FIGURE PROFESSIONALI NEL SETTORE VITIVINICOLO

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FIGURE PROFESSIONALI NEL SETTORE VITIVINICOLO
FIGURE PROFESSIONALI NEL SETTORE VITIVINICOLO
Nota per la consultazione
La voce denominazione in alcuni casi riporta diversi modi di definire la figura per come è stata
proposta dagli esperti e dagli intervistati.
Ciò deriva dalla diversa tipologia di azienda in cui è stata identificata: in aziende di grandi
dimensioni le “nuove competenze” possono essere svolte con un’autonomia e un raccordo con
altre figure che consente di identificare denominazioni di tipo specialistico; diversamente da
quanto può essere richiesto in aziende di dimensioni minori e diversa organizzazione dove, spesso,
la competenza specialistica necessaria deve integrarsi con elementi di responsabilità, autonomia e
coordinamento di altri lavoratori.
Da qui il “differenziale nominalistico” pur riferito a medesime “nuove competenze”.
Stesso discorso va tenuto presente nella lettura delle indicazioni fornite sulla collocazione interna o
esterna all’azienda (impiegabilità).
Per le figure che vengono descritte in queste schede le attività/mansioni, le nuove
competenze e le conoscenze riportate, in taluni casi sono da intendersi come aggiuntive e/o
integrative delle figure che tradizionalmente fanno capo a quelle denominazioni.
ATECO: A.01.13.1
ISCO:2.2.1.3
ISTAT: 2.3.1.3/
3.2.2.1
Denominazione proposta TECNICO SUPERIORE DI VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE
DEGLI IMPIANTI DI VIGNETO
E' una figura riconducibile ad aspetti tecnici legati alla gestione del vigneto, in particolare
alla fase di preimpianto, alle scelte, cioè, che determinano e condizionano l'intero processo
produttivo costituendone le "radici". Dal momento che il vigneto è il luogo in cui si formano
i principali caratteri del vino, si capisce l'importanza di questa figura professionale chiamata
ad operare scelte decisive in un contesto di mercato sempre più orientato verso produzioni di
qualità.
Attività/mansioni
Assistenza alla scelta di impianto, di varietà e di produzione
Supervisione e analisi pedoclimatica
Nuove Competenze
Interfaccia azienda – Enti/Istituti
Analisi scenari produttivi nazionali e internazionali
Sperimentazione e studio
Produzione biologica
Visto il costante aggiornamento sono richieste professionalità specialistiche in grado di
rispondere alle esigenze della moderna viticoltura. Le ormai consolidate tendenze obbligano
alla qualità i produttori, vincolata alla "zonazione" viticola, cioè alla determinazione analitica
del miglior connubio possibile tra cultivar e caratteristiche pedoclimatiche. La zonazione, tra
l'altro, segna un legame forte con le denominazioni di origine, la sua zona di origine che
presenta caratteristiche uniche ed irripetibili; si tratta in sostanza dell'individuazione del
miglior "terroir", ovvero dell'insieme dei fattori pedoclimatici che, insieme al lavoro
dell'uomo, rende unico ed irripetibile un vino. Si delinea così un'importante figura che assiste
e supervisiona il processo produttivo a livello di scelte di preimpianto, di varietà, di
produzione, di analisi pedoclimatica e che funge da interfaccia tra l'azienda ed Enti e Istituti
di Ricerca, che studi gli scenari produttivi nazionali ed internazionali, valutando le possibilità
di ricorrere anche alla forma di conduzione "biologica" del vigneto.
Segmento della Filiera:
Fase di preimpianto: Analisi pedoclimatica della zona
Analisi delle alternative colturali
Scelta del vitigno
Scelte della forma di allevamento della vite
L'analisi pedoclimatica della zona permette di formulare ipotesi sulle diverse alternative
colturali possibili. Una volta verificata l'idoneità della vite al contesto pedoclimatico è
necessario effettuare un'oculata scelta del vitigno e del relativo portinnesto, ponendo in
questo caso attenzione alla o alle varietà che meglio interagiscono con l'ambiente di
coltivazione e che con più facilità possono raggiungere le migliori condizioni di maturazione.
A questo proposito è interessante notare come i cambiamenti climatici degli ultimi decenni
stiano costringendo gli operatori del settore a ripensare la gestione del vigneto e le scelte
colturali. Nella scelta del vitigno poi è fondamentale considerare gli obbiettivi enologici da
realizzare, perché esiste una vocazione in funzione della varietà. Una volta compiuta la scelta
del vitigno si deve individuare la forma di allevamento per raggiungere un buon equilibrio
vegeto-produttivo, considerando altresì l'adattabilità della forma d'allevamento prescelta alla
meccanizzazione delle operazioni colturali, esigenza emersa con forza negli ultimi anni.
Conoscenze
Climatiche
Geopedologia produttiva
Tecnica Analitica
Titolo di studio
Laurea
Laurea breve
Diploma o master specifico
(Agrotecnico – Agronomo)
Impiegabilità
Predomina la collocazione esterna all’azienda in funzione di consulente
ATECO: A.01.13.1
ISCO: 2.2.1.3
ISTAT: 3.2.2.1
Denominazione proposta OPERATORE SPECIALIZZATO NELLA GESTIONE
DELL'IMPIANTO
La figura dell'operatore specializzato nella fase di impianto e di gestione del vigneto
(potature, diradamenti, innesti) in sé non è propriamente nuova, nuovo è invece l'approccio a
questa figura e alle attività/mansioni da essa svolta. Vengono richieste in sostanza maggiore
perizia tecnica e meno approssimazione rispetto a qualche anno fa, unite ad una particolare
confidenza con innovazioni tecnologiche rappresentate da macchinari più o meno complessi
ed ad una rinnovata consapevolezza culturale e tecnica.
Attività/mansioni
Gestione dell’impianto
Potatore – diradatore
Innestatore
Nuove Competenze
Conduzione macchine complesse
Controllo e protezione del terreno
Diradatore esperto
Segmento della Filiera
Fase di Impianto :
Preparazione del terreno
Scasso
Collocazione dei pali e dei tutori
Messa a dimora delle barbatelle
Il segmento della filiera in cui questa figura si trova ad operare prevede lavorazioni quali
preparazione del terreno, scasso, collocazione di pali e tutori e messa a dimora di barbatelle,
operazioni in cui il progresso tecnologico è oggi in grado di supportare il lavoro dell'uomo
con continue innovazioni in grado di produrre meglio ed a minori costi. La facilità di guida
dei macchinari che le ditte sfornano a getto continuo è spesso associata al miglioramento
della qualità di lavorazione, della sicurezza e della manutenzione.
Conoscenze
Agronomiche
Cultivar
Meccanica
Titolo di studio
Laurea breve
Diploma o master specifico
Impiegabilità
La maggioranza delle richieste la colloca all’interno all’azienda
ATECO: A.01.13.1
ISCO: 2.2.1.3
Denominazione proposta TECNICO – SPECIALIZZATO
FAUNA E FLORA MICROBICA
ISTAT: 2.3.1.3/
3.2.2.1
RESPONSABILE
GESTIONE
Questa figura è responsabile della gestione della fauna e flora microbica, con particolari
competenze per gli aspetti fitopatologici. A questo proposito vale la pena sottolineare come
nuove patologie siano sempre in agguato e, ad esempio, in vaste aree del Nord Italia, negli
ultimi anni il fitoplasma Flavescenza Dorata ha causato notevoli danni alle viti soprattutto
perché, almeno nei primi mesi, poco conosciuto e sottovalutato, costringendo viticoltori ed
autorità agricole e vitivinicole ad innalzare la soglia di attenzione verso le nuove minacce
fitosanitarie acquisendo nuove conoscenze in materia.
Attività/mansioni
Responsabile gestione fauna e flora microbica
Nuove Competenze
Fitopatologiche
Segmento della Filiera
Irrigazione
Concimazione
Correzione della struttura del terreno
Diserbo e inerbimenti
La gestione di questi aspetti viene svolta attraverso operazioni di gestione del vigneto che
comprendono: l'irrigazione, pratica tradizionalmente più diffusa nel centro-sud della penisola
che se mal condotta può portare a maggiori attacchi fungini; la concimazione, che oltre agli
effetti sullo sviluppo vegeto-produttivo della pianta e sul mosto-vino può condurre, anche in
questo caso se mal gestita, a sviluppo di fitopatologie; la correzione della struttura del
terreno; il diserbo (peraltro vietata per le aziende che seguono la coltivazione biologica) e gli
inerbimenti. Proprio l'inerbimento, pratica ampiamente diffusa in molte aree viticole del
centro-nord italia, nato dalla necessità di sostituire le lavorazioni meccaniche e di annullarne i
possibili effetti negativi, tra i vari "nuovi" metodi di gestione del vigneto sta riscuotendo un
certo successo, senza però che vi sia negli operatori la necessaria consapevolezza tecnica.
L'inerbimento controllato in effetti presenta un insieme di vantaggi ed inconvenienti, a
seconda della situazione in cui l'operatore si trova: la figura professionale in questione deve
quindi essere in grado di valutare quando e come effettuare certe scelte gestionali.
Conoscenze
Agronomiche
Chimica
Fisiopatologia
Titolo di studio
Laurea
Laurea breve
Diploma o master specifico
Impiegabilità
Predomina la collocazione interna all’azienda
ATECO: A.01.13.1
ISCO: 6.1
ISTAT: 6.4.1.2
Denominazione proposta OPERAIO SPECIALIZZATO POLIFUNZIONALE
Si tratta di una figura particolarmente delicata perché in essa confluiscono aspetti culturali e
psicologici profondi; ad esempio, nel contesto produttivo di qualità odierno, una pratica in via
di diffusione come quella del diradamento dei grappoli prima della vendemmia (una forma di
potatura "verde" in grado di portare a prodotti più concentrati) costituisce una vera e propria
innovazione semplice da realizzare nella pratica, ma che richiede una consapevolezza non
accettata da tutti gli operatori di vigna, in genere i più anziani, i quali ritengono che diradare,
ovvero gettare i grappoli a terra in fase di maturazione, sia soltanto uno spreco e non un modo
per incrementare la qualità.
Attività/mansioni
Operatore
Potatore – diradatore grappoli
Cimatore
Nuove Competenze
Intervento sulla qualità del prodotto in polifunzionalità
Oltre alle operazioni di potatura, diradamento grappoli e di esecuzione dei trattamenti
fitosanitari utilizzando le adeguate protezioni per la propria persona, subentrano attività come
quella di misurazione del tenore zuccherino ed eventualmente di altri parametri in grado di
fornire indicazioni sulla qualità dell'uva e del futuro mosto-vino.
Segmento della Filiera
Potatura
Trattamento controllo fitopatologie
Misurazione tenore zuccherino
Conoscenze
Agronomiche
Cultivar
Normativa Fitosanitaria e Sicurezza sul Lavoro
Titolo di studio
Diploma o master specifico
Media Inferiore
Impiegabilità
La maggioranza delle richieste la colloca all’interno dell’azienda
ATECO: A.01.13.1
ISCO: 2.2.1.3
ISTAT: 2.3.1.3/
3.2.2.1
Denominazione proposta RESPONSABILE ANALISI E CONTROLLO QUALITÀ DELLE UVE
La figura prevede un livello di specializzazione che funga da responsabile delle analisi
chimiche e del controllo qualità e da responsabile della produzione; una figura che, con
l'ausilio di avanzati e complessi strumenti di analisi sia in grado di compiere anche un
controllo sulla fisiologia della vite e conseguenti analisi preventive e di laboratorio.
Attività/mansioni
Responsabile analisi e controllo qualità
Responsabile produzione
Nuove Competenze
Controllo fisiologia vite e analisi preventiva e di laboratorio
Utilizzo strumenti complessi di analisi
Se storicamente si valuta solo la maturità tecnologica delle uve nei suoi parametri, ovvero
zuccheri, acidità totale, pH, acido malico e acido tartarico, è ormai assodato che la
valutazione di questi parametri non è più sufficiente per avere il quadro qualitativo delle uve,
così negli ultimi anni, soprattutto in situazioni produttive riguardanti vini rossi da
invecchiamento, sta assumendo particolare importanza il concetto di maturità fenolica intesa
come accumulo di sostanze fenoliche (capaci di apportare colore e struttura al vino) e loro
grado di estraibilità e condensazione. E' evidente che accurate analisi permettono di
conoscere il prodotto nei suoi aspetti chimico-fisici, avendo il più possibile sotto controllo i
processi di trasformazione e potendo così intervenire positivamente in ogni fase della
lavorazione; ciò (anche grazie alle più recenti tendenze al consumo che in qualche modo
impongono la conoscenza chimico-fisica del prodotto e la sua tracciabilità lungo tutta la
filiera produttiva) segna un passo importante rispetto al passato dell'enologia italiana fatto di
empirismi ed improvvisazioni.
Segmento della Filiera
Analisi Uve
Conoscenze
Biochimica della vinificazione
Analisi di laboratorio
Cultivar
Una figura di questo tipo deve essere in grado di operare scelte in materia di innovazioni
biochimiche, basti pensare all'ormai universalmente diffusa aggiunta di lieviti e batteri
selezionati per facilitare le operazioni di fermentazione, ma anche per apportare
caratteristiche organolettiche particolarmente gradite ad alcune fasce di consumatori; oppure
all'uso di enzimi coadiuvanti delle fermentazioni; o ancora, eventualmente, le tanto discusse e
sempre più diffuse (anche in zone prestigiose) pratiche di autoarricchimento o concentrazione
tramite le macchine che svolgono processi di osmosi inversa. Una figura di questo genere
deve essere in possesso di conoscenze agronomiche, biochimiche, in particolare dei
biochimismi fermentativi, e dei principali e più innovativi metodi di analisi di laboratorio.
Titolo di studio
Laurea
Laurea breve
Diploma o master specifico
Impiegabilità
La collocazione prevista è sia interna che esterna all’azienda
ATECO: A.01.13.1
ISCO: 6.1
Denominazione proposta TECNICO DEI PROCESSI
OPERAIO CANTINIERE)
ISTAT: 7.3.2.8
DI
CANTINA
(CANTINIERE
–
Una figura versatile destinata ad eseguire lavori in cantina, nel cuore del processo produttivo,
ed in grado di operare quotidianamente a stretto contatto con le innovazioni biochimiche e
tecnologiche sempre più frequenti nel settore enologico e che deve essere in grado di
utilizzare, controllandone lo stato igienico-sanitario, le tecnologie enologiche utili a compiere
microvinificazioni.
Attività/mansioni
Gestione e controllo processo biochimico
Coordinamento operativo fra enologo e operatori di cantina
Addetto cantina
Nuove Competenze
Polivalenza tecniche di processo
Biochimica applicata
Tecnologia alimentare
Microvinificazione - Sperimentazione e analisi
Controllo stato igienico sanitario delle macchine
Segmento della Filiera
Pigiatura - Pressatura
Raffreddatura
Fermentazione
Torchiatura
Quindi si tratta di una figura che opera lungo la catena produttiva di cantina, dalle fasi di
pigiatura-pressatura, raffreddatura (la tecnologia del freddo si è particolarmente diffusa negli
ultimi anni perché in grado di preservare l'integrità e l'intensità aromatica dei prodotti), alla
fermentazione e torchiatura.
Conoscenze
Meccanica
Norme di tutela igienico sanitaria
Tecnologia della vinificazione
Biochimica dei microrganismi
Colturale
Titolo di studio
Diploma o master specifico
Media Inferiore
Impiegabilità
La maggioranza delle richieste si colloca all’interno all’azienda
ATECO: 51.1
ISCO: -
Denominazione proposta TECNICO
DI
COMMERCIALE
ISTAT: 2.5.1.5
SISTEMA
RESPONSABILE
GESTIONE
Terminata l'era del vino-alimento è chiaro che il futuro si giocherà anche sul valore aggiunto
delle bottiglie, su caratteristiche estrinseche e soprattutto sul fatto che il consumatore riesca a
percepire questo valore aggiunto.
Attività/mansioni
Responsabile gestione rete on line e web
Addetto alla vendita, gestione clienti e marketing
Nuove Competenze
Innovazione di prodotto
Analisi competitor
Analisi domanda e mercato
Una figura poliforme, legata alla sfera distributiva e di marketing, che trova senso specifico
nella realtà odierna dove la concorrenza di nuovi paesi produttori capaci di proporre prodotti
dal buon rapporto qualità-prezzo supportati da aggressive politiche di comunicazione,
finalmente ha costretto i produttori italiani ad analizzare sistematicamente i mercati, ad
occuparsi di innovazioni di prodotto, analisi dei competitors e della domanda, elementi cioè
inseriti in una logica di cultura d'impresa estranea alla quasi totalità del settore vitivinicolo
nazionale.
Segmento della Filiera
Distribuzione – Commercializzazione - Marketing
Conoscenze
Informatica E-Commerce
Marketing
Logistica
Customer satisfation
Titolo di studio
Laurea
Laurea breve
Diploma o master specifico
Impiegabilità
La collocazione prevista è prevalentemente interna all’azienda
ATECO: 55.23.5/A.01.4
ISCO: -
ISTAT: -
Denominazione proposta ADDETTO AGRITURISMO - ADDETTO ENOTECA/MUSEO GUIDA NATURALISTICA
Anche questa figura appartiene ad un rinnovato approccio alla gestione dell'impresa
vitivinicola, in cui la comunicazione, non-luogo in cui oggi si è spostata la competizione tra le
aziende, e le pubbliche relazioni vengono canalizzate in attività di gestione enoturistica del
patrimonio produttivo aziendale. Il vero enoturismo oggi viene svolto a partire da profonde
conoscenze dei prodotti e del territorio, anche dal punto di vista storico-antropologico; in
sostanza anche in questo settore, come in quello produttivo, fortunatamente si sta cercando di
abbandonare il retaggio fatto di improvvisazioni ed approssimazioni, in questo specifico caso
fatto ad esempio di disorganizzazione aziendale nella gestione delle visite (orari di visita non
rispettati, ignoranza linguistica).
Attività/mansioni
Attività di supporto operativo e di raccordo fra azienda agricola e agrituristica
Responsabile centro di esposizione e vendita vino e prodotti
Cura e organizza le attrezzature in esposizione al museo
Tiene i rapporti con gli Enti locali e le Istituzioni
Supporto e gestione delle visite guidate in azienda e in campo
Segmento della Filiera
Promozione – commercializzazione - enogastronomia
Nuove Competenze/Conoscenze
Agronomia
Elementi di antropologia – storia dell’agricoltura
Relazioni commerciali e rapporti con i clienti
Elementi di enologia – analisi organolettica
Metodologie di raccolta e archiviazione dati
Conoscenza delle lingue
Marketing del territorio
Capacità di gestione dei gruppi
Titolo di studio
Laurea breve
Diploma Media Superiore
Impiegabilità
Interna all’azienda (di grandi dimensioni), esterna con situazioni attive del territorio
(“strade del vino”, ect)