Concept design e le sessioni creative

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Concept design e le sessioni creative
Concept design e le sessioni creative
Design brief
#1- Obiettivo [cosa dovrà fare il creativo per voi?]
Sviluppare una App nella categoria XY che integri informazioni sull’ambiente (es.
geo-localizzazione), manipolazione dello strumento – smart phone, tablet (es.
scuotere, orientare lo schermo), e i contenuti informativi
#2- Target [a chi è diretto il messaggio?]
Descrivere il profilo delle persone che volete attrarre attraverso il lavoro creativo,
solitamente questi dati sono età, sesso, lavoro, posizione economica, stile di vita,
abitudini, interessi, e quant'altro possa aiutarvi iad immedesimarvi nel target di
riferimento. Dovete poter immaginare innanzi a voi la persona tipo.
#3- Messaggio [cosa esattamente dovrà comprendere o fare il target?]
Scrivere il messaggio/proposta che il target dovrà percepire o l'azione che dovrà
fare.
#4- Credenziali [perché il target dovrebbe credere proprio a voi?]
Scrivere tutti gli aspetti che sostengono il messaggio. Dovrete dimostrare che
quanto si sta comunicando è realtà. In che cosa siete diversi/originali
#5- Carattere [quali sono le caratteristiche del brand?]
Scrivere le parole chiave che meglio descrivono la personalità del vostro prodotto.
Concept design
Un concept è una soluzione ad un problema ad un problema che non è stato ancora
risolto o che finora è stato risolto in maniera insoddisfacente oppure propone una
opportunità per nuove attività ed esperienze.
Generare concept significa produrre ed aggregare in modo nuovo significati per una
soluzione ad una necessità/opportunità reale e radicata in un contesto.
L’obiettivo del processo di generazione di concept è quello di proporre soluzioni
innovative
Concept design
E’ una parte fondamentale del processo di design. Consiste nello specificare le
qualità e gli attributi del prodotto/servizio che si sta progettando. Lo scopo è quello di
garantire un costante flusso di innovazione durante il processo di design tenendo in
considerazione il maggior numero possibile di prospettive, (quella dell’utente, della
tecnologia, del mercato, quella strategica), e a diverse scale (dalle applicazioni agli
strumenti dagli spazi ai servizi).
Il risultato e’ una costellazione di concept di vario livello di specificità che fanno
riferimento ad una stessa “vision” di progetto.
Concept design
I principi di base:
1. Produci il maggior numero di concept possibili
2. Sospendi il giudizio
3. Incoraggia la partecipazione di tutti
4. Documenta e tieni traccia di tutti i concept.
5. Resisti alla tentazione di realizzare il primo concept che è stato prodotto.
6. Usa criteri chiari e condivisi per la selezione del concept.
Concept design
Il processo
1. Riprendi gli obiettivi del progetto
2. Scomponi il problema
3. Genera i concept utilizzando una o più tecniche creative
4. Genera i concept usando le informazioni che hai raccolto durante la fase di
analisi (analisi comparativa/benchmark, analisi dell’attività, personaggi,
scenari…)
Concept design
Ispirazione di alto livello.
Rappresentano qualità reali, percepite o metaforiche del prodotto/servizio/sistema.
Sono tipicamente generate con sessioni creative a fronte di una attività di
ispirazione.
Vengono rappresentate con un’immagine evocativa, un titolo, una descrizione. Se
ne producono in grandissima quantità e vengono classificati per categorie
(contenuti, relazioni tra le persone, spazi, strumenti…).
Concept design
Un concept scenario o envisioning scenario è una rappresentazione
integrata, una simulazione del sistema futuro. Il concept scenario non include
solo la descrizione tecnica della soluzione ma mostra anche il CONTESTO
D’USO, sia in termini di contesto fisico che socio-culturale, i ruoli e le attività
degli UTENTI/ATTORI, i CONTENUTI che circoleranno nel sistema, i
SERVIZI forniti, gli STRUMENTI con le rispettive modalità di interazione e
interfacce, e le FUNZIONALITA’ del sistema.
I concept scenario o scenario di envisioning sono di solito rappresentati in
forma di storyboard: sequenze lineari di immagini realizzate con tecniche
diverse ( disegni, foto, video) che descrivono le caratteristiche principali di un
sistema attraverso l’uso da parte di potenziali utenti.
Concept di alto livello
Image searching
archivi fotografici
Google / yahoo images
http://www.flickr.com/
http://pro.corbis.com/
http://www.cuboimages.it/
http://www.imagestate.com/
http://www.photos.com/en/
http://www.thinkstock.com/
http://www.clipart.com/
http://www.ablestock.com/
STORYBOARD
AQUISITION
MANAGEMENT
Adjusting physical
configuation of CWP
Activating CWP, loading personal settings,
and use the Hardbook as a pointing device
Spatialised sound
DEBRIEFING
Different configuration to adapt to different activities
Window resizing
Content reading
Enlarging radar screen to support turn shift
SCENARI E TEST UTENTE
ENVISIONING SCENARIOS
ENVISIONING SCENARIOS
• Dal concept ai prototipi
Sessioni creative: Il problema rovesciato
Il mondo è pieno di opposti. Ogni attributo, concetto o idea è senza significato
senza il suo opposto. Ci si allena a guardare al contrario, al rovescio,
sottosopra.
Il metodo consiste in 7 passi:
1. Definisci l’obiettivo/problema al contrario (cambia un’affermazione positiva
in una negativa)
2. Cerca di definire cosa il progetto non è.
3. Definisci cosa non si fa con il sistema
4. Usa il pensiero ipotetico rispondendo a situazioni “What/if”
5. Cambia prospettiva, assumi un ruolo diverso nel sistema
6. Cambia la soluzione nel suo opposto
7. Traduci I difetti in punti di foza e I punti di forza in difetti
Soluzioni multiple
Produci più soluzioni per lo stesso problema. Esagera, inventa, usa
combinazioni inedite.
Rispondi alle seguenti affermazioni:
-Se potessi sovvertire le leggi della realtà (fisiche, sociali, culturali ecc..)
risolverei il problema…
- Il problema posto in modo diverso potrebbe suonare cosi’…
-Un modo inconsueto di vedere il problema potrebbe essere…
Si annotano le risposte e alla fine si avranno una serie di enunciati che
aiuteranno a vedere il problema da angolature diverse.
La lista di Osborn
La lista di Osborn è particolarmente adatta alle situazioni nelle quali esistono già
idee o prodotti che però rappresentano solo soluzioni convenzionali o poco
soddisfacenti.
Si può utilizzare la lista in modo ottimale anche a complemento di sedute
creative già concluse.
La lista di Osborn serve ad ampliare il campo di osservazione con una
sequenza di domande. Anche qui è naturalmente necessario
stabilire per prima cosa quale prodotto, processo o problema deve essere
migliorato. In seguito si passano in rassegna
i 10 punti della lista di controllo che segue. Per ogni punto è necessario disporre
del tempo sufficiente e sviluppare almeno
un’idea.
La lista di Osborn
1. Diverso utilizzo! – Esiste una diversa modalità d’ utilizzo? È possibile applicare
l’idea in un altro contesto?
2. Adattare! – A cosa assomiglia questa idea? Esistono dei parallelismi? Cosa
sarebbe possibile imitare?
3. Modificare! – È possibile modificarne il significato, il colore, il movimento, la
dimensione, la forma, l’odore, ecc.?
4. Ampliare! – È possibile ampliare il concetto? Aggiungere qualcosa? Aumentare la
frequenza? La forza, l’altezza, la lunghezza, il valore, la distanza? Si può
riprodurre? Esagerare, rendere più grossolano?
5. Rimpicciolire! – È possibile renderlo più piccolo? Togliere qualcosa?
Approfondire? Si può accorciare, assottigliare, alleggerire, schiarire, rifinire? Si può
dividere? Utilizzare in miniatura?
La lista di Osborn
6. Sostituire! – Cosa è possibile sostituire all’idea? Il processo si può anche
organizzare diversamente? Esistono altre posizioni?
7. Invertire! – È possibile scambiare parti o sezioni? Si può modificare la
sequenza? Invertire causa ed effetto?
8. Capovolgere! – L’idea può essere invertita? Come appare l’idea vista
specularmente? I ruoli si possono scambiare?
9. Combinare! – Si può collegare l’idea ad altre? Si può aggiungere un insieme più
grande? È possibile scomporlo nei suoi elementi?
10. Trasformare! – Si può traforare, addensare, dilatare? Solidificare, liquefare,
rendere trasparente?
Concassage
Tecnica della frantumazione. La tecnica del concassage permette di vedere
sotto prospettive laterali e talvolta anche veramente insolite la questione in
esame. Il concassage è uno strumento che permette di frantumare, di
rimescolare un’idea, un problema, una situazione al fine di trarne nuove
idee di prodotto, nuove tecniche, nuove idee di organizzazione.
Il principio a fondamento di questa tecnica è quella del modificare
sistematicamente la questione in oggetto, cambiamento il punto di vista.
Fare il concassage equivale a lasciarsi andare al <gioco dei se….> per poi
tirare le conseguenze di queste deformazioni.
Concassage
Il gioco del “se… che cosa” da proporre al gruppo potrebbe contenere le
seguenti domande:
•se si ingrandisse: la forma, il peso, il prezzo, l’uso, ecc…;
•se si diminuisse: il volume, il prezzo, la durata, l’impiego, ecc…;
•se si associasse: con un altro oggetto o funzione, oppure con qualcosa di
completamento diverso;
•se si utilizzasse un diverso processo tecnologico: sostituire dei componenti o
delle strutture, ecc…;
•se si rovesciasse: trasformare il <bene> in <male>, il <brutto> in <bello>, ecc…;
•se si sopprimesse: l’oggetto in toto oppure alcuni dei suoi elementi costitutivi.