ristoranti del radicchio

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ristoranti del radicchio
RADICCHIO D’ORO
Premio Ristoranti del Radicchio
HOTEL FIOR
Castelfranco Veneto
lunedì 15 novembre 2010
Il Premio “Radicchio d’Oro” si appresta a vivere la dodicesima edizione con
l’entusiasmo e il fascino di chi è cresciuto nel tempo, conscio di una acquisita maturità e certo di essere un avvenimento atteso, se non altro perché
unico nel genere nella Regione.
L’idea dei Ristoratori del Radicchio di premiare chi si distingue nell’ambito
dell’enogastronomia, dello sport e della cultura, ha trovato ampi consensi e
vivi apprezzamenti nel corso del tempo. Tutti coloro, e sono ormai tanti, che
dal 1999 si sono presentati all’Hotel Fior per ricevere il Premio, se ne sono
andati con lo spirito di chi ha vissuto una serata indimenticabile grazie
all’accoglienza tipicamente veneta che unisce serietà e convivialità, atmosfera amichevole e professionale, attenzione massima e mai leziosa per l’ospite.
Il radicchio di Treviso, fiore che si mangia, è stato ed è testimone di tutto
ciò. Trionfa sui piatti e sui decori come un principe nella sala del trono.
L’Albo d’Oro, ricco di nomi prestigiosi, è lì a confermare la qualità del
Premio. Illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, dell’arte, della letteratura, della moda, della TV, della canzone, della cucina, della
solidarietà, dell’impresa hanno ricevuto il dorato riconoscimento tra le
calde ed accoglienti sale dell’Hotel Fior, sede storica della cerimonia di premiazione.
Un luogo in cui fluiscono le emozioni, una casa in cui si respira un’atmosfera di amicizia, grazie al suo anfitrione, Egidio, uomo di vecchio stampo
e sani valori, felice e soddisfatto quando anche i suoi ospiti lo sono.
Il “Radicchio d’Oro” non è quindi uno dei tanti e usati premi, è soprattutto
una festa, un convivio tra persone diverse per attitudine e abilità, ma accomunate dagli stessi sentimenti e dagli stessi valori.
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COMITATO D’ONORE
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Leonardo Muraro
Presidente Provincia di Treviso
Cesare Bellò
Direttore OPO Veneto
Furio Bragagnolo
Presidente Pasta Zara S.P.A.
Sergio Campana
Presidente Associazione calciatori
Antonio Cerlenizza
AUDI Italia
Guido D’Ubaldo
Giornalista sportivo
Paolo Duprè
Publitalia
Arturo Filippini
Presidente Consorzio Ristoranti del Radicchio
Pietro Gallonetto
Libero professionista, organizzatore del Premio
Beppe Gioia
Giornalista RAI
Gaspare Lucchetta
Industriale
Mario Maffucci
Giornalista - consulente progetti di comunicazione
Gianfranco Marabelli
Pubblicitario
Renato Mason
Presidente ULS 8
Carlo Orichuia
Direttore Comunicazione Festival Euromediterraneo
Pierluigi Ronzani
Docente univesitario - Avvocato
Giovanni Schiavon
Magistrato
Ercole Spallanzani
Caposervizio-sport de L’Informazione
DON ANTONIO MAZZI
SEGNALAZIONI DALLA TERRA VENETA
per la solidarietà
Volto noto a tutti grazie alle sue apparizioni televisive in programmi
non necessariamente di carattere religioso, don Antonio Mazzi si
presenta per quello che è: un prete moderno che ha scelto mezzi
moderni per diffondere la parola di Dio e con essa messaggi di umanità e solidarietà. Si occupa infatti da molti anni del recupero dei
tossicodipendenti e dei “ragazzi difficili” attuando attività di prevenzione. Del 1984 la fondazione del Gruppo Exodus, un progetto che
cerca di trasformare le terapie residenziali, un tempo predominanti
per il recupero dei tossicodipendenti, in pedagogie itineranti. Dal
1996 è Presidente della Fondazione Exodus Onlus che oggi gestisce
e coordina una cinquantina di strutture sul territorio nazionale e
internazionale.
Veneto doc, don Antonio nasce a San Massimo di Verona il 30
novembre 1929. Nel 1956 viene ordinato a Ferrara Sacerdote nella
Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (Opera
Don Calabria). Prima vice-direttore e poi direttore di alcuni centri di
formazione dell’Opera a Ferrara, viene mandato successivamente a
Verona. Dal 1962 al 1968 è responsabile del centro giovanile della
Parrocchia S.Filippo nella borgata Primavalle di Roma. Nel 1968 è
di nuovo a Verona come direttore del Centro di Formazione
Professionale Don Calabria di Roveggià. Qui crea le prime casealloggio per i giovani handicappati e un centro medico-riabilitativo.
Nel 1974 sottoscrive una convenzione con il Ministero della Difesa,
Ufficio Levadife, per gli obiettori di coscienza ed è fra i primi ad
introdurre in Italia l’esperienza delle case-famiglia per l’assistenza.
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Nel 1979 don Mazzi arriva a Milano dove diventa direttore dell’Istituto Don Calabria, a
ridosso del Parco Lambro, che ha una tragica fama in quegli anni: quella di essere il più
grande mercato europeo dello spaccio. Don Mazzi non sta a guardare, non è nella sua
indole, comincia subito la sua attività di recupero pulendo il parco con l’aiuto di operai,
aclisti, studenti, mamme e forze dell’ordine. Dopo due anni di lavoro e con il parco tornato vivibile, apre la Cascina Molino Torrette, dietro al parco stesso, la sede del progetto
Exodus. Don Mazzi è fra i primi a rendersi conto della necessità di “andare incontro” ai
giovani tossicodipendenti raggiungendoli nelle stazioni e nelle piazze da loro abitualmente frequentate, perciò nel 1985, in collaborazione con gli operai della Rizzoli e con
un gruppo di genitori, dà vita alla prima Unità Mobile, precursore di quelle che oggi vengono definite “attività di strada”. Nel 1995 gli viene conferita dall'Università di Palermo
la prima laurea honoris causa in pedagogia, la seconda la riceve dall’Università di Lecce
e la terza da quella di Macerata. E’ membro dell’Unesco, presidente dell’Associazione
Nazionale di Promozione Sportiva delle Comunità, associazione benemerita del Coni.
Nel biennio 1994-96 insegna all’Università di Cassino (facoltà di lettere, scuola per assistenti sociali). Nel settembre 1997 viene nominato coordinatore dell’Area della riabilitazione delle dipendenze,delle devianze e del disagio dell’Asl Fr,( dipartimento sperimentale monitorato dalla Regione Lazio). Ha pubblicato molti libri, fra di essi ricordiamo:
Parco Lambro, Breviario straordinario, Pinocchio e i suoi fratelli, Nel paese dei balocchi,
Tacere è peccato, La risposta è vivere, Non rubatemi le parabole, Lettera alla solidarietà,
Agenda tremenda (avvia anche la casa editrice collegata), Frittata con peperoncino a colazione, Signore da che parte staii?, Un’ala di riserva, Il filo degli aquiloni, Come rovinare
un figlio in 10 mosse” (il primo titolo della collana Exodus Avamposti per San Paolo
Edizioni), Di squola, si muore?! e Le parabole di un Pierino.
In occasione dei 25 anni della Fondazione Exodus viene pubblicato il libro fotografico
“Oddio, cosa ho fatto!!!” che racconta, attraverso gli scatti più significativi, il cammino
percorso. Da uomo poliedrico e iperattivo, don Mazzi ha trovato il tempo per diplomarsi in organo essendo grande conoscitore e amante della musica classica anche se non
disdegna quella moderna. Si avvicina infatti al mondo del rock grazie all’amicizia con
cantanti come Renato Zero, Antonello Venditti, Enrico Ruggeri e Laura Valente, conosciuti
nelle loro visite alla sua comunità. Il suo impegno instancabile è volto alla ricerca della
persona disagiata. La ricerca di tutti coloro che sono esclusi dalla comunità e dimenticati dai servizi sociali, insomma un viaggio continuo nell’emarginazione completa.
La sua capacità intuitiva gli ha sempre permesso di essere un innovatore e un precursore,
anche se ciò non ha significato essere compreso a pieno.
Don Mazzi si è anche dedicato alla organizzazione di grandi eventi come Le mille chitarre, importante momento aggregativo realizzato attraverso la musica (migliaia di giovani in piazza hanno suonato assieme a grandi artisti italiani una Sinfonia popolare per sole
chitarre), Mille giovani per la pace, meeting che ha avuto come tema fondante la pace in
tutti i suoi aspetti. Ha fondato il Comitato Speranza in Gioco, che raccoglie gli altri preti
coraggio come lui impegnati sul fronte del disagio e che, con la collaborazione della
Nazionale Italiana Cantanti, organizza eventi sportivi e di spettacolo come la Partita del
Cuore.
Nel 2000 ha portato nei principali festival italiani, nelle piazze, nelle scuole e nelle carceri, il musical Abele è vivo, e lo spettacolo teatrale Buchi nel sole, liberamente ispirato
al libro Un prete da marciapiede, una serie di testimonianze sul problema droga raccolte dal giornalista Lello Gurrado e commentate da lui stesso.
Nel 2004 è promotore del Movimento ‘Educatori senza Frontiere’, diventata poi associazione per affiancarsi ai “Medici senza Frontiere” in tutti quei problemi che attengono alla
formazione. Da sempre collabora ininterrottamente con quotidiani locali e nazionali,
periodici nazionali e importanti testate giornalistiche: Famiglia Cristiana, Corriere della
Sera, La Stampa, Il Giorno, Avvenire, Vita Pastorale, Tiscali, Night Time.
GENNARO ESPOSITO
PREMIO RADICCHIO D’ORO 2010
per l’enogastronomia
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“Quarant’anni e se mi volto indietro vedo un ragazzo di 15 che si divide tra svogliate lezioni alla scuola alberghiera e fine settimana ed estati passate a tritare prezzemolo e pulire verdure nelle cucine di trattorie del mio paese. A quell’età sapevo che avrei fatto il cuoco, non
sapevo come e dove. Così quando mi parlano di “fuoco sacro”, so che passa attraverso la
ripetizione per migliaia di ore degli stessi gesti quotidiani. E so anche che una carriera
necessita di coincidenze favorevoli e combinazioni fortunate”.
La prima di queste è stata incontrare Vittoria che, dopo qualche esperienza interessante in
giro per l’Italia, convinse Gennaro e lo incoraggiò ad aprire un ristorante in un locale di
famiglia alla Marina di Seiano. Era il novembre del 1991 e l’unica certezza che i due avevano era che non avrebbero fatto le stesse cose che facevano decine di ristoranti della
Costiera. I quattro anni successivi sono fatti di lavoro, lavoro e lavoro, in attesa che accada
qualcosa che possa essere definito ”la svolta”.
Conscio di non poter accontentare se stesso e la sua clientela con qualche abbinamento
stravagante, di salse non in linea con la tradizione, si butta sulle materie prime di qualità,
specialmente pesce, ortaggi e formaggi, legate alla ricchezza del territorio, che si trovano
ancora oggi nella carta del ristorante. E’ a questo punto che arrivano quattro durissimi mesi
di stage da Vissani, fondamentale per capire che la cucina che aveva immaginato non fosse
soltanto una chimerica ossessione, ma era invece lì, a portata di mano, di pensiero di capacità creativa, di indirizzo teorico e pratico, di felice realizzazione. Nascono allora o subito
dopo alcuni piatti che hanno fatto la fortuna di Gennaro e che gli hanno dato visibilità nel
panorama nazionale, come, ad esempio, la parmigiana di pesce bandiera o la zuppetta di
ricotta di fuscella con le triglie. Ecco detto il segreto del suo stile: pescare dal territorio e
costruire piatti che soddisfino i sensi e la mente dei suoi clienti.
Il 2001 è una pietra miliare nella storia di Gennaro: la prima stella Michelin e le esperienze al George V a Montecarlo ed al Plaza Athénée a Parigi di Alain Ducasse, che un giorno
era capitato nel suo ristorante. In Francia impara che nel suo mestiere gestire il binomio
“genio e sregolatezza” non funziona, che i risultati sono figli di un ordine mentale, che preveda la creatività, ma che si traduca in rigore e disciplina, tutto ben dosato come gli ingredienti di un grande piatto. Del 1999 l’ammissione all’Associazione dei giovani Ristoratori
d’Europa, di cui Gennaro va fiero. Nel 2003 arriva il riconoscimento delle Tre Forchette del
Gambero Rosso, una prestigiosa classifica.
Sempre nel 2003 realizza una manifestazione nel suo paese diversa da tutte le altre, un happening continuo di tre giorni: la Festa a Vico che richiama a Vico Equense chefs affermati
e giovani promesse, per cucinare tutti insieme piatti per centinaia di ospiti che affollano la
splendida cornice delle Axidie a Marina i Seiano. Partiti in 1, la manifestazione conta oggi
150 chefs. La seconda stella Michelin del 2008 è storia recente.
“Se mi volto indietro vedo nel 1991 Gennaro, Vittoria, Ciro, Luciano e Salvatore al lavoro
a Via Torretta, all’ombra di una torre saracina del VII° secolo, e li vedo ancora oggi”. Questa
la storia finora vissuta del Ristorante Saracino.
MASSIMILIANO "MAX" BIAGGI
PREMIO RADICCHIO D’ORO 2010
per lo sport
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Massimiliano "Max" Biaggi, detto “il Corsaro”, oggi vive a Montecarlo con la famiglia, ma
è nato a Roma il 26 Giugno 1971. Quattro volte campione del mondo nella Classe 250
e campione mondiale Superbike nel 2010. Un palmares da record tanto che a ragione è
già nella storia del motociclismo sportivo anche perché è il primo italiano a vincere il
mondiale in Superbike. L'importanza di questa affermazione viene rimarcata dall'eccezionalità nel riuscire a vincere un campionato mondiale sia con motociclette prototipo
che con quelle derivate dalla produzione di serie (cosa accaduta in passato solo allo statunitense John Kocinski).
Le cronache familiari ci dicono che da bambino Max fosse stato più interessato al calcio
(tifa Roma), ma per il suo 17esimo compleanno gli viene regalata una minimoto e… le
cose cambiano. In seguito a questo regalo, su consiglio di un amico, inizia a partecipare
a gare professionistiche nella categoria della classe 125 cc. Il suo esordio nel 1989, a 18
anni: una rarità nel mondo delle due ruote dove si inizia molto presto. Un anno dopo
diventa campione italiano nella categoria Sport Production con moto derivate strettamente dalla serie. L’Aprilia di Noale vede già in lui il campione e crede che quel ragazzo abbia la stoffa per diventare campione così lo ingaggia e Biaggi si trasferisce nella classe 250. Diventa campione europeo ed esordisce nel Motomondiale disputando quattro
gare. Nel 1992 vi partecipa interamente con il Team Iberna Motoracing Aprilia, arrivando
quinto nella classifica finale e ottenendo la sua prima vittoria nel Gran Premio del
Sudafrica. Nella stagione seguente, passa alla Honda e si classifica quarto, vincendo a
Barcellona. Nel 1994 rientra alla guida dell’Aprilia, dando inizio al suo dominio nel campionato del mondo della "250", dove conquista 4 titoli iridati consecutivi. Il 1994 è un
anno contraddistinto da buone gare alternate a grandi errori (cade un paio di volte quando è in testa in solitario); ma fortunatamente per lui arriva lo stesso il titolo mondiale, il
primo per l’Aprilia. L’anno dopo conclude il Mondiale con ben 83 punti di vantaggio sul
secondo classificato, siglando epici duelli con l’austriaco Waldmann e il giapponese
Tetsuya Harada. In quell'anno si impone su ben 8 gran premi,concludendo solo una gara
fuori dal podio. La stagione 1996 inizia nel migliore dei modi: Max ottiene 5 vittorie nelle
prime 6 gare, tanto da far sembrare già chiuso il campionato. Ma una serie di errori, conditi da molta sfortuna, come la caduta in prova ad Assen, che lo costringe a fare 2 gare
non al 100%, e la caduta a Rio, fanno sì che il mondiale si decida all'ultima gara dove
Biaggi vince da grande campione e si porta a casa il titolo con soli 6 punti di vantaggio.
In quell'anno sfiora il record di Agostini dei 22 podi consecutivi, ma proprio con la gara
di Zwelteg, si ferma a quota 21. Tuttavia migliora il record di vittorie dell'anno precedente ottenendone 9. Nel 1997 arriva il divorzio dall’Aprilia e il ritorno alla Honda del Team
Kanemoto. In questa stagione conquista 5 vittorie, ma dovrà lottare fino all'ultima gara
per conquistare il suo quarto titolo iridato. Dopo questo trionfo, Biaggi passa al campionato mondiale della 500, lasciando la 250 dove è stato apprezzato per il suo stile di guida
efficace e pulito e per alcuni record tuttora imbattuti: unico pilota nella storia della 250
a vincere 4 mondiali consecutivi con due moto diverse, maggior numero di pole position
e di podi nella 250. Nonostante un esordio trionfale e un'ottima prima stagione, i suoi
risultati complessivi nella classe 500 sono meno brillanti rispetto a quanto fatto in 250.
Nella stagione agonistica 1998 Biaggi, rimasto alla Honda, vince il Gran Premio del
Giappone disputato a Suzuka partendo dalla pole position ed avendo effettuato il giro più
veloce in gara, impresa riuscita oltre a lui, solo al finlandese Jarno Saarinen 25 anni prima.
Nel corso della stagione vince anche il Gran Premio della Repubblica Ceca, ma l'evento
clou del campionato accade a Barcellona il 20 settembre 1998 quando gli viene abbassata la bandiera nera che gli costerà il mondiale vinto da Doohan.
Nel 1999 Biaggi decide allora di lasciare la Honda per entrare a far parte del meno competitivo team Yamaha. Con la nuova moto non inizia bene la stagione, Max conquisterà
in dieci gare due secondi posti, due quarti posti ed un quinto posto.
segue MASSIMILIANO "MAX" BIAGGI
L’unica vittoria stagionale arriverà in Sud Africa dove concluderà la stagione in quarta
posizione. Nel 2000 ancora con la Yamaha nella seconda parte della stagione riuscirà a
conquistare diversi podi e anche due successi in Repubblica Ceca ed Australia piazzandosi a fine stagione in terza posizione. Il 2001 è sicuramente una delle stagioni più avvincenti sin dalla prima gara in Giappone, dove si accende la rivalità Biaggi-Rossi. Max è
protagonista di diversi buoni risultati, e anche di tre podi. La stagione si concluderà con
il secondo posto dietro Rossi. Al termine di questa stagione la classe 500 viene sostituita
dalla MotoGP. Con la nuova cilindrata Max vince in Repubblica Ceca sulla pista di Brno
(la sua preferita, dove ha ottenuto 10 vittorie) e in Malaysia, nel circuito di Sepang.
Alla fine conferma il secondo posto dell'anno precedente. Convinto che la Yamaha non
sia competitiva, nel 2003 Biaggi torna alla Honda, ma in un team satellite, che non godeva di tutti gli aggiornamenti tecnici apportati alle moto della casa madre, infatti quella stagione finisce in terza posizione. Il 2004 sembra l'anno buono: va fortissimo nei test e nella
prima metà di stagione centra numerosi podi e una vittoria in Germania che lo porta al
secondo posto ad un solo punto da Rossi, passato dal 2004 alla Yamaha. Nelle gare successive alcune traversie lo allontanano dalla lotta per il titolo. Giungerà alla fine terzo dietro Rossi e Gibernau. Nel 2005 passa al team Repsol HRC e può così gareggiare con una
moto Honda "ufficiale" conquistando 4 podi, ma alla fine, dopo varie cadute e problemi
tecnici, si classifica quinto.In seguito alle sue dichiarazioni sulla deludente stagione
,divorzia dalla Honda e, dopo un anno di pausa, passa alla Suzuki per partecipare nel
2007 al mondiale Superbike. Il 24 febbraio 2007 fa il suo esordio nel GP del Qatar, vincendo la prima manche e piazzandosi 2º nella prova pomeridiana. Nei successivi gran
premi sale diverse volte sul podio ottenendo discreti risultati che lo tengono in corsa per
il Mondiale che alla fine lo vedono terzo. Il 18 ottobre 2007 viene resa nota la notizia che
la Suzuki non gli può rinnovare il contratto, ma l’avventura continua con una Ducati
1098R. Biaggi non riesce ad imporsi su nessun tracciato, colleziona comunque 7 podi
(3 secondi e 4 terzi posti) e chiude il campionato al settimo posto in classifica generale,
risultando il migliore tra i privati. Da segnalare lo stop di circa un mese a causa di una
frattura del radio del braccio sinistro. Il 2009 vede Max Biaggi in sella di nuovo ad una
Aprilia, la RSV4. Dopo un inizio non esaltante in Australia, ottiene due terzi posti in
Qatar. Nelle gare successive riesce ad ottenere discreti risultati con una moto ancora
molto acerba e difficile da guidare, con cui commette molti errori.
Dopo due pessime manche a Misano, la stagione di Biaggi cambia radicalmente faccia
nella gara successiva a Donington, dove Max ottiene il secondo posto.
Da lì in poi il pilota e la sua Aprilia si trovano costantemente nella parte alta della classifica. 6 sono i podi, fra cui una vittoria. Biaggi migliora i risultati della stagione precedente in Ducati, arrivando quarto nella classifica mondiale piloti. Il 2010 lo affronta sempre
con l'RSV4 colorata con i nuovi colori dello sponsor Alitalia e conquista dopo epiche battaglie il titolo iridato. Niente male per uno che ha iniziato a 17 anni e come tirocinio ha
fatto cinque settimane da Pony Express!
Nella carriera Max ha ricevuto tanti riconoscimenti tra cui la Medaglia d’Oro al valore
atletico da Carlo Azeglio Ciampi, il collare d’Oro dal CONI e la Chiavi della Città di
Roma dal Sindaco Rutelli.
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ANTONIO AZZALINI
PREMIO RADICCHIO D’ORO 2010
per la cultura / informazione
Antonio Azzalini nasce a Catanzaro nel 1959, ma ha discendenze venete, anzi cimbre.
Ora vive e lavora a Roma. Dal 2009 è Capostruttura Preserale, Eventi e Festival, di
RAIUNO per la RAI, quindi responsabile dei programmi di punta.
Precedentemente si è occupato di Production Management e Business Affairs nell’organizzazione dell’intero processo produttivo Marketing e commercializzazione di prodotti
televisivi e cinematografici interagendo con il settore di Creative Writing , Concept
Implementation e format acquisition and development.
Nel Maggio del 2008 viene nominato Responsabile dei programmi televisivi e radiofonici di RAI International. L’anno successivo è Capo Area Intrattenimento RAIDUE.
Dal 1999 al 2003 realizza più di 1400 ore l’anno di programmi di intrattenimento per
la rete. Di queste il 70% circa di produzione interna Rai.
Dal 1996 al 1999 è stato Chief Executive Operations per la PEARSON TELEVISION (Italy)
S.p.a. Oltre ai normali compiti operativi, ha collaborato a tutte le fasi di start-up dell’azienda in Italia.
Tra i premi e i riconoscimenti si contano il premio speciale della critica al Mist fest di
Cattolica per il film DE GENERAZIONE, il Telegatto con il programma FURORE.
Nel 2008 Viene nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Numerose e tutte di successo le trasmissioni televisive da lui realizzate.
Ricordiamo in ordine cronologico, fra le tante, le edizioni di Beato fra le donne, Furore,
L’Ottavo nano, i concerti di Biagio Antonacci, Julio Iglesias, Ricky Martin, U2, Andrea
Bocelli, Elton John,Luna Pop, Il diario di una carriera: Albano Carrisi; le trasmissioni
Libero, Mezzogiorno in famiglia, Piazza Grande, Un disco per l’estate, Convenscion,
Notre dame de Paris, Top of the pops, Fatti vostri, Lotto alle otto, Chiambretti c’è, i
Capodanni alla Fenice, le ultime edizioni di Miss Italia e Miss Italia nel Mondo.
Di quest’anno le puntate di Telethon, l’Eredità, Soliti ignoti, Festival di Castrocaro, Partita
del cuore, Premio Regia TV, Festival di Sanremo, Premio David di Donatello.
In sostanza il cuore della RAITV proviene dall’esperienza e dalla direzione di Azzalini.
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FABRIZIO FRIZZI
PREMIO RADICCHIO D’ORO 2010
per lo spettacolo
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Fabrizio Frizzi è uno dei giovani presentatori della TV italiana più famosi. La sua carriera inizia nel 1976 come deejay in una delle prime radio private della capitale dove è nato.
Dopo una breve esperienza teatrale in due commedie scritte da Dario Fo, nel 1980 esordisce in RAI nella trasmissione il “Barattolo” e successivamente in “Tandem” (condotta
da Enza Sampò). Il 25 Ottobre ha quindi festeggiato (da Pippo Baudo) i suoi primi 30 anni
di carriera. Fabrizio, simpatico e versatile, ha sperimentato tutte le possibilità che offre il
mondo dello spettacolo: dal teatro al cinema, dalla radio alla musica, dalla pubblicità alla
televisione. Nel suo passato c'è anche un'esperienza di giornalista sportivo per il Corriere
dello Sport - Stadio. L'elenco delle sue trasmissioni (tremilacinquecento finora) è una lista
ininterrotta di successi: da Pane e marmellata, accanto a Rita Dalla Chiesa a Europa
Europa di Michele Guardì, che conduce per tre stagioni accanto ad Elisabetta Gardini
facendo il grande passo verso la prima serata. Seguono Donna sotto le stelle e 15 edizioni di Miss Italia. Nel 1990 segue Michele Guardì su RaiDue per il lancio del programma
I fatti vostri, che porta al successo. Nel 1991 gli viene affidata la conduzione di
Scommettiamo che...?, accanto a Milly Carlucci. Il programma ha successo e va avanti
fino al 1995, mentre Frizzi continua ad essere chiamato per presentare numerose serate
o eventi, tra cui Telethon, il Gran premio internazionale della televisione, La partita del
cuore (17 edizioni), Luna park (3 edizioni), La zingara, il Premio Fiuggi e tante altre. Nella
stagione '97-'98 conduce Domenica in e affronta per la prima volta la macchina da presa,
cimentandosi nell’inedita veste di attore nella fiction di RaiUno Non lasciamoci più, con
Debora Caprioglio, che replica nel 2001. Dal 9 gennaio 1999 conduce per la terza volta
Per tutta la vita, affiancato da Romina Power. Confermato alla conduzione del fortunato
programma anche per l'edizione 2000.
Per il cinema doppia la voce per il personaggio di Woody in Toy Story 1, 2 e 3, uscito
nelle sale cinematografiche italiane con grande successo. A Maggio 2000 conduce, insieme ad Afef, il programma La Partita del Cuore per la Pace. Nel frattempo viene chiamato
a condurre serate dedicate alla moda come Sogno di mezza estate - Moda musica e... polvere di stelle, insieme a Valeria Mazza. Dal 2007 rispolvera la sua arte recitativa partecipando con grande successo alla stagione teatrale del Teatro Manzoni in Roma in coppia
con Carlo Alighiero dove dimostra la sua innata vis comica. Sempre nello stesso anno inizia il fortunato show preserale i “Soliti ignoti- identità nascoste”, format tratto dall’americano “Identity”, dove i concorrenti non devono far altro che improvvisarsi investigatori ed
abbinare a nove ignoti le relative identità nascoste. Grazie anche alla sua conduzione, lo
show batte di gran lunga il concorrente di Mediaset “Striscia la notizia”.
A gennaio del 2008 propone la versione serale de i “Soliti ignoti”, seguita a febbraio da
un ciclo di puntate in prime time che andranno avanti sino a Marzo. Segue “La Botola”
nella fascia oraria preserale di Rai Uno. Durante l'estate è anche il padrone di casa del
"Premio Barocco" e di "Una notte a Sirmione". Nel 2009 è giurato nel programma “Ciak...
si canta!”, condotto da Eleonora Daniele, su Rai Uno.
Conduce poi “Tutti a scuola”, andato in onda su Rai 3, programma in diretta dal Quirinale
per l'augurio di buon inizio dell'anno scolastico da parte del Presidente Giorgio
Napolitano, con la partecipazione di numerosi campioni dello sport, cantanti, personaggi della televisione e alte cariche istituzionali. Non mancano altre sortite nel mondo della
musica. Dopo l’esibizione come cantante all’Arena di Verona ne “La vedova allegra” e
nella colonna sonora di Toy Story, partecipa nel 2009 nell'ultimo disco di Claudio
Baglioni "Q.P.G.A.", con la canzone "Tortadinonna o gonnacorta". La stagione 2010 inizia con uno straordinario successo di ascolti grazie al programma di Capodanno da
Rimini “L’anno che verrà”. Da Marzo è di nuovo in onda con “I soliti ignoti”, tuttora sul
piccolo schermo. Nel frattempo ha presentato altri programmi come “Castrocaro”,
“Attenti a quei due” con Max Giusti e partecipato ancora come giurato a “Ciak si canta”.
Un artista poliedrico, versatile, simpatico, umano…in una parola bravo!
SILVIO GARATTINI
PREMIO RADICCHIO D’ORO 2010
per la ricerca scientifica
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Silvio Garattini, punta di diamante della scienza medica italiana ed internazionale, volto
noto e popolare per le numerose apparizioni televisive inerenti l’ambito della salute e
della farmacologia, in cui usa toni sempre misurati e mai allarmistici anche quando sembra che vada controcorrente rispetto all’opinione pubblica del momento, è nato a
Bergamo nel 1928.
Perito chimico, Dottore in Medicina Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia,
Assistente ed Aiuto presso l'Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano fino all'anno 1962, fondatore nel 1963 e direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario
Negri", attualmente con un personale di oltre 950 unità.
E’ autore di molte centinaia di lavori scientifici pubblicati in riviste nazionali ed internazionali e di numerosi volumi nel campo della farmacologia; fa parte del Gruppo 2003
{gruppo dei ricercatori italiani altamente citati nella letteratura scientifica internazionale
ed è fondatore dell'European Organization for Research on Treatment of Cancer.
Negli ultimi decenni è stato membro di vari organismi fra cui: Comitato di Biologia e
Medicina del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), Consiglio Sanitario Nazionale
e Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la politica della ricerca in
Italia, Membro della Commissione Unica del Farmaco (CUF) del Ministero della Sanità.
Ha ricoperto numerose cariche come Presidente di presidi ed organizzazioni riguardanti
la ricerca e la lotta contro il cancro; è Consulente dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità e Membro del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Superiore di Sanità.
Presidente di vari comitati per la ricerca chimica e farmacologica.
Ancora membro del Comitato esecutivo per la Politica della Ricerca (CEPR) del Ministero
dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, Presidente Steering Advisory
Group Current Controlled Trials.
Vice-Presidente del Consiglio Superiore di Sanità. Presidente Commissione Ricerca e
Sviluppo dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Attualmente è Presidente
dell'Associazione "Via di Natale" e della Fondazione Angelo e Angela Valenti.
Presidente della Commissione Tecnica per l'Assistenza Farmaceutica, Componente del
Consiglio Superiore di Sanità e Membro del Comitato Nazionale di Bioetica.
Membro Comitato Scientifico AISLA, Membro Comitato Scientifico Internazionale,
Centro di Riferimento Oncologico, Aviano, Membro Comitato Scientifico del
Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Membro Consiglio Direttivo Associazione ADAMO Onlus, Milano, Membro
Commissione ‘Recommendation for the Call’, Wemos Foundation, Amsterdam, Membro
Development Advisory Board of the International Center for Biomedical Sciences
(ICBMS), Luxu Town, Wujiang City, China, Socio Onorario AREAS-CCI Onlus, Milano.
Fellow della New York Academy of Sciences, dell'American Association for the
Advancement of Science e di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali.
Honorary Fellow Royal College of Physicians (Pharmaceutical Medicine).
Un curriculum infinito di incarichi e mansioni che testimonia l’importanza scientifica del
prof. Garattini e dei suoi studi. Uno scienziato italiano di cui andar fieri.
Molteplici le onorificenze ricevute tra cui si segnalano la Legion d'Onore della
Repubblica Francese per meriti scientifici; Grand’ Ufficiale della Repubblica Italiana e
Lauree Honoris Causae alle Università di Bialystok, Polonia e di Barcelona, Spagna.
Tanti i premi ricevuti nella sua lunga carriera.
In oltre 47 anni di attività, l'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", sotto la
direzione del Prof. Garattini, ha prodotto oltre 11.105 pubblicazioni scientifiche e circa
250 volumi, in cancerologia, chemioterapia e immunologia dei tumori, in neuropsicofarmacologia, in farmacologia cardiovascolare e renale. Oltre 6100 sono i giovani laureati e
tecnici che si sono specializzati presso l'Istituto.
G A R A N T I TA DA L L’ E U R O PA
La Casatella Trevigiana, da giugno 2008, è ufficialmente D.O.P. (Denominazione
di Origine Protetta).
Un risultato importantissimo per il settore e per tutta la Provincia, che ora può
fregiarsi della presenza di un formaggio tutto trevigiano nella ristretta cerchia dei
grandi formaggi italiani riconosciuti dall'Unione Europea.
Grande è la soddisfazione del Consorzio e dei Produttori, che hanno voluto
creare, in occasione del “Radicchio d’Oro”, il “PREMIO DOP” da assegnare ad
una personalità che esprima nel proprio ambito l’essenza stessa della trevigianità
e del suo territorio.
22
ULDERICO BERNARDI
CONSORZIO CASATELLA TREVIGIANA DOP
premio DOP alla trevigianità
24
Ulderico Bernardi, già professore ordinario si sociologia dei processi culturali
nell'Università Ca' Foscari di Venezia, da una vita studia i rapporti fra persistenza culturale e mutamento sociale nelle comunità di tradizione.
Attualmente è docente nel Master di cultura del cibo e del vino che Ca' Foscari tiene a
Valdobbiadene.
Ha tenuto corsi e svolto ricerche presso Università degli Stati Uniti d'America, Canada,
Brasile, Argentina, Australia e in Paesi europei.
Dedica particolare attenzione alle identità alimentari, considerate al cuore della valutazione antropologica.
Una competenza specifica, che gli è riconosciuta con l'appartenenza al Centro Studi
Nazionale dell'Accademia Italiana della Cucina, istituzione culturale della Repubblica
Italiana, e direttore del Centro Studi Veneto della medesima; Consultore nella
Delegazione di Treviso; membro dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino; membro
dell'Accademia Alimentare Italiana; Direttore della Collana sulle culture popolari venete
nella Fondazione Giorgio Cini di Venezia; membro di numerosi Comitati Scientifici.
Autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti, con specifici contenuti legati alla sociologia dell'alimentazione, si ricordano: CARA PIAVE, 2010; IL TESORO DEI PADRI, 2009;
IL LUNGO VIAGGIO, 2008; IL PROFUMO DELLE TAVOLE, 2006; LA FESTA DELLE
VIGNE, 2004; tutte nelle edizioni Santi Quaranta di Treviso; DEL VIAGGIARE, Editore
Franco Angeli, Milano, 2003; A CATAR FORTUNA, editore Neri Pozza, Vicenza, 1996.
ALBO D’ORO
1 9 9 9
26
-
2 0 0 9
A L B O
1999 -
2000 -
2001 -
28
2002 -
per l’enogastronomia
A n t i c a t ra t t o r i a S u b a n
M a r i a G ra z i a M a rch e t t i L u n g a r o t t i
Edoardo Raspelli
segnalazioni speciali
Giuliana Benetton
per la solidarietà
Alessandro Zanardi
per lo sport
Claudio Costa
Riccardo Pittis
M a rc o M e l a n d r i
p e r l a c u l t u ra / i n f o r m a z i o n e
Mauro Mazza
per lo spettacolo
S ave r i o M a rc o n i
p e r l a c u l t u ra
Vi t t o r i o S g a r b i
g i ova n i p r o m e s s e
Pa t r i z i a L a q u i d a ra
2003 -
per l’enogastronomia
C e l e s t e e G i u l i a n o To n o n
M a r i o Fe l l u g a
I t a l o M a s ch i o
M a rc o G a t t i
segnalazioni speciali
R i ch a r d L ova t
G av i n o S a n n a
per lo sport
Gilberto Simoni
Giuseppe Gibilisco
Luca Cordero di Montezemolo
p e r l a c u l t u ra / i n f o r m a z i o n e
Giorgio Lago
p e r l a c u l t u ra / s p e t t a c o l o
B e p p e Te n t i
p e r l a c u l t u ra
Alvise Zorzi
2004 -
S e g n a l a z i o n i d a l l a Te r ra Ve n e t a
allo sport
Fa b r i z i o G o l l i n
a l l a c u l t u ra
F. l l i L u c ch e t t a
P r e m i o R i s t o ra n t i d e l R a d i c ch i o
al giornalismo d’opinione
Carlo Nordio
p e r l a c u l t u ra / s p e t t a c o l o
Lino Banfi
p e r l a c u l t u ra / c a r r i e ra
Carlo Rambaldi
p e r l a c u l t u ra
Alda Merini
per l’enogastronomia
H e i n z B e ck
Bruno Gambacorta
per lo sport
M a rc o G a l e a z z i
Luigi Agnolin
D ’ O R O
p e r l a c u l t u ra
Cino Boccazzi
Mario Brunello
Giuseppe Zigaina
per l’enogastronomia
Giuseppe Bigazzi
I s t i t u t o Te c n i c o A g ra r i o S t a t a l e
G . B. C e r l e t t i
L i n o To f f o l i n
per lo sport
Jo n a t h a n B i n o t t o
Adriano De Zan
D av i d e R e b e l l i n
p e r l a c u l t u ra
M a r g h e r i t a H a ck
per lo spettacolo
Mario Maffucci
per la moda
R o s i t a e O t t av i o M i s s o n i
per lo sport
Luca Badoer
Pa o l a Pe z z o
Giuseppe Signori
per l’enogastronomia
G i ova n n i N u vo l e t t i Pe r d o m i n i
Aldo e Alba Campeol
Carles Gaig
per la solidarietà
Pa o l o B e r r o
Don Antonio Zuliani
Piccola Comunità di Conegliano
p e r l a c u l t u ra
Andrea Zanzotto
per lo spettacolo
Fra n c o N e r o
per l’informazione
L i n o Ja n u z z i
per l’enogastronomia
Ulderico Bernardi
Enrico Guagnini
Antica Locanda al Cappello - Mel
per lo sport
Va l e n t i n a Ve z z a l i
G i a n l u c a Pa g l i u c a
per la solidarietà
Te r e s a M a r i o t Pe l o s
segnalazioni speciali
Te o f i l o S a n s o n
Donatella Rettore
A L B O
D ’ O R O
2005 -
S e g n a l a z i o n i d a l l a Te r ra Ve n e t a
all’imprenditoria
Fra n c o B ra g a g n o l o
a l s u c c e s s o ve n e t o n e l m o n d o
Fra n c o P r e ve d e l l o
alle arti
Roberto Zarpellon
a l l a c u l t u ra
M a rc o G o l d i n
allo sport
Giuseppe Pillon
P r e m i o R i s t o ra n t i d e l R a d i c ch i o
allo sport
G i ova n n i M a l a g ò
R o l l y M a rch i
D a m i a n o To m m a s i
Pa o l o S avo l d e l l i
Pa l l avo l o s q u a d ra n a z i o n a l e m a s ch i l e
per l’enogastronomia
I “Dolo-mitici”
p e r l a c u l t u ra / i n f o r m a z i o n e
M i ch e l e M i ra b e l l a
p e r l a c u l t u ra / s p e t t a c o l o
Remo Girone
p e r l a c u l t u ra / c a r r i e ra
Gianni Brezza - Loretta Goggi
2006 -
S e g n a l a z i o n i d a l l a Te r ra Ve n e t a
all’enogastronomia
Elda e Luigi Bortolini
alle arti
Diego Basso
all’imprenditoria
G i ova n n i R a n a
P r e m i o R i s t o ra n t i d e l R a d i c ch i o
per l’enogastronomia
A l f o n s o e L iv i a I a c c a r i n o
p e r l o s p o r t / c a r r i e ra
Ezio Zermiani
Arturo Merzario
per lo sport
Giancarlo Abete
N a rc i s o Pe z z o t t i
Claudio Gaudino
Vi t o S c a l a
Fi l i p p o I n z a g h i
Bruno Longhi
Angelo Carosi
p e r l a c u l t u ra
Mauro Corona
p e r l a c u l t u ra / c a r r i e ra
Mike Bongiorno
30
2007 -
S e g n a l a z i o n i d a l l a Te r ra Ve n e t a
all’imprenditoria
M a rc e l l o C e s t a r o
al successo del Nordest nel mondo
P r i m o I vo D i L u c a
alle arti
Fulvio Roiter
allo sport
A n t o n i o Pe r e t t i ( To m Pe r y )
P r e m i o R i s t o ra n t i d e l R a d i c ch i o
per l’enogastronomia
G i ova n n i D ’ A m a t o
R i s t o ra n t e “ I l R i g o l e t t o ”
R o b e r t a S ch i ra
per lo sport
C a r l o Tave c ch i o
Lorenzo Bernardi
Fa b i o C a p e l l o
Marta Bastianelli
p e r l a c u l t u ra / s p e t t a c o l o
P i p p o Fra n c o
p e r l a c u l t u ra / d e s i g n
Wa l t e r D e ’ S i l va
p e r l a c u l t u ra / c a r r i e ra
Mogol
2008 -
S e g n a l a z i o n i d a l l a Te r ra Ve n e t a
per l’arte / moda
Roberta Scarpa
p e r l a c u l t u ra
S a c . P r o f . L u i g i M a r i a Ve r z è
P r e m i o R i s t o ra n t i d e l R a d i c ch i o
per l’enogastronomia
R i s t o ra n t e Pe r b e l l i n i
per l’enogastronomia
Maria Scicolone
per lo sport / giornalismo
G i a n Pa o l o O r m e z z a n o
per lo sport
Alessandro Ballan,
M a rc o S i m o n c e l l i
A l e x S ch wa r z e r,
M a t t e o Ta g l i a r i o l
p e r l a c u l t u ra / e ve n t i s p e c i a l i
Rosanna Mani
p e r l a c u l t u ra / g i o r n a l i s m o
To n i C a p u o z z o
p e r l a c u l t u ra / s p e t t a c o l o
R e n a t o Po z z e t t o
p e r l a c u l t u ra / c a r r i e ra
Luigi Magni e Lucia Mirisola
Premio DOP alla trevigianità
Luca Zaia
A L B O
2009 -
32
D ’ O R O
S e g n a l a z i o n i d a l l a Te r ra Ve n e t a
p e r l a c u l t u ra
Vi t t o r i n o A n d r e o l i
P r e m i o R i s t o ra n t i d e l R a d i c ch i o
per l’enogastronomia
Carlo Cannella
per l’enogastronomia
R e l a i s & C h a t e a u x “ I l Fa l c o n i e r e ”
per lo sport
A l b e r t o Pa l o s ch i
per lo sport
Je n ny B a ra z z a
N a z i o n a l e f e m m i n i l e p a l l avo l o
Va l e r i o C l e r i
Pa o l o B a r e l l i
Campionesse Mondiali 2009
Spada a squadre femminile
Zdenek Zeman
p e r l a c u l t u ra / a r t e
A l e s s a n d r o Ve r d i
p e r l a c u l t u ra / m u s i c a
A n t o n e l l o Ve n d i t t i
p e r l a c u l t u ra
P h i l i p p e D ave r i o
Premio DOP alla trevigianità
D i n o D e Po l i
34
sponsor ufficiale
main sponsors
sponsors
36
RASSEGNA GASTRONOMICA 2010/2011
RISTORANTI
DEL RADICCHIO
15-21 NOVEMBRE 2010
Ristorante FIOR
Via Montebelluna, 27 Salvarosa Castelfranco Veneto (TV)
Tel. 0423 490462 Fax 0423 744048 www.rinofior.com
* * *
22-28 NOVEMBRE 2010
Ristorante ALBERTINI
Via Roma, 228 Visnadello di Villorba (TV)
Tel. 0422 928102 Fax 0422 629434 www.ristorantealbertini.it
* * *
29 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2010
Ristorante ALLA PASINA
Via Marie, 3 Dosson di Casier (TV)
Tel. 0422 382112 Fax 0422 492322 www.pasina.it
* * *
6-12 DICEMBRE 2010
Ristorante DA ALFREDO EL TOULA'
Via Collalto, 26 Treviso
Tel. 0422 540275 Fax 0422 542105 www.eltoula.it
* * *
13-19 DICEMBRE 2010
Ristorante LA CORTE
Relais & Chateaux Villa Abbazia
Via Roma, 24 Follina (TV)
Tel. 0438 971761 Fax 0438 970001 www.hotelabbazia.it
* * *
10-16 GENNAIO 2011
Ristorante DA MARIAN
Via Montello, 83 Loc. Chiodo Treviso
Tel. 0422 301062 Fax 0422 312099
* * *
17-23 GENNAIO 2011
Ristorante DA GERRY
Via Chiesa, 6 Monfumo (TV)
Tel. 0423 545082 Fax 0423 945818 www.ristorantedagerry.com
* * *
24-30 GENNAIO 2011
Ristorante TEATRO DEI SAPORI
Via Garibaldi, 17 Castelfranco Veneto (TV)
Tel. 0423 722575 Fax 0423 493327 www.teatrodeisapori.it
* * *
31 GENNAIO - 6 FEBBRAIO 2011
Ristorante AL MIGO'
Via Santa Bona Vecchia, 30 Treviso
Tel. 0422 22339 Fax 0422 22339 [email protected]
RASSEGNA GASTRONOMICA 2010/2011
IL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO
RISTORANTI
DELLE DOLOMITI
2 DICEMBRE 2010
SERATA DI APERTURA
Ristorante HOTEL ADLER
Piazza von Kurz, 3 39039 Villabassa (BZ)
Tel. 0474 745128 Fax 0474 745278 www.hoteladler.com
* * *
9-16 GENNAIO 2011
Ristorante MATHIASKELLER
Via Peccei, 31 39033 Corvara (BZ)
Tel. 0471 836754 Fax 0471 836850 www.mathiaskeller.it
* * *
11-16 GENNAIO 2011
Ristorante HOTEL WALTER
Via Pusteria, 9 39038 San Candido (BZ)
Tel. 0474 916002 Fax 0474 916002 www.hotelwalter.it
* * *
9-14 GENNAIO 2011
Ristorante BELLA VISTA HOTEL EMMA
Via Plan De Corones, 39 39030 S. Vigilio di Marebbe (BZ)
Tel. 0474 501133 Fax 0474 501723 www.hotelemma.it
* * *
24-30 GENNAIO 2011
Ristorante HOTEL LA PERLA
THE LEADING HOTELS OF THE WORLD
Strada Col Alt, 105 39033 Corvara (BZ)
Tel. 0471 831000 Fax 0471 836568 www.hotel laperla.it
* * *
30 GENNAIO - 9 FEBBRAIO 2011
Ristorante HOTEL ADLER
Piazza von Kurz, 3 39039 Villabassa (BZ)
Tel. 0474 745128 Fax 0474 745278 www.hoteladler.com
* * *
2-12 FEBBRAIO 2011
Ristorante SCHÖNECK
Via Castello Schöneck, 11 Falzes 39030 Chienes (BZ)
Tel. 0474 565550 Fax 0474 564167 www.schoeneck.it
* * *
21 FEBBRAIO 2011
SERATA CLOU
presso Winter Polo di Misurina
con la cucina del Ristorante EL TOULA'
Località Ronco, 123 32043 Cortina d'Ampezzo (BL)
Tel. 0436 3339 Fax 0436 2738 www.toula.itt
Curatore “Premio Radicchio d’Oro”:
Pietro Gallonetto
Immagine e progetto grafico:
Lineart
Testi:
Pietro Gallonetto
Videoproduzione:
Controcampo
Stampa:
Linea Grafica
PREMI RADICCHIO D’ORO:
New Murano Gallery
Ufficio stampa “Premio Radicchio d’Oro”:
Marcello Cambi
Consorzio Ristoranti del Radicchio - Piazza Europa Unita, 18/b - 31033 Castelfranco Veneto (Treviso)
Informazioni e P.R. 347 2390857 - 0423 723960 - Tel. e Fax 0423 742259