14 DICEMBRE 2010, WOW!, E L`INCONSCIO - THINK!
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14 DICEMBRE 2010, WOW!, E L`INCONSCIO - THINK!
Ancora una volta Massimo Bucchi ci ha preso, per questo continuo a considerarlo un Collega. La vignetta su Repubblica (sabato 11 dicembre) mostra un Berlusconi sul divano il cui psicoanalista dice: “Le propongo l’acquisto dell’inconscio di qualcun altro.” Secondo me era da prima pagina, perfino da linea politica. Il mio commento non è anzitutto antiberlusconiano, riguarda piuttosto l’era quindicennale contraddistinta da questo nome, un’era di “inconscio” in via, destra o sinistra, di smarrimento (tornerò su questa parola), e a livello mondiale. Prima però una parola sul termine “inconscio”: che non designa affatto una porzione del pensiero, bensì il pensiero come tale, non pregiudizialmente distinto in pubblico e privato, allorché è forzato alla contraddizione: al che l’io, unico soggetto del pensiero, provvede come sotto le bombe con il compromesso, ma per lo più un compromesso patologico ossia che produce contraddizioni (che riproducono la precedente). Ma l’inconscio, o il pensiero-in-crisi, non è garantito (dalla divina provvidenza?), bisogna meritarselo, e ai tempi di Freud ce n’era di più ma tutto è stato fatto per ridurlo: c’è inconscio nella nevrosi, mentre nella psicosi e nella perversione è agli sgoccioli, e siamo ai giorni nostri connotabili dalla battuta di Bucchi, che dice appunto che Berlusconi ma non solo, l’inconscio ossia il pensiero per quanto siamo all’altezza di averne, deve acquistarlo (meglio sarebbe dire conquistarlo). Questa era quindicennale ha oscillato tra: - “Non si può fare niente”, principio rigorosamente seguito fin qui salvo le solite menzogne ridicole sul “fare”, - e “Provaci ancora Sam”, che è solo opposizione come semplice fissazione all’opposto. Ho raggiunto la formula: c’è poco da governare, giusto-giusto, giusto: la giustizia riguarda il Governo nei limiti del po’. © Opera Omnia di Giacomo B. Contri THINK! di Giacomo B. Contri 14 DICEMBRE 2010, WOW!, E L’INCONSCIO L’impotenza sessuale maschile dovrebbe insegnare: in essa uno crede di potere governare l’organo, o che la “natura” presieda benevolmente al suo governare (Natur come Gott mit uns), e crede di governare già prima dell’organo. Oggi 14 dicembre non è poi una data tanto fatidica, wow!, mentre i giornali le dedicheranno chissà quanto tempo: meglio farebbero a sbattere Bucchi in prima pagina. © Opera Omnia di Giacomo B. Contri