OGGETTO Comunicazione di notizia di reato ai sensi dell

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OGGETTO Comunicazione di notizia di reato ai sensi dell
Timbro Comando
Nr.
di prot.
OGGETTO
……………….. lì, ……………………
Comunicazione di notizia di reato ai sensi dell’art.347 c.p.p. relativa alla
denuncia in stato di libertà di:Generalità indagato
Persona sottoposta
ad indagini
a) del delitto p .e p. dall' art. 474 c.p. perchè, in esecuzione di un
Ipotesi di reato
medesimo disegno criminoso, al fine di procurarsi un profitto,
deteneva, al fine di farne commercio, i prodotti industriali aventi
marchi o segni distintivi contraffatti analiticamente indicati nel
verbale di sequestro:
b) del delitto p.e p. dagli artt. 81 cpv., 648 co.2 e 61 n. 2 c.p. , perchè,
con più azioni poste in essere in violazione di diverse disposizioni di
legge e in esecuzione del medesimo disegno criminoso, senza essere
concorso nella contraffazione, al fine di realizzare il reato di cui al
capo che precede e di procurarsi un profitto, acquistava o comunque
riceveva pur conoscendo l'illecita provenienza, trattandosi di merce
oggetto di precedente contraffazione, i prodotti industriali aventi
marchi o segni distintivi contraffatti analiticamente indicati nel
verbale di sequestro:
Stato
Persona offesa
Evento accertato in ……………………
Data e luogo
consumazione reato
Di fiducia/Ufficio Avv…………… del Foro di …………
Difensore
Presso indirizzo di residenza/domicilio o presso studio difensore
Domicilio eletto
ubicato in ………………….
Perquisizione -Sequestro)
Atti da convalidare
SI alle ore ______del __________ - NO ( )
Notizia di reato già
trasmessa via fax
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI
PRESSO IL TRIBUNALE
Via fax
………………..
Alle ore …….. circa del …………. la pattuglia automontata di questo Comando composta
dal …………………. e dal …………………, nel corso di un servizio preventivo volto alla
prevenzione e repressione di reati in genere, procedeva in Via …………….. del Comune di
…………………, al controllo di un giovane extracomunitario, poi identificato nel nominato in
oggetto, il quale all’atto era intento alla vendita in forma ambulante di borse e scarpe.
All’atto del controllo lo stesso risultava detenere a tracolla una grossa busta di nailon e in
mano alcune borse che esibiva, per la vendita, ai passanti.
Immediati accertamenti consentivano di appurare che lo stesso deteneva per la vendita la
sottonotata merce:-
 Nr. 1 Borsa di colore bianco di marca Prada;
 Nr. 1 Borsa di colore bianco marca Prada ;
 Nr. 1 Borsa di colore bege marca Lui - Jo;
 Nr. 1 Borsa di colore blu marca Lui - jo;
 Nr. 1 Borsa di colore turchese marca Prada;
 Nr. 1 Borsa di colore turchese marca Prada;
 Nr. 1 Borsellino di colore nero marca Prada;
 Nr. 1 Borsellino di colore marrone marca Prada;
 Nr. 9 Paia di occhiali marca Armani di colore nero;
 Nr. 3 Paia di occhiali marca D&G di colore marroni;
 Nr. 1 Paia di occhiali marca D&G di colore nero
 Nr. 1 Paia di occhiali marca Valentino di colore Marrone.A specifica richiesta il nominato in oggetto riferiva informalmente, di svolgere l’attività
lavorativa di venditore ambulante, di non essere titolare di alcuna licenza o autorizzazione per la
vendita in forma itinerante, lo stesso soggiungeva altresì che il materiale rinvenuto era di sua
proprietà e che era stato dallo stesso acquistato, per la successiva vendita, da un connazionale del
quale non era in grado di fornire notizie utili alla sua identificazione.
A specifica richiesta il prevenuto riferiva di non essere in possesso di alcuna fattura relativa
all’acquisto della merce rinvenuta in sua disponibilità.
Immediati accertamenti esperiti tramite la banca dati delle FF.PP. consentivano di acclarare
che il prevenuto era gravato da diversi pregiudizi di polizia specifici in materia di vendita di
prodotti contraffatti.
Atteso che il materiale rinvenuto risultava avere impresso i marchi industriali registrati
sopra meglio indicati, i quali risultano verosimilmente falsi/contraffatti, in quanto i prodotti
rinvenuti benché risultano essere di buona manifattura, presentano alcune imprecisioni nelle
rifiniture e nelle cuciture, gli stessi risultano comunque idonei a trarre in inganno il comune
consumatore.
Evidenziato che il materiale rinvenuto per la sua qualità, per la condizione di chi lo offre e per
l’entità del prezzo, inducono a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e
provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà intellettuale.
Il materiale rinvenuto, ritenuto corpo di reato o cosa pertinente al reato per il quale si
procede, veniva posto sotto sequestro e opportunamente repertato sarà depositato presso l’ufficio
corpo dei reati di codesta Procura della repubblica.
Vista la sentenza della Cassazione SEZIONE II PENALE del 14 luglio – 9 agosto 2011, n.
31676 nella parte in cui sancisce “Con riferimento al reato di introduzione nello Stato e commercio
di prodotti con segni falsi, previsto dall’art. 474 c.p., che tutela la pubblica fede, la posizione del
singolo acquirente riceve protezione solo ed in quanto si atteggia ad emanazione parziale
dell’intera collettività, sicché la grossolana contraffazione dei segni distintivi dei prodotti detenuti
per la vendita o messi in vendita non può essere desunta sulla base dei soli elementi circostanziali
delle condizioni di vendita, del prezzo o della qualità dell’offerente, che rendono solo probabile, ma
non incontrovertibile, l’impossibilità di lesione della fede pubblica. Ne consegue che può ritenersi
la grossolanità del falso solo ove il prodotto, per requisiti materiali intrinseci, sia tale da fare
escludere l’efficienza causale originaria alla produzione dell’evento nei confronti non dello
specifico acquirente ma dell’intera collettività, sulla base di una valutazione ex ante riferibile a
qualsiasi persona di comune discernimento e avvedutezza. (Sez. 2, sentenza n. 16821 del
03/04/2008 Ud. (dep. 23/04/2008) Rv. 239783; Sez. 2, sentenza n. 45545 del 15/11/2005 Cc. (dep.
15/12/2005) Rv. 232832). Peraltro l’attitudine della falsificazione ad ingenerare confusione deve
essere apprezzata non con riferimento al momento dell’acquisto, bensì in relazione alla visione
degli oggetti nella loro successiva utilizzazione da parte di un numero indistinto di soggetti (Sez. 5,
sentenza n. 33324 del 17/04/2008 Ud. (dep. 11/08/2008) Rv. 241347)”.
Evidenziato che la condotta sopra descritta, costituisce anche il delitto di cui all'art. 648 c.p.,
per avere il nominato in oggetto sicuramente acquistato o comunque ricevuto da ignoti della merce
di illecita provenienza, in quanto fabbricata abusivamente in violazione delle leggi di protezione dei
prodotti industriali, agendo per un profitto personale costituito dal procurarsi un guadagno
vendendo tali prodotti. La Corte di Cassazione ha ritenuto, nella sentenza a Sezioni Unite n. 23427
del 9 maggio/7 giugno 2001, che la ricezione di prodotti con marchi falsi o contraffatti può
effettivamente costituire quell'acquisto di "cose provenienti da un qualsiasi delitto" che è punito
dall'art. 648 c.p., e che i reati di cui agli artt. 474 c.p. e 648 c.p. possono concorrere, avendo
oggettività giuridica diversa e non sussistendo clausole di specialità in favore dell'una o dell'altra
norma.
Ritenendo che condotta posta in essere dal prevenuto integri gli estremi delle violazioni di
legge in oggetto indicate, si deferisce alla S.V.Ill.ma.
Si allega: Verbale di sequestro.
 verbale di elezione di domicilio
 reperto contenente il materiale in sequestro.
Il Comandante
Timbro Comando
OGGETTO
Verbale di sequestro di materiale operato a carico di:Generalità indagato
L'anno …………. addì …… del mese di ……… alle ore …….. in …………………………………
negli Uffici del reparto in intestazione.
I sottoscritti Ufficiali e Agenti di P.G. ………………………………………………………………..
appartenenti al reparto in intestazione, danno atto a chi di dovere di quanto segue:----------Alle ore ……….. circa del ……………..la pattuglia automontata di questo Comando composta dai
verbalizzanti, nel transitare in Via ………….. del comune di ……………………, notava il
nominato in oggetto intento alla vendita in forma ambulante della sottonotata merce: Nr. 3 paia di scarpe marca Fred Perry
 Nr.3 paia di scarpe marca Hogan
 Nr.5 borse marca Prada
 Nr.1 cintura marca Gucci
 Nr.1 cintura marca Louis Vuitton
 Nr.1 portafogli marca Louis Vuitton
 Nr.1 portafogli marca Gucci
Visto che il materiale rinvenuto per la sua qualità, per la condizione di chi lo offre e per l’entità del
prezzo, inducono a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei
prodotti ed in materia di proprietà intellettuale.
Gli operanti procedevano al sequestro del materiale di cui sopra poiché ritenuto corpo di reato o
cose pertinenti al reato per il quale si procede.
Si da atto che il sequestro è stato operato d'iniziativa non essendo stato possibile attendere un
provvedimento dell'Autorità Giudiziaria competente, sussistendo il pericolo che le cose sequestrate
si alterassero o comunque si modificassero, o potessero creare pericolo.
Il materiale sequestrato, opportunamente repertato, sarà depositato presso l’Ufficio corpi di reato
della Procura della Repubblica competente
Si fa presente che prima di dare inizio alle operazioni, la persona a carico della quale il sequestro è
stato effettuato, è stata resa edotta della facoltà di farsi assistere da persona o difensore di fiducia.
Fatto, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.
L'interessato
Gli Ufficiali e Agenti di P.G.
Timbro Comando
Verbale di elezione di domicilio e nomina difensore ai sensi dell’art. 161 c.p.p. fatta da:………………………………………………………….……………………………………………
L’anno .................. il giorno ................... del mese di ................………… in ............………………….…………………
……………………………………………………………………………………………………………………
Innanzi al sottoscritto ufficiale o agente di P.G .............……………...……………………… in servizio presso il
comando in intestazione è presente il nominato in oggetto, al quale, viene fatto presente che nei suoi confronti vengono
svolte indagini ……………………………………………………………………………………………….……..…….
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………….……...…. e pertanto lo stesso viene invitato a nominare un legale di fiducia e ad
eleggere il suo domicilio per le notificazioni inerenti al medesimo argomento. Il nominato in oggetto preso atto di
quanto precede:NOMINA LEGALE
(
) nomina quale legale di fiducia l’Avv………………………………………..………………… del Foro di
…………………….…………. con studio in …………………………………………………………………………
………………………………………………………………..tel………………………………………………………..
( ) mi riservo di nominare un legale di fiducia.
( ) Poiché l’interessato, benché avvertito della relativa facoltà di cui all’art.386 comma 1 cp.p. non ha provveduto alla
nomina del difensore di fiducia, gli veniva designato ai sensi dell’art.97 c.p.p. quale difensore d’ufficio,
l’avv…………………………………… del Foro di Pistoia con studio in…………………………………………….
………………………………………………………………………….Tel……………………………………..……
e che in difetto di successiva nomina del difensore di fiducia, sarà assistito dal difensore d’ufficio suindicato, si da atto
che il nominativo del difensore d’ufficio è stato comunicato in data odierna dall’ufficio centralizzato presso l’Ordine
Distrettuale ai sensi dell’art. 29 co.2 norme att.C.P.P.
In merito l’interessato è stato informato delle disposizioni vigenti in materia di patrocinio a carico dello Stato e
dell’obbligo di dover retribuire il difensore d’ufficio, salvo che non versi nelle condizioni per accedere al beneficio del
patrocinio a spese dello Stato previste dall’art. 76 D.P.R. 115/2002.
ELEZIONE DI DOMICILIO
( ) Eleggo domicilio presso il seguente indirizzo……………………….………………………………….………
…………………………………………………………………………………………………………………………
( ) Eleggo domicilio presso lo studio del legale di FIDUCIA ubicato in ………………………..…………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
( ) Eleggo domicilio presso lo studio del legale d‘ UFFICIO ubicato in………………………….………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
si avverte che, nella sua qualità di persona sottoposta ad indagini, ha l’obbligo di comunicare ogni mutamento del
domicilio dichiarato o eletto e che in mancanza di tale comunicazione o nel caso di rifiuto di dichiarare o eleggere
domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al difensore art.161 comma 1, cp.p.
Si avvisa che, a seguito dell’inoltro della denuncia/querela alla Procura della Repubblica di Pistoia, si procederà
ad iscrivere procedimento penale rispetto al quale si ha diritto di partecipare e di essere presente, con la
conseguenza che, laddove si rimanesse “assente”, l’esercizio di tale legittima facoltà consentirà comunque di
procedere, essendo “rappresentati” dal difensore, di fiducia o di ufficio (art.420 bis)
Si avvisa altresì che laddove ricorrano i presupposti di legge e il reato lo consenta, ha facoltà di essere ammesso
alla prova, ai sensi dell’art.168 bis c.p. con conseguente estinzione del reato in caso di esito positivo della prova
Copia del presente verbale è stata consegnata alla persona interessata;
Letto e sottoscritto.
Firma del verbalizzante
Firma della persona indagata/imputata