01 prima.indd

Transcript

01 prima.indd
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
D
n. 8 Anno CIV 28 febbraio 2015
Ci vogliono
accartocciare
all’ormai famosa pagina bianca del 4 ottobre scorso che fece scalpore tra i nostri
lettori, ma anche fuori del territorio con ampi consensi per l’originalità dell’idea,
si è passati a questa palla di giornali accartocciati che fa parte invece di una
campagna nazionale lanciata proprio in questi giorni da nove gruppi e sigle, tra
cui anche noi della Fisc (Federazione Italiani Settimanali Cattolici). Non era una boutade
quella di qualche mese fa, solo per dare impulso ad un’urgenza di categoria. Era piuttosto
il grido forte e coraggioso di una testata storica come L’Azione, che ha superato il secolo
di vita, e che si voleva fare portavoce del dramma che stanno vivendo centinaia di giornali
alle prese con i drastici tagli all’editoria, con l’obiettivo unico e primario di tutelare l’autonomia e il pluralismo d’informazione. Siamo convinti che dopo anni di silenzio in cui da
più parti i periodici diocesani (ma siamo in buona compagnia) venivano definiti strumenti
di stampa minore, ci si sta rendendo conto che quella sul territorio si staglia invece su un
livello di comunicazione che tocca ed intercetta più da vicino la gente e le proprie aspirazioni, le aspettative, i disagi e le speranze. Sono voce vera e tenace, e non stucchevole
lamento, in un mondo omologato ed ingessato dove si possono dire e riportare solo
certe cose. Dove c’è un punto di confine e non si va oltre. Il nostro campo
è infinito, la realtà ci interessa tutta. E allora si riesce a dare spazio a
chi non fa notizia, come le famiglie che non arrivano a fine mese,
come i disoccupati che attraverso un’amicizia operativa, ritrovano grinta e voglia di rimettersi in campo, come i ragazzi
che affrontano la loro avventura sportiva con spirito di
divertimento senza aneliti agonistici. Oggi per avere
credibilità, servono solo risultati, scoop, gossip,
numeri da record. Il resto, l’ordinaria amministrazione, quella che rappresenta lo “zoccolo
duro” dell’informazione di una città, di una
diocesi, viene messo fuori pagina. Ma
noi continueremo a raccontare questo
tipo di realtà, a sentirci vicini a
questa esperienza di umanità
perché siamo certi che la sfida è tutta qui. Ovvero nel
campo della libertà e
della democrazia che
dapertutto vengono sbandierati
come vessilli
insostituibili ma
01 prima.indd 2
Fabriano-Matelica euro 1,20
senza un’applicazione pratica, e che invece all’interno dei nostri settimanali trovano un
fiorente ambito di approdo perché sono il segno ed il senso della nostra professione
giornalistica. E per questo dalla pagina bianca è spuntata questa palla
gettata come spazzatura ed il sostegno alla campagna “Meno giornali meno liberi” in modo che ognuno possa appoggiare
un’iniziativa (firmando la petizione on line) che
ci vede in prima linea per non diventare
carta straccia o definitivamente
pagina bianca.
Carlo Cammoranesi
25/02/15 10.40
2
>EDITORIALI<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
La Grecia fa bene all'Europa
Solidarietà, il caposaldo comune
L
di GIANNI BORSA
e parole servono per capirsi. Per dire le cose come
stanno. Oppure, al contrario, per ammansire i propri
interlocutori o raccontare mezze verità. Osservazioni, queste, che valgono per tutti i protagonisti
del braccio di ferro in atto fra la Grecia e gli altri 18 Stati
della moneta unica: siano essi il premier ellenico Tsipras o
il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, il ministro delle
finanze tedesco Schäuble o il presidente della Bce Draghi,
il commissario europeo Moscovici o la direttrice del Fmi
Lagarde.
Ad esempio durante le trattative a Bruxelles s’è detto “istituzioni” pur facendo riferimento – di fatto – alla “troika” (Ue,
Bce, Fmi); invece Tsipras, rivolgendosi ai suoi connazionali,
ha assicurato che “la battaglia è vinta” e l’“austerità è finita”, salvo annunciare, un secondo dopo, che “le difficoltà, le
difficoltà vere, sono ancora davanti a noi”.
Comunque l’Eurogruppo del 20 febbraio ha finalmente prodotto un accordo per l’ennesima apertura di credito alla Grecia
da parte dell’Europa. E così dovranno procedere le cose oggi,
quando l’Ue valuterà le riforme (un “programma” di riforme,
guai a chiamarlo come prima “memorandum”) che il governo
di Atene si impegna a realizzare per ottenere l’estensione
degli aiuti per quattro mesi. Il nuovo appuntamento del 23
febbraio potrebbe essere una formalità, purché l’Esecutivo
greco dimostri, al di là dei giochi di parole, che intende far
sul serio, predisponendo una strategia di medio periodo volta
a rimettere in sesto un Paese sull’orlo del default.
Tsipras ha detto ai greci, a chi l’ha votato il 25 gennaio scorso
e a chi non ha creduto alle sue promesse, che l’intesa siglata
con i ministri di Eurolandia “annulla gli impegni presi dal
precedente governo per i tagli ai salari e alle pensioni, sui
licenziamenti nel settore pubblico, per gli aumenti dell’Iva
sui prodotti alimentari, farmaceutici e le infrastrutture
turistiche”. Stop alla troika, basta coi salvataggi, è finito il
tempo del rigore e della “macelleria sociale”. Così almeno
davanti alle telecamere della tv. Poi, rientrato nel suo ufficio,
si è rimesso al lavoro con
il fedele ministro delle
finanze Varoufakis per
convincere le “istituzioni”
europee a dare qualche
mese ancora di respiro
per stilare l’elenco di quelle riforme irrinunciabili
per far ordine nei conti
pubblici, contrastando
evasione fiscale e sprechi,
ma anche risparmiando su
sanità e servizi pubblici,
tenendo sotto controllo
salari e pensioni, imboccando di nuovo la strada
delle privatizzazioni, senza escludere l’utilizzo del
ricorso alla leva fiscale.
Niente di nuovo sotto il
sole, dunque.
La vicenda consegna però
alcune acquisizioni fondamentali. Anzitutto è chiaro che l’Europa resta al fianco della Grecia e che il posto della Grecia è
nell’Eurozona e nell’Ue. Su questo si sgombera il campo da
illazioni, dubbi o tentazioni. E si lancia un segnale chiaro ai
mercati e agli speculatori. Secondo elemento: la politica ha
fatto la sua parte. Ovvero è prevalsa la volontà di trovare un
punto di incontro, che mirasse al risultato – cioè tendere la
mano alla Grecia e ridarle una chance per ripartire – mediante
un compromesso accettabile per tutte le parti in causa. Terzo:
la crisi, che ha messo in ginocchio mezza Europa, provocando ricadute sociali pesantissime, sta sortendo l’effetto di
rilanciare il principio di solidarietà, un caposaldo della “casa
comune” europea.
Ma se è vero che l’Europa esiste, che la politica sa fare la sua
parte, che il principio di solidarietà non è un sogno rimasto
nella testa di Schuman, De Gasperi e Adenauer, allora è le-
cito attendersi al più presto nuove, positive conferme. Perché
oltre al caso-Grecia, ci sono molteplici sfide in attesa di una
altrettanto convincente risposta europea: la disoccupazione
che riguarda 25 milioni di cittadini Ue con le rispettive
famiglie, la guerra in Ucraina, il contrasto al terrorismo, la
cenere che cova sotto il nazionalismo diffuso e la xenofobia
dilagante, l’instabilità mediorientale e nordafricana che
premono alle porte del Vecchio continente, gli incontrollati
flussi migratori, la difesa dei diritti fondamentali in ognuno
dei Paesi membri…
Ora ciascuno deve fare il tifo per la Grecia, chiamata a sistemare i problemi interni e a onorare gli impegni internazionali.
E forse è il momento di fare anche il tifo per l’Europa perché,
come osservato infinite altre volte, alle sfide comuni bisogna
fornire risposte comuni e convincenti. E l’Ue può giocare un
ruolo essenziale.
Ora tocca agli imprenditori
C
di NICOLA SALVAGNIN
on l’enorme difficoltà che costa in Italia cambiare
qualcosa, il governo Renzi sta inanellando punti su
punti nel tentativo di rilanciare l’economia italiana,
pur nell’assoluta carenza di risorse economiche a
disposizione. Perché fare sontuose nozze con i fichi secchi –
senza cioè denari da poter spendere e spandere – è esercizio
obiettivamente difficile.
Così l’esecutivo s’è mosso tramite investimenti mirati, e cambiamenti di regole. Una sforbiciata all’Irap per far respirare
le aziende dal punto di vista fiscale (e non farle scappare
vieppiù all’estero); i famosi “80 euro” che sono stati la prima
restituzione di denaro in busta paga a memoria di lavoratore
italiano; la scelta che si avrà di trasferire volontariamente
nel salario anche il Tfr; il tentativo di salvare l’Ilva, la più
grande acciaieria italiana; le mani sulla scuola italiana, cioè
sulle radici dalle quali si svilupperà la buona occupazione di
domani… Insomma, tanta carne al fuoco, soprattutto se al
carico si aggiunge il Jobs Act.
Ora l’iter legislativo s’è completato e si può assumere con le
nuove regole; c’è chi le ha soppesate con particolare attenzione
dal lato dei licenziamenti, ma la vera portata della nuova legge
sta dall’altra parte del manico: si può assumere più facilmente,
con più convenienza (fiscale) per l’azienda, con molte più probabilità per il giovane di un inserimento in azienda, piuttosto
che un continuo sfruttamento nel segno del precariato. Se si
pensa che la flessibilità dell’ultimo decennio s’era trasformata
quasi completamente in precariato, prima lavorativo e poi quasi
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
02 editoriali.indd 2
Non solo Jobs Act:
le misure messe in campo
vanno nella direzione giusta
esistenziale… Proprio in queste ore Confindustria parla della
possibilità di creare 150mila nuovi posti di lavoro entro un
anno. Noi tutti li aspettiamo con trepidazione.
Si può fare di più? Sempre. Soprattutto, d’ora in poi servirebbe
una politica industriale più raffinata, capace di aggiustare la
mira e colpire nei due-tre punti vitali per la nostra economia.
La fase emergenziale pian piano deve lasciare il posto ad una
strategia di rilancio per i prossimi decenni, non per i prossimi
mesi. Ma togliamoci dalla testa che le cose possano andare
bene per decreto legge. La politica fa la cornice, il quadro lo
dovrebbero fare gli operatori economici. Vuol dire investire,
crescere in dimensioni, superare quell’individualismo italico
che nel mondo globalizzato è solo un limite, sfidare nuovi
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330
ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30
e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30
www.lazione.com
e-mail direzione:
[email protected] e [email protected]
e-mail segreteria:
[email protected]
Redazione Matelica
Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551
ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30
e-mail: [email protected]
mercati, innovare il prodotto e promuoverlo con efficacia. Fare
il mestiere dell’imprenditore, insomma: ci sono più imprese nel
Nordest che in tutta la Russia, non possiamo aver cancellato
qualcosa che abbiamo nel dna da secoli.
E non è vero che tutto è impossibile. Forse la dichiarazione
di Renzi (“la nostra manifattura raggiungerà quella tedesca”)
è una smargiassata, ma il rilancio di Fiat e Maserati stanno a
significare che, con buone idee e rimboccandosi le maniche,
siamo ancora noi gli artefici della nostra fortuna.
Se proprio proprio il governo vorrà dare una bella propulsione
al tutto, indichiamo due strade interessanti: la rivoluzione
del mercato dei capitali (la Borsa è minuscola, non si può
passare sempre attraverso le banche e c’è tanta liquidità
in cerca di occasioni). E una falciata – vera – alla selva di
burocrazia che ammorba la vita degli italiani e spaventa
terribilmente gli stranieri. Perché dentro vi vedono assurdi
ostacoli all’intraprendere, giustificati o per tenere in vita una
colossale macchina pubblica, o per foraggiarla tramite buste
“lubrificanti” degne di un Paese del Terzo mondo. Adelante,
dunque, e senza tanto juicio.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
Editore
Fondazione di Culto e Religione
“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84
Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione
in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.
Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.
Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00
Africa, Asia e America € 165,00
Oceania € 175,00
Stampa
Rotopress International srl
via Brecce - Loreto (An)
Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00
C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione
C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048
intestato a L'Azione
presso Veneto Banca
Ag. Corso della Repubblica
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo
gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione
dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento
di obblighi di legge e per finalità amministrative,
attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee
a garantirne la sicurezza e la riservatezza.
Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante
supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti
elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in
relazione ai dati personali da loro forniti, potranno
esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7
del D. Lgs. n. 196/2003.
L’informativa completa è disponibile sul sito www.
lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3
della legge 250 del 7/8/1990.
25/02/15 10.41
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
>INCHIESTA<
Salvare i luoghi
del nostro passato
Paolo Panfili: le incurie ed i degradi della città
di PAOLA ROTOLO
F
abriano è una città che
affonda le sue radici nella
storia, dal meraviglioso
patrimonio artistico e con
una grande ricchezza culturale:
lo sa bene il nostro interlocutore
Paolo Panfili, appassionato di
storia e cultura locale, nell’ambito
dell’associazione per la Tutela e la
Valorizzazione del Centro Storico,
nel gruppo dei fondatori del Palio di
S. Giovanni Battista e primo presidente dello stesso, con l’obiettivo di
restituire la conoscenza del passato
della città nel periodo medievale e
rinascimentale, stimolando così i
cittadini a riappropriarsi di uno spirito identitario delle proprie origini.
“A giudicare dalla situazione della
metà degli anni Novanta, è stato
fatto molto in campo architettonico
ed artistico, soprattutto grazie agli
strumenti messi a disposizione dopo
il sisma. Fabriano ora ha a disposizione un serbatoio di beni spendibili
per il godimento di chi la abita e di
chi la visita. Ancora tanto resta da fare, ma la propensione
appare positiva”, afferma Panfili: “Senza dubbio ciò che è
immediatamente percepibile in città è il profondo divario tra
luoghi di profondissima quiete, come direbbe il Leopardi,
basti pensare all’Oratorio della Carità, alla nuova Biblioteca
multimediale o alla splendida Cattedrale, e le vaste aree di
totale incuria dove carente è sia la manutenzione ordinaria
che quella straordinaria. Tra tutte basti citare la situazione
di dissesto del fondo stradale nelle aree periferiche e in centro, dove senz’altro si dovrà affrontare in fretta la decisione
non rinviabile di mandare in pensione gli sventurati cubetti
di porfido”. Panfili cita lo squallido degrado dell’area di
Castelvecchio; la desolante situazione di abbandono della
chiesetta del Crocifisso, dove rischia di andare perduto per
sempre l’affresco del Settecento di Giovanni Loreti; lo stato
di pietosa incuria in cui versano sia il chiostro di Sant’Agostino che l’Oratorio dei Beati Becchetti con il prestigioso
affresco dell’“Albero della Vita” del Salimbeni. Inoltre la
trascuratezza degli affreschi della chiesa di San Benedetto
minacciati dall’umidità; la negligenza ed il disinteresse per
le sorti della fontana di piazza Quintino Sella e l’oblio di un
plesso monumentale dal significato simbolico, devozionale
e storico come l’abbazia di Santa Maria d’Appennino. Basterebbero da soli questi esempi a rendere l’idea di una città
priva di un equilibrio urbanistico e di un criterio di arredo
urbano coerente. “Certamente usciamo da un lungo periodo
di benessere economico dove i valori dell’identità civica,
dell’ecosistema urbano, della tutela e valorizzazione dei beni
comuni erano sopraffatti dal diffondersi di individualismo
ed edonismo”, fa notare Panfili. “Le potenzialità del nostro
territorio sono notevoli, ma bisognerebbe definire un percorso
di priorità. Mi sembra appropriato l’uso della metafora dei
vetri rotti. Se si lascia un vetro rotto in un edificio, presto
tutti gli altri vetri saranno rotti dai vandali. Perché il primo
vetro lancia un segnale. Contiamo
su molteplici beni architettonici
ed artistici di elevato pregio. Ma
rappresentano essi da soli la città, la sua storia, declinano il suo
linguaggio? Bastano a creare una
nuova economia di cui si ha urgente
bisogno? Ebbene la risposta è naturalmente no”. Come ex presidente
dell’associazione per la Tutela e la
Valorizzazione del Centro Storico,
Panfili ha promosso un appello per
l’impedimento della tombatura del
fiume Giano e la valorizzazione del
ponte nell’Aèra. Ha organizzato
un convegno sull’argomento, con
l’esito di indurre a riconsiderare
il progetto. “Da dove iniziare per
avviare un’azione di riequilibrio
urbanistico? E’ sufficiente riferirsi al Do.St. 2012 (le sfide di una
città in transizione, ndr), il famoso
documento strutturale approvato
all’unanimità dal Consiglio comunale, dove era ben specificato
il ruolo storico avuto dal fiume
Giano nell’origine e nello sviluppo
dell’economia della
nostra città. Uno degli elementi che caratterizzano il capoluogo è il corso del fiume, in parte
tombato. L’intero tratto che partendo dall’area
delle vecchie cartiere attraversa il centro storico,
collega ospedale, polo sportivo per arrivare nelle
vicinanze della zona di Santa Maria, costituisce
una risorsa come asse connettivo delle relazione
di parti della città, nonché una 'riserva di naturalità' in pieno centro urbano. Occorre rilanciare la
strategia che restituisca centralità al sistema di
volumi e spazi aperti che si sviluppano lungo il
fiume: il sistema della città con nuove funzioni
abitative, ricettive, ristorative che vanno ad aumentare le occasioni di vivere il fiume dovrebbe
soppiantare il concetto di retro città, garage o
deposito”.
3
Pinacoteca,
nuova gestione
pubblico-privato
Tra gli aspetti che sono in ballo, e che riguardano la possibile interazione pubblico-privato nell’ambito della gestione
dei plessi culturali con un risvolto turistico, la Pinacoteca
Molajoli appare certamente da valorizzare, specie dopo la
mostra “Da Giotto a Gentile” che ha riscosso un notevole
successo ampliando la potenzialità della struttura. Le visite
durante l’anno sono poche e il plesso va meglio considerato
nella sua dinamicità, aspettando di sapere se alcune opere
del Maestro di Campodonico rimarranno in dotazione in
un’apposita sala. Se così fosse si incentiverebbe la promozione della nostra pinacoteca, così come se nel 2016 fosse
bissata una mostra con un riscontro importante. Ma resta da
capire che cosa fare di questo museo stantio. Appropriarsi
della propria identità significa anche rivitalizzare una rete
museale non solo fabrianese, ma entrare in un circuito più
grande. Andrebbe coniato un sistema territoriale con un
nuovo modello d’impresa che faccia leva sulla cultura per
innescare virtuose performance riversate nel campo del turismo. La mission prioritaria, un po’ ovunque, è da tempo
definita: riportare la gente nei musei. La strategia, laddove
è stata applicata, ha avuto dei bei riscontri: strutture aperte
24 ore su 24, ingresso gratuito e massima interattività. Il
tempo disponibile per compiere l’impresa non è mai breve,
ma bisogna rendere fruibile il luogo assicurando interattività
attraverso l’impiego di supporti tecnologici promuovendo
le visite guidate e l’organizzazione di laboratori didattici.
Senza il privato, l’ente non può più assicurare la fruibilità
del suo patrimonio culturale, quindi è giusto che questi beni
diventino produttivi. Oggi più che mai i musei richiedono
una gestione imprenditoriale. In Italia, un progetto avviato
nel novembre del 2008 dalla Commissione tecnico-scientifica
istituita dall’Ufficio studi del ministero per i Beni e le Attività
culturali nell’ambito dei programmi “Verifica degli standard
museali” e “Laboratori per il miglioramento delle forme
di gestione e dell’offerta dei servizi nelle strutture aperte
al pubblico”, sembra tener conto del fatto che le maggiori
criticità dei musei nazionali siano da riconnettersi all’incerta
definizione del loro assetto istituzionale. Principale risvolto
di tale progetto è stata la definizione di uno standard di regolamento per i musei statali, che si presenta come un primo
passo verso la predisposizione di un percorso ampliabile ad
una realtà di natura non esclusivamente pubblica. Al fine di
una maggiore autonomia dei musei, il dato di rilievo che
emerge dal modello di regolamento, consiste nell’attenzione riservata a fattori determinanti in relazione al piano
dell’organizzazione e dei flussi decisionali: professionalità
e funzioni del direttore generale, puntuale programmazione
economico-finanziaria, gestione del personale competente.
Alessandro Moscè
I LUOGHI PIU’ IDENTITARI
Palazzo Chiavelli - Palazzo del Podestà - Pinacoteca - Biblioteca - Oratorio della Carità
Teatro Gentile - Cattedrale San Venanzio
I LUOGHI DA RIVALUTARE O DA RISTRUTTURARE
Area Castelvecchio - Oratorio Beati Becchetti - Chiesa San Benedetto - Chiesetta
del Crocifisso- Fontana San Domenico - Le Conce
I PROGETTI SUI LUOGHI
Do.St (documento programmatico) - Ex Siva (università) - Scopertura fiume Giano
Piano recupero del centro storico - Piano del traffico urbano
03 inchiesta.indd 2
25/02/15 10.42
4
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Nozze d'oro
VENDESI
Periferia di Fabriano - VENDESI terreno edificabile a prezzo modico.
Tel. 0732 73115.
40 anni per Andrea
Tantissimi auguri ad Andrea Guglielmi per i suoi 40 anni dal
babbo, dalla mamma, dalla sorella, dal cognato, dai nipoti,
dagli amici e dai parenti.
Il vostro amore e la vostra forza vi
hanno tenuti uniti riuscendo anche
a superare momenti difficile. Siamo
felici di poter festeggiare questo
stupendo traguardo d'amore assieme
a voi che ci avete insegnato cosa
significa amare.
Le vostre figlie, i generi, i nipoti
Tanti auguri
a Bruno e Lidia!
Alberto e Maria Laura Santi
50 anni di matrimonio!
Il 28 febbraio del
1965 convolarono a
nozze nella chiesa del
Sacro Cuore Giacomo
Ilari e Anna Maria
Pesetti. In questo importante anniversario
va a loro l'augurio più
bello da tutta la nostra
famiglia e dagli amici
più cari.
Andrea insieme alla sua adorata nipotina Arianna
Bruno e Lidia Caporali festaggiano i loro 55 anni
di matrimonio
3/3/1960
3/3/2015
Augurissimi dai figli, le nuore, i nipoti e la piccolissima
pronipote Maria!!!
Auguri Maria!
Domenica 22 febbraio
Maria Ferretti ha compiuto 90 anni.
Tantissimi auguri dalla famiglia, dai parenti e da
tutti gli amici.
04 mercatino.indd 2
Tantissimi
auguri nonni...
60 anni
di matrimonio!
Di questi tempi un avvenimento raro. Il 19
febbraio hanno raggiunto questo bellissimo traguardo Giovanni Pallotta e Silvana Guglielmi.
Un abbraccio affettuoso da tutta la famiglia!!
25/02/15 10.44
5
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Imbrattamenti nella centrale via Balbo
>CRONACA
Centro in mano ai vandali
Aumentano i danni e la microcriminalità: si pensa alle spycam
taccuino
di ALESSANDRO MOSCÈ
I
vandali in centro storico: arrivano segnalazioni, come quella dell’architetto Giampaolo
Ballelli, che ha fatto presente
pubblicamente la distruzione di
ben due dissuasori in via Gioberti
e il taglio di alcuni fili elettrici in
via Cialdini. Ultimo in ordine di
tempo, l’imbrattamento dei muri
di via Balbo con scritte spray (il
colpevole si è dichiarato pronto a
pagare i danni). La stessa cosa sui
sampietrini che ricoprono la strada
della via. Scritte inappropriate anche nei pressi dei giardini Regina
Margherita apparsi nei muri che
costeggiano la parte interna del parco confinante con le abitazioni. Sta
nascendo una vera e propria emergenza, in tal senso, che ha indotto
l’assessore alla Polizia municipale
Mario Paglialunga a stigmatizzare
il fatto, anche in ragione delle
continue lamentele dei residenti per
gli schiamazzi notturni considerati
intollerabili: “Sono state installate
dieci telecamere in centro, ma
abbiamo intenzione, nonostante i
tempi di spending review, di acquistare altre sette spycam per stanare
chi non rispetta le regole elementari
di buona educazione civica”. E’
lo stesso Paglialunga a segnalare
un’altra “area calda”: vale a dire le
Conce e Piazzale Matteotti, dove le
telecamere ci sono, ma continuano
ancora a manifestarsi, specie il
venerdì e il sabato notte, episodi
delinquenziali. Si torna a parlare
di implementazione delle forze
dell’ordine, ma la Polizia è sotto
organico per ragioni economiche, e
quindi proprio la videosorveglianza
appare lo strumento più utile per
far fronte al vandalismo. Coinvolti
sono lampioni, cavi, illuminazione
pubbliche e i portoni di case private, oltre ai dissuasori, ai muri e agli
asfalti. Insomma, l’arredo urbano è
sotto lo scacco della microcriminalità. Ricordiamo che agli episodi di
gennaio e febbraio, sono da aggiungere quelli dell’ottobre dello scorso
anno, con fantomatici writers che
si sono divertiti a recare danno
ai commercianti di via Cialdini
colpendo l’entrata laterale della
Trattoria Marchegiana, il negozio
del Papetto e i due locali posti
nel parcheggio davanti all’Ottica
Gill, per finire con un’“esibizione” sul muro adiacente la vetrina
di Casabella Sposi. In passato fu
segnalata la vicenda di via del
Poio, la scalinata che collega il
Corso della Repubblica a Piazza
Giovanni Paolo II. Percorrendo
il tratto in questione si potevano
constatare i danni alle strutture per
l’illuminazione, ai campanelli e ai
citofoni, nonché lo stato di degrado
della scalinata. I vasi, sistemati
esternamente alle case, erano tutti
spezzati. Stucchevole fu il caso
del 2012 con una notte brava tra
l’antivigilia e la vigilia di Natale,
in particolare nella zona delle
Conce e di via Cialdini. Una Opel
station wagon di colore bianco fu
addirittura semidistrutta a colpi di
oggetti contundenti probabilmente
in ferro. A metà del 2013 tavolini,
vasi e rifiuti vennero rovesciati in
strada, sempre nelle vie del centro,
e varie auto danneggiate con colpi
inferti alla carrozzeria.
Il nuovo libro di Varagona su Marco Beci
Da Roma nel Salone Sociale dell’Editoria, al Teatro Angel Dal Foco di Pergola, da Radio Ascoli all’Auditorium di Monte San Giusto per approdare,
giovedì 12 marzo (dalle ore 16 alle 18) nella nuova Biblioteca Comunale
di Fabriano. L’appuntamento con la città della carta, organizzato dal Circolo
della Stampa Marche Press, in collaborazione con l’Università Popolare
e la piena disponibilità della presidente Fernanda Dirella, non è che l’ultimo passaggio in programma della lunga tournée di presentazione del
nuovo libro di Vincenzo Varagona, giornalista Rai e autore
di “Morire a Nassiriya – Marco Beci un italiano al servizio
del mondo” Paoline edizioni, Collana Uomini e Donne. Le
testimonianze raccolte da Varagona, su questo cooperatore
internazionale originario di Pergola, morto nell’attentato
alla base italiana di Nassirya, in Iraq, il 12 novembre del
2003, approdano dunque a Fabriano, in virtù di uno dei
primi momenti d’attività pianificati dal Circolo della Stampa
Marche Press, presieduto da Luciano Gambucci. “Apriamo
il 2015 – sono sue parole – con un incontro che sin dallo
scorso anno ha riscosso grande partecipazione di pubblico
in ogni parte del Bel Paese, dove si è tenuto. Questo libro,
infatti, racconta, attraverso le testimonianze di familiari, amici, religiosi,
addetti alla cooperazione internazionale, l’itinerario di vita di quest’uomo, che è anche quello dei tanti amici della Comunità di San Marco, a
Pergola, creata da don Lino Ricci, una realtà che ha alimentato la fede
di tanti giovani, alcuni poi diventati sacerdoti, con uno stile particolare,
costruito su preghiera, crescita culturale, volontariato, divertimento. Marco
ci rendeva tutti migliori, scrive Varagona, aveva una generosità infinita,
un altruismo contagioso”. Una frase – rileva ancora Gambucci – che
sintetizza una vita: quella di Marco Beci. Morto, in un blindato coinvolto
nell’esplosione, quando aveva soltanto quarantatré anni e tre figli, di cui
una molto piccola. Si trovava quasi per caso nella base Maestrale. In
05 fabriano.indd 2
quei giorni aveva trovato la sede per l’ufficio con cui avrebbe gestito, per
conto del Ministero degli Esteri, i progetti di ricostruzione dell’ospedale e
dell’acquedotto. Non ha fatto in tempo ma è stato comunque un italiano,
della nostra terra, a servizio del mondo. Per questo, con la piena intesa
del Direttivo del Circolo della Stampa e la partecipazione dell’Università
Popolare, abbiamo inteso restituire memoria a un episodio, a un sacrificio,
prendendo come esempio la figura di un uomo che ha dedicato la sua vita
alle popolazioni messe in ginocchio dai grandi scenari di
guerra. Dopo la laurea in scienze politiche lo troviamo in
Africa, dove salva Goitom, il suo autista eritreo, accerchiato
dal conflitto con l’Etiopia, paese in cui era arrivato a lavorare. Si sposa, con Carla, nascono Vittoria, Giacomo, Maria
Ludovica. Intanto Marco nei Balcani mette in salvo due
bambini, Sanja e Aladin, mutilati dalle bombe, consentendo
loro, con il ricovero a Budrio (Bologna) di ricominciare a
camminare e avere un’esistenza normale e infine, l’Iraq.
Le esperienze – termina Gambucci lanciando un pressante
invito a tutta la cittadinanza a prendere parte a questa interessante e coinvolgente celebrazione-testimonianza - non
si ripetono, ma ripercorrerle a distanza di anni può contribuire a rinnovare
orizzonti, lanciare semi, infondere coraggio, tutte di cui, oggi, abbiamo
molto bisogno. Toccante la poesia che la figlia più piccola, Maria Ludovica, ha dedicato al padre, pubblicata in copertina. Alla presentazione, oltre
all’autore – conclude Gambucci – prenderanno parte familiari di Beci e
proietteremo un filmato, il tutto per rendere ancora più importante e toccante questo primo momento di confronto del Circolo della Stampa con la
città, tanto che, tramite il Comune, stiamo cercando di coinvolgere associazioni come Rotary, Lions, circoli o, meglio dire, la nostra intera collettività”.
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo
MONZALI
Piazza Miliani 4A
tel. 0732 21918
DISTRIBUTORI
Domenica 1 marzo
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 1 marzo
Edicolè Corso della Repubblica
Edicolandia Via La Spina
Morelli Simone Via XIII Luglio
L'Edicolante Via Profili
Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Sinopoli Simona Via Corsi
Silvestrini Via Benedetto Croce
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it
Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
Daniele Gattucci
25/02/15 10.46
6
>FABRIANO<
L'Azione 28 febbraio 2015
Far rivivere Giuseppe Verdi
L'Accademia dei Musici ha presentato il pianoforte del grande compositore
di elisa pallotta
M
ercoledì 18 febbraio l’Accademia dei Musici ha aperto
le porte alla cittadinanza per
mostrare il suo gioiello, un pianoforte storico di circa 200 anni, che sotto le
dita di Giuseppe Verdi, nell’agosto del 1857,
inaugurò il teatro Galli di Rimini sulle note
della prima dell’Aroldo. Questo pezzo di rara
bellezza è stato acquistato dall’Accademia
dei Musici e verrà restaurato per poter essere
restituito alla città di Rimini. Ha presentato
la conferenza il giornalista Luca Guazzati,
rimarcando che l’Accademia è un’eccellenza europea e che ha portato a Fabriano la
tradizione del pianoforte storico, creando un
museo unico contenente una collezione di
30 pianoforti antichi. Tutto questo ricreando
l’ambiente e le condizioni adatte tramite un
percorso artistico e scenografico e attraverso
le maestrie del laboratorio di restauro. E’
intervenuto Claudio Veneri, pianista concertista, direttore artistico dell’Accademia e
direttore scientifico del laboratorio, insieme a
Valerio Veneri, presidente dell’Accademia ed
architetto. “I protagonisti della musica sono
gli strumenti. Restaurare un pianoforte antico
significa ritrovare un tassello di musica e di
storia, perché in tutti i salotti più importanti,
sia che si parlasse di politica o di economia,
era presente un pianoforte”. Claudio Veneri,
sui tasti di un pianoforte viennese di ben
102 anni, con la pianista Aya Azegami, ha
allietato il pubblico suonando un brano di
Claude Debussy. Il sindaco Giancarlo Sagramola ha parlato dell’Accademia come
di “un arricchimento culturale che è anche
diventato impiego lavorativo a Fabriano permettendo la nascita di nuovi mestieri in città,
nonché l’avvio di un percorso per far avere
al laboratorio di restauro il marchio dell’Unesco". Ha aggiunto lo stesso Veneri: “Ci
rivolgiamo agli appassionati dell’Accademia
dei Musici e a chiunque voglia pregiarsi di
contribuire al restauro, non solo per chiedere
uno sponsor, ma per proporre una
particolare visibilità rivolta a tutti
gli aderenti. Le aziende potranno
godere di cinque anni di pubblicità ed oltre, e i partecipanti saranno
menzionati su un banner allestito
attorno al pianoforte che resterà
dopo l’evento, permanentemente,
nel Museo del Pianoforte Storico
e del Suono".
Abbiamo interpellato l’architetto Valerio Veneri, presidente
dell’Accademia dei Musici.
Quali sono le attività e le caratteristiche dell’Accademia?
Si tratta di una struttura che si
interessa di musica classica, riconosciuta come unica in Europa
e che vanta un polo musicale internazionale con sede a Fabriano.
Nel suo dna ci sono la didattica,
lo spettacolo d’arte e tutte le attività che comprendono appunto la
musica classica. Ci occupiamo di
musica barocca, rinascimentale,
corale e all’interno dell’Accademia ci sono vari centri studio
su tali settori, che danno grande
rilievo alla didattica di specializzazione che non va confusa con
una scuola di musica, ma che si
rivolge a diplomati, diplomandi e
a musicisti in carriera attraverso
masterclass e stage. La didattica
consiste in masterclass dove un
docente tiene incontri su canto,
musica o altro. L’Accademia si
pregia di un’etichetta discografica
che realizza incisioni audio/video
di eventi prodotti dagli artisti e che
ripropone grandi opere del passato
in edizioni tradotte, in copie ana-
06 fabriano.indd 2
professionalità a Fabriano,
statiche dell’originale,
ricreando mestieri antichi
oltre a produzioni di
che sembravano spariti,
autori contemporanei.
che sono invece l’anima
Costituiscono l’Accavera della tradizione itademia dei Musici anche
liana. Quando un aspetto
il Museo del Pianoforte
culturale funziona, crea
Storico e del Suono ed il
lavoro, turismo, attrattiva.
laboratorio di restauro di
L’Accademia opera su due
pianoforti storici. Tra gli
diversi linee, in modo da
altri progetti c’è l’intenportare il suo nome e quelzione di far nascere una
lo della città di Fabriano in
scuola di restauratori
ambito musicale al di fuori
ed una di accordatori,
del territorio e per la città
quest’ultima praticamentra i fabrianesi, con corsi
te inesistente in Italia. Il
divulgativi di informazione
Museo dell’Accademia
come “Capire di musica”,
si compone di una colgià terminato, e “Capilezione di trenta pianore la lirica”, in corso.
forti antichi, di epoca dal
In ogni sala ci sono pia1700 al 1900, appartenoforti rappresentativi di
nenti alle più prestigiose
Valerio e Claudio Veneri con il Maestro e cantante lirico fabrianese Ezio Maria Tisi
varie epoche.
ed il giornalista Luca Guazzati
scuole europee. È dispoE’ presente un Pleyel del
sto in un unico ambiente
del complesso di San Benedetto che contiene forte suonato dal grande maestro nel 1857. 1800, grande rappresentante della scuola
un ampio corridoio e più stanze adiacenti, Ad ottobre al Teatro Pedrotti di Pesaro romantica europea, strumento che ha lo
costituendo in un percorso cronologico e con “Riscoprendo Rossini” in una “Petite stesso suono del pianoforte che suonava
scenografico che tiene conto anche di aspetti Messe Solennelle” nella versione originale Chopin. Il clavicembalo, invece, è una
acustici, con pannelli tecnici fonoassorbenti. eseguita su uno dei pianoforti di Rossini, in copia dell’antico strumento che ad oggi
Un museo che si racconta per musica ed im- collaborazione con la Fondazione Rossini non è più possibile reperire, realizzato
magini. Da aprile 2012 ad oggi, ha ricevuto ed il Conservatorio di Pesaro. A dicembre da un costruttore maceratese nel 1994. Il
circa 9000 visite, risultando il primo museo al Teatro Gentile di Fabriano nel “Gran clavicembalo, padre del pianoforte, che
marchigiano su ottantasette per indice di Gala 2016” della serata del 31 dicembre, nacque per merito di un italiano, non può
gradimento. È inoltre presente sulla guida organizzeremo cena, spettacolo e concerto. variare l’intensità del suono, poiché non è
Quali sono le idee per far conoscere l’Ac- sensibile alla pressione delle dita sui tasti
turistica mondiale Lonley Planet.
come invece lo è il pianoforte, che deve a
Quali e dove saranno i prossimi eventi cademia nel territorio e fuori?
L’Accademia dei Musici ha in sé le prero- questo aspetto tecnologico il suo nome: si
dell’Accademia?
Ad aprile saremo a Loreto per la solenne gative importanti per costruire attraverso può suonare “piano” e “forte”. Attraverso
Messa della Santa Pasqua con il Gregoriano la musica. Ci stiamo muovendo in ambito il suono si riesce a capire quale fosse l’inLiturgico ed una rappresentazione scenica territoriale con iniziative rivolte ad un tento del costruttore. È importante conoscere
della Resurrezione. A maggio a Recanati, pubblico internazionale, base per creare la storia dello strumento per rispettare la
nella biblioteca di Giacomo Leopardi, nella città di Fabriano un’attrattività turi- stessa volontà espressiva del compositore
inaugureremo un pianoforte Freudenthaler stica, una serie di iniziative imprenditoriali che componeva. Una storia secolare che
(collezione privata, ndr), recentemente che portino ad una maggiore occupazione. va conosciuta, perché non si può pensare
restaurato. A settembre, a Rimini, saremo L’Accademia parte da un aspetto culturale che il pianoforte sia sempre stato come lo
nella sala Lamberto Ressi del Teatro Galli fino ad arrivare ad uno imprenditoriale, vediamo adesso. Ci sono anni di evoluzione
con “Per una nota di Verdi” con il piano- avendo creato degli impieghi e formando che purtroppo pochi conoscono.
Piero
Angela
ed i fratelli
Claudio
e Valerio
Veneri
Tastiera del
pianoforte
che Verdi
utilizzò nel
1857
al Teatro
A. Galli di
Rimini per la
prima
dell'Aroldo, di cui
l'Accademia
terminerà il
restauro per
l'evento di
settembre
25/02/15 11.50
7
>FABRIANO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
L'e-shop di ArtisticaMente
Tra le novità un portale in arrivo per superare ogni confine
di ROBERTA STAZI
“A
rtisticaMente”:
cosa è e cosa sarà?
Entrando a curiosare in questo nuovo negozio, ci siamo chiesti cosa
rappresenta per la città e cosa può
diventare, e lo abbiamo anche domandato ai giovani ragazzi della
cooperativa che lo gestiranno, supportati dalla Fondazione Merloni
che darà loro il primo supporto per
decollare.
“ArtisticaMente” è un vero e
proprio shop dove trovare tanti
prodotti creati dagli artigiani locali e da coloro che sanno creare
unendo il talento della manualità
con il senso artistico. Racchiude
quindi un’enorme potenzialità per
vendere, nel senso più nobile ma
anche commerciale del termine,
le creazioni del nostro territorio.
E’ la prima volta che nel centro
storico della città di Fabriano si
potrà trovare un negozio di prodotti artigianali, e già questa è una
grande novità. “ArtisticaMente”,
però, è anche qualcosa di più, e
qui è il senso del futuro e della
visione. Perché oltre al negozio
fisico, ci sarà il negozio virtuale:
un’enorme vetrina affacciata sul
mondo che avrà la sua forza nella
pluralità e nell’unicità degli oggetti
da vendere.
“Stiamo studiando – ci racconta
Alice – la realizzazione di un
L'interno
del negozio
portale e-commerce per poter promuovere e commercializzare anche
on line questi prodotti in tutto il
mondo. Potremo far conoscere
Fabriano, il suo territorio e le sue
eccellenze, ovunque”. “Accanto
al portale – aggiunge Gabriele –
allargheremo la promozione e la
valorizzazione attivando contatti
internazionali: i ragazzi stranieri,
nostri amici, che hanno frequentato
il corso sulla “Carta, imprenditoria
e operatività” organizzato dalla
Fondazione Merloni lo scorso
anno, sono già pronti a muoversi
nei loro territori. Coinvolgeremo
anche la rete delle Città Creative
per l’Artigianato Unesco, pronte
sicuramente ad uno scambio di
tipicità, virtuale per ora, ma nel
corso dell’anno potremmo anche
dedicare loro uno spazio reale”.
Nello scambio di tipicità virtuale,
in realtà, c’è un mondo di opportunità da cogliere. “Assolutamente
sì – conferma Alessandra – e in
questo la multimedialità potrà
supportarci. “ArtisticaMente” non
sarà solo il negozio che raccoglie,
espone e vende i prodotti di tutti
coloro che sono in grado di creare,
con le proprie mani, ma sarà anche
luogo di incontri, work shop, eventi
che animeranno i locali del negozio
per far comprendere, apprezzare,
conoscere e tramandare l’arte del
saper fare, i prodotti artigianali e
l’ingegno del territorio e che nella
multimedialità, nei social e nel sito
web vivranno oltre i confini della
nostra città”. Probabilmente, il
portale che verrà a breve lanciato
on-line, si avvarrà della partnership
con un “nome” di rilievo (Amazon,
ad esempio, o similari), che servirà
all’inizio per dare visibilità, prima che l’e-shop possa viaggiare
da solo. Ma l’e-commerce avrà
qualcosa in più rispetto al negozio
fisico? “Ci stiamo lavorando – ci
racconta Gabriele – e ammetto
che non è semplice perché da una
parte dobbiamo creare e mantenere
quell’atmosfera magica e unica che
si ha all’interno del negozio con
tutti quei “piccoli grandi oggetti”
fatti a mano dai nostri artigiani, con
sapienza e amore, arte e ingegno.
Dall’altra vogliamo aprirci al mondo e far trovare a tantissimi clienti
potenziali un’idea raffinata, originale ed unica, per un compleanno,
una nascita, un anniversario, un
invito a cena o un piccolo/grande
pensiero…in ogni caso qualcosa
che parli del nostro territorio e della
creatività che è il tratto distintivo
degli oggetti che abbiamo”.
Segnali stradali, proposte di sistemazione:
iniziamo dagli errori in via Porta Nuova
Fabriano, 24 febbraio. Il sottoscritto, insegnante per decenni di
teoria in una scuola guida, propone alcune soluzioni per disporre
meglio i segnali stradali in varie vie cittadine.
Iniziamo da via Porta Nuova, che è a senso unico, ma in ognuna
dalle due “entrate”, via IV Novembre e via Fontanelle, c’è il divieto
di accesso e un’unica soluzione: togliere all’inizio della via, pro-
venendo da via Fontanelle, i due segnali posti sullo stesso paletto:
divieto di accesso e obbligo di svolta a destra. Quindi mettere al
loro posto il senso unico. Inoltre per evitare di proseguire nella
strada di destra situata presso la Cgil, bisogna tracciare per terra
una striscia bianca continua.
Porthos
Anche in via Agnese Ciccacci c'è bisogno
di una sistemazione dei cartelli...
Un altro caso riguarda via Agnese Ceccacci dalla quale ci si inoltra
verso destra in via Valpovera.
Si deve andare per l’obbligo di svolta a destra: però, alla fine della
via Ceccacci, ossia due metri dopo, c’è un altro incrocio e da
destra “giunge” a senso unico via Bosima.
A sinistra “parte” via Cavallotti verso la quale si deve andare per
l’obbligo di svolta a sinistra.
Ma se prima, in Valpovera, c’è obbligo di svolta a destra, perché
due metri dopo c’è l’obbligo di svolta a sinistra?
Lo vedono solo quelli provenienti da via Ceccacci, che però hanno
già girato. Allora consiglierei di togliere l’obbligo di svolta a destra di
07 fabriano.indd 2
via Valpovera, cosicché si possa andare anche a sinistra visto che
c’è lo specchio parabolico (scarabocchiato da pennarelli) situato
nello spigolo della chiesa Ss. Biagio e Romualdo e che permette
la visuale per le vie Ceccacci e Bosima.
Questa soluzione è buona, visto che alla fine di via Cavallotti c’è
via Cavour e da lì si può girare anche a sinistra, in via Mazzini,
cioè verso l’ospedale.
Se invece si vuole che da via Ceccacci si vada solo in via Valpovera,
basta togliere il segnale di obbligo di svolta a sinistra sito di fronte,
sotto la scritta via Cavallotti.
Porthos
25/02/15 10.49
8
>FABRIANO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Frenare le nuove povertà
R
Presentato
il progetto Social
Housing contro
gli sfratti
imettiamo a tema la
povertà di nuovo triste
protagonista del nostro territorio: abbiamo intervistato l’assessore alle
Politiche Sociali del Comune
di Fabriano dott. Giorgio
Saitta per approfondire
i piani di intervento
dell’amministrazione
per affrontare questa
grave emergenza
sociale.
Assessore, la crisi economica sta
comportando
un aumento
esponenziale
dei bisogni
della cit-
sicurare casa e lavoro. L’emergenza
lavoro non si risolve con le parole,
la cassa integrazione per molti sta
per finire e dopo la mobilità questi
cittadini andranno ad ingrossare le
file dei poveri”.
I servizi sociali hanno subito un
forte taglio a loro carico: su quali
settori dell’ambito sociale avvertiremo maggiori penalizzazioni?
“Il taglio delle risorse dei Servizi
Sociali è stato nel 2013 di oltre
700.000 euro che ho compensato
con attenzione costante a risorse
diversamente disponibili come
l’Home Care Premium dedicato
all’assistenza domiciliare di malati
ex dipendenti statali o loro familiari, oltre 500.000 euro disponibili
anche per il 2015, e come fondi
tadinanza. Abbiamo dati aggiornati per capire quanti e chi sono
i nuovi poveri?
“La situazione della città è cambiata radicalmente negli ultimi anni: i
nuovi poveri sono i senza lavoro,
senza cassa integrazione, senza
casa di proprietà o con mutui da
pagare, che non hanno famiglie
di riferimento e che sono sotto
sfratto. In buona parte si tratta di
cittadini non originari di Fabriano,
per mantenere il controllo che eviti
conflittualità bisogna cercare di as-
Asur per 200.000 euro ugualmente
presenti per il 2015. Tali cifre si
sommano agli abituali preziosi
contributi della Fondazione Carifac
ed a quelli di altre società operanti
nel territorio dando così sostanziale
risposta ai bisogni.
Chiaramente bisogna stabilire un
ordine alle urgenze pensando anzitutto a chi non ha nulla o poco,
poi proseguendo; è evidente che
non è possibile soddisfare a pioggia
le esigenze di tutti. Come detto in
precedenza il lavoro è la risposta
Giornate formative in piscina
La piscina di Fabriano, come già successo lo scorso anno, organizza due giornate formative
gratuite per imparare a soccorrere i bambini. Ciascun corso potrà avere al massimo 30
partecipanti, per questo la prenotazione è obbligatoria entro il 10 marzo.
Nello specifico, domenica 15 marzo dalle ore 9 alle 12 il corso di Primo Soccorso Pediatrico verterà sulla rianimazione cardiopolmonare e disostruzione da corpo estraneo per
infante e ragazzi.
Tra i temi che si affronteranno c'è la rianimazione cardiopolmonare, che ha lo scopo
di salvaguardare la vita in attesa di soccorsi avanzati evitando l’insorgenza di problemi
neurologici. Si parlerà poi di manovre di disostruzione pediatriche, cioè quelle atte alla
necessaria: nel 2014 abbiamo
attivato il servizio civile, con la
Fondazione Carifac 40 borse lavoro
per over 45 e 100 voucher lavorativi ed inoltre borse lavoro per ex
tossicodipendenti, borse lavoro per
malati psichici anche con l’aiuto di
altre Fondazioni e privati. Il progetto lavoro continua nel 2015 con il
servizio civile, il progetto Garanzia
Giovani e con le borse lavoro over
30 della Regione, con voucher
lavorativi in collaborazione con la
Fondazione Carifac che continuerà
certamente ad essere vicina ai bisogni del territorio”.
Quali sono le soluzioni che il
suo assessorato propone per far
fronte a questa grave emergenza
sociale?
“Voglio solamente accennare ad
un progetto di Social Housing che
stiamo presentando in questi giorni
per un importo di diversi milioni
di euro e che spero possa andare a
buon fine.
Urgenza primaria è affrontare gli
sfratti come abbiamo fatto negli
anni scorsi: nel 2013 su 26 ne
sono stati risolti 23, nel 2014 su 24
tutti, nei primi giorni del 2015 su 9
tutti, è evidente che non si tratta di
soluzioni definitive ma temporanee
ottenute anche grazie alla collaborazione dell’Erap, della San Vincenzo, dell’Ufficiale Giudiziario,
di singoli proprietari. Sono stati in
questi giorni rimessi a disposizione
7 appartamenti dell’Erap che saranno assegnati con la prossima pubblicazione della graduatoria; l’Erap
comincerà la costruzione di 16
appartamenti ed ha la possibilità di
costruirne altrettanti. Si modificherà
in futuro anche il meccanismo della
graduatoria creandone una aperta,
prevedendo così l’inserimento
continuo di chi ha necessità. Oltre
la casa, l’emergenza è il cibo: si è
aperto il Social Market con l’aiuto
della San Vincenzo e del Tulipano
vincendo il bando Unra del Ministero dell’ Interno (siamo arrivati primi
in Italia su oltre 1.000 progetti). Il
market assiste oltre 1.700 persone,
dopo un anno di rodaggio è stato
stabilito di istituire la tessera di euro
2,50 al mese per persona perché è
importante trasmettere il messaggio
che nulla può essere gratuito e si
richiede una partecipazione se pur
minimale. Il nostro market è di
esempio a molte città: Ancona ne
ha aperto uno, nei prossimi giorni
verranno da Pesaro ed il sindaco di
Molfetta mi ha invitato a presentarlo anche da loro.
E’ chiaro che la povertà deve essere
affrontata da tutti insieme ed è a tutti che mi rivolgo perché si continui
come si è fatto finora: la Chiesa,
le associazioni di volontariato, la
Fondazione Carifac, le aziende che
operano nel territorio. Mi rivolgo
inoltre a tutte le forze politiche
perché collaborino con questo
assessorato senza volere fare confusione ma avendo chiaro che tutto
siamo colpiti da quanto succede e
tutti, in questo momento, abbiamo
il diritto dovere di collaborare pur
nel rispetto del proprio pensiero”.
liberazione delle vie aeree di un bambino da un corpo estraneo, per evitarne il soffocamento.
Il corso sarà tenuto dal dott. pediatra Domenico Maddaloni.
Nel secondo incontro di domenica 22 marzo la mattinata verrà divisa in due momenti:
dalle 9 alle 10.30 con il dott. Pediatra Domenico Maddaloni si tratterà della Puericultura,
Allattamento e Svezzamento, ramo della pediatria che si occupa di cura e allevamento
del bambino dal punto di vista dello sviluppo fisico e psichico, sia nel periodo prenatale,
attraverso le cure prestate alla madre, sia nel periodo immediatamente successivo alla
nascita e nella prima infanzia.
Nella seconda parte della mattinata dalle 10.30 alle 11.30 con la relatrice dott.ssa Ostetrica Elisa Bruschelli ci sarà una dimostrazione del Massaggio Neonatale (0-9 mesi). Per
maggiori informazioni e prenotazioni, piscina comunale di Fabriano via B.Gigli 6 - tel
0732.626737 sito internet: www.piscinafabriano.it.
Federica Stroppa
Tre figure per favorire l'integrazione
Cofinanziare azioni volte a facilitare il processo di
integrazione di cittadini provenienti da Paesi terzi, legalmente residenti sul territorio. Questo l’obiettivo del
progetto In.Medias.res., finanziato dal Fondo Europeo
per l’Integrazione e gestito direttamente dal Ministero dell’Interno, presentato dal sindaco di Fabriano
Giancarlo Sagramola, da Giorgio Saitta assessore alle
Politiche Sociali, da Lamberto Pellegrini coordinatore
Ambito Territoriale Sociale n. 10, da Gherardi Giampaolo coordinatore del progetto “I Mediatori”. Da queste
premesse, scendendo su scala locale, In.Medias.res.
(a Fabriano è anche attivo lo sportello di mediazione
linguistico) si propone di intervenire nel territorio fabrianese per favorire e supportare l’integrazione verso
cittadini di altre nazionalità, attraverso la presenza di
tre figure professionali: il mediatore sociale, linguistico
e interculturale che lavorano in stretto contatto con i
residenti per aiutarli ad integrarsi nel territorio in cui
vivono aumentando l’opportunità di acceso ai servizi
pubblici e realizzando una azione di collegamento in
ambito urbano e di quartiere. Alla luce di tali circostanze e presupposti, grazie ad un lavoro di collaborazione
tra realtà diverse, quali i Comuni di Ancona, Fabriano,
Senigallia, gli Ospedali Riuniti di Torrette e l’Azienda
Ospedaliera, nei territori di Fabriano, Jesi, Ancona e
Senigallia oltre ad un programma linguistico-culturale
si porrà attenzione alla popolazione femminile, in
quanto da esperienze effettuate in varie regioni d’Italia emerge che sono proprio le donne ad incontrare
maggiori difficoltà di inclusione sociale per scarsissima conoscenza linguistica e capacità di muoversi sul
08 fabriano.indd 2
territorio, anche a distanza di anni dalla migrazione.
Ecco quindi le attività svolte sul territorio di Fabriano
e gli obiettivi progettuali perseguiti. Iniziamo con
il Mediatore sociale che garantisce la sua attività
nell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, nella Sala
Condominiale situata in via Rizzi e negli uffici Servizi
Sociali del Comune, intervenendo nei casi che riguardano questioni legate all’ambito sociale, fungendo da
tramite tra gli immigrati e le varie istituzioni, informando e orientando l’accesso agli uffici e ai servizi
offerti dal territorio.
Il Mediatore interculturale, invece, è presente direttamente nel territorio per entrare in contatto con la
popolazione interessata ed è un professionista che
svolge attività di composizione tra cittadini immigrati
e comunità locale, che promuove e accompagna le
parti nel lavoro di rimozione delle barriere culturali
e linguistiche per favorire la cultura dell’accoglienza
e integrazione socio-economica. Infine, il Mediatore
linguistico: anche questo garantisce la sua presenza
all’interno dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico per
informazioni, per fornire consulenze l’incontro e lo
scambio fra mondi diversi. Peraltro i tre professionisti
operano in stretta collaborazione con le rete territoriale
per garantire assistenza e supporto a 360 gradi.
A tal proposito è stata presentata alla Commissione
Pari Opportunità, ottenendo riscontro positivo, un’iniziativa promossa esclusivamente alle donne, che ha
avuto la finalità di innescare una prima conoscenza
con la popolazione femminile residente nel quartiere.
Daniele Gattucci
25/02/15 11.09
>FABRIANO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Le frazioni chiedono
pulizia ed attenzione
I
di MARCO ANTONINI
residenti delle frazioni alzano
la voce e chiedono una maggior presenza delle autorità
comunali nei piccoli paesi
che molte volte rischiano di essere
abbandonati.
Da Sant’Elia e Cupo, passando
tutto il vasto comprensorio fabrianese, gli abitanti (molti sono
anziani e tanti sono i giovani che
non riescono ad affezionarsi alla
vita del paese) sollecitato il Comune ad essere più presente. Unanimi
le richieste: maggior pulizia delle
frazioni, collegamenti efficienti
di trasporto pubblico locale con
la città e l’elezione di un rappresentate che possa partecipare alle
varie assemblee per rappresentare
la propria frazione. “Un’attività
importante che, purtroppo, è stata
bloccata è quella della presenza
periodica di un operatore dell’ufficio Anagrafe nei piccoli paesi.
Riuscire a fare i documenti o chiedere informazioni senza scendere
in città non è poco! Chiediamo
– aggiungono – di poter avere una
volta al mese o ogni due mesi, un
delegato dell’ufficio ambiente per
poter segnalare problemi inerenti
la raccolta differenziata e poter
ritirare i buoni per prendere poi
i sacchetti al supermercato senza
dover fare lunghe file a Fabriano”.
Richieste semplici, concrete che
denotano come la mancanza più
grossa è quella umana: vogliamo
vedere le istituzioni più spesso, è
il grido ricorrente. C’è anche chi
se la prende con la Polizia Minucipale: "Deve passare più spesso nei
paesi e fermarsi, con la gente del
posto, per vedere se c’è qualcosa
che non va".
Nel mirino la manutenzione delle
strade, la pulizia del cimitero e i
problemi inerenti la raccolta differenziata. Aumenta il numero degli
incivili che abbandonano rifiuti a
terra. Sacchetti di plastica sono
stati gettati, negli ultimi giorni,
in prossimità del parcheggio del
Conad in via Martiri della Libertà
e al passaggio a livello della scuola Mazzini. Grossi quantitativi di
potature sono state abbandonate
in via Fontenuova a Marischio.
La frazione deve fare i conti anche
con la cenere di camini che è stata
gettata lungo la strada principale
che conduce in paese. A Chigne,
infatti, i rifiuti sono stati gettati
anche lungo la strada principale di
accesso al paese. Stessa situazione
a Campodiegoli, Cancelli e Argignano. In un comprensorio montano un’emergenza è sicuramente
quella dei cinghiali. Aumentano gli
avvistamenti notturni di cinghiali
Sfalci e potature abbandonati a Marischio
che girano indisturbati in città e
nelle frazioni. Ad oggi, comunque,
non si registrano attacchi all’uomo
ma solo tamponamenti e investimenti che comportano seri danni
alle automobili oltre che la morte
dell’animale. Anche le frazioni non
sono risparmiate. A Marischio, in
via Fontenuova, quasi tutte le sere
una dozzina di cinghiali attraversano la strada in fila indiana. Scene
analoghe a Bastia, Campodiegoli,
Cupo e Albacina dove si registrano razzie in alcune coltivazioni. Un
mese fa alcuni cinghiali sono stati
investiti da due auto che si sono
trovate all’improvviso i grosso
Cisl: 8 marzo
con le pensionate
Il Coordinamento Donne della Fnp
Cisl di Fabriano, come è tradizione,
si appresta a festeggiare l’8 marzo
insieme a tutte le iscritte, le amiche,
le simpatizzanti ed i loro famigliari.
Dopo aver visitato negli anni precedenti Fabriano, Cerreto d'Esi,
Sassoferrato, Genga, concludiamo
il giro dei cinque Comuni che fanno
parte della nostra RLS arrivando a
Serra San Quirico. Trascorreremo
insieme una giornata diversa in
amicizia ed in compagnia. Visiteremo la cittadina ed ammireremo
le sue bellezze.
Raggiungeremo poi l'Abbazia di
Sant’Urbano, dove verrà celebrata
la Santa Messa e concluderemo con
un pranzo nell'attiguo Agriturismo.
Prenotazioni al 0732 626749 (Pensionati Cisl) oppure passare nella
nostra sede di via De Gasperi, 50.
E' stato affidato il progetto di copertura dell'area archeologica di Attidium
animali davanti senza riuscire a
frenare. Danni ingenti ai mezzi.
Acqua non potabile a San Cassiano. La piccola località alle pendici
del Monte Cucco, da sempre presa
di mira da giovani amanti della
discoteca, da famiglie in cerca di
relax in mezzo alla natura e dai
residenti delle frazioni di Melano,
Bastia e Cupo per approvvigionarsi
d’acqua, deve fare i conti con l’acqua non potabile. Da alcuni giorni,
infatti, è stato affisso un cartello
proprio nelle tre cannelle storiche
con il divieto. I residenti delle
frazioni limitrofe lamentano la
scarsità di informazioni. Anche in
questo caso, infatti, i cittadini sono
dovuti arrivare presso la sorgente e
fare diversi chilometri prima di venire a conoscenza dell’interdizione.
“E’ impensabile – denunciano i residenti – che le autorità competenti
si limitano a mettere un cartello
presso la sorgente. Gli anziani hanno diritto di non fare la strada per
sapere cosa sta succedendo”. Anche Sveglia Fabrianesi punta il dito
contro l’ordinanza. “Se qualcuno,
adesso, volesse dare spiegazioni
ne saremmo grati. Come fa – si
chiede il comitato cittadino – ad
essere non potabile una fonte che
pesca direttamente nella sorgente?
E l’acqua che viene imbottigliata a
cento metri dalle famose tre fontane? L’amministrazione comunale fa
sapere che sono in corso ulteriori
analisi e lavori per risolvere l’anomalia che ha determinato alcuni
valori fuori norma. L’assessore
Claudio Alianello, intanto, conferma che gli uffici comunali hanno
iniziato il ripristino della carreggia-
9
Il Comune
sollecitato
ad essere
più presente
ta stradale a Fontanaldo e in via
della Vena di Marischio a seguito
di frane provocate dal maltempo
che avevano bloccato la strada. Ad
Attiggio, invece, è stato affidato il
progetto definitivo della copertura
dell’area archeologica Attidium. A
Serradica gli abitanti denunciano
la presenza di crepe, fori e infiltrazioni nell’ala nord del Cimitero. A
Marischio, invece, sollecitato più
volte l’intervento allo scarico della
fontana esterna che non raccoglie
più l’acqua che si accumula, di
conseguenza, lungo la strada. Tutte
le frazioni chiedono una presenza
fissa dell’operatore ecologico.
Risistemati gli impianti sportivi di
Argignano, Marischio e Serradica.
A Precicchie, invece, è operativo
un centro degustazione. E’ in corso
di approvazione il rifacimento della
mura di San Donato.
Tra le priorità dell’amministrazione
comunale anche la sistemazione
della fognatura a Ca’ Maiano.
Nel mirino la vecchia fognatura
comunale collassata per sovradimensionamento della portata delle
acque chiare dopo l’allaccio della
zona industriale. 22 famiglie avevano denunciato un rischio frana
e il sindaco Sagramola conferma
che l’intervento a Ca’ Maiano sarà
effettuato appena ci saranno i fondi
disponibili.
La fonte di San Cassiano con l'acqua
dichiarata non potabile
Peverini (Polo 3.0): "Tassa di soggiorno
solo per rimpinguare le casse comunali"
Anche il Polo 3.0 interviene sul dibattito relativo alla
tassa di soggiorno dopo le dichiarazioni dell’assessore Balducci che aveva dichiarato alla stampa che ‘la
Giunta sta studiando l’applicazione di questo piccolo
contributo da chiedere ai turisti’.
Dimitri Peverini riflette sull’importanza di istituire
un tavolo concreto per stabilire con precisione come
utilizzare le successive entrate.
“L’imposta colpirebbe senza alcun ritorno economico
per la comunità cittadina, le strutture alberghiere già
fortemente penalizzate dalla crisi. Potrei accettare un
confronto istituzionale sulla determinazione della tassa
di soggiorno solo a condizione che venga previsto un
vincolo di destinazione. Ogni euro incassato – spiega
Peverini – dovrà essere reinvestito per il marketing
turistico, per soggetti di promozione e rilancio del
territorio tesi a valorizzare la nostra identità. Secondo
09 fabriano.indd 2
lo studio Unioncamere commissionato dal Ministero
dei Beni e Attività culturali l’anno scorso, ogni euro
investito in cultura, ne fa ritornare 1,67. Ad oggi, invece, a Fabriano, l’imposta di soggiorno non è altro che
l’ennesima tassa locale che ha lo scopo di rimpinguare
le casse comunali”. Poi Peverini invita l’amministrazione comunale a rimboccarsi le maniche.
“L’imposta di soggiorno può variare sia per le tariffe
applicate che per le modalità di applicazione come
l’esenzione per soggetti diversamente abili o per ultra
settantenni: serve un tavolo di lavoro. E’ necessario
un impegno immediato dell’amministrazione per la
creazione di un piano industriale del turismo inesistente fino ad oggi nonostante abbia completato metà
mandato. Se così non fosse siamo ai soliti annunci
demagogici”.
m.a.
25/02/15 11.04
10
>FABRIANO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
L'onestà viene premiata
Leonardo Antognetti ha trovato per caso 7 mila euro e li ha restituiti
di MARCO ANTONINI
S
ettemila euro nelle mani
consegnati immediatamente alla Polizia. Esce
dal lavoro e la fidanzata
lo attende lì davanti per fare una
bella passeggiata. Tutto pensava
tranne di trovare a terra un portafogli pieno di assegni postali già
firmati e subito riscuotibili e denaro
contate. Non ha avuto un attimo di
tentennamento ed ha consegnato
tutto al Commissariato di Pubblica
Sicurezza. Protagonista del gesto
lodevole è Leonardo Antognetti,
classe 1994, da sempre residente
a Fabriano. Soddisfazione è stata
espressa dal Vice Questore Aggiunto Mario Russo che ha evidenziato
A MODO MIO
a cura di Luciano Gambucci
come ‘la collettività ha urgente
bisogno di conoscere queste storie
a lieto fine.’ Leonardo Antognetti
ha ritrovato su un marciapiede di
via Dante un portafogli con assegni
postali già firmati immediatamente
riscuotibili e denaro contante per
un importo complessivo di 7 mila
euro. Il giovane non ha esitato un
attimo e ha consegnato il portafoglioal Commissariato di Pubblica Sicurezza. Il Vice Questore
Mario Russo ha contattato subito
il proprietario: è un quarantenne
residente a San Donato che ha
potuto tirare un sospiro di sollievo
grazie al bel gesto del giovane che
verrà ricompensato. “L’altra sera
al termine del mio turno presso
il bar pizzeria Pinsa e Food, ho
deciso di fare una passeggiata con
la mia ragazza e mi sono trovato
davanti un portafoglio. Era a terra
vicino ad una macchina. Sono rimasto molto sorpreso nel vederlo
per terra! Lì per lì ho solo controllato cosa conteneva cercando
un numero di telefono o qualche
contatto, poi la mia ragazza mi ha
detto che era meglio aspettare un
po’ nella speranza che qualcuno
venisse a cercarlo. Dopo venti
minuti ho deciso di consegnarlo
al Commissariato: a me e alla mia
fidanzata è sembrata la cosa più
giusta da fare, tutto qui”. Ora,
l’ex studente del Liceo Scientifico
"Volterra" di Fabriano, si gode
il momento di popolarità e gli
applausi della rete. I gruppi di
Ma a Fabriano nevica sempre?
No basta! E’ diventata una
tortura.
Pochi giorni fa, ospedale
regionale di Torrette. Il display di uno degli sportelli
per prenotare visite o pagare
ticket indica il 12, il mio
numero di prenotazione. E’
mattino, abbastanza presto
e in quell’androne/ingresso sempre così affollato
vede, ancora, la presenza di poche persone. Fuori,
fra l’altro, fa abbastanza freddo, la brezza del non
lontano mare si fa sentire.
L’operatrice è una signora molto gentile che non
appena vede che vengo dalla città della carta mi
domanda a bruciapelo: A “Fabriano c’è la neve?”.
E’ la domanda-tortura che mi sento fare per almeno
sette/otto mesi l’anno.
Rispondo come faccio sempre più spesso, ironicamente: “Ma no, la neve è sulle montagne, a
Fabriano non ha neanche attaccato salvo a casa
mia che abito sulla collina della Serraloggia e dove,
forse, sotto l’asfalto qualcuno ha messo dei tubi di
raffreddamento”.
Il mio è chiaramente un paradosso ma è anche un
modo per esorcizzare questa ricorrente domanda
che mi sento rivolgere spessissimo, anche quando le
condizioni atmosferiche sono tutt’altro che negative.
Ma perché così ricorrentemente c’è questa domanda? Perché vengo sottoposto a questa “tortura” che
fra l’altro mi ricorda quella neve che io non amo
e che, spesso, senza scherzare troppo la defi nisco
“fastidiosa anche in cartolina”?
La spiegazione è semplice: Fabriano ha la cattiva
fama di essere una città fredda per undici mesi
l’anno, dove piove, soffi a il vento e suona a morto
più spesso che da altre parti, dove c’è sempre tanta
umidità, e così via discorrendo.
Non è ovviamente vero, sono espressioni della
tradizione popolare che vorrebbero caldo e cielo
sereno quando c’è da mietere o raccogliere l’uva e
pioggia o freddo quando fa più comodo perché abbiamo l’influenza o la tosse invernale per cui, tutto
sommato, ci fa piacere stare davanti al caminetto
con la televisione accesa.
Quanto volte, uscendo dalla sinclinale in cui siamo o
verso l’Umbria o oltre la gola della Rossa, troviamo
nebbia o pioggia? Eppure non diciamo nulla mentre
diventiamo inquieti e lo diciamo a mezzo mondo
quando si verifica il contrario?
Ma è poi così vero che il nostro clima è così pessimo?
No, tutt’altro. Io ricordo benissimo inserzioni per la
ricerca di personale qualificato che una quarantina
di anni fa faceva l’allora Merloni Elettrodomestici
in fase di grande espansione. Invitava a venire a
Fabriano dove, fra l’altro, c’erano un ambiente
naturale ed un clima decisamente di qualità.
Ma da dove nasce questa “nomea” di Fabriano città
fredda (d’estate, credo pochi lo sappiano Fabriano
ed Ascoli sono sempre le città più calde della regione), dove “tira” sempre il vento e dove nevica
anche a…ferragosto?
Semplice ed inaspettato: dai fabrianesi che dipingono così la loro città e che “vedono l’erba del vicino
sempre più verde”! Quante volte, passando di fronte
ad una edicola, leggiamo la “civetta” o locandina
dei quotidiani regionali in cui campeggia “neve a
Fabriano”. Anche se la neve si è fermata sulle cime
dei nostri splendidi monti o magari c’è stata una
spruzzata a Campodonico immediatamente diventata
di…quindici centimetri.
Se volete i dati comparati con altre città o territori,
da noi non così lontani, da noi spesso beatifi cati
per il loro clima ve li posso fornire a patto che siate
disposti, sotto giuramento, a modificare e per sempre
il vostro atteggiamento.
Facebook dedicati alla città della
carta hanno evidenziato il gesto
del ventenne.
Lunedì scoorso poi il ragazzo,
accompagnato dai genitori e
dalla fidanzata, è stato ricevuto
dal sindaco in Comune che lo ha
premiato con una benemerenza:
"Grazie per il tuo gesto, un esempio per tutta la nostra comunità",
c'era scritto nella targa appositamente preparata. Durante il breve
incontro, il giovane - che lavora
da poche settimane come pizzaiolo nel locale "Pinsa and food"
- ha raccontato al sindaco quanto
avvenuto quella sera ed il primo
cittadino si è complimentato con
lui, in quanto fortemente colpito
dai sani principi del ragazzo.
Leonardo e la fidanzata con il sindaco
Associazione
Sergio Luciani
in assemblea
L’Associazione Sergio Luciani,
impegnata nella lotta alle leucemie, comunica ai soci che sabato
28 febbraio si terrà l’assemblea
generale ordinaria dei soci alle
ore 15 presso la Sala Avis in via
Mamiani.
BREVI DA FABRIANO
~ CARNEVALE CON DROGA
Pala Guerrieri, notte 14-15 febbraio. Durante la festa carnevalesca ed in maschera, la
Polizia ferma un giovane 17enne che aveva 20 grammi di marijuana. La droga veniva
sequestrata; poi il minorenne veniva segnalato ed affidato ai genitori.
~ CONTROLLI STRAORDINARI DELLA POLIZIA
Fabriano 14-15 febbraio. Tramite due pattuglie delle Polizia locale e tre pattuglie del
reparto “Prevenzione Crimini” di Umbria e Marche, sono stati fatti controlli straordinari
ad automobilisti e veicoli - circa 200 - ed a 5 attività commerciali. Decine le multe per
infrazioni al Codice della Strada.
~ URTA, FA DANNI E VA VIA
Via Ramelli, 15 febbraio, mattino. Un automobilista sbanda e finisce contro il discendente
della grondaia di una abitazione, ma non bada ai danni arrecati e subiti, fugge via. Il
discendente è rotto e la sua macchina ha perso e lasciato in zona uno specchietto
retrovisore tramite il quale si dovrebbe risalire al proprietario.
~ ODONTOTECNICO, NO DENTISTA
Fabriano, giorni fa. Denunciato dalla Finanza un odontotecnico 50enne per esercizio
abusivo di prestazioni dentistiche; cioè, perché interveniva direttamente sui pazienti.
Denunciati anche i 2 dentisti dello studio per concorso nell’attività illecita; accusati
anche di aver evaso il fisco per anni su un reddito complessivo di un milione di euro.
~ AVEVA 30 GRAMMI DI HASHISH
Sassoferrato 18 febbraio. Un marocchino 25enne aveva 30 grammi di hashish divisi in
dosi e nascosti in casa ed i Carabinieri lo denunciano per detenzione a fini di spaccio
di sostanza stupefacenti.
~ TRE TENTAVANO DI RUBARE
Fabriano, 19 febbraio. Denunciati dai Carabinieri tre romeni - età dai 25 ai 30 anni,
senza fissa dimora e con precedenti penali- per tentato furto in un furgone parcheggiato su strada. Sono stati trovati a forzare una portiera del veicolo e per loro è stato
proposto il Foglio di Via Obbligatorio.
~ “SCUSATE, PULIRÒ A MIE SPESE”
Fabriano. Il giovanotto che ha scritto sì bei messaggi amorosi alla fidanzata, ma sui
muri di abitazioni, si è presentato presso la Polizia Municipale, dicendo: “Sono io
l’autore, chiedo scusa; l’ho fatto per amore, pulirò a mie spese”.
Il progetto "Facciamo il tifo per te" raddoppia:
iniziativa rivolta ai non autosufficienti e alle famiglie
Casa dolce casa. Mai un proverbio è stato più azzeccato. Prendersi cura
della fragilità di un familiare, di un congiunto o di un figlio tra le pareti
domestiche è una scelta importante, non sempre facile da perseguire.
Un aiuto concreto è rappresentato dal progetto Home Care Premium
“Facciamo il tifo per te”, promosso dall’Ambito Sociale Territoriale 10
e finanziato dall’Inps – Gestione dipendenti pubblici anche per il 2015.
Operatori socio assistenziali a domicilio, frequenza di centri diurni, servizi
di accompagnamento e trasporto, ausili e dispositivi di domotica sono
alcuni degli strumenti a supporto dei beneficiari dell’iniziativa.
Dopo il positivo riscontro del 2014, prosegue anche quest’anno, grazie
all’erogazione dei fondi da parte dell’Inps, il progetto che tende una mano
a quanti vivono situazioni connesse allo status di non autosufficienza
proprio e dei propri familiari di primo grado, purché dipendenti pubblici
attivi o in pensione.
I soggetti beneficiari, che devono risiedere in uno dei cinque comuni
dell’Ambito Territoriale Sociale 10 (Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga,
Sassoferrato e Serra San Quirico), potranno contare su un contributo
10 fabriano.indd 2
economico fino ad un massimo di 1.200 euro mensili per nove mesi
nonché su una serie di mezzi di sostegno socio-sanitari. Il primo passo
da compiere è quello di presentare la domanda di adesione entro il 27
febbraio 2015 anche compilando l’apposito form presente nel sito www.
inps.it. Basta essere muniti dell’ISEE 2015 sociosanitario e del codice
PIN online Inps. Tutte le informazioni e le delucidazioni potranno essere
fornite dall’Ambito Territoriale Sociale 10 di Fabriano, telefono 0732
709307/333. Alleviare le difficoltà quotidiane delle fasce di popolazione più deboli è il tentativo che si pone di raggiungere questo progetto,
finanziato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del
personale della Pubblica Amministrazione in servizio.
Ecco perché è dedicato soltanto a questi lavoratori.
Uno stanziamento di risorse che rappresenta una vera e propria boccata
di ossigeno per gli enti pubblici gravemente colpiti dalla “scure” della
spending review, specie di questi tempi.
E anche una possibilità di “liberare” fondi cospicui che vengono così
ridistribuiti a coloro che ne hanno più bisogno.
25/02/15 11.54
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
>FABRIANO<
11
Chirurgia, unità in crescita
Un'offerta sanitaria che crea attrazione
di DANIELE GATTUCCI
N
el 2014, l’Ospedale
“Profili” di Fabriano
aumenta l'offerta sanitaria con la nomina di
tre nuovi primari e questo dopo
un periodo in cui la prolungata
assenza di figure di riferimento in
reparti chiave aveva fatto temere
depotenziamento e contrazione di
servizi: entrano in ruolo i dirigenti
di Chirurgia, Medicina e di Anatomia Patologica, questa ultima, per
altro, Unità che per la prima volta
trova spazio nel nosocomio fabrianese. Il compito di sovrintendere la
Chirurgia generale viene affidata al
dottor Augusto Verzelli, 52enne, di
Cagli che prima del nuovo incarico
ha lavorato nel vicino ospedale di
Pergola e come Pietro Scipione,
per la Cardiologia e Paolo Gusella
per Anatomia patologica è stato
selezionato come professionista
di grande qualità e, del resto, sono
proprio le professionalità a fare la
differenza poichè in tanti scelgono
una determinata struttura perché
ben conoscono le qualità delle figure di riferimento dei vari reparti.
11 fabriano.indd 2
In questa circostanza, abbiamo incontrato il dottor Verzelli, laureato
in Medicina e Chirurgia Generale
a Perugia, con esperienza di direttore nell’Area Vasta 1 nosocomio
di Pergola, nella Zona Territoriale
3 di Fano, Pergola, Fossombrone,
Master conseguiti nelle Università
di Modena, Ancona e Trieste e
presso l'Istituto Nazionale Tumori
di Milano e le cui competenze
vanno dalla Chirurgia oncologica,
oncoplastica, laparoscopica ed
endoscopica.
Iniziamo dall’attività…
Attualmente la Unità Operativa di
Chirurgia dispone di venti posti
letto di degenza ordinaria e siamo
in attesa della attivazione della
degenza multidisciplinare di Day
Hospital. E’ uno spazio dedicato
dove poter ricoverare in condizioni ottimali tutte quelle patologie
che non necessitano di degenza
prolungata nelle varie specialità
chirurgiche. Vale a dire Chirurgia
Generale, Oculistica, Otorino,
Ginecologia, Urologia, Ortopedia.
Quindi un ampio fronte di prestazioni?
Proprio così, un assetto che, so-
prattutto quando sarà a
regime, soddisfa in maniera
adeguata le necessità della
popolazione di riferimento.
Passiamo ora alle cifre…
Si tenga conto che al 2014
abbiamo eseguito oltre 1.000
interventi chirurgici dei quali
oltre 400 di Chirurgia oncologica mentre sono state oltre
1800 le prestazioni di endoscopia
digestiva compresa quella operativa. A questo si deve aggiungere la
attività ambulatoriale quotidiana
sia diagnostica che terapeutica, con
particolare riferimento all'ambulatorio peculiare di ferite difficili.
Peraltro è aumentata in maniera
significativa la chirurgia mininvasiva, estesa alle patologie più
importanti: interventi su colon, stomaco, fegato ecc. e alla chirurgia
di urgenza. Inoltre siamo riusciti ad
ottimizzare i percorsi ricostruttivi
in chirurgia mammaria oncologica
e introdotto in maniera sistematica
la chirurgia della tiroide.
Un grande e qualificato lavoro…
Innanzitutto grazie ad un ammodernamento tecnologico ed un
ulteriore passaggio sulla messa a
norma delle quattro sale operatorie in parte finanziato
dall’Asur e il resto supportato in
maniera importante da donazioni
della famiglia Merloni, l’ingegnere Francesco e il dottor Vittorio,
procediamo nella'ulteriore fase di
crescita della Chirurgia adeguata
al territorio. Accanto a questo c’è
la forza dell’intera equipe medica
ed infermieristica davvero encomiabile con in più l’assenza di
criticità particolari della struttura
che avrà uno scatto in avanti con
l’inizio definitivo di attività di Day
Hospital. Certo, sarebbe necessario
qualche lavoro di manutenzione e
rinnovo suppellettili, ma ritengo
che questo aspetto di sicuro sarà
recepito dall’amministrazione.
Da quante unità è composta l'equipe medica ed infermieristica?
Attualmente dai medici Giovanni
Martino, Tiziano Chiarucci, Marcello Quintili, Maurizio Carnali,
Attilio Parca, Remo Ronchi e Luigi
Finocchi oltre che dal sottoscritto.
Devo dire anche che il dottor Martino, che è stata una colonna della
chirurgia del fabrianese, è in procinto di andare in quiescenza e su tale
ripristino dell’organico, abbiamo
già avuto rassicurazioni. Medici che
si avvalgono di un team infermieristico di elevatissima professionalità
e dedizione (si occupano anche della U.O. di Urologia ndr) coordinati
dalla caposala Manuela Tresca.
In chiusura si può quindi affermare
che per l’ampia e qualificata offerta
di servizio l’Unità Operativa di
Chirurgia di Fabriano ha aumentato
il potere di attrazione verso le zone
limitrofe e da altre regioni, facendo
leva sull’eccellenza nella chirurgia
mininvasiva-laparoscopica e della
tiroide.
25/02/15 10.57
12
>EVENTI<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
La fabbrica al teatro
Già si parla
del premio
Il tema del lavoro nello spettacolo "7 minuti" al Gentile Argignano
di FERRUCCIO COCCO
A
l Gentile è in arrivo il
penultimo appuntamento
della stagione teatrale
2014/15. Venerdì 27
febbraio (ore 21), Ottavia Piccolo
sarà la protagonista di “7 minuti”,
intenso e attuale spettacolo tratto
dal testo di Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann. Basata
su un episodio realmente accaduto
in una fabbrica francese, la pièce
- con un linguaggio vero, asciutto,
credibile e coinvolgente - parla di
lavoro, di donne, di diritti, dando
voce ed anima a undici protagoniste operaie che, con le loro diverse
personalità, raccontano le paure
per il nostro futuro e per quello dei
nostri figli, le rabbie inconsulte che
situazioni di precarietà lavorative
possono scatenare, le angosce che
il mondo del lavoro dipendente vive
in questo momento. “Il linguaggio
di Massini – dice il regista Alessandro Gassmann - è vero, asciutto,
credibile, coinvolgente, molto attento e preciso nel descrivere i rapporti
Archeoclub:
Lodovici parla
di aspetti
geologici
La sede Archeoclub di Fabriano
organizza un incontro – conferenza “Dalla terra
alla terra: aspetti
geologici delle
materie prime”
con Paolo Lodovici come relatore. L’appuntamento è per
venerdì 27 febbraio, alle ore 18 presso
il Complesso S. Benedetto.
e i percorsi di vita di undici donne,
madri, figlie, tutte appunto diverse
tra loro ma capaci di raccontarci una
umanità che tenta disperatamente di
reagire all’incertezza del futuro”.
Ottavia Piccolo (Blanche) rappresenterà, tra questi undici caratteri, la
possibilità di resistenza, il tentativo
di far prevalere nel caos la logica,
la giustizia, una sorta di “madre
coraggiosa” che tenta di indicare
una via alternativa. “Il disegno
registico, come mia abitudine –
prosegue Gassmann - si concentrerà
sul tentativo di dare verità a queste
anime, descrivendone, in una scenografia iperrealista, tutte le diversità,
emozioni, incomprensioni. Tentando, come sempre, di amplificare le
emozioni già presenti nel testo. Il
teatro può davvero essere luogo di
denuncia senza mai rinunciare alla
produzione di emozioni”. L’autore
del testo, Stefano Massini, racconta
che “ci sono storie che ti vengono a
cercare, sembra che facciano davvero di tutto per essere raccontate,
per essere scritte”. Una di queste ha
raggiunto e conquistato Massini e
Ottavia Piccolo in scena
ha a che fare con le operaie tessili
di Yssingeaux, nell’Alta Loira. Il
fatto di cronaca risale al gennaio
2012 e ha riempito i giornali d’Oltralpe: d’altra parte poteva passare
inosservato quel braccio di ferro
così spietato fra le dipendenti – tutte
donne – di uno dei massimi colossi
industriali francesi e i nuovi dirigenti subentrati al controllo? “La
storia delle operaie di Yssingeaux
– prosegue Massini - mi ha dato la
caccia per vari mesi. Non potevo
aprire un quotidiano o cliccare su
una web-page senza trovarmi di
nuovo davanti quei visi femminili,
assortiti di ogni età, impegnate in
una difesa epica della propria dignità di lavoratrici”. In quale modo
raccontare in teatro tutto questo?
“Il pretesto me l’ha fornito, come
sempre, non il filone principale
bensì uno dei tanti aneddoti di cui
è costellata la drammatica trattativa
di quei giorni: la lunga riunione del
consiglio di fabbrica che doveva
decidere se accettare o meno una
rinuncia ai propri diritti acquisiti.
Su quella riunione ho costruito
tutto. E con grande passione, perché
mi sembrava straordinario ritrarre
in scena il mosaico estremo di quel
conclave tutto di donne, chiamate
a votare sì o no”. Stefano Massini,
35 anni, fiorentino, una delle voci
più importanti fra i nuovi autori del
teatro italiano, sarà protagonista di
un incontro a Fabriano propedeutico allo spettacolo.
Come imparare ad andar per mare
L’Assonautica Provinciale di Ancona organizza a partire dal mese di marzo 2015 la 13° edizione del corso
per il conseguimento dell’abilitazione al comando di
unità da diporto a vela e motore entro le dodici miglia
e senza limiti di distanza dalla costa. Le lezioni teoriche di base si terranno nella Delegazione di Fabriano
dell’Assonautica, situata presso la sede (g.c.) dell’Associazione Culturale “Gentile da Fabriano” di Fabriano,
mentre le lezioni teorico-pratiche si terranno al porto
turistico Marina Dorica di Ancona dove è situata la sede
nautica ed amministrativa dell’Assonautica Provinciale
di Ancona. Inoltre verranno previsti seminari formativi
monotematici, a cura di soci esperti, quali: pianificazione della crociera; i bollettini meteo da internet, Navtex,
VHF; controlli di routine e piccola manutenzione
dei motori marini e dell’impianto elettrico di bordo;
ottimizzazione dell’uso delle vele e delle attrezzature;
navigazione con cattivo tempo. Questa edizione fa
seguito alle dodici precedenti che hanno visto una notevole partecipazione di allievi e che si sono concluse
con successo. Una recente novità è l’acquisizione da
parte dell’Assonautica di due piccoli cabinati tipo
“Meteor” a chiglia fissa e quindi non rovesciabili, che
sono a disposizione dei soci e che potranno essere usati
dagli allievi, dopo che avranno acquisito una esperienza
sufficiente, finchè rimarranno soci. L’Assonautica di
Ancona è riconosciuta dal 1981 dal Ministero delle Infrastrutture come scuola abilitata per il conseguimento
della patente nautica e si avvale della professionalità
di istruttori provenienti dai ruoli dello Stato Maggiore
della Marina Mercantile. Per informazioni ed iscrizioni
è possibile contattare la segreteria dell’Assonautica di
Ancona – via Mascino n. 3/h – 60125 Ancona tel. e
fax 0712074731 – 3401422005 (orario segreteria dal
martedì al sabato ore 17-20) [email protected],
www.assonautica.an.it.
Ginnastica protagonista:
ritorna il Giocagin
Sabato 14 marzo con inizio alle ore 20.30 si svolgerà al palasport di
Fabriano la manifestazione del Giocagin che unirà gli appassionati di
ginnastica, danza, arti marziali, pattinaggio ed altre discipline. Il motto
è il divertimento in movimento senza dimenticare l’altro cuore pulsante:
la solidarietà.
Saranno pertanto raccolti fondi per i progetti adottati dall’Uisp, ovvero
per i bambini del Sahara occidentale e del Senegal. L’iniziativa sarà sponsorizzata dal supermercato Conad di Fabriano. A tutti i partecipanti sarà
consegnato un gadget.
L’onorevole Terzoni, il vescovo Vecerrica, gli assessori Pallucca, Galli
e Paglialunga, il vice questore Russo
e una grande rappresentanza della
società civile fabrianese, tra i quali il
presidente di Made in Fabriano Academy
Urbani, presero parte, sabato 19 luglio
2014, alla cerimonia di consegna della
sesta edizione del Premio “Castello di
Argignano-Riconoscimento al merito”
organizzato dal direttivo del Circolo
Fenalc di Argignano presieduto da
Daniela Corrieri e coordinato da Daniele
Gattucci. Più di cento persone celebrarono questo appuntamento che nella
sezione Senior ha premiato Federico
Uncini, storico del territorio fabrianese e
umbro-marchigiano, autore di numerose
pubblicazioni di qualità, relatore richiesto
per il contributo inedito sulle vicende
della guerra mondiale. Per la sezione
Junior il riconoscimento è andato a
Giorgio Poeta, laurea magistrale in
Scienze e Tecnologie Agrarie, produttore
del primo miele di acacia invecchiato
in barrique. Ospite d’onore il gruppo
corale di Santa Cecilia. Da quest’anno,
la manifestazione presenterà il portale
“Premio Castello di Argignano - Riconoscimento al merito” ed in più si
arricchirà di un autorevole e qualificato
patrocinio, oltre a quelli già consolidati
di Comune di Fabriano e Circolo della
Stampa “Marche Press”.
“E’ il primo premio dedicato a cittadini
che si sono distinti per atti, opere, attività ed eventi. E’ un tangibile segno di
identificazione che distingue e riconosce
i fabrianesi”, afferma Daniele Gattucci,
l’ideatore del premio.
“Sin dagli esordi abbiamo visionato le
segnalazioni che ci sono arrivate dall’intera collettività. Ricordo l’assegnazione
al nostro jazzista e concertista di fama
internazionale Giovanni Ceccarelli, che
spesso torna a Fabriano e tiene corsi. Per
la sezione Senior è stato premiato don
Tonino Lasconi, scrittore specializzato
nelle tematiche sulla fede e sui giovani.
Va detto che sin dalla prima edizione,
grazie alla disponibilità di videoamatori,
abbiamo prodotto un documentario
sulla cerimonia. Documenti d’archivio
arricchiti con i tanti momenti che rappresentano un’eccellenza nella storia
fabrianese. Con il passare degli anni
siamo riusciti a rendere ancora più
profonda l’impronta di fabrianesità,
poiché abbiamo inserito l’ospite d’onore.
Cito solo gli ultimi in ordine di tempo,
i poeti dialettali Pietro Girolametti e
Silvano Poeta. Anche queste presenze
non fanno che accrescere il rilievo e
l’interesse della videoteca, affiancata
all’albo d’oro cartaceo”.
I premiati della scorsa edizione
(Uncini e Poeta) insieme agli
organizzatori Corrieri e Gattucci
Giorno intenso al Caffè Alzheimer
Un appuntamento da non perdere quello di venerdì 27
febbraio presso il Caffè Alzheimer di Fabriano (in via
Brodolini 73). Si inizierà alle 17.30 con la cerimonia di
consegna del Videoproiettore da parte del Rotary Club
di Fabriano. Interverranno il presidente del Rotary Club
di Fabriano Maurizio Marchegiani e Cinzia Cimarra,
presidente dell’Assoociazione AttivaMente.
Alle ore 17.45 seguirà la presentazione del libro “L’Azzurro dei giorni scuri”, un’opera che affronta il delicato
tema del morbo di Alzheimer, alla presenza dell’autrice
Maria Grazia Maiorino.
Ad animare la lettura l’attrice Marzia Paoletti e alcune
canzoni riportate nel libro e interpretate da Nino e
Gianna Lamolinara. Sarà presente inoltre la mascotte
12 eventi.indd 2
Niccolò Oteri Di Bartolomeo, coinvolto nella realtà
del Caffè Alzheimer grazie al suo Maestro Nino Lamolinara.
Interverranno poi il neurologo il dottor Mario Ciappelloni e il sociologo Maurizio Latini dell’associazione
Alma. Mediatore dell’incontro Cristina Gregori, a
presentare il libro sarà invece la giornalista fabrianese
Elisabetta Monti.
L’evento è promosso da: Associazione AttivaMente,
Alma, Rotary Club Fabriano, Fondazione Carifac,
Fondazione Merloni, Comune di Fabriano, Made in
Fabriano, Ristorart e Bac (Bibite Alimentari Carni
Fabriano).
e.m.
25/02/15 11.16
Formazione Cso
al Monastero
Tre giorni di lavoro mettendo a tema se stessi
di GIORGIA RINALDI
N
ei giorni di venerdì 6, sabato
7 e domenica 8
febbraio si è tenuta a Fabriano la tre giorni
di formazione dei Cso del
Centro Italia, guidato da
Franco Ferrazza, responsabile nazionale dei Centri
Sviluppo ed Occupazione, a
cui hanno preso parte circa
30 volontari degli sportelli
del Cso di Fabriano, Roma,
Perugia, Ancona, Macerata
e Camerino.
La location delle giornate
di formazione è stato anche
quest'anno il Monastero di
S. Luca di Fabriano, che ha
potuto anche offrire ospitalità ai numerosi volontari
provenienti da Roma.
Franco Ferrazza ha dato il
via alla tre giorni, chiedendo
ai partecipanti di presentarsi
a turno e di raccontare brevemente la propria esperienza
al Cso e con quale domanda
è giunto a partecipare al
corso di formazione.
La giornata del sabato è
iniziata con la S. Messa
celebrata dal Vescovo don
Giancarlo Vecerrica, il quale
ha dato un particolare saluto
ai partecipanti al corso. La
tre giorni è entrata nel vivo
con l'intervento di Franco
Ferrazza su: "Il colloquio
di lavoro". Sono stati affrontati e approfonditi diversi
punti utili per dare consigli
a chiunque si rivolga allo
sportello del Cso: come preparare il colloquio e come
fare un buon "marketing di
se stessi", che cosa è il colloquio di selezione, la cura
della comunicazione verbale
e non verbale.
E' quindi seguito un intervento sulle novità del
"Jobs Act", Simone Carotti,
Consulente del Lavoro dello
Studio Carotti Rodriguez di
Ancona.
L'avv. Carotti ha fatto un
breve excursus sulle varie
tipologie di contratto di
lavoro ad oggi esistenti e
di Lucia
Il viaggio che vi riportiamo questa settimana
è quello di Lucia che dopo essere caduta, si
è rialzata con dignità e ce l'ha fatta.
ha evidenziato le novità e
le prospettive conseguenti
all'ultima riforma del mercato del lavoro emanata dal
Governo.
Dopo la pausa pranzo, si
sono ripresi i lavori con
Franco Ferrazza che ha riassunto i punti fondamentali
per affrontare al meglio un
colloquio di lavoro, coinvolgendo i partecipanti in
una esercitazione pratica
in aula simulando con due
volontari altrettanti colloquio
di lavoro.
Domenica, dopo la S. Messa,
Franco Ferrazza ha ripreso i
lavori mettendo a tema "La
preparazione del lavoro di
accompagnamento".
In questo intervento il formatore ha sottolineato la
necessità di far comprendere
alla persona incontrata nei
colloqui di accompagnamento qual è il percorso che
gli si propone di compiere
insieme, percorso che si sviluppa con delle declinazioni
sempre diverse essendo ogni
persona incontrata “unica ed
irripetibile”; ciò richiede al
volontario del Cso di confrontarsi ogni volta con una
“nuova originalità”.
Franco Ferrazza ha concluso
l'incontro formativo chiedendo a tutti i partecipanti
di rispondere alla domanda
"Che cosa direte a chi non è
venuto a questa tre giorni di
formazione?".
Ognuno ha dato la propria
personale risposta, ma tutti sono stati concordi nel
giudicare l'evento vissuto
come una opportunità unica
ed altamente formativa, sia
per la caritativa del Cso, sia
per la vita propria di ogni
volontario.
Vi ricordiamo che la segreteria del Cso dove potete
venire a trovarci è situato in
via Gioberti 15 a Fabriano,
con i seguenti orari: lunedì
dalle 18.30 alle 20.
Per contattarci [email protected], cell.
3290390514
"ho ripreso ad
accarezzare un
desiderio abbandonato,
quello di lavorare
“Ho avuto un percorso di vita alquanto difficile ma, dopo essere caduta ed essermi rialzata diverse volte,
credevo non mi potesse succedere di nuovo… Soprattutto per
il fatto che quando ti trovi a dover risalire da quello stesso
fondo toccato più volte, ogni volta è sempre più difficile e
penoso della precedente: perché pensavi di farcela, perché
credevi di essere cresciuto, di essere più forte… Sì, a 30
anni mi sono trovata in una situazione lavorativa assurda
che per la verità non mi sento di descrivere; fatto sta che mi
sono sentita di nuovo ferita nel più profondo dell’anima; mi
sono sentita tanto debole e fragile al punto da non riuscire a
difendermi, a farmi rispettare, a far capire chi ero e quanto
fossi capace di affermarmi…
Mi sono lasciata insultare, offendere, aggredire al punto
di non riuscire più a credere nelle mie capacità, al punto
di non vedere più le mie qualità, di non riconoscere più le
mie potenzialità.
E' davvero triste ed umiliante doverlo ammettere, ma avevo
di nuovo smarrito il cammino, non avevo più alcun obiettivo, avevo perso di vista le cose più vere e più belle, avevo
dimenticato cosa fossero le emozioni positive e come si
sorridesse: avevo perso completamente la mia solarità e,
peggio ancora, non avevo più nulla da donare agli altri,
tanto ero chiusa in me stessa e accecata dalle paure, tormentata da incubi notturni e manie di persecuzione. Avevo
perso anche il sonno, avevo paura di svegliarmi al mattino,
mi addormentavo piangendo.
Ho dovuto chiedere aiuto perché sentivo che da sola non
potevo farcela. Una persona a me vicina aveva letto su
“L’Azione” del Cso uno sportello per l’orientamento nel
mondo lavorativo. Non lo sapevo ancora ma di lì a poco si
sarebbe riaperta una finestra sul mio futuro, su quel futuro
che non vedevo più, in cui non credevo più. Allo sportello
del Cso sono stata seguita, ascoltata, supportata moralmente
13 spazio lavoro.indd 2
13
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
e compresa: oltre che “orientata” mi sono sentita accompagnata verso quella finestra aperta sul futuro: sono stata
aiutata a credere di nuovo in me stessa, nelle mie capacità,
a riconoscere le mie attitudini, a riappropriarmi delle mie
virtù etiche e morali, a riacquistare la speranza nel futuro
che proprio non vedevo più.
Questa testimonianza vuole essere d’aiuto per tutte quelle
persone che potrebbero venirsi a trovare in una di quelle
situazioni di enorme e profondo disagio, come quella che io
ho vissuto in prima persona.
Ho capito che proprio quando non ci si aspetta nulla, è la
volta buona in cui tutto può arrivare e mi riferisco anche e
soprattutto all’aiuto che mi è stato offerto proprio quando
non mi aspettavo più nulla neanche dalla vita e tantomeno
dal futuro. Invece tutto inaspettatamente ha ripreso forma:
sì, è vero, se le cose non le vogliamo noi stessi nessuno può
fare nulla per indurci a volerle di nuovo ma, se qualcuno ti
aiuta a crederci di nuovo, allora i tempi sono meno dilatati e
le cose che prima sembravano impossibili, osservate dal punto
di vista di chi viene in nostro soccorso, possono d’incanto
diventare possibili…proprio come l’Amore.
Ed ora, attingendo esclusivamente alle risorse riscoperte
e riacquisite, ho ripreso ad accarezzare un desiderio che
da tempo avevo chiuso in un cassetto, insieme a tanti altri:
quello di lavorare. Ora con le riacquisite capacità, ho deciso
che un sacrificio in più non potrà non portare giovamento,
quindi sto frequentando un corso professionale che spero
mi proietterà in qualche modo nel mondo complesso sì, ma
magico e ludico del lavoro.
Non so ancora se e quando, ma spero accada al più presto:
l’importante è non demordere. Un abbraccio ed un pensiero
particolari vanno a D. e M. del Cso che sono stati i principali
fautori-assistenti del mio ritorno alla vita”.
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ CAMERIERE CON MANSIONI DI CASSA – FABRIANO
Piemme srl di Porto San Giorgio cerca, per sala da gioco di
Fabriano, cameriere per servizio in sala con mansioni di cassa.
Requisiti: età 30 - 50 anni; disponibilità; cortesia; capacità di
relazione con il pubblico. Orario di lavoro: 10:00 - 02:00 con
turnazione. Per candidarsi inviare il cv a [email protected]. Per
maggiori informazioni: tel. 0734 672975.
~ OPERATORI DI ORATORIO - JESI
Si selezionano OPERATORI DI ORATORIO, disponibili ad operare
in qualità di collaboratori retribuiti negli Oratori della Diocesi di
Jesi (AN). Inviare curriculum vitae a: Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale di Ancona, Piazza Federico II n. 7 - Jesi
(AN), tel./fax: 0731.56508, e-mail: [email protected]. Solo i
soggetti ritenuti potenzialmente interessanti per questa selezione
verranno telefonicamente contattati per un colloquio entro dieci
giorni dalla ricezione del CV.
~ LAVORO STAGIONALE IN RIVIERA
È attivo, presso il Centro per l'Impiego di Rimini, un servizio dedicato
ai lavoratori che intendono candidarsi per svolgere un'attività nel
settore turistico alberghiero. La modalità di accesso è semplice:
i lavoratori possono candidarsi inserendo il proprio curriculum
seguendo tutte le indicazioni richieste, confermando ogni 15 giorni
la propria disponibilità e, in caso di assunzione, sospendendo la
propria candidatura. È inoltre possibile consultare le offerte di
lavoro disponibili. Per autocandidarsi o per visionare le offerte:
www.riminimpiego.it.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su
altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro
Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel.
0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.
marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario
di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì
e giovedì, 14:30/18:00.
Whirlpool, ora
il piano industriale
“Abbiamo chiesto a Whirlpool il rispetto degli impegni occupazionali e produttivi sottoscritti nell’accordo del 3 dicembre
2013, a difesa dell’occupazione fino al 2018, del rilancio
degli investimenti di 83 milioni di euro e della centralità delle
Marche nella strategia aziendale del Gruppo.
La finalità della Regione è di favorire un piano industriale
“virtuoso” per l’integrazione tra Whirlpool e Indesit, le
cui condizioni sono il rispetto dell’Accordo 2013, la tutela
dell’occupazione, delle prospettive produttive della prima
azienda industriale delle Marche, del suo vastissimo indotto
di Pmi sul territorio.
La Regione ha da tempo costantemente rappresentato a Whirlpool tali esigenze, anche in modo formale, pur non avendo
una competenza diretta sulle grandi imprese, esercitando una
costante azione di pressing istituzionale.
E’ necessario conoscere quanto prima, dunque, il dettaglio
del piano industriale di Whirlpool per valutarne le ricadute
nelle Marche.
Tali elementi non sono stati ancora forniti.
Tuttavia è positiva la disponibilità al confronto con le istituzioni e le forze sociali manifestata oggi da Whirlpool:
speriamo che si possa esprimere quanto prima anche con
fatti concreti e sostanziali. Inoltre, abbiamo anche chiesto
al Mise di concretizzare il progetto di Piattaforma fisica di
ricerca e innovazione per il settore predisposto dalla Regione
Marche, che nel frattempo ha anche attuato e rispettato tutti
gli impegni previsti sempre nell’Accordo del 2013”.
Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca
commenta l’incontro del tavolo Whirlpool-Indesit a cui ha
partecipato al Ministero dello Sviluppo Economico. “Per
la Regione – prosegue Spacca – è fondamentale che Whirlpool sviluppi un piano industriale che rispetti gli impegni
dell’Accordo siglato al Mise a dicembre 2013, per coniugare
la inevitabile ricerca di sinergie per la competitività internazionale del Gruppo con la salvaguardia dell’occupazione,
degli investimenti e della coesione sociale del territorio”. Il
presidente della Regione aveva già incontrato il 23 aprile
2014, presso la Regione Marche, i vertici Whirlpool (Marc
Bitzer, Presidente North America&Emea e Esther Berrozpe,
Presidente Emea).
25/02/15 11.57
14
>MATELICA<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Da Lebole ad Armani,
realtà che fa 50 anni!
Rimpatriata storica per i lavoratori e le lavoratrici dell’azienda
I
di SARA NOÈ
dove tante donne lo aspettavano, insieme ad
un grande irrefrenabile entusiasmo che ha
“preso” anche le persone più schive, si è subito vissuta la visita con grande naturalezza.
[…] È il Papa che ha avuta la grande forza
morale di riaffermare la dignità della donna,
che le ha riconosciuto e ha testimoniato la
necessità che le sia concesso di esprimere
nella vita personale, familiare e sociale quella
“genialità” che non è di nessun altro essere e
che apre la strada ad un’umanità più grande,
più sensibile, più alta, di cui tutti sentiamo
l’esigenza… […] Dovunque e comune, quale
sia la condizione che la donna sceglie, può
portare questo prezioso contributo: nella famiglia, nella fabbrica, nel monastero; in ogni
attimo di vita questa “qualità” deve essere
lasciata venire alla luce per il bene di tutti».
E forse è proprio in sé la
forza di questo incontro e di
questo messaggio che poco
tempo dopo (era il 1993) in
piazza si sono trovati i lavoratori e le lavoratrici dell’ormai Gft che hanno lottato e
manifestato, insieme a tanti
l 1965 ha un sapore quasi antico ormai,
non solo il mondo ha cambiato secolo…
ha cambiato persino millennio. Eppure
ci sono realtà che resistono, che vivono
ora come allora perché hanno integrato nella
propria storia il cambiamento, necessario per
esserci per molto tempo. Dal 1965 ad oggi,
2015, sono passati ben 50 anni e in questi 50
anni tante sono state le mani che a Matelica
hanno lavorato alla Lebole, o alla Lanerossi
o, in seguito, Gft. Una realtà lavorativa quella
dell’ex Lebole importante e significativa
sotto moltissimi aspetti, il principale forse
è quello che riguarda il lavoro femminile,
una massiccia presenza, infatti, di operaie ha
caratterizzato da sempre questo settore che
ruota tutto attorno alla sartoria e al ben vestire. Mani sapienti, dunque, e caratteri forti,
anche, che hanno saputo attraversare i decenni, le difficoltà, gli eventi lieti ed i momenti
di lotta sociale per poter continuare a fare
quel lavoro che portava l’arte di queste mani
nel mondo. Tra i tanti avvenimenti, di questi
50 anni, che meritano di essere ricordati
la commovente ed
emozionante visita
di Papa Giovanni
Paolo II nel 1991.
Scriveva Fiorella
Conti in uno speciale de "L’Azione" dell’aprile di
quell’anno: «…il
suo sguardo penetrante, dolce e
forte insieme, ci è
sembrato quello di
“Uno” della nostra
famiglia. Appena
messo piede nello
Giovanni Paolo II saluta le operaie della Gft (foto Mari
stabilimento alle
– Città del Vaticano)
porte di Matelica,
altri solidali con la loro causa, per mantenere
il loro lavoro. Sono scesi per le strade e hanno
rivestito la torre civica matelicese con una
giacca alta più di 10 metri, come per dire: di
fronte ai licenziamenti noi non ci arrendiamo
e guardate cosa siamo capaci di fare!
Uno spirito che reagisce e che persiste quello
delle mani capaci di Matelica che hanno
organizzato per questo anniversario importante anche una storica rimpatriata (domenica
22 marzo per un bel pranzo tutti insieme,
informazioni: 338 9316601 / 0737 86686
/ 349 3166046) per
rivedersi, condividere
e raccontarsi, magari,
gli uni con gli altri,
tanti piccoli aneddoti
di lavoro e vita vissuta.
Un altro momento della partecipatissima
manifestazione del 1993
Si è conclusa a ritmo di
folklore nel pittoresco Castello di Genga la due giorni
organizzata dal Consorzio
di Cerreto d’Esi in occasione dell’annuale Raduno
Nazionale dei Referenti dei
Consorzi Agrari.
L’evento ha voluto mettere in risalto il
ricco patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico della regione
Marche, offrendo una visita in alcuni
dei luoghi simbolo, dalla Santa Casa
di Loreto, al Monte Conero di Ancora,
alle spettacolari Grotte di Frasassi, per
poi concludersi tra le antiche mura del
castello di Genga.
Mentre nei locali gentilmente messi a
disposizione dal Conte Barberis venivano assaggiati i prodotti tipici della zona
offerti dal salumificio di Renato Bartocci
di Matelica e dal Salumificio di Genga,
gli ospiti sono stati allietati dalle musiche
A Genga tra Folk e cultura
con l'associazione di Matelica
14 matelica.indd 2
e dai balli dell’Associazione
Folklorica “Città di Matelica”, la quale ha presentato
ai visitatori tutto il suo
repertorio ed è stata molto
soddisfatta nel riscontrare
la vivace partecipazione del
pubblico, che si è lasciato
facilmente coinvolgere dai
componenti dell’associazione in alcuni suoi balli
popolari, e dall’interesse
dimostrato nei confronti
dell’opera di ricerca dei costumi, delle danze e dei canti
tradizionali realizzata nel
tempo. Un successo da ogni
punto di vista che ha permesso un perfetto connubio tra
luoghi di straordinario valore artistico, cultura, buona
tavola e tradizione popolare.
s.s.
Il terremoto '97
in un libro
di Verdenelli
Sabato 28 febbraio (dalle ore 17.30) per Matelica Festival nella sala Boldrini di palazzo
Ottoni, si presenta “Il ragazzo e l’altopiano”
(Ilari editore): è la storia, scritta da Maurizio
Verdenelli sul sindaco che divenne ‘il più
famoso d’Italia’ a cavallo di due millenni a
causa del terremoto umbro-marchigiano del
’97. Un libro dunque anche e soprattutto su quella calamità epocale che
coinvolse due regioni
e città come Matelica,
Fabriano, Camerino,
Foligno, Nocera Umbra
ed Assisi. Era necessario tuttavia tirar fuori
dagli archivi un evento
che ancora terrorizza?
Sì, anche indispensabile.
Per ricordare e ricordarci un’Italia che sarebbe prestissimo scomparsa. Infatti fu quella
l’ultima volta che il Paese si dimostrò unito,
generoso, solidale ed onesto. Unito perché in
aiuto dei ‘terun’ del centro vennero i leghisti
‘puri e duri’ con in testa il senatur Cesarino
Monti da Lazzate, il ‘sindaco’ dei concorsi
padani. Che, con la sua famiglia, trascorse
il Natale ’97 nelle tendopoli di Serravalle a
fianco del sindaco socialista, Venanzo Ronchetti e del suo ‘popolo’ atterrito. Generoso,
perché ci fu una corsa ‘ad adiuvandum’ da
parte di tanti Comuni di ogni regione, istituzioni, personaggi pubblici (nello sport tre
miti: Marco Pantani, Franco Baresi ed Andrea
Zorzi) privati ed imprenditori - a cominciare
da Diego Della Valle che costruì a sue spese
un palasport, continuando con la Lube il cui
contributo servì a realizzare un campo di calcio. Solidale perché lo Stato intervenne presto
e poi nel tempo con le sue più alte cariche
attraverso tre Presidenti della Repubblica
(Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi,
Giorgio Napolitano), due premier (Romano
Prodi e Massimo D’Alema) e tanti ministri
a cominciare dal sottosegretario alla Protezione Civile, l’ottimo prof. Franco Barberi.
Nell’elenco c’è anche un Papa, San Giovanni
Paolo II, che sarebbe andato nei container a
spezzare il pane degli ‘ultimi’. Ed inoltre gli
amministratori pubblici di due Regioni e tre
Province: tutti si diedero da fare con entusiasmo e lealtà per la rinascita di un territorio
ferito a morte. Una ricostruzione pressoché
perfetta, da record italico: a distanza di 17
anni manca solo il 10% di quello che era stato
previsto. Una ricostruzione realizzata senza
corruttele: altro record nazionale.
Con Ronchetti e Verdenelli altri testimoni
d’eccezione sono attesi alla Sala Boldrini. Il
giornalista Mauro Grespini, inviato del ‘Carlino’ sui luoghi del terremoto, il fotoreporter
Guido Picchio che commosse con i suoi
reportage finiti nelle prime pagine anche dei
grandi giornali esteri e l’ing. Roberto Ronci,
protagonista del ‘risanamento’ di Matelica
post sisma. Con loro il sindaco Delpriori e il
presidente del Consiglio comunale, Casoni
che hanno voluto fortemente l’iniziativa.
Alessandro Casoni
riceve i cittadini
Il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Casoni (nella foto) rende noto
che ogni venerdì,
dalle ore 11 alle
13, presso il
Comune, sarà
a disposizione
di cittadini, associazioni, enti
e imprese che
volessero sottoporre richieste
e proposte
all’amministrazione.
25/02/15 11.59
15
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Non è caos, ma Carnevale!
di CATIA CENSI
O
gni scuola, anche la più
piccola, genera forze
incontrastate di pensieri e di idee, crescere
con stimoli alti, accompagnati ad
affrontare strutture complesse
di ragionamento è un modo per
prepararsi alla vita attiva di una
persona, come adulto e come
cittadino.
E, nella ciclicità dei periodi di
attività scolastiche si colloca
un momento di grande rottura
degli schemi, un periodo di
festa in cui tradizionalmente
si anima un rinnovamento
simbolico, durante il quale
il caos si sostituisce all’ordine costituito; lo scatenarsi della licenza,
la violazione dei divieti, la coincidenza di tutti i contrari, insomma: il
carnevale! Tutto è possibile quando
un travestimento garantisce l’anonimato. Tutto, come
diventare
Comune vandalico?
Non mi pare proprio...
Certo che leggendo certi articoli si rimane basiti. Io
lo sono. Non sapevo che l’amministrazione Delpriori
avesse attentato ai monumenti storici di Matelica.
Durante il periodo natalizio tutte le città del mondo
si trasformano per portare allegria e gioia e Matelica
non ha fatto eccezione. Hanno messo un albero ecologico ed
i matelicesi si sono divertiti a pedalare, così dopo tanto mangiare
sono pure dimagriti di qualche ”etto” “grazie sindaco”. Per quanto
riguarda i cartelli bisognerebbe ringraziare i commercianti matelicesi che in un momento di crisi hanno contribuito a stendere
i cosiddetti “panni” piantare chiodi e scivolo. Finito il periodo
natalizio non è rimasta traccia di questo attentato. Quello che invece rimane è la pavimentazione mi si consenta di dire che è una
cosa brutta e pericolosa e fa male vederla così. Io mi chiedo se le
precedenti amministrazioni si sono mai poste il problema, credo
di no altrimenti avrebbero fatto qualche cosa. Poi non è vero che
il veglione è stato un flop perché io c’ero e posso dire che dopo
mezza notte era pieno di giovani. Chi frequenta i teatri sa che i
palcoscenici si montano e si smontano per i successivi spettacoli.
Poi che gli operai sono stati impiegati per rimettere al loro posto
le sedie e pulire il pavimento… mi chiedo dove sia il problema.
Dal momento che percepiscono uno stipendio e lavorano come
tutti o dovrebbero giocare? I matelicesi hanno sempre saputo che
la pista di pattinaggio è privata, dunque presumo che quest’anno il
proprietario ha deciso di non farla. Da come leggo non è privata.
Poi per fare il Carnevale ci vogliono i soldi e forse questa amministrazione ha trovato le casse vuote. In questo articolo si parla delle
feste culturali e europee ma bisogna sapere che sono stati spesi i
soldi che l’Europa mette a disposizione per queste manifestazioni.
I matelicesi anche i più criticoni sono rimasti contenti. Qui si
parla di flusso migratorio ma sono anni che Matelica è diventata
un dormitorio, si parla di adottare un personaggio ma credo che i
matelicesi abbiano adottato un’intera amministrazione e per cinque
anni siamo apposto con buona pace di tutti, poi se qualche amministratore ha delle manie speriamo che siano innovative e al servizio
della comunità perché Matelica è ferma da tanto tempo. Poi non
vorrei che si fotografasse la pavimentazione della piazza perché
come cartolina è alquanto discutibile perché dimostra l’incuria e
il menefreghismo di certe amministrazioni. Smettiamola di dire
mezze verità e chi ha la responsabilità lavori con serenità per il
bene di tutti. Siamo in democrazia e la critica è ammessa ma che
sia costruttiva e non sterile perché così non si va da nessuna parte.
Il teatro è sempre stato usato per i veglioni ed i matelicesi lo sanno
bene dunque l’assessore alla Cultura ha ripreso le abitudini che si
erano perse nel corso degli anni, questo dimostra la sua attenzione
alla città, grazie. Le persone, seconde me, si valutano per la loro
lealtà e onestà e sensibilità nei confronti di chi ha avuto fiducia nei
loro confronti e non per i titoli accademici.
a.m.b.
15 matelica.indd 2
Gli studenti dell'Ipsia celebrano
l’essenza autentica di questa festa
professoressa per un giorno, o pinup, o agguerriti soldati o una sposa.
Il corteo della sposa ha unito
tutti i personaggi
del Carnevale che si
è svolto a
scuola, preso
l’Ipsia “Pocognoni” di Matelica. Non c’è
stata una regia
organizzata, ma
tutte le classi mascherate a tema
hanno seguito lungo i corridoi una
sfilata, una sposa accompagnata da
genitori, nonni, damigelle e invitati,
tutti elegantissimi, degni un vero
matrimonio. È stato allora un gioco
di collaborazioni, i soldati hanno
protetto, il sindaco ha presenziato,
il sacerdote ha celebrato il matrimonio, i genitori, le damigelle,
gli invitati, gli infiltrati, c’erano
proprio tutti.
Cosa rimane di questa festa, dei
giochi, delle burle,
delle musiche e delle
danze? Certo il silenzio, ma soprattutto
una vicinanza che
nasce dalla condivisione di momenti
lieti, di divertimento
collettivo che permette di guardare
l’altro dritto negli occhi e di riconoscere
un’umanità comune
che si esprime nel
difficile cammino per
diventare “grandi”.
Focus group: una risorsa in più
per le aziende guardando all'online
Originariamente concepito negli Stati Uniti da due sociologi, il “focus group” da diversi anni ha trovato modo di
essere utile non solo nell’ambito delle scienze umane e
sociali, per le quali era stato ideato, ma anche nel settore
dell’imprenditoria, offrendo spunti e informazioni, a
volte fondamentali, per le aziende che vi fanno ricorso.
Nel nostro Paese questo tipo di incontri non sono ancora
molto diffusi, eppure sono uno strumento dal potenziale
enorme. Patrizia Tiranti, della Mpc Informatica, ha
organizzato qualche settimana fa un piccolo “gruppo di
discussione” per riuscire a capire come possono muoversi
le aziende del territorio per cercare di risolvere i problemi
che un mercato sempre più difficile pone loro davanti,
per confrontarsi sull’innovazione di modi e metodologie
e per avere un’idea su quanto può essere utile questo tipo
di gruppo per il mondo del lavoro. «Il focus group tradizionale è costituito da un gruppo di persone che parlano,
discutono ed espongono le proprie idee riguardo un tema,
un prodotto, un progetto o un concetto. Le domande sono
fatte in modo da favorire l’interazione tra i partecipanti e
il tutto si svolge solitamente sotto la supervisione di un
moderatore… – spiega Patrizia - Ho pensato che potesse
essere un mezzo molto utile anche nel settore lavorativo,
qualcosa che ci può far comprendere meglio come ci
possiamo muovere e in che direzione andare». Con queste premesse quindi è stato
selezionato un ristretto gruppo di aziende
locali che potesse rappresentare un’ampia
fetta di mercato e che fosse differenziato
per riuscire a comprendere le esigenze di
tutti, grandi e piccoli, sia produttori che
fornitori di servizi. La moderatrice qualificata per questo gruppo è stata la docente
Claudia Santoni dell'Università di Macerata
che ha stimolato una discussione il più possibile libera ed informale riguardo al tema
dell’incontro: valutare le nuove tecnologie
e capire quanto vengano utilizzate nelle
aziende. Come stimolo per la discussione a
metà focus group sono stati mostrati alcuni
prodotti informatici come cartellini produzione, rilevazioni dati controllo qualità ed
etichette. Sono emerse molte informazioni
importanti durante il confronto, a cui hanno
partecipato anche le società matelicesi “Il
pane di Gagliole” e “Salumificio Bartocci”,
è risultata chiara, ad esempio, la necessità
di capire meglio come poter migliorare la
commercializzazione nelle aziende, com-
presa la vendita on line. Diversi imprenditori hanno manifestato la necessità di "affacciarsi" su questo nuovo sistema di
vendita. Molti partecipanti, inoltre, sarebbero favorevoli ad
implementare l'informatizzazione se questo fosse semplice da
intraprendere e tutti hanno dichiarato che il focus group è stato
per loro un'esperienza molto interessante e positiva (nessuno vi
aveva partecipato prima), parlare della loro azienda, insomma,
e delle problematiche, in gruppo li ha aiutati a constatarne sia
l’utilità che la piacevolezza. La conclusione per questa sorta
di “esperimento” non può che essere positiva, il confronto
aiuta a comprendere meglio le varie dinamiche lavorative e
dona informazioni preziose che potranno essere usate come
basi per costruire un futuro positivo.
Sara Noè
I promotori
del “Focus
Group”
Marcello
Marasca e Patrizia Tiranti della
Mpc Informatica
25/02/15 12.01
16
>MATELICA<
L'Azione 28 febbraio 2015
Chiesa tra culto e cultura
La musealizzazione per riaprire S. Francesco
di Antonio Gentilucci
L’
annuncio, nell’estate 2014, aveva fatto
ben sperare: “risolta
la controversia con la
ditta che aveva svolto i lavori di
restauro. Sbloccata la situazione, la
chiesa può riaprire per il 4 ottobre,
la festa del Santo”. E invece, benché
i ponteggi siano stati smantellati e
la ditta abbia caricato tutto e ridato
in pieno possesso della chiesa ai
Frati francescani, la chiesa continua
a restare chiusa, per il dispiacere di
chi è cresciuto lì (tra i quali il sottoscritto), tra il presepe di Fra Carlo,
e la fila fuori della chiesa la notte
di Natale, o i canti delle Tre Ore e
i preparativi per la processione del
Venerdì Santo. E per dispiacere
di tutti quelli che amano l’arte,
perché San Francesco costituiva in
pratica (Museo Piersanti a parte) la
più bella e importante pinacoteca
matelicese. Il problema era il costo
della riapertura, la necessità di mettere a norma l’impianto elettrico e,
possibilmente, creare un sistema di
riscaldamento di nuova concezione,
che consenta una bolletta in linea
con le casse dei Frati. Un impegno
importante, ma ora la situazione
sembra essersi davvero sbloccata.
Ci spiega infatti Alessandro Delpriori (non si sa se più sindaco
o più storico dell’arte in questa
veste!) che essendo San Francesco
una chiesa non comunale, i margini
per operare non erano molto alti.
Ma “per aiutare i francescani e
consentire finalmente la riapertura,
abbiamo deciso di aprire una convenzione con loro, “musealizzando” in buona sostanza la chiesa, riaprendola e rendendola in tal modo
fruibile a tutti. Naturalmente resterà
anche un luogo di culto, in questo
la nostra convenzione non cambia
nulla. Semplicemente l’apertura e la
gestione verrà gestita dal Comune.
E per fare questo, abbiamo investito
Beata Mattia in diretta
su Radio Maria
Il 1° marzo, per tutti i matelicesi, da secoli, significa Festa della
Beata Mattia, significa il ricordo della Nascita e del Battesimo della
religiosa più amata dai cittadini. Anche quest’anno le Clarisse del
Monastero hanno organizzato un programma con alcune piacevoli e
importanti novità. Come di consueto, si parte il 26 febbraio, 27 e 28
febbraio con il Triduo di preparazione: alle ore 17, la Santa Messa
presieduta da Padre francescano Aurelio Barbaresi. A seguire, dopo
la funzione, la celebrazione dei Vespri. Centrale sarà invece la giornata di domenica 1° marzo. Tre Sante Messe, la prima, alle ore 7.30,
celebrata da P. Aurelio Barbaresi, alle 9, dal Ministro Provinciale
dell’Ordine dei Francescani Padre Ferdinando Campana, e alle 11
da don Piero Allegrini.
Interessante novità è quella che troveremo alle 16.30, in occasione
del Santo Rosario, la Santa Messa e i Vespri, che saranno presieduti
dal vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica. Tutto questo, a partire dalle
16.30, sarà però anche trasmesso via etere da Radio Maria. Un segno
dell’importanza, anche nazionale, di questa straordinaria figura.
Mi piace la Quaresima, mi piace
e mi affascina perché è un tempo
di impegno e di verifica del nostro
essere cristiani, del nostro sentirci
Chiesa. Un tempo forte, come
giustamente lo definisce la liturgia
che ci invita a saperci guardare
dentro e a chiederci se veramente
amiamo il Signore e la sua Chiesa.
Questa Chiesa di cui siamo parte,
questa comunità dove lo Spirito ci
ha portato e dove ci è chiesto di
dare testimonianza del battesimo
che abbiamo ricevuto e della confermazione che ci ha resi ancor più
legati al Cristo. Ma la Quaresima è
anche tempo in cui siamo chiamati
a vivere alcuni aspetti della vita
cristiana: il digiuno, la preghiera,
la penitenza, le opere di carità
fraterna. Vorrei soffermarmi sulla
bellissima preghiera che inaugura
il tempo quaresimale e che la Chiesa pone sulle labbra di colui che
presiede la liturgia del mercoledì
delle ceneri: «Concedi, Signore,
al popolo cristiano di iniziare con
questo digiuno un cammino di
vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della
penitenza il combattimento contro
lo spirito del male». Sempre la li-
16 matelica.indd 2
13.500 euro per la sistemazione
dell’impianto elettrico, l’unico
vincolo alla riapertura”. L’altro
problema, quello dell’impianto di
riscaldamento, verrà al momento
sospesa. “Erano stati fatti due saggi
per verificare la possibilità di realizzare un impianto sotto il pavimento.
Ma i costi nell’immediato non
sono sostenibili. Questa parte resta
sospesa, ma la chiesa vogliamo
riaprirla ugualmente”.
L’obiettivo, secondo il sindaco,
è di riaprirla entro l’estate. E in
quell’occasione, si vedranno le opere che la Soprintendenza di Urbino
ha già ricollocato al proprio posto,
dopo il restauro da loro curato. Si
tratta di due dipinti presenti nel
presbiterio, quelli che erano nella
cappella Razzanti, e il Transito del
Beato Gabriele Ferretti e San Giacomo della Marca. Inoltre, è iniziata
la sistemazione della porzione di
tetto sopra la cappella del De Magistris, nel chiostro. Questi sono,
Si è concluso con un buon bottino
per l’Asd Arcieri Matelica e con i
complimenti personali del presidente regionale della Fitarco, Cipollini,
il Campionato Regionale di tiro
con l’Arco indoor svoltosi sabato
e domenica scorsi (21-22 febbraio)
a Camerino.
La compagine biancorossa si è presentata con ben 10 atleti: Roberto
Boni, Paolo Delpriori, Riccardo
Morico e Claudio Zamparini per
la categoria Arco Olimpico Senior;
Giuseppe Buzzanga per l’Arco
Olimpico Master; Michele Quercia
e Alessio Cingolani per la categoria
Arco Olimpico Allievi; Roberto
Bravi e Orfeo Orsi per l’Arco Compound Senior e Alberto Mosciatti
per l’Arco Nudo Master. Giuseppe
Buzzanga e Michele Quercia si
sono laureati vicecampioni regionali per le loro rispettive categorie.
La squadra Arco Olimpico Senior
invece è arrivata terza conquistando
un meritatissimo bronzo.
L’affresco dei fratelli De
Magistris nel Chiostro
di San Francesco
diciamo, i fatti. Nel lungo
periodo (cioè tra sogno e
realtà), c’è “un progetto,
al quale stiamo pensando,
che prevede da una parte,
di trasformare il convento
nuovo in un edificio da
destinare a scopi sociali,
e dall’altra, di destinare
il vecchio convento, opportunamente restaurato,
in parte alla sua funzione originaria, ospitando
quindi i frati e dall’altra
parte a scopi culturali.
Qui l’investimento è ovviamente
altissimo, le forze andranno trovate
anche grazie a progetti europei”.
Quello di recuparare il vecchio
convento e farne un centro culturale
francescano è un’idea non nuova,
tra i francescani. Se ne parlerà in
Gli arcieri
vincenti
Nel pomeriggio si sono svolti gli
“Olimpic Round” per premiare gli
assoluti per ogni tipologia di arco.
Roberto Bravi e Orfeo Orsi si sono
purtroppo fermati agli ottavi di
finale nell’Arco Compound.
Nell’Olimpico, oltre ai due medaglisti (Buzzanga e Quercia) si
è qualificato Claudio Zamparini,
solo il nostro Giuseppe è riuscito
a passare lo scoglio degli ottavi di
finale, fermandosi però ai quarti.
Gli stessi tre, hanno partecipato
all’Olimpic Round assoluti a squadre conquistando un bellissimo argento dopo aver superato la squadra
di Pesaro in semifinale e perdendo
Quaresima, tempo di impegno
turgia ci sorprende e ci incoraggia
ad ammirare le meraviglie di un Dio
che si china a curare le ferite della
nostra povera umanità. Un Dio che
si fa amore infinito e che ci chiede
il coraggio di lasciarci coinvolgere
in questa avventura di conversione
e di purificazione. In questo nostro
pellegrinaggio la “cenere” diventa
così il segno della nostra povertà di
fronte al Signore, del nostro essere
nulla, ma anche del nostro peccato.
Basterebbe rileggerci alcune pagine
forti dell’Antico Testamento per
comprendere meglio il significato,
Gn 2,7 3,19. L’uomo altro non è che
polvere. Quindi in quest’ottica la
Quaresima è il cammino dell’uomo
battezzato verso la Pasqua. Una
cenere che ci richiama a vivere
una vita di risorti: la cenere sporca
e nell’acqua pasquale noi veniamo
lavati dall’amore risorto del Cristo.
Riprendiamo così a vivere con più
forza e più speranza. Cammino quaresimale verso la Pasqua di risurrezione: noi questo pellegrinaggio lo
compiamo iniziando con il digiuno,
segno della nostra volontà di svuotarci di tutto ciò che ci appesantisce
per lasciarci riempire dallo Spirito
di Dio e dalla sua Parola. Ci sembra
anche questo un segno superato? La
nostra società sembra infatti non
comprendere più il senso del digiuno in un tempo come il nostro sazio
di tutto. Eppure anche il Magistero
della Chiesa ci ricorda che “il digiuno e l’astinenza, insieme alla
preghiera, all’elemosina e alle opere
di carità appartengono, da sempre,
alla vita e alla prassi penitenziale
della Chiesa: rispondono, infatti al
bisogno permanente del cristiano
di conversione al regno di Dio, di
richiesta di perdono per i peccati,
di implorazione dell’aiuto divino,
di rendimento di grazie e di lode al
Padre” (Cei, Nota Pastorale 1994).
Il digiuno quindi come aiuto concreto per una vera conversione;
sembra quasi che questa non si
possa realizzare se manca la capacità di digiunare. Oggi il nostro
modo di vivere ci richiama anche
a saper rileggere questa antica
norma della Chiesa e ad adattarla
alle nostre comunità, alle nostre
famiglie. Infatti che senso ha non
mangiare carne il mercoledì delle
ceneri o i venerdì di quaresima se
poi sostituiamo a questo alimento il
pesce ben più costoso e raffinato?
Credo che si imponga una scelta
morale che faccia del digiuno e
dell’astinenza della carne un vero
segno di conversione, cioè di cambiamento di abitudini del nostro
vivere. Il digiuno non deve essere
quindi solamente alimentare, ma
soprattutto deve avere il coraggio di
scelte coraggiose che coinvolgono il
bambino, il giovane, l’adulto. Tutta
la famiglia e tutta la Chiesa è chiamata in questa verifica. Televisione,
computer, shopping superfluo, gite,
discoteca, bar, ecc. Il digiuno che
quindi ci è richiesto è un segno
concreto di testimonianza cristiana
che si traduce in carità profonda e
generosa. Non avrebbe infatti senso
digiunare, cioè rinunciare a certe
cose, se questa rinuncia non sfociasse nell’amore verso il prossimo.
un futuro, presumibilmente (ma
ci piacerebbe sbagliarci) non certo
vicino. Ma la prospettiva di poter
tornare a vivere la chiesa, così bella,
così centrale nella storia della fede e
della devozione dei matelicesi, sarà
già un bel segno.
solo in finale con gli “Arcieri delle
5 torri” di Osimo.
Grande la soddisfazione di tutti i
nostri atleti che stanno crescendo
sempre di più, in una disciplina
bellissima e difficile come il Tiro
con l’Arco, con abnegazione e
sacrificio.
Ora tutti a prepararsi al meglio per
non sfigurare nella gara di casa
che si terrà sabato 28 febbraio e
domenica 1 marzo presso la Palestra
Mancinelli; 144 atleti da tutta Italia
arriveranno a Matelica per misurarsi
tra di loro sperando di eccellere.
Molte le presenze di spicco, saranno tra i partecipanti, infatti, la
vice campionessa nazionale di arco
olimpico, la campionessa nazionale
di arco nudo, il vicecampione regionale arco olimpico, le campionesse
regionali di arco olimpico e arco
compound.
Sarà una bellissima festa di sport!
Buone frecce a tutti!
p.d.
La Quaresima sarà tanto più vera
quanto più avrà incarnato l’amore
del buon Samaritano verso il fratello malato, emarginato, diverso, che
cammina accanto a noi. Quindi la
Quaresima è tempo forte in quanto
ci invita a dare un contributo originale e generoso a questo tempo
liturgico che ci permetta realmente
di incamminarci con spirito nuovo
verso la Pasqua del Signore. Che
le nostre parrocchie diventino in
quaresima luoghi privilegiati di
esperienza della conversione del
cuore, e diventino capaci di comunicare all’uomo di questo nuovo
millennio un digiuno che lo aiuti
a rinnovarsi nella vita e a riconoscere la presenza compassionevole
di un Dio che ci ama nonostante
le nostre “abbuffate” di tante cose
inutili e insignificanti. Un Dio che
ci ama e che desidera condurci per
mano in questo tempo di grazia,
“segno sacramentale della nostra
conversione”.
Don Vincenzo Bracci oSB Silv.
Continuano, per il periodo quaresimale, le
Lodi mattutine, previste per le 7.15 e rivolte
a tutti, ma in particolare ai giovani, per i
quali, prima delle “fatiche” scolastiche, ci
sarà a disposizione la colazione.
25/02/15 11.23
17
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Matelica su Rai 2
con Amadeus
di ANTONIO GENTILUCCI
M
atelica sarà protagonista alla corte di
Amadeus e del suo
ricco cast. Nel fine
settimana del 7 e 8 marzo infatti,
la nostra cittadina è stata selezionata per partecipare, con una sua
squadra, alla serie di giochi contro
un’altra città, al popolare programma RaiDue di Michele Guardì,
pensato proprio per dare modo ai
piccoli centri del nostro Paese di
godere di un’importante vetrina
e poter far così conoscere, tra un
gioco e l’altro, le proprie bellezze e
ricchezze. Lo scorso anno fu Camerino ad essere protagonista, e fu un
successo, vincendo tra l’altro il premio, uno scuolabus nuovo di zecca.
La squadra dovrà essere composta
di 6 ragazzi e 6 ragazze, sotto i 35
anni di età e dovrà cimentarsi in
divertenti giochi stile…”Giochi
senza frontiere”.
Per allestire questa
squadra, il Comune
si sta rivolgendo in
primis alle associazioni sportive. Ovviamente, se ci sono
persone incuriosite e desiderose di
partecipare, devono
solamente dare la
propria disponibilità in Comune.
Se l’appuntamento, davanti alla tv,
sarà il 7 e l’8, dalle
11.30, la registrazione sarà invece effettuata mercoledì mattina. Per partecipare “in
diretta” dunque, l’appuntamento è
per il 4 marzo!
Termina il “viaggio” nella storia
delle Confraternite matelicesi
E’ don Amedeo Bricchi, nel testo
già citato (pag. 138) a ricordare
che, per favorire la costruzione
dell’Ospedale di San Sollecito, il
Papa, con proprio chirografo dell’8
luglio 1775, per far fronte alle spese,
assegnò a tal fine le spetetanze delle
tre confraternite di S. Giuseppe, di
Sant’Antonio di Padova e del Gonfalone e che proprio quest’ultima,
fin dalle origini, e ormai nel 1900
estinta, “si radunava (p.118) in un
locale attiguo a quello del Santissimo Sacramento, il cui simbolo,
un calice sovrastato da un’Ostia,
si trova scalfito su pietra all’ingresso esterno della cappella del
Santissimo Sacramento, a sinistra
dell’ingresso di Santa Maria e S.
Bartolomeo. Quanto sopra è indicato dallo storico matelicese Camillo Acquacotta nel testo Le Memorie
di Matelica, del 1838. Egli ricorda
ancora che “nella Memorie Capitolari i sono annotazioni di quote
di olio pagate alle Confraternite
negli anni 1592, 1675, 1717”. Di
solito la Confraternita specifica del
Gonfalone, “Societas Gonfalonis”,
nata a Roma nel 1246, aveva come
simbolo un ovale, dipinto in basso
su opere da lei commissionate,
tramite i suoi Rettori, ovale con
all’interno uno stemma a forma di
croce; il suo braccio orizzontale,
di colore bianco, simboleggiava la
purezza della Vergine Immacolata,
mentre il suo braccio verticale di
colore rosso era il simbolo della
Passione di Cristo. Questa Confraternita ebbe la protezione dei
Francescani, dei Domenicani o
Predicatori, che avevano in città un
convento detto “delle Carceri” e che
nel 1733 diede vita alla chiesa del
Rosario per continuare la devozione
alla Madonna del Rosario, degli
Agostiniani o dell’Ordine degli
Eremiti, e tali furono fino dalle
origini con l’eremita alle pendici
del Monte Gemmo, fin quando non
scesero in città, fondando chiesa e
convento di Sant’Agostino.
Trascorrono i secoli e la città
viene gratificata spiritualmente e
materialmente dal loro operato. Ci
sono tanti atti notarili del notaio
17 matelica.indd 2
matelicese Carlo Bonanni che ne
confermano la continuità e l'operatività. Preziose informazioni
le possiamo attingere dai verbali
delle visite pastorali dei Vescovi
alle chiese matelicesi di città e di
campagna. In particolare soffermiamo la nostra attenzione a quella del
1741. Il Vescovo della “Collegiata”,
ora Cattedrale, visita l’altare della
“Venerabile Confraternita del Gonfalone” (“visitavi altare venerabilis
soci etatis SS.mi Gonfalonis cum
imagine S.Adriani Protectoris et
Patroni huius Terre”), cioè “con
l’immagine di S.Adriano Protettore
e Patrono di questa terra”.
Vi si trovava anche la reliquia del
braccio destro di S. Adriano, rivestito d’argento. Prosegue il verbale in
lingua latina, dicendo che è visitato,
inoltre, l’oratorio di S. Giuseppe i
cui confratelli indossano cappe di
colore verde. Visita poi la Confraternita della Trinità i cui associati
indossano cappe di colore rosso
(nel 1600 tra i confratelli c’erano
gli artisti Scipione Paris e Francesco Sirena), poi è visitata quella di
S. Antonio di Padova le cui cappe
sono di colore “cinerius”. Viene poi
visitata la chiesa di San Michele
Arcangelo, con cappe di colore
ceruleo, la chiesa della “B.M.V. ,
detta delle Carceri, fuori della Porta
della Vecchia. Questi ultimi non
usavano cappe. E poi, senza ulteriori riferimenti, la Confraternita
di San Rocco, sede dell’Università
dei Tessitori con “reliquia in tecla
argenea”, quella dei Cimatori, che
ha i suoi protettori di S. Carlo e
S. Tommaso di Villanova, quella
dei Fabbri Ferrai, che ha come
protettore S. Aloisio, quella della
Madonna del Carmine (Beata Vergine del Carmelo) e della B.M.V.
del Rosario.
Molto altri ci sarebbe ancora da
dire. Speriamo sia possibile completare la ricerca nel futuro.
Piccoli protagonisti
nelle “Scenette dialettali”
di Esanatoglia
Lo scorso sabato 21 febbraio alle ore 21 presso il Teatro comunale di
Esanatoglia il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo ha presentato
“Scenette dialettali”, uno spettacolo con otto divertenti performance
dialettali che ben hanno saputo rievocare la tradizione popolare del
nostro territorio. Già dai titoli delle scenette possiamo scorgere spaccati
di vita quotidiani che hanno fatto e tutt’ora fanno parte della routine
degli abitanti di un piccolo paese marchigiano, come Castelraimondo,
dove tutte le situazioni sono ambientate, e così abbiamo “Sotto li coppi
de casa tua”, “Arrivo della recluta”, “La cerimonia per troà maritu”,
“L’affogato”, “Lu consigliu de lu medicu”, “Mamma li ladri”, “Lu
prosciuttu”, “Sos salute” e il monologo “Da lassù quargunu ce guarda”.
Dietro allo spettacolo c’è stato il lavoro volontario dei membri del
gruppo folk, 16 persone dai 10 anni in su, che per due/tre mesi si sono
preparate provando costantemente ogni settimana. Come è evidente
anche guardando le performance è stato dato grande spazio ai più
giovani, i quali, visibilmente divertiti ed entusiasti, si sono impegnati
molto sul palco e hanno fatto ridere la platea.
Il prossimo appuntamento con il Gruppo Folk di Castelraimondo è
previsto per sabato 11 aprile alle ore 21 presso il Cinema Manzoni di
Castelraimondo con “IX Incontro Folklorico Ragazzi”.
Laura Antonelli
M.Fiorella Conti
Ampliamento della Riserva?
La Curia di Camerino bussa al Tar
Abbiamo appreso dalla stampa la notizia
che la Curia Vescovile della Diocesi
di Camerino e San
Severino avrebbe presentato ricorso al Tar Marche contro l'ampliamento della Riserva naturale
dei Monti San Vicino e Canfaito,
che ha inglobato i 450 ettari dei
Piani di Canfaito, di proprietà
ecclesiastica sin dal medioevo,
grazie ad un lascito di un Imperatore dell’epoca. L'incremento
della superficie dell’area protetta
viene contestato perché effettuato
dall'ente gestore, cioè dall’Unione
Montana e non dalla Regione.
Inoltre, sempre secondo la Curia,
l’Unione Montana avrebbe eluso
le forme di consultazione prescritte
per legge. A parte le argomentazioni
tecnico-legali che saranno valutate
dal Tribunale, la verità è che la
Curia vescovile di Camerino e San
Severino è da sempre contraria
all'ampliamento della Riserva, in
quanto esso avrebbe determinato
la soppressione dell'Azienda Faunistico - Venatoria di Canfaito - La
Forcella, che da molti anni paga
l'affitto alla Diocesi per esercitare
la caccia sui Piani di Canfaito. Peraltro, essendo l’A.F.V. un istituto
privato dove si può andare a caccia
solo a pagamento, i suoi fruitori
sono generalmente cacciatori molto
danarosi e in gran parte forestieri,
quindi non residenti nella zona. Naturalmente siamo contenti che siano
stati sottratti alla caccia centinaia
di ettari dell’altopiano di Canfaito,
però ci devono spiegare come mai
nel 2008, quando come associazioni
ambientaliste proponemmo anche
noi l’inserimento di Canfaito, in un
contesto di ampliamento maggiore
della Riserva, ci venne risposto
che tutto ciò era impossibile, in
quanto i soldi che l'Azienda Faunistica Venatoria dava alla Diocesi
servivano per pagare gli stipendi ai
preti, come dimostra un documento
inviato all’epoca alla Regione! Intervenne allora anche il Presidente
della Regione Spacca, per difendere
gli interessi della Curia, essendo
vicino ai vescovi e al clero. E difatti, proprio nel 2008, solo un anno
prima dell'istituzione della Riserva,
la Provincia di Macerata rinnovò
per altri 10 anni la concessione alla
A.F.V. su Canfaito, inserendo però
una clausola secondo cui, qualora
fosse stata istituita l'area protetta,
la concessione sarebbe decaduta. Da
allora sono passati 7 anni, ma a Canfaito le battute di caccia al cinghiale
si sono sempre svolte regolarmente
ed indisturbate. Quindi ci chiediamo
perché oggi quella concessione può
essere stracciata, quando sarebbe
ancora legalmente in vigore fino
al 2018, mentre nel 2008 essa era
invece sacra e intoccabile, malgrado
la presenza della clausola? Come
mai adesso le "ragioni" del clero
non contano più? Ma soprattutto,
perché dall’ampliamento sono state
escluse aree di assoluta rilevanza
geologica e di scarso interesse per
la caccia come Sasso Forato, le forre
Bocca de Pecu e Cucciaiola, ed è
stato tolto il bellissimo canyon del
Fosso del Crino, che invece era stato
inserito nella Riserva al momento
della sua istituzione? Gradiremmo
delle risposte da chi ha operato
queste scelte.
Danilo Baldini,
delegato Lac per le Marche
25/02/15 11.20
18
>SASSOFERRATO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Creare e saper fare
Confartigianato: il valore aggiunto ed una nuova sede
L
a Confartigianato sentinate ha inaugurato lunedì sera il suo
nuovo ufficio in piazza Bartolo. Un taglio del nastro benedetto
dal Vrescovo Giancarlo Vecerrica in presenza del sindaco di
Sassoferrato, Ugo Pesciarelli, di gran parte della sua Giunta,
del sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, di Valdimiro Belvederesi e
Giorgio Cataldi, presidente e segretario provinciali Confartigianato, di
Sandro Tiberi presidente del mandamento Fabriano e di numerosissimi
soci. Un momento importante reso ancora più speciale per la volontà del
sindacato di categoria di consegnare una targa a ricordo della sua operatività nel paese a Luciano Antonini, il primo “Confartigianato” dell’ufficio
di Sassoferrato e alla memoria del fotografo Fazio Ciocci, “per il suo
appassionato impegno umano, imprenditoriale e sindacale”. Un evento
che segna anche l’entrata di numerosi laboratori e negozi di Sassoferrato,
e del Comune stesso, nel circuito della Maestra card illustrata da Marco
Pierpaoli, dell’ufficio marketing di Confartigianato Ancona nella sala del
Mam’s di Palazzo Scalzi. “Di per sé non è una soluzione alla crisi, ma
un mezzo per far rete, creare eventi, farsi conoscere ai clienti, conoscersi
tra di noi, essere in una vetrina globale” – spiega Sandro Tiberi, uomo
chiave nell’ideazione della “via Maestra” il percorso-rete tra le eccellenze
dell’artigianato artistico della provincia di Ancona all’origine della card.
Una pièce teatrale...
di uomini in crisi
Un circuito con una marcia in più come già lo dimostrano i risultati ottenuti
ad Agugliano, Montemarciano, Polverigi, Numana che già da mesi hanno
aderito. Perché non è la solita carta con tutti i suoi sconti ed un intelligente
sistema di news letters informative, ma per i laboratori e i negozi che aderiscono e per i clienti che la usano un mezzo per far vincere il “creare e
il saper fare” nostrano e dunque di riconoscere che “ i cervelli e le mani”
del territorio danno identità ed un valore in più ai prodotti e ai servizi. A
buon intenditor, poche parole.
Un gradito ritorno! L’Associazione culturale fabrianese “Papaveri e Papere” torna dopo due anni al Teatro del Sentino presentando una commedia
brillante, Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, di Alessandro Capone e
Rosario Galli, per la regia di Fabio Bernacconi.
A portarla in scena, sabato 28 febbraio alle ore 21, sarà un cast di valore,
particolarmente affiatato, composto da Oreste Aniello, da anni apprezzata
conoscenza del pubblico sassoferratese, Massimo Arteconi, Laura Pallotta,
Matteo Cossu e Lucio Cavalieri.
Uno spettacolo frizzante e coinvolgente, prodotto e organizzato da “Papaveri e Papere” con il patrocinio del Comune sentinate.
Uomini sull’orlo di una crisi di nervi è una rappresentazione originale,
divertente, per nulla banale, che affronta verità nascoste, incomprensioni
e frustrazioni tipiche del maschio italiano.
Una pièce che tratta tematiche attuali, a cominciare dalle relazioni non
sempre semplici tra i due sessi, in cui i personaggi, resi credibili e reali
dalla bravura degli interpreti, sono un concentrato di ansie, nevrosi, fobie
e tic maniacali.
«Se metti insieme quattro amici e un tavolo da poker – si legge nelle note
di regia - ben presto, al posto delle fiches, sul piatto si materializza il tema
complicato del rapporto tra uomini e donne.
Complicato dagli uomini e risolto, spesso e volentieri, dalla donna.
E che donna!
Il risultato è un’ora e mezza da bersi tutta d’un fiato insieme agli interpreti
che esprimeranno sul palco la loro voglia di divertirsi. Se ci riusciranno te
ne accorgerai, perché sarai proprio tu a divertirti insieme a loro!»
Info e prenotazioni: tel. 0732/956218 - cell. 377/1203522.
Investimenti e sinergie creative
Il sindaco Pesciarelli convoca un tavolo di riflessione
Il tavolo di riflessioni sull’economia locale è stata anche l’occasione per il
sindaco Ugo Pesciarelli di spiegare, a grandi linee, alcune iniziative che,
entro la fine di quest’anno, saranno portate a termine.
Lavori di sistemazione e di rivalorizzazione dell’area archeologica e recupero della piccola chiesa di Santa Lucia; inaugurazione del Parco della
Miniera di Zolfo delle Marche di Cabernardi (nella foto); avvio di un
progetto integrato per il centro storico con la creazione di un Centro Commerciale Naturale per stimolare proprietari, pilotare investimenti e creare
sinergie promozionali; la partenza della “Valle della Creatività” perno il
Palazzo Scalzi, culla per imprese start-up nel turismo o ancora il pieno
sostegno ad iniziative importanti di organizzazione dell’offerta di prodotti
turistici sportivi come la fitta rete di percorsi per bike e soprattutto mountain
bike con tanto di mappa e
piattaforma web ideata da
Massimiliano Ricci. Tante
iniziative che evidenziano
tutte le offerte del paese
e stimolano residenti ed
escursionisti a viaggiare
nel Comune … a velocità
però molto ridotta e più per necessità che per virtù. Le strade sono un
pianto. Un problema che accomuna Sassoferrato a tanti altri Comuni, ma
però non ci consola.
Arresti
per furto
di legna
Nei giorni scorsi la Centrale
Operativa della Compagnia
Carabinieri di Fabriano viene
allertata dalla telefonata di
un cittadino che ha voluto
segnalare un probabile furto
di legna in una frazione di
Sassoferrato.
La pattuglia della locale
stazione, sotto la guida del
luogotenente Paolo Rinaldi,
è immediatamente intervenuta, verificando che,
effettivamente, due soggetti
(D.V. e D.T. rispettivamente
di anni 51 e 45, entrambi
di Frontone) peraltro conosciuti alle forze dell’ordine,
avevano già sistemato un notevole quantitativo di legna
da ardere, già tagliata e di
proprietà di una persona del
luogo, sul di loro autocarro.
Alle contestazioni dei militari intervenuti, i due hanno
dapprima cercato di dare
giustificazioni poco plausibili, salvo poi ammettere le
loro responsabilità.
In considerazione della personalità dei soggetti (uno
di loro è un tagliaboschi di
professione), verificata la
loro penale responsabilità,
atteso che verosimilmente
la legna del valore di circa
400/500 euro sarebbe stata
rivenduta, entrambi sono
stati condotti in caserma e,
dopo le formalità di rito,
sono stati dichiarati in arresto per furto aggravato in
concorso.
Il Pm di turno, dott. Rosario
Lioniello, avvertito della
misura precautelare, ha disposto il trasferimento dei
due arrestati presso la loro
abitazione in Frontone (PU),
in attesa di comparire davanti al Tribunale di Ancona per
il rito direttissimo.
v.a.
Cento candeline per la nonnina
Genga - Falcioni in festa sabato 21 febbraio. In onore di Bianca Bettarelli (nella foto), la nonnina del paese, che
proprio quel giorno ha soffiato le sue prime 100 candeline. Un traguardo che ha voluto festeggiare ritornando per
un pomeriggio a Genga e radunare da “Santuccio”, l’ex alimentare a servizio da decenni della piccola località,
vicini e parenti. Lei che, da quando si è rotta il femore, ha dovuto rassegnarsi ad andare a vivere a Moie, dove,
circondata dall’affetto delle sue figlie Claudia e Valentina e dei suoi nipoti Gian Luca e Daniele, si è così bene
ristabilita che cammina quasi come prima. “E’ una donna coraggiosa e caparbia - racconta una sua affezionata
vicina – fino a 96 anni la si vedeva tagliare da sola la legna con una sega a mano e al presepe vivente lavorava
le cresciole che distribuiva sul percorso”. Una vita lunga e serena quella di Bianca. Non ha nemmeno dovuto
cambiare il suo nome da nubile avendo sposato il ferroviere Angelo che anche lui faceva Bettarelli di cognome.
Tanti ricordi legati ad una frazione che una volta era piena di vita e un paesaggio che non era spezzato dalle 4
corsie della superstrada Ancona-Perugia. Ma uno emerge più di tutti quando, a fine guerra, è salita sulla cima
di uno dei monti che dividono Genga dalla Vallesina per osservare il bombardamento di Serra San Quirico. Una
festa a cui non hanno voluto mancare il sindaco Giuseppe Medardoni e il vice sindaco Natale Bazzucchini.
18 sasso.indd 2
25/02/15 11.35
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
19
Uno spazio per la creatività
Cerimonia commemorativa al Cag per ricordare Luigina Mazzolini
di MICHELA BELLOMARIA
A
tre anni dalla scomparsa,
il Centro di aggregazione vuole ricordare Luigina Mazzolini, di cui
porta il nome. La famiglia di Luigina, i suoi amici di sempre, i ragazzi
che frequentano la struttura, la
cittadinanza la ricorderanno mercoledì 4 marzo prossimo presso l’ex
stazione ferroviaria. Quest’anno ci
sarà la partecipazione anche delle
associazioni di volontariato cittadine. Sarà un’ulteriore occasione per
onorare l’instancabile impegno ed
il grande contributo che la Mazzolini ha apportato a Cerreto di cui il
Cag ne è l’esempio più concreto e
duraturo nel tempo. Alla cerimonia
commemorativa, quest’anno, si
affiancheranno anche delle novità
pensate dai ragazzi, guidati dalle
educatrici della cooperativa Il
Mosaico e dall’Ambito Sociale
10, sempre attento a collaborare e
sviluppare progetti di carattere ricreativo, culturale e sociale in cui i più
giovani sono gli attori protagonisti.
Durante il pomeriggio di mercoledì
4 marzo (16.30 – 19.30) i ragazzi
si cimenteranno in una delle loro
passioni, dando vita a dei murales
con l’aiuto di Massimo Melchiorri.
Quest’anno anche le associazioni
di volontariato parteciperanno alla
commemorazione di Luigina. L’esigenza di Luigina nel dare ascolto
alle giovani generazioni è la caratteristica che l’ha sempre distinta e non
derivava solo dalla sua professione
di neuro-psichiatra infantile ma
soprattutto dalla profonda umanità
che la caratterizzava, che la faceva
amare dalla nostra comunità e da
tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerla, di collaborare
con lei. Il Centro di aggregazione
giovanile, orientato a dare spazio
e voce alla creatività, alle capacità
dei giovani e ad incentivare il protagonismo giovanile è ormai una realtà consolidata ed è frequentato da
circa settanta ragazzi, impegnati in
diverse attività fortemente inclusive
e propositive. Un centro non chiuso
e a sé stante ma aperto alla società
e alla comunità: basti pensare al
progetto di interscambio generazionale che vede i ragazzi recarsi
regolarmente presso la residenza
protetta cittadina Giovanni Paolo
II e la proficua collaborazione in-
staurata con varie realtà associative
come la San Vincenzo de’ Paoli e il
4 maggio 2008 che ha portato alla
creazione di una squadra di calcio
a 5. In conclusione, il centro di
aggregazione, con le sue molteplici
attività e la sua concreta attenzione
verso i ragazzi, sta dimostrando la
grande lungimiranza di Luigina
Mazzolini che lo aveva fortemente
voluto, prodigandosi con la sua
proverbiale caparbietà affinchè i
giovani di Cerreto avessero un
luogo dove esprimersi liberamente
e crescere, divenendo adulti consapevoli e aperti al mondo. Un’opportunità di impegno, prevenendo
eventuali situazioni di isolamento
e di emarginazione, consentendo
ai ragazzi di realizzare iniziative di
carattere socio-culturale e di puro
divertimento.
Alla Best si discute Grande successo
di ricerca e innovazione per il Carnevale
Da Fabriano nel 1976 a Cerreto d’Esi nel 2015 la Best disegna e produce
cappe aspiranti per cucine domestiche ed oggi è presente con stabilimenti
produttivi in Italia e Polonia e ha diramato organizzazioni commerciali in
Italia, Francia e Germania oltre che di vendita indirette a livello internazionale. Nel 1995 Best entra a far parte del gruppo americano Nortek Inc.,
leader mondiale nel settore del trattamento dell'aria domestica, trenta anni
di storia che hanno dato occupazione a 309 lavoratori: 232 operai e 77 impiegati. Nel 2008 iniziano i segnali di difficoltà, per poi passare in cinque
anni ad un calo di vendite di oltre il 25% a causa della crisi globale, calo
che corrispose in termini di fatturato ad una diminuzione da 127 milioni nel
2007 ai 55 milioni del 2012. Tale situazione aveva già indotto la società a
fare ricorso, nel perdurare di una crisi strutturale e di riorganizzazione, agli
ammortizzatori sociali tra i quali la Cassa integrazione. Nel 2011 poi erano
stati licenziati 57 dipendenti e con un’ulteriore procedura di mobilità, nel
2012, altri 49. Nell’altro accordo raggiunto fu prevista l’apertura di una procedura di Cassa integrazione che riguardò tutti i dipendenti fino a dicembre
2013 e una contestuale mobilità di 110 lavoratori, con uscita regolata da
incentivi all’esodo volontario: chi decise di uscire entro aprile ricevette un
incentivo pari a 28 mila euro, per chi decise entro il 30 settembre l’incentivo
scese a 20 mila euro. Nell’accordo era previsto anche l’impegno dell’azienda
ad investire ulteriori capitali per la riorganizzazione entro i prossimi nove
mesi, vale a dire 902 mila euro (366 mila nel primo semestre del 2013 e 536
mila nell’ultimo) con l’obbligo da parte dell’azienda (in caso di necessità
di nuova manodopera) di riassumere i lavoratori precedentemente messi in
mobilità e non ancora ricollocati sul mercato del lavoro. Ovviamente tutta
questa lunga fase della vertenza condotta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, UilmUil insieme alla Rsu, creò grande impatto mediatico e sociale, a partire dai
presidi dello stabilimento di Cerreto d’Esi per arrivare ad Ordine del Giorno
approvato dal consiglio comunale, illustrato nel civico consesso dall’allora
sindaco di Cerreto d'Esi David Alessandroni, che invitava a costituire un
comitato istituzionale tra tutti i Comuni del territorio, per la vigilanza sui
comportamenti di alcuni gruppi industriali orientati a delocalizzare. Anche
la Regione seguì costantemente le vicende di questa impresa, esprimendo
più volte e in occasione d’incontri tra sindacati e Confindustria, tutto il
disappunto per la chiusura dello stabilimento di Montefano e la relativa
delocalizzazione in Polonia. L’epilogo di questa vertenza palesa la volontà
della Best di procedere nella fase degli investimenti in ricerca e innovazione
integrando, nei prodotti dal design raffinato, efficienza, silenzio, risparmio
energetico, sicurezza e pieno rispetto per l'ambiente ma, come tutte le
aziende del mondo del mondo del “bianco” e quindi non soltanto dell’area
cappe, soffre di un mercato che fa fatica a decollare: i dipendenti sono oggi
duecento e si procede nell’attività lavorativa.
Domenica 15 febbraio al centro
parrocchiale di Cerreto d'Esi si è
svolto il tradizionale appuntamento
con il Carnevale organizzato dal
parroco in collaborazione con tutte
le catechiste.
Pomeriggio di festa e colori tra
maschere e musica tra genitori, parenti e ragazzi, tutto, ovviamente, a
sfondo sociale. Il tema
della giornata era la
favola di Pinocchio e
i genitori dei ragazzi hanno esibito
il proprio costume dei personaggi
principali della storia.
Ogni classe delle scuole elementari
e medie ha poi organizzato una
rappresentazione teatrale messa a
confronto con le altre. L'affluenza
del pubblico è stata numerosa e
ogni previsione rispettata con la
speranza che il prossimo anno sia
ancora più bello.
Gian Marco Lodovici
Il Pd chiama a raccolta gli iscritti
Chiuso il tesseramento il 31 gennaio scorso e raddoppiati gli iscritti si
è svolta domenica 22 febbraio l’assemblea del Partito Democratico.
Si è giunti a questo appuntamento,
riferisce il segretario Adelaide
Chiucchi, dopo alcuni incontri nei
mesi scorsi molto partecipati aperti
a tutti i simpatizzanti e all’intera
cittadinanza cercando in ogni modo
di favorire nuove adesioni.
Dopo la brutta pagina delle scorse
elezioni amministrative, continua
Adelaide Chiucchi, che ha portato
il Comune al commissariamento
si vuole dare spazio al dialogo e
alla partecipazione per trovare le
adeguate soluzioni ai problemi che
in questo momento sono tutti sul
tappeto acuiti dalla crisi che sempre
più profondamente sta avvolgendo
il nostro territorio. Si è soffermata
poi sulle imminenti elezioni regionali sollecitando l’assemblea a
favorire la massima partecipazione
possibile alle Primarie per la scelta
del candidato presidente della Regione che si terranno presso la sala
dello stemma domenica 1 marzo
dalle ore 8 alle 22.
Si sono susseguiti poi alcuni interventi tra cui Angelo Cola che
richiamava l’attenzione su quanto
già di buono fatto e su quanto ancora
c’è da fare affrontando oltre i vecchi
problemi anche i nuovi che prepotentemente stanno venendo avanti,
come in modo particolare quello
della sicurezza che a causa dei ripetuti furti nelle abitazioni tanta apprensione sta suscitando nel paese.
Anche Walter Santarelli richiamava
poi l’attenzione sulla necessità di
intraprendere un percorso all’inter-
no del Partito Democratico e aperto
alla cittadinanza, per costruire
un programma elettorale chiaro e
realizzabile che poi dovrà trovare
corpo in una squadra amministrativa, attraverso anche un percorso
politico non predeterminato come
da qualche parte si va dicendo, ma
da costruire con un nuovo metodo
che dovrà essere quello della chiarezza e della lealtà così da iniziare
a dipanare quella nebbia artificiosamente creata che tanta confusione e
distacco ha creato nella cittadinanza. Si è proceduto poi alla votazione
per l’allargamento del direttivo che
risulta ora così composto: Palmira
Bartolozzi, Gianni Boni, Angelo
Cola, Francesco Grillini, Fausto
Gubinelli, Claudio Pierosara, Walter
Santarelli, Stefano Stroppa, Enio
Tavolini.
Daniele Gattucci
Una festa per giovani e anziani
Venerdì 27 febbraio i volontari della
San Vincenzo de’ Paoli rallegreranno
il pomeriggio della residenza protetta
“Giovanni Paolo II” con i festeggiamenti
per il compleanno di quattro ospiti della
struttura: Angela, Maria, Giuseppa,
Alessandro.
Come sempre gli anziani e i loro familiari, gli operatori parteciperanno gioiosamente al momento di festa allietato
dalla presenza sempre attiva dei ragazzi
del Centro di aggregazione giovanile
“Luigina Mazzolini”.
19 cerreto.indd 2
25/02/15 11.33
20
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Marco Strona in Guatemala
con don Gianni Chiavellini
>CHIESA
Il 25 marzo
il primo grande Sì
del giovane
Marco Strona:
il racconto
del suo cammino
o
Il giorn olitato
dell'acc
Diacono, ovvero servire
di MARCO STRONA
M
ercoledì 25 marzo. La Chiesa
universale celebra una grande
festa: il giorno dell’Annunciazione. Il giorno in cui
l’Arcangelo Gabriele si reca
a Nazareth, in una umile e
povera casa, alla presenza di
una giovane umile, povera,
fedele a Dio e con un cuore
grande e sensibile, Maria.
L’Arcangelo aveva una grande notizia per Maria: Dio
da sempre aveva pensato a
lei per affidarLe una grande
missione, quella di essere la
Madre del suo unico Figlio,
Gesù. Maria, abbandonandosi totalmente alla volontà di
Dio, pronuncia quel grande e
fatidico SÌ che ha cambiato
la storia di tutta l’umanità.
Ebbene in questo stesso
giorno, il prossimo 25 mar-
zo, sono chiamato anche io
a pronunciare un grande SÌ
che cambierà completamente
la mia vita. Sarò chiamato
a dire sette volte quel SÌ
mediante cui il Vescovo,
imponendomi le mani sulla
testa e recitando la preghiera
consacratoria, mi ordinerà
diacono, a servizio della
Chiesa di Fabriano-Matelica
e del mondo intero.
Chi è il diacono?
Come sappiamo, i sacramenti
sono 7: battesimo, confermazione, eucarestia, riconciliazione, unzione degli infermi,
matrimonio e ordine sacro.
Ebbene, l’ordine sacro, cioè
il sacerdozio ministeriale si
compone di 3 gradi: diaconato, presbiterato ed episcopato
(il vescovo viene chiamato
“eccellenza” proprio perché possiede la pienezza
del sacerdozio). Sono tre
gradi dell’unico sacerdozio.
Il primo di questi gradi è il
diaconato. Conosciamo bene
l’episodio degli Atti degli
Apostoli, al Capitolo 6, dove
vengono scelti alcuni uomini
per il servizio delle mense;
per il servizio caritatevole
verso i più poveri, gli oppressi, gli ultimi.
Il termine diacono, in greco
diakonos, è affine ad un altro
termine, doulos, che in greco
significa “schiavo”.
Il diacono è il servitore, è colui che si mette a servizio di
tutti, con lo stesso spirito con
cui Gesù serviva tutti quanti.
Ovviamente questo servizio
non è e non può essere frutto
della mia sola volontà. È una
consacrazione totale a Dio
sotto la guida dello Spirito
Santo, cioè dell’Amore. Dio
mi chiede la consacrazione di
tutta la mia vita: questa speciale consacrazione è nella
Chiesa, in collaborazione con
>DEFUNTI<
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
tutti i Vescovi, cioè in una
forma speciale di comunione.
Significa mettersi al servizio
degli uomini innanzitutto per
mostrare il volto e la presenza di Dio in tutte le cose,
specialmente nel servizio dei
più poveri.
Significa mettersi
al servizio di Dio
per gli uomini,
cominciando,
mediante l’annuncio del Vangelo, a far scoprire loro il Volto del Dio della
Misericordia. La
consacrazione è
un dono grande
che ricevo e che
devo trasmettere.
È il dono della
carità, con cui
devo esercitare
il ministero; è il
dono dell’Amore, del servizio,
dell’abnegazione; è la forza che
mi permette di
sperimentare e
vivere ogni gior-
no il grande mistero della chiamata sacerdotale;
è il dono che mi permette
(spero!!) di mettere Gesù,
specialmente nei più poveri,
al primo posto. Da questo
momento io divento il ser-
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 1 marzo
dal Vangelo
secondo Marco (Mc 9, 2-10)
Una parola per tutti
Venerdì 20 febbraio,
è mancata all'affetto
dei suoi cari
LUCIANA BRUZZESI
in LORENZETTI
Lo comunicano il marito Cesare, i
figli Mirko e Sara, la nuora Sara, il
nipote Christian, i cognati ed i parenti tutti.
Pompe Funebri Pittori
ALDO CERAGNO
Lo comunicano la moglie Pina Carnevali, i nipoti, i pronipoti ed i parenti tutti.
Onoranze Funebri Santarelli
CHIESA di S. GIUSTINO
di Collamato
Lunedì 2 marzo
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amato
GUERRINO CAPPELLETTI
I suoi cari lo ricordano con affetto.
S. Messa lunedì 2 marzo alle ore
17. Si ringraziano quanti si uniranno alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Lunedì 23 febbraio, a 94 anni, è mancata all'affetto
dei suoi cari
MARIA CECCHETELLI
ved. SGHIATTI
Lo comunicano la figlia Rita, il genero Francesco, il fratello, la sorella, i nipoti Marco e Fabrizio, la cognata, gli
altri nipoti ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
Lunedì 23 febbraio, a 88 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANDREINA PELLEGRINI ved. LUCIANI
Lo comunicano i figli Sandro con Laura, Simonetta con
Stefano, i nipoti Alesssio con Katia, Silvia, Chiara, il fratello Amorino, le sorelle Adria e Armanda, i cognati, le
cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
20 chiesa.indd 2
La tradizione indica come luogo della Trasfigurazione
il monte Tabor, situato nella pianura di Esdrelon,
ma probabilmente si tratta di un posto simbolico
riferito al monte Sinai. La presenza di Mosè ed Elia
vuole evidenziare come tutto l’Antico Testamento sia
preordinato alla venuta del Salvatore, compimento
della legge e dei profeti. Il riferimento di Pietro alle “tre
tende” rimanda alla festa ebraica detta dei tabernacoli
che celebra l’attesa del popolo di Israele ai piedi del
Sinai, mentre Mosè riceve il dono celeste dei dieci
comandamenti. Questo brano di Vangelo segna il culmine della rivelazione di Gesù, spesso accompagnato
nei “momenti forti” da Pietro, Giacomo e Giovanni.
Dei tre, “Cefa” è colui che lo ha riconosciuto come
il Messia promesso. La divinità del Maestro si manifesta agli occhi degli apostoli durante la preghiera: è
questo, infatti, un tempo privilegiato perché le vicende
appaiano come veramente sono, ossia come le vede
vitore della carità e della
misericordia di Dio per voi
e con voi. Per questo motivo
ho bisogno, ora più che mai
delle vostre preghiere e del
vostro accompagnamento.
Vi aspetto in Cattedrale!
• In preparazione
dell’ordinazione, ci
sarà una veglia di preghiera che si svolgerà
martedì 24 marzo,
alle ore 21 presso la
chiesa di Attiggio.
• L’ordinazione si
terrà il giorno successivo, mercoledì
25 marzo, alle ore
18.30, presso la Cat-
tedrale di San
Venanzio Martire,
a Fabriano.
Dio. Al di fuori di Cristo gli apostoli sperimentano che
non c’è nulla per cui valga la pena vivere. Poi la nube
oscura li avvolge; scompare tutto, rimane solo l’eco di
una voce avvertita nel cuore.
Come la possiamo vivere
- Nella seconda domenica di Quaresima il Figlio di Dio
ci partecipa la gioia vera facendo immergere l’uomo
nelle cose di lassù, l’armonia infinita in una pace senza
limite; alla sua luce tutta la nostra esistenza assume un
nuovo significato.
- Dio guarda il nostro cuore, non le apparenze. Impariamo
a rivolgerci agli altri con profondità e con amore… scopriremo cosa c’è di buono nei nostri fratelli e allora tanti
atteggiamenti sbagliati nei loro confronti cambieranno.
- La preghiera ha una grande forza: quando ci mettiamo
in adorazione dinanzi a Gesù Eucaristia, possiamo
comprendere la volontà del Signore sperimentando il suo
amore e mettendo in evidenza le meraviglie compiute in
ciascuna creatura; in tal modo avviene una trasformazione
ai nostri stessi occhi.
- Quando ci adagiamo nel peccato stiamo male e ne paga
le conseguenze anche chi è vicino a noi. Il Sacramento
della confessione è uno strumento fondamentale per
riconciliarci con il Signore e permette il nostro reale
cambiamento… e così anche noi ci trasfiguriamo.
25/02/15 11.31
21
>CHIESA<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Il custode
della speranza
di MARCO ANTONINI
“L
’anno delle Beatitudini è un anno
che non vuole finire
perché l’entusiasmo della Diocesi a questi incontri
ha contagiato tutti”. E’ soddisfatto
il Vescovo nel salutare i fedeli
riuniti in Cattedrale per l’ultimo
approfondimento dello spirito. Con
l’arrivo in città di Padre Pierbattista
Pizzaballa, infatti, si conclude il
ciclo di appuntamenti iniziato – per
il terzo anno consecutivo – poco
dopo i festeggiamenti in onore della
Madonna del Buon Gesù. A settembre fu l’attrice Elena Sofia Ricci ad
inaugurare il ciclo di testimonianze
voluto dal presule per avvicinare
ancora di più la cittadinanza all’esperienza con Dio. Sono stati mesi
ricchi di impegni e, ogni incontro
a San Venanzio, ha radunato un
migliaio di persone a dimostrazione
del grande bisogno dei laici di uscire di casa – nonostante il maltempo
- per ascoltare testimonianze forti.
L’anno delle Beatitudini continuerà
e per il mese di marzo è previsto
un incontro particolare: una testimonianza originale. Clero e fedeli
si riuniranno ancora in Cattedrale
per la Messa di Ordinazione Diaconale di Marco Strona che avrà
luogo il giorno della solennità
dell’Annunciazione del Signore,
25 marzo. “Le Beatitudini – spiega
Don Giancarlo Vecerrica – sono la
forza e il coraggio che il Signore
ci dona per illuminare il mondo
di oggi. Lo stile delle Beatitudini,
infatti, è lo stile di Gesù che vuole
dare umanità a questo mondo che
sta perdendo ogni valore. Questi
incontri ci insegnano a non nascondere i nostri ideali e non aver
paura di essere felici. Il Vescovo ha
presentato Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, come
il ‘custode della speranza’, quella
che il mondo occidentale ha perso
da tempo. La sua è stata una testimonianza concreta che ha aiutato
i presenti a guardare, con un altro
occhio, ciò che accade nel Medio
Oriente. “Il primo messaggio che
vorrei lasciarvi oggi – ha detto – è
quello di imparare a leggere la
realtà nel senso profondo, senza
scendere a visioni catastrofiche
perché, questo, sarebbe, la sconfitta più grossa, la sconfitta della
fede”. Nella terra martoriata dalla
guerra e dalle divisioni accadono
fatti che sconvolgono gli equilibri
e le relazioni che si sono delineate
in tanti anni. L'Isis mette paura.
L’odio, il fanatismo religioso, la
povertà corrodono le persone e la
conseguenza è drammatica: morti,
distruzione e quasi 10 milioni di
sfollati. “I cristiani sono in minoranza. Siamo in una terra musulmana e convivere non è facile:
i nostri segni sono stati eliminati
dalle chiese e anche dalle case. Via
statue, corone del rosario, croci.
Nelle vetrate hanno coperto i segni
religiosi con la vernice. Anche il
vino per la celebrazione non si può
conservare. Eppure – spiega il Custode Pizzaballa – i nostri cristiani
non riescono a fare a meno di un
po’ di vino per la celebrazione.
Non rinunciamo mai all’Eucarestia. Non abbiamo grandi e belle
Chiese, ma piccoli capannoni
per incontrare il Signore. I nostri
simboli sono la nostra identità e li
vogliamo difendere con coraggio”.
Un messaggio di speranza in una
Europa che prova vergogna anche
nell’appendere un crocifisso nelle
scuole o negli uffici. In Siria la
situazione è preoccupante: Aleppo
è senza elettricità e senza acqua.
Le strade sono bloccate. Chi non è
fuggito, cerca di resistere tra sofferenza e crudeltà. Il pensiero, allora,
“I pellegrinaggi
sono diminuiti”
300 frati nella custodia, 56 case religiose, 29
parrocchie che celebrano in tante lingue diverse e
custodiscono i luoghi dove è vissuto Cristo. Padre
Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ci riceve presso
l'episcopio del Vescovo Vecerrica per il punto della
situazione nella terra di Gesù.
Padre, com’è la situazione in Israele?
Siamo in fase di stallo, ora l’attesa
è tutta per le elezioni politiche che
avranno luogo in Israele nel prossimo
mese. Abbiamo avuto mesi abbastanza regolari.
E i pellegrinaggi?
Negli ultimi 3 mesi del 2014 sono
Padre Pizzaballa
in città:
come si vive
in Terra Santa
corre ai giovani. Che futuro avranno in questa terra dove tutto parla
di odio e guerra? Ecco l’impegno
delle missioni, dei frati e del clero
locale nel dare a tutti un messaggio
di pace e di speranza. Un mondo
migliore è possibile e dipende
anche da noi. Così, le parrocchie
aprono i saloni agli studenti affinchè d’inverno possano studiare al
caldo e non abbandonare gli studi.
Ed i religiosi aiutano le tante famiglie in difficoltà. E i pellegrinaggi
aiutano i cristiani rimasti nella propria terra. “Le guerre prima o poi
finiranno – conclude Pizzaballa – e
il cristiano deve essere forte, non
deve soccombere. La pace arriverà
anche qui”.
calati purtroppo. Abbiamo registrato 300 gruppi in
meno. A diminuire più degli altri sono stati i gruppi
europei mentre sono aumentati gli arrivi da Asia e
America Latina.
Quali sono le nazioni più presenti in Terra Santa?
E’ sicuro il pellegrinaggio?
In testa ci sono gli Stati Uniti. Poi Italia, Brasile e
Indonesia. Oggi il pellegrinaggio in Terra Santa è
molto sicuro. Purtroppo la gente ha paura e molte
volte generalizza. Invece non è mai accaduto nulla
a nessun pellegrino. I tanti laici della vostra Diocesi
che hanno visitato quella Terra con don Aldo
Mei possono confermarlo!
La visita di Papa Francesco ha aiutato?
Il Papa ci ha fatto un regalo
grandissimo. Per la prima
volta capi della chiesa cattolica e ortodossa hanno pregato
insieme al Santo Sepolcro.
E’ stato un momento molto
commovente. Ma ciò che è
rimasto più di altre cose nel
nostro cuore è stato il prima
di quello storico incontro. Per la
preghiera dei due capi nel luogo
per eccellenza delle divisioni
tra cristiani, ci siamo riuniti per
preparare insieme la preghiera.
Ecco, questo, è stato un momento davvero toccante. Insieme
possiamo andare molto lontano.
m.a.
Il "Gruppo del 2" si ritrova
al santuario del Buon Gesù
Nelle sue apparizioni a Medjugorje del 2 di ogni mese la Vergine Maria
chiede: “….. vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare
per coloro che non credono “.
Ci incontriamo, quindi, il 2 di ogni mese alle ore 17.30 in concomitanza
delle apparizioni a Medjugorje per la recita del Santo Rosario.
Il luogo dell’incontro sarà presso il Santuario della Madonna del Buon
Gesù (non più quindi nella chiesa di S. Filippo).
Per qualunque informazione rivolgersi a Marilina Grasso Muto 329
9698007.
21 chiesa.indd 2
~ INCONTRO SUL TEMA “L’AFFETTIVITÀ AI TEMPI DI INTERNET”: venerdì 27 febbraio
alle ore 20 in seminario. Relatore dott. Alberto Valsecchi.
~ IL VESCOVO INCONTRA I CRESIMANDI DELLA PARROCCHIA DELLA CATTEDRALE:
sabato 28 febbraio ore 15.
~ IL VESCOVO CELEBRA LA S. MESSA ALLA BEATA MATTIA PER I MICROFONI DI
RADIO MARIA: domenica 1 marzo alle ore 16.45.
~ ASSEMBLEA DEL CLERO IN SEMINARIO: mercoledì 4 marzo alle ore 10, il prof.
Matteo D’Amico parlerà su temi di bioetica.
~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 5 marzo alle ore 9.30 a Matelica.
Il Vescovo
su Radio 1
Nei giovedì di marzo, alle ore
20.45 il Vescovo Vecerrica
presenta le Beatitudini a Radio 1 nella rubrica “Ascolta
si fa sera”.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com.
- Collegiglioni
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 8.00: - M. della Misericordia
- Casa di Riposo
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
ore 8.45: - S. Luca
- Cappella dell’ospedale
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
ore 10.00: - M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
ore 10.15: - Attiggio
- Moscano
ore 10.30: - S. Silvestro
ore 11.00: - S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
ore 11.30: - M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
ore 11.45: - Argignano
ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio
ore 17.00: - S. Maria in Campo
ore 18.00: - M.della Misericordia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
25/02/15 11.28
22
>DEFUNTI<
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Nella 28a ricorrenza dell'anniversario
della scomparsa dell'amato
Sabato 28 febbraio
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amata
STELIA FERRONI
ved. BIANCONI
Il figlio, la nuora e il nipote la vogliono ricordare presso la chiesa
della Misericordia durante la S.
Messa delle ore 18.
GIOVANNI VITALI
la moglie, il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto.
Nelle S. Messe di mercoledì 4 e giovedì 5 marzo alle ore 18 nell'Oratorio di
S. Giovanni Bosco sarà ricordata anche la figlia
REGINELLA
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
3 MESI
CHIESA di S. NICOLO'
In ricordo dell'amato
GIUSEPPE APPOLLONI
I suoi cari lo ricorderanno nella S.
Messa di lunedì 2 marzo alle ore
17.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
RINGRAZIAMENTO
La famiglia Ruggeri
ringrazia quanti si sono uniti
al lutto per la scomparsa
della cara
ASSUNTA BRAGONI
Venerdì 27 febbraio
ricorre il 18° anniversario
della scomparsa dell'amato
MASSIMO FAGGIONI
La mamma, il babbo e il fratello
lo ricordano con affetto. Ss. Messe venerdì 27 febbraio alle ore 18
nella chiesa della S. Famiglia e domenica 1 marzo alle ore 10 nella
chiesa di Cacciano. Durante le Ss.
Messe sarà ricordata la nonna
ROSA
Mercoledì 4 marzo
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amata
LUIGINA MAZZOLINI
in MONTICELLI
Il marito, la figlia, i genitori, i fratelli, i nipoti, i parenti tutti la vogliono ricordare con tanto, immutato affetto, insieme agli amici.
"Ci sei sempre vicino con il tuo
amore come sempre".
I tuoi cari
Lunedì 23 febbraio, a 93 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MALVINA CECCHI
Lo comunicano i fratelli Vittorio e
Romano, le cognate, i nipoti, e i
parenti tutti.
Marchigiano
6 MESI
RICORDO
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
SASSOFERRATO
ANNIVERSARIO
Nel 6° anniversario
della scomparsa dell'amato
CARLO ROSA
(CARLINO)
la moglie Valeria, i figli Roberta,
Sandro, Fabio e Gianfranco, il genero, le nuore, i nipoti, la pronipote
ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa sabato 28 febbraio alle
ore 16 al Santuario Madonna del
Cerro. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Martedì 17 febbraio, a 82 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
VINCENZO BIZZARRI
Lo comunicano la moglie Rossana,
la figlia Maria Letizia, il genero Renato, i nipoti Eleonora e Riccardo,
le sorelle Teresa e Giulia, il cognato
Tito, la cognata Anna, gli altri nipoti
ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
TRIGESIMO
CHIESA di S.VENANZIO
Per ricordare
EDDA TOPPARELLI
in SPURI
Il marito Umberto, le figlie, i nipoti
ed i parenti faranno celebrare una
S. Messa sabato 7 marzo alle ore
18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA DI S.NICOLO'
Lunedì 2 marzo
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
LUCIANO LATINI
Il babbo Giovanni, la mamma Ezia,
il fratello Gianluca, la cognata, i nipoti, i parenti, gli amici lo ricordano
con affetto. S.Messa lunedì 2 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Giovedì 19 febbraio, a 74 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ROSILIO FALCIONI
Lo comunicano la moglie Bruna
Quaglia, il figlio Ildebrando con
Eleonora, la figlia Lida, le sorelle
Giuliana e Sebastiana, i cognati Luigi e Mario, i nipoti Vincenzo, Lucia,
Luisa, i parenti tutti.
Marchigiano
Domenica 1 marzo ricorre l' anniversario
della scomparsa dell'amata
RINA CIMAROSSA
I figli ed i parenti la ricordano con affetto insieme al marito
ANGELO GATTI
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Venerdì 20 febbraio, a 90 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA PELLEGRINI
ved. PELLEGRINI
Lo comunicano la figlia Piera, il
genero Rino Ricci, la nipote Francesca con Costantino, il pronipote
Christian, il cognato, le cognate, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Venerdì 20 febbraio, assistito
amorevolmente dai suoi cari ha
raggiunto la moglie Maria e il
figlio Sandro, a 87 anni,
NICOLA ANIMOBONO
Lo comunicano il figlio Filiberto, le
nuore Maria Rosa e Stefania, i nipoti Simone, Alessia e Daniele, i fratelli, il cognato, le cognate, gli altri
nipoti ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Lunedì 23 febbraio, a 89 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSA ROCCHEGIANI
ved. CATUFI
Lo comunicano la figlia Gianna con
il marito Fabio Notari, le adorate nipoti Benedetta e Diletta, il fratello
Domenico, la sorella Maria, la cognata, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Venerdì 20 febbraio, a 98 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLE CIAPPELLONI
in FEDERICI
Lo comunicano il marito Onorato, i
figli Pino e Giuliana, la nuora Marcella, i nipoti Valentina, Monica,
Fabio, i parenti tutti e l'affezionata
Lyudmyla.
Marchigiano
22 defunti.indd 2
ANNIVERSARIO
CATTEDRALE BASILICA
"Dio ha creato l'uomo per l'immortalità, lo fece a immagine della propria natura... Coloro che gli sono
fedeli vivranno presso di Lui nell'amore".
(Sapienza, 2/3)
Nell'8° anniversario
della scomparsa
ANNA ANTONINI
nata COSTANZI
sarà commemorata, nel "memento" dei defunti che vivono in Dio,
durante la S.Messa di sabato 7
marzo alle ore 18. I familiari ringraziano quanti parteciperanno alla
celebrazione eucaristica di ricordo
e di suffragio.
Chiesa dei SS. BIAGIO
e ROMUALDO
Martedì 3 marzo,
ricorre il 2°anniversario
della scomparsa dell’amato
GIANCARLO FANTINI
S. Messa martedì 3 marzo alle ore
18.15. Sono volati via due anni da
quel giorno, sentiamo fortemente
la tua assenza e il passare del tempo non ha fatto altro che rafforzare
il ricordo, il tuo modo sempre gentile e accomodante nell'affrontare
la vita con dignità e onestà. Sappiamo che ci segui sempre e che
sei e sarai sempre con noi perchè ti
sentiamo vicinissimo. Hai amato e
sei stato amato.
Rita, Francesco, Paolo
ANNIVERSARIO
RICORDO
CHIESA di AVENALE di GENGA
In ricordo di
VINCENZO BIZZARRI
I familiari tutti faranno celebrare
una S.Messa domenica 1 marzo
alle ore 17. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
A 6 mesi
dalla scomparsa del caro
GIUSEPPE PARRI
i suoi cari lo ricordano con profondo
affetto. Una S. Messa in suffragio
sarà celebrata martedì 3 marzo alle
ore 18 presso la Chiesa Santa Maria della Porta in Cerreto d’Esi.
Si ringrazia quanti si uniranno nella
preghiera
Impresa Funebre Gentile
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. MARIA MADDALENA
Domenica 1 marzo
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amata
GINA FATTORINI
ved. PALECO
La sorella, il fratello, i nipoti ed i
parenti la ricordano con affetto.
Durante la S.Messa di martedì 3
marzo alle ore 18.30 sarà ricordato
anche il marito ERNESTO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Lunedì 23 febbraio, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSA CHIAVARINI
ved. ARGENTATI
Lo comunicano le figlie Sara e Katia, i generi Leonello ed Angelo, i
nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
ANNUNCIO
ANTONIA PELOMORO
La ricorderemo sabato 28 febbraio
alle ore 17.30, Centro Comunitario
S. Nicolo'. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNUNCIO
Martedì 17 febbraio, a 90 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GUIDO PEPE
Lo comunicano le famiglie Pepe Pellegrini - Cristalli, i parenti tutti.
Marchigiano
Lunedì 16 febbraio, in Belgio, a 92
anni, è mancato all'affetto dei suoi
cari
ALBINO FALCIONI
Lo comunicano la moglie Florinda
Pescatori, i figli Jean Claude e Patrizia ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ANNUNCIO
Giovedì 19 febbraio, a 98 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA QUARESIMA
ved. BROCCHINI
Lo comunicano la figlia Adele, la
sorella Costanza, i nipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Giovedì 19 febbraio, a Pesaro, a 98
anni, è mancata all'affetto dei suoi
cari
FIORE PATERNIANI
ved. LATTANZI
Lo comunicano i figli Adriana e
Giancarlo, il genero, la nuora, i nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
Venerdì 20 febbraio, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
TERESA GALEOTTI
ved. VENANZETTI
Lo comunicano la figlia Iolanda, il
genero Giancarlo, il nipote Marco
con Valentina, i pronipoti Leonardo
ed Andrea ed i parenti tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
Venerdì 20 febbraio, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA PIERANTONELLI
ved. BORGIANI
Lo comunicano i figli Antonio e Nazzareno, le nuore Pierina e Lucia, i
nipoti Mirko, Lucio, Lorenzo, Giulia,
la sorella Velia, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
ANNUNCIO MATELICA
Sabato 21 febbraio, a 71 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ELISO SPADINI
Lo comunicano la moglie Silvana Balducci, i figli Sonia,
Patrizio con Cinzia e i nipoti Christian e Giulia, Stefano
con Roberta, le sorelle, il fratello, la suocera Zena, i
cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Giovedì 19 febbraio, a 77 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ARMANDO SPURIO
Lo comunicano la moglie Franca, la figlia Isabella, il
genero Emilio Procaccini, i nipoti Gazmend e Serghey,
la sorella Giuseppa, il fratello Renato, le cognate,i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 21 febbraio, a 64 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIANCARLO CHIAVETTI
Lo comunicano la moglie Carla, i figli Sergio e Marco
con Marielen, la suocera Rosa, la zia Tomassina, il cognato, la cognata, i nipoti ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ALTRI ANNUNCI
A PAGINA
20 CHIESA
25/02/15 11.39
23
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
>CULTURA
Rivalutare il ricco
patrimonio
dell'artista
fabrianese
Guelfo, ceramica Museo Boncompagni
Ludovisi, Roma
1991, Guelfo che brinda
Nasce la Fondazione Guelfo
di STEFANIA SEVERI
G
uelfo (al secolo Guelfo Gaetano Bianchini),
nato a Fabriano nel 1937
e scomparso a Roma nel
1997, è artista ben noto ai fabrianesi non più giovanissimi, ma anche
le nuove generazioni lo conoscono,
grazie alle sue opere che ornano la
città, dalle vetrate della Cattedrale a
quelle della Chiesa di San Giuseppe
Lavoratore, e grazie a vari “segni”
sparsi sul territorio, dalla lapide
sulla casa natale a due passi dalla
Cattedrale, all’aula a lui dedicata
nel Liceo Artistico “Mannucci”,
al Largo che porta il suo nome e
che si apre in quel tratto di strada
che l’artista percorreva a piedi da
casa a San Giuseppe. Ma è certamente la casa, dove era nato e dove
sempre tornava, ancor oggi il vero
scrigno delle sue memorie perché
conserva un buon numero di opere,
dai vetri ai dipinti alle grafiche, e
documentazione sulla sua figura e
sulla sua opera. Non solo. La casa
accoglie anche circa 140 opere su
carta dei più celebri artisti internazionali del Novecento, da Mirò
a Chagall, da De Chirico e Man
Ray. Questo patrimonio, unico nel
suo genere, è nato dagli scambi che
Guelfo faceva a Parigi con questi
artisti, molti dei quali lo hanno
anche ritratto, ed i suoi ritratti
sono una ulteriore collezione nella
già vasta collezione. Queste opere
sono prevalentemente su carta, in
omaggio alla sua Fabriano ed alla
sua carta che egli usava sempre
per le sue grafiche. Il tutto al fine
di costituire un fondo museale,
tanto che, in qualità di Consulente
Tecnico d’Ufficio del Tribunale di
Roma, per l’arte contemporanea,
si era preoccupato di garantire
l’autenticità di queste opere per
la posterità. La Raccolta Museo
Guelfo è però anche testimonianza
di una temperie culturale, quella
diffusasi alla fine della Seconda
Guerra Mondiale, quando gli artisti
si incontravano presso gli stampatori, si facevano visita nei rispettivi
atelier, si confrontavano sulle idee
e sui movimenti. E proprio ad
uno di questi celebri movimenti,
il Surrealismo, Guelfo era legato;
non a caso era grande amico di De
Chirico la cui Metafisica era ritenuta dai Surrealisti antesignana del
loro percorso ideologico.
A 18 anni dalla scomparsa dell’artista, la sorella Marisa Bianchini
ha promosso la Fondazione Museo
Guelfo, affinché questo patrimonio diventi un giorno dell’intera
collettività così da arricchire ulteriormente il patrimonio d’arte
già affidato dall’artista alla città di
Fabriano; egli infatti considerava
le sue vetrate un museo diffuso sul
territorio.
Guelfo aveva due studi, uno a
Fabriano, in due ambienti al piano
intermedio della sua casa, ed uno a
Roma, in vicolo Sforza Cesarini. A
quest’ultimo aveva dato il nome di
Studio l’Orologio, in omaggio alla
limitrofa Piazza dell’Orologio ed
agli orologi degli amici Dalì e Arp.
Lì l’aveva conosciuto lo scrittore
e regista Franco Simongini, che
lo aveva fatto protagonista del suo
romanzo “La torre dell’Orologio”.
E lì si ritrovavano l’artista Guido
Strazza, il gallerista Vittore Querel,
lo scrittore Costanzo Costantini, il
musicista Alvin Curan… A Roma
Guelfo aveva scelto di vivere dopo
La... cartella per Morricone
E’ uscita la “Cartella del Gentile”/04, dedicata al maestro Ennio Morricone, vincitore, nel 2011, del Premio nazionale Gentile da Fabriano
(Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”).
Con le Cartelle, pubblicazioni di qualità sia per i contenuti che per la
veste editoriale e grafica, gli organizzatori del Premio hanno voluto
offrire al pubblico un ulteriore segno del pregio di questo importante
evento, che ogni anno porta a Fabriano grandi personalità della cultura, dell’impresa, e dell’arte e che ormai è arrivato alla XIX edizione.
Dopo quelle intitolate a Carlo Bo, Giovanni Raboni e Mario Giacomelli, la Cartella in onore di Morricone, curata da Galliano Crinella e
Massimo Cardinaletti, contiene un testo classico del maestro su cosa
significhi comporre per il cinema, una sua partitura inedita dedicata,
nel dicembre 1975, a Gabriella Colao, un intervento del regista Giuseppe Tornatore, un disegno-ritratto di Claudio Fuiano, la dedica di
un gruppo di musicisti in occasione del Premio Oscar ricevuto nel
2007 e una bella nota dello stesso Cardinaletti sull’opera morriconiana.
Anche solo sfogliando queste brevi ma dense pagine, si comprende
come Morricone sia davvero il più grande compositore di musica da
film al mondo e come la sua opera, ormai snodatasi lungo decenni,
abbia in sé i caratteri dell’immortalità e insieme della perenne attualità.
Il maestro romano, che ha i tratti umani di una sorprendente normalità,
a partire dai primi anni ’60 ha sostanzialmente ricodificato la musica
da cinema, superandone decisamente i vecchi canoni e alzandone di
23 cultura.indd 2
molto il livello.
Tutto questo lo ha realizzato
sempre in sintonia con un pubblico assai vasto, che si direbbe
interclassista, il che non gli
ha impedito di conquistare il
convinto apprezzamento della
critica più specialistica.
D’altra parte, il fatto che nel
2007 gli sia stato conferito il
Premio Oscar alla carriera,
cosa piuttosto insolita per un
non americano, è indicativo del
Ennio Morricone,
consenso raggiunto in ogni parte
disegno di Claudio Fuiano, 1989
del mondo, testimoniato anche dai
grandissimi musicisti (basti pensare, per citarne solo uno, a Bruce Springsteen) che hanno dichiarato
di avere in Morricone un sicuro punto di riferimento.
Gentile Premio, insomma, continua a proporre storie ed esperienze di
grande significato, nella feconda dinamica di radici, creatività e vasti
orizzonti, che è poi la cifra più eloquente e caratteristica del genio
italico.
Francesco Iacobini
i vagabondaggi ad Urbino, Venezia, Parigi ed in Austria presso
Oskar Kokoschka. A Roma aveva
la casa, lo studio ed insegnava al
Ferro di Cavallo, il Primo Liceo
Artistico da lui tanto amato. Lo si
incontrava mentre andava spedito
sulla bicicletta nera, il suo cavallo
d’acciaio, come scrisse Costantini,
girare per il Tridente e fermarsi
a via Margutta, dal marchigiano
Pericle Fazzini che aveva studio al
51 a, per fare quattro chiacchiere.
Le gallerie le frequentava di meno
perché, pur capendone l’importanza, lo infastidiva l’idea dell’arte in
vendita e patrimonio privato. Lui
era per il museo, o forse dovremmo usare il termine “musaeum”,
un luogo di tutti dove aleggino
le Muse. Lo Studio l’Orologio a
Roma, cui ha dedicato una pagina preziosa l’Editore Claudio
Ciabochi nella sua pubblicazione
“Luoghi insoliti di Roma” (2015),
tiene ancora vivo il suo ricordo,
unitamente alle sue opere che sono
ai Musei Vaticani, nel Tesoro di
San Pietro, alla Galleria Nazionale
d’Arte Moderna, all’Accademia
di San Luca, nel Complesso dei
Filippini alla chiesa Nuova e nella
chiesa di Santa Maria in Montesanto, nota come chiesa degli Artisti,
a Piazza del Popolo.
Adesso il compito di tener viva la
memoria di Guelfo sarà della Fondazione, che porta il titolo Museo
Guelfo, proprio in omaggio all’idea
che l’artista aveva dell’arte come
patrimonio collettivo.
Non a caso ne fanno parte numerose istituzioni pubbliche e private:
i sindaci di Fabriano, Matelica
e Sassoferrato; i Presidenti della
Regione Marche, della Cassa di
Risparmio di Fabriano e Cupramontana, dell’Università Popolare
di Fabriano e del CeSMa (il Centro
Studi Marche di Roma); il Direttore
del Museo Diocesano di Fabriano;
il direttore artistico di “Poiesis” e
vari storici dell’arte e rappresentanti della cultura delle Marche e
di Roma.
25/02/15 11.36
24
>CULTURA<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Libri esposti al Gonfalone
Una mostra curata dal centro Don Riganelli
di SANDRO TIBERI
S
abato 21 febbraio è stata inaugurata, nel monumentale Oratorio di Santa
Maria del Gonfalone, una
mostra curata dal Centro Studi
“Don Riganelli”, con circa 103
pubblicazioni esposte edite da
questa benemerita associazione
filantropica che ha avuto il merito
di stampare, catalogare, conservare documenti e testimonianze
che altrimenti sarebbero andati
perduti nel tempo. Il Centro Studi
nasce nel 1986 grazie all’impegno
di Emo Sparisci (1921-2005), in
segno di gratitudine per il suo
grande maestro Don Giuseppe
Riganelli (scomparso nel 1963)
e con il sostegno determinante di
don Pietro Ragni (1906-1989),
storico direttore de "L'Azione".
L’atto costitutivo dell’Associazione
è stato firmato dal Vescovo Luigi
Scuppa, Francesco Merloni, Ugo
Martini, Aroldo Palombi, Tiziano
di Leo, Gian Mario Spacca, Aldo
Crialesi e Galliano Crinella. La
mostra è suddivisa in 15 settori
dedicati a personaggi fabrianesi,
e non solo, che hanno dato lustro
al nostro territorio. Il Centro Studi
ha pubblicato due libri ad Aristide
Merloni (1897-1970), “A. Merloni,
l’uomo, il cattolico, l’amministratore” e “A. Merloni per la sua gente”, in questo libro sono rievocati
gli anni (1951-56) in cui è stato
sindaco di Fabriano. Un ricordo per
il parlamentare Bartolo Ciccardini
(1928-1914) di Cerreto d’Esi. La
scrittrice M. Giuditta Boldrini in
arte Dafne di Cerreto d’Esi che
oggi vive e lavora a Roma. Un
ricordo del noto storico fabrianese
Dalmazio Pilati (1927-2010) che è
stato anche presidente del Centro
Studi. Giancarlo Pecci, fabrianese
che vive in Lombardia, che ha
scritto sui grandi cantanti lirici di
Fabriano (Cresci, Petri, Pavoni). I
Popolari nell’esperienza politica
con i fabrianesi: Lamberto Corsi,
Romualdo Castelli. Un ricordo a
Renzo Armezzani, professore di Filosia, preside, educatore e scrittore.
Un omaggio a Silvano Poeta autore
dialettale così originale, genuino e
moderno, che ha pubblicato circa
nove libri. Sempre per la poesia
un ricordo a Carlo Bo, e Renzo
Passeri in arte Pettirosso. Il presidente del Centro Studi, prof. Aldo
Crialesi ha presentato con orgoglio
la grande realtà, morale, culturale
che l’associazione Don Riganelli
ha testimoniato in ventinove anni
di attività nel nostro tessuto sociale.
Il presidente onorario Francesco
Merloni ha ringraziato del notevole
lavoro svolto dal Centro Studi il
quale ha dato vita a circa 160 eventi
culturali (conferenze, convegni,
ecc.), alcuni di grande rilevanza,
non solo locale. Il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune
di Fabriano, Barbara Pallucca,
Da sinistra Galliano Crinella, Francesco Merloni e Aldo Crialesi
plaude al notevole impegno della
“Don Riganelli” che è riuscita a
promuovere occasioni di riflessioni
e dialogo a favore della crescita
culturale del nostro territorio.
Nell’ambito della mostra si svolgerà sabato 28 febbraio alle ore
17.30 un incontro con il dott. Guido
Papiri, presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Fabriano e
Cupramontana, il quale terrà una
relazione sul tema “Bilancio di
una grande mostra” (la mostra "Da
Giotto a Gentile"). L’Oratorio del
Gonfalone rimane aperto il sabato e
la domenica (10.30-12.30 / 16-19).
I viaggi di Mozart: torna la sinfonica al Gentile
Non è certamente frequente imbattersi in concerti monografici (o monotematici che dir si vogliano) proposti in occasione
di stagioni musicali di ampio respiro come quella del Gentile.
Tuttavia, sabato 28 febbraio alle 21.15, la Filarmonica Marchigiana presenterà al Teatro Gentile un programma dal titolo
“I viaggi di Mozart”, facente parte del progetto “Soudant's
Series”. È facile capire come l'ideatore del percorso artistico sia l'ormai noto ed apprezzato (a Fabriano, ovviamente,
escluso il resto del mondo dove lo è già...) direttore olandese
Hubert Soudant, recentissimo ed applaudito interprete di una
Settima Sinfonia beethoveniana. La particolare sintonia del
direttore olandese con la straordinaria parabola professionale
ed umana di Mozart, evidentemente maturata durante la sua
decennale esperienza presso il Mozarteum di Salisburgo, ha
partorito un iter costituito dalle Sinfonie n.36 k 425 “Linz”
(1783) e n.38 k 504 “Praga” (1786), contenenti fra loro, se
così si può dire, il Concerto per violino n. 4 k 218 (1775).
La Sinfonia “Linz” venne alla luce in un periodo che Mozart
stesso definì come “terra della tastiera”, per indicare gli anni
compresi fra il 1782 e il 1786, massimamente dedicati alla
composizione dei concerti per pianoforte e particolarmente
richiesti dal pubblico viennese.
La “Linz” è l'unica sinfonia di questa fase e, secondo il pianista e musicologo Charlese Rosen, essa aveva “aspirato più
alla brillantezza che alla maestosità”, rimanendo così intimamente ancora legata ai canoni dello stile classico codificato da
Haydn. La successiva Sinfonia “Praga” (così denominata per
essere stata eseguita per la prima volta nella capitale ceca),
incarna, invece, una concezione strutturalmente ampia, sia
dal punto di vista della scrittura contrappuntistica che della
ricchezza cromatica. Sempre Rosen arriva ad affermare
che l'introduzione “rimase la più ricca e complessa fino alla
Settima Sinfonia di Beethoven”. Come risulta evidente dai
continui riferimenti a luoghi e città, Mozart concepì sempre
la propria missione artistica come scambio con le esperienze, musicali e culturali, che l'Europa di allora esprimeva ed
offriva.
Il Concerto per violino n.4, interpretato nell'occasione dalla
giovane ed affermata moldava Alexandra Conunova, non
indica esplicitamente un luogo di riferimento - pur essendo
stato concepito nella natia Salisburgo per il primo violino
(Brunetti, italiano) della locale orchestra - ed è stato composto appena successivamente agli importanti viaggi in Italia,
avidi di relazioni con una tradizione imprescindibile per ogni
musicista. Elemento dirompente di questo lavoro, infatti e
non casualmente, è l'ampia e distesa cantabilità inserita in
un articolato contesto tematico e formale.
Emilio Procaccini
Boldachev, l'arpa solista Restauro e manifattura della carta
La Gioventù Musicale italiana di Fabriano ha previsto anche per la stagione
2014-2015 un ottimo e vario programma con i più grandi premi internazionali
attuali, e qualche sconfinamento di genere. Sabato 21 febbraio l’arpa del russo
Alexander Boldachev ha tenuto il Teatro Gentile con il fiato sospeso: una intensa
passeggiata musicale, che partendo dal Barocco, è arrivata al Romanticismo e
al Novecento. Alexander (Sasha) Boldachev suona l’arpa dall’età di 5 anni; ha
studiato al Conservatorio statale di San Pietroburgo e alla Zurcher Hochschule der
Kunst. E’ ritenuto uno dei migliori arpisti e compositori a livello internazionale.
Alla sua giovane età (è nato nel 1990) ha già avuto riconoscimenti prestigiosi,
tra cui: il premio internazionale di arpa Vera Dulova di Mosca nel 2000, la Felix
Godefroid Competition di Namur (Belgio) nello stesso anno, il Primo Premio
al Concorso internazionale Valery Gavril 2001, il Lily Laskine International
Harp Competition di Deauville (Francia) nel 2002, il Primo Premio al Concorso
Internazionale Ufam 2003, il primo premio al Concorso internazionale Martine
Jelliot 2004, il primo premio allo European Foundation for Culture Pro Europa,
in Austria nel 2005. Boldachev tiene concerti, da solo e con orchestre, oltre che
recital e masterclass, in Europa, Giappone e Brasile. Nel suo repertorio musiche barocche, romantiche e contemporanee; ha eseguito la Toccata e Fuga Re
Minore di J. S. Bach, la Fantasia in Do Minore di Spohr, le Variazioni su temi
di Mozart di F. Laurent, bellissimi brani di autori russi come i tre valzer di A.
Griboedov, A. Lyadov, S. Sviridov. Per quanto riguarda la musica del Novecento:
le variazioni sul 24esimo capriccio di Paganini di M. Mchedelov, altro grande
arpista e compositore russo (eseguite come bis!), l'affascinante “The Demon” di
Rubinstein, il primo Arabesque di Debussy. Boldachev ha chiuso con una sua
composizione “Fantasia su temi della suite Scheherazade” del russo RimskyKorsakov, che ha letteralmente estasiato il pubblico ed i numerosi arpisti presenti
in sala, alcuni provenienti da fuori regione. Il giovane Sasha ha interpretato le
musiche in programma facendo emergere tutti i colori possibili dalla sua arpa,
percuotendo la mensola e la colonna dello strumento e strofinando e sfiorando
le corde in modo incredibilmente leggero. Tensione, concentrazione, trasporto
ed espressività sono le parole che potrebbero meglio descrivere il concerto di
sabato scorso. Ascoltandolo abbiamo avuto la sensazione che questo fosse uno
strumento nato per essere solista, per riempire l’intero palcoscenico con l’energia
degna di un’orchestra sinfonica.
Sara Bonfili
24 cultura.indd 2
Il corso di perfezionamento sulla Manifattura e Conservazione dei Materiali Cartacei ha preso il via a
Fabriano lo scorso 6 febbraio. L’Università di Camerino torna nella città con un progetto di formazione
innovativo e calato nella realtà lavorativa del settore archivistico bibliotecario. Finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, il Corso, che si svolge presso la sala assemblee dello stesso Ente, ha registrato
parecchie iscrizioni da parte di studenti provenienti da tutto il territorio nazionale, in particolare, da
Milano, Cagliari, Lecce, Perugia e Ascoli Piceno, oltre a quelli del territorio marchigiano. Il Master è
nato dall’esigenza di una specifica richiesta di formazione dei laureati, da parte di biblioteche, archivi
o enti ed organismi preposti all’analisi di gestione e coordinamento di centri di documentazione, che
tenga conto delle reali esigenze pratiche e che sia in grado di applicare nuove tecnologie capaci di snellire e tutelare il nostro patrimonio archivistico. Le lezioni sono incentrate, soprattutto, sulla diagnostica
applicata ai materiali cartacei e al monitoraggio dei luoghi dove vengono conservati, senza tralasciare
la progettazione di un sistema di controllo ambientale. Un laboratorio di restauro e, unico nel suo genere, un laboratorio di manifattura della carta costituisce il valore aggiunto del corso, suggellato dalla
professionalità e competenza di Sandro Tiberi uno dei più competenti ed apprezzati cartai di Fabriano.
Il successo ottenuto spinge sicuramente gli organizzatori ad andare avanti su questa strada anche in
ambito internazionale, con l’intenzione di proporre la città di Fabriano come centro di eccellenza e di
riferimento per tutto il mondo, per questo meraviglioso materiale a cui è affidata la nostra storia che è
la carta.
Antonietta
Ciculi
Il gruppo degli
studenti
partecipanti
al corso
(Foto
Cico)
25/02/15 11.50
25
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Con Trivellini si arricchisce
anche la linea verde
>SPORT
L’avventura della Polisportiva “Mirasole”
nel Campionato Regionale Promozionale
Fisdir di nuoto (rivolto ad atleti con disabilita intellettiva relazionale) è iniziata con
Domenico Di Cicco. Nelle tre prove regionali
della scorsa stagione ha fatto vedere tutti i
suoi progressi nei 25 stile libero. Purtroppo,
a causa di una ricaduta influenzale Domenico
non era presente alla prima prova regionale di
domenica 15 febbraio svoltasi a Civitanova
Marche. La “Mirasole” si è presentata con
una new entry, Valerio Trivellini, anche lui
seguito nell’ambito del “progetto per i disabili” della piscina di Fabriano ed ora entrato
a far parte della “Mirasole”. Ricordiamo che
nel settore promozionale gli atleti gareggiano
su distanze brevi (25 metri o 50) su tutti e
quatto gli stili. Valerio ha affrontato due gare
nella distanza dei 25 metri. Nei 25 stile libero
(C21 Esordienti Maschi) chiude in 28”31,
vincendo la batteria e la medaglia d’oro.
Un ottimo inizio per Valerio, vista anche la
grande emozione. La seconda gara, i 25 dorso, ci mostra un Valerio più a suo agio e
sicuro di sè in questo stile, infatti per la seconda volta tocca per primo con il tempo
di 33”06. Due belle medaglie d’oro per il giovane Trivellini che dimostrano la bontà e
l'ottimo livello del lavoro fatto in vasca da questi piccoli campioni seguiti da Giovanna
D’Agostino. Una bella vittoria anche per i genitori che si sono tuffati insieme a Valerio
in questa avventura. Siamo sicuri che nella prossima gara il 15 marzo a San Severino
Domenico e Valerio dimostreranno quanto si divertono e migliorano. In questi ultimi due
anni la Polisportiva sta portando questi due giovani verso l’agonismo. Questo progetto,
come tutta la Polisportiva, è sostenuto dalla Fondazione Carifac.
A destra, Sergio Farneti in vasca
durante una gara; sotto, Sandro
Rotatori e Sergio Farneti abbracciano
l'allenatrice Giovanna D'Agostino
f.s.
NUOTO
Campionati Italiani Fisdir (atleti con disabilità intellettiva relazionale)
Il triplete di Sergio Farneti
A Loano, il fabrianese vince nei 100 rana, 200 rana e 50 dorso
La trasferta partenopea
della Mirasole si tinge d'oro
La nona edizione della kermesse natatoria nazionale Finp (rivolta ad atleti con disabilità
fisica) è andata in scena il 7 e l’8 febbraio presso la piscina Scandone di Napoli. Edizione
di grandi numeri: 180 atleti appartenenti a 51 società e inoltre la presenza di squadre
stranire (Croazia, Russia, Ungheria, Grecia) dato il riconoscimento internazionale (IPC)
della manifestazione e la qualificazione per i mondiali di Glasgow che metteva in palio.
Oltre ai rivali in corsia, tutti gli atleti hanno dovuto affrontare il freddo a bordo vasca,
un avversario che ha fatto risaltare ancora di più le loro performance natatorie. La Polisportiva Mirasole di Fabriano (foto) è da vent’anni sul podio con i suoi atleti. Come
è ormai consuetudine, la prima a scendere in acqua è stata Federica Stroppa nei 50
dorso (S4) che con il tempo di 1’ 34” 87 è salita sul terzo gradino del podio. Un pezzetto
di Marche tra due atlete dell’Orione Pescara che hanno reso la gara velocissima, visto
anche il record di categoria stabilito da Claudia Muffi. Giovanni Marconi nei 50 dorso
(S3) in 1’ 40” 68 si piazza al sesto posto in una batteria altamente competitiva. Stefania
D’Eugenio nei 100 rana (SB6) è d’argento con il tempo di 3’ 16” 54. I 100 rana maschili
(SB5) vedono Enrico Zampetti dover fare i conti con una batteria ricca di protagonisti di
ottimo livello. Per questo il suo terzo posto con il tempo di 2’ 12” 25 acquista un sapore
di “vittoria” visto il miglioramento di ben due secondi rispetto al meeting di Brescia.
Stroppa affronta i 150 misti (SM4) sapendo che ci sarà da lottare per raggiungere il
podio. Infatti la gara è tutta in rimonta tra la frazione dorso e rana per toccare nell’ultima
frazione a stile al terzo posto in 5’ 12” 34 . Nell’ultimo giorno di gare, Stefania D’Eugenio
porta alla Mirasole l’unico titolo italiano nei 50 farfalla (S7) con il tempo di 1’ 11” 62.
Ennesima grande prova per tutti i nostri ragazzi seguiti in questa trasferta partenopea
dall’allenatrice Valentina Chiarioni. Da venti anni tutti questi risultati sono resi possibili
dallo Sterlino Welness Club, dove con Paco Pallotta i ragazzi si preparano atleticamente.
f.s.
di FEDERICA STROPPA
L
a città di Loano dal 5 all’8 febbraio ha ospitato per la seconda
volta i Campionati Italiani Fisdir
(rivolti ad atleti con disabilità intellettiva relazionale). Questa edizione sarà
ricordata dalla Polisportiva Mirasole
come quella del “triplete” di Sergio
Farneti. I colori della Polisportiva,
infatti, in questa edizione dei campionati, sono stati difesi da Sergio Farneti
e Sandro Rotatori, tornato alle gare
dopo un anno di stop. I ragazzi sono
stati seguiti dall’allenatrice Giovanna
D’Agostino. All’ultimo minuto Loretta
Tiroli, a causa di un problema fisico,
non ha potuto difendere il titolo italiano
conquistato a Fabriano nei 100 stile.
Nella prima giornata per la Mirasole
rompe gli indugi Sandro Rotatori nei 50
stile (C21 AM) e chiude la sua batteria
in 51” 78, migliorando il suo crono di
iscrizione e piazzandosi all’undicesimo
posto. Sergio Farneti piazza il suo primo
acuto nei 100 rana (S14 AM), dopo una
gara risolta all’ultima bracciata con il
tempo di 1’ 52” 22. La seconda giornata di gare riserva ancora moltissime
sorprese ai nostri portacolori. Sergio è
in forma e galvanizzato dall’oro della
prima giornata. I 200 rana sono la sua
gara perfetta, nuotata benissimo, tanto
che al tocco della piastra in 4’ 01” 83
GINNASTICA
il secondo è distaccato di una vasca!
Anche per Sandro i campionati proseguono bene, nei 100 stile chiude in 1’
55” 97, crono che gli vale il settimo
posto. Nei 50 dorso - distanza con la
quale conclude la manifestazione con il
tempo di 1’ 13” 72 - conquista il sesto
posto. Sergio affronta la stessa distanza
(50 dorso), quella che fino ad ora gli ha
dato le maggiori soddisfazioni, ed anche
quest’anno non è da meno: toccando in
51”13 conquista il suo terzo oro della
kermesse tricolore. Come si dice, non
“c’è due senza tre”. Una trasferta eccezionale per la Polisportiva Mirasole che
grazie a Sergio festeggia i venti anni di
attività in modo straordinario.
Ritmica
Le giovani fabrianesi verso gli Europei
Sulla pedana del Druzhba Sports
Complex di Mosca hanno esordito a
livello internazionale le nostre ginnaste
fabrianesi che hanno vestito la maglia
della Nazionale Italiana Junior. Anna
Bajraktari, Milena Baldassarri, Agnese
Duranti, Daniela Mogurean e Maria Lavinia Muccini hanno pagato l’emozione
nella prima tornata di gara sbagliando
molteplici passaggi del difficile esercizio, ma nel secondo round sono riuscite
a far valere la bellezza dell’esecuzione
e le loro doti tecniche arrivando quarte
con il rammarico di aver perso il podio
per pochissimi centesimi di punto. Ma
la loro presenza al Gran Prix di Mosca
è la prima delle altre tappe di avvicinamento che le nostre Junior percorreran-
no prima di arrivare in Bielorussia per
il Campionato Europeo di fine aprile.
Prossimo appuntamenti per due World
Cup a fine marzo: a Lisbona, poi a
Pesaro il 10 aprile.
A Cuccurano, intanto, la Fondazione
Carifac Ginnastica Fabriano ha
presentato due squadre nella gara di
Sincrogym ed ambedue hanno vinto la
rispettiva competizione con le ginnaste
Caselli Chiara, Montanari Elena, Laidò
Francesca, Paciotti Manuela, Gnecchi
Chiara, Pascolini Linda, Ferretti Arianna, Andreatini Gaia e Stopponi Elena.
Nella seconda gara del campionato di
Categoria a Fano, tra le Allieve di Prima
Fascia terzo posto per Serena Ottaviani,
tra le Allieve di Seconda Fascia vittoria
CALCIO a 5
per Giulia Fattorini, secondo posto
per Sofia Raffaeli e quinto posto per
Fabiana Pappalardo, tutte qualificate
per la fase Interregionale, inclusa Talisa
Torretti assente per infortunio.
Amatori Uisp
Sono in palio due posti per le semifinali
Con la disputa della decima giornata del campionato Amatori
di calcio a 5 si è conclusa la fase della regular season ed
ora ci si avvia ai playoff. La Tabaccheria Spighi ha fatto en
plein, 10 vittorie su 10, superando per 10-4 anche Le Celeste,
giunta alla settima sconfitta consecutiva. Il Casablanca, pur
perdendo di stretta misura per 5-4 nei confronti de Gli Orange,
era già sicura della seconda posizione e quindi dell’accesso
diretto alla fase finale. Il terzo incontro ha visto il successo
25 sport.indd 2
della Juventude con un netto 8-3 sulla Dimax 52. Sabato 28
febbraio al PalaFermi ecco gli incontri di spareggio: ore 15
Juventude-La Celeste, ore 16.15 Gli Orange-Dimax 52. In
caso di parità si effettueranno due supplementari di cinque
minuti ciascuno, quindi in caso di ulteriore parità, tutto verrà
deciso ai rigori. Le vincenti dei due spareggi accederanno
alle semifinali e saranno abbinate al Casablanca ed alla
Tabaccheria Spighi.
25/02/15 11.47
26
>SPORT<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Promozione
CALCIO Seconda Categoria
Il Fabriano Cerreto decolla:
raggiunto il primo posto!
Argignano
fa suo
il derby
CALCIO
di ANGELO CAMPIONI
E'
un Fabriano Cerreto straripante quello che in questo
girone di ritorno fa sognare
i propri tifosi. L'avvio di campionato
non è stato dei migliori, ma la squadra
- dopo la bellissima cavalcata dell'anno
precedente con l'accesso in Promozione
e con l'arrivo di un nuovo allenatore - ha
rinnovato il suo organico e quindi per
amalgamare la squadra c'è voluto un po'
di tempo. A gennaio altro cambiamento
con l'arrivo di alcune pedine fondamentali importanti per l'economia del
gioco espresso sul rettangolo verde, poi,
un'inizio d'anno davvero eccezionale. I
nuovi si sono integrati alla perfezione
nella rosa e, in questo momento, la
società può iniziare a sognare in grande.
Ottavo successo consecutivo e rimonta
completata per un Fabriano Cerreto che,
con i tre punti odierni e la concomitante
sconfitta della Pergolese sul campo del
Conero Dribbling, sale al primo posto
in classifica e scavalca di un punto la
compagine pesarese. Contro la Vadese,
tutto è sembrato facile: dominio asso-
CALCIO
FABRIANO CERRETO
VADESE
1
0
FABRIANO CERRETO - Latini, Zaccagnini, Berrettoni, Zuccaro, Galuppa, Boria,
Martellucci, Bartoli, Marinelli, Silvi (26'
st Martini), Piergallini. All. Spuri Forotti
VADESE - Antolini, Sacchi (33' st Boinega), Amantini, Cottini, Boinega, Ingegni,
Grassi, Rosetti, Baldelli, Traversa (21' st
Ulavonou), Buscaglia. All. Bravi
meritatissima e, oltre a conquistare
tre punti importanti, porta il primato
in classifica, dopo una folle rincorsa
durata 23 giornate e un girone di ritorno
perfetto con otto successi su altrettante
gare, 24 punti conquistati a discapito di
una Pergolese che non riesce più a vincere, dopo aver disputato un girone di
andata perfetto e distanziato la squadra
allenata da Spuri Forotti anche di dieci
lunghezze. Dopo il primato in classifica,
il Fabriano Cerreto dovrà continuare su
questa strada e mietere ancora vittorie.
Prossimo appuntamento di nuovo al
Comunale cerretese dove arriverà la
Passatempese.
RETE - 35' pt autorete Sacchi
luto del centrocampo. Poi, dopo aver
sfiorato il gol, vantaggio al 35' su una
sfortunata deviazione in rete di Sacchi
pressato da Galuppa ed infine palo al 42'
con l'ottimo Silvi. Nella ripresa, come
spesso accade, sofferenza a non finire
con gli ospiti che cercano il pari, ma i
loro sterili attacchi non impensieriscono
più di tanto la porta difesa da Latini.
Anzi sono proprio i fabrianesi ad andare
vicini al raddoppio nel finale di gara
con un clamoroso palo di Marinelli.
La vittoria dei padroni di casa è stata
Serie D
Il portiere Latini
controlla un attacco
della Vadese
CALCIO
Prima Categoria girone B
Matelica cambia mister: Fortitudo bella in trasferta
c'è Roberto Bartoccetti con Mamudi e Pallotta gol
FERMANA
MATELICA
3
1
FERMANA - Savut, Grieco, Stranieri,
Cossu, Terrenzio, Cusaro, Tozzo (70'
Ciuffetti), Omiccioli, Pedalino, Valdes
(55' Toscano), Nazziconi (90' Polini).
All. Jaconi
MATELICA - Spitoni, Girolamini, Benedetti, Borgese, D'Addazio (81' Api),
Ercoli, Iotti, Lazzoni (67' Jachetta),
Ambrosini, Mandorino, Moras (83'
Mangiola). All. Gianangeli
RETI - 18' Nazziconi, 20' Ambrosini,
43' Tozzo, 81' Nazziconi
AMITERNINA
MATELICA
terminano il primo tempo in svantaggio
di un gol e soffrono le ripartenze dei
padroni di casa che chiudono il match
nel finale con Nazziconi. Con questa
sconfitta è salito a tre il numero di
partite senza vittorie per i biancorossi.
In precedenza infatti, mercoledì 18
febbraio, era stato giocato a Scoppito il
recupero del match della ventunesima
giornata contro l'Amiternina (precedentemente rinviato causa neve) nel quale
il Matelica non è andato oltre lo 0-0.
Prossimo turno in casa contro la Vis
Pesaro, domenica 1 marzo ore 14.30.
L'obiettivo è quello di invertire la rotta
e di iniziare ad avere un cammino più
regolare di quanto non lo sia stato negli
ultimi tempi.
Diego Piciotti
0
0
AMITERNINA - Di Fabio, Di Ciccio,
Shipple, Valente, Santilli, Di Paolo,
Lenart (62' Cerrato), Pietrone, D'Alessandris (54' Scordella), Torbidone (83'
Terriaca), Gizzi. All. Angelone
MATELICA - Spitoni, Cesselon, Benedetti, Borgese (76' Api), D'Addazio,
Ercoli, Scotini, Lazzoni, Ambrosini (61'
Ferretti), Moretti (80' Mandorino) All.
Gianangeli
Franco Gianangeli non è più l'allenatore
del Matelica. "Siamo giunti a questa
decisione perchè vogliamo dare una
scossa all'ambiente, ma non è solo colpa
del mister se la squadra sta vivendo
un periodo tra alti e bassi - spiega il
presidente Mauro Canil - La decisione
l'abbiamo presa insieme, in accordo
con il tecnico, che è molto dispiaciuto
e lo comprendo. Ammetto che lo sono
anche io perchè le responsabilità dobbiamo prendercele tutti, non solo lui:
la società e i giocatori. Adesso nessuno
può più nascondersi". La squadra è stata
affidata fino al termine della stagione
a Roberto Bartoccetti, allenatore della
Juniores lo scorso anno e dei Giovanissimi quest'anno, optando così per una
soluzione interna. La decisione è stata
presa dopo la pesante sconfitta per 3-1
al Recchioni di Fermo. I biancorossi
26 sport.indd 2
Roberto Bartoccetti
Terza Categoria:
il Real Matelica
coglie un punto
Dopo sei sconfitte, il Real Matelica di
mister Menichelli conquista un pareggio
con il Pievebovigliana: 3-3.
Venerdì 27 febbraio appuntamento casalingo alle ore 20.30 contro lo Juventus
Club di Tolentino.
Luca Pietrella
FILOTTRANO
FORTITUDO FABRIANO
0
2
FILOTTRANO - Giorgini, Pascucci, Belfiore G., Costarelli, Lancione, Piccini,
Bufarini, Schiavoni, Belfiore C., Moretti,
Giambartolomei. All. Tacchi
FORTITUDO FABRIANO - Tamburini,
Ruggeri, Ippolito, Guidarelli, Clementi,
Bernardi, Biocco, Gobbi, Mamudi,
Castellani (5' st Pallotta), Piccolini (47'
st Bartoccetti). All. Ruggeri
RETI - 30' st Mamudi, 48' st Pallotta
La Fortitudo Fabriano, ormai l'abbiamo appurato, preferisce giocare in
trasferta, infatti anche sul campo di
Filottrano la compagine fabrianese
riesce a vincere per 0-2 riscattando la
brutta figura fatta nella precedente gara
di fronte al pubblico amico. La squadra
cartaia è una formazione che manca di
una fonte di ispirazione e, quindi, quando gioca in casa fatica nella costruzione
del gioco e soprattutto nelle ripartenze,
mentre quando è impegnata in trasferta
riesce con rapidi contropiedi a mettere
in difficoltà le retroguardie locali e
quindi a strappare loro vittorie inaspettate. Contro il Filottrano, la Fortitudo
gioca un primo tempo sottotono, anche
perché i locali sono meglio organizzati,
poi nella ripresa riesce a sopraffare la
resistenza dei filottranesi con due reti
di ottima fattura. Partenza blanda per
CALCIO
gli ospiti. I locali hanno più possesso di
palla e si rendono pericolosi vicino alla
porta difesa da Tamburini. Poi nel finale
di tempo i cartai hanno un sussulto con
Mamudi che colpisce un palo. Nella
ripresa la Fortitudo è più convinta dei
propri mezzi e alla mezz'ora passa in
vantaggio con Mamudi, poi in pieno
recupero raddoppia con un rapido
contropiede di Pallotta. Con questi tre
punti i rossoblù salgano a quota 35 in
classifica, un quinto posto in condivisione con il Miciulli Senigallia. Prossimo
impegno ancora in trasferta sul campo
del Real Cameranese che a sua volta
ha battuto lontano dal suo pubblico il
Collemarino e che in classifica è salita a
quota 26. Una vittoria su questo campo
potrebbe dare il là ad un campionato
meno anonimo è più da protagonista.
a.c.
Nel girone D, il derby tra Serradica e
Argignano va alla squadra di Sentinelli
che batte 0-1 gli avversari e si allontana,
momentaneamente, dalle zone basse
della classifica. A decidere la partita
in favore dei suoi è stato Jonuzi che al
55’ sigla la rete dello 0-1 in sospetta
posizione di fuorigioco. Gli uomini di
Colonnelli tentano una timida reazione
ma l’Argignano amministra il vantaggio
e porta a casa tre punti importantissimi
per la lotta salvezza. La formazione
del Serradica: Pierotti, Archetti, Stridi,
Sampaoli, Monticelli, Lazzari (65’
Ercoli), Birelli, Onu (90’ Scotini),
Vinciarelli, Bucchi, Baroni (65’ Regini); all. Colonnelli. La formazione
dell’Argignano: Pecci, Cofani (56’
Conti), Lucernoni, Mecella, Galuppa,
Cinti, Ragni (83’ Cervigni), Mazzoli,
Jonuzi, Mahmouti, Nubola: all. Sentinelli. Nel girone F, nona sconfitta stagionale per la Fabiani Matelica: contro
l’Elfa Tolentino termina 2-1. Prossimo
turno: Argignano-Castelbellino (all'andata 3-2), Borghetto-Serradica (0-2),
Caldarola-Fabiani Matelica (1-3)
Luca Antonio Somma
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 55; Fano
47; Campobasso 43;
Sambenedettese 42; Civitanovese 40; Matelica
39; Chieti 34; Jesina 33; San Nicolò 32;
Fermana 30; Giulianova 27; Recanatese
26; Amiternina 23; Castelfidardo 22;
Agnonese 19; Termoli 17; Vis Pesaro
15; Celano Marsica 14.
PROMOZIONE girone A
Fabriano Cerreto 49; Pergolese 48;
Piandimeleto 44; Marina e Real Metauro
36; Marzocca 35; Barbara 33; Conero
Dribbling e Passatempese 31; Dorica
Torrette e Marotta 29; Camerano 27;
Belvederese 26; Valfoglia 24; Vadese
13; Cagliese 11.
PRIMA CATEGORIA girone A
Villa San Martino e Laurentina 41;
Fermignanese 39; Piobbico 38; Gabicce
Gradara, Cantiano e S.Orso 37; Mercatellese 36; Montecalvo 34; Montelabbate 30; Mondolfo 25; Sassoferrato
Genga 24; Peglio 22; Urbino Pieve 20;
Usav Pesaro 18; Della Rovere 13.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 51; Villa Musone
41; Osimana 37; Filottranese 36; Miciulli Senigallia e Fortitudo Fabriano 35;
Monsano 32; Le Torri 31; Avis Arcevia,
Filottrano e Vallesina 28; Cameranese
26; Colle 25; Collemarino 21; Leonessa
Montoro e Castelfrettese 18.
L'attaccante Daniele Pallotta
Prima Categoria girone A
Il Sassoferrato Genga non carbura
Continua il periodo negativo per il Sassoferrato Genga a secco di vittorie da ben
cinque giornate. Contro la Fermignanese, terza in classifica, la squadra di Mariani
ha rimediato l’undicesima sconfitta stagionale, la sesta in trasferta. Partenza sprint
per gli ospiti che nei primi quindici minuti creano diverse palle gol, ma a passare
in vantaggio sono i padroni di casa con Bruscia, bravo al 24’ a depositare in rete
l’assist di Gabbianelli e a regalare ai suoi tre punti importanti per la lotta al vertice. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini (83’
Isejna), Presciutti (76’ Conti), Tinti, Mattioni, Hoxha, Arcangeli, Baldarelli (87’
Cesauri), Monno, Zucca; all Mariani. Prossimo turno: Laurentina-Sassoferrato
Genga (all'andata 1-2)
l.a.s.
SECONDA CATEGORIA girone D
San Biagio 50; Osimo Stazione 46;
Borgo Minonna e Chiaravalle 43; Cupramontana e Borghetto 40; Sampaolese
36; Staffolo 34; Labor 31; Osimo 26;
Argignano e Castelbellino 22; Victoria
Strada 21; Offagna 17; Serradica 15;
Spes Jesi 12.
SECONDA CATEGORIA girone F
Valdichienti 50; Rione Pace 46; Pioraco 45; Elfa Tolentino e Sarnano 41;
Trodica 40; Caldarola 33; San Ginesio
30; Esanatoglia e Fabiani Matelica
29; Robur 27; Sefrense 26; Serralta
20; Corridonia 19; Montecassiano 18;
Nova Camers 10.
SECONDA CATEGORIA girone F
Castelraimondo 48; Treiese 46; Visso
43; Juventus Club 32; Real Tolentino 31;
Pievebovigliana 30; Chiesanuova 29;
Belfortese 27; San Francesco Cingoli
24; Abbadiense 20; Palombese 18; Real
Matelica 15; Appignano 7; Collevario 3.
25/02/15 11.45
27
>SPORT<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
BASKET
Serie C nazionale
Per l'Halley Matelica
una vittoria agevole
di ANTONIO GENTILUCCI
N
on è servita la miglior Halley
Matelica per avere ragione dei
generosi ragazzi del Gubbio.
Ma gli uomini di coach Pecchia hanno
dovuto aspettare il terzo periodo per
chiudere davvero la gara. Vero è che la
squadra ha avuto una settimana difficilissima, bersagliata da noie muscolari
(Pecchia) e influenza a volontà. Primo
quarto: parte sparata l'Halley, con un
5-0 iniziale. Coach Pierotti sa che se
Matelica scappa, poi i suoi non riusciranno più a riprenderla: chiama un
time out che dà i frutti, perché i suoi
si rifanno sotto e dopo 4’ di gioco il
risultato è di 7-6 per i locali. L’Halley
riprova a fuggire: a metà tempo doppia
gli avversari sul 12-6, con i soli Amoroso e Sorci a dividersi equamente i
punti in attacco. La proporzione resta
fino al termine del quarto, chiuso dai
padroni di casa sul 20-10. Gubbio spara
a salve da fuori, 0/8 da tre l’eloquente
statistica del primo periodo, numeri
con i quali non si va lontano. Ma il
secondo periodo è quello dell’orgoglio
di Santantonio e compagni, capaci di
sbloccarsi dalla linea e di rifarsi sotto,
fino a raggiungere il -3 (26-23). Si resta
in equilibrio fino a 4’ 41” dall’intervallo, quando Jacopo Servadio si iscrive
all’incontro, prima con un canestro da
HALLEY MATELICA
GUBBIO
86
63
HALLEY MATELICA - Sorci 10, Novatti
4, Servadio 15, Nasini 10, Amoroso 23,
Pecchia J. ne, Ferretti 7, Cintioli 6, Dolic
3, Usberti 8. All. Pecchia A.
GUBBIO - Fiorucci 10, Boccacci 6,
Monacelli 15, Morelli 14, Santantonio
11, Pettinacci 4, Agostinelli ne, Paffi 3,
Mariani. All. Pierotti
rimbalzo offensivo, poi, poco dopo,
trasformando un assist dietro la schiena
di Novatti (37-29). Per l’argentino poca
necessità di prendersi tiri, tanta voglia
di giocare di squadra, servendo assist
Cintioli (foto di Romina Maccari)
BASKET
Serie D
(6 per lui alla fine) e forzando a volte
per cercare anche lo spettacolo. Sul
41-33 si va negli spogliatoi. Al rientro,
il gioco da tre punti (canestro e libero
supplementare) di Dolic, poco utilizzato perché febbricitante, riporta subito il
vantaggio in doppia cifra (44-33), ma
Gubbio è ancora lì, e a metà quarto
può ritenersi ancora in partita (49-42
Halley). E’ però l’ultimo acuto. Da lì
in poi Matelica comincia a macinare
punti e il distacco aumenta. Gli uomini
chiave ospiti cominciano ad accusare
la stanchezza: coach Pierotti a 26” dal
termine del quarto fa uscire Santantonio, il migliore dei suoi, fino ad allora
sempre sul campo e in evidente debito
di ossigeno. La sirena del terzo periodo
dice 63-48 per l’Halley. Partita sostanzialmente terminata. Nel finale spazio
anche per il giovanissimo Cintioli, che
ringrazia con ben 6 punti.
Matelica continua a fare il suo dovere,
dunque, sperando sempre in un passo
falso di Campli (ne servono due a dir la
verità) per giocarsi ancora il terzo posto
che apre le porte alla fase successiva.
Prossimo impegno a Pesaro, sabato 28
febbraio, contro la Loreto. La classifica
indicherebbe chiaramente Halley, ma
per vincere in Viale dei Partigiani serve
sempre dare il massimo, chiedere un
time out alla sfortuna e poter riprendere
ad allenarsi con intensità.
BASKET
BASKET
Serie C regionale
Janus: bel blitz esterno
in vista del big-match
contro l'Urbania
BRAMANTE PESARO
JANUS FABRIANO
53
68
BRAMANTE PESARO - Nicolini 4, Ricci,
Longoni 14, Velispahic, Ceccolini, Bongiorno 13, Sorcinelli, Oliva 8, Urbani 2,
Di Sciullo, Amici 12. All. Nicolini
JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 2, Bugionovo 13, Silvi 5, Piermartiri,
Nizi 13, Paoletti 6, Toppi 11, Mustacchio,
Calandrillo 18. All. Bolzonetti
Convincente successo della Janus
Fabriano sul difficile campo della Bramante Pesaro. La squadra di Luciano
Bolzonetti espugna Villa Fastiggi 53-68
con un ultimo quarto di grande autorità
nel quale chiude la saracinesca nella sua metà campo concedendo la miseria
di quattro punti in dieci
minuti ai padroni di casa.
Un Calandrillo di nuovo
brillante ispira il primo
allungo dei cartai, ben
assistito da Silvi (15-23
al 10’). Fabriano concede
poco all’attacco pesarese
che ha le polveri bagnate
per tutto l’arco del match e
viene costretto a fare sempre gara di rincorsa. Una
Promozione
tripla di Toppi e il solito Calandrillo
portano il vantaggio in doppia cifra ma
proprio sulla sirena Bongiorno infila
il cesto pesante del -7 (26-33 al 20’).
Nel terzo quarto la Bramante accorcia
le distanze dopo minuti di bagarre: fra
tecnici, espulsioni ed antisportivi ne
approfitta la squadra di casa, che si
porta a -2 con i canestri di Bongiorno
e Longoni (49-51 al 30’). La Janus
dimostra però grande maturità e solidità mentale nel momento di maggiore
difficoltà, quando l’inerzia sembrava
passata nelle mani della Bramante. I
biancoblù salgono di tono in difesa e
vincono, questa è una notizia, il match
nella loro metà campo, sfruttando nel
migliore dei modi il calo fisico dei
pesaresi, stremati dopo il grande sforzo
profuso nel terzo quarto.
Per Fabriano è adesso alle
porte il big match con Urbania (domenica 1 marzo,
ore 18, PalaGuerrieri),
squadra con cui condivide il secondo posto in
classifica a quota 30 punti
e che è uscita sconfitta
nell’ultimo turno dallo
scontro al vertice con la
Bartoli Fossombrone, ora
rimasta sola al comando
del girone.
Luca Ciappelloni
BASKET
Serie C femminile
Montemarciano è forte, Per Brown e Gladiatores
Play-off:
il Cerreto non regge l'urto inizia la seconda fase Thunder ok!
MONTEMARCIANO
CERRETO
85
59
MONTEMARCIANO - Cardinaletti 6,
Bianchella 7, Cicconi Massi 14, Pepa
10, Vignoli 20, Carbonari 2, Gara 8,
Serrani 3, Petrina 15. All. Simoncioni
CERRETO - Beltran 3, Rossini 12, Perulli, Jachetta 9, Moscatelli 15, Cerini
2, Mazzoni 6, Pecchia, Chiarucci 12,
Bracchetti. All. Sonaglia
Montemarciano infligge una sonora
batosta alla Pallacanestro Cerreto,
travolta 85-59 sul campo dei terz’ultimi
in classifica, autori di una gara quasi
perfetta. La squadra di Sonaglia crolla
nella ripresa dopo una prima metà di
gara in cui era restata sempre in scia
classifiche
SERIE C NAZIONALE
Ortona 38; Falconara 32;
Campli 28; Osimo e Halley
Matelica 26; Pisaurum 24;
Pedaso e Tolentino 22;
Valdiceppo 14; Civitanova e Pescara 12;
Perugia 10; Loreto Pesaro 8; Gubbio 6.
SERIE C REGIONALE
Fossombrone 32; Janus Fabriano e
Urbania 30; Fermignano e Stamura
Ancona 24; Bramante Pesaro 20; Vis
Castelfidardo 16; P. S. Giorgio 14; Recanati 12; Virtus P. S. Giorgio e Virtus
Jesi 10; Cestistica Ascoli Piceno 6.
SERIE D
Campetto Ancona 38; Basket Giovane
Pesaro e Montecchio 26; Taurus Jesi
24; Cerreto e Fano 20; Aquarius Pesaro 18; Orsal Ancona, Aesis Jesi e
Montemarciano 16; Urbino 12; Cagli 8.
27 sport.indd 2
ai padroni di casa
(32-28 al 20’). Nel
terzo quarto Montemarciano scava
infatti un solco incolmabile grazie
a percentuali stellari al tiro, mentre
Cerreto smarrisce
del tutto la via del
canestro e realizza
appena otto punti nel periodo. La serata
storta non dovrebbe però pregiudicare
l’approdo ai playoff della squadra di
Sonaglia, che avrà comunque bisogno
di una vittoria nel prossimo, e penultimo, turno di regular season (venerdì 27
febbraio, ore 21.15, PalaCarifac) contro
la Taurus Jesi per assicurarsi uno dei
primi otto posti.
l.c.
Tutto pronto per l’inizio della seconda fase del campionato di Promozione. I
Brown Sugar Fabriano sono stati inseriti nel girone con New Basket Jesi, Dinamis Falconara, Independiente Macerata, Acqualagna, Adriatico Ancona, San
Severino, e Dinamo Ancona.
In questa seconda fase ogni squadra si porta in eredità i punti accumulati nella
prima contro le squadre che ritrova in questo girone. Nel caso dei Brown Sugar
sono appena due i punti complessivamente totalizzati contro New Basket, San
Severino e Independiente Macerata e la strada per i ragazzi di Gentili è in salita.
Non si affronteranno di nuovo le avversarie già sfidate nella prima fase, pertanto
i gialloviola giocheranno solo contro Falconara, Acqualagna, Adriatico Ancona
e Dinamo Ancona in gare di andata e ritorno: i Brown Sugar debuttano venerdì
27 febbraio alle 21.30 a Falconara e le prime quattro classificate al termine di
questa fase accederanno direttamente al secondo turno playoff, le altre inizieranno
dal primo.
I Gladiatores Matelica fanno invece parte del girone con Marotta, Morrovalle,
Chiaravalle, Camerino, P73 Ancona, Pollenza e Osimo. La formula è analoga, i
matelicesi esordiranno venerdì 27 febbraio alle 21.30 a Osimo, poi affronteranno
in serie Marotta, P73 Ancona e Chiaravalle. In questo caso, essendo un girone
che comprende le peggiori classificate della prima fase, i posti ambìti sono solo
i primi tre: essi garantiranno infatti l’accesso al primo turno playoff.
l.c.
BASKET
Settore giovanile - femminile
Primo hurrà per le Under 15 di Fabriano
Arriva la prima gioia stagionale per la Pallacanestro Fabriano femminile under 15. Le
ragazze allenate da coach Porcarelli prevalgono
alla Palestra Collodi 61-54 sul Basket Ancona,
a coronamento di una costante crescita dimostrata nel corso dei mesi di lavoro in palestra. Il
tabellino: Sbai 14, Raimondi Emi.10, Khayari,
Massari 2, Raimondi Ema. 4, Aquilanti Pelagalli, Passarello 2, Bugatti Ruggeri, Michelini
25, Hadarag 4; all. Porcarelli. “E’ un premio
per la nostra società, improntata nella passione,
nell’amicizia, e nella forza del gruppo – commenta il presidente Grugnaletti – Siamo fieri di
ciò che stiamo facendo, basti pensare al settore
minibasket femminile che, creato quest’anno
per la prima volta nella nostra città, ha già raggiunto un buon numero di iscritte, grazie anche
al progetto scuola, molto apprezzato”. Prossimo
turno in trasferta sul campo del Vallesina.
l.c.
Il team Under 15 della Pallacanestro Fabriano
La Thunder Halley Matelica gioca la
prima partita dei play-off fuori casa,
nell’ostica palestra Pietralacroce di
Ancona, mai espugnata negli ultimi
anni. Ma stavolta la musica è diversa e
la Thunder riesce a battere l’Adriatico
per 42-51. Il team di Ancona inizia
mettendo a segno un parziale di 11-2,
ma le nostre ragazze non si scompongono e, dopo aver messo a punto alcuni
meccanismi, impongono alle avversarie
un contro break di 2-9 finendo il primo
quarto sotto di sole due lunghezze. La
Thunder, poi, fa ruotare tutte le giocatrici più giovani infliggendo un parziale
di 6-16, che permette di chiudere il
primo tempo con un vantaggio di otto
punti. Il secondo tempo inizia con una
agguerrita squadra di casa, ben decisa
di ribaltare il risultato. Nell’ultimo
quarto si combatte su ogni pallone,
l’Adriatico alza l’intensità difensiva
con giocate vigorose, ma la Thunder
mantiene sempre il vantaggio grazie
anche ad una maturità in campo che le
permette di portare a casa il risultato.
Per il coach Renato Costantini è stata
un’ottima prova di carattere della squadra. Il tabellino: Cerioni 4, Ricciutelli
I. 17, Nwafor 8, Mosconi, Crescentini,
Ricciutelli G. 4, Gargiullo 2, Pedica,
Stronati 14, Martelli 2. Gara-2 è in programma sabato 28 febbraio a Matelica
alle ore 17.30 per cercare di chiudere
subito la serie e passare al turno successivo. L’Under 15, invece, non riesce
a vincere nel campo di Civitanova che
riscatta la sconfitta dell’andata subita
a Matelica e si impone per 65-21. Il
tabellino: Zamparini 13, Montanari 2,
Martelli 2, Uffizialetti 2, Riccitelli 2
Ricco, Mariotti, Lopergolo, Soverchia,
Lori, Di Gregorio, Minetti; all. Costantini. Stesso esito anche per l’Under 19
che esce sconfitta 45-25 dal campo
d Senigallia. Il tabellino: Riccitelli
8, Martelli 2, Stronati 4, Crescentini
8, Zamparini 2, Pedica 1, Gargiullo,
Tozzi, Morosi; all. Costantini.
Lucia Granini
25/02/15 11.44
28
>SPORT<
CALCIO a 5
Serie C1
Il Real adesso c'è:
terza vittoria di fila
di LORENZO ALUNNI
N
ella ventiduesima giornata di
campionato il Real Fabriano
ha ospitato l’Eagles Pagliare
e ha vinto per 4-2, cogliendo il terzo
successo consecutivo, importantissimo
nella lotta per la salvezza.
I "pagliacci" sono a caccia di punti
per risalire la classifica e per tentare
l’impresa di uscire dalla pericolosa
zona playout.
La partita inizia subito bene col solito
gol del capitano Angeloni e da lì in
poi il Real sarà sempre in controllo. Il
primo tempo si chiude 1-0.
Nel secondo tempo il Pagliare si fa sotto
e non ci sta ma i fabrianesi rispondono
colpo su colpo fino al 4-2 finale. Le
altre tre reti portano le firme di Morelli,
Carnevali e Ciculi.
La formazione: Cesaroni, Mosciatti,
Ciculi, Biancini, Boncristiano, Angeloni, Bello Burzo, Passeri, Bartolini,
Bartolucci, Morelli, Carnevali.
Altri tre punti pesantissimi in attesa
della proibitiva trasferta in quel di
Montecchio nel prossimo turno.
Il Real è tornato, speriamo che non sia
troppo tardi. Bisognerà continuare su
questa strada.
La classifica dopo ventidue giornate:
Corinaldo 58; Etabeta, Cus Macerata e
Bocastrum United 43; Montecchio 39;
Torrese e Nuova Ottrano 33; Falconara 32; Ascoli, Pagliare e Sant'Angelo
30; Grottaccia 29; Real Fabriano 22;
Castelbellino 19; Urbino 17; Futsal
Campiglione 7.
RUGBY
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Juniores: fabrianesi travolgenti
si avvicinano al vertice
A quattro giornate dalla fine, la juniores del Real Fabriano
travolge a domicilio l’Osimo Five imponendosi con un
magistrale 0-8 e salendo al terzo posto in classifica. La
partita è un monologo blaugrana con Pastuglia (foto)
che dirige l’orchestra con una tripletta e poi arrivano
anche i gol di Passeri, Bisegna, Fulgi e Biancini (oltre a
una autorete). Ancora una volta è il collettivo che emerge
e regala un’altra vittoria tanto bella quanto importante.
La formazione: Biancini, Bisegna, Burini, Bello Burzo,
Coco, Laurenzi, Mosciatti, Pastuglia, Passeri, Plebani,
Rotoloni, Verdini. Nelle ultime quattro giornate, a parte Ostrense (prossimo turno), il
Real se la vedrà nell’ordine con Cus Ancona, PesaroFano e Pietralacroce, ossia tre
delle prime quattro della classe. Un mini-girone di ferro per capire quanto è veramente
pronta questa squadra per regalare e regalarsi qualcosa di grande a fine anno. La
classifica dopo venticinque giornate: Pietralacroce e Cus Ancona 61; Real Fabriano
56; PesaroFano 54; Alma Juventus Fano 49; S.Angelo 43; Osimo Five 41; Fano 28;
Villa Musone 27; Castelbellino 23; Ostrense 20; Lucrezia 19; Campocavallo 9; Brecce
Bianche e Cerreto d’Esi 7.
l.a.
Serie D: il Nebbiano è corsaro
Bel colpo esterno del Nebbiano, che batte la Giovane Aurora per 3-4 grazie alle reti
di Samuele Farneti, Leporoni e Spadini. L’Avis Genga, invece, ha perso con il Candia
Baraccola Aspio per 5-3 nonostante la bella tripletta di Bruffa. Gol a raffica tra il Monserra e il Campodonico: 12-11 il risultato. Un vero peccato per il Campodonico, in
gol con Gianni Lezzerini, Mannelli (3), Biocco, Mauro Lezzerini (4) e Bartocci (2). La
classifica dopo diciotto giornate: Imbrecciata 42; Cupramontana 40; Villa Musone e
Aspio 31; Giovane Aurora 30; Casenuove 27; Nebbiano 26; Anconitana 25; Moie 23;
Dorica 22; Avis Genga 18; Candia Baraccola Aspio 16; Monserra 14; Campodonico 10.
f.c.
Serie C
CALCIO
CALCIO a 5
Ritornano al successo
sia il Cerreto d'Esi
che la Junior Matelica
Consueta panoramica settimanale sulle
squadre del nostro territorio militanti
nei due gironi del campionato di serie
C2.
GIRONE A – Sempre più ostico il
cammino della Virtus Fabriano in
questa stagione. I giovani cartai di
mister Gianmarco Latini, penultimi in
classifica, sono stati superati per 6-1
dalla Futsal Ancona. Di Spilli il gol
della bandiera. Venerdì 27 febbraio la
Virtus giocherà in casa contro il Brecce
Bianche (PalaGuerrieri, ore 21.30).
La classifica dopo ventidue giornate:
Dinamis Falconara 59; Pieve d’Ico 49;
Cagli 41; Futsal Ancona 40; Ankon e
Jesi 39; Casine 38; Pianaccio e San
Costanzo 31; Numana e Chiaravalle 30;
Pietralacroce 23; Tre Colli Pinocchio
19; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano
7; Acli Mantovani 5.
GIRONE B – Frena il Cerreto di
mister Kristian Giordani, sconfitto 7-4
a Montelupone in un match giocato
sempre all’inseguimento dei padroni di
casa. I cerretesi sono andati in rete con
Orlando, Teo Innocenzi (2) e Trottini.
La formazione: Juri Innocenzi, Sampaolo, Orlando, Tozzi, Ajdari, Biondi,
Teo Innocenzi, Mosconi, Trottini, Centocanti, Gubinelli, Sakuta. E’ tornata
alla vittoria, invece, l’atra formazione
della “torre pendente”, il Cerreto d’Esi
di mister Maurizio Buratti: 5-2 contro il
Real Trading. Decisivo un poker di reti
di Amadei e la segnatura di Di Ronza.
La formazione: Cannoni, Caporali,
Amadei, Stazi, Bulrini, Kinani, Lippera, Ottavi, Bruzzichessi, Rodriguez,
L'iniziativa
Una domenica vissuta Fortitudo e Milan:
nel ricordo di Elia
un binomio vincente
Prosegue il mal di trasferta del Fabriano Rugby. Il "quindici" di
Lombardi non riesce a passare a San Lorenzo in Campo. I padroni
di casa hanno regolato gli ospiti fabrianesi per 20-5 dopo una partita
durissima condizionata dalla pioggia e dal campo reso pesante dalle
avverse condizioni atmosferiche. Dopo una buona partenza ospite, la
partita si è attestata su un sostanziale equilibrio fino alla prima mèta
dei padroni di casa, che ha colto di sorpresa la difesa fabrianese. Il
primo tempo della sfida si è concluso appena dopo la seconda mèta
dei padroni di casa, realizzata dopo aver sfruttato una distrazione
delle difesa fabrianese. Durante i secondi quaranta minuti il "quindici" di Cristian Lombardi ha cercato di ribaltare il risultato, ma non è
mai riuscito a spezzare la difesa del San Lorenzo anche a causa dei
molti errori compiuti dai fabrianesi in fase offensiva. A poco è servita
la meta di Pirliteanu (che ha fallito di poco la trasformazione della
meta) marcata a pochi minuti dalla fine degli ottanta minuti, troppo
era la distanza dai padroni di casa autori di quattro mete. Il Fabriano
Rugby ha ricordato nella giornata di domenica il piccolo rugbista
dell'Amatori Rugby Macerata scomparso la settimana scorsa. Erano
presenti anche il presidente del comitato rugby Marche Maurizio
Longhi, il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e la dirigenza
del Fabriano Rugby insieme a molti compagni di gioco del piccolo
Elia. Al presidente Longhi sono state donate due maglie (una da
parte dei padroni di casa ed una da parte dal Pesaro) ed un pallone
da rugby firmato dai giocatori delle giovanili del Fabriano Rugby. Il
pallone e le maglie saranno consegnati ai genitori del piccolo Elia.
Saverio Spadavecchia
Il ricordo del giovane atleta scomparso
28 sport.indd 2
Serie C2
VOLLEY
Di Ronza, Lo Muzio. Pronto riscatto
anche per la Junior Matelica di mister
Antonio Colluto, che ha “doppiato” il
Gagliole per 10-5. A segno Catena,
Leoni (2), Montanari, Campoli (2),
Diletti e Orpello (3). Nel prossimo
turno è previsto un interessante derby
tra Cerreto e Junior Matelica (gara posticipata a lunedì 2 marzo, PalaCarifac,
ore 21.30). Il Cerreto d’Esi, invece,
giocherà in trasferta con il Fontespina
sabato 28 febbraio. La classifica dopo
ventidue giornate: Sambucheto 57;
Cerreto e Montelupone 39; San Severino 37; Cantine Riunite Tolentino 35;
Cerreto d’Esi, Campocavallo e Futsal
Macerata 34; Castrum Lauri 30; Santa
Maria Nuova 29; Osimo 28; Gagliole
27; Junior Matelica 25; Fontespina 24;
Recanati 21; Real Trading 4.
Ferruccio Cocco
Paolo Amadei del Cerreto d'Esi,
autore di quattro reti
Serie D e Under 16
Che belle prestazioni
per le fabrianesi!
Prestazione quasi perfetta della Pallavolo Fabriano di serie D che
batte 3-1 il Gabicce (25-15; 25-14; 18-25; 27-25). La formazione:
Angeletti, Angione, Balducci, Carnevali, Fattorini, Malefora, Mearelli, Mollari, Sonaglia, Vincenti (L1), Pallotta (L2); all. Baldoni e
Moretti. Prossimo incontro casalingo sabato 7 marzo ore 21 al PalaGuerrieri contro la Cope-Shine Acqualagna. Vittoria netta conquista
anche dal team Under 16 (foto) contro l’Ostra Vetere: 3-0 (25-11;
25-7; 25-17). La formazione: Ambrosini, Busco, Caselli, Cimarra,
Faggi, Giovannini, Marasca, Picchio, Romitelli, Rossini, Sacconi,
Sagrati, Verna; all. Faggi. Prossimo incontro casalingo mercoledì 11
marzo ore 20.30 alla palestra Itis contro la Pieralisi.
Il clinic di Marco Peverieri della Milan Academy con i giovani
della Fortitudo Fabriano, una iniziativa frutto della
collaborazione instaurata tra il club rossonero e quello rossoblù
Non c’è davvero tempo da perdere per il meraviglioso gruppo di
tecnici, allenatori, ragazzi operatori e genitori che gravitano e si
impegnano nella Scuola Calcio della Fortitudo Fabriano. Ed è
proprio sull’onda di questa passione che il professor Marco Peverieri,
docente della Milan Academy, lunedì scorso è stato a Fabriano per
un incontro formativo con i ragazzi, gli allenatori della società e i
genitori, che sempre più manifestano la volontà di migliorare le proprie competenze per poter sostenere al meglio le nuove generazioni.
Un incontro inserito nello stretto rapporto instaurato tra la società
fabrianese ed il Milan, una affiliazione fortemente voluta da Marco
Spuri, Cristiano Gambucci, Bruno Zamparini, Pacifico Crocetti e
Giorgio Giannini. Il 3 marzo gli allenatori fabrianesi avranno la
possibilità di un nuovo aggiornamento presso il centro tecnico del
Milan, dopo aver partecipato anche alla relazione di mister Pioli
presso l’Università di Tor Vergata, a Roma. Ricordiamo, infine,
che il 5 marzo (ore 17.30, Oratorio della Carità di Fabriano) si
svolgerà l'evento pubblico in cui verrà ufficialmente presentata la
collaborazione tra Milan e Fortitudo. Sarà presente anche il "mitico"
Franco Baresi.
Consludiamo con la panoramica settimanale sul settore giovanile
rossoblù. Gli Juniores hanno perso 2-1 con il Loreto (gol fabrianese di Petrone). Gli Allievi hanno sbancato Castelferretti per 0-3.
Gli Allievi Cadetti sono caduti 1-4 con la Junior Jesina (gol della
bandiera di Paglialunga). I Giovanissimi Regionali hanno superato
4-1 il Potenza Picena con reti di Spuri, Orfei (2) e Sforza. Infine, i
Giovanissimi Cadetti sono stati sorpresi 1-2 dalla Vigorina Senigallia
(momentaneo vantaggio rossoblù firmato da Spasiano).
Basket, settore giovanile:
molto bene l'Under 15
Consueta panoramica settimanale sulle giovanili della Basket School
Fabriano. L’Under 15 ha battuto il Fossombrone per 79-60.
L’Under 19 si è imposta sul Montecchio per 65-53. L’Under 13 ha perso
a domicilio con l’Osimo per 37-68.
L’Under 14 Elite è caduta 69-40 per mano della Maceratese.
Infine, l’Under 19 è stata sconfitta dal team di Jesi per 52-69.
e.c.
25/02/15 11.42
>FUORI PORTA<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
29
L'educazione in pericolo
di FRANCESCA CIPOLLONI*
Q
uasi duemila persone in una Macerata considerata, troppo spesso,
sorniona e distratta sui problemi
che interessano la società, sono
un evento. E, giornalisticamente
parlando, rappresentano un fatto, una notizia.
Questo è stato venerdì 20 febbraio, quando
il cinema Excelsior e la chiesa dell’Immacolata, letteralmente stipati, quasi non sono
bastate a contenere coloro che – credenti e
non – hanno assistito all’incontro “Educati da
chi?”, promosso dalla Diocesi di Macerata –
Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia e da
numerose associazioni impegnate sul fronte
della bioetica, e incentrato sulla proposta di
legge Scalfarotto contro l’omofobia e sul
tema dell’ideologia gender nelle scuole. Ad
intervenire sul palco, forte di una dialettica
convincente e di un’esperienza maturata in
varie città d’Italia, l’avvocato Gianfranco
Amato, presidente dei Giuristi per la vita (una
task force di avvocati, filosofi del diritto e magistrati in grado di dare un contributo concreto
in tutte le sedi in cui il diritto alla vita viene
interpretato ed applicato), con un curriculum
nutrito di studi e incarichi che testimoniano
l’autentica volontà di informare, le famiglie in primis, su quello che sta accadendo
nelle scuole italiane, nonostante le etichette
attribuitegli (da “talebano ignorante” a “troglodita bigotto”) e gli accesi dibattiti con il
mondo politico che guarda con favore al ddl,
approvato alla Camera il 19 settembre 2013
e ignorato da gran parte dei cittadini italiani.
Un dialogo basato su “Fides et ratio”,
non comizi.
Che l’atmosfera si scaldasse subito (e alla fine
dell’incontro, con l’intervento di due giovani
provocatoriamente contrari alle tesi sostenute
da Amato) era prevedibile, quando in aper-
tura è stato trasmesso un video sui campi di
rieducazione in epoca nazista e l’intervento
di papa Francesco – un passaggio ignorato
da tutte le emittenti, tranne Tv2000 – sul
gender e sul rischio della “colonizzazione
ideologica” che imperversa nella moderna
società votata al progresso e alla scienza.
A chiarire i termini della serata, di fronte
ad una platea rappresentata da educatori,
insegnanti, sacerdoti, esponenti della politica maceratese e soprattutto loro, i genitori,
c’ha pensato subito monsignor Nazzareno
Marconi, Vescovo di Macerata – Tolentino –
Recanati – Cingoli – Treia. “Papa Benedetto
nella bella enciclica ‘Fides et ratio’ ricorda
che per noi cristiani la fede e la ragione sono
i più grandi doni che Dio ha dato all’uomo.
Un cristiano, perciò, deve testimoniare la
sua fede e dialogare ragionevolmente con
ogni uomo”, ha esordito monsignor Marconi.
“Questa è una crisi di civiltà a cui, per onestà,
tutti dobbiamo opporci, anche quando certe
idee ci potrebbero convenire. Perchè di certi
temi – ha proseguito - non si deve ragionare,
ma vanno accolti come verità indiscutibili?
Questo è un fideismo laico che io non accetto.
Come uomo, come italiano, come cristiano
pretendo di ragionare su temi come l’educazione dei figli ed i contenuti che vengono
proposti a scuola e da chi sono proposti.
Per questo stasera vogliamo ragionare, non
fare prediche o comizi, ma parlare di fatti
concreti”.
Omofobia: un problema giuridico.
A prendere dunque la parola, con la vivacità
locutoria che lo contraddistingue, è stato
l’avvocato Amato che, grato per l’introduzione del vescovo Marconi, ha precisato come
il problema “non è l’omosessualità, bensì
l’omofobia”, citando la Costituzione italiana e scandendo la propria analisi attraverso
domande capaci di ‘provocare’, intervallate
Il gender messo a tema a Macerata
da una carrellata di episodi concreti avvenuti l’ideologia gender viene inserita nei progetti
nelle classi scolastiche del Paese. “Per la pri- educativi delle scuole primarie e secondarie,
ma volta nella storia del nostro ordinamento senza un coinvolgimento legittimo da parte
giuridico - sostiene Amato - si tenta di intro- dei familiari: vere e proprie filastrocche in cui
durre un reato senza definirne il presupposto. si propongono ai bambini nuovi modelli di
Il ddl Scalfarotto, infatti, non definisce cos’è famiglia, mediante una “antropologia del tutto
l’omofobia: nessuna legge in Italia definisce capovolta”. “Quando la scienza è asservita
il concetto di omofobia. Il rischio, quindi, è all’ideologia e al potere c’è da interrogarsi –
ha messo in guarche sarà, quindi,
dia il giurista – e
la definizione di
in Italia, dal caso
questo concetdell’insegnante di
to verrà rimessa
Moncalieri alla
alla discrezionavicenda Barillità del singolo
la, sono numegiudice, secondo
rosi gli esempi
la sua personale
in cui si fa della
sensibilità e vidiscriminazione
sione del monun pretesto strudo”. In virtù della
mentale: quando
“forza pedagoperò l’incrostagica” che scazione ideologica è
turisce da ogni
così forte, diventa
definizione legidifficile ragionare
slativa, in materia
e, a settant’anni
di orientamento
Macerata, 20 febbraio: incontro ''Educati da chi?''
dalle leggi raziasessuale “qual
promosso dalla diocesi di Macerata (foto Sir)
li imposte da un
è il messaggio
culturale che, attraverso l’insegnamento regime totalitario, è opportuno chiedersi se
scolastico, passerebbe ai nostri figli? C’è da siano queste le conquiste della democrazia”.
interrogarsi se, un domani, dovremo parlare, Quanto all’indottrinamento del gender nelle
scuole, Gianfranco Amato non ha dubbi: “a
piuttosto, di eterofobia”.
In classe, la scienza asservita all’ideo- favorirlo sono le lobby e il business che ruota
attorno alle cliniche, nonchè al bieco mercato
logia.
Memori del fatto che a sancire “il diritto di ‘umano” finalizzato all’inseminazione”. Una
priorità all’educazione dei figli” è la Dichiara- “galleria degli orrori”, ha concluso l’avvocazione universale dei diritti dell’uomo, Amato to, “di cui i cittadini vanno informati, a futura
- libretti e opuscoli alla mano - ha dunque memoria, a futura vergogna”.
*direttore settimanale "Emmaus" di Macerata
posto l’attenzione sui metodi tramite cui
Quando i detenuti
diventano poeti
P
erché un detenuto scrive poesie? E’
l’interrogativo che si pone Pecunia
Rosp all’indomani della presentazione del libro “Pen(n)a di poeti”,
una raccolta di liriche scritte nel carcere
pesarese di Villa Fastiggi (e delle quali
pubblichiamo “Un angolo di mondo”);
Parte Nopeo 2001 riflette invece sulla sua
Napoli, il cui melting pot diviene metafora
di un’ auspicata tolleranza: nell’ estratto da
"Penna Libera Tutti" di febbraio.
Silvia Ragni
PEN (N) A DI POETI
E’ giunto a conclusione il corso di scrittura
creativa, per quest’anno dedicato alla poesia,
29 fuori porta.indd 2
con la cerimonia di presentazione del libro che contiene le
opere di una ventina di detenuti/
e. Il libro s’intitola “Pen(n)a di
poeti” e contiene il risultato
di sette-otto mesi di incontri
settimanali con i rappresentanti
dell’OFFICINA Associaziodell’
Onlus, i quali
ne Culturale Onlus
ci hanno trasmesso la loro
trascinante dedizione all’arte
dello scrivere e del rappresentarsi, esprimendo non solo
quello che ci piace di noi, ma
anche e soprattutto quello
che nascondiamo persino a
noi stessi. Perché scrivere
(o leggere) delle poesie?
Per un vezzo intellettuale,
caricaturandosi in grottesche imitazioni di celebri
poeti, o per tentare finalmente di riuscire a
capire qualcosa di più del proprio strato più
profondo? Naturalmente propendo nettamente
per la seconda che ho detto… ma non tanto
per fare“quello sensibile e colto”, quanto per
sottolineare quanto differente sia, scrivere e
leggere poesie, dall’operazione relativa alla
più comune narrativa in prosa. Sono letteralmente innamorato di questa forma espressiva,
ma devo dire molto più per quanto riguarda
la scrittura, rispetto alla lettura; quando m’approccio ad un componimento, non so mai
quello che scaturirà dalle mie dita sulla tastiera, fatico tanto prima di essere convinto di ciò
che mi appare tracciato sullo schermo, quasi
che venga a scoprire, ex novo, parti della mia
anima sconosciute, o forse autocensuratemi.
Da dilettante, quale io sono, riesco unicamente
a proporre tematiche ed argomenti che si rifanno al mio vissuto più lacerante, ai mostri che
azzannano costantemente i sonni e le illusioni
d’un uomo in perenne ricerca di demarcazione
dalla mediocrità, suggerita da contesti grevi e
soffocanti, tipo…questo..? (…) Noi detenuti
siamo una razza un po’strana, ci teniamo ad
affermare le diversità ed il risentimento, nei
confronti di una società abbastanza cieca di
fronte alle nostre sofferenze, però quando
si tratta di esternare il meglio di noi, allora
forniamo discrete alternative a chi ci vorrebbe
recepire solo come biechi malviventi, privi di
valori e civiltà. Ben vengano, perciò, corsi di
questa levatura, poiché “di non solo pane si
nutre l’uomo”…
pEcunia roSp
UN ANGOLO DI MONDO
Dai alla mente la ragione di vita.
Dai al tuo cuore la ragione d’amare.
Devi essere forte non arrenderti mai,
combatti e vincerai.
Non sei solo nel mondo,
e quindi non sei il più forte.
Tanti ostacoli troverai
sul tuo cammino,
tante persone
che ti faranno male.
Ma tu non arrenderti,
perché sei vivo.
Devi essere tu a crearti un destino,
non dare agli altri lo spazio
di farlo per te,
chiudi i pugni e combatti,
non cadere giù.
Non fermarti davanti a porte blindate,
o macchine sofisticate,
siamo noi che le abbiamo create.
E se vuoi un piccolo angolo di mondo,
vai avanti e non fermarti.
Pancrazio Doti
PARTENOPEO, TRA LE RIGHE
ll lettore cd suona la musica di Pino Daniele,
l’album è Medina e racconta di una Napoli, melting pot dove si mischiano le radici
dell’antica Partenope, nome della sirena che
diede battesimo alla città, alle tendenze dei
popoli di tutto il mondo, dove l’unico potere
in cui sia possibile credere è quello della gente
che alla morte di un re, come ad una nuova
elezione presidenziale, afferma festante: ‘’E’
muort o’rrè, evviva o’ rrè!”. La melodia mi
ricorda quando falcavo con l’energia di un
neo-diplomato il Corso Umberto in direzione
dell’Università degli Studi Federico II. Oggi,
da anfitrione della mia bella città, sono diventato ospite della Casa Circondariale di Pesaro,
eppure mi pare di essere ancora lì (…). Nel
frattempo canti arabi di preghiera mi riportano
allo scenario suggestivo del mercato su strada
di Porta Nolana ed in fondo percepisco che
siamo stati precursori di un’ apertura a nuovi
popoli che adesso coinvolge tutto il Paese, che
però non riesce a garantire a tutti un impiego
dignitoso offrendo come sole opportunità
il lavoro in nero sè non la delinquenza. Un
amico mi ripete spesso che il “colore” di una
città è fatto di cose affascinanti quanto di
cose sporche e capisco che quando ci si lascia
sedurre dal torbido la visione si confonde
e non si riesce a discernere le due parti del
Sublime: il dannoso dal bello. Consapevole
di questa distinzione, memore della lezione
carceraria, capisco chi dice che la bellezza
salverà il mondo. “Capire il clandestino che
si ha nel cuore”, come canta il buon Pinuccio.
Capire che l’accoglienza vuol dire prima di
tutto tolleranza ed ospitalità e che un’efficiente
realtà carceraria deve mirare al reinserimento
della persona in un sistema che ne rispecchi
il buon funzionamento.
Parte Nopeo 2001
25/02/15 11.30
30
>DIALOGO<
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
Un esercito per una partita!
C
di MARIO BARTOCCI
omprendiamo – e condividiamo- lo
sdegno universale contro la devastazione del centro di Roma ad opera
dei “tifosi” olandesi.
Condividiamo, anche, la proposta di punire
severamente i responsabili del misfatto, anche
se sappiamo bene come la severità si sgonfi
rapidamente con lo sgonfiarsi delle emozioni.
Ma sorprende lo stupore di chi considera
“inaudito” l’episodio, quando tutti sappiamo
che è stato solo una manifestazione estrema
di quella che possiamo ormai considerare
una ordinaria fisiologia del gioco del calcio;
e, cioè, la cornice di insulti, legnate, danneggiamenti e talvolta, purtroppo, coltellate che
fa da corona quasi ad ogni partita.
Si dirà che questo succede negli stadi di ogni
Paese, dal più arretrato al più “civilizzato”;
ma questo, più che una giustificazione, è un
qualcosa che sta fra una tartufesca chiamata
di correo e una magra - anzi magrissimaconsolazione. Si dirà che sono sempre pochi
violenti (le solite “mele marce”, che servono
ad assolvere tutti gli altri) a trascinare le
folle, per loro natura, pacifiche; ma dobbiamo ancora sentire qualcuno, delle suddette
pacifiche folle, che li indichi per nome e
Sconcerto e rabbia
dopo la devastazione
del centro di Roma
cognome, e, magari, ne reclami la punizione.
Si dirà, infine, che la violenza può esplodere
dovunque, quando la discussione si fa calda
e gli argomenti diventano scottanti; ma,
nella generalità dei casi, i violenti portano
a loro giustificazione un pretesto, per così
dire, concreto, anche se generalmente non
condivisibile o addirittura aberrante.
Nel calcio, no; i violenti non hanno pretesti
da accampare, se non quello di praticare la
violenza fine a se stessa, qualunque sia il
match a cui accorrono, che per loro è del tutto
indifferente; menare per menare, insomma.
Ci sentiremmo ridicoli ad aggiungere la nostra voce a quanti reclamano il ritorno “a un
calcio sano”, che sembra ormai confinato nel
recinto delle utopie. E ci sentiremmo ipocriti
ad avallare le recriminazioni delle Società di
calcio quando fingono di prendere le distanze
dalle intemperanze dei loro tifosi, o le gabellano per “passione sportiva”, dando la colpa
alla Polizia, alla Provincia, al Comune e a
quanti altri per non averle sapute contenere.
Per le vicende di Roma, come per altri episodi
simili, non abbiamo né titolo né competenza
per giudicare se l’ordine pubblico sia stato o
no correttamente gestito. Però, che tristezza,
dover mobilitare un esercito per difendere i
cittadini, non da un attacco terroristico, non
da una catastrofe naturale, ma da una partita
di calcio!
Entusiasti dal progetto Perù
Il poliziotto Zuccaro ha raccontato la sua esperienza ai bambini
Martedì 10 febbraio, il poliziotto fabrianese Raniero Zuccaro ha illustrato, con coinvolgente entusiasmo e spirito
di condivisione, il Progetto–Perù ai bambini della scuola
d’Infanzia "Malfaiera" di Fabriano.
Le immagini proiettate su maxischermo e le spiegazioni
scaturite da autentica esperienza di vita hanno suscitato
immediato interesse e vivace curiosità nei bambini, i quali
hanno reagito con osservazioni e domande spontanee,
nonostante la tenera età.
Confrontarsi con una realtà così diversa è stata un’opportunità di crescita individuale oltre che collettiva e, come
ha detto un bambino rientrando in classe a seguito dell’incontro, “oggi è stata proprio una bella giornata!”. L’evento
ha avuto luogo nei locali dell’ istituto grazie alla consueta
disponibilità del dirigente scolastico Emilio Procaccini e
alla fattiva collaborazione di tutto il personale docente e
non della scuola "Malfaiera".
Scuola d'infanzia Malfaiera
La sanità locale
tra luci ed ombre
Per circa due mesi ho assistito continuativamente giorno e notte un
mio familiare malato, ricoverato via via in diversi settori del locale
nosocomio. Devo denunciare, mio malgrado, una classe medica molto
superficiale ed approssimativa, in cui le varie figure specialistiche, che
pur abbondano nel nostro ospedale, non riescono ad integrarsi tra loro.
Ogni reparto opera in maniera isolata e circoscritta, e a pagarne le spese
sono i poveri cristi affetti da più patologie. Fortunatamente, però, spiccano tra loro alcune figure di eccellenza, che con la loro opera, fino a
quando rimarranno in servizio, riescono a dare serenità al malato e ai loro
familiari. L’ospedale non può essere sempre l’anticamera dell’obitorio.
Da ultimo devo, doverosamente e con grande affetto, riconoscere un
grande merito professionale ed umano a tutti gli infermieri e le infermiere
che ho incontrato nei vari reparti: a loro il mio più sentito ringraziamento
e quello dei miei figli.
b.q.
30 dialogo.indd 2
DON MUSO DURO
di Don Leopoldo Paloni
Chiedo spiegazioni
sul varo della legge
Leggo sulla stampa che Matteo Renzi s’appresta
a varare una legge sulle unioni civili delle coppie
omosessuali che prevede gli stessi diritti di una
famiglia matrimoniata in senso classico, escluse
le adozioni. Mi sfuggono alcuni contorni della
“ratio legis” di questa norma. Delle due una:
o si tratta di due cose uguali e sarebbe quindi
discriminatorio impedire l’accesso alle adozioni;
o si tratta di due cose differenti per cui andrebbe
chiarito in che cosa consiste la differenza. Chiedo
quindi a qualche responsabile locale dei partiti
di Governo lumi a riguardo.
Rimango in attesa di un gentile riscontro.
Un'opera di Ennio Gaoni
Il ricordo è vivo:
ora le opere
di Ennio Gaoni
in mostra?
In relazione alle numerose manifestazioni di stima
e di affetto ricevute dopo la pubblicazione dell’articolo sul centenario della nascita di mio padre (prof.
Ennio Gaoni) desidero ringraziare tutti coloro che mi
hanno contattato; non pensavo che a distanza di tanti
anni fosse ancora così vivo il suo ricordo, non solo
a Fabriano; colgo inoltre l’occasione per rispondere
a tutti quelli che mi hanno proposto di mettere a disposizione le sue opere per una mostra, che purtroppo
il materiale con cui sono state realizzate la maggior
parte delle opere (gesso), le rende particolarmente
fragili e delicate alla movimentazione. Spero che un
giorno ci sia la possibilità di realizzarle in bronzo per
renderle fruibili ad un pubblico più vasto.
Luca Gaoni
25/02/15 11.28
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
>DIALOGO<
31
Giano, il dibattito è infinito
Una lettera all'assessore Alianello: intombare il fiume non è poi così sicuro
G
di ANDREA GIOMBI
entilissimo assessore Alianello, le
scrivo per il ruolo che ricopre, in
quanto assessore ai Lavori Pubblici, e quindi per l’influenza che
il suo agire politico può determinare sulle
sorti del nostro fiume Giano e quindi sulla
nostra città. Esattamente un anno fa è stata
protocollata un'interpellanza per riscoprire
totalmente il fiume Giano e per conseguenza
ridare dignità a Fabriano e alla politica locale.
Il 22 maggio scorso durante la discussione
nel merito a Palazzo Chiavelli Lei ha così
risposto: “Le varianti possono essere ammesse, sentito il parere del direttore dei lavori,
del progettista, e degli enti competenti. Però
l’amministrazione auspica che il fiume non
possa essere più ritombato nel tratto che ora
lo prevede, ma dobbiamo attenerci ai pareri
e alle condizioni di legge. Inoltre in data 22
maggio la Giunta ha dato mandato al dirigente dell’assetto del territorio di svolgere uno
studio di una variante ai lavori, che preveda
la totale scopertura del fiume”. L’attuale
progetto esecutivo in vigore al momento,
prevede, dopo la scopertura per svolgere i
lavori fognari previsti, la quasi completa
ricopertura del fiume nel tratto urbano dal
momento che sul reale stato della variante
ai lavori si conosce ben poco. Mi sento il
dovere, per amore della mia città, di porLe
tre semplici domande sperando che possa
avere la pazienza di rispondermi e quindi di
informare il più possibile su questo tema così
importante e legato alla dignità di Fabriano.
• Come si può rendere Fabriano una città
turistica e contemporaneamente seppellire il
fiume cittadino? (il Giano insieme al ponte
dell’Aéra sono presenti nel gonfalone cittadino).
• Come si può sostenere, tenendo a mente
i continui disastri italiani (Olbia, Genova…),
che un fiume intombato sia più sicuro che
tenerlo invece scoperto?
• Nel tratto urbano vi sono delle casupole,
Diamo una sede adeguata
ai nostri Istituti Comprensivi
Al degrado civico e morale che
dilaga, in forme ed intensità
diverse – se non si accetta di
subirlo passivamente – c’è un
solo rimedio: la Scuola. Una
Scuola che sappia dare una formazione adeguata alle esigenze
delle nuove generazioni, per la
loro affermazione in una società
in rapida evoluzione. La Scuola
non è un’isola felice in un mare
tranquillo, ha precisi doveri ma
anche pressanti necessità al cui
soddisfacimento la società in cui
opera deve garantire gli strumenti
indispensabili: edifici adeguati,
assistenza economica e sanitaria.
Questo è vero, in particolare, per
la Scuola dell’obbligo. E’ in questo tratto del percorso educativo,
infatti, che si pongono le basi
della formazione dell’uomo e del
cittadino. Se fragili sono le basi,
incerto, precario sarà il successivo percorso scolastico di quanti
la frequentano, in particolare per
gli alunni che, per vari motivi,
sono in difficoltà. Amministratori
comunali non possono e non devono dimenticare questa verità.
L'edificio dell'Istituto Fermi pronto per ospitare la Finanza?
Oggi si presenta di restituire
alla Scuola un edificio che fu
costruito per lei, (come l’istituto Fermi) dando gli spazi necessari ai tre Istituti Comprensivi
(scuola dell’infanzia, elementari e medie) che ne hanno assoluto bisogno per poter dare agli
alunni gli spazi necessari ad una loro formazione armonica, integrale. Non è ripicca strana:
è l’appello accorato di chi sa, per l’esperienza di tanti anni di impegno nella e per la Scuola,
quanto l’Istituto Comprensivo sia fondamentale per dare ai giovanissimi gli strumenti della
libertà di pensare, di crescere, di agire. Possono, queste considerazioni, consentire il superamento degli ostacoli – se ci sono – al soddisfacimento di questa richiesta?
Adele Gioia
di cui alcune già interessate di ordinanza di
demolizione per essere abusive, che poggiano direttamente sulla attuale copertura.
Con l’attuale progetto esecutivo il Comune,
demolendo la copertura e le restanti casupole
sovrastanti non abusive, dovrà poi ricostruirle.
E’, senza alcun dubbio, per le casse comunali
più economico espropriare tali casupole e
quindi non avere più l’onere di ricostruirle. Perché allora il Comune non decide di
espropriare le restanti casupole non abusive
che poggiano direttamente sulla copertura
del Giano?
Il fiume può essere scoperto e valorizzato,
ma dipende solo dalla volontà politica e per
questo ritengo utile e doveroso che le forze
politiche in Consiglio comunale diano, quanto prima, vita ad un'assemblea che coinvolga
il “Comitato alla Scoperta del Giano” ed i
cittadini, per informare sul perché di alcune
scelte politiche e non di altre. Il momento
è anche propizio per il dibattito, viste le
elezioni regionali imminenti.
L'importanza di una nonna
nel rapporto con la nipote
Cara Nonna Pelia, purtroppo non mi è possibile riuscire a riassumere tutta la Tua fantastica storia, durata quasi un secolo, in così poche
righe, ma ci tengo almeno a farTi sapere cosa
hai significato per me in questi primi 23 anni
della mia vita. Mi raccontavi sempre, fino a
poco tempo fa, della gioia immensa che Tu e
nonno avete provato alla mia nascita. Eravate
così emozionati, perché ero la vostra prima
nipote e appena mi avete portata a casa, Tu
hai iniziato subito a cullarmi tra le Tue braccia
amorevoli; ancora adesso, quando sono triste
o stanca, vedo il Tuo sorriso e sento la Tua
voce che mi tranquillizza. Purtroppo non ho
mai avuto il privilegio di poter crescere qui
vicino a Te e di vederTi tutti i giorni, ma
forse da una parte è stato meglio così, perché
questo mi ha permesso di capire ancora di più
la Tua importanza: fin da quando ero piccola
infatti, sei sempre riuscita a trasmettermi il
Tuo immenso amore anche a distanza, perfino
oltreoceano, quando vivevo a Singapore e
saresti stata disposta addirittura a prendere
l’aereo che tanto ti terrorizzava, per venirmi
ad assistere durante la mia operazione alle
tonsille. Poi, piano piano, sono cresciuta e,
nonostante nonno non ci fosse più, sei sempre
riuscita benissimo da sola a svolgere il Tuo
ruolo di dolce nonna, facendomi affezionare
sempre di più a Te e insegnandomi quelli
che ad oggi considero i valori più profondi e
importanti della mia vita, come il rispetto per i
genitori, la Fede, l’impegno, la determinazione e soprattutto l’Amore. Sì, perché l’amore
incondizionato di una nonna e specialmente
il Tuo, non si scorda mai, nemmeno di fronte
alla sofferenza, nemmeno di fronte ad un letto
di ospedale, nemmeno di fronte ad un cuore
che smette di battere. Hai fatto di tutto per me,
finché hai potuto: mi hai sempre coccolata,
accarezzata, viziata con la Tua cucina e le
Tue premure, amata e difesa davanti a tutto e
tutti, a volte anche dai rimproveri di mamma e
papà. Mi hai sostenuta sempre con tantissimi
complimenti, anche quando magari non li
meritavo, ma soprattutto hai pregato per me,
in ogni istante della tua vita, per ogni lungo
viaggio che dovevo affrontare, per ogni prova
o esame che dovevo superare, e questo forse
è il regalo più grande che Tu potessi farmi.
Le tue preghiere infatti mi hanno sempre
fatto sentire la tua presenza costante e mi
sono servite più di ogni altra cosa al mondo,
soprattutto negli ultimi anni e nei momenti
più difficili che ho dovuto affrontare.
Se un giorno mi chiedessero che donna vuoi
diventare, io risponderei che vorrei essere
come te: cocciuta e testarda, a volte anche
troppo, ma allo stesso tempo determinata e
sempre pronta ad accogliere chiunque nella
tua casa e a fare qualsiasi cosa per i tuoi figli
e i tuoi cari.
Ora non vederti più su quella poltrona, a casa
Tua, è difficile, così come non vederti seduta
a tavola a gustare tutti i Tuoi cibi preferiti,
di cui soprattutto in vecchiaia non Ti sei mai
privata. Anche sentire la Tua voce rassicurante al telefono mi mancherà più di ogni altra
cosa al mondo, ma grazie alla Fede che mi
hai trasmesso e donato, voglio poter credere
che d’ora in poi
Tu sarai sempre con me, in ogni mio gesto,
in ogni mio sorriso, in ogni mia preghiera, in
ogni mio sguardo, in ogni mio pensiero e in
tutto il resto della mia vita, perché come sei
stata indispensabile in questi 23 anni, lo sarai
per sempre: ora, ogni volta che guarderò il
cielo, saprò che il mio nuovo angelo custode
è Lì, e non mi ha lasciata sola.
Nicoletta
Quei parcheggiatori abusivi
Sentite numerose e ripetute segnalazioni di
cittadini che si ritrovano costretti a dover
subire quotidianamente l’invadente “aggressività” di presunti parcheggiatori che
operano soprattutto nel piazzale dell’ospedale
cittadino, attraverso un'interrogazione intendo
risollecitare l’amministrazione comunale per
chiedere di trovare una soluzione definitiva
per risolvere il problema. L’amministrazione
deve trovare una soluzione per debellare definitivamente il fenomeno dei parcheggiatori
abusivi davanti l’ospedale e sulla questione,
31 dialogo.indd 2
c’è bisogno di un intervento deciso e risolutivo. I cittadini e tutti gli utenti che, quotidianamente, hanno bisogno di raggiungere
l’ospedale devono fare i conti con queste
persone che chiedono, e in certi casi esigono,
un compenso per permettere il parcheggio. E’
evidente come questi fatti contribuiscano ad
accrescere una diffusa sensazione di insicurezza, soprattutto fra le donne e le persone
anziane, che non può essere più tollerata.
Pino Pariano,
presidente Consiglio comunale città di Fabriano
25/02/15 11.25
32
L'Azione 28 FEBBRAIO 2015
E' in gioco la nostra storia
Nove sigle dell'editoria chiedono un sostegno pubblico regolato e giusto
U
na campagna per salvaguardare il pluralismo
dell’informazione e per
una riforma urgente
dell’intero settore dell’EDITORIA.
La campagna Meno giornali =
meno liberi è promossa da Alleanza delle Cooperative Italiane
Comunicazione, Articolo 21, Mediacoop, Fisc, File, Federazione
Nazionale Stampa Italiana, Sindacato Lavoratori Comunicazione
CGIL, Associazione Nazionale
stampa online, Unione Stampa
Periodica Italiana.
Il primo atto di questa campagna
è questo manifesto appello che
ti chiediamo di sottoscrivere
affinché possa essere più forte la
nostra voce verso Governo e Parlamento per:
fare approvare misure urgenti,
tese a salvaguardare le testate di
cooperative e associazioni, tutte no
profit, che sono a rischio di chiusura a causa dei tagli immotivati
del contributo diretto all’editoria;
richiedere l’avvio immediato di
un Tavolo di confronto sull’indispensabile riforma dell’intero sistema dell’informazione (giornali,
radio, tv, internet).
Circa 200 testate di giornali, gestite da cooperative e associazioni,
tutte no profit, rischiano oggi, se
non interverranno il Governo e il
Parlamento con misure urgenti e
adeguate, la definitiva chiusura.
Una chiusura che sarebbe di straordinaria gravità per un Paese
democratico.
Senza questi giornali l’informazione italiana sarebbe in mano a
pochi grandi gruppi editoriali e in
molte Regioni e Comuni rimarrebbe
un unico soggetto, monopolista di
fatto, dell’informazione locale e
regionale;
Senza questi giornali, impegnati
da sempre a narrare e confrontare
con voce indipendente esperienze,
testimonianze, inchieste connesse
a specifiche aree di aggregazione
sociale e culturale e ad affrontare
con coraggio tematiche di particolare rilevanza a livello nazionale,
l’informazione italiana perderebbe
una parte indispensabile delle
proprie esperienze plurali.
Le conseguenze sociali ed economiche di queste chiusure?
Perdita di più di 200 voci libere
dell’informazione, in tutta Italia;
perdita di 3.000 posti di lavoro tra giornalisti e poligrafici,
con una forte ricaduta negativa
per l’indotto (tipografi, giornalai,
distributori, trasportatori) e per le
Senza voci, senza vita
Meno giornali, meno liberi (#menogiornalimenoliberi). È partita nei giorni scorsi una
poderosa campagna istituzionale a livello
nazionale. Ad essa è associata una petizione da
firmare online (www.menogiornalimenoliberi.
it). Numerose altre attività sono state avviate
da nove sigle dell’editoria, Fisc compresa.
Meno giornali, meno liberi (#menogiornalimenoliberi). È partita nei giorni scorsi una
poderosa campagna istituzionale a livello
nazionale. Ad essa è associata una petizione da
firmare online (www.menogiornalimenoliberi.
it). Numerose altre attività sono state avviate
da nove sigle dell’editoria, Fisc compresa (la
Federazione cui fanno capo 190 settimanali
cattolici). Tutta questa mobilitazione narra
con estrema chiarezza il pericolo incombente:
sono davvero numerosi i giornali a rischio
chiusura, settimanali diocesani compresi.
Da lunghissimo tempo mettiamo in guardia
dai pericoli di una concentrazione dell’informazione che in Italia riguarda ogni mezzo. I
grandi network avranno vita ancor più facile.
È in gioco quella polifonia di voci che da oltre
un secolo caratterizza l’informazione locale.
Stanno per chiudere bottega decine e decine
di pubblicazioni, nel silenzio più totale.
Già diverse testate hanno abbassato la saracinesca. Poco alla volta periodici e quotidiani
di lunga tradizione stanno dicendo basta,
in una lenta e continua agonia che fa solo il
gioco di chi occupa già tanto spazio con voce
assai robusta.
È il declino dell’importanza della cosiddetta
provincia italiana, a vantaggio di un mondo
dell’informazione tutto schiacciato sui grandi
media, sugli slogan, su una comunicazione di
superficie che non crea legami.
È in pericolo un pezzo, neppure tanto piccolo,
del nostro Paese. Non si tratta solamente di
una perdita di ricchezza causata dal venir
meno di migliaia di posti di lavoro. Qui si
ragiona di un patrimonio di esperienze, di un
fluire continuo di storie, di racconti, di testimonianze di un’Italia che, una volta divenuta
afona, smetterebbe di esistere. È quella parte
del Belpaese che spesso racconta il meglio di
sé. Che ha ancora il sano desiderio di esserci,
di dire la propria, di poter contare qualcosa,
nonostante tutto.
Torna, comunque sia, l’eterna questione di
questi ultimi anni.
Il sostegno all’editoria è un regalo di Stato?
Accade così nel resto d’Europa? È vero che
l’Ue domanda di chiudere i rubinetti del
sostegno pubblico all’editoria? Ai proclami
urlati, agli slogan che invadono la Rete, noi
rispondiamo con il nostro lavoro sul territorio
e con il ragionare pacato.
Il solo mercato, ne siamo convintissimi, non
può regolare un settore tanto delicato come
quello dell’informazione. Sono troppi gli interessi in ballo. Troppo importante la posta
in gioco.
La democrazia si alimenta anche con il
sostegno a una stampa, oggi quasi sempre
ampliata grazie al web, che vigila su chi governa. Un’informazione in sintonia col Paese
reale che tenta ogni giorno di svolgere ancora
la funzione di cane da guardia per conto dei
cittadini-lettori.
Francesco Zanotti, presidente nazionale Fisc
economie locali nel loro complesso;
300 milioni in meno di copie
di giornali distribuite ogni anno
in Italia;
500 mila pagine di informazione in meno ogni anno;
milioni di articoli, post, blog...
in meno, ogni anno.
Inoltre, per lo Stato:
aumento dei costi per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori
dipendenti;
minori entrate fiscali. Si può dimostrare che, in caso di
chiusura di tante testate, i costi per
lo Stato sarebbero largamente
superiori al valore delle somme
necessarie per adeguare il Fondo
per il contributo diretto all’Editoria al fabbisogno effettivo,
individuabile per il 2015 in circa
90 milioni di euro.
La Carta fondamentale dei Diritti
dell’Unione Europea impegna
ogni Paese a promuovere e garantire la libertà di espressione e
di informazione:
Lo Stato Italiano risulta oggi,
però, agli ultimi posti in Europa
per l’investimento pro capite a
sostegno del pluralismo dell’informazione. L’investimento attuale
è, infatti, pari ad una percentuale
irrisoria del Bilancio dello Stato.
Aderendo a questo appello, rivolto al Parlamento e al Governo, ogni
cittadino:
può dare il proprio contributo alla continuazione di queste
esperienze cooperative e non profit.
Testate libere da condizionamenti
proprietari, gestite, senza fine di
lucro e secondo criteri di trasparenza ed efficienza, da gruppi di
giornalisti indipendenti, senza
alcun apporto di capitale esterno
in grado di condizionarne l’attività
editoriale;
può partecipare, tramite il blog
www.menogiornalimenoliberi.
it, alle proposte in discussione relative ad alcune linee fondamentali
da suggerire al Governo e al Parlamento per la Riforma del settore.
Basta soldi ai giornali, dice qualcuno.
Sì, però… Però ci sono più di 200 giornali in Italia
che fanno informazione come nessuna grande testata
mai potrà fare. Però dovrai rinunciare al tuo quotidiano locale, al settimanale della tua comunità, alla
rivista che la pensa come te. Però c'è un mondo di
3000 persone che rischia il posto di lavoro. E che
risparmio è? In pochi anni il fondo pubblico per
l'editoria è calato del 90%. Però questo Paese potrà
fare a meno dell'informazione libera? Quella senza
profitti, senza padroni, senza catene?
Senza fondo per l'Editoria non profit l'informazione
libera va a fondo: firma anche tu, adesso.
www.menogiornalime
noliberi.it
32 ultima.indd 2
25/02/15 11.21