Gio Buono - Da O Vittorio

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Gio Buono - Da O Vittorio
I PRIMATI DEI LOCALI STORICI
I più cinematografici:
...... al Ristorante Da ö Vittorio di Recco
Silvio Soldini ambienta una scena di “Agata e la tempesta” (2004)
Quattordici marzo
Gio Buono Bisso (bisnonno di Vittorio e
Gianni) chiede un mutuo con interesse del
5,5% annuo per un fondo destinato all’uso
di bottega più il primo piano posto in luogo
di Recco detto vico dei Portici.
Paga in effettivi denari contanti in monete
di oro e di argento per l’importo di Lire
nuove di Piemonte mille come acconto e
parziale pagamento dell’obbligo per mutuo
di lire nuove simili duemila.
L’atto testimonia che Gio Buono Bisso era
un oste.
Diciotto gennaio
Durante il regno di Vittorio Emanuele III
Re d’Italia, Vittorio Emanuele Bisso (nonno
di Vittorio e Gianni) acquista un terreno in
località detta “Il Chioso” o “Vastato” comprendente una casa di tre piani distinta con
il numero civico 14 più due baracche.
Acquista altresì il diritto di attingere al pozzo di proprietà dei Caffarena suoi vicini.
All’interno del ristorante viene segnalato ancor oggi il luogo detto “Il Chioso del Vastato” con una riproduzione dell’antica targa.
Diciannove gennaio
Vittorio Emanuele Bisso paga all’agente
delle imposte la registrazione dell’atto di
proprietà dello stabile del Vastato contradistinto dal numero civico 14.
Due marzo
Vittorio Emanuele Bisso ha l’autorizzazione
di demolire alcune catapecchie sostituendole con un fabbricato nuovo in muratura
lungo la strada provinciale Recco-Fontanabuona in comune di Recco.
Dichiarazione per affitta camere da parte di
Vittorio Emanuele Bisso di una camera sita
in Recco via Vastato al numero civico 29.
Nasce nel 1920 l’attività “alberghiera” dei
Bisso nell’attuale collocazione.
(Anno settimo dell’era fascista)
Vittorio Emanuele Bisso rinnova la licenza
di osteria con affittacamere.
Ventuno novembre (Anno decimo)
Viene ceduta a Maria Ferro (nonna di
Gianni e Vittorio), moglie di Emanuele
Bisso l’esercizio di osteria in via Saporito al
numero 4 per la somma di Lire quattromila
duecento
Cinque luglio
Luigi Angelo Bisso (padre di Gianni e Vittorio) fa richiesta, ottenendola, di proroga
dell’orario di chiusura del proprio esercizio
fino alle ore una dopo la mezzanotte.
Ventisei agosto
Luigi organizza nel “bar trattoria dancing
Da ö Vittorio” il concorso di Miss Cinema
Italia 1952 che si terrà nella serata del sei
settembre.
Viene menzionata in questa lettera la specialità focaccia col formaggio.
Due settembre
La lettera presenta per la prima volta un
logo ufficiale della trattoria (da notare il numero telefonico originario 52-29 divenuto
l’attuale 74029)
Sette ottobre
Un cliente svizzero si complimenta con
Luigi Bisso per l’ottimo trattamento ricevuto
ed il buon vino durante le vacanze estive.
Si raccomanda di salutare i bambini Gianni e Vittorio (che all’epoca avevano solo 5
anni).
Ventiquattro aprile
Luigi Bisso ottiene l’autorizzazione da parte
del Questore per dare trattenimenti danzanti in Recco “Sala Orizona”.
La sala Orizona è l’attuale salone delle feste
del ristorante Da ö Vittorio.
Diciassette dicembre
Luigi Bisso viene autorizzato a protrarre
l’apertura del suo esercizio sino alle ore tre
del mattino.
Venti settembre 1991
Antonietta Bisso, sorella maggiore di Luigi Bisso, nata nel 1895, dichiara di essere
personalmente a conoscenza del fatto che
l’esercizio di osteria con alloggio e cucina e
annesso negozio di vendita di generi alimentari, posto in Recco alla località Il Chioso del Vastato, i cui titolari erano i coniugi
Maria Ferro (detta Marinin) e Vittorio Emanuele Bisso, esisteva all’epoca della propria
infanzia e cioè alla fine del milleottocento.
La prima testimonianza fotografica dell’osteria Da ö Vittorio
L’osteria Da ö Vittorio sotto la storica nevicata di quell’anno.
L’osteria Da ö Vittorio
con il pergolato
ed il gioco delle bocce.
Da notare l’insegna dell’epoca visibile al
fianco del pergolato
Anche la trattoria da ö Vittorio subisce la
devastazione dei terribili bombardamenti
aerei della seconda guerra mondiale. Si salva miracolosamente la casa patronale con la
trattoria e l’annessa locanda.
Il dehor della ricostruita trattoria.
La ristrutturazione e l’ampliamento del ristorante attuata da Luigi Bisso.
Gio Buono
Alla fine dell’ottocento, da buon oste, il
bisnonno Gio Buono si riforniva di vino in
botti a Strevi, spingendosi sino ad Alessandria. Nell’osteria non mancavano mai le
trippe, le torte salate, lo stokke, il minestrone e al venerdì un pò di acciughe e sarde di
Camogli. La focaccia col formaggio solo nei
periodi di magro (si regalava per tradizione
antica il giorno dei morti agli avventori).
Vittorio e Marinin
I nonni Vittorio Emanuele e la moglie
Marinin: grazie a loro si deve il nome della
storica locanda Da ö Vittorio. Siamo agli
inizi del novecento e i documenti testimoniano che i Bisso iniziano la loro attività nel
settore dell’ospitalità.
Luigi e Palmira
Il papà Luigi e la mamma Palmira con i
gemelli Gianni e Vittorio in braccio.
Il papà Luigi, classe 1910, affiancato dalla
moglie Palmira nella vita e nel lavoro, è stato indubbiamente uno dei protagonisti della
rinascita recchese del secondo dopoguerra.
Vittorio e Gianni
I naturali eredi di tanta tradizione nel mondo dell’enogastronomia, ma anche dei nomi
di famiglia, i gemelli Giovanni e Vittorio
continuano con passione e divertimento
la storia di ö Vittorio ormai affiancati dalla
quinta generazione.
Paola, Mattia,
Chiara e Federico
Tanti amici bongustai...
Presidente della Repubblica
Luigi Einaudi,
Aldo Fabrizi,
Vittorio Gasmann,
Alberto Lionello,
Ernesto Calindri,
Gino Bramieri,
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e poi ancora tanti altri
ma lo spazio è finito ...
a tutti grazie per essere nostri amici!
Ristorante e Albergo in Recco
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web: www.daovittorio.it - e.mail: [email protected]