1 LE FIGURE PROFESSIONALI EMERSE DALL

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1 LE FIGURE PROFESSIONALI EMERSE DALL
LE FIGURE PROFESSIONALI EMERSE DALL’INDAGINE
Il settore zootecnico
BOVINI DA CARNE
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 8.3.3.2
ISTAT: 7.4.3.1
TRATTORISTA
Operaio specializzato addetto alla conduzione di trattrici e altre macchine
operatrici e alla loro manutenzione
Attività
Provvede alla conduzione di trattori, pale meccaniche, carri miscelatori ed
alla manutenzione ordinaria dei mezzi meccanici
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Dipendente o proprietario (nel caso di conduzione diretta)
Conoscere l’uso delle macchine e avere competenze meccaniche di base
Segmento della
produzione
GESTIONE DEGLI ANIMALI – GESTIONE DELLA STALLA
GESTIONE E CURA MACCHINE E ATTREZZATURE
Requisiti/
Conoscenze
Livello studi MEDIO
1
ATECO: A.01.2.85.20
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 2.3.1.4
Denominazione
Veterinario ginecologo e patologo
Definizione
Figura professionale veterinaria specializzata in pratica ginecologica,
problematiche riproduttive delle bovine, malattie neonatali dei vitelli e
patologie infettive tipiche dell’ingrasso
Attività
Assistenza ostetrica al parto, cura della fertilità delle fattrici, cure delle
malattie neonatali dei vitelli, piani di profilassi.
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno
Competenze
Competenze ginecologiche e ostetriche nelle fattrici, competenze nelle
malattie neonatali dei vitelli, competenze malattie infettive
Segmento della
produzione
GESTIONE DEGLI ANIMALI – ISPEZIONE, TRATTAMENTI,
ASSISTENZA SANITARIA
Requisiti/
Conoscenze
LAURE IN MEDICINA VETERINARIA , INDIRIZZO ZOOTECNICO
2
ATECO: A.01.21.0
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
Denominazione
STALLIERE
Definizione
Operaio specializzato addetto in via generale alla pratica di allevamento del
bestiame, capace anche nell’uso delle macchine
Attività
Provvede: alla movimentazione degli animali nelle varie fasi
dell’allevamento (entrata uscita, carico scarico, spostamenti interni); al
controllo dello stato sanitario del bestiame e alle terapie di base; alla pulizia
delle stalle, impagliatura dei box; alle disinfezioni; alla contabilità
zootecnica.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente o proprietario (nel caso di conduzione diretta)
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Figura specializzata che deve conoscere tutte le manualità nel maneggio e
contenimento del bestiame; il comportamento animale ( etologia) e avere
competenze sanitarie di base (presidi disinfettanti e loro applicazione); le
normative di legge per la registrazione degli animali (anagrafe bovina).
GESTIONE DEGLI ANIMALI – MOVIMENTAZIONE, GESTIONE
STALLA, CONTABILITA’ ZOOTECNICA
Livello studi MEDIO
3
ATECO: A.01.21.0
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.2
Denominazione
Stalliere - TRATTORISTA
ALIMENTARISTA
Definizione
Professionista addetto all’elaborazione delle razioni alimentari, specializzato
nelle tecniche di produzione e stoccaggio degli alimenti
Attività
Definisce le tecniche di produzione e stoccaggio degli alimenti (insilati,
fieni). Prepara le razioni per le varie fasi di allevamento
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno
Competenze
Conoscenze agronomiche, alimentaristiche, nelle varie fasi di allevamento,
ingrasso e fattrici
Segmento della
produzione
ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI - STOCCAGGIO ALIMENTI,
PREPARAZIONE DISTRIBUZIONE
Requisiti/
Conoscenze
LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA – AGRONOMIA - SCIENZE
DELLA PRODUZIONE ANIMALE
4
ATECO: K.74.30.2
Denominazione
Definizione
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 3.1.5.2
Certificatore di processo e consulente tecnico di processo di certificazione
Tecnico che provvede alla realizzazione e consulenza specialistica del
processo di certificazione
Attività
Provvede al controllo della documentazione, alla consulenza in azienda
necessaria al protocollo di certificazione e assistenza specialistica (es.
omeopatia)
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno
Competenze
Conoscenza dei disciplinari di produzione, omeopatia veterinaria
Segmento della
produzione
CERTIFICAZIONE DI PROCESSO
Requisiti/
Conoscenze
Livello studi superiore, laurea
5
BOVINI DA LATTE
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
BERGAMINO/STALLIERE
Operaio addetto alla stalla ed alla cura degli animali
Attività
Cura la mandria e le fasi di mungitura, pulizia locali mungitura, cura i vitelli,
e si occupa di tutte le attività inerenti alla cura del bestiame
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Saper seguire e governare la mandria. Approfondita conoscenza degli
animali. Deve saper intervenire per risolvere i problemi elementari che
possano insorgere riguardo alla mungitura, cura delle mastiti, assistenza ai
parti, ecc.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali – Alimentazione degli animali - Mungitura
Requisiti/
Conoscenze
Istruzione media. Deve avere approfondite conoscenze sul comportamento
dei bovini e conoscenze di base relative alle patologie più frequenti e sulle
tecniche di assistenza al parto. E’ necessaria esperienza nel settore.
6
ATECO: A.01.21.0
ISCO: 9.2.1.1
Denominazione
CAPO STALLA
Definizione
E’ il responsabile della mandria aziendale
Attività
Posizione
nell’ azienda
Competenze
ISTAT: 8.5.2.2
Gestisce e controlla tutti i lavori e le attività inerenti la mandria e la stalla
Dipendente
Approfondita conoscenza degli animali, dei lavori e attività di stalla, delle
attrezzature ed impianti aziendali. Ha conoscenze di base che gli permettono
di assistere il veterinario e gestire la programmazione dei piani di
fecondazione.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali – Alimentazione degli animali - Mungitura
Requisiti/
Conoscenze
Istruzione media. Deve avere approfondite conoscenze sul comportamento
dei bovini e conoscenze di base relative alle patologie più frequenti e sulle
tecniche di assistenza al parto. E’ necessaria molta esperienza nel settore.
7
ATECO: A.01.2.85.20
ISCO:2.2.1.1
ISTAT: 2.3.1.4
Denominazione
VETERINARIO
Definizione
Colui che cura l’aspetto sanitario dell’allevamento e su richiesta del
proprietario o responsabile procede negli interventi sanitari
Attività
Gestisce e controlla lo stato di salute degli animali. Provvede ai necessari
interventi sanitari sugli animali, direttamente o tramite i responsabili della
mandria aziendale. Cura i programmi di fecondazione e l’assistenza ai parti.
Posizione
nell’ azienda
Consulente
Competenze
Conoscenze e capacità proprie della sua professione. Particolare competenza
nella cura dei bovini, nell’assistenza al parto, nelle tecniche di fecondazione,
nella tenuta dei libri genealogici.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Laurea in Medicina veterinaria. E’ necessaria la specifica conoscenza delle
norme che regolano il settore.
8
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 8.3.3.2
ISTAT: 7.4.3.1
TRATTORISTA
Operaio specializzato addetto in via generale alla pratica di allevamento del
bestiame, capace anche nell’uso delle macchine
Attività
Provvede a stoccare i foraggi e mangimi. Prepara e distribuisce la razione.
Provvede alla gestione del liquame e letame.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Dipendente
Conosce le pratiche di alimentazione, usa le macchine e attrezzature per
l’alimentazione e la gestione delle deiezioni
Segmento della
produzione
ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI - STOCCAGGIO ALIMENTI,
PREPARAZIONE DISTRIBUZIONE - DEIEZIONI FLUIDE E LETAME
Requisiti/
Conoscenze
Livello studi MEDIO
9
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.2
ALIMENTARISTA
Professionista addetto all’elaborazione delle razioni alimentari, specializzato
nelle tecniche di produzione e stoccaggio degli alimenti
Attività
Definisce le tecniche di produzione e stoccaggio degli alimenti (insilati,
fieni). Prepara le razioni per le varie fasi di allevamento
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno
Competenze
Conoscenze agronomiche, alimentaristiche, nelle varie fasi di allevamento.
Segmento della
produzione
ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
Requisiti/
Conoscenze
LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA – AGRONOMIA - SCIENZE
DELLA PRODUZIONE ANIMALE
10
BUFALINI
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
ADDETTO ALLA GESTIONE DEI FORAGGI ED INSILATI
Operaio che cura la gestione dei foraggi ed insilati
Attività
Segue tutte le procedure (semina – coltivazione - raccolta – stoccaggio)
relative ai foraggi aziendali.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Buona esperienza e conoscenza agronomica delle colture foraggere e delle
tecniche proprie di ogni fase, dalla semina allo stoccaggio.
Segmento della
produzione
Coltivazioni per alimentazione animali
Requisiti/
Conoscenze
Istruzione medio bassa. Conoscenza approfondite della cura agronomica
delle foraggere acquisita per esperienza.
11
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
ADDETTO AI VITELLI
Operaio a cui è affidata la cura e la responsabilità dei vitelli aziendali
Attività
Si occupa dello svezzamento – nutrizione, pulizia è e cura sanitaria di base
dei vitelli
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Dipendente
Ottima conoscenza della fisiologia e patologie del vitello e delle tecniche di
nutrizione.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Istruzione medio bassa. Ottima conoscenza del comportamento animale e
delle tecniche di nutrizione, acquisite soprattutto per esperienza.
12
ATECO: A.01.21.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
MUNGITORE
Operaio specializzato addetto alla mungitura
Attività
Si occupa della mungitura delle bufale e della cura dei locali e dei
macchinari di mungitura. Gestisce la raccolta degli animali, la loro pulizia,
con particolare riferimento alla salute della mammella. E’ responsabile
dell’igiene della sala di mungitura e del corretto funzionamento e
manutenzione dell’impianto di mungitura
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Ottima conoscenza della fisiologia e patologie degli animali soprattutto
relativamente alle mammelle ed all’apparato produttivo del latte. Conosce i
macchinari della sala di mungitura e sa usarli correttamente. Ha approfondite
conoscenze sulle tecniche di igienizzazione degli animali, delle attrezzature
e dei locali.
Mungitura
Istruzione medio bassa. Ottima conoscenza del comportamento animale.
Buona conoscenza sanitaria della mammella e delle sue eventuali anomalie o
patologie. Buona conoscenza tecnica dell’impianto di mungitura.
13
SUINI
ATECO: A.01.2.85.20
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 2.3.1.4
Denominazione
VETERINARIO
Definizione
Responsabile dello stato sanitario dell’allevamento e del rispetto delle
normative sanitarie e della sicurezza alimentare del prodotto
Attività
Studia la semeiotica di stalla e controlla l’epidemologia. Appronta protocolli
di bio-sicurezza e di profilassi. Indica e gestisce le terapie. Predispone i piani
vaccinali. Effettua le ecografie.
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno – Nel caso di aziende di grandi dimensioni può essere
dipendente.
Competenze
Quelle proprie della professione medico-veterineria. Particolari conoscenze
dei suini. Capacità di utilizzo delle specifiche strumentazioni tecniche.
Capacità di organizzare e gestire le procedure e le attività sanitarie aziendali.
Conosce e sa gestire tutte le problematiche relative alla qualità igienicosanitaria della produzione.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali – Alimentazione degli animali – Macellazione Trasformazione
Requisiti/
Conoscenze
Laurea in medicina veterinaria. Specializzazione nel comparto. Conoscenze
di gestione haccp e sistemi di qualità.
14
ATECO: A.01.23.0
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 6.4.2
Denominazione
ADDETTO AI VERRI-FECONDATORE
Definizione
Tecnico che si occupa della gestione della fase di inseminazione artificiale
con “seme” di origine esterna o interna all’azienda.
Attività
Si occupa del prelievo del materiale seminale nel caso dei centri verri
aziendali e della fecondazione delle scrofe.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente o consulente esterno appartenente ad un centro specializzato
esterno
Competenze
Conoscenza della fisiologia dell’apparato riproduttivo del verro e della
scrofa. Conoscenza delle tecniche specifiche di inseminazione strumentale e
particolare attitudine nel processo di inseminazione e nell’uso degli
strumenti. Capacità di valutare la qualità del materiale seminale. Sa
riconoscere i calori nelle scrofe.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali
Requisiti/
Deve aver frequentato un corso per l’abilitazione allo svolgimento della
fecondazione strumentale ed acquisito le necessarie capacità nell’uso delle
strumentazioni e del trattamento degli animali.
Conoscenze
15
ATECO: A.01.23.0
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 6.4.2
Denominazione
ADDETTO ALLA SALA PARTO
Definizione
Operaio che segue la fase di fine gestazione e parto delle scrofe.
Attività
E’ costantemente presente (sia di giorno che di notte) in sala parto, seguendo
le scrofe nelle ultime fasi della gestazione e nel parto. Sorveglia e cura gli
animali, provvedendo alle loro necessità, anche sanitarie, in queste
specifiche fasi. Si occupa dei neonati nei primi giorni di vita.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Deve avere elementari conoscenze di fisiologia e patologia del suino.
Conosce in modo particolare la fisiologia e le più comuni patologie connesse
alle fasi di gestazione e parto delle scrofe. Sa intervenire per risolvere i
problemi di ordine sanitario più comuni connessi a queste fasi e sa
somministrare i farmaci necessari. Sa valutare la sanità ed il benessere dei
neonati. Deve avere molta esperienza e particolare attitudine al trattamento
degli animali.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Grado di istruzione medio basso. Si richiede molta esperienza nello specifico
settore e nella particolare mansione.
16
ATECO: A.01.23.0
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.2
Denominazione
NUTRIZIONISTA
Definizione
Addetto alla formulazione dei mangimi
Attività
E’ responsabile e prepara le formulazioni delle razioni alimentari. Sceglie le
materie prime e ne verifica natura e qualità. Dispone e controlla lo
stoccaggio e le modalità di somministrazione degli alimenti.
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno
Competenze
Conoscenze proprie conseguite negli studi per acquisire diplomi o lauree nel
settore agrario, nutrizionale o veterinario. Deve conoscere le tecniche e le
attrezzature che si usano per lo stoccaggio e conservazione degli alimenti. Ha
conoscenza approfondita della normativa sanitaria di riferimento. Deve saper
effettuare il monitoraggio della produzione (incrementi ponderali, indici di
conversione, ecc.). Di concerto col veterinario, deve saper gestire e
interpretare il monitoraggio dello stato sanitario degli animali.
Segmento della
produzione
Alimentazione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Diploma o laurea in veterinaria o agronomia. Conoscenze specialistiche
sull’alimentazione del suino e le relative tecniche e strumentazioni.
17
ATECO: A.01.23.0
ISCO: 3.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.2.
Denominazione
ADDETTO AL MANGIMIFICIO
Definizione
Operaio addetto alla preparazione del mangime e al trasporto nei silos
Attività
Riceve le materie prime, le controlla e prepara le miscele secondo le
formulazioni indicate dal nutrizionista. Se del caso, aggiunge integratori e
medicamenti prescritti. Si occupa anche dello stoccaggio.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Sa gestire e operare sui sistemi informatici che governano e controllano il
mangimificio. Conosce le materie prime, gli integratori ed i medicamenti
impiegati e sa utilizzarli per la preparazione degli alimenti. Ha conoscenze di
base che gli consentono di comprendere le indicazioni dell’alimentarista.
Conosce molto bene i macchinari (mulino, miscelatore, coclea, ecc) e sa
utilizzarli correttamente. Conosce e applica le norme di prevenzione e
sicurezza.
Segmento della
produzione
Alimentazione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Grado di istruzione medio alto, preferibilmente con diplomi di tipo tecnico.
Patenti o abilitazioni speciali per l’utilizzo di macchinari o l’impiego di
integratori e medicamenti.
18
OVICAPRINI
ATECO: A.01.22.1
Denominazione
Definizione
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 6.4.2.1
PASTORE
Operaio responsabile della gestione degli animali
Attività
Conduce e governa il gregge al pascolo. E’ responsabile della cura degli
animali e provvede a tutte le loro necessità durante il pascolo.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Ha approfondite conoscenze del comportamento animale (in particolare degli
ovicaprini ) ed esperienza nella loro cura e modalità di movimentazione.
Conosce le minime regole di fisiologia e gli elementari rudimenti di
patologie e malattie degli armenti e sa intervenire di conseguenza con
operazioni di pronto intervento sanitario. Deve saper gestire il gregge al
pascolo. Riconosce le varie essenze di cui si nutrono gli animali.
Gestione degli animali
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Grado di istruzione medio basso. Specifica esperienza in materia di
allevamento ovicaprino e gestione del gregge al pascolo.
19
ATECO: A.01.22.1
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
Denominazione
ADDETTO DI STALLA
Definizione
Operaio addetto alla gestione della stalla
Attività
Gestisce la stalla, l’alimentazione degli animali, gli accoppiamenti e la
gestione dei gruppi di monta. In particolare provvede alla cura dei montoni e
degli agnelli.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Ha buone conoscenze nelle tecniche di gestione e somministrazione degli
alimenti. Ha approfondite conoscenze del comportamento animale (in
particolare dei montoni) e esperienza nella loro cura e movimentazione.
Conosce le tecniche e sa gestire i gruppi di monta. Conosce e sa provvedere
alle cure basilari dei giovani capi.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Grado di istruzione medio basso. Specifica esperienza in materia di
allevamento ovicaprino.
20
AVICOLI
ATECO: A.01.24.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 6.4.2.4
ADDETTO AL CARICO DEI POLLI
Operaio addetto al carico degli animali sugli automezzi.
Attività
Carica, generalmente la notte e preferibilmente a mano, gli animali sugli
automezzi per l’invio al macello.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Questa figura attualmente non necessita di particolari competenze tecniche,
ma con l’introduzione delle norma di benessere dovrà essere formato e
conoscere aspetti pratici del maneggiamento degli animali e concetti di stress
negli animali.
Gestione degli animali
Segmento della
produzione
Istruzione bassa ed esperienza nel settore avicolo.
Requisiti/
Conoscenze
21
ATECO: A.01.24.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.2
ALIMENTARISTA
Professionista addetto all’elaborazione delle razioni alimentari, specializzato
nelle tecniche di produzione e stoccaggio degli alimenti
Attività
Definisce le tecniche di produzione e stoccaggio degli alimenti. Prepara le
razioni per le varie fasi di allevamento.
Posizione
nell’ azienda
Consulente esterno – Nelle aziende più grandi può essere dipendente
Competenze
Conoscenze alimentaristiche, nelle varie fasi di allevamento, specifiche per il
settore avicolo. Conosce le tecniche e gli strumenti di distribuzione delle
razioni alimentari proprie degli allevamenti avicoli.
Segmento della
produzione
Alimentazione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Laurea in medicina veterinaria – agronomia - scienze della produzione
animale.
22
ATECO: A.01.24.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 8.3.3.2
ISTAT: 7.4.3.1
TRATTORISTA ADDETTO ALLA PULIZIA DEI POLLAI
Operaio addetto alle operazioni di asportazione della lettiera, di lavaggio e di
disinfezione del capannone.
Attività
Provvedono, prima dell’accasamento, alla sistemazione della lettiera e al
riscaldamento dei capannoni con lampade solitamente I.R. Possono essere
utilizzate macchine ed attrezzature quali ad esempio idropulitrice a getto
d’acqua e vapore in pressione.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Dipendente
L’addetto deve saper condurre il trattore e deve saper utilizzare eventuali
pompe per la distribuzione di disinfettanti o detergenti. Spesso alla
produzione di vapore è associata una centrale termica, di cui deve conoscere
il funzionamento.
Gestione delle deiezioni
Istruzione bassa e requisiti necessari alla guida di trattrici.
23
ATECO: A.01.24.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 7.2.3.3
ISTAT: 6.2.3.5
ADDETTO AGLI IMPIANTI
Tecnico che gestisce gli impianti che controllano i fattori ambientali,
(riscaldamento, ventilazione, raffreddamento)
Attività
Gestisce la centralina elettronica che mediante computer controlla e comanda
gli impianti di riscaldamento, ventilazione, raffreddamento.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Deve avere conoscenze in campo elettronico, meccanico, idraulico per
eventuali interventi immediati sui sistemi di condizionamento ambientale e
buon utilizzo delle macchine e delle attrezzature, sia per tenerle efficienti sia
per effettuare le riparazioni di emergenza in caso di guasti. Deve conoscere
la legislazione di riferimento relativamente alla sicurezza sul lavoro.
Segmento della
produzione
Gestione macchine e attrezzature
Requisiti/
Conoscenze
Diploma tecnico ed esperienza nel settore impiantistico.
24
EQUINI
ATECO: A.01.22.2
Denominazione
Definizione
Attività
Posizione
nell’ azienda
ISCO: 9.2.1.1
ISTAT: 8.5.2.2
ARTIERE
Operaio specializzato che ha la responsabilità della cura giornaliera e
dell’alimentazione del cavallo
Collabora con il responsabile dell’allevamento nella definizione del piano di
allenamento e cura dei cavalli, nella pulizia e nel controllo dello stato di
salute dei cavalli, nell' allenamento del cavallo in base alle attività che deve
svolgere e infine guida l'animale nelle attività previste sfruttando le sue
caratteristiche fisiche e psicologiche al meglio.
Dipendente
Competenze
Ha approfondite conoscenze del comportamento animale (in particolare dei
cavalli) ed esperienza nella loro cura e modalità di movimentazione. Ha
sufficienti conoscenze di veterinaria, lingua estera (inglese o francese),
dietetica, cultura ippica, pronto soccorso ed igiene degli animali, storia e
geografia del cavallo. Conosce molto bene e sa usare correttamente le
tecniche di scuderizzazione, grooming, equitazione di base, impostazioni a
cavallo.
Segmento della
produzione
Gestione degli animali
Requisiti/
Conoscenze
Grado di istruzione medio basso. Specifica esperienza in materia di
allevamento del cavallo e possibilmente qualifica professionale specifica.
25
ATECO: A.01.24.0
ISCO: 3.4.7.5
ISTAT: 5.3.1.3
Denominazione
TRAINER
Definizione
Figura professionale addetta all’addestramento degli animali
Attività
Gestisce la preparazione tecnico sportiva degli animali. Si occupa dei puledri
in tutte le fasi dalla doma alla preparazione sportiva.
Posizione
nell’ azienda
Consulente
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Ha approfondite conoscenze del comportamento animale (in particolare dei
cavalli). Ha nozioni di fisiologia e patologia equina. Conosce molto bene
regolamenti ippici, storia e geografia del cavallo, e sa utilizzare
correttamente le tecniche di corsa, scuderizzazione, grooming, equitazione di
base, volteggio, cavallo meccanico, impostazioni a cavallo, ecc.
Gestione degli animali
Grado di istruzione indifferente. Abilitazione e/o qualifica professionale
specifica acquisita in corsi specializzati. Grande esperienza acquisita nella
pratica coi cavalli.
26
ITTICOLTURA
ATECO: B. 05.02.1 - 2
ISCO: 3.1.1.5
ISTAT: 6.4.5.1
Denominazione
RESPONSABILE TECNOLOGIE ALLEVAMENTO
Definizione
Tecnico addetto all’innovazione e manutenzione delle macchine ed
attrezzature.
Attività
Segue la manutenzione e l’acquisizione di nuove tecnologie e la formazione
degli operai nell’utilizzo delle attrezzature.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente – nelle aziende di dimensioni minori coincide con il titolare
dell’azienda
Competenze
Conoscenze di base di meccanica e idraulica. Conosce gli impianti e le
attrezzature, sa usarli correttamente ed è in grado di adempiere alle
operazioni di manutenzione ordinaria. Deve essere aggiornato sulle nuove
tecnologie e trasmettere (e quindi istruire) le conoscenze al personale
dipendente.
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
27
ATECO: B. 72.60.0
Denominazione
Definizione
ISCO: 3.1.2.1
ISTAT: 3.1.1.3
ADDETTO ALLE TECNOLOGIE INFORMATICHE
Addetto alla gestione dei sistemi informatici.
Attività
Provvede alla gestione e sviluppo delle tecnologie informatiche relative
all’allevamento e all’amministrazione aziendale
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Deve essere in possesso delle conoscenze informatiche e
amministrativo/contabili. Deve saper utilizzare sistemi applicativi quali:
software di elaborazione testi e/o di gestione dati, fogli di calcolo elettronico,
programmi di gestione vasche (alimentazione, stock allevamento e parametri
chimico-fisici.
Segmento della
produzione
Gestione e cura macchine e attrezzature e informatizzazione aziendale.
Requisiti/
Istruzione media ed esperienza nel settore informatico.
Conoscenze
28
ATECO: B. 05.02.1 - 2
Denominazione
Definizione
ISCO: 3.1.1.1
ISTAT: 6.4.5.1
RESPONSABILE LABORATORIO
Tecnico che sovraintende alle fasi di macellazione e/o trasformazione del
prodotto ittico
Attività
Coordina le attività di acquisizione, di macellazione, di trasformazione,di
stoccaggio e confezionamento dei prodotti ittici..
Posizione
nell’ azienda
Dipendente – nelle aziende di dimensioni minori coincide con il titolare
dell’azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Conoscenze ed esperienza nel campo dell’acquacoltura e lavorazione e
conservazione degli alimenti. Capacità di gestione e formazione del
personale.
Trasformazione.
Istruzione medio alta, laurea e grande esperienza nella filiera alimentare.
29
ATECO: B. 05.02.1 - 2
Denominazione
Definizione
ISCO: 3.4.1.9.3
ISTAT: 3.3.4.9
RESPONSABILE COMMERCIALE INNOVAZIONE PRODOTTI E RAPPORTI CON
LA DISTRIBUZIONE
Tecnico addetto alle ricerche di mercato per l’innovazione dei prodotti e alle
relazioni con la distribuzione.
Attività
Gestisce la commercializzazione, lo sviluppo di nuovi prodotti ed i rapporti
con i clienti (grossisti, dettaglianti, GDO).
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Deve avere conoscenze di marketing aziendale, del mercato locale, nazionale
ed internazionale. Deve saper gestire i rapporti con i clienti relativamente
alla contrattazione dei prezzi e quantità, conoscere le linee di produzione per
lo sviluppo dei prodotti innovativi.
Commercializzazione
Istruzione medio alta, laurea, grande esperienza nel settore marketing e
agroalimentare.
30
ATECO: B.05.02.1 - 2
Denominazione
Definizione
ISCO: 4.1.2.1
ISTAT: 4.1.4
ADDETTO AGLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI E ADEMPIMENTI CON LA
P.A.
Addetto alla gestione burocratico/amministrativa dell’azienda.
Attività
Cura gli adempimenti di legge relativi all’attività di acquacoltura e i rapporti
con la Pubblica Amministrazione.
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Propensione alle relazioni pubbliche e conoscenze di base relative alla
normativa di settore. Deve avere capacità di archiviazione, aggiornamento
della normativa, predisposizione a compilare la documentazione e la
modulistica relativa agli adempimenti burocratici e a piani di sviluppo
aziendali (finanziamenti).
Segmento della
produzione
Integrazione processo di filiera
Requisiti/
Conoscenze
Istruzione media con conoscenza amministrativa.
31
Il settore florovivaistico
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.1
Denominazione
SPECIALIZZATO PER LA CONCIMAZIONE E FERTILIZZAZIONE DEL
TERRENO
Definizione
Tecnico specializzato che ha la responsabilità delle fasi di concimazione e
fertilizzazione del terreno. Può anche essere responsabile di produzione dal
taleggio alla crescita.
Attività
Posizione
nell’ azienda
Gestisce la fertilizzazione della coltura utilizzando le diverse tecniche
possibili (fertirrigazione) in relazione alle caratteristiche del terreno e delle
piante (concimazione in piano campo, concimazione in vasetteria, creazione
di mix adeguati di fertirrigazione).
Dipendente. Quadro tecnico - Assistente di produzione.
Competenze
Conoscenza del ciclo produttivo
Conoscenza del ciclo biologico/fabbisogno delle piante
Conoscenza dei riferimenti legislativi in materia di somministrazione di
sostanze fertilizzanti
Conoscenze degli effetti ambientali e ricadute sulla salute umana
Segmento della
produzione
Concimazione
Requisiti/
Conoscenze
Diploma in agraria integrato da una idonea formazione aziendale. Alta
conoscenza di base in agronomia supportata da una formazione ad hoc. Può
essere utile il patentino per la somministrazione delle sostanze.
32
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.1
Denominazione
ADDETTO ALL’IRRIGAZIONE
Definizione
Tecnico che sovrintende alle operazioni di irrigazione.
Attività
Gestisce l’impianto di irrigazione, ne garantisce l’efficienza, e nello stesso
tempo riduce gli sprechi nel consumo delle acque in relazione ai fabbisogni
delle colture e al clima. Ha autonomia di concetto/esecutiva, gestisce le fasi
del processo e un gruppo di lavoro
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Dipendente. Quadro tecnico - Assistente di produzione.
Conoscenza dei cicli biologici delle diverse specie colturali, anche in
relazione al clima e al suo impatto. Conoscenza delle diverse tecniche irrigue
e capacità di gestire/utilizzare gli impianti e gli strumenti per l’irrigazione.
Segmento della
produzione
Irrigazione
Requisiti/
Conoscenze
Metodistica di irrigazione e conoscenze specifiche sulle migliori tecniche di
irrigazione e fabbisogni delle colture
Istruzione media superiore.
33
ATECO: A.01.12.3 – 4
ISCO: 3.4.1.9.3
ISTAT: 3.3.4.9
Denominazione
ADDETTO COMMERCIALE
Definizione
Specialista che organizza e programma ogni fase di commercializzazione e
di marketing dei prodotti aziendali
Attività
Cura la commercializzazione dei prodotti e ne studia ogni realtà di riscontro.
Analizza ipotesi di inserimento in nuovi mercati. Coordina catena di
rappresentanti in Italia e all’estero.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Dipendente in azienda di grandi dimensioni – Consulente in altre realtà
aziendali.
Conosce e sa applicare le tecniche di strategia di marketing. Sa studiare i
contesti territoriali di riferimento commerciale. Particolare conoscenza dei
mercati e delle tecniche di commercializzazione dei prodotti florovivaistici.
Sa gestire i rapporti con agenti di rappresentanza.
Commercializzazione
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Istruzione medio alta – Laurea in facoltà economiche. Esperienze specifiche
nel settore. Conoscenze specifiche dei prodotti e dei mercati. Esperienza di
programmazione in fase di localizzazione e posizionamento della
produzione.
34
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.1
Denominazione
RESPONSABILE IMPIANTI
Definizione
Tecnico specializzato che ha la responsabilità della gestione e manutenzione
degli impianti aziendali.
Attività
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Coordina una squadra di operai specializzati nella gestione e nella
manutenzione dei diversi impianti: irrigazione, riscaldamento, strutture,
serre. Collabora strettamente con il direttore e il responsabile di produzione
Dipendente
Ha conoscenza tecnico pratica per la gestione degli impianti. Ha elementi di
base relativi alla progettazione e costruzione degli impianti. Capacità di
gestione di gruppi di lavoro e di programmazione per la gestione delle
operazioni di manutenzione.
Gestione e manutenzione impianti e strutture
Diploma specifico per gli studi di impiantistica e formazione di base
specifica a seconda dei diversi tipi di impianto: elettrico, idraulico, e di
struttura. Esperienza elevata e formazione in ambito aziendale.
35
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 3.2.2.1
Denominazione
IBRIDATORE
Definizione
E’ un agronomo o un biologo specializzatosi nelle tecniche di
moltiplicazione per via genetica.
Attività
Selezionare e riprodurre materiali idonei alla successiva coltivazione
Posizione
nell’ azienda
Collaboratore stabile o occasionale alle dirette dipendenze dell’imprenditore
Competenze
Oltre alle competenze scientifiche proprie relative agli studi e
specializzazioni effettuate come agronomo o biologo, occorre una buona
conoscenza delle varietà commerciali già esistenti, con ottima conoscenza
dei mercati nazionali e internazionali. Capacità spiccata di capire le esigenze
dei consumatori e finalizzare l’attività di ricerca.
Segmento della
produzione
Moltiplicazione delle piante – Lavorazioni colturali
Requisiti/
Conoscenze
Laurea in Agronomia o Biologia. Conoscenza e pratica delle tecniche di
laboratorio. Particolare conoscenza del ciclo produttivo delle principali
colture floricole. Conoscenza delle lingue (in modo particolare inglese) e
degli strumenti, processi e programmi informatici specialistici.
36
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 6.1
ISTAT: 3.2.2.1
Denominazione
TECNICO
CAPO
OPERAIO
DI LABORATORIO
Definizione
Operaio esperto nelle pratiche colturali e nelle tecniche di produzione da
pieno campo.
Attività
Organizza il proprio lavoro e quello del gruppo. In particolare coordina
l’attività della manodopera per pratiche di coltivazioni particolari
(imperticatura, preparazione dei siti di coltura, livellamento dei terreni etc)
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Dipendente
Capacità di seguire le indicazioni sulle tecniche colturali, con capacità di
stabilire tempi e modalità di lavorazioni con conoscenza specifica della
modalità di vendita dell’azienda. Buona conoscenza delle scelte aziendali,
capacità di programmare l’attività lavorativa in funzione delle necessità
dell’azienda.
Preparazione del terreno – Lavorazioni colturali
Conoscenza delle caratteristiche delle varie tipologie di produzione
dell’azienda e del ciclo produttivo delle principali colture flovivaistiche.
37
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 2.3.1.3
Denominazione
FITOPATOLOGO
Definizione
Agronomo o biologo con conoscenze specifiche di patologia applicate al
settore florovivaistico.
Attività
Studia e previene le patologie delle piante attuando interventi preventivi e
curativi in linea con le esigenze produttive della pianta; seleziona i presidi
sanitari più idonei alla corretta vegetazione delle produzioni.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Collaboratore stabile o occasionale alle dirette dipendenze dell’imprenditore.
Oltre alle conoscenze proprie derivanti dagli studi effettuati, deve possedere
anche buona conoscenza delle varietà coltivate nel settore florovivaistico,
con ottima conoscenza delle patologie più comuni.
Prevenzione e lotta malattie e insetti
Laurea in agronomia o biologia. Conoscenza approfondita del ciclo
produttivo delle principali colture floricole. Conoscenza delle lingue.
38
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 8.3.3
ISTAT: 3.1.5.4
Denominazione
ADDETTO ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI AZIENDALI
Definizione
Addetto alla raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti aziendali, che
organizza le diverse operazioni necessarie al loro corretto smaltimento.
Attività
Cura tutte le fasi di raccolta, gestione e corretto smaltimento dei diversi
rifiuti, organici, residui speciali e plastica. Organizza lo schema migliore di
raccolta differenziata: olii – fitosanitari- plastiche. Opera in stretto contatto
con esperti esterni, sia del Consorzio che di ditte esterne che vendono i
prodotti che più andranno smaltiti.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Dipendente
Sa riconoscere e selezionare i differenti tipi di rifiuti. Ne gestisce le diverse
fasi di raccolta, trasporto, smaltimento, in completa sicurezza per sé, per i
lavoratori tutti e per l’ambiente.
Segmento della
produzione
Gestione dei rifiuti
Requisiti/
Conoscenze
Non elevato livello di istruzione di base ma formazione specifica ed interna
sulle modalità di trattamento dei diversi tipi di rifiuti, sulla loro pericolosità e
sui possibili percorsi di recupero e/o di riutilizzazione.
39
ATECO: A.01.12.3 - 4
Denominazione
ISCO: 6.1
ISTAT: 3.2.2.1
CAPO SQUADRA
Definizione
Operaio con capacità tecniche nel settore della produzione, che gestisce una
squadra di lavoratori.
Attività
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Gestione della squadra operativa, ricezione ed esecuzione delle indicazioni
relative alle modalità produttive del responsabile tecnico di produzione.
Dipendente
Oltre alle conoscenze e capacità proprie di un operaio specializzato del
settore, deve saper organizzare e gestire una squadra di operatori.
Figura Trasversale
Istruzione medio bassa e professionalità acquisita soprattutto con
l’esperienza in azienda.
40
ATECO: A.01.12.3 - 4
Denominazione
ISCO: 3.1.2.1
ISTAT: 2.1.1.4
SISTEMISTA FLORICOLO
Definizione
Consulente per l’implementazione di sistemi informatici gestionali per
l’impiantistica e la logistica, specifici per il settore florovivaistico.
Attività
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Sulla base delle scelte aziendali, sviluppa (e gestisce) sistemi gestionali
informatici dedicati all’automazione ed al corretto funzionamento delle
strutture produttive e della logistica.
Consulente
Elevate conoscenze gestionali informatiche. Conoscenza specifica del settore
florovivaistico. Buon livello di conoscenza di informazioni strategiche di
mercato. Conoscenza di base della normativa di certificazione.
Figura Trasversale
Diploma o laurea in informatica. Conoscenze di base di meccanica e di
idraulica. Specifica esperienza nel settore florovivaistico.
41
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
Denominazione
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Definizione
Tecnico qualificato mediante scuola di segreteria con specializzazione nel
settore floricolo.
Attività
Cura, dal punto di vista amministrativo, la corretta gestione della
documentazione relativa alle vendite, interagendo con le altre figure
aziendali per il necessario raccordo coi magazzini e la contabilità
dell’azienda.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Dipendente
Conoscenza approfondita dell’area amministrativa specifica del settore
florovivaistico. Conoscenza di almeno una lingua straniera. Conoscenza
della normativa di settore nei paesi di sbocco della produzione.
Figura Trasversale
Diploma specifico del settore. E’ necessaria esperienza nel settore
florovivaistico.
42
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
Denominazione
IBRIDATORE
Definizione
E’ un agronomo o un biologo specializzatosi nelle tecniche di
moltiplicazione per via genetica.
Attività
Selezionare e riprodurre materiali idonei alla successiva coltivazione
Posizione
nell’ azienda
Collaboratore stabile o occasionale alle dirette dipendenze dell’imprenditore
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Oltre alle competenze scientifiche proprie relative agli studi e
specializzazioni effettuate come agronomo o biologo, occorre una buona
conoscenza delle varietà commerciali già esistenti, con ottima conoscenza
dei mercati nazionali e internazionali. Capacità spiccata di capire le esigenze
dei consumatori e finalizzare l’attività di ricerca.
Moltiplicazione delle piante – Lavorazioni colturali
Laurea in Agronomia o Biologia. Conoscenza e pratica delle tecniche di
laboratorio. Particolare conoscenza del ciclo produttivo delle principali
colture floricole. Conoscenza delle lingue (in modo particolare inglese) e
degli strumenti, processi e programmi informatici specialistici.
43
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
Denominazione
TECNICO DI LABORATORIO
Definizione
Soggetto addetto alla verifica della qualità del terreno/terricci e scelta e
selezione dei composti in collegamento con i rappresentanti addetti.
Attività
Organizza il proprio lavoro e quello del gruppo. In particolare coordina
l’attività della manodopera per pratiche di coltivazioni particolari
(imperticatura, preparazione dei siti di coltura, livellamento dei terreni etc)
Posizione
nell’ azienda
Dipendente
Competenze
Capacità di seguire le indicazioni sulle tecniche colturali, con capacità di
stabilire tempi e modalità di lavorazioni con conoscenza specifica della
modalità di vendita dell’azienda. Buona conoscenza delle scelte aziendali,
capacità di programmare l’attività lavorativa in funzione delle necessità
dell’azienda.
Segmento della
produzione
Preparazione del terreno – Lavorazioni colturali
Requisiti/
Conoscenze
Conoscenza delle caratteristiche delle varie tipologie di produzione
dell’azienda e del ciclo produttivo delle principali colture flovivaistiche.
44
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
Denominazione
FITOPATOLOGO
Definizione
Agronomo o biologo con conoscenze specifiche di patologia applicate al
settore florovivaistico.
Attività
Studia e previene le patologie delle piante attuando interventi preventivi e
curativi in linea con le esigenze produttive della pianta; seleziona i presidi
sanitari più idonei alla corretta vegetazione delle produzioni.
Posizione
nell’ azienda
Collaboratore stabile o occasionale alle dirette dipendenze dell’imprenditore.
Competenze
Oltre alle conoscenze proprie derivanti dagli studi effettuati, deve possedere
anche buona conoscenza delle varietà coltivate nel settore florovivaistico,
con ottima conoscenza delle patologie più comuni.
Segmento della
produzione
Prevenzione e lotta malattie e insetti
Requisiti/
Conoscenze
Laurea in agronomia o biologia. Conoscenza approfondita del ciclo
produttivo delle principali colture floricole. Conoscenza delle lingue.
45
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
Denominazione
ADDETTO ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI AZIENDALI
Definizione
Addetto alla raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti aziendali, che
organizza le diverse operazioni necessarie al loro corretto smaltimento.
Attività
Cura tutte le fasi di raccolta, gestione e corretto smaltimento dei diversi
rifiuti, organici, residui speciali e plastica. Organizza lo schema migliore di
raccolta differenziata: olii – fitosanitari - plastiche. Opera in stretto contatto
con esperti esterni, sia del Consorzio che di ditte esterne che vendono i
prodotti che più andranno smaltiti.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Dipendente
Sa riconoscere e selezionare i differenti tipi di rifiuti. Ne gestisce le diverse
fasi di raccolta, trasporto, smaltimento, in completa sicurezza per sé, per i
lavoratori tutti e per l’ambiente.
Gestione dei rifiuti
Non elevato livello di istruzione di base ma formazione specifica ed interna
sulle modalità di trattamento dei diversi tipi di rifiuti, sulla loro pericolosità e
sui possibili percorsi di recupero e/o di riutilizzazione.
46
ATECO: A.01.12.3 - 4
Denominazione
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
CAPO SQUADRA
Definizione
Operaio con capacità tecniche nel settore della produzione, che gestisce una
squadra di lavoratori.
Attività
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Gestione della squadra operativa, ricezione ed esecuzione delle indicazioni
relative alle modalità produttive del responsabile tecnico di produzione.
Dipendente
Oltre alle conoscenze e capacità proprie di un operaio specializzato del
settore, deve saper organizzare e gestire una squadra di operatori.
Figura Trasversale
Istruzione medio bassa e professionalità acquisita soprattutto con
l’esperienza in azienda.
47
ATECO: A.01.12.3 - 4
Denominazione
Definizione
Attività
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
SISTEMISTA FLORICOLO
Consulente per l’implementazione di sistemi informatici gestionali per
l’impiantistica e la logistica, specifici per il settore florovivaistico.
Sulla base delle scelte aziendali, sviluppa (e gestisce) sistemi gestionali
informatici dedicati all’automazione ed al corretto funzionamento delle
strutture produttive e della logistica.
Consulente
Elevate conoscenze gestionali informatiche. Conoscenza specifica del settore
florovivaistico. Buon livello di conoscenza di informazioni strategiche di
mercato. Conoscenza di base della normativa di certificazione.
Figura Trasversale
Diploma o laurea in informatica. Conoscenze di base di meccanica e di
idraulica. Specifica esperienza nel settore florovivaistico.
48
ATECO: A.01.12.3 - 4
ISCO: 3.4.3.3
ISTAT: 4.1.2.3
Denominazione
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Definizione
Tecnico qualificato mediante scuola di segreteria con specializzazione nel
settore floricolo.
Attività
Cura, dal punto di vista amministrativo, la corretta gestione della
documentazione relativa alle vendite, interagendo con le altre figure
aziendali per il necessario raccordo coi magazzini e la contabilità
dell’azienda.
Posizione
nell’ azienda
Competenze
Segmento della
produzione
Requisiti/
Conoscenze
Dipendente
Conoscenza approfondita dell’area amministrativa specifica del settore
florovivaistico. Conoscenza di almeno una lingua straniera. Conoscenza
della normativa di settore nei paesi di sbocco della produzione.
Figura Trasversale
Diploma specifico del settore. E’ necessaria esperienza nel settore
florovivaistico.
49
Il settore dell’agriturismo
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 3.4.1.4 - 1.2.2.5
Denominazione proposta
DIRETTORE AGRITURISTICO
Attività/mansioni
Coordinamento dei diversi operatori
ISTAT: 5.2.2.1
Monitoraggio delle attività
Gestione dei reclami
Elaborazione delle strategie pubblicitarie
Nuove Competenze
Controllo e certificazione della qualità
Conoscenza del mercato turistico
Capacità di gestione dei rapporti con operatori turistici
(relazioni con Tuor Operators)
Segmento della Filiera
Fasi gestionali e di organizzazione generale
Conoscenze
Quadro legislativo
Strumenti informatici
Lingue straniere
Pubbliche relazioni
Titolo di studio
Laurea
Impiegabilità
Dipendente in aziende di grandi dimensioni
50
ATECO: H 55.23.5
Denominazione proposta
ISCO: 4.1.1.5
ISTAT: 5.2.1.3
SEGRETARIO AGRITURISTICO
Attività/mansioni
Affiancamento del direttore
Gestione della corrispondenza
Raccolta prenotazioni
Ricevimento ospiti
Amministrazione
Nuove Competenze
Capacità di gestione delle relazioni tramite
mezzi informatici
Conoscenze informatiche per l’aggiornamento del sito internet
e dei messaggi pubblicitari
Segmento della Filiera
Fasi gestionali e di organizzazione generale
Conoscenze
Strumenti informatici
Lingue straniere
Pubbliche relazioni
Titolo di studio
Laurea – Diploma superiore
Impiegabilità
Dipendente in aziende di grandi dimensioni
51
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 6.1.1.3
ISTAT: 8.2.2
Denominazione proposta
ADDETTO AGLI SPAZI APERTI
Attività/mansioni
Cura del verde negli spazi aperti destinati agli ospiti
Pulizia della piscina e di altri spazi ricreativi
Nuove Competenze
Impianto e allevamento di essenze autoctone
Segmento della Filiera
Cura e manutenzione impianti e strutture
Conoscenze
Giardinaggio
Uso dei mezzi di pulizia meccanizzata
Titolo di studio
Non richiesto
Impiegabilità
Generalmente dipendente azienda agricola
52
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 5.1.2.3
ISTAT: 5.2.2.3
Denominazione proposta
ADDETTO AGLI ALLOGGI
Attività/mansioni
Preparazione degli alloggi prima degli arrivi
Pulizie e cambio biancheria
Nuove Competenze
Conoscenza e capacità di applicazione di disciplinari di qualità
Capacità di cogliere e segnalare esigenze degli ospiti
Segmento della Filiera
Cura degli alloggi per il pernottamento
Conoscenze
Uso dei detergenti
Metodi razionali di pulizia
Comfort turistico
Titolo di studio
Non richiesto
Impiegabilità
Dipendente in aziende di grandi dimensioni – Collaborazione
53
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 5.1.2.2
ISTAT: 5.2.2.1
Denominazione proposta
CUOCO
Attività/mansioni
Piano dei menu
Approvvigionamenti alimentari
Direzione della cucina
Preparazione dei piatti
Pulizia della cucina
Nuove Competenze
Conoscenza e capacità di selezione delle materie prime alimentari
Capacità specifica nella preparazione di piatti tradizionali
Segmento della Filiera
Ristorazione
Conoscenze
Trattamento e conservazione degli alimenti
Prodotti tradizionali
Cucina tradizionale
Igiene alimentare
Titolo di studio
Diploma specifico
Impiegabilità
Dipendente
54
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 5.1.2.2
ISTAT: 5.2.2.1
Denominazione proposta
COLLABORATORE DI CUCINA
Attività/mansioni
Preparazione dei piatti secondo le istruzioni del cuoco
Pulizia della cucina
Nuove Competenze
Nozioni di cucina tradizionale
Segmento della Filiera
Ristorazione
Conoscenze
Trattamento e conservazione degli alimenti
Igiene alimentare
Titolo di studio
Non richiesto
Impiegabilità
Collaboratore
55
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 5.1.2.3
ISTAT: 5.2.2.3
Denominazione proposta
ADDETTO DI SALA (CAMERIERE)
Attività/mansioni
Raccolta delle ordinazioni
Consegna dei piatti preparati
Pulizia e preparazione della sala
Nuove Competenze
Conoscenza delle caratteristiche tradizionali dei piatti
Capacità di illustrazione delle caratteristiche tradizionali dei piatti
Segmento della Filiera
Ristorazione
Conoscenze
Gestione del servizio di sala
Lingue straniere
Nozioni di cucina tradizionale
Titolo di studio
Non richiesto
Impiegabilità
Collaboratore – Dipendente in strutture di grandi dimensioni
56
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 9.1.4.1 - 5.1.2.3
ISTAT: 8.2.2.1
Denominazione proposta
ADDETTO ALL’AGRICAMPEGGIO
Attività/mansioni
Manutenzione delle attrezzature
Pulizia del parco e dei servizi igienici
Vigilanza
Nuove Competenze
Assistenza agli ospiti
Segmento della Filiera
Agricampeggio
Conoscenze
Uso dei mezzi meccanici di pulizia
Uso dei detergenti e metodi razionali di pulizia
Nozioni di comunicazione
Lingue straniere
Titolo di studio
Non richiesto
Impiegabilità
Collaboratore
57
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 3.3.4.0
ISTAT: 8.5.2.2
Denominazione proposta
ADDETTO AL TURISMO EQUESTRE
Attività/mansioni
Governo dei cavalli
Manutenzione delle sellerie
Istruttore equestre e cura del maneggio
Accompagnatore equestre
Nuove Competenze
Organizzazione e gestione di gruppi
Valorizzazione delle risorse territoriali e naturali
Programmazione degli itinerari
Segmento della Filiera
Attività ricreative
Conoscenze
Nozioni di storia del territorio
Allevamento del cavallo
Apprendimento equestre
Morfologia e cultura del territorio
Lingue straniere
Titolo di studio
Diploma di artiere
Impiegabilità
Collaboratore
58
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 5.1.1.3
ISTAT: 3.4.4
Denominazione proposta
ADDETTO AL CICLOTURISMO
Attività/mansioni
Manutenzione delle biciclette
Accompagnamento dei gruppi
Nuove Competenze
Organizzazione e gestione di gruppi
Valorizzazione delle risorse territoriali e naturali
Programmazione degli itinerari
Segmento della Filiera
Attività ricreative
Conoscenze
Meccanica e uso della bicicletta
Morfologia e cultura del territorio
Nozioni di storia del territorio
Lingue straniere
Titolo di studio
Non richiesto
Impiegabilità
Collaboratore
59
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 3.4.4
Denominazione proposta
ADDETTO ALLA “FATTORIA DIDATTICA”
Attività/mansioni
Programmazione delle visite
Relazioni con le scuole
Accompagnamento dei gruppi
Nuove Competenze
Organizzazione e gestione di gruppi
Progettazione e programmazione di esercitazioni
Segmento della Filiera
Attività culturali
Conoscenze
Organizzazione dell’azienda agricola
Nozioni di biologia e di agronomia
Nozioni di didattica e pedagogia
Nozioni di comunicazione
Titolo di studio
Diploma o Laurea in agronomia
Impiegabilità
Collaboratore
60
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 3.3.1.0
ISTAT: 3.4.4
Denominazione proposta
ADDETTO ALLE ATTIVITA’ RICREATIVE
Attività/mansioni
Manutenzione delle attrezzature
Organizzazione della fruizione
Assistenza agli ospiti
Nuove Competenze
Organizzazione e gestione di gruppi
Assistenza alla pratica delle attività sportive
Segmento della Filiera
Attività ricreative
Conoscenze
Nozioni teoriche e pratiche relative alle attività sportive
Gestione delle attrezzature
Regolamenti attinenti le pratiche sportive
Norme di sicurezza
Titolo di studio
Diploma ISEF
Impiegabilità
Collaboratore
61
ATECO: H 55.23.5
ISCO: 5.1.1.3
ISTAT: 3.4.4
Denominazione proposta
ADDETTO AI CORSI E AGLI INCONTRI CULTURALI
Attività/mansioni
Programmazione dei corsi e degli incontri
Relazioni con i docenti
Accompagnamento dei gruppi
Nuove Competenze
Organizzazione e gestione di gruppi
Progettazione delle attività e presentazione dei temi
Segmento della Filiera
Attività culturali
Conoscenze
Tradizioni artigianali, culturali ed enogastronomiche del territorio
Organizzazione didattica
Comunicazione
Lingue straniere
Titolo di studio
Laurea umanistica
Impiegabilità
Collaboratore
62
Il settore della certificazione
Sottosistema impresa
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Il manager della qualità
Ambito operativo
Opera nelle imprese agroalimentari medio grandi, nelle Organizzazioni
dei Produttori (OP) impegnati in strategie di filiera, nella grande
distribuzione organizzata.
Nelle imprese piccole e medie è una competenza manageriale “inclusa”
nella figura dell’imprenditore, del direttore generale o altra figura
equivalente.
Ruolo
E’ una figura manageriale con il compito di coordinare le varie funzioni
operative legate alla qualità e di rendere coerenti le politiche della qualità
con la strategia competitiva imprenditoriale.
Svolge un ruolo centrale nella pianificazione della qualità, nella revisione
del sistema, nella comunicazione interna ed esterna sulla qualità, nelle
strategie del miglioramento continuo.
Requisiti di base
E’ una figura ad alta professionalità ed esperienza.
E’ richiesta una laurea (economia, agraria, tecnologie alimentari, altro
equivalente), un’attività di training post laurea sul management, la
comunicazione ed il marketing, o in alternativa una lunga esperienza
aziendale (almeno 5 anni) nelle funzioni del marketing e/o della
pianificazione strategica..
Conoscenze
Conoscenza approfondita sugli strumenti della qualità.
Conoscenza delle principali norme di riferimento.
Conoscenza delle tecniche organizzative e comunicative.
Abilità e capacità
Capacità organizzative
Aggregazione delle conoscenze in senso divergente
Capacità relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività,
Motivazione al cambiamento
Leadership
Contenuti fondamentali del Analisi ed organizzazione dei sistemi complessi
percorso formativo
Processi del consumo, comportamento dei consumatori, conoscenza delle
dinamiche del mercato
Customer satisfaction
Strategie e tecniche della qualità
Sistemi qualità e norme relative
63
Gestione dei gruppi
Relazioni e comunicazione
Impiegabilità
Ampia, soprattutto nelle imprese agroalimentari.
Si forma, in genere, mediante acquisizione di competenze da parte di
quadri di esperienza o giovani dopo un periodo di collaborazione
all’interno dell’azienda.
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Responsabile della qualità (o Responsabile assicurazione qualità)
Ambito operativo
Opera nelle aziende agroalimentari, nelle Organizzazioni dei Produttori
(OP) certificate, nelle strutture cooperative di trasformazione e/o
commercializzazione. Nelle aziende agricole o nelle piccole imprese
dell’artigianato alimentare questa funzione è “inclusa” nella figura
dell’imprenditore o di un suo collaboratore manageriale (per esempio: il
direttore tecnico)
Ruolo
Pianifica e gestisce il sistema qualità, ne verifica costantemente
l’applicazione collaborando con le varie funzioni aziendali, riferisce alla
Direzione e/o al Manager della Qualità sull’andamento del sistema,
proponendo misure di miglioramento e/o input alla revisione del sistema.
Nella maggior parte dei casi gestisce la documentazione del sistema. E’ il
primo referente dell’organismo di certificazione.
Requisiti di base
E’ richiesta una laurea o diploma con almeno 5 anni di esperienza nelle
funzioni organizzative aziendale.
Conoscenze
Conoscenza approfondita delle norme di riferimento (in particolare della
famiglia delle ISO 9000)
Conoscenza informatica di base
Tecniche di comunicazione
Conoscenze tecniche nei processi produttivi di riferimento
Abilità e capacità
Capacità relazionali e comunicative
Capacità di affrontare, analizzare e risolvere problemi
Orientamento al raggiungimento degli obiettivi
Capacità di osservazione e lettura dei processi (causa/effetto)
Atteggiamenti e
comportamenti
Coscienziosità
Atteggiamento positivo
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Organizzazione aziendale, dinamiche relazionali e comunicazione
percorso formativo
Strumenti della qualità
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Norma ISO 9001
Norma ISO 22000
Approccio per processi
Problematiche tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti del settore di riferimento
Impiegabilità
Molto ampia, in tutte le aziende agroalimentari piccole, medie e grandi,
nelle
cooperative
di
manipolazione,
trasformazione
e
commercializzazione, nelle Organizzazioni dei Produttori, eccetera.
Nelle piccole aziende si sovrappone, acquisendone le competenze, alla
figura del manager della qualità.
65
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Valutatore interno (auditor dei sistemi di gestione per la qualità e/o per
l’ambiente)
Ambito operativo
Opera nelle grandi imprese agroalimentari e nelle holding con diverse
strutture operative. Spesso è un professionista che opera su incarico
dell’imprese, le cui dimensioni non permettono un auditor interno
(dipendente).
Ruolo
Il compito del valutatore interno è di effettuare verifiche ispettive per
esaminare l’applicazione del sistema e la sua efficacia. La sua azione è
determinante nell’attivazione dei processi di miglioramento e revisione
del sistema e delle sue procedure.
Requisiti di base
Laurea ed almeno 3 anni di esperienza relativa all’organizzazione ed alla
gestione per la qualità, oppure diploma e 5 anni di esperienza lavorativa.
Conoscenze
Conoscenza approfondita della norma ISO 9001, della norma ISO 22000,
della norma 19011, e, eventualmente delle Norme ISO 14000 (se
interessato anche al sistema di gestione ambientale – SGA-)
Tecniche di comunicazione.
Conoscenze del settore di riferimento e della relativa della legislazione
cogente e, eventualmente, delle principali problematiche ambientali (se
interessato anche al SGA)
Abilità e capacità
Capacità di osservazione e lettura dei processi
Capacità di focalizzare i problemi
Tecniche relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Obiettività
Stabilità emotiva
Empatia
Accettazione di responsabilità
Cooperatività
Contenuti fondamentali del Norma ISO 9001
percorso formativo
Norma ISO 19011
Norma ISO 22000
Norma ISO 14000 (solo se interessato anche ai SGA)
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
Problematiche tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti del settore di riferimento
Impiegabilità
Discreta nelle grandi aziende agroalimentari, ampia come professionista
66
privato convenzionato con le imprese
Note
Talvolta le piccole e medie imprese, per svolgere l’auditing del sistema di
gestione per la qualità, più che incaricare un professionista, forma un
proprio dipendente incaricandolo di questa funzione insieme ad altre.
Tale scelta non sempre risulta molto efficace per due motivi principali:
limitata competenza specifica e possibili problemi nella valutazione delle
funzioni e/o dei processi operativi che coinvolgono direttamente il
dipendente
67
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Valutatore interno nella certificazione di prodotto
Ambito operativo
Opera nelle organizzazioni di filiera o territoriali: per esempio in una
struttura associativa, con compiti di verifica ispettiva anche sulle aziende
aderenti, conferitrici del prodotto fresco o della materia prima alimentare Può operare in strutture titolari di uno schema di certificazione di prodotto
relativa a marchi collettivi (prodotti tradizionali, prodotti di qualità
controllata, eccetera) - Talvolta è un professionista che opera su incarico
di organizzazioni, che per dimensioni o opportunità non possono
impiegare un valutatore interno.
Ruolo
Il compito del valutatore interno è di effettuare attività ispettive per
verificare l’applicazione del disciplinare di prodotto, il sistema di
autocontrollo e la gestione delle non conformità - I riferimenti normativi
sono relativi alla certificazione di prodotto volontaria o a standard
internazionali come l’EUREPGAP, BRC, IFS - La sua azione è
determinante nell’attivazione dei processi di miglioramento, valutazione e
revisione del disciplinare di prodotto e delle relative procedure.
Requisiti di base
Laurea e 3 anni di esperienza relativa all’organizzazione ed alla gestione
per la qualità, oppure diploma di scuola media superiore e 5 anni di
esperienza lavorativa.
Conoscenze
Conoscenza dei principi e degli strumenti della qualità
Conoscenza approfondita della norma ISO 19011 e della ISO 22000.
Tecniche relazionali e di comunicazione.
Conoscenze del settore di riferimento e della relativa legislazione cogente
e normativa volontaria.
Abilità e capacità
Capacità di osservazione e lettura dei processi
Capacità di focalizzare i problemi
Tecniche relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Obiettività
Stabilità emotiva
Empatia
Accettazione di responsabilità
Cooperatività
Contenuti fondamentali del Principi della qualità, strumenti e tecniche della qualità
percorso formativo
Norma ISO 19011 ed ISO 22000
Organizzazione aziendale ed interaziendale dei sistemi agricoli (filiera,
distretto, reti di imprese)
Tecniche relazionali e di comunicazione e di auditing
Problematiche tecnologie e processi del settore di riferimento
68
Normative cogenti del settore di riferimento
Impiegabilità
Ampia nelle filiere di qualità che intendono certificarsi, nei distretti
agricoli o agroalimentari con schemi di certificazione di prodotto relativi a
marchi collettivi di diverso genere (prodotti tradizionali, processi
produttivi di qualità, eccetera)
69
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.2.1.1
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Responsabile sistemi sicurezza igienico sanitaria
Ambito operativo
Opera in alcune imprese della filiera agroalimentare medio grandi, nella
commercializzazione, della distribuzione alimentare e nel catering:
ovunque il sistema di gestione dell’autocontrollo igienico sanitario
assume caratteri di particolare criticità e complessità.
Ruolo
Il suo ruolo è pianificare il sistema di autocontrollo, la documentazione
relativa, il piano dei monitoraggi e delle analisi di laboratorio, la gestione
delle non conformità e delle eventuali situazioni di rischio.
Verifica l’applicazione e l’efficacia del sistema, predispone le eventuali
misure correttive e preventive.
Requisiti di base
Laurea in biologia, chimica, tecnologie alimentari o altro corso
universitario equivalente; oppure diploma e 3 anni di esperienza nel
settore.
Conoscenze
Principi e degli strumenti della qualità
Metodo haccp e tecniche di valutazione del rischio
Principi di chimica e microbiologia
Norma ISO 9001 ed ISO 22000
Conoscenze relative ai processi produttivi nel settore di riferimento
Abilità e capacità
Capacità di osservazione e lettura dei processi
Capacità di focalizzare i problemi ed i pericoli igieinico-sanitari
Capacità decisionale
Tecniche relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Accettazione di responsabilità
Contenuti fondamentali del Principi strumenti e tecniche gestionali
percorso formativo
Principi di biologia, microbiologia e chimica
Tecnologie alimentari
Tecniche e strumenti di valutazione dei pericoli
Metodo haccp
Norma ISO 9001 ed ISO 22000
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
Legislazione igienico sanitaria
Problematiche tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti del settore di riferimento
70
Impiegabilità
Discreta, all’interno dei ruoli manageriali connessi con la gestione e la
qualità, assume una certa rilevanza in alcune tipologie di aziende
agroalimentari (aziende producono alimenti per bambini, precotti, aziende
di catering, eccetera).
71
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Responsabile gestione della documentazione
Ambito operativo
Opera nelle imprese agroalimentari o nelle organizzazioni di filiera e/o
territoriali, con sistemi informativi centralizzati.
Ruolo
Cura la gestione dei dati e delle informazioni operative relative alla
tracciabilità, alla sicurezza igienico sanitaria ed alla qualità. Quasi sempre
è una figura che unisce responsabilità relative al sistema qualità, con
quelle inerenti alle normative cogenti sulla privacy.
Requisiti di base
Diploma
Formazione informatica di base
Conoscenze
Principi e metodi della qualità
Informatiche relative alla gestione dei sistemi informativi
Normative cogenti sulla privacy
Problematiche tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti del settore di riferimento
Abilità e capacità
Tecniche di progettazione e gestione data base relazionali
Capacità organizzative, relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Precisione
Orientamento all’efficienza
Contenuti fondamentali del Principi e metodi della qualità
percorso formativo
Documentazione della qualità e gestione relativa
Sistemi informativi complessi
Tecniche organizzative e comunicative
Legislazione sulla privacy
Legislazione cogente del settore di riferimento
Impiegabilità
Ampia, assume una certa rilevanza soprattutto nei sistemi organizzativi di
filiera e/o territoriali, quando il sistema informativo acquista una valenza
interaziendale.
72
Sottosistema consulenza
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Consulente per la qualità ed il miglioramento (consulente strategico
per la qualità)
Ambito operativo
Opera a supporto delle piccole e medie imprese agroalimentari o nelle
aziende agricole medio grandi che commercializzano direttamente i propri
prodotti.
Ruolo
E’ un consulente professionista che analizza i fabbisogni espliciti e latenti
dell’organizzazione committente e, partendo dai problemi del “qui ed ora”
supporta l’impresa nell’implementazione di un sistema qualità coerente
con la propria visione imprenditoriale e strategia competitiva.
Requisiti di base
Laurea in economia, agraria, ingegneria o altro corso universitario
equivalente; periodo di training in una struttura di consulenza all’impresa.
Conoscenze
Principi e metodi della qualità
Principi di marketing e di management
Norma ISO 9000
Sistemi complessi ed organizzazioni d’impresa
Tendenze e scenari di mercato
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Tecniche di problem solving
Business plan e gestione dei progetti
Metodi di approccio all’innovazione ed al cambiamento
Visione strategica
Atteggiamenti e
comportamenti
Empatia
Flessibilità
Pensiero divergente
Curiosità
Controllo emotivo
Atteggiamento positivo e socievolezza
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Management strategico
Principi della qualità e norma ISO 9000
Strumenti della qualità
Elementi di psicosociologia
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
73
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
Molto vasta per il grande numero potenziale di aziende agricole ed
agroalimentari che non hanno la possibilità di definire autonomamente
una strategia competitiva di qualità, orientata al mercato ed al
consumatore
Note
E’ una figura fondamentale che attualmente soffre della diffusa genericità
relativa al concetto di consulenza.
74
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Consulente animatore per la qualità territoriale e/o di filiera
Ambito operativo
Opera nei sistemi agricoli e/o agroalimentari territoriali (distretti agricoli,
distretti agroalimentari, distretti rurali)
Ruolo
E’ un consulente professionista che opera non su scala aziendale, ma
territoriale, con committenza (o alle dipendenze) di istituzioni pubbliche,
organizzazioni di rappresentanza, unioni ed associazioni dei produttori,
enti locali, Camere di commercio.
Analizza i fabbisogni, i problemi e le opportunità delle imprese ricadenti
nel territorio di riferimento, sensibilizza e supporta le imprese alla
creazione di una visione strategica territoriale, comune e condivisa, e
facilita la pianificazione di strategie imprenditoriali coerenti e
cooperative.
Requisiti di base
Laurea in economia, agraria, ingegneria o altro corso universitario
equivalente; esperienza di almeno tre anni nella consulenza, divulgazione,
assistenza tecnica in agricoltura e nell’agroalimentare .
Conoscenze
Economia del territorio e dello sviluppo rurale
Analisi dei sistemi complessi
Principi di marketing e di management
Strategie competitive
Strategie di qualità e principali schemi di certificazione
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Tecniche di problem solving
Gestione dei progetti
Tecniche di divulgazione
Capacità di motivazione
Tecniche di negoziazione e contrattazione
Atteggiamenti e
comportamenti
Empatia
Curiosità
Pensiero divergente
Controllo emotivo
Atteggiamento positivo
Leadership
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Organizzazione del territorio
Economia distrettuale (agricola, agroalimentare e rurale)
75
Management strategico
Principi e strumenti della qualità
Strategie di qualità e principali schemi di certificazione
Elementi di psicosociologia e sociologia rurale
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
E’ la figura fondamentale per l’implementazione della qualità in
agricoltura: strategica perché orientata allo sviluppo di relazioni
cooperative tra le imprese, piuttosto che di dipendenza alle strutture che
operano a valle della filiera.
76
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Consulente per la gestione della qualità
Ambito operativo
Opera a supporto delle imprese agricole ed agroalimentari che intendono
implementare un sistema di gestione per la qualità.
Ruolo
E’ un consulente professionista che, sulla base del piano strategico
dell’impresa, aiuta l’organizzazione ad implementare e gestire un sistema
di qualità e l’accompagna alla certificazione.
Requisiti di base
Laurea e due anni di esperienza nella consulenza e/o in funzioni gestionali
ed organizzative; oppure diploma e cinque anni di esperienza nella
consulenza e/o in funzioni gestionali ed organizzative.
Conoscenze
Principi e metodi della qualità
Conoscenza approfondita della Norma ISO 9000
Sistemi complessi ed organizzazioni d’impresa
Processi, tecniche e normative relative al settore di riferimento
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Capacità di sintesi e di decisione
Capacità progettuali ed organizzative
Atteggiamenti e
comportamenti
Empatia
Agilità mentale nell’affrontare i problemi
Controllo emotivo
Accettazione di responsabilità
Atteggiamento positivo
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Principi della qualità e norma ISO 9000
Norma ISO 22000
Strumenti della qualità
Documentazione della qualità e relativa gestione
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
Discreta per il grande numero potenziale di aziende che intende
implementare un sistema di gestione per la qualità
Note
E’ una figura professionale che si differenzia dal consulente strategico
perché opera con un forte orientamento alla norma ed alla sua
77
applicazione. Anche se questa distinzione non è attualmente diffusa e
consolidata, essa è fondamentale specie in settori caratterizzati da imprese
pmi ed in profonda trasformazione.
La prima è orientata alla definizione strategica, focalizzata sui problemi e
sulle opportunità ed è finalizzata alla valutazione e scelta tra le diverse
strategie della qualità. L’altra è focalizzata sulla norma ed è finalizzata
all’implementazione di un sistema gestionale efficace ed efficiente.
E’ evidente che queste due figure hanno ambiti operativi distinti, ma
interagenti e possono anche coesistere e collaborare negli stessi
programmi e strutture di consulenza.
78
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Consulente per la gestione della qualità ambientale
Ambito operativo
Opera a supporto delle imprese agricole ed agroalimentari che intendono
implementare un sistema di gestione per la qualità ambientale
Ruolo
E’ un consulente professionista che, sulla base del piano strategico dell’impresa,
aiuta l’organizzazione ad implementare e gestire un sistema di qualità ambientale
e l’accompagna alla certificazione.
Requisiti di base
Laurea, preferibilmente in una disciplina scientifica, e due anni di esperienza
nella consulenza e/o in funzioni gestionali ed organizzative; oppure diploma e
cinque anni di esperienza nella consulenza e/o in funzioni gestionali ed
organizzative.
Conoscenze
Principi e metodi della qualità
Conoscenza approfondita della Norma ISO 9000, ISO 14000 ed ISO 22000
Finalità e procedure della registrazione EMAS
Sistemi complessi ed organizzazioni d’impresa
Processi, tecniche e normative relative al settore di riferimento
Scienze “ambientali“e tecnologie relative
Problematiche relative agli impatti ambientali dei siti e dei processi produttivi.
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Tecniche di analisi e valutazione multicriterio
Metodi e tecniche di problem solving
Capacità di sintesi e di decisione
Capacità progettuali ed organizzative
Atteggiamenti e
comportamenti
Empatia
Agilità mentale nell’affrontare i problemi
Attitudine ad affrontare sistemi e problemi complessi
Accettazione di responsabilità
Atteggiamento positivo
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Principi della qualità e norma ISO 9000, ISO 14000 ed ISO 22000
Regolamento EMAS
Documentazione della qualità e relativa gestione
Ecologia e problematiche ambientali
Principi e tecniche di abbattimento e/o riduzione degli impatti ambientali
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
79
Normative ambientali
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
Discreta per il grande numero potenziale di aziende che intende approcciare un
sistema di gestione per la qualità ambientale.
Note
Concretamente rappresenta un’evoluzione, con acquisizione di competenze, della
figura di consulente per la gestione della qualità. Anche nelle funzioni
consulenziali, pertanto, è opportuno ribadire che le due figure sono interagenti e
che la gestione sistemica della qualità rappresenta un elemento di base ed un
fattore facilitante l’implementazione dei sistemi di gestione ambientale.
Per queste considerazioni le due figure professionali, logicamente distinte,
possono coesistere nella stessa persona e rappresentare delle tappe evolutive di un
unico percorso professionale.
80
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.2.1.1
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Consulente per l’autocontrollo igienico sanitario
Ambito operativo
Opera in tutte le filiere agroalimentari. L’implementazione di un sistema
di autocontrollo igienico sanitario è obbligatoria per tutte le aziende che
svolgono fasi produttive successive alla raccolta delle materie prime. Dal
1 gennaio 2006, con l’entrata in vigore del cosiddetto “pacchetto igiene”
emanato dalla Unione Europea, l’obbligo si estenderà a tutte le aziende
agricole. La sicurezza igienico sanitaria è un requisito cogente, centrale e
critico in qualsiasi schema di certificazione nell’agroalimentare.
Ruolo
E’ un consulente professionista che supporta l’impresa nell’analisi dei
pericoli, nella pianificazione del sistema di controllo e nella definizione
delle relative procedure, incluso quelle di sistema.
Requisiti di base
Laurea in biologia, chimica, tecnologie alimentari o altro corso
universitario equivalente, o diploma scientifico con cinque anni di
esperienza nel settore
Conoscenze
Principi e strumenti dei sistemi gestionali
Metodo haccp e tecniche di valutazione dei pericoli
Norma ISO 22000
Principi di biologia, microbiologia e chimica
Tecnologie alimentari
Metodiche analitiche
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Capacità progettuali ed organizzative
Capacità di focalizzare i problemi ed i pericoli igienico-sanitari
Atteggiamenti e
comportamenti
Agilità mentale nell’affrontare i problemi
Accettazione di responsabilità
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Organizzazione e sistemi complessi
percorso formativo
Tecnologie alimentari
Principi di biologia, microbiologia e chimica
Principi e tecniche gestionali e sistemiche
Metodo haccp
Norma ISO 22000
Documentazione del sistema e relativa gestione
Metodi e tecniche della consulenza
Normativa cogente in materia di sicurezza alimentare
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Impiegabilità
Molto ampia per l’estensione generalizzata del fabbisogno di questa
competenza professionale in tutte le imprese agricole e d agroalimentari.
Note
Nonostante il forte fabbisogno, questa esigenza viene attualmente
soddisfatta da diverse figure professionali di tipo tecnico, che in molti casi
sottovalutano gli aspetti organizzativi del sistema e la sua stretta
interazione con i sistemi di controllo della qualità.
82
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Consulente per la qualità di prodotto e la tracciabilità di filiera
Ambito operativo
Opera a supporto delle filiere agroalimentari, per l’implementazione di
sistemi di qualità di prodotto, di tracciabilità certificata o di filiera di
qualità certificata
Ruolo
Supporta il richiedente la certificazione nella redazione del disciplinare
tecnico di tracciabilità e/o di qualità, nella organizzazione del piano dei
controlli, nella definizione delle procedure di gestione delle non
conformità e di sistema - Supporta il richiedente nella definizione della
documentazione e segue le fasi di accompagnamento alla certificazione.
Requisiti di base
Laurea e due anni di esperienza nella consulenza e/o in funzioni gestionali
ed organizzative; oppure diploma e cinque anni di esperienza nella
consulenza e/o in funzioni gestionali ed organizzative.
Conoscenze
Principi e metodi della qualità
Sistemi complessi ed organizzazioni d’impresa
Sistema normativo volontario e principali norme di riferimento
Principi della qualità di prodotto e dei relativi documenti normativi (il
disciplinare tecnico, lo schema di certificazione, eccetera)
Processi, tecniche e normative relative al settore di riferimento
Profili di qualità dei prodotti agroalimentari (griglie interpretative e di
orientamento)
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Capacità di sintesi e di decisione
Capacità di focalizzare i problemi ed i pericoli igienico sanitari
Metodi e tecniche di problem solving
Capacità progettuali ed organizzative
Atteggiamenti e
comportamenti
Agilità mentale nell’affrontare i problemi
Accettazione di responsabilità
Atteggiamento positivo
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Metodi e strumenti di gestione della qualità
Sistema normativo volontario: principi della norma ISO 9000, ISO 22000,
norma UNI 10939, UNI 11020, eccetera
Documentazione della qualità e relativa gestione
La qualità di prodotto, processo e servizi connessi
Logiche, metodi e strumenti della tracciabilità
83
Progettazione e gestione data base
Metodo haccp
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
Molto ampia nelle filiere agricolo-alimentari e nei sistemi territoriali di
prodotti tradizionali e/o con processi produttivi controllati ed orientati alla
qualità
Note
Operativamente è una figura professionale evolutiva rispetto al consulente
per la gestione della qualità, con l’acquisizione di competenze
specialistiche relative alla qualità di prodotto.
84
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Consulente per la gestione dei sistemi biologici di produzione
Ambito operativo
Opera nei sistemi territoriali agricoli a supporto della conversione
aziendale ai metodi biologici di produzione
Ruolo
Supporta l’impresa agricola e la filiera agroalimentare alla conversione al
biologico. Pianifica, insieme all’imprenditore, le metodologie e le
tecniche produttive. Lo aiuta a definire la documentazione e le procedure
di gestione e lo accompagna nell’iter di certificazione.
Requisiti di base
Laurea in scienze agrarie e due anni di esperienza nel settore della
assistenza tecnica e della divulgazione; oppure diploma di perito agrario
(o equivalente) e cinque anni di esperienza nel settore dell’assistenza
tecnica e della divulgazione
Conoscenze
Agroecologia
Agronomia in senso lato e metodi biologici di produzione
Zootecnia in senso lato e metodi biologici di produzione
Tecnologie alimentari
Regolamentazione sul biologico e relativo iter di controllo/certificazione
Principi di gestione della qualità
Normativa igienico sanitaria e metodi di autocontrollo (haccp)
Norma ISO 22000
Organizzazione e pianificazione di sistemi gestionali complessi
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Capacità di sintesi e di decisione
Metodi e tecniche di problem solving
Capacità progettuali ed organizzative
Atteggiamenti e
comportamenti
Agilità mentale nell’affrontare i problemi
Accettazione di responsabilità
Atteggiamento positivo
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Agroecologia
percorso formativo
Il suolo ed i principi della fertilità
Agronomia, zootecnia
Organizzazioni e sistemi complessi
Metodi e strumenti di gestione della qualità
Sistema normativo volontario e sistema di controllo/certificazione
La normativa comunitaria e nazionale sul biologico
85
Documentazione della qualità e relativa gestione
Normativa igienico sanitaria, metodo haccp, norma ISO 22000
Logiche, metodi e strumenti della tracciabilità
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
Ampia nei sistemi agricoli territoriali.
Note
Si tratta di una figura professionale di agronomo specializzato con
competenze gestionali ed organizzative orientate alla qualità.
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ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Consulente per la gestione degli standard internazionali (BRC, IFS,
EUREPGAP)
Ambito operativo
Opera nei sistemi agricoli territoriali e a supporto delle imprese
agroalimentari
Ruolo
Supporta il richiedente la certificazione nella redazione del disciplinare,
nella organizzazione del piano dei controlli, nella definizione delle
procedure di gestione delle non conformità e di sistema, secondo gli
specifici standard BRC, IFS, EUREPGAP.
Supporta il richiedente nella definizione della documentazione e segue le
fasi di accompagnamento alla certificazione.
Requisiti di base
Laurea in agraria o tecnologie alimentari e due anni di esperienza nella
consulenza e/o in funzioni gestionali ed organizzative; oppure diploma e
cinque anni di esperienza nella consulenza e/o in funzioni gestionali ed
organizzative.
Conoscenze
Principi e metodi della qualità
Sistemi complessi ed organizzazioni d’impresa
Sistema normativo volontario e principali norme di riferimento
Conoscenza approfondita degli standard BRC, IFS, EUREPGAP.
Sicurezza igienico sanitaria, metodo haccp
Metodi e strumenti della traciabilità
Processi, tecniche e normative relative al settore di riferimento
Legislazione in materia ambientale, della sicurezza sul lavoro e
dell’autocontrollo igienico-sanitario
Abilità e capacità
Competenze relazionali e comunicative
Capacità di sintesi e di decisione
Metodi e tecniche di problem solving
Capacità progettuali ed organizzative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Agilità mentale nell’affrontare i problemi
Accettazione di responsabilità
Obiettività e precisione
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Metodi e strumenti di gestione della qualità
Sistema normativo volontario
Standard BRC, IFS, EUREPGAP
87
Documentazione della qualità e relativa gestione
Logiche, metodi e strumenti della tracciabilità aziendale e di filiera
Sicurezza igienico sanitarie e metodo haccp
Tecniche relazionali e comunicative
Metodi e tecniche della consulenza
Tecniche di audit
Elementi relativi alla legislazione sull’impresa e sui settori di riferimento
Impiegabilità
Molto ampia nelle filiere agricole ed agricolo-alimentari.
Note
Operativamente è una figura professionale evolutiva rispetto al consulente
per la gestione della qualità, con l’acquisizione di competenze
specialistiche relative alla qualità di prodotto.
88
Sottosistema valutazione di parte terza (organismi di certificazione
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Valutatore dei sistemi qualità
Ambito operativo
Opera alle dipendenze o su incarico degli organismi di certificazione.
Ruolo
Mediante la valutazione della documentazione della qualità (manuale,
procedure, istruzioni, moduli di registrazione) e visite ispettive nelle
strutture produttive, redige un verbale di auditing, che sottopone al
Comitato Tecnico dell’Organismo terzo accreditato, per il rilascio della
certificazione del sistema di gestione per la qualità. Successivamente
mediante visite ispettive periodiche “sorveglia” che il sistema di gestione
sia correttamente applicato, oltre che conforme alla norma di riferimento.
Requisiti di base
Laurea (tecnologie alimentari, agraria, ingegneria, economia o corsi
universitari equivalenti) e tre anni di esperienza nel settore, oppure
diploma e cinque anni di esperienza.
Conoscenze
Principi, metodi e strumenti della qualità
Conoscenza approfondita della norma ISO 9001 e della norma ISO 19011
Tecniche di comunicazione e di auditing
Problematiche e tecniche relative ai settori di riferimento
Normative cogenti relative ai settori produttivi di riferimento
Abilità e capacità
Capacità di osservazione, analisi e lettura dei processi
Capacità di orientamento e selezione dati ed informazioni
Abilità relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Stabilità emotiva
Accettazione di responsabilità
Coscienziosità ed obiettività
Socievolezza
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Sistema normativo volontario e
accreditamento
sistema
di
Norma UNI EN ISO 9001
Metodo haccp
Documentazione del sistema qualità e relativa gestione
Norma UNI EN ISO 19011
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
89
certificazione
ed
Problematiche, tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti relative al settore di riferimento
Impiegabilità
Discreta nei prossimi anni e relativa all’attività degli organismi di
certificazione nel settore agroalimentare
Note
In genere l’auditing viene effettuato da un team di valutatori, con la
presenza di un responsabile e di una figura di valutatore junior (talvolta è
presente un esperto del settore di riferimento). Questa distinzione permette
la prefigurazione di una certa carriera professionale.
La formazione è standardizzata sulla base delle indicazioni della norma
ISO 19011 ed è sottoposta alla vigilanza di strutture di accreditamento.
Questa formazione rappresenta però un minimo indispensabile e potrebbe
essere accompagnata da attività di approfondimento e sviluppo di
competenze connesse.
In genere, attualmente, non esiste in concreto differenza tra auditor e
consulente e tra auditor di parte prima e terza. Queste distinzioni
andrebbero, invece, operativamente sviluppate in futuro, sia per
accrescere la funzionalità dell’intero sistema, sia per rappresentare un
elemento di definizione di percorsi professionali (acquisizione di
competenze e specializzazione).
90
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Valutatore per i sistemi di qualità ambientale
Ambito operativo
Opera alle dipendenze o su incarico degli organismi di certificazione.
Ruolo
Mediante la valutazione della documentazione della qualità (manuale,
procedure, istruzioni, moduli di registrazione) e visite ispettive nelle
strutture produttive redige un verbale di auditing, che sottopone al
Comitato Tecnico dell’Organismo terzo accreditato, per la concessione
della certificazione del sistema di gestione per la qualità ambientale.
Successivamente mediante visite ispettive periodiche “sorveglia” che il
sistema di gestione sia correttamente applicato, efficace e conforme alla
norma di riferimento.
Requisiti di base
Laurea in facoltà scientifiche e tre anni di esperienza nel settore oppure
diploma e cinque anni di esperienza.
Conoscenze
Principi, metodi e strumenti della qualità
Conoscenza approfondita della norma ISO 9001 e della norma ISO 19011,
ISO 14000, ISO 22000
Regolamentazione EMAS
Tecniche di comunicazione e di auditing
Ecologia ed impatti ambientali
Problematiche e tecniche relative ai settori di riferimento
Normative ambientali cogenti
Normative cogenti relative ai settori produttivi di riferimento
Abilità e capacità
Capacità di osservazione, analisi e lettura dei processi
Capacità di orientamento e selezione dati ed informazioni
Abilità relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Stabilità emotiva
Accettazione di responsabilità
Coscienziosità ed obiettività
Attitudine ad affrontare sistemi e problemi connessi
Socievolezza
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Sistema normativo volontario e
accreditamento
Principi della norma UNI EN ISO 9000
Norma UNI EN ISO 14000
91
sistema
di
certificazione
ed
Norma ISO 22000
Regolamentazione EMAS
Norme ed indicazioni LCA
Documentazione del sistema e relativa gestione
Norma UNI EN ISO 19011
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
Problematiche, tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti relative al settore di riferimento
Impiegabilità
Discreta nei prossimi anni e relativa all’attività degli organismi di
certificazione nel settore agroalimentare
Note
Come per la consulenza, operativamente è opportuno prefigurare questa
figura professionale, come evolutiva rispetto al valutatore di sistemi
qualità, con acquisizione di competenze e sviluppo della professionalità.
92
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Valutatore per la qualità di prodotto e la tracciabilità
Ambito operativo
Opera alle dipendenze o su incarico degli organismi di certificazione.
Ruolo
Mediante la valutazione della documentazione della qualità (disciplinare
tecnico, procedure, istruzioni, moduli di registrazione) e visite ispettive
nelle strutture produttive redige un verbale di auditing, che sottopone al
Comitato Tecnico dell’Organismo terzo accreditato, per la concessione
della certificazione di tracciabilità e/o di qualità del prodotto.
Successivamente mediante visite ispettive periodiche “sorveglia” che il
sistema sia correttamente applicato.
Requisiti di base
Laurea in agraria, tecnologie alimentari o corsi universitari equivalenti e
tre anni di esperienza nel settore oppure diploma e cinque anni di
esperienza.
Conoscenze
Principi, metodi e strumenti della qualità
Conoscenza approfondita della norma ISO 19011
Sistema di qualità di prodotto, relativa documentazione e gestione
Principi e metodi della tracciabilità
Tecnologie alimentari
Problematiche relative alla sicurezza igienico sanitaria, metodo haccp,
norma ISO 22000
Metodi di monitoraggio e misura dei parametri di qualità
Tecniche di comunicazione e di auditing
Problematiche e tecniche relative ai settori di riferimento
Normative cogenti relative ai settori di riferimento
Normative cogenti relative ai settori produttivi di riferimento
Abilità e capacità
Capacità di osservazione, analisi e lettura dei processi
Capacità di orientamento e selezione dati ed informazioni
Abilità relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Stabilità emotiva
Accettazione di responsabilità
Coscienziosità ed obiettività
Socievolezza
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Sistemi agricoli ed agroalimentari territoriali e di filiera
Sistema
normativo
93
volontario
e
sistema
di
certificazione
ed
accreditamento, norma UNI 10939, UNI 11020
Sistema di qualità di prodotto e di tracciabilità
Disciplinare tecnico, documentazione della qualità e relativa gestione
Norma UNI EN ISO 19011 ed ISO 22000
La sicurezza igienico sanitaria ed il metodo haccp
Metodi e tecniche di monitoraggio e misura dei parametri e degli
indicatori di qualità
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
Problematiche, tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti relative al settore di riferimento
Impiegabilità
Discreta nei prossimi anni e relativa all’attività degli organismi di
certificazione, nel settore agricolo ed agroalimentare, specie per quanto
riguarda la certificazione di prodotti di qualità, con filiera tracciata e
controllata
Note
Operativamente è opportuno prefigurare questa figura professionale come
evolutiva rispetto al valutatore di sistemi qualità, con acquisizione di
competenze e sviluppo della professionalità.
94
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 3.1.1.9
ISTAT: 2.3.1
Denominazione
Valutatore per i sistemi biologici di produzione
Ambito operativo
Opera alle dipendenze o su incarico degli organismi di controllo e
certificazione, autorizzati dal Mipaf.
Ruolo
Mediante la valutazione della documentazione della qualità e visite
ispettive nelle strutture produttive ed eventuali analisi di laboratorio,
redige un verbale di auditing, che sottopone al Comitato Tecnico
dell’Organismo terzo autorizzato, per la concessione della certificazione
biologica. Successivamente mediante visite ispettive periodiche
“sorveglia” che il sistema sia correttamente applicato.
Requisiti di base
Laurea in agraria, tecnologie alimentari o corsi universitari equivalenti e
tre anni di esperienza nel settore oppure diploma e cinque anni di
esperienza.
Conoscenze
Agroecologia e sinecologia della fertilità
Metodi biologici di produzione
Principi, metodi e strumenti della qualità
Conoscenza approfondita della regolamentazione biologica
Conoscenza approfondita della norma ISO 19011
Tecnologie alimentari
Problematiche relative alla sicurezza igienico sanitaria e metodo haccp
Metodi di monitoraggio e misura dei parametri di qualità
Tecniche di comunicazione e di auditing
Problematiche e tecniche relative ai settori di riferimento
Normative cogenti relative ai settori produttivi di riferimento
Abilità e capacità
Capacità di osservazione, analisi e lettura dei processi
Capacità di orientamento e selezione dati ed informazioni
Abilità relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Stabilità emotiva
Accettazione di responsabilità
Coscienziosità ed obiettività
Socievolezza
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
Agroecologia e sinecologia della fertilità
I metodi e le tecniche biologiche di produzione
La regolamentazione sul biologico e sull’iter di controllo/certificazione
95
Sistema di qualità di prodotto e di tracciabilità
Norma UNI EN ISO 19011
La sicurezza igienico sanitaria ed il metodo haccp
Metodi e tecniche di monitoraggio e misura dei parametri e degli
indicatori di qualità
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
Problematiche, tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti relative al settore di riferimento
Impiegabilità
Discreta nei prossimi anni e relativa all’attività degli organismi di
controllo e certificazione, nell’ambito dei sistemi biologici di produzione.
Note
Anche in questo settore che, per le modalità di evoluzione e diffusione e
per le specificità tecniche, rappresenta un ambito specifico della qualità
agroalimentare, è opportuno favorire la netta distinzione tra figura di
consulente e di controllore/valutatore.
96
ATECO: K 74.30.2
ISCO: 2.4.1.9.2
ISTAT: 2.5.1.3
Denominazione
Valutatore per la certificazione secondo standard internazionali
(BRC, IFS, EUREPGAP)
Ambito operativo
Opera alle dipendenze o su incarico degli organismi di certificazione.
Ruolo
Mediante la valutazione della documentazione della qualità (disciplinare
tecnico, procedure, istruzioni, moduli di registrazione), visite ispettive
nelle strutture produttive redige un verbale di auditing, che sottopone al
Comitato Tecnico dell’Organismo terzo accreditato ed autorizzato per la
concessione della certificazione, secondo gli specifici standard
internazionali di riferimento. Successivamente mediante visite ispettive
periodiche “sorveglia” che il sistema sia correttamente applicato.
Requisiti di base
Laurea in agraria, tecnologie alimentari o altro corso universitario
equivalente e tre anni di esperienza nel settore oppure diploma e cinque
anni di esperienza.
Conoscenze
Principi, metodi e strumenti della qualità
Conoscenza approfondita della norma ISO 19011
Standard internazionali e schemi di certificazione BRC, IFS, EUREPGAP
Sistema di qualità di prodotto, relativa documentazione e gestione
Principi e metodi della tracciabilità
Tecnologie alimentari
Problematiche relative alla sicurezza igienico sanitaria e metodo haccp
Metodi di monitoraggio e misura dei parametri di qualità
Tecniche di comunicazione e di auditing
Problematiche e tecniche relative ai settori di riferimento
Normative cogenti relative ai settori di riferimento
Normative cogenti relative ai settori produttivi di riferimento
Abilità e capacità
Capacità di osservazione, analisi e lettura dei processi
Capacità di focalizzare i problemi ed i pericoli igienico sanitari
Capacità di orientamento e selezione dati ed informazioni
Abilità relazionali e comunicative
Atteggiamenti e
comportamenti
Assertività
Stabilità emotiva
Accettazione di responsabilità
Coscienziosità ed obiettività
Socievolezza
Contenuti fondamentali del Organizzazioni e sistemi complessi
percorso formativo
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Sistemi agricoli ed agroalimentari territoriali e di filiera
Sistema normativo
accreditamento
volontario
e
sistema
di
certificazione
ed
Sistema di qualità di prodotto e di tracciabilità
Standard internazionali e schemi di certificazione BRC, IFS, EUREPGAP
Disciplinare tecnico, documentazione della qualità e relativa gestione
Norma UNI EN ISO 19011
La sicurezza igienico sanitaria ed il metodo haccp
Metodi e tecniche di monitoraggio e misura dei parametri e degli
indicatori di qualità
Tecniche relazionali e di comunicazione
Tecniche di auditing
Problematiche, tecnologie e processi del settore di riferimento
Normative cogenti relative al settore di riferimento
Impiegabilità
Discreta nei prossimi anni e relativa all’attività degli organismi di
certificazione nel settore agricolo ed agroalimentare.
Note
Operativamente è opportuno prefigurare questa figura professionale come
evolutiva rispetto al valutatore di sistemi qualità, con acquisizione di
competenze e sviluppo della professionalità
98