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FORUM P.A. SANITA’ 2001
Azienda Usl n.2 dell’Umbria
Servizio di Staff Qualità e Promozione della Salute
Ridimensionamento e riqualificazione dei Punti nascita nella
Azienda Usl n.2 dell’Umbria
Parte 1: Anagrafica
Titolo del progetto: “Ridimensionamento e riqualificazione dei Punti nascita nella Azienda Usl n.2
dell’Umbria”
W.Orlandi , F.Cerami , M.Pioppo , C. Vannini
Amministrazione proponente: Azienda Usl n.2 dell’Umbria
Unità organizzativa: Servizio di Staff Qualità e Promozione della Salute
indirizzo:via Guerra n.17 Perugia
sito web: www.ausl2.umbria.it
Referente: Dr. Manuela Pioppo
Funzione: Responsabile del Servizio di Staff Qualità e Promozione della Salute
Ente: Azienda Usl n.2 dell’Umbria
Telefono: 03482504508
Fax: 075-5412004
E-mail: [email protected]
Parte 2: Aspetti generali
2.1 Area di intervento
Qualità/Organizzazione
Miglioramento del rapporto con l’utenza
2.2 Progetto: in corso di realizzazione
2.3 Descrizione sintetica del progetto
In base a quanto stabilito dalla programmazione regionale, la U.S.L. n.2 dell’Umbria ha provveduto a
riorganizzare, nel biennio 1999-2000, la rete dei punti nascita che, con il loro ridimensionamento sono
passati da un numero di 5 a 3 negli ospedali di Assisi, Marsciano, Castiglione del Lago e che assistono più
di 1360 parti all’anno . Contemporaneamente al processo di riorganizzazione /ridimensionamento si è
attivato un processo di riqualificazione di tutta l’area materno-infantile, organizzata nel Dipartimento Materno
Infantile e dell’Età Evolutiva che è di tipo trasmurale ed interdistrettuale, promovendo una serie di azioni tra
loro integrate che interessano la qualità delle prestazioni offerte, nei suoi vari aspetti: a) la diffusione e la
condivisione tra i medici ospedalieri e territoriali delle Linee Guida Diagnostico-Terapeutiche basate sulla
medicina dalla evidenza ; b) il miglioramento dell’umanizzazione del percorso nascita realizzato con
l’adesione alle raccomandazioni dell’OMS ed all’iniziativa dell’ UNICEF “Ospedali amici dei bambini”
riguardanti i Corsi di Preparazione al Parto, l’ adozione del modello assistenziale del rooming-in e la
promozione dell’ allattamento materno con l’obiettivo di un adeguamento delle procedure assistenziali che
consenta l’accreditamento da parte della stessa UNICEF; c) una maggior integrazione tra i servizi territoriali
ed ospedalieri per l’assistenza domiciliare alla puerpera.
2.4 Motivazioni
Il progetto ha dato innanzitutto risposte di tipo organizzativo gestionali, con il ridimensionamento dei punti
nascita ,a quanto stabilito dal Piano Attuativo Locale ed ha inteso soddisfare alle esigenze di garanzia e
sicurezza per la donna ed il neonato/a in tutto il percorso assistenziale della nascita, disattivando punti
nascita con un numero di parti annuali inferiori a 100 e con percentuali di tagli cesarei anche superiori al
35%. Il progetto vuole inoltre rispondere all’esigenza di miglioramento complessivo della qualità
assistenziale dei punti nascita che è emersa essenzialmente dalla pratica dell’audit durante il processo di
diffusione delle Linee Guida Diagnostico-Terapeutiche aziendali sul Parto Normale o Fisiologico o sul Taglio
Cesareo. In questo ambito sono infatti risultate delle diversità importanti tra l’evidenze scientifiche e le
raccomandazioni delle Linee Guida ed i comportamenti clinici, gli aspetti educativi e di umanizzazione
usualmente praticati nei punti nascita aziendali.
2.5 Soggetti destinatari
Le categorie di utenti a cui è rivolto il progetto sono: la donna ed il neonato/a in tutte le fasi del percorso
nascita (gravidanza, parto, puerperio )
2.6 Caratteristiche del progetto
Le principali caratteristiche del progetto riguardano la riorganizzazione e la riqualificazione di tutta l’area
materno-infantile con la realizzazione dell’integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali e con l’approccio
metodologico per processo, inteso come una successione strutturata di attività finalizzata a produrre
miglioramenti consistenti in termini di qualità per il cliente finale che in questo caso è rappresentato dalla
coppia mamma-bambino/a e qui di seguito descritto:
a) ridimensionamento dei punti nascita; b) potenziamento delle attività consultoriali e dei Corsi di
Preparazione al Parto ed alla Nascita; c) attività formativa per tutti i soggetti coinvolti dal processo
innovativo: medici / infermieri / ostetriche ospedalieri e territoriali; d) elaborazione ed implementazione di
Linee Guida Diagnostico - Terapeutiche condivise da tutti i tre Punti Nascita sul Parto Normale o Fisiologico
e sul Taglio Cesareo; e) elaborazione del modello aziendale per i Corsi di Preparazione al Parto ed alla
Nascita per la definizione di principi e contenuti condivisi ed omogenei per tutte le sedi; f) adozione del
modello organizzativo condiviso di rooming-in in tutti i tre punti nascita; g) promozione dell’allattamento
materno con l’istituzione di gruppi di sostegno di operatori; h) miglioramento del comfort alberghiero con
lavori strutturali e rinnovo di arredi per favorire quanto più possibile la composizione della triade madre padre - figlio/a;
i) assicurare la continuità assistenziale territoriale dopo la dimissione precoce entro le 72 ore attivando i
pediatri di base e l’assistenza domiciliare da parte delle stesse ostetriche dei punti nascita; l) adeguamento
delle procedure assistenziali che consentano l’accreditamento da parte dell’UNICEF per inserire gli Ospedali
della Azienda USL n.2 dell’Umbria tra gli “Ospedali amici dei Bambini”.
2.7 Finalità
Il progetto nel suo complesso persegue le seguenti finalità generali: a) Attuare un processo di
razionalizzazione e di riqualificazione dei punti nascita , ridimensionando gli stessi e potenziando le attività
consultoriali e distrettuali, con uno spostamento di risorse dall’area ospedaliera all’area distrettuale
territoriale; b) Migliorare l’umanizzazione delle cure relative al percorso nascita
( gravidanza, parto, puerperio), riconducendo il parto ad un evento fisiologico, riducendo il più possibile la
medicalizzazione e garantendo la continuità assistenziale territoriale post-dimissione ospedaliera.
2.8 Obiettivi
Obiettivi di qualità: promuovere la qualità professionale attraverso la diffusione e la condivisione delle Linee
Guida Diagnostico-Terapeutiche aziendali prodotte secondo la medicina dell’evidenza.
Obiettivi organizzativo-gestionali : ottimizzare, attraverso la riorganizzazione dei punti nascitae seguendo il
modello dipartimentale, l’uso delle risorse umane , strumentali e finanziarie e migliorare l’integrazione tra i
servizi ospedalieri e territoriali interessati;
Obiettivi di salute: promuovere l’allattamento al seno e la relazione adeguata madre-bambino/a; ridurre
l’incidenza di tagli cesarei ai livelli raccomandati dall’OMS; ridurre i rischi e danni nel percorso nascita .
2.9 Vantaggi attesi
I vantaggi attesi rispetto all’efficienza interna sono : un aumento del numero di parti di donne residenti nella
USL n.2 ; una riduzione della percentuale di tagli cesarei al valore raccomandato dall’OMS; un aumento in
percentuale di neonati sani ; una riduzione della percentuale di ricoveri inappropriati ; e rispetto al rapporto
con il cittadino un aumento del numero di donne che frequentano i Corsi di Preparazione al Parto ed alla
Nascita, utilizzano il rooming-in e che allattano al seno; un aumento del gradimento delle donne-clienti per
le varie fasi dell’assistenza offerta del percorso nascita.
2.10 Risultati conseguiti
I principali risultati finora conseguiti sono :
a) disattivazione di due punti nascita e potenziamento delle attività distrettuali;
b) stesura e diffusione delle Linee Guida Diagnostico-Terapeutiche sul Parto Normale o Fisiologico e sul
Taglio cesareo
c) elaborazione del Modello aziendale del Corso di Preparazione al Parto ed alla Nascita
d) elaborazione del modello aziendale del rooming-in e conseguente attuazione
e) inizio lavori per miglioramento del comfort alberghiero
3.1 Risorse
E’ stato acquisito il parere favorevole del Ministero della Sanità per il finanziamento di L.178.000.000 per la
realizzazione del miglioramento degli aspetti di umanizzazione del percorso nascita.
Il restante
finanziamento necessario è quello assegnato, a seguito della negoziazione del budget 2001, al
Dipartimento Materno Infantile e dell’Età Evolutiva per il conseguimento degli obiettivi coincidenti con la
realizzazione del progetto in questione. Per le risorse umane è prevista la dotazione di un’ostetrica in più
per favorire l’attivazione dell’assistenza territoriale.
3.3 Stato di realizzazione
La realizzazione del progetto prevede queste fasi:
1) Riorganizzazione/ridimensionamento dei punti nascita
2) Potenziamento dei Corsi di Preparazione al parto ed alla nascita
3) Formazione del Personale
4) Stesura e diffusione delle Linee Guida aziendali
5) Avvio del rooming-in e promozione dell’allattamento materno
6) Miglioramento del comfort alberghiero
7) Attivazione dell’assistenza domiciliare alla puerpera
8) Valutazione delle varie fasi del progetto
Lo stato di realizzazione del progetto si sta avviando al completamento della fase cinque e si prevede l’intera
attuazione entro la fine del 2001.
3.4 Realizzazione
Il progetto è stato promosso dal Dipartimento Materno infantile e dell’Età Evolutiva in collaborazione con il
Servizio di Staff Qualità e Promozione della Salute. Ha richiesto nuove modalità organizzative in riferimento
all’adozione del modello del rooming-in e dell’assistenza ostetrica territoriale. Il progetto prevede il
coinvolgimento di tutte le unità organizzative ostetriche, pediatriche ospedaliere e le strutture territoriali
consultoriali afferenti al dipartimento, dei Pediatri di Libera Scelta e della Direzione del Presidio Ospedaliero
Unico. La realizzazione del progetto comporta la costituzione di gruppi multidisciplinari di appoggio
all’allattamento materno . Il progetto ha richiesto una riorganizzazione a seguito del ridimensionamento dei
punti nascita, prevedendone uno per ogni ambito distrettuale (n.3), escluso quello del Perugino dove insiste
l’Azienda Ospedaliera,che ha comportato una riallocazione delle risorse umane e strumentali su base
dipartimentale. Ha attivato inoltre una rivisitazione dei comportamenti assistenziali dei professionisti a
seguito del processo di adesione alle linee guida tramite audit . Il progetto ha comportato anche azioni di
semplificazione amministrativa quali l’unificazione nei tre punti nascita della modulistica di ricovero neonatale
e della lettera di dimissione neonatale (dando molta importanza all’allattamento materno) e comporterà
l’unificazione della modulistica di ricovero ostetrico-ginecologico.
3.5 Utilizzo nuove tecnologie
E’ previsto in uno dei punti nascita l’acquisizione di una vasca idonea per offrire alle partorienti la possibilità
del travaglio in acqua.
3.6 Comunicazione interna
L’avvio del progetto ha comportato la realizzazione di molteplici incontri di comunicazione interna, coordinati
dai responsabili del progetto, con tutti gli operatori interessati con l’obiettivo di presentare il percorso nelle
sue varie fasi e far emergere eventuali criticità da risolvere.
3.7 Formazione del personale
Si indicano qui di seguito le attività formative attuate con i relativi destinatari e obiettivi della formazione:
PERCORSO FORMATIVO SULLE LINEE GUIDA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE rivolto agli specialisti
ostetrici, pediatri, anestesisti ospedalieri , i M.M.G. e P.L.S. per promuovere i principi della medicina basata
sull’evidenza e la diffusione / condivisione delle Linee Guida Diagnostico-Terapeutiche aziendali.
CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEI CORSI DI PREPARAZIONE AL PARTO rivolto agli
operatori gestori dei corsi con l’obiettivo di procedere ad un aggiornamento sui vari metodi di preparazione al
parto e di definire un modello aziendale unico condiviso ed omogeneo per tutte le sedi.
CORSO DI FORMAZIONE “A CASCATA”PER LA PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO rivolto
agli operatori dei punti nascita e dei consultori con l’obiettivo di uniformare l’atteggiamento culturale ed il
comportamento dei singoli operatori al fine di promuovere l’allattamento materno .
3.8 Comunicazione/partecipazione
E’ previsto l’aggiornamento delle informazioni della Carta del Ricovero inserite nella pagina WEB aziendale
rivolte alle donne in gravidanza per orientarle circa le nuove modalità assistenziali riguardanti il percorso
nascita. Sono stati distribuiti anche opuscoli informativi per pubblicizzare i corsi di preparazione al parto ed
alla nascita.
3.9 Monitoraggio e valutazione
a) Gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti sono qui di seguito riportati
Ex ante: indicatori tradizionali e del case-mix dell’attività ospedaliera Ostetrica e Neonatale. Indagine Pruo
sul grado di appropriatezza del ricovero ostetrico. Dati dell’attività consultoriale. Dati di contabilità analitica
per centro di responsabilità.
In itinere: Definizione della lista di indicatori da esaminare nelle cartelle cliniche di almeno l’80% delle donne
partorienti ricoverate, per la valutazione di impatto delle Linee Guida sul Parto Normale o Fisiologico e sul
Taglio Cesareo. Distribuzione questionari inizio corso - fine corso – postpartum e della scala di percezione
del dolore per la valutazione dell’utilità dei Corsi di preparazione al Parto ed alla Nascita. Distribuzione dei
questionari per la verifica del gradimento da parte di almeno il 75% delle puerpere per l’assistenza offerta nel
rooming-in e per l’assistenza ostetrica domiciliare. Verifica lista di requisiti individuati dall’UNICEF per
l’accreditamento “Ospedale amico del bambino”.
Ex post : Elaborazione complessiva di tutte le informazioni raccolte con gli strumenti di valutazione
impiantati in itinere . Confronto con i dati di riferimento ex ante.
b) La riqualificazione dei punti nascita è inserita tra gli obiettivi specifici per la retribuzione di risultato degli
anni 2000-2001 per i dirigenti medici e per il personale del comparto.
3.10 Sostenibilità organizzativa
Gli elementi che garantiscono la sostenibilità del progetto sono:
a) il coinvolgimento e l’adesione culturale al progetto di tutti gli operatori interessati, ricercati con le azioni
formative, l’audit ed il lavoro di gruppo per valutare gli stati di avanzamento del progetto . b) l’integrazione tra
le strutture ostetriche e neonatali e tra le ospedaliere e le strutture territoriali (consultori,centri di
salute,pediatria di base) per garantire la continuità assistenziale per tutta la durata del percorso nascita.