La Dolorosa Strada 7

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La Dolorosa Strada 7
FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
000135 ROMA – P.le della Farnesina 1
sito internet:
www.farnesino.eu
www.farnesino.it
Email: [email protected]
tel. 06/3691.3021/3017/5433
Segreteria Nazionale
In nome della legge
La dolorosa strada della legalità al MAE – Atto VII°
Signore e signori il mercato è aperto!
Molti non sanno che esiste uno strano mestiere: il “chiara fama” culturale. Vediamo di cosa si
tratta. La direzione generale delle culturali può segnalare al ministro degli Esteri in base alla legge
401/90 alcuni direttori di istituto, chiamati di “chiara fama” secondo il vecchio Regio decreto del
1923 a stipendi altissimi e nomina per direttissima. FLP Affari Esteri da sempre lotta per
l’eliminazione di questi posti di sottogoverno che vengono assegnati a politici trombati o a
oscurissimi amici degli amici, in spregio alla carriera culturale e al personale di ruolo vincitore di
concorso. Quindi un esponente della carriera culturale che ha fatto il direttore e con piena
esperienza non può aspirare a posti come Londra, New York, Mosca, perché appannaggio delle
orde fameliche della politica. Quindi noi continueremo la lotta con l’appoggio di politici sensibili per
far eliminare queste cariche fuori tempo e fuori storia, difendendo anche il bilancio dello stato, in
quanto il personale di ruolo è molto più economico, competente e adatto a dirigere gli istituti. Da
ricordare che questi chiara fama hanno creato gravi problemi amministrativi, legali, di
rappresentanza e perfino politici nel recente passato, perché perlopiù incompetenti, e creando
anche disastri erariali. Quindi la soluzione migliore è eliminarli. Non abbiamo bisogno di chiara
fama per questi posti, anche perché i recenti accadimenti di New York e Bruxelles sconsigliano
vivamente la loro nomina. In ogni caso se ci dev’essere una nomina politica, essa dovrebbe
riguardare gli ambasciatori e non certo i direttori degli Istituti di Cultura!
La norma vigente prevede un solo incarico di due anni rinnovabile soltanto per altri due. Invece
assistiamo al gioco della trottola. Si fanno due anni, più altri due poi pausa caffè/sigaretta e poi si
riprende con un altro incarico di fiducia, magari in un altro posto, sempre con l’appoggio politico,
della casta e parrocchiale. La selezione avviene in maniera strana perché non si scelgono i
migliori, ma i più “pistonnés” come dicono i francesi. Facciamo una breve rassegna. Su Londra
concorrono un certo Mazzella, un certo Zampetti, una certa Valmarana, sembrano nomi
dell’entourage politico. Bisognerebbe verificare. C’è anche certo Di Gennaro Carmelo, amico
dell’ambasciatore Terracciano, il quale è già stato chiara fama a Madrid, ove - sotto la gestione
dello stesso Terracciano – ha lasciato un brutto ricordo. Non si capisce l’insistenza del signor
Terracciano. Infine un certo Caprarica Antonio, per lunghissimi anni inviato Rai a Londra. Come
mai a 64 anni compiuti tenta ancora un incarico politico? Non sarebbe meglio pensare nel futuro di
divertirsi a pescare nel Tamigi o, vista la sua pluriennale esperienza, insegnare in una scuola
serale come si fa il giornalista televisivo?
Su New York puntano un certo van Straten e un certo Guerri, sembra siano scrittori. Concorre
anche una certa Simonetta Della Seta, rappresentante della Trottola, già chiara fama a Tel Aviv e
ora anche esperta, sempre in Israele. Poi appare un certo Schiavazzi, di origine parrocchiale,
chiamato il coppiere, conosciuto nella rete culturale per avere messo in croce i vari colleghi degli
Istituti per racimolare collette per comprare un regalo al papa dell’epoca (non Francesco!), con
l’appoggio di un politico, ormai in disarmo ma infilato in un ente mangiasoldi già cancellato e risorto
con manovra parlamentare. Su Mosca si candida una certa Strada Olga, probabilmente una
parente del professor Strada, noto slavista e già chiara fama a Mosca. E’ evidente che si fa strada
il principio dell’ereditarietà della carica. Saremo curiosi di vedere le nomine per poi commentarle
meglio pubblicamente, per rispetto verso il cittadino contribuente. Riferiremo senz’altro anche dei
molto probabili danni culturali ed erariali che andranno a fare, tanto per restare in sintonia con i
chiara fama che li hanno preceduti.
Roma, 5 marzo 2015
Ufficio stampa