I modelli 2-3-4 6

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I modelli 2-3-4 6
27/11/2013
I modelli 2-3-4-6 AINEVA
Corso per Osservatore Nivologico – Modulo AINEVA 2a
2 – 6 dicembre 2013
Quart (AO)
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Il modello 2:
Serve alla raccolta dei dati relativi al rilievo
penetrometrico con la sonda
Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
l’intestazione riporta i dati relativi al luogo
e al momento in cui si è effettuato il rilievo
09.00
-6 °C
0
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
nel caso di stazioni fisse sono importanti i
dati variabili (data, ora, HS, temperatura
aria, le note, la nuvolosità, le precipitazioni,
l’attività eolica e i rilevatori) mentre la
località, la stazione, l’altitudine,
l’esposizione e la pendenza sono note
(basterebbe quindi il codice stazione)
nel caso di rilievi occasionali (su percorsi
scialpinistici) questi ultimi dati diventano
decisivi: attenzione quindi ad indicare bene
il luogo, con le sue caratteristiche, ove si è
effettuato il rilievo!
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
09.00
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
-6 °C
4/8
0
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
q
Peso dei tubi, in N
1 m = 10 N
2 m = 20 N
3 m = 30 N
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
09.00
-6 °C
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
0
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
10
P(N)
Peso del martello,
in N
sempre 10 N
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
2
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Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
09.00
-6 °C
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
0
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
10 0
n
numero dei colpi
dati col martello
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
09.00
-6 °C
0
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
10 0 0
0
h cm
altezza di caduta
del Martello
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
3
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Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
09.00
-6 °C
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
0
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
10 0 0
0
lettura sulla sonda
X cm
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Monte Bello
12/01/05
ABCD
100
2000
NE
09.00
-6 °C
0
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
10 0 0
0 18
∆ cm
affondamento
della sonda fra
due letture
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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Monte Bello
12/01/05
ABCD
09.00
100
2000
-6 °C
NE
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
0
36
Rossi,
3/1
(10N=1kg)
Per ora ci interessa la
registrazione dei dati
10 0 0
0 18 18
Il calcolo lo valuteremo
più tardi
RN
resistenza alla
penetrazione, in
Newton
più tardi, al caldo!
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Nella fase successiva avete
aggiunto il peso!
Monte Bello
12/01/05
ABCD
Quindi nella seconda riga si andrà
a valutare il suo effetto in termini
quando si aggiungono ulteriori
-6 °C
0
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
36
Rossi,
di penetrazione.
Ricordarsi che la stessa cosa vale
100
2000
NE
09.00
3/1
(10N=1kg)
10 0 0 0 1818
10 10 0 0 28 10
tubi sonda (q diviene 20 o 30!).
Nelle righe successive si
riporteranno gli effetti del battage
e compariranno anche il numero di
colpi e l’altezza di caduta con i
relativi affondamenti fino alla fine
del rilievo
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Alcune raccomandazioni sull’uso della
sonda:
1)
non presenta difficoltà ma richiede
una corretta esecuzione: in caso
contrario il rilievo diviene inutile o
fuorviante;
2)
Importanti sono: l’affondamento
per colpo (per es. 1cm/colpo) e la
regolarità durante la serie di
battute (importante quindi la
sensibilità)
3)
Nel caso di variazioni sensibili di
affondamento: cambiare
rapidamente l’altezza di caduta
(aumentare se affondamenti troppo
bassi; diminuire se affondamenti
eccessivi)
4)
Soprattutto nel caso di
affondamenti eccessivi scorporare
la serie;
5)
Esempio: una serie di 10 colpi
produce un affondamento di 12 cm;
i primi 9 producono 8 cm l’ultimo 4
cm = scriverò 2 serie: una da 9
colpi con delta 8 cm una da 1 colpo
con delta 4 cm
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Il modello 3:
Serve alla raccolta dei dati relativi al rilievo
stratigrafico.
Monte Coglians
Pippo
Anche qui è prevista una intestazione che
1800 m
NE
riporta gli stessi dati del modello 2.
180
01/12
10.30
-6 (opp. 56)
Neve Rossa
4
Xxxx x
71
30°
7pia
2-4
Diviene quindi inutile la compilazione salvo
il caso in cui, durante la prova
penetrometrica, siano cambiate
sostanzialmente le condizioni del tempo tali
da influenzare il rilievo e divenire più
importanti rispetto a quanto riportato nel
modello 2.
Attenzione!!
i rilievi itineranti possono essere “speditivi”
cioè senza la prova penetrometrica con la
sonda (la durezza viene stabilita con il solo test
della mano) per i quali è sufficiente il modello
3: in questi casi è ovvio che l’unica fonte che
individua luogo, tempo e condizioni del rilievo è
questa intestazione.
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Temperatura della neve
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Temperatura della neve
Possibilità
di trascrizione:
in chiaro:
- 6,4 °C
codificato:
564
(valore in decimi + 500)
È la prima operazione da fare (dopo aver scavato la trincea) per evitare
che la temperatura dell’aria alteri quelle interne al manto nevoso.
Si misurano ogni 10 cm nel primo metro dalla superficie ogni 20 cm
successivamente fino al suolo
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Attenzione alla corretta
individuazione degli strati in
particolare di quelli sottili e/o
sfuggiti al lavoro della sonda
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Θ
Contenuto in acqua liquida
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Valori possibili
1: asciutta (T<0°C): scarsa tendenza a
formare una palla di neve
2: umida (T=0°C): si forma la palla ma
l’acqua non è visibile (ingrandimento
th = θ = umidità
dello strato
10X)
3: bagnata (T=0°C): acqua visibile,
forma menischi tra i grani, ma non è
estraibile con la pressione
4: molto bagnata (T=0°C): acqua
estraibile, si inumidiscono i guanti
5: fradicia (T=0°C): neve impregnata, i
guanti sono decisamente bagnati
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FF
Forma dei grani
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Valori possibili
F = forma dei
cristalli e dei
grani
da 1 a 9 (classi)
con sottoclassi
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E
Dimensione dei grani
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I valori sono espressi in millimetri
Misurati (lente millimetrata) o
valutati per comparazione
(tavoletta cristallografica)
Attenzione: una volta individuato
il grano dominante si misura il
“diametro” maggiore
E= dimensioni dei
cristalli e dei grani
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Test della durezza con la mano
(1N ≅0,1 kg)
R = durezza al
test "della mano"
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Sviluppare una buona sensibilità
nell’esecuzione delle prove empiriche
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Densità dello strato
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Densità della neve
Possibilità
ρ = m×2
di campionamento:
carotatore orizzontale
carotatore verticale
m
l
×
v
h
m
0 ,2
ρ =
×
0 , 0005
h
ρ =
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A questo punto abbiamo finito il
rilievo e raccolto i dati che vanno
riportati sul
Modello 4
che costituisce la sintesi di questa
attività e contribuisce in modo
determinante a valutare il grado di
consolidamento del manto nevoso
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Qui si riportano, in
forma grafica, di valore
e/o di codice, quanto si
Altezza verticale,
in cm, dal suolo
del manto nevoso
rilevato con la
sonda
è misurato o valutato e
quindi riportato nei
caratteristiche degli
strati
modelli precedenti
(più l’eventuale risultato
del blocco di
temperatura, in °C
scivolamento se
durezza, in N
effettuato)
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Iniziamo con l’elaborazione dei
dati relativi alla misurazione
Monte Bello
09.00
12/01/05
ABCD
delle durezze del manto nevoso
100
2000
effettuata con la prova
-6 °C
NE
36
0
Rossi
penetrometrica
R=
pnh
+ p + qN
∆
R=
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
pnh
+ p + qN
∆
10 0 0
10 10 0
0 18 18
0 28 10
10 10 2
2 32
3/1
(10N=1kg)
4
10 10 2 20 36 4
10 10 1 1 78 42
10 10 20 30 98 20
10 10 2 50 100 2
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Monte Bello
09.00
12/01/05
ABCD
2000
Prima riga
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
36
0
Rossi
R=
pnh
+ p + qN
∆
-6 °C
NE
(il valore sarà sempre 10N)
R=
100
(10N=1kg)
pnh
+ p + qN
∆
10 0 0
10 10 0
0 18 18
0 28 10
10 10 2
2 32
3/1
(0×0×0/18)+0+10=10
4
10 10 2 20 36 4
10 10 1 1 78 42
10 10 20 30 98 20
10 10 2 50 100 2
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Monte Bello
09.00
12/01/05
ABCD
2000
Seconda riga
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
36
0
Rossi
R=
pnh
+ p + qN
∆
-6 °C
NE
(il valore sarà sempre 20N)
R=
100
pnh
+ p + qN
∆
10 0 0
10 10 0
0 18 18 10
0 28 10
10 10 2
2 32
3/1
(10N=1kg)
(10×0×0/10)+10+10=20
4
10 10 2 20 36 4
10 10 1 1 78 42
10 10 20 30 98 20
10 10 2 50 100 2
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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Monte Bello
09.00
12/01/05
ABCD
2000
Terza riga
(compaiono finalmente il
numero dei colpi e
l’altezza di caduta)
100
-6 °C
NE
36
0
Rossi
R=
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
(10N=1kg)
pnh
+ p + qN
∆
10 0 0
10 10 0
0 18 18 10
0 28 10 20
10 10 2
2 32
3/1
(10×2×2/4)+10+10=30
4
10 10 2 20 36 4
10 10 1 1 78 42
R=
pnh
+ p + qN
∆
10 10 20 30 98 20
10 10 2 50 100 2
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Monte Bello
09.00
12/01/05
ABCD
100
2000
-6 °C
NE
Si procede così fino
all’ultima riga
(indice di durezza
dell’ultima serie di colpi a
contatto con il terreno)
36
0
Rossi
R=
Viste valanghe recenti
a lastroni su versante
W
4/8
pnh
+ p + qN
∆
10 0 0
10 10 0
0 18 18 10
0 28 10 20
10 10 2
2 32
4
3/1
(10N=1kg)
30
10 10 2 20 36 4 120
10 10 1 1 78 42 20
10 10 20 30 98 20 320
10 10 2 50 100 2 520
R=
(10×2×50/2)+10+10=520
pnh
+ p + qN
∆
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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Monte Coglians
Pippo
1800 m
NE
180
01/12
10.30
-6 (opp. 56)
Neve Rossa
4
Xxxx x
71
30°
7pia
2-4
Portiamo ora sul modello 4
i dati rilevati che abbiamo
scritto sul
modello 3
Daniele
Daniele Moro
Moro –
– Gianluca
Gianluca Tognoni
Tognoni -- Igor
Igor Chiambretti
Chiambretti
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
18
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Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Risultato finale una volta
riportate anche le densità
Valutazione:
Sopra un manto nevoso iniziale di
circa 20 cm (neve da fusione e rigelo
e/o ghiaccio) si è verificata una
nuova nevicata (inizialmente con
poco vento) formando un primo
strato di 45 cm circa di neve fresca.
Poi (per un breve periodo) è
aumentata l’intensità del vento che
ha depositato un sottile lastrone di
5-10cm.
Successivamente una nuova nevicata
ha depositato un nuovo strato di
neve fresca (circa 30 cm).
Il pericolo può riguardare il distacco
(spontaneo e provocato - con debole
sovraccarico) di medie (e anche
grandi valanghe)
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I RILIEVI ITINERANTI
La scelta corretta del sito di rilievo è determinante
sia per la sicurezza degli operatori sia per
l’attendibilità del dato
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I test vanno eseguiti su siti rappresentativi per vaste aree
ma sicuri
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Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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MODELLO 6 AINEVA
OSSERVAZIONE
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
serve ad inquadrare la situazione
nivologica per grandi aree: quelle
osservabili dalle località dei rilievi
e/o lungo i percorsi per
raggiungere i siti di rilievo
quindi, oltre a fornire
informazioni altrimenti non
disponibili, è molto utile per
“spalmare” sul territorio le
valutazioni fatte con le stazioni
automatiche, manuali giornaliere,
stratigrafiche fisse e stratigrafiche
itineranti.
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24 /12
VALLE SCURA
09 : 30
MALGA ROSSA
1800
ROSSI
22 /12
1700
80
140
50
110
N
40
90
65
130
30
55
S
20
40
10
25
25
35
1850
N
15
22 /12
2000
S
15
22 /12
N
1200 1300
1500
1400 1450
1700
1700
A
B
1500
D
S
1500
1700 B
1700 D
1500
1500 1500
E
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
24 / 12
X
1xa
X
X
2ymab
X
X
X
X
W
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IL PROGRAMMA YETI NIK
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MODELLO 1 AINEVA
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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MASCHERA PRINCIPALE CON I
DATI GENERALI DEL SITO DI
RILIEVO
Per modelli 2-3 AINEVA
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INSERIMENTO DEI
DATI
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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27/11/2013
INSERIMENTO TEST DI STABILITA’
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RISULTATO:
MODELLO 4 AINEVA
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27/11/2013
YETI PUO’ GESTIRE ANCHE IL MODELLO 6
AINEVA
Daniele Moro – Gianluca Tognoni - Igor Chiambretti
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