Rassegna Stampa

Transcript

Rassegna Stampa
Presidenza del Consiglio dei Ministri
DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI
RASSEGNA STAMPA
A cura di
SETTIMANALE
Anno IV - Roma, 15-19 Aprile 2013
Fernando FRACASSI
Collaborazione
Monica D’Arcangelis, Alessandro Tudino
Contact Center
www.unar.it
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
R AZZISMO E VILIPENDIO SUL WEB
C ONDANNATO A FARE IL VOLONTARIO
19 Aprile 2013
Un anno di reclusione e 6 mesi di lavoro socialmente utile nell'associazione «In
strada» di Don Fausto Resmini. La condanna inflitta in udienza preliminare dal
giudice Ezia Maccora a un ventinovenne studente universitario di Brembate
Sopra ha il netto sapore del contrappasso: finito a processo per una serie di
farneticazioni razziste affidate a improbabili blog «longobardisti», ora il giovane
dovrà affiancare i volontari di un'associazione che fa dell'assistenza agli ultimi e
gli emarginati la sua missione.
Lo studente, P. S., è finito davanti al giudice con le accuse di istigazione
all'odio razziale e vilipendio al presidente della Repubblica, per alcuni «post»
su
due
blog:
«lombardista.blogspot.com»
e
«longobardotiratore.wordpress.com». L'indagine, coordinata dal pm Gianluigi
Dettori, è nata a seguito di una denuncia presentata dalla direzione
Contact Center Unar | Ad uso interno
1
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
amministrativa dell'Università di Bergamo, dopo le segnalazioni sdegnate di
alcuni studenti.
I fatti risalgono al 2009. Nei blog su cui scriveva, secondo l'accusa, P. S.
«diffondeva idee fondate sulla superiorità della razza bianca o ariana e sull'odio
razziale o etnico» e incitava a «commettere atti di discriminazione per motivi
razziali, etnici, nazionali o religiosi». Eloquenti i titoli dei suoi articoli, come
«Elogio al razzismo» o «La razza ebraica». C'è perfino un testo dedicato al
calciatore Balotelli. Nei suoi testi se la prende poi con i «sodomiti», ma anche
con gli «inabili», si dice favorevole all'«eugenetica» ed «endogamia» come
soluzioni per conservare la presunta purezza della razza.
Ma c'è spazio anche espressioni che gli sono valse l'accusa di vilipendio al
presidente della Repubblica. Dipinge il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano,
come «una logorroica e incartapecorita comare napoletana» e definisce
«eventi odiosi e sciagurati» il Risorgimento, l'Unità d'Italia, la Resistenza
partigiana.
(fonte
http://www.ecodibergamo.it/stories/C ronaca/369071_razzismo_sul_web_c
ondannato_a_fare_il_volontario/
Contact Center Unar | Ad uso interno
2
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
R OM , BRACCIO DI FERRO GIUNTARESIDENTI
Nuove manifestazioni nel quartiere ma Palazzo Marino
sceglie la linea dura. E Pisapia: «Condanno le violenze»
Non bastavano l'assessore alla Sicurezza, i presidenti di due
Commissioni comunali (Anita Sonego della Sinistra x Pisapia e Mirko
Mazzali di Sel), la capogruppo di Sel Ines Quartieri e il presidente del
consiglio comunale, Basilio Rizzo.
19 Aprile 2013
Milano - Tutti presenti e schierati - senza se e senza ma - dalla parte dei
nomadi alla conferenza stampa convocata ieri mattina dalla Consulta
Rom (nata nel 2011, la portavoce è Diana Pavlovic ex candidata della Sinistra
x Pisapia). Le associazioni di rom e sinti hanno accusato di «razzismo» e
«sequestro di una comunità, le donne non possono neanche andare al
supermercato» i residenti di via Dione Cassio che manifestano da una
settimana contro l'accampamento nomadi abusivo.
La Consulta minaccia anche azioni legali, la butta in politica e se la prende
direttamente con tre gruppi neofascisti, «Gioventù di ferro, Gioventù della
Contact Center Unar | Ad uso interno
3
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
fiamma e Centro culturale Leccisi». Salvo poi confessare «la delusione nel
vedere in strada la società civile, i vicini di casa, le ragazzine che si facevano
largo
tra
la
polizia
per
vedere
lo
“zoo”». Ci
sarà
anche
della
strumentalizzazione politica, ma c'è molta esasperazione della gente comune,
che da mesi e mesi sopporta quella baraccopoli abusiva e un atteggiamento
spesso prepotente da parte dei rom. La giunta con l'assessore al Sicurezza in
prima fila difende la comunità: la polizia ha negato che ci siano state sassaiole
ma Granelli assicura di aver visto con i propri occhi «atti di razzismo e violenza
che vanno assolutamente condannati». Ma non è bastato, appunto.
«Chiediamo un gesto di condanna del sindaco, anche simbolico». La «caccia
allo zingaro - scrivono le associazioni rom e sinti in una lettera al sindaco - non
la si affronta con il silenzio imbarazzato che lascia spazio alla discriminazione,
oggi in via Dione Cassio e domani in tutti i campi regolari e non». Non passano
tre ore che Pisapia risponde all'appello: «Ritengo che siano da condannare le
azioni che hanno caratterizzato gli ultimi giorni con manifestazioni anche
violente, insieme a messaggi dello stesso tenore pubblicati sul web. Siamo tutti
al lavoro per un unico obiettivo, avere una città accogliente, bella e sicura e tutti
siamo chiamati responsabilmente a costruire il futuro di Milano, città Medaglia
d'Oro della Resistenza». Né il Comune intende cedere agli ultimatum dei
residenti di viale Ungheria, che avevano imposto: sgombero entro oggi, o ci
pensiamo noi. «Non sto nella logica dell'ultimatum - chiude Granelli -, anche
perché i tempi per la chiusura del campo li ho dati e li ho scritti per tempo
anche ai cittadini della zona». Lo sgombero «avverrà entro fine aprile». Il
tempo di allestire il nuovo centro di accoglienza in via Lombroso 59, dove il
Comune monterà i container con i fondi ministeriali dell'ex piano rom. Non
importa che lì ci siano già grossi problemi di sicurezza e la gente protesta. Il
nuovo campo 150 rom, il costo per la realizza zione dei servizi ammonterà a
389mila euro e l'area sarà gestita fino al 31 ottobre da un ente del terzo settore,
verrà affidato anche il centro di via Barzaghi (costo 259mila euro), che ospita
già 130 nomadi.
(FO NTE http://www.ilgiornale.it/ne ws/milano/rom -braccio-fe rro-giunta-residenti909426.htm l)
Contact Center Unar | Ad uso interno
4
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
VIA CASSIO, SGOMBERATO IL CAMPO
DOPO
GLI
INSULTI
RAZZISTI
AI
NOMADI
19 Aprile 2013
Si è concluso senza tensioni e incidenti lo
sgombero del campo nomadi di via Dione
Cassio, a Milano, che negli ultimi giorni
era stato al centro di proteste, anche
violente,
da
parte
dei
residenti
e
segnalazioni diatteggiamenti razzisti nei
confronti dei nomadi. L’operazione è stata
state condotta da polizia , vigili e Servizi sociali del Comune. Due pullman
messi a disposizione da Atm hanno portato i nomadi al centro di emergenza
della Protezione civile. Dopo la conclusione dello sgombero dei 250 occupanti,
sono iniziati i lavori di smantellamento delle baracche, ripulitura e messa in
sicurezza dell'area a carico della proprietà, come previsto dall’accordo
raggiunto negli scorsi mesi.
(fonte
http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/04/19/foto/via_cassio_sgomberat
o_il_campo_dopo_gli_insulti_razzisti_ai_nomadi-57001780/1/ )
Contact Center Unar | Ad uso interno
5
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
L EGA NORD : "FUORI GLI IMMIGRATI
DA ASILI NIDO E CASE POPOLARI"
Tre proposte di legge regionali per negare il welfare a chi non risiede da
almeno quindi anni in Lombardia. Tetto del 5 % per gli stranieri nelle case
popolari. Pochi mesi fa la Consulta ha dichiarato incostituzionale una
legge simile
19 Aprile 2013
Roma - 19 aprile 2013 – Tagliare
fuori gli
immigrati da welfare
lombardo. Negare loro borse di
scuole, asilo nido, servizi sociosanitari
o
case
popolari.
E
attenzione: per immigrati, nella
maggior
parte
dei
casi, non
intendono solo gli extraue, ma
semplicemente gli extralombardi.
Nuovi residenti nella Regione governata dalla Lega Nord, che per proprio per
quell’essere “nuovi” vanno trattati come cittadini di serie B.
È questo il succo di tre proposte di legge presentate ieri al Pirellone dal leghista
Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del Consiglio Regionale.
“Si tratta – spiega Cecchetti - di proposte legislative per introdurre criteri che
premino coloro che risiedono da più tempo sul territorio della nostra Regione
dando loro la possibilità di avere accesso ad alcuni servizi. Considerato infatti il
periodo di forte crisi economica e la necessità di migliorare la gestione delle
risorse finanziarie disponibili, riteniamo doveroso intervenire in questo senso”.
Due proposte vogliono introdurre il termine temporale di quindici anni di
residenza continuativa sul territorio regionale per accedere a benefici in materia
di diritto allo studio e dei servizi in ambito sociale e sociosanitario, ad esempio
per avere la precedenza nelle graduatorie degli asili nido. La terza proposta
riguarda invece l’accesso all’edilizia residenziale pubblica: il progetto oltre ad
Contact Center Unar | Ad uso interno
6
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
elevare gli anni di residenza continuativa necessari da 5 a 15, riserva una
quota massima del 5% per assegnazione degli alloggi ALER ai cittadini di Stati
non aderenti all’Unione Europea.
“In questo modo – sostiene Cecchetti - si andrà a riequilibrare una situazione
assurda che fino ad oggi ha visto premiare gli ultimi arrivati a scapito di chi
risiede da sempre in Lombardia e si trova paradossalmente scavalcato in
graduatoria”.
Pare che i leghisti abbiamo scarsa frequentazione con la Costituzione e i suoi
principi. Gli stessi in base ai quali, solo pochi mesi fa, la Consulta ha eliminato
diversi o passaggi di una legge della Provincia Autonoma di Bolzano che pure
aveva imposto agli immigrati un tetto minimo di anni di residenza in provincia
per accedere a prestazioni sociali, aiuti economici o borse di studio.
Per i giudici quelle norme contrastavano, tra le altre cose, con il principio di
uguaglianza e con il diritto alla studio sanciti dalla Costituzione. E nella
sentenza si faceva notare che non c’è una relazione tra la durata della
residenza e le situazioni di bisogno e di disagio che sono il presupposto per
accedere ai servizi sociali. Difficile, insomma, che, seppur approvate, le leggi
leghiste abbiano lunga vita.
“La Lega torna ad imbracciare la sterile ideologia, questa volta in modo
indecente, perché colpisce anche i bambini” tuona intanto, il capogruppo
regionale del Partito Democratico. Che ricorda che “la proposta discrimina la
gran parte delle persone che hanno deciso di stabilirsi in Lombardia, pagano le
tasse e rispettano le leggi, siano essi cittadini italiani, europei e in particolare se
extracomunitari. Anche i concittadini della cosiddetta macroregione tanto cara a
Roberto Maroni”.
Elvio Pasca
(http://www.stranieriinitalia.it/attualitalega_nord_fuori_gli_immigrati_da_asili_nido_e_case_popolari_17000.html)
Contact Center Unar | Ad uso interno
7
Rassegna Stampa Settimanale
A LUNNI CON
C ONSIGLIO
15 - 19/04/2013
DISABILITÀ,
DI
PER
STATO
IL
LA
RESPONSABILITÀ È DELLE PROVINCE
La provincia di Monza ha perso il ricorso: dovrà assicurare l'assistenza
ad personam a una ragazza che frequenta le superiori. Santagostini
(Ledha): “La sentenza metta fine, una volta per tutte, al balletto di
responsabilità”
19 Aprile 2013
MIL ANO - Spetta alle Province assicurare l'assistenza ad personam agli alunni
con disabilità. Ad affermarlo è il Consiglio di Stato (Quinta sezione) che ha
confermato quanto pronunciato in passato da altre sentenze dei Tribunali
amministrativi regionali. La sentenza, depositata il 9 aprile, avalla la decisione
del Tar della Lombardia che, nel giugno 2011, ave va condannato la Provincia
di Monza e Brianza ad assegnare a una studentessa di Vimercate nove ore
settimanali di assistenza ad personam e “a mantenere tale misura nei
successivi anni scolastici”, oltre al risarcimento del danno non patrimoniale. Di
fronte a questa decisione, nel novembre 2011, la Provincia aveva presentato
ricorso al Consiglio di Stato. Ma è stata nuovamente smentita: i giudici hanno
definitivamente ribadito che per quanto concerne “l'individuazione dell'ente
locale competente ad assicurare le misura (l'assistenza ad personam, ndr) la
competenza appartiene all'amministrazione provinciale”. La misura di cui si
discute rientra quindi nell'ambito dei servizi alla persona e alla comunità, ma
non tra i servizi sociali attribuiti ai Comuni.
“Questa sentenza esclude in radice che l'assistenza ad personam possa
essere ricompresa nei servizi sociali comunali trattandosi di un servizio che
costituisce concreta attuazione del diritto allo studio e all'inclusione scolastica sottolinea l'avvocato Gaetano De Luca del servizio legale di Ledha ed esperto
di diritto antidiscriminatorio -. Inoltre, la sentenza ribadisce nuovamente la
Contact Center Unar | Ad uso interno
8
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
piena esigibilità a ottenere questo tipo di servizio senza limiti legati alla
disponibilità di risorse”.
"È auspicabile che questa sentenza metta fine, una volta per tutte, a quel
balletto di responsabilità a cui hanno dovuto assistere le persone con disabilità
e le loro famiglie in questi ultimi anni", commenta Fulvio Santagostini,
presidente di Ledha. L'auspicio è che con il prossimo anno scolastico gli alunni
con disabilità che frequentano le scuole superiori possano iniziare le lezioni al
pari con i loro compagni di classe. Senza doversi rivolgere ai tribunali per
vedere assicurato il diritto all'istruzione. Ovviamente questa sentenza non
risolve la questione delle risorse. Questione acuita dal fatto che non si capisce
quale ruolo nel prossimo futuro sarà riservato all'istituzione Provincia conclude Santagostini -. Per questo auspichiamo un intervento deciso della
Regione per affrontare, sulla base della sentenza del Consiglio di Stato, in un
tavolo comune la questione dei finanziamenti da dedicare al diritto allo studio
dei ragazzi con disabilità della Lombardia”
(http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=432005)
Contact Center Unar | Ad uso interno
9
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
"CAMBIARE
LA
CITTADINANZA":
LEGGE
CORO
SULLA
UNANIME
IN
L OMBARDIA
Uil, comune di Milano, questura e prefettura sono concordi.
Per
affrontare
la
questione
la
soluzione
proposta
dall'assessore Majorino è creare un immigration center per
poter lavorare in sinergia
19 Aprile 2013
MIL ANO - Cambiare la legge sulla cittadinanza: è un coro unanime che lega la
Uil Lombardia, il Comune di Milano, Questura e Prefettura. Non sono gli stessi i
metodi: se per l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino la
risposta è il diritto di cittadinanza automatico per chi nasce qui, il sindacato
vuole invece sveltire le pratiche, ma mantenere la cittadinanza una scelta
individuale. La realtà italiana oggi dice che in media per ottenere la cittadinanza
italiana ci vogliono due anni più del dovuto ed è solo colpa delle procedure.
"Prima bisogna applicare la normativa che c'è - commenta il vicario della
Prefettura milanese Vittorio Zappalorto -. L'articolo 118 della legge 91 (l'unica in
vigore, da 20 anni, ndr) parla di accordi tra Stato e Regioni per sveltire le
pratiche, ma non è mai avvenuto". An zi, oggi qualunque richiesta deve passare
dagli uffici di Roma. "Ci sono in media 30 proposte di legge all'anno per la
modifica della legge 91, ma poi non cambia nulla", aggiunge Zappalorto. Le
colpe dei ritardi spesso si addossano alle questure, incapaci di rispondere
velocemente alle richieste non solo di cittadinanza. "Non è vero - replica
Giuseppe De Angelis, funzionario dell'ufficio immigrazione della Questura
milanese - il tempo di rilascio medio nostro è di 36,11 giorni. E in otto anni
abbiamo perso 33 impiegati mentre gli stranieri nella provincia d Milano sono
passati da 127mila a 407mila". Per affrontare la questione la soluzione
proposta da Pierfrancesco Majorino è creare un immigration center, un luogo
dove Comune, sindacato, questura e prefettura possano lavorare insieme. Ma
prima di tutto, bisogna levare certi impedimenti: "Ci deve essere un
Contact Center Unar | Ad uso interno
10
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
cambiamento di priorità a livello nazionale - afferma l'assessore -. Si deve
cancellare la legge Bossi-Fini che incentiva la presenza irregolare, che vincola
lavoro e regolarità e che ha lasciato molto soli le istituzioni che hanno gestito il
problema". La palla passa nelle mani del Governo che verrà. Chissà quando.
(http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=432037)
IL
SISTEMA
DI
VALUTAZIONE
DIMENTICA L'INCLUSIONE
di Sara De Carli
Il nuovo e tanto atteso sistema nazionale di valutazione delle scuole
italiane dimentica di inserire la qualità dell'inclusione degli alunni disabili
tra
i
criteri
da
monitorare.
Una
svista
clamorosa
nella
patria
dell'integrazione scolastica
«Se una scuola si confronta con tutte le altre scuole italiane e con il resto del
mondo chiedendosi dove può migliorare, i primi ad essere avvantaggiati sono
gli studenti»: ci diceva così il sottosegretario Elena Ugolini nell’intervista con cui
ci spiegava la ratio del regolamento del sistema nazionale di valutazione,
approvato dal Governo lo scorso 8 marzo. Ma può la valutazione di una scuola
non tener conto di quanto la stessa scuola è inclusiva? In Italia poi, prima
nazione al mondo a puntare sull’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità? Sembra impossibile, ma il ministero l’inclusione pare essersela
scordata. Nello schema di regolamento non c’è nessun riferimento alla
valutazione della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. La
denuncia della clamorosa svista arriva da Fish e Fand, che hanno inviato una
lettera al Capo dipartimento per l’istruzione Lucrezia Stellacci e ad altri dirigenti
del Miur, per chiedere che «l’Osservatorio ministeriale sull’inclusione scolastica
dedichi il suo prossimo incontro a una serie di tematiche connesse allo schema
di regolamento».
In particolare i due presidenti, Pietro Barbieri e Giovanni Pagano, mettono in
luce alcuni passaggi del regolamento stesso dove sarebbe opportuno inserire
Contact Center Unar | Ad uso interno
11
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
un riferimento esplicito all’inclusione scolastica, che deve essere «una
componente ineliminabile del sistema nazionale di valutazione». Inserire tra gli
indicatori della valutazione anche alcuni criteri relativi all’inclusione scolastica è
fondamentale per due motivi: da un lato per individuare le scuole che
necessitano di correggere le loro prassi didattiche, per migliorarne i risultati
anche a favore degli alunni con disabilità; dall’altro per individuare le scuole in
cui si realizzino già casi di inclusione di qualità, da segnalarle come esempi di
eccellenza in una logica positiva di emulazione. La lettera entra nel dettaglio
chiedendo che il Ministero individui o l’invalsi individuino come “livelli
essenziali” alcuni indicatori strutturali, di processo e di esito concernenti la
qualità dell’inclusione scolastica; chiedendo che nella formazione di dirigenti,
ispettori e valutatori si faccia riferimento anche alla qualità dell’inclusione
scolastica; che l’INDIRE , che dovrà supportare le scuole nella definizione di
piani di miglioramento della qualità dell’offerta formativa e dei risultati degli
apprendimenti degli studenti metta tra i suoi obiettivi programmatici l’inclusione
scolastica.
(fonte www.vita.it)
Contact Center Unar | Ad uso interno
12
Rassegna Stampa Settimanale
S TALKING
15 - 19/04/2013
E PERCOSSE , SASSARESE
NEI GUAI
19 Aprile 2013
SASSARI - Nella tarda serata di giovedì il personale della Sezione Volanti di
Sassari su segnalazione e richiesta di una donna, è intervenuto nel centro
storico cittadino, dove ha tratto in arresto il 47enne, sassarese, M.C., con
l'accusa di atti persecutori, ingiurie, minacce, percosse, discriminazione
razziale e possesso di oggetti atti ad offendere. La donna ha denunciato di
essere stata aggredita dal suo vicino, che in evidente stato di ubriachezza, oltre
ad averla ingiuriata l'aveva anche spintonata mentre ad un suo amico, un
cittadino di nazionalità senegalese, intervenuto in sua difesa aveva scagliato
contro un'accetta, senza comunque colpirlo. La donna, ha raccontato di subire
da tempo le vessazioni da parte dell'uomo che in più occasioni l'avrebbe offesa
pesantemente, minacciando inoltre lei ed il proprio figlio, avuto da una
relazione con un cittadino senegalese. Le ingiurie, ha continuato la vittima,
inoltre venivano ripetute ogni qualvolta che amici di colore si presentano presso
la propria abitazione. Ciò sarebbe anche successo in presenza degli agenti che
hanno assistito alla forte intolleranza razziale dell'uomo nei confronti di cittadini
extracomunitari. La donna nel suo racconto ha continuato dicendo di aver
cambiato le proprie abitudini di vita, costretta a non uscire di casa pur di evitare
il suo vicino. Dopo l'arresto il 47enne è stato condotto in Questura e trattenuto
presso le camere di sicurezza in attesa del processo di convalida del
provvedimento previsto per la mattinata odierna.
(fonte http://notizie.alguer.it/n?id=57465 )
Contact Center Unar | Ad uso interno
13
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
25 APRILE: APRILIA ANTIFASCISTA
19 Aprile 2013
La Resistenza rappresenta uno dei momenti più
importanti
e
significativi
della
nostra
storia
collettiva. Giovani donne e uomini che hanno
sacrificato la loro vita per un sogno comune di
libertà e di uguaglianza, contro l’oppressione nazifascista. Ancora oggi riteniamo che il 25 aprile
debba essere una data da portare sempre nelle
nostre azioni e nel nostro vivere quotidiano, per
contrastare i continui tentativi di revisionismo
storico mirati a far passare quella che fu una
guerra di Liberazione come una g…uerra civile tra
fazioni opposte, ponendo sullo stesso piano i partigiani liberatori e i carnefici
repubblichini al soldo dei nazisti.
Una data che sia punto cardine per le future generazioni, per portare avanti le
lotte quotidiane contro la cancellazione e la soppressioni di diritti e conquiste
sociali. Disoccupazione, precarietà, omofobia, razzismo, devastazione del
territorio, privatizzazione dei beni comuni, e le continue repressioni di quante/i
non sono allineati alla logica dominante sono solo alcuni aspetti che ci fanno
capire quanto sia sempre più urgente e importante attualizzare i valori della
Resistenza.
Ore 20.00: Cena a buffet 5 EURO
a seguire concerto:
No FLags (cover the Clash)
The Orwell
MERCATINO – MOSTR A FOTOGRAFIC A – FILMATI
APRILIA – EX MATTATOIO Via Cattaneo n. 2
(fonte http://sinistracritica.org/2013/04/18/25-aprile-aprilia-antifascista/ )
Contact Center Unar | Ad uso interno
14
Rassegna Stampa Settimanale
CALCIO.
DOMANI
UISP
IN
CAMPO
VIOLENZA DONNE
15 - 19/04/2013
SQUADRE
CONTRO
I GIOCATORI ESIBIRANNO LETTERE DEL LOGO DELLA
CAMPAGNA NOINO.ORG
19 Aprile 2013
Bologna
- Una giornata di sport tutta dedicata al problema della violenza
maschile contro le donne. L'idea arriva da Lega Calcio Uisp e dalla squadra
bolognese Hic Sunt Leones, che assieme hanno proposto a tutte le societa'
sportive del campionato di calcio a 11 Uisp di dire a gran voce "no" alle
discriminazione e alle prevaricazioni sessuali, e di dare a tutti un segnale per
allontanare dal calcio intolleranza, violenza e maschilismo. Per questo domani
le squadre scenderanno in campo con le lettere del logo Noino.org, per
simboleggiare l'adesione alla campagna di comunicazione sulle violenze
maschili contro le donne. "Mostrarsi a viso aperto e' importante- recita il
comunicato Uisp- perche' la maggior parte delle violenze si consumano al
riparo delle mura domestiche, contando sul silenzio delle vittime e di chi tace e
acconsente. In questa partita contro l'indifferenza e l'ignoranza, ognuno di noi
gioca un ruolo di primo piano, perche' lo sport non ha confini di sesso, razza,
nazionalita'. Troppo spesso il mondo dello sport si rende protagonista di forme
di discriminazione, troppo spesso assistiamo ad episodi di sessismo, omofobia,
razzismo, troppo spesso il calcio si nutre di un immaginario 'm acho' e
intollerante". "Ci siamo messi a disposizione per lanciare un importante
messaggio attraverso il calcio- spiega Giacomino Capelli, presidente della Lega
Calcio Uisp di Bologna- speriamo che questo gesto simbolico possa far
riflettere tutti noi, perche' la violenza sulle donne e' un danno alla societa'". Non
e' finita qui: il 28 aprile ai Giardini Margherita di Bologna ci sara' una partita di
calcio a 5 tra Hic Sunt Leones e una rappresentanza di NoiNo.org, mentre il 19
maggio, per la Strabologna, NoiNo.org si prepara a correre con tutti quelli che
lo vorranno. (Dires -Redattore Sociale)
Contact Center Unar | Ad uso interno
15
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
CALCIO: LEGA PRO. DOMENICA
DEDICATA A LOTTA RAZZISMO E
AI BAMBINI
19 Aprile 2013
PALERMO (ITALPRESS) - La Lega Pro con i suoi Club scende in campo
ancora una volta con progetti e iniziative socio-educative rivolte ai giovani, alle
famiglie e a tutti i tifosi. In particolare, domenica 21 aprile, saranno affrontati
temi come la lotta al razzismo, le problematiche sull'abuso di alcol e la giornata
dei bambini per raccogliere fondi a scopo benefico. Dall'Aurora Pro Patria, che
indossera' lo slogan "Contro il Razzismo, uniti come un arcobaleno" sulle
maglie per poi metterle all'asta su ebay grazie a Live Onlus per promuovere il
progetto sui Defibrillatori dedicato a Piermario Morosini, all'Alessandria, con
l'ingresso in campo di una delegazione di bambini di una Associazione
Benefica per la giornata "sportivo-culturale", al Carpi che sostiene l'iniziativa
"Aprile Alcologico Biancorosso 2013", volta a sensibilizzare la fascia piu'
giovane della popolazione sui rischi dell'abuso dell'alcol. Questi solo alcuni
esempi di come le societa' di Lega Pro siano fortemente legate alla propria
citta', sostenendo la cittadinanza in un percorso socio-educativo importante che
parte sempre dallo sport e dai valori positivi che lo caratterizzano.
(ITALPRESS).
Contact Center Unar | Ad uso interno
16
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
I MAM OMOSESSUALE DI WASHINGTON :
"DISPONIBILE A CELEBRARE NOZZE
GAY "
Daayiee
Abdullah,
il
primo
religioso
musulmano
dichiaratamente omosessuale, è intervenuto nel corso di un
incontro di giovani attivisti per i diritti dei gay. Aiuta le
coppie a sposarsi garantendo la massima discrezione
WASHINGTON - Ha parlato in occasione di un incontro a Washington,
organizzato per la proiezione del documentario "Sono gay e musulmano" e,
ancora una volta, ha stupito tutti, compresi i suoi seguaci. Daayiee Abdullah, il
primo imam musulmano dichiaratamente omosessuale di cui si abbia notizia,
ha reso pubblica, riferisce il Washington Post, la sua "disponibilità" a
celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso: "Ritengo che siamo
all'inizio di un movimento per un Islam più inclusivo in America", ha detto
Abdullah parlando a una platea composta in gran parte di giovani attivisti per i
diritti dei gay.
Alcuni dei giovani musulmani tra il pubblico non hanno nascosto la loro
sorpresa per una presa di posizione ritenuta assolutamente impensabile.
Mentre sempre più Stati procedono nella legalizzazione delle unioni gay,
l'omosessualità rimane infatti un argomento tabù all'interno di molte comunità di
immigrati negli Stati Uniti. Nei loro Paesi d'origine, come l'Arabia Saudita o il
Sudan, l'omosessualità può essere punita perfino con la morte.
Molti gay americani di fede islamica che a Washington vivono in maniera
abbastanza aperta il loro orientamento sessuale, quando si tratta di affrontare
l'argomento del matrimonio non si sbilanciano. Soprattutto, di fronte alla
prospettiva di dover comunicare la notizia ai parenti, che nei Paesi d'origine
potrebbero diventare oggetto di rappresaglie o perfino finire in carcere, se la
cosa diventasse di pubblico dominio.
L'imam Abdullah, un afroamericano convertito all'Islam che guida la moschea
progressista Luce della Riforma di Washington, lo sa bene e per questo
assicura la massima discrezione. In silenzio, aiuta le coppie di musulmani gay
Contact Center Unar | Ad uso interno
17
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
a sposarsi, dando loro consigli e mantenendo un basso profilo per le cerimonie.
Nell'epoca dei social network, Abdullah chiede che sui matrimoni venga
mantenuto il silenzio, invitando le coppie e i loro amici a evitare di postare
notizie e immagini su Facebook, Twitter e gli altri social media.
(fonte www.repubblia.it)
POLIZIA
POSTALE
BOLZANO
OSCURA SITO ANTISEMITA
18 Aprile 2013
BOLZANO - La Polizia postale di Bolzano ha oscurato due siti web con
l'accusa di diffondere materiale antisemita. Si tratta di holywar.org e di
holywar.tv, i
cui
promotori
dovranno
rispondere della
formazione di
un'organizza zione allo scopo di incitare la discriminazione del popolo ebraico
per motivi religiosi.
Nel corso dell'operazione sono state eseguite perquisizioni domiciliari a Roma,
Velletri, nel Napoletano, nel Leccese ed a Ferrrara. Dalle indagini e' risultato
che l'amministratore del sito operava in Italia, mentre il materiale antisemita
sarebbe stato fornito dalla Norvegia, con le cui autorita' la Procura di Bolzano
ha avviato una rogatoria internazionale per risalire ai responsabili.
La denuncia era partita dalla Comunita' ebraica di Merano.
(ANSA).
Contact Center Unar | Ad uso interno
18
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
MILANO, DOPO LE INTIMIDAZIONI IL
COMUNE
OFFRE
UNA
SOLUZIONE
ALTERNATIVA AI ROM DI VIA
CASSIO
18 Aprile 2013
Da qualche giorno i rom che abitano il campo sono stati presi
di mira. Per loro si pensa a una struttura d'accoglienza da 150
posti in via Lombroso. Ma il dubbio è che lo spazio non sia
sufficiente
MIL ANO- La vita al campo nomadi abusivo di via Dione Cassio è diventata
impossibile. Le circa 350 persone hanno paura delle incursioni del circolo
culturale
Domenico Leccisi di
viale
Ungheria, un gruppo di simpatie
neofasciste. Negli scontri dei giorni scorsi due uomini sono rimasti feriti. Ieri
notte da una macchina ferma fuori dai cancelli, degli uomini hanno minacciato
di lanciare bottiglie incendiarie all'interno del campo. Per scongiurare altri
scontri, il Comune ha offerto ai rom una soluzione temporanea: due-tre
settimane da trascorrere nei container accanto al centro di accoglienza di via
Barzaghi, al civico 14. Giusto il tempo di rendere operativa un'altra struttura
d'accoglienza da 150 posti in via Lombroso. Al campo è in corso un censimento
delle famiglie baracca per baracca e sembra che al
momento tutti
accetteneranno l'offerta dell'amministrazione milanese. Il che diventerà un
problema, stando ai numeri: i posti non sono sufficienti per tutti. Per la
soluzione, si rimanda tutto a fine mese. Ma via Dione Cassio non è l'unico
campo illegale: sempre ieri sera, ne è stato sgomberato uno in via Airaghi.
Sarà possibile per l'amministrazione dare un posto a tutti nei centri
d'accoglienza? Il campo di via Dione Cassio sorge negli scheletri di vecchie
ditte di trasporti. Quella zona della città ne è costellata. In fondo ai due cortili di
cui è composto il campo, si alzano due cumuli di rifiuti e ferrovecchio. Le
baracche più vicine al confine con viale Ungheria ormai sono vuote: chi le
abitava è scappato per paura. Dai delinquenti, ai padri di famiglia con un lavoro
Contact Center Unar | Ad uso interno
19
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
regolare: al campo s'incontra di tutto. Ci sono anche invalidi e almeno sei
donne sole con bambini.(Lorenzo Bagnoli)
(fonte
http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=431866)
Insulti
per
la
precedenza
Camionista a processo
Ingiurie a un marocchino: contestata l’aggravante della discriminazione
razziale La lite era nata per avere la priorità al distributore di benzina del
Ponterosso
18 Aprile 2013
di Enri Lisetto
Insulta un collega per una precedenza al distributore di carburante, lo prende a
botte: per lesioni e ingiurie, con l’aggravante della discriminazione razziale, il
giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Pordenone Piera Binotto lo ha
rinviato a giudizio.
Il processo per Enzo Sanges, 54 anni, di Zelarino, all’epoca dei fatti dipendente
di un’azienda di autotrasporti di Trebaseleghe, è fissato, davanti al tribunale
collegiale di Pordenone, per il 4 giugno. Parte offesa un altro autotrasportatore,
dipendente di una società di Pianiga, Abdelfettah El Kattani, 46 anni, originario
del Marocco e da tempo residente a Trebaseleghe.
Erano le 2 del 30 luglio 2011 quando i due autotrasportatori erano in coda per
rifornirsi di carburante al deposito Cta della zona industriale Ponterosso di San
Vito al Tagliamento. El Kattani attendeva alla pompa 1, Sanges alla 2. Il primo,
liberatasi la piazzola, stava procedendo verso la pompa quando – secondo la
ricostruzione dell’accusa – il secondo avrebbe fatto retromarcia “soffiandogli” il
posto. Sanges avrebbe inoltre accusato l’autotrasportatore marocchino di non
avere rispettato la precedenza. Aperta la porta della motrice, lo avrebbe
trascinato per un piede, insultato (le frasi incriminate sono «marocchino di m...,
Contact Center Unar | Ad uso interno
20
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
figlio di p..., str...») e colpito con un calcio ai genitali, procurandogli lesioni
guaribili in 8 giorni. El Kattani si è costituito parte civile con gli avvocati
Giacomo Gamba e Augusto Palese: chiede un risarcimento di 10 mila euro;
Sanges è difeso dagli avvocati Maurizio Salvalaio e Alberto Barbaro.
Il caso finirà davanti al tribunale collegiale in quanto viene contestata
l’aggravante della discriminazione razziale.
(fonte http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/04/17/news/insulti-perla-precedenza-camionista-a-processo-1.6904091)
S ODDISFAZIONE PER QUELLA
S ENTENZA SUI PROGETTI INDIVIDUALI
18 Aprile 2013
È quella Sentenza del TAR della Calabria – cui abbiamo già dedicato un
ampio approfondimento – che ha sancito il diritto di una persona con
disabilità a vedere redatto dal proprio Comune, in maniera adeguata, il
progetto individuale di vita, previsto dalla Legge 328 del 2000. Un
provvedimento definito «epocale» dall’ANFFAS, da tempo in prima linea
su questa battaglia
«Siamo estremamente soddisfatti della recente
Sentenza emessa dal TAR della Calabria [n.
440/13, N.d.R.], che ha sancito definitivamente il
diritto di una persona con disabilità a vedere
redatto – in maniera adeguata – dal proprio
Comune
il
progetto
globale
di
vita
personalizzato»: così Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS
(Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o
Relazionale), commenta la felice e attesa conclusione della vicenda che aveva
visto il Comune di Cassano all’Ionio (Cosenza) negare in un primo momento, a
una persona con disabilità, la redazione di un progetto individuale,
espressamente previsto dall’articolo 14 della Legge 328/00, per una serie di
Contact Center Unar | Ad uso interno
21
Rassegna Stampa Settimanale
motivazioni
ritenute
dal
15 - 19/04/2013
TAR
della
Calabria
oltremodo
incoerenti, e
successivamente delegare al Distretto Socio-Sanitario la redazione di un
progetto, rivelatosi poi del tutto inidoneo e illegittimo e quindi censurato dal
TAR stesso [sulla Sentenza di cui si parla, il nostro giornale ha pubblicato un
ampio approfondimento, N.d.R.].
«Con questa Sentenza – prosegue Speziale – viene individuato un iter ben
preciso che le Pubbliche Amministrazioni dovranno prendere in considerazione
per ciò che riguarda le persone con disabilità e la loro presa in carico globale
ed è paradossale che ciò avvenga dopo ben quattordici anni dell’entrata in
vigore
della Legge 328
e solo
attraverso
un pronunciamento della
magistratura».
Con il provvedimento in questione, infatti, il TAR della Calabria ha affermato
che attraverso il progetto individuale per la persona con disabilità – stabilito
come detto dall’articolo 14 della Legge 328/00 – il Legislatore ha indicato un
modello di «presa in carico globale e personalizzata» della persona con
disabilità, che trascende dalla previsione di singole prestazioni da erogare o dal
semplice «smistamento» della persona con disabilità stessa, all’interno di una
serie di strutture e/o servizi già precostituiti e non pensati e riparametrati sulle
sue reali esigenze, per garantirne la piena inclusione sociale nel proprio
contesto familiare e sociale e quindi la qualità ottimale di vita.
Sin dal 2010 del resto – anno in cui, in occasione della Giornata Internazionale
della Disabilità del 3 dicembre, l’ANFFAS ave va lanciato una campagna
nazionale di sensibilizza zione sull’attuazione della Legge 328/00 (Legge
quadro per la realizza zione del sistema integrato di interventi e servizi sociali,
nota anche, al tempo della sua emanazione, come “Riforma dell’assistenza”),
che dopo oltre dieci anni dalla sua emanazione era rimasta ancora inapplicata
in tante sue parti, soprattutto nelle modalità di presa in carico di una persona
con disabilità – l’Associazione ha lavorato per informare sull’importanza e le
potenzialità del progetto individuale, dedicando alla questione anche uno
spazio ad hoc nel proprio sito. Ora, dopo questa Sentenza ritenuta come
“epocale”, che va tra l’altro ad aggiungersi ad altri significativi pronunciamenti in
materia, dei quali l’ANFFAS è stata in questi anni partecipe e protagonista, le
Contact Center Unar | Ad uso interno
22
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
persone con disabilità e il loro familiari dispongono di un ulteriore strumento per
rendere pienamente esigibili i loro diritti.
«Come ANFFAS – conclude Speziale – ci battiamo quotidianamente perché
nel nostro Paese si creino condizioni di pari opportunità e di non
discriminazione, prediligendo il dialogo con le Pubbliche Amministrazioni
deputate al riconoscimento dei diritti civili e umani delle persone con disabilità e
alla loro concreta attuazione. In questo caso, oltre al costante lavoro di
supporto e di dialogo messo in campo insieme all’ANFFAS di Corigliano
Calabro, in una Regione particolarmente disagiata per quanto riguarda la rete
integrata dei servizi, ma assolutamente sovrapponibile alla maggior parte delle
Regioni d’Italia, ci si è visti costretti ad adire le vie giudiziarie e per questo un
nostro ringraziamento va anche ai legali vicini alla nostra Associazione. Ma il
più grande ringraziamento va alla persona con disabilità protagonista della
vicenda e alla sua famiglia, che hanno voluto con determinazione combattere
fino in fondo questa sacrosanta battaglia, anche a beneficio di tutte le altre
persone con disabilità». (R.S.)
(fonte
http://www.superando.it/2013/04/18/soddisfazione-per-quella-sentenza-
sui-progetti-individuali/)
GIORNATA
MONDIALE
CONTRO
L ’ OMOFOBIA: UN CORTEO A T RANI
18 Aprile 2013
Venerdì 17 maggio, l'Arcigay Bat "Le mine vaganti" in collaborazione con
l'assessorato alla cultura del Comune di Trani organizza una serie di iniziative
in occasione della seconda edizione della giornata mondiale contro l'omofobia.
Nei prossimi giorni verrà diffuso il programma ufficiale che prevede, in
mattinata,
la
presentazione
in
biblioteca
del
libro
"Condizione
e
condizionamento giovanile" di Vincenzo Campanelli (previsto un collegamento
video con Don Gallo) e nel tardo pomeriggio un corteo cittadino.
Contact Center Unar | Ad uso interno
23
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Per l'associazione si tratta di una sorta di prova generale in vista del discusso
Barletta Puglia Pride 2013 in programma nel mese di giugno e che ha
registrato nei giorni scorsi il diniego del patrocinio comunale da parte del
commissario straordinario del Comune di Barletta, Anna Maria Manzone.
L'associazione ha commentato con disappunto questa decisione ed ha invitato
i candidati sindaco di Barletta a schierarsi apertamente a favore o contro
l'iniziativa.
(fonte http://www.traniviva.it/magazine/notizie/giornata-mondiale-contro-lomofobia-un-corteo-a-trani/)
V IBO:
IL
ROTARY
SI
INTERROGA
SUL
MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO
SESSO
18 Aprile 2013
Vibo Valentia - “In Italia il matrimonio tra persone dello stesso sesso è preso in
considerazione nei programmi di alcune forze politiche,
e di recente
in
Francia, pur tra non lievi contrasti, è stato approvato, al Senato, il progetto di
legge che apre al matrimonio e all’adozione per le coppie omosessuali. Un
istituto che riguarda i diritti individuali, incide profondamente nell’ordine
giuridico e sociale di una collettività ed interferisce con gli orientamenti religiosi
delle persone. Il Rotary di Vibo Valentia ha ritenuto di doverne parlarne in un
convegno, in programma sabato prossimo, nella convinzione che una
approfondita discussione sui molteplici aspetti di questa nuova
esperienza
aiuti ad osservare, con maggiore consapevolezza e senza idee preconcette le
questioni ed i problemi che una materia forte rilievo umano e sociale non può
non porre”. Nunzio Naso, ex Presidente del Tribunale, socio del Rotary Club di
Vibo Valentia, anticipa un suo pensiero sulla introduzione che andrà a
svolgere, sabato 20 aprile, alle ore 9,30 all’hotel 501, in occasione del
convegno sul tema:”Il matrimonio tra persone dello stesso sesso, profili
generali, aspetti sociologici, giuridici ed etico religiosi”.
Contact Center Unar | Ad uso interno
24
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Dopo i saluti del Presidente Ferdinando Barilaro, delle autorità e l’avvio dei
lavori da parte di Nunzio Naso interverranno il prof. Vanni Piccolo, testimone
storico dell’impegno per i diritti delle persone LGBT ed esperto UNAR
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la dott.ssa Titti D’Amico,
psicologa clinica e psicoterapeutica, il prof. Carlo Mazzù, ordinario di istituzioni
di diritto privato all’Università di Messina e mons. Luigi Renzo, vescovo della
diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea.
Le conclusioni verranno affidate al dott. Francescoantonio Stillitani, assessore
regionale al Lavoro e alla Formazione.
Nel corso dell’evento verrà consegnata la Paul Harris Fellow, massimo
riconoscimento del Rotary International, alla memoria del magistrato Antonino
Scopelliti.
S TAZIONE MEDITERRANEO – S TORIE
DELL ’I TALIA CHE ACCOGLIE E INCLUDE
18 Aprile 2013
Contact Center Unar | Ad uso interno
25
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
NAPOLI - Un documentario per raccontare le esperienze di integrazione
sociale dei migranti, attraversando il Sud Italia, dalla Calabria fino a Roma
passando per Napoli, con la voce narrante dello scrittore Erri De Luca. È
Stazione Mediterraneo – Storie dell’Italia che accoglie e include, che sarà
presentato oggi alle ore 11.00 presso l’Aula Magna del gruppo di imprese
sociali Gesco di Napoli (via Vicinale S. Maria del Pianto 61, complesso
polifunzionale Inail, torre 1).
Il documentario è stato promosso da Legacoopsociali, Presidenza del
Consiglio dei Ministrie Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali Unar, e realizzato dalle testateNelpaese.it e GiornaleRadio Sociale, dal
progetto Visioni Sociali, in collaborazione con l’agenzia Redattore Sociale.
Tra le testimonianze raccolte nel video ci sono quelle degli operatori sociali e
dei mediatori culturali delle cooperative di Napoli Dedalus e Casba, e della
squadra multietnica Afro-Napoli United. Realtà in cui i migranti, i rifugiati, le
donne vittime di tratta, dopo essere stati accolti, sono diventati, a loro volta,
operatori, lavorando in quelle stesse organizza zioni sociali che li hanno ospitati
e supportati.
Dopo la proiezione si terrà una tavola rotonda sui temi proposti dal reportage.
Interverranno:Giacomo Smarrazzo, vicepresidente del gruppo Gesco e
responsabile nazionale Immigrazione per Legacoopsociali; Giuseppe Manzo,
direttore della testata Nelpaese.it; Fabio Piccolino, redattore del Giornale Radio
Sociale; Andrea Morniroli, operatore della coop Dedalus; Solis Barzola Jomahe
Alexandra, presidente della coop Casba; Antonio Casale, responsabile del
Centro Fernandes; Lassaad Azzabi, mediatore culturale di Dedalus; Omar El
Hadji Ndiyae, operatore sociale di Casba; Enrico Detta, avvocato dell’Ufficio
nazionale antidiscriminazioni razziali - Unar; Antonio Gargiulo, allenatore e
presidente di Afro-Napoli United. Modera la giornalista Ida Palisi, direttore del
portale Napoli Città Sociale.
(fonte http://www.julienews.it/)
Contact Center Unar | Ad uso interno
26
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
T RANI ,
“S PAZI
MIGRANTI”:
SEMINARIO SULL ’IMMIGRAZIONE
TRANI- Venerdì 19 aprile alle ore 9.00, presso la sede di Trani, in Via De
Gemmis 42/44, si terrà un seminario sull’immigrazione dal titolo “Spazi
Migranti”, organizzato dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani, nel
corso del quale
verranno anche illustrate le attività del Centro
Interculturale per gli immigrati, la cui sede operativa sarà proprio negli
uffici tranesi.
18 Aprile 2013
“Spazi
Migranti” sarà
un
seminario aperto alla cittadinanza
con
l’ambizione
di
avviare
un
percorso permanente che parla di
diritti,
di
accoglienza,
di
inserimento e di intercultura.
Ma “Spazi Migranti” è anche il
nome del Centro Interculturale per gli immigrati, finanziato
dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Barletta – Andria –
Trani che, in sinergia con gli sportelli per l’integrazione dei cittadini
immigrati attivati dagli Ambiti Territoriali Sociali del territorio, punta
a diventare un punto di riferimento per la popolazione straniera,
favorendo
l’accesso ai servizi, i processi di socializzazione e
interrelazione.
Oltre a maggiori dettagli relativi al Centro Interculturale per gli
immigrati della Provincia, il programma della giornata prevede la
diffusione dei risultati conseguiti con il progetto Medi-Azione,
finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il Fondo Fei con
l’obiettivo di favorire l’inserimento dei cittadini nei paesi terzi, e la
Contact Center Unar | Ad uso interno
27
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
presentazione delle azioni e degli interventi che si stanno attivando
sul territorio.
Dopo aver analizzato i progetti per l’accoglienza e l’integrazione degli
immigrati
attuati
dall’Amministrazione
provinciale,
l’incontro
si
soffermerà sul tema “Reti per l’integrazione: confronto di buone
prassi” tra la Provincia di Barletta – Andria – Trani e la Provincia di
Brindisi.
Seguirà
la
presentazione
del
22°
Dossier
Statistico
Immigrazione Caritas e Migrantes e del Quaderno Unar(Ufficio
Nazionale
Antidiscriminazione
Razziali)
“I
Diritti
degli
immigrati”, di cui verranno distribuite copie.
Al seminario interverranno il Presidente della Provincia di Barletta –
Andria – Trani Francesco Ventola, il Dirigente del Settore Politiche
Sociali della Provincia Lisa Pietropaolo, Irma Melini, Esperta regionale
per la costituzione delle reti territoriali in Puglia del Dipartimento per
le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ginevra
Demaio, Ricercatrice del Centro Studi e Ricerche Idos / Immigrazione
Dossier Statistico, il Dirigente del Servizio Politiche Sociali della
Provincia di Brindisi Fernanda Prete, il Referente di Euromediterranea
Antonio Cocco, Antonella De Benedictis, Referente della Cooperativa
Oasi 2, Larissa Di Lauro Amorim, Referente dell’Associazione Etnie
Onlus, Alba Pistillo, Referente dell’Associazione Migrantes, Badr
Fakhouri, Referente dell’Associazione Home and Homme e Silvia
Tedone, Referente della Caritas
Diocesana di Trani – settore
immigrazione.
In apertura dei lavori, il Presidente Francesco Ventola comunicherà ai
presenti la notizia di un finanziamento ottenuto nelle scorse ore
dalla Provincia, sempre in materia di immigrazione.
(Fonte http://bat.ilquotidianoitaliano.it/attualita/2013/04/news/trani-spazimigranti-seminario-sullimmigrazione-24985.html/)
Contact Center Unar | Ad uso interno
28
Rassegna Stampa Settimanale
B OLDRINI:
MINORI
15 - 19/04/2013
LA
CITTADINANZA
“ TEMA
IMPORTANZA PER IL
DI
AI
PRIORITARIA
PARLAMENTO”.
“È una questione di civiltà, un tema su cui dovrebbero convergere tutte le
forze politiche”.
17 Aprile 2013
“Quello del riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia
costituisce un tema di prioritaria importanza sul quale il Parlamento dovrebbe
cominciare a lavorare il prima possibile”. Sono le parole della presidente della
Camera Laura Boldrini, contenute in un messaggio inviato agli organizzatori del
convegno Acquisto della cittadinanza italiana per i figli di cittadini stranieri nati
in Italia che si è svolto ieri a Roma.
“È una questione di civiltà, un tema su cui dovrebbero convergere tutte le forze
politiche perché chi è nato e cresciuto nel nostro Paese, ha frequentato le
scuole insieme ai nostri figli, deve essere cittadino italiano”, scrive Boldrini. “Il
doppio canale attualmente esistente deve essere pertanto superato, così come
deve essere rivalutata la figura del migrante, in quanto essa rappresenta
l’espressione umana della globalizzazione”, sottolinea nel messaggio.
Nel suo messaggio, la presidente ha ribadito che “Desidero assicurare, anche
in virtù della mia carica istituzionale, che mi farò portavoce delle istanze volte a
facilitare il percorso per l’acquisto della cittadinanza italiana, così da arrivare ad
una rapida riforma della legge attualmente in vigore”.
(Fonte http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005241)
Contact Center Unar | Ad uso interno
29
Rassegna Stampa Settimanale
IL
SISTEMA
PROMUOVERE
15 - 19/04/2013
COOPERATIVO
PER
L’INTEGRAZIONE
DEI
LAVORATORI STRANIERI .
Presentata la ricerca “La porta aperta: immigrazione e cooperazione a
Ravenna” del Circolo cooperatori ravennati
17 Aprile 2013
Il 10% dei lavoratori delle cooperative attive nel settore agroalimentare è
straniero. Stessa percentuale anche per trasporti e logistica. È il dato che
emerge da La porta aperta: immigrazione e cooperazione a Ravenna, ricerca
promossa dal Circolo cooperatori ravennati per quantificare la presenza di
persone immigrate nel sistema cooperativo della provincia e verificarne il grado
di integrazione.
La ricerca è stata realizzata dal Circolo cooperatori ravennati, associazione che
da 20 anni promuove i valori e i principi della cooperazione, con il contributo
delle ricercatrici Doriana Togni (cooperative RicercAzione di Faenza) e Laura
Gambi (cooperativa Libra di Ravenna) e ha coinvolto lavoratori e dirigenti di 12
cooperative aderenti ad Agci, Confcoopeative e Legacoop.
Oltre ai settori agroalimentare e trasporto/logistica, i cittadini di origine straniera
(extracomunitari, con l’esclusione di Polonia e Romania) sono presenti nel
sociale (8%, in prevalenza donne), terziario (9% di cui il 2% soci), edile e
industriale (8%, quasi tutti uomini). Irrilevante la presenza nelle cooperative
culturali, mentre nel credito e consumo il dato, pur numericamente rilevante, è
percentualmente basso dato la vasta platea di utenti.
Dalla ricerca emerge inoltre che i lavoratori non percepiscono discriminazioni
razziali all’interno delle cooperative e che queste ultime sono particolarmente
attente alle esigenze di integrazione.
(fonte http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005240)
Contact Center Unar | Ad uso interno
30
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
L'INSULTO SU FACEBOOK NON È UN
AFFARE PRIVATO
17 Aprile 2013
Il verdetto è arrivato pochi giorni fa.
Secondo
la
Corte
di
cassazione
francese, un profilo facebook non è un
luogo pubblico come la televisione o
qualunque altro mass media. Ecco
perché le opinioni, i commenti, i giudizi e talvolta anche gli insulti - che vengono
pubblicati
in
bacheca
non
sono
suscettibili di portare l’autore davanti a
un tribunale per diffamazione. Per la
Cour
de
Cassation,
che
doveva
esprimersi sul caso di una donna che,
su facebook, aveva scritto che le
sarebbe
piaciuto
assistere
allo
«sterminio di tutte le direttrici come la sua», non si può rimproverare
all’impiegata di aver pubblicamente ingiuriato il proprio datore di lavoro; la
bacheca di FB è un luogo privato cui solo gli “amici” possono, almeno in teoria,
avere accesso.
Per Anthony Benn, avvocato specializzato in diritto dei social network, la
decisione è epocale e farà senz’altro giurisprudenza, visto che negli ultimi anni
alcuni di coloro che avevano osato criticare i propri datori di lavoro erano stati
licenziati con il beneplacito della giustizia - sempre in Francia, nel 2010, il
Tribunale di Boulogne-Billancourt aveva giudicato legale il licenziamento di tre
dipendenti che avevano criticato su facebook i propri superiori gerarchici, dal
momento che facebook «è un social network aperto, uno spazio di espressione
pubblica e planetaria».
Allora sfera pubblica o sfera privata? Come si possono oggi delimitare i
contorni del privato? Che un
Contact Center Unar | Ad uso interno
31
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Tribunale decida di dare ragione ai datori di lavoro che licenziano un impiegato
solo perché quest’ultimo si è permesso di criticarli su facebook è senz’altro
problematico, visto che nonostante tutte le riserve che richiedono alcuni lavori,
dovrebbe essere sacrosanta la possibilità di emettere giudizi critici. Ma da qui
ad immaginare che FB sia uno spazio privato solo perché esistono “amici” e
“contatti” virtuali, c’è una bella differenza. Ormai lo sappiamo tutti che, oltre agli
amici, ci sono poi sempre gli amici degli amici e che, quando si pubblica
qualcosa, è raro che nessun altro lo condivida sul proprio profilo. Anzi, quando
si scrive qualcosa, è proprio allo scopo di condividerlo con il maggior numero
possibile delle persone.
Con questo non voglio assolutamente dire che non si abbia il diritto di avere
opinioni divergenti, di scrivere su Facebook quello che si pensa, talvolta anche
di criticare ferocemente qualcuno. Voglio solo dire che, anche sui social
network, ci si dovrebbe assumere le conseguenze di quello che si fa.
Esattamente come nella vita. In vece di illudersi che, su facebook o su twitter, le
parole smettano di avere un senso o di "agire". Le parole fanno, sempre.
Soprattutto quando l’importanza che hanno sembra aumentare o diminuire a
seconda del numero di "mi piace" che ci si mette accanto.
Twitter: @MichelaMarzano
(fonte http://www.repubblica.it/)
Contact Center Unar | Ad uso interno
32
Rassegna Stampa Settimanale
A UMENTA
15 - 19/04/2013
IL RAZZISMO NEL CALCIO,
LO CONFERMA UN’ INCHIESTA
SPORTIVA
17 Aprile 2013
La società si fa sempre più multietnica ma non sempre le
persone riescono a stare al passo. Nascono così
pregiudizi, discriminazioni, razzismo. Un fenomeno che
sempre
più
spesso
esplode
vigorosamente
negli
avvenimenti sportivi più seguiti. Un importante quotidiano
sportivo italiano ha tirato le somme in un’ inchiesta dai
risultati scoraggianti sull’espansione degli episodi di
razzismo negli stadi. Nel 2011 gli articoli contenenti la
parola calcio e razzismo sono stati 91, nel 2012 sono saliti
a 212, nel 2013 si è già a quota 193 e non sono passati
neanche quattro mesi. “C’è più razzismo e c’è anche più
attenzione
al
fenomeno”,
sottolinea
Mauro
Valeri,
responsabile
dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio (Orac). Quello che
preoccupa maggiormente è il moltiplicarsi degli episodi, anche nelle amichevoli
e nel calcio giovanile: ha fatto grande scalpore l’abbandono del campo da parte
del Milan durante la partita con la Pro Patria a causa degli insulti a Kevin Prince
Boateng.
Le iniziative si moltiplicano. La campagna “Let’s Kick Racism out of football” va
avanti già dal 1993. A fine marzo, invece, è stata organizzata una riunione del
Consiglio Strategico per il Calcio professionistico a Sofia per tentare di porre un
argine ai cattivi comportamenti. Di recente è uscito il Black Book, il libro
commissionato dalla Fifpro, la federazione internazionale dei calciatori
professionisti, che ha fotografato la situazione in Est Europa tra il 2009 e il
2011. Nei due anni sono stati rilevati 195 incidenti a sfondo razziale in Polonia
e Ucraina mentre le due nazioni si preparavano all’Europeo. Il 9,6% dei
giocatori chiamati in causa ha detto di essere stato vittima almeno una volta di
un razzismo o discriminazione, atti imputati per il 65,3% dei casi ai tifosi. In
Contact Center Unar | Ad uso interno
33
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Repubblica Ceca oltre un terzo dei calciatori ha segnalato insulti e
disuguaglianze. I paesi più coinvolti sono Inghilterra, Russia, Repubblica Ceca,
Croazia e Serbia e non a caso sono quelli dove sono avvenuti gli episodi più
eclatanti. I giocatori di colore in Russia sono spesso oggetto di lanci di banane
e lo Zenit San Pietroburgo, uno dei maggiori club, nel dicembre 2012 se n’è
uscito con questo comunicato: “L’assenza di giocatori di colore è una tradizione
importante”. Non sono solo i tifosi a rendersi protagonisti di gesti riprovevoli,
ma anche i giocatori, come avvenuto nel Regno Unito. Nell’autunno 2011 il
capitano della Nazionale John Terry insulta in modo razzista Anton Ferdinand:
verrà più tardi multato e privato della fascia di capitano. Sempre nella stagione
2011/2012 il giocatore uruguaiano del Liverpool Luis Suarez rivolge epiteti
insultanti a Patrice Evra del Manchester United e nella partita successiva si
rifiuterà di stringergli la mano prima del fischio d’inizio.
I tifosi di ultradestra del Den Haag, nell’agosto
del 2012, hanno rivolto ululati razzisti e gesti
della scimmia contro i giocatori del Newcastle
Papiss
Cissé, Demba Ba e Tioté durante
un’amichevole. Sempre in Olanda, il giocatore
americano Altidore dell’Az è stato bersagliato per
tutta la partita dai tifosi del Den Bosch: a causa
della cattiva pubblicità la Toshiba ha deciso di
rimuovere il logo dalle maglie della squadra di
casa. Episodi simili anche in Bulgaria, a Malta, in
Germania, in Austria e in Israele. Un episodio
curioso a Bellinzona: durante l’amichevole tra la squadra di casa e lo Sparta
Praga, il camerunense Kweuke della squadra ospite cercò di colpire con una
sedia alcuni giocatori del Bellinzona dopo essere stato preso di mira durante
tutta la partita. Ma il razzismo non è solo contro giocatori di colore. Nell’agosto
2012 si sono sentiti cori antisemiti durante la partita Ungheria-Israele. Nel
febbraio 2013 il giapponese Nakamura ha dovuto lasciare il Rimavska Sobota
che milita nella serie B slovacca perché stanco di ricevere insulti da tifosi e
compagni. Nella caldissima partita tra Croazia e Serbia, invece, i cori
nazionalisti si sono sprecati. Quello che più preoccupa è la mancanza di
Contact Center Unar | Ad uso interno
34
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
soluzioni per risolvere il problema. In Italia si è optato per le multe alle società
(180.000 euro totali quest’anno), ma gli ultrà se ne fanno un baffo. In Argentina
hanno già sperimentato l’idea di sospendere la partita e assegnare dei punti di
penalizza zione, con risultati alterni. È necessaria una riflessione perché i
calciatori di colore di seconda generazione saranno sempre più frequenti nei
campionati italiani e non solo e la situazione rischia di sfuggire di mano. L’ex
campione del Milan Clarence Seedorf è ottimista e sostiene che con l’avanzare
delle nuove generazioni, non abituate al razzismo, il problema andrà a
risolversi. Nel frattempo, è necessaria una seria sensibilizza zione per uno
sport, e soprattutto per i suoi tifosi, che ragionano ancora con vecchie
categorie.
(FONTE
http://ilreferendum.it/2013/04/16/razzismo-nel-calcio-il-fenomeno-
peggiora/)
OLIMPIADI,
M ORGANELLA
FUORI
PER TWEET RAZZISTA
17 Aprile 2013
Contact Center Unar | Ad uso interno
35
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Ritirato l'accredito olimpico a Michel Morganella per un tweet razzista. Dopo
la sconfitta con la Corea del Sud il calciatore svizzero, ex Novara e dalla
prossima stagione in forza al Palermo, ha chiamato su Twitter i coreani ;
“banda di handicappati mentali”;. Morganella si è scusato, ma ormai
la frittata era fatta.
(Fonte http://video.corriere.it/-olimpiadi-morganella-fuori-tweetrazzista/69a9c630-da7e-11e1-aea0-c8fd44fac0da)
I NSULTI
PER
LA
PRECEDENZA,
CAMIONISTA A PROCESSO
Ingiurie ad un marocchino, contestata l’aggravante della discriminazione
razziale
17 Aprile 2013
PORDENONE. Rinviato a giudizio Enzo Sanges, 54 anni di Zelarino, all’epoca
dei fatti dipendente di un’azienda di trasporti del Veneto, dovrà rispondere
delle accuse di lesioni e ingiurie con l’aggravante della discriminazione
razziale.
I fatti risalgono al 2011 quando due autotrasportatori, Sanges ed un collega
marocchino, erano in coda per un rifornimento di carburante. Liberatasi una
pompa, lo straniero avrebbe fatto avanzare il camion mentre l’italiano avrebbe
fatto retromarcia con il proprio mezzo “soffiandogli” il posto.
Non contento, avrebbe anche insultato lo straniero, con espressioni del tipo
«marocchino di m..., figlio di p..., str....» e lo avrebbe colpito ai genitali
procurandogli lesioni guaribili in 8 giorni. Sanges comparirà in tribunale a
Pordenone in composizione collegiale a causa della contestata aggravante
della discriminazione razziale.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/04/16/news/insulti-per-laprecedenza-camionista-a-processo-1.6895168 )
(fonte
Contact Center Unar | Ad uso interno
36
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
D ISCRIMINAZIONI SESSUALI , COMUNE
AL FIANCO DELLE ASSOCIAZIONI
17 Aprile 2013
Adesione al protocollo d'intesa sottoscritto dalla Provincia di
Ferrara per definire strategie di intervento
Il Comune di Ferrara conferma il
proprio impegno contro ogni forma di
discriminazione aderendo al protocollo
d’intesa sottoscritto dalla Provincia di
Ferrara con le associazioni Arcigay
Arcilesbica
Massimo
–
di
Associazione
Ferrara,
Circo
Agedo
–
Associazione genitori di omosessuali
di Ferrara, Cgil Area nuovi diritti Ferrara, Uil Ferrara e Famiglie Arcobaleno
Ferrara, per la definizione di azioni e strategie d’intervento in materia di
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale.
Il Comune prenderà inoltre parte al Tavolo di lavoro antidiscriminazione,
istituito sulla base del protocollo, con compiti di monitoraggio e di
programmazione e attuazione di azioni a contrasto della discriminazione
basata sull’orientamento sessuale. Il Tavolo di lavoro ha in particolare fra i suoi
compiti la definizione di un Piano di azione provinciale contenente strategie e
metodologie di lavoro condivise per affrontare i diversi aspetti del problema,
attraverso azioni di informazione e sensibilizza zione, percorsi formativi e
specialistici e monitoraggio del fenomeno sul territorio.
Il Piano indicherà inoltre le azioni necessarie al potenziamento e alla
valorizzazione dei servizi e dei progetti già esistenti a livello locale e le azioni
necessarie alla creazione di una rete di servizi per la tutela delle vittime di
discriminazione.
(FONTE http://www.estense.com/?p=293446)
Contact Center Unar | Ad uso interno
37
Rassegna Stampa Settimanale
B OLDRINI:
COGLIERE
15 - 19/04/2013
IL
LA
GIORNALISMO
SFIDA
DI
DEVE
“PARLARE
CIVILE ”
La presidente della Camera scrive ai partecipanti al seminario di
Redattore Sociale (Roma, 18 aprile). “E’ proprio sui diritti delle
minoranze che più facilmente si addensano le critiche a ogni forma di
apertura istituzionale”
17 Aprile 2013
ROMA - I diritti delle minoranze sono il tema sul quale "più facilmente si
addensano le critiche ad ogni forma di apertura istituzionale". Lo rileva Laura
Boldrini nel suo saluto ai partecipanti al seminario "Parlare civile", organizzato
da Redattore Sociale per domani, 18 aprile, a Roma (Porta Futuro, via Galvani
n. 87). Un seminario "interessante e utilissimo" a cui la presidente della
Camera era stata invitata prima che venisse stabilita la data di inizio delle
vota zioni per il nuovo Capo dello Stato, fissato proprio per domani, evento che
naturalmente le impedirà di essere presente. "Il tema scelto quest'anno,
'Parlare Civile', mi sta particolarmente a cuore - dice Boldrini - E questo molti di
voi, con i quali per anni ho condiviso battaglie di civiltà sul linguaggio, lo sanno
bene. Nasceva proprio da quest'esigenza ad esempio la Carta di Roma, il
codice deontologico per giornalisti su immigrazione e asilo, per la cui
attuazione mi sono a lungo impegnata quando ero portavoce dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati". "Il vostro seminario però aggiunge la presidente - va oltre e giustamente amplia l'area del cosiddetto
'parlare civile'. Mi sembra anche questa una sfida fondamentale che il
giornalismo italiano non può non cogliere. Sempre partendo dal presupposto,
da voi ben evidenziato nella quarta di copertina del vostro libro, secondo cui
'non esistono parole sbagliate. Esiste un uso sbagliato delle parole'". "In queste
poche settimane da Presidente della Camera - conclude - ho avuto già modo di
verificare quanto resti alta nella società italiana la temperatura polemica
riguardo ai diritti delle minoranze: è il tema sul quale più facilmente si
Contact Center Unar | Ad uso interno
38
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
addensano le critiche ad ogni forma di apertura istituzionale. Tutto questo,
però, mi spinge a proseguire sul cammino che è da anni il nostro".
(fonte http://www.redattoresociale.it/)
Con il patrocinio di
Ordine nazionale dei giornalisti
Federazione nazionale stampa italiana
Associazione Stampa Romana
UsigRai
Presentano
PARLARE CIVILE
Il giornalismo e la manutenzione delle parole
3° Redattore Soc iale Roma
Seminario di formazione per giornalisti sui temi del disagio e delle marginalità
ROMA, 18 aprile 2013
Ore 9-17, Sala conferenze "Porta Futuro", via Galvani n. 87 (quartiere Testaccio)
Twitter: @redattoresocial #parlarecivile
Contact Center Unar | Ad uso interno
39
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Le parole possono essere muri o ponti. Possono creare distanza o aiutare la
comprensione dei problemi. Le stesse parole usate in contesti diversi
possono essere appropriate, confondere o addirittura offendere. (…)
Quando si comunica occorre però precisione, bisogna avere consapevolezza
del significato, del peso delle parole. Non è facile, perché il tempo è sempre
poco, perché viviamo nella nostra cultura, perché il senso e la percezione
delle parole si evolvono continuamente. Non è facile, ma è necessario…".
La terza edizione del nostro seminario di formazione per i giornalisti a Roma
coincide con la presentazione in anteprima del libro "Parlare civile",
manuale sui principali temi a rischio discriminazione e il linguaggio per
parlarne. Un viaggio in 8 capitoli alla ricerca della comunicazione più
precisa
e
accurata
su
Disabilità,
Genere
e
orientamento
sessuale,
Immigrazione, Povertà ed emarginazione, Prostituzione e tratta, Religioni,
Rom e Sinti, Salute mentale; un minidizionario di 25 parole chiave a cui se
ne legano quasi 350.
"Parlare
civile
non
è
una
nuova
opera
di
denuncia
della
cattiva
informazione, né uno strumento di censura o di intralcio al lavoro
giornalistico, e neppure un repertorio del politically correct". E' un libro di
servizio che, senza ideologia e attraverso opinioni diverse, cerca di indicare
una direzione responsabile alla comunicazione pubblica, giornalistica e
politica, di chiarire i dubbi e contestualizzare l'uso di termini spesso abusati
nelle cronache quotidiane. Un aiuto, insomma, per quella manutenzione
delle
parole
che
dovrebbe
essere
costante
e
"naturale" per
ogni
comunicatore.
Ai partecipanti verrà consegnata una copia gratuita del libro "PARLARE
CIVILE - C omunicare senza discriminare", a cura di Redattore Sociale
(Bruno Mondadori, 2013), in collaborazione con Associazione Parsec, con il
sostegno di Open Society Foundations.
Contact Center Unar | Ad uso interno
40
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
PROGRAMMA
Twitter: @redattoresocial #parlarecivile
8.30 - Registrazione dei partecipanti
9.00 - Apertura dei lavori - Interventi di Giulio Marcon, Paolo Butturini,
Vittorio Di Trapani
"Parlare civile" - Presentazione di Stefano Trasatti e Antonio
D'Alessandro
"Non esistono parole sbagliate.. ." - Enrico Pugliese
Il mio nome sul campanello - Vinicio Albanesi
Interventi di Marco De Giorgi (Dir.UNAR) e Enzo Iacopino
11.30 - Tavola rotonda - Il peso delle parole
Loredana Lipperini, Annamaria Testa
Conduce Giovanni De Mauro - Partecipano le autrici di "Parlare civile"
13.00 - Pranzo a buffet
14.30 - Domande e risposte sulle parole. Casi, provocazioni e
dibattito
Introduce e coordina Luigi Manconi*
"Appartenente a una setta fondamentalista" - Federica Dolente
"Delitto passionale in ambienti gay" - Giorgia Serughetti
"Badante clandestina uccide handicappato" - Raffaella Cosentino
17.00 - Termine dei lavori
* In attesa di conferma
Ai partecipanti verrà consegnata una copia gratuita del libro "
PARLARE CIVILE - Comunicare senza discriminare", a cura di
Redattore Sociale (Bruno Mondadori, 2013), in collaborazione con
Associazione Parsec, con il sostegno di Open Society Foundations.
(fonte http://www.redattoresociale.it/)
Contact Center Unar | Ad uso interno
41
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
NUOVA Z ELANDA: OK A MATRIMONI
GAY , 13MO PAESE AL MONDO
17 Aprile 2013
(AGI) - Wellington, 17 apr. - Con l'approvazione a maggioranza da parte della
Camera dei Rappresentanti, la Nuova Zelanda e' diventata il tredicesimo
Paese al mondo e il primo nella regione Asia-Pacifico a legalizzare i
matrimoni tra coppie dello stesso sesso: i si' al provvedimento sono stati 77, i
no 44, come annunciato dalla vice presidente del Parlamento monocamerale,
Lindsay Tisch. L'ufficializza zione dell'esito della votazione e' stata accolta da
applausi e grida di giubilo tanto dai parlamentari quanto dal pubblico presente
in aula, da dove le operazioni erano trasmesse in diretta dalla televisione
nazionale. Il relativo disegno di legge, presentato a sua tempo dalla deputata
laburista Louisa Wall, ha dovuto percorrere un iter lungo e complesso,
iniziato nell'agosto 2012 e caratterizzato da tre differenti letture, l'ultima delle
quali oggi stesso. La nuova normativa entrera' in vigore fra quattro mesi:
consente tra l'altro il riconoscimento delle nozze gay contratte all'estero, e
non impone piu' ai trans, come accadeva finora, di divorziare nel caso in cui
decidessero di cambiare sesso. L'arcipelago degli antipodi va dunque ad
aggiuingersi a una lista nella quale gia' comparivano Portogallo, Spagna,
Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda, Argentina,
Uruguay, Canada, Sudafrica, oltre a nove Stati Usa (Massachusetts,
Connecticut, Vermont, New Hampshire, New York, Maine, Maryland, Iowa,
Washington piu' il District of Columbia), a quello brasiliano di Alagoas, al
messicano Quintana Roo e allo stesso distretto federale di Citta' del Messico
(AGI)
Contact Center Unar | Ad uso interno
42
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
“TERRONE DI M ..”, GIUDICI : INGIURIA
AGGRAVATA DI RAZZISMO
16 Aprile 2013
Roma – PROFERIRE il termine “terrone di m…!”, nel corso di una banale
lite per motivi di parcheggio, costituisce un’ ingiuria, per di più aggra vata
da finalità di discriminazione o di odio etnico o razziale (art. 3 L.
133/1993).
È quanto stabilito dal Tribunale di Varese, con una recente sentenza. La lite
nasce da una banale questione di parcheggio che fa emergere le frizioni
esistenti con la famiglia di origine meridionale che abitano al piano terra. Un
giorno il signore del piano di sopra posteggia in modo da sbarrare l’uscita al
veicolo dei rivali: alle rimostranze delle donne risponde con il consueto
armamentario di insulti contro i meridionali (“solo dei terroni possono
parcheggiare in quel modo… siete una categoria di m…”); il tutto di fronte agli
ospiti delle parti offese. Secondo il Tribunale lombardo, l’aggravante a sfondo
razzista collegata all’espressione ingiuriosa scatta per aver espresso, in modo
inequivoco, un sentimento di grave pregiudizio e un giudizio di disvalore nei
confronti di una categoria di cittadini italiani, quelli del Mezzogiorno, intesa
come
“popolazione
distinta”
per
origini
e
tradizioni. Pertanto
vi
è,
nell’espressione in commento, tutto il riferimento a una diversità di razza e alla
inferiorità della stessa. (così Trib. Varese, sent. n. 67 del 29.03.2013). Esclusa
l’esimente della provocazione ex articolo 599, comma secondo, Cp laddove
non risulta accertata l’illegittimità del posteggio rispetto al veicolo “incriminato”
né che il reo si sia rivolto alla polizia municipale per farlo rimuovere. L’imputato
pagherà dunque un risarcimento del danno nei confronti delle vittime,
quantificato dal giudice in via equitativa, pari a 1.000 euro, oltre a 400 euro di
multa e a 2000 euro di spese processuali. Converrà, dunque, tenere la lingua a
freno, la prossima volta, per l’attempato residente di un paese non lontano dal
lago Maggiore!. (A cura dell’Avv. Eugenio Gargiulo)
(fonte
http://www.statoquotidiano.it/15/04/2013/terrone-di-m-giudici-ingiuria-
aggravata-dal-razzismo/136886/)
Contact Center Unar | Ad uso interno
43
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
VIOLENZA DONNE:
COORDINATRICI V-DAY ITALIA,
SERVE UNA LEGGE
16 Aprile 2013
(ANSA) - ROMA, 16 APR - "Con la prossima campagna il 'V-Day' intende
anche in Italia farsi parte attiva sul tema della giustizia e chiedere alla politica
interventi urgenti. In primo piano, la ratifica della Convenzione di Istanbul, come
primo passo per tutelare le donne da discriminazione, femminicidi, violenza.
Sarà quindi necessario chiamare tutti i parlamentari, uomini e donne, a uno
sforzo congiunto, a un impegno trasversale anche all'interno delle diverse forze
politiche, per vincere questa lotta di civiltà e arrivare finalmente al
pronunciamento di una legge sulla violenza contro le donne": lo afferma
Nicoletta Corradini, una delle tre donne che coordinera' a livello nazionale
l'edizione "V-Day" Italia 2014.
A Corradini, insieme a Elena Montorsi e a Nicoletta Billi - portavoce italiana di
Eve Ensler, autrice de "I monologhi della vagina" che sono il testo di riferimento
dei V-Day, campagna di mobilitazione per il contrasto e la prevenzione della
violenza sulle donne - e' stato infatti affidato l'incarico ufficiale nel corso di un
meeting che si e' svolto all'inizio di aprile a New York e al quale le tre donne
hanno
partecipato
in
rappresentanza
dell'Italia.
Un
riconoscimento,
sottolineano, al quale ha contribuito il successo di partecipazione ottenuto, in
Italia, da "One billion rising", la campagna di mobilitazione internazionale che si
e' svolta lo scorso 14 febbraio e che ha portato nelle piazze del nostro Paese
oltre 300 mila persone. Una partecipazione, sottolinea Corradini, che "ha
sorpreso e stupito tutti". (ANSA).
Contact Center Unar | Ad uso interno
44
Rassegna Stampa Settimanale
CALCIO:
15 - 19/04/2013
1^
AVELLINO
DIVISIONE.
MULTATO
PER
STRISCIONI E CORI RAZZISTI
16 Aprile 2013
PALERMO (ITALPRESS) - Il Giudice sportivo della Lega Pro Pasquale Marino,
in merito alle gare dell'ultimo turno della 1a divisione, ha squalificato per due
turni: Martini (Cuneo), Gemignani (Viareggio), Riva (Tritium); per una giornata:
Innocentim Migliaccio (Andria), Mengoni (Benevento), Di Quinzio (Cuneo),
Tarana (Feralpisalo), Blanchard, Cesaretti (Frosinone), Belfasti (Gubbio),
Agodirin, Barraco, Bruscagin (Latina), Nunzella, Soligo (Paganese), Favasuli,
Mingazzini (Pisa), Casiraghi (Tritium), Giovinco (Viareggio). Tra gli allenatori ha
squalificato per una giornata: Auteri (Nocerina).
Tra le societa', ammende all'Avellino (6.500) "perche' propri sostenitori in
campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi
fumogeni e facevano esplodere un petardo, senza conseguenze; gli stessi
esponevano uno striscione di contenuto offensivo per l'opposta tifoseria;
i medesimi intona vano cori inneggianti alla discriminazione razziale in
occasione dell'espulsione di un calciatore di colore della squadra
avversaria"; (ITALPRESS).
Contact Center Unar | Ad uso interno
45
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
GALLARATE, L'ULTIMA DEI MOHICANI
«UN TORNEO CONTRO IL RAZZISMO »
16 Aprile 2013
GALL ARATE - Tornano a far parlare di sé gli «Ultimi Mohicani», il collettivo
protagonista qualche anno fa di un tentativo di occupazione di uno stabile di
proprietà delle Ferrovie dello Stato in via Pacinotti.
Questa volta, però, la proposta è meno "bellicosa". L'idea infatti è quella di un
torneo di calcio popolare senza barriere al campo autogestito di via Forze
armate. Così si legge sulla pagina Facebook creata per promuovere la
manifestazione dal titolo "Prendi in contropiede fascismo e razzismo".
L'appuntamento è fissato per domenica 21 aprile, a pochi giorni dalla festa
della Liberazione. E appunto a questa ricorrenza è dedicata l'iniziativa. «Il 25
aprile ha un senso decisamente diverso da quello che le istituzioni
democratiche vorrebbero dargli». Secondo i Mohicani, infatti, «il fascismo non
se n'è mai andato».
E oggi vive «nei centri di identificazione ed espulsione, nelle prigioni, negli
ospedali psichiatrici giudiziari, nella militarizza zione dei territori e nel controllo
sociale». Per dare un calcio a tutto questo, i "Mohicani" invitano tutti a formare
una squadra con 11 titolari e presentarsi in via Forze Armate a partire dalle 14.
È
possibile
iscriversi
inviando
un'email
all'indirizzo
[email protected], oppure direttamente sul posto. In caso di
pioggia, si replica il 28 aprile. Al termine delle partite, aperitivo per tutti.
(fonte
http://www.laprovinciadivarese.it/stories/gallarate%20e %20malpensa/368036_gal
larate _we b_torneo_calcio/ )
Contact Center Unar | Ad uso interno
46
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
NIKE DESIDEROSA DI SOSTENERE UN
ATLETA APERTAMENTE GAY
16 Aprile 2013
Sport e omofobia? La Nike avrebbe
intenzione
di
opporsi
a
questo
binomio, sostenendo apertamente il
primo
giocatore
professionista
dichiaratamente gay. Il capo della
società
sportiva,
secondo
Rick
Welts, dirigente sportivo americano,
avrebbe assicurato il proprio supporto, ecco le parole precise a lui riportate
ben due anni fa, nel 2011:
“Mi hanno assicurato apertamente che la Nike avrebbe abbracciato e
sostenuto (il coming out, ndr)”
E ha inoltre aggiunto e assicurato:
“Il giocatore che lo fa, sarà stupito per le ulteriori opportunità che verranno
messe sul tavolo, non quelle che verranno tolte”
La scelta di dichiararsi gay è sicuramente un passaggio non facile, anche
adesso nel 2013
“Di ricompensa c’è un rischio maggiore in questo momento, per l’individuo
che decide di diventare il primo atleta professionale apertamente gay negli
Stati Uniti. La prima volta che si fa qualcosa si ottiene una maggior parte
del beneficio”
Un modo ottimo per sottolineare come il dichiararsi omosessuale non debba
obbligatoriamente essere visto come un rischio ma anche come qualcosa
sulla quale puntare (e investire economicamente)
(fonte
http://www.queerblog.it/post/55533/nike-desiderosa-di-sostenere-un-
atleta-apertamente-gay )
Contact Center Unar | Ad uso interno
47
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
28°
TORINO
FESTIVAL.
DA
HOLLYWOOD
GLBT
FILM
SODOMA
A
I FILM CHE CAMBIANO LA VITA
Di Ada G uglielmino
16 Aprile 2013
120 titoli provenienti da 34 nazioni: lungometraggi, cortometraggi,
documentari che altrimenti rimarrebbero invisibili.
Il 28° Torino GLBT Festival. Da Sodoma a Hollywood, propone una selezione
di opere drammatiche e commedie, omaggi e attualità, eventi speciali e sguardi
al passato. Il focus è sul corpo, sulla difficoltà di amarsi e costruire relazioni
gay, sia in quei paesi – Iran, Libano, Marocco, Pakistan, Taiwan da cui
provengono alcuni dei film presenti a Torino – dove le persone GLBT sono in
pericolo di vita, sia nei luoghi in cui l’arretratezza culturale e sociale impedisce
di
vivere
serenamente
e
apertamente
la
propria
condizione.
La
sezione Mezzaluna rosa a cura di Alessandro Golinelli mette a fuoco il coraggio
di uscire allo scoperto rischiando la vita nei paesi del Medio Oriente. Le opere
di We are family, a cura di Giovanni Minerba, raccontano le difficoltà delle
famiglie omogenitoriali.
Non si pensi, tuttavia, a un ritorno al passato, quanto a una nuova visione, una
nuova spinta propulsiva che parte dal passato – anche con la sezione Vintage
– del cinema GLBT per scoprire che cosa potrà avvenire in futuro.
Il film di apertura sarà Any Da y Now, di Tra vis Fine, tratto da una storia vera,
mentre chiuderà la commedia brillante di Gary Entin Geography Club,
protagonisti adolescenti tra omofobia e bullismo. Tema che tornerà nella serata
del 20 aprile, con l’evento speciale Bullismo, al centro del bersaglio, simbolica
adesione del Festival alla Giornata del Silenzio, appuntamento fisso nelle
Contact Center Unar | Ad uso interno
48
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
scuole medie e superiori degli Stati Uniti dedicato alla sensibilizza zione sul
tema del bullismo omofobico.
Tre le sezioni competitive - lungometraggi con 11 opere, documentari con 6
titoli e cortometraggi con 20 opere - sottoposte al giudizio di tre giurie
internazionali. Molte le opere fuori concorso, il premio alla carriera “Dorian
Gray” (dopo James Ivory, Lindsay Kemp e Luciana Littizzetto) sarà assegnato
all’attrice Ingrid Caven, diva feticcio, nonché moglie, del regista tedesco Rainer
Werner Fassbender.
Inoltre, con l’edizione 2013, il Torino GLBT Festival ha avviato un progetto di
catalogazione delle opere cinematografiche che hanno partecipato alle ultime
cinque edizioni. Le 18mila pagine che raggruppano le schede di 3000 film con
un
motore
di
ricerca
interno
sono
raggiungibili
al’indirizzo
http://www.glbtmoviedatabase.net.
Appuntamento dal 19 al 25 aprile 2013.
Programma e aggiornamenti sul sito ufficiale www.tglff.com
(fonte http://www.nonsolocinema.com/Torino-GLBT-Film-FestivalDa_27632.html )
Contact Center Unar | Ad uso interno
49
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
P OST RAZZISTI , LA POLIZIA DI S AN
GALLO PIÙ SEVERA SULLA SUA PAGINA
F ACEBOOK
16 Aprile 2013
Chi scrive commenti di ffamatori o ostili contr o gli stranieri sulla
pa gina
Fa cebook
della
poli zia
cant onale
sangall ese ri schia una
denun cia penale
SAN GALLO - Chi scrive commenti diffamatori o ostili contro gli stranieri sulla
pagina Facebook della polizia cantonale sangallese rischia una denuncia
penale. Questa la reazione alle critiche da più parti di cui ha riferito ieri la
"Ostschweiz am Sonntag", secondo cui le forze dell'ordine tollerano la
pubblicazione di post offensivi.
In un comunicato odierno il comandante della polizia cantonale Bruno Zanga si
distanzia "nel modo più assoluto" da commenti simili. In futuro i post saranno
giudicati in maniera più rigorosa e quelli che potrebbero violare la netiquette
(l'insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di internet
nel rapportarsi agli altri) saranno cancellati. Eventualmente gli autori saranno
inoltre perseguiti penalmente.
(fonte http://www.tio.ch/Ne ws/Svizze ra/731735/Post-razzisti-la-polizia-di-SanGallo-piu-se ve ra-sulla-sua-pagina-Facebook/ )
Contact Center Unar | Ad uso interno
50
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
GRECIA: CONSIGLIO D'EUROPA
PER MESSA AL BANDO ALBA
DORATA
ATENE DEVE INTERVENIRE, SE NECESSARIO ADOTTARE
MISURA ESTREMA
16 Aprile 2013
STRASBURGO Le autorità ; greche - governo, parlamento, e magistratura devono agire con risolutezza nei confronti del partito neo nazista Alba Dorata
arrivando, se necessario, a bandirlo. A chiederlo e’ il Commissario dei
diritti umani del Consiglio d’;Europa, Nils Muiznieks, che nel rapporto
pubblicato oggi, basato sulle informazioni raccolte in Grecia durante la visita
condotta alla fine di gennaio, esprime fortissima preoccupazione per i discorsi e
gli atti razzisti di membri e simpatizzanti di Alba Dorata. La preoccupazione del
commissario nei confronti di Alba Dorata poggia su una valutazione
dell'ideologia del partito, delle dichiarazioni fatte dai suoi parlamentari, ma
deriva anche dai 17 attacchi opera dei suoi membri, soprattutto contro
immigrati, tra giugno e ottobre 2012. Muiznieks ritiene tuttavia che Alba Dorata
sia solo una parte del problema. Il crescente razzismo in Grecia infatti sarebbe
alimentato anche dalle dichiarazioni contro gli immigrati fatte da diversi uomini
politici e di governo, oltre che dal comportamento delle forze dell'ordine.
Nel rapporto il commissario dice di aver ricevuto lo scorso settembre dalla
Grecia una lettera firmata da oltre 18mila persone che, allarmate dal crescente
razzismo, chiedevano il suo intervento e inchieste rigorose sugli attacchi
razzisti, oltre 200 in un anno.
Muiznieks indica quindi tutta una serie di misure che le autorita' greche
devono adottare per far fronte a questo fenomeno, arrivando a indicare anche
la possibilita' di sciogliere Alba Dorata; un atto che, data la natura del partito e
le prove raccolte contro i suoi membri, non costituirebbe una violazione degli
standard del Consiglio d'Europa. (ANSA).
Contact Center Unar | Ad uso interno
51
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Comunicato stampa
Roma 8 Aprile 2013 ore 18.00
FORNERO:
CONFERMATO
A
STOCCOLMA
L'IMPEGNO
ITALIANO PER LA STRATEGIA
ROM
15 Aprile 2013
Il 10 aprile si è aperto a Stoccolma un importate incontro organizzato dal
Ministero dell’integrazione svedese per discutere della strategia europea per la
inclusione sociale dei Rom
sull’argomento.
L’Italia,
con
gli esperti dei vari Paesi europei
rappresentata
dall’UNAR,
Ufficio
nazionale
antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari Opportunità, ha presentato un
quadro della diffusione del fenomeno e delle sue fasi più critiche, che nel
periodo 2007-2010 hanno visto il passaggio dal razzismo implicito ad
espressioni esplicite di antiziganismo, che hanno interessato i media, il
linguaggio politico e la società più ampia. Su questi temi è intervenuta il
Ministro dellavoro e alle politiche sociali con delega alle pari opportunità Elsa
Fornero, la quale proprio in occasione della Giornata internazionale celebrata
l'8 aprile scorso, plaudendo alla lodevole iniziativa della Presidente Boldrini e
alle varie iniziative messe in campo per far conoscere la cultura Rom, ha
sottolineato come “troppe volte nella storia recente si è passati dai pregiudizi
alla violenza verbale e fisica contro i rom, che pur essendo la più grande
minoranza
d’Europa sono anche
i soggetti
che
vivono
le maggiori
discriminazioni nell’accesso a beni e servizi”. A Stoccolma è stata quindi
presentata la Strategia italiana per la inclusione sociale dei Rom che è il primo
Contact Center Unar | Ad uso interno
52
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
impegno, organico e sistematico, messo in atto dal Governo per affrontare
quella che secondo il Ministro Fornero resta "una grave emergenza sociale".
ROM: FORNERO, CONFERMATO A
STOCCOLMA IMPEGNO ITALIANO
CONTRO DISCRIMINAZIONE =
RAPPORT O UNAR, SUI ME DIA E NELLA SOCIET A'
DA
RAZZISMO
IMPLICITO
A
ESPLICITO
ANTIZIGANISMO
15 Aprile 2013
Il 10 aprile si e' aperto a Stoccolma un incontro organizzato dal Ministero
dell'integrazione svedese per discutere della strategia europea per la inclusione
sociale dei Rom con gli esperti dei vari Paesi europei sull'argomento.L'Italia,
rappresentata dall'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del
Dipartimento Pari Opportunita', ha presentato un quadro della diffusione del
fenomeno e delle sue fasi piu' critiche, che nel periodo 2007-2010 hanno visto il
passaggio dal razzismo implicito ad espressioni esplicite di antiziganismo, che
hanno interessato i media, il linguaggio politico e la societa' piu' ampia.
Su questi temi e' intervenuta il Ministro del lavoro e alle politiche sociali con
delega alle pari opportunita' Elsa Fornero, che ''proprio in occasione della
Giornata internazionale celebrata l'8 aprile scorso, plaudendo alla lodevole
iniziativa della Presidente Boldrini e alle varie iniziative messe in campo per far
conoscere la cultura Rom, ha sottolineato come 'troppe volte nella storia
recente si e' passati dai pregiudizi alla violenza verbale e fisica contro i rom,
che pur essendo la piu' grande minoranza d'Europa sono anche i soggetti che
vi vono le maggiori discriminazioni nell'accesso a beni e servizi'. A Stoccolma -si
legge in una nota- e' stata quindi presentata la Strategia italiana per la
Contact Center Unar | Ad uso interno
53
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
inclusione sociale dei Rom che e' il primo impegno, organico e sistematico,
messo in atto dal Governoper affrontare quella che secondo il Ministro Fornero
resta 'una grave emergenza sociale'''.
CAMERA:
BOLDRINI,
CONTRO
MIO
ANTISEMITISMO
IMPEGNO
ANCHE
SU
WEB
VISITA
ALLA
SINAGOGA,
INCONTRO
CON COMUNITA' EBRAICA ROMANA
15 Aprile 2013
Rafforzare le norme della legge Mancino contro il razzismo, la xenofobia e
l'antisemitismo che oggi trovano spazio anche sul web. E' l'impegno personale
che la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha garantito ai vertici della
comunita' ebraica che ha incontrato oggi, visitando la sinagoga e il museo della
storia ebraica a Roma.
"La visita e' andata molto bene -ha sottolineato Boldrini-
Insieme abbiamo
sottolineato come la comunita' ebraica romana appartenga indissolubilmente
al tessuto della citta' ma abbiamo anche
condiviso delle preoccupazioni,
rispetto ai sentimenti razzisti, antisemiti e xenofobi che oggi sempre piu' si
avvertono".
"Per questo -ha continuato Boldrini- c'e' bisogno di irrobustire le norme in
vigore, in particolare la legge Mancino che, nel corso degli anni, e' stata un po'
annacquata, anche per quanto riguarda le nuove forme di antisemitismo che si
trovano sul web, dove ci sono
decine di migliaia di pagine e gruppi di
discussione su Facebook che inneggiano al fascismo. Tutto questo non puo'
passare inosservato in uno Stato democratico ed e' giusto -ha concluso- che ci
sia piu' impegno da parte di tutti. Il mio non manchera'".
(Ruf/Ct/Adnkronos)
Contact Center Unar | Ad uso interno
54
Rassegna Stampa Settimanale
RC
AUTO,
15 - 19/04/2013
LA
DIRETTIVA
ANTI
DISCRIMINAZIONI CHE FA PAGARE
LE DONNE IL
18%
IN PIÙ
Le compagnie premiavano la maggiore prudenza. La «beffa»
dall'Europa. E per le guidatrici l'assicurazione auto aumenta
15 Aprile 2013
ROMA - Le tariffe Rc auto per le donne sono aumentate del
18% negli ultimi sei mesi. Stavolta non si tratta di
discriminazione, ma del suo contrario: per effetto di una legge
che vieta discriminazioni tra sessi nell'applicare le tariffe
assicurative, infatti, le donne, che pagavano meno perché
guidatrici più prudenti, ora si ritrovano a pagare di più.
Ma com'è possibile? In realtà, dopo la pubblicazione della sentenza della Corte
di giustizia europea, il 1° marzo 2012, sulla direttiva comunitaria del 2004
contro le discriminazioni di genere, in molti avevano previsto un rialzo delle
tariffe. Anche l'Ania, l'associazione delle assicurazioni, aveva inviato un suo
parere contrario alla Commissione europea, preventivando un rincaro del 30%
dei prezzi di listino per le donne al volante con l'introduzione del divieto. Ma
quelle note non sono state prese in considerazione, e dal 21 dicembre 2012
anche nel nostro Paese non è più possibile discriminare fra uomini e donne nel
calcolo dei premi di assicurazione nel ramo Rc auto.
AU MENTI DEL 18% - Risultato? In base a uno studio effettuato dal professor
Giam Pietro Cipriani, dell'Università di Verona, confrontando circa 2.500
preventivi effettuati a luglio 2012 e poi a gennaio 2013, i premi di assicurazione
per le donne sono aumentati di quasi il 18% per le giovani guidatrici al primo
contratto di assicurazione, classe 14. A questo aumento corrisponde invece
una netta diminuzione - del 10% - per gli automobilisti maschi inesperti. In
media, se prima le donne pagavano circa 600 euro in meno rispetto agli
uomini, con le nuove tariffe pagano 350 euro in più, mentre gli uomini hanno
Contact Center Unar | Ad uso interno
55
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
usufruito di un vantaggio di 250 euro in meno. Con variazioni anche molto forti
tra una compagnia e un'altra: guardando solo ai tre gruppi più importanti, le
variazioni per le donne con l'unisex vanno da un minimo di +6% per Generali
ad un massimo di +19% per Fonsai, secondo la ricerca. Anche per gli uomini le
diminuzioni sono piuttosto diverse tra le compagnie, con il massimo sconto che
va a quelli assicurati con Unipol.
«Ma in realtà l'aumento per le giovani donne rispetto agli uomini in seguito alle
polizze unisex è certamente superiore al 18% - spiega il professor Cipriani -.
Perché le compagnie avevano già iniziato ad adeguarsi in vista delle polizze
unisex, e l'Isvap (l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ora Ivass, ndr )
aveva già registrato nel suo rapporto rincari doppi per le donne rispetto agli
uomini nella rilevazione di luglio 2012 sull'anno precedente».
LE TESI SUL LIVELLAMENTO - In effetti anche a ottobre del 2012, sempre
stando alle tabelle Ivass, i 18enni maschi inesperti alla guida di una vettura a
benzina 1300 di cilindrata, pagavano lo 0,80% in meno rispetto allo stesso
mese dell'anno precedente, mentre le loro coetanee in posizione analoga si
ritrovavano un listino ritoccato all'insù del 5,3%. Una differenza aumentata nel
corso del tempo, ma che sarebbe destinata a scomparire, secondo il direttore
centrale dell'Ania Vittorio Verdone: «Le tariffe sono in diminuzione perché si è
ridotta la frequenza dei sinistri ed è calato il rapporto tra premi e costo totale
del sistema. Quindi ci sarà un livellamento generale verso il basso». Tesi non
condivisa da Cipriani: «I prezzi si livelleranno - dice - solo se si potrà osservare
lo stile di guida, magari usando le scatole nere. Oppure se le compagnie
cominceranno ad aggirare il divieto proponendo tariffe agevolate per
professioni tipicamente femminili».
Insomma, per ora ci tocca tenerci i rincari. «Quella tra uomini e donne era una
discriminazione che faceva del bene alle donne - commenta Donatella Porrini,
docente di Politica economica all'Università del Salento, che assieme a Cipriani
aveva sollevato il dibattito su lavoce.info -. Eppure vietare le discriminazioni
corrisponde a un principio superiore a cui bisogna attenersi. Anche se le
conseguenze non piacciono».
(fonte http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_14/assicurazioni-tariffe-unisex_66446e38a4d0-11e2-9ee4-532c6d76e49d.shtml)
Contact Center Unar | Ad uso interno
56
Rassegna Stampa Settimanale
PADOVA:
15 - 19/04/2013
„VUOLE
ALL ’ OCCIDENTALE,
MUSULMANA
VIENE
VIVERE
RAGAZZINA
LEGATA
AL
LETTO“
15 Aprile 2013
“Ennesimo caso di discriminazione al contrario: una 17enne di
origine siriana veniva maltrattata dalla sua famiglia perché
voleva vivere come le sue amiche italiane e frequentare un
ragazzo. La ragazzina si è rivolta ai carabinieri“
VIVERE ALL'OCCIDENTALE. Una ragazzina 17enne di origini siriane veniva
controllata e appunto maltrattata dai suoi familiari di fede musulmana perché la
giovane voleva vi vere “all’occidentale".“
NEL 2011 INSULTATA E AGGREDITA PERCHE' PORTAVA IL VELO
(vedi
link
:
http://www.padovaoggi.it/cronaca/hind-talibi-bassanello-studentessa-
musulmana-aggredita-velo-strappato.html)
LEGATA AL LETTO. Niente amiche italiane, niente usanze italiane, niente
ragazzo italiano: pur di non “rischiare” comportamenti contrari alla loro fede
religiosa arrivavano addirittura a legarla al letto e seguirla.
LA DENUNCIA. La ragazzina si è rivolta allora ai carabinieri che, hanno
anche ascoltato un'amica, e durante le indagini la ragazzina verrà accolta in
una struttura protetta.
Contact Center Unar | Ad uso interno
57
Rassegna Stampa Settimanale
(fonte
15 - 19/04/2013
http://www.padovaoggi.it/cronaca/vuole-vivere-all-occidentale-
ragazzina-musulmana-legata-al-letto-padova-2013.html
A L TG1 PASSA L’OPINIONE CHE GLI
ATEI SONO “DISABILI DEL CUORE ”
15 Aprile 2013
Nel corso dell’edizione serale del Tg1 Rai del sette aprile 2013 è andato in
onda un servizio di Marco Clementi sull’insediamento del vescovo di Roma
Bergoglio. Un intervistato, nel commentare il saluto ricevuto dal papa, ha
definito gli atei quali “disabili del cuore”. Il giornalista ha annuito sorridendo.
Marco Clementi è un giornalista embedded: si è laureato in filosofia
all’Università cattolica, è sposato con una giornalista di Radio Vaticana, ha
vinto il premio UCSI Fondazione Cattolica alla Televisione e non disdegna di
tenere conferenze nelle parrocchie. Ha tutto il diritto di farlo. È invece
discutibile che la Rai si faccia megafono delle sue convinzioni. L’affermazione
dell’intervistato, un non vedente, è stata infatti esplicitamente condivisa dal
giornalista e inserita nel montaggio finale.
Il servizio pubblico si è fatto così veicolo di uno stereotipo negativo che circola
nel mondo cattolico, quello degli atei “aridi” di relazioni umane: Benedetto XVI,
tre anni fa, aveva sostenuto che “solo se abbiamo Dio nel cuore, siamo in
grado di cogliere nel volto dell’altro un fratello in umanità, non un mezzo ma un
fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura
dell’infinito mistero dell’essere umano”.
Non chiediamo, a mo’ di riparazione, che la Rai veicoli uno stereotipo negativo
che purtroppo circola anche nel mondo ateo, e che mandi quindi in onda,
senza contraddittorio, un disabile che definisce i credenti “disabili della mente”.
Abbiamo invece chiesto al Tg1, all’Unar e alla commissione vigilanza Rai che
la testata prenda pubblicamente ed esplicitamente le distanze dal servizio di
Marco Clementi, e che episodi del genere non si ripetano più in futuro.
L’associazione
Contact Center Unar | Ad uso interno
58
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Al Direttore del Tg1
Alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei
servizi radiotelevisivi
All’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali)
Nel corso dell’edizione serale del Tg1 Rai del sette aprile 2013 è andato in
onda un servizio di Marco Clementi sull’insediamento del vescovo di Roma
Bergoglio. Un intervistato, nel commentare il saluto ricevuto dal papa, ha
definito gli atei quali “disabili del cuore”.
La Rai, avendo deciso di diffondere tale dichiarazione, ha deciso di farla
propria: il giornalista, ascoltandola, annuisce infatti sorridendo. Il servizio
pubblico si è reso così megafono di un’affermazione lesiva di tutti i cittadini non
credenti, senza poter rivendicare a suo discarico la libertà di espressione: non
vi è stato infatti alcun contraddittorio, e l’atteggiamento compiaciuto del
giornalista ha amplificato l’effetto dell’affermazione discriminante.
Poiché non è certo compito del servizio pubblico veicolare stereotipi negativi,
chiediamo che la testata prenda pubblicamente ed esplicitamente le distanze
dal servizio di Marco Clementi, e che episodi del genere non si ripetano più in
futuro.
Restando in attesa di una risposta, porgiamo i nostri cordiali saluti
(fonte http://www.uaar.it/news/2013/04/15/tg1-atei-disabili-del-cuore/ )
Raffaele Carcano, Segretario Uaar
Contact Center Unar | Ad uso interno
59
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
SPORT : PIÙ FACILE TESSERARE ATLETI
STRANIERI PER LE
L EGA DILETTANTI
SOCIETÀ
DELLA
15 Aprile 2013
Il Consiglio di Lega ha approvato una serie di misure per venire incontro ai
molti immigrati che chiedono di essere tesserati.
Il Consiglio della Lega nazionale dilettanti della Federazione italiana giuoco
calcio (Figc) ha approvato una serie di nuove norme che a partire dalla
prossima stagione renderà più semplice il tesseramento e quindi la
conseguente militanza di giocatori stranieri nel calcio dilettantistico italiano.
La novità principale riguarda la parificazione ai calciatori italiani dei calciatori
comunitari ed extracomunitari purché mai tesserati in precedenza. Dalla
prossima stagione sarà possibile per le squadre avere in rosa due giocatori
extracomunitari provenienti da federazioni estere mentre non ci saranno limiti ai
comunitari.
Gli stranieri potranno essere ceduti anche nel mercato invernale, cosa che
attualmente non è concessa. Conseguentemente saranno snellite anche le
procedure di tesseramento: gli stranieri non avranno più l’obbligo di dimostrare
la residenza in Italia da almeno un anno, ma solo presentare il permesso di
soggiorno valido. La LND ha anche deciso di portare da uno a due anni il limite
per ottenere lo svincolo da parte delle società.
(fonte http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005231)
Contact Center Unar | Ad uso interno
60
Rassegna Stampa Settimanale
UE :
15 - 19/04/2013
LANCIATO UN NUOVO PROGETTO
PER COMBATTERE IL RAZZISMO E LA
XENOFOBIA IN
EUROPA
15 Aprile 2013
Fumetti e workshop per promuovere l’integrazione e l’uguaglianza degli
immigrati nei Paesi europei.
Il progetto ComiX4= Fumetti ( HTTP:// WWW. COMIX4 EQU ALITY. EU/? LAN G= IT)
per l’eguaglianza è basato sulla necessità di promuovere lo sviluppo di una
società europea fondata sul rispetto dei fondamentali diritti umani e di
combattere il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza in Europa. Il
modo più efficiente per raggiungere questo scopo è promuovere la
comprensione reciproca attraverso il dialogo interculturale, che si rivela cruciale
in un periodo in cui l’Ue sta allargando i suoi confini e i suoi Paesi stanno
diventando sempre più destinazione per immigrati provenienti sia dagli stessi
Paesi Ue che non.
Il progetto, che si rivolge con particolare riguardo a Italia, Bulgaria, Estonia,
Romania e Lettonia, mira a coinvolgere immigrati di prima e seconda
generazione, spesso oggetto di discriminazioni, nella creazione di risorse
artistiche – nello specifico fumetti – da utilizzare nella lotta al razzismo e alla
xenofobia. Tra le principali iniziative vi è una competizione che premierà i
migliori fumetti inediti prodotti da autori che hanno un background di
immigrazione, la promozione di un sito web interattivo, di un catalogo di 80
pagine contenente i migliori fumetti prodotti dai concorrenti, di un “Manuale del
fumetto” per workshop a tema da tenersi in giro per l’Europa e di mostre
itineranti del fumetto.
Contact Center Unar | Ad uso interno
61
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
La competizione si dividerà in tre sezioni: “Lotta al razzismo”, “Storie di
immigrazione” e “Stereotipi”. Potranno partecipare immigrati che vivono nei
Paesi dell’Ue, dell’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) o in Paesi
che stanno negoziando l’entrata in Ue (Croazia, Montenegro, Serbia, Turchia,
Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo).
Rivolgendosi ad artisti immigrati, il progetto intende non solo promuovere la
percezione e la consapevolezza degli immigrati stessi verso il tema del
razzismo e dell’intolleranza, ma anche e soprattutto sensibilizzare l’opinione
pubblica europea presentando la visione e la prospettiva che gli immigrati
hanno verso queste problematiche. ComiX4= Fumetti per l’eguaglianza è
promosso dall’associazione italiana Africa e Mediterraneo e si avvale di quattro
partner europei: Mondo, ONG estone, Workshop for Civic Initiatives
Foundation, associazione bulgara, Arca – Forum romeno per rifugiati e migranti
e Grafiskie stasti, organizza zione lettone, ed è finanziato dal Programma diritti
fondamentali e cittadinanza dell’Unione europea.
(Samantha Falciatori)
(FONTE http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005227)
Contact Center Unar | Ad uso interno
62
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
IN
A BRUZZO
POINT » CONTRO
UN
«WATCHING
IL RAZZISMO E LA
XENOFOBIA
15 Aprile 2013
Selezione pubblica per un sociologo e un consulente legale, nell'ambito del
programma comunitario «Fundamental Rights and Citizenship». Entro il 18/4
Share on facebookShare on twitterShare on oknotizieShare on emailMore
Sharing Services0
Avviso pubblico della Regione Abruzzo per due incarichi in qualità di esperto
sociologo e consulente legale. In entrambi in casi si tratta di contratti di
prestazione d’opera occasionali.
La durata della collaborazione andrà da maggio/giugno 2013 a dicembre 2014
con un impegno massimo di 100 giornale lavorative per il sociologo e settanta
per il consulente legale.
Questi due professionisti verranno impiegati dalla Regione per predisporre un
watching point nazionale nell’ambito del programma comunitario “Fundamental
Rights and Citizenship”. E per questo motivo sono essenziali la conoscenza
dell’inglese e l’esperienza in temi di xenofobia.
La scadenza per candidarsi è il 18 aprile. Il testo dell’avviso, pubblicato sul
Bollettino
ufficiale
Regione
Abruzzo
(http://bura.regione.abruzzo.it/singolodoc.aspx?link=2013/Speciale_34_3.html)
Conorsi, n. 34 del 29/3, è su www.regione.abruzzo.it, cliccando su “Bura”.
Contact Center Unar | Ad uso interno
63
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
S ANREMO : PRESENTAZIONE LIBRO
‘MORTE DI UN B LASFEMO’ DI
FRANCESCA M ILANO
15 Aprile 2013
Il volume è dedicato a Shahbaz Bhatti politico-martire in Pakistan,
di famiglia cattolica, ucciso nel 2011 da un gruppo di terroristi
talebani
Venerdì 19 aprile, alle ore 16.30, presso
l'Istituto di diritti Umanitari a Villa Ormond di
Sanremo, si terrà la presentazione del libro
‘Morte
di
un
Blasfemo’
della
scrittrice
e
giornalista de ‘Il Sole 24 ore’ Francesca Milano.
“Il libro – spiega il presidente del club Unesco
Sanremo Ciro Esse - è dedicato a Shahbaz
Bhatti politico-martire in Pakistan, di famiglia
cattolica, attento ai poveri, agli oppressi e ai
bisognosi; ucciso nel 2011 da un gruppo di
terroristi talebani. Interverrà al dibattito, oltre la Segretaria Generale
dell'Istituto Stefania Baldini, il giornalista di origine Pakistana Ahmad Ejaz,
impegnato per i diritti delle e degli immigrati è inoltre parte attiva nei
dialoghi con le istituzioni sull'Islam in Italia, forte sostenitore di un Islam
moderato ed è anche uno dei componenti della C onsulta islamica presso il
Ministero
dell'Interno.
Francesca Milano è
laureata
in
Scienze
della
Comunicazione a Perugia, ha conseguito un master in Investigazione
Criminale presso la Sapienza di Roma ed ha frequentato la Scuola di
giornalismo presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
(fonte
http://www.azad.it/index.php?option=com_content&view=article&id=712:s
anremo-presentazione-libro-morte-di-un-blasfemo-di-francescamilano&catid=48:lingua-italiana&Itemid=89)
Contact Center Unar | Ad uso interno
64
Rassegna Stampa Settimanale
UNA
15 - 19/04/2013
MOSTRA SULLO SPORT CONTRO
IL RAZZISMO A
PARADISO
15 Aprile 2013
PAR ADISO - In occasione della settimana contro il razzismo 2013, dal 15 al 26
aprile 2013 nel Palazzo comunale in Via delle Scuole 23, negli usuali orari di
apertura degli sportelli, sarà visibile una mostra sul tema dello sport come
strumento per la prevenzione del razzismo, della violenza e per l'integrazione.
L’esposizione si articola su una ventina di cartelloni illustrati e ben curati
graficamente che presentano i lavori di vari gruppi di allievi di terza della
Scuola professionale per sportivi d’élite di Tenero. Ogni pannello è centrato su
un argomento preciso, ad esempio le Olimpiadi di Berlino del 1936 con l’exploit
dell’indimenticabile sprinter Jesse Owens o politica e razzismo negli stadi e
ancora lo sport e il comunismo e i suoi limiti, al fine di garantire una
panoramica completa e obiettiva su cosa significhi realmente il razzismo in
campo sportivo e su quanto questo tema sia ancora una problematica
rilevante.
L'obiettivo che si intende raggiungere organizzando questa mostra è di riflettere
sui pregiudizi che troppo spesso si hanno nei confronti di persone di altre etnie
e di sottolineare l’insostituibile ruolo dello sport come elemento d’aggregazione
sociale e di superamento delle barriere razziali.
La Scuola professionale per sportivi d‘élite (SPSE) intende così porsi come
polo di diffusione di una cultura etica sportiva e di valori sociali attraverso lo
sport e in questo senso intende sviluppare il suo progetto su più anni, sia a
livello locale che nazionale e internazionale. Per questo, nell’ambito del
Progetto didattico interdisciplinare (PDI) previsto durante il corso del terzo e
ultimo anno di formazione, la SPSE già dallo scorso anno sta organizzando
una “Campagna di prevenzione del razzismo, della violenza e per l’integrazione
attraverso lo sport” di cui questa mostra fa parte.
(fon te http://www.tio.ch/News/Ticino/731681/Una-mostra--sullo-sport-contro-ilrazzismo-a-Paradiso/ )
Contact Center Unar | Ad uso interno
65
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
STAMPA ESTERA
S ECOND UNIVERSITY SOUNDS ALARM
OVER
SEGREGATION
AT
MUSLIM
STUDENT EVENTS
16 Aprile 2013
A Second university in a matter of weeks has launched an
investigation into claims that Muslim students are enforcing
segregation between men and women at public events.
By John Bingham, Religious Affairs Editor
Leicester University voiced concern after photographs emerged
showing hand-written signs directing male and female students to sit
in separate sections at a public talk on the existence of God
organised by the university’s Islamic Society.
The meeting was addressed by Hamza Tzortzis, an Islamic speaker
who tours university campuses, who was at the centre of controversy
over segregation at University College London (UCL) last month.
UCL announced that it was banning his organisation, the Islamic
Education & Research Academy (IERA), from its campus after a
debate he was addressing descended into farce over the issue of
segregation.
The latest row erupted after photographs were published on the
internet showing sheets of A4 paper attached to a door reading
“brothers” and “sisters” with arrows pointing in opposite directions at
the entrance to the event in Leicester.
Contact Center Unar | Ad uso interno
66
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
A separate notice on the website of the University of Leicester
Islamic Society (ULISoc), makes clear that while its meetings are
open to the public it has a policy of “segregated seating for brothers
and sisters at all co-attended events”.
The University said that it would investigate the signs shown in the
photographs, which are said to have been taken by a student, but
added that it was not aware of anyone being “forced” to sit
separately.
Then, after being shown a link to the society’s website making clear
that it had a policy of segregated seating, it said it would ensure that
no one was required to sit separately unless they wished to.
A spokesman for Tzortzis’s group acknowledged that it was not
uncommon for the sexes to be informally segregated at events for
Muslim students but insisted any signs were just to “facilitate” rather
than “enforce” separation.
He added that there was “not usually any sort of problem” if nonMuslims attend events and ignore signs advising them to sit in
different areas.
“It is a little bit of a storm in a teacup,” he said.
“It is down to a bit of a misunderstanding about the way that Islam is
perceived.”
He added that signs could be helpful to “accommodate” people who
“want to sit with their own gender”.
And Mr Tzortzis responded to criticism on Twitter, insisting that there
had been no "enforcement" but added: "This is neo-liberal extremism
at its best.
"If women want to sit alone, let them."
Last month a debate organised by the IERA and addressed by Mr
Tzortzis at UCL almost had to be abandoned over the issue of
segregation.
Contact Center Unar | Ad uso interno
67
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
Professor Lawrence Krauss, a leading physicist and former adviser to
Barack Obama, was invited to debate the question of "Islam or
Atheism: Which Makes More Sense?" with Mr Tzortzis.
But he threatened to walk out when he discovered that men and
women were sitting in segregated blocs.
He was persuaded to stay only after organisers agreed to let men
and women sit together but then found himself being accused of
intolerance by angry members of the audience.
The professor later remarked that British people appeared too afraid
to offend “vocal and aggressive” elements.
A spokesman for Leicester University said: “The university will
investigate whether entrances to the hall for this event were
segregated by the Society and will ensure there is no recurrence of
this.”
Dan Flatt of the university’s Students’ Union said: “The Students’
Union does not believe in enforced segregation.
“We trust in our Societies ability to conduct their events in
accordance with the principles of the Union.”
No-one from the University of Leicester Islamic Society itself
responded to inquiries about the arrangement last night.
On its website the group advertises sporting sessions for men and
women but adds: “Please note: due to the relocation of sports
facilities this year it has unfortunately not been possible to book the
Sports Hall for sisters' sports.”
(fonte http://www.telegraph.co.uk/)
Contact Center Unar | Ad uso interno
68
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
E L VÍDEO CONTRA LA CATALANOFOBIA
SUPERA YA EL MILLÓN DE VISITAS
16 Aprile 2013
Partidarios
y
detractores
de
la
bloguera
Mel
Domínguez responden a su monólogo en el que
defiende a los catalanes
El vídeo sobre la catalanofobia de la bloguera andaluza residente en
Barcelona Mel Domínguez
(link http://www.youtube.com/watch?v=M14ebPJ-AtM)
ha superado ya el millón de visitas. Desde que lo colgó en Youtube el
pasado 8 de abril, el mensaje de esta joven de Huelva se ha
extendido rápidamente por las redes sociales. Miles de personas han
compartido el vídeo, creando así un gran debate entre partidarios y
detractores que ha abrumado a su autora.
Durante los 12 minutos que dura el monólogo ¡A mí me hablas en
español!, Domínguez explica que desde pequeña le inculcaron “el
odio hacia Cataluña”. Este rechazo hacia los catalanes por “quererse
independizar” es, según cree, totalmente injustificado y no responde
a la realidad de la situación.
Así, intenta desmontar todos los tópicos que se tienen sobre
Cataluña como el hecho de que todas las señales viarias estén
únicamente en catalán ya que están en las dos lenguas o que los
catalanes siempre se dirijan a los demás en su lengua. Ella afirma
que esto no es cierto, ya que nunca la han discriminado por su
idioma e incluso sus amigos se dirigen a ella en castellano aunque les
pida que lo hagan en catalán.
Contact Center Unar | Ad uso interno
69
Rassegna Stampa Settimanale
15 - 19/04/2013
La joven, que aprendió catalán mirando el programa de sátira
deportiva Crackovia de TV3, admite que en Andalucía, su tierra natal,
no
entienden
porque
defiende
a
los
catalanes
injustificadas. Como remedio, argumenta que
lo
de
críticas
mejor es el
conocimiento verídico de la realidad y no dejarse llevar por los
tópicos, motivo que la llevó a grabar este pedagógico vídeo.
(fonte da El Pais)
Contact Center Unar | Ad uso interno
70