power car - mimmo bellini
Transcript
power car - mimmo bellini
POWER CAR PERIODICO DI INFORMAZIONE PUBBLICAZIONE RISERVATA AI SOCI - ANNO I - Numero 1 - Marzo 2010 Direzione, redazione e amministrazione: POWER CAR - C.da Sant’Angelo - Zona Ind.le Sud - Fasano (BR)- tel/fax 080.4391324 E-mail : [email protected] Curatore del Notiziario: Lorenzo De Leonardis Buon compleanno Power Car H a compiuto da poco un anno. E, con i suoi 140 a s s o c i a t i , rappresenta già un punto di riferimento per gli appassionati di auto sportive del territorio pugliese. Parliamo dell’associazione POWER CAR, Sezione Motorsport della “Federico II Eventi”. L’associazione fasanese guidata da Mimmo Bellini nasce il 18 gennaio 2009 dall’esperienza dell’ex pilota e meccanico specializzato in vetture sportive. In pochi mesi il sodalizio raccoglie numerose adesioni, organizza eventi e manifestazioni, portando sulla scena e sulla pista una nuova concezione di automobilismo. L’idea di Power Car è quella di infondere, divertendosi, la cultura all’educazione stradale e di far acquisire a ciascuno dei soci un rapporto sempre più confidenziale con la propria autovettura. L’automobile diventa lo strumento di espressione del driver. Una passione per l’automobilismo che coniuga il fascino della scoperta con la Bilancio 2009 e Progetti 2010 passione per “la vettura”, regina incontrastata degli eventi organizzati da Power Car: raduni, manifestazioni, gare di regolarità, gite. L’Associazione coinvolge appassionati di ogni età e avvicina anche le donne alla bellezza irresistibile delle auto sportive. Così è accaduto, ad esempio, nel Rally fotografico che ha condotto circa 40 vetture alla scoperta delle Murge e della Valle d’Itria. Alla guida, ladies e drivers muniti di macchina fotografica, pronti a riconoscere e immortalare gli angoli più suggestivi del territorio, i monumenti e le bellezze paesaggistiche e architettoniche che ci circondano. Gli associati Power Car si sono cimentati anche in prove di abilità alla guida presso l’autodromo di Binetto (BA), all’interno di una manifestazione che ha visto competere simpaticamente decine di “super car”. Il tutto senza interesse agonistico, con la sola voglia di condividere con amici le fibrillazioni della guida ad alta velocità. Spenta la prima candelina, già si pensa al futuro. Tra i progetti per il 2010, dichiara il Responsabile Bellini: «Allargare il territorio da esplorare, coprendo tutte le province pugliesi e superando i confini regionali. Ma anche organizzare nuove manifestazioni e replicare gli eventi più riusciti dello scorso anno, come il Rally fotografico». In cantiere, anche l’idea di una gita all’estero in compagnia delle inseparabili auto sportive. L’ambizione di Power Car di diventare il centro aggregatore per gli appassionati di auto sportive dell’Italia centromeridionale si fa sempre più vicina. Rosaria Pace POWER CAR UN ANNO DI POWER CAR Intervista a Mimmo Bellini di Rosaria Pace C 9/10 maggio 2009: Porsche alla Fasano-Selva: parata di osa è stato realizzato apertura della cronoscalata nel 2009? fasanese e due giorni in pit lane con pranzo ed open Davvero molto, a giudicare dal bar. numero di associati – ormai 140 – e dagli eventi organizzati. In partiIl paddok Porsche—Power Car particolare, tra le manifestazioni si ricordano: 29 marzo 2009: assemblea dei soci alla “Masseria Don Sante” con pranzo e degustazione vini Ancella. 25/26 aprile 2009: Sportive in Calabria e Basilicata: visita e pranzo al Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico (CS) ed a seguire Matera, con relax pomeridiano, cena di gala e pernottamento al Garden Inn Hotel - al mattino seguente prova di regolarità in salita a Ferrandina (MT) con cerimonia di premiazione dell’Assessorato allo 4 ottobre 2009 – Rally Fotografi co “Trulli, Murge e Valle Sport e degustazione di d’Itria”: i partecipanti, prima prodotti tipici nel centro si sono cimentati in una prova storico. di abilità alla guida (gimcana di regolarità) e Al Castello di Roseto Capo Spulico poi, muniti di macchina fotografica e di una guida del percorso (“roadbook”), hanno fatto tappa in alcuni degli angoli più suggestivi del territorio tra Fasano, Locorotondo, Martina, Noci, Barsento, Alberobello, fino a giungere nella contrada Macchia di Monte (Monopoli). Nel corso delle diverse tappe, i piloti hanno scattato magnifiche fotografie alla propria auto in corrispondenza di monumenti e meraviglie architetto- niche e naturalistiche. Al termine del percorso, Palma Salonna per le Ladies e Gianfranco Giorgio per i Gentlemans hanno conquistato il podio. POWER CAR 29 novembre 2009 – Power Car all’autodromo di Binetto (BA): i piloti si sono cimentati in una prova di abilità alla guida (gimcana a tempo). La migliore prova di guida è stata quella di Fabio Casavola (primo classificato), a bordo di una “Mitsubishi Lancer Evo” Fabio Casavola A seguire, Luigi De Gennaro con una Ferrari 348 e, al terzo posto Cosimo Margherita con una “Porsche 911”. Subito dopo la prova, giri liberi sul circuito dell’autodromo in compagnia del pilota Gigi Ferrara. La parola per il bilancio dell’anno al responsabile Mimmo Bellini. Di seguito l’intervista nella quale racconta passato, presente e futuro dell’Associazione. - Si può dire che lei abbia una conoscenza dell’automobile a 360 gradi. Ci racconta la sua esperienza con la Porsche e con le vetture sportive? Il mio rapporto con le auto può definirsi davvero a 360 gradi. Non sono io ad aver cercato questa passione: se devo essere sincero, è lei che ha trovato me, ed io sono a sua completa disposizione. - Da dove nasce l’idea dell’associazione e cosa si propone? L’associazione non è nata dal nulla. Si è sviluppata naturalmente, è stata l’esito di un lungo lavoro precedente. Nel corso degli incontri con amici Porsche, abbiamo sentito l’esigenza di ufficializzare un gruppo che si era già strutturato nel corso degli anni. Come tra un uomo e una donna c’è un incontro, l’innamoramento e la costituzione di una famiglia, così noi soci ci siamo incontrati, siamo diventati molto amici, e siamo diventati la famiglia Power Car, con i suoi 140 iscritti. - Power Car compie un anno: un bilancio dei primi dodici mesi di vita dell’Associazione Ampiamente positivo. Abbiamo dato risposta a persone che inizialmente erano un po’ scettiche e che probabilmente non credevano nel successo dell’iniziativa. Vincere lo scetticismo di tante persone che non credevano in noi è stata la soddisfazione più grande. Il bilancio è molto positivo per il numero di associati, per la riuscita degli eventi, per la grande partecipazione dei soci alle attività, per l’impegno che abbiamo profuso in questi mesi all’interno dell’Associazione. - I propositi per il 2010 di Power Car Allargare il territorio da esplorare, arrivando oltre le province pugliesi e superando i confini regionali. In progetto c’è anche l’idea di una gita all’estero. Ci impegneremo anche per organizzare nuove manifestazioni e per proporre nuove formule, mentre replicheremo gli eventi più riusciti dello scorso anno, come il rally fotografico. La parola passa ai vincitori del rally fotografico 2009. Palma (Mina) Salonna, “Eva al volante” della Power Car, descrive la Mina Salonna sua esperienza con le auto e con l’Associazione. - Cosa ha significato per lei la vittoria come “Eva al volante” nel Trofeo Power Car 2009? È stata una vicenda simpatica, perché avevo acquistato la Porsche esattamente tre giorni prima della manifestazione ed era il primo giorno in cui ne sperimentavo la guida. Per me è stata una vittoria completamente inaspettata e molto gradita, perché sono una grandissima appassionata di auto sportive, soprattutto di Porsche, e un’amante della velocità. - Donne e auto: un binomio “vincente”. Da dove nasce la passione per le auto sportive? Ho sempre amato le auto, sin da bambina possedevo un modellino di Porsche. In tono scherzoso, POWER CAR ne rappresentavo uno scherzo della natura e che sarei dovuta nascere maschio. Ho un carattere dinamico, che mi fa apprezzare molto i motori, le macchine, la velocità e, soprattutto, le competizioni. Ho ereditato queste passioni da mio padre, che si avventurava in moto percorrendo il tratto Milano-Francavilla. - Un bilancio dell’anno da associata Power Car: ci racconti la sua esperienza. Ho scoperto Power Car quasi casualmente, mentre accompagnavo un amico in officina a fare il tagliando per la sua Porsche. Ho incontrato Mimmo e Antonella, due persone meravigliose, ho conosciuto lo splendido ambiente dell’Associazione. Così ho deciso di fare il tesseramento anche prima di avere la Porsche, per frequentare delle persone accomunate dalla mia stessa passione. - Power Car non è solo auto sportive: è anche conoscenza del territorio, scoperta dei luoghi e delle tradizioni enogastronomiche. Cosa apprezza di più di questa formula? Di Power Car apprezzo l’organizzazione ottima: siamo sempre informati di tutto, l’ambiente è molto familiare e le uscite insieme agli altri soci sono molto piacevoli. - Un desiderio per il nuovo anno nell’Associazione Nel 2010 desidero partecipare a tutte le gare e vincerle. Per sfatare l’idea che le donne non sanno guidare. Non poteva mancare l’intervista al “Driver dell’anno” 2009, Gianfranco Giorgio. Di seguito le sue risposte ai nostri quesiti: Gianfranco - Cosa ha significato per lei essere il “Driver dell’anno “nel Trofeo Power Car 2009? Sono un appassionato e mi piaceva l’idea di partecipare ad una gara che in realtà era simbolica, perché correvamo tra amici. Sono stato vincitore per la somma di punti acquisiti nelle varie manife- stazioni a cui ho partecipato e sono soddisfatto di aver conquistato il primo posto con una macchina tra le più economiche di tutto il club e con un minor numero di cavalli. Si è trattato di una sfida con me stesso e sono davvero soddisfatto di averla vinta - Qual è la sua esperienza con le auto sportive? Quando è nata la sua passione? La mia passione è nata sin da bambino. Papà Tommaso era un corridore professionista, vincitore di campionati italiani. Da bambino lo seguivo nelle gare, quindi posso dire che per me si tratta di una passione nata e cresciuta in casa. - Un bilancio dell’anno da associato Power Car: ci racconti la sua esperienza. Dell’Associazione apprezzo soprattutto l’ottima organizzazione, curata nei particolari. Molto spesso si tende a guardare soltanto gli aspetti negativi delle situazioni, mentre difficilmente se ne apprezzano gli elementi positivi. Io suggerisco ai soci di apprezzare questi aspetti. Mi piace l’idea di ritrovare altri soci, persone che non conosci, POWER CAR appena trascorso. più eventi, anche nel periodo estima di cui sai di essere amico per- nell’anno ché condividi con loro la stessa Inoltre, spero che si organizzino vo. passione. Le manifestazioni di Power Car offrono attrattive che vanno al di là dell’automobilismo e permettono di trascorrere belle giornate agli associati e agli accompagnatori. Non c’è niente di più bello che seguire una passione con la propria donna. Sabato 13 marzo Sconvolt Quiz con “LE IENE” - Power Car non è solo auto sportive: è anche conoscenza del Sabato 3 aprile D.J. PROVENZANO Radio M2O territorio, scoperta dei luoghi e delle tradizioni enogastronomiche. Cosa apprezza di più di questa formula ? Io ho esplorato molto la Puglia e Power Car mi dà la possibilità di rivisitare posti che già conoscevo, ma anche di scoprire nuovi luoghi in compagnia. Stare insieme, guidare, incontrare altra gente: sono tutte belle occasioni offerte dalle manifestazioni Power Car. - Un desiderio per il nuovo anno Ex S.S. 16 338.3710093 nell’Associazione. Km 860 [email protected] Che l’organizzazione rimanga 72015 FASANO (BR) www.timos.it sempre efficiente come lo è stata Non prendere impegni per il 25 Aprile!!!!! Stiamo organizzando un evento indimenticabile. Non mancare POWER CAR Intervista a Gigi Ferrara Campione Italiano 2008 “Porsche Carrera Cup” Pilota Porsche nel Mondiale 2009 e 2010 a cura di Rosaria Pace P er il primo compleanno di Power Car, abbiamo l’onore di parlare anche con Gigi Ferrara, straordinario pilota italiano, vincitore di competizioni nazionali e mondiali. Ci racconta i suoi successi professionali e il suo impegno per l’Associazione fiammanti autovetture? La mia carriera è iniziata nel 1992 alla guida dei kart, con una gara nel campionato regionale vinto al debutto. È seguita una vittoria ai campionati italiani nel 1996 e, l’anno successivo il secondo posto ai campionati europei. Nel 1998 ho partecipato al campionato mondiale, arrivando sesto assoluto. Nel 1999 - Tu sei un pilota e profondo conoscitore di auto ho partecipato ad un campionato di kart a Montecarsportive. Ci racconti la sua esperienza con le lo, vincendolo. Nel 2000 ho debuttato nelle monopo- AUTO CONSULTING S.a.S. di Cofano A. & C. Via Dell’Industria, 131/A 72105 Fasano (BR) tel/fax 080 4420642 — 080 4341762 [email protected] www.auto-consulting.it POWER CAR sto con la Formula Campus Renault, vincendo il campionato. Poi dal 2001 al 2004 c’è stata la lunga carriera con la Formula Renault 2000 e un quarto posto in quel campionato. Nel 2005, la partecipazione al campionato italiano di Formula 3, che ho vinto. Nel 2007, invece, ho partecipato al campionato di Formula Master, arrivando settimo in campionato. Il 2008 è stato l’anno del debutto alla guida della Porsche nel campionato italiano, al “Porsche Carrera Cup Italia”. Nel 2009, infine, all’interno del campionato mondiale Porsche, ho conseguito come miglior risultato il sesto posto nella gara di Dubai. - Come hai conosciuto Power Car? Ho conosciuto Mimmo Bellini portando la macchina in officina per il tagliando. Poi ne è nata un’amicizia e la stretta collaborazione per gli eventi dell’Associazione. - Descrivici in poche battute il mondo delle auto sportive È una passione che ho nel sangue, senza la quale non riesco a vivere. La velocità dà un’ebbrezza indescrivibile. Del settore delle auto sportive apprezzo molto anche il contatto con personalità di rilievo, anche del settore della Formula 1. È un mondo molto affascinante, nel quale ho trovato tanti amici.. - Qual è il tuo contributo agli appassionati piloti del territorio? Metto a disposizione degli appassionati del territorio, soprattutto dei soci Power Car, molti consigli, la mia esperienza, tante curiosità. A questo aggiun- go l’impegno personale nell’organizzazione di eventi, prove in pista, corsi di guida. - La tua idea sull’operato e sulla filosofia dell’Associazione Trovo che l’Associazione abbia buone idee e sono certo che molti altri appassionati si avvicineranno a Power Car. Gli eventi sono ben organizzati e offrono ai soci un approccio vero con il mondo dell’automobilismo sportivo, anche avvicinandoli agli autodromi e alle competizioni ufficiali. - Cosa consigli a Power Car per il futuro? Di continuare ad organizzare questi eventi e di proseguire l’ottimo lavoro iniziato. - Previsioni e speranze per il tuo futuro professionale? Punterò alla vittoria del campionato mondiale Porsche 2010, anche se la competizione sarà molto difficile. Per la gara che si terrà a Monza nel settembre 2010 spero di invitare i soci Power Car. Sarò l’unico pilota italiano e spero nel tifo degli amici di Power Car, che potranno assistere anche al Gran Premio di Formula 1. - In bocca al lupo, allora. Crepi. POWER CAR Flavio Gentile Socio a due ruote di Lorenzo A ppena rientrato da Almeria (Spagna) dove ha effettuato i test con la sua Ducati 1098 RS, abbiamo incontrato Flavio Gentile, ventottenne pilota motociclistico fasanese, distintosi negli anni scorsi in Italia ed all’estero tanto da meritare il salto di qualità per la stagione agonistica che sta per iniziare. L’occasione è stata utile per consegnarli la tessera di Socio Power Car. Gli abbiamo rivolto qualche domanda per presentarlo a chi non ha avuto ancora il piacere di conoscerlo. - Flavio, come nasce la tua passione per le moto ? Ho cominciato, poco più che bambino, seguendo le orme di mio fratello maggiore, Francesco, che correva in motocross; infatti la mia prima moto è stata una minicross. Poi, guardando in TV le gare in pista, fui attratto da quel modo di guidare particolare, da quei centauri che piegavano tanto da toccare l’asfalto con le ginocchia e decisi che era quello che volevo fare. - Chi era allora il tuo idolo ? Senz’altro Cadalora; quando poi smise di correre, diventai un fan di Max Biaggi. - Ma….. allora quest’anno te lo troverai contro Per la prossima stagione parteciperò al Campionato Italiano Superbike con la Ducati 1098 RS ufficiale affidata al Team Althea Racing (ndr. per la prima volta la DUCATI ha un Team satellite) ed ad una o più prove del Mondiale Superbike , nelle cosiddette tappe Wild-Card. Quindi mi troverò a correre con Max Biaggi che quest’anno guiderà un’ Aprilia ufficiale, con livrea Alitalia. - Chi saranno i tuoi compagni di scuderia ? Le altre due Ducati 1098 RS , che correranno il Mondiale, avranno in sella Carlos Checa e Shine Byrne (foto sotto). - Sei appena tornato da Almeria (Spagna) dove hai effettuato i test con la Ducati su pneumatici DUNLOP, di cui ci risulta tu sia il collaudatore ufficiale. Nella tua carriera hai guidato un po’ tutte le moto; conosci Yamaha, Honda, Aprilia, Kawasaki. Ma quali differenze trovi con Ducati ? E’ una moto completamente diversa; l’engeneering giapponese è completamente differente da quella italiana: telaio, motore, assetto, gomme e soprattutto elettronica. POWER CAR Inoltre l’organizzazione e le gerarchie tecniche in Ducati sono curate nei minimi particolari: ognuno sa perfettamente quello che deve e non deve fare. Credo che per questo da anni la Ducati è vincente. - Questo balzo in avanti della tua carriera credi che ti abbia cambiato ? Tu mi vedi cambiato? - No, per niente. Ho solo più impegni. Il centro sportivo che dirigo con i miei fratelli (ndr. Flavio è istruttore di nuoto FIN e responsabile della piscina) richiede particolare attenzione, ma ho ottimi collaboratori. Inoltre mi sposto due o tre volte a settimana a Barletta ove mi sottopongo a specifica preparazione atletica e tecnica con moto da cross e supermotard. - Quali sono i tuoi prossimi impegni? Il 12 marzo sarò a Misano Adriatico per dei nuovi test. - Quando la prima gara ? Il Campionato comincia il 18 aprile a Vallelunga. - Flavio, è un piacere averti fra noi quale socio Power Car. Contiamo di vederti alla guida di una quattro ruote durante qualche nostra manifestazione. Puoi contarci. - Allora in bocca al lupo. Crepi. POWER CAR PASSIONE MOTORI Rubrica riservata a soci Power Car e lettori del Notiziario ( Raccontaci della tua passione o di un episodio particolare) In questo numero: la mia PASSIONE PORSCHE A ll’età di sette anni, nell’ormai lontano 1966, vidi parcheggiata in una strada del centro, nella mia Fasano, una bellissima auto sportiva, che non avevo mai visto prima, e fu amore a prima vista. Era una Porsche 356 B doppia griglia di colore bianco e la mia curiosità fu proprio attratta da quella particolare griglia posteriore. Chiesi a mio padre, grande appassionato di auto sportive nonché ex meccanicocollaudatore Lancia, cosa vi fosse dietro quel cofano particolare. Mi raccontò quello che significava Porsche e quale fosse la differenza fra un motore raffreddato ad acqua ed uno raffreddato ad aria; e poi già si sapeva dei successi sportivi della Casa di Stoccarda. Ricordo che le mie zie, considerato che ero il maggiore dei nipoti, mi promettevano spesso che ai miei 18 anni, mi avrebbero regalato la 500; ma io, deciso, rispondevo ogni volta: << Quando sarò grande, lavorerò e mi comprerò una Porsche !>>. E così gli anni passarono, ed anche parecchi, fino a quel giorno del 1990 in cui, entrato in una officina meccanica di un “maestro dei motori” della mia Città (Mimì Pezzolla), chiesi notizie su una 924 Turbo del 1981 a cui stavano sostituendo le pastiglie freni; era in vendita e non mi feci scappare l’occasione. In quel momento era la sola Porsche accessibile per le mie tasche e lì ci misi i miei risparmi. Oggi, dopo 19 anni, non ci ho fatto tanti chilometri, ma i suoi 177 CV , ogni tanto, scalpitano ed allora sciolgo le briglie, senza però esagerare. Nell’ottobre 2005, ho comprato la mia seconda Porsche, una 911 2700 Targa del ’76 e mi è sembrato di tradirla (la 924 T), ma ero pure convinto che non si sarebbe trattato mai di un caso di bigamia. Credo di aver trasmesso al mio piccolo Christian, di sette anni, la mia stessa passione, visto che si lascia fotografare volentieri solo vicino a belle Porsche e colleziona tutti i modellini della Casa di Stoccarda. Oggi, l’amicizia che mi lega a Mimmo Bellini, noto meccanico mago dei motori di Stoccarda, mi ha consentito di espandere la mia passione Porsche collaborando attivamente con lui nell’organizzazione di eventi riservati ad auto sportive. Lorenzo De Leonardis POWER CAR Curiosità “ Non tutti sanno che…..” a cura di Lorenzo De Leonardis L e due senza dubbio più prestigiose Case costruttrici, Porsche e Ferrari, tante volte rivali in pista nelle più svariate competizioni e che da sempre dividono gli appassionati nonché il mercato dell’auto sportiva, hanno fin dalle loro rispettive origini , una cosa in comune. E non di poco conto, trattandosi dell’elemento più importante del loro simbolo: il cavallino. E’ cosa certa ormai che trattasi del cavallino rampante simbolo della città tedesca di Stoccarda. Infatti Ferry Porsche fece incastonare lo scudetto Porsche sul pulsante del clacson delle vetture consegnate a partire dal 1953 (ed ancora oggi); esso mostra lo stemma di Stoccarda (il cavallino rampante) e quello del Wurttemberg, rispettivamente città e regione ove ha sede la Casa tedesca. Per quanto attiene invece la Casa di Maranello, il cavallino nero figura sulle vetture Ferrari dalla nascita dell'Azienda nel lontano 1947, ma già nel 1932, precisamente il 9 luglio durante la 24 Ore di Spa -Francorchamps come Scuderia Ferrari e nel 1940, come Auto Avio Costruzioni, Ferrari lo mise in evidenza sulle Sue vetture. Ma come mai Enzo Ferrari avesse scelto un cavallino rampante quale simbolo della sua Casa costruttrice, non si sapeva fino a quando fu Lui stesso a rivelarlo, fra le altre, in una famosissima intervista rilasciata allo scrittore e giornalista Enzo Biagi nel 1980. La memoria storica ci riporta nel 1923, il 17 giugno al 1° Circuito del Savio, gara composta da 6 giri di 44,533 km per un totale di 267 km, vinta dalla coppia Enzo Ferrari e Giulio Ramponi, a bordo dell' Alfa Romeo RLTF n°28. Sulle tribune, tra gli ospiti illustri, si trovava il Conte Enrico Baracca, padre dell'asso dell'Aviazione Italiana Francesco Baracca (caduto in battaglia aerea sul Montello di Treviso). Quel giorno tra il giovane pilota e l'anziano gentiluomo nacque una stima ed amicizia che ha per conseguenza un gesto, di cui ancora oggi si trova traccia su ogni automobile Ferrari. Infatti la Contessa Paolina, madre dell’eroe Francesco Baracca, in un successivo incontro, consegnò al giovane pilota Enzo una fotografia del figlio con tanto di dedica, invitandolo ad esporre sulle sue macchine il cavallino POWER CAR rampante, simbolo onorifico dell’asso dell’aviazione, come portafortuna: << Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo, le porterà fortuna>>. Ferrari lo fece qualche anno dopo, aggiungendo il fondo giallo canarino che è il colore di Modena. Ma il perché vi sia una identità tra il cavallino di Ferrari e quello della Porsche, in quanto en- trambi desunti dallo stesso stemma della città di Stoccarda, è spiegato dalla circostanza che Francesco Baracca avesse adottato l'emblema del cavallino rampante, per il suo aeroplano e per la sua squadriglia, dopo avere abbattuto sul cielo di Tolmezzo, il 25 Novembre 1916, il suo quinto apparecchio nemico, quasi certamente un Albatros B.II. “Secondo il rituale bellico-cavalleresco del tempo, la quinta vittima consentiva al pilota da caccia di assumere la qualifica di asso, ed era usanza che, a ricordo dell'avvenimento, venisse adottata come insegna quella dell'ultimo nemico abbatt u t o Fu così che Baracca scelse il cavallino, emblema di uno sconosciuto nemico, probabilmente originario di Stoccarda”. POWER CAR CLASSIC & SPECIAL LANCIA 037 EVOLUZIONE E CONTINUITA’ Q uando nel 1980 la FIAT vinse il suo ultimo mondiale marche can la 131 Abarth, già si era affacciata alla ribalta delle competizioni l’AUDI quattro a trazione integrale, che rappresentava il futuro delle competizioni rallystiche. Nel gruppo FIAT vi era già POWER CAR da tempo questa consapevolezza e si erano già pianificate le scelte successive. Varie le ipotesi: una Ritmo con motore centrale, come aveva fatto la Renault con la Super 5 turbo, oppure ritornare con il marchio LANCIA; ma bisognava fare in fretta. Per non perdere tempo si decise di avviare la realizzazione di una nuova Lancia basata sulla Beta Montecarlo Turbo, questa volta con motore centrale longitudinale anzicchè trasversale, mantenendo la trazione sul posteriore. Il motore posto longitudinalmente avrebbe consentito bracci più lunghi alle sospensioni e di poter, in gara, intervenire più facilmente sul cambio, tant’è che fu possibile sostituirlo in soli 12 minuti. Allo studio le soluzioni telaistiche di Dallara, di Marchesi e di Pininfarina; si decise per il Progetto 037 di Farina. Una Beta Montecarlo dell’epoca condotta in gara da Mimmo Bellini POWER CAR Per il propulsore si scartò l’idea di quello della Ferrari 308 ed altre ipotesi quali un 2000 FIAT con Volumex o un 1750 turbo; alla fine si optò per il motore della 131 Abarth senza grossi cambiamenti. Già nello stesso 1980 si effettuarono i primi test, dai quali emerse sostanzialmente che la futura 037 era sottosterzante in accelerazione e sovrasterzante in decelerazione. Gli ingegneri predisposero ben quattro tipi di sospensioni a quadrilateri anteriori e posteriori, facilmente sostituibili, a seconda delle esigenze di gara. Nel 1982 fu quindi presentata al Salone di Torino, la Lancia 037 stradale, giusto in tempo per l’omologazione propedeutica alla partecipazione al Rally di Costa Smeralda. Lancia 037 stradale Nel Rally di Corsica il noto pilota Attilio Bettega fu vittima di un grave incidente riportando la frattura di entrambe le gambe e di conseguenza i tecnici Lancia adottarono soluzioni per rinforzare il telaio. Dal Rally dei Mille Laghi in poi fu utilizzata la 037 Evoluzione 1 con iniezione Bosch al posto dei carburatori e la potenza salì a 305 CV. Comunque la 037 continuava a dare problemi, soprattutto di surriscaldamento per il sistema di lubrificazione inadeguato per l’Evoluzione 1, sistema che fu tempestivamente modificato e migliorato. Il 1983 iniziò bene per la Lancia 037, con la vittoria di Rohrl al Rally di Montecarlo, soprattutto per aver messo dietro l’AUDI quattro e poi l’OPEL Ascona. Il famoso pilota di F1 Carlos Reuteman, che provò la 037 prima del Rally d’Argentina, ebbe a definirla “una vettura di Formula 1 studiata per i rally”. Altri successi e piazzamenti d’onore consentirono alla Lancia di aggiudicarsi il mondiale marche rally per il 1983 con 118 punti contro i 116 dell’AUDI e gli 87 della OPEL. Fu l’ultimo anno in cui una due ruote motrici avrebbe vinto un mondiale marche rally. Nel 1984 fu messa in strada la versione Evoluzione 2, con propulsore da 325 CV, che fu in grado di conquistare solo una vittoria, al Rally di Corsica; fu l’ultima volta che la 037 saliva sul gradino più alto del podio. Il 1985 segnò il declino di questa splendida vettura da corsa, che comunque riuscì a conquistare piazzamenti d’onore. Purtroppo nel Rally di Corsica, Attilio Bettega perse la vita in un tragico incidente; pensare che tre anni prima, nella stessa Attilio Bettega nel 1985 POWER CAR DATI TECNICI LANCIA 037 Gruppo B Motore Anche oltre il campionato mondiale la Lancia 037 fu in grado di conquistare notevoli successi. Dal 1982 al 1985 infatti seppe aggiudicarsi 3 titoli italiani, 3 titoli europei, 1 titolo europeo femminile. Si può affermare, concludendo questa ricostruzione storica del prestigioso modello di Corso Marche, che la Lancia 037 fu la vettura giusta al momento giusto; una due ruote motrici ancora competitiva contro il crescente strapotere delle trazioni integrali. Il gruppo FIAT puntò infatti subito dopo sulla Delta S4 . L’hanno preceduta Fulvia HF Stratos Centrale longitudinale 4 cilindri per 1995 cc Alesaggio e corsa 84 x 90 mm Rapp. compress. 7,5:1 Potenza max 300 CV a 8000 giri Coppia max 30 kgm a 5000 giri Alimentazione a iniezione indiretta Weber-Marelli con compres.volumetrico Distribuzione Bialbero a camme in testa 4 valvole x cil. Raffreddamento Acqua a circ. forzata Lubrificazione A carter secco Trasmissione Traz. Posteriore Cambio ZF 5 marce Differenziale Autobloccante dal 45 al 70 % Freni A disco autoventil. Serbatoio 2 serbatoi da 70 litri Pneumatici ant. 210/595—15 Post. 265/40—16 Lunghezza 3915 mm Larghezza 1850 mm Passo 2445 mm Altezza 1245 mm Carreggiata ant. 1508 mm post. 1490 mm Peso 960 kg Velocità max 176 km/h con rapporti corti — 220 Km/h la versione Stradale Esemplari costruiti 260 Prezzo nel 1983 lire 45.500.000 versione stradale Il motore FIAT 131 Abarth POWER CAR IL GIUDIZIO DEGLI ESPERTI LANCIA 037 Markku Allen, pilota finlandese che rollio. Leggermente sovrasterzante in accon la 037 vinse il Rally di Sanremo nel 1983 ed il Tour de Corse nel 1983 e 1984; poi un secondo posto nel Montecarlo ed all’Acropoli nell’83 e nel Rally del Portogallo, in Nuova Zelanda ed al Mille Laghi nell’84: “La 037 è una vettura assolutamente fantastica. Molto meglio della Stratos. Grande comodità di guida, al contrario della Stratos; grande aderenza, grande trazione, ottima frenata. Una vera bomba. Anche il cruscotto, ricco di ogni spia possibile, era di grande aiuto, specialmente al mio navigatore. Dalle prime prova con la Evoluzione 1 ad iniezione e con 305 CV, capii che avrei potuto tener testa alle AUDI quattro”. Walter Rohrl, che nel 1983 vinse con la 037 il Rally di Montecarlo, l’Acropoli ed in Nuova Zelanda; secondo a Sanremo, in Corsica ed in Portogallo: “Grande elasticità del motore; anche in quinta marcia si riusciva a marciare con una certa vigoria ai bassi regimi. Cominciava ad entrare in coppia a 3500 rpm e dava il meglio di se a partire dai 5000 giri. Frenata ben bilanciata, impostazione di guida corretta. Grande maneggevolezza e tenuta di strada, praticamente priva di celerazione e sottosterzante in entrata delle curve strette, ma facilmente correggibile grazie alla prontezza e precisione dello sterzo. Ottime le sospensioni, specie per la loro grande escursione sullo sconnesso”. Attilio Bettega, (come già ricordato prima, il pilota italiano perse la vita nel 1985 alla guida della 037 nel Rally di Corsica). Aveva detto della 037: “Vettura equilibrata, con notevole trazione ed ottima frenata. Motore molto elastico fin dai bassi regimi. Sullo sterrato, rispetto alla 131 Abarth, ha qualche difficoltà di inserimento in curva. Complessivamente il mio giudizio è positivo”. Adartico Vudafieri. Il pilota veneto, dapprima scettico sulla possibilità di una trazione posteriore di competere con le AUDI quattro, dopo le prime prove con la 037 ebbe a dire di lei: “Una vettura da non sottovalutare; ha un motore impressionante, incredibilmente pronto, che permette notevoli prestazioni grazie al compressore volumetrico. Sull’asfato la preferisco alla Ferrari 308. E’ proprio una vettura nata per i rally”. C.so Vitt. Emanuele, 30/32 tel/fax 0804414607 FASANO (BR) [email protected] POWER CAR LA PAROLA ALL’ESPERTO Rubrica di aggiornamento ed approfondimento normativo sul Codice della Strada e di educazione stradale In questo numero: ……..Per Bacco !!!!!...... La guida in stato di ebbrezza Intervista al Cap.no Stefano ROSATI Comandante la Polizia Municipale di Fasano. Il Paese europeo in cui si verifica il maggior numero di incidenti stradali è, ahimè, l’Italia, con un tasso praticamente doppio rispetto a Paesi come Svezia, Olanda, Gran Bretagna. Sulle strade italiane muoiono mediamente 15 persone al giorno mentre circa 1000 sono i feriti con lesioni più o meno gravi. Le direttive della Commissione Europea, già nel 2001, chiedevano agli stati membri di introdurre nella legislazione vigente, norme di forte impronta repressiva al fine di arginare questo dilagante fenomeno. Si aggiunge che nei numerosi documenti presentati dalle varie istituzioni dell’Unione europea in materia di circolazione stradale emerge, in modo inequivocabile, la rilevanza dell’alcool nel verificarsi dei sinistri stradali. Per quanto riguarda l’Italia, l’ISTAT calcola nel 2% il tasso degli incidenti stradali direttamente addebitabili all’ingestione di sostanze alcoliche o stupefacenti da parte del conducente. E per fortuna, poiché è indubitabile infatti come tali sostanze alterino in modo spesso significativo lo stato psico-fisico del guidatore, costituendo così un serio fattore di rischio per la sicurezza stradale. Progressivamente il legislatore, presa coscienza del fenomeno, è intervenuto a più riprese con una legislazione costituita da plurimi interventi che non sempre si sono distinti per efficacia, poiché scarsamente coordinati. Dal 1 gennaio 1993, data in cui è entrato in vigore POWER CAR il nuovo Codice della Strada, ben cinquantotto interventi normativi hanno mutato profondamente la struttura originaria del codice. A volte alcune modifiche sono state oggetto di ripensamento, non avendo sortito i risultati sperati. Questa disordinata tecnica normativa presta il fianco a critiche di vario genere, generando incertezze procedurali negli operatori di polizia e, ancor più, nei cittadini chiamati a rispettarla. Lo stato di ebbrezza è una condizione psicofisica transitoria dovuta all’ingestione di bevande alcoliche che induce nell’individuo uno stato di alterazione dei processi cognitivo-reattivi, tale da annebbiare semplicemente le facoltà mentali, incidendo sulla prontezza dei riflessi, senza che ciò debba importare necessariamente la perdita, totale o parziale, della capacità di intendere o di volere, ovvero la degradazione completa della personalità. Gli effetti dell’ingestione di sostanze alcoliche variano da soggetto a soggetto, essendo strettamente connesse alla sua corporatura, alla tolleranza individuale, al sesso, al metabolismo, al tipo di sostanza alcolica ingerita, alle modalità di assunzione (se a stomaco pieno o a digiuno). Perciò, per la valutazione dello stato di ebbrezza, il riferimento non è rappresentato dalla quantità d’alcool assunta, ma da quella assorbita nel sangue, misurata in g/l (grammi x litro). Abbiamo chiesto al Capitano Stefano Rosati, Comandante la Polizia Municipale di Fasano ed esperto di infortunistica stradale, alcuni chiarimenti sulle sanzioni alle quali si va incontro qualora si venga sorpresi alla guida di un veicolo in stato di ebbrezza. - Capitano, Fasano, pur non essendo una grande città, si trova in una posizione geografica particolarmente interessata da intenso traffico veicolare, quindi con numeri sicuramente sproporzionati rispetto al territorio stesso. Ci dica della sua esperienza nella materia di cui stia- con flussi viari che si quadruplicano addirittura nel periodo estivo per la vocazione turistica della nostra Regione. Nella nostra attività di polizia stradale, ci siamo imbattuti più volte in casi di conducenti che avevano assunto sostanze alcoliche, anche in corrispondenza di incidenti. -Quali sono le sanzioni per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza? Vorrei premettere che, nel tentativo di arginare le cosiddette “stragi del sabato sera” e contenere l’aumento di vittime di incidenti stradali, il legislatore ha provveduto ad introdurre un elemento di straordinaria novità ed importanza,rappresentato dalla previsione di tre fasce di eb- mo trattando. Il nostro territorio trovasi al crocevia fra la grande direttrice nord-sud costituita dalla SS 16-379 e la SS 172 dir cosiddetta dei trulli, normalmente trafficate e brezza alcolica, cui corrispondono conseguenze sanzionatorie diverse in relazione al tasso di concentrazione etilica accertato. Il testo di legge vigente può essere così schematizzato: POWER CAR mico accertato sia superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l), è prevista l’ammenda da euro 500 a euro 2000 e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di giuda da tre a sei mesi. 2) Qualora il tasso alcolemico accertato sia superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 g/l, è prevista l’ammenda da euro 800 a euro 3200 e l’arresto fino a sei mesi, con la sanzione amministrativa accessoria della sospensione dalla patente da sei mesi ad un anno. 3) Quando invece il tasso alcolemico accertato è superiore a 1,5 g/l, è prevista l’ammenda da euro 1500 a euro 6000, l’arresto da tre mesi ad un anno e la sospensione della patente da uno a due anni. Se il reato è commesso da conducente di autobus o veicolo di massa superiore a 35 q.li, la patente viene revocata come pure a chi sia recidivo nel biennio successivo alla prima violazione. Inoltre il veicolo con il quale è stata commesso il reato, viene confiscato, sempre che non sia di proprietà di persona estranea al reato. -Quindi, Capitano, non è una semplice violazione amministrativa, come il superamento del limite di velocità o il passaggio col rosso, ma un vero e proprio reato. Certamente, di cui si risponde innanzi al Giudice Penale. Si è così, almeno in parte, adeguata la nostra normativa a quella dei Paesi comunitari, anche in conseguenza di una presa d’atto dei pericoli connessi all’abuso di bevande alcoliche, tra i quali non solo una minore abilità nella guida dovuta ad un rallentamento dei riflessi, quanto soprattutto alla tendenza a guidare a velocità più sostenuta, effetti che si verificano anche a bassi tassi alcolemici ed in assenza di segni clinici evidenti. -Quali sono, a livello comportamentale, le c o n s e g u e n z e dell’assunzione di alcool sul conducente di un veicolo? Scientificamente è dimostrato che il raggiungimento di un tasso di alcolemia pari a 0,2 g/l comporta una maggiore socievolezza ed espansività; al superamento dei 0,5 g/l consegue una diminuzione dei freni inibitori per azione sulla corteccia cerebrale, disinibizione, euforia, apparenza normale; ad un tasso compreso fra 0,8 ed 1,2 g/l si verifica una vera e propria azione depressiva sui centri motori, perdita di controllo e disturbi dell’equilibrio; ed infine, ad un tasso uguale o maggiore di 1,5 g/l si può parlare di vera e propria ubriachezza, con gravi ripercussioni sulle condizioni psico-fisiche del conducente. -Quali sono le metodologie di accertamento dello stato di ebbrezza da parte degli agenti preposti? In base all’art. 379 del Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice della Strada, l’accertamento si effettua mediante l’analisi dell’aria alveolare espirata: qualora in base al valore della concentrazione di alcool nell’aria alveolare espirata, la concentrazione alcolemica corrisponda o superi 0,5 g/l, il soggetto viene ritenuto in stato di ebbrezza. In caso di incidente strada- La prova con l’etilometro POWER CAR menti scientificamente più attendibili del cosiddetto etilometro, quali l’esame del sangue ad opera delle strutture sanitarie di base, suffragando il tutto con l’indicazione, da parte degli agenti, delle circostanze sintomatiche dello stato di ebbrezza, desumibili in particolare dallo stato del soggetto e dalla condotta di guida. Gli agenti, in conclusione, possono sottoporre i conducenti ad accertamenti qualitativi e non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili (etilometro). In presenza di esito positivo, hanno la facoltà di effettuare l’accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento, anche accompagnando l’interessato presso il più vicino ufficio o comando. -E l’accertamento sintomatico? La Cassazione ha recentemente stabilito che gli elementi sintomatici dello stato di ebbrezza debbano essere significativi di un’assunzione di bevande alcoliche tali da superare la soglia alcolemica prevista dalla legge. Non è più cioè sufficiente che l’accertamento cosiddetto “sintomatico” effettuato dagli agenti di Polizia Stradale possa limitarsi all’impressione che il conducente “non sembrava perfettamente in sé” ne tantomeno che avesse “alito vinoso”, elementi ri- conducibili all’assunzione di bevende alcoliche, ma non sufficienti a dimostrare il superamento della soglia penalmente rilevante. Infatti, l’eventuale utilizzo da parte del Giudice dello accertamento sintomatico quale prova dell’illecito comportamento, può essere circoscritta soltanto alla violazione meno grave (cioè quella riferita ad un tasso alcolemico fra 0,5 e 0,8 g/l). -Capitano, e se il conducente del veicolo si dovesse rifiutare di sottoporsi alla prova dell’etilometro? La norma stabilisce che in tal caso si applica la stessa pena che si sarebbe applicata nel caso in cui il conducente avesse assunto sostanze alcoliche tali da determinare un tasso alcolemico superiore ad 1,5 g/l, cioè ammenda da 1500 a 6000 euro, arresto da tre mesi ad un anno, sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da sei mesi a due anni ed eventuale confisca del veicolo. -Grazie Capitano. A conclusione di questo approfondimento tecnicogiuridico attinente la guida in stato di ebbrezza, pos- Domenica 21 marzo Autodromo del Levante Binetto (BA) “LEZIONE DI GUIDA SPORTIVA” Nozioni teorico/pratiche con istruttore personale in pista Informazioni ed iscrizioni presso la segreteria della Power Car tel. 080 4391324 [email protected] POWER CAR siamo considerare che il fenomeno della guida in stato di ebbrezza si inserisce nel più generale problema della sempre maggiore assunzione di sostanze alcoliche in particolare da parte dei giovani ed in particolare condizione di convivialità e festosità, come ad esempio le serate in discoteca e similari. Pertanto sarebbe necessaria un’opera riformatrice a tutti i livelli, con interventi che non si limitino ad una rivisitazione dell’impianto sanzionatorio ed un inasprimento delle pene, che purtroppo, come la cronaca di tutti i giorni dimostra, non sempre riescono a costituire un efficace deterrente. Ci risulta a tal proposito che, nei giorni scorsi, il Comando Provinciale della EFFETTO TUNNEL L’assunzione di alcool restringe il campo visivo eli dendo la periferia dell’immagine, inducendo il conducente a spostarsi a centro strada con conseguenze a volte fatali Polizia di Stato di Foggia, ha iniziato una campagna di educazione stradale rivolta ai giovani, incontrandoli nei luoghi ove solitamente e potenzialmente possono assumere sostanze alcoliche, cercando di indagare le motivazioni psicologiche e sociali di tali assunzioni , a volte eccessive, oltre che effettuare controlli preventivi fuori dai locali notturni al fine di scongiurare incidenti stradali. Ottima iniziativa. C.so Vitt.. Emanuele, 44/46 tel/fax 080 4392965 FASANO (BR) [email protected] POWER CAR POWER CARINE a cura di lorenzo de leonardis C Rubrica di automodellismo con la collaborazione di hi di voi lettori non ha in casa o in ufficio un modellino che riproduca un’auto particolare o sen non altro speciale ; può rappresentare un ricordo d’infanzia, o la vecchia macchina del nonno, o la prima vostra in assoluto, oppure quella dei vostri sogni. Chissà quanti ne avete avuti da bambino e quanti ne hanno oggi i vostri bimbi. Tutto questo no ha niente a che vedere con l’automodellismo, una vera e propria passione oggi molto diffusa, che per certi aspetti diventa una vera e propria mania. Si diversifica generalmente in automodellismo statico ed automodellismo dinamico: non ci si mette molto a capire che il primo riguarda automodelli privi di movimento (i volgarmente detti modellini) , i secondi, al contrario, quelli dotati di motore . L’automodellismo statico, a sua volta, puo differenziarsi nella semplice attività del collezionista oppure variare in quella del restauro o trasformazione di modelli o la vera e propria realizzazione ex novo. Generalmente sono in commercio automodelli in scala 1:18 o 1:24 o 1:32 o 1:43 , ma esistono anche, in quantità limitate , 1:10 , 1:12 , 1:8 , 1:60 ed altre ancora. Parlavo prima di vera e propria mania perché , per acquistare alcuni modelli particolari o particolarmente rari, si può arrivare a spendere ci- fre ragguardevoli. Ford GT 40 Scala 1:10 Euro 1040 Il collezionista solitamente sceglie di raccogliere solo particolari modelli, in base alla loro scala o all’epoca di produzione o ai materiali con cui sono realizzati o alla marca o che rappresentano una o più Case costruttrici. Fiat 500 Scala 1: 8 Euro 1164 POWER CAR Troveremo quindi, ad esempio, chi colleziona solo Porsche e solo in una determinata scala, o solo Ferrari, o solo Fiat, o solo modellini di latta, o solo modelli prodotti negli anni 70 o 80 o 90, e così via. Immaginate che sarebbe impossibile, forse assurdo, raccogliere tutto. Un Kit di montaggio scala 1:24 Porsche 936 Turbo L’automodellismo dinamico, che in origine possiamo pensare quello delle macchinine di latta a corda, ha subìto un’evoluzione tecnologica pari a quella dell’automobile. Si è passati infatti dalle auto in plastica a batteria e filoguidate della fine anni 60 ed alle prime piste (ricorderete ad esempio la famosa Policar) con macchinine a motore elettrico (in termine tecni- co le slot car), alle prime radiocomandate, che sterzavano solo in una direzione e retromarcia degli anni 70/80, fino ai bolidi odierni, in varie scale, radiocomandati a notevoli distanze e con motorizzazioni a scoppio o elettriche che si spingono oltre 40000 rpm e raggiungono velocità incredibili. E’ così notevole l’interesse che si è creato intorno a tali automodelli che stanno sorgendo, con diffusione oserei dire capillare, dei veri e propri mini autodromi, attrezzatissimi in ogni particolare, dotati persino di bar e ristorante per gli appassionati e per il pubblico che sempre più numeroso assiste ai vari eventi che qui vengono organizzati . In questa nostra rubrica, che consentirà ai lettori, se vorranno, di destare anche l’interesse dei più piccoli, spazieremo nei vari campi suddescritti, con l’indispensabile ausilio del nostro esperto collaboratore. Sarà una rubrica aperta ; un po’ un forum a cui partecipare per lo scambio di esperienze o per la ricerca di particolari modelli o per consigli utili sul restauro e tanto altro ancora. I vostri contatti tramite em a i l a l l a P o w e r C a r ([email protected]) ed al nostro esperto DM della Fuorigi ([email protected]) . Radiocomandata Scala 1:10 con motore a scoppio Una slot car scala 1: 24 Porsche 906 Radiocomandata con motore a scoppio per piste in sterrato