zaelia bishop

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zaelia bishop
Matt Groen ing
IL CLOW N J
busto in gess o
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//madame kangoo// //diva//
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//dancing girls//
Il concetto stesso di
circo ha in sè un mix di
divertimento e tristezza, e il CC non fa eccezione, cosa pensi di
questa contraddizione...
I giapponesi hanno il concetto
del wabi che significa “la bellezza tramite l'imperfezione”.
Credo che il circo sia cosi: la
tristezza nel loro stile
ingrandisce la felicità e la
bellezza di quello che fanno. La commedia ha sempre
un elemento di sofferenza.
Lavorare con CC mi ha fatto
ricordare di quanto lavoro
bisogna fare per presentare
una cosa semplice.
Se potessi essere un
personaggio del circo
chi vorresti essere?
Mi sono sempre piaciute le
combinazioni vaudeville di
humor verbale e fisico, come i
Fratelli Marx. I Cinesi hanno
qualcosa di molto simile che
usano da migliaia di anni, e si
chiama cross-talk. Credo che
in Italia abbiate Totò. Adoro
l’improvvisazione e l'intelligenza. Mia moglie ed io giochiamo spesso così e poi
vediamo chi ride per primo.
Tod Brow ning J FREA KS J vhs
Il sopra
diventa sotto...
e viceversa!
Alex Winte r J FREA KED J
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OTTOS
AL CIRCO J
album di figuri ne
J BARB APAP à
ARPOS
Lottare come un posseduto per non
morire è appena sopportabile alla vista
e a lungo andare può apparire maleducato. Sacrificare se stessi per strappare alla morte un’altra vita già incomincia ad andare meglio. Suscita il rispetto
delle donne e l'entusiasmo dei giovani.
Mettersi in un pericolo, calarsi in una
condizione di temporanea, terribile oppressione che potrebbe rivelarsi duratura a causa di una sola piccola inadempienza è lo stato dell'arte, la scelta
eccellente di chi fugge la mediocrità, di
chi è disposto a schiantare pur di
non rimanere legato alla mediocrità
che lo tira giù. Harry Houdini si rinchiuse in casse di metallo gettate in acque profonde, in bare schiacciate da
palate di terra, in celle di massima sicurezza nel braccio della morte dei penitenziari. Attraversando muri, aprendo
coperchi sigillati, sfilando catene e manette superò una prigionia imposta
dall’unico con cui era in competizione, se stesso. La folla lo adorava, migliaia di occhi pigiati lo fissavano mentre a decine di metri dal suolo, appeso
a testa in giù, si liberava da camicie di
forza che gli cedevano: un matto dalla
muscolatura straordinaria a cui basta
rotare una scapola per strappare il
cuoio. Adorava di sicuro la pettinatura ineccepibile, il fisico elastico e titanico, i meccanismi segreti delle
sue evasioni mozzafiato ma sopra ogni altra cosa l’illusione della vittoria
con la rivale di sempre, la morte. Ultimamente lo spirito del maestro imprendibile è stato imprigionato, come una farfalla dalla luce, nel cortometraggio per l’infanzia della regista Sara
Johnsen: Houdini’s Hound. Possiamo
sparire, sottrarci alla reclusione e rimanere vivi, forse. //as//
Pixar J A BUG, S LIFE J dvd
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Chaykin/Tischman/Henr.s.a.)
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Sulla falsariga degli straordinari gentlemeimprene
A.Moore (STIRATO//EROI) ora è il fracasso
a trasformarsi
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scienziatoTesla!)
in eroe ammazzacattivi (di turno lo
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cogliOni spa
Come sei entrato in
contatto con il Circus
Contraption?
All’inizio ho fatto delle foto ad
un solo membro del gruppo
che faceva uno spettacolo.
Quando gli altri le hanno viste
mi hanno contattato. Le idee
che avevamo sull’estetica
erano in perfetta armonia, e
sono diventato il loro fotografo “ufficiale”!
Il CC mischia il divertimento ad elementi molto
onirici e grandguignoleschi... come riesci a
mostrare la loro vera
anima con le tue foto?
Quando lavoriamo in studio
cerchiamo di creare “situazioni” dove i soggetti possono
essere sia sè stessi che i loro
personaggi. Poi diventa come
un documentario! Non c’è
nessuno che decide quali
pose fare, è improvvisazione
fotografica. Lavorare con un
circo può essere molto divertente ma altre volte meno.
Sono tutti esilaranti e hanno
uno spiccato senso dell’humor
ma sono anche molto seri
verso l’arte che creano e di
solito ne esco esausto.
prese
La plasticosa informe famigliola alle
un’econ un’allucinante viaggio al circo,
le proprie
nesima occasione per sfoggiare
om
capacità trasformiste. www.robozzy.c
e si fa proNel 1931 Browning frega la MGM
di make-up,
durre il primo horror senza costi
Reietto da
e scandalizza i moralisti dell’epoca. mostri,
quel momento in poi insieme ai suoi
di loro, uno
Browning per fortuna non era uno
di loro, uno di loro...
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www.da vidadam .com
www .circu scon trapt ion.co m
PER IL...
DAVI D ADAM
EDEL STEI N
VENG HINO
SIGNO RI
VENG HINO!
ECCO LE FOTO DI
di houdiNi
la pEttinatura
//the butcher//
//sally pepper//
salva una
Un circo delle pulci (letteralmente)
e dalla dispopopolazione di formicuzze proletari
Pixar alla sua
tica dittatura delle cavallette... la
quantità di
seconda prova mette insieme una
uno.
personaggi enorme e non ne sbaglia
l
Versione comica (davvero!) di Freaks.
ato in
Un attore bello e famoso trasform
ri più
mostro, un sogno degli spettato
gli altri
invidiosi che diventa realtà. Tra
Mr. T versione donna barbuta...
l
; clown che odia i
Un busto di Krusty sulla scrivania
aker.
bambini, ha due capezzoli e un peacem
a per
Sciupafemmine, alcolizzato e tabagist uomo...
c’è un
ricordarsi che sotto il cerone bianco
naruyaMa:frEak
un’acrobatica
Rivista americana in formato libro:
i di alcuni
antologia dal gusto antico. Raccont
Leonard,
funamboli della letteratura (King,
rose...
Eggers) farciti di illustrazioni avventu
ARPOS
Il sotto
diventa sopra...
e viceversa!
La collezione del giapponese Akimitsu Naruyama raccoglie migliaia di fotografie
di abomini umani. Ogni tipo di deformazione, privazione, mutilazione è impietosamente documentata in queste foto scolorite dal tempo. Gran parte scattate durante
spettacoli circensi dove era pratica remunerativa e quindi comunissima presentare tra
un numero di giocolieri e qualche leoncino domato questi scherzi di natura: donne,
uomini ed ermafroditi dalle origini inverosimili (chiaramente inventate). Il primo a farne un uso sistematico, neanche a dirlo, fu Phineas T. Barnum che a partire dal
1850 fieramente esibiva nani e giganti a spettatori inorriditi con le mani sul viso, ma
con quel morboso spiraglio tra gli occhi che lascia vedere tutto. Tra le squame
dell’uomo serpente e i buffi ciuffetti dei bambini atzechi però traspare in queste foto una fierezza rara. Visi e sguardi che non temono una stupida misericordia e invitano a pensare che il mostro, il deforme, è solo “altro”, non è di meno, non è di più.
Le foto sono raccolte in un libro della Logos intitolato Freaks; in terza di copertina
una foto di Naruyama che non sfigurerebbe nella sua stessa collezione. //sb//
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Per voi tecno-nostalgici un videogio (altro che
circo che riduce al minimo la grafica
zione il con7500 poligoni...) e porta alla sublima
ariage.com
cetto di uomo-cannone. Su www.at
nel cuore...
lacrimate pixel se Pong vi è rimasto
Prima di tutto le origini del nome
Zaelia Bishop...
Quando ho iniziato a pensare ad un alterego mi frullavano in testa nomi come camelia, il fiore, e zelinda, che nella mitologia teutonica significa “scudo della vittoria”... per
quanto riguarda Bishop è semplicemente il
nome inglese per definire vescovo, una
figura per me molto affascinante: che trama
nell’ombra, centro di un potere sinistro. Ed
ecco: Zaelia Bishop.
PPPP
PPPPCIRCUS..!
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POSTER MRUSAG
TY IL CLOWNP
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Come hai iniziato?
Circa dieci anni fa mi sono avvicinato al
fumetto, ma non ho mai concretizzato quella strada. Poi folgorato dalle icone russe ho
bruscamente sterzato verso la pittura ad
olio... poi abbandonandola per una palese
frustazione data dal confronto. Piano piano
ho scoperto il collage su carta e sono arrivato alla “mescolanza digitale” che per me è la
summa di tutte queste esperienze precedenti, le trapassa e le accorpa. Una forma
detritica di accumulazione chiusa nel mio
scanner.
Come definiresti in maniera dialettica le tue opere?
Sono dei lavori... a me non piacciono molto
le definizioni in effetti. È come la parola
“artista”: è un vocabolo che non dovrebbe
esistere più... vedo sempre più persone
che protette da questa parola costruiscono
palizzate e si separano dal resto del
mondo. A me piace la comunicazione, l’idea che una cosa venga prima di tutto
accolta... se “bene” o “male” diventa
secondario.
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w ww . sti rat o. net/ / i nf o@st ir at
Fotografia, pittura, addirittura
oggetti tridimensionali. Come procedi nella lavorazione?
Le mie opere sono tutte incomplete. Proprio
perché sono l’unione di tanti elementi non c’è
in esse una vera fine... potrei continuare a
riempirle all’infinito. Procedo per accumulo.
Per derive di pensiero. Parto da un oggetto,
e intorno costruisco tutto il resto, e non è
detto che l’oggetto di partenza sarà il fulcro
dell’opera. Spesso giro per strada al solo fine
di raccogliere materiale da riutilizzare... un pò
la tattica del barbone: trovi/raccatti/ricicli.
Da quando siamo stati scacciati dal paradiso terrestre la vita è divenuta un circo. Il morso al frutto proibito portato davanti ai nostri sensi ingenui dalla mano di una donna fu la fine di una amicizia altolocata, Dio si indignò per la trasgressione, ma si intimorì a causa del
nostro appetito. Avevamo iniziato dall’albero del bene e
del male, potevamo arrivare in fondo al giardino delle delizie per allungare la mano e strappare il frutti dell’immortalità dall'albero della vita. Da quel giorno senza data
l’uomo deve illudersi che esiste un rimedio a quella condanna. Deve giocare a liberarsi dal laccio emostatico della morte che lo fa impallidire, un gioco senza un avversario non è tale, non è irresistibile. Il richiamo del circo, e
il richiamo della vita è il gioco più attraente, quello in
cui inganniamo la nostra fragilità e ne spezziamo il limite
con un allenamento straordinario. Diventiamo padroni
della scena perchè per un attimo, al culmine dell’esibizione, guardiamo in alto e strizziamo l’occhio a chi ci
ha punito con questo esilio.
L’importante è di non finire come il giullare di corte Fancioulle: il principe gli concede una sola possibilità per aver salva la vita: esibire e riuscire con maestria nell’esecuzione di un numero difficile. Ma in realtà lo vuole morto
e disonorato: un bambino addestrato con malizia fischia il
funambolo in un passaggio difficile... lo sconcerto e la
perdita di equilibrio è la beffarda conseguenza.
Fine del gioco.
STIRATO
//ill:SS//
POSTERMAGAZINE
N°09OTTOBRE04
Sebastianobarcaroli//
GRAFICA &
COORDINAMENTO:
Marcoperugini//
Sirianaflaviavalenti//
TESTI:Andreasanguigni//
WEB:
Claudialauricella//
Chiaramoriconi//
TRADUZIONI:
HANNO COLLABORATO
Zaeliabishop//
Salvosantonocito//
A QUESTO NUMERO:
Davidadamedelstein//
Mariachiaradigiorgio//
Il © di immagini+testi
Elenco asettico di amori...
McKean. Witkin. Poe. Jane Birkin.
Beardsley. Remizov. Möebius. Cocteau
Twins. Dino Vals, un pittore lacerante.
Che cos’è “bello” e “brutto” per te?
Potrei sembrare banale dicendo che subisco il fascino del diverso, ma la questione è
il saper riacquistare uno sguardo più fanciullesco, meno corrotto. Insomma non è
un caso se a dieci anni ti piacciono tanto i
mostri e cose così. Ma c’è bruttezza e
abbrutimento. E se la prima mi affascina,
perchè la leggo come una ricerca di purezza, il secondo mi spaventa, perchè ci circonda e ci brutalizza.
Sei mai stato al circo da piccolo?
Mi è capitato spesso di vedere quei piccoli
circhi di paese che sfoggiano elefanti tristi e
dromedari sotto roipnol... un’infinita tristezza
ad essere sinceri.
a sinistra//automa dello zar//in alto//incantatori
zaelia
bishop
è dei rispettivi autori.
UN ARTIS TA CAPAC E DI FONDE RE
LE OPERE (INC OMP LETE )ILDICUORE
CON LA SABBI A
IL DIGITA LE CON LA RUGG INE
TRUO SITà
E LA BELL EZZA CON UNA DOLC E MOS
UN ARTIST A CAPAC E DI FONDEERE LA
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IL CUORE CON LA SABBIA
DIGITA LE CON LA RUGG DOLC
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BELL EZZA CON
SONO I N UOVCLOWNS , MAFANNORIDEREACO LSONO I NUOVCS