Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa
Mercoledì 27 luglio 2016
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
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20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 27 luglio 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Silvia Fumarola
La Repubblica
44
Chef di strada
La Stampa
48
Tommy il medagliato down
Avvenire
10
Renzi, tour in molise e calabria «ora in italia le opere si fanno»
Corriere Delle Alpi
23
Acquistato l'ergometro per l'usl
1
5
Gianni Santamaria
6
7
Il Giornale Del Piemonte 5
Il concerto di ferragosto torna nelle valli olimpiche
E Basile
8
Il Giorno Lecco-como
19
Europei, de maria e riva lasciano il segno
L. Pardini
10
Il Secolo Xix Levante
21
Olimpiadi di rio in salsa levantina ecco i nostri campioni in campo
A Ferro
11
Il Secolo Xix Levante
28
Podestà, il fiioriclasse alla conquista di rio
A Ferro
12
L'arena
42
Il ricordo di laura conz «barcellona fu un sogno i giochi esperienza unica»
A.p.
14
La Nazione Firenze
6
I canottieri salutano caselli in partenza per rio
F.m.
15
La Nazione Lucca
6
La maratona delle star lucchesi fa il pieno
P.cer
16
La Repubblica Torino
16
Il concerto di ferragosto sale a sestriere nel decennale olimpico
C Caroli
17
Messaggero Veneto
51
L'iniziativa cainero anima disportland: «dopo il brasile torneranno qui»
18
Oggi
62
Piccola videoguida ai giochi del 2016
19
Primo Piano Molise
3
Renzi e il tempo della responsabilità "piccoli e orgogliosi, non mollate"
Pubblicitã Italia Today
15
Visa, completato il team visa rio 2016 con i refugee olympic athletes
22
Qs
6
Paralimpiadi sette i bolognesi al via zanardi, mazzei, mancarella e sarti i big
23
Torino Cronaca
33
Con i big del tennis in carrozzina arriva un anticipo delle olimpiadi
R. Levi
24
Torino Cronaca
34
In diretta tv a sestriere il concerto di ferragosto
E Gagliardi
26
Tribuna Di Treviso
37
Due giganti e un ragazzino rullano tutti a xodiimilco
A Frigo
27
Tuttosport
21
Olimpiadi down a firenze orlando fa il pieno di medaglie
30
Tuttosport
20
Derby giorgi-vinci a montreal per fognini c'è coach pennetta
31
Nuovo Corriere
Nazionale
Topolino
9
Notte paralimpica, a roma la presentazione
32
R Iacobucci
43, 4 Rio, arriviamo!
20
33
CIP WEB
Umbriajournal.com
Web
Presentazione della notte bianca dello sport paralimpico a Roma
Nome *
39
Redattoresociale.it
Web
Paralimpiadi Rio 2016, 11 gli atleti in partenza dall’Emilia-Romagna
Copyright Redattore Sociale
41
Corrierediragusa.it
Web
"E... state" con Despar tra sport, zumba e musica
Redazione
43
Emiliaromagna.coni.it
Web
Undici gli atleti paralimpici dell'Emilia Romagna Rio
Emiliaromagna
45
Dida.orizzontescuola.it
Web
SBiM. Sport, Benessere in Movimento. Evento a Torino aperto alle scuole
Orizzontescuola.it
47
Gabriele Rubini è diventato famoso grazie al programma di cucina "Unti e bisunti" su Dmax
Gira il film sulla sua vita, dal rugby ai fornelli. Sarà il cuoco degli atleti alle Paralimpiadi di Rio
FRASCATI (ROMA)
L
E POSATE sono abolite, il suo è un corpo a corpo col cibo: che
siano lampascioni, pasta, carne, usa le mani. Ma mai
fermarsi all'apparenza, Chef Rubio, all'anagrafe Gabriele
Rubini, ex rugbista diventato guru dello Street food, una
roccia coperta di tatuaggi, non è rude come appare. Con
Unti e bisunti, programma cult di cucina su Dmax, ha conquistato
nonne, nipoti e surfisti. Un fenomeno social da mezzo milione di
seguaci su Facebook (commenti romantici: «Mettimi sulla brace
come una fetta di pancetta» ) che va oltre il web: a Napoli Rubio
pastore tatuato troneggia nel presepe di San Gregorio Armeno.
Visto il successo, si gira il film Unto e bisunto, Chef Rubio story
dall'infanzia ai fornelli, che Dmax trasmetterà a dicembre. Seduto
nella sala trucco improvvisata in una cantina di Frascati, Rubini
si racconta e ribadisce: lui è proprio così e non lo "disegnano" così;
il regista Riccardo Mastropietro organizza il set, in tavola lumache
annegate nel sugo, coratella e coppiette ( strisce di carne essiccata,
ndr), e non è ancora mezzogiorno. Se Gracco impiatta come un
mosaicista, chef Rubio taglia, spella, suda, cuoce e divora: «Più della
cucina, m'interessa il viaggio el'incontro con le persone perché sono
curioso. La gente lo capisce». Trentatré anni, nato a Frascati, genitori
avvocati, è impegnato contro i disturbi alimentari, ha cucinato
nelle carceri, illustrato su Repubblica.it le videoricette nella lingua
dei segni italiana ( Lis ), realizzate con l'Istituto statale sordi ( Issr )
di Roma. Dal 7 settembre a Rio de Janeiro sarà il cuoco degli atleti
alle Paralimpiadi: «Un bel progetto perché la parrocchia che ospiterà
la mensa resterà a disposizione dei bambini delle favelas».
(s.f.)
Chef
strada
Rubio: "Con il cibo
abbraccio il mondo"
SILVIA FUMAROLA
Gabriele, un film biografico a 3 3 anni non le sembra
un'esagerazione?
«Il film è una scusa per spiegare con un racconto ironico cosa
faccio. La gente ha capito che difendo i valori della tradizione:
non sono un prodotto della tv ».
Com'è nata la passione per la
cucina?
«Vedendo cucinare mamma e
nonna».
Da piccolo che sognava di fare?
«Il macellaio, il pescivendolo o
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
l'oceanografo. Sono appassionato di squali, animali affascinanti
che rispetto. Dopo il liceo classico
ho provato a fare il test di ingresso a Biologia, non è andato e non
mi sono incaponito. L'ho tenuta
come passione».
Com'è entrato il rugby nella
sua vita?
Pag. 1
«A dieci anni avevo una scoliosi importante e ho cominciato a
fare sport. Crescendo l'ho fatto a
livello agonistico anche se il rugby non ha tutta la magia che ci vedono. Però con le nazionali giovanili ho avuto la fortuna di uscire
dai confini, mi è servito a stimolare l'attitudine al viaggio. Facevi
la figura dell'italiano medio a
un'età inferiore rispetto agli altri... Le prime trasferte sono stati
importanti, ho scoperto il cibo di
strada in Irlanda, Galles, Inghilterra, quartieri interi dove si faceva solo fish and chips. Sono stato
in Sudafrica prima del mitico
viaggio in Nuova Zelanda a 21 anni, quando sono rimasto a vivere
fuori. Aiutavo in cucina, oltre a
imparare l'inglese ho capito come andavano il mondo e l'Italia».
Che ha capito?
«Ero convinto di trovare il bello fuori, ma c'è tanta bellezza anche in Italia. Vale la pena di provare a cambiare le cose da qui anche se bisogna lottare per tutto».
La cucina che rappresenta?
«Un modo di esprimermi. Con
un amico facevamo video per
spiegare le ricette in modo leggero, li hanno visti un paio di produttori ma non avevano capito
cosa m'interessasse davvero.
Quelli della casa di produzione
Pesci combattenti, con cui lavoro, sono stati intelligenti, hanno
detto: "Raccontati per quello che
sei e ti cuciamo un vestito addos-
so". Così è nato Chef Rubio, ma è
autentico».
Vuole dire che è rimasto se
stesso?
«Mi stupisco delle persone che
cambiano perché appaiono in tv,
non hanno spessore. Tolta l'esposizione mediatica è un lavoro come un altro. Ok, ti fermano per
strada e fa piacere. Ma sei tu».
Veramente la vedono come
un sex symbol. Quanto ha inciso il fisico?
«Ha influito, inutile prenderci
in giro. Però anche una persona
senza le mie caratteristiche, con
la cazzimma poteva farcela».
Perché gli chef sono diventati
divi?
«Lo trovo assurdo, fuori da
ogni logica. Colpa dell'industria
alimentare, il cibo è una moda».
Cosa guarda in tv?
«Non ho la tv, seguo qualche
serie al computer. Prima leggevo di più ora sto sempre in giro».
Non ha mai pensato di aprire
un ristorante?
«Non riesco a stare fermo in
un posto, si figuri se posso aprire
un ristorante».
I suoi genitori che dicono?
«Sono taciturno, non molto incline al dialogo se non con persone nuove che non sono i miei genitori».
I baffi tra D'Annunzio e Dalì
come nascono?
«Me li ero fatti fare in Rajasthan al matrimonio di un amico. Per un po' in tv li ho tenuti».
E i tatuaggi?
«La maggior parte li ho fatti in
Nuova Zelanda, altri a Marino».
Meglio una cena con Cannavacciuolo o con Gracco?
«Cracco non l'ho mai incontrato, Cannavacciuolo mi sta simpatico, ci siamo incrociati, mi ha fatto un buffetto con un sorriso che
diceva: "Stai facendo bene"».
Farebbe l'attore?
«Con tutti i cani che girano tra
cinema e tv se dovessi sentirmi
bene in un ruolo direi di sì. Il film
più bello che ho visto quest'anno
è Lo chiamavano Jeeg Robot. Dopo Alberto Sordi, Mainetti è riuscito a raccontare Roma come
nessun altro».
Che rapporto ha con Roma?
«Fino a 18 anni non avevo la
patente, non mi spostavo. Frascati ha una squadra che ha fatto vedere i sorci verdi alle squadre di
Roma. Poi sono andato a giocare
fuori. Roma comincio ad amarla,
prima vedevo solo i difetti, la fregatura è che è bella oltre le pecche. Chi la gestisce ha l'alibi: è
unica. Invece è inammissibile. Vivo a Frascati, è la mia base; se devo poggiare gli stracci c'è casa».
Ha mangiato intingoli spaventosi, ha un piatto preferito?
«Comfort food, il tramezzino
con l'insalata di pollo fatto bene,
con la maionese preparata in casa. Non ci vuole tanto. Perché nella vetrinetta dei bar sono così tristi?».
RUGBY
POPOLARITÀ
Grazie allo sport ho
imparato a viaggiare
Ma all'epoca facevo
ancora la figura
dell'italiano medio
Mi stupisco delle
persone che
cambiano solo
perché appaiono
in televisione
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
©RI PRODUZIONI! RISERVATA
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a
^
VIAGGIATORE
Gabriele
Rubini, Chef
Rubio, è nato a
Frascati nel
1983. Ex
rugbista, ha
vissuto in
Nuova Zelanda
dopo essere
stato reclutato
dal Poneke
RFC. Poi si è
trasferito in
Canada. Nel 201 Osi è
diplomato all'ALMA, la
scuola internazionale di
cucina italiana. Dal 2013
collabora col canale di
Discovery Dmax dove
ha debuttato col format
"Unti e bisunti". Trai
suoi programmi "Ire
della griglia", "Il ricco e il
povero"
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Pag. 3
ATAVOLA
Chef Rubio sul set
del film tv
"Unto e bisunto"
inonda su Dmax
a dicembre
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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7/Vanchiglietta
Tommy
il medagliato
down
«Mi sono allenato tanto. Due
volte a settimana per un'ora e
mezza. Ma ne è valsa la pena». Così Tommy Crosara
commenta la sua medaglia
d'oro. 40 anni, torinese, è arrivato primo ai Trisome Games di Firenze, le olimpiadi
per ragazzi con sindrome di
down. Ha vinto nel suo sport
preferito, il judo, nella categoria 73 kg. A prepararlo l'associazione sportiva dilettantistica Judo Club 21 che, in corso Cadore 16/a, segue anche
ragazzi con
disabilità intellettive e
relazionali.
«Abbiamo
una decina
di atleti con
sindrome di
down, non
vedenti o autistici», spiega
Mario Pignatelli, tecnico e allenatore. «Sono professionisti che possono arrivare lontano. Proprio come Tommy»
dice. Perché la disabilità non
deve spaventare e nemmeno
scoraggiare. «È essenziale
l'appoggio della famiglia», interviene, soddisfatta, Maruska, la madre di Tommy. «Mio
figlio ha sempre amato lo
sport: il judo, il nuoto, lo sci di
fondo. E un atleta, bisogna
credere in lui e portarlo da
una parte e dall'altra». Sino al
gradino più alto del podio.
Ky 3YNC ND ALCUNI DiRrm RISERVATI
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 5
Renzi, tour in Molise e Calabria
«Ora in Italia le opere si fanno»
E promette: la Salerno-Reggio conclusa a dicembre
della scuola crollata per il terremoto
del 2002, causando la morte di 27
ROMA
oncretezza e serietà. Sono le bambini e una maestra. Si è parlato
parole d'ordine della giornata deirisarcimenti,questione che si chiudi Matteo Renzi che ieri mat- derà grazie a un decreto approvato nei
tina ha inaugurato un viadotto sull'au- giorni scorsi. Toccante l'incontro con
tostrada Salerno Reggio Calabria e nel Pompeo Barbieri, uno dei bimbi sopomeriggio è andato a Campobasso per pravvissuti e oggi nuotatore paralimla firma del Patto per il Molise, con il pico. «Mi ha detto che farà di tutto per
presidente della Regione Paolo di Lau- andare ai Giochi di Tokio nel 2020 ra Frattura. L'intesa sottoscritta preve- racconta il premier - e noi saremo orde 727 milioni per realizzare 55 opere. gogliosi di fare il ufo per lui». Renzi parNon una «lista della spesa», ma «pic- lando in seguito all'Università di Camcoli e grandi esempi di concretezza e pobasso, ha ipotizzato che il "villagserietà», appunto. Le stesse «che met- gio temporaneo" - realizzato nel tertiamo sulla Salerno-Reggio Calabria o ritorio di San Giuliano per ospitare gli
sull'Expo», ha ricordato il presidente sfollati del sisma e per il quale si prodel Consiglio. Che ha aggiunto di ver- getta la riconversione per accogliere
gognarsi per il fatto che «in passato si oltre 200 migranti - possa ospitare misiano buttati via i fondi europei, come nori non accompagnati. «Tornato a
si è fatto in tante regioni d'Italia con la Roma, ne parlerò con il ministero delconnivenza, talvolta, del governo cen- l'Interno», ha detto. Momento toctrale». E ha indicato il metodo della «re- cante e simbolico in una giornata in
sponsabilizzazione reciproca» nell'in- cui Renzi ha fatto i conti soprattutto
con temi di economia e infrastruttudividuare e portare avanti le opere.
Il premier, che era accompagnato dal re. Le seconde spingono la prima. Un
sottosegretario alla Presidenza del esempio, la banda larga. Così l'Italia
Consiglio Claudio De Vincenti, ha co- riparte, il mantra renziano. E a nessuminciato la visita molisana da San Giu- no saranno più permessi i risolini.
liano di Puglia, dove haincontrato i fa- Il cammino della ripresa sarà, però, in
miliari delle vittime e sopravvissuti salita, come ha avvertito ieri l'Ufficio
GIANNI SANTAMARIA
C
parlamentare di bilancio. Sulle previsioni di crescita si abbatte, infatti, l'effetto Brexit. Secondo le stime dei tecnici «una crescita2016 dell'1,2%, come ipotizzato nel Def, appare non
raggiungibile». E, scontando un ultimo trimestre in espansione «contenuta, ma pur sempre favorevole», il
tasso di crescita 2016 si collocherebbe «poco sotto 1' 1%». Inoltre, «una ripresa meno dinamica, rispetto alla
precedenti stime, caratterizzerebbe
anche il 2017».
Gli investimenti pubblici sono stati fermi troppo a lungo, bloccati dalla tecnocrazia. Ma con le dovute accortezze - in particolare con una guerra «senza pietà alla corruzione» - vanno fatti
o l'Italia «si taglia le gambe da sola», ha
detto il premier in Calabria, inaugurando oltre 20 chilometri della nuova
autostrada Salerno-Reggio Calabria
tra Laino Borgo e Campotenese, dove
si trova il viadotto Italia, il secondo più
alto d'Europa. E se per anni l'A3 è stato un freno al turismo nel Sud per i
cantieri aperti («questa sarà la prima
estate senza», esulta Renzi) e per le code, adesso - sprona il premier - deve
diventare un simbolo. E promette che
sarà conclusa per il 22 dicembre.
A Campobasso firma patto
da 727 milioni. A San
Giuliano incontra i familiari
dei bimbi morti a scuola e
propone centro per migranti
minori non accompagnati
«)
A T T U A L I T À
—
»
Berlusconi investe su Parisi
L'inaugurazione di ieri sulla A3
''TI'IM
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Ifejiii, tour in Molise* <".iL]hrù| V ; ™ r _ -
Pag. 6
Acquistato Pergometro per PUsl
Raggiunto lo scopo del concerto benefico delle Orme al palaghiaccio
La musica aiuta il Centro di
medicina sportiva dell'Usi 2.
Obiettivo raggiunto per il concerto delle Orme organizzato
a scopo benefico il 25 giugno
al palaghiaccio da Giulio Zallot, consigliere comunale, e
dell'Assi onlus (l'Associazione sociale sportiva invalidi
presieduta dal campione paralimpico Oscar De Pellegrin).
«Lo spettacolo che ha portato aFeltre uno dei gruppi rock
più importanti della scena
musicale italiana, allietando
per due ore e mezza oltre 700
persone, ha visto concretizzarsi il fine per il quale era stato ideato», annuncia Zallot,
«ovvero la donazione al Centro di medicina sportiva di un
ergometro a manovella, che
arriverà a destinazione entro
il mese di agosto».
È uno strumento per la valutazione cardiaca dei disabili
che non hanno l'uso delle
gambe e che pertanto non
possono sottoporsi alla prova
della cyclette o del tapis roulant.
«Questo macchinario sarà
l'unico in provincia di Bellu-
no e porterà un valore aggiunto al nostro Centro di medicina di via Marconi», dice il consigliere comunale feltrino,
che fa parte del gruppo l'Altra
Feltre.
«Voglio ringraziare di cuore
tutte le aziende ma anche le
tante persone che hanno sostenuto questo importante
concerto benefico, nonché
tutti i volontari che ci hanno
aiutato», aggiunge Giulio Zallot, che rilancia: «Nel 2017 è
mia intenzione portare nuovamente a Feltre un evento
musicale a scopo benefico».
fsco)
Giulio Zallot
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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A DUEMILA METRI DI QUOTA In diretta su Rai Tre
Il Concerto di Ferragosto
torna nelle valli olimpiche
Nel decennale dei Giochi di Torino 2006, sarà Sestriere a ospitare
il tradizionale appuntamento con l'Orchestra Sinfonica Bruni
• AlOannidaiGiochiOlimpicieParalimpicidiTorino2006,
sulle note di Giuseppe Verdi,
sarà Sestriere il palcoscenico
naturale del tradizionale Concerto diFerragosto. Attraverso
le note dell'Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni di Cuneo, diretta dal maestro Antonio Tapperò Merlo, verranno
ricordati e festeggiati i Giochi
che proprio nel comune montano in Alta Val Susa, famoso
in tutto il mondo per il comprensorio sciistico della Via
Lattea, sono stati i protagonisti. Un evento speciale voluto
dal Comune di Sestriere, in sinergia con laRegione Piemonte e l'Unione Montana Comuni Olimpici ViaLattea, già ospitato nel 2005 nella frazione di
Champlas du Col, Grange Elp
in zona Monterotta.
«Ospitare nuovamente il
Concerto di Ferragosto per festeggiare il decennale dell'evento olimpico - commenta il
sindaco Valter Marin -, che
per il nostro Comune ha rappresentato una grande occasione di visibilità alivello mondiale oltre che di conoscenza
del nostro territorio, è sicuramente un onore. Siamo sicuri
che l'evento richiamerà l'attenzione di residenti e turisti
che a b en duemila metri di altitudine potranno godere della
musicadeirOrchesttaSinfonicaBartolomeo Bruni di Cuneo
in uno scenario mozzafiato».
Un appuntamento musicale che si configura come occa-
sione di altissimo valore per
l'esecuzione orchestrale proposta e per il contesto paesaggistico in cui è inserito: il concerto siterràinlocalitàMonterotta, nei pressi della Fontana
degli Alpini, splendido balcone sulle montagne olimpiche
e anfiteatto naturale che nel
2005 accolse oltre 1 Ornila persone. Quello che si terrà a Sestriere saia quindi un concerto in alta quota, sopra ai duemila metri d'altitudine, ma comunquefacilmenteaccessibile al pubblico che potrà raggiungerelaFontanadegliAlpini di Monterotta con un breve
percorso, perlopiù pianeggiante, attraverso l'abitato e il
centto di Sestriere. Sarà inoltre disponibile un servizio di
navetta urbana per le persone
condisabilità daiparcheggi situati alle estremità di Sestriere, sia sul lato ver so Ce sana To rinese e la Val Susa sia verso
Pragelato e la Val Chisone.
Un colpo d'occhio unico
che non mancherà di affascinare anche gli spettatori da casa, i qualipotranno godere dello spettacolo grazie alla diretta
nazionale che sarà trasmessa
da Rai Tre a partire dalle 13.
«Ho promosso fortemente
l'organizzazione di questo
evento per ricordare i Giochi
Olimpici Invernali del 2006 e
per richiamare l'attenzione
sull'importanza di ospitare
grandi e prestigiosi eventi sullenostremontagne-hasottoli-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
neato Luigi Chiabrera, coordinatore dell'evento -.Appuntamenti che, sempre di più, attirano l'attenzione di un vasto
pubblico come nel caso del
Concerto diFerragosto. Un'occasione inoltre di riflessione
sul futuro, sull'importanza di
una forte sinergia tra pubblico
eprivato, conl'obiettivo di continuare ad investire sulla promozione delle nostre risorse».
Soddisfatto per la location anche il presidente di Turismo
Torino e Provincia, Maurizio
Montagnese: «La nostra provincia vanta delle eccellenze
uniche, cherappresentano forti attrattori turistici, e Sestriere, con il suo comprensorio, è a
pieno titolo una di quelle. Far
conoscereancheilsuolato estivo, altrettanto suggestivo attraverso un evento concertistico,
siamo sicuri che richiamerà
l'attenzione di molteplici turisti che avranno l'occasione di
go dere di un p aesaggio naturale di indubbia bellezza».
A rendere «appetitoso» il
Concerto di Ferragosto in
quotanonmancheràilmercato di Campagna Amica della
Coldiretti, dal primo mattino
fino alle 16, in località Centro
Fondo di via Monterotta.
Inoltre, per il Concerto di
Ferragosto, il Consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche hanno creato interessantipacchettidisoggiornoapartire da 35 euro promossi su
www.turismotorino.org/IT/
concerto_ferragosto, attra-
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verso l'invio di una e Card de- cial con i canali ufficiali di Tu- dell'ufficio stampa (facedicata a livello nazionale e in- rismo Torino e Provincia e book e trotter").
ternazionale e con attività so-
BALCONE
NATURALE
Il concerto si
terrà in località
Monterotta,
nei pressi
della Fontana
degli Alpini,
anfiteatro
naturale con
vista sulle
montagne
olimpiche
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Sci nautico Delle 11 medaglie azzurre quattro parlano lariano: Pietro vince lo Slalom, Uber 3 argenti
Europei, De Maria e Riva lasciano il segno
• Lecco
UN'ONDA AZZURRA lascia il segno a Skarnes, in Norvegia. Agli ultimi Europei disabili, infatti, l'Italia ottiene il secondo posto
della classifica a squadre con ben 6461.52
punti grazie alle 11 medaglie conquistate.
Merito anche dei lariani Pietro De Maria e
Uber Riva. Il primo, 44enne di Mezzegra e
paraplegico per un incidente dal'95, vince
lo slalom della categoria «seated», grazie al
risultato di 3 boe a 43 km/h: «Sono felice
perché non è mai facile riconfermarsi esordisce -. La gara è andata come l'ho preparata, anche se adesso dovrò lavorare ancora tanto: il prossimo anno ci saranno i Mondiali in Australia e dovrò essere competitivo al massimo. Dispiace solo non aver centrato l'oro a squadre per 66 punti, un'inerzia. Andrà meglio la prossima volta». Nella
disciplina «figure», invece, sesto posto per
Pietro: «Mi sentivo bene ma purtroppo i
giudici non mi hanno premiato in gara.
Peccato, mi rifarò. In generale, comunque,
mi sento mediamente soddisfatto».
EUROPEO da incorniciare anche per Uber
Riva, 36 anni. Il non vedente di Vercurago
ottiene tre argenti nelle figure, salto combi-
nata, oltre ad un bronzo nello slalom. «Sono soddisfatto del mio campionato. Alla vigilia dell'appuntamento sapevo che avrei
dovuto combattere per le medaglie e alla fine ce l'ho fatta. Adesso testa al Mondiale». La
stagione agonistica, dopo i fuochi d'artificio
con l'Europeo, avrà ancora le ultime tappe
dell'Eurotour e i campionati italiani, ma i due
lariani pensano già al prossimo anno. Nel
maggio 2017, infatti, in Australia ci sarà il
Mondiale: «Sarà molto diffìcile - sottolinea
Pietro -. In generale al Mondiale il livello è
molto alto. In più, se sarà a maggio, per noi
sarà un problema prepararci. Fino a marzo, infatti, non riusciamo ad entrare in acqua per
via del freddo. Per questo dovremo cercare di
sciare fino ad ottobre, mentre nei mesi invernali dovremo fare delle attività correlate come
lo sci sulla neve». Pietro e Uber, oltre ad essere compagni in azzurro, sono legati da un amicizia profonda: i due, infatti, durante i ritiri e
le gare con la nazionale, condividono sempre
la stessa camera: «Ci troviamo bene - concludono -. Ci trasmettiamo fiducia e sicurezza a
vicenda e, infatti, in gara rendiamo sempre al
massimo».
Lorenzo Pardini
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Olimpiadi di Rio in salsa levantina
ecco i nostri campioni in campo
Dai fuoriclasse della pallanuoto (maschile e femminile) alla regina del nuoto
sincronizzato. E c'è anche un arbitro di Sestri Levante per le sfide di scherma
VENERDÌ 5 agosto, l'attesissima cerimonia di apertura segnerà, a Rio de Janeiro, in Brasile, l'inizio della XXXI edizione dei Giochi dell'Olimpiade
moderna. Sotto la bandiera a
Cinque Cerchi sono attesi tra i
protagonisti anche alcuni alfieri dello sport del Levante. È
il caso, in particolare, di atleti
impegnati nelle discipline acquatiche come la pallanuoto e
anche il nuoto sincronizzato.
Con la Nazionale italiana maschile di pallanuoto scenderà
in acqua, nel ruolo di centrovasca, Andrea Fondelli, di Camogli, che da alcune stagioni
milita nella Pro Recco. La stessa Pro Recco fornisce al Settebello, vicecampione olimpico
in carica e allenato dal Ct Sandro Campagna, anche altri sei
giocatori che, pur non essendo
levantini d'origine, lo sono - di
fatto - d'adozione, come il portiere toscano Stefano Tempesti, il centroboa Matteo Aicardi, originario del Savonese,
l'attaccante Pietro Figlioli, nato in Brasile, proprio a Rio de
Janeiro, con origini australiane e successivamente naturalizzato italiano, il difensore
romano Niccolò Gitto, l'attaccante abruzzese Francesco Di
Fulvio e il centroboa Michael
Alexandre Bodegas, di origine
francese ma anch'egli naturalizzato italiano. Vi sarà anche
un levantino a tutti gli effetti,
come il sammargheritese Luca Cupido, che disputerà il torneo maschile di pallanuoto indossando però la calottina di
un'altra Nazionale, ovvero
quella degli Usa. Cupido ha infatti il doppio passaporto, sia
italiano che statunitense, in
virtù della doppia cittadinanza della mamma Danielle.
Tanto Levante nel Setterosa,
ovvero la Nazionale italiana
femminile di pallanuoto. Dal
Golfo Paradiso arrivano Roberta Bianconi, attaccante che
gioca in Grecia, nella compagine dell'Olympiakos, e la centroboa Teresa Frassinetti, che
milita nel Bogliasco; dalTigul-
IL PLURIDECORATO
E a settembre alle
Paralimpiadi tra
gli atleti più attesi
c'è il chiavarese
Podestà
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
lio ecco le attaccanti rapallesi
Arianna Garibotti, che da tempo si è trasferita in Sicilia, per
giocare prima nell'Orizzonte
Catania e poi nel Messina, ed
Elisa Queirolo, campionessa
d'Italia in carica con il Plebiscito Padova. È di origine emiliana, ma si può ormai considerare a tutti gli effetti una rapallese, il difensore Alexandra Cotti. In gara con la squadra
azzurra di nuoto sincronizzato vi sarà Elisa Bozzo che, così
come il pallanuotista Andrea
Fondelli, è di Camogli. La località del Golfo Paradiso, pur
avendo soltanto poco più di
cinquemila abitanti, porterà
pertanto alle Olimpiadi ben
due dei propri ragazzi. Un altro levantino, ovvero Marco
Pistacchi, di Sestri Levante, sarà invece impegnato ai Giochi
nella veste di arbitro, dato che
sarà tra coloro che verranno
chiamati a dirigere gli incontri
di scherma. E a settembre,
sempre Rio de Janeiro ospiterà anche una nuova edizione
delle Paralimpiadi, dove tra i
protagonisti più attesi vi sarà
il chiavarese Vittorio Podestà,
grande specialista dell'handbike.
ANDREAFERRO
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PLURIMEDAGLIATO NELLE PRECEDENTI ESPERIENZE OLIMPICHE
Podestà, il fuoriclasse alla conquista di Rio
Il chiavarese, specialista dell'handbike, a settembre sarà protagonista dei Giochi Paralimpici
RIO de Janeiro ospiterà, a settembre, anche una nuova edizione dei Giochi Paralimpici,
rassegna in cui i colori del Levante saranno difesi dal chiavarese Vittorio Podestà, grande specialista dell'handbike,
ovvero il mezzo meccanico
che consente, anche ai diversamente abili, di praticare il ciclismo. Podestà è un ingegnere quarantatreenne che, nel
2002, all'età di ventinove anni,
rimase vittima di un incidente
stradale, che da allora lo costringe su una sedia a rotelle.
Da ragazzino aveva praticato
il ciclismo, di cui il papà Luigi è
da sempre un grande appassionato, vestendo la casacca
della Società Ciclistica Aurora
di Chiavari, e dopo l'incidente
che gli ha letteralmente cambiato la vita ha scoperto l'handbike, diventando in breve
tempo un autentico fuoriclasse. Vittorio, incoraggiato e sostenuto dall'affetto dei familiari - la moglie Barbara, la
mamma Anna, il papà Luigi, la
sorella Claudia e il fratello
Matteo - e degli amici, non si è
mai dato per vinto, continuando a lottare con costanza e caparbietà. Doti caratteriali che
lo hanno portato ad eccellere
in campo sportivo, al punto da
collezionare, in sella alla sua
handbike, un'incredibile serie
di trofei, in campo nazionale e
internazionale, compresi numerosi titoli mondiali. Ha già
partecipato a due edizioni dei
Giochi Paralimpici, a Pechino,
nel 2008, conquistando la medaglia d'argento nella prova a
cronometro, e a Londra, nel
2012, dove ha ottenuto ben tre
medaglie, una d'argento nella
gara a squadre, il cosiddetto
team relay, e due di bronzo, in
occasione di entrambe le pro-
ve individuali, sia quella a eronometro sia quella in linea. A
settembre, a Rio de Janeiro,
dove parteciperà nuovamente a tre gare come a Londra,
Vittorio Podestà andrà alla
caccia dell'unico titolo che al
momento gli manca, ovvero
quello di campione olimpico.
In vista di Rio, la conquista di
almeno una medaglia d'oro è
quindi l'obiettivo dichiarato
di Podestà, che si sta preparando in ritiro, in Abruzzo, insieme agli altri componenti
della Nazionale italiana di paraciclismo. A sostenere il chiavarese durante la lunga fase di
preparazione, la sponsorizzazione del gruppo Duferco
Energia, attraverso il brand
commerciale Due Energie. La
partenza alla volta del Brasile
è prevista per giovedì 8 settembre, giorno in cui a Rio de
Janeiro prenderanno il via le
Paralimpiadi, mentre le prove
di paraciclismo sono in programma la settimana successiva. «La pressione sarà molto
forte - afferma Vittorio Podestà - perché ovviamente tutti
alle Olimpiadi vogliono vincere. A mio favore gioca il fatto
con ho già una bella esperienza, avendo già partecipato ai
Giochi di Pechino 2008, quando per me era la prima volta e
infatti pagai alcuni piccoli errori, anche se comunque riuscii a conquistare l'argento a
cronometro, e a quelli di Londra 2012. Per contro, c'è il fatto
che sono il campione del mondo in carica, avendo vinto l'anno scorso in Svizzera tre medaglie d'oro iridate nelle due
prove individuali, a cronometro e in linea, e nella gara a
squadre, e sarò pertanto l'uomo da battere. Le attenzioni
saranno rivolte tutte verso di
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
me e questo non sarà senz'altro un vantaggio, anzi; tutti si
aspettano tanto da me e allo
stesso tempo tutti vorranno
battermi». Le tre gare che vedranno impegnato Vittorio
Podestà sono fissate per mercoledì 14 settembre, giorno
previsto per l'individuale a
cronometro, giovedì 15, quando andrà in scena l'individuale
in linea, e venerdì 16, quando
sarà la volta della prova a
squadre, in cui l'Italia schiererà, oltre a Vittorio Podestà, anche l'ex campione di Formula
1 Alex Zanardi e Luca Mazzone. «Quella a squadre è una gara che regala fortissime emozioni - confida Vittorio -. Ti
senti sempre stimolato e orgoglioso nel rappresentare il
tuo Paese, ma allo stesso tempo avverti anche molta pressione nel momento in cui indossi i colori azzurri». Il percorso di gara, a due passi dal
mare, sarà completamente
pianeggiante. «Questo comporterà prò e contro - conclude Podestà -. A mio favore può
giocare il fatto che, a cronometro, un percorso del genere si
addice agli specialisti e io lo
sono, anche se potrebbe esserci l'incognita del vento che, se
dovesse soffiare contrario,
rappresenterebbe indubbiamente un problema. Contro di
me incide invece il fatto che,
con un tracciato così, nella gara in linea, sarà difficilissimo
fare selezione, a maggior ragione se soffierà vento forte.
Un circuito di questo tipo si
addice infatti ai velocisti e io
velocista non sono; avrei
quindi bisogno di fare selezione, impresache,incaso divento forte, diventerà ancora più
difficile».
ANDREA FERRO
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Vittorio Podestà e il suo triplete ai Mondiali in Svizzera 2015
Usa: il vittorioso arrivo solitario di Podestà al Mondiale 2014
[Podestà, il fuoriclasse alla conquista di Rial
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Il ricordo di Laura Conz
«Barcellona fu un sogno
I Giochi esperienza unica»
Pechino fu tutt'altro».
Papà di Cittadella, mamma
A Barcellona, gli Azzurri
emiliana, a Verona per amore, a
dell'equitazione si qualificano
Barcellona '92 per sport Laura
con il quinto posto degli
Conz racconta le sue Olimpiadi
Europei del '91. «Preparammo
a cui ha partecipato con la
la nostra partecipazione in
squadra italiana, ottavo posto.
Germania, eravamo una
«Ricordo l'atmosfera del
squadra ma ognuno aveva il
villaggio olimpico, lo sport
proprio allenatore. Nella nostra
aveva unito atleti di razze,
disciplina poi è il cavallo che
religioni, culture e costumi
comanda. E stato un periodo
diversi. Un caleidoscopio di
molto bello della mia vita dal
etnie che hanno vissuto liberi e
punto di vista sportivo, la
in pace, in nome dello sport».
Sarà ancora possibile? A Rio il
partecipazione all'Olimpiade è
rischio attacchi terroristici è
toccare il cielo con un dito, la
alto.
massima aspirazione per un
«I colori del Brasile non
atleta.Ti segna, solo che in
mancano, ma le suggestioni di
positivo».
Barcelonetasono
Difficile pescare il ricordo più
ineguagliabili. Eravamo tutti in
bello di da Barcellona. E viva
questo quartiere ristrutturato
l'immagine del Dream Team, la
diventata poi zona esclusiva.
prima volta di una squadra basket
Non mancava nulla delle
Usa con i miglior 12 professionisti
suggestioni, la città solare e
dell'Nba. «Stavano in albergo, ma
colorata, vivevamo in riva al
ci vennero a trovare e per noi fu un
mare, con gli altri italiani
momento unico.
facevamo squadra e non
Rappresentavano il massimo
contava lo sport praticato. A
dello sport, atleti magnifici; li
guardavamo sfilare fra di noi
protetti dalle guardie del corpo,
quasi inawicinabili, ci salutavano
al loro modo che era unico, e
restavamo affascinati».
L'amazzone Conz sta preparando
la sua terza partecipazione;
tecnico federale, a settembre
accompagnerà la squadra
paralimpica. Una previsione? «Alle
olimpiadi puntiamo su Valentina
Truppa che potrebbe andare in
finale. Con la mia squadra
paralimpica cercheremo di
entrare nel diploma, significa fra i
primi otto, non dico altro per
scaramanzia. 10 i veronesi che
andarono a Barcellona: Andrea
Benvenuti (atletica), Luciano
Zerbini (lancio del peso), Gelindo
Bordin (maratona), Davide
Rebellin (ciclismo), Luisella Bisello
(tuffi), Davide Lorenzini (tuffi),
Roberto Benamati (vela), Renato
De Monti (canoa), Laura Conz
(equitazione). A.P.
Sogni di GloriaaRio
«Non mi pongo limiti»
Laura Conz andrà a Rio come tecnico federale del team paralimpico
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Canottaggio IL vogatore parteciperà alle Paralimpiadi in Brasile. In bocca al lupo anche a Fossi
I Canottieri salutano Caselli in partenza per Rio
UN SALUTO AUGURALE nella splendida cornice del Ponte Vecchio. E' quello
fatto nella sede della Canottieri Firenze a
Fabrizio Caselli, il vogatore disabile che
prenderà parte in singolo ai Giochi paralimpici di Rio. A festeggiare l'avvenimento, sono intervenuti Eugenio Giani, Luciano Artusi, gli indimenticati campioni
olimpici Brunello Spinelli e Gianni Lonzi (pallanuoto, Roma 1960), quest'ultimo
con la moglie Antonella Ragno (scherma, Monaco 1972), l'azzurro olimpico
Paolo Salvietti (Montreal 1976), Marina
Piazza, direttore tecnico della Nazionale
di ginnastica ritmica pluricampione del
mondo e Piero Amati, coordinatore sportivo del gruppo Unità Spinale di Careggi.
UN PARTICOLARE in bocca al lupo' è
stato anche rivolto a Francesco Fossi, ca-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
nottiere nato e cresciuto alla 'Firenze' prima di indossare la maglia delle Fiamme
Gialle, che gareggerà in doppio ai Giochi
di Rio ed ai giovani canottieri fiorentini
Alberto e Federico Dini, Dario Favilli,
Neri Muccini e Leonardo Pietra Caprina
che prenderanno parte ai Mondiali juniores e under 23 a Rotterdam (21-28 agosto).
f.m.
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SUMMER FESTIVAL
PREMIATI DUE SIMBOLI SPORTIVI
L'ATLETA PARALIMPICO ANDREA LANFRI E RODOLFO
CAVALLO, PRESIDENTE DELLA SQUADRA DI BASKET
FEMMINILE: SONO I PREMIATI RISPETTIVAMENTE DA
CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA E GESAM GAS E LUCE
La maratona delle star lucchesi fa il pieno
GRANDE successo per la serata
dei Talenti Lucchesi, svoltasi ieri
sera sul palco del Lucca Summer
Festival. Il tradizionale spettacolo gratuito, ideato nel 2013 da Remo Santini, caposervizio de La
Nazione e dal «patron» del festival
Mimmo D'Alessandro, ha dato la
possibilità di esibirsi, su un proscenio così importante e davanti a
un davvero folto pubblico (oltre
3mila le presenze «fisse», con punte superiori), a una serie di artisti
lucchesi, giovani e non: il violinista Paolo Ardinghi, Taurina
Bros, Gaudats Junk Band, Luana
Frazzitta, Eleonora Tirrito, Stefano Pomponi alias Effenberg, Gildo dei Fantardi, Francesca Milani, Niki La Rosa Group, Mattia
Ringozzi. Esibizioni che hanno
abbracciato diversi generi musicali, un po' per tutti i gusti. Spazio
anche al videoclip del nuovo brano di Samuele Cosentino e Iaco-
po Grisafi per Andare Oltre Si
Può. E, a proposito della platea, le
prime 500 persone sedutesi per lo
spettacolo hanno ricevuto in regalo la maglietta e lo zainetto del
gruppo facebook «Vogliamo il
Summer Festival».
LA SERATA, condotta da Remo
Santini e da Chiara Squaglia, lucchese, inviata di «Striscia la notizia» e introdotta dai saluti del Sindaco Alessandro Tambellini, interrotto dall'intervento di Mario
«SonSodo», ha visto anche la presenza tangibile degli sponsor Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Gesam Gas e Luce, che
hanno consegnato due premi a
personaggi legati alla città, adoperatisi per svilupparne il talento in
essa presente. L'istituto bancario
ha premiato l'atleta paralimpico
lucchese Andrea Lanfri. Il riconoscimento di Gesam Gas e Luce,
vinto negli scorsi anni dall'Orchestra del «Boccherini», dall'editore
Pacini Fazzi e da Angelo Parpinelli, presidente di Lu.c.c.a. Museum, è stato assegnato a Rodolfo
Cavallo, presidente del Gesam
Gas e Luce Basket Le Mura, vice
campione d'Italia di basket femminile e ritirato, in sua giustificata assenza, da Lidia Gorlin e Mirko Diamanti, rispettivamente direttore sportivo e coach dell'amatissima squadra biancorossa.
MAI come questa volta le premiazioni, corredate da brevi interviste da parte dei conduttori, sono
state salutate da applausi scroscianti. La lunga serata ha visto
ovviamente un certo andirivieni
di una parte del pubblico, ma costante è stata la presenza in platea
di uno «zoccolo duro», formato
da lucchesi e anche da qualche turista particolarmente curioso.
p. cer.
SUMMER FESTIVAL
M A T T A T O R I I conduttori della serata, Remo Santini e Chiara Squaglia
LAijdttÉ DEI TALENTl/fc
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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L'EVENTO L'APPUNTAMENTO CON L'ORCHESTRA BRUNI TORNA IN PROVINCIA DI TORINO NEL RICORDO DI GIANFRANCO BIANCO
Il Concerto di Ferragosto sale a Sestriere nel decennale olimpico
Il direttore Tapperò Merlo: "Suoniamo
sulla terrazza naturale di Monterotta
Ci aspettiamo 12mila spettatori"
è un brevetto, un marchio depositato», afferma il maestro Antonio Tapperò
Merlo, che il 15 agosto salirà per la
tredicesima volta sul podio dell'Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni di Cuneo per il tradizionale evento in quota, trasmesso in diretta
nazionale su Rai3. L'edizione di quest'anno
—presentata ieri mattina nella sede Rai — si
svolge a Sestriere, in occasione del decennale
dei Giochi olimpici e paralimpici 2006. Un'edizione speciale voluta dal Comune della prestigiosa località sciistica della Val Chisone,
emblema delle montagne olimpiche, in sinergia con Regione e Unione Montana Comuni
Olimpici Via Lattea, con la promozione di Turismo Torino e il sostegno di Fondazione Crt.
«Dopo molte edizioni il concerto torna in
provincia di Torino, per celebrare i Giochi invernali di dieci anni fa» sottolinea Tapperò
Merlo. La location che ospiterà il concerto è
zona Monterotta, poco sopra Champlas du
Col dove l'Orchestra Bruni suonò nel 2005 davanti a lOmila spettatori. «Allora la vista era
sul vallone di Sauze e Cesana, mentre questa
volta la terrazza naturale che ospiterà l'esecuzione si apre sull'abitato di Sestriere con le
I
L CONCERTO di Ferragosto
sue due torri simbolo» spiega il Maestro.
«Uno scenario mozzafiato—commenta il sindaco di Sestriere, Valter Marin — perfetto
per esaltare la performance dell'Orchestra
Bruni». La location, oltre i 2000 metri, è raggiungibile a piedi oppure in navetta. Sono
previste oltre 12mila persone. È la 36a edizione del Concerto di Ferragosto. «Per me la tredicesima — dice Tapperò Merlo — e tutti gli
anni dico che sarà l'ultima».
Già definito il programma: "di tradizione".
Due pagine del Verdi giovanile, da "Giovanna D'Arco" e "Un giorno di regno", che, racconta il Maestro, «incorniciano dentro i sessanta minuti scarsi della diretta Rai un popolare trittico che attinge al repertorio sinfonico dell'est Europa: Musorgskij, Borodin, Smetana. In queste occasioni bisogna pensare al
pubblico e proporre pagine festose, conosciute, accessibili. La novità di quest'anno è che il
programma avrà, rispetto al passato, qualche minuto in più di musica».
L'evento sarà dedicato alla memoria del
giornalista Rai Gianfranco Bianco, scomparso un mese fa: «Una figura che con la sua attenzione e competenza a questa manifestazione ha dato molto».
IL MAESTRO
Antonio Tapperò
Merlo dirigerà
per la tredicesima
volta il tradizionale
Concerto
di Ferragosto
dell'Orchestra
Bartolomeo Bruni
di Cuneo, che si terrà
sui monti sopra
Sestriere
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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L'INIZIATIVA
Cainero anima
diSportLand:
«Dopo il Brasile
torneranno qui»
Non solo Wayde van Niekerk.
All'appuntamento di ieri mattina all'Hotel Willy di Gemona
sono intervenuti anche il recordman sudafricano nei 100
metri Akani Simbine e la campionessa paraolimpica Use
Hayse che hanno espresso il
loro entusiasmo nell'allenarsi
in Friuli sotto il progetto SportLand (evoluzione del precedente "Gemona città dello
sport"), che coinvolge 17 Comuni dell'area Pedemontana
e dell'Alto Friuli. «Qui ci sentiamo a casa. Abbiamo trovato
un ambiente tranquillo, ben
attrezzato e abitato da persone gentili che cercano sempre
di metterci a nostro agio».
Gli atleti sono stati salutati
poi dal sindaco Paolo Urbani:
«Dopo tanti anni siamo diventati amici. Inoltre progetti come SportLand stanno valorizzando il turismo del Friuli Venezia Giulia, permettendo a
comunità come Gemona di integrare dei veri talenti». Queste invece le parole del project
manager Enzo Cainero: «Sono
molto orgoglioso di essere qui.
Abbiamo iniziato nel 2010 una
sfida che pensiamo di aver vinto. Siamo partiti con Oscar Pistorius, il quale con noi è sempre stato una persona esemplare. Quanto gli è accaduto ci
rattrista molto, ma non lo dimenticheremo. Oggi invece
facciamo un grande in bocca
al lupo a questi giovani atleti,
consci che tra venti giorni potremo festeggiare assieme a loro, poiché torneranno a Gemona dopo la conclusione dei
Giochi».
(s.f.)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
il
ATLETICA» IL SALUTO SUDAFRICANO
Super Van Niekerk
da Gemona a Rio
sognandoforo
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Piccola videoguida ai Giochi del 2016
Non serve la pay tv per le Olimpiadi dì Rio.
I tre canali tv ufficiali dove guardare i gio
del 2016 sono in chiaro e si tratta di Rai 2, R
Sport e Rai Sport 2, anche in HD, e con la
possibilità di sintonizzarsi anche dall'estero
qualora si disponga di tv satellitare. Le gare
verranno trasmesse anche sui canali radio
della televisione di Stato, e complessivamen
sono previste 5 mila ore di trasmissione (vid
e audio) tra Giochi Olimpici e Paralimpici, eh
potranno essere anche diffuse sul buquet Sk
_ La diretta della cerimonia di inaugurazioni
in palinsesto alle 23 del 5 agosto, ma in realt
le trasmissioni iniziano il 3 agosto, con le
eliminatorie del calcio femminile.
II 21 agosto, giorno di chiusura delle Olimpiadi
che inizia a notte fonda con molte importanti ga.
con le finali di quasi tutti gli sport di squadra, oltre alla maratona
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Il presidente del Consiglio: "L'accordo non è una lista della spesa. Contiene concretezza e responsabilità"
Renzi e il tempo della responsabilità
"Piccoli e orgogliosi, non mollate"
Ali Vnìmolper l'impecio con la Resone assicura: siete meno numerosi ma importanti come gli altri
CAMPOBASSO. La visita in Molise
segna per Matteo Renzi il tempo dell'assunzione di responsabilità. Della
"responsabilizzazione reciproca", così
la definisce.
Nell'aula magna dell'Università il presidente del Consiglio mette in fila pezzi che ha raccolto da
quando è sceso in elicottero a San Giuliano
di Puglia. E nel suo discorso non c'è più solo
la filiera per lui virtuosa del Masterplan:
"Voi controllate noi,
noi voi e cittadini tutti". Non c'è più solo la
narrazione del tempo
dei fondi a pioggia ormai finito, lo ribadisce
a Campobasso. C'è lo
Stato che ammette di
aver dimenticato per
14 anni le vittime del
terremoto del Molise,
dopo averne tanto parlato, forse anche abusato. Lo Stato che col
premier si impegna a
recuperare. Lo fa col
decreto legge "approvato la settimana scorsa" che copre una parte
del dovuto per i risarcimenti. Una beffa riconoscerglieli e poi non
finire il lavoro, dice.
Sarà perché a Campobasso arriva dopo averli incontrati, madri e
padri senza più i loro
figli. Si ferma quando
lo racconta, qualche
secondo di silenzio.
"Non ci sono espressioni che possano rendere quel che è accaduto". 11 viaggio è
cominciato da un luogo simbolo, "terribilmente concreto". Lì per dire "lo Stato non dimentica". Da San Giuliano
"con Paolo abbiamo scelto di prendere
le mosse, abbiamo incontrato quei ge-
nitori". Un bacio, una parola per ognuno quando è andato via dal Municipio.
Non sono mancati momenti di tensione.
11 governo, per "quei genitori", il 26 luglio 2016
è anche un padre che si
sforza di capire come sia
possibile ricucire quella
ferita. Non lo è. Quando
arriva, racconta chi c'è,
saluta fra tanti anche l'ex
sindaco Borrelli. Lo saluta consapevole. Quel
che ha prevalso nella prima tappa è il dato e il lato umano. Da San Giuliano Renzi porta con sé una foto e un
pensiero per Pompeo Barbieri, sopravvissuto alle macerie della Jovine e oggi
campione paralimpico. Pompeo oggi
punta alle Olimpiadi di Tokio 2020.
"Tifo per te con tutto il Molise e tutto il
Paese".
In ritardo sulla tabella di marcia ma per
farsi perdonare non salta nulla stavolta.
Anzi, all'Unimol chiede scusa per il ritardo "di qualche ora sull'appuntamento e di qualche settimana". Non prima
di aver espresso lo
sdegno per l'attentato
di Rouen rivendicato
dall'Isis: "L'Italia e
l'Ue devono dimostrare di essere più
forti della morte".
Il Patto -727 milioni
per infrastrutture ferroviarie e stradali, per
l'innovazione e il turismo - lo ha appena
descritto il governatore. Avrebbe dovuto essere firmato il 17
maggio. L'elemento di fondo è che non
sarà possibile, questo l'intento del governo Renzi, sprecare i fondi europei. È accaduto in passato, "me ne
vergogno", accusa Renzi, perché avveniva anche con la "connivenza del
governo centrale". Il Patto non è
"una lista della spesa, dentro ci sono
tanti piccoli esempi di concretezza e
serietà". Progetti, stanziamenti, tem-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
pi e controlli. "È la responsabilizzazione reciproca il senso di questa
mia giornata". Cominciata a Mormanno per inaugurare il viadotto ricostruito della Salerno-Reggio Calabria. "Io mi indigno quando ridono
dell'Italia. C'è un passato non lontano in cui autorevoli leader di Paesi
amici in conferenza stampa ridevano
del nostro Paese e del capo del governo. Anche la nostra parte politica
montò una polemica su questo. Non
è più possibile ridere dell'Italia e del
suo governo". Perché, rivendica il
primo ministro, il 22 dicembre la Salerno-Reggio sarà completata e aprirà, perché ai familiari delle vittime di
San Giuliano non si riconoscerà più solo il diritto al risarcimento ma pure
quello di averlo concretamente.
Torna sulla promozione territoriale che,
se passa il sì al referendum, tornerà allo Stato centrale. "Ho fatto l'esempio
col Molise e i molisani si sono arrabbiati, la prossima volta lo farò con la
Toscana. Ho colto a proposito, Paolo, il
tuo passaggio su Pisa...". Il presidente
della giunta nel suo intervento ha precisato del premier che è "toscano fiorentino" e non pisano. Sarà un caso che a
Pisa sia nato Enrico Letta. Digressione
di campanile o invece riconferma di vicinanza nel Pd che si prepara al congresso? Renzi ha colto. Ma torna, Renzi, sulla promozione per rimarcare che
non ha senso farla con "20 Regioni
sparpagliate", insieme si creano valore
e priorità. Cita ad esempio il 'sistema
Italia' di Expo, prima del suo intervento sullo schermo sono passate le immagini del video che ha presentato il Molise a Milano. Così le eccellenze della
"regione meno numerosa d'Italia ma
non per questo l'ultima" — di eccellenza ne ha visitata una pochi minuti prima, La Molisana, di cui confessa di
aver molto gradito la pasta - diventano
la dimostrazione che si vince stando
nella "cornice di un'Italia che non sta
sempre a lamentarsi". Epperò un'Italia
che ripensa ai progetti, li cambia se serve. Come Renzi cambia la destinazione
Pag. 20
del villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia. "Ne abbiamo parlato in
elicottero con Paolo venendo da lì. C'è
l'ipotesi di convogliare lì i migranti, ha
senso questa proposta. Però chiederò al
ministro dell'Interno di cambiare. E invece che ospitare oltre 200 migranti spiega il presidente del Consiglio - sarebbe bello ci potessimo occupare lì dei
minori non accompagnati. Anche per
quei bambini che non ci sono più".
I minuti passano. Renzi accelera. Vuole
che anche la tappa di Pozzilli, alla Unilever, sia rispettata. "Vi chiedo di non
mollare. C'è una certa cultura che cerca
di dire: l'Italia è ormai irriformabile, va
tutto male. Ha un grande futuro dietro
le spalle. Io credo che non sia così. Il
futuro può essere migliore del passato".
Perciò l'invito è "provare a costruire
pezzi di futuro. Nel tempo della globalizzazione ci sono nuovi vincenti ma
pure nuovi perdenti. E noi dobbiamo
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
farci carico di chi è rimasto indietro.
Ma vorrei fossimo più orgogliosi di essere italiani. E a quelli che la mattina si
alzano per dire che va tutto male rispondere con quelli che la mattina si alzano magari un po' prima e dicono che
sì, ci sono molte difficoltà, ma non si
arrenderanno mai perché pensano che
l'Italia sia nelle condizioni di essere un
punto di riferimento nel mondo".
rita iacobucci
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ON AIR ANCHE LO SPOT GLOBALE 'CARPOOL'
VISA, COMPLETATO IL TEAM VISA RIO 2016
CON I REFUGEE OLYMPIC ATHLETES
no - sarà integrata in Gyro posizionando Dentsu Aegis come
leader globale in ambito B2B.
La società manterrà la sede
Visa Inc. ha annunciato qualche giorno fa il nome
di tutti gli atleti che andranno a comporre il Team
Visa per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016: la
compagine è cresciuta del 62% rispetto ai Giochi
di Londra 2012 con 26 discipline sportive rappresentate. Il Team Visa predisposto quest'anno
contempla un'ulteriore novità:
10 atleti del team ROA, il team
Refugee Olympic Athletes che
il CIO ha istituito quest'anno
per la prima volta. Si tratta
di rifugiati scappati dai loro
Paesi a causa della guerra. "Gli
atleti del ROA rispecchiano, e
incarnano, il credo di Visa di
accettazione per tutti, in ogni luogo", ha commentato Chris Curtin, chief marketing innovation e
brand officer, Visa Inc. Gli atleti sono per l'Atletica:
Anjeline Nadai Lohalith, James Nyang Chiengjiek,
Paulo Amontun Lokoro, Rose Nathike Lokonyen,
Yiech Pur Biehl e Yonas Kinde; per lo judo Popole
Misenga e Yolande Bukasa
Mabika; per il nuoto Rami
Anis. Anche la campagna Visa
globale dedicata ai Giochi di
Rio 2016 coinvolge più di una
ventina di atleti membri del
Team Visa nel film 'Carpool'
che simboleggia il viaggio
degli atleti a Rio 2016.
CLICCA SUL FRAME PER VEDERE IL VIDEO
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Paralimpiadi Sette i bolognesi al via
Zanardi, Mazzei, Mancarella e Sarti i big
SETTE BOLOGNESI al via per i Giochi Paralimpici di settembre. A Rio
la pattuglia delle Due Torri sarà una delle più corpose con un intervallo di età notevole. Si va dai 17 anni di Emanuele Lambertini della Zinella, speranza della scherma in carrozzina, ai 49 (quasi 50) dell'icona
Alex Zanardi che a Londra vise due ori e un argento. Gli altri bolognesi
al via sono gli esperti Fabian Mazzei (classe 1973, numero uno del tennis azzurro) alla sua quinta paralimpiade, a Silvia Veratti, che condivide con Fabian età, numero di partecipazione ai Giochi, ma non lo
sport, essendo una specialità dell'equitazione (il suo cavallo si chiama
Zadok). Grandi speranze per Eleonora Sarti (1986) numero uno del ranking mondiale nell'arco, Federico Mancarella (1992) nella paracanoa e
Massimo Croci (1972) tiratore dell'Atletico H.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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TROFEO DELLA MOLE Da lunedì si sfideranno gli atleti delle nazionali che saranno in gara a Rio
Con i big del tennis in carrozzina
arriva un anticipo delle Olimpiadi
-> La passione fa miracoli e,
quando pareva che non ci fosse più nulla da fare, il Trofeo
della Mole ha trovato le risorse per proseguire la sua avventura. Dal 1° al 6 agosto si
svolgerà dunque la 14esima
edizione del torneo internazionale di tennis in carrozzina Itf2 sui campi del Circolo
della Stampa - Sporting (ingresso libero), con un montepremi aumentato da 18mila a
20mila dollari. La macchina
organizzativa farà capo, come
sempre, ad Asc Torino, Pentasport e Sport di Più.
«A un mese della Paralimpiadi - spiega il direttore del torneo Cristina Cavagnero - avremo al completo le nazionali
italiana, spagnola, belga e inglese che saranno in gara a
Rio. Nel settore maschile guiderà il seeding il 3 3enne olandese Maikel Scheffers, numero 9 al mondo, seguito dal
giapponese TakuyaMiki (12),
che l'anno scorso all'esordio
a Torino ha raggiunto la finale, poi persa contro il britannico Alfie Hewett». I due si
sono appena affrontati
nell'atto conclusivo a Wroclaw, in Polonia, e si è imposto il tulipano.
Alle loro spalle ci sono lo
spagnolo Daniel Caverzaschi
(16), il polacco Kamil Fabisiak (18), l'inglese Marc Mccarrol (19) e il sudafricano
Evans Maripa (20). Non mancheranno il polacco Tadeusz
Kruszelnicki, vincitore nel
2005 e 2006, l'austriaco Martin Legner, che si laureò campione nel 2007. Il migliore
azzurro sarà il bolognese Fabian Mazzei (numero 29 del
ranking internazionale). I torinesi Ivan Lion, Luca Paiardi
e Maurino Suraj saranno impegnati nel tabellone secondario.
La capofila femminile sarà la
britannica Lucy Shuker (8),
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
che avrà come avversarie sulla carta più pericolose la tedesca Kathaxina Kruger (10),
l'olandese Michaela Spaanstra (13) e l'azzurra Marianna
Lauro (23). Giocherà in casa
la torinese Stefania Galletti.
Frai Quads, atleti con disabilità anche agli arti superiori, i
migliori saranno Alberto Corradi e lo statunitense Greg Hasterok. L'istituto di Medicina
dello sport sarà presente con
il suo staff di specialisti e Fiat
Autonomy e Cip Piemonte
metteranno a disposizione i
mezzi di trasporto. Il programma agonistico scatterà
martedì alle ore 8,30. Venerdì
si svolgeranno le finali dei
doppi, di consolazione e dei
Quads e sabato quelle del
femminile e dei tabellone maschili. Venerdì alle 11 allo
Sporting si terrà la tavola rotonda "Disabilità, sport e territorio".
Roberto Levi
Pag. 24
I FAVORITI
Maikel Scheffers (sopra),
numero 9 al mondo, e Lucy Shuker, numero 8 nel
tabellone femminile, sono
i nomi di maggiore importanza (e in maniera quasi
scontata i favoriti) tra i
partecipanti al Trofeo della Mole che, dal primo di
agosto, vedrà
praticamente al completo alcune
delle nazionali che saranno impegnate nel torneo
paralimpico di Rio
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 25
IN DIRETTA TV
A Sestriere il Concerto di Ferragosto
^Orchestra Bartolomeo Bruni sceglie le Valli Olimpiche per il grande show estivo
I
l Concerto di Ferragosto 2016,
nella sua 36esima edizione,
cambia location. Quest'anno, a
fare da cornice all'evento non saranno le valli del cuneese, ma,
bensì il Sestriere. Lunedì 15 agosto, infatti, si suonerà sopra i 2.000
metri, per un concerto in alta quota, voluto dal Comune in sinergia
con la Regione Piemonte e l'Unione Montana Comuni Olimpici Via
Lattea. «Con il passare del tempo sottolinea Alberto Valmaggia, assessore all'Ambiente e all'Urbanistica della Regione - diventa importante collocare il concerto in
luoghi ricchi di bellezze naturali e
soprattutto di richiami storici. Infatti - conclude - i Giochi hanno
rappresentato una svolta importante per l'intero territorio piemontese». Questa sarà anche l'occasione per ricordare Gianfranco
Bianco, il volto noto del Tg3 Piemonte, nonché lo storico conduttore del Concerto di Ferragosto,
scomparso lo scorso 29 giugno.
L'Orchestra Sinfonica Bartolomeo
Bruni di Cuneo, corrmosta da 57
elementi e diretta, per il tredicesimo anno, dal Maestro Antonio
Tapperò Merlo, a dieci anni dai
XX Giochi Olimpici e Paralimpici
di Torino, si esibirà in località
Monterotta, nei pressi della Fontana degli Alpini, anfiteatro naturale e splendido balcone sulle montagne olimpiche. Un colpo d'occhio unico che non mancherà di
affascinare anche gli spettatori da
casa che potranno godere dello
spettacolo grazie alla diretta nazionale, trasmessa da Raitre, a partire dalle ore 13. L'Orchestra, intitolata al violinista e compositore
cuneese Antonio Bartolomeo Bruni, fondata nel 1953 dal Maestro
Giovanni Mosca, dal 1986 si esibisce al solo scopo di promuovere la
divulgazione della cultura musicale e di favorire la formazione dei
giovani orchestrali. Attraverso
una scelta di musiche che avranno
attinenza con l'ambiente e il paesaggio, come la "Giovanna d'Arco" e "Un giorno di regno" di Giuseppe Verdi, che apriranno e chiu-
deranno il concerto, e un intermezzo con le sinfonie di autori
dell'Est Europa, quali, Usko Musorgskij, Aleksandr Borodin e Bedrich Smetana, verranno ricordati
e festeggiati i Giochi che proprio
nel comune montano in Alta Val
Susa sono stati i protagonisti. Come evidenzia Luigi Chiabrera,
coordinatore del Concerto di Ferragosto: «Ho promosso l'organizzazione di questo evento per ricordare i Giochi Olimpici Invernali
del 2006 e per richiamare l'attenzione sull'importanza di ospitare
grandi e prestigiosi eventi sulle
nostre montagne che, sempre di
più, attirano l'attenzione di un vasto pubblico». Quello che si terrà a
Sestriere sarà, quindi, un concerto
in alta quota ma facilmente accessibile agli spettatori che potranno
raggiungere la Fontana degli Alpini di Monterotta con un breve percorso, per lo più pianeggiante, attraverso l'abitato e il centro del
paese e sarà, inoltre, disponibile
un servizio di navetta.
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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VERSO RIO » GLI OLIMPIONICI TREVIGIANI. 1
Due giganti e un ragazzino
rullano tutti a Xochimilco
Nel 1968 Treviso è sulla bocca di tutti: il "due con" del Dlf si tinge d'oro in Messico
Sambo non c'è più. Ce la raccontano lo schietto Baran e lo psicologo Cipolla
Primo, Renzo, Bruno. Ovvero
"Baran e Sambo, timoniere Cipolla". Gli amanti dello sport
con buona memoria, nonché i
meno giovani fra i trevigiani,
lo dicono ancora tutto d'un
fiato, in nome di un'emozione
unica, suscitata dai due rematori del Sile e dal quindicenne
di San Lazzaro, vincitori in
Messico dell'oro olimpico nel
canottaggio. Treviso in vetta
al mondo, nel nome dei cinque cerchi. Alla vigilia di altre
Olimpiadi
d'Oltreoceano,
quelle di Rio de Janeiro che
iniziano il 5 agosto, è impossibile non tirare fuori dal cassetto i ricordi di quel 19 ottobre
1968. Con una piccola venatura di tristezza, perchè Renzo
Sambo, mancato nel 2009,
non è qui a raccontare la sua
parte della storia.
Ci sono però Primo e Bruno. E i ricordi fluiscono.
«Chi disse che avevamo vinto a sorpresa, mostra di non
sapere nulla» dice Primo, 73
anni, schietto e poco incline a
mitizzare «Eravamo tra quelli
che potevano vincere, lo sapeva bene il Coni che, dopo che
avevamo fatto terzi ai mondiali e secondi agli Europei, ci
aveva blindati e supportati. Va
anche detto che, allora, l'Europeo ogni due anni era aperto a
tutte le nazioni del mondo,
quindi era un mondiale. E la
nostra vittoria europea era venuta proprio in una di queste
edizioni allargate. E sul lago di
Xochimilco ci eravamo già stati per una preolimpica l'anno
prima. La preparazione in altura, anche in Italia, era stata
seguita da quello che allora
era il medico federale, il professor Antonio Dal Monte, che
poi divenne un grande punto
di riferimento per lo sport nazionale tutto. Città del Messico è a 2.240 metri, non si poteva lasciare nulla al caso. E così
fu. Insomma, fu una vittoria
ben poco improvvisata».
«Io con quelle due forze della natura arrivai per loro scelta» spiega Bruno «ero al Dlf e
nel 1966 Baran e Sambo avevano un problema, il loro timoniere era andato sovrappeso.
Eravamo in due, sulla piazza,
scelsero me perché ero più
puntuale, affidabile e disponibile. Peccato che non sapessi
nuotare. Non lo so fare neanche ora. Eppure sono tornato
a gareggiare nel coastal
rowing, il canottaggio in mare. Avevo poco più di 14 anni
quando vincemmo l'Europeo,
15 e mezzo quando vincemmo l'Olimpiade».
E dopo? Cosa successe
"dopo"? Primo Baran continua nella sua opera di disinnesco deimito. «Cimandarono a
festeggiare ad Acapulco, che è
pur sempre meglio di Città del
Messico. Ma mica una cosa in
grande: tre giorni appena e tirar dritto. Diciamo anche che
gli faceva gioco, al nostro Coni, perché c'era un sacco di
gente che doveva ancora gareggiare e lasciare in giro dei
già medagliati rischiava di creare troppa curiosità, di disturbare chi doveva concentrarsi.
Sì, facemmo un po' di baldoria, poi tornammo a casa».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
«Io di quei tre giorni ne ricordo solo due» dice Cipolla.
«Appena vinto, iniziammo a
far festa già in villaggio olimpico. Ai minorenni è vietato dare alcolici, ma cominciarono
con "assaggia questo, assaggia quello" e mi ubriacai. Feci
in stato di incoscienza il viaggio fino ad Acapulco, poi fu
tutto quello che si può immaginare di una vacanza. Due
giorni, comunque. Alla mia vita continua a mancare un giorno: dov'ero il 20 ottobre?».
E il rientro? «Ci aspettavano
un bel po' di festa al Dlf, invece fu un casino totale. Cominciarono ad aspettarci a Mogliano, c'era in strada il sindaco con la fascia tricolore, ci federo anche dei regali. Poi fu il
turno di San Lazzaro, la mia
frazione: mi aspettavano e fu
un abbraccio preoccupante,
pieno di caotico calore. Poi ci
dirigemmo a piazza dei Signori, ma per strada la motostaffetta della polizia decise di
non scortarci più, troppo pericolo di arrotare qualcuno per
strada. Festa grande e cerimonie a Palazzo dei Trecento, poi
finalmente era ora di andare
al Dlf. Ma c'era una bolgia tale
che, mentre Primo ci andava
con l'auto del sindaco e io venivo fatto salire sulla Fiat 600
multipla di Vittadello sport,
Sambo si perse e arrivò con
trequarti d'ora di ritardo».
«La gente ci diede l'assalto»
ricorda anche Baran «e non
aveva mezze misure, tentavano di strapparci la cravatta, il
cappello, perfino i bottoni del-
Pag. 27
la divisa. Ci ribellammo in modo deciso e riuscimmo a salvare i cimeli, ma che fatica. Allora c'era questo modo di vivere
le vittorie sportive».
Baran e Sambo, salvo una
sparuta partecipazione con la
stessa barca a un campionato
italiano, ben presto si persero
di vista. Colpa anche di quella
medaglia, ma le invidie non
c'entrano. «Quando sei famoso ognuno tenta di impossessarsi di te. Io e Renzo, io di
Sant'Antonino e lui di via Zermanese, ci conoscevamo da
sempre o quasi. E insieme, prima di partire per il Messico,
avevamo fatto il concorso in
Ferrovia. Ci eravamo aggiudicati il posto, ma lui fece un
passo indietro: gliene offriva-
no uno in ospedale, i ferrovieri
avevano da sempre la nomea
di "rossi" e qualcuno si mise di
mezzo...».
Insomma, la sanità, De, volle la sua parte di accoppiata
olimpionica. «Però lo misero
in portineria, faceva i turni,
non c'era il tempo di allenarsi
insieme... Ma restammo sempre amici, sempre. Litigarono
i "grandi", ma non noi. Quando si mette di mezzo la politica... Invece in acqua non c'era
più la possibilità di allenarsi
bene e poco dopo io feci equipaggio con Rossetto. Finii col
fare il tecnico della nazionale». Sambo più tardi prese in
mano la conduzione della nazionale di canottaggio para-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
nmpica.
«Io invece, passata la sborniadell'Olimpiade, mi rimisi a
studiare sodo e portai a casa la
laurea in psicologia dello
sport» spiega Cipolla «di quella felice parentesi rimane il ricordo e il fatto che ora sono
tornato al canottaggio per mia
gioia personale. No non ho imparato a nuotare, ma quella
gare in mare si fanno con il
giubbino di salvataggio».
Quest'anno in gara c'è, nel
due di coppia, un'altra trevigiana, Alessandra Patelli. «È
di Conegliano» precisa Baran
«ed è brava. Bravissima se arriva in finale, poi quel che ha da
essere sarà, perché la concorrenza è spietata».
Pag. 28
Iroso MO»GLlMf«lTUliftl.]
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 29
OLIMPIADI DOWN
A Firenze Orlando
fa il pieno di medaglie
La campionessa biellese
Nicole Orlando è stata la
grande protagonista a
Firenze dei Trisome Games,
le Olimpiadi per atleti con
sindrome di Down. La
Orlando ha vinto tre ori, due
argenti e un bronzo
nell'atletica stabilendo tre
record mondiali, tre europei
e uno italiano.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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TENNIS / 1
Derby Giorgi-Vinci a Montreal
Per Fognini c'è coach Permetta
lippo Volandri, vincitore a
Biella nel 2000 e nel 2003,
ha visto il successo del primo 6-0 3-6 6-1. E' salito negli ottavi anche il brasiliano
Bellucci, seconda testa di serie, che ha superato per 3-2
rit. il siciliano Caruso. Buona
prova di Federico Gaio (7-5
4-0 rit. al cileno Lama). Subito eliminato il marchigiano Quinzi, per mano (come
lo scorso anno) del bosniaco Brkic (6-3 2-6 6-1). Oggi il
programma prosegue con i
primi scontri di ottavi di finale.
In Canada le azzurre si
affronteranno per la prima
volta. Per il ligure spunta
l'ipotesi di una partnership
tecnica con la moglie
ROBERTO BERTELLINO
A Montreal ci sarà una prima volta tutta italiana: Cantila Giorgi ha superato il
primo turno del torneo Wta
canadese, battendo con un
doppio tie-break la statunitense Sloane Stephens, e
nel secondo turno affronterà Roberta Vinci in un inedito derby italiano. Bene anche
Sara Errani contro la canadese AleksandraWozniack, che
sfrutta una wild card. Il torneo canadese segna anche
il ritorno in doppio di Vinci-Errani.
Dalle coppie in campo a
marito e moglie: per ora siamo nel campo delle indiscrezioni suggestive che potrebbero presto tradursi in realtà.
Camila Giorgi ha battuto la Stephens 7-6 7-6 (LAPRESSE)
PARALIMPICI
Quelle di un Fabio Fognini
guidato stabilmente e tecnicamente da un'allenatrice speciale, la moglie Flavia
Permetta. Sarebbe il secondo
big, dopo Murray con la francese Mauresmo (rapporto
tecnico già terminato) ad affidarsi ad un coach dell'altro
sesso. Intanto il n.l azzurro
è sceso in campo nella notte
nel primo turno del Masters
1000 di Toronto contro lo statunitense Steve Johnson.
Molti i contenuti offerti ieri
dal Twindown Challenger di
Biella (85.000 euro) sui campi dei Faggi. L'atteso derby
tra Paolo Lorenzi,frescodel
titolo Atp a Kitzbuhel, e Fi-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Presentato ieri a Torino il
Trofeo della Mole, ITF 2 di
Tennis in carrozzina (20.000
$ di montepremi) in programma al Circolo della
Stampa Sporting dal 1 al 6
agosto. Domani prenderanno il via al Monviso Sporting
Club gli Assoluti BNL individuali di Tennis in Carrozzina.
Pag. 31
L'EVENTO
NOTTE PARALIMPICA,
A ROMA LA PRESENTAZIONE
Sarà presentata oggi
alle 14,30, presso la
sede del Parlamento a
Roma, la "Notte bianca dello sport Paralimpico", in programma a Sigillo il
prossimo 27 agosto,
grazie all'intervento
dell'onorevole Giampiero Giulietti, che sarà presente alla conferenza stampa. La
manifestazione è promossa dal comune di
Sigillo, Regione Umbria, Comitato Italiano Paralimpico (Cip),
Cip Umbria ed Inail,
con il patrocinio del
Coni Umbria.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 32
FACCIA A FACCIA CON FEDERICA
"LLEGRINI, A CUI IL NOSTRO
SIDENTE DELLA REPUBBLICA
AFFIDATO IL RUOLO DI PORTABANDIE
UFFICIALE INSIEME A MARTINA CAIRO
PORTABANDIERA ALLE PARALIMPIADI.
LA NUOTATRICE VENETA, CHE
RAPPRESENTERÀ LITALIA ALLE OLIMPIA
DI RIO 2016, CI HA DETTO CHE...
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
COUNTDOWN
OLIMPIADI
SETTIMANA
Pag. 33
INTERVISTA
ESCLUSIVA/
NUOTO
HO FATTO IU GIRO PEU MONCO A
NUOTO, BRACCIATA POPÒ BRACCIATA.
UÀ PROSSIMA TAPPA è RIO. MANCA POCO,
ORMAI. IN QUESTI MESI MI SONO PREPARATA
SOUO IN FUNZIONE PEUU'APPUNTAMENTO
OUIMPICO PER I 2 0 0 STIUE UBERO.
RIO, STO ARRIVANDO/
aiena
:\i
FEDERICA
PELLEGRINI
5 AGOSTO 1988,
MIRANO
NUOTO,
SPECIALIZZATA
NELLO STILE
LIBERO
200 METRI
STILE LIBERO
FEMMINILI ALLE
OLIMPIADI DI
PECHINO, 2008
l-EDER CAPEI—
« » T9SJ * ™ f}Q
t P» a «
LA "FIGU" DI FEDERICA FA
PARTE DELLA COLLEZIONE
UFFICIALE ITALIA TEAM
2016 DI PANINI
ederica Pellegrini è la più grande nuotatrice azzurra di tutti i tempi. Nell'edizione 2 0 0 8 dei Giochi
olimpici, a Pechino, ha vinto la medaglia d'oro. In
carriera ha stabilito la bellezza di 11 record del mondo e
quello sui 2 0 0 stile (la sua gara!), rimane saldamente in
suo possesso. Addirittura dal 2009. «Ma non ne faccio
una malattia, i record si fanno per essere prima o poi
superati. Comunque mi fa molto piacere che sia ancora mio!». Nella sua specialità è temutissima. Le rivali
di Rio sono preoccupate della nostra freccia tricolore:
«Va forte come una ragazzina». Una ragazzina che non
vuole smettere di stupire!
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 34
TOPO: Federica, quanto "4 -*H
tempo è passato dall'O^
limpiade di Atene quan- »JI
do avevi 16 anni e stupivi
i tifosi italiani con la medaglia d'argento sui 200 stile
libero. Cosa dice la Federica di oggi a quella ragazzina?
»H A f i f ;
«Cara, f
non sai cosa ti
aspetta! Ne ho vissute
tante in carriera. Pagine bellissime, altre
meno. Ma ci sta. R
farei tutto, visti i
risultati...»
Cosa signifi
ca sfilare in
testa all'Italia team
con il tricolore
durante la cerimonia d'apertura dei giochi?
/ ^ ^ . « E s s e r e stata scelta
•*$£> come portabandiera è
un grande onore. Sarà
un'emozione unica, difficile da spiegare con le parole. E poi rappresenta
il coronamento di una
carriera. Già mi immagino la gioia dei
miei genitori! Chi
ratica sport e
compete ai masiimi livelli, ha
come obiettivo la Nazionale e sogna
le Olimpiadi. Ci sentiamo italiani
in tutto e per
tutto e siamo fieri
di rappresentare il nostro
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 35
NUTE
i numeri delle
scorse settir
abbiamo prop
l'intervista a
GianmarcoTamberi
che, purtroppo, ha
dovuto rinunciare ai
sogni olimpici a causa
di un grave infortunio.
Anche Francesco
Molinari per il golf
ha deciso di non
partecipare ai Giochi.
Paese. Sono cresciuta con il tricolore
nel cuore. Ecco perché sono felicissima di poter sventolare la bandiera
italiana a Rio. Una bandiera che non
pesa assolutamente. Anzi, è davvero
leggerissima. Una sensazione
impagabile, meravigliosa.»
Tutta l'Italia seguirà gli
Azzurri!
y^t
«Questo ci caricheAJgjS rà tantissimo. Rio è
molto distante però sono
certa che la voce dei nostri
tifosi ci arriverà fortissima
durante le gare.
Già mi pare di
sentirla!»
zione è sempre la stessa, anche se ti
ritrovi un po' cambiata come persona.
Hai qualche anno in più... Ma avverti le
sensazioni di sempre, la stessa magia...»
Sarà anche l'ultima?
( £ 5 ^ «Calma, calma. Potrebbe
•5^S essere così... intanto voglio vivere la straordinaria esperienza di Rio, poi vedremo. Non si
sa mai. Sono un tipo imprevedibile, questo è noto anche a Paperopoli e Topolinia...»
Ti pesa essere la favorita per la medaglia d'oro sui 200
stile libero?
fi=^ «E chi l'ha
Sei alla quarta
partecipazione
ai Giochi. Emozionata?
M
-%£ detto che sono la favorita? Ci
proverò, bracciata dopo bracciata, questo è sicu-
j^o^v «Certo
-%S L'emo46
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 36
TOPOCOUHTDOVft* *4 3166 " ^ B
ro. Però non corriamo troppo in là, non
aspettatevi che vinca. Quattro anni fa,
all'Olimpiade di Londra, sono arrivata
quinta, ai Mondiali seconda. Certo, la
speranza è l'ultima a morire!»
Però sarebbe un bellissimo sogno
che si avvera!
"L«Una grande manifestazione
*^Sf come le Olimpiadi è proprio il
palcoscenico più adrenalinico per realizzare i sogni. E io un sogno ce l'ho,
ma per adesso non lo svelo a nessuno. Anche perché se lo dico poi mica si
avvera!»
Qual è la gara che in carriera non
ti è andata proprio giù e che rifaresti domattina?
* «Nessuna! Se doveva finire in
quel modo è inutile tornarci sopra. Le sconfitte, anche
le più amare, fanno
parte di
una carriera. Si
impara
sempre.
ovviamente preferisco ricordarmi
dei successi, anche
perché dalle vittorie si impara ancora di più!»
Il giorno prima di una finale olimpica riesci a dormire?
!L«Prima della finale di Atene non
ho chiuso occhio. Ero agitatissima, ma anche giovanissima. Negli
anni ho imparato a farlo. Ma è dura
addormentarsi prima dei grandissimi
appuntamenti. Figuriamoci la notte
che precede una finale olimpica!»
Zio Paperone ama nuotare nell'oro. Come stile ci siamo?
^o^V «Può decisamente migliorar s i re! Lo vedo un po' affaticato,
diciamo che pratica uno stile troppo...
dispendioso. Ma preferisco non dargli
consigli con quel caratteraccio che si
ritrova. Certo che nuotare nell'oro
non deve essere niente male!»
V e d e n d o t i in vasca, Qui Quo Qua
v o g l i o n o assolut o tamente imparare a
® nuotare. Meglio la piscina o il mare?
(f^k_ < ( P e r muovere le
^gS prime bracciate
forse è meglio la piscina; impari nell'acqua bassa, in vasche piccole. Così prendi
confidenza sentendoti al sicuro.
Però so che molti imparano al
mare, naturalmente dove
l'acqua è bassa. Adesso
che ci penso anch'io ho
iniziato a nuotare proprio
al mare!»
A quale personaggio del mondo
Disney si senti più vicina?
«Alla Sirenetta! Abbiamo l'acqua che
ci unisce. È un bellissimo personaggio
di una storia molto commovente. Non
so quante volte ho rivisto quel film!»
y»
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 37
P\CB IU
AGGIO...
MASSIMlUÌANO
ROSOLINO
IL N U O T O
C
om'è bella la spedizione
azzurra di nuoto! Sulla
carta una delle migliori.
Veniamo da Londra 2012: una
delusione pazzesca. I recenti europei hanno detto che possiamo
aspettarci ottimi risultati a A
Rio. Ma attenzione: arrivare in
finale all'Olimpiade è già qualcosa di straordinario. Sei tra
migliori otto! Un privilegio riservato a pochi. In campo
maschile Gregorio Paltrinieri ha tutto per stupire i
tifosi. Nei 1.500 metri stile libero ha pochi rivali. È
vero, c'è il cinese Sun Yang:
molto forte, ma è anche
un'incognita. L'Europeo ci ha
regalato altri due grandi protagonisti come Luca Dotto sui 100
stile libero e Gabriele Detti su
4 0 0 e 1.500. Sono curioso di ve
derli in vasca. E poi attendiamo Filippo Magnini, chissà che possa re-
galarci I ennesima
zampata! In campo femminile c'è
soprattutto Federica Pellegrini. In
Europa detta legge. A Rio dovrà
superarsi sui 200 stile libero. Non la
vedo favorita e questo è un bene. Le
avversarie la temono, sanno che Federica può sempre superarsi. Ma
tutta la squadra azzurra si
farà contagiare da Gregorio
e Federica. Martina Carraro, la nostra miss rana, arriva all'Olimpiade con tempi
di tutto rispetto; Ilaria Bianchi, nei 100 farfalla, darà di
tutto e di più. E mi raccomando: forza staffette azzurre! In
particolare, occhio alla 4x100
stile libero maschile! Le Olimpiadi
IdUI
sono un'esperienza meravigliosa, un'emozione impagabile che
ho vissuto per quattro volte!»
^5s*
»
ITALIATEAM
La XXXI Olimpia
si svolgerà a Rio
ìeiro, in Brasile, da
al 21 agos"
Per seguire gli atl
impegnati nelle ga
cebook.com/italiatei
igram.com/italiateai
oppure www.coni.L
ITALIA TEAM RIO 2014
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 38
DATA
SITO WEB
INDIRIZZO
martedì 26 luglio 2016
www.umbriajournal.com
http://www.umbriajournal.com/sport/presentazione-della-notte-bianca-dello-sport-paralimpico-roma-208320/
Presentazione della notte bianca dello sport paralimpico
a Roma
un momento della Notte bianca dello sport paralimpico
ROMA – Mercoledì 27 luglio 2016 alle ore 14,30 presso la sede del Parlamento a Roma sarà presentata la
Notte bianca dello sport Paralimpico, in programma a Sigillo il prossimo 27 agosto, grazie
all’intervento dell’onorevole Giampiero Giulietti, che sarà presente alla conferenza stampa. La
manifestazione è promossa dal Comune di Sigillo, Regione Umbria, Comitato Italiano Paralimpico (Cip), Cip
Umbria ed Inail, con il patrocinio del Coni Umbria.
Interverranno Donatella Porzi, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Riccardo Coletti, sindaco
di Sigillo, Marco Borzacchini, presidente vicario Cip, Francesco Emanuele, presidente Cip Umbria,
Domenico Ignozza, presidente Coni Umbria, Luca Panichi e Gianni Luca Tassi, componenti del Cip Umbria,
Nicola Bazzucchini, consigliere comunale di Sigillo, Paolo Taddei, vice presidente vicario Cip Umbria.
IL COMUNE DI SIGILLO
Il territorio di Sigillo, in epoca preromana, era abitato, come dice Plinio il Vecchio (79 d.C.) nella sua
Naturalis Historia, dalla popolazione umbra dei Suillates; in epoca imperiale ebbe il municipium di Suillum,
retto dai magistrati “Duoviri”. Attraversato dall’importante via Flaminia, costruita nel 220 a.C., a 127 miglia
da Roma, per raggiungerla erano necessari tre giorni di viaggio a piedi.
Frammenti di iscrizioni, qualche capitello, rocchi di colonne, ville suburbane e tombe testimoniano la
notevole estensione dell’abitato in epoca romana. I Goti di Alarico, nel 409 d.C., in transito verso Roma per
saccheggiarla (24 agosto 410 d.C.), lasciarono dietro di loro soltanto rovine: oltre 100.000 persone tra
uomini, donne, vecchi e bambini, con carri trainati da buoi e cavalli, spogliavano e mettevano a ferro e fuoco
quanto trovavano. La poca popolazione rimasta, rifugiatasi nelle grotte e nei boschi, dovette ancora subire i
disastri della ventennale guerra tra i Bizantini diNarsete e i Goti di Totila, lo sfortunato re che morì la sera
stessa della battaglia, nel luglio del 552 d.C., a Caprara, territorio di Tadinum.
Con la venuta dei Longobardi, pochi anni più tardi, il suo territorio fece parte del Ducato di Spoleto e del
Gastaldato di Nocera, che poi con i Franchi di Carlo Magno si trasformò nella Contea di Nocera, nel Ducato
di Spoleto. Cambiato il nome latino in Sigillum, la Pieve di S. Andrea dal secolo VII o VIII, continuò a
testimoniare una presenza continua di popolazione.
Fu dominato dai conti longobardi di Nocera: si ricordano, tra gli altri, Monaldo, Offredo, Rodolfo e Vico
detto Lupo (tutti discendenti dal duca di Spoleto Ildebrando e dai re d’Italia Liutprando, Ansprando ed
Ildebrando). L’imperatoreFederico II, capo dei ghibellini in Italia, venendo da Fano nel 1230, parteggiando
Sigillo per la parte guelfa, lo distrusse. Nel sec. XIII Perugia cercava di estendere il suo dominio nei territori
circostanti, lo ricostruì nel 1274, come castello importante di con ne difeso da una possente rocca,
formando l’attuale centro storico nei quattro quartieri, S. Maria, San Martino, S. Pietro e S. Andrea.
Conteso dai Baglioni di Perugia, Boldrino da Panicale, Azzo dei Castelli, Braccio da Montone, dai
Montefeltro di Urbino, nel 1500 fu saccheggiato da Cesare Borgia. Nella metà del Cinquecento entrò a far
parte dello Stato Ponti cio dopo la famosa “GUERRA DEL SALE”. Tra il popolo sigillano quando c’è da
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affrontare una grande spesa, è rimasto ancora il proverbio: ” mi costa più che il sale a Perugia”. Il 14
settembre 1860 fu annesso al Regno d’Italia.
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Sigillo per la parte guelfa, lo distrusse. Nel sec. XIII Perugia cercava di estendere il suo dominio nei territori
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circostanti, lo ricostruì nel 1274, come castello importante di con ne difeso da una possente rocca,
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formando l’attuale centro storico nei quattro quartieri, S. Maria, San Martino, S. Pietro e S. Andrea.
www.umbriajournal.com
http://www.umbriajournal.com/sport/presentazione-della-notte-bianca-dello-sport-paralimpico-roma-208320/
Conteso dai Baglioni di Perugia, Boldrino da Panicale, Azzo dei Castelli, Braccio da Montone, dai
Montefeltro di Urbino, nel 1500 fu saccheggiato da Cesare Borgia. Nella metà del Cinquecento entrò a far
parte dello Stato Ponti cio dopo la famosa “GUERRA DEL SALE”. Tra il popolo sigillano quando c’è da
affrontare una grande spesa, è rimasto ancora il proverbio: ” mi costa più che il sale a Perugia”. Il 14
settembre 1860 fu annesso al Regno d’Italia.
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http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/513087/Paralimpiadi-Rio-2016-11-gli-atleti-in-partenza-dall-Emilia-Romagna
Paralimpiadi Rio 2016, 11 gli atleti in partenza
dall’Emilia-Romagna
BOLOGNA - Dalla A di Azzolini alla Z di Zanardi, sono 11 gli atleti con disabilità dell’Emilia-Romagna che dal
7 al 18 settembre parteciperanno alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Gli uomini sono 7, le donne 4. Il più
giovane ha appena 17 anni, il più grande ne compirà 50 a ottobre. La delegazione più numerosa per
provincia di nascita è quella di Bologna (4 atleti), seguita da Ferrara e Reggio Emilia (2). Un atleta anche
dalle province di Modena, Parma e Rimini. Nuoto e tiro con l’arco le discipline più rappresentate (2 atleti per
ognuna).
“Un grande in bocca al lupo ai nostri fuoriclasse che ci rappresenteranno a Rio – dice Melissa Milani,
presidente del Comitato paralimpico Emilia-Romagna –. Sono sportivi veri, che ogni giorno dimostrano con
il loro sudore che non ci sono limiti”. L’Emilia-Romagna è tra le prime 3 regioni in Italia per numero di atleti
che andranno alle Paralimpiadi. “Ma per quanto ci riguarda – continua– con il prossimo mandato
paralimpico ci impegneremo ad aumentare la presenza dalla Romagna, potenziando i servizi e le strutture
per dare maggiori opportunità agli atleti del territorio”.
Grazie alla collaborazione tra il Distretto 108 Tb del Lions Club e il Cip Emilia-Romagna, gli atleti
riceveranno un contributo che servirà a coprire parte delle spese della trasferta a Rio de Janeiro. Un
rapporto che non si interromperà con l’avventura olimpica: è in previsione un progetto che vedrà lavorare
insieme sul territorio regionale Lions Club, Cip Emilia-Romagna e atleti paralimpici per promuovere lo sport
per tutti nelle scuole. “Superare le dif coltà attraverso l’impegno, la tenacia, la determinazione fa parte dei
valori Lions – dichiara Giorgio Beltrami, governatore del Distretto 108 Tb – e non potevamo trovare
testimonial migliori di loro per incarnarli”.
Gli atleti. Veterano in partenza per Rio, l’arciere reggiano Fabio Azzolini (classe 1969), su sedia a ruote
dal 1993 dopo un incidente in auto. Ha già partecipato alle Paralimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012. La
modenese Cecilia Camellini (1992) è una delle stelle mondiali del nuoto paralimpico. Non vedente dalla
nascita, ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 (due medaglie d’argento) e di Londra del
2012 (due ori e due bronzi). Detiene 2 record del mondo, 3 europei, 6 italiani in vasca lunga e 5 in vasca
corta. È reggiano anche Massimo “Mally” Croci (1972), alle sue prime Paralimpiadi: gareggerà nel tiro a
segno. Dal 2011 è stato otto volte campione italiano. È disabile a causa di un incidente in motocicletta:
un’aranciata ghiacciata gli ha provocato una congestione che gli ha fatto perdere il controllo. Alla sua prima
partecipazione anche Giulia Ghiretti, nuotatrice di Parma del 1994. La sua specialità sono i 100 metri
rana, in cui ha vinto un argento ai Campionati mondiali di Glasgow nel 2015. Da giovanissima ha praticato
la ginnastica artistica: nel 2010 è stata proprio una brutta caduta in allenamento dal trampolino elastico
che le ha causato una lesione alla colonna vertebrale. Il più giovane della delegazione emiliano-romagnola è
lo schermidore Emanuele Lambertini: nato nel 1999 a Cento (FE), pratica scherma da quando aveva 10
anni. A Rio de Janeiro gareggerà nelle prove di oretto, individuale e a squadre. Il suo motto: “Che la forza
sia con te”. Luca Lunghi, invece, è nato a Ferrara nel 1975 ed è un vogatore del Cus Ferrara. È ‘Lunghi’ di
nome e di fatto: è alto 197 centimetri per 95 chili di muscoli. Ingegnere in una multinazionale, ha una
disabilità congenita a un braccio. Passando alla canoa, il bolognese Federico Mancarella: classe 1992,
una laurea in Economia, è nato con la spina bi da. La sua specialità è lo sprint e nel 2016 ha conquistato
due titoli nazionali nei 200 e nei 500 metri e un argento agli Europei di Mosca. Bolognese anche Fabian
Mazzei (1973), numero 1 italiano del tennis in carrozzina dal 1999 a oggi. Paraplegico dal 1994 per una
caduta durante una gara amatoriale di sci, è uno dei due veterani della Paralimpiadi: con la prossima di Rio,
infatti, sono 5, la prima a Sidney nel 2000. Nata a Cattolica nel 1986, ma a Bologna da una decina di anni,
dove ha studiato, vive e lavora, l’arciere Eleonora Sarti è attualmente prima nel ranking mondiale di para
archery. Nel 2015 ha vinto il Campionato mondiale ed è stata anche convocata dalla Nazionale “normo”.
Fino al 2013 è stata azzurra di basket in carrozzina. Ha malformazioni congenite a mano destra, gamba
sinistra e piedi: “Il tiro con l’arco è l’unico sport che disabili e normodotati possono fare insieme”.
L’amazzone bolognese Silvia Veratti (1973) è l’altra veterana delle Paralimpiadi insieme con Fabian
Mazzei, avendo debuttato anche lei a Sidney nel 2000. Fa equitazione da quando aveva 15 anni. Dal 1997,
dopo un incidente a cavallo che l’ha resa paraplegica, passa al paradressage, utilizzando una sella di sua
invenzione. Ultimo in ordine alfabetico è Alex Zanardi. Nato a Bologna nel 1966, tra le altre, tantissime
cose, è un paraciclista. Alle Paralimpiadi di Londra del 2012 ha vinto 2 ori individuali e 1 argento nella
staffetta. Nel 2014 ha partecipato all’Ironman alle Hawaii, percorrendo 3,8 km a nuoto, 180 km con la
handbike e 42 km (la distanza della maratona) con la carrozzina olimpica.
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Centri di servizio per il volontariato: a Genova la
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cose, è un paraciclista. Alle Paralimpiadi di Londra del 2012 ha vinto 2 ori individuali e 1 argento nella
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staffetta. Nel 2014 ha partecipato all’Ironman alle Hawaii, percorrendo 3,8 km a nuoto, 180 km con la
handbike e 42 km (la distanza della maratona) con la carrozzina olimpica.
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Luogo: Tower Genova Airport Hotel & Conference Center Via Pionieri ed Aviatori d'Italia, 44 Ore: 09.00
Organizzatore: Csvnet
Comune: Genova
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http://www.corrierediragusa.it/articoli/redazionale/ragusa/35541-e-state-con-despar-tra-sport-zumba-e-divertimento.html
"E... state" con Despar tra sport, zumba e musica
Location il Porto Turistico di Marina di Ragusa
Allegria, musica, sport tutto questo in un solo evento: «E... state con Despar». E’ stato un vero e proprio
successo la manifestazione voluta dal gruppo Ergon a cui fa capo il marchio Despar che si è tenuta nel ne
settimana al Porto Turistico di Marina di Ragusa realizzata in collaborazione con Csain Sicilia, G&G
Enterteinement ed il Comitato italiano paralimpico. A sostenere l’evento tanti sponsor privati, grandi
marchi del gruppo Despar. Una grande festa soprattutto per gli amanti dello sport che sono accorsi da
tutta la Sicilia per partecipare alle due intense giornate in cui i migliori master trainer italiani e internazionali
hanno tenuto dimostrazioni live, danza e lezioni gratuite delle discipline più nuove e amate dagli sportivi e
soprattutto dalle donne. Walking program, Zumba, SuperJump, Piloxing ma anche la Bachata hanno
trasformato Marina di Ragusa in una località caraibica ed il Porto in una grande pista a cielo aperto
facendo ballare tutti dal pomeriggio alla sera sul ritmo irresistibile dei balli di gruppo. A coinvolgere il
pubblico anche Oscar Coci, master production, che ha presentato l’evento. Tutto ha avuto inizio sabato
pomeriggio con Luca Piancastelli inventore nazionale e master trainer del metodo «Walking programm» e
poi spazio al Superjump alla Zumba e alla Bachata.
In serata sul palco si sono esibite le scuole di danza, le compagnie di ballo e le palestre siciliane che hanno
aderito all’evento. Oltre 23 le esibizioni sportive con centinaia di ballerini ed atleti che hanno dato vita ad un
grande spettacolo. Tantissimi i partecipanti che si sono regalati due giorni di tness a cielo aperto ma
anche gli spettatori che hanno ammirato con entusiasmo le esibizioni dei master trainer nazionali ed
internazionali. Il gran nale domenica con le lezioni di Spiderap, Piloxing e Fit Boxe. Tanto divertimento per
grandi e bambini che hanno potuto usufruire dei giochi gon abili gratuitamente. Inoltre è stato attivato un
sistema di diffusione della musica in cuf a in modo da offrire il massimo ritmo ai partecipanti riducendo le
emissioni sonore. Due giorni intensi di emozioni e soprattutto di sano divertimento, grazie a Despar e al
suo costante interesse per il benessere dei clienti che hanno potuto degustare durante la manifestazione i
prodotti della linea biologica. E si pensa già, visto il successo dell’evento, ad una seconda edizione.
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emissioni sonore. Due giorni intensi di emozioni e soprattutto di sano divertimento, grazie a Despar e al
suo costante interesse per il benessere dei clienti che hanno potuto degustare durante la manifestazione i
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prodotti della linea biologica. E si pensa già, visto il successo dell’evento, ad una seconda edizione.
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emiliaromagna.coni.it
http://emiliaromagna.coni.it/emiliaromagna/emiliaromagna/notizie/news-emilia-romagna/14230-undici-gli-atleti-paralimpici-dell-emiliaromagna-rio.html
Undici gli atleti paralimpici dell'Emilia Romagna Rio
Dalla A di Azzolini alla Z di Zanardi, sono undici gli atleti con disabilità dell’Emilia-Romagna che dal 7 al 18
settembre parteciperanno alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Gli uomini sono 7, le donne 4. Il più giovane
ha appena 17 anni, il più grande ne compirà 50 a ottobre. La delegazione più numerosa per provincia di
nascita è quella di Bologna (4 atleti), seguita da Ferrara e Reggio Emilia (2). Un atleta anche dalle province
di Modena, Parma e Rimini. Nuoto e tiro con l’arco le discipline più rappresentate (2 atleti per ognuna).
“Un grande in bocca al lupo ai nostri undici fuoriclasse che ci rappresenteranno a Rio de Janeiro – dice
Melissa Milani, presidente del Cip (Comitato paralimpico) Emilia-Romagna –. Sono sportivi veri, che ogni
giorno dimostrano con il loro sudore che non ci sono limiti”. L’Emilia-Romagna è tra le prime 3 regioni in
Italia per numero di atleti che andranno alle Paralimpiadi. “Ma per quanto ci riguarda – continua Melissa
Milani – con il prossimo mandato paralimpico ci impegneremo ad aumentare la presenza dalla Romagna,
potenziando i servizi e le strutture per dare maggiori opportunità agli atleti del territorio”.
Grazie alla collaborazione tra il Distretto 108 Tb del Lions Club e il Cip Emilia-Romagna, gli atleti
riceveranno un contributo che servirà a coprire parte delle spese della trasferta a Rio de Janeiro. Questo è
solo il primo segno tangibile di un rapporto destinato a durare anche dopo l’avventura olimpica: è in
previsione, infatti, un progetto che vedrà lavorare insieme sul territorio regionale Lions Club, Cip EmiliaRomagna e atleti paralimpici per promuovere lo sport per tutti nelle scuole.
“Superare le dif coltà attraverso l’impegno, la tenacia, la determinazione fa parte dei valori Lions –dichiara
Giorgio Beltrami, governatore del Distretto 108 Tb – e non potevamo trovare testimonial migliori di loro
per incarnarli: la storia di questi atleti è un esempio per tutti, per questo abbiamo deciso di essere vicini a
loro per comunicare un messaggio positivo e per accompagnarli lungo un cammino che li conduca verso il
coronamento di un sogno, che è anche il nostro”.
GLI ATLETI
In ordine rigorosamente alfabetico, il primo atleta della delegazione emiliano-romagnola è l’arciere Fabio
Azzolini, Nato a Castelnovo ne’ Monti (RE) nel 1969 e tesserato per gli Arcieri Montale, Azzolini è su sedia
a ruote dal 1993 dopo un incidente in auto. Ha già partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 e di
Londra del 2012. A Rio de Janeiro gareggerà nell’Arco Compound W1. Nel suo palmares un bronzo ai
Campionati mondiali di Para Archery del 2015 e 22 titoli italiani individuali. Il suo motto: “L’importante è
vincere, perché ho partecipato”.
La modenese Cecilia Camellini (1992) dell’Asd Tricolore è una delle stelle mondiali del nuoto
paralimpico. Non vedente dalla nascita, ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 (due medaglie
d’argento nei 50 e nei 100 metri stile libero) e di Londra del 2012 (due ori nei 50 e nei 100 metri stile libero
e due bronzi nei 100 dorso e nei 400 stile libero). Dal 2004 ad oggi ha vinto 30 titoli italiani individuali.
Detiene 2 record del mondo, 3 europei, 6 italiani in vasca lunga e 5 in vasca corta.
È di Castelnovo ne’ Monti anche Massimo “Mally” Croci (1972) dell’Atletico H, che alle Paralimpiadi di
Rio gareggerà nel tiro a segno. Le sue specialità sono la carabina R3 e la R6 a 10 metri e a 50 metri,
posizione a terra: nella R3 il centro del bersaglio è largo 4,5 millimetri, proprio come il pallino, nella R6 è di
5,6 millimetri, come la cartuccia. Dal 2011 è stato otto volte campione italiano. È disabile a causa di un
incidente in motocicletta: un’aranciata ghiacciata gli ha provocato una congestione che gli ha fatto perdere
il controllo.
Alla sua prima Paralimpiade pure Giulia Ghiretti, nuotatrice di Parma del 1994. Tesserata per la Ego
Nuoto e per le Fiamme Oro, la sua specialità sono i 100 metri rana, in cui ha vinto un argento ai Campionati
mondiali di Glasgow nel 2015. Agli ultimi Campionati nazionali ha invece conquistato due ori nei 200 metri
stile libero e nei 50 farfalla. Da giovanissima ha praticato la ginnastica artistica: nel 2010 è stata proprio
una brutta caduta in allenamento dal trampolino elastico che le ha causato una lesione alla colonna
vertebrale.
Il più giovane della delegazione emiliano-romagnola è lo schermidore Emanuele Lambertini: nato nel
1999 a Cento (FE), vive a San Giovanni in Persiceto (BO) e si allena nell’Asd Zinella Scherma di San Lazzaro
di Savena. Pratica scherma da quando aveva 10 anni. È stato 4 volte campione italiano Under 23 e ha vinto
l’argento ai Campionati mondiali U17. È fresco vincitore di un oro e di un bronzo ai Campionati italiani e di
un argento agli Europei nel oretto a squadre. Allenato da Magda Melandri, a Rio de Janeiro gareggerà
nelle prove di oretto, individuale e a squadre. Il suo motto: “Che la forza sia con te”.
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nato
a Ferrara nel 1975 ed è un vogatore del Cus Ferrara. Dopo essere stato un campione
Juniores e Under 23, per questioni di studio prima e di lavoro dopo si è preso una pausa dal canottaggio di
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17 anni. Ma da quando è tornato a vogare, ha vinto
tre ori ai Campionati italiani e un argento in Coppa nel
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Il più giovane della delegazione emiliano-romagnola è lo schermidore Emanuele Lambertini: nato nel
1999 a Cento (FE), vive a San Giovanni in Persiceto (BO) e si allena nell’Asd Zinella Scherma di San Lazzaro
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di Savena. Pratica scherma da quando aveva 10 anni. È stato 4 volte campione italiano Under 23 e ha vinto
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l’argento ai Campionati mondiali U17. È fresco vincitore di un oro e di un bronzo ai Campionati italiani e di
un argento agli Europei nel oretto a squadre. Allenato da Magda Melandri, a Rio de Janeiro gareggerà
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nelle prove di oretto, individuale e a squadre. Il suo motto: “Che la forza sia con te”.
Luca Lunghi è nato a Ferrara nel 1975 ed è un vogatore del Cus Ferrara. Dopo essere stato un campione
Juniores e Under 23, per questioni di studio prima e di lavoro dopo si è preso una pausa dal canottaggio di
17 anni. Ma da quando è tornato a vogare, ha vinto tre ori ai Campionati italiani e un argento in Coppa nel
mondo nella sua specialità, il Quattro con del Para Rowling. Lunghi di nome e di fatto: è alto 197 centimetri
per 95 chili di muscoli. Ingegnere in una multinazionale, ha una disabilità congenita a un braccio.
Dal canottaggio alla canoa con il bolognese Federico Mancarella. Classe 1992, una laurea in Economia, è
nato con la spina bi da. Tesserato per il Canoa Club Bologna, la sua specialità è lo sprint e nel 2016 ha
conquistato due titoli nazionali nei 200 e nei 500 metri e un argento agli Europei di Mosca. Ha praticato
anche la canoa-slalom e la canoa-polo. “La canoa mi aiuta a scaricare le tensioni e mi apre la mente,
mettendomi a confronto con persone diverse”.
Ancora un bolognese con Fabian Mazzei (1973), numero 1 italiano del tennis in carrozzina dal 1999 a
oggi. Paraplegico dal 1994 per una caduta durante una gara amatoriale di sci, è uno dei due veterani della
Paralimpiadi: con la prossima di Rio de Janeiro, infatti, sono 5, la prima a Sidney nel 2000. Nella sua
carriera, Mazzei ha disputato 16 Mondiali ed è stato vincitore di oltre 70 tornei internazionali tra singolo e
doppio e di 56 titoli italiani. La sua passione sono i viaggi e la musica: agli Internazionali di Roma di due
anni fa ho cantato l’Inno di Mameli prima della nale tra Serena Williams e Sara Errani.
Nata a Riccione nel 1986, ma a Bologna da una decina di anni, dove ha studiato, vive e lavora, l’arciere
Eleonora Sarti è attualmente prima nel ranking mondiale di para archery. Alle Paralimpiadi di Rio
gareggerà nella specialità Compound. Ha iniziato a praticare il tiro con l’arco nel 2013, anno in cui ha
debuttato in una competizione internazionale Nel 2015 ha vinto il Campionato mondiale ed è stata anche
convocata dalla Nazionale “normo”. Fino al 2013 è stata azzurra di basket in carrozzina. Ha malformazioni
congenite a mano destra, gamba sinistra e piedi: “Il tiro con l’arco è l’unico sport che disabili e normodotati
possono fare insieme”.
L’amazzone bolognese Silvia Veratti (1973) è l’altra veterana delle Paralimpiadi insieme a Fabian Mazzei,
avendo debuttato anche lei a Sidney nel 2000. Tesserata per il Centro Ippico Lombardo, fa equitazione da
quando aveva 15 anni. Dal 1997, dopo un incidente a cavallo che l’ha resa paraplegica, passa al
paradressage, utilizzando una sella di sua invenzione. Il suo cavallo si chiama Zadok.
Ultimo in ordine alfabetico è Alex Zanardi. Nato a Bologna nel 1966, è un paraciclista e tante altre cose.
Pratica handbike dal 2007. Alle Paralimpiadi di Londra del 2012 ha vinto 2 ori individuali e 1 argento nella
staffetta. Dal 2013 a oggi ha vinto 8 ori ai Campionati del mondo. Nel 2014 ha partecipato all’Ironman alle
Hawaii, percorrendo 3,8 km a nuoto, 180 km con la handbike e 42 km (la distanza della maratona) con la
carrozzina olimpica.
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dida.orizzontescuola.it
http://dida.orizzontescuola.it/news/sbim-sport-benessere-movimento-evento-torino-aperto-alle-scuole
SBiM. Sport, Benessere in Movimento. Evento a Torino
aperto alle scuole
USR Piemonte - Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 15.000 partecipanti, di cui più di
3.500 studenti delle scuole piemontesi, SBIM - Sport, Benessere in Movimento torna dal 22 al 24
settembre 2016 con un programma ancora più ricco!
Anche quest'anno ci sarà uno spazio importante per le scuole, verrà infatti riproposta l'iniziativa “Prova
Sport”, realizzata grazie ai promotori dell’evento FAB – Fondo Assistenza e benessere, CPD - Consulta delle
Persone in Dif coltà, CIP Piemonte – Comitato Italiano Paralimpico, Sportdipiù, Vol.To – Volontariato
torinese e le collaborazioni con CUS Torino, ADPLog, Federazioni Sportive, Palestre Torino dal 1964 e tante
altre realtà del territorio, patrocinato dal CONI Nazionale, tutto sotto l’importante cappello del “Consiglio
degli Stati Generali dello Sport”.
Giovedì 22 e venerdì 23 vi aspettiamo nel verde e all’aria aperta nella zona pedonale tra Piazza D'Armi e
corso Sebastopoli a Torino, dove 30 campi prova attenderanno gli studenti, nello spirito che
contraddistingue l’evento dello sport per tutti.
In programma quest’anno anche numerosi incontri con importanti atleti del panorama nazionale ed eventi
dimostrativi.
Anche quest’anno, grazie ai nostri partner, attenderanno alunni e insegnanti uno speciale “Kit di benvenuto”
composto da: zainetto, braccialetto dell’evento e gadget oltre alle aree ristoro dove sarà possibile
mangiare frutta e snack.
Gli insegnanti interessati a partecipare con le proprie classi, potranno iscriversi de nendo le attività
sportive scelte e fascia oraria di riferimento, tramite il sito http://sportbenessereinmovimento.it/ nell’area
dedicata alle ISCRIZIONI.
Vi ringraziamo per la collaborazione e, soprattutto, Vi aspettiamo numerosi per scoprire le innumerevoli
sorprese a voi riservate!
#GiochiamoAncora a #SBIM2016
Per ulteriori informazioni scrivere a [email protected] o chiamare Alberta Mazzone al
393-9043554 o visitate il sito www.sportbenessereinmovemento.it
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