calendario “roma 2016”

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calendario “roma 2016”
CALENDARIO “ROMA 2016”
Il calendario Roma contiene fotografie di Roma e proverbi e detti in romanesco.
“… Ad uso degli abitanti di Roma, con proverbi, modi di dire, invettive e metafore per rinfrescare quella lingua viva e schietta che è il tesoro dell’anima popolare della città eterna”.
La copertina presenta un grande disegno a colori con i nomi e le insegne dei ventidue rioni di
Roma disegnati dal maestro Pino Cappugi.
Il disegno contiene la celebre frase del poeta Gioachino Belli: “SI MORO E POI ARINASCO
PREGO DIO D’ARINASCE A ROMA MIA”.
A fondo pagina Curzio Malaparte scrive dei romani in Benedetti Italiani del 1961.
Le pagine con i mesi dell’anno contengono una foto di Roma, i giorni del mese divisi in due
colonne e al centro i detti popolari in romanesco.
Tali detti sono divisi per argomenti: dopo il Prologo di gennaio, abbiamo Miseria e ricchezza, Il
denaro, Gli uomini, Le donne, L’amore, La religione, Il lavoro, Il tempo, Il vino, Il mangiare, La
fortuna.
Ogni argomento è preceduto da una citazione di grandi scrittori o filosofi come Pasolini,
Stendhal, Giovenale, Hugo, Goethe, ecc., evidenziati con colore rosso.
Formato 48x32,5 cm, sette fogli a colori, prezzo 7,90 euro - ISBN 9788864022666
Fabio Croce - Editore
Via Gaetano Mario Columba 60/D
00179 Roma
tel. 06.4746780
Redazione: [email protected]
Web: edizionicroce.com
CALENDARIO 2016
AD USO DEGLI ABITANTI DI ROMA,
CON PROVERBI, MODI DI DIRE, INVETTIVE E METAFORE
PER RINFRESCARE QUELLA LINGUA VIVA E SCHIETTA,
CHE È IL TESORO DELL’ANIMA POPOLARE DELLA CITTÀ ETERNA
Si moro e poi arinasco
prego Dio d’arinasce
a Roma mia
Gioachino Belli
I Romani sono sempre stati quelli che sono anche oggi: e son Ciociari, Sabini, Amatriciani, Velletrani,
Frascatani. Eran discesi, in antico, di dove scendono anche oggi: dal ciglio dei monti che fanno lontana
corona al Palatino. E che avessero il senso della razza, il sentimento della nobiltà della origine loro, sa bene
chi conosce l’orgoglio del popolino romano dei nostri giorni: orgoglio, dico, e non superbia. “I migliori, i
più fieri e i più nobili uomini del mondo” scriveva Stendhal. Erano senza dubbio, e sono tuttora, una razza
superiore, anche se non hanno i capelli biondi. E quella certa apparente indolenza, quei pigri e lenti modi,
non sono altro che segni d’orgoglio. Non segni di stanchezza, sia pure orgogliosa, né di rinunzia: ma di un
alto e sereno sentimento della propria grandezza naturale e storica, un senso antico della propria gloria,
della propria dignità, che nulla potrà mai né affievolire né spegnere. Nessuna ombra, in loro, di malinconia
né di pessimismo, né di rancore. Ma una viva speranza, quella “certa expectatio”, quella speranza che Dante
chiama, traducendo dal latino, “attender certo di gloria futura”.
Curzio Malaparte “Carattere dei romani”, in Benedetti italiani, 1961
Capricorno
22/12 - 19/01
venerdì
S. Maria Madre di Dio
1
sabato
S. Basilio Vescovo
2
domenica
S. Genoveffa
S. Ermete
4
martedì
S. Amelia
5
mercoledì
Epifania di N.S.
6
giovedì
S. Luciano, S. Raimondo
S. Massimo, S. Severino
8
sabato
S. Giuliano Martire
9
domenica
S. Aldo Eremita
10
lunedì
S. Igino Papa
S. Modesto M.
12
mercoledì
S. Ilario
S. Felice M., S. Bianca
14
venerdì
sabato
S. Marcello Papa
16
L’imposta di pubblicità, nel rispetto del regolamento locale,
è a carico di chi lo espone in pubblico.
lunedì
martedì
20
Le cose ce vo’ appiù a dille che a falle
giovedì
Noi romani l’aria der menefrego l’avemo avuta concessa da Cristo
A Roma aùsa de di’ pane ar pane e vino ar vino
venerdì
Quanno a Roma ce s’è posto er piede,
resta la rabia e se ne va la fede
A Roma, Roma, che tu nun sei più Roma deprima,
sei diventata na città birbona
Roma, communis patria, madregna nun fu mai a gnisuno
A li romani tutto je se po’ di fora che so gonzi
S. Sebastiano
S. Agnese
21
S. Vincenzo Martire
22
sabato
S. Emerenziana
23
domenica
S. Francesco Di Sales
24
lunedì
Conversione Di S. Paolo
25
martedì
SS. Tito e Timoteo, S. Paola
26
mercoledì
27
Dar campa’ ar mori’ ce corre un lampo
giovedì
CHE COSA FARÒ A ROMA? NON SO MENTIRE.
Decimo Giunio Giovenale
S. Mario Martire
mercoledì
L’ultima che more è la speranza
Da qui a cent’anni semo tutti senza naso
S. Liberata
18
A Roma co la maschera sur grugno, armeno se po’ di’ la verità
Li diavoli che nun se troveno a l’inferno sono a Roma
S. Antonio Abate
17
19
S. Angela Merici
S. Tommaso D'Aquino
28
venerdì
S. Costanzo, S. Cesario
29
sabato
S. Martina, S. Savina
30
domenica
S. Mauro Abate
15
domenica
Roma è ‘na città divota,
ogni strada un convento, ogni casa ‘na mignotta
Ignuno pensi a li fattacci sua
13
giovedì
Roma è come la fabbrica de San Pietro, che nun finisce mai
De romani semo rimasti in tre: io, fratemo e Peppe lo barese
11
martedì
ROMOLO COMINCIÒ ROMA E NON L’HANNO ANCORA FINITA
Botta sparata e lepre scappata nun s’arichiappeno più
7
venerdì
PROLOGO
Roma fu fatta un po’ pe’ vorta
3
lunedì
Gennaio 2016
Acquario
20/01 - 18/02
ROMA È SPORCA, MA È ROMA;
E PER CHIUNQUE HA VISSUTO A LUNGO A ROMA
QUELLA SPORCIZIA HA UN FASCINO
CHE LA LINDURA DI ALTRI POSTI NON HA MAI AVUTO.
William Wetmore Story
S. Giovanni Bosco
31
Al
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1
7
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19
25
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IL SOLE
alle 7:36 alle 7:35 alle 7:33 alle 7:29 alle 7:23 alle 7:16 -
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CALENDARIO 2016
CREDETEMI, IO PREFERISCO VIVERE A ROMA
E MANGIARE PANE E ACQUA
ED AVERE UNA CAMERIERA SOLTANTO,
PIUTTOSTO CHE POSSEDERE ALTROVE
TUTTI I REGNI E I TESORI DEL MONDO
Cristina di Svezia, 1666
DICO SEMPRE A TUTTI, QUANDO MI CAPITA,
CHE ROMA È LA CITTÀ PIÙ BELLA DEL MONDO.
DELLE CITTÀ CHE CONOSCO,
È QUELLA DOVE PREFERISCO VIVERE,
ANZI, ORMAI NON CONCEPISCO DI VIVERE ALTROVE.
GLI INCUBI PEGGIORI SONO QUELLI
IN CUI SOGNO DI DOVER LASCIARE ROMA
PER TORNARE NELL’ITALIA DEL NORD.
LA SUA BELLEZZA POI È NATURALMENTE UN MISTERO.
P.P. Pasolini
GENNAIO - PROLOGO
FEBBRAIO - MISERIA E RICCHEZZA
MARZO - IL DENARO
APRILE - GLI UOMINI
MAGGIO - LE DONNE
GIUGNO - L’AMORE
LUGLIO - LA RELIGIONE
AGOSTO - IL LAVORO
SETTEMBRE - IL TEMPO
OTTOBRE - IL VINO
NOVEMBRE - IL MANGIARE
DICEMBRE - LA FORTUNA
BIBLIOGRAFIA INDISPENSABILE
Gioachino Belli, Poesie romanesche, edizione critica e commentata a cura di Roberto Vighi, 1988, Libreria dello Stato, Roma.
Gioachino Belli, I sonetti romaneschi, a cura di Maria Teresa Lanza, Milano, Feltrinelli, 1965.
Lino Cascioli, Proverbi e detti romaneschi, Newton Compton Editori, Roma, 2000
Lino Cascioli, La lingua di Roma, Il Parnaso, Roma.
G.A. Cibotto - G. Del Drago, Proverbi romaneschi, Giunti Editore, Roma, 1996.
Giuliano Malizia, Proverbi, modi di dire e dizionario romanesco, Newton Compton Editori, Roma, 2015.
Trilussa, Tutte le poesie, I Meridiani Mondadori, Milano, 2004.
Luigi Zanazzo, Proverbi romaneschi, Il Cubo, Roma, 1993.
EDIZIONI CROCE
Via Gaetano Mario Columba 60/D - 00179 Roma - 064746780
[email protected] - www.edizionicroce.com
Grafica di Alessandro De Sclavis
© Alessandro Carresi e Edizioni Croce
Stampa e allestimento: P.L.G. S.r.l. Pomezia Roma
ISBN 978-88-6402-266-6
€ 7,90 (IVA ASSOLTA) 9 7 8 8 8 6 4 0 2 2 6 6 6