Bilancio di Esercizio – Anno 2015
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Bilancio di Esercizio – Anno 2015
BILANCIO AL 31/12/2015 LINEA DISTRIBUZIONE S.R.L. I. INTRODUZIONE .......................................................................................................... 3 Organi societari....................................................................................................................... 4 Attività della societa’ ............................................................................................................... 5 Dati di sintesi e principali indicatori .......................................................................................... 6 II. RELAZIONE SULLA GESTIONE ................................................................................ 7 Eventi di rilievo dell’esercizio .................................................................................................. 8 Contesto e scenari di mercato.................................................................................................... 8 Sintesi Economica, Patrimoniale e Finanziaria ......................................................................... 10 Quadro normativo ................................................................................................................. 14 Gestione responsabile per la sostenibilità ................................................................................. 16 Qualita’, Sicurezza e Ambiente ............................................................................................... 18 La gestione dei rischi aziendali ............................................................................................... 21 Altre informazioni e fatti successivi alla chiusura dell’esercizio .................................................. 26 Revisione del bilancio ............................................................................................................ 27 Termini di approvazione del bilancio ....................................................................................... 27 Proposte degli Amministratori all’Assemblea ........................................................................... 28 PROSPETTI DI BILANCIO E NOTE ILLUSTRATIVE ..................................................... 29 Prospetti di bilancio ............................................................................................................... 30 Conto Economico complessivo ............................................................................................ 30 Situazione patrimoniale – finanziaria .................................................................................. 31 Rendiconto finanziario ....................................................................................................... 33 Movimentazione del patrimonio netto ................................................................................. 34 note illustrative ..................................................................................................................... 35 Note illustrative alle voci del conto economico ......................................................................... 64 Note illustrative alle voci della situazione patrimoniale e finanziaria ........................................... 73 ALTRE INFORMAZIONI ......................................................................................................... 99 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 I. INTRODUZIONE 3 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 ORGANI SOCIETARI Consiglio di Amministrazione Presidente Consiglieri ZANINELLI Marco COSCIA Virginia MELLI Edoardo MERLIN Alberto RICCARDI Massimo Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti OREGLIO Elisa MARCALETTTI Massimiliano RAVA Roberto Mario Valentino MINOJA Mario BIANCHESSI Umberta Società di Revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. 4 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 ATTIVITÀ DELLA SOCIETA’ La società è stata costituita in data 20/12/2004 per dedicarsi all’attività di gestione delle reti e distribuzione del Gas Metano e svolge la propria attività in 99 comuni quasi essenzialmente in Lombardia, con alcune piccole eccezioni nelle confinanti regioni del Veneto e dell’ Emilia Romagna. La società si avvale della Sede Legale e Amministrativa ubicata in Lodi, Strada vecchia Cremonese, con l’ausilio altresì di Aree Tecniche presenti nelle quattro maggiori aree dei territori gestiti: le Provincie di Brescia (Comuni dell’area Rovatese), Cremona, Lodi e Pavia. La società, nel 2015 conferma il proprio posizionamento tra gli attori di rilievo del settore di appartenenza, con ricavi complessivi realizzati per 40.540 migliaia di euro si posiziona infatti tra i primi dieci operatori del settore. 5 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 DATI DI SINTESI E PRINCIPALI INDICATORI Al fine di illustrare i risultati economici e la struttura patrimoniale e finanziaria, si riportano nelle seguenti tabelle alcuni dei principali valori e alcuni indicatori di bilancio della società, oltre ad alcuni dati quantitativi di natura non contabile rappresentativi dell’andamento della gestione. DATI ECONOMICI Importi in migliaria di € 2015 Ricavi netti Margine operativo lordo – ebitda Risultato operativo – ebit Risultato prima delle imposte Risultato netto d’esercizio 40.540 18.371 10.234 8.568 6.083 % su ricavi 100,0% 45,3% 25,2% 21,1% 15,0% 2014 *riesposto 41.350 19.609 12.175 10.884 6.048 % su ricavi 100,0% 47,4% 26,2% 23,1% 12,5% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. DATI PATRIMONIALI 2015 2014 *riesposto CIN (Capitale Investito Netto) 142.629 144.125 PFN (Posizione Finanziaria Netta) -27.137 -30.543 PN (Patrimonio Netto) 115.492 113.582 6.083 6.048 Importi in migliaria di € RN (Risultato Netto) * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. PRINCIPALI INDICI 2015 2014 *riesposto ROE (Return On Equity) = RN / PN 5,3% 5,3% ROI (Return On Investment) = EBIT / Cap. Immob.Netto 5,3% 6,5% Indice di indebitamento = PFN / PN 23,5% 26,9% Indice di disponibilità = Attivo corrente / Passivo corrente 74,4% 75,7% Indice di liquidità = Liquidità corrente / Passivo corrente 0,1% 0,3% Indice di liquidità comprensivo del saldo disponibile sul c/c di cash pooling 42,2% 3,3% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. 6 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 II. RELAZIONE SULLA GESTIONE 7 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 EVENTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO Nel corso del 2015 la controllante LGH ha concesso a Linea Distribuzione un ulteriore prestito soci di 8,5 milioni di euro, con una durata di 8 anni (scadenza 31 dicembre 2023), al tasso fisso del 4,5% su base annua. Tale prestito è stato ottenuto grazie al finanziamento che nel 2014 la BEI - Banca Europea per gli investimenti - ha erogato alla controllante LGH per finanziare gli investimenti previsti nel piano industriale di Gruppo 2013/2017, tra i quali anche quelli relativi alle reti e agli impianti di distribuzione del gas metano. Nel corso dell’esercizio è stata riscontrata un’anomalia nella configurazione dei meccanismi di calcolo dell’ammortamento di talune classi di beni che hanno inficiato in modo signioficativo il costo della voce Ammortamenti rilevato nello scorso esercizio, non riscontrata a suo tempo a causa dei forti elementi di discontinuità dell’esercizio 2014, soprattutto per l’ingente entità dei beni conferiti prima della fine dell’esercizio precedente; si è provveduto pertanto ad effettuare le necessarie rettifiche nell’esercizio 2015 con imputazione dell’effetto sul risultato netto nella voce “Utili / (Perdite) a nuovo”; di conseguenza il bilancio 2014 è stato altresì “riesposto” con le rettifiche effettuate ai sensi dello IAS 8, come illustrato nel paragrafo “II. Principi di Redazione “ delle Note Illustrative. CONTESTO E SCENARI DI MERCATO ATTIVITA’ E INFORMAZIONI SULLA SOCIETA’ La Società appartiene al Gruppo LGH (Capogruppo LGH Holding S.p.A.) ed è soggetta a direzione e coordinamento da parte di LGH S.p.A. La Società è attiva nella gestione e manutenzione delle reti, impianti e allacci per la distribuzione del gas metano per usi industriali e domestici, ivi compresa la progettazione e realizzazione delle suddette reti e impianti, nonché le attività di misura e quant’altro connesso all’attività di gestione della distribuzione del gas metano così come prevesto e disciplinato dalla normativa di settore (delibere dell’ A.E.E.G.S.I.). Per quanto concerne l’assetto societario, alla data di redazione della presente relazione la composizoine del Capitale Sociale è la seguente: LINEA GROUP HOLDING S.P.A. A.S. MORTARA S.P.A. A.S.M. CASTELLEONE S.P.A. TOTALE CAPITALE SOCIALE Importo 21.786.494,76 1.451.940,44 742.516,77 23.980.951,97 % 90,85% 6,05% 3,10% 100,00% Infine dal 1 gennaio 2014 la Società, così come consentito alle società non quotate dal D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, ha deciso di predisporre, rendendo comparabili i dati al 31 dicembre 2013, il proprio bilancio 8 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 secondo gli IFRS; pertanto anche il presente bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 è redatto in accordo con i principi contabili internazionali emessi dallo IASB e omologati dalla EU. IL MERCATO DEL SETTORE Il mercato è caratterizzato dalla peculiarità dell’attività in concessione e nel 2015 è rimasto sostanzialmente stabile. La società si sta preparando alle gare d’ambito per la concessione della distribuzione del gas metano nelle varie aree geografiche di interesse, che si dovrebbero effettuare nell’arco del prossimo triennio, alle quali Linea Distribuzione intende partecipare in modo deciso per consolidare la propria presenza sul mercato. Da segnalare che ad oggi solo una minima parte dei bandi di interesse sono stati pubblicati, come analiticamete descritto di seguito nel paragrafo dei rischi normativi. 9 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA Il bilancio 2015 della società, redatto secondo i principi contabili internazioni (IAS /IFRS), mostra un utile netto di 6.083 migliaia di € (6.048 migliaia di € nel 2014), al netto delle imposte di competenza dell’esercizio, per 2.484 migliaia di €, dopo aver effettuato ammortamenti per complessivi 8.137 migliaia di €. ANDAMENTO ECONOMICO Importi in migliaia di € Conto economico complessivo 2015 2014 *riesposto Variaz. assoluta Variaz. % Ricavi di vendita 37.948 37.828 120 0,3% Altri ricavi e proventi 2.592 3.522 -930 -26,4% Totale ricavi netti 40.540 41.350 -810 -2,0% Consumi di materie e servizi -14.751 -14.811 60 -0,4% Costo del lavoro -6.607 -6.351 -256 4,0% -823 -633 -190 30,0% 12 54 -42 -77,8% Margine operativo lordo (EBITDA) 18.371 19.609 -1.238 -6,3% Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni -8.137 -7.434 -703 9,5% Risultato operativo (EBIT) 10.234 12.175 -1.941 -15,9% Proventi (oneri) finanziari netti -1.667 -1.291 -376 29,1% Quota di pertinenza risultato società collegate 0 0 0 0,0% Proventi (oneri) da partecipazioni 0 0 0 0,0% Risultato prima delle imposte (EBT) 8.567 10.884 -2.317 -21,3% Imposte sul reddito -2.484 -4.836 2.352 -48,6% Risultato netto da attività in esercizio 6.083 6.048 35 0,6% 0 0 0 - 6.083 6.048 35 0,6% Altri costi operativi Altri proventi (oneri) netti Risultato netto da attività in dismissione Risultato netto dell’esercizio * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. L’andamento della gestione economica è caratterizzato da ricavi di vendita sostanzialmente stabili, con un fatturato pari a 37.948 migliaia di euro rispetto a 37.828 migliaia di euro nel 2014, mentre si registra una diminuzione negli altri ricavi e proventi, pari a 2.592 migliaia di euro rispetto a 3.522 migliaia di euro nel 2014, dovuti essenzialmente a minori prestazioni e variazioni di stima attive. Per quanto concerne i costi operativi, sono stati rilevati costi per consumi di materie e servizi sostanzialmernte stabili che ammontano a 14.751 migliaia di euro rispetto a 14.811 migliaia di euro spesi nel 2014, mentre i costi del personale che ammontano a 6.607 migliaia di euro sono aumentati del 4% circa rispetto all’anno precedente principalmente per l’incremento di organico, come evidenziato in dettaglio di seguito nel paragrafo di commento dei dati sull’organico del personale dipendente. 10 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 La voce Ammortamenti e svalutazioni, che rileva oneri per 8.137 migliaia di euro rispetto a 7.434 mila euro del 2014, è aumentata in conseguenza degli investimenti realizzati principalmente sulle reti e impianti di distribuzione del gas metano in concessione per garantirne il grado di efficienza. Come conseguenza diretta di quanto sopra il risultato operativo netto rileva proventi pari a 10.234 migliaia di euro, rispetto a 12.175 migliaia di euro del 2014, con un decremento del 15,9% circa. Gli oneri finanziari netti che ammontano a 1.667 migliaia di euro sono aumentati rispetto a 1.291 migliaia di euro dell’esercizio precedente a causa dei maggiori finanziamenti utilizzati dalla società. Il risultato prima delle imposte ammonta a 8.567 migliaia di euro rispetto a 10.884 migliaia di euro del 2014, Le imposte sono pari a 2.484 migliaia di €, quasi dimezzate rispetto al consuntivo 2014 pari a 4.836 migliaia di €, grazie sia alle novità normative sulla deducibilità dei costi ai fini IRAP di cui alla Legge n. 190 del 23/12/2014 (Legge di stabilità 2015), sia del ricalcolo della imposte differite nette all’aliquota IRES del 24% che entrerà in vigore a partire dal 2017 ai sensi delle Legge n. 208 del 30/12/2015 (Legge di stabilità del 2016); il tutto come dettagliato di seguito nelle note illustrative al bilancio. Infine il risultato netto rileva utili pari a 6.083 migliaia di euro, sostanzialmente stabile rispetto a 6.048 migliaia di euro dell’esercizio precedente. SITUAZIONE PATRIMONIALE RICLASSIFICATA La situazione patrimoniale riclassificata (in base alla suddivisione tra “fonti di finanziamento” e “impieghi”) al 31/12/2015, confrontata con quella al 31/12/2014, è di seguito riepilogata: Importi in migliaia di € Situazione Patrimoniale Attivo corrente Passività correnti Capitale Circolante Netto Attivo Fisso Netto Fondi ripristino e contributi c/impianti Capitale Immobilizzato Netto Altre Attività e Passività Nette CAPITALE INVESTITO NETTO Posizione finanziaria netta a breve termine Posizione finanziaria netta a m/l termine Posizione Finanziaria Netta Totale Patrimonio Netto TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO 31/12/2015 % 31/12/2014 *riesposto % 14.214 -29.570 -15.356 194.810 0 194.810 -36.825 142.629 2.758 -29.895 -27.137 -115.492 -142.629 10,0% -20,7% -10,8% 136,6% 0,0% 136,6% -25,8% 100,0% -1,9% 21,0% 19,0% 81,0% 100,0% 22.568 -28.277 -5.709 187.990 0 187.990 -38.156 144.125 -2.483 -28.060 -30.543 -113.582 -144.125 15,7% -19,6% -4,0% 130,4% 0,0% 130,4% -26,5% 100,0% 1,7% 19,5% 21,2% 78,8% 100,0% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. Di seguito anche una tabella sintetica del rendiconto finanziario: 11 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 SINTESI RENDICONTO FINANZIARIO 2015 (importi in migliaia di €) Risultato Netto Flussi finanziari generati dall'attività economica Flussi finanziari generati dalle attività e passività operative Flussi finanziari netti da attività operative Flussi finanziari da attività di investimento Flussi finanziari da attività di finanziamento Variazione netta delle disponibilità liquide Disponibilità liquide nette a inizio periodo Disponibilità liquide nette a fine periodo 2014 *riesposto 6.083 6.048 6.825 9.584 16.409 6.608 -3.272 3.336 -14.913 -15.544 -7.613 6.146 -33 -15 92 59 107 92 * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. Per informazioni più dettagliate al riguardo si rimanda al paragrafo sul rendiconto finanziario e alla tabella di movimentazione del Patrimonio netto. Si riportano altresì i principali dati economici sintetici: 31/12/2015 31/12/2014 *riesposto Variaz % Ricavi 40.540 41.350 -2,0% Costi -22.169 -21.741 2,0% EBITDA 18.371 19.609 -6,3% Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni -8.137 -7.434 9,5% EBIT 10.234 12.175 -15,9% Descrizione * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. I principali dati sintetici dello Stato Patrimoniale riclassificato: 2015 2014 *riesposto CIN (Capitale Investito Netto) 142.629 144.125 PFN (Posizione Finanziaria Netta) -27.137 -30.543 PN (Patrimonio Netto) 115.492 113.582 6.083 6.048 Importi in migliaria di € RN (Risultato Netto) * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. E infine i principali indici: 12 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 2015 2014 *riesposto ROE (Return On Equity) = RN / PN 5,3% 5,3% ROI (Return On Investment) = EBIT / Cap. Immob.Netto 5,3% 6,5% Indice di indebitamento = PFN / PN 23,5% 26,9% Indice di disponibilità = Attivo corrente / Passivo corrente 74,4% 75,7% Indice di liquidità = Liquidità corrente / Passivo corrente 0,1% 0,3% Indice di liquidità comprensivo del saldo disponibile sul c/c di cash pooling 42,2% 3,3% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. Gli indicatori alternativi di performance esposti nel Conto Economico Riclassificato e nello Stato Patrimoniale Riclassificato, non definiti dagli IFRS, sono utilizzati dal management in quanto contribuiscono a fornire informazioni utili per una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Pertanto, i prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria e del Conto Economico al 31 dicembre 2015, così come quelli relativi al 2014, sono stati integrati con una serie di grandezze di tipo gestionale. Tali indicatori/grandezze non devono essere consideratie sostitutivi/e di quellie previstie dagli IFRS. Si dettaglia nel seguito il contenuto dei principali indicatori alternativi di performance e delle principali voci riclassificate o raggruppate non immediatamente riconducibili ai prospetti di bilancio. • Margine Operativo Lordo / EBITDA: è pari al Risultato Operativo, al lordo della voce Ammortamento immobilizzazioni del Conto Economico e della svalutazione sui crediti commerciali. La Direzione ritiene che tale indicatore rappresenti, in aggiunta all’EBIT, un’importante misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo/Società; • EBIT: coincide con il “Risultato Operativo” frutto della differenza tra ricavi operativi e costi operativi riportati nel Conto Economico. La Direzione ritiene che tale indicatore sia un’ importante misura per la valutazione della performance operativa del Gruppo/Società, in quanto considera tutte le nature di costo; • (Oneri)/Proventi finanziari netti: sono pari alla somma algebrica degli oneri finanziari iscritti nel conto economico a titolo di interessi, degli oneri finanziari di diversa natura, dei proventi finanziari iscritti a titolo di interessi, dei proventi e oneri finanziari connessi al possesso di partecipazioni e/o titoli; • Attivo fisso netto: la voce raggruppa le Immobilizzazioni materiali, le Immobilizzazioni Immateriali, l’Avviamento e le Immobilizzazioni Finanziarie; • Fondi di ripristino e contributi c/impianto: accoglie i valori iscritti in bilancio a copertura dei futuri costi di decommissioning connessi all’attivo fisso netto; tale voce accoglie inoltre gli importi dei contributi per gli allacci incassati fino alla data di bilancio, ma di competenza di esercizi futuri; • Attivo corrente: corrisponde alla somma delle voci riferite alle rimanenze di magazzino, crediti commerciali e altri crediti a breve termine; • Passività correnti: corrisponde alla somma delle voci riferite ai debiti commerciali, altri altri debiti a breve e ai debiti per imposte correnti; 13 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 • Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla somma delle disponibilità liquide (depositi bancari, postali e saldo di cash pooling), dei crediti e dei debiti finanziari (sia a breve che a lungo) e delle passività e attività finanziarie per derivati; • Altre attività e passività nette: comprendono le voci residuali dello stato patrimoniale; • Capitale Immobilizzato netto: è dato dalla differenza tra l’attivo immobilizzato e i fondi di ripristino e contributi c/impianti; • ROE (Return on Equity): è costituito dal rapporto tra risultato netto di esercizio e Patrimonio netto ed esprime la redditività del capitale investito dai soci o azionisti; • ROI (Return on Investiment): è costituito dal rapporto tra l’EBIT e il Capitale Immobilizzato netto e rappresenta la remunerazione del capitale immobilizzato; • Indice di indebitamento: è costituito dal rapporto tra la posizoine finanziaria netta e il patrimonio netto ed esprime il peso dei finanziamenti esterni rispetto agli apporti di patrimonio da parte dei soci e rispetto alla capacità della società di autofinanziarsi; • Indice di disponibiltià: è dato dal rapporto tra attivo corrente e passivo corrente ed esprime, quando positivo, la capacità della società di far fronte ai propri debiti a breve con il suo attivo corrente; • Indice di liquidità: è dato dal rapporto tra la liquidità corrente ed il passivo corrente ed esprime le risorse immediate della società a copertura dei debiti a brevissima scadenza. QUADRO NORMATIVO La società è attiva in un settore normato dall’A.E.E.G.S.I., di seguito si riepilogano i principali interventi regolatori di emanazione AEEGSI che hanno interessato il servizio di distribuzione del gas naturale. • • • In attuazione delle previsioni di cui al D. Lgs. 28/11, nel corso del 2015 AEEGSI ha introdotto la regolazione delle connessioni degli impianti di biometano alle reti del gas naturale e delle relative immissioni. Con Del. 46/2015/R/gas l’AEEGSI ha definito in particolare le direttive volte a garantire la sicurezza e l'efficienza tecnica nella gestione delle reti gas, nel rispetto di procedure trasparenti e dell’economicità delle connessioni. La Del. 208/2015/R/gas e la successiva Del. 210/2015/R/gas prevedono rispettivamente la copertura degli incentivi e le regole dei processi di mercato relativi all'immissione di biometano nelle reti di distribuzione gas. Con Del. 117/2015/R/gas l’AEEGSI ha introdotto una profonda riforma inerente l’attività di misura del gas naturale, la cui decorrenza è intervenuta gradualmente nel corso del 2015 completandosi a partire dall’1 gennaio 2016. La delibera stabilisce modifiche e integrazione alla disciplina vigente in materia di frequenze di lettura, messa a disposizione delle misure e delle eventuali rettifiche da parte delle imprese di distribuzione, modifica la gestione delle autoletture e delle indisponibilità di dati di misura effettivi ed infine stabilisce nuove modalità e tempistiche di rilevazione e messa a disposizione della lettura di switching. Per questi nuovi impegni non è prevista una remunerazione dal sistema tariffario. Con riferimento alla regolazione tariffaria, con Del. 280/2015/R/gas l’AEEGSI ha introdotto modifiche alla disciplina del riconoscimento dei costi relativi ai sistemi di telelettura/telegestione dei misuratori e ai concentratori stabilendo la conferma della previgente regolazione in materia, prorogandola fino al 14 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. • BILANCIO AL 31.12.2015 2016, e la possibilità per i distributori anche per il 2016 di presentare apposita istanza di riconoscimento dei costi sostenuti qualora abbiano optato per soluzioni di tipo buy. Nell’ambito del processo di riforma correlato al fenomeno della morosità dei clienti finali cui si è assistito a partire dalla Del. ARG/gas 99/11, con Del. 258/2015/R/com l’AEEGSI ha, in particolare, ridefinito le responsabilità del distributore determinando gli indennizzi per l'utente da applicare all'impresa di distribuzione in caso di mancato rispetto dei termini previsti dalla regolazione e l’obbligo per l'impresa di distribuzione di sospendere la fatturazione o di stornare le fatture già emesse con riferimento ai punti per i quali l'impresa non ha effettuato gli interventi di sospensione o di interruzione nei termini previsti dalla regolazione fino alla data di esecuzione dell'intervento. Altresì la stessa Del. 258/2015/R/com ha apportato sostanziali modifiche per quanto attiene la procedura, consolidata oramai da anni (Del. 138/04), di sostituzione del fornitore (switching), anche nell’ottica di salvaguardia delle società di vendita da acquisizioni di clienti potenzialmente morosi. • Con Delibera 296/2015/R/com del 22 giugno 2015 è stato introdotto il Testo Integrato Unbundling funzionale (TIUF) che ha riformato, integrato ed ampliato la normativa previgente. L’AEEGSI ha dato alle disposizioni contenute, che disciplinano gli obblighi di separazione funzionale in attuazione delle direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE e dal D.lgs. N. 93/11 a carico degli esercenti del settore dell’energia elettrica e del gas naturale dalla data di pubblicazione (23 giugno 2015). Il nuovo TIUF risulta molto più articolato rispetto al TIU. Con il nuovo Testo Integrato di Unbundling funzionale l’Autorità ha: - • • ridefinito e ampliato il campo di applicazione della normativa; prescritto nuovi obblighi per i distributori del gas con più di 100.000 PdR e per tutti i distributori dell’energia elettrica indipendentemente dalla loro dimensione; - confermato e ridefinito gli obblighi per i distributori del gas con meno di 100.000 PdR concedendo semplificazioni solo amministrative; - confermato e ampliato gli obblighi in materia di separazione del marchio e delle politiche di comunicazione; - ridefinito il trattamento delle informazioni commercialmente sensibili. AEEGSI ha avviato nel corso del 2015 le prime implementazioni del Sistema Informativo Integrato nel settore del gas naturale. Con Del. 418/2015/R/com, per la competenza del distributore, ha confermato l'obbligo a partire dal 2016 di comunicare al SII, gli esiti delle procedure di switching secondo scadenze stringenti e in caso di mancato rispetto dei termini la corresponsione al venditore di un indennizzo automatico. Con la Delibera 554/2015/R/gas riguardante Disposizioni in materia di obblighi di messa in servizio degli smart meter gas e modifiche e integrazioni della RTDG, l’AEEGSI ha aggiornato: - il piano di messa in servizio degli smart meter gas, in precedenza definito con Del. 631/2013/R/gas; - la metodologia di calcolo delle penali a carico delle imprese di distribuzione nel caso di mancato rispetto degli obblighi di installazione e messa in servizio degli smart meter. Nello specifico, per quanto attiene il piano di messa in servizio, è modificato l’art. 10 della Del. 631/2013/R/gas, prevedendo: - per gruppi di misura di classe G10 e di classe minore o uguale a G6 una rimodulazione degli obblighi previsti, in particolare con il raggiungimento del 100% di smart meter in servizio per i G10 entro il 31 dicembre 2018 e l’introduzione di obblighi anche nel caso di imprese di distribuzione con un numero di clienti finali compreso tra 50.000 e 100.000 con riferimento a classi minori o uguali a G6; 15 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 - • la facoltà, con riferimento a gruppi di misura di classe G4 e G6, di non utilizzare la funzione di gestione remota dell’elettrovalvola fino al termine dell’anno successivo a quello di messa in servizio; - l’eliminazione, a partire dal 2016, della differenziazione tra installazione e messa in servizio, rispetto agli obblighi di completamento del piano. L’AEEGSI, tenuto conto anche della Delibera 597/2014/R/com e Delibera 367/2014/R/gas (RTDG), ha emanato la Delibera 583/2015/R/com che prevede l’approvazione dei criteri per la determinazione e l’aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas per il periodo 2016-2021 (TIWACC 2016-2021) e l’istituzione del periodo regolatorio del WACC (PWACC) diviso in due sub-periodi, ciascuno di durata triennale con le conseguenti modifiche ad RTDG. Il provvedimento, inoltre, ha definito i valori del WACC riferiti alle attività di distribuzione e misura gas per ciascuna annualità nel periodo 2016-2018 prevedendo altresì la possibilità che i parametri specifici utilizzati da AEEGSI nella definizione del valore del WACC possano essere modificati in occasione della revisione della regolazione tariffaria. Rispetto ai valori in vigore nel biennio 2014-2015, definiti nella RTDG, si è assistito ad una riduzione del valore del WACC che nel caso della distribuzione gas è passato dal 6,9 % al 6,1% mentre nel caso della misura gas dal 7,2% al 6,6%. • La Delibera 593/2015/R/efr ha approvato le proposte del GME per il 2016 relativamente alla conferma del valore del corrispettivo già applicato nel 2015 (0,1 €/TEE) che i distributori di energia elettrica e gas naturale obbligati son tenuti a versare al GME a fronte dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) scambiati. • La Delibera 620/2015/E/com ha istituito, ai sensi del Codice del consumo, l’elenco degli organismi ADR deputati a gestire procedure volontarie di risoluzione extragiudiziale delle controversie nazionali e transfrontaliere tra consumatori e professionisti residenti e stabiliti nell’Unione Europea, fatte salve disposizioni in merito all’obbligatorietà del tentativo di conciliazione quale condizione di procedibilità dell’azione giudiziale. GESTIONE RESPONSABILE PER LA SOSTENIBILITÀ DATI SULL’ORGANICO DEL PERSONALE DIPENDENTE Al 31 dicembre 2015 il personale con rapporto di lavoro dipendente di Linea Distribuzione è pari a 127 dipendenti vs i 123 del 31 dicembre 2014, così suddivisi per qualifica: 31.12.2015 31.12.2014 Dirigenti 1 1 Impiegati 64 58 Operai 62 64 16 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Totale 127 123 e per CCNL: CCNL Dirigenti Confservizi Dipendenti al 31.12.2015 1 Unico Gas-Acqua 106 Elettrico 20 Totale 127 La media dei dipendenti in forza nell’anno 2015, è stata di 125 dipendenti contro i 122 del 2014 con un aumento del 2,47%. Se si considerano i dipendenti in organico (includendo quindi un distacco da Linea Più da aprile 2015 ed uno da Asm Codogno fino ad Agosto 2015) la media del 2015 è di 126 dipendenti, con un incremento del 3,64% L’incremento del numero dei dipendenti è legato principalmente all’attuazione degli inserimenti previsti a budget. Costo del lavoro Il costo del lavoro di Linea Distribuzione è riportato nella tabella di seguito: K euro Costi per il personale 31.12.2015 31.12.2014 6.606 6.351 Il costo del lavoro totale del 2015 aumenta del 4,02% rispetto al 2014. Il costo della somministrazione di lavoro (contratti di lavoro interinale), compreso nel totale, è pari a € 212.136 nel 2015 vs 206.023 nel 2014, con un incremento del 2,97% Il costo del lavoro dei dipendenti, ottenuto escludendo il costo dei lavoratori somministrati (lavoro interinale) nel 2015 è pari € 6.394.783 vs i 6.144.649 del 2014, con un aumento del 4,07%. 17 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Il costo del lavoro medio pro-capite 2015 dei soli dipendenti in organico (ottenuto escludendo il costo del lavoro interinale) è pari a € 50.752 contro i € 50.539 del 2014; esso pertanto aumenta del solo 0,42 % L’aumento del costo del lavoro totale è legato principalmente all’incremento dell’organico medio dei dipendenti. (+ 3,64%). Il restante incremento del costo dei dipendenti (+ 0,43%), risulta contenuto; l’inserimento di risorse junior, con retribuzione in generale inferiore alla media, contiene infatti gli effetti delle seguenti dinamiche fisiologiche di crescita del costo del lavoro: aumento previsto dai ccnl applicati in azienda: CCNL Gas-Acqua, da Luglio 2015 e CCNL Elettrico, da Gennaio 2015 e da Dicembre 2015 incrementi di anzianità e politiche retributive QUALITA’, SICUREZZA E AMBIENTE Nel 2015 le attività si sono concentrate nell’armonizzazione le prassi e le strutture organizzative. Gli investimenti sono stati finalizzati al miglioramento delle competenze specifiche con grossi interventi formativi in particolare sulla sicurezza. Lo Staff QSA della Capogruppo ha mantenuto il presidio normativo e la consulenza in materia di sicurezza. CERTIFICAZIONI Nel 2015 Linea Distribuzione ha mantenuto le seguenti certificazioni: Denominazione Società Linea Distribuzione Sistema di riferimento Norma di riferimento Sistema di gestione integrato UNI EN ISO 9001:2008 per la qualità, l’ambiente, la UNI EN ISO 14001:2004 salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007 18 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 SICUREZZA RISCHIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Il Rischio prevenzione e protezione presente nelle attività di Linea Distribuzione viene gestito con l’adozione di un Sistema di Gestione per la sicurezza conforme alla norma OHSAS 18001:2007. Tale sistema prevede la predisposizione di specifiche procedure e prassi atte a gestire il rischio e finalizzate alla prevenzione ed al miglioramento continuo della sicurezza dei lavoratori. Inoltre il sistema garantisce la verifica costante della conformità legislativa. L’armonizzazione degli obiettivi di sicurezza e protezione all’interno della Società e il monitoraggio di tali norme, è verificata internamente da un team di auditor e esternamente da un ente terzo indipendente almeno una volta l’anno. Linea Distribuzione oltre alla certificazione alla norma internazionale BS OHSAS 18001 in armonia con la Politica della Holding persegue obiettivi di miglioramento in materia di riduzione e/o contenimento del rischi per i propri lavoratori. Nel 2015 ha erogato attività formative alla maggior parte dei lavoratori in conformità alle normative cogenti. A garantire il costante aggiornamento e monitoraggio è presente inoltre un Servizio di Prevenzione Protezione che effettua sistematicamente audit interni e sopralluoghi, che monitora il fenomeno infortunistico pianificando eventuali azioni correttive e verifica la conformità delle attrezzature. Anche nel 2015 il Sistema di Gestione per la Sicurezza è stato verificato da un organismo accreditato cha ha certificato la sua conformità alla normativa. La società ha inoltre stipulato specifiche assicurazioni volte alla copertura di eventuali danni sia verso i dipendenti che verso i terzi. I dati infortunistici 2015 sono i seguenti: Infortuni Linea Distribuzione 2014 Linea Distribuzione 2015 Numero 1 6 Giorni persi 14 111 Indice di frequenza 6,03 28,45 Indice di gravità 0,08 0,53 Il dato 2015 è in aumento rispetto all’anno precedente ma sostanzialmente a causa dell’aumento degli infortuni derivanti da incidenti stradali (3/6) di cui nessuno imputabile a violazioni del codice della strada da parte del personale di Linea Distribuzione, in quanto tutti tamponamenti subiti. In generale, non sono state registrate situazioni critiche e il solo infortunio che ha superato i 30 giorni (non da prima prognosi) è riconducibile alle fattispecie sopra descritte. Come da prassi, tutti gli infortuni sono stati attentamente analizzati per individuarne cause e azioni correttive. 19 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 QUALITÀ Con riferimento agli obblighi di sicurezza e qualità commerciale del servizio distribuzione gas stabiliti dalle delibere AEEGSI i dati riferiti al 2015 sulle prestazioni erogate da Linea Distribuzione indicano il pieno rispetto dei parametri nonché un sostanziale miglioramento degli standard prescritti. Le tempistiche sono costantemente monitorate dai responsabili di ciascuna area operativa e periodicamente controllate dalle funzioni di staff aziendali. A dimostrazione dei risultati ottenuti si riporta di seguito un estratto dell’ultima trasmissione dati all’Autorità riferita ai livelli di qualità commerciale offerti agli utenti di Linea Distribuzione nel corso del 2015 relativamente alla regione Lombardia e per la tipologia di utenza G6 (clienti finali per i quali sia installato un gruppo di misura fino alla classe G6) in quanto maggiormente rappresentativi del numero di prestazioni fornite. QUALITA' COMMERCIALE ANNO 2015 – CLASSE CONTATORI G6 Prestazione Livelli specifici Autorità Numero totale di prestazioni eseguite Tempo medio effettivo Preventivazione di lavori semplici 15 gg lavorativi 1.321 4,25 Preventivazione di lavori complessi 30 gg lavorativi 45 6,16 Esecuzione di lavori semplici 10 gg lavorativi 956 3,11 Attivazione della fornitura 10 gg lavorativi 10.100 3,69 Disattivazione della fornitura 5 gg lavorativi 8.193 2,8 Riattivazione in caso di distacco per morosità 2 gg feriali 1.501 1,26 Riattivazione della fornitura per potenziale pericolo per la pubblica incolumità 2 gg feriali 106 0,34 Verifica del gruppo di misura 20 gg lavorativi 41 20 Sostituzione gruppo di misura 5 gg lavorativi 40 0 Verifica della pressione di fornitura 10 gg lavorativi 1 1 Ripristino valora conforme della pressione 1 g feriale 0 0 20 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 QUALITA' COMMERCIALE ANNO 2015 – CLASSE CONTATORI G6 Fascia di puntualità per appuntamenti 2 ore 23.353 - Appuntamenti posticipati 2 ore 3.794 - LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI Il modello di gestione dei rischi aziendali fa riferimento a quanto definito per il Gruppo LGH che persegue l’obiettivo di giungere ad una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, sviluppando una consapevolezza crescente, al fine di rafforzare il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) e renderlo trasversale al Gruppo. Di seguito si procede alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui la società è esposta. RISCHIO DI INTERRUZIONE DI BUSINESS La società, avendo tra le proprie attività la gestione delle attività regolate del settore gas, è soggetta a rischi legati al malfunzionamento degli impianti o delle apparecchiature o sistemi di controllo dovuti a guasti accidentali/eventi esterni (e.g. incendi, esplosioni) che ne possono compromettere in maniera temporanea o permanente la capacità produttiva e/o la funzionalità, generando perdite economiche, ed eventuali danni d’immagine. Per mitigare il rischio di malfunzionamento degli impianti si sono adottate politiche di manutenzione programmate volte a identificare e impedire eventuali elementi di rischio, viene svolta attività di monitoraggio ed eventuale reintegro dei ricambi a magazzino e definizione di contratti con fornitori esterni per attività di intervento. L’esposizione al rischio di eventi esterni viene mitigata mediante l’adozione di procedure di prevenzione, protezione e monitoraggio dei rischi e la stipula di coperture assicurative che potrebbero risultare insufficienti per far fronte a tutte le perdite subite. RISCHIO DI INFORMATION TECHNOLOGY I sistemi informativi hanno una significativa rilevanza sui principali processi aziendali. In generale i rischi informatici costituiscono una delle classi di rischio più rilevanti nell’ambito del più generale universo dei rischi aziendali, sia in considerazione della sempre più pervasiva presenza di risorse tecnologiche per all’interno del Gruppo LGH sia in ragione della crescita della minaccia Cyber. L’impatto dei rischi, informatici, inoltre è funzione della struttura organizzativa e delle caratteristiche del business del Gruppo e dei requisiti legali/normativi applicabili ed in particolare de: 21 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 le “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari” (Legge 28 dicembre 2005, n. 262), applicabile alle società italiane con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri Paesi dell’Unione Europea. L’Information and Communication Technology (ICT), e in particolare il sistema di controllo IT, assume una particolare rilevanza nel garantire l’affidabilità dei sistemi informativi aziendali deputati all’elaborazione e alla produzione dei dati gestionali e contabili della società. Il D.lgs. 231/2001 disciplina la responsabilità amministrativa dell’ente (persone giuridiche e società o associazioni, anche prive di personalità giuridica). In particolare, la legge 18 marzo 2008, n. 48 recante “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica, fatta a Budapest il 23 novembre 2001, e norme di adeguamento dell’ordinamento interno”, ha inserito nel D.lgs. 231/01 l’articolo 24-bis, estendendo così la responsabilità amministrativa degli enti anche ai c.d. “Delitti informatici e trattamento illecito di dati”. Inoltre la legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, ha inserito nel D.lgs. 231/01 l’articolo 25-nonies, estendendo così la responsabilità amministrativa degli enti anche ai c.d. “Delitti in materia di violazione del diritto d’autore”. Il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 – pubblicato in G.U. 29 luglio 2003, Serie Generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), entrato in vigore il 1° gennaio 2004, riorganizza in un testo unico la precedente legge 675/96 e tutti i provvedimenti e i pareri emessi dall’Autorità Garante per la Privacy nel corso degli anni, razionalizzando le norme esistenti e fissando una serie di principi, di natura generale, validi per il trattamento dei dati personali Con la delibera 296/2015/R/COM l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema approva le “Disposizioni in merito agli obblighi di separazione (unbundling) funzionale per gli esercenti del settore dell’energia elettrica e del gas (TIUF)”. Nel provvedimento risulta di particolare rilevanza, ai fini del presente documento, la disciplina del trattamento delle informazioni commercialmente sensibili. Rispetto alla precedente normativa è stata ampiamente rivista, in particolare: - È stata definita una perimetrazione minimale delle informazioni ritenute commercialmente sensibili relative alle attività di distribuzione dell’energia elettrica e del gas naturale; - sono previste specifiche modalità di trattamento delle ICS facendo ricorso in via prioritaria, laddove disponibili, agli strumenti messi a disposizione dalla regolazione dell’Autorità, tra cui, in primo luogo il Sistema Informativo Integrato (SII); - la separazione delle banche dati dell’attività di distribuzione rispetto alle banche dati dell’impresa verticalmente integrata e della altre imprese del gruppo societario deve essere realizzata tramite l’utilizzo di infrastrutture separate fisicamente o comunque separate con procedure di tipo logico tali da garantire un livello di segregazione equivalente a quello ottenibile con la separazione fisica. Nell’ambito della compliance con la normativa Privacy e del processo di consolidamento ed evoluzione del Sistema di Gestione e protezione dei dati personali dei soggetti interessati del trattamento del Gruppo LGH, sono state avviate, nel corso dell’ultimo anno, una serie di iniziative specifiche in tal senso. Il modello identificato dal Gruppo LGH costituisce parte integrante del modello di Corporate Governance e ha l’obiettivo di garantire che i requisiti normativi ed i relativi rischi in ambito Privacy si adeguatamente presidiati e forniscano supporto al business nelle sue peculiarità consentendo di fornire valore aggiunto nel processo di crescita dell’organizzazione. 22 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 RISCHI DI CONTESTO La società è esposta ai rischi legati alle stime riguardanti le previsioni della domanda e le capacità di trasporto che vengono utilizzate anche per effettuare le prenotazioni di capacità. RISCHIO NORMATIVO Tra i fattori di rischio della società deve essere considerata la continua evoluzione del quadro normativo e regolatorio, che crea una situazione di incertezza, favorendo l’insorgere di numerosi contenziosi legali. Di seguito si citano alcuni temi rilevanti: Il Decreto Ministeriale 20 maggio 2015, n. 106 (G.U. serie generale n. 161 del 14 luglio 2015) introduce modifiche al DM n. 226/2011 per renderlo congruente con le novità legislative intervenute dopo la sua emanazione e con la regolazione del IV periodo tariffario (2014-2019), definisce le modalità operative da seguire per il rispetto del criterio di gara relativo agli interventi di efficienza energetica nell’ambito ed esplicita i chiarimenti all’art.5 sul calcolo del valore di rimborso già forniti con le Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale, approvate con DM 22 maggio 2014. Il D. L. 210/2015, convertito con L. 21/2016 (Decreto Milleproroghe), ha fissato il posticipo dei termini precedentemente identificati per la pubblicazione dei bandi relativi alle gare d’ambito per l’affidamento delle concessioni del servizio di distribuzione gas, con il conseguente slittamento dei termini per lo svolgimento delle gare stesse e la soppressione delle sanzioni precedentemente previste per i Comuni ritardatari. La proroga è differenziata in base al raggruppamento (dai 5 mesi per l’ottavo ai 14 mesi per il secondo). È inoltre stabilito che nel caso di inerzia dei Comuni, e nel contempo anche la Regione non eserciti il potere sostitutivo affidatole per bandire la gara (commissariamento ad acta), sarà direttamente il Ministero dello Sviluppo Economico a bandirla entro i successivi 8 mesi. Nel prospetto seguente è rappresentata la condizione relativa agli ATEM nei quali oggi opera LINEA DISTRIBUZIONE, con indicazione delle relative proroghe. ATEM Bergamo 5 Brescia 3 Brescia 4 Brescia 5 Cremona 1 Cremona 2-3 Lodi 1 Lodi 2 Padova 1 Parma Pavia 1 Pavia 2 Vicenza 3 N. Comuni Raggruppamento Proroga 1 6 14 2 7 48 1 1 1 1 1 15 1 4 5 3 5 6 3 1 2 2 1 1 3 6 +13 mesi +13 mesi +13 mesi +13 mesi +9 mesi (+13 mesi) (+12 mesi) +14 mesi +14 mesi +12 mesi +12 mesi +13 mesi +9 mesi NOTE Bando già pubblicato Bando già pubblicato 23 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 La società è soggetta al rischio di riduzione della marginalità per effetto del possibile aumento dei costi non recepiti dalla regolazione tariffaria, dovuto a disposizioni legislative o a mancata efficienza operativa. In particolare il sistema tariffario per il quarto periodo di regolazione, in continuità con l’impostazione esistente nel precedente periodo, prevede la determinazione di una tariffa obbligatoria (tariffa di vettoriamento), applicata agli utenti del servizio di distribuzione (società di vendita), e di una tariffa di riferimento che definisce il ricavo ammesso per ciascuna impresa distributrice a copertura del costo riconosciuto. La tariffa di riferimento è calcolata in modo tale da garantire: - la copertura degli ammortamenti determinati in base alle vite utili valide ai fini regolatori e la copertura dei costi operativi, determinati in modo parametrico e aggiornati attraverso il metodo del price-cap, utilizzando un X-factor differenziato in ragione delle dimensioni dell'azienda. - la remunerazione del capitale investito netto a sua volta calcolato utilizzando la metodologia del costo storico rivalutato e, solo in parte, tramite metodo parametrico. Per mitigare la potenziale fonte di rischio la società adotta una politica di monitoraggio continuo delle legislazioni di riferimento al fine di valutarne le implicazioni e garantirne la corretta applicazione. RISCHIO DI CREDITO L’esposizione al rischio di credito è connesso in modo preponderante alle attività commerciali della Società. Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione di credit management della holding, negli ultimi anni è stata implementata una attività di valutazione del credit standing per alcune tipologie di clienti. Attualmente la Società non ha in essere polizze assicurative tese a garantire il rischio di insolvenza sui propri crediti, in quanto si è finora ritenuto che la loro tipologia e le procedure adottate per la gestione degli stessi e per il recupero delle morisità, rendano l’eventuale costo assicurativo troppo elevato, rispetto ai benefici economici che ne deriverebbero. L’esposizione verso i clienti viene quindi gestita mediante il miglioramento delle politiche commerciali, la concessione del credito alla clientela ed il recupero dello scaduto, azioni che negli ultimi esercizi hanno portato ad una riduzione dei crediti in sofferenza. Inoltre in alcuni casi vengono richieste alla clientela garanzie a copertura del rischio di insolvenza. Infine la Società ha iscritto a bilancio un apposito fondo di svalutazione, la cui capienza viene ritenuta congrua rispetto alle potenziali perdite rilevabili in futuro. RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE Gli strumenti finanziari della Società, diversi dai derivati, sono rappresentati da finanziamenti a breve e a m/l termine, bancari e/o infragruppo, leasing finanziari e depositi a vista e a breve termine, bancari e/o infragruppo. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative della Società. L’esposizione della Società al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all’indebitamento espresso a tasso variabile. Al 31 dicembre 2015 la caratteristica e l’entità dei finanziamenti e dei leasing finanziari concessi alla Società dalle banche, dalla holding o da altri finanziatori è la seguente: 24 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 al 31/12/2015 (dati in migliaia di euro) Finanz.di terzi a tasso fisso Fin.di terzi tasso var.con derivati Fin.di terzi tasso var.senza deriv. Finanz.infragruppo a tasso fisso Finanz.infragruppo a tasso var. Leasing finanziari Totale Importo 7.237 5.548 6.217 31.363 0 196 50.561 percent. 14,31% 10,97% 12,30% 62,03% 0,00% 0,39 100,00% Stante la suddetta struttura ed entità dell’indebitamento finanziario al 31 dicembre 2015, si stima che un aumento o una diminuzione di un punto percentuale dei tassi di interesse rispetto al livello attuale produrrebbe, rispettivamente, circa 76 e 31 mila euro di maggiori o minori oneri finanziari nell’esercizio 2016. RISCHIO DI LIQUIDITÀ Il rischio di liquidità è identificato come il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, la Società non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento. L’obiettivo della Società è quindi quello di assicurarsi un livello di liquidità sufficiente per far fronte ai propri impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso degli affari, che in condizioni di crisi. A tal riguardo la società da anni ha aderito al sistema di cash pooling di Gruppo, in base al quale i propri conti correnti bancari vengono utilizzati per la normale operatività relativa a incassi e pagamenti, ma vengono azzerati giornalmente, con riporto del saldo attivo o passivo sui conti master della holding. Quest’ultima, grazie alla gestione accentrata della tesoreria, ottimizza l’impiego della liquidità di gruppo, provvede al reperimento delle risorse finanziarie necessarie, ottimizzandone il costo e mettendole a disposizione delle controllate, mediante fidi interni di cash pooling e, se necessario, mediante finanziamenti infragruppo. RISCHIO DI DEFAULT E COVENANTS I finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015 non sono assistiti da garanzie e non prevedono impegni e covenants che, se non rispettati, possono comportare il diritto per i prestatori a richiederne il rimborso anticipato. RISCHIO AMBIENTALE Il business della Società è la distribuzione del gas naturale. La Società è esposta al rischio ambientale (sostanza odorizzante, materiale ferroso, terre e rocce da scavo) ed è fortemente impegnata nella prevenzione di tali rischi; uno specifico team tecnico di lavoro dedicato è impegnato a verificare il rispetto della complessa ed articolata legislazione ambientale. Tale obiettivo è perseguito anche attraverso l’adozione e il rispetto delle norme internazionali UNI EN ISO 14001:2004. Nel 2015 il Sistema di Gestione Ambientale è stato verificato da un organismo accreditato cha ha certificato la sua conformità alla normativa. 25 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Linea Distribuzione oltre alle certificazioni alle norme UNI EN ISO 14001:2004 in armonia con la Politica della Holding persegue obiettivi di miglioramento in materia di riduzione e/o contenimento degli impatti ambientali provocati dalle proprie attività. Presso la Società opera l’ufficio QSA di LGH che ha identificato con una specifica analisi ambientale gli aspetti ambientali significativi definendo procedure/istruzioni finalizzate alla gestione degli stessi. E’ presente in azienda un monitoraggio costante sulle principali prestazioni ambientali al fine di garantire un adeguata prevenzione agli incidenti ambientali. In caso di incidenti sono presenti specifiche Polizze Assicurative ALTRE INFORMAZIONI E FATTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ADESIONE AL CONSOLIDATO FISCALE La Società, con apposita delibera del rispettivo Consigli di Amministrazione, ha optato per la tassazione di Gruppo (il c.d. Consolidato Fiscale Nazionale), ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 117 e seguenti del TUIR (come modificato ed integrato dal D. Lgs. n. 344/2003) che da la possibilità per le società controllanti e loro controllate di optare ai fini IRES per la tassazione di gruppo. L’esercizio di tale opzione consente ai gruppi di essere tassati sulla base di un unico reddito complessivo globale corrispondente alla somma algebrica dei redditi complessivi netti delle singole società, da trasferire in capo alla capogruppo. Gli obblighi di versamento in acconto e a saldo competono esclusivamente alla controllante. L’adesione al consolidato fiscale ed i rapporti fra controllante e controllate sono stati regolati da apposito regolamento RAPPORTI CON PARTI CORRELATE I rapporti intrattenuti da LINEA DISTRIBUZIONE S.r.l. con le parti correlate, controllate e collegate sono dettagliate nei paragrafi conclusivi delle note illustrative al bilancio. AZIONI PROPRIE E SEDI SECONDARIE Si precisa che ai sensi dell’art. 2428 c.c. commi 3 e 4 la Società non possiede né ha acquistato né alienato nel corso dell’esercizio azioni o quote sia prorpie, sia di società controllanti anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona. 26 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 CONTENZIOSI LEGALI Alla data di redazione della presente Relazione non vi sono contenziosi legali in esere da segnalare. FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE Alla data di redazione del presente documento non vi sono fatti di rilievo da segnalare accaduti dopo la data di chiusura dell’esercizio. Per quanto concerne la prevedibile evoluzione della gestione, considerato che non possiamo ipotizzare alcun effetto delle gare d’ambito a breve, al momento non vi sono elementi a noi noti per prevedere scostamenti significativi sull’andamento della gestione 2015. REVISIONE DEL BILANCIO Il bilancio della Società è sottoposto a revisione legale da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A. sulla base dell’incarico conferito dall’assemblea dei soci in data 30 aprile 2013 per gli esercizi del triennio 2013 / 2015. TERMINI DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO L’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2015 avverrà entro il termine di 120 giorni dalla data di chiusura dell’esercizio ai sensi dell’art. 2364 del cc. 27 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 PROPOSTE DEGLI AMMINISTRATORI ALL’ASSEMBLEA Ai Soci, riteniamo che la presente Relazione sulla Gestione, a corredo del Bilancio d’Esercizio 2015 di LINEA DISTRIBUZIONE S.r.l., illustri esaurientemente l’andamento e i risultati conseguiti nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. Per quanto concerne la destinazione dell’utile netto realizzato dalla società al 31 dicembre 2015 pari a Euro 6.083.318,81, considerato che la Riserva Legale è già stata costituita per l’intero ammontare previsto dall’art. 2430 del Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione demanda all’Assemblea dei Soci le determinazioni in merito alla destinazione dell’utile dell’esercizio. Lodi, 23 Marzo 2016 IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere 28 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 PROSPETTI DI BILANCIO E NOTE ILLUSTRATIVE 29 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 PROSPETTI DI BILANCIO CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (importi in euro) NOTE 31.12.2014 *riesposto 31.12.2015 31.12.2014 Ricavi di vendita Altri ricavi e proventi Totale ricavi 1 2 37.947.633 2.592.210 40.539.843 37.827.540 3.521.996 41.349.536 37.827.540 3.521.996 41.349.536 Consumi di materie prime e servizi Costo del lavoro Altri costi operativi Altri proventi (oneri) netti Totale costi 3 4 5 6 -14.750.589 -6.606.919 -823.563 12.200 -22.168.871 -14.810.874 -6.350.672 -632.840 53.753 -21.740.633 -14.810.874 -6.350.672 -632.840 53.753 -21.740.633 18.370.972 19.608.903 19.608.903 Margine operativo lordo (EBITDA) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni Risultato operativo (EBIT) 7 -8.136.851 10.234.121 -7.433.600 12.175.303 -8.776.840 10.832.063 Proventi finanziari Oneri finanziari Quota di pertinenza del risultato di società collegate e Proventi (oneri) da partecipazioni 8 9 10 11 162.357 -1.828.705 0 0 262.375 -1.553.634 0 0 262.375 -1.553.634 0 0 8.567.773 10.884.044 9.540.804 -2.484.454 -4.836.171 -4.375.970 6.083.319 6.047.873 5.164.834 0 0 0 6.083.319 6.047.873 5.164.834 283.639 -78.001 77.236 -21.240 77.236 -21.240 5.042 -1.598 -317.451 64.621 -317.451 64.621 209.082 -196.834 -196.834 6.292.401 5.851.039 4.968.000 Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in Imposte sul reddito 12 Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento Risultato netto delle attività cessate / destinate ad essere Risultato Netto 13 Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato: Variazione riserva di cash flow hedge Impatto fiscale sulla variazione riserva di cash flow hedge Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato: Variazione riserva IAS 19 Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19 Totale Altre componenti di conto economico Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. 30 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA ATTIVITA’ NOTE 31.12.2014 *riesposto 31.12.2015 (importi in euro) 31.12.2014 ATTIVITA' NON CORRENTI Attività immateriali -Avviamento -Altre attività immateriali 14 15 0 193.534.139 0 186.546.188 0 185.202.948 Immobili, impianti e macchinari 16 1.190.178 1.358.215 1.358.215 Partecipazioni in società controllate 17 0 0 Partecipazioni in società collegate e JV 18 86.055 86.055 Investimenti immobiliari 19 0 0 Attività per imposte anticipate 12 5.493.609 6.135.896 6.359.774 Attività finanziarie non correnti 20 1.361.383 1.323.028 1.323.028 Altre attività non correnti 21 205.817 212.175 212.175 201.871.181 195.661.557 194.542.195 Totale attività non correnti 86.055 ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Attività per strumenti derivati Altre attività finanziarie correnti 22 23 24 25 1.016.475 8.702.270 0 22.396.306 3.125.618 12.213.782 0 2.794.627 3.125.618 12.213.782 0 2.794.627 Crediti tributari e altre attività 26 4.495.033 7.228.348 7.262.742 Disponibilità liquide e depositi a breve 27 58.858 92.075 92.075 36.668.942 25.454.450 25.488.844 0 0 0 238.540.123 221.116.007 220.031.039 Totale attività correnti Attività cessate / destinate ad essere vendute TOTALE ATTIVITA' 28 * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. 31 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ BILANCIO AL 31.12.2015 NOTE 31.12.2014 *riesposto 31.12.2015 (importi in euro) 31.12.2014 PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva FTA Utili (perdite) a nuovo Risultato del periodo Totale patrimonio netto 29 23.980.952 79.319.123 4.954.531 -4.388.001 5.542.443 6.083.319 115.492.367 23.980.952 82.869.123 413.129 -4.388.001 4.659.403 6.047.873 113.582.479 23.980.952 82.869.123 413.129 -4.388.001 4.659.403 5.164.834 112.699.440 TFR ed altri fondi relativi al personale Fondi per rischi ed oneri Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati Altre passività finanziarie non correnti Imposte differite 30 31 32 33 34 12 2.479.616 3.449.290 30.741.473 393.619 120.938 12.078.002 2.583.135 3.418.971 28.643.502 535.353 203.718 13.958.975 2.583.135 3.418.971 28.643.502 535.353 203.718 13.958.975 Altre passività non correnti 35 24.517.818 24.542.778 24.542.778 73.780.756 73.886.432 73.886.432 PASSIVITA' NON CORRENTI Totale passività non correnti PASSIVITA' CORRENTI Fondi per rischi ed oneri 31 0 0 0 Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie correnti Debiti commerciali 36 37 38 19.622.846 74.998 21.360.589 5.303.813 67.217 20.074.315 5.303.813 67.217 20.074.315 Debiti tributari e altre passività correnti 39 8.174.140 8.074.957 7.929.444 Debiti per imposte correnti 40 34.427 126.794 70.378 49.267.000 33.647.096 33.445.167 0 0 0 TOTALE PASSIVITA' 123.047.756 107.533.528 107.331.599 TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 238.540.123 221.116.007 220.031.039 Totale passività correnti Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere vendute 41 * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. 32 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 RENDICONTO FINANZIARIO RENDICONTO FINANZIARIO (importi in euro) UTILE DA ATTIVITA' OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte 2015 2014 *riesposto 6.083.319 0 6.047.873 0 381.665 7.711.167 0 114.917 0 0 44.019 -152.977 -35.140 -1.238.686 386.450 6.806.962 0 -471.930 0 0 240.187 317.148 -426.960 -244.313 2.109.143 3.467.493 2.739.673 1.286.274 -92.367 74.223 16.409.404 1.715.985 -2.519.297 -2.911.926 -746.079 126.794 1.062.800 3.335.821 Flussi finanziari da attività d'investimento: Acquisizioni di immobilizzazioni materiali Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie Acquisizione di soc.controllate, al netto della liquidità acquisita Business combinations FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -245.152 14.026 -14.681.619 0 0 0 -14.912.745 -563.854 0 -14.980.290 0 0 0 -15.544.144 Flussi finanziari da attività di finanziamento: (Aumento)/diminuzione dei crediti finanziari (compr.deriv.attivi) Aumento/(diminuzione) dei debiti finanziari (compr.deriv.passivi) (Aumento)/diminuzione dei crediti per dividendi da incassare Dividendi distribuiti Aumento/(diminuzione) di capitale Altre variazioni di patrimonio netto FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE Di cui da cash pooling -19.640.034 16.200.271 0 -4.500.000 0 326.568 -7.613.195 -33.217 19.698.291 -1.782.217 12.873.486 0 -4.660.000 0 -285.748 6.145.521 -14.929 -5.389.522 92.075 58.858 107.004 92.075 Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari generato dalle attività operative: Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali Altre svalutazioni delle immobilizzazioni Proventi/Oneri finanziari Effetto impairment su immobilizzazioni materiali Effetto impairment su immobilizzazioni immateriali Svalutazione attivo circolante Variazione netta TFR e fondi pensionistici Variazione netta fondi rischi e oneri Variazione netta delle imposte differite attive e passive Variazioni nelle attività e passività operative: (Aumento)/diminuzione delle rimanenze (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali (Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali Aumento/(diminuzione) dei debiti tributari Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE Disponibilità liquide nette a inizio periodo Disponibilità liquide nette a fine periodo * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito 33 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO Capitale Sociale Patrimonio netto al 31.12.2012 Destinazione risultato esercizio precedente OCI da Conferim. Ramo OCI Risultato d'esercizio Dividendi Patrimonio netto al 31.12.2013 Destinazione risultato esercizio precedente OCI da Conferim. Ramo OCI Risultato d'esercizio (*) Dividendi Patrimonio netto al 31.12.2014 *riesposto Destinazione risultato esercizio precedente (*) Conguaglio Conferim. Ramo OCI Risultato d'esercizio Dividendi Patrimonio netto al 31.12.2015 7.790.000 Riserva Legale 659.049 Avanzo di fusione Altre Riserve Riserva Riserva cash attuariale flow hedge 45.690 -302.340 Riserva FTA -4.388.001 311.445 15.689.635 80.375.856 67.283 -249.075 -176.014 Utile / (perdita) a nuovo Risultato d'esercizio 4.628.489 6.188.400 14.621.287 5.876.954 -6.188.399 0 406.154 4.745.481 -5.917.100 23.479.635 970.494 45.690 245.748 80.375.856 -231.385 -425.089 -4.388.001 9.541 501.317 1.934.492 558.759 -252.830 50.976 4.745.482 109.567.179 4.490.193 -4.745.482 0 -165.287 6.047.873 1.216.242 45.690 3.579.949 82.878.648 -484.215 -374.113 -4.388.001 634.885 6.047.873 113.582.479 883.039 -5.097.873 0 6.083.319 -950.000 117.486 209.082 6.083.319 -4.500.000 6.083.319 115.492.366 205.638 -3.550.000 23.980.952 4.796.191 45.690 80.081.019 -480.771 -168.475 -4.388.001 2.435.809 191.618 6.047.873 -4.660.000 4.659.403 117.486 3.444 96.222.570 -108.731 4.745.481 -5.917.100 4.994.497 -4.660.000 23.980.952 Totale Patrimonio Netto 5.542.442 * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. 34 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 NOTE ILLUSTRATIVE I. INFORMAZIONI SOCIETARIE La pubblicazione del bilancio di Linea Distribuzione S.r.l. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 23/03/2016. La Società è registrata e domiciliata in Italia. La Società si occupa di ditribuzione e gestione delle reti e impianti di distribuzione di gas naturale (metano). II. PRINCIPI DI REDAZIONE Il bilancio della società è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (di seguito IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. A causa di un’anomalia nella configurazione dei meccanismi di calcolo dell’ammortamento di parte di beni afferenti le reti e impianti di distribuzione del gas metano in concessione, c’è stato un errore significativo nel costo della voce Ammortamenti immateriali rilevato a conto economico nello scorso esercizio, tale costo è stato pertanto ricalcolato in base ad una corretta e puntuale rideterminazione; tale ricalcolo a comportato altresì la rideterminazione delle imposte correnti – poi versate avvalendosi dell’ istituto del ravvedimento operoso – e delle attività per imposte anticipate, con un impatto positivo sul risultato netto dell’esercizio pari a 883 migliaia di €. Tali Ricalcoli hanno determinato la riesposizione dei valori di bilancio dell’esercizio 2014, ai sensi dello IAS 8, come segue : Conto economico complessivo Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni NOTE 7 Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento Imposte sul reddito 12 Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento Risultato netto delle attività cessate / destinate ad essere Risultato Netto 13 Valore Netto 31.12.2014 Restatement Valore Netto Riesposto -8.776.840 1.343.240 -7.433.600 9.540.804 1.343.240 10.884.044 -4.375.970 -460.201 -4.836.171 5.164.834 883.039 6.047.873 0 0 0 5.164.834 883.039 6.047.873 35 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. ATTIVITA’ e PASSIVITA' BILANCIO AL 31.12.2015 NOTE Valore Netto 31.12.2014 Restatement Valore Netto Riesposto 31.12.2014 Altre attività immateriali 15 185.202.948 1.343.240 186.546.188 Attività per imposte anticipate 12 6.359.774 -223.878 6.135.896 Crediti tributari e altre attività 26 7.262.742 -34.394 7.228.348 TOTALE ATTIVITA' 1.084.968 Patrimonio Netto - Risultato del periodo 29 5.164.834 883.039 6.047.873 Debiti tributari e altre passività correnti 39 7.929.444 145.513 8.074.957 Debiti per imposte correnti 40 70.378 56.416 126.794 TOTALE PASSIVITA' 1.084.968 La società ha adottato per la “Situazione patrimoniale-finanziaria” la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello “IAS 1”. Il “Conto Economico Complessivo” è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale. Il prospetto di Conto Economico Complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto. Il “Rendiconto finanziario” è stato predisposto adottando il metodo indiretto, rettificando l’utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria, come consentito dallo IAS 7. Il “Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto” presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto, riconciliandoli attraverso l’utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto. Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono invariati rispetto a quelli utilizzati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2014. Il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, con l’eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value), come meglio indicato nei criteri di valutazione. 36 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 I principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione del bilancio sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione del Bilancio separato al 31 dicembre 2014, fatto salvo quanto di seguito specificato bilancio di esercizio della Società è stato redatto in accordo con i principi contabili internazionali emessi dallo IASB e omologati dalla EU. III. VARIAZIONE DI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Nuovi Principi Contabili, modifiche e/o interpretazioni ai principi esistenti, in vigore a partire dal 1° Gennaio 2015 I principi contabili adottati nel corso del 2015 coincidono con quelli dell’esercizio precedente. La Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2015 o successivamente. La Società non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora in vigore. La natura e l’impatto di ogni nuovo principio contabile e modifica vengono nel seguito descritti. Sebbene questi nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima volta nel 2015, non hanno avuto impatti materiali sul bilancio della Società. Di seguito sono elencate la natura e l’impatto di ogni nuovo principio/modifica: Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti Lo IAS 19 richiede ad un’entità di considerare, nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, i contributi dei dipendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti ai periodi di servizio come beneficio negativo. Questa modifica chiarisce che, se l’ammontare dei contribuiti è indipendente dal numero di anni di servizio, all’entità è permesso di riconoscere questi contributi come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare il contributo ai periodi di servizio. Questa modifica è in vigore per gli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 luglio 2014 o successivamente. Questa modifica non è rilevante per la Società, dato che non ha dei piani che prevedono contributi dei dipendenti o di terze parti. Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2010-2012 Ad eccezione dei miglioramenti che riguardano l’IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che si applicano alle operazioni con data di assegnazione che ha inizio al 1 luglio 2014 o successivamente, questi miglioramenti sono in vigore dal 1 luglio 2014 e la Società li ha applicati per la prima volta in questo bilancio; includono: IFRS 3 Aggregazioni aziendali La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che tutti gli accordi relativi a corrispettivi potenziali classificati come passività (o attività) che nascono da un’aggregazione aziendale devono essere successivamente misurati al fair value con contropartita a conto economico, questo sia che rientrino o meno nello scopo dello IAS 39. Questo è coerente con i principi contabili applicati dalla Società, e quindi questa modifica non ha avuto alcun impatto sui principi contabili della Società. 37 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 16 e nello IAS 38 un’attività può essere rivalutata con riferimento a dati osservabili sia adeguando il valore lordo contabile dell’attività al valore di mercato sia determinando il valore di mercato del valore contabile ed adeguando il valore lordo contabile proporzionalmente in modo che il valore contabile risultante sia pari al valore di mercato. Inoltre, l’ammortamento accumulato è la differenza tra il valore lordo contabile ed il valore contabile dell’attività. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sulle rettifiche di rivalutazione contabilizzate dalla Società nel corrente esercizio. IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che un ente di gestione (un’entità che fornisce servizi relativi a dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata soggetta all’informativa sulle operazioni con parti correlate. Inoltre, un’entità che fa ricorso ad un ente di gestione deve dare informativa sulle spese sostenute per i servizi di gestione. Questa modifica non è rilevante per la Società in quanto non riceve servizi di management da entità diverse dalla controllante. Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2011-2013 Questi miglioramenti sono in vigore dal 1 luglio 2014 ed la Società li ha applicati per la prima volta in questo bilancio. Includono: IFRS 3 Aggregazioni aziendali La modifica si applica prospetticamente e, ai fini delle esclusione dallo scopo dell’IFRS 3, chiarisce che: • Sono fuori dallo scopo dell’IFRS 3 non solo le joint ventures ma anche i joint arrangements Questa esclusione dallo scopo si applica solo nella contabilizzazione nel bilancio del joint arrangement stesso. La Società non è un joint arrangement, quindi questa modifica non è rilevante. IFRS 13 Valutazione del fair value La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che la portfolio exception prevista dallo IFRS 13 può essere applicata non solo ad attività e passività finanziarie, ma anche agli altri contratti nello scopo dello IAS 39. La Società non applica la portfolio exception prevista dallo IFRS 13. Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma applicabili successivamente al 31 dicembre 2015 Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore. 38 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. • BILANCIO AL 31.12.2015 IFRS 9 “Strumenti finanziari”: il presente principio rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Le principali novità introdotte dall’IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie – al “fair value” oppure al “costo ammortizzato”. Scompaiono quindi le categorie dei “loans and receivables”, delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie “held to maturity”. La classificazione all’interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell’entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell’entità prevede che l’attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell’attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l’attività finanziaria deve essere misurata al fair value. Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell’attività finanziaria che lo “ospita”. Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo). L’entità ha l’opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti mai possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico. L’IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una modifica nel modello di business dell’entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente. Infine l’informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione ed alle regole di valutazione introdotte dall’IFRS 9. In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emendamento al principio in esame, che riguarda principalmente i seguenti aspetti: (i) la sostanziale revisione del cd. “Hedge accounting”, che consentirà alle Società di riflettere meglio le loro attività di gestione dei rischi nell’ambito del bilancio; (ii) è consentita la modifica di trattamento contabile delle passività valutate al fair value: in particolare gli effetti di un peggioramento del rischio di credito della Società non verranno più iscritti a Conto economico; (iii) viene prorogata la data di entrata in vigore del principio in oggetto, fissata inizialmente con decorrenza dal 1° gennaio 2015. Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una parziale modifica del principio, con l’introduzione, in tema di valutazione di classi di strumenti finanziari, del modello basato sulla perdita attesa del credito 39 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 che sostituisce il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate. L’emendamento in esame è applicabile per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2018. • IFRS 14 “Poste di bilancio differite di attività regolamentate”: il nuovo principio, emesso dallo IASB nel mese di gennaio 2014, consente all’entità che adotta per la prima volta i principi contabili internazionali IAS/IFRS di continuare a valutare le poste di bilanci legate ad attività regolamentate in conformità ai principi contabili precedentemente utilizzati. Il presente principio sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Questo principio non trova applicazione per la Società in quanto già utilizza gli IFRS. • IFRS 15 “Ricavi da contratti con i clienti”: scopo del nuovo principio, emesso dallo IASB in data 28 maggio 2014, è di stabilire i criteri da adottare al fine di fornire agli utilizzatori del bilancio informazioni riguardanti la natura, l’ammontare e le incertezze legate a ricavi e flussi di cassa derivanti da contratti in essere con i clienti. Il principio in oggetto trova applicazione qualora ricorrano contemporaneamente i seguenti criteri: (i) le parti hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad eseguire le rispettive obbligazioni; (ii) i diritti di ciascuna delle parti riguardanti i beni e i servizi da trasferire nonché i termini di pagamento sono stati identificati; (iii) il contratto stipulato ha sostanza commerciale (i rischi, la tempistica o l’ammontare dei flussi di cassa futuri dell’entità possono modificarsi quale risultato del contratto); (iv) sussiste la probabilità di incassare e pagare gli importi legati alla esecuzione del contratto. Il nuovo principio, che sostituirà lo IAS 18 “Ricavi” e lo IAS 11 “Lavori in corso su ordinazione”, sarà applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. E’ consentita l’applicazione anticipata. Nel corso del 2015 la Società ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell’IFRS 15, che è soggetta a cambiamenti in seguito all’analisi di maggior dettaglio attualmente in corso di svolgimento. Inoltre la Società sta considerando i chiarimenti emessi dallo IASB nell’exposure draft del Luglio 2015 e valuterà ogni ulteriore sviluppo. • Modifiche all’IFRS 11 – Accordi a controllo congiungo: Accounting for Acquisition of Interests: le modifiche all’IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l’acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell’acquisizione di un ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo scopo dell’IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l’entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante. Le modifiche si applicano sia all’acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sulla Società a seguito dell’applicazione di queste modifiche. 40 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 • Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methodos of Depreciation and Amortisation: Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l’attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l’utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l’ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non si rilevano impatti per la Società. • Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements: le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, jointventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l’entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul bilancio della Società a seguito dell’applicazione di queste modifiche. • Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture: Le modifiche trattano il conflitto tra l’IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l’utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall’IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Queste modifiche devono essere applicate prospetticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’adozione anticipata. Non ci si attende che queste modifiche abbiano alcun impatto sulla Società. • Modifiche annuali agli IFRS 2012-2014: in data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato una serie di emendamenti ad alcuni principi contabili internazionali, applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Le modifiche riguardano: (i) IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”: Le attività (o gruppi in dismissione) sono generalmente cedute attraverso la vendita o la distribuzione ai soci. La modifica chiarisce che il cambiamento da uno all’altro di questi metodi di cessione non dovrebbe essere considerato un nuovo piano di cessione ma, piuttosto, la continuazione del piano originario. Non vi è quindi alcuna interruzione nell’applicazione dei requisiti dell’IFRS 5. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente. (ii) IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”: 41 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 (i) Contratti di servizio: La modifica chiarisce che un contratto di servizio (servicing contract) che include un compenso può comportare un coinvolgimento continuo in un’attività finanziaria. Un’entità deve definire la natura del compenso e dell’accordo sulla base delle guidance contenuta nell’IFRS 7 sul tema del coinvolgimento continuo per valutare se è richiesta informativa. La definizione di quale contratto di servizi comporta un coinvolgimento continuo deve essere fatta retrospetticamente. Comunque, l’informativa richiesta non dovrà essere presentata per gli esercizi che precedono quello di prima applicazione di questa modifica. (ii) Applicabilità delle modifiche all’IFRS 7 ai bilanci intermedi sintetici: La modifica chiarisce che i requisiti di informativa sulle compensazioni non si applicano ai bilanci intermedi sintetici, a meno che questa informativa non fornisca un aggiornamento significativo delle informazioni presentate nel più recente bilancio annuale. Questa modifica deve essere applicata retrospetticamente. (iii) IAS 19 “Benefici a dipendenti”: La modifica chiarisce che il mercato attivo (market depth) delle obbligazioni societarie di alta qualità deve essere definito rispetto alla valuta in cui l’obbligazione è denominata, piuttosto che al paese in cui l’obbligazione è localizzata. Quando non c’è un mercato attivo per obbligazioni societarie di alta qualità in quella valuta, devono essere utilizzati i tassi relativi ai titoli di stato. Questa modifica deve essere applicata prospetticamente. (iv) IAS 34 “Bilanci intermedi”: La modifica chiarisce che l’informativa richiesta nei bilanci intermedi deve essere presentata o nel bilancio intermedio o incorporata attraverso dei crossreference tra il bilancio intermedio e la parte della relazione finanziaria intermedia in cui è inclusa (ad esempio, la relazione sulla gestione o il report di commento sui rischi). L’informativa presentata nella relazione finanziaria intermedia deve essere disponibile per il lettore negli stessi termini e nella stessa tempistica del bilancio intermedio. Questa modifica deve essere applicata retrospetticamente. Dall’applicazione di queste modifiche non è atteso alcun impatto sulla Società. • IAS 1 “Presentazione del bilancio”: Le modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio chiariscono, piuttosto che modificare significativamente, alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti. Le modifiche chiariscono: • Il requisito della materialità nello IAS 1 • Il fatto che linee specifiche nei prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria possono essere disaggregate • Che le entità dispongono di flessibilità rispetto all’ordine in cui presentano le note al bilancio • Che la quota delle altre componenti di conto economico complessivo relativa alle collegate e joint venture contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in un'unica riga, e classificata tra quelle voci che non saranno successivamente riclassificate a conto economico. Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti che si applicano quando vengono presentati dei sub-totali nei prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre componenti di conto economico complessivo o nel prospetto della posizione finanziaria. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata. Dall’applicazione di queste modifiche non è atteso alcun impatto sulla Società. 42 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. IV. BILANCIO AL 31.12.2015 SINTESI DEI PRINCIPALI PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI a) AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative. Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill. L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell’oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l’appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto. L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. 43 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato sulla base de i valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari. b) TITOLI AMBIENTALI (CERTIFICATI VERDI E BIANCHI) L’approvvigionamento di titoli ambientali, essenzialmente quote di emissione e di certificati verdi, può avvenire in parte per fare fronte al proprio fabbisogno nell’esercizio della propria attività industriale (c.d. own use) e in parte a scopo di negoziazione (c.d. attività di trading). Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all’atto dell’acquisto. In particolare, tra le altre immobilizzazioni immateriali possono essere incluse anche le quote di emissione (Emission Rights) e i certificati verdi, iscritti al costo sostenuto per l’acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, vi sia un eccesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni rilasciate nell’esercizio per le quote o alle produzioni effettuate per i certificati verdi. Le quote e i certificati verdi assegnati gratuitamente sono iscritti a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d’uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per l’eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e i certificati restituiti annualmente in relazione al quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell’atmosfera durante ciascun esercizio o alle produzioni effettuate vengono cancellate, con contestuale utilizzo dell’eventuale fondo rischi stanziato nell’esercizio precedente. Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell’esercizio dell’attività di trading sono invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value. c) PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate secondo il metodo del costo, ridotto per perdite di valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per perdite di valore (impairment) il costo viene imputato al conto economico. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata. Il goodwill implicito nel valore delle partecipazioni è assoggettato annualmente ad impairment test secondo le modalità precedentemente commentate. All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. d) CLASSIFICAZIONE CORRENTE/NON CORRENTE 44 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Le attività e passività sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un’attività è corrente quando: ► ► ► ► si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo; è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio. Tutte le altre attività sono classificate come non correnti. Una passività è corrente quanto: ► ► ► ► è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo; è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio. La Società classifica tutte le altre passività come non correnti. Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti. e) VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, e le attività non finanziarie, quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo: • nel mercato principale dell’attività o passività; o • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività. Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società. Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. 45 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili. Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta: • Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione; • Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività; • Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività. La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione. Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza ) ad ogni chiusura di bilancio. f) RILEVAZIONE DEI RICAVI I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi. La Società ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito. Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione: • Vendita di beni Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna della merce. • Prestazione di servizi 46 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Il ricavo è rilevato al momento dell’espletamento del servizio al cliente secondo quanto indicato nel contratto di fornitura. Quando l’esito di un contratto non può essere misurato in modo attendibile, i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti soddisfino i requisiti di recuperabilità. • Interessi attivi Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo (TIE), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. • Dividendi I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l’Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. • Affitti attivi Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono rilevati in quote costanti lungo la durata dei contratti di locazione in essere alla data di bilancio e sono classificati tra i ricavi, tenuto conto della loro natura operativa. g) CONTRIBUTI PUBBLICI I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento. Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l’attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento. Nel caso di finanziamenti o forme di assistenza simili erogati da enti governativi o istituzioni simili, e che presentano un tasso di interesse inferiore al tasso corrente di mercato, l’effetto legato al tasso di interesse favorevole è considerato un contributo pubblico. Il finanziamento, o la forma di assistenza, è inizialmente rilevato e valutato al fair value ed il contributo pubblico è misurato come la differenza tra il valore di carico iniziale del finanziamento ed i proventi ricevuti. h) IMPOSTE SUL REDDITO • Imposte correnti Le imposte correnti attive e passive dell’esercizio sono valutate per l’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio. 47 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch’esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti. • Imposte differite Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto “liability method” alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni: • • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale; il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui: • • l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale; nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee. Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio. Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l’elemento cui si riferiscono. 48 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale. I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L’aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza del valore dell’avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente. • Imposte indirette I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni: • • l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato nel conto economico; i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta indiretta applicabile. L’ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i crediti ovvero tra i debiti. i) ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA O PER LA DISTRIBUZIONE AGLI AZIONISTI DELLA CONTROLLANTE E ATTIVITÀ CESSATE La Società classifica le attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la distribuzione si considera rispettata solo quando la distribuzione è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la distribuzione immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la distribuzione dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella distribuzione o che la distribuzione venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla distribuzione, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività ed i gruppi in dismissione detenuti per la vendita. L’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti. Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio. 49 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è: • Una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo; oppure, • importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione. j) IMMOBILI IMPIANTI E MACCHINARI Gli immobili, i macchinari e gli impianti sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di immobili, impianti e macchinari, la Società rileva tali parti come attività autonome con una specifica vita utile ed un relativo ammortamento. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento. Di seguito sono riepilogate le principali aliquote di ammortamento utilizzate, che rispecchiano la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni, non modificate rispetto all’esercizio precedente: DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE PERCENT. APPLICATA Attrezzature industriali e commerciali Automezzi ed autovetture Hardware e dispositivi elettronici Mobili e Macchine ufficio ordinarie 10% 20% - 25% 20% 12% k) ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell’ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato 50 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica. Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione. Le attività immateriali rappresentate dai beni devolvibili all’Ente Cedente sono state disciplinate dallo IASB nel 2006 mediante l’approvazione dell’interpretazione n 12 (IFRIC 12) “Services Concession Arragements” relativa al trattamento contabile dei servizi di concessione. In tale documento viene regolata la modalità di rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico ed una società privata con particolare rilievo alla modalità di rappresentazione dei beni devolvibili, alle attività di gestione di tali beni nonché agli obblighi di ripristino e manutenzione degli stessi. A fronte dei servizi di costruzione e/o miglioria resi dal concessionario, il concedente riconosce al concessionario un corrispettivo, da rilevare al suo fair value, che può consistere in diritti su: • • un’attività finanziaria (metodo dell’attività finanziaria); o un’attività immateriale (metodo dell’attività immateriale). Il modello dell’attività finanziaria si applica quando il concessionario ha un diritto incondizionato a ricevere flussi di cassa garantiti contrattualmente per i servizi di costruzione, a prescindere dall’effettivo utilizzo dell’infrastruttura. Nel modello dell’attività immateriale, invece, il concessionario, a fronte dei servizi di costruzione e miglioria dell’infrastruttura, acquisisce il diritto di addebitare gli utenti per l’utilizzo dell’infrastruttura. Alla rete di distribuzione gas del gruppo è applicabile il modello dell’attività immateriale, prevedendo in tal modo la classificazione tra le attività immateriali degli importi investiti sui beni in concessione. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento. Di seguito sono riepilogate le principali aliquote di ammortamento utilizzate, che rispecchiano la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni, non modificate rispetto all’esercizio precedente: DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Reti, Allacci e Impianti distr. gas in concessione Altre immobilizzazioni immateriali PERCENT. APPLICATA 8,33% 2% - 2,5% - 5% - 6,66% 20% 51 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. l) BILANCIO AL 31.12.2015 STRUMENTI FINANZIARI – RILEVAZIONE E VALUTAZIONE Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un’attività finanziaria per un’entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un’altra entità. m) ATTIVITÀ FINANZIARIE • Rilevazione iniziale e valutazione Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. L’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere l’attività. • Valutazione successiva Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie: • • • • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; Finanziamenti e crediti; Investimenti posseduti sino alla scadenza; Attività finanziarie disponibili per la vendita. Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39. Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. 52 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair value, se le loro caratteristiche economiche ed i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale, e quest’ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico. Finanziamenti e crediti Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti. Investimenti posseduti sino alla scadenza Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli “investimenti detenuti fino a scadenza” laddove la Società abbia l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. Attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’investimento - momento in cui l’utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del 53 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 tasso di interesse effettivo (TIE). Il Gruppo valuta se la capacità e l’intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l’intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza. Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l’utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell’investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l’attività è successivamente svalutata, l’importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. • Cancellazione Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria) quando: i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti, o la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. • ii) Perdita di valore di attività finanziarie La Società verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene “un evento di perdita”) che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell’attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento 54 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria. Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l’attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore. L’ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l’importo della perdita è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un’attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio a riduzione degli oneri finanziari. Attività finanziarie disponibili per la vendita Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un’attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l’obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine ‘significativo’ è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine ‘prolungato’ rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. 55 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo. Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l’ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull’investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell’attività e sono stimati usando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l’incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. • iii) Passività finanziarie Rilevazione e valutazione iniziale Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati. Valutazione successiva La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto: Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39. I derivati incorporati scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati 56 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell’IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Finanziamenti e crediti Questa è la categoria maggiormente rilevante per il Gruppo. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita). Questa categoria generalmente include crediti e finanziamenti fruttiferi di interessi. Cancellazione Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili. • iv) Compensazione di strumenti finanziari Un’attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l’intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l’attività e contemporaneamente estinguere la passività. n) STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E HEDGE ACCOUNTING Rilevazione iniziale e valutazione successiva La Società utilizza strumenti finanziari derivati che consistono in swap su tassi di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. 57 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio quando lo strumento di copertura influenza l’utile o la perdita. Ai fini dell‘hedge accounting, le coperture sono classificate come: • • • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell’attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato; coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un’attività o passività rilevata o a un’operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato; coperture di un investimento netto in una gestione estera. All’avvio di un’operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l’impresa intende valutare l’efficacia della copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni del fair value dell’elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l’esposizione dell’elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura. Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue: Coperture di fair value La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all’elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio negli oneri finanziari. Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il periodo mancante alla scadenza con il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per le variazioni del proprio fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura. Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. 58 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio. Copertura dei flussi di cassa La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli altri costi operativi. La parte non efficace dei contratti a termine su valute è rilevata negli oneri finanziari e la parte non efficace dei contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri costi o proventi operativi. Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nel periodo in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l’onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l’elemento oggetto di copertura è il costo di un’attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell’attività o passività non finanziaria. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l’operazione prevista viene effettuata o l’impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica. o) RIMANENZE Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il costo è calcolato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle scorte obsolete e a lenta movimentazione è svalutato in base alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo, mediante iscrizione di apposito fondo svalutazione scorte. I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base al criterio dei costi sostenuti. I lavori in corso su ordinazione pluriennali sono contabilizzati sulla base del metodo della percentuale di completamento, riconoscendo a conto economico il margine contrattuale in funzione dell’avanzamento delle forniture. p) PERDITA DI VALORE DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene 59 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, e altri indicatori di fair value disponibili. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno. Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione. Per le attività diverse dall’avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell’attività o della CGU. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio salvo che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione. I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività: Avviamento L’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore. La perdita di valore dell’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l’avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell’unità 60 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 generatrice di flussi finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri. Attività immateriali Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno, a livello di unità generatrice di flussi finanziari e quando le circostanze indichino che vi possa essere una perdita di valore. Disponibilità liquide e depositi a breve termine Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari. q) FONDI RISCHI E ONERI Parte generale Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell’eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Accantonamento costi di smantellamento L’accantonamento è legato all’iscrizione dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare è determinato sulla base di apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge l’impianto. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l’obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di sconto ante–imposte che riflette i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell’attivo cui si riferiscono. L’effetto dell’adeguamento della passività attualizzata è imputato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio come onere finanziario. La stima dei costi di futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell’attività. Passività potenziali rilevate in un’aggregazione aziendale 61 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Una passività potenziale rilevata in un’aggregazione aziendale è inizialmente valutata al suo fair value. Successivamente è valutata al maggiore tra l’ammontare che dovrebbe essere rilevato in conformità ai requisiti di rilevazione delle passività potenziali (vedi sopra) e l’ammontare inizialmente rilevato meno, se del caso, l’ammortamento cumulato, riconosciuto in conformità ai requisiti per il riconoscimento dei ricavi. r) FONDI PENSIONE E ALTRI BENEFICI SUCCESSIVI AL RAPPORTO DI LAVORO Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. In particolare, in seguito alla legge finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d. “Defined contribution plan”) V. VALUTAZIONE DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l’informativa a questi relativa, nonché l’indicazione di passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività. • Valutazioni discrezionali Nell’applicare i principi contabili di Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. La redazione del bilancio, in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte della società l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività e sull’informativa relativa alle attività e passività alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tale stime. Le stime sono utilizzate per rilevare alcune tipologie di ricavi, in particolar modo per la stima dei ratei consumi, gli ammortamenti, le svalutazioni dei crediti e dei magazzini e i ripristini di valore delle partecipazioni, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri. Le stime del Fondo Svalutazione Crediti e del Fondo Svalutazione Magazzino sono basate sulle perdite attese. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, oppure nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente che in quelli successivi. Di seguito sono presentate le principali ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio. 62 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. • BILANCIO AL 31.12.2015 Perdita di valore dell’avviamento L’avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento, a sua volta basata sulla stima del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall’unità, in base al Piano Industriale in vigore, e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. • Gli ammortamenti (per i beni a vita utile definita) Ai fini della determinazione degli ammortamenti, vengono riviste periodicamente le vite utili residue. • Fair value degli strumenti finanziari Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato. I corrispettivi potenziali connessi ad aggregazioni aziendali sono valutati al fair value alla data di acquisizione nel complesso dell’aggregazione aziendale. Qualora il corrispettivo potenziale soddisfi la definizione di derivato e quindi sia una passività finanziaria, il suo valore è successivamente rideterminato a ogni data di bilancio. La determinazione del fair value è basata sui flussi di cassa attualizzati. Le assunzioni chiave prendono in considerazione la probabilità di raggiungimento di ciascun obiettivo di performance e il fattore di sconto. 63 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 NOTE ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO 1. RICAVI DI VENDITA 37.947 migliaia di € (37.827 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € RICAVI DI VENDITA Ricavi vettoriamento gas Perequazione Ricavi CCSE Prestazioni Esterne Gas Vendita altri Beni Vendita altri Servizi TOTALE RICAVI DI VENDITA 2015 36.099 (94) 1.405 9 528 37.947 2014 delta % 34.205 1.318 1.646 3 655 37.827 5,5% -107,1% -14,6% 200,0% -19,4% 0,3% I ricavi di vettoriamento al netto della prerequazione verso la CSEA sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente, come pure i ricavi per prestazioni esterne e altri servizi. 2. ALTRI RICAVI E PROVENTI 2.592 migliaia di € (3.521 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRI RICAVI E PROVENTI Altri Rimborsi di Costi di Esercizio Indennizzi e Risarcimenti per Danni Subiti Quota Contributi c/Impianti Variazioni di stima attive Rimborso quota mensa Dipendenti Plusvalenza da Gestione Carateristica Rilascio Eccedenza Fdo Rischi e Sval. Magazzino TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI 2015 1.192 20 811 325 11 192 41 2.592 2014 delta % 673 37 790 2.009 10 2 77,1% -45,9% 2,7% -83,8% 10,0% 9500,0% 3.521 -26,4% Gli altri ricavi e proventi diminuiti di 929 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente rilevano minori variazioni di stima attive per circa 1.684 migliaia di euro e maggiori rimborsi per 519 migliaia di euro. 3. CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI 14.751 migliaia di € (14.811 migliaia di € nel 2014) 64 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Importi in migliaia di € CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI Capitalizzazioni di materiali Capitalizzazioni di personale Acquisti materiali di magazzino Acquisto odorizzante Acquisto carburanti Acquisti esterni Energia Elettrica Acquisti gas metano e calore Acquisti materiale di consumo Variazione delle rimanenze Copensi agli amministratori Compensi Collegio Sindacale Lavoro Interinale - Quota servizi Agenzie Rimborsi spese al personale Formazione del personale Servizio Mensa Manutenzioni e Riparazioni Servizi Assicurativi e Bancari Servizi Legali e Notarili Spese di trasporto Consulenze tecniche Spese per recupero crediti pratiche default Spese telefonia fissa e mobile Servizi informatici Costi per servizi da LGH Costi per servizi da SOT e SOB Costi per service da Altri Letture contatori Altre Prestazioni Diritti esercizio gas Canoni affitti Canoni uso e gestione impianti Canoni noleggi vari e Diritti D'uso TOTALE CONSUME DI MATERIE PRIME E SERVIZI 2015 (3.086) (2.729) 3.287 216 139 177 416 121 (105) 51 29 52 14 37 104 948 391 136 41 143 299 112 532 1.331 303 145 613 1.008 9.652 193 0 181 14.751 2014 (1.705) (2.471) 1.775 182 147 161 391 163 95 51 29 50 9 21 98 1.084 335 149 35 169 240 158 324 1.409 460 119 617 716 9.554 193 111 142 14.811 delta % 81,0% 10,4% 85,2% 18,7% -5,4% 9,9% 6,4% -25,8% -210,5% 0,0% 0,0% 4,0% 55,6% 76,2% 6,1% -12,5% 16,7% -8,7% 17,1% -15,4% 24,6% -29,1% 64,2% -5,5% -34,1% 21,8% -0,6% 40,8% 1,0% 0,0% -100,0% 27,5% -0,4% Per quanto concerne le variazioni rispetto all’esercizio precedente, si segnala l’aumento nei costi di acquisti di materiale utilizzato per gli interventi e lavori sulle reti e impianti di distribuzione del gas metano in concessione, a cui però fa riscontro l’aumento della capitalizzazione di materiali acquistati. 65 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. 4. COSTO DEL LAVORO BILANCIO AL 31.12.2015 6.607 migliaia di € (6.351 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € COSTO DEL LAVORO Premi al personale Retribuzione Lorda Retribuzioni straordinarie e altre voci Oneri Sociali Accantonamenti al Fondo T.F.R. e Fondi Quiescenza Altri accantonamenti e costi del Personale TOTALE COSTO DEL LAVORO 2014 2015 212 3.617 473 1.562 228 515 6.607 delta % 184 3.455 492 1.584 207 429 6.351 15,2% 4,7% -3,9% -1,4% 10,1% 20,0% 4,0% Per maggiori informazioni sul costo del lavoro si rimanda all’apposito paragrafo della Relazione sulla gestione. 5. ALTRI COSTI OPERATIVI 823 migliaia di € (633 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRI COSTI OPERATIVI 2014 2015 IMU Imposte e Tasse diverse Variazioni di stima negative Minisvalenze da alienazione cespiti Oneri diversi di gestione TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI 12 208 369 1 233 823 delta % 12 164 125 21 108 430 0,0% 26,8% 195,2% -95,2% 115,7% 91,4% Il totale degli altri costi operativi rileva un aumento di 393 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente principalmente a causa delle maggiori variazioni di stima negative, prevalentemente sui canoni concessori. 6. ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI -12 migliaia di € ( 54 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI Sopravvenienze attive Acc.to Fondo Rischi diversi Sopravvenienze passive Imposte e Tasse esercizi precedenti TOTALE ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI 2014 2015 27 0 (39) -12 208 (154) 0 0 54 delta % -87,0% -100,0% 0,0% 0,0% -122,2% Il totale della voce altri proventi/oneri netti rispetto all’esercizio precedente rileva minori oneri per il venir meno dell’accantonamento a fondo rischi e oneri presunti sugli obblighi assegnati dall’AEEGSI di acquisto di 66 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Titoli di Efficienza Energetica, divenuto superfluo grazie ad un accordo, sottoscritto con terzi, per l’approvvigionamento dei suddetti titoli a condizioni legate al valore di rimborso degli stessi che verrà determinato con delibera dell’ AEEGSI, di fatto tale accordo neutralizza pertanto i rischi legati alle incognite del valore di rimborso; infine rileva altresì minori soppravvenienze attive per componenti economici non di competenza dell’essercizio. 7. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 8.137 migliaia di € (7.434 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI Ammortamenti immobilizzazioni immateriali Ammortamenti immobilizzazioni materiali Svalutazioni crediti attivo circolante Svalutazioni rimannenze T.E.E. 2014 *riesposto 2015 TOTALE AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI delta % 7.681 412 44 0 6.808 386 90 150 12,8% 6,7% -51,1% -100,0% 8137 7434 9,5% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. La voce Ammortamenti immobilizzazioni immateriali è aumentata rispetto all’esercizio precedente a seguito degli investimenti realizzati per migliorare l’efficienza delle reti e impianti di distribuzione del gas metano in concessione. Come già esposto nel precedente paragrafo dei “Principi di redazione”, dopo un’attenta analisi dei metodi e criteri di cacolo effettuati nel precednte esercizio, gli ammortamenti 2014 delle reti e impianti di distribuzione del gas metano sono stati riesposti in base alla loro la corretta e puntuale rideterminazione; tale rettifica di calcolo ha comportato la riduzione dei fondi ammortamento rilevati nel precdente esercizio per l’importo di 1.343 migliaia di €. 8. PROVENTI FINANZIARI 162 migliaia di € (262 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € PROVENTI FINANZIARI Interessi attivi da collegate Interessi attivi da altri Interessi attivi da controllanti (Cash-pooling) Altri proventi finanziari TOTALE PROVENTI FINANZIARI 2015 2014 36 42 84 0 162 36 38 104 84 262 delta % 0,0% 10,5% -19,2% -100,0% -38,2% 67 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 La diminuzione rispetto all’esercizio precedente dei proventi finanziari complessivi è da ascrivere principalmente all’ esaurtimento della quota di proventi finanziari per l’anticipazione di un canone concessorio, ormai estinta. 9. ONERI FINANZIARI 1.829 migliaia di € (1.554 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ONERI FINANZIARI Interessi passivi su mutui ed altri finanziamenti Interessi passivi da controllanti Interessi passivi verso controllegate Oneri finanziari attualizz. TFR e Fondi Quiescenza Altri oneri finanziari Interessi passivi di mora Interessi passivi diversi TOTALE ONERI FINANZIARI 2015 2014 244 1.206 133 60 61 59 66 1.829 353 867 0 71 70 176 17 1.554 delta % -30,9% 39,1% -15,5% -12,9% -66,5% 288,2% 17,7% L’incremento degli oneri finanziari è correlato prevalentemente all’aumento dei finanziamenti ottenuti dalla controllante per far fronte al piano degli investimenti programmato, oltre che dagli oneri finanziari sull’attualizzazione del finanzimento gratuito rinnovato alla collegata B.I.G. 12. IMPOSTE SUL REDDITO 2.484 migliaia di € (4.836 migliaia di € nel 2014) L’importo iscritto fa riferimento per 3.210 migliaia di € alle imposte correnti calcolate sul reddito imponibile ai fini IRES, per 480 migliaia di € alle imposte correnti calcolate sul reddito imponibile ai fini IRAP e infine per 467 migliaia di € in diminuzione dovute all’effetto economico 2014 dell’iscrizione della fiscalità differita sulle riprese fiscali temporanee. IMPOSTE SUL REDDITO Imposte IRAP/IRES correnti Imposte IRAP/IRES anticipate Imposte IRAP/IRES differite TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO 2014 *riesposto 2015 delta % 3.690 5.079 -27,3% 675 441 53,1% (1.881) (684) 175,0% 2.484 4.836 -48,6% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. 68 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 L’IRES corrente è stata calcolata all’aliquota vigente del 27,5%, mentre l’IRAP corrente è stata calcolata all’aliquota vigente del 4,2%, ma con i benefici derivanti dal nuovo disposto normativo di cui alla Legge n. 190 del 23/12/2014 (Legge di stabilità 2015) che consente la piena deducibilità del costo dei lavoratori a tempo indetrerminato. Come già esposto nel precedente paragrafo dei “Principi di redazione”, le imposte dell’ esercizio 2014 sono state ricalcolate a seguito della rideterminazione degli ammortamenti immateriali del precedente esercizio con conseguenti maggiori imposte correnti per 236 migliaia di euro – versate avvalendosi dell’istituto del ravvediento operoso - e minori attività per imposte anticipate per 224 migliaia di € Per quanto concerne invece le imposte anticipate queste sono state ricalcolate tenendo conto della riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24%, introdotta dalla Legge n. 208 del 30/12/2015 (Legge di stabilità 2016), a decorrere dall’esercizio 2017. Sempre a seguito della diminuzione dell’aliquota IRES a decorrere dal 1 gennaio 2017, così come previsto dalla Legge di Stabilità n. 208 in vigore dal 1 gennaio 2016, le imposte differite sulle differenze temporanee che diventeranno certamente deducibili nell’esercizio 2016 sono state calcolate all’aliquota IRES del 27,5% mentre le imposte differite sulle differenze temporanee per le quali non vi è la ragionevole certezza che producano il beneficio della deducibilità fiscale nell’esercizio 2016 sono state calcolate all’aliquota IRES del 24%. Nelle seguenti tabelle si espone in maniera sintetica le componenti principali che hanno portato a determinare il reddito imponibile IRES e IRAP con una riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere da bilancio. 69 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E E ONERE FISCALE TEORICO Determinazione dell'imponibile IRES Risultato prima delle imposte Onere fiscale teorico - aliquota: 8.568 27,5% 2.359 Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi: - dividendi imputati per competenza non incassati Totale 0 0 Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi: - ammortamenti eccedenti - accant. rischi e oneri, svalutazione crediti e titoli attivo circolante - altri costi a deducibilità differita Totale 831 5 639 1.475 Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti: - reversal ammortamenti - accant. rischi e oneri, svalutazioni - altri costi a deducibilità differita Totale -37 -276 -13 -326 Differenze permanenti che non si riversano negli esercizi successivi: - ammortamenti non rilevanti fiscalmente - costi parzialmente deducibili (auto e telefonia) - imposte esercizi precedenti - altri costi non deducibili Totale 1.687 97 0 271 2.055 Altre deduziooni - deduzione IRAP pagata e su costi del personale non dedotti - deduzione A.C.E. Totale -35 -65 -100 Imponibile Fiscale (al netto delle erogazioni liberali) Onere fiscale effettivo - aliquota: Imposte correnti sul reddito dell'esercizio, onere effettivo riferito al reddito ante imposte 11.672 27,5% 3.210 37,5% 70 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E E ONERE FISCALE TEORICO Determinazione dell'imponibile IRAP Valore netto della produzione ai fini IRAP ante rettifiche (val. contabili) Onere fiscale teorico - aliquota: Costi non rilevanti ai finio IRAP - Costo del Lavoro non deducibile - Accantonamenti e svalutazioni Totale Variazioni aumentative nette (RICAVI) - altri proventi straordinari Totale Variazioni diminutive nette (RICAVI) - altri ricavi e proventi - Reversal accantonamenti - altri ricavi e proventi - Utilizzo risconto contr. Utenti Totale Variazioni diminutive nette (COSTI) - reversal ammortamenti - utilizzo fondo rischi e oneri/svalutazioni Totale Variazioni aumentative nette (COSTI) COSTI PER SERVIZI - compensi collaboratori e costi assimilati - altri costi per servizi indeducibili Totale costi per servizi COSTI PER AMMORTAMENTI - ammortamenti non rilevanti fiscalmente - ammortamenti a deducibilità differita Totale costi per ammortamenti ONERI DIVERSI DI GESTIONE - costi indeducibili Totale oneri diversi di gestione DEDUZIONI - INAIL - deduzione forfetaria, disabili, apprendisti, CFL - deduzione incremento base occupazionale - contributi previdenziali e assistenziali Totale deduzioni 10.222 4,20% 429 6.607 44 6.651 0 0 -41 -192 -233 -37 -304 -341 37 0 37 1.390 111 1.501 14 14 -133 -497 -56 -5.734 -6.420 Imponibile IRAP Onere fiscale effettivo - aliquota 4,2%: Imposte correnti sul valore netto della prod. ai fini IRAP-onere effettivo: Raffronto con il reddito ante imposte Reddito ante imposte Onere effettivo riferito al reddito ante imposte (IRAP) Onere fiscale effettivo complessivo (IRES + IRAP) 11.431 4,2% 4,7% 480 8.568 5,6% 43,1% 71 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Le imposte differite riflettono gli effetti fiscali significativi derivanti dalle differenze di natura temporanea tra i valori fiscali delle attività e delle passività ed i corrispondenti valori in bilancio, tali imposte sono calcolate alle aliquote previste dalla normativa vigente e tenendo conto delle modifiche normative già approvate. Di seguito l’analisi con il dettaglio e la movimentazione delle imposte differite attive e passive: DES CRIZIONE TFR e Fondi Pensionistici Derivati, leasing e finanziamenti Differenze patrimoniali S aldo Variazioni S aldo 1/01/2015 2015 31/12/2015 697 -183 514 0 232 232 Imposte differite attive (anticipate) S aldo 1/01/2015 Variazioni 2015 S aldo 31/12/2015 IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP 192 2 -51 20 141 22 0 0 64 0 64 0 Totale imposte Differite Attive a P.N. Ammortamenti Immobilizzazioni Finanziarie TFR e Fondi Pensionistici Derivati, leasing e finanziamenti Fondi imposte rschi e oneri Dividendi Fondi contributi c/impianti Perdite fiscali riportabili Altri Totale imposte Differite Attive a C.E. 633 6.216 0 340 456 215 0 12.405 0 253 19.885 49 745 0 4 -439 -154 0 615 0 -190 581 746 6.961 0 344 17 61 0 13.020 0 63 20.466 192 1.855 0 90 125 59 0 3.411 0 70 5.610 2 122 0 0 0 7 0 203 0 0 332 13 -183 0 -6 -121 -44 0 -271 0 -53 -678 20 1 0 14 1 -4 0 -9 0 0 3 205 1.672 0 84 4 15 0 3.140 0 17 4.932 22 123 0 14 1 3 0 194 0 0 335 Totale imposte Differite Attive 20.518 630 21.212 5.802 334 -665 23 5.137 357 Differenze patrimoniali DES CRIZIONE Ammortamenti Immobilizzazioni Finanziarie TFR e Fondi Pensionistici Derivati, leasing e finanziamenti Fondi imposte rschi e oneri Dividendi Fondi contributi c/impianti Perdite fiscali riportabili Altri Totale imposte Differite Passive S aldo Variazioni 1/01/2015 43.754 2015 -1.681 531 6 -51 0 44.291 -1.732 S aldo 31/12/2015 42.073 0 480 6 0 0 0 0 0 42.559 Imposte differite passive S aldo 1/01/2015 Variazioni 2015 IRES 11.962 IRAP 1.849 146 2 12.110 S aldo 31/12/2015 0 0 IRES -1.805 0 -14 0 IRAP -82 0 20 0 IRES 10.157 0 132 2 IRAP 1.767 0 20 0 1.849 -1.819 -62 10.291 1.787 72 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. NOTE BILANCIO AL 31.12.2015 ILLUSTRATIVE ALLE VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA 14. AVVIAMENTO 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014) MOVIMENTI ESERCIZIO 2015 Valore al 31/12/14 Investimenti Altre variazioni Giroconti Smobilizzi Amm.to e svalutaz. Totale variazioni Avviamento 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE 0 0 0 0 0 0 0 0 Importi in migliaia di € 15. ALTRE ATTIVITA’ IMMATERIALI 2014) Importi in migliaia di € Brev.industr.e di util.opere ingegno Concess., lic., marchi e diritti simili Valore al 31/12/14 *riesposto Investimenti Valore al 31/12/15 193.534 migliaia di € (186.545 migliaia di € nel MOVIMENTI ES ERCIZIO 2015 Altre variazioni Giroconti S mobilizzi Amm.to e svalutaz. 0 10.923 -899 Immobilizz.immat.in corso Reti, Allacci e Impianti distr. gas in concessione Altre immobilizzazioni immateriali 4.400 14.528 -14.447 170.781 129 14.153 441 25 TOTALE 186.545 14.682 0 Valore al 31/12/15 0 0 -899 10.024 81 4.481 7.705 178.486 -13 -6.564 -217 102 543 -13 -7.680 6.989 193.534 294 0 Totale variazioni * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, rileva in gran parte costi e oneri per l’aggiudicazione delle concessioni di distribuzione del gas metano. La voce immobilizzazioni immateriali in corso rileva essenzialmente il valore dei lavori e opere realizzate sulle reti, allacci e impianti di distribuzione del gas metano in concessione. Gli incrementi di maggior rilievo rispetto all’esercizio precedente sono da ascrivere agli investimenti effettuati nell’esercizio per la realizzazione di: a) b) c) d) e) condotte di distribuzione del gas metano, pari a 5.082 migliaia di €; prese e colonne su condotte gas, pari a 1.973 migliaia di €; misuratori gas, pari a 4.560 migliaia di €; protezione catodica su condotte gas, pari a 1.015 migliaia di €; cabine ricevimento e riduzione gas metano, pari a 1.427 migliaia di €. 73 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Si precisa infine che per la suddetta voce non sono stati individuati indicatori di perdita di valore. 16. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 1.190 migliaia di € (1.359 migliaia di € nel 2014) MOVIMENTI ES ERCIZIO 2015 Importi in migliaia di € Valore al 31/12/14 Investimenti Altre variazioni Giroconti S mobilizzi Amm.to e svalutaz. Totale variazioni Valore al 31/12/15 Terreni e fabbricati 0 0 0 Impianti e macchinari 0 0 0 Attrezz.industr. e comm. 214 38 -1 -41 -4 211 Automezzi ed autovetture Hardware e dispositivi elettronici M obili e M acchine ufficio ordinarie 438 173 -1 -182 -10 428 636 34 0 -176 -142 494 -14 -14 57 Immobilizz. mat. in corso 0 0 0 -170 1.190 TOTALE 71 1.359 245 0 0 -2 -413 Al 31.12.2015 sono iscritte immobilizzazioni materiali per 1.190 migliaia di €. La variazione rispetto al corrispondente valore dello scorso esercizio è dovuta principalmente all’acquisto di automezzi e all’aggiornamento dell’hardware e delle attrezzature per la gestione della telelettura dei misuratori. Tali immobilizzazioni materiali sono state sistematicamente ammortizzate per un importo pari a 413 mila €. 17. PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014) Non vi sono partecipazioni in imprese controllate. 18. PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ COLLEGATE E JOINT VENTURE 86 migliaia di € (86 migliaia di € nel 2014) Il valore delle partecipazioni in società collegate al 31.12.2015 è pari a 86 migliaia di € suddivise come nella tabella a seguente: Importi in migliaia di € SOCIETÀ COLLEGATE E JV % POSSESSO Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l. 50% TOTALE SOCIETÀ COLLEGATE E J.V. 31/12/2015 31/12/2014 VAR. % 86 86 0,0% 86 86 0,0% 74 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Qui di seguito viene riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle partecipazioni in società: Importi in migliaia di € MOVIMENTI 2015 DESCRIZIONE 31/12/2014* acquisizioni riesposto / incrementi giroconti svalutazioni 31/12/2015 cessioni / rimborsi Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l. 86 0 0 0 0 86 TOTALE 86 0 0 0 0 86 * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. La collegata Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l., codice fiscale 03539610984, ha sede in Roncadelle (BS), via Vittorio Emanuele II n. 4/28, ed è stata costituita nel mese di giugno 2013 con un capitale sociale di euro 100 mila insieme al partner Erogasmet S.p.A. - anch’esso con sede in Roncadelle (BS) - per acquisire la gestione della rete ed impianti di distribuzione del gas metano nel comune di Palazzolo sull’Oglio in provincia di Brescia. La collegata B.I.G. chiude l’esercizio al 30 giugno di ogni anno, l’ultimo bilancio disponibile - quello dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2015 - rileva: - un valore della produzione pari a 976 migliaia di €; - un utile netto di 0,3 migliaia di €; - un totale attivo di 7.1290 migliaia di €; - un patrimonio netto di 129 migliaia di €. Si ritiene che la differenza tra il valore iscritto a bilancio e la corrispondente quota di patrimonio netto della collegata rifletta il maggior valore degli attivi posseduti dalla partecipata rispetto al valore di carico degli stessi, pertanto si ritiene opportuno non procedere ad alcuna rettifica di valore della stessa. Infine tale società è gestita congiuntamente con l’alto socio Erogasmet S.p.A.. 19. INVESTIMENTI IMMOBILIARI 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014) La società non detiene investimenti immobiliari. 20. ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 1.361 migliaia di € (1.323 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Crediti oltre l’esercizio per finanziamenti ai Comuni in Concessione 2015 1.361 2014 1.323 delta % 2,9% 75 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 1.361 1.323 2,9% Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie non correnti ammontano a 1.361 migliaia di euro e comprendono la quota oltre l’esercizio successivo di finanziamenti erogati a taluni Comuni in concessione, così come previsto dai relativi contratti di concessione; queste attività sono interamente con scadenza compresa tra 1 a 5 anni e saranno inseriti tra gli oneri di gara a totale carico del futuro concessionario. 21. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI 206 migliaia di € (212 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI Depositi cauzionali Risconti attivi pluriennali TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI 22. RIMANENZE 2015 2014 174 38 171 35 206 212 delta % -1,7% -7,9% -2,8% 1.016 migliaia di € (3.126 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € RIMANENZE Materiale di manutenzione e consumo Titoli di Efficienza Energetica Totale rimanenze lorde Fondo svalutazione magazzino TOTALE RIMANENZE NETTE 2015 1.016 0 1.016 0 1.016 2014 911 2.256 3.167 -41 3.126 delta % 11,5% -100,0% -67,9% -100,0% -67,5% Le variazioni rispetto all’esercizio precedente sono legate essenzialmente al venir meno della giacenza di Titoli di Efficienza Energetica a seguito della scelta di procrastinare l’acquisto di titoli che serviranno a soddisfare l’obbligo per l’obiettivo 2015 (da consegnare entro fine maggio 2016). 23. CREDITI COMMERCIALI 8.702 migliaia di € (12.214 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € CREDITI COMMERCIALI Crediti comm. verso terzi per fatture emesse Crediti comm. verso terzi per fatture da emettere Crediti commerciali verso società controllanti Crediti commerciali verso società collegate Crediti commerciali verso società consociate Totale crediti commerciali lordi 2015 3.440 1.906 0 187 3.469 9.002 2014 3.339 1.725 0 350 7.056 12.470 delta % 3,0% 10,5% 0,0% -46,6% -50,8% -27,8% 76 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. Fondo svalutazione crediti deducibile Fondo svalutazione crediti tassato TOTALE CREDITI COMMERCIALI NETTI BILANCIO AL 31.12.2015 -251 -49 8.702 -207 -49 12.214 21,3% 0,0% -28,8% Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali: Importi in migliaia di € FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Saldo iniziale Accantonamenti Utilizzi 2015 TOTALE FONDO SVALUTAZIONE CREDITI 2014 256 44 0 168 90 -2 300 256 delta % 52,4% -51,1% -100,0% 17,2% I crediti commerciali scaduti alla data di chiusura dell’esercizio ammontano complessivamente a 868 migliaia di €, mentre quelli scaduti nel solo 2015 ammontano a 542 migliaia di € (entrambi prima delle svalutazioni accantonate). Il significativo decremento dei crediti commerciali verso le consociate, diminuiti di circa 3.587 migliaia di € rispetto all’esercizio precedente, è da ascrivere ai differenti termini della regolazione infragruppo effettuata alla fine dell’esercizio (rilevata comunque con data valuta di scadenza effettiva sul c/c di cash pooling). Si precisa infine che nella voce crediti commerciali non risultano iscritti crediti con scadenza né oltre l’esercizio, né oltre i cinque anni successivi. 24. ATTIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014) Non vi sono attività per strumenti derivati. 25. ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 22.396 migliaia di € (2.795 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Crediti verso terzi Crediti verso società controllanti Crediti verso società controllate Crediti verso società collegate (B.I.G.) TOTALE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 2015 2014 0 20.719 0 1.677 0 1.021 0 1.774 22.396 2.795 delta % 0,0% 1929,3% 0,0% -5,5% 701,3% I crediti finanziari verso la controllante Linea Group Holding S.p.A. sono afferenti il conto corrente di cashpooling, mentre quelli verso la collegata Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l sono afferenti un finanziamento soci infruttifero a dodici mesi rinnovato nel corso dell’esercizio. 77 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Si precisa che nella voce altre attività finanziarie correnti risultano iscritti crediti con scadenza entro l’esercizio successivo. 26. CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’ 4.495 migliaia di € (7.229 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA’ Imposte Dirette ( IRAP / IRES ) Imposte Indirette ( IVA ) Altri Crediti Tributari Totale Crediti fiscali e verso Erario Crediti verso CSEA Fornitori c/anticipi Crediti verso INAIL Altri Crediti a Breve Risconti attivi annuali Totale altre attività TOTALE CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITA' 2015 2014 205 500 253 958 2.864 257 14 70 332 3.537 365 1.307 27 1.699 5.009 85 18 72 347 5.531 4.495 7.230 delta % -43,8% -61,7% 837,0% -43,6% -42,8% 202,4% -22,2% -2,8% -4,3% -36,1% -37,8% Si precisa che nella voce crediti commerciali risultano iscritti crediti con scadenza entro l’esercizio successivo. Le variazioni rispetto all’esercizio precedente sono dovuti principalmente ai crediti verso la C.S.E.A. (perequazione vettoriamento gas e voci tariffarie oneri generali a credito), e a minori crediti verso l’erario per imposte dirette e indirette. 27. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 59 migliaia di € (92 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE TERMINE depositi su c/c bancari e postali Assegni denaro e valori in cassa TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 2015 59 0 0 2014 92 0 0 delta % -35,9% 0,0% 0,0% 59 92 -35,9% Alla data di chiusura dell’esercizio la società disponeva di depositi bancari e postali sulla cui giacenza percepisce un tasso di interesse allineato alle condizioni di mercato. 78 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014) 28. Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun valore nella voce relativa alle “attività in dismissione”. PATRIMONIO NETTO 29. 115.492 migliaia di € (112.699 migliaia di € nel 2014) Il capitale sociale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2015 è di 23.981 mila € ed è stato interamente versato. L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 rileva un utile netto di 6.083 migliaia di €. Si rimanda all’apposito prospetto per il dettaglio della movimentazione del patrimonio netto degli ultimi tre esercizi. In conformità a quanto disposto dall’articolo 2427 n.7 bis del Codice Civile viene fornita l’analisi del patrimonio netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità: Importi in migliaia di euro Capitale sociale Riserva avanzo di fusione Riserva sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva straordinaria Riserva F.T.A. Riserva Cash Flow Hedge Riserva attuariale (IAS 19) Utili / perdite portate a nuovo Utile dell'esercizio Totale Importo 23.981 46 79.319 4.796 761 -4.388 -168 -480 5.542 6.083 115.492 aumento cap. Possibilità di utilizzo copertura perd. distribuz. ai soci 79.319 761 23.981 46 79.319 4.796 761 5.542 6.083 91.751 5.542 6.083 120.528 1.961 6.083 88.124 46 79.319 761 La quota non distribuibile delle riserve si riferisce alla “Riserva legale”, alla “Riserva per avanzo di fusione” e infine agli utili riportati a nuovo per l’ammontare necessario alla copertura della “Riserva FTA” negativa creata in sede di transizione agli IAS/IFRS, determinata in base all’ IFRS 1. Si espone di seguito una breve descrizione qualitativa riferita al Patrimonio Netto della società: • Capitale sociale – risulta formato da quote per un valore complessivo di 23.980.951,97 € • Riserva legale - è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari ad un quinto del Capitale Sociale ai sensi dell’art. 2430 del c.c., già interamente costituita; • Riserva straordinaria - La riserva straordinaria si è incrementata a seguito di destinazione dell’utile 2014 deliberato dall’assemblea dei Soci del 28 maggio 2015 per 635 migliaia di €, e a seguito del 79 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 versamento dei Soci di minoranza di una quota del saldo di conferimento per 117 migliaia di €; 30. • Riserva da fusione - Tale voce, invariata rispetto allo scorso esercizio, deriva dall’incorporazione della società Metano Pavese S.r.l. avvenuta il 24 dicembre 2007 quale risultato della differenza tra il valore del Patrimonio Netto della incorporata ed il valore di carico della partecipazione stessa; • Riserva di Cash Flow Hedge - comprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati a copertura dei flussi per variazioni di tasso. La Riserva Cash Flow Hedge è esposta al netto dei relativi effetti fiscali; • Riserva da valutazione di utili e perdite attuariali - accoglie le componenti attuariali relative alla valutazione dei piani a benefici definiti, imputate direttamente a Patrimonio netto; • Riserva FTA - Tale posta ricomprende l’effetto sul Patrimonio Netto al 31.12.2014 del passaggio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. • Utili a nuovo - Ammontano a 5.542 migliaia di € (4.659 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), e sono aumentati rispetto all’esercizio precedente per la rideterminazione del risultato dell’esercizio 2014 già ampiamente illustrata sopra, al paragrafo dei “Principi di redazione”. Tale voce ricomprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi alla valutazione a fair value delle attività immobilizzate e delle attività immateriali a vita utile indefinita oggetto di impairment test comprensivi dei relativi effetti fiscali e le rettifiche dei valori economici degli esercizi precedenti derivanti dall’applicazione dei principi contabili internazionali. TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE 2.480 migliaia di € (2.583 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti Fondo Sconto energia (SCENDIPEL ) Fondo Mensilità aggiuntive Totale TFR e altri fondi del personale 2015 2.061 171 248 2.480 2014 2.175 167 241 2.583 delta % -5,2% 2,4% 2,9% -4,0% Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha subito la seguente movimentazione: Importi in migliaia di € importi in migliaia di € Fondo TFR iniziale Costo corrente del servizio Oneri finanziari (Utili)/perdite attuariali Trasferimenti da / (a) altre società (prestazioni pagate) 2015 2.175 0 43 -22 0 -135 2014 1.944 0 60 252 6 -87 delta % 11,9% -28,3% -108,7% -100,0% 55,2% 80 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 FONDO TFR FINALE 2.061 2.175 -5,2% Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost (PUC) come previsto dallo IAS 19. Sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni ecc.). La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di valutazione: - è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni; è stata definita la passività per la società individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione; è stato individuato, sulla base della passività determinata al punto precedente e della riserva accantonata in bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta valida ai fini IAS. Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti: Ipotesi demografiche Probabilità di decesso Probabilità di inabilità Probabilità di pensionamento Tasso turnover Frequenza anticipazioni Ipotesi finanziarie Incremento costo della vita Dirigenti Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e sesso Non Dirigenti Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e sesso 100% al raggiungimento dei requisiti AGO 100% al raggiungimento dei requisiti AGO 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno Dirigenti 1,70% anno 2018 - 1,60% anno 2019 - 2,00% dal 2020 in poi Non Dirigenti 1,70% anno 2018 - 1,60% anno 2019 - 2,00% dal 2020 in poi Tasso di attualizzazione 2,30% annuo - 1,50% per il 2016 - 1,80% per il 2017 2,30% annuo - 1,50% per il 2016 - 1,80% per il 2017 Incremento TFR 2,625% per il 2016 - 2,85% per il 2017 - 2,775% per 2,625% per il 2016 - 2,85% per il 2017 - 2,775% per il 2018 - 2,70% per il 2019 - 3,00% dal 2020 in poi il 2018 - 2,70% per il 2019 - 3,00% dal 2020 in poi Incremento salariale 1,00% annuo 1,00% annuo Analisi della sensitività Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 si riportano nella tabella a seguire le analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell’esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito e le erogazioni previste dal piano: 81 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Analisi di sensitività Variazione delle ipotesi Frequenza turnover Tasso di inflazione Tasso attualizzazione 1.523 1% 1.560 1,40% 1.487 1,40% service cost 2015 duration del piano 2015 2016 2017 2018 2019 1.535 -1% 1.498 -1,40% 1.572 -1,40% 126 17,56 Erogazioni previste (anni) 67 109 73 76 163 Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono regolamentate dallo IAS 19, sono comprese quelle erogate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da alcune società del Gruppo (LGH, AEM Gestioni e Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le modalità di corresponsione. Importi in migliaia di € importi in migliaia di € Fondo Sconto energia iniziale Costo corrente del servizio Oneri finanziari (Utili)/perdite attuariali (prestazioni pagate) FONDO SCONTO ENERGIA FINALE 2015 2014 168 6 3 -6 0 171 112 4 4 48 0 168 delta % 50,0% 50,0% -25,0% -112,5% 0,0% 1,8% In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede di concedere una agevolazione tariffaria sui consumi di energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assunti prima dell’ 8 luglio 1996, cessati dal servizio ed ai loro coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte: Ipotesi demografiche Probabilità di decesso Probabilità di inabilità Dati famiglia, seconde nozze e lasciar famiglia Età di pensionamento Tasso turnover Ipotesi demografiche Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e sesso Tavole INPS distinte per età e sesso Raggiungimento requisiti minimi AGO 1,00% 82 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Ipotesi finanziarie Tassi Incremento costo della vita Tasso di attualizzazione Variazione reale del costo energia 1,50% / 2,00% annuo 2,30% annuo 0,50% annuo Importi in migliaia di € importi in migliaia di € Fondo Mensilità aggiuntive iniziale Costo corrente del servizio Oneri finanziari (Utili)/perdite attuariali (prestazioni pagate) FONDO MENSILITàA' AGGIUNTIVE FINALE 2015 2014 241 10 3 -6 0 248 210 9 6 16 0 241 delta % 14,8% 11,1% -50,0% -137,5% 0,0% 2,9% Il presente beneficio ai dipendenti prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5 mensilità di retribuzione (aggiuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento di limite di età o di anzianità. Per la determinazione della passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito riassunte: Ipotesi demografiche Tabelle di mortalità della popolazione italiana RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato Tavole INPS, distinte per età e sesso Raggiungimento requisiti minimi AGO 2,00% Probabilità di decesso Probabilità di inabilità Età di pensionamento Tasso turnover Ipotesi finanziarie Incremento costo della vita Tasso di attualizzazione Incremento retribuzioni Ipotesi demografiche Tassi 1,50% / 2,00% annuo 1,79% annuo 1,00% annuo Analisi della sensitività. 83 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella tabella a seguire l’analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo per esercizio, l’indicazione della durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazioni previste dal piano: Analisi di sensitività Variazione delle ipotesi 14.699 14.543 +1% -1% 14.882 14.377 +1,4% -1,4% 14.278 14.988 +1,4% -1,4% 9.793 4 Frequenza turnover Tasso di inflazione Tasso attualizzazione service cost duration del piano Erogazioni previste (anni) 2016 2017 2018 2019 31. 783 849 1.116 1.365 FONDI PER RISCHI ED ONERI 3.450 migliaia di € (3.419 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € FONDI RISCHI E ONERI Fondo Rischi e Oneri per T.E.E. da acquistare Fondo Rischi e Oneri per beni a dev. gratuita da realizzare Fondo Decommissioning Totale fondi rischi e oneri 2015 2014 0 1.275 2.175 3.450 154 1.320 1.945 3.419 delta % -100,0% -3,4% 11,8% 0,9% La movimentazione dei fondi per rischi e oneri viene di seguito evidenziata: Importi in migliaia di € FONDI RISCHI E ONERI Fondo Rischi e Oneri per T.E.E. da acquistare Fondo Rischi e Oneri per beni a dev. gratuita da real. Fondo Decommissioning Totale fondi rischi e oneri 2014* riesposto 154 1.320 1.945 3.419 Accant.ti 0 0 230 230 Utilizzi -154 -45 0 -199 2015 0 1.275 2.175 3.450 84 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Il Fondo oneri per i beni a devoluzione gratuita rileva l’ammontare per i lavori e le opere ancora da realizzare - sulle reti e impianti di distribuzione del gas metano - in base agli impegni presi con alcuni Enti affidatari in sede di aggiudicazione delle concessioni. La diminuzione dell’accantonamento rispetto all’esercizio precedente è legato ai lavori realizzati nell’esercizio stesso. Infine il Fondo oneri per le spese di “Decommissioning” è correlato alla miglior stima degli oneri di ripristino da sostenere su taluni impianti di distribuzione del gas metano nell’eventualità di cessazione delle concessioni in essere. Tale fondo è stato rilevato nel 2013 a seguito del conferimento delle reti e impianti di distribuzione del gas metano delle controllanti Linea Group holding S.p.A e A.S. Mortara S.p.A.; la variazione rilevata nell’esercizio è legata all’accantonamento del fabbisogno e all’attualizzazione dello stesso. 32. PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI 30.742 migliaia di € (28.644 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € Concedente Importo originario Data scadenza Tipologia tasso Cassa DDPP 620 31/12/22 Variabile 0,90% UBI Banca 13.000 30/12/20 Variabile 0,42% Cassa DDPP 80 31/12/17 Fisso 7,50% Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti Linea Group Holding 8.398 31/12/18 Fisso 4,25% Linea Group Holding 20.000 31/12/22 Fisso 4,25% Linea Group Holding 8.500 31/12/23 Fisso 4,50% Totale finanziamenti da soci TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI Saldo quota Saldo quota non corrente non corrente al al 31/12/2015 31/12/2014 186 4.535 8 4.729 3.576 15.000 7.437 26.013 30.742 217 5.548 17 5.782 5.362 17.500 0 22.862 28.644 La variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente è correlata all’erogazione di un ulteriore finanziamento Soci erogato nel corso dell’esercizio dalla controllante Linea Group Holding S.p.A., per l’importo di 8,5 milioni di €, al fine di dotare la società delle risorse necessarie a sostenere il piano degli investimenti programmato. Si precisa che nella voce Prestiti e finanziamenti non correnti risultano iscritti debiti con scadenza oltre l’esercizio e oltre i cinque anni successivi, come di seguito specificato: • • la quota esigibile oltre l’esercizio e nei quattro successivi ammonta a 22.492 migliaia di €; la quota oltre il quinto esercizio successivo ammonta a 8.250 migliaia di €. Si precisa altresì che tali finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono subordinati a vincoli e/o covenant particolari. 85 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. 33. BILANCIO AL 31.12.2015 PASSIVITA’ PER STRUMENTI DERIVATI 394 migliaia di € (535 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € CONTRATTI DESIGNATI DI COPERTURA Swap su tassi interesse 2015 Totale contratti designati di copertura 2014 394 535 delta % -26,4% 394 535 -26,4% La voce in oggetto rappresenta il fair value del derivato di tipo interest rate swap, acquisito nel 2013 da Linea Distribuzione, a seguito del conferimento del ramo impianti e reti gas della controllante LGH, a sua volta conferito dal Socio ASM Pavia SpA. Questo derivato ha tutte caratteristiche per essere classificato, secondo i principi contabili IFRS, di copertura contro il rischio tassi di interesse di due finanziamenti a tasso variabile, per cui la variazione del suo fair value non viene imputata a conto economico, ma viene rilevata direttamente a patrimonio netto, nella riserva di cash flow hedge. Di seguito il dettaglio delle caratteristiche del contratto succitato: DERIVATO CONTRO IL RISCHIO TASSI DI INTERESSE Data di stipula Data di decorrenza Data di scadenza Periodicità rate Valore nozionale riferimento Valore nozionale residuo al 31/12/2014 Tasso interesse fisso (società) Tasso interesse variabile (banca) Valore mark to market al 31/12/2015 34. Contratto designato di copertura UBI-LD 20/12/2011 01/07/2011 31/12/2021 Semestrale 9.946 3.912 4,69% Euribor 6m/360 -394 ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI 121 migliaia di € (204 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Debiti verso Credem Leasing Totale altre passività non correnti 2015 2014 121 121 204 204 delta % -40,7% -40,7% La voce rileva essenzilmente la quota di debito a lungo termine dei contratti di leasing sottoscritti per le forniture di automezzi; il saldo è diminuito rispetto allesercizio precedente in funzione dei canoni pagati. Si precisa che nella voce risultano iscritti solo crediti con scadenza oltre l’esercizio e nei quattro successivi. 86 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. 35. BILANCIO AL 31.12.2015 ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI 24.518 migliaia di € (24.543 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI Anticipi da clienti/utenti Risconti passivi pluriennali per contributi allacci Depositi cauzionali passivi Totale altre passività finanziarie non correnti 2015 2014 512 24.006 0 24.518 725 23.809 9 24.543 delta % -29,4% 0,8% -100,0% -0,1% La voce di maggior rilievo è afferente il risconto passivo dei contributi incassati dagli utenti, per ripartire su più esercizi tali ricavi in base al periodo di ammortamento del costo sostenuto ad essi correlato. PASSIVITA’ CORRENTI 36. PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI 19.623 migliaia di € (5.304 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € Concedente Importo originario Data scadenza Unicredit 6.000 31/12/16 Cassa DDPP 620 31/12/22 UBI Banca 13.000 30/12/20 Mediocredito Italiano 7.221 30/04/16 Cassa DDPP 80 31/12/17 Cassa DDPP 70 31/12/15 Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti Linea Group Holding 8.398 31/12/18 Linea Group Holding 20.000 31/12/22 Linea Group Holding 8.500 31/12/23 Totale finanziamenti da soci TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI Tipologia tasso Variabile 0,90% Variabile 0,90% Variabile 0,42% Variabile 0,42% Fisso 7,50% Fisso 7,50% Fisso 4,25% Fisso 4,25% Fisso 4,50% Saldo quota corrente al 31/12/2015 6.000 31 1.013 7.221 8 0 14.273 1.787 2.500 1.063 5.350 19.623 Saldo quota corrente al 31/12/2014 0 31 969 0 7 9 1.016 1.788 2.500 0 4.288 5.304 I debiti verso banche e altri finanziatori esigibili entro l’esercizio successivo si riferiscono alle quote dei finanziamenti a medio e lungo termine in scadenza entro l’anno. Il mutuo residuo di 9 migliaia di € con la 87 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Cassa Depositi e Prestiti in scadenza al 31/12/2015 è stato acquisito con il conferimento del ramo d’azienda da A.S.M. Castelleone in data 18 dicembre 2014. 37. ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI 75 migliaia di € (67 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € ALTRE PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Debiti vs/controllanti per cash pooling Debiti verso Credem Leasing TOTALE ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 2015 2014 0 75 75 0 67 67 delta % 0,0% 11,9% 11,9% La voce rileva essenzilmente la quota di debito a breve termine dei contratti di leasing sottoscritti per le forniture di automezzi e autovetture. 38. DEBITI COMMERCIALI 21.360 migliaia di € (20.074 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € DEBITI COMMERCIALI Debiti commerciali verso terzi per fatture ricevute Debiti commerciali verso terzi per fatture da ricevere Debiti commerciali verso società controllanti Debiti commerciali verso società collegate TOTALE DEBITI COMMERCIALI 2015 13.625 6.442 865 428 21.360 2014 10.326 8.411 702 635 20.074 delta % 31,9% -23,4% 23,2% -32,6% 6,4% L’incremento del saldo dei debiti commerciali rispetto all’esercizio precedente è legato essenzialmente alla variazione delle dinamiche degli acquisti e dei pagamenti. Si precisa che questa voce non rileva alcun debito con scadenza oltre l’esercizio successivo. 39. DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI 8.175 migliaia di € (8.074 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA’ CORRENTI Debiti verso controllanti per IRES (in C.N.M.) Debiti verso la C.S.E.A. Debiti verso dipendenti per competenze da liquidare Debiti verso istituti di previdenza Debiti per TOSAP temporanea da liquidare Debiti vs Provincia CR per oneri di gara rateizzati Debiti per errati versamenti C.S.E.A. da rimborsare Debiti verso l'erario per ritenute (dipendenti / profess.) 2015 3.353 3.308 523 374 74 280 0 209 2014* riesposto 3.233 2.879 572 340 327 280 220 180 delta % 3,7% 14,9% -8,6% 10,0% -77,4% 0,0% -100,0% 16,1% 88 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Altri debiti e passività Totale debiti tributari e altre passività correnti 54 8.175 43 8.074 25,6% 1,3% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. Le variazioni che incidono in modo significativo sulla differenza del saldo rispetto all’esercizio precedente sono da ascrivere ai maggiori debiti verso la Cassa Conguaglio del Settore Elettrico (C.S.E.A.), pari a 429 migliaia di €; ai debiti per TOSAP temporanea da liquidare, diminuiti di 253 migliaia di €; ai maggiori debiti verso la controllante LGH per l’IRES in consolidato fiscale, pari a 120 migliaia di €. Si precisa che questa voce non rileva alcun debito con scadenza oltre l’esercizio successivo. 40. DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI 34 migliaia di € (126 migliaia di € nel 2014) Importi in migliaia di € DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI Debiti verso l'erario per imposte dirette IRAP/Addiz IRES TOTALE DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI 2015 34 34 2014* riesposto 126 126 delta % -73,0% -73,0% * il 2014 è stato riesposto, si veda paragrafo II delle Note Illustrative per analisi in merito. Sono costituiti dal debito verso l’erario per il solo saldo dell’addizionale IRES da versare sulla rettifica fiscale del risultato 2014 riesposto. Si rimanda alla nota 12 per maggiori dettagli. 41. PASSIVITA’ CORRELATE AD ATTIVITA’ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014) Al 31 dicembre 2015 non vi sono “Passività destinate alla vendita”. 89 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. 42. BILANCIO AL 31.12.2015 GARANZIE ED IMPEGNI CON TERZI I - GARANZIE PRESTATE Per quanto concerne le garanzie prestate, la società ha rilasciato in favore di terzi le garanzie seguenti: • nell’aprile del 2014 la società ha stipulato con la B.E.I. - Banca Europea per gli Investimenti un contratto di cessione crediti, a garanzia del prestito di complessivi 95 milioni di euro concesso a fine 2013 dalla stessa B.E.I. alla controllante Linea Group Holding per la realizzazione, tra gli altri, anche degli interventi su reti e impianti gestiti da Linea Distribuzione. Oggetto di tale garanzia sono i crediti derivanti dagli eventuali indennizzi spettanti alla società, in qualità di “gestore uscente”, qualora questa non risultasse vincitrice nelle gare che verranno via via indette per la concessione del servizio di distribuzione gas per quegli ambiti nei quali essa è attualmente gestore, fino all’importo massimo di 132 milioni di euro. A fronte di ciò la controllante LGH nel 2014 ha erogato a Linea Distribuzione un primo prestito soci di 20 milioni di euro, per il finanziamento degli investimenti realizzati nel 2013 e 2014, e trasferirà nei prossimi anni le altre risorse necessarie per la realizzazione delle opere del piano investimenti finanziato dalla B.E.I. • Alla data di chiusura dell’esercizio la società ha altresì in essere fidejussioni rilasciate da Istituti Bancari e Società di Assicurazione, per conto della società, a garanzia delle obbligazioni contrattuali sulle concessioni in essere e sui lavori da effettuare, per complessivi 7.078 migliaia di €. II - IMPEGNI La società ha sottoscritto con alcuni degli affidatari delle concessioni in essere accordi contrattuali, correlati alle concessioni stesse, che prevedono l’erogazione agli Enti affidatari di finanziamenti a titolo gratuito; alla data di chiusura dell’esercizio gli impegni per i finanziamenti complessivamente da erogare ammontano a 1.084 migliaia di €. Di seguito il dettaglio con riferimento alla data di esigibilità degli stessi: Impegni per finanziamenti 43. Esigibili al 31.12.2015 Esigibili nel 2016 Totale 953 131 1.084 Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi Classi di strumenti finanziari: 90 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Si riporta di seguito il dettaglio delle attività e delle passività finanziarie richieste da IFRS 7 nell’ambito delle categorie previste dallo IAS 39 sia per l’esercizio in corso sia per quello precedente: Importi in migliaia di € Voce di bilancio 2015 Strumenti finanziari al fair value detenuti per la Crediti e finanziamenti negoziazione Attività non correnti Attività finanziarie non correnti Valore di bilancio 1.361 1.361 Attività correnti Crediti commerciali Attività per strumenti derivati 8.702 8.702 0 Altre attività finanziarie correnti 22.396 2.795 Passività non correnti Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati 30.741 30.741 394 121 121 19.623 75 19.623 75 21.361 21.361 394 Altre passività finanziarie Passività correnti Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie Debiti commerciali Importi in migliaia di € Voce di bilancio 2014 Strumenti finanziari al fair value detenuti per la Crediti e finanziamenti copertura Attività non correnti Attività finanziarie non correnti Valore di bilancio 1.323 1.323 12.214 12.214 0 Altre attività finanziarie correnti 2.795 2.795 Passività non correnti Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati 28.644 28.644 535 204 204 Attività correnti Crediti commerciali Attività per strumenti derivati Altre passività finanziarie 0 535 Passività correnti 91 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie 5.304 5.304 67 67 Debiti commerciali 20.074 20.074 44. Valore equo Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari del Gruppo iscritti in bilancio. Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi ai tassi di interesse prevalenti. Valore contabile 31/12/2015 31/12/2014 Attività finanziarie: Disponib.liquide e depositi a breve Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Passività finanziarie: Prestiti e finanziamenti non correnti Prestiti e finanziamenti correnti Swap su tassi di interesse Swap su prezzi delle commodities Valore equo 31/12/2015 31/12/2014 59 0 0 92 0 0 59 0 0 92 0 0 30.741 19.623 394 0 28.644 5.304 535 0 30.741 19.623 394 0 28.644 5.304 535 0 Si da inoltre evidenza del valore contabile e del valore equo degli strumenti finanziari suddivisi per metodologia e modelli di calcolo utilizzati per la determinazione Voce di bilancio Debiti verso banche Prestito obbligazionario Derivati non designati di copertura Derivati designati di copertura Valore di Mark to market bilancio 18.769 18.769 0 0 394 DCF model Altro Totale fair value 18.769 394 394 In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7 si riporta di seguito il dettaglio della gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società: Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 31.12.2015 31.12.2014 92 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Livello 1 Attività Swap su prezzi commodities Totale Passività Swap su tassi interesse Swat su prezzi commodities Totale Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 0 0 394 535 394 535 Livello 3 Informativa sulle parti correlate Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti della società con le parti correlate durante il 2015: PARTI CORRELATE (valori in migliaia di euro) CREDITI DEBITI COSTI Patrimoniali (Soci della controllante LGH) e loro controllate ACQUE OVEST BRESCIANO DUE SRL AEM CREMONA SPA AEM SERVICE ASM CODOGNO S.P.A. ASM ENERGIA SPA ASM LAVORI SRL ASM PAVIA S.P.A. ASTEM SPA COGEME SERVIZI TERRITORIALI COGEME SPA Totale “Patrimoniali” e loro controllate 0 177 0 59 0 0 35 86 1.100 4 2 526 34 0 0 270 Soci delle patrimoniali COMUNE DI CAZZAGO COMUNE DI CREMA COMUNE DI CREMONA COMUNE DI LODI COMUNE DI PAVIA COMUNE DI ROVATO Totale Soci delle patrimoniali Totale Amministratori e Dirigenti TOTALE RICAVI 6 5 56 1.820 18 34 0 34 13 35 12 5 10 107 268 18 95 0 204 1.018 0 2 0 0 0 1.337 242 0 1 456 0 26 725 82 1.969 518 348 1.611 0 4.528 65 845 933 348 1.170 96 3.457 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 995 6.348 3.725 1.338 I rapporti intrattenuti dalla società, con i soci della capogruppo e con tutti i Comuni soci delle società Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale definiti 93 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 e regolati sulla base di appositi rapporti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi e reciproci servizi. I rapporti in essere fanno rifeirmento per quanto riguarda i rapporti attivi sia a contratti di vettoriamento (ASM Energia), sia a prestazioni rese e riaddebiti di spese, mentre per quanto concerne i rapporti passivi rilevano principalmente i canoni concessori sulla distribuzione del gas metano riconosciuti ai Comuni (soci delle patrimoniali) oltre ai contratti di servizi per locazionee e facility management. Non vi sono invece rapporti intrattenuti con società riconducibili ad alcun amministratore della Società. Termini e condizioni delle transazioni tra parti correlate Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. Tali rapporti non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali. Rapporti con società controllate, collegate, controllanti e società sottoposte al controllo di quest’ultime I rapporti con la società collegata (B.I.G.) nel corso del 2015 hanno interessato sia rapporti di carattere finanziario per un finanziamento a titolo gratuito di nominali 1.810 mila € (attualizzato sulla durata stimata con conseguenti oneri finanziari per 135 mila €), sia rapporti di carattere commerciale (principalmente l’addebito di lavori sulle reti e impianti di distribuzione del gas e prestazioni di servizi). Si segnala inoltre l’attività svolta dalla capogruppo Linea Group Holding S.p.A. in relazione alle prestazioni di servizi di staff, tesoreria centralizzata e ai contratti di affitto, oltre ai finanziamenti erogati residui da rimborsare (pari complessivamente a 31.363 migliaia di €) e ai crediti afferenti il rapporto di c/c di cash pooling in essere. Infine la società, nel corso del 2015 si è avvalsa delle società del gruppo per le forniture di energia elettrica e di gas metano (Linea Più), per le forniture di servizi informatici (Linea Com) e per lo svolgimento di alcune attività specialistiche e dei servizi di facility management. Le operazioni sono avvenute a valori di mercato. Si espone di seguito un prospetto di sintesi dei principali rapporti economici intrattenuti nell’anno con le società del gruppo e dei principali crediti e debiti verso le stesse società al 31/12/15. RAPPORTI INTERNI AL GRUPPO LGH (valori in migliaia di euro) Società collegate BRESCIANA INFRASTRUTTURE GAS Totale società Collegate CREDITI 1.864 1.864 DEBITI COSTI 0 0 135 135 RICAVI 484 484 Società controllanti 94 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 LINEA GROUP HOLDING S.P.A. ASM CASTELLEONE S.P.A. A S MORTARA S.P.A. Totale società Controllanti 20.944 0 0 20.944 35.581 5 11 35.597 2.880 0 6 2.886 86 0 0 86 Altre Società del Gruppo LINEA RETI E IMPIANTI LINEA COM S.R.L. LINEA GESTIONI S.R.L. LINEA PIU' S.P.A. Totale Altre Società del Gruppo TOTALE 60 0 0 3.409 3.469 26.277 179 62 122 66 429 36.026 195 362 84 564 1.205 4.226 5 0 0 24.537 24.542 25.112 Direzione e coordinamento La società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Linea Group Holding S.p.A., società che la controlla al 90,85%. Di seguito vengono riportati i dati sintetici del bilancio d’esercizio al 31/12/2014 della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento e che redige il bilancio Consolidato. 95 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 Conto Economico (importi in euro) Totale ricavi Totale costi Margine operativo Lordo (Ebitda) parti correlate 999.508 -1.730.727 Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo (EBIT) Proventi finanziari Oneri finanziari Quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture Proventi (oneri) da partecipazioni Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento Imposte sul reddito Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento Risultato netto delle attività cessate / destinate ad essere vendute Risultato Netto Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato Variazione riserva IAS 19 Impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19 Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte 864.015 31.12.2014 22.527.254 -23.022.053 -494.799 parti correlate 812.328 -1.268.816 31.12.2013 23.296.491 -20.788.189 2.508.302 -6.960.314 -7.455.113 -9.271.324 -6.763.022 6.265.728 -15.027.514 2.141.249 -10.958.615 - -76.623 19.634.248 15.119.166 3.417.349 -537.845 3.639.633 3.983.431 7.056.982 3.445.586 - - 7.056.982 3.445.586 -369.264 98.031 -81.105 21.869 6.785.749 3.386.350 96 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. Situazione patrimoniale – finanziaria ATTIVITA’ BILANCIO AL 31.12.2015 parti correlate (importi in euro) ATTIVITA' NON CORRENTI Attività immateriali -Avviamento -Altre attività immateriali Immobili, impianti e macchinari Partecipazioni in società controllate Partecipazioni in società collegate e JV Investimenti immobiliari Attività per imposte anticipate Attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Totale attività non correnti ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Attività per strumenti derivati Altre attività finanziarie correnti Crediti tributari e altre attività Disponibilità liquide e depositi a breve Totale attività correnti Attività cessate / destinate ad essere vendute TOTALE ATTIVITA' 19.884.768 1.768.067 4.189.586 parti correlate 31.12.2014 3.195.111 977.571 109.259.652 247.235.977 4.269.053 7.172.492 86.046.581 69.675 458.226.112 26.652 10.683.338 70.007.722 16.249.798 104.812.824 201.780.334 13.286.990 866.057 2.000.000 31.12.2013 3.195.111 1.047.552 104.034.747 247.235.976 4.269.053 7.096.485 77.243.782 60.831 444.183.537 19.912 4.785.952 64.585.856 28.272.171 51.066.646 148.730.537 - - 660.006.446 592.914.074 97 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ BILANCIO AL 31.12.2015 parti correlate (importi in euro) PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Utili (perdite) a nuovo Risultato del periodo Totale patrimonio netto PASSIVITA' NON CORRENTI TFR ed altri fondi relativi al personale Fondi per rischi ed oneri e passività per discariche Prestiti e finanziamenti non correnti Passività per strumenti derivati Altre passività finanziarie non correnti Imposte differite Altre passività non correnti Totale passività non correnti PASSIVITA' CORRENTI Fondi per rischi ed oneri Prestiti e finanziamenti correnti Altre passività finanziarie correnti Debiti commerciali Debiti tributari e altre passività correnti Debiti per imposte correnti Totale passività correnti Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere vendute TOTALE PASSIVITA' TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 1.337.874 parti correlate 31.12.2014 31.12.2013 189.494.116 4.876.199 3.488.353 7.056.982 204.915.650 189.494.116 4.273.783 8.851.854 3.445.585 206.065.338 2.133.747 1.853.910 6.442.053 4.765.309 363.527.564 4.761.216 10.733.360 387.597.940 294.749.248 4.683.609 10.505.984 316.558.060 46.130.626 15.166.844 6.195.386 67.492.856 53.302.800 10.040.029 6.947.847 70.290.676 1.259.866 - - 455.090.796 386.848.736 660.006.446 592.914.074 98 LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 ALTRE INFORMAZIONI Il compenso lordo spettante ai componenti del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2015 è stato pari a 51 migliaia di €. Il compenso della società di revisione per l’anno 2015 per le attività di revisione ammonta a 18 migliaia di € e per altre prestazioni ammonta a 4 migliaia di €. Il compenso lordo spettante al Collegio Sindacale per il 2015 è stato pari a 29 migliaia di €. Si rinvia al contenuto della relazione sulla gestione per quanto riguarda fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della Società, nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili. Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria di Linea Distribuzione S.r.l., nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili. Lodi, 23 marzo 2016 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere 99 SOCIETÀ LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE SOCIETÀ LINEA DISTRIBUZIONE S.r.L. BILANCIO AL 31.12.2015 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE