L`Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters http://m.youtube

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L`Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters http://m.youtube
Invito alla lettura (di R. Vecchioni)
http://www.youtube.com/watch?v=T0fwLt3kkM4
L'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters
http://it.wikipedia.org/wiki/Antologia_di_Spoon_River
L'Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) è una raccolta di poesie che il poeta americano Edgar Lee
Masters pubblicò tra il1914 e il 1915 sul Mirror di St. Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle
persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana.
La prima edizione della raccolta pubblicata nell'aprile del 1915 contava 213 epigrafi diventati poi 244 più La Collina nella
versione definitiva del 1916. La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che
coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le
vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River.
In realtà, Masters si ispirò a personaggi veramente esistiti nei paesini di Lewistown e Petersburg, vicino a Springfield
nell'Illinois e infatti molte delle persone a cui le poesie erano ispirate, che erano ancora vive, si sentirono offese nel vedere
le loro faccende più segrete e private pubblicate in quelle poesie. La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee
Masters, infatti, è che essendo per la maggior parte morti non hanno più niente da perdere e quindi possono "raccontare" la
loro vita in assoluta sincerità.
Nella prefazione ad una delle edizioni italiane dell'opera, Fernanda Pivano scrive che "l'autore definiva questo libro qualcosa
di meno della poesia e di più della prosa" e, in effetti, la struttura netta e scarna dei versi sembra dare ragione a Masters. Il
tono degli epitaffi è sempre "narrativo", mai "declamatorio" e la voce dei protagonisti è sfumata, priva di un vero rimpianto
per il passato che non c'è più. Esso è, ormai, qualcosa che si trova oltre la loro attuale dimensione e, nel loro apparente
distacco, sembra quasi leggibile solo l'ansia di raccontare la loro esperienza, come fa il vecchio marinaio dell'opera di
Coleridge.
IL VIOLINISTA JONES (Il suonatore Jones)*
FIDDLER JONES
La terra emana una vibrazione
là nel tuo cuore, e quello sei tu.
E se la gente scopre che sai suonare,
ebbene, suonare ti tocca per tutta la vita.
Che cosa vedi, un raccolto di trifoglio?
O un prato da attraversare per arrivare al fiume?
Il vento è nel granturco; tu ti freghi le mani
per i buoi ora pronti per il mercato;
oppure senti il fruscio delle gonne.
Come le ragazze quando ballano nel Boschetto.
Per Cooney Potter una colonna di polvere
o un vortice di foglie significavano disastrosa
siccità;
Per me somigliavano a Sammy Testarossa
che danzava al motivo di Toor-a-Loor.
Come potevo coltivare i miei quaranta acri
per non parlare di acquistarne altri,
con una ridda di corni, fagotti e ottavini
agitata nella mia testa da corvi e pettirossi
e il cigolìo di un mulino a vento - solo questo?
E io non iniziai mai ad arare in vita mia
senza che qualcuno si fermasse per strada
e mi portasse via per un ballo o un picnic.
Finii con quaranta acri;
finii con una viola rotta e una risata spezzata, e mille ricordi,
e nemmeno un rimpianto.
* Traduzione a cura di Fernanda Pivano
The earth keeps some vibration going
There in your heart, and that is you.
And if the people find you can fiddle,
Why, fiddle you must, for all your life.
What do you see, a harvest of clover?
Or a meadow to walk through to the river?
The wind's in the corn; you rub your hands
For beeves hereafter ready for market;
Or else you hear the rustle of skirts.
Like the girls when dancing at Little Grove.
To Cooney Potter a pillar of dust
Or whirling leaves meant ruinous drouth;
They looked to me like Red-Head Sammy
Stepping it off, to Toor-a-Loor.
How could I till my forty acres
not to speak of getting more,
With a medley of horns, bassoons and piccolos
Stirred in my brain by crows and robins
And the creak of a wind-mill - only these?
And I never started to plow in my life
That some one did not stop in the road
And take me away to a dance or picnic.
I ended up with forty acres;
I ended up with a broken fiddle And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
http://m.youtube.com/watch?v=bTkzY0a294I&desktop_uri=%2Fwa
tch%3Fv%3DbTkzY0a294I Una ‘rivisitazione’ del 2009

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