Rivista trimestrale di comunicazione del Gruppo api
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Rivista trimestrale di comunicazione del Gruppo api
anno 7 - numero 1 - marzo 2005 - editore api anonima petroli italiana S.p.A. - Sped. in abb. post. 70% Roma Rivista trimestrale di comunicazione del Gruppo api 3 EDITORIALE 4 RETE Cambiamenti nella rete di distribuzione carburanti italiana 5 EXTRA RETE Extra Rete 2005 6 ASPHALTICA 2004 Asphaltica 2004: la presenza di api 8 CUSTOMER CARE Il cliente: la nostra ricchezza 10 marzo 2005 sommario NORMATIVA Un progetto di successo! 12 RETE L’immagine del Punto Vendita 13 GPL Centro Servizi Stylgas 14 SPECIALE SFC Planning 2005 18 PROMOZIONI Azione promozionale Pasqua 2005 19 LA VOCE DEL GESTORE Un nostro gestore campione di arti marziali: Domenico Musarra anno 7 - numero 1 - marzo 2005 Direttore responsabile Luisa Di Vita [email protected] Comitato di redazione Roberta Bottone [email protected] Guido Cerini [email protected] Carlo De Matthaeis [email protected] Alessandro De Siati [email protected] Laura Gessa [email protected] Massimiliano Granitto [email protected] Fabio Latini [email protected] Salvatore Marigliano [email protected] Gianluca Scurati [email protected] Hanno collaborato Federico Bragone, Gualtiero Chiaperotti, Margherita Coletti Perucca, Lucia De Ferrariis, Antonello Lenti, Alberto Madella, Paolo Pasquali 20 LA VOCE DELL’ACR Consigli utili per fare centro 22 22 24 26 SPECIALE FESTIVAL Progetto grafico Linksrl.it - Intervista a Mario Galiano Stampa Edigraf srl - Dall’oil al non-oil Registrazione Trib. Roma n. 570 del 1/12/1999 - Festival e il franchising Foto di Archivio api Redazione “api con voi” C.so d’Italia, 6 - 00198 Roma Tel. 06.849.3341 www.apioil.com Cari gestori, inizia un altro anno di “api con Voi”, all’insegna di tante nuove letture, spero interessanti per tutti voi. L’impegno che ci mettiamo è segno di quanto tutta l’azienda tenga alla comunicazione, alla possibilità cioè di trasferire ai suoi lettori, in questo caso principalmente voi gestori, le proprie idee, i propri principi strategici, i propri suggerimenti. In particolare il rapporto con i nostri gestori cresce di anno in anno, sia attraverso il confronto continuo con gli addetti commerciali, sia tramite tutte quelle occasioni in cui l’azienda riesce a comunicare con voi. Penso in particolare a tre mezzi molto importanti: la Scuola di Formazione di Falconara questa rivista il portale apiGate Ebbene, all’impegno con cui noi cerchiamo di diffondere questi strumenti e agli investimenti che ne derivano, ci aspettiamo che rispondiate voi gestori con un efficace utilizzo degli stessi. Da qui il mio invito a partecipare ai corsi della “vostra” scuola, a scrivere ad “api con Voi” e ad utilizzare il portale non solo come veicolo per “ricevere” informazioni, ma anche come mezzo per inviare suggerimenti ed idee. Del resto l’indirizzo strategico che insieme abbiamo disegnato è molto ambizioso proprio perché richiede una partecipazione convinta da parte di tutti gli “attori”, che si alimenta con il confronto e con il dialogo: mi riferisco alla strategia di distinguerci per la qualità del servizio, alle 10 regole d’oro, alla ricerca costante di una qualità eccellente nell’accoglienza dei nostri clienti. Cari amici, noi siamo davvero convinti che questa sia la nostra strada, quella che ci consentirà di avere grandi soddisfazioni, anche in un mercato sempre più competitivo. È per questo motivo che vi ripetiamo continuamente quanto sia importante aderire senza indugio ed in maniera continuativa a questa strategia che si basa su pochi e semplici principi: adottare comportamenti coerenti con la strategia, semplificata nelle 10 regole d’oro: accoglienza cordiale, cortesia, offerta spontanea di “servizi di base” come la pulizia del vetro, i controlli all’auto, la promozione, i prodotti non oil, eccetera; curare l’aspetto del punto vendita in modo che sia pulito, accogliente, gradevole; sviluppare iniziative di marketing locale; promuovere l’offerta di prodotti non oil, sia che si disponga di strutture attrezzate, sia nel caso in cui si possa solamente utilizzare piccoli ambienti o i più semplici carrelli espositori. Come vedrete, alcune indicazioni utili sono suggerite nell’articolo di Gualtiero Chiaperotti a pagina 20. Noi continuiamo a lavorare per dare sempre più contenuti alla strategia, realizzando strumenti ed iniziative. Voi avete il compito di riempire di sostanza i principi, con le azioni e i comportamenti più consoni. Sono convinto che ce la possiamo fare: perciò vi auguro buon lavoro e buona lettura di questo numero di “api con Voi”. Paolo V. Chiantore Direttore Retail RETE Cambiamenti nella rete di distribuzione carburanti italiana Chiusura del piano di razionalizzazione: passi in avanti per la Penisola ma ancora divario con il resto d’Europa I l 31 dicembre 2004 si è concluso, anche per i terzi convenzionati, il Piano volontario di ristrutturazione della rete autorizzato dall’Autorità Garante Concorrenza Mercato. Gli impianti chiusi sono stati complessivamente 2.218 contro i 3.000 previsti; mancano all’appello essenzialmente i convenzionati e le pompe bianche, mentre gli impianti di proprietà sono stati chiusi rispettando le previsioni del Piano. Dal 1990 ad oggi si è 4 sfoltito in maniera consistente il numero di punti vendita (-8.550). A seguito del Piano, l’erogato medio in Italia è salito dai 966 mila ai 1.643 milioni di litri di fine anno, pari ancora a circa la metà di quello che caratterizza la rete di Francia, Germania e Regno Unito. Il divario qualitativo con le reti europee non è ancora stato colmato. Nei principali Paesi europei è più vistoso lo smantellamento, anche perché inversamente proporzionale all’aumento dell’erogato medio. In Italia c’è ancora molto da fare. L’impulso alla crescita qualitativa degli impianti, accompagnata dallo sviluppo del non oil e dalla necessità di selfizzazione, richiede necessariamente la limitazione di alcuni restrizioni amministrative. Come sottolinea l’organo di stampa dell’UP “Notizie statistiche petrolifere”, occorrerebbe in particolare: eliminare il contingentamento nella somministrazione di alimenti e bevande presso le strutture bar appoggiate alla stazione di servizio; di Luisa Di Vita alleggerire i vincoli urbanistici, consentendo superfici adeguate; allentare le restrizioni su orari e turni; snellire le procedure amministrative. Queste sono solo alcune delle barriere restrittive nello sviluppo di tale comparto. È probabile, dicono gli esperti, che nei prossimi anni ci sia un’accelerazione nel cambiamento di tali processi. EXTRA RETE Nello scorso numero di “api con Voi”, vi abbiamo presentato i dati consuntivi dell’andamento rete 2004. Nell’ottica di condivisione delle attività e performance aziendali, vi illustriamo ora con una breve sintesi lo scenario di mercato dell’Extra Rete. Extra Rete 2005 di Guido Cerini L’ attività commerciale, come noto, è stata notevolmente rallentata dall’incidente avvenuto a Falconara l’8 settembre scorso che ha causato il blocco della produzione del bitume. Infatti da quel giorno si è interrotto specialmente su questo prodotto un trend di vendite eccezionalmente positivo che ci avrebbe consentito di definire il 2004 l’anno dei record. Ciononostante, l’anno 2004 è stato per l’Extra Rete un anno discretamente positivo, e sui volumi e sui margini. GASOLI Fino ad agosto le vendite risultavano essere sopra il mercato con il consolidamento delle nostre quote sulla fascia adriatica e con la detenzione della leadership nell’hinterland di Falconara. Purtroppo la chiusura d’anno ha evidenziato un incremento di appena l’1% leggermente al di sotto del mercato. Ciò a causa dell’effetto a catena, (il ritardato avviamento degli impianti di raffineria in fase post manutentiva) che non ci ha consentito di aggredire il mercato con i quantitativi di prodotto necessari. noi ci siamo difesi, vendendo in coda d’anno un terzo del nostro potenziale con il solo bitume stradale prodotto in conto lavorazione dalla raffineria Alma di Ravenna. LUBRIFICANTI Le vendite lubrificanti con un incremento di circa l’8% sull’anno precedente hanno raggiunto un tetto storico sia di incremento percentuale che di volumi. Lo stabilimento di via Salaria (Roma) si è adeguato pertanto con la conseguente ottimizzazione della produzione. Con riferimento all’organizzazione commerciale si denotano i primi segnali positivi dopo la vasta opera di sensibilizzazione effettuata sulla forza vendita. BITUME Si è verificata una particolare situazione di mercato nella tarda primavera con il susseguirsi delle chiusure di raffinerie concorrenti che ci ha consentito di immettere un quantitativo di bitume eccezionalmente alto rispetto al mercato alla fine di agosto. Il sogno di chiudere un anno record e memorabile è svanito l’8 settembre. È cessata la produzione e Le nostre strategie per il 2005 Consolidare, rilanciare, sviluppare sono i tre must che la nostra Direzione commerciale si pone per il 2005. Il primo “CONSOLIDARE” è relativo al gasolio: rafforzando con il nostro stile di sempre la cura del cliente con la proverbiale attenzione al mercato, mercato che giorno dopo giorno diventa sempre più complesso e concorrenziale. “RILANCIARE” è la parola d’ordine riferita alle vendite di bitume. In tal senso aspettiamo buone notizie circa l’avviamento della produzione da Falconara. Da quel momento saremo impegnati al recupero di quella clientela che, gioco forza, è stata costretta, nostro malgrado, ad approvvigionarsi dalla concorrenza. “SVILUPPARE” le vendite lubrificanti: cercando di rendere operativi al massimo gli strumenti (database potenziale clientela) messi a disposizione della forza vendite e quindi di sfruttare al meglio le zone ad essi assegnate. 5 ASPHALTICA 2004 Asphaltica 2004: la presenza di api di Alberto Madella e Lucia de Ferrariis D al 1° al 3 dicembre si è svolta presso il Quartiere Fieristico di Padova l’edizione 2004 di Asphaltica. Nell’ormai vasto panorama degli eventi connessi al settore delle Infrastrutture Viarie, Asphaltica merita un posto d’onore in virtù della sua doppia connotazione di Mostra-Convegno, caratterizzata dalla presenza di circa 150 espositori e dalla visita di oltre 6.000 persone. api è stata presente anche in questa edizione con un suo stand dove le funzioni tecni- 6 che e commerciali hanno accolto numerosi clienti e visitatori interessati ai diversi aspetti del settore dei bitumi. Presso lo stand è stata presentata la versione finale del CD interattivo sul bitume, già in visione sotto forma di bozza lo scorso anno. I nostri visitatori, attraverso la postazione multimediale con schermo a 42 pollici, hanno potuto “navigare” non solo nel mondo delle strade ma anche in quello della società api, nella sua struttura, nei suoi prodotti e nelle sue scelte di avanguardia nei settori dell’innova- zione e dell’ambiente. Il CD, che api intende distribuire ai clienti Extra Rete ed alle Amministrazioni che operano nella sua area di mercato, mette in evidenza le competenze specialistiche che hanno consentito ad ASPHALTICA 2004 api di porsi come il principale riferimento tecnico a livello nazionale sul bitume. Il CD realizzato rappresenta, inoltre, l’aggiornamento all’anno 2005 de “Il Manuale del Bitume”, che fu distribuito, a partire dall’anno 2000, alla nostra clientela, agli Enti Locali e ad alcuni Dipartimenti Universitari di Ingegneria dei Trasporti, con cui l’Azienda collabora per lo sviluppo di innovazioni nel settore delle strade. Anche in questa edizione di Asphaltica sono stati tenuti numerosi incontri tecnici (workshop) per lo più proposti da alcune delle aziende espositrici, nell’ambito dei quali sono state dibattute alcune tra le principali novità del settore stradale. Il momento di maggiore interesse tecnico-scientifico è però coinciso con il Convegno inaugurale “L’innovazione si fa strada” coordinato dal presidente del SITEB. Nell’ambito del Convegno sono stati riportati alcuni recenti sviluppi della ricerca americana in campo stradale, a cura di autorevoli esponenti della Federal Highways Administration e della NAPA. Il tema del Convegno a nostro avviso più innovativo è stato quello esposto dall’ing. Max von Devivere di EUROVIA, circa le tecniche di produzione dei conglomerati bituminosi a tem- perature mediobasse, i cosiddetti “ w a r m mix”. Si tratta di sperimentazioni che mirano a produrre conglomerati bituminosi in impianto alla temperatura di 1 2 0 ° C circa contro gli attuali 1 6 0 180°C, con l’uso di speciali additivi. Esperienze in merito sono state avviate in alcuni Paesi europei più sensibili ai problemi connessi alla presenza di fumi di bitume durante la lavorazione e la stesa. Su questa importante tematica dalla doppia veste di innovazione tecnica e tutela dell’ambiente abbiamo già riservato un ampio posto nelle nostre attività di ricerca nel 2005. L’obiettivo delle nostre ricerche è individuare le migliori tecnologie per produrre conglomerati a bassa temperatura, utilizzando il nostro bitume e garantendo comunque i requisiti essenziali di resistenza meccanica, durabilità e riciclabilità dei materiali prodotti a temperature più elevate. La promozione di una tecnologia a bassa temperatura consentirà di valorizzare il nostro bitume nel massimo rispetto dell’ambiente, offrendo anche un risparmio energetico per i nostri clienti. In particolare, la produzione dei conglomerati a temperature più basse riduce il degrado delle caratteristiche prestazionali che i nostri bitumi (prodotti da cicli di conversione termica) subiscono per effetto del riscaldamento: in altre parole i nostri bitumi, se utilizzati con questa tecnologia, potrebbero mostrare prestazioni simili a quelle dei bitumi di prima distillazione. 7 CUSTOMER CARE Il cliente: la nostra ricchezza Il valore dei buoni carburante di Margherita Coletti Perucca C redo sia stimolante ricordare che tra il 2003 e il 2004 si è verificato un consistente aumento della distribuzione dei buoni carburante, e, parlando di numeri, si è passati da 21.000 a 50.000 buoni carburante, superando addirittura le nostre aspettative. Questo dato sicuramente fa riflettere e ci permette di capire quali sono le esigenze dei clienti api e quali i mezzi per soddisfarle. Ciononostante abbiamo scelto di pubblicare la lettera di lamentela che segue perché crediamo possa essere utile trarre degli inse- 8 gnamenti da alcuni errori. Letta con la giusta interpretazione, ci rendiamo conto che essa ha come fine quello di sensibilizzare voi gestori, e di farvi riflettere sul fatto che basta un piccolo gesto per soddisfare pienamente le esigenze di un cliente. Qui emerge un evidente stato di disagio espresso da un cliente api fedele ed affezionato. Credo sia significativo l’impegno da lui manifestato nel tentativo di mantenere fede ad un servizio in cui ha sempre creduto ma dal quale sembra aver ricevuto una delusione. Ed è per questo motivo che il nostro intervento è stato tempestivo. Abbiamo, infatti, provveduto a recapitare i buoni carburante da lui richiesti e a regalargli dei punti omaggio, il tutto Procedura di incasso per i Buoni Carburante emessi da api 1 3 5 Richiedi la tessera apiCARD. 2 Inserisci apiCARD nel terminale. Scegli la funzione Buoni Benzina. 4 Verifica il saldo. Inserisci il Codice Premio 139. 6 Inserisci la quantità dei buoni (massimo 5). CUSTOMER CARE accompagnato da una lettera di scuse. Nell’episodio qui riportato risulta che il cliente decide di fare a meno di api perché non ha trovato risposta alle sue domande. Il gestore rischia di mettere in pericolo la fedeltà dei suoi clienti e allo stesso tempo non offre un servizio adeguato che rappresenta la nostra scelta strategica, ed in cui voi tutti avete dimostrato in più occasioni di credere. Il cliente api è un cliente attento e meticoloso, che non fa richieste impossibili, ma che si aspetta di ricevere quella gentilezza e premura che noi, in quanto azienda che cura tali valori, dobbiamo assicurargli. Tutto ciò rientra nel definire il posizionamento di api, e nel capire come il nostro consumatore ci percepisce rispetto ai competitors. È dunque da questi episodi che possiamo imparare a capire che il rapporto che si crea tra voi gestori e il cliente è la più grande fonte di ricchezza che permette di cre- La presente per informare del trattamento ricevuto dal sottoscritto, cliente api da oltre due anni, a conclusione della raccolta punti api card, denominata “Regalopolis”. Dopo essere stato un intero anno esclusivo e fedele cliente api, ed al fine di ricevere i buoni carburante quale premio esplicitamente previsto e pubblicizzato dal catalogo premi, ho constatato un comportamento da parte dei gestori degli impianti, che giudicare al limite della scorrettezza credo che sia riduttivo. A cominciare dal mio abituale rivenditore api, situato in zona Eur, il quale alla mia richiesta dei buoni benzina maturati al termine della raccolta punti, mi informa che li ha terminati e mi dice di rivolgermi ad un altro gestore. Vado da un altro gestore (zona Eur) ma anche lui ha finito i buoni, e mi consiglia di andare a provare da un altro gestore. Ci vado! Stavolta zona Colli Portuensi, ma ahimé non li hanno, poi mi dicono “prova ancora, sarai più fortunato”. Riprovo sul viale Medaglie d’Oro: una barzelletta! Poi scopro che forse ho qualche possibilità con qualche impianto verso il raccordo anulare, perché lì passa tanta gente. Raggiungo il raccordo anulare, impianto “Pisana” esterna... lo sa egregio Signor Presidente cosa mi dice l’esercente? “I buoni benzina si richiedevano fino a fine dicembre, come da regolamento”. scere con obiettivi comuni. A questo punto, penso sia risolutivo soffermarci su come prevenire tali inconvenienti, insistendo sulla superlativa importanza della fidelizzazione del cliente al nostro brand. Lo schema qui riportato riassume in maniera molto semplice e lineare quelli che sono i passaggi da seguire al fine di dare esito positivo alla procedura d’incasso del buono e quindi di evitare che, commettendo delle sviste, non vi assicuriate il rimborso, recando così un danno a voi stessi. Speriamo vi sia utile e buon lavoro! FALSO! IL REGOLAMENTO NON FA RIFERIMENTO A TUTTO QUESTO! Vi dico una cosa Signori Presidenti: io l’elemosina la faccio ma non la chiedo, pertanto Vi restituisco allegata alla presente la vostra bella carta api card perché il sottoscritto non sarà mai più un cliente api. Marco Ranieri (Roma) Scegli la modalità di consegna: - Consegna e usa - Consegna - Accetta buono (per i buoni provenienti da altri Punti Vendita). 8 Inserisci il Numero Seriale che trovi sul buono (l’operazione è sul pos). 9 Attendi la stampa e verifica che l’operazione sia andata a buon fine, prima di dare il carburante. 7 N.B. Saranno accettati solo i buoni utilizzati per la prima volta. I buoni sono cumulabili. 9 NORMATIVA Un progetto di successo! di Federico Bragone e Antonello Lenti U n progetto che mi ci ha dato molta soddisfazione professionale è stato l’adeguamento al DPR 340/03, “Regolamento recante disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione“ dei nostri impianti di GPL. E siamo fieri di rappresentare il motivo del successo conseguito. Due parole sul DPR. La norma, entrata in vigore ad inizio 2004, si applica, in vario modo, sia agli impianti nuovi che a quelli esistenti e si pone l’obiettivo di migliorare la sicurezza antincendio degli stessi regolamentando, tramite una “Regola Tecnica”, sia la sicurezza intrinseca degli impianti, individuando una serie di interventi tecnici da adottare sulle attrezzature, che la sicurezza indotta dal com- portamento umano, individuando una serie di interventi di natura gestionale che riguardano soprattutto chi opera in campo. Ciò ha comportato la necessità di dover capire in tempi api si è distinta tra le compagnie petrolifere per avere concretizzato il concetto di partnership introdotto a partire dal luglio del 2002. Nel caso specifico, ha scelto di fare formazione in aula ai propri gestori, attività non richiesta dalla norma; ha fornito degli utili strumenti di gestione quali il manuale operativo, concepito per una facile ed immediata consultazione; ha dotato i gestori di un’utilissima apparecchiatura (il 10 rapidi cosa fare (come, dove e quando la norma si applicava ai nostri impianti) e dover mettere in atto tutta una serie di azioni necessarie sia di natura impiantistica che gestionale. rilevatore di gas); ha incrementato e migliorato la Segnaletica di Sicurezza per rendere consapevoli tutti i soggetti (clienti, gestori, Autisti) delle regole comportamentali da tenere e far rispettare sui propri impianti, a beneficio dell’incolumità delle persone e della salvaguardia dei beni. In virtù del concetto di partnership, api ha fatto tutto questo per non lasciare il gestore da solo con gli oneri e le responsabilità derivanti dalla norma. Ebbene, quali sono stati gli ingredienti di tale successo? Innanzi tutto la formazione di una squadra interfunzionale, denominata “task force 340”: Relazioni Esterne (Antonello Lenti), Funzione Legale (Milena Cirigliano), Scuola di Formazione Commerciale (Salvatore Marigliano), Filiale Nord (Dario Falchi) ed il sottoscritto (Federico Bragone) in qualità di tecnico della rete. Quindi l’importanza di coinvolgere nel progetto tutte le competenze necessarie e quella di instaurare un clima di team necessario a tirar fuori le migliori energie. NORMATIVA Secondo ingrediente di successo è l’aver percorso tutti gli step logici del ciclo di vita di un progetto: analisi, pianificazione, realizzazione, test ed implementazione. Sono state analizzate tutte le problematiche legali, tecniche e commerciali; definite e pianificate tutte le azioni necessarie; realizzati gli adeguamenti strutturali e le attività di formazione ai gestori, con la documentazione a supporto delle attività quotidiane; il tutto è stato condiviso (il test !) in ogni suo passaggio con i comitati di colore api, i quali hanno contribuito ad implementare il processo e di conseguenza il prodotto finale con alcune interessanti proposte. Il progetto, che è nato per soddisfare una normativa cogente, è stato sviluppato operativamente pensando sia ai fabbisogni dell’api sia a quella dei suoi gestori, cercando di accrescere la sensibilità di tutti sulle problematiche connesse alla sicurezza antincendio. La soddisfazione professionale di cui parlavo in apertura è stata condivisa con i miei colleghi della task force e deriva dal fatto che il successo del progetto ci è stato riconosciuto sia direttamente dai gestori, in termini di partecipazione ai corsi e di gradimento degli argomenti trattati, sia dalle stesse organizzazioni sindacali, le quali, coinvolte sin dalla fase iniziale del progetto, hanno contribuito positivamente e costruttivamente alla riusci- ta dello stesso. Questa esperienza ha dato la possibilità di fare emergere e consolidare le metodologie che la Direzione Retail sta attivando nella gestione di tutti i numerosi progetti che coinvolgono la rete dei punti vendita e i suoi gestori. 11 RETE L’immagine del Punto Vendita di Federico Bragone Forme, colori ed emozioni entrano costantemente nella nostra vita quotidiana. Vediamo come possono essere funzionali e interagire nel rapporto con il cliente. C i domandiamo innanzi tutto cosa è l’immagine. Cercando sul dizionario si legge la definizione di “forma esteriore di un corpo percepita dai sensi”. Consideriamo poi che ad una percezione sensoriale corrispondono delle emo- 12 zioni nell’essere umano, che dipendono dal tipo di forma percepita e dalle sue caratteristiche architettoniche. Ne deriva intuitivamente l’importanza di curare l’immagine di una rete di negozi, in quanto le emozioni che ne vengono indotte contribuiscono a condizionare i processi di acquisto. L’immagine dei negozi rappresenta quindi il biglietto da visita di una società com- merciale come l’api. A tale proposito i guru del marketing cominciano a parlare di “shopping esperenziale”, dove il processo di acquisto non è più inteso solo come un momento di conoscenza del prodotto in rapporto ai bisogni da soddisfare: l’acquisto diventa l’occasione per effettuare un’esperienza emotiva piacevole e stimolante, che possa intrattenere il cliente e distoglierlo per un attimo dalla realtà quotidiana. Un vero e proprio momento di svago! L’acquirente razionale, che guarda alla funzionalità del prodotto, lascia il passo al consumatore edonista, che intende ricrearsi nel processo di acquisto, è attento al tipo di emozioni che prova entrando in un negozio e interagendo con i prodotti e i servizi offerti. Se parliamo dell’immagine di una stazione di servizio, gli ingredienti sono la qualità del servizio offerto dal gestore, l’assortimento dei prodotti di vendita, l’esposizione e l’interior design delle strutture. Per quanto riguarda la componente architettonica, l’immagine del Punto Vendita api viene percepita dal cliente come dinamica ed accattivante: il colore giallo stimola l’attenzione, il cavallo suscita l’entusiasmo e le forme architettoniche evidenziano l’armonia della stazione! L’azienda, che per tradizione è attenta alla cura scrupolosa della propria immagine, intende proseguire il suo processo di sviluppo lavorando sull’accoglienza delle strutture di vendita, dando al Suo gestore la possibilità di soddisfare il cliente nei suoi bisogni sia funzionali sia emotivi. Entrando in una stazione di servizio api, GPL il cliente dovrà percepire di essere accolto a braccia aperte dal gestore, avere a colpo d’occhio tutti i servizi a disposizione ed essere intrattenuto vivendo un’esperienza emotiva piacevole e stimolante. Il giallo sarà equilibrato con colori neutri, in modo da poter trasmettere una sensazione di relax. Saranno curate le aree verdi e le aree di sosta, rendendo i prodotti non oil di facile fruizione e di intrattenimen- to, sia per la cura dell’auto sia per la cura della persona. Alla luce di questo scenario, l’impegno quotidiano della Direzione Retail è concentrato nel coordinare tra loro in modo equilibrato tutte le componenti che agiscono sull’immagine di un Punto Vendita: la comunicazione dei servizi presenti, le attività promozionali, le iniziative e i comportamenti del gestore, l’ambientazione dei negozi. In particolare, insie- me agli interventi a livello strutturale, è altrettanto importante l’attività continua di sensibilizzazione e di formazione dei gestori sui comportamenti relativi al servizio, in modo da valorizzare l’immagine dell’azienda in tutti in suoi aspetti agli occhi del cliente. Centro Servizi Stylgas 10 anni di apigas in Emilia U bicato nella prima periferia di Bologna, in uno dei più importanti nodi viari d’Italia che funge da spartiacque sulle direttrici NordSud, Est-Ovest, il Centro Servizi Stylgas collabora con api da più di un decennio su quasi tutte le provincie Emiliane. L’azienda, dalla connotazione tipicamente familiare, è gestita dai fratelli Bassi che si occupano a tempo pieno dello sviluppo, della gestione del deposito e dell’amministrazione. In particolare, Massimo Bassi segue a tempo pieno l’attività commerciale, gestendo con esperienza e competenza una capillare rete di segnalatori sul territorio; Roberto Bassi gestisce la movimentazione e gli approvvigionamenti del deposito, il trasporto primario e secondario, il settore tecnico per le installazioni, manutenzioni e la certificazione degli impianti; Cristina Bassi segue invece la parte amministrativa, avvalendosi di un team in rosa di cui fanno parte le cognate Claudia e Gigliola nonché Sandra, il jolly del gruppo. La Stylgas garantisce i rifornimenti alla clientela con 4 autobotti, si occupa delle di Fabio Latini installazioni e manutenzioni avvalendosi di attrezzature all’avanguardia, gestisce un deposito della capacità di 400 metri cubi di GPL. Grazie a questa efficiente struttura la Stylgas segue attualmente oltre 2.000 impianti su cui vengono commercializzati 5.300.000 litri. Per i risultati raggiunti e l’impegno posto in essere in tanti anni di attività, non resta altro che fare i complimenti a tutto lo staff Stylgas, già proiettato verso nuovi obiettivi sempre più sfidanti. 13 SFC SPECIALE SFC di Salvatore Marigliano L a formazione 2005 per i gestori api è iniziata con il suo primo corso Base e Avanzato. La Scuola di Formazione, da sempre attenta alle esigenze dei gestori, quest’anno metterà in pista un nuovo corso che parlerà di Marketing. Sarà varato un corso in più che si svolgerà sia in sede che in località da definire. Ciò aiuterà a migliorare la fedeltà dei clienti e differenziare api dalla concorrenza. Come ogni anno poi, la Scuola riconferma l’organizzazione dei corsi Base per i nuovi gestori, fornendo loro nozioni tecnico-pratiche in linea con gli standard di servizio attesi dalla società. Il corso Avanzato per gestori avrà una veste diversa e tratterà argomenti ancora più vicini alle esigenze dimostrate. Parleremo con particolare riguardo del servizio: elemento portante per il successo del gestore api. generale Planning 2005 14 SFC Corso Base Gestori Il corso BASE è indirizzato agli aspiranti e/o nuovi gestori. Fornisce un vasto e completo orizzonte di nozioni indispensabili alla gestione del Punto Vendita in linea con le politiche api. Possono essere iscritti su scelta dell’ACR anche gestori di vecchia data. OBIETTIVI Dare una “base” ai futuri gestori Diffondere lo stile api Fornire livelli di presentazione e di servizio in linea con la concorrenza più qualificata Far conoscere la Società, l’organizzazione e i Suoi uomini Mettere in condizione i futuri gestori di poter aprire subito un P.V. avendo acquisito nozioni tecnico-pratiche in linea con gli standard di servizio attesi dalla Società. PROGRAMMA Durata del corso 4 giorni e mezzo. Inizio lunedì mattina dalle ore 9.00 alle 18.00. Termine venerdì ore 13.00 Argomenti trattati: Breve storia della società Filmato istituzionale Le fonti d’energia - cenni storici sul petrolio. Prodotti petroliferi, carburanti e lubrificanti. La sicurezza sul P.V. Lo scarico dei carburanti Normativa rete Gli adempimenti amministrativi Rifiuti Registro carico e scarico La manutenzione del P.V. La contrattualistica api Il Marketing Normative e procedure creditizie Organizzazione Logistica Durante il corso è prevista una visita della Raffineria. Viene eseguita un’esercitazione pratica sul servizio alla banchina. DOCENTI Il corso si avvale di docenti esterni e di personale interno api SEDE Scuola Formazione Commerciale Falconara Marittima. ATTESTATO Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza. 15 SFC Corso Avanzato ll corso AVANZATO continuerà la formazione del gestore “tipo”, attraverso lo sviluppo dei concetti di Marketing. Particolare riguardo sarà dato al servizio da offrire al cliente api. OBIETTIVI Sviluppare un reale senso di appartenenza alla Società Creare una rete omogenea di gestori con professionalità avanzata 16 PROGRAMMA Durata del corso 3 giorni e mezzo. Inizio lunedì mattina dalle ore 9.00 alle 18.00. Termine venerdì ore 13.00. Argomenti trattati: Contratto api-gestore Concetto di partnership Servizio Cliente api e i suoi bisogni Leve di mercato Promozione EuroShell apigate Merchandising Tecniche di esposizione con esercitazione pratiche Tecniche di vendita DOCENTI Il corso è progettato e gestito dal personale api con la partecipazione di un docente esterno. SEDE Scuola di Formazione Commerciale di Falconara Marittima. ATTESTATO Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza. SFC Corso di Marketing Breve corso studiato per i gestori che intendono acquisire conoscenze specialistiche di marketing, con riferimento particolare agli strumenti di vendita e fidelizzazione. OBIETTIVO Migliorare la fedeltà dei clienti e differenziare api dalla concorrenza. PROGRAMMA DOCENTI Durata del corso 2 giorni. Argomenti trattati: Concetti base di Marketing Orientamento al cliente Conoscenza dei propri concorrenti Abilità nel pianificare le azioni Il cliente api e i suoi bisogni Esercitazioni Il processo di marketing nel vostro Punto Vendita Definizione del micromercato Conoscenza clientela Analisi della concorrenza Le azioni: le dimensioni per crescere Le azioni per aumentare le vendite Programma QUI Il corso è progettato e gestito dal personale api. SEDE Il corso si svolgerà in sede o in località da definire. ATTESTATO Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza. 17 PROMOZIONI Azione promozionale Pasqua 2005 di Paolo Pasquali A lla luce del buon riscontro della recente iniziativa per il Natale, api ha deciso di offrire un supporto promozionale al gestore anche per le festività pasquali. Il gestore avrà la possibilità di fare un omaggio ai propri clienti in occasione della Pasqua, offrendogli un prodotto di sicuro gradimento come gli ovetti pasquali. La nostra promozione consiste in un astuccio con immagine personalizzata api con- 18 tenente 5 ovetti al cioccolato al latte Lindt che verranno affiancati da una cartolina di auguri personalizzata. Il gestore consegnerà personalmente il tutto al cliente che riceve l’omaggio. Sull’impianto sarà affissa una locandina che pubblicizza l’iniziativa. Attraverso questa azione l’az i e n d a punta sugli aspetti che assumono sempre maggiore importanza nell’identificazione del brand api: qualità, servizio e immagine. La qualità del prodotto è assolu- tamente garantita dal nome di Lindt, leader assoluto di mercato nel settore del cioccolato. La centralità del servizio è un elemento distintivo dell’azienda, e ricevere per mano del proprio gestore di fiducia questo omaggio rafforza nel cliente la percezione di questo concetto. L’immagine, infine, giova sicuramente di un’a- zione che permette di avere omogeneità e visibilità a livello nazionale. Confidiamo che anche in questa occasione l’iniziativa sarà apprezzata, nella convinzione che la fidelizzazione del cliente nei confronti del gestore e della compagnia sia per entrambi un obiettivo primario. LA VOCE DEL GESTORE Un nostro gestore campione di arti marziali: Domenico Musarra di Gianluca Scurati O ggi noi della redazione di api con Voi siamo venuti a trovare i gestori del punto vendita di Olgiate Olona in provincia di Varese: il signor Salvatore Musarra e suo figlio Domenico. L’occasione è importante in quanto Salvatore nel 2005 festeggia 25 anni di lavoro con api! Nel parlare delle numerose iniziative che i signori Musarra propongono sul punto vendita alla loro clientela e di come svolgono quotidianamente la loro attività sull’impianto, abbiamo scoperto di avere di fronte a noi due professionisti di arti marziali e non solo. La passione per le arti marziali come è iniziata? Risponde Salvatore: «Nel 1983, volendo scegliere una attività sportiva da fare intraprendere a mio figlio, che allora aveva 8 anni, scelsi lo Judo: una disciplina che, oltre a formare il fisico di un ragazzo, impartisce insegnamenti di correttezza e lealtà nei confronti del prossimo, cose per me molto importanti. Visto che comunque dovevo accompagnare mio figlio ai corsi , decisi di iscrivermi anche io. La passione per lo sport e per le arti marziali mi ha portato ad aprire una palestra nel 1992 dove mio figlio ed io da allievi siamo diventati istruttori». Continua Domenico: «Devo ringraziare mio padre perché lo Judo è stata una scuola di vita e dopo i primi anni di grandi sacrifici in allenamento sono arrivati una serie di risultati inaspettati: sono stato 6 volte Campione italiano di Judo dal 1987 al 1992 nelle categorie in cui gareggiavo; 3 volte campione italiano della disciplina NipponKempo; ho vinto una volta gli internazionali di NipponKempo; ho vinto i giochi del Mediterraneo validi per la qualificazione ai mondia- li di NipponKempo classificandomi 4° assoluto alla competizione mondiale». E ora oltre a gestire il distributore carburanti con suo padre si tiene ancora in allenamento? «Lo sport è la mia vita: sono diventato istruttore di paracadutismo oltre che di Judo! Dimenticavo nel 1996 ho partecipato per scherzo al campionato italiano di braccio di ferro, vincendo nella categoria pesi leggeri. Negli ultimi anni mi sono appassionato ad una disciplina particolare : quella di “barman acrobatico». Non mi dica che esistono anche gare tra barman e che per caso ha vinto anche queste? «Non voglio sembrarle presuntuoso ma ho avuto la fortuna di avere come insegnante il campione mondiale quindi sono stato costretto a vincere i nazionali di Barman acrobatico Free Style!». Ovviamente noi della redazione non ci siamo permessi di contraddire i signori Musarra, con di fronte due campioni di Judo, sfido chiunque a fare il contrario! A parte gli scherzi, quello che è emerso chiaramente è che i nostri gestori dell’impianto di Olgiate Olona hanno dei valori di correttezza serietà e determinazione che hanno fatto raggiungere loro degli ottimi risultati sportivi ma anche nell’attività principale: quella di gestori api! La fiducia e la professionalità sono i loro punti di forza con la clientela. Concludiamo augurando ai signori Musarra di vincere anche la competizione che tutti gli anni organizziamo per i nostri gestori : il cliente misterioso! 19 LA VOCE DELL’ACR Consigli utili per fare centro di Gualtiero Chiaperotti Da padre a figlio: un bagagliaio di esperienza sul servizio! D opo 25 anni di lavoro come ACR api, mi fa piacere raccontarvi, oggi che sono andato in pensione, l’esperienza di una gestione di successo del punto vendita seguito da mio figlio e mio genero e che si chiama “Oasi del Servizio”. Il mio scopo è di mettere a vostra disposizione la mia più che ventennale esperienza commerciale, nella speranza che qualche felice iniziativa intrapresa su questo Punto Vendita possa esservi utile come consiglio. Ma veniamo a noi. Perché la scelta del nome “Oasi del Servizio”? Perché sono state effettivamente messe in atto tutte quelle strategie commerciali apprese presso la Scuola di Formazione Commerciale api, un servizio a 360° studiato in relazione alle diverse tipologie degli impianti, dal chiosco da marciapiede all’area di servizio autostradale. Oggi, in un mercato in continua evoluzione, con la clientela sempre più attenta al prezzo e con i mass-media che non fanno altro che sottolineare il caro-benzina, il nostro compito è quello di 20 conoscere sempre meglio la nostra clientela, al fine di non farci abbandonare! Cosa possiamo fare, allora? Innanzitutto domandiamoci, come hanno fatto i gestori del PV in questione, DOVE e CON CHI lavoriamo. Dobbiamo quindi analizzare: 1) il mercato circostante al P.V. (zona industriale,artigianale, abitativa, scuole, centri commerciali, ospedali ecc.). 2) il tipo di viabilità (di passaggio, residenziale, pendolare, mista ecc.). 3) il tipo di utenza (impiegatizia, di professionisti, operaia o altro). 4) gli euro spesi per un rifornimento medio. Una volta fatta questa prima, importantissima analisi, è possibile studiare e mettere in atto le giuste strategie. Può trattarsi anche semplicemente di alcuni banali accorgimenti. Ecco i miei suggerimenti (sul Punto Vendita di mio figlio stanno funzionando!): il punto di vendita dovrà sempre essere pulito, accogliente ed illuminato. Il personale dovrà sempre essere ben curato nell’aspetto ed indossare la divisa in ordine e pulita. Sulle isole dovranno essere ben visibili i carrelli (un carrello ben assortito e ben posizionato, è un piccolo negozio); come se fosse una vetrina, rinnovatelo settima- nalmente, sostituendo o spostando gli accessori in esso contenuti; consegnate sempre l’accessorio in ordine e ben prezzato. Mettere sempre a disposizione il materiale di supporto per l’isola FAI e VOLA (rotolo con carta, guanti usa e getta, secchio con acqua e spazzola tergi vetro). Il secchio con l’acqua, per la pulizia del parabrezza, deve essere sempre pulita (cambiarla spesso) diluirla con un prodotto sgrassante che gli dia una colorazione azzurra, (il liquido che si usa per le vaschette è ottimo); un po’ di detersivo nell’acqua creerà schiuma che nel toglierla con la spatola, rafforzerà l’idea del LA VOCE DELL’ACR servizio offerto. Al momento dell’arrivo dell’auto sul piazzale, nell’avvicinarsi al cliente, prima di pronunciare la fatidica frase QUANTO?, alzategli i tergicristallo! Il più delle volte questo gesto “paga”, facendo alzare la somma del rifornimento. Nel rabboccare il liquido nella vaschetta lavavetri, mettete sempre un po’ di detergente o anticongelante (acquistato in confezioni da 20 litri il vostro costo sarà zero). Il rabbocco di olio freni non fatevelo pagare, con un litro di DOT4 farete contenti moltissimi clienti. Nel gonfiare un pneumatico su richiesta del cliente, enfatizzate il servizio facendogli notare che ha fatto cosa buona e che è molto importante il controllo della pressione dei pneumatici (per i consumi di carburante, per la tenuta della strada e quanto altro vi venga in mente); si sentirà appagato. Se ha una gomma leggermente sgonfia una volta portata a pressione, ditegli di ripassare di lì a qualche giorno per un controllo di sicurezza. Periodicamente, mettete ben in vista un cestino delle caramelle colorate e, nell’offrirle alla clientela, spendete una parola amichevole (“una dolce attesa se il cliente è in fila”, “un dolce inizio di giornata per i primi clienti del mattino”, ecc.). Se sul vostro impianto è presente il ponte sollevatore, tenetelo sempre alzato con una macchina sopra (anche la vostra); il cliente lo collegherà al cambio dell’olio. Per le festività: tenete il punto vendita sempre addobbato. Ad esempio, per l’Epifania con piccole calze e befanine, per Pasqua con ovetti e pulcini, per S.Valentino con cioccolatini a cuoricino, per la Festa della Donna con rametti di mimosa, per Natale con Babbo Natale, luminarie, alberi ed altro, ecc. Interfacciatevi sempre con il vostro ACR per il contatto con l’Area Marketing, che segue l’immagine di tutti i PV api. Tutto questo farà colore e differenzierà il vostro Punto Vendita. In occasione della partenza della nuova campagna promozionale, nell’offrire il nuovo catalogo, enfatizzate i nuovi regali, spendendo una parola di cortesia ed offrendo un piccolo regalino, va bene anche un cioccolatino. Ai nuovi iscritti raddoppiate i punti, decidete un giorno della settimana, quello in cui lavorate meno, ed in quel giorno raddoppiate o triplicate i punti (reclamizzatelo con un cartello! A proposito di comunicazioni scritte, è bene che siano stampate e non scritte a mano: oltre ad essere poco eleganti, non trasmettono il messaggio). Usate la strategia del raddoppio dei punti anche con alcuni clienti non nuovi; fateglielo notare inventando che fino alle ore xxx state raddoppiando (esempio se sono le 17,40 direte che fino alle 18 si raddoppia). Questi sono solo alcuni dei consigli che ho trasferito a mio figlio e che lui ha prontamente messo in pratica, con ottimi risultati! Chiaramente, alcune di questi semplici strategie commerciali hanno dei piccoli costi, ma posso garantirvi che sarà ampiamente compensato dalla fidelizzazione del cliente e da un aumento di erogato che vi porterà al raggiungimento dell’obiettivo condiviso ed al premio di fine anno. Sicuramente il vostro ACR terrà conto di queste iniziative nella valutazione del Piano Commerciale. In bocca al lupo! 21 FESTIVAL SPECIALE Momento di confronto con Mario Galiano, a capo del settore non oil dal 5 gennaio scorso. di Luisa Di Vita L a fotografia di un volto nuovo in api che è già a pieno regime con la realtà di Festival, la nostra società di ristorazione commerciale. Sta facendo le conoscenze con la sede di corso Italia 6 e i suoi inquilini, ma non gli mancano le esperienze nel settore dei servizi non oil. In Agip petroli dal 1994, il Sig. Galiano ha contribuito a creare le fondamenta e a dare impulso alle attività di ristorazione commerciali di casa Eni. Ora è pronto per una nuova sfida, grande, importante e di valore che esprime in pieno l’entusiasmo rigenerativo di api. Ha scelto di far parte di una famiglia più circoscritta, un’azienda “dal cuore antico ma dallo spirito moderno” per sfruttare appieno il potenziale di crescita e conferire i migliori contenuti ai nostri servizi. Innovazione e tradizione, ancora una volta a braccetto, per spaziare in un mercato non facile, fortemente condizionato dai vincoli normativi. Ma la crescita per Mario Galiano è soprattutto di carattere qualitativo: l’implementazione del servizio e della professionalità saranno 22 il filo conduttore della filosofia Festival. Una cultura, tra l’altro, comune ai gestori dell’oil nei punti vendita api. La crescita di tale comparto è dunque fondamentale per la rete viaria italiana, che oltre ad ampliare il servizio offerto all’automobilista, accresce il business della stazione di servizio. Ciò consentirà la suddivisione del bilancio dei punti vendita in diverse voci di entrate, non più originate dal solo comparto oil che in taluni casi rappresenta ancora l’unica fonte di guadagno per i gestori. Una motivazione in più da non dimenticare! Che cosa ha trovato in Festival? «Nel mese di gennaio ho visitato e monitorato molti dei punti vendita Festival e li ho trovati corrispondenti ai più elevati standard europei con strutture architetto- FESTIVAL niche coordinate, belle e funzionali. Lo stile di ristorazione, tradizionale e vario, gestito in prevalenza da figure professionali con competenze specifiche». Percorrerà una strada in discesa… quindi? «Preferisco definirla un “saliscendi”. La mia visione prevede un lavoro duro nell’attività di front line, attraverso la figura baricentrica del gestore. La sua professionalità è multi imprenditoriale e pertanto gioca un ruolo di riferimento per tutte quelle attività sinergiche del punto vendita: dal rifornimento del carburante al caffè. Il sorriso, il saluto, la comunicazione cordiale del nostro gestore e dei suoi collaboratori sono la strada di accesso al punto vendita non oil. La spinta verso l’interiorizzazione è necessaria sia nel caso il gestore del punto vendita si occupi dell’oil e del non oil, sia nel caso siano due figure distinte che collaborano alla redditività di un unico business». Questo va anche a vantaggio della crescita qualiquantitativa dei punti vendita sulla rete? «Certamente. Il perseguire la formula del servizio come value proposition produce un effetto a catena: tanto più questo è ampio, tanto più vantaggio vi è per ogni singolo anello. E come non riversare questo processo sulla soddisfazione di tutti gli attori: cliente, franchisor e franchisee? Altro punto da Mario Galiano è nato a Roma il 26 aprile del 1950. Inizia la sua carriera nel settore turistico alberghiero per conto della società Villaggi Vacanze S.p.A in qualità di responsabile acquisti. Entra poi a far parte del gruppo Les hoteliers S.p.A. con il ruolo di responsabile sviluppo con amministrazione e controllo. Ancora nel turismo, dall’82 al 95 è direttore operativo presso alcuni centri vacanze della società Semigranturismo spa. Subito dopo entra nell’Agippetroli s.p.a. – divisione non oil, per confluire poi nel 2002 nella famiglia più grande dell’Eni con responsabilità allargate e precisamente a capo del coordinamento e monitoraggio del retailing Food. Da gennaio 2005 è in api, con la carica di retail food & beverage manager. menzionare: l’ottimizzazione della professionalità. Vale a dire che il nostro operatore, paragonabile in termini professionali ad un food & beverage, non è uno specialista, ma un imprenditore “multi-utile” (es. Direttore, cuoco, capo partita, pizzaiolo, barista, etc.), in grado di offrire il prodotto migliore in tempi veloci, anche grazie alla strumentazione tecnica di bar e di cucina adatta al format proposto». Se dovesse indicare “il feeling” che dovrebbe percepire il cliente entrando in una delle nostre strutture? «“Ospite a casa propria”: riconoscere i colori e i sapori dell’ambiente domestico. Il gestore deve sapere contribuire a creare quel clima di familiarità che si trova in molte case italiane. Il format rimarrà quasi sempre lo stesso, ovvero bar-ristoro con angolo market per la vendita dei prodotti di largo consumo, ma con la specifica peculiarità di offrire un servizio ristoro a 360 gradi, ovvero in grado di soddisfare ogni esigenza del cliente itinerante e stanziale». Ha pensato a come monitorare il successo di un’azione così complessa? «Ritengo che il controllo del territorio sia un aspetto importante e il modo migliore per governarlo consiste nel contare sul rapporto tra noi e i nostri partner fornitori. Possiamo proiettare la figura di un fornitore evoluto e responsabile all’interno delle nostre esigenze, con una rete di distributori capace di rispondere ai nostri bisogni in termini di feed-back, per aiutarci a prevenire le criticità gestionali e soddisfare sempre più le aspettative del franchisee. Inoltre, credo che il successo della squadra parta dall’interno: mi aspetto una viva collaborazione dalle Filiali, dai Capi Area e ACR e li ringrazio fin d’ora per voler partecipare a questo gioco di squadra!». 23 SPECIALE FESTIVAL di Roberta Bottone Dall’oil al non oil Loredana Vitale nasce a Roma nel 1962, lo stesso anno il padre prende in gestione l’impianto api di C.so Francia G ran parte dei suoi ricordi sono legati all’azienda. “Da bambina” racconta “andavo a scuola dalle suore vicino alla stazione di servizio. Subito dopo la scuola mi precipitavo sull’impianto, prima facevo i compiti, nella sala gestore, e subito dopo il piazzale diventava il mio parco giochi. Ricordo ancora che mi divertivo a far rotolare i fustini dell’olio vuoti”. Più tardi, Loredana, finiti gli studi, decide, insieme alla sorella, di dedicarsi completamente all’attività di famiglia e di trasformare l’im- 24 pianto di C.so Francia in un punto di riferimento per tutti gli abitanti della zona. Lory, per gli amici, crede fortemente che una stazione di servizio non sia solo un luogo dove fare rifornimento, ma un “centro servizi”, come lo definisce lei, un luogo dove il cliente si ferma, fa il pieno di carburante, lava l’automobile, prende un caffè, compra il giornale e magari fa tutti quei piccoli acquisti che non ha modo di fare durante la giornata. «Del resto, oggi la gente va sempre di corsa, tra il lavoro, la famiglia e tutti gli altri impegni il tempo a disposizione è sempre meno, quindi più servizi riusciamo ad offrire più esigenze riusciamo a soddisfare». «E poi c’è anche un’altra questione - aggiunge - i margini per noi gestori sono talvolta contenuti e così è difficile che una famiglia possa vivere solo con i guadagni derivanti dall’oil. È necessario sviluppare una serie di attività complementari che permettano di acquisire nuovi clienti e aumentino la redditività complessiva della stazione di servizio». È proprio da questa considerazione che nasce l’idea di ampliare la propria attività e di dedicarsi maggiormente ai servizi non oil. «Un giorno sono andata a trovare mio cugino, aveva appena preso in gestione un impianto in Via Aurelia, c’era anche un Festival Snack Bar, ho subito chiesto chi se ne occupasse, ma allora era gestito direttamente da Alpenoil. Dopo qualche mese, quando ho saputo che Alpenoil era intenzionata a lasciare, ho subito fatto qualche telefonata per propormi come nuova gestrice. A dir la verità ho insistito un bel po’, la posizione mi piaceva, ma non pensavo che ce l’avrei fatta. Per fortuna ho incontrato tutte persone molto gentili, a cominciare dai miei SPECIALE FESTIVAL soci, continuando con i vigili urbani, gli impiegati della circoscrizione e della ASL, tutti insomma». Loredana, da abile imprenditrice, capisce subito che oltre all’entusiasmo è necessario avere accanto qualcuno con esperienza, di cui potersi fidare. Come altre volte trova la risposta a C.so Francia, e crea una società con alcuni parenti di un suo collaboratore: nasce così Family Bar S.r.l. Il 15 novembre finalmente Family Bar inaugura il Festival di Via Aurelia e inizia una nuova avventura. Ma come fa una giovane donna a gestire tanti impegni? «Il segreto - dice Loredana - è nella famiglia e nel- l’organizzazione, in questo momento mia sorella e mia nipote seguono maggiormente l’altro impianto, io invece mi divido tra Via Aurelia e C.so Francia, non rinunciando però allo sport e alla mia vita privata. È dura ma ho tanta voglia di farcela». «E poi - aggiunge - in realtà è molto più stancante stare su un piazzale, al freddo e alle intemperie che all’interno di un bar; fisicamente è meno stressante, e poi i clienti che si fermano per fare rifornimento hanno sempre fretta, sono spesso nervosi, invece quando una persona entra in un bar desidera rilassarsi, anche solo per qualche minuto. L’approccio è diverso, si è più predisposti a stabilire un rapporto. Ma la cosa più importante - credo - sia amare ciò che fai, io amo il mio lavoro, altrimenti non ce la potrei mai fare». Insomma andare a trovare Loredana è un vero piacere, innanzi tutto perché ti mette subito a tuo agio, ti offre un ottimo caffè e dopo cinque minuti ti sembra di esserle amica da sempre, in secondo luogo perché riesce a trasmettere tutto l’amore e l’entusiasmo che mette in ciò che fa, infine, ma non da meno, perché è sicuramente una persona da cui si può imparare molto su questo mestiere. 25 SPECIALE FESTIVAL Festival e il franchising I l 25 maggio 2004 è entrata in vigore la nuova legge sul franching, la L. 129/2004, e Festival, come tutte le aziende franchisor, ha un anno di tempo per modificare gli attuali con- 26 tratti e renderli conformi alla nuova disciplina. La legge si ispira al principio della trasparenza che si traduce nella chiarezza nel rapporto, sia in fase contrattuale che pre-contrattuale, e nella tutela del franchisee. La nuova disciplina definisce l’affiliazione commerciale o franchising come quel contratto “in base al quale una parte concede all’altra la disponibilità di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale, relativa a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, know how, brevetti, assistenza o consu- di Roberta Bottone lenza tecnica e commerciale, inserendo l’affiliato in un sistema costituito da una pluralità di affiliati distribuiti sul territorio allo scopo di commercializzare beni o servizi”. Quattro gli elementi distintivi del franchising: il marchio, senza il quale in franchisor non è tale, il know how, l’assistenza tecnica e commerciale e la rete, ovvero l’esistenza di franchisee che abbiano sperimentato sul mercato la formula commerciale. A garanzia dell’affiliato, la legge prevede che il franchisor debba comunicare all’affiliato almeno 30 giorni prima della sottoscrizione del con- FESTIVAL tratto tutta una serie di dati, tra cui i bilanci, l’estensione della rete, la sua evoluzione, i marchi utilizzati, l’oggetto dell’attività nonché i procedimenti legali pendenti. Anche il contratto deve avere determinate caratteristiche, fra cui la forma scritta e una durata minima di tre anni, deve specificare le spese di investimento iniziale, le modalità di calcolo delle royalties, eventuali esclusive territoriali, i servizi offerti dall’affiliante, le modalità di rinnovo e risoluzione del contratto. La nuova legge nasce dall’esigenza di dotarsi di una normativa, in linea con gli altri Paesi Europei, che disciplini un vasto panorama di attività riconducibili al rapporto di affiliazione commerciale. Negli ultimi 20 anni, infatti, il frachising in Italia ha avuto un enorme ma incontrollato sviluppo. Attualmente sono censite dall’Associazione Italiana Franchising circa 800 imprese, che generano volumi di affari per oltre 15 miliardi di Euro e danno occupazione a più di 110 mila addetti. Questo straordinario successo è determinato da diversi fattori. Innanzi tutto il franchising consente un grande diffusione della piccola imprenditorialità, consentendo il trasferimento di competenze dal franchisor al franchisee senza che questo ultimo abbia esperienze specifiche nel settore prescelto. In secondo luogo, risponde a precise richieste del cliente, che, divenuto più esigente, richiede sempre maggiore qualità, affidabilità e standard, che è possibile garantire solo attraverso un marchio. Nei rapporti di affiliazione, infatti, si pone particolare attenzione al concetto di qualità di prodotto e di servizio e alla competitività, assicurata dalla maggiore capacità di acquisto dell’affiliante nei confronti dei fornitori. Quindi evidenti vantaggi per i franchisee ma anche per i franchisor, che sfruttano il rapido sviluppo sul territorio. È per questo che Festival, ha deciso di sviluppare la propria rete di vendita attraverso la formula del franchising, assicurandosi una rapida crescita sul territorio, e garantendo agli affiliati l’accesso ai servizi connessi al marchio. La nuova sfida è di adeguare i contenuti e la forma del franchising Festival alle esigenze della L.129/2004 entro maggio, arricchendo al tempo stesso il patrimonio di conoscenze e servizi a disposizione dei franchisee. 27 Redazione “api con voi” - C.so d’Italia 6, 00198 Roma - Tel. 06.849.3341 www.apioil.com