobilizz. mat. in corso
0
0
0
-170
1.190
TOTALE
71
1.359
245
0
0
-2
-413
Al 31.12.2015 sono iscritte immobilizzazioni materiali per 1.190 migliaia di €. La variazione rispetto al
corrispondente valore dello scorso esercizio è dovuta principalmente all’acquisto di automezzi e
all’aggiornamento dell’hardware e delle attrezzature per la gestione della telelettura dei misuratori.
Tali immobilizzazioni materiali sono state sistematicamente ammortizzate per un importo pari a 413 mila €.
17.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel
2014)
Non vi sono partecipazioni in imprese controllate.
18.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ COLLEGATE E JOINT VENTURE 86 migliaia di €
(86 migliaia di € nel 2014)
Il valore delle partecipazioni in società collegate al 31.12.2015 è pari a 86 migliaia di € suddivise come nella
tabella a seguente:
Importi in migliaia di €
SOCIETÀ COLLEGATE E JV
%
POSSESSO
Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l.
50%
TOTALE SOCIETÀ COLLEGATE E J.V.
31/12/2015
31/12/2014
VAR. %
86
86
0,0%
86
86
0,0%
74
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Qui di seguito viene riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle partecipazioni in
società:
Importi in migliaia di €
MOVIMENTI 2015
DESCRIZIONE
31/12/2014* acquisizioni
riesposto
/
incrementi
giroconti
svalutazioni
31/12/2015
cessioni /
rimborsi
Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l.
86
0
0
0
0
86
TOTALE
86
0
0
0
0
86
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
La collegata Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l., codice fiscale 03539610984, ha sede in Roncadelle (BS), via
Vittorio Emanuele II n. 4/28, ed è stata costituita nel mese di giugno 2013 con un capitale sociale di euro 100
mila insieme al partner Erogasmet S.p.A. - anch’esso con sede in Roncadelle (BS) - per acquisire la gestione
della rete ed impianti di distribuzione del gas metano nel comune di Palazzolo sull’Oglio in provincia di
Brescia.
La collegata B.I.G. chiude l’esercizio al 30 giugno di ogni anno, l’ultimo bilancio disponibile - quello
dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2015 - rileva:
- un valore della produzione pari a 976 migliaia di €;
- un utile netto di 0,3 migliaia di €;
- un totale attivo di 7.1290 migliaia di €;
- un patrimonio netto di 129 migliaia di €.
Si ritiene che la differenza tra il valore iscritto a bilancio e la corrispondente quota di patrimonio netto della
collegata rifletta il maggior valore degli attivi posseduti dalla partecipata rispetto al valore di carico degli stessi,
pertanto si ritiene opportuno non procedere ad alcuna rettifica di valore della stessa.
Infine tale società è gestita congiuntamente con l’alto socio Erogasmet S.p.A..
19.
INVESTIMENTI IMMOBILIARI
0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014)
La società non detiene investimenti immobiliari.
20.
ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 1.361 migliaia di € (1.323 migliaia di € nel
2014)
Importi in migliaia di €
ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Crediti oltre l’esercizio per finanziamenti ai Comuni in
Concessione
2015
1.361
2014
1.323
delta %
2,9%
75
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
1.361
1.323
2,9%
Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie non correnti ammontano a 1.361 migliaia di euro e comprendono la
quota oltre l’esercizio successivo di finanziamenti erogati a taluni Comuni in concessione, così come previsto
dai relativi contratti di concessione; queste attività sono interamente con scadenza compresa tra 1 a 5 anni e
saranno inseriti tra gli oneri di gara a totale carico del futuro concessionario.
21.
ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI 206 migliaia di € (212 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
ALTTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI
Depositi cauzionali
Risconti attivi pluriennali
TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI
22.
RIMANENZE
2015
2014
174
38
171
35
206
212
delta %
-1,7%
-7,9%
-2,8%
1.016 migliaia di € (3.126 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
RIMANENZE
Materiale di manutenzione e consumo
Titoli di Efficienza Energetica
Totale rimanenze lorde
Fondo svalutazione magazzino
TOTALE RIMANENZE NETTE
2015
1.016
0
1.016
0
1.016
2014
911
2.256
3.167
-41
3.126
delta %
11,5%
-100,0%
-67,9%
-100,0%
-67,5%
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente sono legate essenzialmente al venir meno della giacenza di Titoli
di Efficienza Energetica a seguito della scelta di procrastinare l’acquisto di titoli che serviranno a soddisfare
l’obbligo per l’obiettivo 2015 (da consegnare entro fine maggio 2016).
23.
CREDITI COMMERCIALI
8.702 migliaia di € (12.214 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
CREDITI COMMERCIALI
Crediti comm. verso terzi per fatture emesse
Crediti comm. verso terzi per fatture da emettere
Crediti commerciali verso società controllanti
Crediti commerciali verso società collegate
Crediti commerciali verso società consociate
Totale crediti commerciali lordi
2015
3.440
1.906
0
187
3.469
9.002
2014
3.339
1.725
0
350
7.056
12.470
delta %
3,0%
10,5%
0,0%
-46,6%
-50,8%
-27,8%
76
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
Fondo svalutazione crediti deducibile
Fondo svalutazione crediti tassato
TOTALE CREDITI COMMERCIALI NETTI
BILANCIO AL 31.12.2015
-251
-49
8.702
-207
-49
12.214
21,3%
0,0%
-28,8%
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:
Importi in migliaia di €
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
Saldo iniziale
Accantonamenti
Utilizzi
2015
TOTALE FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
2014
256
44
0
168
90
-2
300
256
delta %
52,4%
-51,1%
-100,0%
17,2%
I crediti commerciali scaduti alla data di chiusura dell’esercizio ammontano complessivamente a 868 migliaia
di €, mentre quelli scaduti nel solo 2015 ammontano a 542 migliaia di € (entrambi prima delle svalutazioni
accantonate).
Il significativo decremento dei crediti commerciali verso le consociate, diminuiti di circa 3.587 migliaia di €
rispetto all’esercizio precedente, è da ascrivere ai differenti termini della regolazione infragruppo effettuata alla
fine dell’esercizio (rilevata comunque con data valuta di scadenza effettiva sul c/c di cash pooling).
Si precisa infine che nella voce crediti commerciali non risultano iscritti crediti con scadenza né oltre
l’esercizio, né oltre i cinque anni successivi.
24.
ATTIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014)
Non vi sono attività per strumenti derivati.
25.
ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 22.396 migliaia di € (2.795 migliaia di
€ nel 2014)
Importi in migliaia di €
ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Crediti verso terzi
Crediti verso società controllanti
Crediti verso società controllate
Crediti verso società collegate (B.I.G.)
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
2015
2014
0
20.719
0
1.677
0
1.021
0
1.774
22.396
2.795
delta %
0,0%
1929,3%
0,0%
-5,5%
701,3%
I crediti finanziari verso la controllante Linea Group Holding S.p.A. sono afferenti il conto corrente di cashpooling, mentre quelli verso la collegata Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l sono afferenti un finanziamento soci
infruttifero a dodici mesi rinnovato nel corso dell’esercizio.
77
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Si precisa che nella voce altre attività finanziarie correnti risultano iscritti crediti con scadenza entro l’esercizio
successivo.
26.
CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’ 4.495 migliaia di € (7.229 migliaia di € nel
2014)
Importi in migliaia di €
CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’
Imposte Dirette ( IRAP / IRES )
Imposte Indirette ( IVA )
Altri Crediti Tributari
Totale Crediti fiscali e verso Erario
Crediti verso CSEA
Fornitori c/anticipi
Crediti verso INAIL
Altri Crediti a Breve
Risconti attivi annuali
Totale altre attività
TOTALE CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA'
2015
2014
205
500
253
958
2.864
257
14
70
332
3.537
365
1.307
27
1.699
5.009
85
18
72
347
5.531
4.495
7.230
delta %
-43,8%
-61,7%
837,0%
-43,6%
-42,8%
202,4%
-22,2%
-2,8%
-4,3%
-36,1%
-37,8%
Si precisa che nella voce crediti commerciali risultano iscritti crediti con scadenza entro l’esercizio successivo.
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente sono dovuti principalmente ai crediti verso la C.S.E.A.
(perequazione vettoriamento gas e voci tariffarie oneri generali a credito), e a minori crediti verso l’erario per
imposte dirette e indirette.
27.
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 59 migliaia di € (92 migliaia di €
nel 2014)
Importi in migliaia di €
DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE
TERMINE
depositi su c/c bancari e postali
Assegni
denaro e valori in cassa
TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A
BREVE
2015
59
0
0
2014
92
0
0
delta %
-35,9%
0,0%
0,0%
59
92
-35,9%
Alla data di chiusura dell’esercizio la società disponeva di depositi bancari e postali sulla cui giacenza
percepisce un tasso di interesse allineato alle condizioni di mercato.
78
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE 0 migliaia di € (0 migliaia
di € nel 2014)
28.
Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “attività in dismissione”.
PATRIMONIO NETTO
29.
115.492 migliaia di € (112.699 migliaia di € nel 2014)
Il capitale sociale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2015 è di 23.981 mila € ed è stato interamente versato.
L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 rileva un utile netto di 6.083 migliaia di €.
Si rimanda all’apposito prospetto per il dettaglio della movimentazione del patrimonio netto degli ultimi tre
esercizi.
In conformità a quanto disposto dall’articolo 2427 n.7 bis del Codice Civile viene fornita l’analisi del
patrimonio netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità:
Importi in migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva avanzo di fusione
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva legale
Riserva straordinaria
Riserva F.T.A.
Riserva Cash Flow Hedge
Riserva attuariale (IAS 19)
Utili / perdite portate a nuovo
Utile dell'esercizio
Totale
Importo
23.981
46
79.319
4.796
761
-4.388
-168
-480
5.542
6.083
115.492
aumento cap.
Possibilità di utilizzo
copertura perd. distribuz. ai soci
79.319
761
23.981
46
79.319
4.796
761
5.542
6.083
91.751
5.542
6.083
120.528
1.961
6.083
88.124
46
79.319
761
La quota non distribuibile delle riserve si riferisce alla “Riserva legale”, alla “Riserva per avanzo di fusione” e
infine agli utili riportati a nuovo per l’ammontare necessario alla copertura della “Riserva FTA” negativa creata
in sede di transizione agli IAS/IFRS, determinata in base all’ IFRS 1.
Si espone di seguito una breve descrizione qualitativa riferita al Patrimonio Netto della società:
•
Capitale sociale – risulta formato da quote per un valore complessivo di 23.980.951,97 €
•
Riserva legale - è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un
ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari ad un quinto del Capitale
Sociale ai sensi dell’art. 2430 del c.c., già interamente costituita;
•
Riserva straordinaria - La riserva straordinaria si è incrementata a seguito di destinazione dell’utile
2014 deliberato dall’assemblea dei Soci del 28 maggio 2015 per 635 migliaia di €, e a seguito del
79
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
versamento dei Soci di minoranza di una quota del saldo di conferimento per 117 migliaia di €;
30.
•
Riserva da fusione - Tale voce, invariata rispetto allo scorso esercizio, deriva dall’incorporazione della
società Metano Pavese S.r.l. avvenuta il 24 dicembre 2007 quale risultato della differenza tra il valore
del Patrimonio Netto della incorporata ed il valore di carico della partecipazione stessa;
•
Riserva di Cash Flow Hedge - comprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi
alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati a copertura dei flussi per variazioni di
tasso. La Riserva Cash Flow Hedge è esposta al netto dei relativi effetti fiscali;
•
Riserva da valutazione di utili e perdite attuariali - accoglie le componenti attuariali relative alla
valutazione dei piani a benefici definiti, imputate direttamente a Patrimonio netto;
•
Riserva FTA - Tale posta ricomprende l’effetto sul Patrimonio Netto al 31.12.2014 del passaggio ai
principi contabili internazionali IAS/IFRS.
•
Utili a nuovo - Ammontano a 5.542 migliaia di € (4.659 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), e sono
aumentati rispetto all’esercizio precedente per la rideterminazione del risultato dell’esercizio 2014 già
ampiamente illustrata sopra, al paragrafo dei “Principi di redazione”. Tale voce ricomprende gli effetti
rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi alla valutazione a fair value delle attività immobilizzate
e delle attività immateriali a vita utile indefinita oggetto di impairment test comprensivi dei relativi
effetti fiscali e le rettifiche dei valori economici degli esercizi precedenti derivanti dall’applicazione
dei principi contabili internazionali.
TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE 2.480 migliaia di € (2.583 migliaia
di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE
Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti
Fondo Sconto energia (SCENDIPEL )
Fondo Mensilità aggiuntive
Totale TFR e altri fondi del personale
2015
2.061
171
248
2.480
2014
2.175
167
241
2.583
delta %
-5,2%
2,4%
2,9%
-4,0%
Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha subito la seguente movimentazione:
Importi in migliaia di €
importi in migliaia di €
Fondo TFR iniziale
Costo corrente del servizio
Oneri finanziari
(Utili)/perdite attuariali
Trasferimenti da / (a) altre società
(prestazioni pagate)
2015
2.175
0
43
-22
0
-135
2014
1.944
0
60
252
6
-87
delta %
11,9%
-28,3%
-108,7%
-100,0%
55,2%
80
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
FONDO TFR FINALE
2.061
2.175
-5,2%
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost
(PUC) come previsto dallo IAS 19. Sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento
del costo della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a
favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni
ecc.).
La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di
servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di valutazione:
- è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della
probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle
future prestazioni;
è stata definita la passività per la società individuando la quota del valore attuale medio delle future
prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione;
è stato individuato, sulla base della passività determinata al punto precedente e della riserva accantonata
in bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta valida ai fini IAS.
Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:
Ipotesi demografiche
Probabilità di decesso
Probabilità di inabilità
Probabilità di pensionamento
Tasso turnover
Frequenza anticipazioni
Ipotesi finanziarie
Incremento costo della vita
Dirigenti
Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48
pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e sesso
Non Dirigenti
Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48
pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e sesso
100% al raggiungimento dei requisiti AGO
100% al raggiungimento dei requisiti AGO
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
2,00% in ciascun anno
Dirigenti
1,70% anno 2018 - 1,60% anno 2019 - 2,00% dal
2020 in poi
Non Dirigenti
1,70% anno 2018 - 1,60% anno 2019 - 2,00% dal
2020 in poi
Tasso di attualizzazione
2,30% annuo - 1,50% per il 2016 - 1,80% per il 2017 2,30% annuo - 1,50% per il 2016 - 1,80% per il 2017
Incremento TFR
2,625% per il 2016 - 2,85% per il 2017 - 2,775% per 2,625% per il 2016 - 2,85% per il 2017 - 2,775% per
il 2018 - 2,70% per il 2019 - 3,00% dal 2020 in poi il 2018 - 2,70% per il 2019 - 3,00% dal 2020 in poi
Incremento salariale
1,00% annuo
1,00% annuo
Analisi della sensitività
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 si riportano nella tabella a seguire le analisi di sensitività per ciascuna
ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della
durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito e le erogazioni previste dal piano:
81
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Analisi di sensitività
Variazione delle ipotesi
Frequenza turnover
Tasso di inflazione
Tasso attualizzazione
1.523
1%
1.560
1,40%
1.487
1,40%
service cost 2015
duration del piano
2015
2016
2017
2018
2019
1.535
-1%
1.498
-1,40%
1.572
-1,40%
126
17,56
Erogazioni previste (anni)
67
109
73
76
163
Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono regolamentate dallo IAS 19, sono comprese quelle
erogate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da alcune società del Gruppo (LGH, AEM Gestioni e
Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati
dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le modalità di corresponsione.
Importi in migliaia di €
importi in migliaia di €
Fondo Sconto energia iniziale
Costo corrente del servizio
Oneri finanziari
(Utili)/perdite attuariali
(prestazioni pagate)
FONDO SCONTO ENERGIA FINALE
2015
2014
168
6
3
-6
0
171
112
4
4
48
0
168
delta %
50,0%
50,0%
-25,0%
-112,5%
0,0%
1,8%
In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede di concedere una agevolazione tariffaria sui consumi
di energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assunti prima dell’ 8 luglio 1996, cessati dal servizio ed ai
loro coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata
Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte:
Ipotesi demografiche
Probabilità di decesso
Probabilità di inabilità
Dati famiglia, seconde nozze e lasciar famiglia
Età di pensionamento
Tasso turnover
Ipotesi demografiche
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e sesso
Tavole INPS distinte per età e sesso
Raggiungimento requisiti minimi
AGO
1,00%
82
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Ipotesi finanziarie
Tassi
Incremento costo della vita
Tasso di attualizzazione
Variazione reale del costo energia
1,50% / 2,00% annuo
2,30% annuo
0,50% annuo
Importi in migliaia di €
importi in migliaia di €
Fondo Mensilità aggiuntive iniziale
Costo corrente del servizio
Oneri finanziari
(Utili)/perdite attuariali
(prestazioni pagate)
FONDO MENSILITàA' AGGIUNTIVE FINALE
2015
2014
241
10
3
-6
0
248
210
9
6
16
0
241
delta %
14,8%
11,1%
-50,0%
-137,5%
0,0%
2,9%
Il presente beneficio ai dipendenti prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5 mensilità di retribuzione
(aggiuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per
raggiungimento di limite di età o di anzianità.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC)
ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte:
Ipotesi demografiche
Tabelle di mortalità della
popolazione
italiana
RG48
pubblicate
dalla
Ragioneria
Generale dello Stato
Tavole INPS, distinte per età e
sesso
Raggiungimento requisiti minimi
AGO
2,00%
Probabilità di decesso
Probabilità di inabilità
Età di pensionamento
Tasso turnover
Ipotesi finanziarie
Incremento costo della vita
Tasso di attualizzazione
Incremento retribuzioni
Ipotesi demografiche
Tassi
1,50% / 2,00% annuo
1,79% annuo
1,00% annuo
Analisi della sensitività.
83
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella tabella a seguire l’analisi di sensitività per ciascuna
ipotesi attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della durata media
finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazioni previste dal piano:
Analisi di sensitività
Variazione delle ipotesi
14.699
14.543
+1%
-1%
14.882
14.377
+1,4%
-1,4%
14.278
14.988
+1,4%
-1,4%
9.793
4
Frequenza turnover
Tasso di inflazione
Tasso attualizzazione
service cost
duration del piano
Erogazioni previste (anni)
2016
2017
2018
2019
31.
783
849
1.116
1.365
FONDI PER RISCHI ED ONERI 3.450 migliaia di € (3.419 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
FONDI RISCHI E ONERI
Fondo Rischi e Oneri per T.E.E. da acquistare
Fondo Rischi e Oneri per beni a dev. gratuita da realizzare
Fondo Decommissioning
Totale fondi rischi e oneri
2015
2014
0
1.275
2.175
3.450
154
1.320
1.945
3.419
delta %
-100,0%
-3,4%
11,8%
0,9%
La movimentazione dei fondi per rischi e oneri viene di seguito evidenziata:
Importi in migliaia di €
FONDI RISCHI E ONERI
Fondo Rischi e Oneri per T.E.E. da acquistare
Fondo Rischi e Oneri per beni a dev. gratuita da real.
Fondo Decommissioning
Totale fondi rischi e oneri
2014* riesposto
154
1.320
1.945
3.419
Accant.ti
0
0
230
230
Utilizzi
-154
-45
0
-199
2015
0
1.275
2.175
3.450
84
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Il Fondo oneri per i beni a devoluzione gratuita rileva l’ammontare per i lavori e le opere ancora da realizzare
- sulle reti e impianti di distribuzione del gas metano - in base agli impegni presi con alcuni Enti affidatari in
sede di aggiudicazione delle concessioni. La diminuzione dell’accantonamento rispetto all’esercizio
precedente è legato ai lavori realizzati nell’esercizio stesso.
Infine il Fondo oneri per le spese di “Decommissioning” è correlato alla miglior stima degli oneri di ripristino
da sostenere su taluni impianti di distribuzione del gas metano nell’eventualità di cessazione delle concessioni
in essere. Tale fondo è stato rilevato nel 2013 a seguito del conferimento delle reti e impianti di distribuzione
del gas metano delle controllanti Linea Group holding S.p.A e A.S. Mortara S.p.A.; la variazione rilevata
nell’esercizio è legata all’accantonamento del fabbisogno e all’attualizzazione dello stesso.
32.
PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI 30.742 migliaia di € (28.644 migliaia
di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
Concedente
Importo
originario
Data
scadenza
Tipologia
tasso
Cassa DDPP
620
31/12/22 Variabile 0,90%
UBI Banca
13.000
30/12/20 Variabile 0,42%
Cassa DDPP
80
31/12/17 Fisso 7,50%
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti
Linea Group Holding
8.398
31/12/18 Fisso 4,25%
Linea Group Holding
20.000
31/12/22 Fisso 4,25%
Linea Group Holding
8.500
31/12/23 Fisso 4,50%
Totale finanziamenti da soci
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI
Saldo quota Saldo quota
non corrente non corrente
al
al
31/12/2015 31/12/2014
186
4.535
8
4.729
3.576
15.000
7.437
26.013
30.742
217
5.548
17
5.782
5.362
17.500
0
22.862
28.644
La variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente è correlata all’erogazione di un ulteriore
finanziamento Soci erogato nel corso dell’esercizio dalla controllante Linea Group Holding S.p.A., per
l’importo di 8,5 milioni di €, al fine di dotare la società delle risorse necessarie a sostenere il piano degli
investimenti programmato.
Si precisa che nella voce Prestiti e finanziamenti non correnti risultano iscritti debiti con scadenza oltre
l’esercizio e oltre i cinque anni successivi, come di seguito specificato:
•
•
la quota esigibile oltre l’esercizio e nei quattro successivi ammonta a 22.492 migliaia di €;
la quota oltre il quinto esercizio successivo ammonta a 8.250 migliaia di €.
Si precisa altresì che tali finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono subordinati a vincoli e/o
covenant particolari.
85
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
33.
BILANCIO AL 31.12.2015
PASSIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI 394 migliaia di € (535 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
CONTRATTI DESIGNATI DI COPERTURA
Swap su tassi interesse
2015
Totale contratti designati di copertura
2014
394
535
delta %
-26,4%
394
535
-26,4%
La voce in oggetto rappresenta il fair value del derivato di tipo interest rate swap, acquisito nel 2013 da Linea
Distribuzione, a seguito del conferimento del ramo impianti e reti gas della controllante LGH, a sua volta
conferito dal Socio ASM Pavia SpA. Questo derivato ha tutte caratteristiche per essere classificato, secondo i
principi contabili IFRS, di copertura contro il rischio tassi di interesse di due finanziamenti a tasso variabile,
per cui la variazione del suo fair value non viene imputata a conto economico, ma viene rilevata direttamente
a patrimonio netto, nella riserva di cash flow hedge.
Di seguito il dettaglio delle caratteristiche del contratto succitato:
DERIVATO CONTRO IL RISCHIO TASSI DI
INTERESSE
Data di stipula
Data di decorrenza
Data di scadenza
Periodicità rate
Valore nozionale riferimento
Valore nozionale residuo al 31/12/2014
Tasso interesse fisso (società)
Tasso interesse variabile (banca)
Valore mark to market al 31/12/2015
34.
Contratto designato di
copertura UBI-LD
20/12/2011
01/07/2011
31/12/2021
Semestrale
9.946
3.912
4,69%
Euribor 6m/360
-394
ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 121 migliaia di € (204 migliaia
di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Debiti verso Credem Leasing
Totale altre passività non correnti
2015
2014
121
121
204
204
delta %
-40,7%
-40,7%
La voce rileva essenzilmente la quota di debito a lungo termine dei contratti di leasing sottoscritti per le
forniture di automezzi; il saldo è diminuito rispetto allesercizio precedente in funzione dei canoni pagati.
Si precisa che nella voce risultano iscritti solo crediti con scadenza oltre l’esercizio e nei quattro successivi.
86
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
35.
BILANCIO AL 31.12.2015
ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI 24.518 migliaia di € (24.543 migliaia di € nel
2014)
Importi in migliaia di €
ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI
Anticipi da clienti/utenti
Risconti passivi pluriennali per contributi allacci
Depositi cauzionali passivi
Totale altre passività finanziarie non correnti
2015
2014
512
24.006
0
24.518
725
23.809
9
24.543
delta %
-29,4%
0,8%
-100,0%
-0,1%
La voce di maggior rilievo è afferente il risconto passivo dei contributi incassati dagli utenti, per ripartire su
più esercizi tali ricavi in base al periodo di ammortamento del costo sostenuto ad essi correlato.
PASSIVITA’ CORRENTI
36.
PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI 19.623 migliaia di € (5.304 migliaia di € nel
2014)
Importi in migliaia di €
Concedente
Importo
originario
Data
scadenza
Unicredit
6.000 31/12/16
Cassa DDPP
620 31/12/22
UBI Banca
13.000 30/12/20
Mediocredito Italiano
7.221 30/04/16
Cassa DDPP
80 31/12/17
Cassa DDPP
70 31/12/15
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti
Linea Group Holding
8.398 31/12/18
Linea Group Holding
20.000 31/12/22
Linea Group Holding
8.500 31/12/23
Totale finanziamenti da soci
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI
Tipologia
tasso
Variabile 0,90%
Variabile 0,90%
Variabile 0,42%
Variabile 0,42%
Fisso 7,50%
Fisso 7,50%
Fisso 4,25%
Fisso 4,25%
Fisso 4,50%
Saldo quota
corrente al
31/12/2015
6.000
31
1.013
7.221
8
0
14.273
1.787
2.500
1.063
5.350
19.623
Saldo quota
corrente al
31/12/2014
0
31
969
0
7
9
1.016
1.788
2.500
0
4.288
5.304
I debiti verso banche e altri finanziatori esigibili entro l’esercizio successivo si riferiscono alle quote dei
finanziamenti a medio e lungo termine in scadenza entro l’anno. Il mutuo residuo di 9 migliaia di € con la
87
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Cassa Depositi e Prestiti in scadenza al 31/12/2015 è stato acquisito con il conferimento del ramo d’azienda da
A.S.M. Castelleone in data 18 dicembre 2014.
37. ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 75 migliaia di € (67 migliaia di € nel
2014)
Importi in migliaia di €
ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Debiti vs/controllanti per cash pooling
Debiti verso Credem Leasing
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
2015
2014
0
75
75
0
67
67
delta %
0,0%
11,9%
11,9%
La voce rileva essenzilmente la quota di debito a breve termine dei contratti di leasing sottoscritti per le forniture
di automezzi e autovetture.
38.
DEBITI COMMERCIALI
21.360 migliaia di € (20.074 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
DEBITI COMMERCIALI
Debiti commerciali verso terzi per fatture ricevute
Debiti commerciali verso terzi per fatture da ricevere
Debiti commerciali verso società controllanti
Debiti commerciali verso società collegate
TOTALE DEBITI COMMERCIALI
2015
13.625
6.442
865
428
21.360
2014
10.326
8.411
702
635
20.074
delta %
31,9%
-23,4%
23,2%
-32,6%
6,4%
L’incremento del saldo dei debiti commerciali rispetto all’esercizio precedente è legato essenzialmente alla
variazione delle dinamiche degli acquisti e dei pagamenti.
Si precisa che questa voce non rileva alcun debito con scadenza oltre l’esercizio successivo.
39.
DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI 8.175 migliaia di € (8.074
migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI
Debiti verso controllanti per IRES (in C.N.M.)
Debiti verso la C.S.E.A.
Debiti verso dipendenti per competenze da liquidare
Debiti verso istituti di previdenza
Debiti per TOSAP temporanea da liquidare
Debiti vs Provincia CR per oneri di gara rateizzati
Debiti per errati versamenti C.S.E.A. da rimborsare
Debiti verso l'erario per ritenute (dipendenti / profess.)
2015
3.353
3.308
523
374
74
280
0
209
2014*
riesposto
3.233
2.879
572
340
327
280
220
180
delta %
3,7%
14,9%
-8,6%
10,0%
-77,4%
0,0%
-100,0%
16,1%
88
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Altri debiti e passività
Totale debiti tributari e altre passività correnti
54
8.175
43
8.074
25,6%
1,3%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
Le variazioni che incidono in modo significativo sulla differenza del saldo rispetto all’esercizio precedente
sono da ascrivere ai maggiori debiti verso la Cassa Conguaglio del Settore Elettrico (C.S.E.A.), pari a 429
migliaia di €; ai debiti per TOSAP temporanea da liquidare, diminuiti di 253 migliaia di €; ai maggiori debiti
verso la controllante LGH per l’IRES in consolidato fiscale, pari a 120 migliaia di €.
Si precisa che questa voce non rileva alcun debito con scadenza oltre l’esercizio successivo.
40.
DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
34 migliaia di € (126 migliaia di € nel 2014)
Importi in migliaia di €
DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
Debiti verso l'erario per imposte dirette IRAP/Addiz IRES
TOTALE DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
2015
34
34
2014*
riesposto
126
126
delta %
-73,0%
-73,0%
* il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito.
Sono costituiti dal debito verso l’erario per il solo saldo dell’addizionale IRES da versare sulla rettifica fiscale
del risultato 2014 riesposto.
Si rimanda alla nota 12 per maggiori dettagli.
41.
PASSIVITA’ CORRELATE AD ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE
VENDUTE 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014)
Al 31 dicembre 2015 non vi sono “Passività destinate alla vendita”.
89
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
42.
BILANCIO AL 31.12.2015
GARANZIE ED IMPEGNI CON TERZI
I - GARANZIE PRESTATE
Per quanto concerne le garanzie prestate, la società ha rilasciato in favore di terzi le garanzie seguenti:
•
nell’aprile del 2014 la società ha stipulato con la B.E.I. - Banca Europea per gli Investimenti un contratto
di cessione crediti, a garanzia del prestito di complessivi 95 milioni di euro concesso a fine 2013 dalla
stessa B.E.I. alla controllante Linea Group Holding per la realizzazione, tra gli altri, anche degli
interventi su reti e impianti gestiti da Linea Distribuzione.
Oggetto di tale garanzia sono i crediti derivanti dagli eventuali indennizzi spettanti alla società, in qualità
di “gestore uscente”, qualora questa non risultasse vincitrice nelle gare che verranno via via indette per
la concessione del servizio di distribuzione gas per quegli ambiti nei quali essa è attualmente gestore,
fino all’importo massimo di 132 milioni di euro.
A fronte di ciò la controllante LGH nel 2014 ha erogato a Linea Distribuzione un primo prestito soci di
20 milioni di euro, per il finanziamento degli investimenti realizzati nel 2013 e 2014, e trasferirà nei
prossimi anni le altre risorse necessarie per la realizzazione delle opere del piano investimenti finanziato
dalla B.E.I.
•
Alla data di chiusura dell’esercizio la società ha altresì in essere fidejussioni rilasciate da Istituti Bancari
e Società di Assicurazione, per conto della società, a garanzia delle obbligazioni contrattuali sulle
concessioni in essere e sui lavori da effettuare, per complessivi 7.078 migliaia di €.
II - IMPEGNI
La società ha sottoscritto con alcuni degli affidatari delle concessioni in essere accordi contrattuali, correlati
alle concessioni stesse, che prevedono l’erogazione agli Enti affidatari di finanziamenti a titolo gratuito; alla
data di chiusura dell’esercizio gli impegni per i finanziamenti complessivamente da erogare ammontano a 1.084
migliaia di €.
Di seguito il dettaglio con riferimento alla data di esigibilità degli stessi:
Impegni per finanziamenti
43.
Esigibili al
31.12.2015
Esigibili nel
2016
Totale
953
131
1.084
Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi
Classi di strumenti finanziari:
90
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Si riporta di seguito il dettaglio delle attività e delle passività finanziarie richieste da IFRS 7 nell’ambito delle
categorie previste dallo IAS 39 sia per l’esercizio in corso sia per quello precedente:
Importi in migliaia di €
Voce di bilancio 2015
Strumenti finanziari al
fair value detenuti per la Crediti e finanziamenti
negoziazione
Attività non correnti
Attività finanziarie non correnti
Valore di bilancio
1.361
1.361
Attività correnti
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
8.702
8.702
0
Altre attività finanziarie correnti
22.396
2.795
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
30.741
30.741
394
121
121
19.623
75
19.623
75
21.361
21.361
394
Altre passività finanziarie
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie
Debiti commerciali
Importi in migliaia di €
Voce di bilancio 2014
Strumenti finanziari al
fair value detenuti per la Crediti e finanziamenti
copertura
Attività non correnti
Attività finanziarie non correnti
Valore di bilancio
1.323
1.323
12.214
12.214
0
Altre attività finanziarie correnti
2.795
2.795
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
28.644
28.644
535
204
204
Attività correnti
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie
0
535
Passività correnti
91
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie
5.304
5.304
67
67
Debiti commerciali
20.074
20.074
44. Valore equo
Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti
finanziari del Gruppo iscritti in bilancio.
Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi ai tassi di
interesse prevalenti.
Valore contabile
31/12/2015
31/12/2014
Attività finanziarie:
Disponib.liquide e depositi a breve
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Passività finanziarie:
Prestiti e finanziamenti non correnti
Prestiti e finanziamenti correnti
Swap su tassi di interesse
Swap su prezzi delle commodities
Valore equo
31/12/2015
31/12/2014
59
0
0
92
0
0
59
0
0
92
0
0
30.741
19.623
394
0
28.644
5.304
535
0
30.741
19.623
394
0
28.644
5.304
535
0
Si da inoltre evidenza del valore contabile e del valore equo degli strumenti finanziari suddivisi per metodologia
e modelli di calcolo utilizzati per la determinazione
Voce di bilancio
Debiti verso banche
Prestito obbligazionario
Derivati non designati di
copertura
Derivati designati di copertura
Valore di
Mark to market
bilancio
18.769
18.769
0
0
394
DCF model
Altro
Totale fair
value
18.769
394
394
In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7 si riporta di seguito il dettaglio della gerarchia della
valutazione del fair value per le attività e passività della Società:
Attività/Passività finanziarie
misurate al fair value
31.12.2015
31.12.2014
92
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Livello 1
Attività
Swap su prezzi commodities
Totale
Passività
Swap su tassi interesse
Swat su prezzi commodities
Totale
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
0
0
394
535
394
535
Livello 3
Informativa sulle parti correlate
Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti della società con le parti correlate
durante il 2015:
PARTI CORRELATE (valori in migliaia di euro)
CREDITI
DEBITI
COSTI
Patrimoniali (Soci della controllante LGH) e loro
controllate
ACQUE OVEST BRESCIANO DUE SRL
AEM CREMONA SPA
AEM SERVICE
ASM CODOGNO S.P.A.
ASM ENERGIA SPA
ASM LAVORI SRL
ASM PAVIA S.P.A.
ASTEM SPA
COGEME SERVIZI TERRITORIALI
COGEME SPA
Totale “Patrimoniali” e loro controllate
0
177
0
59
0
0
35
86
1.100
4
2
526
34
0
0
270
Soci delle patrimoniali
COMUNE DI CAZZAGO
COMUNE DI CREMA
COMUNE DI CREMONA
COMUNE DI LODI
COMUNE DI PAVIA
COMUNE DI ROVATO
Totale Soci delle patrimoniali
Totale Amministratori e Dirigenti
TOTALE
RICAVI
6
5
56
1.820
18
34
0
34
13
35
12
5
10
107
268
18
95
0
204
1.018
0
2
0
0
0
1.337
242
0
1
456
0
26
725
82
1.969
518
348
1.611
0
4.528
65
845
933
348
1.170
96
3.457
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
0
995
6.348
3.725
1.338
I rapporti intrattenuti dalla società, con i soci della capogruppo e con tutti i Comuni soci delle società
Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale definiti
93
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
e regolati sulla base di appositi rapporti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi
e reciproci servizi.
I rapporti in essere fanno rifeirmento per quanto riguarda i rapporti attivi sia a contratti di vettoriamento (ASM
Energia), sia a prestazioni rese e riaddebiti di spese, mentre per quanto concerne i rapporti passivi rilevano
principalmente i canoni concessori sulla distribuzione del gas metano riconosciuti ai Comuni (soci delle
patrimoniali) oltre ai contratti di servizi per locazionee e facility management.
Non vi sono invece rapporti intrattenuti con società riconducibili ad alcun amministratore della Società.
Termini e condizioni delle transazioni tra parti correlate
Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato.
Tali rapporti non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali.
Rapporti con società controllate, collegate, controllanti e società sottoposte al controllo di quest’ultime
I rapporti con la società collegata (B.I.G.) nel corso del 2015 hanno interessato sia rapporti di carattere
finanziario per un finanziamento a titolo gratuito di nominali 1.810 mila € (attualizzato sulla durata stimata con
conseguenti oneri finanziari per 135 mila €), sia rapporti di carattere commerciale (principalmente l’addebito
di lavori sulle reti e impianti di distribuzione del gas e prestazioni di servizi).
Si segnala inoltre l’attività svolta dalla capogruppo Linea Group Holding S.p.A. in relazione alle prestazioni di
servizi di staff, tesoreria centralizzata e ai contratti di affitto, oltre ai finanziamenti erogati residui da rimborsare
(pari complessivamente a 31.363 migliaia di €) e ai crediti afferenti il rapporto di c/c di cash pooling in essere.
Infine la società, nel corso del 2015 si è avvalsa delle società del gruppo per le forniture di energia elettrica e
di gas metano (Linea Più), per le forniture di servizi informatici (Linea Com) e per lo svolgimento di alcune
attività specialistiche e dei servizi di facility management.
Le operazioni sono avvenute a valori di mercato.
Si espone di seguito un prospetto di sintesi dei principali rapporti economici intrattenuti nell’anno con le società
del gruppo e dei principali crediti e debiti verso le stesse società al 31/12/15.
RAPPORTI INTERNI AL GRUPPO LGH
(valori in migliaia di euro)
Società collegate
BRESCIANA INFRASTRUTTURE GAS
Totale società Collegate
CREDITI
1.864
1.864
DEBITI
COSTI
0
0
135
135
RICAVI
484
484
Società controllanti
94
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
LINEA GROUP HOLDING S.P.A.
ASM CASTELLEONE S.P.A.
A S MORTARA S.P.A.
Totale società Controllanti
20.944
0
0
20.944
35.581
5
11
35.597
2.880
0
6
2.886
86
0
0
86
Altre Società del Gruppo
LINEA RETI E IMPIANTI
LINEA COM S.R.L.
LINEA GESTIONI S.R.L.
LINEA PIU' S.P.A.
Totale Altre Società del Gruppo
TOTALE
60
0
0
3.409
3.469
26.277
179
62
122
66
429
36.026
195
362
84
564
1.205
4.226
5
0
0
24.537
24.542
25.112
Direzione e coordinamento
La società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Linea Group Holding S.p.A., società
che la controlla al 90,85%.
Di seguito vengono riportati i dati sintetici del bilancio d’esercizio al 31/12/2014 della società che esercita
l’attività di direzione e coordinamento e che redige il bilancio Consolidato.
95
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
Conto Economico
(importi in euro)
Totale ricavi
Totale costi
Margine operativo Lordo (Ebitda)
parti correlate
999.508
-1.730.727
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo (EBIT)
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Quota di pertinenza del risultato di società
collegate e joint venture
Proventi (oneri) da partecipazioni
Risultato prima delle imposte derivante
dalle attività in funzionamento
Imposte sul reddito
Risultato netto derivante dalle attività in
funzionamento
Risultato netto delle attività cessate / destinate
ad essere vendute
Risultato Netto
Altre componenti di conto economico
complessivo da non riclassificare nel conto
economico separato
Variazione riserva IAS 19
Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19
Totale utile /(perdita) complessiva al netto
delle imposte
864.015
31.12.2014
22.527.254
-23.022.053
-494.799
parti correlate
812.328
-1.268.816
31.12.2013
23.296.491
-20.788.189
2.508.302
-6.960.314
-7.455.113
-9.271.324
-6.763.022
6.265.728
-15.027.514
2.141.249
-10.958.615
-
-76.623
19.634.248
15.119.166
3.417.349
-537.845
3.639.633
3.983.431
7.056.982
3.445.586
-
-
7.056.982
3.445.586
-369.264
98.031
-81.105
21.869
6.785.749
3.386.350
96
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
Situazione patrimoniale – finanziaria
ATTIVITA’
BILANCIO AL 31.12.2015
parti correlate
(importi in euro)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
-Avviamento
-Altre attività immateriali
Immobili, impianti e macchinari
Partecipazioni in società controllate
Partecipazioni in società collegate e JV
Investimenti immobiliari
Attività per imposte anticipate
Attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Totale attività non correnti
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
Crediti tributari e altre attività
Disponibilità liquide e depositi a breve
Totale attività correnti
Attività cessate / destinate ad essere vendute
TOTALE ATTIVITA'
19.884.768
1.768.067
4.189.586
parti correlate
31.12.2014
3.195.111
977.571
109.259.652
247.235.977
4.269.053
7.172.492
86.046.581
69.675
458.226.112
26.652
10.683.338
70.007.722
16.249.798
104.812.824
201.780.334
13.286.990
866.057
2.000.000
31.12.2013
3.195.111
1.047.552
104.034.747
247.235.976
4.269.053
7.096.485
77.243.782
60.831
444.183.537
19.912
4.785.952
64.585.856
28.272.171
51.066.646
148.730.537
-
-
660.006.446
592.914.074
97
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
BILANCIO AL 31.12.2015
parti correlate
(importi in euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Utili (perdite) a nuovo
Risultato del periodo
Totale patrimonio netto
PASSIVITA' NON CORRENTI
TFR ed altri fondi relativi al personale
Fondi per rischi ed oneri e passività per
discariche
Prestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie non correnti
Imposte differite
Altre passività non correnti
Totale passività non correnti
PASSIVITA' CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri
Prestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Debiti tributari e altre passività correnti
Debiti per imposte correnti
Totale passività correnti
Passività correlate ad attività cessate / destinate
ad essere vendute
TOTALE PASSIVITA'
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA'
1.337.874
parti correlate
31.12.2014
31.12.2013
189.494.116
4.876.199
3.488.353
7.056.982
204.915.650
189.494.116
4.273.783
8.851.854
3.445.585
206.065.338
2.133.747
1.853.910
6.442.053
4.765.309
363.527.564
4.761.216
10.733.360
387.597.940
294.749.248
4.683.609
10.505.984
316.558.060
46.130.626
15.166.844
6.195.386
67.492.856
53.302.800
10.040.029
6.947.847
70.290.676
1.259.866
-
-
455.090.796
386.848.736
660.006.446
592.914.074
98
LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
ALTRE INFORMAZIONI
Il compenso lordo spettante ai componenti del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2015 è stato pari a 51
migliaia di €.
Il compenso della società di revisione per l’anno 2015 per le attività di revisione ammonta a 18 migliaia di € e
per altre prestazioni ammonta a 4 migliaia di €.
Il compenso lordo spettante al Collegio Sindacale per il 2015 è stato pari a 29 migliaia di €.
Si rinvia al contenuto della relazione sulla gestione per quanto riguarda fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura
dell’esercizio.
Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della
Società, nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili.
Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria di Linea
Distribuzione S.r.l., nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili.
Lodi, 23 marzo 2016
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
99
SOCIETÀ LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
RELAZIONE DELLA
SOCIETA’ DI REVISIONE
SOCIETÀ LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L.
BILANCIO AL 31.12.2015
RELAZIONE DEL
COLLEGIO SINDACALE