Scatta la caccia al cormorano flagello per i pesci Disabili, Com «Ora
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Scatta la caccia al cormorano flagello per i pesci Disabili, Com «Ora
38 Provincia L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 18 DICEMBRE 2012 a Piano cave, Pirovano «Dopo il Tar, è morto pure per il Pirellone» Il presidente: l’ha ufficializzato la Giunta tecnica «Si riparta dal documento approvato nel 2004 evitando la ridda di modifiche: l’hanno stravolto» VANESSA SANTINELLI a «Il Piano cave della Provincia è morto». La comunicazione via telefono è arrivata ieri mattina negli uffici della Provincia, direttamente dalla Regione. «La Giunta tecnica del Pirellone ci ha ufficializzato la definitiva decadenza del piano» annuncia il presidente Ettore Pirovano. L’ufficializzazione da Milano arriva dopo la sentenza, di qualche giorno fa, del Tar di Brescia che ha deciso la «caducazione degli atti adottati dal Consiglio regionale». Il giorno dopo il neoassessore regionale all’Ambiente Leonardo Salvemini aveva giudicato la sentenza del Tar «argomentata in modo interessante, anche dal punto di vista scientifico». Una sentenza importante perché, come detto da Paola Brambilla del Wwf che aveva presentato ricorso con Legambiente e Italia Nostra, questa «è un po’ la causa madre, la prima che era partita e che riguarda l’intero piano». In Via Tasso la notizia è stata accolta ovviamente con piacere, ma con un distinguo chiaro: «Non sono felice di avere ragio- ne – rileva Pirovano –, mi spiace per le imprese e i cavatori, ma avevamo dei dubbi che si sono rivelati fondati. Se avessimo dato dei permessi basandoci su un piano ora dichiarato non valido, adesso dovremmo rimangiarci tutto, saremmo in una situazione di illegittimità che invece è I dubbi del Pirellone dopo l’ultima sentenza del Tar A fine mese un incontro a Milano per capire come procedere stata evitata». Sul piano pratico, visto la situazione controversa, da tempo la Provincia aveva bloccato il rilascio di nuove autorizzazioni: «È in vigore solo il vecchio piano. Noi non abbiamo più rilasciato concessioni, non che visto il periodo di crisi, ci fos- se la fila fuori dagli uffici». Ora cosa succederà? «Entro la fine del mese ci sarà un incontro con la Regione per capire come ci si muoverà» spiega il direttore generale Benedetto Passarello. L’auspicio del presidente Pirovano è che «venga ripristinato il Piano cave originario approvato nel 2004 dalla Provincia. Poi si deve ritornare in Consiglio regionale, ma evitando che ci sia la ridda di modifiche che hanno stravolto quello ora decaduto». Nel 2008 Wwf, Legambiente e Italia Nostra avevano impugnato la delibera del Consiglio regionale che dava il via libera al piano, contestando in primis che non era stata fatta la necessaria Valutazione ambientale strategica (Vas) e poi che nel passaggio al Pirellone il documento era uscito «stravolto» con 39 dei 78 ambiti complessivi mutati. «Ora dovremo ripartire dal piano che era stato fatto nel 2004 dalla Provincia, poi approvato nel 2008 dal Consiglio regionale – prosegue Pirovano –, e che è stato poi scombussolato dalla Regione. Si deve ripartire da lì». ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA Scatta la caccia al cormorano flagello per i pesci Piano di abbattimento per i cormorani che decimano la fauna ittica flagello per la fauna ittica. I pescatori più volte hanno sollevato il problema di questo uccello, una specie carnivora che si nutre principalmente di pesce sia d’acqua dolce che salata. «Divorano troppo pesce, vanno abbattuti»: la richiesta era già arrivata alla Provincia, che ora ha predisposto un piano di abbattimento. La Giunta ieri ha dato il via libera al protocollo operativo per gli «interventi di controllo selettivo del cormorano sulle acque provinciali». L’assessore provin- Documento arenato in terza e quarta commissione A Congelata, con ironia, l’adesione al consorzio per le aree di Caravaggio A Congelata la proposta di adesione al Consorzio per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree nel territorio di Caravaggio. Il documento si è «arenato», in attesa di ulteriori approfondimenti, nella seduta di ieri della terza e quarta commissione di Via Tasso, presieduta da Maurizio Maggioni (Pdl), a cui ha preso parte anche l’assessore alla Viabilità e Trasporti, Giuliano Capetti. E si fa largo anche l’ipotesi che la proposta di delibera venga ritirata nel corso del Consiglio provinciale per optare, anziché entrare a far parte del consorzio (che dovrà stendere il piano di lottizzazione delle aree e poi realizzare le opere di urbanizzazione), verso la vendita immediata dell’area di proprietà dell’ente provinciale. La miccia della discussione è stata accesa dai consiglieri di opposizione. Vittorio Milesi, capogruppo della Lista Bettoni, ha rilevato: «Risulta difficile capire perché la Provincia dovrebbe entrare nel consorzio, un ingresso che prevede degli impegni futuri». Per poi ironizzare: «Resta il dubbio che, se non si fosse trattato di Caravaggio, questa proposta non sarebbe arrivata in Provincia...». Il collega del Pd, Francesco Cornolti, ha incalzato l’assessore e i tecnici con una sfilza di interrogativi su numerosi punti dello statuto del consorzio. A. LO. a a a È caccia al cormorano, un Anche per la Regione il Piano cave della Bergamasca è decaduto definitivamente ciale alla Caccia, Pesca e Sport Alessandro Cottini conosce molto bene il problema: «Il cormorano è una specie nociva che è diventata stanziale sui nostri corsi d’acqua. Non ha predatori naturali, non viene abbattuta, sta sui fiumi e si ciba di quello che vuole. Il che sta creando parecchi problemi anche da noi». L’uccello, becco lungo e lievemente ricurvo e piumaggio scuro, può misurare fino a un metro di lunghezza. Lo si trova sul Brembo, il Serio, l’Oglio, principalmente prima dell’immissio- ne nel lago d’Iseo, e in misura inferiore anche dopo. «È nocivo, mangia minimo mezzo chilo di pesce al giorno – prosegue Cottini –. Con questo protocollo procederemo a un abbattimento programmato, specifico e numerato che si può fare solo con il permesso dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale». Quanti ne verranno abbattuti? «Massimo un 20%» rileva l’assessore. Numeri ufficiali su quanti ce ne siano sui nostri corsi d’acqua non ce ne sono. «Crediamo almeno qualche migliaia» prosegue Cottini. L’abbattimento è in programma nel 2013, si inizierà dal fiume Oglio, nella zona di Costa Volpino e Rogno. Sarà la polizia provinciale a occuparsene, con l’ausilio delle guardie venatorie e volontarie. «Intanto si inizierà dall’Oglio, poi vedremo se si riuscirà ad avere parere favore dall’Ispra anche per intervenire sul Brembo». In Giunta è passato anche il calendario ittico provinciale per il 2013. «Un atto conseguente al calendario ittico regionale» sottolinea l’assessore Cottini. Il documento conferma sostanzialmente il calendario dell’anno in corso, con i tempi e i divieti validi in tutte le acque bergamasche. Resterà in vigore anche per tutto il 2013 il divieto di pesca all’alborella (anche morta, da utilizzare come esca) nelle acque del lago d’Iseo e nel tratto del fiume Oglio compreso tra il ponte di Sarnico a monte e della diga del Consorzio dell’Oglio a valle. ■ Disabili, Comuni e Via Tasso «Ora la Regione chiarisca» a Sul tavolo della Giunta provinciale ieri sono arrivati i ricorsi di 18 Comuni contro Via Tasso: Lallio, Urgnano, Verdellino, Osio Sopra, Boltiere, Comun Nuovo e Almenno San Bartolomeo (insieme), e poi in ordine sparso Albano, Verdello, Treviolo, Stezzano, Osio Sotto, Mozzo, Grassobbio, Dalmine, Almè, Azzano San Paolo e Cologno. Oggetto del contendere: a chi spetti garantire e sostenere economicamente l’assistenza educativa a favore degli studenti disabili delle scuole superiori. Un passaggio in Giunta, quello di ieri, che non era una novità: i ricorsi sono stati ampiamente annunciati dai sindaci che ritengono che la spesa debba essere a carico della Provincia. Ma l’amministrazione provinciale sulla questione ha sollevato parecchi dubbi: «La Regione che doveva legiferare in materia non ha mai fatto chiarezza». Quindi: «Nessuno ha mai detto che la competenza spetti a noi, tanto è vero che non ci sono mai state date risorse per svolgere questo compito». Il presidente Ettore Pirovano è chiaro, ma sottolinea anche una novità importante: «La Conferenza dei sindaci, che si è svolta giovedì a Stezzano, ha approvato una mozione con cui i Comuni e la Provincia, insieme, chiederanno alla Regione di chiarire una L’assistenza degli studenti disabili fa discutere Comuni e Provincia volta per tutte di chi sia la competenza in materia». E se le cause a questo punto ci sono e andranno avanti, qualche passo in avanti è stato fatto nei rapporti Comuni-Via Tasso. «Diciamo – prosegue il presidente – che i Comuni hanno capito che è inutile farsi la guerra tra poveri. Ci sono state sentenze del Tar che attribuiscono le competenze alle Province, ma noi non abbiamo le risorse perché non le abbiamo mai avute per coprire questo servizio». Una richiesta di chiarezza che, in realtà, le Province avevano già avanzato anche al presidente Roberto Formigoni. Anche Leo- nio Callioni, presidente del Consiglio dei sindaci è sulla stessa lunghezza d’onda: «Non possiamo dire a un Comune "fai causa o non farla". Ma sappiamo bene che manca una normativa regionale che faccia chiarezza. Chiediamo alla Provincia di finanziare l’assistenza scolastica, ma consapevoli che non è colpa sua la situazione in cui ci troviamo». E sulla mozione: «Abbiamo accolto la proposta di Pirovano. Insieme chiederemo alla Regione due cose: di legiferare e dire chi deve finanziare il servizio e di dare alle Province le risorse necessarie». ■ V. Sa.