Ernest Hemingway, un arcipelago d`uomo
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Ernest Hemingway, un arcipelago d`uomo
Biografilm Festival 2011 Focus del Giorno 15 giugno Ernest Hemingway, un arcipelago d’uomo Personaggio fondamentale della storia sociale e letteraria del Novecento, Hemingway non ha bisogno di presentazioni: i suoi romanzi, contraddistinti da un linguaggio tipicamente essenziale e asciutto, hanno influenzato tutta la narrativa novecentesca. Vincitore del Premio Pulitzer nel 1953 per Il vecchio e il mare e del Premio Nobel per la letteratura nel 1954, Hemingway non poteva che essere uno degli illustri protagonisti del percorso celebrativo che Biografilm dedica ai grandi senza tempo, con un omaggio curato da Paolo Verri e Gianluca Favetto. Da piccolo, quando poteva pensare di essere ancora Nick Adams, Hemingway aveva l’assoluta certezza che non sarebbe morto mai. Avrebbe vissuto per sempre, per continuare a scrivere il meglio e il più sinceramente possibile. Vivere per raccontare, vivere per essere i suoi personaggi: oltre al giovane Nick, anche il vecchio Santiago in lotta con il mare, e Jack Barnes che si perde fra Parigi e la Spagna, e Frederic Henry con la sua giovinezza in trincea, e Robert Jordan, che ha vissuto i suoi giorni intensamente, e Francis Macomber con la sua breve vita felice. Tutti è stato e sempre sarà, lui che non era un maestro, ma un compagno di avventure. Per questo, il 2 luglio 1961, ha deciso che uno fra i tanti poteva andarsene. Aveva 62 anni. Ne sono passati cinquanta da allora, ma Ernest Hemingway ancora scrive e lotta insieme a noi. Il focus vuole sondare l’arcipelago di uomini che è stato lo scrittore di Addio alle armi e Festa mobile, i Quarantanove racconti e Il vecchio e il mare. Così lo ha definito Marlene Dietrich, sua complice e amica per quasi trent’anni: “Quello che lo contraddistingue è che ha trovato il tempo di fare ciò che gli uomini in genere si limitano a sognare. Ha avuto il coraggio, l’iniziativa, il piacere di viaggiare e di assorbire, di scrivere, in un certo senso di creare ciò che ha visto”. Gli appuntamenti del Focus Hemingway 16.30 Spazio la Feltrinelli Le isole di Ernest: vita e scrittura Intervengono Arrigo Cipriani e Masolino D’Amico 1917: Ernest Hemingway scopre l’Italia. 1918: il mondo scopre Ernest Hemingway. I suoi reportage di guerra diventano storie d’amore, i suoi racconti uno stile. Francia, Spagna, Africa, Cuba… ma l’Italia resta nel cuore. Inventa il mito di Venezia, e la città gli regala incontri indimenticabili. Masolino d’Amico e Arrigo Cipriani – con la complicità di Gian Luca Favetto – ci raccontano quali. 19.00 Sala Mastroianni Spanish Earth (Usa/1937/52’) di Joris Ivens A seguire incontro con il giornalista Mimmo Candito 1937, Joris Ivens decide di affrontare la guerra civile in Spagna. Solo una voce può stare al passo del suo sguardo, ed è quella di Ernest Hemingway. A cinquant’anni dalla morte, in esclusiva per Biografilm, il film di Ivens ci avvicina all’arte di Hemingway. Con le testimonianze di due reporter di guerra, Mimmo Candito e Maria Cuffaro, e il racconto di Gian Luca Favetto. 22.00 Bio Parco Una Festa Mobile a ritmo di jazz Music selection by Goldmine Gli indimenticabili anni ’20 a ritmo di jazz; nel 1921 Hemingway approda a Parigi, la città che è “festa mobile”, in cui la vita scorre leggera lungo i boulevard. Picasso, gli scrittori “maledetti”, il whisky, le donne e i sigari… Un’atmosfera unica per la Festa Mobile di Biografilm, la night dedicata al grande scrittore e al suo ultimo, incompiuto, grande romanzo. Arcipelago Hemingway. Volti libri lettere Dal 10 giugno al 10 luglio 2011 – la Feltrinelli, Piazza Ravegnana 1 La Feltrinelli in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Biografilm Festival, ospita la Mostra Arcipelago Hemingway. Volti libri lettere. La sua faccia senza fronzoli è una geografia dell’anima ed è già scrittura. È le storie che racconterà. Con quell’aria fra l’ironico e il visionario che è il sigillo delle sue avventure, rielaborate dalla memoria, passate al vaglio di uno stile secco, essenziale. A questo serve la sua scrittura: togliere il superfluo e i fronzoli alla vita. Credits foto: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano, Archivio Domenico Porzio, Album 01, Busta 01