Così muore un`impresa gioiello “Non comprate le tv al plasma”
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Così muore un`impresa gioiello “Non comprate le tv al plasma”
Il personaggio Gli spettacoli Lo sport Oprah Winfrey “Mi arrendo le diete non servono” Heath Ledger il divo scomparso vicino all’Oscar Del Piero lancia la Juve il Milan di Beckham pareggia a Roma: 2-2 MARIO CALABRESI E ELENA DUSI GIUSEPPE VIDETTI SERVIZI NELLO SPORT Fondatore Eugenio Scalfari www.repubblica.it 1 2 Anno 16 - Numero 2 Direttore Ezio Mauro 1,00 in Italia lun 12 gen 2009 lunedì 12 gennaio 2009 SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. 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La si può discutere in pubblico come accade ancora in questi giorni o inaugurare in silenzio nuovi, possibili controlli del governo sull’ordine giudiziario a dispetto di ogni autonomia e indipendenza togata. Si manipola qualche inciso nei codici, si sposta una virgola di un articolo di legge e il pubblico ministero può perdere la direzione delle indagini e della polizia giudiziaria (lo si è già visto). O – in nome di una necessaria rivoluzione tecnologica – si possono sottrarre addirittura la “proprietà” e le informazioni dei fascicoli processuali al pubblico ministero e al giudice delle indagini preliminari. È quel che può avvenire, nei prossimi giorni, quando entrerà nella sua fase di sperimentazione (nel primo trimestre a Napoli, nel secondo a Nola e Torre Annunziata, entro il quarto a Milano e Monza) il protocollo d’intesa firmato il 26 novembre 2008 tra il ministro per l’innovazione (Renato Brunetta) e della giustizia (Angelino Alfano). L’articolo 7 del protocollo prevede la «trasmissione telematica delle notizie di reato tra le forze di polizia e procure della Repubblica». SEGUE A PAGINA 3 ROMA — Diktat di Berlusconi sulla giustizia: «Non so se la speranza di una legge condivisa possa trasformarsi in realtà, ma sono sicuro che stavolta la riforma della giustizia la faremo: con la sinistra se possibile, da soli, se la sinistra non vorrà partecipare. Il piano di riforma lo abbiamo chiaro». Intanto è pronto a partire il progetto del governo per una sorta di “Grande Fratello” per tutti i processi e le indagini. E sul tema delle alleanze Casini dice: «Smantellare Pd e Pdl per creare una nuova formazione». DE MARCHIS, FUCCILLO, LUZI E MILELLA ALLE PAGINE 2, 3 E 4 Stanotte il primo volo della nuova Alitalia i sindacati protestano e minacciano il caos L’ultima provocazione del ministro: “La Cgil è il mio nemico, dice solo no” Parte oggi la Cai targata Air France su Malpensa scontro Moratti-premier Brunetta: gli statali si vergognano di dire il proprio lavoro ai loro figli ADRIANO BONAFEDE ALLE PAGINE 6 E 7 LUISA GRION A PAGINA 9 Polemiche in Italia per le manifestazioni contro Israele Morti, fame e paura: ecco l’inferno di Gaza dal nostro inviato FABIO SCUTO GERUSALEMME AFAH, nella striscia di Gaza, è una città fantasma. Palazzi sbriciolati, come se una gigantesca mano li avesse accartocciati e rigettato a terra quello che ne rimaneva, polvere, rovine e morte. Nelle poche strade ancora percorribili solo macchine saltate in aria, sventrate dalle esplosioni, che esalano quell’odore acre della plastica bruciata. E poi scarpe abbandonate, borse, mucchi di stracci che qualcuno in fuga ha pensato fossero troppo ingombranti mentre si corre tra una bomba e l’altra in cerca di un possibile rifugio. In giro non c’è un’anima viva. SEGUE A PAGINA 10 SERVIZI ALLE PAGINE 10, 11 E 13 R Una moschea di Gaza City colpita da un missile israeliano R2 A Sassuolo chiudono le ceramiche Iris: un miracolo italiano sconfitto dalla crisi Così muore un’impresa gioiello Per una fuga di gas Crolla palazzina tre morti a Bari Q UESTA è la storia di come ti entra in casa la globalizzazione, e dopo la globalizzazione la crisi, e dopo la crisi chissà. A Sassuolo, quarantamila abitanti, una delle capitali mondiali della ceramica, la faccia cattiva della recessione si è affacciata senza bussare. Erano anni che il settore della piastrella, quello descritto negli anni Sessanta dal giovane Prodi come il «modello di sviluppo di un settore in rapida crescita», lentamente scendeva nelle quote di mercato, limava il fatturato, perdeva addetti, ristrutturava, recuperava a fatica con la qualità e il prezzo ciò che perdeva in quantità. All’improvviso è arrivato lo schianto. SEGUE A PAGINA 27 A PAGINA 17 REPUBBLICA L’ESPRESSO A solo 1 euro in più “Storia dell’Architettura” Il primo volume di “Storia dell’Architettura”. Con Repubblica e L’espresso Ernest Hemingway L PASSAPORTO, rilasciato dal consolato americano di Parigi, che Hemingway utilizzò durante la Guerra civile spagnola; il diario di bordo autografo del Pilar, il piccolo yacht che usava insieme al fedele Gregorio per la pesca d’altura nelle acque del Golfo; i codici per decifrare i messaggi che inviava ai servizi Usa quando cercava sottomarini tedeschi nel mare di Cuba durante la Seconda guerra mondiale; una sceneggiatura per il film tratto da «Il vecchio e il mare» con note a penna; e poi ricevute, lettere personali, messaggi di semplici ammiratori. Finalmente, dopo quasi cinquant’anni – Ernest Hemingway si suicidò nel luglio del ’61 – il tesoro cubano dello scrittore più amato e ammirato del secolo scorso, viene alla luce e diventa di pubblica consultazione. Sono quasi cinquemila pagine e tremila fotografie che documentano i vent’anni che Hemingway trascorse nel suo rifugio di Finca Vigia, la residenza su una collinetta di fronte all’Oceano a pochi chilometri dalla cittadina di San Francisco de Paula, a Cuba. Anni nel corso dei quali Hemingway finì, nell’hotel «Ambos mundos» dell’Avana, «Per chi suona la campana», e poi, ispirandosi alla sua vita sull’isola, scrisse «Il vecchio e il mare», insieme a decine di articoli e ad alcuni racconti. ALLE PAGINE 23, 24 E 25 I La storia Crociata ambientalista del governo inglese: “Inquinano come un Suv” “Non comprate le tv al plasma” dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI EDMONDO BERSELLI OMERO CIAI NORBERTO FUENTES LONDRA I CHIAMANO «i 4x4 del salotto»: sono i televisori giganti al plasma, il cui schermo piatto da 50 pollici in su occupa tutta, o quasi, una parete. Come i fuoristrada che inquinano l’ambiente, ora anche queste mega-tivù sono nel mirino degli ambientalisti: consumano troppa energia, quattro volte di più di un tradizionale televisore e più del doppio di uno delle stesse dimensioni a cristalli liquidi. Perciò il governo laburista di Gordon Brown ha deciso di metterli al bando come mossa contro il cambiamento climatico, secondo quanto hanno anticipato fonti ufficiali al quotidiano Independent. SEGUE A PAGINA 18 L