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precedenza all’anima
UN VULCANO
DI GIOIA ED AMORE
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ANTROPOLOGO ED EDUCATORE, STA ANIMANDO CON ENORME
SUCCESSO IN MEZZO MONDO UNA RIVOLUZIONE CULTURALE PER L’AMORE
di Giuseppe Stabile
Avete mai incontrato un
vulcano? Padre Angelo
Benolli sprigiona continuamente gioia e creatività, irradiando un'energia sempre
positiva capace di illuminare l’esistenza di chiunque lo incontri, fino ad
arrivare alle moltitudini di bambini che ha
salvato dalla fame in tutto il Mondo.
Padre Benolli, il suo modo d'essere è davve ro contagioso, anche se può facilmente met tere in crisi!
«Fin da giovanissimo ho sempre tutelato la
mia identità e non mi sono mai adattato,
neanche alla famiglia ed alla scuola, anche se
non sono mai stato contro di esse.
Semplicemente, ho sempre ritenuto necessario tutelare le mie energie, personali e divine,
lottando per non perderle con gli altri, chiunque essi siano. Quest’atteggiamento mi ha
portato a non rimanere passivo di fronte alle
nefandezze delle ideologie ed alle falsità
degli idealismi, cercando un modo concreto
per risolvere tutti gli inganni».
Come vedere e risolvere le falsità di Vita?
«È necessario entrare dentro la storia di ogni
persona e sostenerla nella lotta contro i suoi
condizionamenti inconsci e tutte le negatività.
Il peggiore dei mali è adattarsi agli altri, mentre la Creazione, le Sacre Scritture, la Scienza e
l’esperienza ci confermano che ogni Persona è
indipendente da tutti. Ho svolto un grande
lavoro per arrivare a cambiare radicalmente
sia la psicologia e la psicanalisi sia una spiritualità che non si occupa di questi drammi».
Trasformare la psicologia e la pastorale è un
obiettivo gigantesco!
«È stato Dio che mi ha permesso di realizzare tutto questo ed in mille modi mi ha fatto
intuire cose così profonde. Da parte mia,
sono più di quarant'anni che quasi ogni giorno, per almeno otto ore, incontro in colloqui
individuali molte persone e coppie di tutte le
razze, civiltà e religioni: nasce così la “Nuova
Cultura di Vita” che rivoluziona l’inconscio e
fa fronte a tutte le falsità che si sono accumulate nei secoli. Vorrei che quest’immenso
tesoro donatomi da Dio fosse sempre rispet-
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tato e che altri, indipendentemente da me, lo
portassero avanti».
Cosa c'entra l'inconscio con la religione?
«L’essere umano, che ha circa il 90% delle
energie personali inconsce, è stato creato da
Dio a Sua immagine e somiglianza. Dio è il
conscio dell’inconscio».
In cosa consiste la “Nuova Cultura di Vita”
che lei propone?
«Questa rivoluzionaria proposta culturale
parte dall'esperienza personale dell'inconscio per aiutare ognuno a tornare un bambino indipendente con Dio. Fin dall’alba dei
tempi, la nascita d’ogni bambino rappresenta una novità assoluta con la quale Dio illumina l’Universo. La mia proposta nasce dai
“LA NASCITA D’OGNI
BAMBINO RAPPRESENTA
UNA NOVITÀ ASSOLUTA
CON LA QUALE DIO
ILLUMINA L’UNIVERSO”
della madre. Questa sofferenza risulta evidente anche nelle cellule nervose embrionali,
le cui connessioni, chiamate sinapsi, entrano
in subbuglio. Naturalmente, tutto ciò avviene
a livello inconscio: il bambino, senza volerlo,
reagisce alla madre che crede di amare il
figlio. In realtà la genitrice spesso non ne è
capace, perché a sua volta, fin da bambina,
quelle germinali. Nelle prime, come noto, c'è
il DNA dei genitori dal quale derivano le
somiglianze fisiche del futuro bambino; invece, le cellule germinali, dalle quali si formeranno i futuri ovuli o spermatozoi, "cancellano le impronte" impresse sul DNA dei genitori e formano un DNA completamente nuovo,
unico ed irripetibile. Le loro peculiarità biologiche di cellule totipotenti, immortali e sessuali, rimandano rispettivamente alla forza
creatrice di Dio, all’anima ed all’identità sessuale presenti già nell’embrione, in altre
parole alle tre forze primarie costitutive d’ogni Persona, energie sempre indipendenti che
si sviluppano solo nell’Amore. Per questo,
come dice Gesù, la primazia del bambino va
SALVARE L’AFRICA CON GLI AFRICANI
Tra i bimbi adottati a distanza in un villaggio ugandese che collabora con Italia Solidale
bambini, cercando di comprendere la loro
immensa grandiosità ma anche quando e
come, a livello inconscio, non sono rispettati.
Per quattro anni ne ho studiato approfonditamente lo sviluppo intrauterino e sono
rimasto affascinato!».
Cosa ha imparato dallo studio della vita
prenatale?
«Anzitutto che il nuovo essere, nei primi 30
giorni dal concepimento, è completamente
indipendente dalla madre. C'è solo la Persona
con Dio immersa nella Libertà, nell'Amore e
nella Pace, totalmente autonoma dai genitori
ed anche dal Creatore. Generalmente però,
dopo il primo mese, con l’intensificarsi degli
scambi attraverso il cordone ombelicale, il
bambino percepisce il contrasto tra ciò che ha
sperimentato fino allora ed il modo d’essere
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ha sperimentato una cultura senza vero
amore e rispetto».
Qual è il significato antropologico e biolo gico dell'unicità ed irripetibilità di ogni
individuo che viene al mondo?
«I più recenti studi di biologia, ma anche di
fisica, hanno aperto il campo ad una vera
rivoluzione antropologica, dando ulteriore
conferma alle parole della Genesi e di Gesù
sull'assoluta indipendenza delle energie personali di ognuno dagli altri esseri umani, ad
iniziare dai genitori. Accenno solo alla fondamentale azione della cosiddetta “forza epigenica” (al di fuori dei geni, ndr), senza la quale
non potrebbe avvenire lo sviluppo di nessun
organismo: nell'embrione umano, quando è
ancora staccato dalla madre, la “forza epigenica” dà luogo alle cellule somatiche ed a
sempre vista e rispettata».
Quali riflessi può avere sullo sviluppo del
bambino la relazione con genitori non matu ri ed inconsciamente condizionati?
«Quando non c'è l'amore, che è il rispetto e lo
scambio del rispetto, il bambino, fin dalla
prima relazione intrauterina con la madre, ne
risente nella sua anima (o carattere personale), quindi nella sua Fede, dato che non crede
più all’amore, e di conseguenza la sua identità sessuale non può maturare. Questa sofferenza, attraverso i nervi del sistema neurovegetativo inconscio, è veicolata sugli organi
del corpo che possono ammalarsi: la maggior
parte delle malattie proviene da questi disordini. Inoltre, ne soffre anche la mente razionale che, irrorata dalle medesime forze
inconsce soprattutto attraverso l’ipotalamo,
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DALL'INCONSCIO ALLA MISSIONE
P
adre Angelo Benolli nasce nel
1931 a Nago, in Trentino. Inizia
la sua avventura missionaria tra i
baraccati dell'Argentina, dove diventa
anche Direttore di un'importante scuola.
A contatto con queste dure realtà di
povertà spirituale e materiale, intrapren de l’approfondimento della psicologia e
psicoanalisi, fino ad arrivare alle odierne
proposte rivoluzionarie sull'”Io Poten ziale”. Rientrato in Italia alla fine degli
anni '60, inizia la sua opera di formatore
e psicoterapeuta, prima
con i religiosi e poi con i
laici, senza mai tralasciare
l'impegno per i bambini
più poveri. Centinaia di
migliaia ne vengono salvati
anche attraverso la fondazione di Italia
Solidale onlus (vedi pag 126) che lancia
un nuovo modo di fare solidarietà attra verso la Adozione a Distanza di bambini
del Sud del Mondo. La sua associazione,
per la quale ottiene numerosi riconosci -
menti dallo Stato e dalla Chiesa,
è specializzata nella formazione
dei laici. Ha pubblicato quattro
libri: Dieci punti di sviluppo di
Vita e Missione (2000), Uscire da
ogni inganno (2001), testo profondissimo
e tradotto in molte lingue in tutti i conti nenti, e nel 2005 La famiglia non si
inganna. L’ultimo a gennaio 2009: La Vi t a
non si inganna . P e r a c q u i s t a r l i t e l e f o n a r e
allo 06/6877999 oppure visitare il sito
internet www.italiasolidale.org
COMUNICARE COL CUORE
da sin. in senso orario: con Franco Di Mare,
Fabrizio Frizzi, a Uno Mattina, Paolo Ruffini (direttore Rai 3), un volontario di Italia Solidale africano
e insieme al giornalista-scrittore Vittorio Messori
non potrà essere sapiente».
Nella storia dell'umanità i bambini hanno
ricevuto il rispetto e l'amore di cui avevano
bisogno?
«Gli uomini sono sempre stati molto presuntuosi, pieni di sé e delle loro idee, senza mai
comprendere del tutto la grandiosità ed i
bisogni indipendenti del bambino. Quindi,
come potevano rispettarlo? Solo la Madonna
lo ha fatto nella pienezza dei tempi. Non a
caso, Gesù per nascere ha aspettato di trovare una persona come Maria, completamente
libera, matura e pulita. Ecco dunque la meraviglia di Cristo, il bambino, che è stoltezza
per la mente e scandalo per le leggi! Oggi,
dopo duemila anni, siamo di fronte ad una
svolta storica: i figli vogliono solo l’Amore
come lo dona loro Dio e, finché i genitori non
“DOPO ANNI
D’ESPERIENZA E STUDIO,
HO CAMBIATO
L’IMPOSTAZIONE
DI FREUD”
vivranno secondo questa “Nuova Cultura di
Vita”, i bambini continueranno a soffrire».
Perché la “Nuova Cultura di Vita” da lei elaborata rappresenta una svolta storica?
«Prima della scoperta dell'inconscio non
poteva esserci la possibilità di vedere e risolvere i drammi personali. Solo agli inizi del
Novecento c’è stata la fondamentale scoperta
dell’inconscio da parte di Freud, un ebreo
ateo, grande amante dell’umanità. Ma non
era sufficiente: il valente studioso austriaco
parlava di eros e thanatos (istinto di vita e
morte, ndr), mentre la Vita è solo Amore. Oggi
comprendiamo come le energie inconsce dell’uomo, se non rispettate ed amate, producono meccanismi di difesa e subiscono condizionamenti diabolici. Dopo anni d’esperienza
e di studio, ho cambiato l’impostazione di
Freud con la grande novità dell'”Io
Potenziale”, dove c'è tutta la Creazione e
l'Albero della Vita (vedi box pagina seguente)».
Come si pongono la società civile e la Chiesa
Cattolica di fronte alla radicale rivoluzione
culturale da lei prospettata?
«Qualche anno fa, durante un colloquio priva-
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to, Papa Wojtyla mi disse: “La proposta culturale da te elaborata è necessaria, ma talmente
nuova che trascorreranno più di due secoli
prima che si affermi”. Credo che avesse ragione, anche se sono fiducioso nell'Amore di Dio,
nell'Io Potenziale delle persone e nella
Sapienza della Chiesa. A questo proposito
siamo molto felici di avere dal Pontificio
Consiglio della Cultura un prezioso sostegno
alla nostra azione culturale, anche attraverso
il patrocinio della nostra importante iniziativa
“Tavolo Cultura è Vita”».
Come accolgono la “Nuova Cultura di Vita”
le varie popolazioni, religioni e civiltà che
lei incontra nella sua attività missionaria
per salvare i bambini dalla morte?
«Questa nuova antropologia trova una forte
adesione nelle persone più semplici e nelle
popolazioni più primitive: attraverso Italia
Solidale onlus, l'associazione da me fondata
molti anni fa, raggiungiamo ormai oltre due
milioni di persone nei vari Continenti! Tutto
questo è il frutto di un lunghissimo lavoro
missionario insieme alle migliaia di donatori
che hanno con noi una Adozione a distanza di
un bambino povero per combattere, senza
assistenzialismo e grandi organizzazioni, l'immane strage dei 26000 fanciulli sotto i cinque
anni che ogni giorno scompaiono per fame.
C’impegniamo affinché i bambini non muoiano più, né fisicamente né spiritualmente,
costruendo una vera Chiesa ecumenica, con
una forte comunione tra i donatori ed i poveri sulla base della nostra proposta culturale.
Tuttavia, dopo tante esperienze missionarie,
ho constatato che la vera morte, cioè la mancanza di Vita, è soprattutto qui tra noi!».
Perché in Italia e nei Paesi Occidentali
aumenta il disagio e la sofferenza?
«La fame del corpo nel Sud del Mondo è strettamente collegata alla fame dello Spirito che
c’è nelle Nazioni industrializzate. Tutti vedono quanto soffre oggi la gente: la maggioranza delle famiglie si separa e dilagano le malattie, dall'epidemia di cancro alla depressione
ed alla sterilità che avanzano in modo impressionante. Di fronte a tutto questo troviamo
una scienza spesso incompleta che si sofferma
prevalentemente sul lato biochimico dell'essere umano, mentre oggi molte persone, non
sperimentando Amore, hanno perso l'anima.
Però se l’anima muore, la sessualità è disturbata ed il sistema neurovegetativo, attraverso i
nervi, si fa portatore di energie ridotte che,
come affermato anche dalla medicina psicosomatica, provocano la maggior parte delle
malattie e delle sofferenze psicofisiche. Grazie
a Dio però, oggi, dopo duemila anni, abbiamo
la possibilità di rendere più concreto l'invito
che Gesù fece ai suoi discepoli di andare tra la
gente senza farsi condizionare da uomini e
demoni, guarendo così ogni sorta di malattia».
Ho ascoltato e letto molte testimonianze di
persone guarite nel corpo e nello spirito
dopo aver sperimentato un serio e continuo
cammino personale secondo la sua propo sta culturale. Come mai un’opera come la
sua è sempre stata lontana dalla popolarità
e dalle folle?
«Ringrazio Dio per questo e sono contento
d’essere sacerdote, vale a dire un uomo che
sostiene sempre la libertà degli altri senza mai
sostituirsi a Dio ed alla Persona. Non posso
“LA VERA MORTE,
CIOÈ LA MANCANZA
DI VITA, È SOPRATTUTTO
QUI TRA NOI!”
sopportare nessun idealismo e, ancora meno,
i santoni ed i guaritori! Voglio anzitutto essere
io stesso una persona con le mie energie personali pulite in Dio, come Maria. Inoltre, desidero incontrare solamente persone disposte
ad entrare nella propria storia per affrancarsi
da ogni falsità, perché non si è mai veramente
guariti se non si è liberi dai condizionamenti
inconsci. Le numerose guarigioni avvenute
nelle nostre comunità le ha compiute Dio, ma
soltanto quando il diretto interessato, con il
sostegno personale e l’approfondimento dei
miei libri, si è impegnato profondamente per
smascherare tutti i suoi inganni».
È stato appena pubblicato il suo ultimo
libro “La Vita non si inganna”: con quale
spirito lo ha scritto?
«Vorrei aiutare tutti a riconoscere gli inganni
ed a liberarsene. Per fare questo bisogna sperimentare l’enorme rivoluzione di scoprire
l'inconscio come Dio l'ha creato e guarirlo con
il Suo Amore, fuori d’ogni razionalità e
dipendenza. Questo libro è uno strumento
necessario per ritrovare le proprie energie di
Vita ed il mio proposito è sostenere chi vuole
arrivare ad un’esistenza piena di salute, per
un’autentica esperienza di amore, pace e
gioia, per sé e per gli altri».
Tra viaggi missionari e discese sugli sci, tra
conferenze, libri ed escursioni montanare,
lei continua a sostenere centinaia di persone
vicine e lontane con una … imbar azzante
gioia. Come la coltiva?
«Non la coltivo. La gioia è insita nella Vita
Vera che, staccato da tutti, trovo nello scambio
di rispetto delle mie forze con quelle di Dio.
Ognuno di noi è creato in questo modo e sperimenta la gioia solo se esprime le proprie
energie personali per la Carità. La gioia si
perde se non si affrontano tutte le falsità e se
non si riescono a risolvere i propri ed altrui
problemi: invece, attraverso la Nuova Cultura
di Vita portatrice di un Nuovo Sapere e di un
Nuovo Potere in Cristo, i problemi si risolvono sempre ed è normale vivere con gioia». OLTRE FREUD: LA RIVOLUZIONE DELL’IO POTENZIALE
P
adre Benolli, grazie alla sua lun ga e quotidiana esperienza di
successi nel sostegno personale
in colloqui individuali, ha elaborato una
Nuova Cultura di Vita che, esposta nei
suoi libri, ha il centro nel tesoro più pre zioso di ogni essere umano: l’Io Potenzia le. Tentando una difficile sintesi, possiamo dire che in esso è contenuto l’Albero
della Vita, con le cinque Forze antropologiche di base, che sono inconsce e rap -
presentano il 90% delle energie della Per sona: le Forze di Dio, dell’anima, della
sessualità, del sistema nervoso e del cor po. Queste, in proporzione al loro modo
d’essere, irrorano la mente, la sesta forza,
rappresentante solo il 10% delle energie
individuali. Il bambino, nei primi trenta
giorni di vita intrauterina, ha l’esperien za completa del proprio Io Potenziale, ma
quando in seguito le sue energie perso nali non sono rispettate nel tempo e
modo dovuti alla loro natura, si creano
dei condizionamenti inconsci nei quali si
insediano elementi negativi e diabolici.
Alla luce della “Nuova Cultura di Vita”,
è necessario dunque intraprendere un
serio e continuo cammino personale:
attraverso la Fede, la preghiera e la perso nale collaborazione con l’Amore di Cri sto, è possibile sanare le ferite inconsce,
guarire dalle malattie e tornare bambini
indipendenti con Dio e nella gioia.