Ma che bella sorpresa - Comune di Buccinasco

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Ma che bella sorpresa - Comune di Buccinasco
COMUNE DI BUCCINASCO
Servizio Cultura e Comunicazione
Associazione Culturale Teatrale
GLI ADULTI
in collaborazione con l’Associazione Culturale “Gli Adulti”
CINEMA, MON AMOUR
18 dicembre 2015
ore 21.00 - Auditorium Fagnana
via Tiziano, 7
“Ma che bella sorpresa”
di Alessandro Genovesi
con Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti,
Ornella Vanoni, Renato Pozzetto, Galatea Ranzi, Anna Ammirati, Olivier
Langhendries, Gennaro Cuomo, Achille Sabatino, Giovanni Di Mare, Luigi
D'Oranio, Maria Bolignano, Greta Giordano
La vita di Guido, romantico sognatore e professore di letteratura al liceo, va in pezzi quando la
sua fidanzata, con cui convive da anni, lo lascia per un altro uomo. Paolo, un suo ex svogliato
studente diventato insegnante di educazione fisica, è il suo migliore amico e farà di tutto per
aiutarlo ad uscire dalla crisi. Per questo convocherà a Napoli i milanesissimi genitori di lui, ma la
vita di Guido sembra tornare a sorridere grazie all'incontro con Silvia, sua nuova vicina di casa.
Silvia non è solo bellissima, ma si intende di sport, tifa per la sua stessa squadra, ama girare per
casa in intimo e apprezza tutti i piccoli romantici gesti che Guido ama fare: passeggiate in
bicicletta, mazzi di fiori, tramonti... insomma, la donna perfetta! Ma la donna perfetta esiste?
Con questo interrogativo dovranno fare i conti i nostri protagonisti, compresa la bella Giada,
vicina di casa romantica e innamorata segretamente di Guido.... Ma che bella sorpresa.
Si tratta di un film tratto una commedia brasiliana del 2009, campione d'incassi: A Mulher
Invisível (letteralmente La donna invisibile) di Claudio Torres che Genovesi reinterpreta,
secondo il suo stile lieve e giocoso, inserendolo nel tradizionale filone della commedia
all'italiana che - come “tradizione” - raccoglie dal pubblico e dalla critica giudizi nettamente
contrastanti
Di seguito diamo un esempio di come sia tranchant, nel bene e nel male, il giudizio del
Pubblico nei confronti del nostro cinema d'evasione:
- “dopo aver visto la scritta " Colorado Film" cosa che non avevo notato prima, ecco che il
presentimento di aver buttato i soldi del biglietto si insinua nella mia mente.
Infatti le mie aspettative non vengono deluse!
Film che inizia in maniera divertente e con qualche idea, ma che ben presto scaturisce nel
banale.
Un film noioso, assurdo.
Claudio Bisio che mi era piaciuto molto in "Benvenuti al Sud" qui è disceso di molto.
Non consiglio questo film se non agli appassionati di Frank Matano e compagnia bella.
Per me è un NO”
- “Un divertentissimo film con una regia molto elegante e poetica. Consiglio assolutamente a
chiunque di vederlo, riesce a piacere a tutti. Bisio, fenomenale, dimostra quanto sia bravo a
interpretare qualsiasi personaggio che si trova anche nelle situazione più assurde”
Il parere del sottoscritto è, mediamente, tra i due sopracitati perché credo si tratta di un film
sinceramente divertente, anche se a tratti frenato da un'approssimazione nell'utilizzo di
personaggi che avrebbero potuto essere davvero una bella sorpresa, vedi un ritrovato
Pozzetto e un'inedita Vanoni, esplosiva e trascinante nell'indossare la maschera di se stessa. Di
contro, la spalla di Bisio, Frank Matano, ex volto web, ormai onnipresente tra cinema e
televisione, entra ed esce dalla scena senza avere un reale senso, se non quello di provare a
stemperare la situazione, buttarla sul ridere e cercare di strappare sorrisi in realtà modesti. Il
tutto vestendo un'improponibile tuta da deficiente.
“Ma che bella sorpresa” anche se non è un film “autoriale” e anche se pare evidente che
Genovesi non abbia l'ambizione di veicolare con la cinepresa una sua idea sulla
compensazione onirica della solitudine al limite della follia, questo aspetto, trattato in modo
paradossale per dare spessore alla vicenda, ha un riscontro nella realtà quotidiana anche con
risvolti drammatici.
Ce lo comunica una grande indagine scientifica condotta su un campione di tre milioni di
persone pubblicata sul Times e altri giornali britannici. La solitudine, affermano gli scienziati
della “Brigham Young University”, rappresenta una malattia invalidante propria del XXI secolo.
Il mondo dell'era digitale sembra di fronte ad una vera “epidemia” di solitudine. Viene usato
questo termine “epidemia” proprio come normalmente si usa per descrivere la diffusione di
una malattia.
Molti sono portati a costruirsi una vita virtuale e a passare più ore con amicizie a distanza o
addirittura virtuali piuttosto che con amici reali. Così il protagonista che, rifugiato nel suo
mondo immaginario, non s'accorge quanto di lui sia cotta Valentina Lodovini, qui negli abiti di
una bellissima e generosissima napoletana.
Il film è stato girato a Napoli, per rendere, secondo il regista, atmosfere simili a quelle del film
originale ambientato a San Paolo del Brasile ed è stato arricchito con alcuni classici della
musica partenopea come “Malafemmena” “Chella là” “O saracino” e ovviamente “Je sò
Pazzo” tributando in finale un omaggio a Pino Daniele.
A cura di Pino Nuccio
PROSSIMO FILM
8 gennaio 2016 - ore 21
“Gemma Bovery” di Anne Fontaine