CINEMA: DEDICATA ALLE DONNE LA CONCLUSIONE DELLA 4
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CINEMA: DEDICATA ALLE DONNE LA CONCLUSIONE DELLA 4
CINEMA: DEDICATA ALLE DONNE LA CONCLUSIONE DELLA 4° EDIZIONE DEL FIUGGI FILM FESTIVAL (AGENPARL) - Roma, 24 ott - ‘Donne e lavoro: un cuore per l'economia': questo il titolo della tavola rotonda con la quale sabato si è conclusa la 4^ edizione del Fiuggi Family Festival. "L'evento di oggi - ha sottolinea to Mussi Bollini, direttore artistico della rassegna cinematografica nelle edizioni 2011 e 2012 - vuole essere una chiusura dell'edizione 2011 e un punto di inizio della prossima". L'occasione della tavola rotonda, tutta al femminile, è stata la presentazione del film che alla Mostra del cinema di Venezia ha ricevuto il premio ‘Gianni Astrei' Pro - Life che, come ha spiegato il Presidente dell'associazione, Antonella Bevere Astrei, "viene assegnato al film che meglio affronta i valori della vita umana". Quest'anno il premio è andato al film della regista cinese Ann Hui, intitolato ‘A simple life', premiato anche dal Ministero delle Pari Opportunità. Una trama al femminile che ha dato spunto al tema della tavola rotonda. Al dibattito hanno preso parte anche Paola Binetti (Udc), Monica Velletti, capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Pari Opportunità, la giornalista Elsa Di Gati che dalla prossima edizione sarà la madrina della manifestazione e Rita Petrini, rappresentante del Movimento italiano Casalinghe (Moica). Nel corso della discussione è stato anche annunciato il titolo della prossima edizione, un titolo che descrive in modo esauriente i valori fondativi della rassegna: "Il bello della famiglia". Donne e lavoro, dunque, il tema del variegato dibattito che ha dato spazio alle storie e alle idee di donne diverse. Dalla casalinga alla giornalista, dal magistrato al parlamentare. Storie e opinioni differenti, ma tutte unite da un unico comune denominatore: la questione della donna in questo momento non può essere più racchiusa nei confini delle differenze di genere e dei diritti di equità, ma è diventata una questione concreta per l'economia del Paese perché, non favorire l'accesso al lavoro alle donne, significa privare il Paese di una notevole opportunità di crescita. "In Italia l'occupazione femminile - ha spiegato Monica Velletti - è pari al 49,7% contro il 73,8% dell'occupazione maschile e contro una media europea che è del 60%. Quello del lavoro femminile è la principale linea guida del Ministero delle Pari Opportunità. In passato si parlava della figura femminile per sottolineare l'esigenza di un aumento di parità di genere. Oggi la lettura è in chiave più ampia ed è affrontata in termini di incremento del Pil, nella constatazione che una maggiore disponibilità reddituale nella famiglia aumenta la spesa". Paola Binetti ha usato una metafora per parlare di donne e lavoro: "Si può spiegare la mente di una donna seguendo il principio delle rotatorie stradali. Vado avanti fino alla via d'uscita giusta, cerco finchè non la trovo e non mi accontento della prima che incontro, quella sbagliata. Le rotatorie sono la tipica forma di ragionamento femminile". Paola Binetti parla della donna madre e della donna lavoratrice partendo dal presupposto che "una donna è in grado di conciliare l'attività lavorativa con la vita familiare. Una madre non è perfetta, ma deve essere sufficientemente buona. Non avere a disposizione esclusiva la figura meterna aiuta il figlio a sviluppare l'autonomia, ma questo è possibile solo attraverso l'apprendi mento per mezzo dell'esperienza diretta, concepibile attraverso necessari momenti di presenza e condivisione". "La nostra società purtoppo non ci permette di realizzare un importante livello - afferma riferendosi alla donna lavoratrice -. Per anni molte professioni sono state precluse alle donne e invece oggi sappiamo che la donna è essenziale in tutti i lavori: è importante la loro manualità intelligente in medicina e il loro ingegno nel giornalismo e nella giurisprudenza. Se il Ministro dell'Economia fosse una donna, come una madre saprebbe che i figli non sono tutti uguali e dunque non farebbe tagli lineari, ma saprebbe calarsi nelle esigenze di tutti - ha concluso -. Finchè l'Italia non supererà i drammatici numeri dell'occupazione femminile non ci sarà crescita". Antonella Bevere Astrei ha infine annunciato il progetto di dislocare fuori alla città di Fiuggi la nota rassegna cinematografica, per parlare di famiglia anche in altre zone d'Italia. 240843 OTT 11